An impossible love

di Beauty_93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



 

<< Cat, ti ricordi dove ho messo il libro di “Orgoglio e pregiudizio? Con questi scatolini non riesco a trovarlo >> mi urlò mia sorella Allison dall’altra camera; so di averlo messo dentro a una delle tante scatole di cartone, ma il problema era quale delle tante? << No Alli, non so dove l’ho messo, so solo dentro a una delle tante scatole che ci sono sparse per casa >> e chiusi la millesima scatola. Odiavo i traslochi, soprattutto per colpa di mio padre, faceva il commerciante di armi antiche, non volevo lasciare San Francisco e trasferirmi a Beacon Hill. 
<< Cathryn metti subito giù i piedi dal cruscotto >> mi sgridò mia madre e sentii  Allison dietro ridere, tolsi i piedi dal cruscotto, ma appena li misi per terra mia madre sterzò bruscamente per schivare un ragazzo uscito dal bosco. Arrivammo nella nostra nuova casa, aiutammo nostra madre a scaricare l’auto e dopo ci ritirammo per dormire, domani avevamo scuola. 
Ecco il primo giorno di scuola, in una scuola nuove, dove io e mia sorella non conoscevamo nessuno. Mamma ci aveva chiamato per tre volte, dovevamo essere noi preoccupate non lei; dopo aver aspettato per qualche minuto ci raggiunse di nuovo il preside: << Scusate per l’attesa, dunque mi stavate dicendo che non siete cresciute a San Francisco? >> ci stavamo avviando verso l’entrata della scuola ed Allison rispose: << No, io e la mia famiglia ci spostiamo continuamente >> il preside continuò: << Mi auguro che resterete qui a Beacon Hill per un po’>> eravamo arrivate davanti alla porta della classe, il preside l’aprì: << Vi presento le nostre nuove studentesse Allison e Cathryn Argent e cercate di farle sentire a casa >>, dopo di chè ci sedemmo nei due posti liberi. Io e mia sorella amavamo la letteratura, almeno qualcosa in comune lo avevamo, oltre a saper tirare con l’arco. 
Finita la prima lezione ci dirigemmo nei nostri armadietti, per depositare i libri e prendere quelli per la lezione successiva. Notai mia sorella guardare un ragazzo e si sorrisero a vicenda, la guardai e sorrisi; ci raggiunse una bellissima ragazza e dal suo atteggiamento scommetto che era la più famosa della scuola: << Questa giacca è davvero bellissima, dove l’hai presa? >> domandò a mia sorella: << Nostra madre lavorava in un negozio di abbigliamento a San Francisco >>, la ragazza mi guardò e mi squadrò dalla testa ai piedi: << Siete sorelle? Comunque mi presento sono Lydia Martin, allora voi sarete lei mie migliori amiche >> appena finì la frase fu raggiunta da un ragazzo e iniziarono a baciarsi: << Ciao Jackson >> mormorò lei, quando ebbero finito di scambiarsi la saliva iniziò a parlare di nuovo: << Senti questo weekend c’è una festa >> ci mancava solo la festa, io odio le feste: << Una festa? >> domandi sorpresa, per modo di dire. << Sì venerdì sera non potete mancare >> riprese la frase Jackson, mia sorella mi guardò, non sapevo se stesse per accettare oppure inventarsi una scusa, spero solo che sia una scusa: << Aaaah non possiamo dobbiamo stare con la mia famiglia, grazie lo stesso >> grazie Alli, ti voglio bene: << Sei sicura? Ci sarà tutta la squadra >> continuò Jackson, si era pure appoggiato al mio armadietto: << Intendi di football? >> tirai ad indovinare: << Qui non ce ne frega niente del football, noi giochiamo a lacrosse, abbiamo vinto tre campionati regionali di fila >> si stavano dando troppe arie questi due e mia sorella li stava pure a sentire: << Grazie al capitano della squadra, tra poco c’è l’allenamento, se non avete niente da fare >> concluse Lydia e li seguimmo. Guardammo l’allenamento di lacrosse e notai il ragazzo a cui aveva sorriso mia sorella, gli piaceva, non c’era dubbio e dovevo fare qualcosa; terminato l’allenamento, inventai una scusa ad Allison per potermi allontanare e andare a conoscere quel ragazzo, lo cercai per tutta la scuola finchè non lo trovai con il suo amico di sempre: << Ciao io sono Cathryn, voi siete Scott e Stiles non è vero? >> i due ragazzi rimasero di stucco quando pronunciai i loro nomi: << Sì siamo noi, avevi bisogno Cathryn? >> mi domandò Stiles, iniziai a girarmi i pollici, non sapevo come agganciare l’argomento, io e il mio coraggio di Argent: << Cat, se non vi dispiace. Beh in realtà non è per me, ma per mia sorella. Ti piace non è vero Scott? >> lui sorrise e arrossì, avevo fatto centro, dopotutto non ero nata ieri: << Potresti invitarla alla festa >> feci l'occhiolino, stavo per andarmene quando Scott mi chiamò: << Cat, ma non siete impegnate con la vostra famiglia? >> mi domandò, lo guardai e scoppiai a ridere: << Bugia >> e scappai via. 
Finalmente la scuola era finita e nostro padre ci passò a prendere: << Allora ragazze com'è andato il vostro primo giorno di scuola? Avete fatto nuovi amici? >> e tutte due sorridemmo, papà capì che era andato tutto bene, ormai eravamo come due libri aperti per nostro padre. Arrivati a casa Allison prese la macchina ed uscì per non so dove, mentre io mi cambiai e andai a correre per il bosco, presi il mio Ipod e misi su un po' di musica rock, correvo da più di un'ora finchè notai in lontananza una casa bruciata, mi avvicinai per guardare meglio, finchè non sentii una presneza alle mie spalle, mi voltai e vidi un ragazzo: << E' proprietà privata >> mi disse tutto serio, alzai gli occhi al cielo: << Mi scusi, non volevo imbattermi in una proprietà privata >>, ma qualcuno mi mise una mano sulla bocca, mi girai e vidi Stiles e Scott: << Cathryn sei pazza a risponderci così? Non sai con chi stai parlando >>, lo guardai e mi misi a ridere: << Stiles, niente e nessuno può farmi paura, soprattutto quel pallone gonfiato >>, il pallone gonfiato si avvicinò a me: << Che cosa hai detto? Ripetilo sei hai coraggio? >>, mi tolsi le cuffie e le arrotolai all'Ipod, lo misi in tasca e mi avvicinai faccia a faccia con lui: << Ho detto che niente e nessuno può farmi paura, soprattutto quel pallone gonfiato >>, Siles si avvicinò a me, mi prese per un polso mi allontanò: << Cathryn andiamo, se no qua finisce male >>, con un brusco gesto tolsi la mano di Stiles dal mio polso, guardai Stils e Scott, per poi passare al pallone gonfiato: << Ci si vede a scuola ragazzi >>, mi allontanai e sentii parlare i  tre ragazzi di qualcosa, di un inalatore per l'asma. 
Arrivai a casa tutta arrabbiata, entrai in casa e sbattei la porta: << Ma come si permette quell'essere di trattarmi così? Giuro che lo faccio a fette se lo rivedo >> dalle urla che avevo fatto, arrivarono in salotto i miei genitori: << Cosa è successo Cat? Qualcuno ti ha fatto qualcosa? Sei ferita? >> domandò mio padre e risposi di no con la testa: << Vado a farmi una doccia, per cena non mi aspettate, mi si è chiuso lo stomaco >> e corsi su per le scale arrabbiata, entrai in camera mia e sbattei la porta, cercai il mio intimo tra gli scatoloni ancora da aprire, quando lo ebbi trovato andai in bagno ed aprii l'acqua calda nella vasca, mi ci voleva un bel bagno caldo.  
<< CatCatCat? Dove sei? >> sentii le urla di mia sorella, le feci un urlo per farle capire dov'ero, ovvero ancora a mollo nella vasca, quando entrò la vidi contenta: << Cosa devo a questa allegria Alli? >> le domandai tutta contenta, si sedette sulla sedia che era di fianco alla vasca ed io mi appoggiai suoi bordi: << Scott mi ha chiesto di andare con lui alla festa di questo weekend, quella a cui avevo dato buca a Lydia e a Jackson e gli ho detto di sì >> a quelle parole, la mia rabbia passò in secondo piano: << Sono contenta per te Alli, Scott è davvero un bravo ragazzo secondo me >> e le sorrisi, ma quel sorriso durò poco, i miei pensieri erano rivolti ancora a quel pallone gonfiato e Allison si accorse che qualcosa in me non andava: << Cat tutto bene? Ti vedo arrabbiata!! >> e come non esserlo, mi aveva fatto saltare i nervi quel ragazzo: << Oggi sono andata a correre e un ragazzo mi ha fatto saltare i nervi tutto qui >>, vidi Allison far no con la testa e alzò gli occhi al cielo: << Te e quel brutto carattere che ti ritrovi, sei fortunata che nessuno ti ha ancora ucciso ahahah vado in camera, ti lascio al tuo bagno ci vediamo domani mattina. Notte sorellina >> mi diede un bacio sulla testa e uscì dal bagno. Quando l'acqua divenne fredda mi sciacquai ed uscii dalla vasca, mi asciugai e indossai l'intimo, andai fuori dal bagno per poi entrare in camera mia, chiusi la porta e quando mi girai, presi paura, trovai il pallone gonfiato appoggiato alla mia scrivania: << Finiamo il discorso di oggi Cathryn? >>. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



 

Quando l'acqua divenne fredda mi sciacquai ed uscii dalla vasca, mi asciugai e indossai l'intimo, andai fuori dal bagno per poi entrare in camera mia, chiusi la porta e quando mi girai, presi paura, trovai il pallone gonfiato appoggiato alla mia scrivania: << Finiamo il discorso di oggi Cathryn? >>, lo guardai esterrefatta, come aveva fatto entrare, i miei genitori di sicuro non l'avrebbero fatto entrare, poi guardai la finestra, era aperta: << Che cosa vuoi? >>, mi si avvicinò, ed io iniziai ad indietreggiare: << Te l'ho detto, finire il discorso di oggi >> era troppo vicino e con uno spintone lo allontanai e solo allora mi accorsi che mi stava squadrando, mi guardai e mi maledii, ero ancora in intimo, presi la prima cosa che trovai e la indossai: << Allora cosa vuoi dirmi? Se cerchi delle scuse non le avrai >> andai subito al sodo, lo stavo guardando e stava scuriosando tra i miei effetti, apriva e richiudeva i miei porta oggetti: << In realtà ero venuto per dirti un paio di cose: 1) stai lontana dalla mia proprietà privata Cathryn, 2) non mi chiamo pallone gonfiato, ma Derek, Derek Hale, 3) sei sicura che niente e nessuno può farti paura piccola Argent? >> l'avevo già sentito il suo nome, ma non mi ricordo dove; va beh quello passava in secondo piando, presi il mio arco e frecce da sotto il letto e glielo puntai addosso: << Nessuno può farmi paura, sono campionessa di tiro con l'arco e kung fu, come vedi mi so difendere >>, Derek alzò le mani, come segno di resa: << Cathryn non vorrai tirarmi addosso quella freccia vero? Tanto non ne hai il coraggio >>, chiusi un occhio per prendere bene la mira: << Proviamo? >> feci per scoccare, ma all'ultimo spostai l'arco e la freccia sfiorò Derek: << Vattene da casa mia, la prossima volta non ti mancherò >> Derek guardò la porta della mia camera e dopo qualche secondo uscì dalla finestra, appena in tempo che mio padre armato di pistola entrò in camera: << Tesoro tutto bene? Ho sentito dei rumori provenire in camera tua >> lo guardai e nascosi l'arco dietro di me: << Sì papà, tutto bene >> si avvicinò alla mia freccia, che fu finita attaccata al muro, la staccò e mi guardò serio: << Sei sicura che vada tutto bene? Cosa ci faceva la tua freccia attaccata al muro? >> lo guardai senza distogliere lo sguardo, se no avrebbe capito che stavo mentendo: << Volevo di nuovo provare quelle emozioni, che provavo tempo fa quando tiravo con l'arco >> e gli sorrisi, mi si avvicinò e mi diede la freccia scoccata, stavo aspettando che mi colpisse per punizione, ma mi scompigliò i capelli: << La prossima volta Cat, vai fuori a tirare con l'arco, non voglio che la tua nuova camera abbia tanti buchi, come la scorsa!! Ah un'altra cosa, chiudi la finestra, c'è troppo freddo in questa camera >> annuii e andai subito a chiudere la finestra. 
Il mattino seguente mi alzai mezza addormentata, giù a fare colazione trovai Alli: << Buongiorno Cat, dormito bene? >> mi domandò mia sorella tutta eccitante, la guardai malissimo: << Dormito bene un corno, avevo paura che qualcuno entrasse dalla mia finestra e mi uccidesse >> mia sorella scoppiò a ridere, finché nostra madre non ci raggiunse: << Cosa sono queste bellissime risate di prima mattina Allison? >> nostra madre si sedette di fianco a me e iniziò a sorseggiare il caffè: << Vedi mamma, Cat stanotte non ha dormito bene, perché aveva paura che qualcuno entrasse dalla sua finestra e la uccidesse >> a mia madre andò di traverso il caffè: << Ieri ho avuto da dire con un ragazzo, mi ha guardato talmente male che avevo paura che mi uccidesse stanotte. A proposito è arrivata la mia moto da San Francisco? >> domandai tutta elettrizzata, la mia dolce piccolina mi mancava, era una Ducati 999 rossa: << Sì tesoro, è arrivata stamattina presto, mentre la macchina di tua sorella arriverà tra qualche giorno. Allion vai a scuola con tua sorella oggi, io e tuo padre non riusciamo ad accompagnarti >>, finito di far colazione, mi andai a lavare e dopo di che a vestirmi: per quel giorno avevo optato per un paio di jeans neri strappati, una maglietta bianca con sopra una giacca di pelle, mentre ai piedi avevo i miei adorati Dr Martens; scesi le scale e presi la mia borsa a tracolla e i due caschi, uno lo allungai a mia sorella, se lo mise e montammo sulla moto: << Cat ti prego vai piano, sai che ho il terrore di questi aggeggi >>, avevo ancora il casco sulla testa e scoppiai a ridere, lo feci scendere e misi in moto, uscii piano dal vialetto di casa e appena fummo per strada diedi gas e impennai dalla velocità, sentivo mia sorella urlare dalla paura e mi diceva di andare piano; guardai dallo specchietto retrovisore e vidi una Camaro nera che ci stava seguendo, guardai bene e vidi che il conducente era Derek, diedi ancora più gas per seminarlo; quando arrivammo a scuola, tutti ci guardarono, compresi Stiles, Scott, Lydia e Jackson, parcheggiai di fianco alla Porche di quest'ultimo, Allison scese e mi allungò il casco: << Bella moto >> mi disse, appoggiai un attimo il casco di mia sorella sul manubrio e mi tolsi il mio. 

Quel giorno a scuola non seguii nemmeno una lezione, mi ero addormentata a tutte, non erano noiose, solo che avendo passato la notte bianco e non avendo chiuso occhio, è normale sentire il sonno arrivare. Finita la lezione sentii qualcuno che stava cercando di svegliarmi, mi tirai su e vidi Stiles di fronte a me: << Hey bella addormentata, per domani sera hai un cavaliere che ti porti alla festa? >> lo guardai mezza addormentata e alla parola festa, mi svegliai: << Stiles io odio le feste e no non un cavaliere, avevo progettato di starmene a casa a guardare la tv e mangiare qualsiasi schifezza, che trovavo in casa >>, Stiles scoppiò a ridere, quando ripensai a quello che avevo detto mi aggregai a lui nel ridere: << Ti passo a prendere per le 20:30? >> feci  con la testa, dopo tutto era una festa no? Un po' di divertimento non guastava. La sera mi feci passare tutti gli appunti di scuola da mia sorella, per fortuna che frequentavamo gli stessi corsi, se no ero nella merda; quando li finii di copiare era l'una e mezza di notte, spensi la luce e andai a dormire, Morfeo non si fece attendere e arrivò subito, ignara di chi ci fosse nella mia camera a quell'ora di notte. 

Il giorno della festa arrivò, mi misi un paio di jeans e una camicetta bianca, ai piedi avevo degli stivaletti classici; mentre Allison mi stava facendo i boccoli ai capelli, il mio telefono squillò, guardai il display: era Stiles: << E' successo qualcosa Stiles? >> era tutto agitato, non capiva cosa stava dicendo, avevo solo capito che la sua macchina non partiva: << Stiles, stai calmo, ti passo a prendere io, dimmi solo dove abiti, così non faccio trenta giri con la moto >>, mi segnai la via e riagganciai; quando Allison ebbe finito, mi truccai, qualcosa di semplice e non troppo elaborato; scesi giù dalle scale presi i due caschi e misi in moto, arrivai e vidi Stiles uscire dalla porta, di sicuro mi aveva sentito arrivare, gli allungai il casco e ci dirigemmo alla festa da me tanto odiata. Arrivammo quasi in contemporanea con Allison e Scott, parcheggiai la moto di fianco alla macchina di Scott, entrammo insieme e notai che qualcosa non andava in Scott, forse era una mia impressione. Mia sorella ed io andammo a prendere da bere e raggiungemmo Lydia e Jackson, iniziammo a parlare del più e del meno, ma ad un certo punto vidi arrivare Stiles tutto agitato: << Cat mi servono le chiavi della tua moto, Scott è scappato dalla festa che non sta bene, devo raggiungerlo >>, gli diedi le chiavi della mia moto e gli feci mille raccomandazioni sulla mia bimba; lasciai Allison alla coppietta, mentre io ritornai dentro per prendere il settimo bicchiere di alcool, non volevo pensare a Stiles sopra alla mia moto, spero solo che non ci faccia nessun graffio e bevvi un sorso, più che sorso buttai giù alla goccia, mi girai per posare il bicchiere su una mensola, ma andai a sbattere contro qualcuno: << Guarda dove vai rimbambito >> lo sorpassai barcollando, ma mi prese per il braccio, mi fece girare e mi abbracciò: << E' meglio che ti porti a casa piccola Argent, non ti reggi nemmeno in piedi >> a quella voce alzai la testa e vidi Derek, iniziai a dimenarmi, ma non voleva cedere: << Lasciami andare!! Devo cercare mia sorella >>, Derek mi portò fuori e con un dito indicò la Porche e dentro c'erano Lydia, mia sorella e Jackson: << Come vedi tua sorella è in ottime mani, perciò andiamo. Stasera sono molto occupato e non posso perdere tempo >> e mi iniziò a tirare per un braccio, arrivammo alla macchina e mi ordinò di salire, mise in moto; nessuno dei due aprì bocca durante il tragitto, l'unico rumore che si sentiva era quello del motore: << Mi avresti colpito veramente con la freccia? >> lo guardai stranita, si riferiva alla scorsa sera forse? << Non ti avrei mai colpito, non sono un'assassina, stavo bleffando. Volevo solo farti paura, a quanto vedo ci sono riuscita >> sentii un sospiro di sollievo provenire da Derek, di solito mi cappellano subito quando mento o bleffo, ma lui non se n'era accorto, lo guardai, stava sorridendo. Arrivammo a casa, Derek mi aiutò a scendere dalla macchina e mi accompagnò fino al portone: << Più di così non ti posso accompagnare, devo andare, ci vediamo >>, gli corsi incontro e lo chiamai, lui si girò: << Derek!! Grazie >> sorrise ed andò dentro alla macchina, nell'arco di qualche secondo non lo vidi più, entrai in casa e in piedi davanti all'ingresso trovai Allison: << E quello chi era? >> mi domandò tutta seria: << Quello è Derek! >> esclamai. 



 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***






Quando mi svegliai era primo pomeriggio, Allison aveva deciso di andare a scuola, mentre io avevo optato di rimanere a letto, dato che la sera prima avevo alzato un po' troppo il gomito. Scesi le scale e notai che non c'era nessuno in casa, andai in cucina e mi versai nel succo di arancia nel bicchiere, ripensai alla festa: mi ricordavo solo di aver prestato la mia moto a Stiles e poi il vuoto; giusto, la mia moto, aprii la porta e la trovai in parcheggio, attaccato aveva un bigliettino: 
 

"Grazie per la moto, non ti ho fatto nemmeno un graffio. - Stiles -  
Ps: le chiavi sono sotto lo zerbino" 

Presi le chiavi da sotto lo zerbino e ritornai in casa, corsi su per le scale, mi andai a lavare e mi misi la tuta per fare jogging, dovevo ricordare cosa successe dopo e fare jogging era l'unico modo per ricordare; era più di un'ora e mezzo che correvo nel bosco, finché non vidi in lontananza la casa di Derek e fu allora che ebbi un flashback: - "Guarda dove vai rimbambito", "E' meglio che ti porti a casa piccola Argent, non ti reggi nemmeno in piedi", "Più di così non ti posso accompagnare, devo andare, ci vediamo", "Derek!! Grazie" -. Ritornai in me, riguardai la casa per qualche secondo e ripresi la mia corsa, finché non arrivai a casa e mi feci un bel bagno caldo, dopo due ore di corsa è quello che ci voleva; entrai nella vasca e andai in apnea per qualche secondo fino a quando non sentii qualcuno tirarmi su: << Sei completamente impazzita? Vuoi ammazzarti? >> mi tirai indietro i capelli e mi strofinai gli occhi, di fianco a me c'era Derek, solo allora portai le ginocchia al mio petto: << Ma che cavolo Derek!! Mi stavo solo rilassando e poi non ti preoccupare, non voglio ammazzarmi >>, mi allungai per prendere l'asciugamano e nel frattempo che mi tirai su e mi coprii, scesi dalla vasca e guardai Derek: << Che cosa vuoi Derek? >> lo fissai dritto negli occhi, solo allora notai come fossero belli quegli occhi: tristi e soli: << Parlarti, ma non qui!! Non voglio essere interrotto da tua sorella o dai tuoi genitori. Ti va di uscire? >>, controllai l'orario, erano le 20:00, gli dissi di aspettarmi in macchina e di darmi venti minuti per prepararmi.  
Alla fine uscii di casa per le 20:40, ero leggermente in ritardo, ma poco m'importa: << Dove andiamo adesso? >> gli domandai curiosa, era lui che aveva bisogno di me e non io: << In un posto isolato, così che nessuno non può interromperci, ma prima devo andare a far benzina >>, mise in moto e raggiungemmo il primo distributore: scese dalla macchina e iniziò a fare benzina, mi accorsi che aveva un gran bel culo e scommettevo con me stessa, che sotto a quella maglietta aveva dei gran addominali. "Ok Cathryn, smettila di pensare a Derek in quella maniera, sembri una pervertita, lui è più grande di te, te sei solo una ragazzina in preda agli ormoni ". Mentre ero presa dai miei pensieri, un'altra macchina si fermò davanti a noi e una seconda si accostò dietro, scesero degli uomini, mentre quella davanti a noi scese mio padre: << Auto magnifica, bel colore davvero, difficile da tener pulito, suggerirei un po' di manutenzione, sei hai una cosa così bella, devi averne cura >> e mio padre iniziò pulirci il vetro, mi abbassai più che potevo sperando che non mi vedesse: << Personalmente io mi prendo cura delle cose che amo, l'ho imparato dalla mia famiglia, non se ne vedono molte di queste oggi giorno, non è vero? Ecco fatto. Si può vedere attraverso il vetro, tutto risulta più chiaro no? >> due domande mi frullarono nella mia testa: " Mio padre conosce Derek? E perché fa di tutto per farlo arrabbiare? ". Mi girai indietro e vidi un Derek molto arrabbiato, mio padre lo fissò e fece per andarsene, finché Derek non aprì bocca: << Non mi hai controllato l'olio! >>, mio padre si fermò, si girò sorridendo ed esclamò: << Controlliamo l'olio! >> e fu allora che un uomo si avvicinò e ruppe il finestrino del conducente, iniziai ad urlare, scesi dall'auto e corsi da Derek abbracciandolo, tremai dalla paura e Derek ricambiò il mio abbraccio, in quei pochi secondi mi sentii al sicuro; sentii dei passi avvicinarsi a me, mi girai e vidi mio padre arrabbiato: << Cat andiamo a casa, ti aspetto in macchina >>, guardai Derek e lo salutai con la mano, mi allontanai da lui e salii in macchina con mio padre, mise in moto e partimmo. Durante il tragitto verso casa nessuno dei due spiaccicò parola, avevo persino paura di guardarlo, sentii un sospiro provenire dalla sua direzione: << Cathryn sei completamente impazzita a uscire con uno come lui? E' pericoloso, se ti ferisse e ti facesse del male eh... Dannazione!! >>, mi uscirono le lacrime dagli occhi, non avevo mai visto mio padre arrabbiato in quel modo: << Papà ti posso spiegare tutto, non è come pensi >> notai che rallentò e si fermò in una piazzola di sosta, uscì dall'auto e chiuse la portiera con violenza, a quel punto scesi anch'io e lo raggiunsi, mi avvicinai a lui e gli iniziai a raccontare tutto fino a stasera: << Quindi voi non avete fatto…. e non state.... >> mi avvicinai a lui e lo abbracciai: << No papà non abbiamo fatto sesso e no non stiamo insieme, stasera voleva solo parlare con me, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno credo!! >> mio padre si staccò dall'abbraccio, mise le sue mani sulle mie spalle e mi guardò dritto negli occhi: << Ok Cat!! Non dirò nulla a tua madre di quello che è successo stasera, ma non voglio che tu lo riveda ancora, non voglio che vai a correre nel bosco, evitalo e un'ultima cosa, la cosa più importante, non so se ti sconvolgerà la vita o no, ma tua zia Kate stava con Derek!! >> ecco dove avevo sentito quel nome, da una delle loro conversazioni, mi accasciai a terra e mio padre preoccupato mi si abbassò anche lui e iniziò a chiamarmi a scuotermi, ed ecco che mi arrivò un altro flashback: - "Kate non puoi uscire con lui, è un lupo mannaro", "Ci sto uscendo solo per prendere qualche informazione", "Kate è troppo pericoloso, taglia i ponti con lui e con tutta la sua famiglia", "No Chris, siamo cacciatori e dobbiamo prendere quelle informazioni, sono troppo importanti" -.  Mi alzai insieme a mio padre e lo guardai, era preoccupato: << E' un lupo mannaro!! >> esclamai e poi il nulla, l'unica cosa che sentii erano le forti braccia di mio padre che mi presero al volo. 
Quando riaprii gli occhi, mi trovavo in camera mia, mi guardai il braccio e alzai la testa, avevo una flebo attaccata; qualcuno mi stava tenendo la mano, la strinsi e mio padre si svegliò: << Cat!! Come stai? >> mi domandò con gli occhi in lacrime: << Mi ha investito un tir per caso? Comunque quanto ho dormito e cosa ho avuto? >> cercai di mettermi seduta sul letto, ma non ci riuscii, per fortuna che di fianco a me avevo mio padre e mi aiutò: << Sei svenuta e il motivo è perché hai avuto un sovraccarico di emozioni, hai dormito per tre giorni di fila tesoro!! Non farmi più preoccupare, hai capito? >> si alzò e mi baciò sulla fronte e poi continuò: << Non sapevo che da piccola ascoltavi le nostre conversazioni, mi dispiace Cat, non volevamo tenertelo nascosto, te lo avremmo detto compiuto i diciott'anni. Ti chiedo un grosso favore: non dirlo ad Allison quello che hai appena scoperto, lei non è pronta >>, mi girai e guardai l'arco appoggiato al muro: << Allora è per questo che ci avete fatto prendere lezioni di tiro con l'arco e kung fu, per essere pronte un giorno. D'accordo non dirò nulla >>; per fortuna che entrò mia sorella a far terminare quell'orribile conversazione: << Cat... Stai bene? Mi hai fatto prendere uno spavento!! Papà se vuoi andare, sto io con lei, vai a riposarti >> nostro padre si alzò e ci lasciò da sole: << Alli è successo qualcosa mentre dormivo? >> le domandai preoccupata: << Il primo giorno sono venuti a trovarti Stiles e Scott e il secondo Lydia e Jackson. A scuola non è successo niente. Ah Lydia ti ha portato gli appunti delle lezioni che hai saltato e te li ho già copiati, li devi solo studiare. Ti lascio riposare a più tardi >> le strinsi la mano e le sorrisi: << Grazie Alli. A più tardi >>, mi aiutò a sdraiarmi e mi riaddormentai di nuovo. Mi svegliai che era l'una e mezza di notte, controllai se ero sola in camera e lo ero, così mi staccai la flebo e cercai di alzarmi, ma appena mi misi in piedi caddi per terra, cercai di tirarmi su tantissime volte, finché non sentii una mano sul mio braccio e qualcuno mi aiutò ad alzarmi e a farmi mettere seduta, mi girai e c'era Derek: << Non mi toccare e stai lontano da me!! >> e con un brusco gesto riuscii a farlo allontanare: << Fino a tre giorni fa non eri così scontrosa, anzi tutt'altro. Cat che cosa è successo? Tuo padre ti ha fatto o detto qualcosa? >> dovevo stargli alla larga, lui era il lupo ed io il cacciatore, sono stata una stupida a pensare certe cose: << Non mi ha detto niente, mi sono solo ricordata di una conversazione che hanno avuto mio padre e mia zia Kate: la conosci Kate, non è vero? >> non ho potuto resistere, dovevo domandarglielo, volevo vedere se mio padre aveva ragione o no: << Sì la conosco e abbiamo avuto una storia, ma non ne voglio parlare >> si girò per andarsene, ma lo bloccai per un polso: << Derek aspetta, voglio vederlo >>, era ancora di schiena e quando si girò aveva il volto da lupo mannaro; gli mollai il polso, mi alzai, senza cadere stavolta e mi avvicinai a lui: gli toccai le orecchie che erano diventate a punta, per poi passare alle sopracciglia, al naso e infine alla bocca, i suoi occhi erano azzurro, un azzurro di chi aveva commesso un crimine, mi fermai con la mano sulla sua guancia e lui mise la mano sulla mia, era tornato normale: << Non potrei mai farti del male Derek, non me lo perdonerei mai >>, tolsi la mano dalla sua guancia, mi voltai per ritornare a letto, ma lui mi abbracciò da dietro: << Nemmeno io ti farò del male e non succederà mai >>, mi girai verso di lui e fu allora che mi strinse a se e mi baciò, misi le mani dietro al suo collo e gli toccai i capelli, le nostre lingue si abbracciano e si strinsero forte, sentii il mio cuore battere forte e impazzire di sentimento e desiderio, con una mano scesi e sentii che anche il suo cuore batteva forte.  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


La mattina mi svegliai alle 7:00, scesi per fare colazione e trovai mia sorella a tavola: << Buongiorno Cat!! Te la senti di venire a scuola? >>, mi misi a sedere e annuii, iniziai a sorseggiare la tazza di latte: << Perfetto, però verrai in macchina con me; la moto la lasci a casa finché non ti sarai ripresa >>, appoggiai la tazza sul tavolo e la guardai triste, sapevo che con quella faccia non le avrei fatto cambiare idea; ci alzammo entrambe da tavola e ci andammo a lavare, ognuna nel suo bagno; quando ebbi finito entrai in camera mia, aprii l'armadio e rimasi incantata a guardare il mio guardaroba: "ieri sera ho baciato Derek e non doveva succedere; ho promesso a mio padre che gli sarei stata lontano e così farò, quel bacio è stato un errore e non succederà più", sentii una mano posarsi sulla mia spalla, presi paura e mi girai, di fronte a me c'era Allison: << Non ti sei ancora vestita? Non sai cosa metterti? >> le sorrisi e lei capì, mi prese per mano e mi portò in camera sua, mi allungò un paio di jeans neri, una canotta bianca e una giacca in ecopelle, ritornai in camera mia, mi vestii e ai piedi decisi di mettermi gli stivaletti corti a punta con tacco, mi diedi una truccata veloce e infine mi pettinai i capelli, presi la shopper di Michael Kors e fui pronta; scesi le scale e salii in macchina con Allison: << Ce ne hai messo di tempo eh!! Fatti vedere come sei bella!! >> mi girai e lei sorrise, mise in moto e partimmo.  
Arrivata a scuola scesi dalla macchina e Lydia mi saltò adosso, letteralmente: << Cat che bello vederti, stai veramente bene!! Fatti vedere >> feci una piroetta su me stessa; mi sentivo bene vestita così; suonò la campanella e insieme alle ragazze mi diressi verso l'entrata, ma mi sentii osservata, mi girai e vidi Derek, lo guardai seria per qualche secondo, per poi rigirarmi ed entrare in classe. Mi sedetti al mio posto, appoggiai la borsa per terra e quando tirai su lo sguardo c'era Stiles di fronte a me: << Hey Cat... stai bene a quanto vedo e questo tuo nuovo look è davvero favoloso... A cosa dobbiamo a questo tuo nuovo cambiamento? Voi ragazze cambiate look quando avete una delusione d'amore >> aveva più o meno azzeccato il punto, Stiles era davvero intelligente, in verità ho cambiato look solo per dimenticare la vecchia me: la ragazza che sapeva tener testa a Derek: << Ero stanca della vecchia me tutto qui Stiles >>, mi sorrise, se l'era bevuta e meno male, anche perché non so raccontare bugie. La lezione di matematica iniziò e grazie agli appunti di Lydia ero in pari con tutta la classe, volevo essere brava e non una somara a scuola. 
La lezione terminò e mi diressi al mio armadietto, appoggiai i libri, perché Derek era venuto qui a scuola? Perché mi sono girata a guardarlo seria? Ieri sera non dovevo contraccambiare quel bacio!! Erano questi i pensieri che occupavo la mia mente, misi le due mani sugli armadietti e appoggiai la testa su di essi: << Hey Cathryn tutto bene? >> mi girai e vidi Jackson avvicinarsi a me, lo guardai e corsi via subito, sentendo quest'ultimo chiamarmi e corrermi dietro, mi rifugiai nel bagno delle ragazze, chiusi la porta e pian piano scivolai su essa e mi misi a sedere con le gambe attaccate al petto: << Cat apri la porta, so che sei li dentro >> sentii Jackson parlarmi dall'altra parte: << Voglio solo controllare se stai bene tutto qui... Cat mi stai facendo preoccupare...>> sentii la campanella che stava suonando: << Cat se non mi vuoi aprire va bene, ti lascio la tua borsa qui fuori, devo andare in classe e se non ti senti bene dovresti andare in infermeria >> sentii i suoi passi allontanarsi, mi alzai e aprii la porta, presi la mia borsa e mi incamminai verso la mia aula; ero per il corridoio quando vidi Derek, feci finta di non vederlo, lo passi ma lui mi prese per il polso e mi sbatté contro il muro: << Si può sapere che diamine ti prende? >> mi domandò furioso, non avevo paura di lui: << Lasciami Derek, devo rientrare in classe >> e con un gesto il mio polso ritornò libero, feci per andarmene: << Cat che cosa ti sta succedendo? Non eri così ieri sera!! E' forse per il nostro bacio? >>, mi voltai con la testa e lo fissai, per poi rigirarmi e tornare in classe. Dopo la furia di Derek, mi devo sopportare anche la furia del prof e mi dovetti inventare una scusa; quando la lezione terminò andai a cercare Jackson e lo trovai con Allison e Lydia sul campo di lacrosse, mi avvicinai e lo chiamai, lasciò mia sorella e la sua ragazza e si avvicinò: << Scusa per prima, non volevo farti preoccupare e non volevo che mi vedessi in quelle condizioni, ho avuto un giramento....Non hai detto niente ad Allison vero? >> gli domandai, lui si girò a guardarle: << Non ho detto niente a nessuno, stai tranquilla >> gli sorrisi, potevo stare tranquilla ora, lo salutai, ma in quel momento mi prese il polso e lo guardò: << Cat cos'è questo livido? Qualcuno ti ha picchiata? >> Livido? Picchiata? Mi guardai il polso, era viola, tirai giù la manica per coprirlo: << Tranquillo Jackson, nessuno mi ha picchiato; è stato quando ero in bagno, mi sono alzata in fretta e ho perso l'equilibrio, sono caduta su di esso, sono proprio una sbadata >> iniziai a ridere e anche lui iniziò, mi raggiunse Allison: << Cat, io vado con Lydia a fare shopping per te, mi porti tu la macchina a casa? >> mi domandò Allison : << Shopping per me? E perché io non posso venire? >> chiesi incuriosita: << Perché ogni volta che ti faccio vedere qualcosa per te mi dici che non ti piace, che è troppo da ragazza per bene, che costa troppo ecc... Dato che mi hai detto che volevi cambiare look, mi faccio aiutare da Lydia >> beh non aveva tutti i torti: << Hai ragione!! Per la macchina non ti preoccupare te la porto a casa io >> mi passo le chiavi, le misi in borsa e salutai tutti; stavo andando verso la biblioteca e iniziai a fissare il mio polso, mi vennero in mente le parole di mio padre: "Cathryn sei completamente impazzita a uscire con uno come lui? E' pericoloso, se ti ferisse e ti facesse del male eh... Dannazione!! ", aveva ragione, Derek è pericoloso, mi sedetti e iniziai a fare i compiti di domani, dopotutto avevo un'ora buca. 

Finita la scuola mi diressi verso la macchina di Allison e appoggiata a questa c'era un Derek piuttosto nero: << Possiamo parlare? >> cercai di spostarlo dalla portiera, impresa fallita: << Devo dedurre che non ti sposterai finché non mi avrai parlato!! Sentiamo >> incrociai le braccia e lo guardai dritto negli occhi: << Cat che cosa ti sta succedendo, questa non sei tu, non sei la Cat che conosco!! >> disse indicandomi con il dito: << E' vero non sono la Cathryn che conosci e non voglio esserlo. Il bacio di ieri sera è stato un errore, non doveva succedere >>distolsi lo sguardo, non riuscivo a dirglielo, Derek mi prese per le spalle e mi avvicinò di più a se: << Ripetilo ora, se ne hai coraggio >>, perché ho distolto lo sguardo? Sono proprio una cretina, lo guardai dritto negli occhi: << Il bacio di ieri sera è stato un errore, non doveva succedere >> dovetti trattenere le lacrime, non volevo che mi vedesse piangere: << Stai mentendo, sento il tuo cuore battere a mille, ma se pensi che ti lascerò andare ti sbagli. Tu sei mia Cat e nessuno può toccarti >> lasciò la presa e se ne andò, mi buttai per terra, vidi raggiungermi da Stiles e Scott: << Cat, Cat? Stai bene? >> mi domandò Scott, lo guardai e feci un cenno con la testa: << Cosa voleva Derek da te? Ti ha spaventato non è vero? >> mi domandò Stiles preoccupato: << Mi ha detto che devo stare lontana dalla sua proprietà privata e si mi ha spaventato a morte >> mentii sulla prima frase, ma non sulla seconda, montai in macchina e mi diressi verso casa, parcheggiai la macchina nel vialetto, ed entra in casa in cerca di mio padre e lo trovai in garage con degli uomini e stavano parlando di scovare chi era il secondo beta, mi avvicinai e quando si accorse di me, smise di parlare, mi fece cenno di seguirlo di sopra: << Hai bisogno Cat? >> mi domandò preoccupato, non sapevo come dirglielo, poi finalmente il coraggio arrivò: << Voglio che mi alleni su tutto papà >> rimase sbalordito da quelle parole, forse non pensava nemmeno di sentirle dire: << No Cat!! Sei ancora una ragazzina e devi finire gli studi prima >> sapevo che non era una passeggiata, solo in un modo avrei convinto mio padre, dovevo parlargli di Derek: << Derek mi ha baciato ed io ho ricambiato e oggi ormai non mi rompeva un polso, gli ho detto che è stato un errore e lui non vuole lascarmi andare, ha detto che sono sua >> vidi la faccia di mio padre cambiare espressione, da deluso ad arrabbiato, mi prese il polso e mi tirò su la giacca e vide il livido: << Dannazione Cat!! Ti avevo avvertito, perché non mi hai dato ascolto... >> era furioso, stava spaccando tutto e attirò l'attenzione di mia madre: << Che succede Chris? >> mio padre quando la vide si calmò: << Devo portare via Cat per qualche mese, si è messa nei pasticci e la devo addestrare... Derek l'ha baciata e lei ha ricambiato e ora la vuole e non posso permetterlo, è la nostra bambina Victoria >>, mia madre guardò mio padre per poi guardare me: << Fai quello che devi fare Chris, di Allison mi occupo io. Cat vai in camera tua e prepara le valige andrai via per un po' >> corsi su per le scale e preparai tutto. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***




SEI MESI DOPO
 

<< Cat ti ricordi cosa devi dire, vero? >> stavamo entrando nel vialetto di casa, erano le 6:30 di mattina, ero stata sei mesi lontana da casa, lontana da mia sorella e dai miei amici: << Certo; sono dovuta andare in una scuola privata a Parigi >> guardai mio padre trionfante, il battito del mio cuore era calmo e non avevo tentennato: << Perché proprio a Parigi? Ci sono anche qui scuole private!! >> scendemmo dalla macchina e mentre entrammo in salotto e appoggiammo le valigie, iniziai a parlare: << Perché tutte mi hanno rifiutato, per colpa dei miei voti, quindi mio padre ha fatto un paio di telefonate a Parigi e mi hanno ammesso subito; non ho potuto finire l'anno con voi perché già sapevo che mi avrebbero bocciato e i miei non mi avrebbero perdonato >> andammo in cucina e preparai il caffè per mio padre: << Ottimo lavoro Cat!! Sei pronta!! Oggi è il tuo primo giorno nella tua scuola vecchia, mi raccomando, niente errori >> gli sorrisi e corsi subito in camera di Allison, scostai le tende e la sentii brontolare: << Mamma, la sveglia non è ancora suonata >> mi buttai su di lei e a quel punto tirò giù le coperte: << Cat? Ma quando sei arrivata? >> mi domandò sorpresa e mi abbracciò: << Da dieci minuti. Solo mamma sapeva che tornavamo stamattina... Ora Alzati che dobbiamo andare a scuola >> l'abbracciai e l'aspettai giù in salotto. 

<< Cat io parto, ci vediamo a scuola tra poco e vedrai quando ti vedranno gli altri, saranno contentissimi >> tirò su il finestrino dall'auto e partì; tirai fuori la moto dal garage, quanto mi era mancata, montai in sella, mi misi il casco e partii; arrivai e parcheggiai di fianco alla macchina di Allison, lei mi stava aspettando attaccata alla sua auto, misi il cavalletto e mi tolsi il casco, mi sistemai i capelli: << Ti stanno guardando tutti Cat >> mi voltai e tutti ritornarono a fare quello che stavano facendo prima: << Raggiungiamo gli altri? >> lei si avviò, feci due/tre respiri profondi, scesi dalla moto e mi incamminai verso i miei amici; appena Lydia mi vide, sbatté gli occhi un paio di volte: << Non ci posso credere!! Cat sei tu? Ci sei mancata tantissimo >> le diedi due baci sulle guance e l'abbracciai, quando tutti ebbero finito di abbracciarmi potei dire: << Anche voi mi siete mancati tantissimo e dovete aggiornami su tantissime cose vero? >> guardai Allison togliere la mano da quella di Scott e sorrisi, la campanella suonò ed entrammo tutti in aula, mi sedetti al mio solito banco e dovevo ammetterlo, mi era mancato un sacco. 

A pranzo mi sedetti con Allison, Scott, Stiles, Lydia e Jackson e mi misero in pari con i gossip: << Beh non mi sono persa più di tanto a parte che mia sorella si è messa con Scott ahahah >> iniziai a ridere: << Che ne dite se stasera festeggiamo a casa mia l'arrivo di Cat? >> domandò Lydia tutta contenta: << Perché no? Ci divertiremo tutti, non è vero Scott? >> domandò mia sorella al suo fidanzato che lo vedeva assente: << Allison, stasera non posso, devo andare insieme a Stiles da Derek >> non sentivo il suo nome da sei lunghi mesi e sicuramente sapeva che ero arrivata, avrà sentito il mio odore oppure Scott gliel'ha detto: << Dato che gli uomini sono occupati, perché non festeggiamo solo noi ragazze? Jackson ti vuoi unire? Non ti mangiamo mica eh ahah>>, Jackson rise, ma ci disse che doveva uscire con Danny: << Quindi è deciso. Si festeggia a casa mia e non vi dispiace se invito qualche amico in più? Per stare da sole, solo noi ragazze, abbiamo tutto il tempo che vogliamo >> io ed Allison accettammo. 

Nel pomeriggio svuotai il mio armadio e buttai i miei vecchi vestiti e lo riempii con quelli che avevo comprato a Parigi, sembravo una seconda Lydia; tirai sul letto l'ultimo borsone, lo aprii e notai le armi che mio padre mi aveva regalato per il mio compleanno, richiusi il borsone e lo nascosi sotto al letto. Guardai l'orario ed erano le 21, iniziai a prepararmi, per l'occorrenza scelsi un vestitino nero corto con delle parti trasparenti, infilai una giarrettiera e ci misi diversi coltellini, tirai giù il vestito e alla fine indossai i tacchi, mi truccai e raccolsi i capelli in uno chinion mosso alto, mi guardai allo specchio e non sembravo nemmeno io; scesi le scale e vidi mio padre uscire: << Vai a caccia papà? Tranquillo Allison non può sentirci, è già uscita>> gli domandai mentre mi mettevo il soprabito: << Sì, te non vieni? >> poi mi guardò meglio come ero vestita: << Mi sa di no!! Divertiti alla festa... Ci andremo domani insieme >> mi sorrise e mi aprii lo sportello della macchina di mia madre, mi misi la cintura e abbassai il finestrino: << Cat, stai attenta, c'è la luna piena >> mi disse infine, lo guardai dritto negli occhi: << Stai tranquillo papà, mi hai addestrato bene >> tirai su il finestrino e mi diressi alla mia festa. Arrivai che erano le 22:00 parcheggiai l'auto, scesi, chiusi lo sportello e mi diressi verso la festa.  

Mi stavo divertendo come una matta, Lydia era diventata più matta e non era quell'oca che credevo che fosse, bevvi qualche bicchierino di alcolici e ballai con tantissimi ragazzi. La festa purtroppo finii verso le 04:00, mi avviai verso la macchina, ma non ero sola, sentii una presenza alle mie spalle, mi girai e vidi lui: << Ma tu guarda chi si è degnato di venirmi a trovare >> si avvicinò a me, era serio, beh lo era sempre stato: << Dove sei stata in questi sei mesi? Ti ho cercata da per tutto!! >> mi avvicinai al suo orecchio e con tono calmo e cuore che batteva normalmente gli dissi: << Non sono affari che ti riguardano >> tornai verso l'auto, ma lui mi fermò con un polso: << Cat, tu sei mia, lo vuoi capire? Quando ho visto che ballavi con quei ragazzi, io volevo ucciderli e staccargli le teste >> presi un colettino dalla giarrettiera, roteai il polso, mi liberai e misi il suo braccio dietro alla sua schiena e gli puntai il coltello alla gola: << Io non sarò mai tua!! Questo è un avvertimento Derek!! Stai lontano da me e nessuno si farà male >>, mollai il suo braccio, infilai il coltellino nella giarrettiera e mi avviai verso l'auto: << Questa non sei te Cat, ritorna in te!! Ti hanno fatto il lavaggio del cervello e lo hanno riempito di scemenze >> non gli riposi neanche, salii in macchina e me ne ritornai a casa, parcheggiai la macchina in garage, spensi il motore, mi asciugai le lacrime e mi guardai allo specchio: << Se mio padre mi vedesse in queste condizioni, capirebbe tutto >> mi sistemai il trucco e quando fui pronta scesi dalla macchina e mi diressi verso la cucina, quando entrai ci trovai mio padre che sorseggiava una tisana: << Ti sei divertita alla festa? >> feci un sì con la testa, presi l'acqua dal frigo e mi sedetti di fronte a mio padre: << Ho visto Derek, l'ho minacciato >> stava bevendo e appoggiò la tazza sul tavolo: << Lo so! Ti ho tenuto sotto controllo per tutta la serata insieme ai miei uomini, non arrabbiarti! Appena Derek avrebbe saputo che tu eri tornata, sapevo che si sarebbe messo in contatto con te e infatti non mi sono sbagliato. Quando ti ha preso per il polso, stavamo per intervenire, avevo paura che ti facesse del male, ma poi sei riuscita a liberarti e ho avuto conferma che la mia bambina adesso sa badare a ste stessa >> gli sorrisi, mi alzai dalla sedia e andai verso mio padre e gli diedi un bacio sulla fronte: << Non sono arrabbiata! Anzi sono contenta che tu mi abbia tenuto sotto controllo, mi sentivo sicura e grazie per avermi addestrato in questi sei mesi. Ti voglio bene papà >> vidi mio padre allungarmi un borsone mezzo vuoto: << Cos'è? >> gli chiesi curiosa: << Aprilo!! E' un piccolo pensierino >> lo aprii e dentro c'era un nuovo arco con delle frecce, tirai fuori il tutto e lo guardai meglio, era davvero bellissimo, abbracciai mio padre e lo ringraziai. Dopo averlo provato senza frecce, andai in camera mia, ma quando fui davanti alla porta, sentii qualcuno al suo interno, aprii piano la porta e posizionai la feccia, tirai la corda e quando fui pronta entrai, vidi qualcuno seduto sulla mia sedia e scoccai, prendendolo per il braccio, accesi la luce e vidi che era Scott, corsi da lui e appoggiai l'arco sulla scrivania: << Scott sei impazzito? Che cosa ci fai in camera mia? >> si tolse la freccia dal braccio e cercò di non urlare, quando l'estrasse me l'allungò: << Scusa Cat, non volevo spaventarti, ma avevo bisogno di parlarti, senza che nessuno sapesse che fossi qui >> lo stavo ascoltando, andai verso la porta e la chiusi a chiave, poi mi incamminai verso l'armadio e lo aprii, tirai fuori la cassetta da pronto soccorso, mi avvicinai e gli disinfettai la ferita: << Certo che voi Argent ce l'avete con il mio braccio ahah prima tuo padre e adesso tu >> sorrisi, per poi fermarmi a disinfettarlo: << Anche tu sei come lui, Allison lo sa? >> Scott mi guardò sorpreso, forse non se lo aspettava che sapessi il suo segreto: << Allison non sa ancora niente!! Da quanto tempo lo sai? >> gli stavo attaccando la garza con lo scotch apposta: << Da quando Derek mi è venuto a parlare a scuola, dopo che me ne sono andata, mi nascosi dietro a una colonna e vi ho sentiti parlare. Comunque scusa per prima, non volevo farti del male cognatino ahah >> gli feci l'occhiolino, misi via la cassetta da pronto soccorso e mi sedetti sul letto e mi tolsi i tacchi: << Allora Scott di che cosa volevi parlarmi? Se si tratta di Derek puoi anche andartene >> Scott si alzò e si sedette vicino a me, lo guardai: << Si tratta proprio di Derek, mi ha raccontato di stanotte. Cat perché lo hai "aggredito" in quel modo? Poteva farti del male o anche ucciderti lo sai? Anche perché c'era la luna piena>> non potevo crederci, Derek che parlava di cose nostre a Scott e forse anche a Stiles, mi alzai in piedi e iniziai a fare avanti e indietro per la camera con le mani sui fianchi, gli diedi le spalle: << Scott io non voglio fargli del male, come non voglio farlo a te, ma ho fatto una promessa a una persona >> Scott si alzò e mi fece girare, mi tirò su il mento e vide che stavo piangendo, mi asciugò le lacrime: << Tu lo ami? >> quelle parole mi rimbombavano dentro alla testa: << Sì, ma non doveva succedere, come non doveva baciarmi. Scott io sono una Argent e non potrò mai stare con lui. Ti do un consiglio: non far scoprire il tuo segreto da mio padre, se no è la fine per te e Allison e non voglio che mia sorella soffra. Devo portare io il peso di tutto, non lei che ora è felice. Spero che questa conversazione rimanga tra me e te e che non ne parlassi con Derek. Lui deve sapere che lo odio, che lo odio con tutta me stessa e non deve scoprire la verità. Scusami Scott ma sono stanca e vorrei dormire. Buonanotte >> mi abbracciò da amico e scese giù dalla finestra; andai ad aprire la porta, mi tolsi il vestito e indossai il pigiama, mi misi a letto e chiusi gli occhi, in lontananza sentii che qualcuno mi stava spostando una ciocca da davanti gli occhi e mi disse: << Ti amo anch'io. Addio >>.  




Questo è l'abito che aveva Cat alla sua festa



Mentre questi sono il suo vecchio e nuovo arco. Quello nuovo è quello regalato da suo padre in questo capitolo, mentre quello vecchio è quello che ha fatto spaventare Derek nel capitolo 2.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***




Era vero quello che avevo sentito, mi stava dicendo addio, ero pronta a lasciarlo andare? Sentii che si stava avvicinando alla finestra e se avesse saltato, non l'avrei più rivisto; scostai le coperte e con un balzo ero dietro di lui, lo abbracciai: << Non sono pronta a lasciarti andare Derek, ma se è il prezzo che devo affrontare, perché tu sia al sicuro, allora sono pronta!! >>, sentii le sue mani sulle mie, le staccò, si girò: << Ho ascoltato senza volere la conversazione tra te e Scott. Stasera quando mi hai puntato il coltello alla gola, ho davvero avuto paura, non di morire, ma di averti persa per sempre e invece ora ho scoperto che mi hai sempre amato, è tutta colpa mia se siamo giunti a questo punto >> le lacrime mi scivolarono giù per il volto: << Quando sei sparita in questi sei mesi, sono impazzito, pensavo che ti fosse successo qualcosa e ogni sera entravo in camera tua pensando di trovarti lì a fare i compiti, ho ascoltato tutte le conversazioni ma nessuno sapeva che fine avevi fatto, soprattutto tua sorella e tua madre; sono arrivato persino a pensare che fossi morta Cat!! Ma poi stamattina Scott mi ha mandato un messaggio con scritto che eri ritornata a scuola, all'inizio non credevo che fosse vero, dovevo vederlo con i miei occhi, quindi sono venuto a scuola e quando fui arrivato, vidi la tua moto parcheggiata, sono entrato a scuola e mi sono affacciato alla tua classe e ti ho visto, stavi ascoltando la lezione e mordendo la biro; lì il mio cuore ha riniziato di nuovo a battere forte. Dovevo parlarti e sapere del perché te ne fossi andata via in questi mesi, senza lasciare traccia, ma eri sempre con qualcuno e non potevo dare nell'occhio dopo l'ultima volta, così venni a casa tua, ma eri impegnata a disfare le valige, mi affacciai alla finestra e quando vidi l'ultimo borsone pieno di armi, mi mancò il respiro, non poteva essere... Che la mia adorata Cat, fosse diventata una Argent e che mi volesse vedere morto. Andai alla festa che Lydia aveva organizzato per il tuo ritorno e quando ho visto che ti stavi divertendo con altre persone, mi arrabbiai moltissimo, mi hai persino fatto trasformare, ero accecato dalla rabbia, stavo per entrare dentro e ucciderli tutti ma Scott mi ha fermato e mi ha promesso che avrebbe parlato con te, ma prima però dovevo farlo io, così aspettai che la festa finisse e che tu fossi da sola, il tuo comportamento era freddo, il tuo cuore era calmo e questo non riuscivo a sopportarlo, quando mi puntasti il coltello addosso e mi dicesti quelle parole, volevo attaccarti, così radunai la poca lucidità che mi era rimasta e mi affondai le unghie nel palmo della mia mano libera, poi il resto lo sai >> non avevo sofferto solo io in questo periodo ma anche lui, ero stata un ingenua: << Derek io non volevo farti soffrire, ho promesso a mio padre di starti alla larga, quando eri venuto a scuola mi hai così spaventato a morte, che quando fui a casa chiesi a mio padre di allenarmi per potermi proteggere, lui naturalmente mi disse di no, io avevo paura di te Derek, mi avevi lasciato un livido sul polso e ormai me lo rompevi, così gli raccontai tutto e appena vide il livido, mio padre diede di matto, iniziò a rompere tutto ciò che c'era in casa, mia madre preoccupata venne a vedere e mio padre le raccontò tutto, così in gran segreto partimmo >> stavo ancora piangendo e lo abbracciai, bagnando così la sua maglietta grigio scuro, lui mi abbracciò e mi baciò i capelli: << Sei sempre e resterai la mia piccola Cat, mi sono sbagliato non sei cambiata... Ora che ti ho ritrovato non ti lascerò andare tanto facilmente >> mi tirai su e mi asciugai le lacrime, mi diede un bacio sulla guancia: << Come faremo con i miei? >> gli domandai, mi prese per mano e mi mise a sedere sul letto, poi si sedette anche lui: << Cat se vogliamo essere felici insieme, nessuno lo dovrà sapere, né tua sorella e nemmeno i tuoi genitori, gli unici saranno Scott e Stiles, anche perché sono sempre con me. E' l'unico modo >> gli sorrisi, mi avvicinò a me e mi iniziò a baciare, gli misi le braccia intorno al collo, sentivo la sua lingua che cercava la mia e quando l'ebbe trovata iniziò a giocarci, sentivo la sua mano che pian piano mi stava slacciando la maglia del pigiama, me la tolse, tirai indietro la testa e iniziò a baciarmi il collo, per poi andare sempre più giù, si fermò quando era arrivato all'elastico dei pantaloni, ma non credo che si sarebbe fermato solo perché c'era un intoppo e come immaginavo mi levò i pantaloni del pigiama e mi slacciò il reggiseno per poi levarmelo, nel frattempo che eravamo staccati gli levai dolcemente la maglia, gli slacciai il bottone dei jeans e se li tolse, mi sdraiò sul letto e dopo qualche secondo era sopra di me e riprese a baciarmi, sentivo le sue mani sul mio corpo, e con una scese accarezzando tutta la mia pelle, le mie cosce finché non andò a insinuarsi dentro alle mie mutandine e non solo, sentii dentro di me un dito e iniziò a muoverlo, per poi passare con un secondo dito e fare la stessa cosa, iniziai a gemere: << Derek >> mi ritornò a baciare ed io sorrisi: << Non voglio farti del male Cat, però se sentirai dolore dimmelo che mi fermo >>, annuii con la testa, sentii tirarsi giù le mutande ed entrò in me: << Derek mi fai male >> mi accarezzò, mi baciò la guancia: << Cat sono quasi dentro, rilassati >> feci come mi disse, ed entrò tutto, sentivo male, iniziai a graffiarci la schiena, sfogando così il mio dolore, incominciò a muoversi lentamente, per poi aumentare e pian piano il male sembrava lasciare posto al piacimento, ripetei il suo nome non so quante volte, finché non raggiungemmo il piacere insieme; si accasciò di fianco a me, guardai l'ora, erano le 6:00 di mattina e quella notte non avevo dormito per niente, mi alzai dal letto e raccolsi la mia roba, sentivo lo sguardo di Derek su di me: << Dove stai andando amore? >> mi girai e mi misi in ginocchio sul letto, mi chinai ed ero vicinissima al suo viso: << A farmi una doccia e tu dovresti andare, tra poco si svegliano i miei e non vorrei che ti trovassero nella mia camera >> gli diedi un bacio sulla punta del naso, per poi passare alle sue labbra, lui mi abbracciò e mi tirò a se, facendomi perdere l'equilibrio, ero sopra di lui e lo guardai negli occhi: << Dobbiamo stare attenti nel vederci, mio padre stanotte mi ha tenuto sotto controllo, devo far si che si fidi di me >> Derek mi lasciò e si alzò dal letto e iniziò a cercare i suoi vestiti, mentre io mi infilai una vestaglia: << Staremo attenti non ti preoccupare Cat >> si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte, si vestì e lo accompagnai alla finestra, finché non notai due occhi rossi spuntare da dietro a un cespuglio, anche Derek se ne accorse e mi spinse dietro di se: << Derek che succede? Derek? >> si girò verso di me e aveva il volto da lupo: << Cat non ti preoccupare, qualunque cosa sia, io ti proteggerò >> avvicinò il suo volto al mio, chiusi gli occhi e mi baciò, ma quando gli riaprii lui non c'era più. 
La campanella suonò e mi svegliò dai miei pensieri, presi su i libri e li depositai dentro all'armadietto, avevo due ore libere e andai a fare delle ricerche su quegli occhi rossi che avevo visto quella mattina presto e mi diressi verso la biblioteca, non c'era nessuno, meglio per me: presi fuori il portatile dalla borsa lo accesi e quando fu pronto, aprii la cartella sulla scrivania, dove c'era scritto "BESTIARIO" , nella sezione Werewolves, dovevo sapere di più; questa era la seconda volta che aprivo il bestiario, iniziai a giocherellare con la penna e incominciai a leggere a bassa voce:  gli occhi del licantropo possono cambiare colore se provocati: il rosso è riservato agli alpha (state in guardia dal rosso), blu ai licantropi che hanno già preso una vita umana innocente, giallo ai licantropi che deve ancora non l’hanno presa. Mi vennero in mente gli occhi di Derek, erano blu, quindi vuol dire che aveva ucciso una persona innocente, chiusi il pc e lo misi nella borsa e iniziai a ripassare economia, dato che avevo un test dopo, ma non riuscivo a concentrarmi, mi venivano in mente quelle parole: " blu ai licantropi che hanno già preso una vita umana innocente ", sentii due braccia muscolose abbracciarmi da dietro e sobbalzai, mi girai e trovai Derek dietro di me, mi aveva fatto venire un infarto: << Che stai facendo Cat? >> mi domandò incuriosito e sul suo viso si dipinse un sorriso: << Cercavo di ripassare economia, dopo ho un test. Ma non ci riesco, c'è una frase che mi tormenta >> speriamo che spieghi esattamente cos'è successo: << Prima del ripasso di economia, ho fatto delle ricerche sul bestiario, per vedere se trovavo qualcosa su quegli occhi rossi e ho trovato più di quello che cercassi >> vidi la faccia di Derek incupirsi: << Ho letto che gli occhi di un licantropo possono essere, rossi se si è un alfa, blu quando hanno preso una vita umana innocente e giallo quando la devono ancora prendere. La mia domanda è questa: Derek chi hai ucciso per avere quegli occhi? >>, abbassò la testa e il suo sguardo divenne triste: << Mi ero innamorato di una ragazza si chiamava Paige, lei non sapeva ciò che ero, volevo che il nostro rapporto funzionasse, così chiesi a un'alfa di morderla, ma come ben sai il morso o ti trasforma oppure ti fa morire. A Paige successe quest'ultima cosa, stava morendo tra le mie braccia, lei mi disse di mettere fine a questo dolore, così la uccisi >> gli tirai su il viso, per poterlo guardare negli occhi, erano lucidi, lo abbracciai forte a me; ero stata una stupida a dubitare di lui e una cretina a domandargli una cosa del genere: << Derek mi dispiace, non volevo aprirti delle ferite emotive. Perdonami >> si staccò dal mio abbracciò e mi iniziò a sorridere: << Un modo ci sarebbe, finite le lezioni passa da me >> sapevo cosa aveva in mente, gli e lo potevi leggere dal suo sorrisino malizioso: << Non posso passare da te, è proprietà privata ahahah >> si avvicinò e mi baciò, sentii la sua lingua cercare la mia, ma proprio in quell'istante la campanella suonò e in biblioteca entrò Stiles insieme a Scott: << Scott dovresti parlare con Derek, chiamal.... mi sa che non ce ne bisogno >> quello che videro era: Derek che aveva in una mano stretto il mio sedere, mentre l'altra era in mezzo ai miei capelli, con il viso vicino al mio: << Derek eccoti. Scott ti stava cercando, ma sapete che esistono le camere per fare certe cose? >> Derek mi mollò, ed io mi sistemai come meglio potevo, lo vidi avvicinarsi a Stiles: << Stiles sta zitto, altrimenti ti ammazzo >>, vidi i miei amici scoppiare a ridere: << Beh dopo quello che ho visto, credo che ti sei giocato la carta del bel tenebroso >> concluse Stiles, vidi Derek che si stava avvicinando a Stiles, più furioso che mai, lo fermai per un polso, mi avvicinai al suo orecchio: << Pensa a quello che abbiamo fatto stamattina, che se fai il bravo, finito la scuola potremmo rifarlo >> gli morsi l'orecchio, gli lasciai il polso e portai via Stiles, se no me lo trovavo morto per davvero. 
<< Quindi tu e Derek state insieme? I tuoi lo sanno? Tua sorella?>> eravamo sugli spalti del campo di lacrosse, era una vita che non parlavo con Stiles: << Non lo sa nessuno, esclusi te e Scott. Derek vi avrebbe informato personalmente. Stiles deve rimanere segreto, se i miei lo scoprissero, lo ucciderebbero e non in senso letterario; saranno così spietati che lo dovrò fare io stessa e mia sorella non capirebbe >> mi rattristii, questo a Derek non l'avevo detto, avevamo già sofferto abbastanza: << Ma voi cacciatori non avete un tipo di codice? >> dovevo ammetterlo, Stiles era veramente bravo a scovare le cose: << Sì, abbiamo un codice. Il nostro è "Nous chasson ceux qui nous chassent " ovvero: noi cacciamo chi ci dà la caccia e un 'altro è che se un cacciatore viene morso, si deve togliere la vita prima della sua prima luna piena >> presi lo zaino e scesi gli scalini: << Quindi se un alfa ti dovesse mordere, te Cat dovresti ucciderti, giusto? >> Annuii con la testa: << Ma ora mi sorgono due domande: se tu venissi morsa, Derek lascerebbe che tu ti uccidessi? E se Derek inizia a essere un spietato assassino te lo uccideresti? >> non ci avevo mai pensato, ma la riposta è solo una: << Per la prima domanda: anche se soffrirebbe, non può impedirmelo. Per la seconda domanda invece gli darei la caccia finché non lo uccido. Io rispetto il codice >> ci incamminammo verso la scuola, ignari di chi ci stava ascoltando. Finalmente la scuola finii per quel giorno, il test di economia era davvero facile non avrei mai pensato di superarlo: << Cat ci vediamo a casa? >> mi domandò Allison mentre salivo in sella della mia moto: << No Ally, vado a fare qualche tiro con l'arco nel bosco, così papà non si lamenta dei buchi che faccio in camera >> odiavo mentire a mia sorella, lei era tutto per me, ma non ero la sola che le mentiva: << D'accordo... Ah dimenticavo stasera sul tardi arriva la zia Kate, ma la vedremo domani mattina sicuro >>, non potevo sentire alle mie orecchie, proprio ora doveva arrivare zia Kate?  
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***






<< Derek, Derek!! >> urlai preoccupata, entrando
 nella sua casa bruciata, lo vidi scendere le scale e mi stava fissando: << Che succede CatE' successo qualcosa? >>, mi chinai, mettendomi due mani sulle ginocchia, così che potevo riprendere fiato: << Arriverà stanotte e non voglio che ti faccia del male, sta attento >>, feci per andarmene, ma con un balzo lo trovai di fronte a me: << Chi sta per arrivare? Cat vuoi dirmelo? >> mi stava scuotendo dalle spalle, gli tolsi le mani e lo guardai dritto negli occhi: << Kate!! >> vidi la sua faccia farsi seria, forse non era seria ma nera di rabbia: << Derek, non sono venuta fin qua per dirti solo questo.... Ma è meglio se chiudiamo qua la nostra storia... So che abbiamo appena iniziato a stare insieme, ed è stato un errore. Sappiamo entrambe che il primo posto che verrà, sarà qui a casa tua; ti metterei solo in pericolo. Sta lontano da me finché c'è lei!! >>, Derek mi abbracciò, sapevo già che non mi avrebbe mai lasciato andare e quell'abbraccio era la prova, dovevo ferirlo a parole o se proprio era necessario, anche fisicamente: << Derek, lasciami!! La nostra storia si chiude qua... Ma prima devo dirti una cosa: ti ho mentito, non ti ho mai amato, ti stavo solo usando per prendere informazioni da te, ti odio, odio quello che mi hai fatto, ti odio quello che mi hai fatto diventare e mi odierai anche tu per quello che sto per fare, solo io posso ucciderti ricordatelo >> portai una mano dietro alla schiena, tirai fuori una freccia e gliela conficcai dritto nello stomaco, lo vidi piegarsi in due e scappai, prima che mi avrebbe ammazzato, raggiunsi la moto e diedi gas, mentre guidavo pensavo " Mi dispiace Derek, lo faccio solo per il tuo bene ", arrivai in casa e trovai mio padre pronto per uscire: << Ben arrivata a casa Cat, dove sei stata? >> lo fissai, aveva in mano una tanica di benzina: << A caccia, te invece dove stai andando con quella tanica? >>, vidi Allison affacciarsi da sopra la scalinata: << Papà dove stai andando? >> domandò mezza assonata: << Lo stavo per dire a tua sorella... Mi ha chiamato vostra zia ed è rimasta senza benzina... ora andate a letto. Ci vediamo domani mattina >> come mentiva bene mio padre, salii le scale e mi diressi in camera mia, vi avvicinai alla finestra e la chiusi a chiave, avvolsi dello strozzalupo intorno alla finestra, vi state chiedendo se ho paura di Derek? In questo caso sì.  
La mattina dopo mi svegliai, sentendo delle urla provenire dalla stanza accanto, scesi dal letto e andai a vedere, vidi Allison abbracciata a Kate, aveva sempre stravisto per nostra zia: << Ma guarda chi si è degnato di svegliarsi!! Buongiorno nipotina mia, non vieni a darmi un abbraccio? >> mi avvicinai e l'abbracciai, "strega" pensai: << Ma guarda come sei diventata grande, sei diventata una bellissima donna... Dai andatevi a preparare che vi attende la scuola >> uscimmo dalla stanza di Kate e ci andammo a preparare, quella mattina avevo optato per una canottiera nera, con sopra una giacca verde scuro, jeans strappati e dei mocassini, presi la shopper di luis vuitton e mi avviai verso scuola; entrai in classe insieme a Lydia e Allison, avevamo un test di due sulla letteratura inglese, la mia preferita. Consegnai tutto all'insegnante dopo un'ora, uscii dalla classe, ma appena vidi Derek mi nascosi dietro a una colonna, stava andando verso Jackson, era messo piuttosto male; cercai di avvicinarmi, ma non riuscii a sentire quello che stavano dicendo, a un certo punto Derek sfoderò gli artigli e li piantò dentro al collo di Jackson, stavo per intervenire, ma suonò la campanella, vidi Derek allontanarsi, mi avvicinai a Jackson: << Jackson, prendi questo e vai a farti medicare la ferita >> e gli allungai un sacchetto con dentro del disinfettante, fatto apposta per quei tipi di graffi. La giornata passò molto velocemente, mi diressi alla mia moto, montai in sella e partii, sorpassai la macchina si Stiles e gettai un'occhiata dentro e lo vidi insieme a Derek, io e lui ci scambiammo gli sguardi, poi accelerai, impennando. Quel pomeriggio Allison era a casa con Scott, doveva darci ripetizioni, mentre io passavo tutto il pomeriggio a tirare con l'arco e in quel preciso instante mi venne un flashback: - "Allora tu e Scott a casa da soli eh " esclamai con una faccia da mezza pervertita, vidi mia sorella diventare rossa: " Cat ha ragione, fagli vedere chi comanda, prendi l'iniziativa e dacci dentro " io e Lydia ci guardammo e scoppiamo a ridere – volevo proprio vedere mia sorella saltare addosso a Scott, scoccai una freccia e andò a finire fuori dal bersaglio, colpendo il bianco; dovevo liberare la mente, respirai a fondo, posizionai la freccia e scoccai: << Centro!! >> provai per una ventina di volte e tutte le frecce finirono al centro; erano le 20 forse era meglio tornare a casa, le raccolsi e smontai l'arco, montai in sella e in quel momento vidi 2 messaggi, uno di Scott e l'altro di Stiles: 

Scott: Cat, ho provato a chiamarti innumerevoli volte, dove sei, ho bisogno del tuo aiuto!! Derek sta male!!  

StilesCat, non so cosa stia succedendo a Derek, ma non guarisce, solo tu puoi salvarlo... gli resta poco tempo. Tua zia l'ha colpito con uno strano proiettile, ci serve quello. Siamo nella clinica veterinaria dove lavora Scott. 

Derek stava morendo, non era servito a niente allontanarlo da me, misi in moto e con una velocità assurda arrivai a casa in una quindicina di minuti, entrai in casa e vidi tutti a tavola, c'era anche Scott: << Scusate il ritardo, ero a tirare con l'arco e non mi sono accorta dell'orario, voi continuate a mangiare, io non ho fame. Vado a farmi una doccia e poi vado a dormire >> salutai tutti, entrai in bagno e aprii l'acqua, dopo di che entrai in camera di Kate e iniziai a cercare il proiettile, notai un borsone nero sotto al suo letto, lo tirai fuori, lo aprii, presi la scatola e guardai al suo interno e trovai il proiettile che mi diceva Stiles, lo presi e lo misi in tasca, misi tutto com'era e chiusi il borsone, per poi rimetterlo sotto al letto; entrai in bagno e chiusi l'acqua, aspettai qualche secondo e uscii dal bagno, mi cambiai di vestiti e decisi di uscire di casa e davanti alla porta vidi Allison e Scott che si salutavano, scesi le scale e non appena mio padre mi vide vestita non tardò a informarsi dove sarei andata, quindi mi domandò: << Cat, non dovevi andare a letto? >> e ora che mi invento? Pensa Cat, pensa Cat, trovato: << Mi ha chiamato Stiles, ha bisogno di un'amica con cui parlare e non ho saputo dire di no >> uscii di casa seguita da Scott, dopo qualche isolato arrivammo alla clinica veterinaria e la scena che mi trovai davanti non era delle migliori: Stiles stava per tagliare il braccio a Derek, Scott entrò e per fortuna che li fermò: << Siete diventati pazzi? Cat ha trovato il proiettile >> entrai e allungai il proiettile a Scott, Derek mi stava fissando meravigliato, lo guardai per poi andarmene, uscii dalla clinica e aspettai, non so nemmeno io il perché; cominciai a giocare con mozzicone di sigaretta a terra, lo spostavo con il piede: << Cat, Derek è salvo, se non fossi arrivata in tempo si sarebbe tagliato il braccio o peggio ancora sarebbe morto, grazie >> mi voltai e vidi Stiles, gli sorrisi, lo abbracciai e mi incamminai verso casa, mi fermai e osservai le stelle;  avevo salvato la vita dell'uomo che amavo e gliela salverei altre mille volte, so di averlo ferito, ma l'ho fatto per il suo bene e cosa è servito? A niente, dovevo fare qualcosa, ma che cosa? L'unico modo era andare a caccia insieme a Kate, così potevo tenerla d'occhio, era l'unico metodo. Una voce mi fece tornare alla realtà: << Perché mi hai salvato, se tu stessa mi vuoi morto? >>, mi girai e vidi Derek, si era ripreso e questa cosa mi faceva stare tranquilla, ma la cosa più importante, è che si era bevuto la mia bugia: << Perché solo io posso ucciderti, nessun altro può farlo. Per questo ti ho salvato >> si avvicinò a me, un passo in più per lui e uno indietro per me: << Sapevo che non dovevo fidarmi di te, non dovevo innamorarmi, sei uguale a Kate, sei pazza come lei, fai bel viso a cattivo gioco. Non abbassare mai la guardia, perché se lo fai sarai morta e ti ucciderò con le mie stesse mani >> quelle parole mi ferirono molto, ma dopotutto me l'ero cercata: << Hai ragione sono pazza come lei e non vedo l'ora di battermi con te >> mi voltai e mi avviai verso casa. 
Arrivata a casa mi diressi verso la camera di Kate, dovevo entrare nel suo giro e dovevo diventare pazza quanto lo era lei, dovevo sacrificare ogni cosa per proteggere le persone a me care. Entrai nella sua stanza, la vidi che era pronta ad uscire per andare a caccia: << Voglio entrare nella tua squadra Kate >> si voltò, mi fece un sorriso da pazza squilibrata: << Tuo padre mi ha raccontato cosa è successo e cosa sei diventata: benvenuta nella squadra nipotina mia >>. 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


<< Cat vatti a cambiare non puoi venire a caccia con me in quello stato, sei visibile lontano un miglio >> Kate aveva ragione, andai in camera mia e optai per un paio di jeans neri, con canotta nera e un giacchino in pelle, ai piedi misi degli stivaletti neri; presi il mio borsone con dentro arco e frecce e me lo misi in spalla e tornai da Kate: << Sono pronta, dove andiamo a cacciare? >> chiesi curiosa, dato che gli unici lupi che c'erano a Beacon Hill erano: Derek, Scott e l'alpha; Kate sorrise, quel sorriso da pazza psicopatica, diceva tutto, andavamo da Derek.
Eravamo in auto e dovevo avvisarlo, ma come? Derek mi odiava e mi avrebbe odiato per tutta la vita e avrebbe fatto bene, mi sono comportata da stronza nei suoi confronti e l'ho fatto per il suo bene. Presi fuori il cellulare e mandai un messaggio a Scott, era l'unico che poteva avvisarlo del pericolo:
 Scott, corri più veloce che puoi e vai avvisare Derek che è in pericolo. Kate ed io stiamo arrivando da lui e non so cosa voglia fargli. Ti prego. Ah un'ultima cosa, non dirgli che sono stata io a dirtelo, lui non capirebbe. -Cat- 
Non feci in tempo a mettere via il cellulare che mi rispose subito:
Sono già da Derek e tranquilla non gli dirò chi mi ha informato. Grazie. Ma toglimi una curiosità perché sei a caccia con quella pazza di tua zia?
E adesso che gli rispondo? Guardai Kate e poi guardai il cellulare, gli dico la verità, almeno avrò un alleato con me e non sarò sola:
Per proteggere te e Derek, ma soprattutto Derek. Se sto con lei riesco a capire quello che vuole fare in anticipo e riesco a riferirvelo. Ho dovuto allontanarmi da Derek con la forza, non so se ti ha raccontato, l'ho fatto per lui e deve credere che io sono pazza come Kate, che lo odio e che voglio ucciderlo, non deve sapere niente, fino al momento opportuno. Mi fido di te Scott. Ora chiudo che siamo arrivati. Buona fortuna.
Cancello i messaggi e spengo il cellulare per poi nasconderlo in macchina: << Con chi stavi messaggiando Cat? >>, scesi dalla macchina, aprii il baule e Kate mi raggiunse: << Con Lydia, mi ha chiesto se domani andavo con lei a fare shopping, le ho risposto che le sapevo dire >> tirai giù la cerniera e montai il mio arco, Kate stava caricando il la sua pistola e il fucile: << Se vuoi andare a fare shopping vai, domani sera stiamo a casa, voglio fare una serata tra nipoti e zia. Che te ne pare? >> ci incamminammo verso la proprietà privata di Derek: << Credo che sia un'ottima idea Kate. Quando ritorniamo in macchina scrivo a Lydia che non c'è nessun problema. Grazie >>, arrivammo alla casa degli Hale e Kate aprii la porta con un calcio, entrammo e la pazza mi fece un cenno con la testa, controllai tutta la casa finché in un angolo nascosto non vidi Scott: << Kate non c'è nessuno >> gli feci un occhiolino e scesi al piano di sotto: << So che è da qualche parte, me lo sento. DEREK VIENI FUORI!! VIENI FUORI!! >> iniziò ad urlare, sentimmo un rumore e venni scaraventata fuori dalla casa, contro un albero, sentii Kate e i suoi uomini sparare; speravo con tutta me stessa che Scott stesse bene. Mi alzai dolorante, mi toccai la testa con la mano e dopo me la portai davanti agli occhi, era sporca di sangue, mi tolsi il giacchino in pelle, mi sfilai la maglia e me la misi come benda, mi infilai di nuovo la giacca in pelle e ritornai dentro, presi il mio arco, posizionai la freccia e presi la mira, sfiorai Derek, lo vidi sorridere, buttai in angolo arco e frecce e gli corsi incontro per buttarlo a terra e riempirlo di pugni, mi prese un pugno e con tutta la sua forza mi scaraventò addosso a Kate, quando ci rialzammo non c'era più nessuno: << Se né andato, Cat torniamo a casa!! >> mi alzai e raccolsi da terra il mio arco e le mie frecce, ero un rottame, zoppicavo e mi tenevo la canotta ferma, non vedevo l'ora di arrivare a casa e di medicarmi: << Sei stata brava stasera Cat... Non mi aspettavo che fossi così combattiva, nonostante tutto sei mia nipote. Comunque non ti preoccupare per quella ferita, non è nulla di grave, domani mattina starai meglio >> presi il cellulare e lo accesi, nessun messaggio. Quando arrivammo a casa, mi chiusi in camera e mi spogliai, mi guardai allo specchio ed ero piena di lividi, presi la cassetta di pronto soccorso dal mio armadio, quando sentii una presenza alle mie spalle mi voltai e vidi Derek, mi avvicinai per prendere l'arco ma mi fermò: << Io non lo prenderei se fossi in te, conciata in quel modo non avresti nessuna possibilità di battermi >> e purtroppo aveva ragione, mi allontanai dall'arco e mi avvicinai alla cassetta di pronto soccorso e come se nulla fosse mi iniziai a medicarmi la ferita dietro alla testa: << Che cosa vuoi Derek? >>, si avvicinò a me e mi prese il cotone e mi iniziò a disinfettare la ferita: << Perché non mi hai colpito la freccia? Avevi tutto il tempo di prendere la mira e ferirmi >>, mi girai e lo guardai dritto negli occhi, dovevo mentirgli un'altra volta: << Non pensare male Derek!! Quello non era il momento adatto per ammazzarti e come puoi vedere, il colpo alla testa è stato talmente forte, che ho avuto problemi con la vista per qualche minuto, adesso vattene, prima che cambi idea e ti ammazzi >> lo vidi indietreggiare e sparire nel nulla, mi stesi sul letto e iniziai a piangere, non mi avrebbe mai perdonata e con quei pensieri mi addormentai.
La mattina mi svegliai al suono della sveglia, la staccai e mi girai dall'altra parte, non avevo voglia di alzarmi e andare a scuola, sentii la porta di camera mia aprirsi ed Allison buttarsi sopra il mio letto: << Cat hai sentito che faranno un ballo questo venerdì a scuola? Te con chi vai? >> mi girai verso di lei, perché non ne sapevo niente? Ah forse perché sono troppo occupata in questo periodo: << Sarà il ballo di fine anno scolastico... non ho un accompagnatore... Te con chi vai? Scommetto con Scott >> vidi il suo sguardo farsi triste, forse avevo toccato un tasto dolente per lei: << Sono successe un po' di cose in questo periodo, ma te eri sempre occupata con papà e Kate, pensavi solo a tirare con l'arco che non ti sei accorta che Lydia si è lasciata con Jackson, ed io e Scott facciamo tira e molla. Jackson mi ha inviato al ballo ed ho detto sì, ma ci vado anche con Scott, anche perché lui non potrebbe venire al ballo, ma ci viene lo stesso >> erano successe così tante cose in quel periodo che neanche me l'ero accorta: << E poi Kate mi ha chiesto di fare delle ricerche sulla nostra famiglia >> a quelle parole mi alzai a sedere sul letto: << Cosa ti ha chiesto di fare? >> posso immaginare cosa ha in mente Kate, vuole far sapere ad Allison della nostra famiglia, la vuole catapultare nel nostro mondo pericoloso, ma così facendo scoprirà la vera natura di Scott e sapeva che io sapevo di lui, mi odierà a morte: << Mi ha chiesto di cercare notizie su La Bête du Gévaudan.... Mi spieghi perchè hai il corpo pieno di lividi sorellina? E oggi pomeriggio vieni con me e Lydia? Andiamo a prenderci il vestito per il ballo >>, mi ero scordata di mettermi il pigiama: << Ieri sono andata a correre e sono scivolata giù da una discesa per colpa di quelle foglie di merda ed eccomi qua piena di lividi ahahah >> scoppiò a ridere anche Allison. Ormai ero sveglia e decisi di andare a scuola, la mattinata passò in fretta e così arrivò il pomeriggio: Lydia aveva già trovato diversi abiti e se li era andati a provare con Allison, io non avevo ancora niente. Giravo per il negozio e un abito catturò la mia attenzione: era nero con lo scollo a V sia davanti e sia dietro: << Non è troppo scollato quel vestito? Il tuo ragazzo sarebbe geloso >> mi voltai e dietro di me c'era un uomo sulla trentina d'anni: << Non ho un ragazzo quindi non faccio ingelosire nessuno >> che sfacciato, faccio per andarmene ma mi ferma per un braccio e mi voltai: << Scusa non volevo essere maleducato, ho visto quanto eravate bella e pensavo che avevate un fidanzato. Mamma mia quanto siete bella. Ma che gran maleducato, non mi sono presentato sono Peter, Peter Hale >> aveva il cognome con Derek, da quello che so, solo Derek era l'unico sopravvissuto, mi porse la mano e gliela strinsi: << Cathryn Argent, ma per gli amici Cat >> lo vidi sorridere, lo stesso sorriso di Derek: << Ti va se.......>> in quel momento all'auto parlante "c'è da spostare una moto targata MPW 984"  << Cavolo è la mia moto. Scusami Peter sarà per la prossima volta >> poggiai l'abito sull'attaccapanni e andai a spostare la moto, quando rientrai presi l'abito che avevo d'occhiato e lo comprai.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Il venerdì sera tanto atteso arrivò, anche se non avevo un accompagnatore ballavo una volta con Lydia, poi con mia sorella, poi con Stiles e devo dire che mi stavo divertendo un sacco, sino a quando non mi arrivò un sms da mio padre che mi diceva di raggiungerlo: << Papà che cosa vuoi? Vuoi rovinarmi il ballo scolastico? >> gli domandai tutta infuriata, mi lanciò il mio arco e le mie frecce: << Dobbiamo andare a caccia >> alzai gli occhi al cielo, mi incamminai al parcheggio degli autobus e vidi Scott e Allison, quest'ultima era salita sul bus, mentre Scott era rimasto giù e successe tutto in un secondo, due auto chiusero Scott in mezzo, era in trappola, saltò e rivelò la sua natura, mia sorella aveva assistito a tutto; corsi da mio padre: << Sei un bastardo, non doveva scoprirlo così >> mi tirò uno schiaffo e corsi via da lui e da tutti, arrivai a casa, mi cambiai e indossai i vestiti per andare a caccia, feci per uscire dalla camera, mia Allison mi spinse dentro: << Ora mi racconti tutto quello che sai, perché so che tu sai tutto e sapevi di Scott >> chiusi la porta a chiave: << Scott è un lupo mannaro ed è stato morso la sera prima che noi ci trasferissimo, mentre la nostra famiglia sono cacciatori di lupi mannari >>
<< Da quanto lo sai? >>
<< Lo so da quando nostro padre mi ha riportato a casa priva di sensi >>
<< E tu non mi hai mai detto niente? >>
<< Allison io volevo proteggerti >>
<< So proteggermi da sola, non ho bisogno del tuo aiuto sorellina >>
<< Ally ascolta: so che ti sai proteggere da sola e sai anche cavartela, volevo proteggerti dai nostri genitori, è vero sapevo cos'era Scott e vedevo quanto tu eri innamorata di lui e come lui è innamorato di te, ho voluto proteggere il tuo amore per lui, perché se i nostri genitori scoprivano che lui era il secondo beta, facevano quello che hanno fatto a me >>
<< Cosa ti hanno fatto? >>
<< Ho dovuto rinunciare all'amore della mia vita, solo perché lui è un lupo mannaro e mi aveva detto che ero sua e solamente sua, tra un incidente e l'altro ho raccontato tutto a mio padre, così partii con lui e mi fece diventare una cacciatrice, non sono andata all'estero a studiare in una scuola, quando tornai ho tentato di resistergli, ma ero sempre più innamorata di lui, alla fine decidemmo di vederci di nascosto, ma arrivò Kate e per proteggerlo ho dovuto lasciarlo, gli ho conficcato una freccia nella pancia e gli ho detto che lo odiavo e lo stavo usando, solo così sapevo che avrebbe ceduto e mi avrebbe odiato, ma Kate ormai lo ammazzava, sono riuscita a salvarlo, non volevo perderlo, ma gli ho mentito ancora e ora è sempre in percolo, per questo, di sera esco sempre con Kate, se sto con lei posso proteggerlo >> stavo piangendo, solo ora mi accorgo di aver sofferto tanto.
<< Scusami Cat, non pensavo che tu stavi soffrendo in questo modo. Mi sento orribile, io ero così felice con Scott che non mi sono accorta dell'infelicità di mia sorella. Tu hai detto no alla tua felicità per me e per proteggere il tuo amore >> sentimmo bussare, mi asciugai le lacrime e andai ad aprire, mi trovai Kate di fronte: << Chris mi ha chiamato, Allison vatti a cambiare che verrai con me e Cat a caccia. Ti faremo vedere cos'è un lupo mannaro >>. Mentre mia sorella si stava cambiando e Kate le raccontava tutto, andai in garage e impugnai la prima pistola che trovai, la caricai e presi dei proiettili di scorta, la nascosi dietro la schiena e dentro i jeans, tornai in camera mia a recuperare arco e frecce. 
Salimmo in macchina con Kate, ci dirigemmo verso casa di Derek e ci nascondemmo dietro a un albero, vidi Kate avvicinarsi a Allison e lei scoccò la freccia e in attimo fu giorno: << Una gamba e poi l'altra >> e mia sorella scoccò un'altra freccia verso Scott e poi verso Derek: << Ottimo lavoro nipotina, andiamo prenderli >> ci dirigemmo verso di loro: << Bene, ora uccidili Allison >> ci fermammo entrambe, Kate ci fissò e capii: << Ho capito, farò io >> puntò la pistola verso Derek, non avevo tempo da perdere, estrai la pistola che tenevo nascosta e la puntai alla tempia di Kate: << Sei ci provi, ti ammazzo >> Derek mi stava guardando incredulo: << Bene, bene!! Così la mia adorata nipotina Cathryn ha un debole per il nostro Derek. Ora ho capito tutto, sei voluta entrare nella mia squadra così potevi avvisarlo delle mie intenzioni, mossa astuta Cat >> caricai la pistola, ma in lontananza sentii una voce familiare: << Cat!! Kate!! Mettete giù le pistole >> vidi mio padre affiancarsi ad Allison: << Kate metti giù la pistola, adesso basta... Vale la stessa cosa per te Cat, non sei un'assassina >> mio padre aveva ragione, non ero un'assassina, ero una cacciatrice che rispetta il codice, posai la pistola a terra, ma Kate non fece altrettanto e la puntò verso mio padre: << Chris ho fatto quello che dovevamo fare >> mio padre ci sparò e la mancò: << Noi rispettiamo il codice: nous chassons ceux qui nous chassent >> disse, Allison in sottovoce sussurrò: << Cacciamo chi ci dà la caccia >>, mi misi davanti a Derek, non si sa mai che Kate aspettasse il momento giusto per ucciderlo; sentii una mano stringere la mia, mi girai e vidi la sua mano nella mia, gliela strinsi e gli sorrisi, ma quell'istante di felicità scomparve subito, non appena sentimmo una porta aprirsi e mio padre domandare: << Che cos'è? >>, Scott rispose subito: << E' l'alpha >>, raccolsi la pistola e stetti in guardia, ma il lupo mannaro era troppo veloce e mi ritrovai per terra sopra a Derek, Kate iniziò a sparare al vento finché non colpì qualcosa, o meglio qualcuno, vidi il volto di Derek sporco di sangue, ma aveva il viso preoccupato e solo allora capii chi aveva colpito Kate: me; mi accasciai a terra tenendo la mano destra sulla ferita, Derek mi tirò su la schiena e me la fece appoggiare al suo petto: << Non è grave tranquillo, vai ad aiutare Scott, Kate e mia sorella, io me la cavo >> gli sorrisi, mi adagiò con cura a terra e sparì dentro casa sua; stavo perdendo tanto sangue, vedevo sfocato, riconobbi due figure che si erano appena buttati per terra di fianco a me, era Allison e mio padre: << Cat, tieni duro, appena tutto questo sarà finito ti portiamo in ospedale. Mi dispiace per quello che è successo, mi dispiace averti dato uno schiaffo e mi dispiace per quello che ti ho fatto >> stava piangendo, gli asciugai le lacrime: << Papà ti perdono, ma ti devo dire una cosa, io amo Derek e voglio stare insieme a lui, voglio essere felice almeno una volta nella mia vita e voglio proteggere le persone importanti tra quale ci sei tu, mamma e Allison, poi ci sono i miei amici e per finire c'è Derek. Sappi che ti vorrò sempre bene >> stavo andando incontro alla morte, mi alzai aiutata da mia sorella e raccolsi il mio arco, le mie frecce e barcollando entrai in casa, il mio sguardo venne catturato da un corpo per terra senza vita: era Kate, mi diressi verso l'altra stanza e c'erano Scott e Derek, li vidi, stavano combattendo contro Peter, il signore del negozio, quindi è lui l'alpha; posizionai la freccia, chiusi un occhio, presi la mira sulla gamba e scoccai, ripetei lo stesso movimento e scoccai un'altra freccia nell'altra gamba, mi accasciai in ginocchio dolorante per la ferita, tentai di rimettermi in piedi e con grande fatica ce la feci, misi a fuoco la vista, notai Derek e Scott a terra, ero a faccia faccia con l'alpha: << Avanti fatti sotto, non ho tutta la giornata >>, Peter si scagliò contro di me e mi buttò fuori di casa, mi rialzai sorridendo: << E' tutto questo quello che sai fare? >> gli corsi incontro e iniziai a colpirlo con tutta la forza che mi rimaneva, finché da dietro non lo attaccarono Scott e Derek, caddi a terra stremata e poi il nulla. 
Non so esattamente quanti giorni, ore, secondi furono passati, sentivo solo delle voci in lontananza.
<< Durante l'intervento la stavamo per perdere, ma siamo riusciti a salvarla, però non sappiamo quando si risveglierà, ha perso troppo sangue e lo sforzo che ha fatto è stato enorme, dovevate portarla subito qua in ospedale >> da come parlava sembrava un dottore.
<< Quando ha perso conoscenza l'abbiamo subito portata qua. Mi dica dottore, mia figlia si sveglierà oppure no? >> questo era senza ombra di dubbio mio padre.
<< Servirà un miracolo signor Argent, lei e il ragazzo di Cathryn statele accanto e parlateci, dicono che le persone in questo stato sentano tutto >> sentii una porta chiudersi.
<< Derek, Scott vi prego salvatela... so che potete riuscirci.... vi scongiuro.... è la mia bambina e non voglio perderla >> mio padre stava piangendo, sentivo anche i singhiozzi di una donna, sicuramente era mia madre.
<< Chris, usciamo, lasciamoli da soli con la nostra bambina. Fate tutto ciò che potete, ma ti prego Derek, non la trasformare >> e uscirono.
<< Derek la salverai non è vero? >> domandò Scott preoccupato.
<< Non lo so. In questo ultimo periodo mi ha dato troppi problemi, hai sentito quello che ha detto Kate? Secondo lei Cat mi stava proteggendo, ma non è così, ha mentito persino a sua zia, ed è pazza come lei >> Derek non può aver detto queste cose.
<< Derek, ascoltami, quello che ha detto Kate era la pura verità; non poco tempo fa io e Cat abbiamo messaggiato e ti posso leggere cosa mi ha scritto: " Scott, corri più veloce che puoi e vai avvisare Derek che è in pericolo. Kate ed io stiamo arrivando da lui e non so cosa voglia fargli. Ti prego. Ah un'ultima cosa, non dirgli che sono stata io a dirtelo, lui non capirebbe.  ed io le ho risposto: Sono già da Derek e tranquilla non gli dirò chi mi hai informato. Grazie. Ma toglimi una curiosità perché sei a caccia con quella pazza di tua zia?  e lei mi scrisse questo Per proteggere te e Derek, ma soprattutto Derek. Se sto con lei riesco a capire quello che vuole fare in anticipo e riesco a riferirvelo. Ho dovuto allontanarmi da Derek con la forza, non so se ti ha raccontato, l'ho fatto per lui e deve credere che io sono pazza come Kate, che lo odio e che voglio ucciderlo, non deve sapere niente, fino al momento opportuno. Mi fido di te Scott. Ora chiudo che siamo arrivati. Buona fortuna. Lei ti ama e ti ha sempre amato, ha voluto farti credere che fosse pazza quanto sua zia, solo così tu avresti ceduto. Non ti ha mai abbandonato, ti proteggeva sempre, è quasi morta per te >> le parole di Scott mi toccarono parecchio e sentii qualcosa scendere giù dal viso: una lacrima. 
<< Perché non me lo hai mai detto? Io l'ho odiata, volevo ucciderla a tutti i costi, ma aspettavo solo il momento giusto che abbassasse la guardia. Sono stato uno stupido. >> 
<< Me lo aveva proibito.... Derek... guarda.... Cat sta piangendo.... c'è speranza >> sentii qualcuno che mi asciugò le lacrime.
<< Scott, ecco quello che faremo: assorbiremo il suo dolore, ce la possiamo fare, prendici la mano destra e pensa al suo dolore, le vene ti si coloreranno di nero e sentirai molto dolore, vuoi rischiare? Se è sì prendici la mano destra, mentre io la sinistra >>, mi presero le mani e quello che sentii delle urla provenire da entrambi, mentre per me era assoluta leggerezza. Strinsi la mano sinistra, aprii gli occhi e mi voltai verso Derek: << Ciao Derek!! >>.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


<< Ciao Derek!! >> lo vidi piangere e abbracciarmi, lasciai la mano a Scott e ricambiai l'abbraccio, quanto mi era mancato stringerlo a me: << Mi sei così mancato, non sai quante volte ho voluto mandare a monte i miei piani, solo per poterti abbracciare o baciare di nuovo e mi dispiace di averti mentito, ma volevo proteggerti e invece peggioravo sempre la situazione >> le lacrime rigavano il mio volto, Derek mi guardò e mi asciugò le guance: << Lo so piccola Argent, Scott mi ha raccontato tutto e comunque ti ho già perdonato, mentre puoi perdonare me per aver dubitato di te e scusami se in questi giorni volevo ucciderti >> gli diedi un bacio a stampo sulle labbra e lo riabbracciai, ma in quel momento sentii una porta aprirsi, ci staccammo da quell'abbraccio e vidi entrare i miei genitori, che mi corsero incontro e mi abbracciarono: << Cat sei tornata da noi, non farci mai più uno scherzo simile. Grazie mille Derek >> disse mia madre, mio padre si avvicinò a Derek e gli mise una mano sulla spalla: << Grazie e grazie per non averla trasformata per salvarla >> Derek gli sorrise e se ne andò. 
La notte non riuscivo a dormire, la ferita mi faceva male, mi giravo e rigiravo, ma non c'era verso, pain piano mi misi seduta sul letto e vidi che di fianco a me c'era Allison, che era intenta a studiare: << Ally!! >> la chiamai e tirò su il viso dal libro: << Non riesci a dormire? Ti fa male la ferita? >> feci un si con la testa, l'effetto della morfina: << So che di te mi posso fidare, mi racconti che cos'è successo dopo che ho perso i sensi? Perché nessuno me l'ha voluto dire >> alla mia domanda, la vidi irrigidirsi, poi posò il libro sul comodino e si avvicinò con la sedia al mio letto: << Dopo che hai perso i sensi, sono arrivati  Stiles e Jackson con una sostanza che ci ha insegnato Lydia, gli e lo abbiamo lanciato, sparato alla boccetta e infine l'alpha prese fuoco; quando il fuoco si spense Derek si avvicinò a Peter e lo uccise e divenne così il nuovo alpha; eri tra le mie braccia quando il tuo cuore stava rallentando a battere e Derek se ne accorse, ti prese in braccio per portarti all'ospedale, ma nostro padre gli puntò una testa alla tempia e gli disse di lasciarti andare, che non doveva toccarti, perché se eri in quello stato era per colpa di Derek. Avrebbero continuato all'infinito, così io e Scott ti abbiamo portato in ospedale; poi il tuo cuore smise di battere, non scorderò mai il dottore che ti faceva il massaggio cardiaco, ti stavo perdendo sorellina mia >> Allison stava piangendo: << Poi per fortuna che il battito era tornato, ti portarono subito in sala operatoria e in sala d'attesa il tempo non passava più; ho litigato pure con Derek e come papà gli ho rinfacciato che era tutta colpa sua se stavi così, perché se non lo avessi incontrato e se non iv sareste innamorati, tutto questo non sarebbe successo. Ero disperata Cat, non volevo perdere l'unica sorella avevo, tu sei tutto per me sorellina e se ti succedesse qualcosa non saprei perdonarmelo. Sei rimasta in coma per quattro mesi Cat, se non fosse stato per Scott che ha convinto Derek a guarirti, a quest'ora saresti ancora dormiente. Ah, devo dirti un paio di cose, è arrivato il nonno, Derek sta creando un esercito di beta e c'è un kanima che si aggira di notte per la città >> ecco perché nessuno voleva dirmi cosa era successo e cosa stava succedendo, non potevo lasciare una creatura così pericolosa; mi staccai la flebo, scesi dal letto e mi vestii: << Ally ti va di venire a caccia con me? >> le domandai entusiasta; la mia ferita mi faceva male sì, ma potevo resistere: << Cat, sei impazzita? Sei ancora convalescente, senza una firma non puoi uscire >>, mi misi a sedere imbronciata, volevo ritornare alla mia solita vita e poi avevo dormito sufficienza: << Dai Ally, io sto bene, mi fa solo male la ferita, poi ho voglia di andare a caccia del kanima e di ritornare a scuola. Ti prego metti la firma te >>, mia sorella si mise una mano sulla faccia e iniziò a fare no con la testa: << D’accordo a una condizione… Non userai la moto finché non sarai guarita con la ferita e non ti sforzerai più di tanto con la caccia… affare fatto? >> mi porse la mano ed io la strinsi: << Affare fatto sorella >> stringemmo l’accordo; mentre mia sorella firmava le scartoffie dell’ospedale, io l’aspettavo in macchina, collegai il mio iPhone alla sua radio e misi su “Waking the demon” dei Bulletti for my valentine e iniziai a cantare, avevo la musica talmente alta, che non sentii Allison entrare in macchina e abbassarla: << Ascolti ancora questa musica? >> le sorrisi, l’ascoltavo solo quando ne sentivo la mancanza: << Hai il mio arco e le mie frecce? Perché senza di loro non posso cacciare >>, mia sorella indicó un borsone dietro, dopo cinque minuti di macchina parcheggiammo e ci preparammo per la caccia: << Cat sei sicura che non dobbiamo chiamare gli altri? Il kanima è molto pericoloso per non parlare dei suoi artigli >>, la interruppi subito: << Hanno una tossina che ti paralizza, lo so Ally… quando ero a Parigi con papà ho studiato tutto il bestiario, ti consiglio di studiarlo, ci sono cose molto interessanti ahahah >> e scoppiammo a ridere. Mia sorella parcheggió la macchina, aprii la portiera di dietro e presi il mio borsone, montai il mio arco e caricai la pistola e la misi dietro la schiena, sotto alla giacca in pelle e i jeans. Ci incamminammo per la città in cerca del kanima, avevo l’arco già pronto per scoccare la freccia, così mia sorella: << Ally, ma è successo dell’altro mentre ero in coma? Perché ho la sensazione che tu mi nasconda qualcosa >> si voltò verso di me e dalla faccia capii subito, sì era successo dell’altro: << Cat, volevo aspettare a dirtelo, volevo che ti rimettevi in sesto… hai presente la sera del ballo? Lydia è stata morsa da Peter e da allora ha iniziato a fare di matto… ma non si è trasformata e vorremmo sapere che cos’è successo, neanche nostro padre sa spiegarsi una cosa del genere >> abbassai la guardia solo per un momento, mi girai e vidi Allison triste, mi avvicinai e le misi le mani sulle sue spalle: << Vedrai che ci salteremo fuori, riusciremo a fermare il kanima e poi tutto tornerà alla normalità… questa battaglia è diversa dalla scorsa, perché non sarò da sola, ci sei tu… ti ricordi quando eravamo piccole mostro padre cosa ci diceva? >> tiró su il viso e mi guardò negli occhi: << Che noi due messe insieme possiamo distruggere tutto il male a distanza di km, tu con la tua intelligenza e la tua forza, mentre io con la saggezza e l’amore >> le sorrisi e tornammo a camminare: << Cat? Hai presente quando ti ho detto che Derek sta formando un branco? Beh c’è anche una ragazza in mezzo e viene a scuola con noi… non so se ti ricordi di Erica >> continuai a camminare e ascoltare mia sorella: << Beh ha morso anche lei e l’accompagna sempre a scuola e la viene a prendere, secondo noi c’è qualcosa tra di loro… Scusa se te l’ho detto solo ora >>, questa cosa non me l’aspettavo, io in coma e lui a divertirsi con quella, mi ha salvato solo per pietà e per avere la coscienza a posto: << Tranquilla Ally… Grazie per avermelo detto, così non perdo tempo a correre dietro a uno stronzo come Derek…. Io ho rischiato tutto per lui, pure la mia vita e appena mi succede qualcosa lui che fa? Si fa la ragazza di turno… sono stanca di essere sempre presa in giro dalle persone che amo… comunque concentriamoci a scovare il… >> non feci in tempo a finire la frase che lo vidi, il kanima, era davanti a noi: << Ally tu fai l’esca, io lo prendo alle spalle >> mia sorella annuì con la testa e inizió a scoccare frecce contro il nostro nemico, mentre io corsi dietro a una casa abbandonata, per arrampicarmi, finché non trovai una finestra aperta, entrai e mi diressi verso la persiana che dava sul kanima e lo vidi che si stava avvicinando a mia sorella; presi fuori il coltello dallo stivaletto, indietreggiai un paio di metri e iniziai a correre verso la finestra, la frantumai e andai addosso al kanima con il coltello impugnato.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Allison si spostò per non essere colpita dai vetri, avevo solo ferito il kanima e questa cosa mi urtava e parecchio… gli corsi incontro ma venni scaraventata addosso a una macchina: << Cat!! >> urlò mia sorella preoccupata: << Sto bene… non togliere gli occhi dal nemico >> spostò il suo sguardo da me al kanima, mi rialzai, presi il mio arco e iniziai a scoccare una freccia dietro all’altra, ma quest’ultimo le schivò tutte: << Cat è inutile, ci serve un aiuto? Da sole non riusciremo a ucciderlo… dobbiamo cambiare tattica >> cambiare tattica? Chiamare aiuto? Neanche per sogno; mi legai i capelli in una coda: << Ally se hai paura vai pure… io voglio ammazzare quest’essere immondo… >> e mi avventai su di lui, stando attenta ai suoi artigli, iniziai a colpirlo finché non lo scaraventai addosso a un palo, mia sorella mi raggiunse: << Non ti lascio da sa sorellina… e non ho paura… >> la guardai e le sorrisi, ma quando mi rigirai per vedere il nemico, non lo trovai: << Merda se né andato >> dalla rabbia lanciai via tutto quello che trovavo, ce l’avevo quasi fatta: << Cat calmati!! Vedrai che lo troveremo… ma adesso andiamo a casa… ti devo medicare quella ferita >> e mi indicò il taglio sulla fronte, me lo toccai e sussultai: << Ahia!! D’accordo andiamo a casa e poi domani abbiamo scuola ahah >> ci dirigemmo a casa, senza accorgerci che un Peter Hale, più vivo che morto, ci stava fissando.

Il mattino non tardò ad arrivare, ero più assonata che sveglia e come promesso, andai in macchina con Allison; quando arrivammo, al parcheggio trovammo Lydia, Stiles e Scott: << Bentornata Cat… non farci più preoccupare eh!! >> mi urlarono insieme: << D’accordo ragazzi… sapete, non vedevo l’ora di tornare a scuola, cosa assai strana, e rivedervi tutti >> ridemmo insieme e ci dirigemmo all’entrata, finché la mia attenzione non fu catturata da una Camaro nera, parcheggiata all’ingresso della scuola e come Allison aveva detto, dalla macchina di Derek scese Erika, vestita come una una di quelle e non riuscì a stare zitta: << Ma tu guarda chi abbiamo qui, Erika ma che cambiamento che abbiamo fatto, ma dimmi un po’ quanto ti dà Derek per venire a letto con te? >> iniziai a ridere, seguita da Stiles e Scott, mentre Lydia e Allison mi guardavano male… Quando Derek mi vede e sentì quello che avevo detto, scese dalla macchina e non potei resistere: << Il principe azzurro ti viene ad aiutare ahah >>, mia sorella mi prese per un braccio e mi portò via e senza volere udii la conversazione dei due innamorati: << La voglio uccidere Derek e so di potercela fare, dopotutto è solo una dannata ragazza >>
<< Lasciala perdere, parli così perché non sai chi sia veramente… e comunque ti batterebbe in meno di un secondo, ti ritroveresti morta prima ancora di iniziare >>
<< Chi sarebbe? >> 
<< È la sorella più piccola di Allison. Cathryn Argent, ma stai attenta è la più furba e la più forte della famiglia, non la sottovalutare. Ieri sera Peter mi ha detto che è riuscita a ferire il kanima e sbatterlo contro a un palo, cosa che noi in questi mesi non siamo riusciti a fare >>, poi non sentii più niente, ma aspetta un secondo, Peter era vivo e ci ha spiato ieri sera? Cosa diavolo sta succedendo a Beacon Hills? A pranzo mi sedetti con i miei amici e mi raccontarono cosa avevano scoperto sul kanima, ovvero che aveva un padrone, e che il kanima aveva paura dell’acqua, ma la notizia più sconvolgete, è stata che Jackson era il nemico: << Quindi ricapitoliamo: Jackson è il kanima e il suo padrone ha paura dell’acqua, beh direi che questi indizi dobbiamo sfruttarli per un nostro vantaggio >> dissi, la campanella suonò e salutai i miei amici, l’ora di economia, l’avrei saltata per far delle ricerche sul padrone del kanima, ero rimasta solo io in mensa e annotai tutto quello che avevamo di cui parlato sul quaderno, mi alzai per andare in biblioteca, ma andai a sbattere contro Erika: << Guarda, guarda chi abbiamo qui, Cathryn Argent… sai mi hanno detto che sei piuttosto forte e che dovevo lasciarti in pace, però voglio vedere cosa ci trova Derek di così attraente e speciale in te >> dietro di lei sbucarono altri due beta: Isaac e Boyd; tutti e tre si trasformarono, solo una cosa volevano dire: scontro aperto; appoggiai la borsa sul tavolo e mi tolsi la giacca: << Vediamo quanto siete forti voi tre messi insieme >>, mi attaccarono in gruppo, analizzai frettolosamente il terreno di scontro: il primo a farsi sotto era Isaac, ma i suoi pugni e artigli, andarono a vuoto, era troppo lento nei movimenti; con un calcio in pieno petto lo buttai addosso a Boyd, Erika si era girata verso quest’ultimo e Isaac: << Seconda regola di un combattimento: mai abbassare la guardia e distogliere lo sguardo dal nemico >> lei si girò, ma tutto ciò che trovò fu un pugno in pieno volto, che la fece indietreggiare: << Ragazzi attacchiamola tutto insieme, siamo un branco e riusciremo a batterla e poi non è nemmeno armata >> quest’ultima affermazione mi fece ridere, non mi divertivo così da molti anni: << Prima regola di combattimento: analizzare il campo di battaglia >> mi attaccarono tutti e tre insieme, all’ultimo presi su una panchina, la usai come mazza da baseball e con tutta la forza che avevo li colpii: << Game Over ragazzi >> presi la mia borsa, la giacca e mi diressi verso l’uscita: << Potevi andarci leggera con loro!! >> quella voce la riconoscerei da per tutto: Derek, mi voltai: << Sono loro che se la sono cercata!! E quando si svegliano digli di starmi alla larga e che la prossima volta, tutto ciò che vedranno, sarà una stanza di ospedale >> mi voltai e mi incamminai  verso la biblioteca; era passata mezz’ora e ancora non avevo trovato nulla, mi toccai la spalla, mi faceva ancora male: << Non guarirà presto se te la tocchi >>, non mi voltai neanche: << Ciao Peter che cosa vuoi? >> gli domandi, lo vidi sedersi di fronte a me: << Beh in realtà mi volevo scusare per come mi ero comportato quella sera, non volevo farti male e non sapevo che eri ferita… volevo solo vedere quanto forte eri veramente >> chiusi il pc portatile, ero curiosa di sentire cosa volesse dirmi: << Peter non prendiamoci in giro: sapevi che ero ferita, hai sentito l’odore del sangue e sappiamo entrambe che volevi uccidermi… lo avresti fatto quel pomeriggio in negozio >> raccolsi le mie cose e feci per andarmene, ma mi bloccò, mi girai verso di lui: << Cat aspetta… è vero volevo ucciderti quel pomeriggio, eri pericolosa come quell’assassina di tua zia, avevi pugnalato mio nipote, lo hai minacciato di ucciderlo, ma appena ti vidi con quel vestito rimasi imbambolato da tanta bellezza che non ce la feci. Dovevo comunque ucciderti, così creai un piano perfetto per farlo, ma quel venerdì sera, ti ho visto come hai protetto Derek e ho capito la tua recitazione, stavi proteggendo noi, ma soprattutto proteggevi Derek, volevo aiutarti così saltai fuori dal mio nascondiglio, non sapevo quello che sarebbe accaduto, ma quando ti ho visto far scudo a lui e te ferita, non ci vidi più e portai tua zia all’interno della casa, tua sorella Allison mi seguii e uccisi Kate davanti ai suoi occhi, poi come se non bastasse volevo uccidere anche lei, ti aveva appena lasciata da sola, solo per seguire la povera Kate, ma arrivarono Scott e Derek, lottammo, sapevo bene che mi volevano morto, a compromettere le cose arrivasti tu e mi tirasti due frecce alle gambe; non potevo credere ai miei occhi, che la ragazza che ho aiutato, mi voleva morto, non ci vidi più dalla rabbia ti scagliai fuori dalla casa, mi corsi incontro e iniziasti a colpirmi, finché da dietro non mi attaccarono Derek e Scott, caddi a terra priva di sensi, sentivo il tuo cuore battere piano, piano; l’ultimo ricordo che avevo di te, prima che mi uccidessero, era: te tra le braccia di tua sorella, saresti morta, nel giro di qualche minuto. Il resto lo sai… ma ieri notte quando ti ho vista viva, mi è preso un colpo, non solo io avevo ingannato la morte, ma anche tu >> lo stavo ascoltando attentamente: << Non voglio chiederti come hai fatto a tornare in vita, perché so, che se ti facessi questa domanda, finirò per pentirmene. Quindi ti rifarò la domanda di prima: che cosa vuoi da me? >> misi le braccia conserte e piegai leggermente la testa: << Ti credevo più sveglia su queste cose… Voglio che tu sia mia >> scoppiai a ridere: << Tua? Cos’è questa cosa: come fregare la fidanzata a tuo nipote? >> domandai, mi stava facendo innervosire: << Cat, so che odi Derek per il fatto di Erika e posso darti ragione, ma non potresti darmi una possibilità per conoscermi? >> che faccia tosta che aveva: << Assolutamente no… hai quasi ucciso Lydia, mia sorella e me. Hai ucciso quella psicopatica di mia zia e adesso vuoi che ti dia una possibilità per conoscerci!! Come puoi pensare che la mia risposta sia positiva, per non parlare che tu manipoli le persone, sei pericoloso, pensi solo a te stesso, al potere e alla vendetta, ma sei dannatamente bello >> devo essere impazzita, avevo detto veramente dannatamente bello? Gli diedi le spalle, ma lui con una velocità incredibile si parò di fronte a me: << Cat è vero che sono pericoloso, che penso a me stesso, al potere, alla vendetta è che sono dannatamente bello, come hai detto, ma cambierò per te… ti prego >> non voleva cedere, c’era un solo modo per convincerlo a lasciarmi andare, ma soprattutto se gli altri avessero saputo ciò che stavo per risponderci, mi avrebbero giudicata in male: << D’accordo… ma se vengo a sapere che mi stai manipolando per un tuo losco scopo, ti pianterò una pallottola in testa >> sorrise e mi abbracciò, poggiai il mio viso sul suo petto e potei sentire il suo battito: era calmo, solo allora ricambiai l’abbraccio.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


DAL CAPITOLO PRECEDENTE.... 

 

<< Cat è vero che sono pericoloso, che penso a me stesso, al potere, alla vendetta è che sono dannatamente bello, come hai detto, ma cambierò per te... ti prego >> non voleva cedere, c'era un solo modo per convincerlo a lasciarmi andare, ma soprattutto se gli altri avessero saputo ciò che stavo per risponderci, mi avrebbero giudicata in male: << 

D'accordo... ma se vengo a sapere che mi stai manipolando per un tuo losco scopo, ti pianterò una pallottola in testa >> sorrise e mi abbracciò, poggiai il mio viso sul suo petto e potei sentire il suo battito: era calmo, solo allora ricambiai l'abbraccio.

 

Era notte, mi rigiravo nel letto, sperando di poter prendere sonno, ma nulla, Morfeo tardava ad arrivare, così fui invasa dai pensieri, sapevo che Peter stava tramando qualcosa e lo dovevo scoprire: uno non nasce tondo e muore quadrato, ovvero lui non può cambiare per me, così io non posso cambiare per lui. 

<< Dannazione Cat!! >> mi misi a sedere sul letto, guardai fuori dalla finestra, c'era la luna piena, chissà cosa stavano facendo gli altri; mi avevano chiesto se andavo con loro alla riunione indetta da Derek e sinceramente stare lì e vedere quel patetico di un Alfa con la sua gallinella proprio non me avevo voglia, così ho declinato l'invito; mi alzai, presi un libro e mi sedetti sul davanzale, mi portai le ginocchia al petto e iniziai a leggere: << È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti >> come non darci torto, ha pienamente ragione: << William Shakespeare!! >> guardai in basso e vidi Peter, con un balzo si sedette di fianco a me, si avvicinò sempre di più a me finché non trovai le sue labbra sulle mie, intrecciai le braccia dietro al suo collo, ci staccammo ed entrammo in camera mia, ci spogliammo e fu in un attimo, ero stesa sul letto con lui sopra, sentivo le sue mani esplorare il mio corpo, finché non sentii un dito dentro alla mia femminilità: << Peter >> gemetti, affondò con un secondo dito, mi stava facendo impazzire e lui sapeva come far impazzire una donna, si tolse i boxer ed entrò in me, prima con spinte lente e man mano le aumentava, arrivammo all'apice entrambe, si accasciò di fianco a me; mi alzai dal letto e indossai una sua camicia, mi affacciai alla finestra, lui mi raggiunse, gli diedi un piccolo bacio a stampo sulle labbra, feci per rimettermi a letto, ma lui mi prese il braccio, mi avvicinò a lui e mi abbracciò da dietro, scoppiai a ridere.

 

 

 

Ci rimettemmo a letto e appoggiai la testa sul suo petto, iniziò a coccolarmi e baciarmi sui capelli, finché non mi addormentai e in lontananza sentii: << Ti amo piccola Cat >>.

 

...Quattro settimane dopo...

Era sabato e Peter ed io avevamo optato per fare un picnic al mare, per staccare un po' dalla solita vita: niente lupi mannari ( Alpha e Beta) e niente cacciatori, solo io e lui. Camminavamo mano nella mano sulla spiaggia finché non decisi di bagnarlo, scoppiai a ridere: ma si vendicò ben presto, mi prese in braccio a sposa e mi portò verso il largo e mi buttò 

in acqua, decisi di non venire a galla: << Cat? Cat? >> sentivo dirgli con qualche nota di preoccupazione: << Dai Cat non è un bello scherzo... vieni fuori >> stava impazzendo, si tuffò ma non mi vide, quando ritornò a galla gli sbucai alle spalle e lo abbracciai da dietro: << Dannazione Cat, non si fanno questi scherzi... mi hai fatto preoccupare un sacco >> si girò verso di me: << Il grande Peter Hale ha avuto paura per uno scherzo del genere? Dovevi vedere la tua faccia ahahah >> non finii di ridere che trovai le sue labbra sulle mie, mi strinse tanto a se che ormai non respiravo più.

 

 

 

 

Erano le 21:00 quando arrivammo a casa, quella stessa sera aveva un'altra riunione con i ragazzi e come la volta scorsa decisi di non andarci. Mi sdraiai a letto e lessi di nuovo il mio libro, finché non sentii un rumore provenire alla mia finestra, mi affacciai e lo vidi, gli sorrisi, gli aprii la finestra e in un secondo fu in camera mia: << Allora com'è andata? >> gli domandai incuriosita: << Diciamo che andata bene!! Arriva qualcuno!! >> sparii nel nulla, mi girai e notai Allison entrare in camera mia: << Ally che succede? >> si avvicinò a me, era turbata: << Cat ti devo parlare, ma non qua... vieni nello studio di papà >> mi alzai e la seguii, entrammo e ciò che vidi non mi piacque per nulla: c'era Derek insieme ai suoi beta, Scott, Stiles, Lydia, Peter e per finire mio padre: << Lo sapevo che c'era qualcosa sotto... >> mi sedetti dietro alla scrivania e incrociai le gambe, Derek si avvicinò: << Cat ci serve il tuo aiuto, non possiamo fermarlo senza di te... l'ultima volta tu insieme ad Allison l'avete ferito >> il tenebroso Derek chiudeva aiuto alla sottoscritta: << Mmmh fammi pensare no!! Io me ne torno a letto >> feci per alzarmi ma mio padre mi fermò: << Tesoro stallo a sentire per una buona volta >> mi timidi a sedere e feci cenno a Derek di continuare: << Stavo dicendo... Abbiamo un piano e serve il tuo aiuto e quello di Lydia per metterlo in pratica >> se dovevo far da esca, non ci pensavo proprio: << Sentite... non so cosa vi dice quella testa bacata, ma io non faccio squadra con tre/quattro  persone che hanno tentato di uccidermi, quindi io passo >> Derek si infuriò e sbatté le mani sulla scrivania, mio padre si avvicinò minaccioso, l'alpha lo prese per il collo, mentre mio padre gli puntò una pistola alla tempia:

 

 

 

<< La volete smettere? Sembrate due bambini... Derek illustrami il piano >> incrociai le braccia e aspettai che si calmò, mollò la presa e mio padre mise via la pistola: << Il piano è questo: Cat tu lo devi trovare insieme a tuo padre, fare da esca e portarlo a noi, poi ci penserà Lydia a fare il resto >>, come avevo pensato in precedenza devo fare da esca, scoppiai a ridere: << E ora che hai da ridere? >> mi domandò Derek serio: << Chissà il perché ma me l'aspettavo che dovevo fare da esca... non cambi mai Derek... comunque accetto, se il piano fallisce si farà a modo mio >> Stiles si avvicinò a noi: << Ovvero? >> mi alzai e mi diressi verso l'armadio, digitai il codice della cassaforte e l'aprii, prendendo fuori un'arma: << Ucciderò il kanima e il suo padrone >> mio padre si girò verso di me stupido: << Cat non puoi uccidere una persona >> misi tutto in cassaforte e lo abbracciai: << Non abbiamo scelta, dobbiamo proteggere noi e le persone >>. La riunione durò per altri venti minuti finché nello studio non rimanemmo solo Derek, Peter e io, quest'ultimo mi abbracciò da dietro: << Domani che vuoi fare? >> mi girai e lo guardai: << Io domani avrei scuola, ma non ho tanta voglia di andarci... quindi decidi tu, stupiscimi >> mollò la presa e mi diressi verso l'uscita dello studio, ma Derek mi fermò: << Esci con lui adesso? Cat è pericolo e sto sta prendendo gioco di te>> il bel tenebroso era geloso? Mi iniziò a strattonare,

 

 

 

 

<< Non ti deve interessare. Vai dalla tua amata e lasciami stare!! >>, non disse nulla, ma la stessa domanda la fece a Peter: << Esci con lei adesso? >> peggio di due bambini, cercai di dividerli ma successe tutto all'improvviso, caddi a terra, poi il buio.

Quando mi svegliai ero in una stanza in ospedale, di fianco a me c'erano i due litiganti e Melissa, mi misi seduta: << Che mi è successo? >> domandai all'infermiera Mccall: << Sei svenuta mentre tentavi di dividere questi soggetti qua >> e lo indicò seria, poi riprese a parlare: << Non hai riportato né traumi e né fratture, devi evitare di affaticarti troppo e di evitare lo stress >> ma che stava farfugliando: << Scusi se la interrompo, ma che cosa mi sta succedendo? >> stavo morendo di paura: << Non te ne sei mai accorta? Cat sei incinta di tre settimane >> era impossibile, alzai lo sguardo e vidi i due lupi mannari sorpresi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Erano passati due giorni da quando avevo scoperto quella notizia e le cose con Peter non andavano nel verso giusto: << Cat dobbiamo parlare >> era fuori dalla mia finestra: << Non abbiamo niente da dirci >> entrò dentro: << Invece si. Cat io non posso fare il padre, non ne sono capace e guardami >> smisi di studiare, mi avvicinai a lui e lo guardai: << Ti sto guardando e allora? >> 

 

 

 

 

 

<< Cat ti sto dicendo che io il bambino non lo voglio e credo che dobbiamo chiudere qua la nostra relazione >>, gli tirai uno schiaffo: << Sei un vigliacco... E tu ti consideri un Alpha? Ma fammi il piacere... Esci di qua, non ti voglio più vedere in vita mia!! VATTENE >> gli urlai, lo vidi andarsene e iniziai a piangere, avevo fatto un casino, come sempre del resto. 

Le settimane passarono e le nausee si fecero sentire, ero sola, nessuno sapeva a parte Derek; mi trovavo in bagno a rigettare, finché non sentii qualcuno tenermi i capelli, mi girai quel poco e vidi che era proprio lui: Derek. 

<< Te la senti per stasera Cat? >> mi andai a sciacquare la bocca: << Si non ti preoccupare >>, Peter da allora non si fece più vedere, Derek era l'unico che in queste settimane mi stava vicino, i nostri rapporti andavano via via migliorando e da quello che mi aveva detto, tra lui e Erika non c'era mai stato niente, almeno da parte sua; andai in camera mia seguita da lui, chiusi la porta e trovai le sue labbra sulle mie, gli tolsi la maglietta e riprendemmo a baciarci,

 

 

 

eravamo talmente presi che non mi accorsi che mia sorella era entrata in camera: << Hey piccioncini, vedo che avete fatto pace >> ci staccammo e la guardammo: << vi ricordò che abbiamo una battaglia tra poco, festeggiate poi dopo >> le tirai una ciabatta e corse via ridendo, decisi di cambiarmi, mentre Derek si rimise la maglietta: << Cat ti prego fa attenzione, non voglio perderti per la millesima volta >> mise le sue mani sul mio volto, le nostre fronti si toccarono

 

 

 

<< Ti amo Derek >>

<< Ti amo anch'io Catherine >> 

Uscì dalla finestra, mentre io scesi le scale, giù mi aspettavano mia sorella e mio padre, durante il tragitto nessuno parlò, il piano era semplice e niente doveva andare storto. 

Ci dirigemmo verso all'ultimo avvistamento del kanima: << Eccolo!! >> Allison lo indicò, era sul lato opposto della strada, mi misi l'auricolare e il microfono, mio padre accostò e scesi dalla macchina: << Fa attenzione Cat >> lo guardai e lo abbracciai: << Fa attenzione anche tu papà e anche te Allison... anche perché vi devo dare una bella notizia se così si può dire >> mi guardarono sorpresi: << Aspetto un bambino >> sbiancarono: << Lo sapevo che prima o poi ci avresti dato questa notizia Cat... è di Derek? >> domandò mia sorella tutta contenta per la notizia: << No!! È di Peter. Lui non lo vuole, lo crescerò io da sola >> mia avvicinai a mio padre che era stato zitto fino a quel momento: << Cat ormai non posso dirti più nulla, la tua strada l'hai già scelta, ma ricordati che dopo hai delle grandi responsabilità, lo sai questo? >> feci si con la testa: 

<< Vado >> presi l'arco e corsi incontro al kanima, scoccai una freccia per attirare la sua attenzione: << Non ti vedo da tanto ma sei sempre brutto... che ne dici se giochiamo un po'? >> misi il mio arco di traverso e lo inizia a prendere a calci e pugni, ma mi scaraventò addosso alla macchina, si avvicinò a me e ad un tratto si fermò e mi guardò la pancia: << CAAAAT!! >> urlò mio padre, gli feci cenno di non avvicinarsi; il kanima mise una mano sulla mia pancia, chiusi gli occhi e quando li riaprii vidi che mi stava fissando e dopo scappò via, mi tirai su e lo rincorsi, toccai il pulsante dell'auricolare: << Ragazzi il kanima di sta dirigendo verso il centro, dalla vostra postazione lo dovreste incontrare, proprio ora >> gli saltarono addosso, stavamo vincendo, per così dire, quando arrivai trovai tutti per terra sfiniti, Lydia era in un angolo e la raggiunsi: << Forza Lydia >>, quando si calmò, urlò il nome di Jackson egli si fermò, Derek e Peter lo trafissero con i loro artigli e Jackson cadde a terra morto; fummo raggiunti da Allison e mio padre, che mi mimarono "tutto ok?" accennai un si con la testa, mi girai verso Derek e gli corsi incontro:

 

 

 

<< Cat tutto bene? Il bambino? >> mentre correvo per raggiungerli, Allison aveva fatto da tramite con l'auricolare e aveva raccontato a loro cos'era successo: << Non lo so >> scoppiai a piangere. 

 

Due anni dopo 

 

Erano passati due anni da quella battaglia, alla fine il bambino l'avevo perso, ma non mi sconfortai, perché sapevo che ne avrei avuti degli altri insieme a Derek; Allison aveva rotto con Scott per non so quale motivo, Lydia si mise con Stiles, che era contento come un bimbo nel giorno di Natale; alla fine Jackson non era morto, si era trasformato in beta e si era trasferito a Londra, Peter era scomparso e nessuno seppe nulla di lui; vi chiederete che fine abbiamo fatto io e Derek: beh ci siamo sposati e siamo genitori di due bellissimo gemelli, mio padre e mia madre si rassegnarono e mi fecero vivere la mia vita come volevo.

<< Tesoro come lo descriveresti la nostra storia ai nostri figli quando ce la chiederanno? >> mi domandò Derek baciandomi i capelli: << Semplice, dirò a loro che il nostro è stato un amore impossibile >>. 

 

 

-FINE-

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