Another Day Is Gone

di Ninjaistinct
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue:You're always in my heart ***
Capitolo 2: *** Memories 1:You Found Me ***



Capitolo 1
*** Prologue:You're always in my heart ***


Documento senza titolo

Another Day Is Gone

Akagi-San 

(betatura di Selhin)

 

 

Prologue:You're always in my heart

 

 

“Se riuscirò ad aprire

Un angolo nuovo

Nel cuore di un uomo

Per lui

Non sarò vissuto invano”

Khalil Gibran

 

 

 

24 Giugno 1986,

Giappone

 

La voce metallica a bordo del treno annuncia che è giunto a destinazione e tutte le persone che vi sono dentro si accalcano per poter uscire. C'è gente di ogni tipo e colore,con variegati stati d'animo:felici, trepidanti, mentre qualcuno appare impaziente o scocciato.

Intanto che la gente scende dal treno vedo che quasi tutti hanno qualcuno ad attenderlo:un signore bruno fa cenno ad una ragazzina la quale gli va incontro e lo abbraccia,probabilmente è la figlia.

Bene o male le persone dentro al treno hanno viaggiato sapendo che qualcuno sarebbe venuto ad aspettarle,mentre io non ho nessuno che mi attenda.

Pensando ciò non mi rendo conto di essere ancora sul treno,presa dal mio stato di apatia. Mi affretto a scendere e guardandomi intorno mi rendo conto che nulla di questo posto è cambiato: questo è il luogo dove ho vissuto un anno della mia vita.

Fuori dalla stazione mi reco in un posto a me molto caro,il luogo dove sono avvenuti i fatti più importanti della mia adolescenza.

E' vero,ho vissuto solo per un anno qui, ma il susseguirsi di eventi ha cambiato il corso della mia esistenza.

E' qui dove ti ho incontrato.

Sento un rumore strano provenire dal mio zaino, come un raspare di zampe, e so perfettamente che il mio cane si è intrufolato lì dentro per farmi compagnia in questo viaggio clandestino. Magari poco tempo fa mi sarei arrabbiata e lo avrei rimproverato, ma ora non riesco a reagire.

Oramai del resto della mia vita non me ne importa più nulla.

Spank mi guarda con quel muso buffo tentando in tutti i modi di farmi sorridere ma non ci riesce,dopo poco piega la testa sconsolato e triste.

Sa che la sua padroncina non tornerà più la persona di prima.

Sono scappata via di casa e sono nel luogo dove vive mio zio e la sua governante, ma non sono venuta qui per andare a trovarli. Nessuno è a conoscenza di questo mio viaggio,neppure mia mamma. Sono certa che tutti saranno in pensiero ma ho una cosa importante da fare qui.

Vago per le strade della cittadina affianco al mio cane per poter ritrovare quella spiaggia depositaria dei miei ricordi più preziosi,oramai impressa nella mia mente e nel cuore nonostante siano passati quattro anni dall'ultima volta che l'ho vista.

Ed infatti la mia memoria non mi ha ingannato: eccola lì,la mia spiaggia,bella come non mai, circondata da piccole dune mentre il sole del tramonto incornicia con i suoi spiragli color oro scuro il panorama. Mi ricorda il colore dei tuoi capelli.

Non riesco ancora a credere e mai crederò che tu te ne sia andato,sarebbe una di quelle cose troppo assurde.

Fino a due giorni fa sentivo la tua voce e tenevo a mente la tua promessa di finire il conservatorio e sposarmi.

Non è vero che tu non ci sei più.

Sono venuta qui perché non credo a ciò che dice Serina,la mamma ed i giornali.

Sarebbe la più grande presa in giro che la vita mi ha dato dopo la morte di papà.

Mi siedo sulla battigia e vedo Spank assumere un'espressione vicina al pianto.

Rammenti che il cane me lo regalasti tu?

Non puoi essertene andato per una malattia del genere. Fino a due giorni fa la tua voce era calma e dolce come sempre,se tu fossi stato

male me lo avresti detto,vero?

Spank sta per piangere ed io gli dico di smetterla perché sono certa che tu non sia morto, ma mentre dico ciò non mi rendo conto di essere stata dura,quindi il cagnolino fugge via in lacrime.

Vorrei corrergli dietro ma sento che la mia apatia mi sta divorando dentro, come una bestia feroce.

Tremo per il freddo mentre passano le ore e tu non ti fai vivo,le cose allora stanno davvero così.

Urlo al cielo e alla luna sperando che tu possa sentirmi:perché non mi hai detto come stavano le cose?

Non mi hai parlato della tua malattia per proteggermi, o per egoismo?

Non lo hai detto nemmeno ai tuoi genitori di stare così male,perché?

Per la prima volta dopo due giorni qualcosa dentro di me scoppia ed è come se la patina di apatia si fosse sciolta in pochi attimi.

Calde lacrime sgorgano dentro dai miei occhi mentre i ricordi si fanno strada dentro di me…

Eccomi qui con una fic su un vecchio anime che mi è rimasto nel cuore,lo scopo della mia fic è quello di dare una conclusione alla storia d'amore di Rei ed Aiko visto che nel cartone dopo poco lui sparisce e parte per Viennaspero vi possa piacere,ringrazio in anticipo chi leggerà.

Ringrazio in modo particolare Selhin che mi ha dato la forza ed il coraggio di attuare questo progettoche mi sta a molto a cuore,grazie di cuore cara.

Alla prossima.^^

 

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Capitolo 2
*** Memories 1:You Found Me ***


Documento senza titolo

Memories 1. You Found Me

 

 

 

Giappone:

25 maggio 1981

 

 

 

La ragazzina corre disperata nella spiaggia al tramonto,sconvolta per la perdita di colei che le aveva fatto più compagnia negli ultimi due anni.

La sua adorata cagnolina Papi è stata investita da un camion sotto i suoi stessi occhi, lasciandole dentro una sensazione di impotenza ed incredulità.

La cosa che fa più male ad Aiko è il fatto di non essere riuscita a salvarla,aveva cercato di avvertirla facendole dei gesti ed urlando ma il tentativo di farla fermare era stato vano.

Si sente di nuovo tremendamente sola;sua mamma non era con lei visto che era partita per Parigi a causa del suo lavoro da stilista di accessori di moda.

Questa le aveva chiesto di partire con lei ma la fanciulla aveva rifiutato perché nutriva una speranza,fievole ma presente dentro al suo cuore:voleva rincontrare il suo papà.

Aveva appreso dalla mamma che lui era scomparso dieci anni prima in mare ma lei era troppo piccola per ricordare.

Quindi Aiko aveva deciso di trasferirsi da Tokyo al paesino di mare,dove erano cresciuti i suoi genitori e lo yacht del babbo era attraccato.

Era convinta fermamente che un giorno o l'altro lui sarebbe ritornato e lei voleva essere li, in modo che se fosse arrivato avrebbe trovato qualcuno ad attenderlo.

La mamma aveva capito le ragioni della figlia e quindi aveva contattato suo fratello più grande, Fushinami lo zio di Aiko,convincendolo ad ospitare sua figlia nella bella casa dove loro due avevano vissuto da piccoli e dove ora viveva l'uomo.

Al consenso del fratello la donna prima di partire per Parigi aveva chiamato un impresa di traslochi ed inoltre aveva chiesto ai facchini di portare la figlia nel luogo dove si sarebbe trasferita.

Mentre la ragazza ripensa a questi avvenimenti,si accorge che dal suo trasloco sono passate solo poche ore.

In questo arco così breve di tempo ha perso la sua compagna di giochi

Sentendo dentro di se il vuoto della solitudine.

 

La cosa le sembra assurda e dolorosa.

La sua cagnolina era stata la sua compagna,la sua amica e confidente nei lunghi periodi di assenza della mamma per via del lavoro.

E adesso, lei, si sente tremendamente infelice.

Corre con tutta la forza che ha nelle gambe,cerca di non pensare ma alla fine si lascia cadere sulle ginocchia davanti al sole,muto spettatore del suo dolore.

I suoi occhi sono pieni di lacrime.

--------

 

Si gira e rigira fra le lenzuola senza riuscire a prendere sonno,sente il suo letto troppo grande, perché era abituata a dormire assieme alla cagnetta.

Aiko pensa per un istante che la giornata trascorsa possa essere stata solo un incubo, ma quando si rende conto che l'assenza di Papi è reale viene riassalita dallo sconforto.

Uno strano rumore di zampe che grattano,proveniente dalla finestra della sua camera,la fa sussultare incuriosita.

Apre la persiana e quasi non crede alla visione che ha dinnanzi a sé: uno stranissimo cane bianco dalle orecchie nere eretto sulle zampe come fosse un essere umano si piazza davanti a lei con un fare impacciato ed infantile.

E' lo stesso animale che aveva visto la prima volta quando era stata al porto con la sua cagnolina,solo poche ore prima.

Il buffo cane fa dei gesti e guaisce in un modo molto umano,quasi che Aiko ha l'impressione che parli invece di abbaiare.

Sembra che le chieda dov'è la cagnolina con la quale aveva stretto amicizia con lui al porto.

La ragazzina scoppia a piangere e rivela al cane che non potrà più giocare con Papi visto che ora non c'è più.

L'insolito animale si avvicina a lei e con una zampina le raccoglie una lacrima

dagli occhi e l'assaggia come per cercare di comprendere il gusto del dolore.

Dopo pochi istanti il cagnetto scoppia a piangere sconsolato.

Anche lui ha compreso che non potrà più rivedere la sua nuova compagna di giochi.

Guaisce in modo lancinante e straziante.

Aiko comprende che quel cane è solo, esattamente come lei.

Prova una fitta di pena per lui quando si allontana dispiaciuto e con le orecchie all'ingiù.

Lei non aveva mai visto un cane più umano di quello.

 

--------

 

 

Mattina.

Cammina sulla spiaggia con il cuore ancora gonfio di dolore quando all'improvviso spunta dietro di lei il buffo cane che le aveva fatto visita la notte scorsa.

Si regge su due zampe e le rivolge un sorriso furbesco,Aiko prova una grande tenerezza per lui ma decide di non darglielo a vedere.

Gli chiede se ha intenzione di seguirla ancora ed il cagnetto per tutta risposta le afferra un piede come per convincerla a rimanere con lui.

La ragazzina inizia a perder la pazienza vista l'insistenza dell'animale e con

un tono di voce un po' risentito lo avverte che se continua a seguirla potrebbe arrabbiarsi sul serio e chiede ad esso cos'ha intenzione di fare.

Il cagnetto incrocia le zampine pensieroso.

Nel frattempo arriva il simpatico anziano dagli occhi buoni e dal sorriso pronto per tutti,che Aiko aveva incontrato al porto assieme alla sua cagnetta appena arrivata in città il giorno prima.

Nonno Jen le fa un cenno di saluto ed accarezza con fare dolce il cagnolino.

La ragazza racconta all'anziano della perdita della sua cagnetta e lui a sua volta le rivela che lo strambo cane chiamato Spank non era affatto un cane randagio.

Non ha più il suo padrone,il quale morì in un incidente di barca un anno prima.

Aveva partecipato ad una regata ed il vento contrario aveva colpito e capovolto il suo yacht.

Spank non sa che il padrone non c'è più e quindi da più di un anno non ha mai abbandonato il porto ,attendendo convinto che egli torni da un giorno all'altro.

Ora Aiko realizza che lei ed il cagnetto non sono poi così diversi,con un alone di solitudine che avvolge i loro cuori nella speranza che le persone amate tornino da loro.

Anche lei attende suo papà.

Chiede a Spank se sta soffrendo ed esso per farle capire il dolore che sta provando, prende un bastoncino e si da' una botta in testa.

Da ad Aiko la lacrima che gli era uscita da dolore per fargliela assaggiare

,e lei rifiutandola rivela di conoscere già il gusto amaro delle lacrime uguale al dolore ed alla sofferenza che lei ha sempre provato.

L'anziano nonno Jen, dopo averle raccontato tutto, si allontana e chiama Spank per farlo venire con lui ma comprende che oramai il cane è affezionato alla ragazzina.

Con affetto il vecchio chiede ad Aiko se vuole tenere il cucciolo con lei.

All'affermazione positiva della ragazza Spank, con una bella rincorsa, cerca di raggiungerla ma sbaglia mira cadendo rovinosamente con il musetto a terra.

Aiko non riuscendo a trattenere le risate dinnanzi ad una scena buffa come quella,ride di gusto come non le succedeva da tempo.

Si scopre affezionata a quel cane con uno strano incrocio di razze, buffo ed infantile,ma con un cuore grande come una casa.

Nel suo cuore si fa strada una decisione spontanea e certa:ha deciso di portarlo a vivere a casa con sé.

Nella loro solitudine si faranno forza a vicenda .

p.s:mi sono basata sull'adattamento italiano dell'anime non so se è corretto ma la suddetta versione è stata l'unico mio punto di riferimento^^

Ringrazio tutti quelli che hanno letto o che leggeranno...

Lo so che ho pubblicato in una sezione dove sono poche le letture ma non importa,ringrazio tutti comunque!!

Ringrazio in particolar modo la mia betina Selhin,per il supporto con cui mi da la forza di continuare le storie che per pigrizia non riesco mai a finire,per la splendida recensione articolata e per le tue betature piene di consigli e sopprattutto per il sostegno e per la fiducia con cui credi sempre in me,Ti voglio un gran bene!!!^^

 

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