And if it’s crazy live a little crazy – ovvero di come il mercante di menzogne si innamorò sinceramente del suo apprendista strapagato

di rhys89
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rosso #1 ***
Capitolo 2: *** Verde #1 ***
Capitolo 3: *** Blu #1 ***
Capitolo 4: *** Rosso #2 ***
Capitolo 5: *** Verde #2 ***
Capitolo 6: *** Blu #2 ***
Capitolo 7: *** Rosso #3 ***
Capitolo 8: *** Verde #3 ***
Capitolo 9: *** Blu #3 ***
Capitolo 10: *** Rosso #4 ***
Capitolo 11: *** Verde #4 ***
Capitolo 12: *** Blu #4 - Prima parte ***
Capitolo 13: *** Blu #4 - Seconda parte ***
Capitolo 14: *** Rosso #5 ***
Capitolo 15: *** Verde #5 ***
Capitolo 16: *** Blu #5 ***
Capitolo 17: *** Rosso #6 ***
Capitolo 18: *** Verde #6 ***
Capitolo 19: *** Blu #6 ***
Capitolo 20: *** Blu #Epilogo - Prima parte ***
Capitolo 21: *** Blu #Epilogo - Seconda parte ***



Capitolo 1
*** Rosso #1 ***


Angolino dell'autrice

Saaaaalve gente! ^^
Torno su EFP dopo un’assenza a dir poco mostruosa, e lo faccio con un fandom completamente nuovo (ma dove comunque c’è Hugh Jackman, e se c’è Hugh rhys è contenta xD)… speriamo bene!

Questa raccolta di drabble e flash-fic (più flash che drabble, probabilmente), sarà incentrata completamente sulla coppia Barnum/Carlyle (barlyle) e partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Alcune doverose precisazioni a proposito del titolo:
- “And if it’s crazy, live a little crazy” è una citazione estrapolata dalla canzone “The Other Side”, di “The Greatest Showman”… canzone che è una delle cause principali del mio amore per la barlyle.
- “Apprendista strapagato” è l’affettuoso nomignolo con cui Barnum apostrofa Philip al termine della suddetta canzone (quando Philip gli dice “avete un socio minoritario” e lui ribatte “quello che ho è un apprendista strapagato”) e niente, lo adoro e non potevo non citarlo.

Sarà una raccolta particolare, in cui le storie seguiranno due filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.

Ciascuna storia (drabble o flash-fic) sarà preceduta una citazione tratta da una delle canzoni di “The Greatest Showman”. Ho deciso di iniziare con quella che dà parte del nome alla raccolta, e che oltretutto è anche la prima in linea temporale del filone Rosso.

Le drabble di ciascun filone saranno pubblicate in ordine cronologico, e siccome ho usato tutti i neuroni rimanenti per trovare il titolo alla raccolta e ora sono a secco per semplificare la lettura rinominerò ciascun capitolo semplicemente col nome del filone di riferimento e il numero cronologico della storia.

Gli aggiornamenti saranno saltuari, ma cercherò di pubblicare almeno una volta a settimana. Incrociate le dita per me! xD

Concludo questa lunghissima introduzione (prometto che dalla prossima saranno molto più brevi) con un grazie speciale ad AleDic, senza cui probabilmente non avrei mai trovato la spinta necessaria per scrivere su questo fandom – e su questa coppia – e a Fuuma, che non solo mi ha ispirato con le sue storie, ma mi ha anche fatto sentire in colpa spronato a non arrendermi e a perseverare nella ricerca dell’ispirazione (che alla fine è miracolosamente arrivata)… e che spero mi vorrà scusare se non dovessi riuscire a rendere giustizia alla sua OTP ^^".

Ultimo ma non ultimo, grazie a chiunque leggerà e/o commenterà.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: bacio
Numero parole con Utelio: 200
Note autore: POV Philip

Rosso #1

And if it’s crazy live a little crazy.
[The Other Side]

 P.T. ti ha baciato. Ti ha baciato e senti ancora sulle labbra il fantasma delle sue – e sulla lingua il sapore del whisky che ha dato inizio a tutto.
 Ti ha baciato, e adesso ti guarda fisso negli occhi senza dire una parola.
 Per un momento hai persino pensato che si sarebbe scusato; quello dopo, ti sei ricordato che P.T. Barnum non si scusa mai per aver fatto ciò che desidera, anche e soprattutto se va contro la morale comune.
Quello dopo ancora, hai capito che comunque tu non avresti voluto, che si scusasse.
 P.T. continua a osservarti in silenzio. Forse – sicuramente – aspetta una tua contromossa – una qualunque – che vi liberi da quell’impasse. Tu, però, quella mossa non hai nessuna intenzione di farla, e dopo qualche altro secondo lo vedi abbozzare un sorriso storto e allontanarsi da te.
 «Si è fatto tardi» commenta con quell’innata sicurezza che sembra non abbandonarlo mai. «Meglio che torni a casa.»
 Sorridi ironico a te stesso. Sì, perché oltre ad essere un uomo – e il tuo socio di maggioranza – P.T. è anche sposato, e padre di famiglia, e tutto questo è completamente folle.
 «Resta» sussurri semplicemente, fermandolo con il soprabito infilato a metà.
Folle come te da quando hai incrociato la sua strada.


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Capitolo 2
*** Verde #1 ***


Angolino dell'autrice

Eccomi di nuovo qui! ^^

In questo capitolo troviamo la prima storia del filone Verde (ho deciso che pubblicherò alternativamente rosso e verde); sarà l'unica non esplicitamente Barnum/Philip, perché mi serviva come incipit per il what if che sono andata a costruire.

Vi ricordo infatti che le storie di questa raccolta seguiranno due filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Oggi non ho altro da aggiungere per vostra fortuna se non un immenso grazie a chiunque leggerà e/o commenterà.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Charity, Barnum/Charity
Prompt: E se...?
Numero parole con Utelio: 193
Note autore: in “Ehi, P.T.…” ci sono quattro punti perché uno è il puntino della T; POV Barnum

Verde #1

But fate is pulling you miles away
and out of reach from me.
[Rewrite The Stars]

 Quell’articolo sembra farsi beffe di te, schiaffato lì, in prima pagina, solo perché lui può permetterselo. Perché lui è ricco, nobile e socialmente rispettato.
Lui è esattamente ciò che Charity merita… ciò che avresti dovuto essere tu.
 Sospiri a fondo e bevi un altro sorso dal tuo bicchiere, – non è di certo il primo di questa sera, ma l’equilibrio è ancora stabile e i pensieri fin troppo lucidi per preoccuparsene – mentre cerchi di dare a qualcuno – chiunque – la colpa di tutto questo. E poi sospiri ancora, abbozzando un sorriso triste che mal si confà a chi di mestiere vende la gioia.
 Perché la verità – scomoda e brutale – è semplicemente che hai aspettato troppo: volevi conquistare il mondo per offrirlo a Charity come dono di nozze… e ora che il mondo ce l’hai a portata di mano, scopri che non potrai mai condividerlo con lei.
 «Ehi, P.T.…»
 Ti volti verso quella voce incerta e finalmente sorridi davvero nell’incrociare lo sguardo preoccupato del tuo socio: i tuoi amici… no, la tua famiglia ti è sempre vicino, e solo questo fa già di te l’uomo più ricco del mondo.
E poco importa se l’annuncio del tuo matrimonio non finirà mai sul giornale.



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Capitolo 3
*** Blu #1 ***


Angolino dell'autrice

Premetto subito che è tutta colpa di Zac.
Sua e dei suoi dannatissimi occhioni azzurri e della sua adorabile stupida scenetta (QUI) in cui indossa una parrucca con lo stesso taglio che aveva da ragazzino ai tempi di “High School Musical”, che ora è ridicolo ma all’epoca era tanto caruccio.
Perché, sì, per colpa sua mi sono riguardata “High School Musical”. E ora vi beccate questa roba.

Arrivando al dunque, ho deciso di inserire in questa raccolta – che ancora non era troppo arzigogolata e quindi non andava bene, nossignore – anche un filone AU (filone Blu, perché ètuttacolpadiZac era un nome troppo lungo): è ambientato in un universo in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto), e P.T. è… beh, lo scoprirete in questo capitolo. Forse.

Ah, ci saranno dei chiari riferimenti ad “High School Musical” – dopotutto l’idea è partita da lì – ma non è necessario averlo visto per capire le storie di questa raccolta comunque vi consiglio di guardarlo se non lo avete ancora fatto perché la me diciassettenne ancora fangirla come una pazza.

Ultime precisazioni:
- in questo filone adotterò – a differenza degli altri due – soltanto il POV di Philip;
- dal momento che adesso i capitoli sono aumentati considerevolmente, la pubblicazione passerà da una a due volte a settimana.

Bon, direi che ho finito. Grazie a tutti coloro che hanno inserito questa raccolta tra le seguite/preferite/ricordate e grazie anche a chi legge soltanto.

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto).

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, OC, P.T. Barnum
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 496
Note autore: AU; POV Philip; Cole è liberamente ispirato a Chad, personaggio di High School Musical.

Blu #1

‘Cause you’re just a dead man walking, thinking that’s your only option,
But you can flip the switch and brighten up your darkest day.
[Come Alive]

 Passare davanti al teatro nel tragitto scuola-casa è diventato automatico, ormai; un qualcosa che dura da così tanto che nemmeno ricordi più quando è cominciato.
È una scorciatoia, dicevi. E non era vero, – non lo è nemmeno adesso – ma quella scusa sembrava così credibile che hai continuato a usarla con te stesso anche quando i tuoi amici hanno smesso di fare domande a riguardo.
 Rallenti il passo non appena arrivi all’ingresso e, con una mossa strategica perfezionata nel tempo, dai una rapida occhiata alla locandina affissa sulla porta fingendo di sistemarti lo zaino in spalla.
The Greatest Showman, c’è scritto in grandi caratteri gialli. Musical.
 Trattieni un sorriso e acceleri per raggiungere Cole prima che si insospettisca. Perché i musical sono “roba da femmine e da gay”, come ti ha detto mesi fa, e il fatto che tu gay lo sia davvero è un argomento che non intendi affrontare proprio adesso. Senza contare che il figlio del coach, il capitano della squadra, il campione della scuola… lui – tu – non può permettersi di avere altre passioni oltre al basket.
Soprattutto se queste passioni prevedono canti e balli.
 Poco dopo ti fermi davanti al negozio di alimentari.
 «Devo comprare delle cose per mia madre» rispondi allo sguardo interrogativo del tuo migliore amico, incrociando mentalmente le dita.
 «Vuoi che ti accompagni?»
 «Nah, vai pure. Ci vediamo domani.»
Ti prego ti prego ti prego…
 «Ok. Ciao, Phil!»
 Lo saluti con la mano entrando nel negozio. Guardi l’orologio – uno… due… tre minuti – ed esci di nuovo fuori, controlli i dintorni per precauzione e ripercorri a passo svelto la breve distanza che ti separa dalla tua meta.
 La musica ti raggiunge non appena arrivi nel vicolo. È ritmica, coinvolgente… libera. Ti avvicini ballettando, già conquistato da quelle note, e per cercare di distinguere anche le parole della canzone premi l’orecchio contro la porta di servizio.
 «Oh, porca…!»
E cadi rovinosamente a terra.
 «Ehi, stai bene?» ti chiede una voce gentile, e quando sollevi gli occhi vedi una mano tesa per aiutarti. La prendi e ti alzi in piedi, imbarazzato a morte.
 «Sì… grazie» mormori, accorgendoti di aver fatto irruzione proprio accanto al palco su cui si trovano diversi attori.
Che figura di merda…
 «Sbaglio o non dovresti stare qui?» domanda l’uomo di fronte a te con un sorrisetto ironico che, se possibile, ti fa arrossire ancora di più.
 «M-mi dispiace, è che io… ecco, la porta era aperta e–»
 «Come ti chiami?» ti interrompe.
 «Philip.»
 «Philip? Davvero?» Per qualche motivo quel nome lo fa sorridere.
 Ti stringi nelle spalle.
 «Così mi hanno detto» commenti, e i suoi occhi scuri brillano divertiti.
 «Ti piacciono i musical, Philip?»
 «No» ribatti subito.
 Lui ti guarda intensamente, studiando la tua espressione.
 «Bugiardo» sentenzia poi con un sogghigno. «Scommetto che ti piace anche cantare. No,» aggiunge subito, alzando una mano per bloccare la tua protesta «non era una domanda.»
 Quel secondo silenzio si protrae a lungo, poi l’uomo sorride di nuovo.
 «D’accordo, puoi restare. E puoi anche tornare domani, se vuoi.»
 E, detto questo, ti saluta con un occhiolino e si volta per salire sul palco.
 Sbatti un paio di volte le palpebre, confuso da quanto è appena successo.
Che tipo strano.



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Capitolo 4
*** Rosso #2 ***


Angolino dell'autrice

Ciao! ^^
Sono di nuovo qui con il secondo capitolo del filone Rosso (no, non ho aggiunto altri colori, nel frattempo xD).
È una drabble, l'unica dell'intera raccolta, e in effetti è il primissimo capitolo che ho scritto e che, per me, ha dato il "la" all'ispirazione su questi due ragazzuoli.

Grazie a tutti coloro che mi seguono più o meno in silenzio ^_-

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto).

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

EDIT: questa drabble partecipa al contest “Cento parole per mille emozioni” indetto da Twinkleyd sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: sensi di colpa
Numero parole con contacaratteri.it: 110
Note autore: POV Barnum

Rosso #2
Giusto e sbagliato

Just surrender ‘cause you feel the feeling taking over.
[The Greatest Show]

 Philip dorme ancora. È nudo, gloriosamente nudo, coperto fino alla vita dal lenzuolo della branda che hai sistemato nel tuo studio.
Quella su cui avete passato troppe notti, per ricordarle tutte.
 Accarezzi con lo sguardo quel corpo giovane e perfetto che poche ore fa tremava di piacere tra le tue mani, – mentre tua moglie era a casa con le bambine – e le labbra si piegano in un sorriso stanco.
 Dovresti davvero sentirti in colpa, lo sai.
Ma non ci riesci.
 Perché baciare Philip – e toccarlo, e spogliarlo, e fare l’amore con lui – è naturale e giusto esattamente come farlo con Charity.
E come può una cosa così giusta essere sbagliata?



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Capitolo 5
*** Verde #2 ***


Angolino dell'autrice

Ri-ciao!
Siamo arrivati al secondo capitolo del filone Verde, e in questo si dà per scontato che P.T. e Philip abbiano già una relazione.

Concludo questo brevissimo angolino con un GRAZIE immenso a Fuuma che ha recensito, a tutti coloro che hanno inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate e anche ovviamente a chi legge soltanto.

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto).

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 394
Note autore: POV Philip.

Verde #2

But I’d follow you to the great unknown,
off to a world we call our own.
[Tightrope]

 Finisci di leggere l’ennesima recensione negativa dello spettacolo e sospiri, ripiegando il giornale. È incredibile, ti dici, quanti modi diversi quell’uomo riesca a trovare per offendere la stessa cosa.
Una dedizione ammirevole.
 Sorridi sarcastico e intanto ti sforzi di ridere alle battute degli altri. Non è così difficile, in effetti: è bello che almeno loro non si curino di quelle parole taglienti.
E poi tu stesso ti preoccupi già abbastanza per tutti.
 Sospiri ancora e ti alzi in piedi, deciso ad andare da P.T. per metterlo al corrente delle ultime novità… consapevole che, anche lui, si limiterà a riderci su.
 Ti concedi un sorrisetto, divertito da quel pensiero. Forse dovresti fare come lui – come tutti loro – e fregartene di quanto dice quel pagliaccio, perché in fondo hai sempre saputo che P.T. ti avrebbe trascinato in un’impresa estremamente rischiosa, sicuramente soggetta alle malignità dei benpensanti. Lo sapevi, e nonostante questo hai stretto comunque la sua mano – e non intendi lasciarla andare.
 Quando arrivi nel suo studio, P.T. sta rammendando un piccolo strappo sulla sua giacca, e per un momento rimani ipnotizzato dalle sue mani. Sono mani forti, quelle di P.T., temprate dal duro lavoro; mani che, lungi dall’aver mai fatto del male a qualcuno, sono piuttosto tese per cercare di aiutare – o per prendersi ciò che il loro padrone desidera, senza vergogna né pudore alcuno.
 Ma poi P.T. si accorge di te e alza gli occhi fino a incrociare i tuoi, sorridendo di quel sorriso che ti incanta ogni singola volta. Sorridi anche tu e ti avvicini a lui fino a sederti sulla scrivania.
 «Problemi?» ti chiede, indicando il giornale tra le tue mani. Glielo porgi.
 «I soliti» rispondi laconico.
 P.T. dà una scorsa all’articolo e tutto ciò che gli concede è un mezzo sbuffo divertito, – come volevasi dimostrare – poi riporta lo sguardo su di te, e il suo sorriso si addolcisce.
 «Gli faremo cambiare idea, vedrai» sussurra, stringendoti una mano. «A lui e a tutti i suoi compari dell’alta società.»
 Ricambi la stretta e il sorriso, ma scuoti la testa.
 «Non è così facile, P.T.» mormori.
 «Non ho mai detto che lo sarebbe stato.»
Touché.
 P.T. giocherella distratto con le tue dita un momento ancora, poi si alza in piedi e, semplicemente, ti abbraccia.
 Affondi il viso nel suo collo e ti inebri del suo profumo, beandoti di quel senso di pace che solo lui riesce a donarti.
Dopotutto alle critiche c’eri già abituato… almeno adesso hai qualcuno con cui condividerne il peso.



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Capitolo 6
*** Blu #2 ***


Angolino dell'autrice

Buonsalve!
Siamo arrivati al secondo capitolo del filone Blu; le storie di questo filone sono strettamente collegate l'una all'altra - più che quelle degli altri filoni - e consiglio, per capirle meglio, di dare un'occhiata ai capitoli precedenti (uno solo, in questo caso).

Ah, mi sono scordata di dirvi che, in queste AU, Philip ha diciassette anni e P.T. circa trentadue (sì, ho aggiunto due anni per arrivare ai quindici di differenza).

Grazie infinite a Fuuma che ha recensito, a coloro che seguono/ricordano/preferiscono la raccolta e anche a chi legge in silenzio. Spero che le mie storie continuino a piacervi ^-^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto).

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 496
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni e P.T. circa trentadue.

Blu #2

Don’t you wanna get away
from the same old part you gotta play.
‘Cause I got what you need
so come with me and take the ride,
it’ll take you to the other side.
[The Other Side]

 Arrivi nel vicolo accanto al teatro continuando a ripeterti che quella è una pessima idea. Perché probabilmente il tizio di ieri non intendeva davvero invitarti a tornare, perché proveranno le stesse cose, perché in ogni caso non dovrebbe interessarti
 Abbassi la maniglia e spingi la porta di servizio. Poi, cercando di non dare troppo fastidio, vai a sederti in disparte.
 Sul palco ci sono solo due attori, compreso quello con cui hai parlato ieri, e stanno provando un duetto ambientato in un bar. Sorridi quando li vedi ballare sul bancone, e intanto muovi la testa al ritmo di quella canzone che ti sta già entrando sottopelle.
 A numero concluso, lui guarda in platea e incrocia i tuoi occhi. Sorride e scende per venirti incontro.
 «Sei tornato» ti saluta, tamponandosi la fronte con un asciugamano.
 Sorridi anche tu.
 «Così pare.»
 Intanto alcuni tecnici stanno cambiando scenografia sul palco dove sembra essersi radunata l’intera compagnia.
 «Cosa provate adesso?»
 «Una canzone corale… quella che provavamo ieri quando sei arrivato.»
 Arrossisci appena al ricordo della tua figuraccia, e lui sogghigna malizioso.
 «Mi piace, quella canzone» commenti per toglierti d’impiccio.
 «Allora vieni a cantarla.»
 Lo dice come se fosse la cosa più naturale del mondo, tanto che ci metti un momento di troppo a rifiutarti.
 «Avanti, che gli altri ci aspettano» continua infatti, avviandosi verso le scalette senza darti modo di replicare… e nonostante l’imbarazzo e la razionalità ti urlino a pieni polmoni di fuggire lontano mille miglia da quel posto e da quel tipo strano, le tue gambe sembrano muoversi da sole, obbligandoti a seguirlo.
 Ma poi la musica parte, gli attori cominciano la coreografia, e guardandoli ti senti come un pesce fuor d’acqua.
Che diamine ci faccio qui?
 Una mano grande e forte si appoggia sulla tua spalla. Alzi gli occhi: lui sta ancora cantando, senza uscire dal personaggio, ma la sua presenza riesce a rassicurati.
Respira, Phil… respira.
 Le note scivolano veloci sulla tua pelle, trapassandola, entrando in circolo nel sangue, ribollendo nelle vene. E allora sorridi, abbozzi qualche passo e i ragazzi al tuo fianco sorridono con te, e unire la tua voce alla loro, quando inizia il ritornello, è davvero la cosa più naturale del mondo.
 Incroci il suo sguardo, il tuo sorriso si amplia. E continuate a cantare.

 L’orologio segna le sei passate, quando ti costringi a congedarti dal gruppo. Gli altri ti salutano subito, lui invece ti accompagna alla porta.
Ci saresti rimasto male, se non lo avesse fatto.
 «Non conosco nemmeno il tuo nome» gli dici all’improvviso, divertito da quella stranezza.
 «P.T. Barnum, al vostro servizio» si presenta con un inchino e un sorriso smagliante.
 «Intendevo il vero nome.»
 «Puoi chiamarmi P.T., se vuoi.»
 Alzi gli occhi al cielo.
 «Come Perfect Troll?» lo prendi in giro.
 Lui sorride ancora, ma non ribatte. Sbuffi.
 «Lo sai che potrei scoprirlo in un secondo, con Google?» gli fai presente.
 «Sì, ma so anche che non lo farai.»
 Inarchi un sopracciglio, scettico.
 «E perché?»
 «Perché rovineresti la magia.»
 Scuoti la testa ed esci fuori, poi apri internet dal cellulare.
The Great…
 Ti blocchi a metà, ripensando al sorriso malizioso con cui ti ha salutato; sorridi anche tu, rimettendo il telefono in tasca.
A domani, P.T..



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Capitolo 7
*** Rosso #3 ***


Angolino dell'autrice

Salve!
Iniziamo il terzo giro di boa con il terzo capitolo del filone Rosso.

Su questo devo fare una piccola precisazione: per questa flash ho preso ispirazione dal momento del film in cui, dopo che Philip annuncia di aver ottenuto un incontro con la regina, Helen lo abbraccia di slancio e Philip gioca un po’ con lei mentre parla con Barnum e gli altri. Ho immaginato che non fosse la prima volta e che effettivamente la bambina fosse molto attaccata a Philip.

Detto questo, ringrazio come sempre tutti voi che continuate a seguirmi e spero che le mie storielle continuino a piacervi ^-^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto).

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Helen Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: risata
Numero parole con Utelio: 244
Note autore: POV Philip; per questa flash ho fatto riferimento al momento del film in cui, dopo che Philip annuncia di aver ottenuto un incontro con la regina, Helen lo abbraccia di slancio e Philip gioca un po’ con lei mentre parla con Barnum e gli altri.

Rosso #3

We’re walking the tightrope.
Never sure, never know how far we could fall.
[Tightrope]

 Era inevitabile che succedesse, prima o poi, eppure entrambi avete ignorato i segnali, il pericolo, il buonsenso. Chiudi gli occhi e ascolti P.T. parlottare con sua figlia, mentre la risata infantile di lei è al tempo stesso balsamo e ferita per quel tuo cuore che batte ancora come un pazzo, terrorizzato da ciò che sarebbe successo se Helen fosse entrata in quell’ufficio appena una manciata di secondi prima.
Vi avrebbe scoperti, ecco cosa sarebbe successo. Avrebbe visto suo padre amoreggiare con qualcuno che non solo non è sua madre, ma è anche una persona cui vuol bene – da cui mai si aspetterebbe questo tradimento.
 Sorridi appena nel sentirti tirare la manica della giacca, poi ti abbassi ad abbracciare quella piccola peste, le dai un bacio in fronte e la sollevi in aria per farla girare veloce. Lei ti stringe ancora più stretto e ride di nuovo, ride di gusto, e con lei ridi anche tu.
La risata contagiosa è un dono di famiglia.
 «Credo che possa bastare, Philip.»
 La voce divertita di P.T. interrompe il vostro gioco, e quando metti a terra la bambina lei finge di perdere l’equilibrio per il troppo girare, poi ti abbraccia, abbraccia suo padre e corre via. La segui con lo sguardo fino a quando una mano gentile non ti solleva il mento per farti incrociare gli occhi dell’uomo che ami, e nella calda luce che li illumina finalmente ritrovi te stesso.
In fondo, basta che la prossima volta vi ricordiate di chiudere a chiave.




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Capitolo 8
*** Verde #3 ***


Angolino dell'autrice

Hola! ^^
Eccoci al terzo capitolo del filone Verde, in cui si dà per scontato che P.T. e Philip abbiano già una relazione stabile.

Non ho altro da aggiungere, quindi concludo con un grazie a Fuuma che ha recensito, a tutti coloro che hanno inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate e anche ovviamente a chi legge soltanto.

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto).

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle), accenni Barnum/Charity
Prompt: sogni
Numero parole con Utelio: 194
Note autore: POV Barnum.

Verde #3

A million dreams is all it’s gonna take.
A million dreams for the world we’re gonna make.
[A Million Dreams]

 Questa non te l’aspettavi. Avresti dovuto, forse, ma non te l’aspettavi.
 Lo spettacolo è terminato, il pubblico applaude entusiasta – e quel fantasma del tuo passato catalizza tutta la tua attenzione.
 «Charity…»
 Un sussurro che si perde prima ancora di raggiungere le tue stesse orecchie, mentre quella donna che è stata così importante per te – quella per cui sei diventato quello che sei – ti sorride dal fianco di un altro uomo, il ventre pronunciato per il frutto di un amore che non è il vostro.
Ed è come se il tempo rallentasse, come se il mondo intero si fermasse, mentre tutti i sogni che le avevi promesso una vita fa ti trafiggono crudeli la mente e il cuore…
 Il tocco di una mano calda sul tuo braccio ti strappa con un sussulto dai tuoi pensieri. Alzi gli occhi: Philip ti sorride rassicurante, gli occhi illuminati da quel qualcosa senza nome che ti riscalda fin dentro le ossa.
E il tempo riprende a scorrere, il mondo a girare e il tuo cuore a battere.
 Gli sorridi anche tu, intimamente grato all’universo per averti concesso un’altra occasione.
Perché quei sogni di bambino non si sono infranti… hai solo trovato qualcun altro con cui farli avverare.



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Capitolo 9
*** Blu #3 ***


Angolino dell'autrice

Ciao!
In teoria questo terzo capitolo Blu avrebbe dovuto essere pubblicato ieri, ma scriverlo è stato più difficile del previsto (in questo filone ci sono un milione di cose da dire e avere letteralmente le parole contate è davvero frustrante). Alla fine però il risultato non mi dispiace... spero sia così anche per voi.

Grazie infinite a tutti voi che continuate a seguire più o meno in silenzio questa raccolta, spero che le mie storielle continuino a piacervi ^^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, altri, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 498
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni e P.T. circa trentadue.

Blu #3

You know I want you, it’s not a secret I try to hide.
I know you want me, so don’t keep saying our hands are tied.
[Rewrite The Stars]

 Al quinto giorno, ti senti quasi più a tuo agio qui a teatro che a casa tua.
 «Ciao, Phil!» ti saluta il tuo omonimo – almeno nel musical.
 «Ciao! Sai dov’è P.T.?»
 Lui mette su un sorrisetto divertito – tutta la compagnia ormai sa di quel vostro gioco – e ti indica una porta seminascosta a cui non avevi mai fatto caso.
 «Credo sia andato in camerino. E anzi,» aggiunge «se vai a chiamarlo mi fai un favore, così ricominciamo le prove.»
 Al tuo arrivo la porta è già aperta, ma ti fermi comunque a bussare sullo stipite.
 «Entra pure, Philip» ti invita P.T. senza nemmeno alzare gli occhi su di te.
Ma come diamine ha fatto?
 Quando incroci il suo sguardo, P.T. ridacchia della tua espressione sconvolta.
 «Nessuno dei ragazzi avrebbe bussato» ti spiega, poi torna a concentrarsi su qualcosa tra le sue mani. Sembra il suo costume di scena, e – a meno che non ti sbagli di grosso – lui gli sta riattaccando un bottone.
 «Sai anche cucire?» gli chiedi curioso, avvicinandoti per vedere meglio.
 «Ovvio, sono figlio di un sarto» ribatte prontamente.
 Alzi gli occhi al cielo, ma sorridi.
 «Giusto, dimenticavo.»
 Sorride anche lui, continuando il suo lavoro. Sulla poltroncina lì accanto è posato il copione; lo prendi in mano per sederti e cominci a sfogliarlo.
 «Ci sono anche i testi delle canzoni?» gli domandi.
 «Quale ti interessava?»
 Esiti solo un momento.
 «The Other Side.»
 Il suo sorriso diventa malizioso, ma – per tua fortuna – non commenta.
 «Secondo atto» dice soltanto.
 Lo ringrazi e cominci a leggere il testo di quella canzone che è rapidamente diventata la tua preferita di tutto il musical – e, no, non vuoi stare a chiederti il perché.

 Qualche minuto dopo, una delle attrici si affaccia nella stanza e si rivolge a P.T..
 «Puoi venire? Ti stiamo aspettando.»
 «Sì, scusa, mi era saltato un bottone. Arrivo.»
 «Sbrigati» si raccomanda e, prima di uscire, si volta a farti un occhiolino.
 Ti senti arrossire: ti eri completamente dimenticato che, in teoria, eri tu quello che avrebbe dovuto farlo tornare dagli altri.
 P.T. traffica ancora un po’ con la giacca, poi si alza in piedi e la indossa.
 «Che te ne pare?»
 Guardi i bottoni allineati al millimetro e sorridi.
 «Perfetta» commenti, restituendogli il copione.
 Lui lo osserva in silenzio qualche secondo, le sopracciglia aggrottate mentre pensa a chissà cosa.
 «Sai… forse potrei fartene avere una copia, se vuoi» ti propone all’improvviso. «Però non devi mostrarlo a nessun altro» specifica subito.
 Gli sorridi raggiante.
 «Oh, per quello puoi stare tranquillo» lo rassicuri. «Non lo sa nessuno che vengo qui» spieghi al suo sguardo confuso.
 P.T. annuisce… e poi sogghigna.
 «Non lo sai che è pericoloso?» ti prende in giro. «Pensa, se ora ti rapissi nessuno potrebbe sospettare di me.»
 «Hai intenzione di rapirmi?» ribatti, stando al gioco.
 «Ci sto pensando.»
 «E dove mi porteresti?» sussurri, avvicinandoti lentamente. Lui ti viene incontro e sorride sulle tue labbra, ma volta la testa un attimo prima di toccarle con le sue.
 «To the other side» ti soffia nell’orecchio, facendoti rabbrividire.
 Poi si allontana da te e, dopo un occhiolino e un ultimo sorriso malizioso, esce dal camerino come se nulla fosse.
Come se il tuo cuore non stesse per scoppiare da quanto batte forte.



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Capitolo 10
*** Rosso #4 ***


Angolino dell'autrice

Buongiorno e buona domenica!
Abbiamo ufficialmente superato la metà della raccolta (salvo imprevisti saranno 18 capitoli in tutto, 6 per filone) e ricominciamo un altro giro con il quarto capitolo del filone Rosso.

Questa storia eccezionalmente non ha il POV né di P.T. né di Philip: la protagonista è Anne (anche se la barlyle rimane comunque implicita).

Come sempre, ringrazio di cuore tutti tutti voi che continuate a seguirmi e spero di farvi passare qualche momento piacevole di lettura ^-^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Anne Wheeler, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 140
Note autore: POV Anne

Rosso #4

They can say, they can say it all sounds crazy.
[A Million Dreams]

 Barnum e Philip si sorridono complici dietro le quinte, i volti vicini in un segreto di cui ormai tutti, al Circo, siete a conoscenza. Li osservi da lontano, pensierosa, combattuta tra una rabbia sorda e la ferma volontà di non giudicare, perché anche se è evidente che Philip sia pazzo di Barnum, nessuno – tu compresa – ha il diritto di dirgli che non può esserlo anche di qualcun altro – di te, per esempio.
 Non vuoi, non devi, giudicare, perché altrimenti saresti come loro; come quei bigotti che vi sputano in faccia, che vi chiamano mostri… che non capiscono.
 Non capiscono che anche se una donna ha la barba è comunque una vera donna, né che anche se un uomo è alto un metro soltanto è comunque un vero uomo.
Non capiscono che anche se una persona ne ama altre due è comunque vero amore.




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Capitolo 11
*** Verde #4 ***


Angolino dell'autrice

Salve salvino! ^^
In questo capitoletto ritroviamo Anne (che tra l'altro è un personaggio che adoro, quindi spero di averle reso giustizia), solo che stavolta il suo rapporto con Philip è "soltanto" una bellissima amicizia senza nessun risvolto romantico.
Ho preso spunto dalla scena in cui Philip e Anne vanno a teatro e poi incontrano i genitori di lui, ma sarà ovviamente rivisitata.

Non ho altro da aggiungere, ringrazio soltanto Fuuma che ha recensito e anche ovviamente tutti voi che mi seguite più o meno in silenzio.

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, Anne Wheeler, Philip&Anne, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 417
Note autore: POV Philip; ho ripreso la scena del film in cui Philip e Anne vanno insieme a teatro… solo che qui sono soltanto amici.

Verde #4

I see it in your eyes, you believe that lie.
That you need to hide your face, afraid to step outside.
[Come Alive]

 Gli occhi di Anne brillano come stelle quando le regali quei biglietti.
 «Io… ho sempre voluto andare a teatro» ti sussurra commossa. «Grazie, Phil» aggiunge, abbracciandoti di slancio.
 Sorridi e la stringi a te, affondando il mento nei suo capelli.
Anne è l’amica più cara che tu abbia mai avuto, faresti di tutto per farla felice.
 «Avanti,» la sproni poi, lasciandola andare «o faremo tardi allo spettacolo.»

 Come hanno potuto? No, come hanno osato!
 Corri per le vie della città dritto verso il circo, sicuro che Anne sia andata a rifugiarsi lì… e infatti eccola, con indosso gli abiti succinti che usa per le prove e il vestito elegante abbandonato sulle gradinate.
 «Anne!» la chiami; lei non si volta. «Anne… ti prego, guardami» la supplichi, fermandola per un braccio.
 Quella sul suo viso è una maschera di fredda furia, ma attraverso le crepe riesci a vedere quanto male le hanno fatto le parole dei tuoi genitori.
 «Lasciali perdere» le dici. «Tu… loro non contano nulla, non devi dar peso a quello che dicono!» Anne scuote la testa e allora le alzi il mento per incrociare il suo sguardo. «Tu… e tutti i ragazzi del circo… voi siete perfetti così come siete, non–»
 «E tu sei un ipocrita!» sbotta lei, divincolandosi dalla tua presa.
 La guardi ferito, troppo sconvolto per ribattere.
 «E non fare quella faccia! Tu… tu parli bene, tu dici che non dobbiamo dar peso al giudizio degli altri, che siamo perfetti così come siamo… e poi sei il primo a nasconderti!»
 «Questo non è vero!» protesti, perché anche se all’inizio hai fatto fatica a liberarti dal tuo passato di borghese benpensante adesso non fai mistero di quali siano i tuoi pensieri e le tue compagnie.
 «Ah, no? E Barnum, allora?» ti chiede con occhi lampeggianti. «Nascondi a tutti quello che vi lega come se fosse sbagliato… come se ci fosse qualcosa di male. Questa non è ipocrisia?»
 «È diverso…» provi a ribattere, ma in fondo non ci credi nemmeno tu.
 «No, Philip» sussurra stancamente Anne. «Non lo è.»
 Mentre la guardi andare via dici a te stesso che si sbaglia, che la tua relazione con P.T. è qualcosa che dovete tenere privato, perché nessuno capirebbe, perché vi attaccherebbero, perché…
 Sospiri a fondo, abbozzando un sorriso triste: ora anche tu hai incominciato a vendere bugie… solo che, a differenza di P.T., tu le vendi a te stesso.
 Perché non è P.T. che ritrae la mano dalla tua quando qualcuno dei ragazzi vi passa vicino, non è P.T. che evita qualsiasi contatto fisico con te quando siete in pubblico.
Non è P.T. che si vergogna di voi.



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Capitolo 12
*** Blu #4 - Prima parte ***


Angolino dell'autrice

Buonsalve e buona domenica!
In teoria questo capitolo avrei voluto pubblicarlo ieri, ma c'è stato un imprevisto che non sapevo come risolvere perché le cose da dire erano così tante che non riuscivo in nessun modo a farle rientrare in una sola flash... e alla fine mi sono arresa all'inevitabile e ho diviso il capitolo in due: la seconda parte la pubblicherò domani.

Una cosa importante: il personaggio del padre di Philip, in questo filone, NON è lo stesso del film The Greatest Showman, ma va considerato un OC ispirato al padre di Troy in High School Musical. Ve lo dico per evitare fraintendimenti sulla caratterizzazione. ^^

Ringrazio moltissimo Fuuma che ha recensito, chi ha inserito la raccolta tra le preferite/seguite/ricoradate e anche chi legge soltanto ^^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, OC, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 497
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni, P.T. circa trentadue; in questo filone il padre di Philip NON è quello che vediamo in The Greatest Showman e va considerato come un personaggio originale ispirato al padre di Troy in High School Musical.

Blu #4
- Prima parte -

They can say, they can say I’ve lost my mind…
[A Million Dreams]

 Passo. Passo. Indietro. Salto. Giro…
Maledizione!
 Imprechi tra i denti e cerchi di imprimerti nella testa una volta per tutte che quel dannato salto è dopo il giro, e non prima.
 Sbuffi di nuovo e torni al punto di partenza, maledicendo quei passi e la tua incapacità di memorizzarli.
Tuttavia, se da un lato è maledettamente frustrante, dall’altro ci sono dei risvolti positivi da non sottovalutare.
 «Devi tenere le ginocchia morbide in quel punto, per assecondare il giro prima del salto» ti spiega paziente P.T., e la sua mano sul tuo fianco è calda e sicura mentre ti guida nella corretta esecuzione. «Ecco, così!» esclama felice quando alla fine ci riesci, in volto un sorriso tanto bello e malizioso che potresti scioglierti, qui e ora – fortuna che c’è sempre la sua mano a sorreggerti, la presa salda sulla tua vita.
 Sei talmente preso da quel sorriso e quella mano che quando – con la coda dell’occhio – vedi qualcuno attraversare la platea a passo di marcia, all’inizio non lo riconosci. Lo scambi per un tecnico del teatro – uno di quei tizi senza volto che aiutano gli attori con luci e microfoni e cambi di scena – perché, davvero, non può essere lui.
 E poi lui sale le scale e arriva sul palco dove tu e P.T. lo fissate perplessi. Arriva con il volto arrossato, gli occhi che mandano scintille e la bocca così contratta che le labbra sembrano fuse insieme.
 «P-papà!» balbetti, facendo istintivamente un passo indietro verso P.T.. «Che cosa–»
 «Vieni via, Philip» ti ordina seccamente, tirandoti per un braccio tanto forte da farti quasi cadere.
 In qualche modo recuperi l’equilibrio, ma poi tuo padre inizia a strattonarti di nuovo e ti sembra di inciampare nei tuoi stessi piedi mentre incespichi per stargli dietro.
 «Papà!» lo chiami. Lui ti ignora. «Papà, aspetta… lasciami!» urli alla fine, divincolandoti fino a liberarti dalla sua presa.
 «Signore, con tutto il dovuto rispetto, magari sarebbe meglio se si calmasse…» prova a farlo ragionare P.T., avvicinandosi cautamente a voi.
 Per tutta risposta tuo padre gli rivolge un’occhiata assassina.
 «Tu sta’ lontano da mio figlio, pervertito!» gli urla contro, frapponendosi tra voi due.
Oh, merda…
 «P-Papà, guarda che ti sbagli… noi non… P.T., lui–»
 «Sta’ zitto, Philip! So quello che ho visto, non sono un idiota!»
 E proprio quando stai per crollare sotto il peso dei suoi occhi accusatori, P.T. si intromette con un mezzo sorriso e le ultime parole che ti saresti aspettato di sentirgli pronunciare.
 «Quello che ha visto era solo un gioco» gli dice semplicemente. «Può non piacerle, sicuramente al suo posto non mi piacerebbe, ma persino un uomo dalla modesta cultura come me riesce a capire che diciassette è meno di diciotto, e non sono tanto stupido da fare cose… inappropriate con un minorenne.»
 La sua voce è pacata e rassicurante, una voce che – lo sai per esperienza – riesce a blandire persino gli animi più inquieti.
 E, sì, forse ciò che ha detto ti ha un po’ ferito, soprattutto nell’orgoglio, ma tuo padre sembra essersi calmato abbastanza da starti a sentire e non intendi lasciarti sfuggire l’occasione.
Con P.T. ritornerete sull’argomento un’altra volta.




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Capitolo 13
*** Blu #4 - Seconda parte ***


Angolino dell'autrice

Ciau!
Come promesso eccomi qui con la seconda parte di Blu #4, in cui scoprirete se e come Philip riuscirà ad affrontare suo padre ^_-
Per chi se lo fosse chiesto (probabilmente nessuno, ma tant'è), il padre di Philip l'ha seguito o fatto seguire perché stava saltando troppi allenamenti, è per questo che ha scoperto dove passa i pomeriggi. Non è che l'ha avvertito nessuno, ecco.

Detto questo, grazie come sempre a tutti voi che continuate imperterriti a seguirmi, spero davvero che ne valga sempre la pena :P

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, OC, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 498
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni, P.T. circa trentadue; in questo filone il padre di Philip NON è quello che vediamo in The Greatest Showman e va considerato come un personaggio originale ispirato al padre di Troy in High School Musical; Cole invece è un OC ispirato a Chad, sempre di High School Musical.

Blu #4
- Seconda parte -

… I don’t care, I don’t care, so call me crazy.
[A Million Dreams]

 Raddrizzi la schiena e sostieni lo sguardo di tuo padre.
 «P.T. mi stava solo insegnando alcuni passi della coreografia, perché non mi riescono» gli spieghi con semplicità.
 Lui ti fissa stranito.
 «Cosa… quale coreografia?»
 «Del musical in cui recita» rispondi subito. «È davvero bello, sai?» aggiungi, tentando un sorriso che lui non ricambia.
 «Un musical» ripete atono, come se non credesse alle sue stesse orecchie. «Tu, in un musical.»
 Ti mordicchi imbarazzato il labbro.
 «Non ufficialmente, ovvio… ma i ragazzi mi fanno provare con loro, e a me… a me piace tanto. E non me la cavo nemmeno male, dicono.»
O almeno lo dice P.T., ma fare il suo nome adesso sarebbe troppo folle persino per te.
 A sorpresa, tuo padre fa un mezzo sorriso.
 «Andiamo, Phil… un musical? Davvero? Tu… tu sei una stella del basket, figliolo!»
 Ti ritrai come se ti avesse schiaffeggiato.
 «Sì… beh, magari non voglio più essere una stella del basket» ribatti piccato. «Magari adesso voglio fare i musical, e cantare e ballare senza che–»
 «Tu non hai il diritto di parlare così! Sei il capitano della squadra!» ti interrompe, alzando la voce per sovrastare la tua.
 «E allora non voglio più essere il capitano!» urli di rimando.
 Lui ti guarda in silenzio a lungo, ferito.
 «Credevo di averti cresciuto meglio di così…» sussurra dopo un tempo che sembra infinito. «Mi hai deluso, Philip.»
 Inspiri a fondo, accusando quel colpo che sembra quasi una pugnalata da quanto fa male.
 «Perché sono gay?» gli chiedi. Nonostante i tuoi sforzi la voce si incrina, e lo sguardo glaciale che ti rivolge tuo padre certo non migliora le cose.
 «Perché stai abbandonando la tua squadra… i tuoi amici!» sbotta. «E non pensavo che mio figlio potesse essere così egoista.»
 Quelle parole sono il colpo di grazia, e senti gli occhi farsi lucidi mentre tuo padre si allontana senza voltarsi indietro.
Se non ti metti a piangere come un moccioso è solo per il braccio che arriva rapido a cingerti la vita, dandoti quella forza che tu non senti più.
 Ti appoggi completamente a P.T., poi chiudi gli occhi e respiri a fondo per calmarti.
 Quando li riapri incroci lo sguardo del tuo migliore amico, fermo ai piedi del palco, e il tuo cuore fa un buffo sobbalzo.
Non ti eri accorto che c’era anche lui.
 Cole abbozza un sorriso imbarazzato, e allora gli sorridi di rimando e scendi le scalette.
 «Quindi è per questo che salti gli allenamenti?» ti chiede quando lo raggiungi, indicando P.T. con un cenno della testa. «Per stare col tizio che ti piace?»
 Sospiri stancamente, consapevole che negare sarebbe inutile.
 «Non è solo per quello, Cole…» ci tieni a precisare «a me piace anche cantare. Mi piace davvero.»
 Silenzio.
 «E… non potresti iniziare a fare il gay canterino tra tipo due settimane?»
 Lo guardi allibito, e la sua espressione maledettamente seria ti fa scoppiare a ridere di cuore.
 «Non sto scherzando, stronzo! Abbiamo la finale la settimana prossima, e tu sei il capitano!» ti tira un pugno sulla spalla. «Abbiamo bisogno di te, Phil…» aggiunge, e sia la voce che l’espressione si sono addolcite tanto da farti quasi commuovere.
Sei fortunato ad avere un amico così.



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Capitolo 14
*** Rosso #5 ***


Angolino dell'autrice

Salve a tutti!
Riprendiamo il classico iter con il penultimo capitolo del filone Rosso. Questa flash è ambientata durante la scena dell'incendio al Circo, scritta dal POV di Barnum.

Grazie come sempre a tutti voi che continuate imperterriti a seguirmi ^^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, altri, Barnum/Carlyle (barlyle), accenni Philip/Anne e Barnum/Charity
Prompt: cuore
Numero parole con Utelio: 176
Note autore: ambientata durante la scena dell’incendio al Circo; POV Barnum.

Rosso #5

And buried in your bones there’s an ache that you can’t ignore.
[The Greatest Show]

 Quando vedi Philip gettarsi tra le fiamme per andare a cercare Anne il tuo cuore si ferma. Così, all’improvviso: un attimo prima batteva tanto forte da rischiare di sfondarti la cassa toracica, quello dopo nulla. Silenzio stampa.
Come se nel petto non avessi più un cuore ma un pugno di ghiaccio spaccato a metà.
 «Philip! PHILIP!» lo chiami disperato, sperando contro ogni logica che la tua voce riesca a raggiungerlo oltre il ruggito di quell’inferno che lo ha inghiottito intero… sapendo che anche se ti sentisse non tornerebbe indietro. Non senza di lei.
Ma Anne è già fuori, e Philip è ancora dentro.
 Ti giri verso Charity e le bambine e incroci lo sguardo terrorizzato di tua moglie.
Lei lo sa già… probabilmente l’ha capito prima di te.
 Esiti solo un attimo ancora, poi volti loro le spalle – negli occhi l’angoscia dipinta sui loro volti e in gola quel “mi dispiace” che non sei riuscito a dire – e corri verso quella che potrebbe essere la tua fine.
Corri da Philip, a riprenderti quella metà di cuore che si è portato via.




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Capitolo 15
*** Verde #5 ***


Angolino dell'autrice

Ciao!
Quest'oggi lo chef vi propone una rivisitazione del ricevimento successivo alla prima esibizione di Jenny Lind, perché la versione del film è profondamente sbagliata e quindi mi è sembrato doveroso sostituirla con la mia ù.ù

Grazie come sempre a tutti quanti, lettori silenziosi e non ^^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 200
Note autore: leggero what if dopo la prima esibizione di Jenny Lind (che in realtà nel film è avvenuta dopo la scena della scorsa flash ma questa è la mia fanfiction e dunque io può); POV Barnum; estabilished relationship.

Verde #5

It’s everything you ever want,
it’s everything you ever need,
and it’s here right in front of you.
[The Greatest Show]

 Il ricevimento che hai organizzato con tanta cura è sfarzoso e raffinato, impeccabile come è stata l’esibizione di Jenny Lind – fortuna che sapeva davvero cantare.
 Vestito elegante e bicchiere alla mano, dispensi brindisi e sorrisi a tutti coloro che si avvicinano per complimentarsi con te, parlando di cose importanti con persone importanti che finalmente ti trattano come meriti – come un loro pari.
 E quando anche il padre di Charity – l’uomo che fin da ragazzino ti ha guardato come se fossi più disgustoso del fango sulle sue scarpe costose – ti rivolge un cenno meno sdegnato del solito, capisci di aver ottenuto tutto quello che hai sempre desiderato.
Eppure manca qualcosa.
 È una sensazione strana, un formicolio alla base della nuca che si insinua sottopelle e ti impedisce di goderti appieno il tuo meritato, anelato successo.
 E poi, all’improvviso, Philip ti raggiunge e ti sussurra discretamente all’orecchio che gli altri sono arrivati… discrezione quanto mai inutile, visto che pochi istanti dopo i ragazzi del Circo fanno il loro chiassoso e trionfale ingresso in sala, portando scompiglio tra quei perbenisti impomatati.
 Sorridi con gli occhi e col cuore, tintinnando il bicchiere con quello del tuo compagno mentre la vostra famiglia si dà alla pazza gioia.
Adesso è tutto davvero perfetto.



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Capitolo 16
*** Blu #5 ***


Angolino dell'autrice

Salve a tutti!
Sono decisamente in ritardo sulla mia tabella di marcia, ma questo è un periodo infernale e quindi di fatto è già un miracolo che riesca ancora a scrivere ^^"
La cosa positiva è che il prossimo capitolo è già pronto, quindi - salvo rapimenti alieni - lo pubblicherò venerdì mattina.

Grazie a tutti voi che continuate a seguirmi... dai che col prossimo iniziamo l'ultimo giro! ^^

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, OC, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 498
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni, P.T. circa trentadue; in questo filone il padre di Philip NON è quello che vediamo in The Greatest Showman e va considerato come un personaggio originale ispirato al padre di Troy in High School Musical.

Blu #5

Leave behind your narrow mind,
you’ll never be the same.
[Come Alive]

 Sono le sedici meno cinque quando oltrepassi la porta di servizio, saluti in fretta i ragazzi e ti fiondi in camerino per lavarti. È stato P.T. a proporti questa soluzione, la prima volta che ti ha visto arrivare trafelato dalla corsa: avevi scherzato sul fatto che ti sarebbe servita un’altra doccia, nonostante l’avessi fatta mezz’ora prima, e lui ti ha semplicemente detto che potevi usare il bagno degli attori.
 Il sorriso di P.T. ti appare nitido nella mente e sorridi di riflesso… ma poi – per l’ennesima volta – le parole che ha detto a tuo padre la settimana scorsa fanno capolino tra i tuoi ricordi.
«Non sono tanto stupido da fare cose… inappropriate con un minorenne.»
 Sospiri e ti metti una maglia pulita.
 Alla fine non ne avete più parlato… o meglio, alla fine non hai trovato il coraggio di affrontare l’argomento, perché hai il sacrosanto terrore di esserti immaginato tutto quanto. Che nonostante P.T. si diverta a provocarti, in realtà ti consideri solo un ragazzino con una cotta che può far tenerezza, magari, ma niente di più.
E anche se non ne vai fiero, una parte di te preferisce rimanere nel limbo dell’incertezza e continuare a godersi l’illusione di essere ricambiato, piuttosto che affrontare l’amara verità…
 Qualcuno bussa un paio di volte, facendoti sussultare.
 «Philip! Hai finito?»
 La voce di P.T. arriva attutita da dietro la porta chiusa. Sospiri di nuovo.
Se solo pensi di aver sperato che P.T. ti raggiungesse mentre ti cambiavi – o magari persino sotto la doccia – ti senti avvampare d’imbarazzo.
 «Sì, arrivo!» rispondi subito, e P.T. si affaccia nella stanza.
 «Allora, come sono andati gli allenamenti?» ti chiede, con un sorriso smagliante tutto per te.
 Sorridi anche tu – non puoi farne a meno.
 «Alla grande, i ragazzi sono stati fantastici.»
 «E il capitano?» insinua con un sorrisino malizioso.
 Ti stringi nelle spalle.
 «Oh, beh, quello è una stella del basket, che te lo dico a fare?»
 P.T. ride e ti scompiglia i capelli, e il cuore ti sobbalza in petto.
 «Andiamo?»
 Annuisci e lo segui fuori dal camerino fin sopra al palco.
E quelle parole sono sempre in agguato e fanno sempre un po’ male, ma allora la soluzione giusta è non pensarci e cantare, ed è quello che fai.

 Succede durante il ritornello, mentre le note di “Come Alive” impazzano per tutto il teatro: un momento prima balli e canti e ridi insieme a quei ragazzi che ormai sono come una specie di seconda famiglia, quello dopo ti blocchi sul posto, come congelato.
Gli occhi fissi in quelli di tuo padre.
 Ed è un attimo che dura un’eternità, ma poi lui – lui, quell’uomo serio ed orgoglioso che hai sempre paura di deludere – ti sorride. Un sorriso impacciato e venato d’imbarazzo, certo, ma tanto basta per sciogliere quel muro di ghiaccio che si era innalzato tra voi dopo quell’ultima discussione.
 Sorridi anche tu, leggero come non ti sentivi da non sai nemmeno quanto tempo, perché in fondo è come se con quel sorriso tuo padre ti avesse dato il suo “benestare” per tutto quanto, il coming out e il musical.
Anche se, conoscendolo, è quest’ultimo a creargli i maggiori problemi.




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Capitolo 17
*** Rosso #6 ***


Angolino dell'autrice

Bonjour!
Con la flash di oggi si conclude ufficialmente il filone Rosso, e con esso il primo terzo della raccolta.

Questa storia è nata da un what if in cui Philip si risveglia un po' prima e P.T. va a trovarlo in ospedale poco dopo aver saputo dell'articolo (ma prima di aver chiarito con Charity).
Nella parte finale i dialoghi sono ripresi dal film e notare come siano perfetti in un contesto esplicitamente slash mentre per il resto è farina del mio sacco.

Ah, si fa anche cenno alla Russia e a Napolone, riprendendo un dialogo che Philip e P.T. hanno avuto prima che quest'ultimo partisse per la tournee:
Philip: "Perché non aumenti gli spettacoli a New York? Perché girare per il paese?"
P.T.: "Perché Napoleone ha marciato sulla Russia?"
Philip: "Napoleone è stato sconfitto."

Questa flash in particolare ce l'ho in mente fin da quando ho iniziato la raccolta, ma riuscire a renderla per scritto così come l'avevo pensata è stato dannatamente difficile, soprattutto per il limite delle 500 parole (che inizialmente avevo sforato di quasi 100 -.-"). In ogni caso il risultato direi che mi soddisfa abbastanza, spero piaccia anche a voi.

Ok, stavolta mi sono trattenuta fin troppo, quindi la chiudo qui. Grazie come sempre a tuuuuuuutti quanti voi che mi seguite, ci "vediamo" tra un paio di giorni (sperando di riuscire a finire il prossimo capitolo per tempo).

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle), accenni Philip/Anne
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 499
Note autore: c’è un leggero what if, ovvero Philip si è svegliato prima e Barnum va a trovarlo dopo aver saputo del disastro della tournee e dell’articolo scandalo che lo ha rovinato; l’ultima parte del dialogo è ripresa dal film; POV Barnum.

Rosso #6

ATake my hand.
Will you share this with me?
[Never Enough]

 Quando arrivi all’ospedale Philip sta parlando con Anne, le mani intrecciate alle sue. Ed è solo un momento di debolezza, una fitta di dolore tra il cuore e la testa che non puoi permetterti di provare e che si dissolve come neve al sole quando Philip si volta verso di te, e sorride radioso.
 «Bentornato» sussurra con voce roca, gli occhi fissi nei tuoi… e vederlo così provato ti fa tanto male che respirare sembra impossibile.
Se solo non lo avessi abbandonato per inseguire quelle che sembravano le luci della ribalta, e invece erano soltanto le fiamme dell’inferno, forse avresti potuto evitare che le cose degenerassero…
 «Ben svegliato» ribatti mentre lo raggiungi.
 Anne si alza in piedi e vi lascia soli con un sorriso appena venato di amarezza – Philip la trattiene solo il tempo di un ultimo saluto, poi riporta l’attenzione su di te.
 «Com’è andata la tournee, Napoleone?»
 Ti stringi nelle spalle, sedendoti nel posto lasciato libero da Anne.
 «Sono appena tornato dalla Russia.»
 Philip ti guarda confuso, e allora gli passi l’articolo incriminato.
 «Ha voluto punirmi perché l’ho rifiutata» gli spieghi con semplicità mentre il suo sguardo si incupisce. E forse è una spiegazione un po’ approssimativa, ma nei tuoi occhi Philip sembra trovare la conferma che gli occorre, e la sua espressione si distende.
 «Mi dispiace» dice soltanto.
 Lo guardi incredulo: dopo tutto quello che gli hai fatto, dopo tutti i casini che hai combinato, “mi dispiace” è l’ultima cosa che ti saresti aspettato uscire dalle sue labbra.
 Gli occhi si fanno lucidi e prendi la sua mano nella tua, baciandone il dorso; Philip ti sorride dolcemente, ma poi ritorna serio.
 «Che cosa possiamo fare?»
 Sospiri a fondo, rimettendo in tasca la pagina di giornale – ormai è diventata una specie di amuleto, monito costante di ciò che eri diventato e che non vuoi essere mai più.
 «Non lo so… ho chiesto in ogni banca della città, ma nessuno vuole concedermi un prestito.»
 Philip si mordicchia il labbro e poi prende a parlare lentamente, come scegliendo con cura ogni parola.
 «Sai, quando ci siamo conosciuti io avevo un’eredità, fama, inviti a tutti i ricevimenti della città. E ora, grazie a te, è tutto finito.» Incassi il colpo in silenzio… ma la tua meritata punizione dura solo pochi attimi. «Mi restano solo amicizia, amore, e un lavoro che adoro… hai portato la gioia, nella mia vita.»
 Abbozzi un sorriso triste: nonostante il tuo cuore sia grato per quelle parole, la situazione rimane ben più che tragica.
 «Se la banca accettasse la gioia come garanzia…» commenti amaramente.
 «Beh, la banca no… ma io sì.» Lo guardi sorpreso, e lui continua. «Ho il dieci percento dello spettacolo. Sapevo per chi lavoravo, e ho avuto il buonsenso di prendere la mia quota settimanale.»
 «Oh, Philip, non posso permetterti di rischiare–»
 «Oh, sì che puoi!»
 Esiti ancora, e allora lui sorride malizioso.
 «Suvvia, non vorrai diventare ragionevole proprio adesso…» ti prende in giro.
 Ridi, e Philip allunga la mano verso di te.
 «Soci, al cinquanta percento.»
 La stringi nella tua e te lo tiri vicino.
 «Soci» sussurri sulle sue labbra.
Philip sta ancora sorridendo, quando le copri dolcemente con le tue.




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Capitolo 18
*** Verde #6 ***


Angolino dell'autrice

Un saluto bacilloso a tutti!
Sì, ho preso la febbre. A fine maggio. Giusto io -.-"

Cooomunque, tra uno starnuto e un attacco di tosse, siamo giunti all'ultimo capitolo del filone Verde.
Su questo non ho molto da dire, se non che in questo filone ho preferito glissare su molti problemi che ho affrontato invece nel rosso e "semplificare" di molto la relazione tra P.T. e Philip. Che poi semplice ovviamente non è, ma considerate questa flash come uno scorcio di uno di quei rari momenti perfetti di pace cui (forse) seguirà una tempesta (ma non ci è dato saperlo).
Tutto questo per dire che la scena in questione è molto "cinematografica", ma lo è volutamente perché l'idea mi piaceva troppo. Spero piaccia anche a voi ^^"

Ah, provate a indovinare chi è la donna che viene citata alla fine... non è difficile xD

Grazie infinite a tutti voi che continuate a seguirmi, spero che questo finale di filone (?) vi lasci soddisfatti.

Vi ricordo che le storie di questa raccolta seguiranno tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: P.T. Barnum, Philip Carlyle, Barnum/Carlyle (barlyle)
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 300
Note autore: POV Philip; estabilished relationship.

Verde #6

I’m not scared to be seen.
I make no apologies, this is me.
[This Is Me]

 Arriva di nuovo, come ogni volta: quel momento in cui i numeri sono finiti, la pista si è svuotata e con un sospiro di sollievo e il cuore che rimbalza dal petto alla gola ti rendi conto di essere sopravvissuto a un altro spettacolo.
Quel momento – il vostro momento – è in assoluto quello che preferisci, quello che ti ripaga di tutto e ti dà molto, molto di più.
 Carico di adrenalina, raggiungi a mezza corsa il centro dell’arena e ti fermi al fianco di P.T. per goderti con lui l’applauso del pubblico e quei sorrisi che – a dispetto delle menzogne che vendete ogni sera – non potrebbero essere più veri di così. E quando poi ti volti euforico verso P.T., vedi che anche lui sta sorridendo. Ti sorride come solo lui sa fare, ed è talmente bello – e felice, e innamorato – che vorresti tanto baciarlo, qui e ora.
Ma per quale dannatissimo motivo non dovresti farlo?
 È un pensiero improvviso che per qualche motivo ha la voce di Anne, un’epifania che quasi ti sconvolge per la sua semplicità, e allora lo fai davvero: lo baci. Lo baci ed è probabilmente la cosa più folle e giusta che tu abbia mai fatto in vita tua – seconda solo alla scelta di mollare tutto e seguire P.T. dall’altro lato – e a bacio finito P.T. ti sorride radioso – ancora più bello, ancora più felice, sempre innamorato.
 Dietro di voi applaudono tutti; davanti a voi, un silenzio glaciale.
 Poi una donna bionda, dalle prime file, si alza in piedi e inizia ad applaudire entusiasta con un enorme sorriso in volto. L’uomo al suo fianco la segue a ruota – seppur titubante – e, pian piano, anche il resto del pubblico.
 P.T. alza le vostre mani unite al cielo, e insieme vi inchinate ai vostri sudditi.
 Perché questo è il vostro regno.
E voi ne siete i re.



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Capitolo 19
*** Blu #6 ***


Angolino dell'autrice

Salve di nuovo! \^_^/
E infine eccoci qui, con un ritardo mostruoso dovuto all'influenza e ad ogni tipo di imprevisto potesse capitarmi, all'ultimo capitolo dell'ultimo filone di questa raccolta.
Che dire, da un lato sono felice di averla portata a termine, ma dall'altro ormai mi ci ero tanto affezionata che l'idea di chiuderla mi rende... non triste, quello no, però... malinconica, ecco.
In ogni caso, tutte le cose belle sono tali proprio perché hanno una fine, quindi va bene così.

Voglio ringraziare un'ultima volta AleDic, che con il suo contest mi ha aiutato a ritornare a scrivere, e Fuuma, che con le sue storie prima e con le sue recensioni poi mi ha spronato a cominciare e continuare a scrivere su un fandom che ho sempre adorato, ma che non avevo mai preso seriamente in considerazione per scriverci su. Come avete visto, poi ho cambiato idea.
Grazie anche ovviamente a tutti coloro che hanno seguito questa raccolta: se vi è piaciuta almeno un decimo di quanto è piaciuto a me scriverla, allora potrei ritenermi soddisfatta ^^

Vi ricordo (per l'ultima volta) che le storie di questa raccolta hanno seguito tre filoni narrativi distinti:
- Rosso: storie che si ambientano nel canon del film, inserendo al massimo qualche leggerissima sfumatura di what if senza però apportare modifiche significative alla trama.
- Verde: storie che si ambientano in un canon divergence nel quale P.T. Barnum non ha mai sposato Charity e Philip non ha nessun intrallazzo romantico con Anne.
- Blu: storie che si ambientano in un Alternative Universe in cui Philip è uno studente delle superiori patito del basket (e del canto) e P.T. un attore di teatro.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 500
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha diciassette anni, P.T. circa trentadue.

Blu #6

And you know you can’t go back again
to the world that you were living in.
[Come Alive]

 Ti fermi in scivolata davanti alla porta e la apri senza neppure riprendere fiato, irrompendo nella platea quasi deserta.
 «Ehilà, capitano!» ti saluta P.T., venendoti incontro con un sorriso radioso. «Per caso devi dirmi qualcosa?»
 Il sorriso sul tuo volto diventa ancora più ampio.
 «Abbiamo vinto!» esclami euforico, raggiungendolo a mezza corsa. E sei fradicio di sudore e con ancora addosso la divisa con cui hai giocato la finale, ma quando P.T. spalanca le braccia non esiti neppure un istante a buttartici dentro, stringendoti a lui. Affondi il viso nel suo collo e ti crogioli nel calore di quell’abbraccio.
Dio, potresti restare così per sempre…
 «Congratulazioni, Phil» ti sussurra nell’orecchio. Sorridi.
 «Grazie» mormori di rimando. E poi, a malincuore, allenti la presa e lo lasci andare – sulla sua maglia sono rimasti degli aloni umidi.
 «Forse è meglio se mi cambio…» borbotti imbarazzato.
 P.T. sorride divertito.
 «Forse sì» commenta. «Ti aspetto qui.»
 Un ultimo sorriso e corri in camerino.

 Quando ritorni P.T. ti fa cenno di raggiungerlo sul palco.
 «Che ne dici di un duetto per festeggiare?» ti propone. «Solo noi due.»
 «The Other Side?» chiedi, un sorriso che va da un orecchio all’altro.
 Lui sorride malizioso.
 «Ovvio» risponde con un occhiolino. «Immagino che non ti servano i fogli col testo…»
 «Ovvio» ribatti con lo stesso tono.
 P.T. sorride ancora, poi va ad accendere la musica.

 Forse è l’adrenalina per la recente vittoria, forse è perché siete soli, forse è solo perché siete stanchi di fingere… sia quel che sia, oggi è diverso. Oggi ogni sguardo è pura malizia, ogni frase, ogni passo, ogni singola nota di quella che ormai è la vostra canzone è solo un pretesto per provocarvi.
 Al termine dell’ultima strofa, P.T. ti intrappola tra il suo corpo e il finto bancone del bar e abbassate entrambi il braccio del microfono, senza smettere di cantare.
 «We’re going to the other side…» sussurrate all’unisono, le labbra talmente vicine che si sfiorano ad ogni sillaba… e infine si incontrano davvero. E non è un casto bacio a stampo, e nemmeno uno finto da teatro: è un bacio vero, sincero.
 Gli posi una mano sul petto; il suo cuore batte forte quasi quanto il tuo.
 Sorridi nel bacio.
Allora non ti eri immaginato tutto.
 «Credevo che non facessi cose inappropriate con i minorenni…» mormori quando vi separate.
 P.T. sorride e ti scosta dolcemente i capelli dalla fronte.
 «Un bacio d’addio non è mai inappropriato.»
 Lo guardi confuso.
 «Addio? Ma ancora…» ti interrompi notando la sua espressione, e all’improvviso capisci: gli oggetti di scena spariti, i camerini vuoti, i ragazzi ancora assenti… «Ve ne state andando, vero?»
 «Temo di sì. Ho lasciato fuori solo il bancone e le casse, il resto è già nel camion… partiamo stasera.»
 Annuisci, cercando di ritrovare la voce.
 «Questo duetto… eri così sicuro che avrei vinto?» lo provochi, abbozzando un sorriso.
 «Al novantanove percento» ribatte lui. «E per quell’un percento, ho pensato che magari avrei potuto consolarti.»
 Ti accarezza una guancia, sorridendo teneramente.
 «Non chiuderti di nuovo nell’armadio, Philip… si sta molto meglio, qua fuori.»
 Annuisci con un sorriso, ti alzi sulle punte dei piedi e poi, semplicemente, lo baci.
Non potesti tornare indietro neppure se lo volessi, ormai. E lui lo sa.









Angolino dell'autrice bis

Pensavate di esservi liberati di me, eh? E invece no! *muhuhahahahaha* <--(risata malvagia)

Ok, deliri a parte, il finale di questo filone doveva essere esattamente quello che avete letto... solo che poi mi piangeva il cuoricino all'idea di questi due ragazzuoli separati, e così la mia mente contorta ha partorito una specie di epilogo di stampo semi-quasi-forse potteriano: un "10 anni dopo" diviso in due capitoli, che cercherò di pubblicare oggi (entro la fine del contest) ma che, se non ce la facessi, arriveranno comunque entro breve.
Spero sia una sorpresa gradita, in caso contrario sentitevi liberi di ignorarli xD
E ora scappo davvero.

A presto!
rhys89


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Capitolo 20
*** Blu #Epilogo - Prima parte ***


Angolino dell'autrice

Ce l'ho fatta! ^^
Onestamente non ci speravo, ma alla fine sono riuscita a terminare in tempo i due capitoletti extra e quindi... beh, eccoli qui!

Come ho già detto sono ambientati dieci anni dopo l'ultimo capitolo e... niente, spero vi piacciano. ^_-

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, OC, altri, accenni Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 500
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha ventisette anni, P.T. circa quarantadue.

Blu #Epilogo
- Prima parte -

And we will come back home.
And we will come back home.
Home, again!
[From Now On]

[Dieci anni dopo.]

 Palleggio, finta a destra, scatto di lato. Tiro. Canestro!
 «In forma come sempre, capitano.»
 Sorridi al suono di quella voce e ti volti verso il tuo migliore amico.
 «Non sono più il tuo capitano, Cole» ribatti, asciugandoti il sudore con la maglietta. «Anzi, è già un miracolo che sia tra i titolari…»
 Cole sbuffa e ti lancia una bottiglietta d’acqua.
 «Ma smettila, che il coach ti ha fatto la corte più che a sua moglie per farti entrare in squadra!»
 Sogghigni.
 «Ci ha fatto la corte» lo correggi: dopotutto vi hanno reclutato insieme.
 Sorride anche lui, e per qualche secondo bevete in silenzio.
 «Qui hai finito?» ti chiede poi, in volto la stessa espressione fintamente noncurante che fin da ragazzino hai imparato a riconoscere come campanello d’allarme.
 «Che avevi in mente?» domandi in risposta.
 Cole, però, sorride misterioso.
 «Lo vedrai» dice soltanto. Poi, al tuo sopracciglio alzato, sbuffa risentito. «E non fare quella faccia, guarda che è una cosa bella!»
 Ridacchi e gli dai un pugno amichevole sulla spalla, poi vi avviate insieme negli spogliatoi.

 Attraversare la città senza la benché minima idea di dove diamine stiate andando è già abbastanza irritante di per sé, ma se poi ci aggiungiamo le frasi sibilline con cui Cole continua a stuzzicarti non si capisce perché mai ancora tu non l’abbia mandato a quel paese. E poi, quando stai per perdere del tutto la pazienza, vi fermate di fronte a quello che sembra l’ingresso di un teatro.
 «Allora? Sono o non sono il migliore amico del mondo?» ti chiede la voce divertita di Cole.
 E tu vorresti davvero dire qualcosa, ma la gola si è chiusa non appena hai visto quella locandina: “The Greatest Showman – speciale decimo anniversario”.

 La guardia all’ingresso è estasiata nel vedervi, e bastano solo un paio di autografi, qualche foto e la promessa di biglietti gratis alle partite per il resto dei suoi giorni per convincerlo a farti passare.
 «Divertiti!» ti saluta Cole con un occhiolino.
 Gli sorridi riconoscente – è davvero il miglior amico del mondo – e ti incammini verso la platea col cuore a mille… ma prima di arrivare incroci una tua vecchia conoscenza.
 «Ciao, omonimo!» lo saluti.
 Lui ti guarda perplesso qualche secondo, ma alla fine sorride.
 «Philip!» esclama, stringendoti in un abbraccio.

 Qualche obbligatorio minuto di convenevoli dopo – Come stai? E tu? Scuola, famiglia, carriera? – prendi fiato e gli fai l’unica domanda che in questo momento ti preme davvero.
 «E dimmi, P.T…. c’è anche lui?»
 Lo vedi esitare un momento, prima di rispondere.
 «Sì, c’è, ovvio che c’è, ma…»
“Ma”? Ma cosa?
 «Non vuole vedermi, vero?» mormori, distrutto da quell’improvvisa epifania. Dopotutto è comprensibile, sono passati dieci anni ed è ovvio che sia andato avanti con la sua vita: magari sei soltanto tu ad essere rimasto ancorato al passato.
 «Cosa? Ma no, Phil, è solo…»
 «È sposato. O fidanzato, o–»
 «O magari» ti interrompe «è solo andato a prendere qualcosa al bar. Tornerà tra cinque minuti.»
Oh.
 Quel sorrisetto divertito ti fa arrossire d’imbarazzo come se fossi di nuovo un diciassettenne.
E, a questo proposito…
 Sorridi dell’idea che hai appena avuto: se P.T. non è qui, allora…
 «Senti… non è che potresti prestarmi il tuo costume di scena?»



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Capitolo 21
*** Blu #Epilogo - Seconda parte ***


Angolino dell'autrice

Ce l'ho fatta #2! xD

Come vi ho già accennato, questa flash è il diretto seguito del capitolo precedente ed è ambientata - come quello - dieci anni dopo il capitolo 6... e niente, tutto qui.

Questa raccolta partecipa al contest “La corsa delle drabble&flash-fic”, indetto da AleDic sul forum di EFP.

Disclaimer: i personaggi e la storia di “The Greatest Showman” non mi appartengono e non ci guadagno nulla di materiale a scriverci su.

Buona lettura a tutti! ^_^



Nickname sul forum e su EFP: rhys89
Fandom: The Greatest Showman
Personaggi e pairing: Philip Carlyle, P.T. Barnum, altri, Barnum/Carlyle
Prompt: //
Numero parole con Utelio: 500
Note autore: AU; POV Philip; Philip ha ventisette anni, P.T. circa quarantadue.

Blu #Epilogo
- Seconda parte -

You can play it sensible,
a king of conventional,
or you can risk it all and see.
[The Other Side]

 Quando P.T. ritorna, sul palco tutto è pronto per “The Other Side”.
 «Ma non dovevamo provare “Come Alive”?» lo senti chiedere.
 Sogghigni nel tuo nascondiglio mentre qualcuno si inventa una scusa che non ti prendi la briga di origliare, troppo impegnato a ricordarti come diamine si respira. L’attrice che interpreta Anne ti sorride rassicurante, e cerchi di sorriderle in risposta.
Dio, non eri così nervoso neppure al tuo primo campionato ufficiale…
 La voce di P.T. ti raggiunge di nuovo, e il sorriso si addolcisce di riflesso. Il nervosismo c’è ancora, – e anche la fondata paura di renderti ridicolo – ma non ti tireresti indietro per nulla al mondo: adesso vuoi solo cantare per lui… con lui.
 Inspiri profondamente e cerchi lo sguardo dell’addetto alla musica, poi annuisci.
 «Che diamine, ragazzi!» si lamenta scherzosamente P.T. non appena parte la canzone. «Ormai ho una certa età, datemi almeno il tempo di salire sul palco!»
 Sorridi ancora, chiudi gli occhi e incroci mentalmente le dita… e quando arriva quello che dovrebbe essere l’attacco di P.T. esci allo scoperto e inizi a cantare.
 E P.T.… la sua espressione in questo preciso momento te la ricorderai finché avrai vita: è confusa, e felice, e commossa… è esattamente come sarebbe la tua se lui ti fosse comparso davanti all’improvviso – come probabilmente è lo stesso, anche se tu lo stavi aspettando.
 Le parole si susseguono rapide, una danza che nonostante il tempo trascorso conosci ancora a memoria, e poche battute dopo P.T. ritorna in sé.
 «… and if it’s crazy live a little crazy» lo provochi, avvicinandoti lentamente.
«You can play it sensible, a king of conventional» prosegue P.T..
 «Or you can risk it all and see…» cantate insieme, occhi negli occhi.

 Quando anche le ultime note della canzone sfumano nel silenzio gli altri attori applaudono e fischiano… ma è come se lo facessero da un altro pianeta, tanto sembrano distanti.
 O forse siete voi ad essere su un altro pianeta… anzi, in un sogno.
Un sogno meraviglioso, da cui vorresti non svegliarti più…
 P.T. posa il microfono, toglie velocemente il tuo e lo sistema sul bancone prima di prenderti per mano.
… Ok, no: la realtà è ancora meglio.
 «Cinque minuti di pausa!» urla agli altri, tirandoti verso le quinte.
 «E cinque minuti ti bastano?» lo sfottono. Lui ride.
 «Facciamo dieci» ribatte, sorridendo malizioso.

 Non appena fuori dalla loro vista, P.T. ti sbatte al muro senza tante cerimonie e ti bacia. Ti bacia come hai sempre sognato che facesse – con bisogno, urgenza, passione – e ricambi quel bacio con tutto te stesso.
 Quando vi separate si abbassa per appoggiare la fronte sulla tua, – è ancora più alto di te – sulle labbra gonfie un sorriso che ti fa girare la testa.
Dieci anni. Dieci anni di emozioni, di desideri, di nostalgia…
 Lo vedi sollevare una mano per sfiorarti il viso in una lenta carezza, negli occhi un’espressione così intensa da fare quasi male.
Dieci anni di lontananza, spazzati via in un istante.
 E poi ti passa le dita trai capelli e ti bacia ancora, e ancora, e ancora.
Un bacio per ogni parola che vorreste dirvi, e che rimane incastrata tra la mente e il cuore.











Angolino dell'autrice bis

Adesso siamo giunti alla fine finissima, lo giuro ^^"
Ho solo voluto lasciarvi queste righe per parlarvi del finale. Come avete visto è volutamente aperto: io ho voluto dare a Philip e P.T. una seconda occasione e li ho fatti rincontrare... ma cosa succederà da adesso in poi lo lascio decidere a voi; sbizzarritevi pure, è un vostro sacrosanto diritto dopo avermi sopportato fin qui.

Finito il momento serio, vorrei sapere una cosa: probabilmente avete notato che, in tutto il filone blu, non viene mai rivelato il "vero" nome di P.T.... ma avete visto che non sono mai citati neppure i nomi di nessuno degli altri attori?
Ok magari è una cosa stupida, ma ho voluto lasciare questa storia in un limbo tra la fanfiction e la meta-fic, e questo espediente mi sembrava indicato allo scopo... se vi va fatemi sapere che ne pensate.
E tra l'altro l'ha fatto solo a me o è dannatamente divertente immaginarsi interagire Zac-attore e Zac-Philip? xD
Ok ora la smetto.

Grazie di nuovo a tutti quanti, è stato un onore fare questo viaggio con voi.

A presto!
rhys89


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