La Danza Del Fuoco

di Alexandra_Nox
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Presentazioni,Geografia e Politica Del Regno. ***
Capitolo 2: *** 1-L'ultima notte a Celeborn ***
Capitolo 3: *** 2-Un nuovo inizio ***
Capitolo 4: *** 3-Fine dell'allenamento ***
Capitolo 5: *** 4-Il passato ritorna ***
Capitolo 6: *** 5-Fuoco ***
Capitolo 7: *** 6-Occhi rubino ***
Capitolo 8: *** 7-Imprevisti premonitori ***
Capitolo 9: *** 8-Veritá I ***



Capitolo 1
*** Presentazioni,Geografia e Politica Del Regno. ***


Salve a tutti!
Questo è uno spazio dedicato alle presentazioni e alla spiegazione della geografia e della politica in cui si ambientano le vicende dei nostri cari personaggi, il Regno.
Ci tenevo davvero a spiegarvi ciò perché,probabilmente, leggendo i primi capitoli,molti di voi si sentiranno spaesati nel sentire tutti i nomi delle regioni e dei capoluoghi.
••••••
Bene,inizio col dire che il Regno è suddiviso in 5 regioni,ognuna con un capoluogo.

In ogni capoluogo, ci sono dei regnanti che detengono il potere della regione, gestendo i conflitti interni e mettendo in atto alleanze con gli altri sovrani,allo scopo di mantenere la pace nel Regno.
Alcuni ora penseranno che il potere centrale è nelle loro mani,ma non è cosí.
A differenza dei soliti regnanti che siamo abituati ad incontrare,quelli del Regno non sono del tutto autonomi.
Infatti il ruolo centrale è affidato ai Guerrieri Bianchi,combattenti leggendari che da più di mille anni lottano per la pace e per la salvezza del Regno.
Come avrete notato,i Guerrieri Bianchi sono caduti anche loro in preda alla fame insaziabile di ricchezza,facendo crollare la politica del Regno.
•••••••••
Ogni regione ha delle caratteristiche che la differenziano dal resto.
Ora vi elencheró i nomi delle regioni con i rispettivi capoluoghi, seguiti da una breve descrizione che vi aiuterà a capire le caratteristiche del posto.

•Calengol,con capoluogo Celeborn.
È considerata la regione più pacifica del Regno.
I boschi,le foreste,le cascate e i ruscelli trasmettono un senso di pace e tranquillità ai viadanti.
Grazie alla vastità della natura,si possono osservare molte specie di piante e animali.
Infatti,grazie a questo,la botanica e la zoologia sono andate man mano ad accrescersi sempre di più, fino alle edificazioni di veri e propri laboratori specializzati.

•Falagaer,con capoluogo Celeross.
È considerata la regione più ricca e prospera del Regno,grazie agli scambi commerciali marittimi.
Il porto di Celeross è divenuto man mano famoso,aumentando anche il turismo della zona.
Fonte di attrazione è anche il Torneo Della Luce organizzato dai Guerrieri Bianchi annualmente, allo scopo di reclutare i migliori.
Le innumerevoli spiagge della regione hanno da sempre alimentato la pesca,anche se i lavoratori stanno calando man mano.

•Dorlach,con capoluogo Nauron.
La zona desertica e il clima arido della regione hanno da sempre rappresentato uno svantaggio per il commercio e per il turismo.
La maggior parte delle persone che decidono di addentrarsi nella regione, lo fanno per il puro scopo di fuggire dalle guerre.
Infatti,la povertà si manifesta chiaramente nella zona.

•Helefor,con capoluogo Lurìel.
La regione,situata all'estremo Nord del Regno,ha da sempre affascinato tutti.
Girano innumerevoli miti e leggende intorno a Helefor,ma nessuno saprebbe dire se sono frutto di una mente dotata di fantasia o meno.
Ma,in cuor loro,gli abitanti del capoluogo (Lurìel) sanno che in ogni leggenda c'è sempre un fondo di verità e,addirittura, qualcuno di loro potrebbe custodire proprio ciò che gli altri,da secoli,cercano di scoprire instancabilmente.

•Calines,capoluogo Gilmorn.
È la regione più suggestiva del Regno.
Un'aura blu e violacea circonda il capoluogo Gilmorn,facendo incantare i passanti.
La presenza di tempeste e temporali,per motivi inspiegabili, è molto frequente.
Alcuni dicono che sia stato frutto di un esperimento andato a male,originato due secoli prima.
•••••••••
Ora,un piccolo spazio dedicato alle presentazioni!

Sono Alexandra,ho da sempre amato il genere fantasy e da bambina già scrivevo sul mio quaderno personale,dando origine a delle vere e proprie fanfiction. (Fairy Oak,tu ne sai qualcosa,vero?)
Ho continuato a scrivere fanfiction anche negli anni seguenti.
Ne ho pubblicate alcune qui su EFP e successivamente su wattpad ma,stranamente, dopo un pó nessuna riusciva a soddisfarmi, cosí finivo sempre per abbandonarle.
Da un bel pó di mesi,durante i quali fantasticavo su come sarebbe stato scrivere una storia tutta mia,ho deciso di mettermi in gioco e infatti...eccomi qui!
Visto che è la prima volta che pubblico una storia inventata completamente da me,vi chiedo di essere un pó clementi e pazienti😅
Ovviamente,per qualsiasi chiarimento in merito alla storia,personaggi o quant'altro, sono a vostra completa disposizione.
Sono ben accetti consigli,opinioni e critiche costruttive.
Spero che la storia vi piaccia!❤
PS:Potete trovare la storia anche su wattpad,dove la pubblicazione dei capitoli sarà più veloce: https://www.wattpad.com/story/148255887-la-danza-del-fuoco

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Capitolo 2
*** 1-L'ultima notte a Celeborn ***


Nyria posó il libro di geografia sullo scaffale della libreria.
Non aveva mai amato quella materia,frutto di grande noia durante le lezioni del Maestro.
Il Maestro la educò sin dalla tenera età,insieme agli altri bambini di Celeborn.
Dalla finestra aperta giunsero risate e schiamazzi.
Nyria incuriosita si affacciò e vide un gruppo di ragazzi davanti alla porta d'ingresso:riconobbe Calime,la sua migliore amica, e i suoi amici d'infanzia Elrond,Kira e Gildor.
Solo in quel momento la ragazza si ricordó dell'imminente festa,organizzata e celebrata in onore della divinità protettrice del luogo e dell'ascesa al trono della figlia del Re,Elenie.
Si precipitó a prendere il vestito nell'armadio scricchiolante e per poco l'anta non le cadde addosso
<>ringhió rabbiosamente,trattenendosi dal non dare un calcio al mobile.
L'orologio appeso alla parete scandí le ore dieci:era in abbondante ritardo.
Infatti,come previsto,Calime bussò alla porta borbottando infastidita qualcosa all'amica,probabilmente incitandola a far presto.
Nyria si vestì velocemente,acconciò i capelli come meglio potette e si avvió verso la piazza centrale.
I quattro amici si girarono contemporaneamente verso di lei:
<>
Kira sorrise spontaneamente <>.
Nyria fulminò con lo sguardo la ragazza,che non badò al gesto.
<>Nyria si sentì lo sguardo di Elrond addosso,il che la infastidiva parecchio.
<>sbottò infastidita.
Un silenzio imbarazzante calò sul gruppo, interrotto successivamente solo da Calime che li invitò a partecipare al banchetto.
Una delle poche cose in grado di consolare Nyria,fu sicuramente il cibo.
<>esclamò con la bocca piena di cibo <>.
Alla vista di quello scenario divertente quanto imbarazzante, Calime prese sottobraccio l'amica e la portò lontano dal buffet.
<>.
I festeggiamenti proseguirono tra musica,balli,canti e bevande.
Il suono delle trombe fece sobbalzare Nyria e Calime,quest'ultima imprecò quando il bicchiere di vino si rovesciò sull'abito color giallo.
Calime era una ragazza stravagante, in tutto e per tutto.
Amava vestire con colori e abiti appariscenti,cosa che Nyria non condivideva,indossando abiti perennemente scuri e semplici.
Le guardie posizionate davanti all'ingresso del Palazzo Reale annunciarono l'arrivo del Re e della principessa.
Tutto il popolo riunito in piazza scoppiò in un fragoroso applauso alla vista dei regnanti,che scesero lentamente le scale salutando e sorridendo alle persone che non si fecero sfuggire l'occasione per circondarli e tempestarli di domande.
Nyria, disinteressata,rimase in disparte a guardare.
Improvvisamente,in un angolo più buio della piazza,lo scintillio di una spada brandita da un bambino catturò la sua attenzione.
Studiò attentamente l'arma finché si rese conto che sull'elsa era raffigurata un'aquila con alcune incisioni.
Riconobbe la sua spada e con un passo deciso avanzò verso il bambino carica di rabbia.
Nei giorni precedenti il maestro gliela sequestrò, ribadendo per l'ennesima volta che se da quel momento non si fosse impegnata seriamente negli studi,non l'avrebbe più impugnata.
La spada era l'unico cimelio di famiglia che Nyria aveva,l'unica testimonianza e rimanenza della sua famiglia.
Non sopportava l'idea di qualcuno che la impugnasse al di fuori di lei.
Nessuno poteva,nessuno.
Sfortunatamente, il bambino si voltó e si rese conto del tutto.
Iniziò a correre passando tra la folla,nella speranza di non essere visto.
Nyria si diede all'inseguimento del bambino,spintonando ovunque le persone che ostacolavano il suo passaggio.
<>
Nell'esatto momento in cui il bambino si fermò per riprendere fiato,la principessa passó davanti a Nyria.
Nyria non fece in tempo a fermarsi e,accidentalmente, spintonó la principessa e il bambino nella fontana,cadendo a sua volta.
Vittoriosa,recuperò la sua spada.
<>Calime la guardò sconvolta
<>
La voce del Re la interruppe
<>
Le guardie aiutarono la principessa ad uscire dalla fontana.
Da lí a poco,l'atmosfera tramutò.
Nyria ebbe un brutto presentimento e alzó gli occhi al cielo nuvoloso.
Contemporaneamente, la terra tremò e le urla di molti uomini giunsero alle orecchie di tutti i presenti.
Sul volto di ognuno di loro,comparve la paura.
Un grande esercito entrò in città, creando scompiglio e terrore.
Cominciarono a razziare e distruggere tutto ciò che trovarono.
Molte persone cercarono di fuggire ma altrettante non ce la fecero.
Un uomo mascherato fece la sua comparsa,mettendosi al capo di tutti.
<>
Dei brividi percorsero la schiena di Nyria.
Si girò di scatto verso la principessa,che continuava ad indietreggiare impaurita.
Sapendo cosa sarebbe successo da lí a poco,la ragazza impugnò saldamente la sua spada e corse a proteggerla ma qualcosa la scaraventò dal lato opposto,facendola rimanere saldata al suolo.
Che quella fosse...magia?
Lo sguardo di Nyria tremò:la magia era proibita nel Regno da oltre 100 anni,dopo l'ultima Grande Guerra scatenata proprio a causa di quest'ultima.
Coloro che la utilizzavano erano considerati soggetti da eliminare ad ogni costo.
I pochi che continuavano a praticarla,a causa della legge,dovettero fuggire verso il lontano Est,oltre Gilmorn.
L'uomo mascherato avanzò lentamente verso la figura tremante della principessa indifesa.
Sotto alla maschera,Nyria percepì il suo sorriso.
<> prima di chinarsi verso di lei,l'uomo si voltó verso Nyria e le lanciò un ultimo colpo,facendola svenire.
Al suo risveglio,Nyria sentí la testa pulsarle violentemente.
Dopo svariati tentativi, riuscì ad alzarsi e ciò che vide le raggeló il sangue.
La principessa giaceva morta a terra e poco più distante,il Re.
La piazza era vuota,non si potette percepire nemmeno il piú flebile dei suoni.
Il cibo e i banconi furono rovesciati per terra,la fontana smise di funzionare,le finestre e le porte delle case erano distrutte.
Il suo pensiero corse velocemente ai suoi amici.
<>.
Cominciò a girare per tutta la città nella speranza di trovarli.
<>nessuna risposta giunse alle sue orecchie.
Il respiro affannato di qualcuno la fece voltare per un vicolo.
A terra giacevano i corpi senza vita di Kira e Girold.
Elrond,in una pozza di sangue,combatteva tra la vita e la morte.
Nyria si chinò immediatamente vicino a lui.
<
Il ragazzo posò lo sguardo su di lei.
<>
<>rispose faticosamente.
<>.
La sua bocca tremò,fece per chiudere gli occhi e Nyria,in quel momento,capì che non gli rimaneva tanto tempo.
<>>
<>
<>il ragazzo mise una chiave nelle mani della ragazza.
Il contatto del metallo freddo contro la sua pelle la fece sobbalzare.
<>
<>
Il silenzio incombette completamente sulla città.
Il pianto sommosso di Nyria fu l'unica cosa che si potette percepire nell'aria.
Lasció andare la mano di Elrond e si diresse verso casa sua.
Nel baule,trovó dei sacchi pieni di monete.
Prese tutto ció che le poteva ritornare utile e si diresse verso le porte della città.
Si voltó per un'ultima volta indietro,accarezzando l'elsa della sua spada.

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Capitolo 3
*** 2-Un nuovo inizio ***


Il sole cocente di Dorlach splendeva sulla regione,alzando in tempi brevi il fabbisogno di bere dei viadanti.
Tra questi,Nyria leggeva su una carovana traballante l'unico libro che riuscì a recuperare durante l'assedio.
Erano passati cinque giorni dalla terribile tragedia.
Nel sonno,i volti di Celeborn perseguitavano Nyria,lasciandole al risveglio una forte sensazione di smarrimento e paura.
Puntualmente, il suo pensiero ricadeva sull'amica di cui non si ebbero più tracce: Calime.
Mille domande affollavano la sua mente:Dov'era?Stava bene?Si poneva gli stessi quesiti? Com'era riuscita a fuggire?
Sfoglió le pagine del libro con noncuranza, finché un biglietto non cadde sulla gonna verde,ormai ridotta a brandelli.
Titubante afferrò il pezzo di carta,se lo rigirò per più volte tra le mani.

Nyria amava la lettura e conosceva alla perfezione ogni pagina di ogni libro posato nella sua libreria.
Sottolineava i concetti che più le stavano a cuore,li rileggeva assaporandone il significato,rendendoli suoi.

Il biglietto doveva essere stato inserito di recente nel libro,ma da chi?
Lo sguardo color smeraldo della ragazza studiò i volti dei commercianti e degli anziani che la circondavano, nessuno di loro sembrava interessarsi alla sua figura.
Tendevano lo sguardo verso il basso e Nyria in quel momento capì quanto l'organizzazione del Regno in realtà non funzionasse.
I Guardiani Bianchi nascondevano i problemi della popolazione sperperando denaro e sorrisi.
La gente aveva fiducia in ogni mossa che eseguivano,ammirandoli con devozione e stima.
In realtà i Guardiani non stavano proteggendo il Regno,come da loro giurato,ma solo sé stessi.
Con la morte del Re e della principessa di Celeborn,le regioni,cosí come il Regno,erano sprofondate nel caos più totale.
La mano della principessa era stata promessa al principe di Celeross,grande porto commerciale situato nella regione di Falagaer.
I principi e le principesse del Regno seguivano La Linea,regola sancita dopo la fine della Grande Guerra allo scopo di mantenere la pace tra le regioni attraverso il matrimonio.
Dal momento in cui il matrimonio tra i due venne a meno,gli accordi tra le due regioni vennero cancellati,dando l'opportunità ai Ribelli di rivoltarsi contro i popoli di un'altra regione,scatenando grandi rivolte che cominciavano a sparpagliarsi man mano in tutto il Regno.
Le rivolte scoppiarono in vere e proprie guerre,finendo di affliggere gli abitanti più poveri.
Le persone sulla carovana ne erano la prova.
Nyria aprí il biglietto:analizzando la calligrafia,capii che il messaggio doveva essere stato scritto di fretta.

"Ti aspetto a Nauron. 
Sii veloce,non ho tempo da perdere"

Nyria entrò in uno stato confusionale ma nonostante ciò, dopo due ore di viaggio,ordinò al cocchiere di fermarsi nel capoluogo di Dorlach:Nauron.
La città era attraversata da grandi mura grigie che entravano in contrasto con la sabbia dorata del deserto.
Nyria guardò affascinata tutto ciò che la circondava,non aveva mai varcato prima d'ora il confine di Calengol,la regione dove viveva.
Il cuore della città era il mercato,dove si riunivano a mezzogiorno tutti i cittadini sia per comperare, sia per scambiare qualche chiacchiera.
La vista dei bambini che giocavano liberamente per le strade,fece spuntare sul volto di Nyria,dopo giorni,un sorriso.
Un sorriso sincero,puro,alimentato dall'ingenuità e dall'inconsapevolezza di quei bambini.
<>una figura maschile spuntò alle spalle di Nyria.
Un uomo alto e dai capelli grigi rivolse alla ragazza uno sguardo analitico.
Ciò la fece sentire dannatamente a disagio.
<>
<>
<>nella voce di Nyria si potette notare un filo di sarcasmo,al quale l'uomo rispose con un mezzo sorriso.
<>
<>Nyria alzó un sopracciglio e incrociò le braccia al petto
<>Ywain afferrò con disinvoltura una mela dal bancone e la prese a morsi,successivamente posò lo sguardo sulla spada della ragazza.
Nyria, istintivamente, portò una mano sull'elsa.
<>Ywain rise <>
Nyria allentò leggermente la presa.
<>
<>
<>
Ywain sospirò e si avvicinó ulteriormente a lei.
<
Di fronte a quelle parole,Nyria rimase in silenzio.
<>
<>
<>
<>
<>
<>
<>
Ywain trattenne faticosamente un sorriso.
I due si incamminarono verso lo stabilimento del gruppo,situato ai margini della città.
Prima di entrare,Nyria si giró verso l'uomo:
<>
Ywain non rispose,aprì la porta e un fascio di luce avvolse entrambi.

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Capitolo 4
*** 3-Fine dell'allenamento ***


Gli occhi di tutti i ragazzi si posarono su Nyria che cercò, in qualche modo,di nascondersi dietro a Ywain.
Una chioma bionda risaltò tra le persone del gruppo,facendole trattenere il fiato.
Senza badare alle presentazioni e ai saluti degli altri ragazzi,avanzó verso quella direzione.
<
I grandi occhi marroni dell'amica incrociarono i suoi.
<>
Dopo aver tentennato un pó,entrambe si abbracciarono.
L'attenzione di tutti era incentrata su di loro.
<>
<>
<> la interruppe Nyria. <>
<>
alzó le spalle <>
In quel momento il respiro di Nyria si mozzó. 
Calime con tutte le probabilitá non sapeva che tra quelle vittime c'era anche Gildor.
Sapeva benissimo che Calime era segretamente innamorata di lui,molte volte la colse a scrivere sul suo diario personale annotazioni riguardanti i sentimenti che provava verso di lui.
La voce di Ywain spezzó il filo conduttore del discorso.
<>disse richiamando l'attenzione su di sé.
<>
<>
<>
Dal gruppo si alzarono vari mormorii.
<>
<>chiese un ragazzo.
<>Ywain inspirò <>
Ci fu un momento di sgomento tra i ragazzi,due di loro se ne andarono,il resto rimase:effettivamente, non c'era più nulla da perdere.
<>

Quella sera nessuno chiuse un occhio:chi per evitare gli incubi,chi per la preoccupazione e per la paura di non potercela fare e chi per l'adrenalina.
I letti si trovavano su un soppalco al di sopra della sala centrale.
Nyria inizialmente si trovó a disagio a dormire con altre persone che conosceva appena.
Era sempre stata una ragazza che stava sulle sue,una solitaria che non amava il contatto fisico.
Si giró alla sua sinistra nella speranza di incrociare lo sguardo di Calime,calata già tra le braccia di Morfeo con tanto di riccioli biondi che le incorniciavano il viso.
Nyria sorrise,quasi intenerita da ciò che vedeva.

Lei e Calime erano cresciute insieme,l'una conosceva perfettamente l'altra,si confidavano segreti e si impegnarono a menterli tali anche nel periodo adolescenziale che stavano attraversando.
Nonostante la complicità che si creó tra le due,furono sempre molto diverse l'una dall'altra:Calime amava i colori caldi,il giorno ed era innegabile che fosse un lampo di luce nella vita di ogni persona.
Nyria si riteneva spettatrice di tutto questo,amava guardare in disparte l'operato dell'amica. 
Una giorno,l'altra notte.
Cosí diverse ma al tempo stesso cosí simili.
Ovviamente non mancavano i difetti.
Nyria facilmente diventava irascibile,mentre l'altra a causa della sua ingenuità cadeva facilmente nei tranelli delle persone.
L'una badava all'altra,si proteggevano a vicenda e sapevano benissimo che,da separate,non sarebbero durate a lungo.
Se c'era una cosa che le accomunava, era sicuramente la sensibilità e l'orgoglio di voler tenere nascosto questo tratto non solo agli altri,ma anche da sé stesse.

In balia dei pensieri,Nyria si addormentò lentamente.
La mattina seguente tutti i ragazzi vennero svegliati dal gran fracasso provocato da Ywain.
Soffió in un corno nero provocando un suono stridulo.
<>Nyria cercó di tapparsi le orecchie,in modo da mantenere integro il suo udito.
<>sbottò un ragazzo infastidito.

Dopo essersi vestiti in sale apposite,i ragazzi scesero nella sala centrale su richiesta di Ywain.
Nyria non ebbe l'opportunità di specchiarsi ma guardando l'aspetto dei suoi coetanei, poteva dedurre il suo.
La maggior parte di loro sbadigliava,alcuni addirittura dormivano in piedi mentre Ywain illustrava e spiegava il rigido programma quotidiano che avrebbero seguito da quel momento in poi.
La routine era la stessa che svolgevano i Guerrieri Bianchi,quindi fu una sorta di preparazione a ciò che in futuro dovevano affrontare.

All'inizio fu dura,senza ombra di dubbio.
Ywain si mostró più severo di quando Nyria potesse immaginare.
Non erano tollerati momenti di distrazione,le regole dovevano essere eseguite senza commenti al riguardo e senza lamentele,infine qualsiasi atto di ribellione veniva punito severamente,Nyria lo sperimentò sulla propria pelle.
Delle volte desiderava davvero affiancare Calime nei suoi compiti,assistendo i feriti e curando le lesioni provocate durante gli scontri corpo a corpo.
Non aveva mai amato eseguire ordini e subire in silenzio,ciò si dimostrò un grande svantaggio.
Cene saltate e doppi allenamenti erano all'ordine del giorno per la ragazza,che cercava in tutti i modi di mantenere una possibile autonomia.

Con il passare dei mesi,tutto divenne sopportabile.
Il corno suonato all'alba da Ywain non la infastidiva più,le corse sotto il sole divennero una normalitá, gli scontri più facili da affrontare e non ci furono più punizioni.

Nyria capì che,insieme agli altri,stava per raggiungere alla fine dell'allenamento.
Qualcosa dentro di lei era cambiato,divenne più forte non solo fisicamente ma anche caratterialmente.
Dal cortile della tenuta guardó verso ovest, attraverso il deserto,e intuí che qualcosa di inaspettato stava per bussare alle porte.
I raggi del sole calante rifletterono sulla spada e sul volto della ragazza.
Nyria sorrise e una strana sensazione cominciò a crescerle interiormente.

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Capitolo 5
*** 4-Il passato ritorna ***


Nyria e Calime,dopo tanto tempo,ebbero l'opportunità di parlare senza che orecchie e occhi curiosi si intromettessero nella loro conversazione.
Quest'ultima, dopo 2 mesi esatti dall'inizio degli allenamenti, venne a sapere del decesso dei suoi compagni.
Nyria ricordò perfettamente la sua espressione,mista tra dolore e confusione.
Non pianse, l'amica sapeva che odiava farlo in pubblico,proprio come lei.
Era consapevole che si sarebbe sfogata in un momento di solitudine.
Nei mesi a seguire,Calime divenne una specie di pedina dei suoi pensieri.
Questi la malipolavano a piacimento,facendola distrarre perennemente anche nei lavori più semplici.
Spesso le capitava di disinfettare le ferite dei pazienti con l'unguento sbagliato, a volte addirittura sbagliava le dosi nel somministrare un farmaco.

Nemmeno quando Nyria strinse amicizia con Syrana e Kessa (due ragazze del gruppo),cambiò atteggiamento.
Solitamente era molto estroversa e amava particolarmente stringere amicizia con nuove persone.
Di fronte a quell'inusuale comportamento,Nyria cominciò a preoccuparsi seriamente dello stato emotivo dell'amica,infatti prese l'abitudine di tenerla sotto controllo di tanto in tanto,aiutandola anche nelle varie mansioni che Ywain le attribuiva quotidianamente.

Lo scirocco di Nauron scompigliava delicamente i capelli rossicci di Nyria, seduta su una balla di fieno.
Calime era seduta accanto a lei e guardava assortita il cielo.
<> la sua voce improvvisamente spezzò l'attimo,cogliendo Nyria di sorpesa << Cosa hai intenzione di fare?>>
>
<>
Nyria abbassò lo sguardo e riflettè sulla domanda.
<>rispose infine.
Calime sorrise:aveva visto crescere non solo fisicamente ma anche psicologicamente l'amica in 5 mesi, e ne era incredibilmente orgogliosa.
Nonostante ciò,in cuor suo sapeva che questo era solo l'inizio di un grande cambiamento non solo per Nyria, ma per tutti loro.
<>disse Calime guardandola negli occhi.
Nyria era spinta da qualcosa più grande di lei,ogni azione,ogni parola,era dettata da un sentimento che andava man mano ad accrescersi con il passare dei giorni,fino a sopraffarla.
Gli occhi smeraldo della ragazza incrociarono quelli marroncini dell'amica,senza proferire parola.
<>
<>
<>
Nyria sobbalzò.
A quel punto fu costretta a far tacere le voci nella sua testa che si opposero alla sua decisione di tenere tutto per sé e incominciò a raccontare,facendo spesso pause e sforzandosi nel ricordare ciò che successe 6 anni prima,a Celeborn.

6 anni prima...
<>.
Il Maestro osservò il ragazzo compiaciuto.
<>
Il ragazzo di 16 anni rise di gusto,accarezzando il capo di sua sorella.
<>

Infatti così fu.
Gli insegnamenti di Kyan furono preziosissimi durante "le torture",come le chiamava lei, a cui Ywain sottopose lei e gli altri ragazzi anni dopo.

A quei tempi Nyria aveva solo 11 anni,era una ragazzina testarda e impulsiva che non vedeva l'ora di affrontare tutto ciò che le si poteva presentare varcando la soglia della regione di Calengol,dove lei viveva fino alla distruzione del capoluogo.
Kyan era l'unica persona su cui poteva contare.
Dopo la morte dei loro genitori,avvenuta in circostanze sospette quando Kyan era solo un bambino e Nyria solo una neonata,il Maestro,ovvero il saggio del villaggio,si prese cura di loro.
Insieme a loro,sotto lo stesso tetto viveva anche Gildor, un altro orfano taciturno che non amava condividere la propria parola con gli altri.
Anche con il passare degli anni,quel comportamento non tramutò e il ragazzo continuò ad estraniarsi anche all'interno del gruppo formato da lui,Nyria,Kira,Calime e Elrond.

<>
La ragazzina si girò velocemente verso il fratello.
<>
Kyan sfoderò la spada su cui faceva sempre affidamento e la pose nelle mani gracili di Nyria,che si sorprese della sua leggerezza.
<>lo sguardo confuso cercava risposte in quello del fratello,che nel frattempo le sorrideva.
La spada era affilata e sottile,le immagini si riflettevano su di essa e per un momento parve che fosse fatta di vetro.
La punta affilata minacciava il fianco destro di Nyria,che osservava estasiata quell'arma che per tanto tempo il fratello custodì gelosamente,l'unico cimelio di famiglia rimasto ai due insieme a qualche libro dalle pagine ingallite e impolverate.
Sull'elsa era incisa la testa di un'aquila in argento, dando un tocco di eleganza alla spada.
<>
<>continuò a ribadire.
Ogni parola del fratello, la confondeva sempre di più.
<>disse con tono serio,appoggiando entrambe le mani sulle spalle della sorella.
Dopo qualche attimo in cui tutto le sembrava non avere senso,annuì,accogliendo la richesta anche se non ne capiva il motivo.

Quella giornata parve incredibile e strana alla ragazzina.
Dopo che il fratello si allontanò avviandosi verso il lato opposto della città,andò a giocare con Calime.
Nell'esatto momento in cui il sole incomincò a tramontare, le urla del Maestro giunsero alle sue orecchie.
Spaventata, entrò nella casa aprendo lentamente la porta d'ingesso.
Kyan,dal lato opposto del tavolo rispetto a dove si trovava il maestro, stringeva i pugni carico di collera.
Il saggio,invece, era rosso in viso e continuava a strepitare contro il ragazzo, affermando che la sua era una decisione sbagliata.
Gli attimi che susseguirono quel momento furono confusi.
I due continuarono a discutere animatamente finchè,improvvisamente,Kyan prese i suoi averi e si avviò verso l'uscita della città,non badando ai continui richiami del Maestro e dei suoi amici,attirati dal gran baccano causato precedentemente dai due.
Nyria corse dietro al fratello, nella speranza di fermarlo.
Si bloccò quando vide una figura alta di fronte a Kyan.
Un uomo dal corpo slanciato,avvolto in una grande tunica nera con rifinimenti in oro,guardò nella sua direzione.
I lunghi capelli bianchi risaltavano in contrasto con il tessuto scuro dell'abito.
Una delle cose più singolari che Nyria notò nell'uomo, era un dispositivo dal vetro rosso posato sull'occhio sinistro.
Ipotizzò che probabilmente era cieco,altrimenti il dispositivo aveva una vera e propria funzione specifica.
                                                                                                   ••••••••••

<>concluse Nyria
<>
<>
<>spiegò<>
<>
Nyria sorrise,l'amica la conosceva bene.
<>
<>
<>
<>ragionò Calime.
<>rispose decisa Nyria.
Nello stesso momento, cinque carrozze mogano si fermarono davanti all'ingresso della tenuta.

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Capitolo 6
*** 5-Fuoco ***


Ognuna delle sette carrozze mogano potevano contene un massimo di sei persone.
Nyria,insieme agli altri ragazzi, prese tutti i suoi beni e,con l'aiuto del cocchiere,caricó tutto nel retro della carrozza.
All'interno del mezzo di trasporto,Calime,Syrana e Kessa parlavano del più e del meno,ipotizzando cosa Celeross avesse da offrire.
Nyria,assorta nei suoi pensieri, guardava attraverso il finestrino un punto indefinito.
La ragazza era in preda ad una strana sensazione di malinconia.
Le sembrava tutto un grande addio.
Un addio alla Nyria immatura che,cinque mesi prima,accettó la proposta di Ywain,uomo schietto e dai modi di fare sarcastici ma con una gran staffa da leader.
E,sopratutto,le sembrava un addio al passato.
La ragazza sapeva benissimo che,una volta arrivata a Celeross,le sue sorti sarebbero cambiate.
L'idea la spaventava,certo,ma le dava anche una carica di adrenalina che prima d'ora non aveva mai avuto il piacere di provare.
La carrozza prese a muoversi,imboccando il tragitto che avrebbero percorso in due settimane.
Ben presto Nyria si addormentò sulla spalla di Calime e cosí trascorse gran parte del primo giorno di viaggio.
Quando giunse la sera, si accamparono sulle sponde di un fiume dall'acqua limpida.
Il leggero venticello accarezzava i fusti d'erba mentre le lucciole e i grilli rappresentavano uno spettacolo per occhi e orecchie.
Il faló improvvisato al centro dell'accampamento risplendeva nel buio e riscaldava gli animi delle ragazze riunite intorno ad esso.
Kessa si passó una mano tra i capelli castani e alzò gli occhi su Nyria.
La mora era sempre stata una ragazza fin troppo curiosa.
Conosceva tutto di tutti e quando trovava una persona criptica come Nyria,coglieva ogni occasione per cercare di scoprire qualcosa su di lei.
Quando incrociò i suoi occhi,Nyria fece fatica a reprimere un verso di stizza.
Non voleva essere uno dei tanti nomi che Kessa annotava nella sua "Agenda Delle Personalità".
Syrana notò gli sguardi delle due ragazze e sospiró.
Da mesi doveva assistere a quella ridicola scena e,puntualmente, doveva interromperla prima che potesse degenerare in una vera e propria discussione.
<> le allungó il vassoio d'argento su cui era servito il cibo <>
Kessa comprese il perché del gesto,guardó infastidita la ragazza togliendole bruscamente il vassoio da mano.
<>

Le ragazze si addormentarono velocemente,tutte tranne Nyria che rimase a contemplare il fuoco.
La luce del focolare tingeva i capelli della ragazza di un rosso immenso, un rosso che ricordava la lava del Vulcano più grande del Regno,situato nella regione di Dorlach.
Fu particolarmente attratta dal calore emanato dalla danza fiammeggiante dinnanzi a lei.
D'impulso, protese la mano verso il fuoco e si sorprese nel scoprire che l'alta temperatura non la infastidiva minimamente.
<>
Il corpo di Nyria si irrigidì:quella voce maschile  non le suonava familiare.
Non era di Ywain,nè del cocchiere e nemmeno di qualche ragazzo smistato in uno dei gruppi.
La ragazza non si voltó,rimase ferma dov'era mentre i passi dell'uomo diventavano sempre più udibili:si stava avvicinando.
<>
Nyria poté percepire un ghigno disgustoso.
Alla sua sinistra comparí un uomo alto e robusto,insieme ad altri tre con le stesse caratteristiche del primo.
I briganti cominciarono a rovistare nei sacchi di pelle morbida delle ragazze,dove erano custoditi i loro beni personali e tutte le risorse necessarie per affrontare il lungo viaggio.
Nyria sentí la rabbia man mano farsi largo all'altezza dello sterno.
Strinse i pugni e il desiderio di annientare i briganti aumento sempre di più.
Le fiamme del focolare cominciarono ad aumentare e a volteggiare pericolosamente.
Il primo uomo si asciugò con la manica di cotone blu la fronte,cercando di attenuare il sudore.
Il secondo e il terzo,invece,assunsero una tonalità rossastra.
Contemporaneamente tutti e tre,colti da uno strano presentimento,si girarono verso Nyria.
Nello sguardo della ragazza predominava la rabbia,il fuoco cominciò a circondarla facendo risaltare i capelli lunghi e mossi del medesimo colore.
Sul corpo candido,delle linee arancioni sembravano illuminarsi sempre di più quando il fuoco le sfiorava insistentemente i polpastrelli.
Assistendo a quella visione spettacolare quanto pericolosa,gli uomini indietreggiarono e lasciarono cadere i sacchi a terra.
<> urló spaventato uno di loro
<>
I tre si diedero immediatamente alla fuga.

Era davvero un'eretica?
Eppure prima d'ora la magia non era mai entrata,nemmeno minimamente, a far parte della sua vita.
Possibile che la sua famiglia,come tante altre,nascondesse un segreto di cui lei non era a conoscenza,e sopratutto non in grado di controllare?
In una frazione di secondo,le forze di Nyria vennero a meno,lasciandola cadere al suolo.

 

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Capitolo 7
*** 6-Occhi rubino ***


Quando Nyria si svegliò,il sole faceva timidamente capolino tra le nuvole.
La testa le girava vorticosamente e sentí il corpo non rispondere ai suoi segnali.
Dopo un immenso sforzo,finalmente riuscì ad aprire gli occhi.
Era in carrozza,poggiata delicatamente sul sedile.
Da quando tempo erano in viaggio?
Di fronte a lei,Syrana,Kessa e Calime erano concentrate sulla lettura di un libro.
Quando quest'ultima alzó lo sguardo su di lei,il suo volto si illuminò di gioia.
<> si precipitò immediatamente al suo fianco e la aiutò ad alzarsi.
<>
<>intervenne Kessa mentre giocherellava con una collana di pietre preziose viola.

Nyria,sospettosa, fissó il ciondolo del giogliello.
E se Kessa in realtà fosse nobile?
Gli abiti di seta,i gioglielli preziosi e le scarpe costose ne erano la prova.
Nonostante la sua sfacciataggine, Nyria non si azzardó a chiedere informazioni sul passato alla compagna.
Non voleva riaprire vecchie ferite.

<>aggiunse Syrana <>
Kessa annuí alla risposta dell'amica,Calime si limitò a guardarla.

Il problema era che nemmeno lei sapeva cos'era successo quella sera.
Nonostante la stanchezza che affliggeva il suo corpo in quel momento,sentiva ancora delle scariche di adrenalina invaderla e un'energia ancestrale scorrere nelle sue vene.
A differenza di qualche settimana prima,il Torneo Della Luce fu l'ultimo pensiero della ragazza dai capelli color fuoco.
Doveva trovare il Maestro il più presto possibile,si stavano manifestando delle cose e delle situazioni inspiegabili e non intendeva,per nessuna ragione al mondo,non trovare delle risposte.

Cosí raccontó una frottola,sia per proteggere il suo "segreto",sia perché Syrana e Kessa non le ispiravano particolarmente fiducia.
<>
<>disse Calime.
Nyria trasalí.
Il cuore le incominciò a battere all'impazzata.
<>rispose cercando di apparire il più convincente possibile.
Successivamente, nessuna pronunciò una parola in più.

La ruote della carrozza incontrarono il terreno fertile e piano,una brezza marina scompiglió i capelli delle ragazze:erano arrivate a Celeross.
Nyria inspirò profondamente,lasciandosi avvolgere dall'atmosfera tutta nuova.
Fissò meravigliata la costa e il mare cristallino che si estendeva alla loro destra.
Sulla spiaggia,le persone si divertivano mentre i pescatori,sulla grande piattaforma di legno,scambiavano chiacchiere tra loro.
Nyria riuscì ad intravedere in lontananza anche alcune imbarcazioni bianche dello stesso colore della città che sorgeva poco più in là.
Dopo un pó,si ritrovarono ad oltrepassare le porte di Celeross.
Nyria vide altre carrozze fermate davanti a loro:gli altri gruppi guidati da Ywain erano già arrivati da un pó.
Dopo aver pagato profumatamente il cocchiere e aver preso i loro bagagli, le ragazze entrarono nella locanda dove avrebbero alloggiato.
Seduti a tavolo,Ywain e i ragazzi stavano discutendo del Torneo.
Ywain diede loro il permesso di girare liberamente per la città, in modo da conoscerla meglio.
Dopo essersi rifocillata,Nyria partì in esplorazione.

La città era viva,i volti sorridenti delle persone,paragonandoli a quelli tristi e stanchi di Nauron, rincuorarono Nyria.
L'accoglienza calda si fece sentire ben presto quando le offrirono da bere e da mangiare,riconoscendola come turista.
Si recò al porto, dove osservó incuriosita tutti i tipi di imbarcazioni presenti.
Non lontano da dov'era,un marinaio discuteva animatamente con un ragazzo dall'aspetto particolare.
I capelli dello stesso colore della spuma del mare, che in quel momento si infrangeva contro gli scogli, incorniciavano un volto dalla carnagione chiara.
Il corpo atletico si muoveva agilmente tra una barca e l'altra e Nyria non potette fare a meno di osservare incuriosita quel ragazzo tanto singolare.
Per scorgere più dettagli,si avvicinó ma,accidentalmente, scivoló sulla pedana bagnata e cascò in acqua.
Il rumore dell'impatto fece voltare il ragazzo.
Nyria,dalla vergogna,stava prendendo seriamente in considerazione l'idea di rimanere sott'acqua.
Dopo un pó,l'ossigeno cominciò a scarseggiare e,costretta,riemerse.
Due occhi color rubino la fissavano sorpresi ma,inspiegabilmente, dopo un attimo si caricarono di sarcasmo.
Nyria lo fissò sbalordita,incredula a ciò che vedeva.
<> il ragazzo non fece nemmeno un passo avanti per aiutarla.
Nyria ebbe la sensazione che,dietro a quel timbro calmo e basso,si nascondevano una miriade di segreti.
<> rispose anche lei in modo sarcastico.
Il ragazzo bofonchiò <rossa.La realtà è che devi cavartela da sola,sempre>>
Nyria fece per controbattere ma il ragazzo si allontanò con la barca,lasciandola da sola.

Dopo essersi vestita con dei panni asciutti,Nyria raggiunse il gruppo di ragazzi e Ywain al piano inferiore della locanda.
<>disse soffermandosi con lo sguardo su ogni persona presente <>
Tutti quanti rivolsero un'occhiata confusa all'uomo.
<>

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Capitolo 8
*** 7-Imprevisti premonitori ***


La luce del sole filtró attraverso le tende della camera di Nyria,destandola delicatamente dal sonno.
Dopo aver aperto gli occhi e aver messo a fuoco il soffitto di legno,si alzó svogliatamente.
Spostò la tenda bianca e aprì la finestra.
Da quella posizione,potette scorgere il mercato della città e il porto.
La città fremeva per l'imminente Torneo,le strade brulicavano di persone provenienti da tutte le parti del Regno.
Il bianco delle abitazioni entrava in contrasto con il blu intenso del mare,creando un paesaggio mozzafiato agli occhi della ragazza.
Il cuore prese a battere velocemente e Nyria credette di non poter respirare per qualche secondo.
Gli occhi di tutte quelle persone sarebbero stati rivolti a lei,tutti avrebbero giudicato con fare analitico le sue capacità ma, sopratutto, il suo futuro avrebbe preso forma.
Guardò tremante la spada appoggiata sulla cassapanca e,improvvisamente, le vení voglia di fuggire da tutto.
Dai continui ammonamenti di Ywain,dalle continue domande sul passato che i compagni le rivolgevano ogni giorno,dallo sguardo severo di Kessa,dai pareri contrastanti di Syrana in merito alle sue azioni,da Calime che definiva ogni sua frase scontata e ben prevedibile,dal Torneo e,infine,dal suo destino.
Le sembrava troppo da reggere.
Una lacrima uscì prepotentemente e le solcò le guance rosee.
Qualcuno bussò alla porta e Nyria riconobbe il tocco familiare di Ywain.
Era arrivato il momento.
Facendosi forza,cacciò via le lacrime e aprì la porta,cercando di apparire meno turbata di quanto in realtà lo era.
Non doveva mostrarsi in quello stato,era sempre stata una colonna portante per tutto il gruppo di ragazzi e sapeva di dover continuare ad esserlo affinché le cose andassero per il verso giusto.
Gli occhi pece dell'uomo incontrarono i suoi,restando cosí per circa un minuto.
<>le protese un grande sacco pesante, dal coazzare metallico Nyria dedusse che all'interno ci fosse l'armatura che avrebbe dovuto indossare.
La ragazza annuì e trascinò il sacco all'interno della stanza,prestando un'accurata attenzione nel chiudersi la porta alle spalle.
In preda alla curiosità, prese velocemente l'armatura.
Un sorriso attraversò il suo volto:non ne rimase per niente delusa.

Il corpetto in argento mise in risalto il viola degli altri componenti dell'armatura.
Con le nocche,picchiettó il metallo all'altezza del petto e rimase sorpresa nel costatare la resistenza dell'argento.
Nyria sentí spesso dire che i metalli ricavati nei pressi di Nauron erano i più preziosi e resistenti del Regno.
L'armatura ne era una prova evidente.

Con non poca fatica,si equipaggiò a dovere e raggiunse gli altri all'esterno della locanda.
Insieme,raggiunsero la Piazza Centrale.
Durante il tragitto,Nyria poté notare che,stranamente,l'equipaggiamento degli altri era di una qualità inferiore alla sua.
Alcuni si muovevano goffamente,non abituati alla pesantezza dell'indumento che indossavano.
Calime fece fatica a reprimere delle risate quando osservó divertita i compagni traballare.

Come previsto,la Piazza Centrale straripava di persone di etnie e culture diverse,accomunate dall'interesse per lo spettacolo che si stava svolgendo al centro della piccola arena.
Un fascio di luce bianca avvolgeva i combattenti, accompagnandoli nello scontro.
Forse da questa caratteristica derivava il nome del Torneo Della Luce?
Se fosse stato lí,il Maestro avrebbe sicuramente risposto alla domanda di Nyria e,probabilmente,anche di altre persone.

La folla si divise in due al passaggio di Ywain e di tutti i ragazzi al seguito.
Dei bisbigli arrivarono alle orecchie di Nyria.
Da come potette capire,molte persone già conoscevano Ywain.
Aveva già fatto partecipare altri gruppi al Torneo in passato?
Perché non aveva mai accennato un evento del genere?
L'uomo si girò verso il primo ragazzo della fila.
<>
Il ragazzo annuì titubante.
<<È il tuo turno>>
Il ragazzo afferrò tremante l'arma ed entrò nell'arena.
Nyria era terz'ultima della fila,dopo di lei Kessa e un altro partecipante occupavano il posto.
Calime e Syrana,dato il loro ruolo di guaritrici,affiancavano Ywain,posto alla sinistra della fila,pronte a medicare qualunque ferita.
Tutti i ragazzi,dopo dieci minuti scarsi,venivano messi al tappeto e,automaticamente, costretti ad abbandonare l'Arena.
Un'espressione priva di speranza dominava il volto di Ywain.
Ad ogni ragazzo che abbandonava l'area di combattimento, equivaleva un respiro mozzato di Nyria.
Fece di tutto per distrarsi e per placare l'ansia che aumentava man mano,ma i risultati furono scarsi.
Prima di potersene rendere conto, arrivó il suo turno.
Improvvisamente, non sentì niente.
Un gran vuoto dominava su di lei,gli incitamenti e le urla dei numerosi spettatori furono solo un sottofondo agli sguardi pieni di raccomandazioni e speranza che si scambió con Ywain.
Sapeva che tutta la fiducia era riposta in lei,unica speranza.
Accarezzò delicatamente l'elsa della spada prima di sfoderarla fieramente.
Entrò nell'arena e,in mezzo a tutto ciò che la circondava,si sentí terribilmente piccola.
Un puntino in mezzo al nulla.
Dopo aver vagato con lo sguardo,notò il suo avversario e,da consuetudine,lo analizzò.
Il ragazzo aveva l'aria da insolente e da noncurante: non aveva pietà di chi aveva di fronte.
Le spalle ricurve segnalarono la stanchezza fisica dei tanti duelli affrontati fino a quel momento,un punto a favore per Nyria.

Con grande sorpresa,il ragazzo si scagliò velocemente contro di lei.
Grazie ai suoi riflessi,Nyria evitò il colpo e approfittò dello sbilanciamento dell'avversario per colpirlo alla spalla.
Nei momenti che si susseguirono, attacco e contrattacco dominarono la scena,di tanto in tanto con qualche colpo andato a segno da parte di Nyria.
Stremato,l'avversario si accasciò a terra e la folla acclamò la ragazza dai capelli color fuoco.
Una carica di adrenalina colse Nyria,che sorrise al pubblico fiera di sè stessa.
Il suo sguardo,però, non riusciva a staccarsi dall'avversario, qualcosa stava per accadere e ne era pienamente consapevole.

Non fu altro che la calma prima della tempesta.

Nyria scorse un ghigno sul volto dell'avversario:fu la conferma ai suoi presentimenti.
Il ragazzo fischiò e attirò sull'arena un gruppo di giovani ribelli, nascosti fino a quel momento in mezzo al pubblico.
Nyria,inizialmente,non capì la finalità di quel gesto.
Perché richiamare dei seguaci sull'arena per poi scagliarli contro l'avversario?
Nel regolamento del Torneo,era severamente vietato uccidere il proprio contendente.
Al massimo ci si poteva ferire lievemente, senza provocare danni irreparabili.
Nonostante ciò, Nyria lesse negli occhi del ragazzo la voglia di lottare e di aggiudicarsi il posto da vincitore.
I quartieri malfamati non mancavano in nessuna città del Regno,questo era certo.
Gli affamati spesso compievano azioni illegali pur di guadagnare qualche moneta o del cibo.
Nyria rivide quella cruda realtà nell'avversario e nei suoi scagnozzi.
Non riuscì ad rielaborare del tutto la situazione che si ritrovó accerchiata da loro.
Ne erano in troppi e non poteva avere ausilio da parte di Ywain o di qualcun altro,improvvisamente non li vide più.
Si sentí in trappola,l'aria cominciò a mancarle e un grande senso di ansia cominciò ad invaderla.
Il ghigno maligno non scomparve sul volto del suo contendente,che si apprestò ad infliggerle il colpo finale.
Chiuse gli occhi nel momento in cui la temperatura del suo corpo incominciò ad aumentare,come una sorta di macchinismo difensivo.
Le venature dal colore acceso comparvero velocemente sul suo corpo,Nyria riassaporó la sensazione di adrenalina che solo quell'energia sconosciuta,fino a quel momento,fu in grado di farle provare.
Quando il calore si incentrò esclusivamente sulla sua mano,non sentí più niente.
Buio totale.
                                                                                   ••••••••••••••••
L'uomo assistette alla scena indifferente, qualche passo dietro a suo figlio.
Tutti,quando passavano di fianco a lui e osservavano il suo aspetto autoritario e nobiliare,calavano il capo,forse intimiditi dal suo sguardo freddo celato dietro il dispositivo dalla lente rossa.
<>
Gli occhi rubino del ragazzo si posarono sul padre:come al solito,non lasciavano trapelare nessuna emozione particolare.
Se c'era una cosa che sapevano entrambi, era sicuramente che su questo aspetto si somigliavano e per questo erano in grado di leggersi dentro.
<>disse il ragazzo storcendo leggermente il naso.
<>
<>Daeran sentí lo sguardo del padre trapassarlo da parte a parte,ma continuò <>
L'uomo lo guardò disgustato <>
<la voce di Daeran rimbombó nella stanza,interrompendo le parole del padre <> lanció un'ultima occhiata alla finestra su cui si poteva avere una visuale frontale dell'arena.
Osservò la ragazza dai capelli color fuoco distesa priva di forze a terra,circondata da una grande nube di fumo e dalle ultime fiamme che,timidamente, bruciavano ancora il terreno.
                                                                       ••••••••••••••••
Quando Nyria riprese conoscenza,un forte odore di spezie aleggiava nella baracca di legno.
L'odore si fece sempre più intenso, fino a pizzicarle fastidiosamente il naso e a farle aprire gli occhi.
<> Nyria riconobbe la voce roca del vecchio e non potette fare a meno di sorridere.
<>

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Capitolo 9
*** 8-Veritá I ***


<>
Il vecchio sorrise alla ragazza.
<>

Aveva previsto il suo arrivo?
Il Maestro fu sempre una figura misteriosa e criptica agli occhi di Nyria e del popolo di Celeborn.
Quell'uomo era una miniera di segreti.
Probabilmente sapeva cose che nessun altro,nemmeno con l'immaginazione più fervida ,sarebbe stato in grado di scoprire.
Nyria,però, sapeva che se avesse chiesto all'uomo ulteriori spiegazioni in merito alla sua frase enigmatica,da parte sua avrebbe ricevuto soltanto una risata ironica.
Il vecchio indossava una lunga tunica marroncina,tenuta saldamente stretta al corpo gracile da una cintura di cuoio.
Gli occhi vispi e la lunga barba bianca rendevano giustizia al suo appellativo di saggio del villaggio.
Nyria si guardò intorno,cogliendo ogni particolare presente nella baracca.
Tutto era di legno,dai piatti ai numerosi mobili che riempivano ogni singolo spazio dell'abitazione.
Sul grande tavolo, numerose erbe e spezie erano contenute in piccole ciotole.
Queste emanavano un odore acre,provocando alla ragazza un lieve capogiro.

<> i piccoli occhi neri dell'uomo la fissavano <>
Nyria trasalì.
Il panico parve impossessarsi di lei,tenendola in una morsa stretta con l'intenzione di non lasciarla andare.
<>
Il capo del Maestro si abbassò, dando conferma a ciò che Nyria temeva di più.
La ragazza,seduta sul letto, si portò le ginocchia al petto,affondandoci il viso per non lasciar trapelare il colorito pallido causato dalla consapevolezza di aver ucciso delle persone.

Aveva ucciso delle persone

Il Maestro toccò le spalle della ragazza sotto shock, cercando di attirare la sua attenzione, con scarsi risultati.
<>si sedette al suo fianco <>
Il Maestro si fermò, in cerca delle parole giuste da pronunciare.
<>
<>
<>
<>
<>
<>

Nyria si incupì ulteriormente.
Le immagini della tragedia comparivano quasi ogni notte nel sonno di Nyria.
Per mesi si chiese se sarebbe riuscita a salvare la principessa se solo avesse brandito la spada con qualche secondo di anticipo.
Elenie,figlia del re dal cuore più generoso,era una delicata,sensibile ragazza che da lì a poco avrebbe stretto una delle più importanti alleanze del Regno.
L'unica cosa che non meritava di ricevere,era proprio quel crudele destino.

<>
<>
<>
Il Maestro si irrigidì.
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<>
Nyria indirizzò uno sguardo interrogativo al saggio.
<>
<>
<>
<>
<>

L'atmosfera,improvvisamente, tramutò.
Succedeva sempre quando il Maestro stava per dire qualcosa di importante, e Nyria sapeva che era suo compito mantenere la segretezza di ciò rivelato.

<>
<>
<>
<>
<>

Una maschera

Nyria spalancò gli occhi e,con le mani che le tremavano, realizzò che l'uomo in questione,Galar,era la stessa persona a capo dell'esercito che distrusse la città di Celeborn e che,brandendo freddamente la sua arma,fece fuori i regnanti.
La ragazza strinse i pugni, sperando che tutta la sua rabbia, in qualche modo, si scaricasse addosso all'assassino.
Inspirò e cercò di regolarizzare il respiro.

<>
<>il vecchio si alzó lentamente dal bordo del letto,facendolo scricchiolare <>
Nyria,a sua volta,si alzó.
Il Maestro aprí la porticina della baracca e,davanti a lei,il villaggio prese forma. 

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