Dedicato a InsaneMonkey

Gli occhi nocciola della ragazza sprizzavano un enorme giubilo.

Era appena rientrata a casa e non si aspettava di certo di trovare un omaggio.

Qualcuno, dall’animo gentile, aveva avuto il dolce pensiero di comprarle un fiore, un regalo piccolo, ma sempre gradito.

Adagiata sul suo letto vi era infatti una splendida camelia rossa, accompagnata da un bigliettino.

Lo aprì e contemporaneamente uno splendido sorriso si disegnò sul suo volto.

Sei la fiamma del mio cuore.

Nel frattempo, seminascosta da un albero, una piccola rana cremisi osservava felice la letizia che aveva quasi trasformato il viso della sua amata, rendendolo ancor più bello del solito.

Spazio autrice

Buonasera a tutti! Sono tornata con una nuova raccolta, questa volta prendendo come spunto il linguaggio dei fiori. Ogni capitolo avrà un fiore diverso e cercherò di parlare di ogni personaggio, o almeno dei i principali. Qui i protagonisti sono Natsumi e Giroro e la camelia rossa ha proprio il significato espresso nel testo!

Alla prossima! J

Come ci si sente ad essere sempre ignorato dai tuoi amici?

Erano ormai anni che nella sua mente si aggirava questa domanda.

Non era mai riuscito a darsi una risposta concreta.

Subiva e basta.

Non reagiva, non si ribellava mai.

Era ormai certo che la sua vita fosse condannata alla solitudine, ma improvvisamente qualcosa era cambiato.

Un piccolo uragano ninja aveva stravolto la sua esistenza, strappandolo dal guscio in cui si era rifugiato.

Nutriva una forte gratitudine nei suoi confronti, ecco perché aveva deciso di ringraziarla compiendo quel piccolo gesto.

Il suo cuore si era riempito di enorme giubilo nell’osservare che Koyuki aveva apprezzato la sua dalia.

L’aveva stretto a sé ed erano rimasti così per un bel po’.

Non era più solo.

Spazio autrice:

Eccomi tornata con una nuova drabble. Ho scelto come fiore la dalia in quanto (tra i suoi significati), indica una forte gratitudine nei confronti di una persona J

Dororo e Koyuki mi sono sembrati i più adatti a questa situazione. A presto! J

Dedicato ad InsaneMonkey

Una piccola rana verde guardava sbalordita il modellino Gundam davanti a lei.

Era uno dei cosiddetti introvabili e non poteva credere che ora fosse di sua proprietà.

Mentre continuava a contemplarlo con aria estasiata, notò che tra le insenature vi era qualcosa di diverso.

Aguzzò la vista e scorse due petali: uno giallo[1] e uno viola[2].

Chi poteva averli messi lì?

Perso nei suoi pensieri, non si rese di conto di essere osservato di nascosto.

Da lontano infatti, in due postazioni differenti, una piccola rana blu e una ragazza dai capelli color del grano lo fissavano intensamente, forse nella vana speranza che lui capisse.

Ciao a tutti! Ecco un nuovo capitolo, questa volta incentrato sul “triangolo” Keroro/Angol Mois e Tamama 

Alla prossima! J

Quanto tempo era passato dall’ultima volta che l’aveva visto?

Non se lo ricordava quasi più.

Sembrava che quella fase della sua vita fosse stata qualcosa di irreale.

Nonostante fossero trascorsi così tanti anni, non aveva però dimenticato quella sua risata un po’ sinistra che tanto dava sui nervi agli altri.

Sorrise amaramente quando i suoi occhi si posarono sui rossi petali della salvia splendens, il suo primo e ultimo inaspettato regalo.

Il pensiero che quella piccola rana gialla avesse provato stima nei suoi confronti l’aveva a quei tempi inorgoglita, ma ora sentiva soltanto una profonda amarezza, in quanto dopo quel dono, lui era ritornato su Keron.

Non sapeva però che talvolta Kururu tornasse a spiarla di nascosto, segno che la sua ammirazione verso Aki non era affatto svanita.

Eccomi tornata! Questa volta abbiamo una fic proiettata in un futuro in cui il plotone è rientrato su Keron. Con la salvia si esprime una grande stima verso una persona e questo mi sembrava il modo più adatto di associarlo a Kururu e Aki. Alla prossima! J

Finalmente ce l’aveva fatta!

Era stato ammesso all’università di Yokohama con il massimo dei voti e presto avrebbe potuto dedicarsi anima e corpo alle materie che più gli piacevano.

Prima di trasferirsi c’era però una cosa che doveva fare.

Si diresse verso casa Nishizawa con il cuore che gli martellava nel petto e con una terribile ansia che quasi gli mozzava il respiro.

Quando Momoka gli aprì la porta, le parole gli si bloccarono in gola e così, per evitare di far la figura dell’idiota, decise di esprimersi con l’unico modo alternativo che conosceva: i fiori.

Le porse un mazzo di lillà sperando che la fanciulla recepisse il suo messaggio.

Non fece neanche in tempo a formulare questo pensiero, in quanto Momoka si abbandonò a lui dolcemente, pronta a ricevere il suo primo bacio dal ragazzo che amava da sempre.

Ai shiteru.

Dopo ventordici mesi ritorna la Marianne! Chiedo umilmente scusa per il ritardo mostruoso, ma lo studio mi aveva tolto ogni energia, ma adesso sono tornata! Spero che vi piaccia questo capito e che non risulti troppo sdolcinato. Il lillà indica la conquista di un nuovo amore. A presto! J

Il cuore le batteva come un tamburo.

Sperava di aver fatto la scelta giusta, ma l’ansia che le attanagliava il petto quasi la convinceva del contrario.

Di certo era inusuale che una donna regalasse dei fiori ad un uomo, ma era l’unico modo che conosceva per dimostrargli il suo amore senza arrossire come una scolaretta.

Lo vide arrivare e trattenne il respiro, aspettando intimorita la sua reazione.

Lo vide aprire l’armadietto e prendere in mano il mazzo di gigli che lei aveva riposto lì prima.

Lo vide sorridere mentre leggeva il biglietto.

Buon compleanno Saburo.

Sì, aveva fatto la scelta giusta.

Ciao a tutti e bentrovati! Dopo un anno torno ad aggiornare questa raccolta. Ci sono stati tanti cambiamenti che mi hanno portato a stare lontana dalla scrittura per un po’, ma adesso sono tornata e conto di aggiornare più frequentemente! La coppia di questa drabble è Natsumi/Saburo ovviamente: i gigli sono i fiori ideali da regalare ad una persona di cui si è innamorati

Erano forse dieci anni che non si vedevano.

Dieci lunghissimi anni che le loro strade si erano divise.

Dopo la partenza definitiva del plotone non aveva più avuto sue notizie.

Se dieci anni fa le avessero detto che ne avrebbe sentito la mancanza sarebbe scoppiata a ridere.

Lei che era sempre così tenace e battagliera.

Lui che sembrava freddo e distaccato, ma in realtà nutriva un sentimento nei suoi confronti. Un sentimento di cui lei non si era mai accorta.

Si dice le cose si apprezzino dopo averle perdute…beh, nel suo caso è assolutamente vero.

Guardò con occhi tristi le anemoni di fronte a sé.

Mi manchi da morire…Caporale.

A sette mesi di distanza ritorno ad aggiornare questa raccolta. Questa volta è una drabble malinconica ambientata in un ipotetico futuro in cui il plotone ha lasciato la Terra da ben dieci anni. Natsumi si è resa conto di sentire la mancanza di Giroro e l’anemone è un fiore ideale per esprimere “mi manchi da morire” dopo un “abbandono”. Alla prossima!

Era arrivato il momento della resa dei conti: erano uno contro uno.

Aveva sconfitto con facilità tutti gli altri avversari, ma quello lì gli stava dando del filo da torcere.

Si avvicinò pian piano: se avesse fatto un passo falso, sarebbe stata la fine.

Divaricò un po’ gli arti inferiori, sollevò lo sguardo e inchiodò gli occhi in quelli del suo nemico.

Rimase per un tempo indefinito in quella posizione, aspettando il momento giusto per agire.

Era assorto nei suoi pensieri quando improvvisamente la voce angelica di Angol Mois fece capolino nella stanza.

«Sir Keroro, ti dispiacerebbe darmi una mano ad apparecchiare la tavola?».

«Uffa, Angol Mois! – esclamò la rana verde – stavo per portare a termine la mia battaglia con i Gundam!».

«Mi dispiace molto sir Keroro – rispose la bionda – vorrà dire che metteremo a centrotavola delle primule!».

Il ranocchio la guardò un po’ stranito: cosa c’entravano adesso i fiori?

La fanciulla si affrettò a dargli una spiegazione, accorgendosi della sua espressione titubante.

«La prossima volta magari avrai già portato a termine la tua battaglia, pensa positivo!».

Una piccola flashfic per augurare a InsaneMonkey un bellissimo compleanno!

Le primule hanno come significato simbolico la rinascita, la speranza, un nuovo inizio e si è soliti regalarle anche per augurare ogni bene.

La raccolta si conclude qui. Breve, ma spero sia stata di vostro gradimento