Il mio amico Laughing Jack

di elusiveme_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** |Capitolo 1| Ti odio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Lui, Laughing Jack

 
"Mamma dai un altro giro!" urlo seduta su quel cavallo bianco "Solo uno!" papà ridacchia "Va bene, tesoro" così il carosello riparte mentre rido divertita, sento delle urla dietro di me, sono dei bimbi. Da qui riesco a vedere tutto, le bancarelle, le montagne russe, i tiri al bersaglio. All'improvviso vedo un'ombra non poco distante dai miei genitori, intenti a guardarmi, sono curiosa. Cerco di visualizzare bene la figura, ma la giostra gira veloce e non riesco. Appena si ferma salto giù dal cavallo correndo verso i miei, li abbraccio e poi dico "Mamma, papà, avete visto?" loro si stupiscono "Cosa, tesoro?" "Ma come? Quell'ombra! Era dietro di voi, guardate...!" cerco di sporgermi, ma non vedo nulla. Mia madre ridacchia scompigliandomi affettuosamente i capelli "L'avrai immaginata, dai è ora di tornare a casa" mi stringe la mano e io cammino accanto a lei un po sorpresa: sono sicura di aver visto qualcosa. Arriviamo vicino all'uscita del luna park quando sentiamo delle grida, ci voltiamo notando molta gente che corre via spingendoci, non capisco cosa succede e perdo di vista i miei genitori. Vengo spinta a terra dalla folla, sbatto la testa contro il terreno e stringo i denti per la paura; chiudo gli occhi prendendo un respiro, poi li riapro poco dopo. Mi alzo correndo verso l'uscita e vedo che la gente è diminuita, finalmente esco anch'io e con lo sguardo cerco i miei genitori, ma invano, allora cammino piano lungo la strada sperando di poterli rivedere.
Sarà passata una mezz'ora e sono ancora in mezzo alla strada, sento le mie gambe cedere e mi inginocchio a terra, inizio a piangere per la paura quando sento una strana musichetta provenire da un vicolo vicino; mi sporgo di poco e intravedo una persona. No, non una persona. È un pagliaccio, ma è alquanto strano, ha un naso a cono molto lungo, a righe bianche e nere come delle lunghe maniche e le calze che indossa. Porta un pantalone scuro e un paio di bretelle nere, con delle bende che gli coprono il busto e le mani. Le braccia sono lunghe, è alquanto alto e magro, indossa anche delle piume nere sulle spalle. A guardarlo sembra una bambola di porcellana perché la sua pelle è bianca, i capelli sono corvini. In mano ha una fisarmonica e canticchia
 
"All around the cobbler's bench
The monkey chased the weasel
The monkey tought 'twas all in fun
Pop goes the weasel"

Ora ricordo: non è altro che "Pop goes the weasel" una delle melodie che la mamma mi canta sempre prima di andare a dormire. La adoro.
"A penny for a spool of thread
A penny for a needle
That's the way the monkey goes
Pop goes the weasel"

 
Applaudo e il clown alza il volto sorridendomi mostrando un paio di denti seghettati, fa un breve inchino e poi si abbassa di poco per guardarmi "Grazie, piccola" "Sei stato bravissimo!" esclamo io, lui mi accarezza la testa "Cosa ci fai qui tutta sola?" mi chiede "Beh...io ero venuta al luna park insieme alla mia mamma e al mio papà, ma..." abbasso il capo tornando triste. Noto che il pagliaccio si è seduto accanto a me "Cos'è successo?" cerca di spronarmi a parlare "Ma...mentre stavamo andando via...delle persone ci hanno investito e si sono messe a gridare senza motivo...io mi sono persa nella folla" lui sospira "Ho capito" tra noi si crea un silenzio quasi imbarrazante finché lui non mi porge una caramella "Per te" "Grazie mille!" la prendo e la mangio senza farmelo ripetere due volte, lo sento ridacchiare e si alza in piedi "Hey, che ne dici se ti tengo compagnia io finché non ritroviamo i tuoi genitori? Di sicuro non saranno molto lontani" mi porge la mano, ma mi accorgo subito di una cosa. Non è una mano come le altre, al posto delle dita ci sono dei grossi artigli neri. Tremo alla sola vista, ma gliela stringo ugualmente alzandomi; camminiamo lungo il porto, uno accanto all'altro e parliamo del più e del meno. A un certo punto, lui tira fuori un palloncino e lo gonfia facendogli prendere la forma di un cagnolino, me lo porge "Tieni" io lo prendo contentissima "Come ti chiami?" mi chiede poi, io sorrido "Angel, tu invece?" "Io sono Laughing Jack, il clown più stupefacente che tu possa incontrare" fa un inchino e alza di poco il viso, ora riesco a vedere meglio i suoi occhi e che occhi! Sono vitrei, bianchi, cerchiati di nero e li trovo stupendi. Sento uno dei suoi artigli alzarmi il mento e deglutisco rumorosamente, il clown ridacchia "Sei così tenera" mi dice facendomi arrossire "Io adoro i bambini..." sorrido ed esclamo "Lo prenderò come un complimento! Hey...stai bene?" inclino la testa di lato e noto che il suo sguardo diventa triste, vuoto. Che gli sarà preso? Gli tiro, di poco, la manica e lui si riprende "Tutto bene?" chiedo ancora, ma non mi risponde: mi ha presa tra le sue braccia e ora mi guarda di nuovo fisso con quegli occhi che già amo. Mi mette a cavalluccio sulle sue spalle. Sono sorpresa perché di solito l'unico che mi porta sulle spalle è il mio papà. Lui ride e comincia a saltellare, ovviamente mi stringo forte a lui per non cadere "Facciamo un gioco!" dice all'improvviso "Si, dai!" concordo io "Allora chiudi gli occhi" continua poi e io me li copro con le mani: ora è tutto buio, non vedo nulla. "Comincia a contare, Angel" sento la sua voce, ma è strano, d'un tratto sembra così lontana. Apro gli occhi e constato di non essere più sulle sue spalle, bensì in una misteriosa foresta; non vedo Jack da nessuna parte. Poi, ecco, di nuovo la sua voce "Su, piccola, vieni a cercarmi" odo una risatina, un soffio di vento mi fa rabbrividire e mi stringo nel mio piccolo giubbino bianco. Alzo gli occhi al cielo e le nuvole sono nere, quasi minacciano di piovere, appoggio la schiena al tronco di un albero e rifletto: devo contare? Batto le mani e sorrido "Ma certo! Vuoi giocare a nascondino, vero Jack?" nessuna risposta, quindi mi volto verso l'albero e chiudo le palpebre contando "Uno...due...tre..." ancora quella risatina, ma stavolta non si tratta di una risata normale "Ihihih~ Conta, conta mia piccola bambolina!" è una risata malata, un po' folle. "Cinque...sei...sette..." continuo io arrivando fino a dieci "Ok Jack, arrivo!" inizio a perlustrare dietro ogni albero, dentro ogni cespuglio, sopra ogni buca. Nulla. Non riesco a trovarlo ne tanto meno a sentirlo. "Uffa...comincio ad annoiarmi" sbuffo mettendo il broncio e mi dirigo verso un laghetto, non molto distante, che intravedo; arrivo e mi inginocchio lungo la sponda, l'acqua è torbida e non c'è neanche un pesce. Continuo a fissare la superficie e pian piano il mio riflesso cambia completamente forma. Balzo all'indietro per la sorpresa, mentre la figura che appare nel lago non è altri che il clown bianco e nero, ma è strano, il suo sorriso...mi mette paura. I suoi capelli sono macchiati di sangue e anche i suoi vestiti, mi massaggio le tempie ansimando, tutto questo non può essere reale! Non so cosa mi sia preso, ma sto protendendo un dito verso l'acqua, trattengo il fiato. E se mi succedesse qualcosa? E se perdessi l'equilibrio e cadessi? E se stessi delirando!?
Ad un tratto sento una strana presenza, volto lo sguardo e non credo ai miei occhi: sono i miei genitori in lacrime. Mia madre mi stringe forte a se urlando di gioia "Amore mio, dov'eri finita? Ti abbiamo cercata dappertutto!!" papà mi prende per le spalle preoccupato "Angel, non ti perderemo più di vista, promesso!" entrambi mi riempiono di carezze e mi fanno tante domande, io mi limito ad annuire per poi prendergli la mano e camminare con loro; mi chiedo dove sia Laughing Jack, spero solo che non se la sia presa con me per non averlo trovato in quel fitto bosco. Insieme arriviamo al parcheggio e mi fiondo in auto, mentre papà accende il motore, io schiaccio di poco il naso sul finestrino osservando quel pagliaccio sorridermi e farmi un saluto da dietro un albero continuando a suonare la sua fisarmonica e intonando quelle dolci parole...
"All around the clobbler's bench
the monkey chased the weasel
The monkey tought 'twas all in fun
Pop goes the weasel"

Già...Queste sono le parole che ancora adesso mi tormentano. Mi sono appena svegliata con la fronte imperlata di sudore...quei ricordi...mi fanno vomitare. Dopo quella sera, la mia vita è cambiata completamente: è stato lui ad uccidere i miei genitori, i miei poveri nonni e la mia migliore amica. Lui. Ho sempre il timore di voltarmi e ritrovare quegli occhi fissi su di me, quelle iridi chiarissime che sfidano le mie e quelle grottesche mani, quegli artigli nerissimi che scivolano veloci sulla mia pelle lasciando su di essa mille cicatrici; non capisco perchè me, perchè non qualcun altro. Cos'è in realtà quel clown? Un mostro reale...o è solo frutto della mia immaginazione? E se in realtà tutto ciò fosse solo un sogno dal quale non riuscirò a risvegliarmi?
​Sento un lieve scricchiolio...si...è la porta...la sta aprendo! No, per favore no. Non anche oggi. Ogni notte viene nella mia camera, lo fa per spaventarmi, vuole portarmi via con se, ma io non voglio. No, perchè sta succedendo di nuovo?! La sua risata, lo sento...aiuto, per favore, salvatemi...liberatemi...mandatelo via da me, il più lontano possibile! Vi prego, chiunque...mi salvi dalla pazzia di Laughing Jack.



https://youtu.be/77K0fcQ4eDA


Angolo dell'autrice
Un saluto a tutti, prima di tutto ringrazio coloro che hanno avuto il coraggio di leggere questo obbrobrio, ma migliorerò lo prometto T^T.
Che ne pensate? L.Jack è la mia creepypasta preferita e proprio un pomeriggio ho pensato di scrivere una storia incentrata su di lui ed una mia OC; se notate errori vi prego di segnalarmeli perché mi aiuteranno solo a migliorare. Come avete visto, nei primi capitoli parlerò sopratutto del passato della protagonista, anche per descrivere meglio le sue paure e i suoi sentimenti ^^.
Ancora grazie per chi legge e leggerà in futuro questa storia :).
Baci baci,
DarkKastle_AngelNathaniel

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Capitolo 2
*** |Capitolo 1| Ti odio ***


Ti odio

 

"Angel..." emette un lieve sussurro accompagnato dallo scricchiolio della porta "Sei qui, piccola mia?" ho il batticuore, accidenti "Angel!" un urlo più forte riesce a farmi venire i brividi, allora mi ricopro con le coperte. Non voglio guardare, ho paura. Perché a me? Cosa vuole stavolta? Che ho fatto di male per meritarmelo?! "Daiii...tesoro" sento il suo peso sul letto, chiudo gli occhi cercando di respirare regolarmente, ma è tutto inutile "A-n-g-e-l" avverto i suoi artigli percorrere le lenzuola fini ad arrivare proprio sopra la mia testa. "No!" urlo gettando a l'aria le coperte e guardandolo con rabbia. Non voglio soffrire ancora, mi fa male ripensare a tutti i tagli e i lividi che mi ha procurato. "Mh...ma guarda un pò" mormora quel pagliaccio, guardandomi con un sorriso beffardo "Non cambi mai eh?" tende una mano verso il mio viso, ma la scanso "Che vuoi ora...?" gli chiedo acida, mettendomi seduta sul letto con le gambe incrociate "Lo sai!" esulta lui, tutto felice "Dimmi che stavolta dirai di si" cavolo. Ancora con questa storia? Eppure mi sembra già di averglielo ripetuto un milione di volte. "No, stupido clown bicromatico! La risposta sarà sempre questa!" gli urlo, a quanto pare devo averlo irritato dato che mi guarda come se volesse fulminarmi "Perché...perché no?!" mi prende per il colletto del pigiama "Io ho cercato di renderti felice, di tirarti su il morale nei momenti più bui da quando ci siamo incontrati. Ricordi, quel luna park, quella notte?!" giusto. Quella notte. Da quella notte, i miei genitori cominciarono a comportarsi in modo strano. Urlavano tutto il giorno in quella dannata cucina, i miei timpani sembrano esplodere al sol pensiero e mi frullano ancora tutte quelle frasi nella testa: "Sei inutile! Perché non riesci ad educare tua figlia come si deve, eh Hana?!" urla papà "Tesoro...Claude, ti prego calmati! Non è colpa di nessuno...cerca di capire, la piccola era spaventata, confusa e sola...non dimenticare che ha pur sempre 6 anni!" urla mamma stringendomi forte contro il suo seno. Già. Litigavano per colpa mia, a causa della mia scomparsa improvvisa da quel luna park...inizialmente mi sentii in colpa, lo ammetto, ma col passare del tempo capii che alla base dei loro pettegolezzi non c'era nulla di concreto. Mio padre si lamentava dicendo che mia madre non mi aveva tirata su bene poiché ero scomparsa dopo il trambusto provocato da quella folla di persone, inoltre avevo provato a spiegare ad entrambi il mio incontro con il pagliaccio, ma si rifiutavano di credermi. "Ha solo una fervida immaginazione, non è pazza!" strilla ancora mia madre, ma io le prendo la mano "No mamma. No. Laughing Jack esiste, davvero! Mi ha anche offerto una caramella e portata sulle spalle...!" lei mi guarda un pò basita per poi sorridere dolcemente "Si, certo Angel..." "Visto? Non è normale" sbraita mio padre "Si invece!" ribatte lei pronta a difendermi; non avevo mai visto papà picchiare mamma, almeno fino a quel giorno. Accadde tutto in pochi secondi: la sua mano ruvida e larga si alza e la colpisce con violenza lasciandole un segno rosso lungo tutta la guancia. Il corpo della donna cade a terra, dolente e stanca, ansima reggendosi a fatica sui gomiti, lo scruta con gli occhi ormai pieni d'ira prima di rialzarsi e sferrargli un pugno in pieno stomaco; sento le ginocchia cedere e il respiro affaticarsi "Non può essere vero..." mi ripeto correndo verso la mia cameretta "Non può essere vero..." apro la porta "No...no...no!" mi siedo sul letto e stringo forte a me il cuscino. Quei ricordi scorrono ancora nella mia mente e li sento, li sento chiaramente mentre si burlano di me e del mio destino sfortunato, caduto nelle mani di uno stupido clown che adesso si diverte a farmi soffrire mentre in quei momenti tristi scherzava, rideva e giocava con me nella stanzetta quando gli altri erano lontani da casa. Era il mio migliore amico, ora il mio peggior nemico.
"Angel!" mi richiama lui schioccando i lunghi artigli neri "Stai dormendo o cosa? Mi hai sentito? Ho detto che se non mi risponderai seriamente, un giorno perderò la pazienza!" sono caduta di nuovo in stato di trans, accidenti! Non so perché, ma a volte rimango immobile a fissare il nulla non appena provo a pensare a qualcosa e mi sta capitando troppo...troppo spesso. Sono stanca, voglio dormire, sdragliarmi, chiudere gli occhi avendo la consapevolezza che domani i miei mi porteranno la colazione a letto ed i miei amici verranno a trovarmi per fare un altro di quei ridicoli giochi di società tutti insieme. Però, alla fine, non sarebbe la realtà. È solo un sogno irraggiungibile di una persona come tante altre, questa è la verità. "Ascoltami bene Jack...devi smetterla di interferire nella mia vita. Ti chiedo solo questo: lasciami in pace per sempre! Infastidisci qualcun altro, per favore..." abbasso lo sguardo alquanto timorosa "Capisco che tu voglia rimanere con me per sempre ed essere il mio unico migliore amico, ma ciò non ti permette di fare del male a me o a chi mi sta in torno è chiaro?! Io...io..." vorrei tanto non dirlo, ma ormai sento la lingua muoversi e le labbra prudere "Io ti odio Jack! Sei un mostro...una bestia che ama vedere le persone morire per puro divertimento. Va all'inferno!!" mi copro la bocca con le mani. Tremo. Tremo perché so già come andrà a finire adesso, qui, all'istante. Cos'è questo rumore? Il battito del mio cuore...o le mie ossa che si spezzano? Dio, perché sono nata? Mi copro il volto con le mani spaventata, non so cosa ha intenzione di fare, se è arrabbiato oppure triste, non posso mai prevedere cosa gli passi per il capo. Sento qualcosa toccarmi la testa: le sue grottesche mani. Scendono, scendono e scendono ancora finché non arrivano proprio lì, ai bordi della mia maglietta, la sfila via per poi trascinare gli artigli lungo le mie cosce. Arrossisco mentre tira via anche i pantaloncini. Perverso, pazzo, isterico. È questo il mio vero Lauging Jack, il mio migliore amico? "Sei stupenda, come sempre" mi bacia il collo, mentre mi lascio scappare un gemito, comincia a strusciare quei denti seghettati e bianchissimi sulla mia pelle facendola diventare rossa. Lo detesto, detesto sentirmi dominata, vorrei essere più forte, vorrei conoscere la soluzione a tutti i mie problemi e non starmene qui a fissarlo mentre si gode con gusto ogni mio urlo soffocato. Ormai mi sono abituata a queste "visite" inaspettate da parte sua e non m'interessa se la mattina dopo non ricordo nulla o mi viene da vomitare osservando i vari tagli che mi ha creato; è strano, lo so, potrei finalmente accettare il fatto di essere rimasta completamente sola e fuggire via insieme a Jack. Ma non è ciò che desidero, perché voglio ripartire da zero e ricominciare una nuova vita lasciandomi alle spalle quei ricordi, così infami, da farmi capire che sono dei segni indelebili e mi perseguiteranno fino alla fine. Io non riesco più ad aver fede in Dio, è un errore? No, a mio parere no. Se esistesse manderebbe qualcuno su questo mondo di merda invece di lasciarlo cadere nelle mani di questi schifosi esseri umani, di cui anch'io faccio parte.
"Nhg!" cerco di trattenere un gemito appena sento qualcosa di appuntito strisciare lungo la mia candida guancia "Che ti succede, piccola? Sembri distratta più del solito stasera" ridacchia leccandomi lo sterno "N-Non è niente...!" rispondo sviando lo sguardo disgustata da quella lingua bianca e nera, che assapora ogni centimetro di pelle e lascia dietro di sé una scia bollente di saliva, che parte dal mento per poi finire nell'inguine. Mi stringe forte, quasi volesse spezzarmi le vertebre, e appoggia il naso proprio nell'incavo del collo inspirando forte "Profumi di...caramelle! Mi fai impazzire, Angel..." mi tira una ciocca di capelli e la bacia "Ti prego, vieni via con me. Ti renderò la ragazza più felice dell'intero cosmo e torneremo a giocare come una volta, io ti-" "No, Jack!" premo i palmi delle mani sul suo petto "T-Te l'ho detto...la mia risposta è e sarà sempre...no!" provo ad allontanarlo da me, ma invano: è forte, robusto ed è per questo che non riuscirò mai a sconfiggerlo. Lo vedo mordersi il labbro inferiore per poi passare un artiglio sulla mia pancia "Che peccato...Vorrà dire che..." ci risiamo, mi ha stracciato di nuovo il reggiseno "... anche oggi dovrai subire una piccola punizione, cara." comincia a ridere, detesto quando lo fa. La sua voce riesce sempre a cambiare da dolce e profonda, a sadica e stridula. Orribile. Palpa con violenza i miei seni torturandomi, contemporaneamente, con un ginocchio tra le gambe; vorrei non essere così stupida da ammettere che alla fine mi piace, adoro questa lieve tortura perché, nonostante tutto, sono una donna che, come tutte le altre, ha bisogno di attenzioni -soprattutto il mio corpo-. Devio lo sguardo verso il comodino dal legno rovinato e la vernice blu scheggiata, la sveglia che ho posto lì sopra segna la mezzanotte precisa. E mentre lui mi strappa via anche l'ultimo indumento rimasto, fisso la finestra accanto al letto con la coscienza che il mattino è ancora molto lontano. Odio...la mia vita!





Angolo della pazza

Bene, iniziamo...
Prima di tutto, vi chiedo infinitamente scusa. Non so nemmeno da dove incominciare, mi sento davvero in dovere di fare questo avviso ed è anche uno sfogo per me. Quest'anno sono successe tante, anzi, troppe cose e di tempo più non ne ho avuto. Inoltre, per un periodo ho attraversato dei momenti abbastanza difficili e sinceramente non sto qui a raccontarli; anche quando tutto mi sembrava stesse andando a rotoli ho ritrovato conforto in quelle persone che, qui su Efp, mi hanno spinto ad andare silenziosamente avanti senza vergognarmi di ciò che sono. Ed è grazie a quest'ultimi che ho compreso, ultimamente, quanto ci tenga alle mie storie e quanta passione ci metta nello scrivere perché è una di quelle passioni irrefrenabili, che ti tiene persino sveglio la notte. Ormai non m'importa di chi giudica, perché sono qui per scrivere, condividere e migliorare con gli altri, non per essere criticata e ritenuta alquanto mediocre per gli standard popolari.
Detto ciò, vi annuncio con grande gioia che finalmente il mio "Blocco dello scrittore"-incubo- è terminato e sono pronta a riprendere in mano le redini di codesto libro, finalmente direte dopo quasi un anno e vi comprendo appieno e ne avete tutto il diritto. Vorrei annunciarvi, per di più, che ho deciso di dar voce a voi questa volta: potreste darmi dei consigli su come migliorare e magari riprende il mio vecchio stile? Mi raccomando, non ignorate questo messaggio perché per me valete e tanto! Vi prometto, per davvero stavolta, che tornerò ad essere creativa ed originale come una volta -sempre se la mia fantasia non sia andata a quel paese- e, se il tempo me lo concede, farò il prossimo capitolo entro qualche settimana.
Dopo questo me ne torno nel mio angusto angolo di terra. Un bacio a tutti, cordiali saluti.
DarkKastle_AngelNathaniel <3!!!

 

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