-bonsoir. Questa raccolta casca oggi (per quel poco di giornata che resta, visto l’orario) perché è un po’ dedicata a Mikoto, che l’1 Giugno fa il compleanno (<3). Gli anni che scandiscono il tempo sono proprio i suoi: Fugaku è di 5 anni più grande perché così dice wikipedia, mentre la presenza di Itachi & Sasuke in mezzo e senza età specifica sono frutto di un... calcolo deduttivo? Cioè: potrei aver toppato gli anni di Mikoto in cui li ha avuti, ma ritornerò su questo punto nelle drabble (seeempre 110 parole) specifiche. Sottolineo che questa è una raccolta volutamente semplice e breve in senso lato, nata sia dal voler scrivere qualcosa sulla FugaMiko che dal bisogno di sbloccarmi con la scrittura in generale, quindi ci vado piano. 
Ringrazio Elisa per essersi presa la responsabilità di questa autrice in carestia. <3 e grazie a chi passerà di qui. ^^ 
Un bacio!

I’d choose you; everytime.

5 years old. 

Quando i genitori gli dissero che avrebbe dovuto conoscere una certa cugina, Fugaku, dall’alto dei propri dieci anni, aveva sbuffato di disappunto.
È troppo piccola, pensò, mentre sua madre lo conduceva per mano alla casa accanto, non voglio giocarci. Restò perciò un po’ smarrito appena la scorse, seduta su una poltroncina.
Persino nel sorriso con cui venne accolto, con una finestrella vuota al posto d’un incisivo, non riconobbe la cinquenne che aveva immaginato di incontrare; nelle mani congiunte in grembo, sulle gambe perfettamente allineate, la schiena ritta e il mento in alto, Fugaku vide una piccola donna.
Quando lei, Mikoto, lo invitò a giocare, Fugaku non rifiutò.

 

Un paio di appunti:
- ho rimosso l’avviso incest perché ho rincontrollato il regolamento di Efp e le relazioni tra cugini sono tranquillamente ammesse;
- qui Fugaku ha 15 anni (ricordo che ha 5 anni più di Mikoto) ed è al terzo anno di medie (secondo il sistema scolastico giapponese);
- Mikoto usa il -nii perché il suffisso può essere applicato anche tra cugini, per esempio, come forma di cortesia.
Un bacio!

10 years old. 

Fugaku non era minimamente turbato dagli esami finali; aveva studiato con costanza durante l’intero anno e seguito ogni lezione, anche quando il raffreddore gli aveva pizzicato il naso gocciolante e l’emicrania gli si era accomodata addosso come un ospite scortese e indesiderato che non si può scacciar via, limitando le assenze.
Era consapevole della propria preparazione. Il motivo dell’ansia riversata nel tremolio della mano, stretta sulla penna, non era lo studio. Eppure dal palmo opposto, d’impugnatura più dolce, sbucava la cordicella rossa del portafortuna che Mikoto gli aveva regalato — non che servisse, ma, inspiegabilmente, non riusciva a separarsene.
Citava, in una grafia goffa e tondeggiante: Tifo per te, Fugaku-nii!



 

Un paio di appunti:
- stavolta è Mikoto ad essere al terzo anno di scuola media, in questo caso il giorno del diploma; il riferimento ai “bottoni” è dovuto all’usanza giapponese di regalare il secondo bottone in alto della divisa maschile alla ragazza verso cui si prova un certo sentimento. Una sorta di dichiarazione o pegno di affetto;
- Fugaku va all’università.
Un bacio!

15 years old. 

Mikoto aveva lasciato i capelli crescere; Fugaku la guardava divertito cercare di scansarli dal viso, smossi dal vento, mentre discuteva con una rossissima compagna di classe.
Scacciò l’ombra ilare quando lo notò, raggiungendolo col diploma in mano.
«Fugaku-nii! Sei venuto alla cerimonia?»
«Avevo lezione,» negò, desolato «sono arrivato adesso».
Mikoto scosse il capo, gli angoli della bocca sollevati «Sono contenta di vederti».
Fugaku ignorò il pericoloso tuffo al cuore.
«Niente bottoni?»
«Li ho rifiutati».
Si obbligò di ignorare anche il sollievo sorto in risposta.
«Perché?»
Perché voglio saperlo?
Mikoto si voltò, facendolo crucciare. Forse non avrebbe dovuto chiedere?
Si sentì sfiorare le dita.
«Avrei preferito ricevere il tuo».
...forse sì.

Un paio di appunti:
- la maggiore età, in Giappone, si raggiunge a 20 anni; Fugaku, per rispetto di Mikoto (o perché è una patata che vuole andare sul sicuro con la legge, decidete voi), le chiede di aspettare (anche perché lui era un 23enne paranoico che temeva di star approfittando dell’infatuazione temporanea di una ragazzina);
- mi sa che abbasserò il rating al giallo...
Un bacio!

20 years old. 

Si era imposto di aspettare quando Mikoto lo aveva baciato per la prima volta due anni addietro, sul retro di casa sua. Troppo inaspettato e desiderato al contempo perché riuscisse a resistere alla tentazione di consumare ogni singola traccia di quella dolce innocenza con cui le labbra di Mikoto si erano posate sulle sue, ma era ancora troppo presto.
Due anni, le aveva detto, se lo vorrai ancora. E lo avevano voluto entrambi. Fugaku l’aveva spogliata dell’immagine di bambina che aveva conosciuto quindici anni prima e l’aveva amata come la donna che quel corpo sinuoso e febbricitante sotto il suo gli sussurrava di essere diventata.
La voce aveva confessato altro.

choice. 

Avevano definito il loro matrimonio un vicolo cieco. Un muro d’intralcio che non permette di andare avanti; semmai, esorta a tornare indietro.
Anche con la caldaia andata, le bollette perse tra gli scatoloni e il buio conseguente, senza riscaldamenti e con cibo da asporto, Mikoto aveva stretto le braccia al grembo già sporgente, protettiva e irremovibile. Fugaku l’aveva guardata severo, la voce bassa e seria come l’espressione indurita da quell’apparente capriccio, ma la voce aveva tradito il dolore e la paura che non aveva mai osato confessare.
«Potresti pentirtene».
Mikoto se l’era portato al petto, decisa.
«Siete voi la mia famiglia, Fugaku. E non mi pentirò mai di avervi scelto».



 

[Mikoto ha tolto il -nii dal nome di Fugaku di proposito, per sottolineare che ormai non sono “solo” cugini. + se pensate che Mikoto sia troppo giovane (ha 21 anni, qui): come ho detto all’inizio, mi sono basata sulle informazioni sulla sua pagina wikia per calcolare, quantomeno approssimativamente, a che età avrebbe avuto Itachi e Sasuke. Libera interpretazione sul perché stiano messi così male, al momento. La mia è più scontata di quanto possiate pensare.]

[Mikoto ha 22 anni, Fugaku 27.]

Itachi.

Aveva ripercorso così tante volte gli stessi tre metri del corridoio ospedaliero che quasi poteva sentire il solco della propria impronta sulle mattonelle.
«Signor Uchiha?»
Per poco non si strozzò col groppo in gola che non voleva saperne di andarsene quando vide il sorriso dell’ostetrica «È un bel maschietto!».
Raggiunse in fretta Mikoto, visibilmente esausta ma alleggerita da un sorriso appagato. Scostò i capelli dalla fronte madida, carezzandole il volto stanco, poi guardò più in basso, dove Mikoto stringeva un fagottino.
Il groppo tornò a farsi sentire con prepotenza quando sfiorò la guancia di quel volto così piccolo e dormiente, il cuore dolorosamente emozionato, mentre la moglie sussurrava:
«È Itachi».


 

[Sempre stando al wikia, Shisui ha 4 anni in più di Itachi.]

25 years old.

«È troppo grande».
«Fugaku… ha sette anni».
«Appunto. Itachi ne ha tre».
Mikoto alzò gli occhi al cielo, voltandosi a guardare il figlio intento a giocare con Shisui, cugino di secondo grado; Itachi gli era salito sulla schiena mentre Shisui fingeva di essere stato sconfitto dal più piccolo in uno scontro all’ultima costruzione.
«Fa scherzi a scuola. È un cattivo esempio».
Shisui si risollevò fulmineo e afferrò Itachi, che cacciò un urlo quando quello iniziò a fargli le pernacchie sulla pancia.
«Mikoto».
Le urla diventarono risate.
«Sì?»
«Vedi il problema?»
Mikoto osservò il sorriso leggero che Itachi stava rivolgendo a Shisui.
Beh, probabilmente vedeva male.
Meglio non dirlo a Fugaku.


 

[Wikia docet, Itachi ha 5 in anni in più di Sasuke, dunque è la sua età corrente. Mikoto ne ha 27, Fugaku 32.]

Sasuke.

«Otou-san, perché siamo in ospedale?»
«Riguarda il pancione della mamma».
«Sasuke sta male?»
Fugaku sbatté le palpebre, confuso. «Chi è Sasuke?»
«Vive nel pancione».
Ha dato un nome al bambino.
Gli poggiò una mano sul capo, rassicurante.
«Sasuke sta bene, dobbiamo solo aspettare».
Itachi accennò un piccolo sorriso e annuì, afferrando la sua mano.
Quando entrarono Mikoto stava cullando il nuovo arrivato, che la osservava con occhi socchiusi; Fugaku prese in braccio Itachi per avvicinarlo al fratellino. Questi parve allargare lo sguardo quando lo vide.
«Lui è Sasuke» disse l’uomo al primogenito, la voce un po’ attutita dalla sensazione di aver trovato, finalmente, il giusto equilibrio.
La sua famiglia.


 

30 years old. 

Si era ripromesso di non commettere gli stessi errori di suo padre con i propri figli.
Di non sgridarli se a ridere avessero fatto troppo rumore, né convincerli che giocare fosse inutile e costringerli a studiare anche quando erano stanchi o influenzati.
Eppure.
Prima di andare a lavoro, aveva raccomandato a Itachi di concentrarsi sui compiti; di ritorno lo aveva trovato seduto in terra a giocare col cugino, i libri abbandonati sul tavolino.
Fugaku non si era mai arrabbiato con lui.
Mandato via Shisui e spedito Itachi in camera, Mikoto, crucciata, gli aveva mostrato i quaderni del figlio. Gli esercizi già svolti.
Quella sera, Fugaku avrebbe portato dei dango a Itachi.

[Non so se sono riuscita nell’impresa, ma il “senso” di questa drabble è strettamente collegato alla seconda della raccolta, 10 years old, che presenta Fugaku come un ragazzo particolarmente ligio al suo dovere di studente; è una sorta di headcanon, secondo cui Fugaku ha avuto un rapporto piuttosto rigido con suo padre, severo ed esigente nei confronti del figlio (ecco perché, in quella drabble, Fugaku aveva ansia: non per gli esami, ma per suo padre e il timore di riuscire comunque a deluderlo, in un modo o nell’altro, date le sue quasi irrealizzabili aspettative). Questo per “giustificare” il comportamento di Fugaku stesso, che però saprà imparare dai suoi errori. A modo suo.]

35 years old. 

Quando Mikoto aveva scoperto che Sasuke era in classe col figlio di Kushina, la sua migliore amica, quasi le era venuto da pensare che fosse un segno.
«Facciamoli giocare insieme» aveva suggerito, conscia di quanto Sasuke fosse un po’ difficile.
Lei sosteneva fosse timidezza, Fugaku che avesse le idee chiare.
Il primo incontro esterno alla classe non era andato malissimo: Naruto, il compagno, aveva portato un dinosauro di peluche a Sasuke che, se all’inizio aveva finto disinteresse, alla fine aveva preso l’abitudine di dormirci insieme.
Col passare del tempo si era aggiunta anche Sakura; Sasuke diceva di non sopportarli, entrambi troppo appiccicosi e rumorosi.
Eppure li invitava ogni pomeriggio.


 

40 years old. 

Mentre Itachi finiva il discorso del diploma, Mikoto stringeva la mano di Fugaku; gli occhi lucidi d’emozione.
«È diventato proprio grande».
Fugaku si limitò a rafforzare la presa, l’orgoglio a riempirgli il cuore, togliendogli le parole.
Quando lo raggiunsero, Mikoto lo abbracciò stretto e Sasuke, a braccia incrociate, gli rivolse un ghigno fiero. Fugaku gli afferrò la spalla e la scosse un poco, il sorriso lieve ma appagato riflesso sul volto del figlio.
Poi arrivò Shisui e Fugaku dovette trattenersi dal sollevare gli occhi al cielo.
«Non farlo ubriacare» lo avvertì, allontanandosi con Mikoto e Sasuke.
«Prometto tornerà idratato, zio!» ridacchiò il nipote.
Le dita intrecciate a quelle di Itachi.

[Qui Itachi ha 18 anni e Shisui 22. Anche qui potete adattare la drabble al contesto che preferite; per me, Mikoto e Sasuke sapevano già della relazione fra Shisui e Itachi (dietro sua diretta ammissione) mentre Fugaku ne era ignaro (ma non è stupido, quindi la cosa non lo ha stupido. Non ha fatto i salti di gioia ma, come dicevo, ha imparato la lezione e non vuole più ostacolare la felicità dei suoi figli. Li ha rimproverati, li rimprovera e li rimproverà come qualsiasi papà, ma li lascerà liberi di crearsi la propria vita nel miglior modo possibile. Shisui non è il miglior partito che potesse sperare per suo figlio lol ma per qualche motivo piace a Itachi... dovrà resistere!). In una prima stesura, Itachi approfittava del diploma per fare questa sorta di coming out, ma ho preferito questa versione.]

45 years old. 

Stiamo bene. Per quanto Shisui possa stare bene.
Scusa, devo andare, ha appena distrutto la lavatrice.
Salutami papà. E sì, sto preparando l’esame.
Itachi.

In questo posto non ci sono pomodori. È l’ultima volta che lascio scegliere a Naruto la destinazione di una vacanza. Persino Sakura è più affidabile, ma mi impedisce di ucciderlo.
Ti salutano, a proposito. Solo te, papà gli fa paura.
Sasuke.

Mikoto si lasciò sfuggire un risolino, rivolgendo lo sguardo al marito, seduto ignaro accanto a lei.
«Itachi e Sasuke ci salutano».
Fugaku annuì solamente.
Era strano essere rimasti in due, con Itachi al college e Sasuke in viaggio. Erano sempre vicini, però; tanto bastava.

[Itachi frequenta l’università e convive con Shisui in un appartamento; Sasuke è in viaggio post diploma con Naruto e Sakura.]

50 years old. 

Sasuke le aveva mandato un messaggio di auguri con allegato un video di Naruto e Sakura che le cantavano, stonatissimi, Happy Birthday To You.
Itachi le aveva spedito una dalia in vetro soffiato, accompagnata da un biglietto di calligrafia mista — probabilmente era anche da parte di Shisui.
Mikoto aveva sorriso di cuore a quei piccoli gesti, un po’ malinconica all’idea di non averli ricevuti personalmente.
«Manca ancora il mio regalo» le aveva detto Fugaku, sfiorandole il volto segnato dal tempo ma dalla bellezza immutata.
«Buon compleanno» le aveva sussurrato la sera, mentre Mikoto, commossa, era stretta tra le braccia dei suoi figli.
Grazie di avermi invitato a giocare con te.

Fine!
Avrei voluto chiuderla ieri per fare 01/06-01/07 ma vabeh! E sì, ho pubblicato le ultime 3 drabble insieme perché ho preferito concluderla adesso e potermi dedicare del tutto ad altro. Anche perché nel mentre studio e ho altri impegni, per cui non mi era più così comodo aggiungerle ogni tot. 
Ho voluto concluderla ai 50 anni di Mikoto perché non volevo tirarla fino a vecchiaia inoltrata, in un primo momento avevo pensato pure di concluderla con la scomparsa di Mikoto stessa ma non era il punto che volevo mettere a questa raccolta, dunque mi sono limitata a questa cifra arrotondata che ha comunque un certo peso.
Premettendo che mi sono potuta affidare solo a internet, quindi perdonate una eventuale inesattezza, ma il motivo del regalo di Itachi (la dalia) è dovuto a questo, perché cercavo un fiore con questo significato. Se qualcuno ne sapesse più di me e volesse correggermi sarò più che disponibile a modificare il documento! E niente, tutto ciò è davvero senza pretese, si tratta semplicemente di una famiglia che, tra alti e bassi, va avanti insieme. Non ho scritto di litigi né drammi vari ma ci sono, com’è normale che sia. La famiglia è anche questo, contrasti, scontri, incomprensioni, ma si torna sempre a volersi bene. Anche masticando l’orgoglio, in certi casi. 
Prima di concludere ci tengo ad aggiungere che a questa raccolta, in futuro, ne saranno collegate altre due: una incentrata interamente su Itachi, un approfondimento di quelle liti non menzionate, con Fugaku e con Sasuke soprattutto, ma anche del suo rapporto con Shisui. No, non saranno drabble, per questa stagione ho già dato. XD L’altra, invece, sarà incentrata su Sasuke, Naruto e Sakura, con MadaSaku e (mi sa) SasuNaru. O magari no, chi lo sa! ^^ Non so neanche quale delle due verrà prima né quando...
However, ci tengo nuovamente a ringraziare Elisa per aver betato & supportato questa cosa + tutte le persone che l’hanno inserita tra preferite/ricordate/seguite e anche coloro che hanno lasciato un pensierino o trovato la forza di leggere di volta in volta gli aggiornamenti! Grazie a tutti <3
Un bacio!