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di Blyth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Try harder next time ***
Capitolo 2: *** Levai Ackerman ***
Capitolo 3: *** Levi Ackermann ***
Capitolo 4: *** Anderman? Archiman? ***
Capitolo 5: *** Levi Akkaman-san ***
Capitolo 6: *** Levi Akerjean ***
Capitolo 7: *** Levi Arjebaran ***
Capitolo 8: *** Levi Ackerman ***
Capitolo 9: *** Eren Jeager ***
Capitolo 10: *** The Final Act ***
Capitolo 11: *** The call ***
Capitolo 12: *** The Last Misspell ***



Capitolo 1
*** Try harder next time ***


try hader next time


1: Try hader next time











"Lavy Ackerman"

Levi fece una lieve smorfia infastidita nel leggere il proprio nome orribilimente sifugato sulla sua tazza di caffè da asporto.
Il giovane commesso dai brillanti occhi verdi che gliel'aveva appena passata parve notarlo.
-C'è qualcosa che non va signore?- gli chiese con un tono leggermente preoccupato, forse credeva di aver sbagliato l'ordine.
Levi scosse la testa -No, hai solo scritto male il mio nome. Tutto qui, cose che capitano.- gli disse prima di fargli uno spelling.  Non era la prima volta che gli capitava quel genere di incidente, dopotutto non aveva un nome così intuitivo ed erano le sei e mezza del mattino.
Il ragazzo gli sorrise -La prossima volta non sbaglierò più.- disse sorridendogli di nuovo in modo sgargiante per poi salutarlo e tornare al propio lavoro.
Levi sospirò prendendo la propria tazza ed uscendo per andare al lavoro.













Angolo Autrice:

Mi tremano le mani, non posso credere di star pubblicando la mia prima ereri!
Sono anni che amo e shippo questa coppia con la forza di mille soli e finalmente ho trovato il coraggio di pubblicare una mia storia su di loro..spero di non aver snaturato i personaggi o combinato altri casini, quando si scrive su un otp le paure sono sempre tante!
Spero che questo prologo vi incuriosisca, è una storia semplice che spero vi strappi un sorriso...fatemi sapere cosa ne pensate con un commento!
Aggiornaqerò ogni sabato o domenica, è tutta scritta quindi dovrei riuscire a mantenere la regolarità.
Al prossimo capitolo,
               Blyth




p.s. non spaventatevi nel vedere un prologo così corto, gli altri capitoli sono un po' più lunghi, per come è strutturata la storia però non avranno mai una lunghezza esagerata ;)

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Capitolo 2
*** Levai Ackerman ***


capitolo 2 2:  Levai Ackerman






"Levai Ackerman"


Scrisse Eren con fare soddisfatto sul contenitore d'asporto prima di metterci dentro il solito caffè nero del loro nuovo cliente regolare.
Era inizato tutto per caso, l'uomo doveva aver iniziato a lavorare li vicino un paio di settimane prima ed era diventato subito un regolare, uno di quei regolari che non puoi non notare. Eren fin dalla prima volta non era riuscito a staccargli gli occhi di dosso, ricordava di aver balbettato più di una volta nel passargli l'ordinazione pronta, era semplicemente l'uomo più bello che avesse mai visto.
Ed anche il più difficile da avvicinare, comunque la cosa del nome era iniziata per caso, una mattina aveva semplicemente sbagliato una lettera nel nome ma notanto subito l'espressione confusa dell'uomo nel sentirsi chiamare il giovane barista aveva compreso la marea di possibilità.
Adesso era semplicemente diventato un modo creativo per attirare l'attenzione dell'uomo.
-Levai Ackerman.- disse rivolto ai clienti che stavano aspettando vicino al bancone e l'uomo alzò subito la testa dal suo solito libro con aria scocciata.
Eren dovette trattenersi dal non sorridere nel vedere le lunghe sopracciglia nere aggrottarsi su quella fronte bianca e perfetta creando delle rughe di puro disappunto.
Era la quarta volta in una settimana che sbagliava il suo nome, quattro turni del mattino su quattro e sapeva bene che l'uomo aveva iniziato a notarlo.
-Levi. - disse scandendo bene la finale -con la "i".- prese in mano il bicchiere ed Eren gli sorrise con fare timido nel sentire il contatto tra le loro dita, l'uomo aveva sempre le mani tremendamente fredde.
-Ops..- commentò con tono fintamente innocente.
Lui si limitò semplicemente ad alzare le sopracciglia e salutare.

















Angolo Autrice


Ecco a voi il secondo capitolo, essendo la storia raccontata tramite episodi mi terrò sempre più o meno su questa lunghezza (anche se più avanti ci saranno pezzi molto più lunghi), spero comuque che vi piacciano.
Finalmente sappiamo qualcosa di più sul malefico (?) piano di Eren e su come abbia messo gli occhi su Levi! Vi ringrazio tanto per le recensioni al primo capitolo, mi avete davvero reso felicissima e spero di ritrovarvi...magari con nuove aggiunte...in questo secondo capitolo!!
Io intanto vi saluto con una piccola anticipazione.... prossimo episodio avremo il primo vero dialogo fa Eren e Levi ;)
Alla prossima,

                    Blyth




Piccola curiosità:  Per l'errore nella pronuncia del nome di Levi mi sono ispirata all'ORRORE fatto con il doppiaggio italiano dove dicono "Levai" e....non ce la posso fare, non si può sentire!!

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Capitolo 3
*** Levi Ackermann ***


capitolo tre 3:  Levi Ackermann



"Levi Akermann"




 
Levi aveva appena finito di complimentarsi con il ragazzo per aver finalmente azzeccato il suo nome quando gli occhi gli caddero sulla scritta.
C'era quasi, si disse sull'orlo di una crisi di nervi, ci era andato così vicino...
-Una "enne".- mormorò trattenendosi.
-Come scusi?- chiese il giovane piegandosi incosuetamente verso di lui, oltre il bancone di legno della caffetteria. Con le braccia appoggiate sulla superfice in legno riusciva a raggiungere la sua altezza, ad una distanza decisamente inappropriata dalla sua faccia.
Levi gli mostrò la tazza -Una "enne" in Ackerman.-  ripetè indicandogliela.
-Oh...- non avrebbe saputo dire perchè ma il ragazzo non gli sembrava così sopreso di quella lamentela -oh..-lo sentì ripetere mentre si grattava la nuca -Pensavo fosse tedesco tipo Thomas Mann, lo scrittore.- gli rispose con il tono più innocente che Levi avesse mai sentito.
Levi alzò il sopracciglio, di certo non si aspettava una risposa del genere -Conosci Thomas Mann?- gli disse colto alla sprovvista.
Lui annuì fissandolo con i suoi occhioni verdi sgranati -Sì..?- piglò in un modo che Levi non avrebbe definito in altro modo se non "Tremendamente tenero", dannazione, cosa stava pensado?
-Okay senti, sono felice di sapere che apprezzi la letteratura tedesca degli inizi del novecento ma Ackerman si scrive all'inglese, una "enne" grazie.- gli disse velocemente prima di scostarsi da lui e afferrare la propria borsa, pronto per andare in università.
-Roger.- il ragazzo gli fece un saluto militare ma Levi ebbe come il sospetto che lo stesse prendendo in giro più di quanto desse a vedere.












Angolo Autrice:

Eccomi qua con il terzo capitolo, mi dispiace aver saltato un aggiornamento but.....SESSIONE ESTIVA. Avevo completamente perso la cognizione dei giorni e quando mi sono resa conto che era passato il fine settimana erà già Mercoledì e ho optato per aggiornare direttamente il fine settimana dopo.
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto, è stato divertente poter inserire uno dei miei autori preferiti (Se non avete mai letto Mann PENTITEVI  è bellissimo), spero di non aver reso Levi OOC e di essere riuscita a far trasparire un po' le emozioni di Eren...anche se il pov è decisamente incosapevole del piano malvagio (?)
.
Ringrazio tantissimo chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia tra le seguite/ricordate, incoraggio i lettori silenziosi a lasciare un saluto, giuro che non mordo!
Al prossimo capitolo,
                       Blyth



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Capitolo 4
*** Anderman? Archiman? ***


cap4 4:  Anderman? Archiman?





-Anderman...- disse Eren poco convinto, seduto al bancone, rigirandosi la penna tra le dita.
-Archiman?- suggerì Armin allacciandosi il grembiule per iniziare il turno.
-Che diavolo state blaterando voi due ?- chiese Annie squadrandoli come se fossero pazzi, e forse un po’ lo erano, pensò Eren.
-Cercano modi creativi per sbagliare a scrivere Ackerman.- ripose Mikasa continuando a sistemare delle tazzine.
Annie aggrottò la fronte guardando l’amica e poi i due ragazzi -Perché dovrebbero sbagliare a scrivere il tuo cognome?-
Eren si grattò dietro l’orecchio con il pennarello, leggermente imbarazzato -Non il cognome di Mikasa, ma quello di Levi...il nuovo cliente regolare.- provò a spiegare davanti alla faccia confusa di Annie.
-Quello che sembra un vampiro e prende sempre caffè nero senza zucchero?- chiese lei intuendo subito di chi si trattasse.
Eren annuì.
-Eren ci è finito sotto come un treno.- concluse Armin.
Annie era sempre più confusa -E scrivi il suo cognome sbagliato perché.....?-
-Attirare la sua attenzione.- disse Eren.
-Tu sei scemo.-
Armin rise nel vedere l’espressione affranta ma cosciente di Eren davanti a quella verità.
La bionda comunque dopo un breve istante di silenzio disse -Mikasa ti ricordi l’allenatore giapponese a Taekwondo?-
 Mikasa annuì.
-Come ti chiamava?- domandò Annie con un tono casuale.
-Akkaman.- disse Mikasa ridendo al ricordo.
Eren si illuminò baciando la testa della bionda in un moto di gioia -Akkaman...oh si questo lo farà davvero incazzare!-














Angolo Autrice:



Eccomi qui di nuovo regolare *yeeeeeehhhh*.
Sono felicissima che il capitolo precendete vi sia piaciuto, le vostre recensioni mi hanno resa felicissima!! Ringrazio tantissimo anche chi ha messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite (ben 7 persone <3) tra cui anche alcuni lettori silenziosi che come sempre incoraggio a prendere coraggio per sclerare un po' assieme sulle nostre patate in pieno corteggiamento u-u
Spero di ritrovarvi tutti nel prossimo capitolo che sarà di nuovo narrato dal punto di vista di Levi con una new entry che immagino non farete fatica ad indovinare...una certa persona un po' pazza di nostra conoscenza.
Io in tanto vi saluto e torno a strapparmi i capelli divisa fra gioia e dolore per il capitolo 107!!!!

                              Blyth













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Capitolo 5
*** Levi Akkaman-san ***


capitolo 5 5:  Levi Akkaman-san






"Levi Akkaman"


-Magari è dislessico.- commentò Hange leggendo l'essesimo orrore sul suo caffè mattutino sogghignando.
Certo, era ovvio che Hange trovasse la cosa estremamente esilarante, lei adorava vedere il nome di Levi scritto in quei modi troppo strampalati per essere semplici errori di distrazione.
-Si certo, e io sono la regina d'inghilterra.- gli disse Levi sistemando gli appunti che gli sarebbero serviti per la lezione di quel giorno.
-Allora è un ragazzo dal flirt particolarmente creativo signor Akkaman-san.- disse tutta convinta buttandosi sulla sua sedia.
Levi la guardò male -Non dire stronzate quattrocchi, sarà solo scemo.-
-E' più di un mese che vai lì no?-
-Sì.-
Hange allaciò le dita sotto il seno, piedi rigorosamente sulla sua cattedra pulita -Allora è tutt'altro che scemo.-
Levi la guardò con un sopracciglio pericolosamente alzato, invitandola a spiegarsi, sapeva già che si sarebbe pentito della cosa ma non poteva negare che tutta quella strana situazione lo incuriosiva...oltre che farlo tremendamente indispettire.
Il sorriso sul volto della sua collega si allargò -Pensaci, come fa un ragazzo che lavora in una caffetteria a farsi notare da un bel professore che spiccica si o no due parole all'ora quando non deve fare lezione?-
Levi incrociò le braccia al petto dandole attenzione -Facendolo incazzare?- tirò ad indovinare.
-Beh Levi devi ammettere che sarebbe una strategia vincente. Quante volte ci hai parlato?- fece la donna con un tono saccente.
Levi la guardò intensamente, non aveva tutti i torti, ora che ci pensava nell'ultimo mese si era trovato più di una volta a parlare con il ragazzo che altrimenti avrebbe semplicmente ignorato.
Anzi, ricordava persino il suo nome, Eren, e lui non era certo il tipo da ricordare il nome dei commessi di una caffetteria.
Hange leggendo la sua espressione-nonespressione annuì convinta al nulla -Oh sì Levi. Sei stato fregato da una ragazzino.- poi scoppiò a ridere sguaiatamente.
Lui in risposta le lanciò il contenitore vuoto.











Angolo Autrice:

*finge di non essere sparita per una settimana*  Eccomi qui con il quinto capitolo!! Ospite speciale del giono : Hange Zoe!!
Grazie a lei scopriamo che Levi è un po' più ottuso di quanto sembra (c'è chi direbbe "fesso" ma nessuno qui vuole morire vero?) fatto sta che finalmente qualcuno ha smosso un po' la situazione! Non ci resta che vedere come si evolveranno da qui in avanti gli eventi per inostri piccioni innamorati (anche se qualcuno ancora non lo ha realizzato XD)
Io rignrazio come sempre le affezionate che stanno recensedo ogni capitolo...grazie ragazze siete la mia gioia! Le vostre recensioni mi stanno dando la carica per cimentarmi ancora su questa coppia che amo tantissimo!
Ringrazio anche i lettori silenziosi e li invito a far sentire la loro voce...non sono un titano giuro che non mordo!
Vi do appuntamento alla prossima settimana.

             Blyth

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Capitolo 6
*** Levi Akerjean ***


capitolo 6 6:  Levi Akerjean





-Mikasa com'è che ti ha chiamata quella volta a Parigi il tipo a Starbucks?- chiese Eren girando la testa verso la sorella adottiva che stava facendo una disegno con la crema su un cappuccino.
Lei aggrottò le sopracciglia pensandoci un attimo sotto gli sguardi palpitanti di Eren, Sasha e Connie. I due appena erano venuti a sapere della faccenda, avevano deciso che non si sarebbero persi quello spettacolo da soap opera per nulla al mondo.
-Akerjean.- disse Mikasa in fine -Perchè?-
Eren dopo aver controllato il suo solito "cliente", che in quel momento stava leggendo "La morte a Venezia"  ad un tavolino, le mostrò la penna e la tazza da asporto.
-Inizi già ad essere a corto di idee?- gli chiese comprensiva ed Eren annuì mestamente.
Insomma, quella cosa andava oramai avanti da due mesi, trovare un nome circa quattro mattine a settimana non era certo una sfida da poco no?
La risata di Jean che stava preparando delle brioche lo distrasse dall'ammirare il suo capolavoro.

"Levi Akerjean"

-Dio Jeager sei così scemo da non riuscire nemmeno ad andarci a parlare in modo normale?- gli disse per stuzziacarlo.
Eren gli fece la linguaccia -Tu ci hai messo un anno e mezzo per dichiararti a Marco e lui ti aveva messo i neon per farti capire che ci stava quindi...taci. Quello deve essere una spece di professore mica posso rimorchiarlo come una cazzo di matricola con una battuata da bancone.- gli disse piccato.
-Si, certo irritarlo mi sembra un ottima strategia invece...- fece Jean in risposta.
-Pensa agli affari tuoi faccia da cavallo.-
-Intanto questa faccia da cavallo scopa... coglione...- disse Jean torando alle sue brioches.
Mikasa sospirò servendo ad una signora il suo cappuccio.
-Ragazzi ci sta fissando...- disse sorridendo alla donna per non attirare ulteriormente l'attenzione, il tono piuttosto alto che avevano raggiunto era già abbastanza.
Eren si sentì avvampare, Mikasa aveva ragione, Levi li stava fissando con la faccia di uno che ha sentito qualcosa, qualcosa che lo riguarda.
-Merda.- sospirò Eren prima di avvicinarsi al bancone e servirlo.
-Akerjean?- chiese ad alta voce.
L'espressione normalemente calma e immutabile di Levi cambiò subito in una di pura esasperazione, Eren dovette trattenere un sorriso soddisfatto.
-Davvero? Akerjean moccioso? - gli disse oramai troppo esasperato per mantenere il suo solito tono piututtosto educato.
Eren si strinse nelle spalle -Fuochino?-
Lui gli tolse la tazza  di mano alzando gli occhi al cielo -Neanche per sogno....-
Eren lo vide voltarsi verso la porta senza nemmeno salutare ma quando pensava che oramai la corversazione fosse finita Levi lo stupì tornado in dietro con uno scatto veloce.
Gli puntò contro il dito della mano che stringeva ancora il libro di Mann e disse serio -Sai a volte penso che tu lo faccia davvero apposta ragazzino.-
Eren dovette trattenersi con tutte le sue forze per non allargare il proprio sorriso in un espressione soriona -Dice signore?- gli chiese invece mantenendosi comunque sul vago.
-Oh si dico...Erjen.- mormorò con tono di sfida l'altro lasciandolo lì impalato come uno stoccafisso.
Erjen, touchè.



















Angolo autrice:

Ecco qui il Sesto capitolo,  siamo ad  esattamente metà dell'opera!
Vi ringrazio tantissimo, tutti voi che leggete silenziosi, voi lettori che aveve inserito la storia tra le seguite/preferite/ricordate e con una fetta di cuore in più tutti i recensori, sia  chi ha recensito ogni capitolo dall'inizio sia coloro che si sono aggiunti e continuano ad aggiungersi ad ogni capitolo!
Adesso che siamo a metà mi sembra giusto farvi davvero questo ringraziamente dal più profondo del cuore, siete fantastici, tutti quanti e senza la vostra carica probabilmente non sarei arrivata a pubblicare fino a questo capitolo. Vi adoro tuttti!!
Dato che sono un autrice prolissa come poche vi lascio una piccola curiosità su un dettaglio di questo capitolo:

E' tornato Mann, il nostro amato Thomas Mann (Si voglio convertitvi TUTTI  muahahah) nello specifico attraverso il libro "La morte a Venezia" che oltre ad essere l'opera con cui l'ho conosciuto (ed un meraviglioso film di Luchino Visconti che vi consiglio)  è anche la storia di un uomo più vecchio che si innamora della belleza di un ragazzino, un efebo bello come un dio greco con cui però non può parlare o interagire perchè non parlano la stessa lingua e quindi il protagonista si limita ad osservarlo da lontano.
Non è proprio la nostra situazione ma diciamo che hanno qualche elemento in comune con gli Ereri!!

Io vi do appuntamento alla prossima settimana, nella quale puibblicherò il Giovedì sera perchè da Venerdì sarò al  mare per una settimana e potrei rischiare di dover saltare ancora l'aggiornamento!

             Blyth



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Capitolo 7
*** Levi Arjebaran ***


capitolo 7 7:  Levi Arjebaran



"Levi Arjebaran"


Levi quella mattina dovette trattenersi per non ridere, doveva ammettere che il ragazzo stava diventato sempre più creativo.
-Sono piuttosto sicuro che questo sia il nome di un paese...scritto male.- gli disse squadrando la tazza da asporto, troppo divertito persino per arrabbiarsi come suo solito.
-Già.- disse Eren -E' che ieri ho visto un film ambientato lì fino alle due del mattino e devo averlo confuso con il tuo cognome, si assomigliano.-
Levi lo guardò stupito -Tuo?- gli fece eco.
Il Eren gli sorrise -Oramai si può dire che siamo in confidenza no?- gli disse con fare speranzoso.
Levi sospirò lasciando cadere il discorso sulla infomalità, alla fine non gli importava più di tanto, non con lui.
-Allora ammetti di farlo apposta.- gli disse invece.
Eren scosse la testa bruna innocentemente, come se Levi fosse così fesso da crederci ancora -No chi io? Non mi permetterei mai!-  si staccò con un mezzo sorriso dal bancone tornado dritto e ad una distanza accettabile tra cliente e commesso.
Levi prese il suo ordine.
-Ah buona giornata ragazzino...e buone feste.- disse facendo per uscire dal locale e affrontare l'ultimo giorno di lezioni prima della pausa natalizia.
La voce di Eren gli arrivò forte e chiara oltre la dolce musica natalizia del locale.
-Buone feste signor Ackerman.-
Levi sosse la testa senza voltarsi, "che ragazzino impertinente" pensò tra se e sè sorridendo da solo.











Angolo Autrice:

Indovinate chi ha confuso le date settimana scorsa? Sì proprio io xD niente, in realtà avevo detto una scemenza e partirò Venerdì prossimo quindi l'aggiornamento anticipato sarà Giovedì prossimo!
Siamo arrivati ad un punto importante, vi dico solo questo, adesso per ben due capitoli i nostri protagonisti rimarranno divisi e....beh per scoprire di più vi tocca continuare a leggere!!
Ringrazio come sempre chi segue questa storia, sia chi legge silenzioso nascosto nell'ombra sia chi recensisce!
"Arjebaran " mi è venuto in mente guardando l'Eurovision che si tiene proprio durante il periodo in cui ho plottato questa storia e DOVEVO METTERLO, perdonatemi per il trash.
Alla settimana prossima,
                           
                               Blyth




p.s. sono ancora in Hype per l'episodio della 3x02 quindi se volete sclerare con me la mia casella di posta è aperta!!
" KEEEEEEENNNNNYYYYY"
     -Cit. sobrissima di Levi Ackerjkrgajdixosjman


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Capitolo 8
*** Levi Ackerman ***


capitolo 8 8:  Levi Ackerman






-Levi Ackerman hai detto?- chiese Historia ravvivandosi dal suo torpore da piena sbornia di capodanno.
Eren tirò su a fatica la testa, gli occhi leggermente lucidi e il viso disperato, annuì.
-Basso? Capelli neri e sguardo sempre seccato?- domandò.
-Sì anche se lo sguardo lo definirei "Particoalmente esasperarto" ma credo sia colpa della strategia di corteggiamento di Eren.- disse Armin che era fondamentalmente l'unico pienamente sobrio in quel tetro capodanno a casa di Eren.
Non si erano organizzati in tempo.
Ovviamente, come tutti gli anni.
Historia si illuminò -Ma io lo conosco! O meglio, ho assisistito a otto sue lezioni, era un laboratorio gestito con la professoressa di antropologia.-
Eren si tirò completamente dritto, improvvisamente lucido e pronto ad abbracciare la piccola bionda davanti a quella bellissima notizia.
Una mano di Ymir stampata in faccia lo fermò.
-Se vuoi posso dirti qualcosa di lui.- gli propose la ragazza sorridente.
-Oh si ti prego!- disse Eren ancora su di giri.
-Oh no ti prego..- mugugnò Jean prima di essere zittito da una gomitata di Armin.
Eren però era già troppo preso dal racconto di Historia per curarsi di quel mormorio di protesta.
La ragazza lo aveva avuto solo per poche lezioni, un laboratorio fatto con la professoressa di antropologia, Hange Zoe a cui Levi era sembrato particolarmente legato. Gli aveva raccontato qualche pettegolezzo sui suoi esami di letteratura, voci di corridoio sul suo essere in fondo in fondo uno che ci tiene da morire ai suoi alunni nonostante l'aria e il comportamento da stronzo.
Poi Eren la pregò di dilungarsi sulle sue lezioni, chiedendole uno sforzo per ricordarsi qualsisi particolare sul suo modo di fare, di camminare, di impugnare gli appunti o anche solo di sedersi alla cattedra. Era semplicemente curioso e avido di sapere, qualsiasi cosa gli sarebbe andata bene per conoscere qualcosa in più sull'uomo.
La ragazza pazientemente cercò di accontentarlo.
-Era come te lo aspettavi?- chiese in fine Historia seduta accanto a lui vicino al divano, sul tappeto.
Eren annuì giocherellando con la propria bottiglia di birra.
Dopo un breve istante di silenzio fu sempre lei a parlare.
-Come hai fatto a prenderti una cotta per un tipo del genere? Mette una paura da morire!- gli chiese curiosa.
Eren alzò lo sguardo per guardarla in faccia arrossendo appena.
-Non lo so, sarà stata l'aria misteriosa o forse il fatto che si porta sempre dietro i libri di autori che pensavo di aver letto solo io... mi ha affascinato.-
-Ti ha rincoglionito.- disse Ymir con un ghigno poi dopo un'occhiataccia di Historia si corresse -Come questa scema qua ha rincoglionito me...- le scompigliò i capelli biondi con affetto.
-Sai, dovresti deciderti a dichiararti o potrebbe stancarsi di tutta questa storia e cambiare locale.- gli diede come ultimo consiglio prima di tornare a dare fastidio assieme ad Annie a Reiner che si era addormentato poco lontano da loro.












Angolo Autrice

Eccomi qui come da promesso con l'aggiormento anticipato!
Siamo al primo capitolo dove i nostri due teneri piccioni sono divisi dalle vacanze natalizie, già mentre tutti partono per le vacanze estive eccomi qui ad ambientare un capitolo a Dicembre...ma ciancio alle bande! Mi rendo conto che in questo capitolo non accade molto, ma almeno Eren riesce a scoprire qualcosa di più su Levi, raccontando anche il perchè si è invaghito dell'uomo.
Spero vi piaccia.
Piccola nota prima del prossimo capitolo (che arriverà Sabato o Domenica prossima) questo ottavo capitolo è ambientato durante la notte di capodanno ma nel prossimo ci sarà un piccolo salto in dietro nel tempo, ovvero al  25 di Dicembre, il giorno del compleanno di Levi. Non volevo incasinare la time line ma per mantenere lo schema dei pov alternati tra Eren e Levi ho dovuto!
Intanto io vi ringrazio per le recensioni, per le letture e per le aggiunte alle liste! Vi saluto partendo per il mare, rimarrò comunque collegata per rispondere alle recensioni e agli MP!
Alla prossima,
                Blyth

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Capitolo 9
*** Eren Jeager ***


capitolo 9 9: Eren Jeager









-Sono passati tre mesi, tre dannati mesi e lui continua a sbagliare il mio nome...-si lamentò Levi decisamente un po' troppo ubriaco.
Erano le tre del mattino e lui, Erwin ed Hange avevano bevuto tutta la sera.
-Lo fa apposta.- lo corresse Hange infilandosi una fetta di torta in bocca.
-Sì beh comunque sia mi da davvero sui nervi. -  rispose piccato Levi anche se una vocina fastidiosa nella sua testa diceva "non più così tanto" -Non è professionale...stupido moccioso impertinente.-
Erwin svuotò l'ennesimo bicchiere ascoltando assorto quell'inusuale fiume di parole da parte di  Levi.
Poggiò il bicchiere vuoto sul tavolo per poi indicare l'amico spiaggiato sullo stesso tavolo - A te non dispiace. Avresti già cambiato locale se fosse così.-
-E' il più comodo sulla strada per l'università.- provò a negare Levi, aveva l'alchool che gli offuscava la ragione ma non al punto da confessare il suo amore per un ragazzino dietro il bancone di una caffetteria.
Erwin aggrottò le sorpacciglia bionde guardandolo con il suo solito sguardo scrutatore, forse un po' appannato ma decisamente incisivo -Palle Levi, lo sai perfettamente. Ti sei invaghito del ragazzo, come ha detto Hange.- asserì convinto.
La donna annuì eccitata -Oh e non posso dargli torto Erwin! Una volta sono andata al caffè per vedere che aspetto avesse e...oh è un dieci su dieci, alto, occhi del più bel verde che tu abbia mai visto e un faccino stupendo, il tipico faccino che fa perdere la testa a Levi.-
Levi in risposta le lanciò la carta di un cioccolatino in piena faccia -Non dire stronzate quattr'occhi, non è per niente il mio tipo.-
Erwin versò a tutti e tre altro whiskey -E' decisamente il tuo tipo.-
-E' un moccioso!- esclamò Levi lasciando andare la sua personale menzogna, oramai tanto valeva giocare a carte scoperte.
-Oh Levi ha una ventina d'anni è perfettamente abordabile, smettila di fare l'emo e scopatelo prima che te lo rubino.- disse Hange per poi aggiungere -E poi devi ammettere che è decisamente scaltro, non se ne trovano tanti così sai? Potrebbe pure essere in grado di tenerti testa io dico che....- ed eccola che ripartiva con i suoi sproloqui si disse Levi lasciando che lei ed Erwin discutessero su quanto stesse sbagliando a non afferrare quella opportunità.
Lui intanto lasciò che la sua mente stanca si concentrasse sul contenuto del suo bicchiere, forse aveva bevuto troppo, o forse Hange lo aveva rincoglionito con le sue chiacchiere ma si ritrovò a pensare al ragazzo a cosa stesse facendo la notte del venticinque dicembre.
Probabilmente dormiva, si rispose.
In quelle vacanze aveva lavorato? Stava pensado ad altri modi assurdi per fare lo spelling del suo nome?
Bevve il contenuto del bicchiere in un sorso.
Forse Hange aveva ragione.













Angolo Autrice

Eccomi qua con il capitolo nove.
Scusate se sono sparita ma tornata dalle vacanze ho avuto dei problemi Nvo (il programma che uso per il codice html) che ho risolto solo un paio di giorni fa. So, eccomi qui con il capitolo.
Non potevo non far comparire il nostro comandante Erwin (sempre nel cuore <3) e la sua figura profetica che indica la strada a Levi...*coffcoff* nei pantaloni di Eren ma questo è un altro discorso *coffcoff* ....
Che dire?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate con un commento, intanto io ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo e chi ancora segue questa storia <3
A settimana prossima!

          Blyth




p.s. siamo a -3 e vorrei chiedervi se volete una piccola OS conclusiva o un capitolo speciale o robe così. Potrebbe farvi piacere?

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Capitolo 10
*** The Final Act ***


cap 10 10: The final act







-E' arrivato il momento.- disse Eren guardando con un espressione concentrata la tazza da asporto ancora intonsa.
In realtà Levi non era ancora arrivato, erano appena le sette meno sette del mattino, il locale era semi vuoto quella mattina e lui aveva tutto il tempo per prendere il coraggio necessario a scrivere il suo numero su quella dannatissima tazza.
Armin gli strinse un braccio con fare rassicurante -Ce la puoi fare.- gli disse convinto.
Eren gli sorrise nervoso, adorava la costante fiducia che Armin riponeva in lui.
-Secondo me te lo tira dietro.- commentò invece Annie poggiata di spalle contro la cassa.
Mikasa la guardò male e lei scosse la spalle con la sua solita aria da "lo sai che ho ragione".
-Oh si grazie Annie, proprio l'incoraggimaneto che mi serviva nel giorno più importante della mia fottutissima vita.- le rispose Eren stringendo la penna fino a far sbiancare le nocche.
Jean, seduto al bancone a fare colazione assieme a Marco prima di andare a lezione, rise di gusto -Le do ragione, secondo me lo hai tirato così scemo con questa storia che ti butterà il caffè in faccia.-
Marco gli lanciò un occhiata bonariamente arrabbiata -Jean sii un po' più comprensivo! Eren, sono sicuro che andrà alla grande.- gli sorrise alzando un pollice.
Eren provò a ricambiare il gesto poi riporò lo sguardo sulla tazza.
Gli tremava la mano, non poteva farcela, gli mancava il coraggio.
Già, dopo quasi quattro mesi e mezzo del flirt più imbarazzante della storia del flirt non riusciva a trovare le palle per fare il passo finale.
Perchè non stava per scrivere il suo numero sul sottobirra in un pub per il ragazzo carino al tavolo di fianco, no, stava per scrivere il suo numero sull'ordine d'asporto di un professore universitario, l'uomo che era stato capace di stregarlo con un solo sguardo.
Perchè Levi non era solo uno stupido gioco di nomi mal scritti, erano mattine passate ad osservare il modo in cui leggeva poggiato con un fianco alla vetrina mentre aspettava il suo ordine nei giorni più affollati, le dita affusolate sempre fredde con cui afferrava deciso la tazza, gli abiti curati ma sempre scuri con cui si vestiva. Per non parlare delle mille sfumature di quel volto sempre assorto su qualcosa che Eren adorava.
Levi lo aveva semplicemente stregato, o rincoglionito come gli aveva fatto notare Ymir.
E se lo avesse davvero rifiutato? Che cosa diavolo avrebbe fatto? Come avrebbe fatto a servirgli di nuovo il caffè?
-Non ce la faccio.- disse lasciando cadere sul bancone penna e tazza.
-Che razza di bamboccio.- disse Annie rotando gli occhi al cielo e afferrando gli strumenti del delitto.
Eren la vide scrivere con cura il suo numero firmando "Annie, dal certino senza coraggio".
-Ecco fatto.- disse mettengoli la tazza tra le mani stremanti.
Eren provò a dirle qualcosa me oramai era troppo tardi, Levi aveva appena fatto il suo ingresso nel locale con l'aria particolarmente stanca.
-Un caffè nero, doppio.- ordinò alla bionda.
Eren lo vide alzare lo sguardo stanco su di lui, e si ritrovò ad annegare in quegli occhi grigi e meravigliosi.
Fu Mikasa a prendergli e rimettergli tra le mani la tazza spingendolo verso il bancone dove Levi stava aspettando il suo ordine.

























Angolo Autrice:

Oramai mancano solo due capitoli al finale di questa storia, più un piccolo speciale a cui sto per inziare a lavorare!
Dire che mi tremano le maini nel postare questo capitolo è dire poco....finalmente Eren si è dichiarato (beh Annie si è dichiarata per lui ma quello che conta è il risultato no?) adesso non ci resta che aspettare la decisione di Levi, cosa farà il nostro tenebroso professore? I discorsi fatti il giorno del suo compleanno da sbronzi avranno effetto?
Solo gli ultimi atti di questa strampalata storia ce lo diranno!
Io ringrazio di cuore tutti i recensori dello scorso capitolo e le nuove persone che hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite. Spero di avervi con me anche durante le prossime due settimane <3
Vi invito come sempre a recensire e vi saluto fino a sabato prossimo!
                  Blyth

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Capitolo 11
*** The call ***


cap 11 11:  The call.







Levi non poteva credere ai suoi occhi, Eren gli aveva scritto il suo numero sulla tazza.
Beh, qualcun'altro molto spazientito aveva scritto il numero di Eren sulla tazza ma tanto valeva...il numero c'era e lui non aveva pensato a niente di meglio che prendere la bevanda e andarsene senza dire nulla.
-Lo chiami o no?-
La voce di Hange lo distrasse dal suo groviglio di pensieri.
-Hmh?-
Lei si sitemò gli occhiali indicando con la penna con cui stava correggendo gli esami dell'ultima sessione la tazza  di caffè oramai vuota da ore.
-La stai fissando da dieci minuti buoni. Hai intenzione di chiamarlo o no? Perchè secondo me dovresti proprio chiamarlo.- disse spiegandosi.
Levi guardò prima lei poi la tazza prendendola fra le mani.
-Non dire stronzate non la stavo fissando!- controbattè colto sul fatto.
Hange lo guardò di sbieco da dietro gli occhiali leggermente abbassati sul naso -Levi....-
Sospirò preso contro piede, oramai non aveva più nemmeno senso negare.
-Non ho tempo per una relazione con un ragazzino, è stato dievrtente ma no...- provò a dire  ma lei gli stava già facendo il verso mimando con la mano le sue chiacchiere.
-Avanti Levi, il ragazzo ti piace e tu sei single da troppo tempo. Smettila di fare il codardo e buttatici, ne abbiamo parlato anche al tuo compleanno... e poi dopo tutti gli sfrozi che quel ragazzino a fatto per farsi notare gli devi almeno un'uscita.- lo rimproverò bonariamente ma con una punta di impazienza.
Levi sospirò decidendo di non risponderle e riprendere a correggere i compiti dei suoi studenti, Hange stranamente lo lasciò fare.



Erano le dieci e mezza di Mercoledì sera, Levi aveva finito di bere quel dannato caffè alle sette e venti del mattino eppure si stava ancora rigirando quella dannatissima tazza tra le mani.
A quell'ora il ragazzo stava sicuramente già pensado di essere stato ignorato, o rifiutato per la precisone.
Levi si passò con forza una mano sulla faccia ripensando all'espressione tesa che Eren aveva mentre gli consegnava l'ordine quella mattina e poi a quella piena di mal soffocata delusione davanti alla sua reazione.
Dopotutto era solo un ragazzino nemmeno in grado di mascherare le proprie emozioni a dovere, si disse Levi.
Eppure quel ragazzino era stato capace di inventarsi il modo più assurdo e allo stesso tempo intelligente per attirare la sua attenzione. Aveva del fegato, forse era un po' troppo sfrontato ma Levi doveva concedergli la sua ammirazione e poi più di una volta era riuscito a fargli iniziare una giornata di buon umore, cosa che non era di certo un impresa facile.
Si rigirò la tazza fra le mani un' altra volta leggendo di nuovo il messaggio scritto da quella bella calligrafia, così diversa da quella scombinata e grossolana di Eren.
Alla fine si ritrvò a comporre il numero sul proprio cellulare.
Ci vollero appena due squilli perchè il ragazzo rispondesse alla chiamata con una voce piena di aspettativa -Pronto?-
Levi si prese due secondi di riflessione per decidere cosa rispondere -Parlo con Erben ?- disse in fine dandosi del cretino da solo.
Forse era lui il ragazzino dopotutto.
Giurò di averlo sentito sorridere dall'altra parte della linea -Sì signor Ackrenband.-










Angolo Autrice

Eccoci, finalmente siamo al penunltimo capitolo ed io ho in tutta onestà voglia di piangere.
E' un po' presto per tutti i ringrazizmenti ed i discorsi strappa-lacrime ma permettetemi di essere sentimentale, voi lettori e recensori mi avete dato e mi state dando tanto con questa storia.
Senza questa prova di rodaggio e il vostro entusiasmo non avrei mai trovato il coraggio di iniziare a scrivere attivamente sugli Ereri. Per questo pensare che settimana prossima sarà tutto finito mi fa sperare che il fine settimana cnon arrivi mai più!
Grazie agli ultimi lettori che hanno aggiunto la storia nelle preferite/seguite! Oramai siete in 12 a preferila, in 6 a ricordarla e in 18  a seguirla, grazie davvero anche a chi tra di voi è un lettore silenzioso!!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, Levi come suo solito ha fatto un po' l'ottuso ma oramai lo conosciamo e sapevamo tutti che è in brodo di giuggiole per Eren <3
Vi aspetto nella pagina delle recensioni e vi do appuntamento (T-T)  a settimana prossima per l'ultimo capitolo!
      Blyth



p.s. Lo scrivo qua così da non ingolfare le note dell'ultimo capitolo: la storia speciale, che saraà una piccola oneshot, uscirà verso la fine del mese anche se non so ancora le date precise! Spero di ribeccarvi anche la, se volete essere avvisati per MP il giorno della pubblicazione fatemelo sapere ;)



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Capitolo 12
*** The Last Misspell ***


cap 12 12: The last misspell.




"Levi Jeager"




-Ah ah Eren non sei dirvertente.- disse Levi leggendo l'etichetta del caffè che gli aveva portato al bancone.
Hange accanto a lui invece scoppiò a ridere di gusto mentre il ragazzo si piegava sul compagno per schioccargli un bacio veloce oltre il bancone.
-Buon anniversario.- rise Eren tirandosi in dietro.
Levi rispose tirandolo di nuovo vicino a se per sussurrargli a fior di labbra -Ackerman, Eren Ackerman semmai.- gli disse con uno sguardo non troppo fintamente serio e mortale.
Eren rise scuotendo la testa -E' una proposta di matrimonio questa Levi?- gli disse con una risata divertita.
Lui lo lasciò alzando le spalle -Magari se te lo stampo su un certificato imparerai finalmente a scriverlo, moccioso.- gli disse soltanto lasciandolo al bancone immoble come un idiota.
Hanji si lasciò scappare uno squittio emozionato, Armin chiuse la cassa con fin troppa foga e Levi giurò di aver visto Mikasa rovesciare il latte che stava versando in un caffè
.
































Angolo Autrice

Ed ecci qui con la conclusione (o quasi vista la OS) della mia prima long fic dopo sette anni di iscrizione a questo sito!
Ho provato a procrastinare il caricamento di questo capitolo ma si sà, bisogna accettare la fine anche delle avventure più belle.
Mi treamno le mani nel digitare e sto trattenendo le lacrime.
Mi avete dato tanto con questa storia, il vostro amore, il vostro supporto e una grande dose di autostima che mi ha spinta a credere di più in me stessa come autrice....per quersto vi ringrazio dal più profondo del mio cuore.
Tutti voi senza eccezione, sia chi ha recensito che chi ha letto settimana dopo settimana ogni capitolo in silenzio, grazie a tutti perchè mi avete fatto raggiungere numeri che ancora oggi fatico a credere di meritarmi. Lo so, sono logorroica e decisamente sdolcinata ma non smetterei mai di ripetero: grazie, grazie e GRAZIE.  Avete reso questa storia speciale, un esperienza unica che poterò sempre nel cuore.
Le vostre recensioni mi hanno resa allegra anche nei periodi più tristi durante questi  mesi e so che mi terranno compagnia per sempre perchè sarò sempre li a rileggerle nei momenti di abbattimento e sconforto <3
Ho amato fangirlare con tutte voi, ho adorato leggere le vostre supposizioni e i vostri scleri su queste due patate che hanno ispirato questa storia; e spero davvero che questo sia solo l'inizio della mia di storia in  questa sezione.
Tutto questo per dirvi che vi voglio bene care lettrici e cari lettori, avete reso possibile questa storia e posso assicurarvi (o minacciarvi?) che questo è solo un arrivderci perchè ad Ottobre tornerò più carica che mai e spero di reincontrarvi tutti.
Alla prossima avventura,
               Blyth


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