Due cuori e... una gelosia 2

di ekylove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


- Akane, Akane!! Corri presto!!-

Una voce concitata rimbombava per le strade “ tranquille” di Nerima – Nascondiamoci qui!!-

Il ragazzo dalla classica casacca rossa, molto agitato, spinse la giovane Tendo dentro allo sgabuzzino della scuola…

- Qui dovremmo essere al sicuro… Non riesco a credere che Kuno abbia radunato tutti quei ragazzi della scuola per sconfiggermi… per delle voci…- sospirò abbattuto.

Akane nel completo buio della stanza riusciva a mala pena a distinguere il suo viso, si rese conto di quel grande sospiro e non perse l’occasione di porgli qualche domanda – A quale voci ti stai riferendo Ranma? Cosa sta succedendo? Per quale motivo mi hai presa per mano e hai iniziato a correre in quel modo?!-

Ranma deglutì nervoso – E..Ecco… Hanno iniziato a farmi domande…i ragazzi ci hanno visto più… come dire intimi… e sono diventati sempre più curiosi in questi mesi… alla fine è arrivato Kuno e… insomma hanno incominciato a seguirmi… ti ho vista nella mia direzione… e ho pensato fossi più al sicuro con me, che in mezzo a tutta quell’orda di gente la fuori… ed eccoci qui… eheh- dopo aver parlato a raffica spiegando la situazione, riprese fiato e rise imbarazzato.

Akane sorrise nel buio – Quindi hai pensato che fossi più al sicuro stando qui con te?- il ragazzo cercò gli occhi della ragazza, spingendola appena contro la parete della stanza, dandosi delle arie sussurrò – Non ti senti al sicuro con me signorina Akane Tendo?-

Come d’incanto si ritrovarono a guardarsi, come se fosse la prima volta… ormai erano passati sei mesi dall’ultima loro avventura e quella magia che si creava tra di loro era un crescere di emozioni nuove e così difficili da nascondere…

Comunque in ogni modo cercavano di tenerlo nascosto a tutti, per timore di qualche matrimonio affrettato o chissà cos’altro… ma ormai era tutto insostenibile.

 

Ranma, pensava sul serio di avere qualcosa di strano… ogni volta che si soffermava a guardarla, che fosse a scuola, in giro o anche a casa, aveva sempre l’esigenza di trovare anche la scusa più patetica per potersi avvicinare a lei, anche semplicemente sfiorarla per lui, la giornata non poteva che prendere una piega positiva.

Ma non solo… sicuramente stava perdendo la testa… anche quando non era con lei, si ritrovava a cercarla anche senza volerlo, e finalmente quando era a sua portata e ritrovava i suoi bellissimi occhi nocciola, bè lo intrappolava e non riusciva più a connettere… come anche in quel momento…

Per quale motivo si erano ritrovati in quella situazione?!

Non gli importava…

C’era lui, c’era lei, il buio ad incoraggiarlo…

Cos’altro poteva desiderare?

La strinse piano a sé delicatamente, Akane abbassò di poco lo sguardo intimidita, ma lui le alzò il mento con la mano e con quel sorrisino beffardo la baciò.

Un bacio dolce, la voleva gustare, come se fosse stata una caramella, mangiarsela lentamente per paura che finisca troppo presto, voleva godersi quegli attimi fugaci.

Akane piano aprì gli occhi riflettendosi nei suoi blu, avevano preso sfumature più scure, da perdere la testa, riconnettendo il cervello sussurrò a fatica – Quando ci sei tu, mi sento sempre al sicuro… so che non mi potrebbe accadere nulla di male…-

 

“… Dillo…”

“… Dillo stupido!!...”

“… E’ semplice… Ti Amo Akane…”

“… Che ci vuole?! Di cosa hai paura?! Sei un uomo o cosa?!”

 

Ranma la continuava semplicemente a guardare, senza riuscire ad emettere un suono.

Quanto era bella…

Quegli occhi che parlavano da soli, lei si fidava di lui, si sentiva protetta e al sicuro, se lui avesse avuto il coraggio di dirlo… magari anche lei…

 

-Trovati!!- Un loro compagno di classe era arrivato nel loro nascondiglio, sbarrando di colpo la porta, trovandoli abbracciati. D’istinto il ragazzo iniziò ad urlare – AAAAH!!! Le voci erano giuste!! State insieme sul serio allora!!! RAGAZZII VENITEE!!!-

Akane nascose il viso contro il petto di lui, tanto prima o dopo si sarebbe saputo, anzi incredibile che per tutti quei mesi non li avevano scoperti. Quindi prendendo tutto il coraggio che aveva in corpo - …Ragazzi…-

Ranma violentemente si staccò da lei, precipitandosi in mezzo alla folla creatasi poco prima – NO!! Non è vero niente accidenti!! Ci siamo solo nascosti perché mi stavate seguendo… tutto qua!! Akane si è sentita poco bene e la stavo sorreggendo e basta!! Sul serio!! Avanti, come potrei stare con un maschiaccio simile!!- rise apertamente come un pazzo.

-Ma davvero?!- Akane con una grande rincorsa, caricò un grande calcio contro il fidanzato, lanciandolo in orbita come ormai non accadeva da un po’…

 

- Quella stupida… accidenti a lei!!! Perché mi ha tirato quel calcio?! Bha chi la capisce è bravo!!- Ranma a fatica, con qualche livido in più, era riuscito a tornare verso la scuola, decisamente su di giri – Forse perché hai negato bruscamente che state insieme sul serio, genio?!- Nabiki, poco distante da li, era in trattativa con alcuni compagni di classe e non gli era sfuggito il suo adorato cognatino, furioso, di ritorno, che al commento si agitò lanciandosi su di lei e tappandole la bocca a forza – Coooosa dici Nabiki?! Io ed Akane non stiamo realmente insieme!!-

Nabiki levandosi dalla sua morsa, setenziò – Stupido!! Secondo te alla mia sorellina, potrebbe andare bene questa decisione ancora per molto?! State insieme da sei mesi, ma non lo può dire a nessuno, non può stare con te come vorrebbe… Vedere il suo fidanzato agitarsi in quel modo ogni volta che si parla dell’argomento, ti dico la verità, fa innervosire anche me!! Ranma sbrigati a dire quanto sei innamorato di lei, perché già una volta la stavi per perdere… Vedi tu qual è la decisione più giusta…

Sei felice così? Non so quanto lo sia Akane in questo momento!!- Nabiki lo lasciò interdetto nel cortile della scuola, con ancora più domande nella testa, tutto il suo mondo era crollato…

 

Si era vero, la stava per perdere solo qualche mese prima, questo gli aveva fatto aprire gli occhi, ma non era bastato, ancora si sentiva così insicuro, mettere a nudo i suoi sentimenti, era davvero difficile, c’erano stati tanti momenti in cui avrebbe voluto e potuto dirlo ma… una vocina nella sua testa lo fermava sempre…

Kei era sparito da quel giorno in cui lo aveva battuto sulla terrazza della scuola, ma avendo avuto il “piacere” di conoscerlo, sapeva benissimo che non era il tipo di arrendersi in quel modo, quindi era sempre sul chi va la…

Negava in quel modo di stare insieme a lei, davanti a tutti, si per paura del matrimonio prematuro, ma anche per qualche ripercussione da parte sua, non che avesse paura, ma Akane era stata in pericolo troppe volte, per colpa sua… non poteva esporla ancora, forse era stupido pensarla così, ma gli sembrava la soluzione più giusta, ma Nabiki aveva detto giusto, non potevano continuare così per sempre…

Stava sul serio bene con lei, ogni volta che avevano un po’ di tempo per stare insieme, e senza stupide complicazioni da parte di genitori o ipotetici fidanzati/e, in quei mesi Ranma aveva riscoperto un Akane più tranquilla, premurosa e gentile, non che non lo sapesse già, ma lo mostrava di più. Desiderava stare in sua compagnia, e sperava sempre che il tempo non fosse loro nemico, invece per una cosa o per l’altra, dovevano fingere che tra loro non era cambiato nulla… era frustrante anche per lui…

 

Akane dall’aula, guardava dalla finestra che si affacciava proprio al cortile della scuola, non si era persa l’arrivo del fidanzato e questo gli aveva fatto salire nuovamente il nervoso, sapeva che dovevano fingere di non stare insieme… ma quel comportamento era decisamente troppo…

Era così avvilita da quella situazione, diventata stretta, dopo tutti quei mesi, aveva creduto che Ranma avrebbe fatto qualcosa per smuovere le cose, essendo magari stufo quanto lei, non vivere quel rapporto come vorrebbe, e invece tutto quello che avevano concluso era parlare con Shampoo, Uckyo e Kuno, cioè che avrebbero dovuto desistere perché non corrispondevano i loro sentimenti, e tra loro due un qualcosa era successo, ma per il momento volevano tenerselo per loro.

Uckyo l’aveva presa piuttosto bene, forse l’aveva già capito. Kuno era duro, durissimo di comprendonio come la sorella Kodachi del resto, e infine Shampoo, con Ranma aveva deciso di voler rimanere amica, contro ogni sua aspettativa, ma si rendeva conto che aveva qualche riserva contro di lei, ma di certo non aveva paura, avrebbe affrontato chiunque per difendere il suo amore!

In quel momento entrò Ranma in classe, non evitò di guardare intensamente Akane, ma con non chalance lei distolse lo sguardo guardando altrove, irritando il ragazzo e sedendosi a suo posto in modo scomposto.

Iniziando una nuova lezione, aprì il libro all’indice e notò un biglietto nascosto tra le pagine, ed era sicura che prima non ci fosse, con accuratezza lo prese e lo lesse, con freddezza lo rimise tra le pagine e guardò con ansia il fidanzato, caduto in catalessi per la lezione, chiuse gli occhi e respirò forte – E’ tutto a posto Akane… tutto a posto…- si ripeté a se stessa…

Finite le lezioni Akane corse nell’aula della sorella – Nabiki!! Devo andare via prima… di a Ranma che ho un impegno a cui non posso rinunciare ok?!- la sorella dubbiosa la fermò – Aspetta!! Quanta fretta… cosa succede?! Dove vai?!- Akane sorrise prima di sparire dalla porta – Te lo dirò più tardi, ora devo andare di corsa ok?! Ciaooo!!-

 

Ranma come accadeva ogni giorno, aspettava la fidanzata davanti al cancello della scuola, ormai era diventato un “obbligo” piacevole, e magari aveva la scusa per far pace con lei… e forse avrebbe avuto un po’ di quel coraggio per parlarle a cuore aperto, che di recente gli era mancato…

 

- Saotomeeee!!! Non mi porterai via la mia Akane Tendoooo!!!! – Kuno all’attacco con la classica spada di legno lo stava per raggiungere, ma il ragazzo agilmente saltò verso l’alto schivandolo, ma non si accorse del nastro che abilmente lo legò come un salame, attirandolo verso la pazza sorella Kodachi – Sei mio amore!! Oh Oh Oh  Non scegliere Akane, in confronto a me è nulla quella ragazza, non capisco cosa ti piaccia di lei, evidentemente non hai visto abbastanza le mie “ qualità”- si lanciò su Ranma buttandolo per terra, e si mise a strusciarsi senza ritegno su di lui – K..Kodachi!!! Piantala!! Non voglio stare con te!! Hai capit… No No non toccare liiii!!!!!!-

SPLASH

- Non essere timido am…. AAAAAH….  Perché sei la ragazza col codino?! Dove lo hai nascosto il mio Ranma?!- Nabiki sbucò dal nulla con la gommetta per innaffiare il campo – Ora hai ufficializzato le cose con Akane e ti trovo a fare cose sconce con un’altra? Sarà un piacere dirglielo alla mia sorellina…- finì la frase con un enorme sorriso di chi la sa lunga sul viso, questo preoccupò la rossa – No No Nabiki!! Non hai capito niente, questa mi è saltata addosso e come una piovra non mi lasciava andare!!! Non dire niente ad Akane!!- Kodachi risentita strinse il nastro a più non posso – Tu!!! Io non volevo fare assolutamente niente con te!! Dove lo hai messo il mio Ranma?! Dimmelooo!!!-

TONK

Un colpo secco sulla testa della ragazza la fece cadere a terra svenuta – Piantala… non sopporto la tua voce, stai bene Ranma?!- in soccorso arrivò Uckyo, con in mano la solita spatola gigante – G…grazie Uckyo!! Mi hai salvato da quella arpia- commossa strisciò verso l’amica.

Ridendo iniziò a slegarla.

 – UUUUh… Kuuunooo!! Guarda chi ho trovato!! C’è la preziosa ragazza col codino qui!!!!- iniziò a gridare a squarcia gola Nabiki attirando l’attenzione di Kuno, che corse a per di fiato verso di loro, prendendo la rossa disperata, caricandosela sulle spalle e portandola via a mo di sacco, lasciando Uckyo e Nabiki li da sole  a guardarli mentre si allontanava velocemente.

-Nabiki!! Perché lo hai fatto?! Povero Ranma!!- chiese perplessa Uckyo, Nabiki ridendo a crepapelle – Eddai, volevo solo divertirmi un po’, e poi Kuno ha pagato profumatamente per avere un appuntamento con lui… quindi… sai com’è l’economia…- Uckyo la guardò incredula, era sempre la solita.

 

Akane dopo aver pensato e ripensato a come agire e a cosa fare, si ritrovò proprio dove sarebbe dovuta essere… in piscina.

 

Ranma ancora in versione femminile, stava iniziando a perdere la pazienza, si trovava ancora avvolta dal fastidioso nastro e sulla spalla di Kuno, che continuava a correre a perdifiato per chissà dove.

- Finalmente da soli!! Mia cara ragazza con il codino, sono riuscito ad avere un appuntamento con te, dato che quell’odioso Saotome, si è appropriato della dolce Akane Tendo… bé ora sono tutto tuo…- la rossa strinse i pugni infastidita, riuscì in qualche modo a liberare almeno un braccio, l’intento era di strozzarlo violentemente, quando un’altra persona arrivò all’improvviso saltando su di loro.

Kuno rimase a terra inerme per il colpo secco alla nuca, e la ragazza col codino era stata presa di peso e adagiata sul tetto poco distante da li – Uh… mi hai salvato accidenti… quel pazzoid… eeeh?! Shampoo?!- la ragazza agitò i lunghi capelli viola – Si esatto sono stata io, dovlesti linglazialmi Lanma!! – Shampoo rovistò dentro la borsa a tracolla che stava portando, prese il termos che portava quotidianamente, anche per se stessa, e lo versò su di lui, trasformandolo nuovamente in un ragazzo.

- Che ne dici di mangiale nel mio listolante? Mi falebbe piacele…- Ranma si stava liberando di quel nastro soffocante, la guardò dubbioso – Scusa Shampoo, in teoria mi sta aspettando Akane…- lei sentendo quel nome si ritrasse, poi riprendendo lucidità continuò – Ho sentito che è già andata via… avanti, siamo amici giusto? Mi vollesti negale la tua compagnia? Dai è solo un planzo, c’è anche la bisnonna…- ci pensò su, poi vedendola così triste, accettò la proposta, infondo era solo un pranzo giusto?!

 

Arrivarono nel locale, e Shampoo imbandì la tavola come se Ranma fosse un Re, aveva cucinato praticamente ogni piatto presente sul menù, soddisfatta lo guardava mangiare felice.

Finito il pranzo, Ranma si alzò a fatica – C..credo di aver mangiato troppo, grazie Shampoo, tutto buonissimo!!- lei sparecchiando rise – Non come la cucina del maschiaccio giusto?!- Ranma sorrise, per poi diventare serio di colpo – Mi dispiace Shampoo…io…- lei scosse il capo – Lo so, lo so… ci sto ancola male, non posso dile di no, ma… sono contenta che possiamo essele lo stesso amici…- gli sorrise forzatamente, e lui lo capì – Ranma … Ranma…- Cologne arrivò agitata verso il ragazzo  – Cosa c’è… è successo qualcosa?!- la vecchia guardò prima la nipote poi con sguardo incerto consegnò a lui una lettera – Ho visto Akane qua fuori… mi ha chiesto di darti questa, ed è scappata…- lui guardò fuori confuso, poi prese la lettera… la prima riga lo destabilizzò,

–   PARTO, NON MI CERCARE PER NESSUN MOTIVO…-

confuso, lesse veloce, poi uscì di corsa, ma niente non c’era da nessuna parte, Akane era sparita.



​Ciao a tutti!! Sono tornata!! Lo ammetto... mi mancavate eheh 
​Così ho fatto del mio meglio per elaborare la trama e farvela leggere... sono molto curiosa del vostro pensiero, fatemi sapere cosa ne pensate...
​Un grosso bacio!! 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


PARTO NON MI CERCARE PER NESSUN MOTIVO!!

 

RANMA, MI DISPIACE…

IO HO CAPITO

CHE NON POSSIAMO

AVERE UN LEGAME… NON COSI’…

TANTE COSE ME LO HANNO FATTO CAPIRE

TROPPE COSE…

ORA RISPETTA LA MIA DECISIONE

 

KASUMI PENSERA’ A TUTTI VOI, ANCHE SENZA DI ME

E… RICORDA… NON MI CERCATE… NESSUNO DI VOI!!

IO NON TORNERO’ MAI PIU’… MI FARO’ SENTIRE IO…

 

TI PREGO NON FORZIAMO

IL DESTINO….

 

ANCHE SE NON CAPIRAI… E’ LA SCELTA

MIGLIORE CHE POSSA FARE…

ORA DEVO PROPRIO ANDAR VIA… SCUSATEMI…

 

CIAO AKANE!

 

Era passato poco più di un mese da quando Akane era andata via. Via da tutti oltre che da lui, non avevano ancora avuto sue notizie, non sapevano neppure da dove iniziare le ricerche.

- Dove diamine è andata quella stupida!!!- Ranma per sfogare la rabbia continuava ad allenarsi imperterrito al dojo, non mangiava, non dormiva… semplicemente si allenava senza sosta.

In casa Tendo, ognuno aveva avuto reazioni diverse, Soun e Genma, piangevano senza sosta come fontane, auto colpevolizzandosi che forse la forzatura del fidanzamento era troppo per lei, non sapendo come si era evoluta la situazione…

 

Kasumi aveva il sostegno di Nodoka, essendo già regine della casa, per non pensare al dolore che le stavano opprimendo, continuavano a cucinare e pulire ogni dove, diventando quasi maniacali.

Nabiki invece, dal momento che aveva letto la lettera, si era chiusa in camera sua, uscendo raramente. Nessuno aveva il coraggio di dirsi nulla, erano arrabbiati, preoccupati e continuavano solo a chiedersi perché, sparire in quel modo… lasciare una letterina di qualche riga, senza spiegare cosa l’avesse portata ad andare via da li… da lui.

 

- Lanmaaaaaaa!!!! Dai basta allenalsi, andiamo al palco!! DAAAIII!!!- Shampoo arrivò con il suo solito gran carisma davanti a casa Tendo, con una grande cesta al braccio. Ranma la guardò solo per un attimo, per poi riprendere ad allenarsi – Shampoo, ciao… scusa ma ora non posso venire con te…- la ragazza mise il broncio – Dai Lanma!! E’ da un mese che vengo qui e tu mi dici così e poi ti devo costlingele a folza a venile con me!!! Gli amici selvono in questi momenti!! Dai sono giolni che non mangi…vieni con me!!-

Shampoo dal giorno in cui era arrivata quella lettera, era stata sempre vicino a lui, premurosa e disponibile, ogni volta che lo vedeva giù di morale cercava di inventarsi qualcosa per farlo almeno sorridere, come proprio una vera amica.

Ranma era rimasto piacevolmente sorpreso, aveva conosciuto la ragazza, come una guerriera, testarda e sopra le righe che avrebbe fatto ogni cosa per onorare le leggi del suo villaggio, invece in quel momento a lui difficile, le aveva dimostrato che poteva essere diversa e comprensiva… doveva ammettere che la nuova Shampoo le era stata vicina come non mai e gli piaceva questo suo nuovo lato.

 

Dopo varie insistenze, la ragazza dai capelli viola, trascinò il povero Ranma un po’ riluttante, ma sicuro che per un po’ non avrebbe pensato a nulla, si diressero verso il parco. Nabiki dalla finestra di camera sua, osservava la scena, che ormai si ripeteva da settimane, scocciata richiuse seccamente la tendina.

 

- Lanma, non fale il bambino!! Devi mangiale pul qualcosa scusa…- Shampoo aveva portato una moltitudine di cibi diversi per lui, ma per quanto si sforzasse, non aveva molto appetito – Scusa, sicuramente è tutto molto buono, però… non riesco a mangiare, lo so che è strano detto da me… però… non riesco…- Shampoo a malincuore ripose le pietanze dentro la cesta, poi la voce del ragazzo le raggelò il sangue – Perché è andata via  in quel modo Shampoo?! Ho fatto qualcosa di sbagliato secondo te?- lei lo guardò, vide un Ranma distrutto, le si strinse il cuore in un momento, abbassò lo sguardo, non poteva vederlo in quello stato – Lanma, non so che dile, sicuramente io non me ne salei mai andata in quel modo, io salei limasta li a qualsiasi costo, qualsiasi ploblema ci fosse stato… salei limasta li pel te… ma lei non lo ha fatto…- lui la guardò,  mentre lei cercava in ogni modo di non alzare lo sguardo, trafficava di proposito dentro la cesta – Shampoo… io…- la ragazza si alzò di colpo, perdendo la pazienza, aveva accumulato troppo per tutti quei mesi, non ce la faceva più  – Io ci sono semple Lanma… e invece lei dov’è? Lo so che il tuo cuole appartiene ancola a lei… ma… il mio cuole non ha mai smesso di battele pel te… Ti amo Lanma, e sono selia… sono sicula che potlei lenderti felice… scusa devo andale…- scappò lasciando il ragazzo confuso, li in mezzo al parco… che aveva sempre il profumo della sua Akane…

 

Shampoo arrivò al suo ristorante, con il fiatone si appoggiò al muro, glielo aveva detto alla fine, gli aveva detto che lo amava ancora, forse era ancora troppo presto, ma doveva dirglielo, come poteva resistere ancora a quegli occhi così tristi – Shampoo, dove sei stata?- Cologne si affacciò dal ristorante – Bisnonna, scusa se non ho detto che uscivo ero…- lei la fermò di colpo - … Da Ranma immagino…- lei sorridendo soddisfatta rise – Si esatto ihih siamo andanti al palco, elavamo così vicini…- con il bastone la vecchina, scostò la porta d’ ingresso facendo entrare la nipote – Ti è arrivata una lettera, ma non so di chi sia…- Shampoo si agitò, prese la lettera di corsa e accennò a salire veloce la scala – Shampoo aspetta!- la voce dura di Cologne la fermò a mezz’aria – Tu non c’entri nulla con la sparizione di Akane vero?- lei senza girarsi continuò a salire – Pensavo fossi contenta pel me bisnonna, mi sto avvicinando a Lanma… non era quello che volevi anche tu pel me?- la vecchina si avvicinò – Si lo volevo, ma lui ti ha detto chiaramente cosa prova per Akane, e pur sostenendo te, non voglio che capiti qualcosa a quella ragazza, a prescindere, ti ha aiutato in molte occasioni anche se non avrebbe voluto…

Non voglio poi… che tutto questo ti faccia rattristare ancora di più Shampoo… Vuoi stare con qualcuno che non ti amerà mai?! Vuoi sposarti ed essere infelice per la vita?! Vuoi lui anche se sei consapevole che penserà sempre ad un’altra donna?! Ti basta?!

Prima sostenevo ogni tua scelta perché, vedevo che non sapeva neanche lui cosa volesse davvero, pensavo non fosse tutto perduto, ma dopo aver avuto il coraggio di affrontarti ho capito che era tutto finito… perciò ora te lo richiedo, c’entri qualcosa con la sparizione di Akane?- lei si voltò secca – Io non ho fatto nulla a quel maschiaccio!!- riprese a salire la scalinata e a chiudere la porta con forza dietro di se.

La bisnonna se ne accorse che alla fine aveva evitato la domanda, era sul serio disposta a tutto quella ragazza…

 

Ranma a passo incerto, era riuscito ad andare via dal parco, ogni giorno andava li, dopo l’ allenamento, ricordava i momenti di quegli ultimi mesi con la fidanzata, ogni volta per avere un po’ di privacy si recavano sempre li, e si erano avvicinati tanto, tutto parlava di lei, dalla fontana, le panchine, anche gli alberi… ovunque rivedeva il suo sorriso.

Però poi era costretto a tornare a casa, non riusciva a credere che fosse già passato un mese, senza avere alcuna sua notizia… Era scappata via da lui? Non voleva più essere la sua fidanzata? Quali cose l’avevano aiutata a capire che non potessero stare insieme? Oramai erano settimane che si poneva sempre le stesse domande…

Finalmente arrivò alla tenuta dei Tendo… Forse doveva andare via anche lui, sarebbe partito per qualche allenamento… per forza di cose, non riusciva a stare li e a non pensare a lei.

E poi dopo l’uscita di Shampoo, non sapeva di nuovo come comportarsi, in quelle settimane si era comportata come una buona amica, e ora gli aveva confessato di essere ancora innamorata di lui, forse con lei al suo fianco avrebbe potuto dimenticare Akane? Si mise a ridere da solo… non sarebbe mai riuscito a dimenticarla, neanche l’avesse voluto…

 

Nabiki dalla sua finestra gli fece cenno di salire nella sua stanza, era la prima volta che cercava di comunicare con qualcuno, sospirando salì, magari poteva aiutarla a sfogarsi, in qualche modo.

 

-Entra! Muoviti!!- con uno strattone lo fece entrare dentro la sua stanza, facendolo cadere rovinosamente a terra – C..Che ti prende Nabiki?!- lei lanciandosi su di lui, gli fece cenno di fare silenzio – Shh!! Quanto sei rumoroso accidenti a te!! Ascolta stanotte presentati al dojo… dobbiamo parlare!! Nessuno lo dovrà sapere…chiaro?!- detto quelle cose, lo ributtò fuori a malo modo, Ranma mezzo intontito ancora a terra, non si aspettava, una reazione simile.

 

Poco a poco si fece sera, e lentamente Ranma si diresse verso il dojo, naturalmente accertandosi di non essere visto da nessuno, non riusciva a capire tutta quella segretezza da parte sua, arrivato sbuffò sedendosi in modo scomposto, tutto di li parlava di Akane, iniziava ad odiare tutto ciò.

- Eccoti!! Bravo sei puntuale!!-  Nabiki entrò, prima di chiudere la porta ricontrollò di non essere vista, poi si avvicinò al ragazzo.

- Nabiki… cosa c’è? Lo so che sei triste per tutto quello che sta succedendo, anche se non credo di essere un il soggetto migliore con cui parlare, però tranquilla, se vuoi piangere mi girerò…- Nabiki lo guardò perplessa, poi tirandogli il codino verso di se abbassò la voce – Ma cosa ti salta in testa?! Non hai capito niente come al solito!!- lui dolorante – Ahii!!! Era da settimane che non uscivi dalla tua stanza, credevamo perché fossi troppo triste ed addolorata per uscire…e…- lei rise – Credi sia il tipo da piangermi a dosso?! No di certo cognatino!! Mentre tutti voi disperavate, io ho indagato… e forse ho scoperto qualcosa… guarda!- tirò fuori la lettera di Akane, dopo quel giorno in cui aveva ricevuto quel foglietto, l’aveva dato alla famiglia e poi non ne aveva più voluto sapere nulla…

 

-Non lo voglio vedere- Ranma si alzò da terra distaccato, ormai lo sapeva a memoria quello che c’era scritto, Nabiki si alzò, scocciata dal suo atteggiamento – Ascolta, anche io mi sono arrabbiata tanto da non voler vedere più questo, non potevo credere che non mi avesse detto nulla, avvertita ne niente, però poi mi sono ricordata di una cosa, mi sono meravigliata di me stessa di non essermene accorta prima, sai da bambine io e lei comunicavamo in modo segreto, in codice… era divertente, nessuno se ne accorgeva mai e potevamo dirci qualsiasi cosa anche in punizione…

Rileggendo, ho visto che si era per te il messaggio ma anche per me… nota l’inizio di ogni parola…- lui guardandola incredulo, le strappò il foglio di mano – R..I..C..A..T..T..O.  K..E..I.  T..I.  A..M..O.- Ranma rimase con gli occhi sgranati di fronte alla lettera, Nabiki non vedendo reazioni semplificò il tutto – Ranma, Kei la sta ricattando…per qualcosa che non sappiamo… e ti ama, stupido!! Non ti avrebbe mai lasciato, e non avrebbe mai lasciato noi così-

 

-Quel bastardo!!!- con un pugno spaccò un asse del pavimento del dojo, Nabiki lo bagnò con l’acqua fredda per farlo calmare un po’ – Calmati e non distruggere tutta la palestra!! Ora sappiamo che non ci ha abbandonato, immaginavo c’entrasse Kei…ma non avevo abbastanza prove per dire che centrasse davvero… ora dobbiamo capire dove sono e qual è questo ricatto… e soprattutto chi è il complice…- Ranma si fermò – Aspetta… un complice?- lei rigirando il foglietto tra le mani, arrivò ad una conclusione - A quanto ho capito, da come si è mosso fino ad ora, è troppo intelligente per agire da solo e a caso, qualcuno l’avrà aiutato… e credo di sapere su chi iniziare ad indagare…- lui curioso si avvicinò alla mezzana in ascolto – Shampoo…-

 

Ranma scosse il capo – No impossibile, è cambiata, è gentile e mi è stata vicina in queste settimane…- lei lo guardò come se fosse un alieno – Certo, Shampoo non ha mai usato nessun giochetto sporco, è sempre stata leale, e onesta, ha sempre rispettato tutti e non ha mai lottato con ogni mezzo per conquistarti… giusto?! E soprattutto le è sempre stata simpatica Akane…e non ha mai provato a farle del male… Forse conosciamo due ragazze differenti…può essere?! -  la rossa pensierosa si avvicinò alle porte del dojo ed uscì – Vado da lei, se realmente c’entra qualcosa… e ha fatto del male ad Akane io…- Nabiki la seguì – Fa andare avanti me… parlerò con lei… e finalmente sapremo cosa è successo ad Akane…-

 

Ciaoooo!!!! Finalmente hanno scoperto che Akane in realtà non li ha abbandonati... ma per ricatto... e secondo Nabiki c'entra qualcosa anche Shampoo... Come si comporteranno ora lei e Ranma? Ditemi cosa ne pensate del capitolo!! Bacioni ;)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


- Nabiki Tendo? Qual buon vento ti porta da noi a quest’ora della notte? – Cologne dopo varia insistenza aveva aperto la porta del ristorante, la quale aveva chiuso da poco – Hai bisogno di qualcosa?!- lei con noncuranza entrò diretta nel locale – Si, ho bisogno di parlare con Shampoo, è possibile? – lei temporeggiando – Non so dove sia, temo sia uscita, le dirò che sei passata…- la ragazza sorridendo da furba, entrò e prese a salire le scale – L’aspetterò in camera sua, è molto urgente, quindi… ma se è un problema… mi divertirò a vedere come sono andati gli incassi del locale di questi tempi, in modo tale da capire se potreste saldare qualche debituccio nei miei riguardi…- la vecchina sospirò amaramente – No, No sali pure, non è un problema…-  sapeva già che quella sera sarebbe stata movimentata.

 

Nabiki con sicurezza entrò in camera, era molto sobria, un letto, una scrivania, un grande armadio, una bella credenza con vari trucchi sopra e infine alcuni oggetti cinesi molto carini sparsi qua e la…

Si sedette in malo modo sul letto, aspettando che arrivasse la cinesina, qualcosa attirò la sua attenzione, dentro l’armadio fuoriusciva un pezzo di carta, essendo decisamente curiosa, aprì con calma l’armadio e dentro vi trovò diverse lettere… proprio in quel momento sentì dei passi venire dalla scalinata…

 – Come sono stanca… tloppe consegne…m…ma cosa ci fai tu qui?- Nabiki con sicurezza si risedette sul letto – Hai ragione, una bella ragazza come te non dovrebbe fare questo genere di lavori, così faticosi… meglio occuparsi di rapimenti… è più consono alla tua persona…-

Shampoo rimase di stucco, poi ritornando sicura le rispose a tono – Cosa vollesti dile? Pensi che abbia lapito Akane? Tu sei pazza!! Ha sclitto una lettela se non sbaglio giusto?! – Nabiki rise di gusto – Si si… ha scritto una lettera di addio… ma sei davvero sicura che tu non c’entri nulla?!- Shampoo l’affrontò faccia a faccia – Hai delle plove?- lei sicura senza esitare non si spostò di un millimetro – Guarda caso la lettera è stata recapitata qui al ristorante, e stranamente quando c’era anche Ranma, tu hai avuto strada libera senza Akane per poter vedere se riuscivi a far breccia nel suo cuore, l’ho visto in queste settimane cosa hai fatto, non lo hai quasi mai lasciato solo… o mi sbaglio?- lei vacillando per un momento indietreggiò – Queste non sono plove, sono idee che ti sei fatta e basta, e poi sono semple stata qui come avlei potuto lapirla?? Non ha senso… lei ha scritto una lettera d’addio ti lipeto!! E’ stata lei a voler andare via, è stata bugiarda non amava Lanma abbastanza… ed è quello che ho celcato di  fal capile anche a lui…-

 

Nabiki si avvicinò alla porta – Sai non conosci proprio la mia sorellina, su tre cose sono certa, non avrebbe mai abbandonato noi senza un motivo valido, senza neanche una chiamata.

Seconda cosa non avrebbe mai lasciato Ranma in quel modo, ora specialmente che le cose stavano andando bene…

Terza e ultima cosa… mia sorella non è bugiarda,,,

Se la conoscessi d’avvero l’avresti capito… e comunque… lo so che in realtà c’entri solo in parte tranquilla… c’è qualcun altro, non è così?!- Shampoo si ammutolì, Nabiki aveva già aperto la porta e stava iniziando a riscendere la scalinata, si fermò un momento, si girò sorridendo verso di lei – Oh… giusto… mi dimenticavo di dirti… anche se passassero settimane, mesi o anche anni, Ranma non proverà mai alcun interesse nei tuoi riguardi, rimarrai sempre la cara amica Shampoo… ci tenevo a dirtelo, sai per non farti rimanere più male di quanto potresti stare illudendoti… bè a presto!!-

Shampoo di scatto le chiuse la porta in faccia, con rabbia si tuffò sul letto, aveva voglia di spaccare tutto, come si permetteva quella stupida ragazza di dire certe cose, a lei un amazzone, la quale l’orgoglio era sopra ogni cosa… però in cuor suo sapeva che aveva ragione… aveva cercato in tutti i modi di entrare nelle sue grazie, ma lui imperterrito gli parlava solo di quel maschiaccio… cosa aveva quella in più di lei?! Non riusciva a spiegarselo… Era così arrabbiata… troppo…

 

Nabiki imboccò la strada verso casa, dopo l’incrocio trovò Ranma li ad aspettarla, continuava a camminare avanti e indietro, sembrava un animale intrappola, quasi provava pietà per lui… quasi…

- OOh non stare in pensiero per me… sono viva e vegeta!!- lui andandole incontro con grandi falcate – Ti ha detto qualcosa?! Dov’è Akane?!- lei pensandoci su – Diciamo che provocandola, mi ha fatto capire che c’entra qualcosa… ma non mi ha detto nulla più… ma le ho fatto capire che anche io ho qualche informazione…vedrai che sarà lei a fare una mossa falsa… ne sono sicura…- Ranma deluso riprese a camminare verso casa, a testa bassa.

Nabiki non riuscendolo a guardare in quel modo, sospirò – E va bene, volevo dirtelo quando fossimo arrivati a casa, ma… guarda cosa ho trovato nell’armadio di Shampoo?!- lui si girò di scatto – N..Nell’armadio?!- lei scrollando le spalle – Mi ha rapito la sorella è il minimo che dovessi fare… e comunque, ci ho già pensato io, tranquillo… bè dicevamo… ho trovato delle lettere, e sai con chi ha corrispondenza?!- lui impaziente, non aveva voglia di giocare a indovinare, strappò dalle mani una delle lettere tra le sue mani - …Kei…- Nabiki sorrise soddisfatta – La troveremo Ranma, la troveremo!!-

 

Il giorno seguente, Shampoo si alzò scoraggiata, si sedette alla scrivania accanto al letto, iniziò a scrivere una lettera… dopo poco si alzò si stropicciò la faccia e si stiracchiò, era più stanca di quando era andata a dormire, aveva continuato a fare incubi su incubi, per colpa della sorella del maschiaccio, le aveva rovinato il sonno, aprì distratta l’armadio, prese alcuni vestiti poi lo richiuse con non curanza…si fermò… riaprì di scatto e guardò al fondo di esso, c’era un grande biglietto con scritto

 

-HO PRESO IN PRESTITO LE LETTERE CON CUI TI SEI SCRITTA CON KEI… TE LE RIDARO’ TRANQUILLA!

CIAO NABIKI!-

 

Shampoo si vestì di corsa e si precipitò a casa Tendo – Lanma!! Lanma!!- Kasumi nel giardino a stendere notò la ragazza che cercava Ranma nel dojo dove di solito era stare – Shampoo…che succede?- le chiese preoccupata, Shampoo cercando di stare il più tranquilla possibile si rivolse alla maggiore delle sorelle – Kasumi, hai visto Lanma pel caso? Ho bisogno ulgente di parlalci…-

Nabiki uscì dalla stanza sentendo la voce della cinesina - OOOh ciao Shampoo!! Sarei venuta tra poco da te, tranquilla te le ho anche ordinate le lettere, dovresti averne più cura mia cara, non si riusciva a capire nulla… eccole-

Shampoo d’istinto, corse verso di lei, era totalmente fuori di se, tirò fuori i chui pronta per attaccarla, ma qualcosa l’afferrò per il piede e con forza la lanciò nel laghetto trasformandola in gatta, uscì da esso tremando ancora di più dalla rabbia, si guardò intorno e si accorse di chi l’aveva spinta in acqua.

 

Cologne era di fronte a lei guardandola quasi con pietà – Shampoo… non ti ho insegnato a lottare contro chi non padroneggia alcuna disciplina di arti marziali… sono molto delusa da te… ti avevo avvertito, che qualsiasi cosa avessi in mente, l’unica che avrebbe sofferto saresti stata tu… mia piccola nipotina…

Quasi un ora fa, mi hanno chiamata per venire qui e spiegarmi ogni cosa… Ranma è partito subito dopo, e mi ha rivolto solo uno sguardo raggelante prima di andar via… Nabiki mi ha fatto leggere alcune di quelle lettere… se volevi conquistare Ranma, se volevi almeno diventarci amica… bè oramai l’hai deluso come mai fino ad ora…-

 

Kasumi intanto aveva scaldato l’acqua, e l’aveva versata sulla gatta coprendola con un asciugamano. La ragazza dai capelli viola, senza guardarla negli occhi sussurrò appena – Pelchè ti mostli così gentile nei miei ligualdi? Vi ho fatto del male no?!- Kasumi accucciata accanto a lei si strinse tra le braccia – Si è vero… abbiamo pianto tanto… ma ora so che mia sorella sta bene e non ci ha abbandonato… tu hai fatto quel che hai fatto perché sei innamorata… e conoscendo mia sorella, si sarebbe arrabbiata ma non ti avrebbe mai negato una gentilezza…perché lei è fatta così… la mia sorellina potrà anche essere un maschiaccio, è vero, ma ha un cuore grande… credo che Ranma si sia innamorato di questa sua caratteristica… pur quanto possa soffrire, lei si farà in quattro per quello che crede sia giusto… vestiti ora Shampoo… va a riposare…- Shampoo guardandola, le scesero da sole le lacrime fin troppo trattenute, la bisnonna capì che quelle semplici parole erano arrivate dritte al suo cuore, non sarebbe mai riuscita a far breccia nel cuore dell’amato, l’aveva capito ormai…

 

Ranma decisamente fuori di testa si era incamminato appena finito di leggere le lettere, Shampoo era complice di Kei, lui aveva portato con se Akane, mentre la cinesina doveva perdere tempo con lui e cercare di farlo innamorare, fare in modo di dimenticarsi di Akane per conquistarlo, con primi passi fare l’amica… dettagliatamente gli spiegava come passavano le giornate, di cosa parlavano, se rideva, se pensava ad altro… mentre Kei spiegava se faceva progressi con Akane, dove fossero, ma non andava mai nel dettaglio…

Ripensando a tutto quello che era successo, come aveva potuto pensare che Shampoo fosse cambiata?! Quanto era stato ingenuo?! Come poteva lei essere tanto stupida da pensare che realmente sarebbe bastato così poco per potersi dimenticare di lei?! L’unica donna che vedeva nella sua vita era Akane, e non riusciva a capire come potessero non capirlo…

 

Dopo queste nuove informazioni era partito di corsa, con sottofondo la voce della “cognata” intimandolo di fermarsi, di pensare ad un piano, ma lui sapeva cosa fare… non gli era ancora chiaro il motivo per cui Kei l’avesse ricattata, ma aveva decisamente intenzione di scoprirlo!

Ora come ora l’importante era sapere per dove fossero diretti… cioè la CINA!

 

Kasumi gli aveva dato quasi tutti i risparmi che possedeva per fargli prendere la nave, e Nabiki con riluttanza gli aveva allungato anche lei qualche banconota, ordinando quasi di portargli anche qualche souvenir costoso, ma di tasca sua e di riportargli il resto, Ranma sospirò, era sempre la solita anche in quei casi…

 

Riuscì ad imbarcarsi quasi subito, si posizionò a prua della nave, sperava solo che ci mettesse poco, era decisamente in pensiero, Akane aveva cercato di mandargli quel messaggio in codice, e c’era voluto un intero mese prima di riuscire a capirlo… sperava solo non fosse troppo tardi…

Iniziò a riflettere, nel messaggio non si era fatto sfuggire, quelle due paroline, dirette a lui… ma non voleva quasi pensarci, era come se gliele avesse volute scrivere perché sapeva che forse non ci sarebbe stata occasione di poterle dire…ricacciò il pensiero indietro… le avrebbe dimostrato invece, che ci sarebbe stata occasione, e non solo una volta, ce ne sarebbero state tante, anche perché quando l’avrebbe ritrovata, non se la sarebbe scampata… glielo avrebbe detto fino a quando non ne avrebbe avuto abbastanza, e si augurava che non succedesse mai.

 

- E..Etchùù!!..- Akane infreddolita si strinse tra le braccia, guardò oltre l’orizzonte, dove si estendeva l’oceano, ogni volta per pensare andava li, in quel promontorio, si sentiva calma, anche se tutta quella situazione aveva ben poco di tranquillo, ma sapeva che doveva farselo andare bene… non aveva altra scelta…

 

- Akane… sapevo che ti avrei trovata qui…- Kei arrivò dietro di lei, per poi sedersi li accanto, lei con riluttanza rispose glaciale – Non sono scappata Kei, non ho alcun tipo di telefono o qualche forma di lettera da spedire, ti avevo chiesto solo se potevo stare qualche minuto per conto mio…- lui vedendo la ragazza molto su di giri, sorrise appena – Lo so… Lo so Akane, non faresti mai qualcosa di strano… solo che non tornavi e mi stavo preoccupando tutto qui… oh… tieni prendi la mia giacca, fa freddo quassù…non voglio che ti ammali…- sfiorandola appena per metterle la giacca, si ritrasse come se l’avesse toccata con un oggetto incandescente –Non mi toccare!! Non ho bisogno né della tua giacca né di te!!- lui ferito, cercò di non darlo a vedere, ma quando lei si alzò per andare via, non esitò un momento per ricordarle una cosa – Akane, lo sai io ho pazienza, so che per te è difficile, lo ami… lo so… ma ricorda cosa c’è in ballo… ho rimandato a sufficienza per rispettarti…ma succederà… meglio che inizi ad accettarlo… lo dico per il tuo bene…- lei senza voltarsi rispose con un soffio, un leggero – Si…- per poi ritornare al villaggio dove ormai abitava da settimane, si ritrovò incantata come ogni volta a guardare oltre la strada, sapeva benissimo cosa vi si trovava li, e lui glielo aveva promesso… come regalo di addio avrebbe spedito la sospirata Nan Nichuan a Ranma, e poi non avrebbe più dovuto pensare a lui… mai più…

 

Le gambe cedettero al pensiero… quanto gli mancava… quanto avrebbe voluto sapere se avesse scoperto il messaggio nascosto della sua lettera… voleva almeno fargli sapere realmente quali fossero i suoi sentimenti e che non aveva abbandonato nessuno di loro…

Sentendo i passi dell’odiato ragazzo, si tirò su e senza mangiare la cena se ne andò a dormire, non riusciva neanche più a vederlo… se non avesse trovato una soluzione… tutto sarebbe diventato irreparabile…



​Ciao a tutti!! Rieccoci qui... Ranma è partito per cercare Akane, e capire finalmente su cosa la sta ricattando e che l'ha costretta ad andare via da tutti loro... Akane invece, non se la sta passando molto bene, vorrebbe andare via da li ma non può...ed è consapevole che ha poco tempo per cercare una qualsiasi soluzione per tornare dalla sua famiglia e dal suo fidanzato... Ditemi come sempre cosa ne pensate e se vi è piaciuto!! Bacioni al prossimo capitolo!!

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Quella mattina si alzò presto Akane, non aveva perso l’abitudine di fare esercizio fisico. Uscì dalla sua stanza, non era niente di speciale, un letto semplice, un armadio, la divisa appesa da una parte della stanza, anche se era strano ma le mancava un po’ non poterla indossare… l’unica cosa che le piaceva era la vista dalla sua finestra, vedeva da li l’oceano… l’aria frizzantina e pungente le faceva provare ogni giorno un moto di speranza, come se da un momento all’altro potesse vedere Ranma arrivare da li… ma sapeva quanto fosse impossibile… era a conoscenza del piano di Shampoo, giornalmente arrivavano lettere della cinesina, spiegava se ci fossero progressi, come faceva a tirar su di morale il suo amato, cosa facevano durante la giornata… di solito le saliva la nausea venire a conoscenza di quelle stupide informazioni che ben volentieri il caro Kei Tanaka non si risparmiava a leggerle e di gran gusto.

 

Guardò di sbieco la camera accanto alla sua prima di uscire, era la camera del suo ricattatore… l’unica cosa che sentiva di apprezzare, era che da un mese a questa parte, non aveva mai provato a far nulla di strano, condividevano quella grande casa, la tenuta dei Tanaka, ma in rispettive stanze separate… era a conoscenza che anche quel gesto di rispettabilità sarebbe durato ancora poco…

 

Prese a correre, il solito itinerario, comprendeva il giro del paese, per poi proseguire al promontorio e infine andare nella zona della Jousenkyo, in un certo senso era come sentire Ranma accanto a se…

 

Affaticata dalla corsa si sistemò proprio nei pressi delle sorgenti, per meditare, naturalmente ad una certa distanza di sicurezza, la guida come sempre era molto apprensiva, dopo come erano andate le cose in quegli anni, non poteva certo biasimarlo…

Come ormai accadeva spesso, ritornava a pensare, a come c’era finita in quella situazione…

 

“…Quel giorno aveva trovato quel biglietto nel suo libro di testo, il quale diceva – Ti va un’altra lezione, come ai vecchi tempi?- aveva immediatamente capito chi fosse il mittente… infatti per tutta la lezione provò l’amaro in bocca, indecisa sul da farsi… ma dopo tutto quello che era successo, era evidente quanto fosse importante per Kei parlare con lei, non lo avrebbe negato a nessuno, un tentativo di comunicazione…

Quindi decise comunque di andare, non aveva paura, anzi dopo tutto il male che aveva causato, era decisamente molto arrabbiata con lui, ma allo stesso tempo non aveva dimenticato la sua triste storia, e quindi aveva deciso di dargli una seconda opportunità.

Arrivata alla piscina, si ritrovò a pensare a tutto quello che era successo, era stata li per così tanti mesi, ci teneva dei ricordi preziosi, aver affrontato la sua paura, avvicinarsi a Ranma, l’esperienza di aver affrontato una gara tosta, la consapevolezza di essere arrivata in finale e l’amaro in bocca di aver perso i biglietti tanto desiderati…

 

Lui arrivò poco dopo dalla porta d’ingresso con un grande sorriso ad accoglierla – Akane non sai quanto mi faccia piacere che tu sia qui…- lei fredda rispose – Kei… perché mi hai fatta venire qui? Credevo ci fossimo detti tutto…- lui non si tirò indietro a quelle sue parole velenose ma anzi continuò come se niente fosse – Per prima cosa… volevo sapere come stavi… sono imperdonabile, ero così concentrato a sconfiggere Ranma che non mi sono reso conto della tua condizione… e devo ammettere che mi sono meritato le parole aspre del tuo fidanzato ufficiale… e si ho saputo anche questo… ora siete a tutti gli effetti fidanzati, non è così?!- impreparata arrossì di colpo, ma sapeva che non doveva abbassare la guardia – Si… è così… apprezzo il fatto che a modo tuo ti stia scusando… e colgo occasione per risponderti riguardo al discorso che mi avevi fatto… ti ringrazio per i tuoi sentimenti, ma non posso illuderti… io amo Ranma… l’ho sempre amato Kei… mi dispiace…-

 

Lui si rabbuiò per un secondo, poi ritrovò il sorriso che non lo abbandonava mai – Lo sapevo già… in effetti… ma pensavo che foste troppo cocciuti per dichiarare il vostro amore…- d’istinto lei si guardò le mani visibilmente a disagio, Kei notandolo – Non mi dire… che ancora non ti ha detto che ti ama…?!- Akane completamente su di giri si coprì il viso con le mani – A..Aspetta… non ci siamo ancora detti nulla del genere… non… ancora ecco…- lui cogliendo la palla al balzo – Ma allo stesso tempo, tu sei qui a dichiarare amore eterno per lui, mentre non sai ancora cosa provi per certo lui per te… è esatto?!- lei colpita in pieno, si voltò per andare via da li, ne aveva avuto abbastanza – A parte il fatto che non sono cose che ti interessano e poi ora devo proprio andare… ciao Kei!-

 

Kei dietro di lei si appoggiò al portone dell’edificio – Non ti ho fatta venire qua per niente… guarda un po’ cos’ho tra le mani…- lei scocciata si voltò, tra le sue mani aveva i biglietti della caccia al tesoro – I… I biglietti ce li hai tu?!- Kei andandole incontro, sorrise con calore – Si, ce li ho sempre avuti io. Li ho trovati proprio dopo che il tuo fidanzato ti ha portata via… Sai non so con chi andare… ci andiamo insieme? Ti va?!-

Akane quasi offesa si voltò e proseguì il cammino – No! Troverò un altro modo per andare in Cina… grazie per la proposta, ora devo andare da Ranma…-

Deluso, ma non troppo la seguì – Lo sai che amo le scommesse vero?! A parer mio Ranma starebbe bene con Shampoo non credi?! E’ bella, formosa, una vera combattente… potrebbe conquistarlo se, giocasse le sue carte in modo corretto…anzi forse ci sta già lavorando…- nervosa Akane cercò di non calcolarlo e di aumentare il passo – Smettila di provocarmi, non sono tontolona quanto Ranma non ci casco in queste cose…- lui ridendo apertamente, annuì – Hai ragione… però dato che siamo nei paraggi… perché non dare un’occhiata?! Cosa ti costa?- 

 

Alquanto nervosa, cedette e lo seguì, la curiosità era troppa in effetti.

Arrivati di fronte al ristorante il Gatto, vide Shampoo armeggiare una moltitudine di piatti e li posava proprio di fronte ad un Ranma che si stava letteralmente mangiando il mondo… Akane rimase a bocca aperta – M...Ma… quello stupido di un Ranma!!! Si fa sempre prendere dalla gola!! Io che gli preparo tutto quel cibo devo obbligarlo a fargliene anche solo assaggiare un pezzetto… AAARGH…- Kei rise sotto i baffi – Dai non ti arrabbiare… lo sai come è fatto… e poi se sei sicura di quello che prova per te, dovresti stare tranquilla giusto?!-

Akane li guardò… sembrava così tranquillo e soddisfatto, si in quei mesi, si erano avvicinati… però tanta era la paura di non farlo sapere ai genitori e di non far girare troppe voci a scuola, che alla fine si vedevano di nascosto, ed erano così contati quei momenti…di cui si era accorta di esserne sempre più vorace ed affamata… era diventata più esigente…decisamente di più…

Ma che fosse solo lei ad esserlo?

Sembrava molto più preoccupato lui di lei di essere il più riservato possibile…

 

Kei vedendola immersa nei suoi pensieri, cercò di punzecchiarla ancora di più – Akane… vieni con me in Cina… riuscirai a prendere l’acqua della Nan Nichuan, forse è quello che lo blocca… essere ancora a metà… è quello che volevi anche tu… giusto?!- scossa dai pensieri, scosse il capo – No… farò in un altro modo… io lo amo comunque, anche se lui non fosse sicuro dei suoi sentimenti, anche se come dici tu, si sente in difetto essendo a metà, dovrò affrontarlo una volta per tutte… e se ancora ha capito che non mi ama abbastanza, lo farò innamorare di me…-

 

Kei impressionato da quella volontà ferrea, aveva capito che non c’era altro modo se non quello… sapeva che l’avrebbe odiato, sapeva che sarebbe stata più dura riconquistare la sua fiducia… ma doveva farlo, era la sua ultima opportunità – Akane… mi costringi ad usare armi che avrei evitato volentieri… ma… sono costretto…- lei lo guardò perplessa – Kei di cosa stai parlando?!- il ragazzo le mostrò un foglio, sembrava decisamente vecchio – M..Ma questo…- lui sorrise amaramente – Sai, io so che… tu tieni molto a tre cose… Ranma, le arti marziali… e la tua palestra… io adesso ho in pugno la tua palestra di arti marziali… mia cara Akane… e… se ne vuoi ritornare in possesso… bè non devi far altro che sposarmi, come mia legittima consorte, ritornerà tua, e la tua famiglia non ne saprà nulla di questa storia…- Akane indietreggiò lentamente – C..Cosa dici?! E’ impossibile… come puoi avere il contratto di vendita tu?! Mio padre non te l’avrebbe mai dato!!- Kei guardando il foglio annuì lentamente – E’ vero… non me lo avrebbe mai dato di sua spontanea volontà… ma è davvero facile ingannarlo, quando ho incontrato tuo padre, il padre di Ranma e il vecchio Happosay, è stato semplice fargli trovare per caso una scacchiera, qualche bottiglia di sakè e casualmente un contratto di vendita intestato al sottoscritto… sai, volevo qualche precauzione nel caso vincesse il tuo fidanzato…-

 

La ragazza inorridita gli urlò contro – Quindi avresti barato… tutto avrei pensato tranne che fossi così vile!! Come puoi farmi questo?! Portarmi via la palestra…- Kei, cercando di essere il più sicuro possibile rispose a tono – Volevo che tu venissi con me in questo viaggio… volevo farti capire, come potrebbe essere la tua vita con me anziché con quello!! Invece tu testarda… hai voluto fare di testa tua… bè sai che ti dico?! O sarai mia o di nessuno… dato che ho io la palestra Tendo… il tuo fidanzamento con Ranma non ha nessun senso… se non vuoi far stare nessuno in pensiero riguardo a questa storia… bè ti conviene venire con me… ti darò del tempo per abituarti all’idea… non sono così mostro come tu pensi… ma se vuoi riavere la palestra… la tua casa… bè l’unica cosa da fare è sposare me! Te lo richiedo Akane… vuoi venire a fare questo viaggio con me e assicurare la palestra alla tua generazione? Oppure preferisci far stare la tua famiglia in mezzo ad una strada per seguire il tuo amore di cui non sei nemmeno sicura di quello che prova lui per te?!-

 

La ragazza davanti al ristorante, riguardò Ranma li di fronte a lei… non riusciva a vederla per colpa del sole che faceva da riflesso… sapeva già cosa doveva fare, ma non riusciva a non guardare il suo viso… era consapevole che non lo avrebbe più visto… se avesse sposato Kei… lui cosa avrebbe fatto… sarebbe andato via per un viaggio di allenamento? Avrebbe davvero frequentato Shampoo? Il cuore gli faceva male… tanto male…

 

- Kei… ti chiedo solo una cosa… non voglio che nessuno sappia niente del nostro matrimonio… scriverò una lettera d’addio… semplicemente dirò che io e Ranma non possiamo stare insieme… tutto qui… me lo prometti?!- Akane continuava a guardare dritta davanti a sè mentre parlava con lui, si accorse che fremeva dall’agitazione – Si… te lo prometto… scrivi la lettera e poi andremo via di qui… tutto quello che tu desideri… dopo il matrimonio… faremo quello che vuoi tu… se vuoi tornare o rimanere in Cina… per me non fa differenza… ho una tenuta in un villaggio, i miei genitori erano grandi combattenti, me l’hanno lasciata come eredità… penso che staremo bene li…- con occhi vitrei annuì – Tu hai almeno l’eredità della tua famiglia che ancora ti appartiene… non è così?- Kei non disse nulla, diede ad Akane un foglio di carta e una penna… ci pensò su… poi scrisse di getto, piegò con cura e poi vedendo Cologne uscita a girare l’insegna del Ristorante per aprire, gliela consegnò.

 

Si rivolse a Kei – Andiamo via ora… non voglio vedere nulla…- il ragazzo annuì soddisfatto, si avviarono al porto…”

 

Akane finito di meditare e ripensare al tutto, si decise ad alzarsi, sapeva che doveva tornare al villaggio, sapeva di doversi muovere o avrebbe visto la faccia di Kei dietro di lei da un momento all’altro… due calde lacrime scesero dal suo viso all’improvviso, veloce con la manica della sua giacchetta le catturò, non voleva che nessuno la vedesse in quel modo… aveva preso una decisione, per la sua famiglia… anche a costo… di essere infelice per il resto della sua vita…

 

Ranma, era in pensiero… in quelle settimane aveva creduto che Akane avesse abbandonato tutti loro, senza nemmeno dare un motivo e questo lo aveva fatto incazzare!! Di gran lunga!!

Invece scoprire così all’improvviso cosa o meglio dire chi c’era dietro… gli faceva solo capire quanto fosse stato stupido a pensare che Akane gli potesse fare una cosa del genere…

Quello stupido bell’imbusto l’aveva ricattata… avrebbe scoperto cosa c’era sotto… e poi l’avrebbe riportata a casa, dalla sua famiglia… e soprattutto sarebbe tornata con lui…

Quanto le mancava…

 

Come un fulmine, scattò verso la prua della nave, finalmente iniziava ad intravedere le coste della Cina!!

-Akane… sono qui… ti porto via con me!!-



​Ciao a tutti!! Finalmente si è scoperto su cosa consiste il ricatto di Kei, Akane si è sentita in dovere di seguirlo anche a costo di essere infelice per il resto della vita.
​Ranma sta per attraccare in Cina... come reagirà a questa scoperta il nostro baka?
​Spero vi sia piaciuto... fatemi sapere come sempre cosa ne pensate :)
​Un grosso bacio!! Al prossimo capitolo!!!!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


- Signorina Akane!! Signorina Akane!!- una signora bassa, sulla cinquantina, con ancora una bella chioma rossa, raccolta a stento da una complicata acconciatura, aveva tra le mani, una grande cesta di biancheria da lavare, vedendo tornare la ragazza si precipitò verso di lei con impazienza.

 

- Signora Iku… che succede?!- vedendo la donna venirle incontro si preoccupò… lei da quando era arrivata era l’unica che era stata amichevole nei suoi riguardi, la trattava come una figlia, era la domestica della tenuta Tanaka, e fino al giorno in cui Happosay non aveva portato via Kei, aveva cresciuto il bambino insieme ai genitori… per lei era come un componente della sua famiglia.

- Kei la sta cercando in lungo ed in largo… poco fa mi ha detto che andava a cercarla alla piazza del paese… presto si faccia vedere prima che esca di testa totalmente… non l’ho mai visto in quel modo… la deve amare molto signorina Akane!!- la signora Iku credendo di farle piacere, aveva enfatizzato le ultime parole con un gran sorriso… naturalmente lei non sapeva nulla, né di chi amava né tanto meno del perché fosse li… Kei semplicemente l’aveva presentata come sua fidanzata e moglie a giorni… quindi Akane semplicemente sorrise e con un gran sospiro si recò in piazza alla ricerca del finto “fidanzato”.

 

- Akane!!! Dove sei?!- riconobbe la voce agitata di Kei, con tranquillità gli andò vicino – Smettila di creare tutta questa baraonda… sono qui…- lui vedendola accanto, d’istinto l’abbracciò stringendola a se, come se fosse da giorni che non avesse sue notizie, delicatamente spostò il viso avvicinandosi al suo, pronto per ba…

 

…CIAFF…

 

Un sonoro schiaffo rimbombò per tutta la piazza, e con appena un sussurro a denti stretti, arrivarono le parole aride come un deserto dritte nel suo cuore – Non provarci mai più!- si voltò e scappò via, lasciando il ragazzo da solo a guardarsi gli stivali con il viso bruciante… ma con la consapevolezza di quanto gli bruciasse di più il cuore…

 

Arrivata alla tenuta Akane sprofondò nel letto, strinse forte il cuscino e urlò forte tutta la sua rabbia contro di esso. Come aveva potuto cercare di abbracciarla e baciarla, in pubblico, sapendo quello che provava per quella situazione e soprattutto per quello che sentiva per Ranma…

- Ranma… dove sei?! …Mi sento così sola…- le lacrime alla fine arrivarono, cercò di impedirlo in ogni modo, ma non poteva più farne a meno… era tutto così soffocante ormai…

- Signorina Akane?... Posso entrare?-  la vocina della signora Iku dietro alla sua porta la sorpresero, velocemente si tamponò il viso, si sistemò alla meglio sopra il letto – Prego, Prego entra…- la signora titubante aprì la porta, non sapeva in che condizione potesse essere, solo una mezzora prima Akane  era entrata in camera sua come una furia… quindi, sempre con una certa discrezione, le sorrise gentilmente dandole una busta rosa confetto con vari ghirigori molto rinomati, era una busta fatta con carta di ottima qualità.

Akane curiosa, prese la busta, non c’era alcuna scritta di chi fosse, piano l’aprì e lesse

 

-ANNUNCIANO IL LORO MATRIMONIO AKANE TENDO E KEI TANAKA!! 21 MARZO ORE 17.00 CHIUNQUE SARA’ IL BENVENUTO!!-

 

Akane già seduta sul letto, si ritrovò ad accartocciare il biglietto e a lanciarlo contro il muro con forza sotto gli occhi di una sconcertata Iku.

Sentendo la porta della camera di Kei a fianco chiudersi, lei a grandi falcate uscì dalla propria, aprendo con vigore quella del ragazzo richiudendola dietro di se – Cosa significa quella busta Kei Tanaka?!- lui con molta indifferenza seduto alla sua scrivania, senza nemmeno guardarla rispose – Semplicemente volevo avvisarti la data del nostro matrimonio, ho incaricato un ragazzo di distribuirli al posto mio per far prima… ho scelto anche l’inizio della primavera, come l’inizio della nostra vita insieme… avrai una bella cerimonia, te lo garantisco Akane…- lei sgranando gli occhi, non riusciva a capire se fosse ironico o meno, si posizionò al suo fianco, almeno doveva guardarla quando diceva quelle cose – Prima mi dici che vuoi aspettare un po’ di tempo, che intanto mi devo preparare psicologicamente e poi... mi dici con un biglietto che dovrò sposarmi con te tra 4 giorni?! E non solo…li stai distribuendo a tutti anche… io non ho parole… come puoi comportarti in questo modo?! E’ troppo presto!! Troppo…-

 

Kei con un gesto repentino la scaraventò sul letto, guardandola con occhi di ghiaccio – Ormai tu sei mia!-

 

Akane per la prima volta da quando era li, stava vedendo un Kei diverso… ne aveva quasi paura… senza guardarlo si alzò, uscì dalla sua stanza, senza dire nemmeno una parola… quelle poche parole erano peggio di uno schiaffo… non aveva più alcuna scelta…

 

Ranma arrivato finalmente sulla terra ferma, si stiracchiò, si guardò intorno, il porto era esattamente come lo ricordava e pensare che quasi un anno prima era stato li, per cercare di impedire il prosciugamento delle sorgenti… e poi quello che stava per succedere ad Akane, accidenti era già passato tutto quel tempo?!

 

Da dove poteva iniziare le ricerche?! Sapeva solo che si trovavano in Cina… solamente che l’intero continente era decisamente grande… - Signor Saotome!! Signor Ranma Saotome!! Qualcuno appena arrivato si chiama così?-

Ranma sorpreso si avvicinò verso il ragazzo davanti alla cabina portuale – Sono io… chi mi cerca?- lui gli fece cenno di entrare dentro, gli porse il telefono e lo avvicinò all’orecchio –P..Pronto?!-  - UUUUUUH- un grande singhiozzo uscì dalla cornetta – L’hai già trovata la mia bambina Ranma?! Dov’è Akane?!- si grattò la testa confuso – S..Soun sei tu?! Sono appena arrivato in Cina… devo cercare di capire dove iniziare le ricerche… ma ti posso assicurare che la troverò!!- un altro singhiozzo da parte del padre della sua Akane, poi un tonfo, passi, un colpo di tosse – Ranma! Sono Nabiki… ora ti devo dire una cosa, ma siediti!- il ragazzo confuso si appoggiò al muro – Vai spara… che succede?! Sono appena partito e già sentite la mia mancanza?!-

 

…silenzio…

 

Ranma davvero non riusciva a capire cosa stava succedendo, riusciva a sentire il respiro un po’ irregolare della mezzana – Ranma… ascoltami attentamente, se prima avevamo poco tempo per cercare Akane, ora ne abbiamo ancora di meno…- il ragazzo preso dal panico dall’agitazione quasi urlò – Nabiki cosa sta succedendo?! E’ arrivata un’altra lettera da parte di Kei? E’ successo qualcosa ad Akane?!- Nabiki prese un lungo respiro – E’ arrivata un’altra lettera a Shampoo, per farsi perdonare da te, l’ha portata da noi… ma non è quello la cosa di cui mi preoccupa, in allegato c’era un’altra busta, si vede quanto sia pregiata e di buona rifinitura… bè a parte questo… c’era scritto… l’imminente matrimonio di Akane con Kei, e succederà esattamente tra 4 giorni… ma non c’è scritto dove… non so come altro aiutarti Ranma… RANMA… ci sei?!-

- S..signora… il ragazzo è corso via, ha lanciato il telefono… mi dispiace…- Nabiki riagganciò la cornetta… non riusciva nemmeno ad immaginare come si potesse sentire Ranma in quel momento…

Shampoo accanto a lei, aveva sentito ogni cosa – Nabiki, ti posso giulale sulla bisnonna che non so dove possa essele Kei… ha solpleso anche a me, questa sua improvvisa scelta… dev’essele successo qualcosa, se ha deciso di afflettale così le cose… i..io…-

La mezzana guardò la sua famiglia, ognuno di loro stava male a modo suo, anche pur non sapendo che i due ragazzi in quei mesi avevano abbassato il muro tra di loro… ma erano comunque a conoscenza di quei sentimenti così puri… e invece ora, quel Kei aveva trovato un modo per costringere la sua sorellina a sposarlo… anche da li doveva scoprire, quale fosse il vero ricatto…

 

Ranma correva… correva…correva…

Un ramo troppo lungo per quel bosco così fitto lo sorprese, inciampò, rotolò per qualche metro finendo dentro ad un cespuglio…

Non si mosse, non perché sentiva dolore fisico ma sentiva un altro tipo di dolore, mai provato prima, era diverso dalla gelosia, diverso dalla rabbia, diverso dalla perdita…

 

Si sentiva vuoto…

 

Dov’era Akane? Perché aveva deciso di sposarlo? Possibile che non ci fosse alcuna altra scelta? Aveva solo quattro giorni per trovarla, e poi lei sarebbe stata sua m…

Si alzò, no se lo era già ripromesso, se ci fosse stato un matrimonio con Akane, suo marito sarebbe stato lui e nessun altro!

 

Si stropicciò il viso, riprese a correre, ma essendo pur consapevole di non avere una meta, conoscendo Akane da anni ormai, avrebbe saputo dove iniziare le ricerche…

 

Akane nella sua camera, non era più uscita, dopo aver ricevuto la lieta notizia del matrimonio… aveva perso il senso di appetito, aveva perso il sonno, riusciva solo a stringersi nelle ginocchia, sperando che da un momento all’altro qualcuno arrivasse da lei a dire che in realtà fosse tutto un grande scherzo infelice, ma ancora non era entrato nessuno…

 

-Akane… non puoi continuare a non mangiare, hai già saltato il pranzo… vieni a cenare, avanti…- Kei preoccupato bussò energicamente alla porta, la ragazza decise di continuare a far silenzio, era consapevole che il matrimonio ci sarebbe stato, ma almeno per quei pochi giorni…poteva starsene per conto suo, almeno quelli glieli doveva…

Kei capendo che fino al giorno prestabilito probabilmente non sarebbe uscita da li, ci rinunciò, sconfortato entrò nella sua stanza… ma era positivo, sicuramente i primi tempi con lei sarebbero stati duri e difficili, ma il tempo si sa, guarisce ogni ferita… a quel pensiero riguardò la busta rosa confetto dell’annuncio del matrimonio e sorrise… si sicuramente il suo futuro con quella ragazza era la cosa più giusta per lui.



​Ciao a tutti!! Ranma finalmente è arrivato in Cina ed ha appreso da Nabiki la sconcertante notizia dell'imminente matrimonio tra Akane e Kei, ed ha davvero poco tempo per cercare di impedirlo... Riuscirà a trovarla in tempo? 
​Akane nel frattempo sta perdendo ogni speranza... essendoci il ricatto purtroppo non può far nulla... quasi non si riconosce più...
​Kei si è auto convinto che sia la scelta migliore per la loro felicità, ed ha imposto i paletti, non ha più voglia di aspettare che la ragazza se ne faccia un'idea... 
​Cosa ne pensate voi?
​Commentate se vi è piaciuto :) Grazie in anticipo!! Al prossimo capitolo!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Ranma era davanti a lei…

Si continuavano a guardare negli occhi…

Il ragazzo ad un certo punto aprì le braccia, pronto ad accoglierla…

Akane corse verso di lui…

Quasi arrivata tra le sue braccia, si trasformò in Kei e con un ghigno

- Tu sei mia ormai-

 

-NOOOOOO!!- Si svegliò all’improvviso, completamente sudata nel suo letto, si tirò su a sedere, aveva fatto un incubo… ma era inutile, si trovava ancora li… Portò le mani al viso e cercò di regolarizzare il respiro…

- Signorina Akane… come sta?! Ha fatto un incubo?!- la signora Iku entrò spaventata dentro la stanza, andò vicino al suo letto e prese ad accarezzarle i capelli come avrebbe fatto una mamma con la figlia spaventata per tranquillizzarla.

Lei d’istinto l’abbracciò forte, aveva d’avvero bisogno di quel contatto umano… si sentiva sola in una situazione più grande di lei.

Kei poco distante da li, guardò nella camera della ragazza, sapendo di come avrebbe reagito vedendolo arrivare, strinse i pugni e decise di andar via, era fin troppo fragile in quel momento… lo odiava già abbastanza così…

-Signorina Akane, non so cosa sta succedendo tra lei e Kei… ma non voglio vederla così… se posso far qualcosa… è per il matrimonio? Era veramente sconvolta ieri sera…- la signora Iku si sciolse dall’abbraccio per guardarla, Akane imbarazzata, non sapeva bene come poter spiegare la sua reazione – Signora Iku… ti ringrazio… ti comporti come una mamma nei miei riguardi, e ne sono davvero felice… credo sia troppo presto il matrimonio… ma Kei ieri mi ha fatto capire che si farà comunque, volendo o non volendo…-

Iku le accarezzò la testa in modo affettuoso – Lo so che può spaventare il matrimonio… ma Kei è un bravo ragazzo, e davvero vi ama, lo vedo il modo in cui la guarda… ora le preparerò una colazione con i fiocchi così, oggi guarderà la giornata in modo diverso…- si alzò e aprì la porta, Akane le sorrise – Grazie Iku, ma ti prego dammi del tu… mi mette a disagio…- Iku prima di chiudere la porta – Vedrai, oggi accadrà qualcosa di bello, me lo sento… piccola Akane!! Arrivo aspettami eh!!- la ragazza si affacciò alla finestra, il sole caldo le riscaldò il viso, quanto voleva che quella diventasse sul serio una bella  giornata…

 

- C’è voluta tutta la notte… ma ce l’ho fatta… sono arrivato...- Ranma si sdraio per terra, completamente esausto, da quando era arrivato non aveva mangiato e dormito…

Per quasi tutto il giorno prima e l’intera notte, aveva corso a perdifiato, ormai sapeva la strada a memoria… ed ora eccolo li…

Si alzò lentamente, ed andò verso una persona girata di spalle che ancora non aveva notato la sua presenza – Ehilà!!- il signore si girò – OOOh chi si vede… l’acqua delle sorgenti è tornata come prima, avevo avvertito un po’ di mesi fa a casa vostra…- la guida della Jusenkio si rivolse al ragazzo con il suo solito sguardo privo di espressione, Ranma guardando le enormi pozze davanti a lui sorrise – Si… lo so… mi avevano avvertito… devo chiederti una cosa in verità… sai se per caso una ragazza è venuta qui in queste ultime settimane? Sai la ragazza con i capelli corti, era diventata una bambolina, quasi un anno fa…- il tipo guardò in alto concentrandosi – Ma si certo, hai gridato il suo nome a squarcia gola, mesi orsono… sembrava che le avessi detto che l’amassi…- Ranma diventò rossissimo – A..Andiamo oltre… ecco… per caso è passata di qui?- si grattò il capo, poi si illuminò – Ecco… ora mi sono ricordato… lo sapevo, la mia mente non mi abbandona mai, l’avevo già vista da qualche parte quella ragazza… e infatti era così…-

Il ragazzo sorrise entusiasta – Bene!! Quando l’hai vista?- la guida s’incamminò verso una stradina – Tutte le mattine arriva da questa strada… ma sinceramente, non so da dove arrivi… per questa via ci sono almeno almeno cinque o sei paesi, qualcuno più grande, qualcuno più piccolo… -

Ranma guardò oltre quella strada – Ogni mattina?! Dici sul serio? Incredibile!! Il mio intuito non sbaglia mai!! Grazie guida!! La troverò!!-

 

Akane quel giorno non riusciva a concentrarsi in nulla, aveva deciso di aiutare nelle faccende domestiche la signora Iku… in verità continuava solo a combinare pasticci e la povera donna cercava di limitare come poteva i danni.

Capendo quanto fossero inutili i tentativi della ragazza, decise di fare una passeggiata, si sarebbe calmata un po’ sperava almeno, sapeva che Kei non lo avrebbe visto per l’intera giornata, era andato nel bosco a cercare di cacciare qualche animale, per garantire una buona cena a base di carne fresca, come era solito fare… s’incamminò per il paese…

 

Ranma aveva già visitato i primi due villaggi ma niente, di Akane nessuna traccia… d’un tratto sentì dei rumori di fianco a lui, d’istinto si nascose in mezzo ai cespugli, un ragazzo si trovava poco distante da lui, ma essendo nascosto da alcuni arbusti non riusciva a distinguere i tratti, sapendo di essere vicino ad Akane, non doveva agire così al caso, che fosse proprio lui? Aspettò il momento opportuno e uscì allo scoperto, bloccò i suoi polsi e lo buttò a terra.

Sopra di lui urlò – KEI TANAKA!!- il ragazzo sotto di lui smise di dimenarsi – Ranma?!- sentendo la voce si spostò e si mise seduto di fronte a lui – Ryoga?! Sei davvero tu?! Non ci credo… cosa ci fai tu qui?! E’ dal giorno della caccia al tesoro che non ti vedo… cosa ti è successo?!- Ryoga mettendosi seduto anche lui, lo guardò perplesso – Perché dove siamo scusa?!-

Ranma neanche più sorpreso rispose – Siamo in Cina, abbiamo appena superato le sorgenti maledette…- Ryoga si alzò di corsa in piedi – COOSA?! I..Io mi ero perso dentro quella stanza buia alla prova, non riuscendo a trovare una via d’uscita, ho iniziato a scavare, scavare e scavare… ogni tanto uscivo… ma non ero mai dove dovevo essere, ma non pensavo di essere arrivato fino in Cina…-

Ranma rimase senza parole – R..Ryoga, hai fatto tutto questo per mesi… te ne rendi conto?! Quindi non sai nulla…- lui scosse il capo – ...Bè credo di no… cosa è successo?!-

Ranma cercò di abbreviare la spiegazione per poter continuare la ricerca.

Finito, Ryoga si mise il borsone sulle spalle – Quel bastardo… io lo ammazzo!! Come può ricattare Akane… la mia dolcissima Akane… aspettami, sto arrivando a salvarti…-

Ranma lo guardò… prese un lungo respiro, doveva avvisarlo – Ryoga, non ti ho detto tutto… ecco dopo la caccia, e in questi mesi… bè ecco… io ed Akane ci siamo avvicinati… e…- il ragazzo si fermò, con un dito distrusse un masso accanto a lui – Le hai detto che la ami? Lei te lo ha detto a te?- Ranma scosse le mani di fronte a lui imbarazzato – N..No non ci siamo ancora detti queste cose… ma ci siamo ba…- Ryoga lo zittì solo con lo sguardo – Bene, forse ho ancora qualche speranza… potrò confessarle i miei sentimenti… l’importante ora è trovarla, saremo alleati il tempo di salvarla, poi torneremo ad essere rivali Ranma!-

Ranma sorrise all’amico…un altro rumore lo mise in allerta, si nascose insieme a lui… un altro ragazzo era di fronte a loro, stava cacciando, era molto agile e desto.

Si avvicinarono a lui, questa volta non poteva sbagliarsi, era proprio Kei…

Ryoga d’impulso era pronto a lanciarsi su di lui, ma Ranma lo trattenne, parlando sotto voce – Ascolta, ci stavo riflettendo… se lo seguiamo ci porterà dritto da lei… c’è tempo per riempirlo di pugni…- il ragazzo annuì convinto… non era quello il momento adatto di seguire l’impulso…

 

Kei in breve tempo riuscì a prendere un grosso cinghiale, Ryoga ebbe un leggero singulto per quel povero animale, ma lentamente, seguirono il nemico, ed effettivamente arrivarono proprio in un villaggio, abbastanza grande, fino ad arrivare ad una vera e propria tenuta.

Kei si rivolse ad una signora, porgendogli la grande bestia, poi con entusiasmo scosse il braccio verso la strada che dava al paese, i ragazzi nascosti seguirono il suo sguardo e…

Eccola… la ragazza che in quelle settimane tormentava i suoi sogni e i suoi pensieri… i capelli corvini che si muovevano morbidi nel vento, le guance appena arrossate dall’aria fresca, quegli occhi nocciola che riscaldavano con solo uno sguardo e quel suo modo di stringersi a se quando sentiva freddo, anche se si avvicinava la primavera l’aria pungente dell’inverno era ancora vigile.

Era proprio lei…la sua Akane…

 

- Akane guarda ho preso un bel cinghiale!!- Kei continuava ad agitare la mano verso di lei con vivacità, mentre lei semplicemente continuava a camminare indifferente – Complimenti Kei… credo che andrò ad aiutare Iku…- il ragazzo notando la nota pungente delle sue parole, le andò incontro prendendo un pacco dalle mani della sua domestica, incoraggiandosi con un sorriso – Lo so che ti ho fatto arrabbiare… mi dispiace aver affrettato le cose… ma vedrai… tieni è un regalo per te… vorrei che lo indossassi il giorno delle nostre nozze… apparteneva a mia madre, e sicuramente avrebbe voluto che lo indossassi tu…- senza aspettare la risposta entrò in casa.

Akane aprì quel grande pacco, ne uscì un bellissimo abito da sposa color avorio, con un corpetto con scollo a cuore con vari strass, ed una gonna ampia piena di tulle ed insieme un velo lungo…

 

Ranma e Ryoga ancora nascosti, erano rimasti ammutoliti quanto lei, non si aspettavano di assistere a quella scena…

Ranma si ricordò il momento in cui vide per la prima volta Akane con il vestito da sposa della sua mamma, era così bella da mozzargli il fiato… infatti il cuore in quel momento aveva perso un battito, ma impacciato come non mai, non era riuscito a confessargli i suoi sentimenti…  e aveva fatto rimanere male Akane, con la sua stupida timidezza, non riusciva allora ad accettare i suoi sentimenti nemmeno a se stesso…

In quei mesi, dopo che aveva trovato il coraggio di baciarla, di ammettere quanto fosse importante per lui… non era ancora riuscito a confessarsi completamente a lei, a dirle chiaramente i suoi sentimenti, e ripensare a quante occasioni avesse avuto… bè si dava dello stupido da solo…

Ora guardare quella scena, un altro uomo le aveva dato un vestito da sposa, le aveva dichiarato il suo amore, e un matrimonio a giorni… tutte cose che avrebbe dovuto far lui…

Confessarsi, prendersi cura della palestra, avere il coraggio di dirlo al mondo intero, poi sposarla, renderla felice… per il resto della vita… lui e lei per sempre…

 

Akane rimasta davanti alla porta d’ingresso con quel vestito in mano, non sapeva nemmeno lei cosa fare…le era venuto un colpo dritto al cuore, non era più riuscita a dir nulla…

Un singhiozzo…poi un altro… scossa raccolse il vestito alla meglio ed entrò in casa, lanciò il vestito in un angolo della sua stanza e si accasciò per terra, calde lacrime copiose le rigarono il viso, sentiva il cuore stretto nel petto… tutto si stava realizzando intorno a se, il matrimonio era alle porte, ma lei non era ancora pronta a rinunciare a tutto… - R..RANMA…- pianse come non mai, in quelle settimane aveva sempre cercato di essere forte, di non lasciarsi sopraffare, ma quello era troppo anche per lei… pianse tutte le lacrime represse…

 

I ragazzi di fronte alla tenuta dei Tanaka, decisero di accamparsi a qualche metro da li… dovevano pensare al modo giusto per agire.

- Vado la gli do un pugno in faccia e la portiamo via di qua!!- Ranma d’istinto gli diede un pugno secco sulla testa di Ryoga – Stupido!! Se fosse così semplice secondo te non lo avrei già fatto?! Ti ricordo che Akane non lo ha seguito di sua volontà, ma la sta ricattando… quindi dobbiamo capire di cosa si tratta… ma come fare?!-

I due continuavano a riflettere, alla fine Ryoga si alzò – Ci sono potrei chiederlo ad Akane… stanotte mi trasformerò in maialino entrerò nella sua stanza e…-

 

SPLASH…

 

Ranma legò come un salame P-chan, poi pensandoci lo afferrò dalla bandana e gli sorrise in modo accattivante – Sai che mi hai dato una bella idea piccolo P-chan?!- il maialino preoccupato rabbrividì… non era sicuro che fosse una bella idea per lui…

 

Aspettarono notte fonda, quando tutti erano andati a dormire, Ranma il più silenzioso possibile riuscì ad entrare dalla porta della cucina della tenuta… In effetti aveva più stanze del previsto ed era decisamente più grande di come si era aspettato… con discrezione si avviò verso il piano superiore, dove c’erano altrettante porte come al piano di sotto…

Alla fine aprì la prima porta che gli capitò a tiro, in quel letto si trovava sicuramente il corpo morbido di una donna, si avvicinò scostò leggermente le coperte, quando due grandi mani lo assalirono tirandolo sotto le coperte – Ooh… amore mio Izumi… sei venuto da me… la tua Iku…-

Ranma immobile aveva capito che si trattava della domestica… cercando di essere lucido, si mosse il più lentamente possibile, doveva andare via di li, prima che lo scoprisse… poi l’idea!!

Prese P-chan dalla sacchetta che aveva portato con se e cercò di metterlo al suo posto, il maialino grugnì disperato, mentre la donna lo stritolava contro di se – Izumiii!!! OOh mi sei mancatooo!-

Ranma divertito dalla scena, trattenne grasse risate, ma doveva per forza andare via di li, non aveva tempo da perdere…

Riaprì veloce un’altra porta ed entrò dentro, e finalmente la vide, la sua bellissima Akane.

Era seduta per terra, a braccia conserte sul letto, si era addormentata in quel modo… sotto gli occhi chiusi si vedevano i segni che aveva pianto tanto, si avvicinò quasi con timore… gli sembrava incredibile essere così vicino a lei…vedendo una coperta li a fianco la coprì, per poi specchiarsi in quei grandi occhi di cui si era innamorato follemente…

 

Akane sentendo calore sulle spalle, ne fu grata di quella piccola gentilezza, ma chi poteva essere stato… piano aprì gli occhi, subito non riconobbe la figura sfocata davanti a lei… sembrava il continuo del suo sogno, Ranma… la guardava sempre da lontano… non riusciva mai a toccarlo, lui non la toccava mai… così distanti anche li… un’altra lacrima scese dai suoi occhi, non pensava di averne ancora in verità, aveva pianto così tanto fino a poco prima, richiuse gli occhi delusa…

Una calda mano intrappolò la lacrima e una voce impaziente e profonda parlò – Ti avevo promesso che non ti avrei fatto piangere mai più Akane… Ti ho trovata finalmente… Sono qui…-

Akane come scottata si ritrasse shoccata, si alzò e andò di corsa ad accendere la luce… non era un sogno… lui era li di fronte a lei…

 

Ranma si alzò da terra, sorridendole, aprì le braccia come un invito e lei non se lo fece ripetere due volte, corse verso di lui azzerando quella distanza che da troppo tempo si era creata… entrambi caddero sul letto intrappolati in quella morsa, tanto bramata e desiderata…

Akane non riusciva a crederci che lui fosse davvero li, ma quell’abbraccio, quel calore… il suo profumo muschiato… erano così inconfondibili che l’avrebbe riconosciuto ovunque… il suo Ranma… il suo amore…

In quel momento ricordò le parole che gli aveva lasciato… si imbarazzò… era talmente nervosa che non riusciva a parlare…

- Akane… guardami…- il sussurro caldo del ragazzo vicino al suo orecchio la fece rabbrividire, con ansia alzò il viso incontrando i suoi bellissimi occhi blu che da sempre l’avevano confusa, rapita… e pensare che lui non sapeva neanche quali effetti aveva su di lei – Ranma… sei davvero tu?! Sei riuscito a trovarmi…- lui con il suo solito sorriso, così sicuro di sé – Ti troverei ovunque… ora come ora ho capito che anche se volessi non potrei mai allontanarmi da te… sei la persona più importante della mia vita… non ti lascerò andare via mai più…-

Dicendo quelle cose, Akane colmò l’ultima distanza che ancora avevano, lo baciò con passione, vorace ne voleva sempre di più, anche se non avesse capito il messaggio, voleva che con quel bacio gli arrivasse tutto il suo amore per lui, si ritrovarono ad accarezzarsi il viso, le braccia, i capelli… come se dovessero riscoprire come fossero fatti, tutto di loro era mancato, lo capivano dalle loro mani che come impazzite ripercorrevano tutto il loro corpo…

Si ritrovarono presto con il fiato corto e ad ansimare per l’impazienza di entrambi…

 

Dopo poco, Ranma capendo come si stava evolvendo la situazione, piano si staccò da Akane, con il respiro corto cercò di formulare una frase a senso compiuto – A..Akane… a..aspetta… d..devo portarti via di qua…- lei come rinsavita da quel torpore si ricompose imbarazzata – R..Ranma… i..io non posso andare via…- lui sedendosi ad una certa distanza da lei, la guardò preoccupato - Nabiki mi ha detto del messaggio… so del ricatto… ma ora mi devi dire di cosa si tratta… devo trovare un modo per portarti via di qui e riportarti a casa…- la ragazza mise entrambi le mani sul viso ancora arrossato da poco prima – E’ questo il problema Ranma… non abbiamo più una casa…- lui non capendo le prese le mani, togliendole dal suo viso – Non capisco… di cosa stai parlando Akane?- lei finalmente guardandolo, gli occhi le si riempirono di nuovo di lacrime – Ranma, Kei ha ingannato mio padre… gli ha fatto firmare il contratto di vendita… ora la casa, la palestra… tutto il nostro futuro è in mano sua… capisci?! Se non lo sposo, non abbiamo niente… -

Ranma si accasciò a terra guardando la fidanzata disperarsi nuovamente, ora tutto era più chiaro…

Kei aveva fatto in modo di far leva sulla palestra, che era anche fondata sul loro fidanzamento, appropriandosi del contratto di vendita, Akane non aveva più il suo sogno di gestire il dojo di famiglia e tanto meno un fidanzato…

- Quel bastardo…- si alzò di corsa verso la porta, lei altrettanto pronta l’afferrò per il braccio – Ranma non fare niente di stupido… ho cercato in queste settimane di scoprire dove tenesse quel contratto… ma niente non riesco a trovarlo…non credo si trovi qui… ha il coltello dalla parte del manico… non posso fare altrimenti che stare qui…-

 

Il ragazzo strinse a sé nuovamente la fidanzata – Ti ha fatto del male?! Ti ha toccata in qualche modo?! I..io…- lei gli sorrise appena – No non mi ha fatto nulla, non glielo avrei permesso… non avrei potuto… Io… voglio solo te Ranma…-

Lui la strinse ancora più forte, inalò quel profumo vanigliato che solo lei aveva… Dio quanto gli era mancata…

- Te lo prometto Akane, troverò un modo per portarti via di qui… non ti lascerò mai a quel maledetto…mai!!- senza guardarla aprì la porta per uscire dalla sua stanza, ma Akane la richiuse senza mezzi termini – Questa notte… rimani con me Ranma…- il ragazzo iniziò a sudare visibilmente, decisamente nervoso incontrò lo sguardo imbarazzato di lei – S..Stupido!! Vorrei semplicemente che non mi lasciassi sola, questa notte… dopo tutto questo tempo vederti andare via e addormentarmi di nuovo da sola, è come se non fosse vero che tu sia venuto qui stanotte…ecco come se fosse un altro stupido sogno che lasciano l’amaro in bocca, capendo che era solo un illusione…solo quello…niente più… a cosa pensavi?! Maniaco!!- con un pugno lo colpì sul petto, diventando rossa come un peperone…

Ranma divertito dalla sua reazione, le prese la mano e l’accompagnò a letto, l’aiutò a sdraiarsi e a coprirla, poi si sdraiò sopra le coperte accanto a lei, guardandola in un modo così dolce le sussurrò – Io non scappo… rimarrò qui con te… fino al tuo risveglio…- Akane sempre imbarazzata sorrise accoccolandosi a lui chiudendo gli occhi, prima di addormentarsi sentì le ultime parole del fidanzato dire - … Anche perché voglio accertarmi anche io che tutto questo non sia un sogno al mio risveglio… ti ho trovata davvero…-




​Ciao a tutti!! Ed ecco finalmente riuniti i nostri baka preferiti!!
​Ma purtroppo per liberare la fidanzata, Ranma, dovrà pensare in fretta ad un modo per portarla via da li e con il contratto di vendita, perchè ha veramente poco pochissimo tempo a disposizione... Il matrimonio è alle porte... e di certo non ha intenzione di  lasciarla tra le mani di quel bell'imbusto.
​Come si comporterà Ranma insieme a quell'imbranato e con poco senso di orientamento di Ryoga?
​Ma soprattutto sarà riuscito P-chan a sfuggire dalla morsa della signora Iku?
​Vi ringrazio in anticipo!! Al prossimo capitolo!! Un bacione!!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Ranma per la prima volta da settimane si sentiva bene, i primi raggi mattutini lo svegliarono dal torpore del sonno…

Subito non si rese quasi conto di dove fosse, poi abbassando lo sguardo vide la creatura più bella che potesse mai vedere quella mattina… La sua Akane accoccolata sul suo petto, con un espressione così serena e tranquilla, ed era così felice che solo lui potesse vedere quel viso… e si accorse ben presto di quanto avesse voglia di svegliarsi ogni mattina in quel modo… l’avrebbe guardata tutto il giorno se avesse potuto, ma era ben consapevole di dover interrompere quel momento magico…

 

- Akane… Akane… è giorno…- i grandi occhi di lei si spalancarono nei suoi… ecco ora poteva anche morire felice… gli fece il più meraviglioso dei sorrisi che gli provocò un batticuore da infarto – Sei qui…- lui voleva memorizzare ogni singolo tratto del suo viso, con la mano le prese delicatamente il mento avvicinandosi a lei – Sarò per sempre qui…- la baciò delicatamente, come se avesse paura di romperla…

 

-Signorina Akane?! E’ sveglia?! Di solito si sveglia molto presto… sta male?- la signora Iku bussò piano alla porta, facendo spaventare entrambi i ragazzi.

La ragazza prese parola facendo cenno al fidanzato di far silenzio - …Ah… S..signora Iku… no no sto bene, solo che non ho dormito molto questa notte, mi sto preparando… tra poco arrivo alle cucine…- la signora Iku allora si allontanò dalla porta, sentendo i passi andare al piano di sotto, tirarono un sospiro di sollievo…

-Akane, ora devo proprio andare, ho solo tre giorni per cercare di trovare una soluzione…- si alzò in fretta e furia cercando di ricomporsi, Akane nervosa si alzò e si preparò anche lei, vedendo il ragazzo pronto ad uscire dalla finestra, d’istinto gli strattonò la sua classica casacca rossa verso di se – T..ti aspetto…- a Ranma le sembrava così piccola e fragile in quel momento, l’abbracciò forte e le diede un bacio sulla fronte, poi si posizionò nuovamente verso la finestra e prima di balzare fuori gli fece l’occhiolino – Non ti libererai tanto facilmente di me-

Lei sorrise alla finestra ormai vuota – Spero proprio di no- con un gran sospiro, aprì la porta pronta ad affrontare un’altra dura giornata.

 

Ranma ritornò alla tenda, quasi gli sembrava incredibile tutto quello che era successo in quella stanza, si accorse di star continuando a sorridere come uno scemo… si diede qualche schiaffo – Ranma!! Devi trovare una soluzione ora, ci sarà tempo dopo per questo… Ryoga?! Ryoga ma dove diamine sei??-

-AAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!- un urlo dalla tenuta arrivò fino a li, quella era la voce di Akane, si avvicinò verso la tenuta senza farsi vedere per capire cosa fosse successo…

 

- Vieni qui!!!-

- OOOOINK-

- NOOO!! Signora Iku!!-

- Ti ho detto di venire qui maialinooo!!!- la signora Iku stava rincorrendo il povero P-chan con un grande cucchiaio di legno, con dietro Akane che cercava di farla rallentare, per dar vantaggio al piccolo maialino.

Approfittandosi di quella confusione P-chan si lanciò dentro al bosco, trovando un Ranma con un bollitore in mano..

-Ma che diamine stai combinando Ryoga?! Non devi dare così nell’occhio…- decisamente fuori di se il ragazzo prese Ranma dal colletto – TU!! STUPIDO DI UN RANMA!! Come hai potuto lasciarmi in mano di quella domestica?! Per tutta la notte mi ha strizzato, strattonato e picchiato…poi al mattino al risveglio si è spaventata a morte, mi ha tramortito con il cucchiaio di legno che ho scoperto lo porta con se anche per dormire e poi voleva cucinarmi per il pranzo di oggi… Akane mi ha visto e mi ha aiutato a scappare!! TI UCCIDOOO!!!-

 

-COFF COFF… Dopo aver chiarito l’inconveniente…- spiegò Ranma con un grande bernoccolo sulla testa e qualche livido qua e là – Dobbiamo trovare il contratto di vendita della casa Tendo…- Ryoga completamente distratto – Ciò vuol dire che non siete fidanzati…- Ranma picchiandosi il viso con la mano – Ti sto dicendo che Akane non ha più una casa e la palestra, il suo sogno… vuoi privarla di questo, anche se mi allontanassi io, se la sposerà comunque Kei…per questo cavolo di ricatto…-

Ryoga ci pensò su – Si hai ragione… quel bastardo di Kei, farle questo…non riesco quasi a crederci…- non dandosi pace per riflettere Ranma andò avanti ed indietro per varie volte – Il fatto è che Akane mi ha confessato di aver cercato nella tenuta, ma non ha trovato alcun foglio… dove potrebbe averlo nascosto?!- l’amico vedendo uscire Kei di casa e andare al paese, gli venne in mente qualcosa – E’ inutile stare qui, quando Kei non è a casa, siamo sicuri che Akane è al sicuro… l’unica cosa che ci rimane da fare è seguire lui, se non l’ha nascosto la dentro…sicuramente l’avrà messo da qualche altra parte no?!- iniziarono a pedinarlo…

 

Akane stava stendendo i panni, accidenti le era preso un colpo vedendo P-chan dentro allo stufato… per fortuna era arrivata in tempo… cosa diamine ci faceva li il suo maialino… proprio non ci arrivava…

Con non curanza guardò verso il bosco, chissà dov’era ora Ranma… aveva capito il messaggio, ed era riuscito a trovarla davvero, era così felice, vederlo la sera prima bè l’emozione era indescrivibile… credeva sul serio fosse un sogno e invece lui era li per lei…e poi quel bacio che si erano dati… al ricordo le si imporporarono le guance… un bacio così non se lo erano mai dati, ma sicuramente il momento più bello era stato quando si era svegliata, con la sua voce e specchiarsi in quei begli occhi… era così bello…

- Signorina Akane… sembra felice oggi…- la signora Iku era arrivata anche lei nel giardino per aiutarla a stendere, vedendola si ricompose – Ah… ecco… stamattina quando sono riuscita ad addormentarmi ho fatto un bel sogno… davvero molto bello…ma ti prego dammi del tu Iku…- lei sorrise imbarazzata – Hai ragione, ma se penso che presto diventerai la moglie di Kei, e padrona della tenuta…mi riesce difficile, migliorerò eheh…- la ragazza con quelle parole ritornò con i piedi per terra… Ranma era li, ma non era ancora cambiato nulla, tre giorni… solo tre giorni…

 

- Per quale ragione mi sono dovuto trasformare e vestire in questo modo?! Ricordamelo Ryoga per favore-

Una bella ragazza in Kimono con capelli rossi raccolti stava attraversando la piazza, ogni ragazzo del paese aveva fatto un cenno di apprezzamento verso la graziosa Ranko, molto lentamente stava seguendo Kei a debita distanza, ogni qualvolta si girava verso di lei, apriva il grande ventaglio, proprio da vera geisha nell’arte della seduzione, tanto che P-chan nascosto in mezzo alle tuniche del vestito le veniva quasi il volta stomaco da come poteva trasformarsi così bene in donna, il rivale.

Quasi non accorgendosene continuò il cammino… fino ad arrivare in un posto isolato, distante dal paese, ma non troppo… li vi si trovava una casa, completamente distrutta e una vecchia palestra accanto, simile alla casa di Akane, entrò dentro di essa.

- Ehi Charlotte_dentro la tunica si agitò nervoso il piccolo P-chan_ guarda… potrebbe essere la vecchia palestra dei Tanaka quella?-

- Si… esatto, quella è stata la prima residenza della famiglia Tanaka, e la palestra… a quel tempo era molto bella e frequentata da quasi ogni paesano… il vecchio Kazuki Tanaka, era molto rispettato… ma quando morì di quella brutta malattia… bè l’unico desiderio che aveva era che il figlio avesse uno scopo di vita, dedicarla alle arti marziali… sono davvero felice che voglia esaudire l’ultima sua richiesta… oooh che bel maialino! - Ranko guardò quell’uomo sulla cinquantina, ancora affascinante e molto alto, accarezzare il piccolo P-chan, per poi guardare quel che rimaneva di quella palestra – Cioè?!... E poi lei chi è?- l’uomo sorrise alla fanciulla dai capelli rossi – Non volevo importunarti… mi ricordavi tanto il mio grande amore di un tempo, le assomigli molto eheh, sarà invecchiata anche lei ora… Da giovane ero un allievo di Kazuki, lo ammiravo tanto… ogni tanto ritorno… ma è sempre più logorato dal tempo questo posto… ma di recente ho saputo che suo figlio Kei, sposerà una giovane ereditiera di una palestra di arti marziali e insieme ricostruiranno questo posto e manderanno avanti la generazione… ero così felice della notizia, da voler offrire il mio aiuto…-

Ranko distrutta dalla notizia urlò contro l’uomo – No! Non ci sarà alcun matrimonio!! Non lo ama e non vuole questa palestra… tornerà a casa in Giappone!!- quell’uomo sorpreso dalla reazione si chinò verso la rossa – Per quale motivo allora ci sono tutti questi inviti sparsi per tutti i paesi circostanti.. Piccola?- Ranko guardò l’invito al matrimonio e strappò il foglio –Quello…aaargh… tutto questo è un ricatto… mi sembra un brav’uomo…ascolti me, forse Kasuki Tanaka era un uomo d’onore, ma il figlio purtroppo… non ha preso così bene le sue orme…- detto quelle cose scappò via. L’uomo guardò a terra il foglio stracciato, per poi riguardare verso i ricordi del suo passato.

 

- Non ti sembra di aver esagerato? Quell’uomo, ti stava raccontando le cose come stavano, ha ricordato del padre di Kei…- Ryoga stava cuocendo una lepre, davanti ad un bel fuoco, ma Ranma era decisamente agitato per poter sedersi a mangiare – Non ce l’ho fatta a stare zitto… quel Kei aveva organizzato tutto… Prima la obbliga ad abbandonare casa sua ricattandola, poi sposandola garantendole un altro tipo di futuro cercando di convincerla dandole un’altra palestra, cosa pensava di farla innamorare di lui ricostruendo il tutto insieme… tsk!! Maledetto!!-

Anche Ryoga era distrutto da tutte quelle notizie, obbligò il rivale a sedersi davanti al fuoco e gli porse una porzione cotta di carne – Mangia! Non serve a niente agitarsi e non mangiare… dobbiamo essere pronti a tutto… accidenti a te…-

In silenzio mangiarono… tutta quella situazione era talmente assurda e ben pianificata da sembrare surreale…

- Ci sono!! Ryoga, secondo me il contratto potrebbe essere dentro quella palestra abbandonata, è il luogo più caro che ha… questa notte andremo la e cercheremo… ci stai?- gli porse la mano, vedendolo carico di adrenalina, gliela strinse convinto – Si ci sto!-

 

Quel giorno era volato, forse perché aveva avuto la mente annebbiata tutto il giorno Akane, eppure era già arrivata la sera senza che se ne accorgesse… e la dura realtà… - Ancora due giorni omai Akane… direi che domani potremmo già mettere giù un menù… la cerimonia si farà qui alla tenuta, come desidera Kei, sta allestendo tutto lui… ha davvero buon gusto, non è così?- la ragazza cercò di mostrarsi gentile di fronte ad Iku – Si ha buon gusto Kei, nulla da obiettare… non mi sembra vero che ci sia così poco tempo…- la donna seguendola al piano di sopra, le diede ragione decisa – Si, per quello hai ragione… ha talmente tanto da fare che ormai lo vediamo partire al mattino per tornare alla sera… quasi non mangia neanche, perché ha voluto accelerare così i tempi… mah sti uomini…bè buon riposo mia cara, ricorda, il buon sonno genera bellezza- lei le sorrise di cuore, a modo suo cercava sempre di infonderle coraggio e positività… le voleva molto bene - Si hai proprio ragione… buona notte Iku-

 

Aprì la porta, cercò di accendere la luce, ma qualcuno glielo impedì… la spinse delicatamente verso il muro, sentì un respiro caldo sul collo, da farle venire i brividi, poi avvertì le sue mani appoggiate al muro all’altezza della sua testa, la sfiorava col corpo senza toccarla… Akane si stava letteralmente sciogliendo, senza far nulla riusciva a farle suscitare mille emozioni dentro di se, il respiro già corto – R..Ranma..- lo sentì sorridere contro il suo orecchio – Questa notte non posso rimanere… ma anche se rimarrai da sola qui voglio che tu pensi a me…che sono vicino a te… ho una traccia… aspettami…- la sua voce roca e calda la fecero sussultare, esasperata cercò il suo viso nel buio e alla fine Ranma la catturò in un bacio da mozzare il fiato, la spinse ancora di più verso il muro, lei non ci stava davvero capendo più niente… poi si allontanò all’improvviso… Akane con il fiato corto cercò di accendere la luce, ma ormai lui era già andato via, lasciandola affannata e sola… incredula si distese per terra…da quando era diventato così provocante quel ragazzo?…

 

Ranma fuori dalla finestra di Akane si schiaffeggiò con forza, che diamine gli era preso?! Lo scopo della visita era farle sentire che c’era anche se non avrebbe dormito li, non era da sola… invece vederla entrare in quella camera al buio era come se per una volta la timidezza l’aveva messa da parte e avesse fatto esattamente quello che avrebbe voluto fare… sorrise, al pensiero che la sua fidanzata non ne era stata così dispiaciuta comunque, si schiaffeggiò di nuovo, quella ragazza lo stava sul serio facendo uscire di senno…

 

-Ranma… è da un ora che ti sto aspettando!! Che ti è preso? Dovevi solo avvertire Akane che abbiamo una pista da seguire… Che faccia ahahah perché sei così rosso?! A..Aspetta che diamine hai fatto ad Akane?!-

 

Con un certo silenzio obbligato da parte del maia… Ryoga, si ritrovarono alla tenuta Tanaka, agilmente entrarono all’interno, l’intera casa era un ammasso di legna marcia e messo alla rifusa… proseguirono lentamente, lo sapevano che non era esattamente corretto… ma per come si era comportato Kei, quello era il minimo… entrarono in ogni stanza, ma non trovarono niente di particolare…

Ranma entrò nell’ultima stanza, quella era l’unica un po’ messa meglio, era la stanza di un bambino… ovunque si trovavano premi da trofei a medaglie di arti marziali e nuoto… doveva essere molto bravo e talentuoso per aver avuto tutti quei riconoscimenti… - Ryoga… credo di aver trovato la stanza di Kei bambino… forse sarà qui… Ryoga dove sei?!- si abbassò verso un comodino accanto al letto, aprendo il cassetto, non si accorse di una cordicella tesa sopra la sua testa, e un grande secchio di acqua gelata la trasformò in Ranko – Perché?!- si chiese guardando il secchio, poi l’occhio cadde dentro al cassetto… - OOOOINKKKK- P-chan entrò nella stanza con un forte grugnito spaventato – Ryoga, ho trovato…-

- Si dillo anche a me Ranma… cosa hai trovato…?- la rossa s’irrigidì… quella era l’unica voce che non si aspettava di sentire, piano cercò di prendere sicurezza, mai mostrare le proprie debolezze all’avversario… mai… si girò

- Kei Tanaka-

- Ciao Ranma, ti stavo aspettando…-

 

TONK

 

Un forte colpo sulla testa, e Ranko vide solo buio intorno a sé…

 

 

 

Ciao a tutti!!! Ranma era ad un passo dal trovare il sospirato contratto ma… purtroppo Kei l’ha sorpreso in fragrante…Ora sono in balia del bell’imbusto… Cosa faranno Ranko e P-chan?

Aspetto come sempre i vostri commenti!! Grazie in anticipo J Al prossimo capitolo!!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Akane convinta da Iku, quel giorno, erano andate alla fiera del paese, era il momento adatto per comprare le giuste cose per il grande banchetto ideato dalla donna…

- Vedrai Akane, preparerò le più buone leccornie che tu abbia mai mangiato in vita tua… vedrai… poi la torta penso che la farò alta un metro… basta o è un po’ poco?!- Akane sovrappensiero, non la stava nemmeno ascoltando, l’unica speranza che aveva era immaginare finalmente vedere uscire Ranma da qualche parte con in mano il foglio del contratto di vendita dicendole di ritornare in Giappone insieme a lui… quanto lo desiderava…

 

- Akane?! Mi stai ascoltando?! Ehi…- la ragazza scosse il capo e con dolcezza si rivolse alla donna – Mi dispiace Iku, con tutta questa pressione mi fa male la testa…- lei sorrise comprensiva – Ma certo mia piccola Akane… mi dispiace sono così entusiasta da parlar fin troppo…- si scompigliò un po’ i capelli rosso fuoco che come al solito erano indomabili, questo fece sorridere Akane – tranquilla, non parli troppo anzi… continuiamo con gli acquisti?!-

Un signore poco distante da loro le guardò curioso e questo non sfuggì alla ragazza, che dopo alcuno sguardo di troppo si avvicinò – Ha bisogno di qualcosa?- lui scosse il capo sorridendo – Mi dispiace…non è mia abitudine fissare le persone… ma quella signora con lei… è sua madre?- sentendo quella parola rimase un attimo sulle sue – No… lei è la domestica di casa Tanaka, è una grande amica per me… mi sta accompagnando a fare compere per il matrimonio, immagino che sappia già di cosa sto parlando…-

Trasalì – Ooh… la futura consorte di Kei Tanaka… e lei non lo ama e non vuole alcuna palestra tranne che la propria che si trova in Giappone… è esatto?!-

Akane rimase senza parole – M..Ma…come…- lui le sorrise rincuorandola – Immagino che una vostra amica dalla chioma rossa sia molto legata al suo destino… e voleva impedire il vostro matrimonio…-

Akane capì che si trattava di Ranma – Si… io… aspetti lei le ha creduto?! Perché?!- il signore che ancora non riusciva a togliere gli occhi di dosso alla signora dalla folta chioma rossa riparlò – Perché quello sguardo non mentiva, proprio come quello vostro in questo momento… quindi è così… pensavo che Kei fosse il degno successore di Kasuki, il padre… ed invece… se ha bisogno di qualunque cosa mi contatti… la prego, se posso far qualcosa per farlo rinsanire lo faccio volentieri signorina Akane…-

Se ne andò senza aggiungere altro, la ragazza urlò all’uomo che si stava allontanando velocemente – Come si chiama?!- la voce rotta dietro di lei la fece voltare di colpo – Izumi…-

 

- Svegliati… Ho detto svegliati!!- dell’acqua gelata investì la ragazza dai capelli rossi svegliandola – AAAH è ghiacciata accidenti!!- si trovava ancora nella stanza del piccolo Kei di allora, legata sul letto, mani e piedi e lo stesso anche il povero P-chan.

- Maledetto di un Kei comportati da uomo e lottiamo ad armi pari!!- Kei rise di gusto – AHAHAH! Sei serio?! IO, dovrei comportarmi da uomo AHAHAH Sei divertente lo ammetto Ranma… o devo chiamarti Ranko?! Credevi sul serio che ieri pomeriggio non ti avessi notato?! Tsk! Sei fin troppo sicuro di te Ranma… quel maialino poi non ho ancora capito chi potrebbe essere, perché anche lui è sotto effetto della maledizione, giusto?! E io pensavo fosse solo una leggenda AHAH!! Davvero divertente!!-

Ranko cercò in ogni modo di divincolarsi senza alcun successo – Accidenti a te!! Liberami subito!! Non avrai mai Akane!! Sono stato chiaro?!- Kei rise di gusto avvicinandosi alla rossa – Sei divertente!! Tra due giorni Akane sarà mia moglie, insieme avremo la palestra di famiglia e vivremo una vita felice insieme… con i nostri figli!!- Ranko sentendo quelle parole le vennero i brividi – Scordatelo!! Lei non ti ama!! E non ti amerà mai!! I..Io…-

Kei le andò faccia a faccia – Tu cosa?! … è vero ora non mi ama… ma io sono sempre stato chiaro con lei, le sto mostrando il nostro futuro… sono sicuro che prima o dopo lei mi amerà… ma tu… cosa hai da offrirle Ranma?! Che non sei nemmeno in grado di dirle quello che provi per lei… Io sono quello giusto, cerca di capirlo… dolcezza! E poi sono sicuro, con il piano che ho in mente, si rassegnerà al suo destino… e anche quelle stupide speranze che sicuramente le hai messo nella testa, gliele farò sparire in un batter d’occhio… vedrai…-

 

Con passo veloce Kei si allontanò, raggiungendo la porta per andare via, Ranko furiosa urlò – Kei!!! Ti posso assicurare che qualsiasi cosa tu abbia intenzione di fare… stai pur tranquillo che io te lo impedirò!! Perché io mi riprenderò Akane e lei verrà via con me, non starà mai con qualcuno come te!!-

Kei si voltò appena con un ghigno sul viso, poi se ne andò, lasciando Ranko e P-chan in quella vecchia casa abbandonata.

 

Dopo alcune ore, Ranko aveva delle abrasioni su polsi e caviglie, aveva cercato di liberarsi in ogni modo, ma non c’era stato verso, lo stesso anche P-chan… con i dentini aveva cercato di arrivare alle corde, ma erano davvero molto resistenti…

- AAAARGH… maledizione!!! Tra poco è pomeriggio e noi siamo ancora qua, e non abbiamo concluso nulla… abbiamo così poco tempo… Ryoga…- P-chan si fermò rimase in ascolto, sentiva la sua voce diversa - …Ryoga… non la voglio perdere… i..io…la verità è che…io la amo… l’unica cosa che vorrei per lei è la sua felicità… e so che potrei renderla felice… se solo avessi modo per farlo…i..io…sono una ragazza ora, se per caso dovessi piangere non importerebbe giusto?!- P-chan rimasto immobile, sentiva varie emozioni contrastanti … ma aveva capito di non avere più alcuna chance con la sua dolce Akane, finalmente lui l’aveva ammesso, aveva ammesso quello che provava per lei… sospirando, si rimise in azione, doveva liberarsi in ogni modo… non poteva sopportare l’idea che Akane sposasse quel tipo…a questo punto era più sopportabile l’idea di lasciarla al rivale… la felicità vera per lei era ormai a due passi…

 

-Izumi?- Akane curiosa continuò il giro con la signora Iku, che dopo aver visto quel signore andare via, si era ammutolita di colpo.

- Non è niente, Akane… mi ha tanto ricordato un vecchio amore di gioventù…- la ragazza si fermò di fronte a lei, guardandola con occhioni dolci, la donna sorrise esasperata – Va bene, va bene… Izumi era il ragazzo più bello che avessi mai visto, era un discepolo della palestra del signor Tanaka, era venuto a posta da molto lontano per essere suo allievo, invece io ero la nuova domestica della famiglia, e mi capitava spesso di portare il pranzo al signore oppure pulire la palestra o la casa li a fianco… e che dire ci siamo innamorati… ci siamo molto innamorati… ma…- la ragazza vide la faccia della donna corrucciarsi – ma…purtroppo un triste giorno mi disse che la sua famiglia voleva che avesse un matrimonio combinato, lei aveva una grande palestra e per suo padre era tutto, assicurarsi un futuro e con me non ne avrebbe avuto… dopo poco partì senza dirmi nulla… forse gli avrebbe fatto male salutarmi… non saprei dire… per quel grande shock io dedicai anima e corpo ad aiutare la famiglia Tanaka… anche quando morirono mi diedero il compito di badare alle loro cose aspettando il ritorno di Kei… e così feci…-

Akane guardò intenerita la donna – Ma non hai mai avuto alcuna proposta di matrimonio? Non ti sei mai più innamorata? – la donna sorrise alzando gli occhi al cielo – Ne ho avuto di proposte di matrimonio… tantissime… ma… non avrei mai tradito l’amore che provo tutt’ora per lui… per me è il solo… non me la sentivo di sposare qualcuno per garantirmi un futuro… non ce l’avrei mai fatta… non gli avrei mai potuto dare me stessa al cento per cento… il mio cuore sarebbe sempre rimasto a metà…- Akane si fermò a quelle parole… era davvero molto forte quella donna… e l’aveva affrontato tutto da sola…

La signora Iku le fece cenno di tornare a casa, e la seguì. Anche lei doveva essere forte per il suo Ranma, aveva fiducia, doveva avere fiducia…

 

La notte arrivò presto, Akane guardava le stelle dalla sua finestra, erano davvero molte e così belle, con ansia aspettava la visita notturna del fidanzato, era fiduciosa, le aveva detto di avere una traccia da seguire e sicuramente sarebbe andato tutto bene.

- Akane sei sveglia?- la voce di Kei la spaventò – Kei… cosa vuoi…lasciami in pace…- lui si avvicinò alla porta – Akane per piacere devo farti vedere una cosa…- scocciata, gli aprì la porta, ma non lo fece entrare, si piazzò esattamente sullo stipite della porta aspettando – Cosa c’è Kei, sono molto stanca…- lui sospirò – Questa mattina è arrivata una lettera, è da parte di Shampoo…volevo la leggessi…- lei lo guardò confusa – Perché?! Mi sembra che tu non ti sia mai fatto problemi a leggermi le lettere della tua amichetta Shampoo o mi sbaglio?!- lui le sorrise divertito – Hai ragione… ma credo che questa sia davvero meglio che la leggessi tu stessa, magari a me non credi…- lei spazientita prese la lettera e iniziò a leggere :

 

Mio caro Kei,

Sono felice del tuo prossimo matrimonio con Akane… dato che l’atmosfera è di festa, ci tenevo a dirti che anche io e Ranma presto gongoleremo a nozze…

Ranma era molto confuso e una sera con qualche aiutino…. l’ho sedotto facendolo mio, e ora secondo le mie tradizioni dovrà sposarmi… mi ha solo chiesto di  tornare in Cina per diventare uomo e accertarsi  che Akane stesse bene…

Non rimarrà a lungo… non impedirà il matrimonio… finalmente avremo la nostra felicità… congratulazioni ancora…                                       

                                                                                                              Shampoo

 

Akane rimase per un po’ ammutolita, poi con una risata isterica, guardò con odio Kei – Che trucco è mai questo?! Eh?! Non ci credo che Ranma sia stato con Shampoo… non credo una singola parola di tutto ciò!! – lui riprendendo la lettera con calma – Non ci credi perché è venuto a trovarti giusto?! Penso che a modo suo volesse dirti addio… Non metto in dubbio la sua sincerità… ma se davvero è stato intontito da qualche aggeggio, potrei crederci che alla fine abbia davvero fatto qualcosa con Shampoo… e conosco anche le leggi delle amazzoni… potrebbe rischiare di morire e di mettere a rischio anche chi vuole bene, Akane…

Perciò… se davvero non è così…allora cos’è questa foto?!-

Kei le mostrò una foto, raffigurava Ranma salire sulla nave, datata il giorno stesso… Akane ebbe una fitta al cuore – N..Non è possibile… non mi farebbe mai una cosa simile… lui… non mi lascerebbe qui…- Kei guardandola dritto negli occhi le parlò francamente – Ascoltami… l’ho incontrato… l’ho sentito dalla sua bocca tutto questo… si sentiva in colpa…ma non ce la faceva a dirti la verità e ti ha detto una bugia, ti ha detto che avrebbe cercato il contratto giusto?! Bè quando ci siamo visti mi ha detto che anche Shampoo lo aveva incastrato e sarebbe stato costretto ad andare via da casa Tendo… Voleva assicurarsi dove fossi e se io ti avrei protetta a dovere… Era costretto a salpare… non dico che non fosse riluttante a tutto ciò… ma è questa la verità Akane… lui ormai è salpato da un pezzo…- la ragazza chiuse con forza la porta, sedendosi dietro di essa – Akane…- la ragazza urlò disperata – VA VIA!!- 

 

Kei dietro alla porta sorrise, si rintanò dentro la sua stanza, sotto gli occhi sconcertati della signora Iku, aveva sentito tutto anche non volendolo e d’istinto si era nascosta per non farsi scoprire – Ma… cosa sta succedendo?!-

 

Akane continuava a guardare la foto, non riusciva a credere che fosse reale quella storia… lui le aveva promesso di portarla via da li, le aveva promesso che avrebbe fatto ogni cosa per cercare quel contratto… eppure perché allora era andato via… non aveva senso… possibile che Shampoo avesse fatto sul serio tutta quella macchinazione?!

Sicuramente sarebbe stato da lei, questo è certo… ma possibile che Ranma fosse davvero cascato in tutto quel casino?

Ripensando ai momenti trascorsi insieme, voleva lasciarle dei bei ricordi come ultimo gesto… per dirle sul serio addio…

No… non era possibile!!

Kei era un bugiardo!!

Ma allora dov’era Ranma?! Perché non era li con lei in quel momento?! Aveva davvero bisogno di un suo abbraccio, di una sua carezza, aveva bisogno di lui in quel momento… da rassicurarla, da avere fiducia in lui…

Ma in quel momento… era così distrutta, stanca…abbattuta…

 

- Signorina Akane…- la voce della signora Iku era flebile e chiara, - Mi dispiace, voglio stare da sola…- non era in grado di poter avere un discorso con lei… era troppo giù di morale – Akane… per favore, apri la porta… ho sentito delle cose, e prima di arrivare a conclusioni sbagliate… ho bisogno di capire…- la ragazza sorpresa, aprì piano la porta, la donna vedendola in quello stato riuscì ad entrare ed abbracciarla – Bambina, credo che abbiamo avuto un fato simile non è così?!- lei la strinse forte, passarono ore ed ore così, abbracciate, rincuorandosi l’un l’altra…

 

- AARGH… mi sono addormentato!! Che diamine!! Ryoga!! Ryoga!! Non dormire stupido maiale!! Eh?! Ryoga?! Dove sei?!- Ranko, pur legata cercò in ogni modo di tirarsi su a sedere, cercò di allungare il collo per vedere se riusciva a vedere il caro P-chan, ma niente, di lui non c’era traccia, al suo posto si trovavano solo le corde smangiucchiate…

- Ryoga!! Dove sei?! Stupido maiale che non sei altro, se sei riuscito a liberarti, potevi liberare anche me!! No?! Oh santo cielo, ora chissà dove diamine sarà andato, ha un orientamento inesistente!!! Se lo trovo lo ammazzo!!- si ributtò sul letto, nuovamente cercò di forzare le corde, ma niente non riusciva a liberarsi… ormai le abrasioni si erano aggravate a furia di strusciarle…

Ranko guardò il soffitto – Non deve finire così… accidenti non deve finire così… devo almeno riuscire a dirglielo… deve sapere che io… Oh Akane…manca solo un giorno… devo uscire di qui!!-

 

 

 

Ciao a tutti! Lo so questo è un capitolo un po’ triste…non sgridatemi… eheh

 Kei ha cercato nuovamente di ingannare Akane con una finta lettera da parte di Shampoo… e Ranko è ancora tra le sue grinfie…

A cosa crederà Akane? Come reagirà Ranma una volta libero?

Come finirà per i nostri baka? Saranno costretti a dividersi per sempre?

E soprattutto dove diamine è finito P-chan?

Spero vi sia piaciuto! Ditemi come sempre il vostro parere!! Un bacione!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


- Buon giorno dolcezza!! C’è la colazione!!- Kei portò una bella tazza di riso nella sua vecchia stanza, con la coda dell’occhio notò che i polsi e le caviglie della rossa erano ridotti piuttosto male, li aveva forzati per tutta la notte, per cercare di toglierli era evidente, non curante la guardò negli occhi, aveva già visto quello sguardo di odio…

La prima volta che si erano affrontati alla caccia al tesoro, gli aveva rivolto esattamente quel tipo di sguardo… non poteva fare a meno di sorridere, ammirava infondo quel tipo di determinazione – Hai deciso di fare voto di silenzio?! Interessante… ah volevo congratularmi per il tuo imminente matrimonio con Shampoo, ho sentito che sei già salpato per il Giappone non è così?!-

Ranko per la prima volta parlò – Di che diamine stai parlando pazzo?!-

Il ragazzo sorpreso si sedette accanto a lei – Ma come… prima caschi come un pesce lesso nelle lenzuola della prorompente cinesina e poi te ne scordi?!-

Ranko perdendo la pazienza cercò di afferrarlo in qualche modo – Piantala!! Di che cosa stai parlando!! Non ho mai fatto niente con lei!! Mai!!-

Kei rise di gusto – AHAHAH si si lo so, non ti arrabbiare… solamente che ora l’unica che sa una cosa del genere è Akane… si e sa anche che sei tornato indietro, sei stato qui perché non hai avuto il coraggio di ammettere le tue colpe e generosamente le hai voluto lasciare dei bei ricordi da buon ex fidanzato…ti fa onore Ranma…-

Ranko rimase allibita – Cosa hai fatto?! Perché le hai detto quelle cose?!-

Lui riprese a camminare per la stanza – Non mi ero accorto in tempo che tu fossi arrivato fino a qui, stavi per compromettere tutto… ho dovuto rovinarle questi ultimi tuoi ricordi per farla desistere dalla speranza che le avevi dato… ma non ti preoccupare, non ti odierà… le ho detto che Shampoo ti aveva circuito in qualche modo e ora sei costretto a sposarla… sai avevo capito che c’era qualcosa che non andava, non mi aveva più mandato alcuna lettera la mia complice… poi vedendo ieri, la rossa con quel bel kimono… bè ho fatto due più due… ed eccoci qui… mio caro… ho sbagliato io a fidarmi troppo del suo orgoglio di amazzone… non avrei dovuto, ne faccio ammenda…-

 

Ranko si agitò, strattonò forte le corde… un fiotto di sangue bagnò le corde – Ehi… Ehi… calmati…  non ti agitare, tranquillo, non ho intenzione di tenerti per tutta la vita qui… dopo il matrimonio, sarò ben felice di liberarti tranquillo… ti comprerò anche un biglietto di ritorno… sono generoso ammettilo!!-

Ranko digrignò i denti – Se pensi sul serio che non ti farò niente, sei davvero uno stupido… ti faccio fuori!! HAI CAPITO?!-

Kei divertito, le fece l’occhiolino – Buon riposo dolcezza!! A più tardi, andrò a svegliare la mia bellissima fidanzata, ancora un giorno e sarà mia moglie… fantastico vero?!-

Ranko lanciò la ciotola di riso accanto al letto contro la porta ormai chiusa – Maledetto!!! Akane non ti vorrà mai!! MAI!! Perché lei… lei…- si ributtò sul letto esausta - … lei ha scritto che ama me…-

 

La signora Iku, alla fine era rimasta tutta la notte sveglia, nella stanza della giovane ad ascoltare tutta la storia di quegli ultimi mesi – Non riesco a crederci… davvero Kei ha fatto tutto questo?!- Akane strinse forte le sue mani – Non volevo dirti nulla perché giustamente è come un figlio per te… però… dopo che mi hai detto che avevi sentito ogni cosa…io non sono riuscita più a trattenermi… io sono portata a credere che abbia fatto tutto ciò per l’amore che ha per me… però… non è così che si dimostra un amore… non obbligando le persone… non è giusto Iku… io… devo vedere Ranma… devo capire se è davvero la verità tutto quello che mi ha raccontato…

Non ci voglio credere… ma la foto… perché è andato via Iku?!-

Iku guardò anche lei la foto perplessa – Non lo so bambina… certo che è davvero assurda questa storia… ma se il tuo amore ti ha detto di aver fiducia in lui… credo che dovresti averne… ora riposa, non hai dormito tutta la notte, io… cercherò di avere qualche informazione in più, d’accordo?- Akane annuì esausta, si mise sotto le coperte, effettivamente si sentiva davvero distrutta.

La donna uscì dalla stanza, era provata anche lei da quella storia… ancora faticava a crederci… doveva sentire Kei…

 

-Iku, per piacere mi potresti preparare il pranzo al sacco? Devo uscire tra poco… che succede?-

Iku determinata non si mosse di un millimetro da dove si trovava, lo guardava semplicemente – Kei… ho sentito delle cose ieri sera… e non so se ho capito bene il discorso… stai ricattando in qualche modo Akane? Lo capisco se sei innamorato di lei, lo vedo… ma per conquistare una donna non è con la violenza che si ottiene…-

Kei a grandi passi andò vicino alla domestica – Lo dico solo una volta! Tu sei solo una domestica! Quello che faccio non ti riguarda, non ho bisogno di alcun consiglio… ho bisogno di avere il pranzo al sacco!-

Iku abbassò lo sguardo – Si signorino Kei, ho sbagliato io… sono mortificata, non accadrà mai più…- detto quello corse nelle cucine. Kei resosi conto di come le aveva risposto cercò di afferrarla per un braccio, ma ormai era andata già via. Con pesantezza si buttò sulla poltrona li accanto, mettendo una mano sul viso – Tsk! Lo so Iku… lo so… ma io… non voglio più stare solo…sono orribile vero?!-

 

Akane si svegliò di soprassalto sentendo la pioggia battente sulla finestra, era evidente che fosse ormai pomeriggio inoltrato, e Ranma non era mai più venuto, quindi ogni cosa la portava a credere che davvero lui era salpato per il Giappone.

Che fosse davvero finito tutto così?!

Lei avrebbe sposato Kei, avrebbe riottenuto la sua palestra, ne avrebbe avuta un’altra in gestione, avrebbe abitato per sempre in quel villaggio, in quella tenuta…

Sentì il cuore stretto in una morsa…

Tutto quello che avrebbe voluto nella vita, era semplicemente andare a scuola, innamorarsi, vivere per le arti marziali ed essere felice con la persona amata…

In tutto ciò il viso di Ranma fece capolino… Forse non erano sul serio destinati a stare insieme…

Infondo per anni avevano cercato di andare d’accordo, senza riuscirci più di tanto, quasi tutti avevano cercato di dividerli… ma non riusciva ad accettare l’idea, il suo amore per lui era diventato senza limiti…

 

- La signorina Akane sta dormendo!!! Fermii!!!- la voce della signora Iku la scosse, velocemente aprì la porta – Che sta succedendo?! Signora Iku sta bene?!-

Una serie di signori e signore si posizionarono di fronte a lei – Signorina Akane, siamo venuti a posta per prepararla per il matrimonio, le faremo provare il vestito per vedere se bisogna stringerlo o fare qualche modifica, farle vedere le varie acconciature, il trucco… ormai è domani pomeriggio il lieto evento, il tempo stringe, ed il signor Kei ha avuto l’accortezza di chiamarci per prenderci cura di lei, sarà sicuramente un marito molto premuroso… bene signori, entriamo!- Akane spaventata scappò di corsa con tutti quanti a seguito – No non obbligatemi anche a questo!! Accidenti a voi!!-

 

Iku era seriamente preoccupata… cosa gli era preso a Kei… non riusciva a credere che quel bambino così gentile e premuroso, fosse diventato crudele e senza cuore.

Cercò in tutti i modi di aiutare la piccola Akane senza successo, quei tipi sembrava avessero il radar. Alla fine la trovarono e la portarono in camera con la forza…

Ad un certo punto prese una decisione, si vestì di corsa ed uscì sotto la pioggia battente, doveva fare qualcosa… non aveva potuto far niente già allora per il suo destino già scritto, ma per lei avrebbe cambiato le cose… si era affezionata a quella ragazza così di buon cuore, e voleva rivedere quegli occhi gentili in quelli che considerava un figlio…

 

Ranko intanto sempre legata sentiva la pioggia battente sulla finestra, ma dalla posizione in cui era non riusciva a vederla…

- La stai guardando anche tu Akane? Anche il cielo piange per noi… non avrei mai pensato finisse così… Domani pomeriggio… eh?! Divertente…siamo così vicini, ma così dannatamente lontani… e queste maledette corde che mi tengono inchiodato qui!!- con un ulteriore sforzo strattonò forte quelle corde, il sangue gli rigava le braccia, le fece cadere a peso morto ormai senza più forza…

Ripensò a tutte le nuove informazioni che Kei gli aveva rivelato, chissà se Akane gli aveva creduto?

Bè non era difficile credere che Shampoo potesse provare a fare qualsiasi cosa e con ogni mezzo… ma non avrebbe mai fatto nulla per ferire Akane, piuttosto avrebbe anche rischiato l’infarto ma avrebbe corso il rischio di tramutarla in gatto, pur di scappare da lei…

Quanto si sentiva impotente in quel momento…

- Fantastico… è arrivata la sera… e quell’accidenti di un maiale?! Dove diamine è andato?!-

Che forse Ryoga, sapendo cosa provava veramente per lei, l’avesse lasciato li a posta?!

Scosse la testa rossa al pensiero…

No non sarebbe stato da lui, per quanto possa provare vari sentimenti per Akane, non l’avrebbe mai lasciato al suo destino… è leale quanto lui…

Ma allora dove diamine è andato?!

 

- OIIIIINK!!! OOOOINKK!!-

- OOh… che bel maialino…-

- OIIINKK!!!-

- Aah… cena assicurata, prendilo!!-

- OOOOINNKK!!!! OOOOOINNNKKK!!!-

- Papà lo posso portare a casa?!?-

- OOOIINKK…

 

Il povero P-chan continuava a scappare per tutto il villaggio, doveva avere fiducia in se stesso, se non si fosse allontanato troppo avrebbe di certo…

- Maialino… ancora tu?!- al ricordo della voce rabbrividì, la rossa con la grande chioma appesantita dalla pioggia prese il maialino in braccio – Tranquillo, non ti mangio la signorina Akane mi ha detto che sei il suo animaletto domestico… non ti farò del male…- P-chan tirò un sospiro di sollievo, poi rendendosi conto di chi ci fosse li a pochi passi da loro, saltò via andandogli incontro – A..aspet…- la rossa si ammutolì – Maialino… eri con quella ragazza…ma Iku…sei davvero tu?- lei si spostò i capelli dal viso – Izumi… devo parlarti… ti stavo cercando in verità! E’ importante…-

 

 

 

 

Ciao a tutti!! Purtroppo la nostra coppia preferita è ancora divisa e piena di pensieri… e il povero P-chan, dopo molto vagare… forse ha trovato chi stava cercando…

Comunque… Kei è sempre più subdolo e privo di compassione… Cosa farà ancora per arrivare ai suoi scopi?

Ora Iku avendo appreso la verità da Akane… vuole agire, ma come? E perché stava cercando Izumi?

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo… aspetto come sempre un vostro parere!!! Vi ringrazio in anticipo!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Alle prime luci dell’alba, Akane aprì la finestra della sua stanza, un bell’arcobaleno fece capolino proprio davanti alla sua visuale, tutto questo l’avrebbe fatta sorridere se fosse stato un giorno normale, ma sapeva bene… che quel giorno sarebbe stata la fine della sua felicità.

Alle ore 17 avrebbe dovuto sposare Kei Tanaka, e non c’era alcuno scampo di scappare da quella situazione.

 

Distrattamente guardò il vestito da sposa appeso al muro, accanto alla divisa scolastica… la sera prima aveva fatto qualche modifica all’abito, avevano dovuto allargare la vita e stringere la parte sopra del seno, le sfuggì una risata…

Se ci fosse stato Ranma l’avrebbe presa in giro dicendo che era una vita larga e nella forma femminile sicuramente aveva più seno di lei…

-Già…- si strinse in un abbraccio scivolando per terra, come se dovesse proteggersi da qualcosa di invisibile – Ranma… dove sei?- si sentiva così sola e persa…

 

Sapeva che da li a poco sarebbero arrivati quei signori del giorno prima per prepararla… ma non si sentiva pronta a tutto ciò… con un grande respiro, si alzò e scese a fare colazione.

 

- Iku!!! Iku!!!!- la voce di Kei risuonava per tutta la cucina, Akane sentendolo riprese a salire la scalinata. Sarebbe scesa più tardi.

 

-Akane… Buongiorno… Hai per caso visto Iku? E’ da ieri sera che non so dove sia…- Il ragazzo sembrava realmente preoccupato, dato che parlavano della sua cara confidente seppellì per un attimo l’ascia di guerra – Sinceramente anche io non la vedo da ieri sera, forse è andata al mercato, ho sentito che le mancavano le ultime cose per il banchetto di oggi, per il ricevim…- non riuscì a finire la frase e lui se ne accorse – Sarà un bel matrimonio Akane, te lo posso giurare, più bello di quello che ti eri immaginata da bambina… mi sono impegnato molto per renderti felice oggi…- sorrise incoraggiante guardando la sua promessa, ma lei di tutta risposta lo guardò freddamente – Sono sicura che

ti sei impegnato molto, sarà più bello di quello che mi aspetti, ne sono convinta… ma non ci sarà lo sposo che vorrei ad aspettarmi alla fine della navata… quindi oggi non sarà un giorno felice, mi dispiace Kei…- ricominciò a salire le scale, ma Kei la trattenne per un braccio – Col tempo cambierai idea… fidati di me… non vedo l’ora di diventare tuo marito oggi, sarai bellissima con quell’abito… mi farai innamorare ancora di più sono sicuro… a dopo…-

Akane rimase immobile sulla scalinata, vedendolo andar via dalle cucine… non era riuscita a dir nulla, come un lampo ripensò al suo matrimonio con Ranma, quando era entrato nella sua stanza, quando il suo sguardo aveva incrociato il suo… in quel momento si era sentita bella ai suoi occhi… pensare che in quel giorno avrebbe visto quelli di un altro uomo, si sentiva sporca…

Aveva una grande voglia di piangere, ma non era il momento, doveva essere forte e guardare avanti. Avrebbe affrontato tutto di petto e a mente lucida…

 

Kei arrivò nella sua stanza di quando era solo un bimbo, ripercorse per un attimo i suoi ricordi, a volte dolorosi della sua infanzia…

Aveva dovuto lasciare così presto il suo nido familiare, per seguire quel vecchio amico del padre che era tutt’altro che affidabile, tanto da costringerlo a partecipare a furti e lotte per difendersi da donne alquanto pericolose… doveva ammettere di aver imparato molte cose da lui, ma di certo aveva capito che non era quello lo scopo della sua vita…

Il nuoto, competitivo e solitario gli dava grandi soddisfazioni e lo dimostravano la grande quantità di premi e medaglie che era riuscito a conquistare negli anni… aveva deciso di dedicare anima e corpo per il nuoto…

 

Ma poi quel giorno era arrivata alla piscina, quella ragazza… carina ed imbarazzata…aveva attirato subito la sua attenzione… entrò in acqua e in men che non si dica sprofondò nella vasca…

 Come gli era di consuetudine fare, per ogni persona che cercava di imparare a nuotare,  gli porgeva il suo aiuto e sicuramente, con il suo sauer fair, sarebbe caduta ai suoi piedi… ma lei era diversa… Con un grande sorriso aveva rifiutato, se la sarebbe cavata da sola… e per giorni era andata avanti senza mai fermarsi… aveva quello sguardo determinato a farcela in un modo o nell’altro, non aveva mai visto nulla di simile, ne era rimasto affascinato…

Capì in breve che nella sua vita aveva affrontato tutto da solo e non gli era mai importato molto di niente e di nessuno, tranne che per il nuoto… e per la prima volta in vita sua si stava facendo delle domande su quella ragazza, a preoccuparsi… a pensare alla donna che avrebbe tanto voluto al suo fianco… e invece l’unico ostacolo davanti alla sua felicità era… lui.

Irritante, burbero, arrogante, strafottente, impacciato e per giunta diviso da una maledizione…

Ranma.

 

- Dolcezza!!- Kei si avvicinò e si sedette al grande letto in cui era legata Ranko, appoggiò sul comodino la colazione – Come ti senti oggi?!- Ranko aveva voltato il viso verso il muro, Kei come se niente fosse continuò a parlare – Allora… il grande giorno è arrivato finalmente… Questo pomeriggio la sposerò… non credevo ma sono davvero emozionato all’idea! Sono felice, ho preparato tutto dalla chiesa, alla cerimonia… ci sarà un grande banchetto, la torta e… Dio devi vederla nel vestito da sposa, ieri sono riuscita solo ad intravederla purtroppo… ma era bellissima davvero bel…-

Si bloccò di colpo… il corpo della ragazza era tutto un fremito…non era sicuro se era per la rabbia o per la frustrazione, si alzò e si avvicinò alla porta… anche se si era comportato in quel modo, era sensibile alle “ ragazze” che mostravano le proprie emozioni…

- Lo sapevo già…- Ranko a denti stretti rispose aspramente – … tu potrai anche guardarla… ma lei non avrà mai quello sguardo come quel giorno che la vidi vestita da sposa… io l’ho vista e quel ricordo è sempre nella mia testa… e tu non riceverai quello stesso sguardo che ha riservato solo a me Kei… mi dispiace…-

Kei chiuse la porta con forza dietro di se… si divertiva sempre a provocarlo, ma a lui bastavano qualche parolina in più per ferirlo ogni volta… non lo sopportava davvero quel tipo.

 

Ranko chiuse gli occhi… se la ricordava bene Akane quel giorno… anche fin troppo… stava così bene in quell’abito bianco, si la voleva rivedere, stringerla e giurare davanti a tutti che lei era sua e basta!

Sorrise al ricordo di quegli ultimi mesi che avevano deciso di agire di nascosto, ricordava che spesso ritrovava Akane persa nei suoi pensieri un po’ giù di morale, perché non potevano essere se stessi con chiunque… e lui imperterrito spaventato di farlo sapere, perché con lei voleva procedere con calma, senza affrettare le cose, infondo erano così maledettamente giovani, c’era tempo per ogni cosa… o almeno così credeva…

Invece ora lui era bloccato in un corpo femminile e legato per star lontano da lei che stava per sposare un altro…

Quanto era stato stupido…infondo aveva paura di cosa?

Di dirle quanto la amava?

Di quanto aveva bisogno di lei?

Di quanto aveva capito di aver voglia di far sapere a tutti che lei era sua, anche a costo di sposarla subito?

Ora era tutto chiaro nella sua testa… sapeva esattamente cosa voleva… ma aveva solo un problema in quel momento… trovare un modo per scappare ed impedire quella follia…

 

OIIIINNNKKKKKKKK!!!!!

 

P-chan entrò come una scheggia dentro la finestra rompendola in mille pezzi, schiantandosi contro la porta della stanza.

Ranko rimasta senza parole, fissava il corpicino del maiale a terra privo di sensi – M..Ma che diamine?!-

- Ragazza dai capelli rossi!! Sei qui?!- una voce profonda veniva da fuori la finestra della camera – S..Si!! Sono qui!!! Ho bisogno di aiuto, per favore!!- gridò Ranko entusiasta, ma chi poteva essere corso in suo aiuto? Chi era andato a cercare Ryoga?!

 

Il signore che gli parlò dei Tanaka con una spallata buttò giù la porta della camera – Signorina stai bene?!- subito dietro di lui fece il suo ingresso una signora con una folta chioma rossa e ancora bagnata dalla pioggia incessante della sera prima.

 Ranko trattenne il fiato, era la fidata domestica della tenuta, la signora che aveva provato a cucinare P-chan…

Che fosse una trappola?!

 

- Tranquillo!! Sono Iku… Ranma giusto?! So ogni cosa… Akane mi ha raccontato tutto…

 Kei per me è come un figlio… ma dopo aver saputo e visto determinate cose, ho capito che ha perso la retta via.

Non voglio difenderlo, ma è cresciuto senza amore, quindi non sa cosa è giusto e cosa è sbagliato, vedendo Akane e innamorandosene la voleva tutta per se e la cosa migliore era legarla a lui in matrimonio…

Mi sono affezionata ad Akane, e so che è una ragazza d’oro e non merita tutto questo dolore…ho saputo del ricatto e che in realtà ama te… e ho preso la decisione di andare contro Kei per aiutarla…quindi se pensi che sia una spia o chissà cosa…non è così…-

 

Ranko intanto aiutata dal signore si mise a sedere, strofinandosi delicatamente i polsi doloranti dalle corde – Come mi avete trovato?-

 

La signora Iku andò vicino a lei, prese un termos di acqua calda dal suo grande cestino e versò piano l’acqua – E’ lunga da spiegare, ma sapevo che se Izumi era nei dintorni… lui mi avrebbe sicuramente aiutata, ha un grande senso di giustizia, lo ha sempre avuto…

Dobbiamo anche ringraziare il maialino… Izumi lo ha riconosciuto avendolo visto con te… ci ha guidato fino a qui…bè diciamo che è tutta la notte che giriamo a vuoto, ma era un perdersi continuo, lo sapevo che era impossibile che ti fossi imbarcato!! …

Izumi ha avuto l’intuizione che probabilmente l’unico posto in cui sarebbe stato tranquillo di lasciarti era la vecchia palestra, il maialino vedendo la casa si è precipitato qui dentro e noi lo abbiamo seguito…-

 

Ranma tornato uomo si avvicinò a P-chan ancora svenuto, lo prese in braccio – Grazie P-chan…-

 

Come in trans si avvicinò alla porta per uscire, Izumi lo fermò – Dove pensi di andare ragazzo?! Sei così debole che non riesci a stare in piedi… non puoi andare…- Ranma sorrise – Vi ringrazio per il vostro aiuto… ma Akane ha bisogno di me, devo salvarla… hai detto che sei stato un discepolo del signor Tanaka, sai meglio di me quanta forza di volontà abbia un lottatore di arti marziali… io non mi arrenderò mai!!-

Izumi lo afferrò ad entrambe le spalle – Si lo so… lo so bene… ho dedicato la mia vita alle arti marziali, anche a costo di sacrificare l’unico vero amore della mia vita… ma so anche che Kei è stato seguito, preparato ed è messo meglio di te, adesso come adesso vincerebbe su di te, senza alcun problema… la rivuoi la tua Akane? Allora ascolta il mio consiglio, riposati e rifocillati e penseremo ad un piano… la tua storia non finirà come è finita per noi… sarete felici, insieme!-

 

Iku si avvicinò ad Izumi e gli toccò il braccio in modo affettuoso – Ranma permettimi di curarti… forse so come poter agire, sarai pronto per il pomeriggio te lo prometto… impediremo questo matrimonio vedrai!-

Ranma rassegnato seguì i due nuovi alleati, si sentiva rincuorato con loro, avrebbero trovato un modo per portarla via da lui…

 

- Signorina Akane… è davvero meravigliosa… tra qualche ora si sposerà… emozionata?- si rivolse a lei una signora di mezza età molto elegante con vari accessori di estetista tra le mani decisamente troppo euforica per i suoi gusti.

Akane continuava a guardare il suo riflesso con occhi vitrei, con i capelli acconciati, il filo di trucco sul viso, l’abito bianco e il mazzo di fiori tra le mani… l’aveva già vissuto, quella volta era davvero emozionata di essere vista da lui… di avere quei bellissimi occhi blu su di se, senza filtri, senza essere disturbati… solo loro due…

- Noo!! Signorina Akane, non deve piangere o il mio lavoro sarà stato tutto inutile… lo so è una grande emozione ma…- Akane guardò la donna – Mi potrebbe lasciare da sola ora? La prego…- vedendo quello sguardo così triste si zittì di colpo e uscì di corsa lasciandola da sola in mezzo alla stanza, con i suoi pensieri.

 

Akane si sedette alla scrivania, prese carta e penna e scrisse una lettera, la ripiegò con cura e la nascose dentro al vestito… avrebbe chiesto a Kei il permesso di spedirla alla sua famiglia… dopo tutto quello a cui stava sacrificando quello era il minimo…

Ormai, non le rimaneva che aspettare l’irreparabile… era tutto il giorno che cercava la sua amica Iku, ma non c’era traccia di lei… anche se per poco il suo ottimismo la contagiava… invece era li da sola ad affrontare un incubo.

 

- Kei congratulazioni, siamo tutti emozionati al villaggio- il sindaco si fece avanti, di fronte alla grande chiesa, congratulandosi con lui – Grazie è un onore poter ritornare al mio paese di nascita e sposarmi con l’unica donna che abbia sempre desiderato-

Kei guardò l’ora, ormai era tutto pronto, mancava solo la sposa, la sua sposa… sorrise tra se e se… non aveva mentito a Ranma, si sentiva sul serio più emozionato del previsto… non avendo avuto una vera famiglia, non sapeva bene come comportarsi… ma avrebbe imparato a dare amore a colei che sentiva di amare all’impazzata.

 

Ed eccola scendere dalla macchina, bellissima, eterea… i loro occhi si incrociarono e le parole di Ranma fecero capolino dentro la sua testa _ … tu potrai anche guardarla… ma lei non avrà mai quello sguardo come quel giorno che la vidi vestita da sposa…e tu non riceverai quello stesso sguardo che ha riservato solo a me Kei… mi dispiace…_ Akane aveva gli occhi senza alcuna espressione, stonavano con tanta bellezza che avanzava di fronte alla bella chiesa allestita… deglutì a fatica e sorrise – Akane… sei meravigliosa, hanno tutti occhi per te… sono un po’ geloso…- lei si posizionò accanto a lui in silenzio, guardando di fronte a se, era li fisicamente… ma la vera Akane era assopita da qualche parte dentro di lei. Kei le prese la mano – Andiamo… amore mio…-

 

Akane a quelle parole ebbe un singulto, non voleva guardarlo, sapeva cosa doveva fare, ma di certo non riusciva nemmeno a fingere di essere felice, la morsa al petto gli faceva sempre più male ogni volta che metteva un piede davanti l’altro verso la navata…

 

Di fronte a loro c’era il prete che portava avanti la cerimonia, la navata era allestita in modo impeccabile, fiori, nastri bianchi e rosa, e dietro l’altare si trovava una grande vetrata a mosaico molto curata ed affascinante, di certo avrebbe gradito, se non fosse stata in quella circostanza… ogni abitante del villaggio era li, che li guardavano come se fossero sul serio innamorati pronti ad affrontare la vita insieme, come una coppia felicemente sposata…

Lei continuava a tremare, cercava di impedirlo a se stessa, ma era un riflesso incondizionato, era davvero spaventata, ma doveva restare lucida e fredda… se no sarebbe davvero impazzita… continuava a stringere il bouquet di girasoli tra le mani, era stata una sua richiesta personale, mesi prima Ranma gli aveva regalato proprio quel tipo di fiore… gli aveva spiegato in seguito, che ogni volta li guardava pensava a lei… accennò un sorriso appena percettibile al ricordo, era diventato di ogni colore quel giorno… è vero non le aveva mai detto che l’amava… ma… sentiva di essere speciale per lui… e lei lo amava da star male…

 

Kei era visibilmente emozionato, continuava a guardarla, come se fosse tutto un sogno… si accorse dello stato d’animo della sua compagna affianco a lui, incondizionatamente strinse forte gli anelli che aveva nella tasca, erano dei suoi genitori… era giusto, lui amava lei, e lei avrebbe amato lui…

 

La cerimonia si stava svolgendo in modo regolare, il prete stava andando a pronunciare le frasi fatidiche, ed Akane d’istinto si girò verso il portone della chiesa, aveva la speranza che Ranma sarebbe arrivato a prenderla, ad impedire tutto ciò…

Ma sembrava sul serio che fosse partito per il Giappone, era ritornato a casa costretto da Shampoo…

Una lacrima amare scese dai suoi grandi occhi… non aveva nemmeno l’appoggio di Iku, era sparita da tutto il giorno… quanto avrebbe voluto almeno il suo sguardo di conforto….

Invece era sola…

Kei si alzò, tendendole la mano, lei orgogliosa si alzò senza il suo aiuto…

Il momento era arrivato, non si tornava indietro.

 

- Con il vostro consenso, ora unirò in matrimonio Akane Tendo con Kei Tanaka…-

 

Kei trattenne il fiato, si voltò di fronte a lei visibilmente emozionato – Io Kei Tanaka prendo te Akane Tendo come mia legittima moglie, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, di amarti e onorarti ogni giorno della mia vita…-

Prese l’anello e glielo mise al dito senza alcuna titubanza, poi la guardò soddisfatto, Akane invece in ogni modo non riusciva a guardarlo… ogni cosa di lei voleva scappare via lontano da li, si voltò nuovamente verso il portone, che stupida a credere che sul serio sarebbe arrivato… ormai lui era a casa, probabilmente da Shampoo…

Chiuse gli occhi, non riusciva a pensare a quella vipera…con lui…

 

- COFF COFF –

Il tossicchiare del prete la riportò alla realtà, per qualche minuto era stata immersa nei pensieri guardando il portone.

- Akane, tutto bene?- Kei preoccupato cercò la sua mano, lei ritraendosi come scottata prese l’anello accanto a loro e recitò - Io Akane Tendo, prendo te…- si fermò… guardò Kei – I..Io… prendo te…- richiuse gli occhi esasperata… come poteva sposare lui… era davvero quella la fine?

 

- FERMI TUTTI!!!!! KEI TANAKA!! COME PUOI SPOSARE LEI E NON ME?! -

 

 

 

Ciao a tutti!!! Finalmente hanno trovato Ranma e l’hanno liberato! D’impulso vorrebbe andare di corsa dalla sua Akane ma Izumi ed Iku sono di opinione differente, vogliono agire con discrezione, cosa avranno in mente?

La povera Akane è davanti all’altare con Kei… ormai si sta tutto ufficializzando ma… una donna vestita da sposa ha fatto l’entrata in scena… chi potrebbe essere?

Cosa succederà ora?

Spero vi sia piaciuto!! Aspetto come sempre un vostro parere… e a presto!! ;*

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


- Guardatela è appena arrivata, in quel vestito bianco… è stupenda, pura eterea… una perfetta sposa… ma accanto a lei… non ci sono io…Akane ti amo così tanto!! AKANEEE!!!!!- pianse senza ritegno.

 

TONK!

 

- Sta un po’ zitto Ryoga!! Stiamo cercando di pensare qui!!- Ranma con un certo livello di nervosismo continuò a riflettere insieme ai suoi due nuovi alleati Iku ed Izumi, che non mancò loro di osservare – Ma lui chi è?- Ryoga teatralmente si alzò in piedi – Io sono Ryoga Hibiki e… ecco… io ed Akane…- si mise in disparte a bucare una roccia con la tecnica dell’esplosione e a formare un cuore gigante.

Questo incuriosì la signora Iku – Ma anche tu sei interessato ad Akane? E’ molto popolare accidenti ohoh – rise di gusto scompigliandosi la grande chioma rossa, facendo sorridere il signor Izumi, che ad un certo punto, sorpreso si guardò intorno – Ma dove è finito l’adorabile P-chan?!- questo commento fece fermare l’opera d’arte di Ryoga, e Ranma lo trovò esilarante – Già è vero chissà dove è finito quell’adorabile maiale… alla fine qualcuno lo avrà mangiato sicuro…- l’intero masso finì sopra la testa di Ranma intontendolo – Tu maledetto!! Ora è il tempo di pensare ad Akane!! P-chan starà sicuramente bene…- imbarazzato si rimise a sedere accanto a loro.

Ripresosi Ranma diede un’occhiata dal suo nascondiglio e la vide…

Era bellissima in quel vestito, era la seconda volta che aveva il piacere di vederla in quel modo, ma non era come quel giorno…

Allora, la sua emozione era palpabile, imbarazzata solo a guardarlo, invece in quel momento si vedeva quanto odiasse stare li e soprattutto con lui…

Quel viso inespressivo, gli faceva così male al cuore…

_Akane, ti salverò…costi quel che costi…_

 

Presto tutti entrarono dentro la chiesa, e pian piano li seguirono tutti i paesani rumorosi ed emozionati.

 

Iku guardò intensamente Ranma –Faremo così, è deciso… ora dobbiamo separarci!- Lui annuì, con Ryoga si posizionò dalla vetrata in mosaico della chiesa. Tutto era allestito alla perfezione, dalla rosa che adornava l’altare, al nastro sulle panche, tutto rosa e bianco…

Tra se e se sorrise, se avesse realmente conosciuto Akane, l’avrebbe saputo che il colore che favoriva era il giallo, e il fiore che più la rappresentava era sicuramente il girasole _Quello stupido_

Notò che Akane stringeva a sé, morbosamente. il bouquet, proprio di girasoli, guardandoli con malinconia, che in quel momento stesse proprio pensando a quando gliel’aveva regalati lui?!

Dio quanto voleva entrare e spaccare ogni cosa… ma ancora non era il momento giusto…

 

- Ranma…- Ryoga interruppe i pensieri del codinato - … dovremmo agire… guardala come è triste…- Ranma lo guardò di sottecchi – No… non ancora, non è arrivato ancora il segnale, non è il momento…- ma anche a lui stringeva il cuore vedere quella scena, però doveva attenersi al piano, doveva resistere, se avesse dovuto dar retta all’istinto sarebbe già entrato di volata…

 

La cerimonia proseguiva imperturbabile, fino ad arrivare alle promesse.

- Diamine!! Perché ci mette così tanto?! Siamo già arrivati a quel momento!! – Ranma ormai diventato un fascio di nervi, era totalmente impaziente, non poteva più resistere…

Ryoga accanto a lui, continuava a piangere senza alcuna remora – Akane!!! Non farloooo!!! Non puoi sposarlooo!!! Non posso guardare!- si allontanò dalla chiesa, senza voltarsi, lasciando Ranma li da solo a guardare la scena… ormai toccava a lei… continuava a voltarsi verso il portone della chiesa… che lo stesse cercando?!

- Oh Akane… ma dove sono andati?! Quel maledetto!!- Ranma sbatté forte il pugno sulla vetrata che si crepò appena… si voltò verso l’amico – Ryoga… che diamine stai facendo?!- il ragazzo corse verso il portone della chiesa – Devo fare qualcosa!!- urlò concitato, tanto da non rendersi conto di essere appena scivolato su di un vaso, e l’acqua l’aveva trasformato in P-chan.

Il codinato, guardando l’amico trasformato, ci pensò su e alla fine prese una decisione – AAArgh!! Al diavolo tutto!! Ryoga seguimi!! Atteniamoci al piano che abbiamo pensato con Iku, anche senza di lei… è troppo tardi!!-

 

- COFF COFF –

 

Il tossicchiare del prete riportò alla realtà Akane, per qualche minuto era stata immersa nei pensieri guardando il portone.

- Akane, tutto bene?- Kei preoccupato cercò la sua mano, lei ritraendosi come scottata prese l’anello accanto a loro e recitò - Io Akane Tendo, prendo te…- si fermò… guardò Kei – I..Io… prendo te…- richiuse gli occhi esasperata… come poteva sposare lui… era davvero quella la fine?

 

-          FERMI TUTTI!!!!! KEI TANAKA!! COME PUOI SPOSARE LEI E NON ME?! –

 

Una ragazza vestita da sposa, con il volto coperto da un velo spesso di pizzo, spalancò con forza il portone, entrando prepotentemente all’interno.

Akane e Kei guardarono perplessi la ragazza – M..Ma che diamine?! Chi sei tu? - bofonchiò il ragazzo.

La sposa si fermò di fronte a loro e teatralmente parlò – Sono la tua promessa sposa!! E’ stato deciso dai nostri genitori, quando eravamo molto piccoli!!!Non puoi sposare quella e non me!! Avanti guarda che fisico ho io e guarda il suo!! Non ha paragoni!!- rise senza ritegno di fronte a tutti.

Akane le andò incontro, lanciandole un candelabro a portata di mano – Ehii!! Come ti permetti?! M..Ma…- si avvicinò di più verso la ragazza… eppure le ricordava qualcuno… possibile che…

 

Lei sentendosi a disagio, strinse il bouquet, e lo agitò velocemente davanti al viso della povera Akane – Avanti è la verità!! E questo matrimonio è nullo!! Lui deve sposarsi con me!!!- conclusa la frase, la piccola Tendo starnutì energicamente, allontanandosi da quella pazza, che le ricordava fortemente…

 

Kei riprendendo lucidità prese la mano di Akane – Io non sono promesso a nessuno!! Lei è la donna che amo e lei ama me!! Lasciaci finire di sposare!! Non interromperci più! – Akane sentendo quelle parole d’istinto tirò un ceffone al ragazzo, quella fu la goccia, finalmente Akane diede voce alla sua angoscia, prese un grande respiro e urlò – IO NON AMO TE!! NON DIRE MAI PIU’ UNA COSA SIMILE!!!! - riecheggiò per tutta la navata.

Akane riprendendo chiarezza, si coprì la bocca con la mano, incredula di aver appena urlato.

 

Silenzio tombale

 

Kei rimasto basito riprese parola – Akane, se stai pensando a Ranma, lui a quest’ora è già lontano da qui… è ritornato in Giappone per sposare Shampoo, lo sai già!! Devi dimenticarlo!!!-

Akane scosse la testa – I..Io non ci credo che mi abbia sul serio lasciato qui…non ci credo!! –

- OOOOINKK!!!! -

P-chan fece la sua entrata in scena, correndo verso la sua padroncina, e lo stesso anche la giovane Tendo, gli corse incontro abbracciandolo delicatamente – P-chan!! Come sono felice di vederti!!!- proprio in quel momento Akane si accasciò per terra e svenne all’improvviso.

Tutti allarmati si precipitarono su di lei, per cercare di soccorrerla, Kei si fece largo tra la folla per accertarsi che la sua futura sposa stesse bene, ma quando spostò anche l’ultimo invitato… lei ormai non era più li…

 

- AKANEEE!!!!- Urlò Kei disperato, guardandosi intorno, con la speranza di vederla da qualche parte.

 

CRASHHH!!

 

La bellissima grande vetrata dietro di loro si ruppe in mille pezzi, Kei si spostò con agilità per evitare tutte le schegge che stavano volando ovunque – Che succe…-

Intravide il lungo strascico del vestito della ragazza che oltrepassava la vetrata andando via di corsa.

 

- AKANEEEEEEE!!!!-

 

In quella fresca giornata di marzo si sentì solo l’urlo straziato di Kei riecheggiare per tutta la navata della chiesa…

 

- UUhm…- Akane si svegliò, non sapeva bene dove si trovasse, sembrava una specie di baita, interamente fatta di legno, si alzò dal letto e si accorse ancora di essere vestita da sposa, sentendo rumoreggiare fuori dalla casa, si avvicinò alla porta e uscì, ancora un po’ frastornata.

 

- Ma come è possibile Iku!!-

- Mi dispiace… ho fatto del mio meglio…-

- Quindi non abbiamo concluso nulla…-

- Non prendertela con lei Ryoga, si deve essere fatto furbo Kei… ho cercato di essere anche io di aiuto…-

- Izumi... ha ragione Ryoga. Iku ha fatto del suo meglio. Ognuno di noi ha fatto quello che ha potuto… l’importante è che ora Akane sia…qui… A..Akane…-

 

Akane appena dietro di loro, si coprì il viso con la mano - R..Ranma… tutti voi… tu… non sei andato via…- Ranma le andò incontro stringendola tra le braccia – Nessuno può allontanarmi da te Akane!! Nessuno!!-

Come se si fosse risvegliata da un lungo sonno Akane si staccò di colpo quasi infastidita dal suo abbraccio, cosa che lasciò allibito il ragazzo – No… Non posso… lasciami stare…- scappò nel bosco, lasciando tutti loro freddi come il marmo, nessuno si aspettava quella reazione.

 

- Ho fatto qualcosa di sbagliato?!- Ranma rifletteva davanti al fuoco appena acceso. Cosa diamine era successo? Tutto si era aspettato tranne che quello, in quei giorni, aveva fatto di tutto per liberarsi e andare da lei a salvarla e ora lei lo rifiutava in quel modo?! Non riusciva a crederci…

 

Iku intenta a cucinare un bel pasto per tutti, vide il ragazzo assorto nei pensieri – Ehi ragazzo!! Non essere così giù di morale… dimmi cosa ti affligge… magari posso esserti di aiuto…- Ranma guardò la donna con speranza – Non so se puoi aiutarmi… ma… non capisco perché abbia reagito così… insomma l’ho salvata…non la capisco e non la capirò mai!! Accidenti a quella testarda!!-

La signora Iku, sorrise per un attimo – Oh… ma certo… me lo aveva detto Akane, sei un po’ lento a capire… Cerca di comprendere, pur quanto non può credere a determinate cose il dubbio resta sempre…- Ranma la guardò come un pesce lesso, lei sospirò rassegnata – Kei le ha riferito che Shampoo ti abbia plagiato in qualche modo e sei prossimo al matrimonio, e sei andato da lei solo per dirle addio… ora capisci?!-

Ranma si alzò di colpo e corse verso il bosco, sotto gli occhi divertiti di Iku – Non credevo che fossi diventata come cupido…- Izumi dietro di lei le sorrise dolcemente, cosa che la fece arrossire – Mi ricordano tanto noi due, allora… se ci fosse stato qualcuno ad aiutarci, come stiamo facendo noi con loro…- lui le andò incontro sfiorandole i folti capelli – Credi che non siamo più in tempo Iku?...-

 

Akane da sola nel bosco, si era sistemata su di un tronco caduto, e pensava a tutto quello che le era successo in quel lunghissimo mese.

Aveva aspettato l’arrivo di Ranma, così tanto… non pensando a quanto potesse essere subdola Shampoo… chissà quale trucco aveva usato per circuire l’amato… lo sapeva che non la voleva…ma…se l’avesse costretto a fare certe cose non volendolo?!

Poteva sopportarlo?! Non lo sapeva… Lui era li per quale motivo? Senso del dovere? Voleva sul serio dirle addio? L’importante era accertarsi che fosse al sicuro per partire e tornare da lei? Sinceramente voleva rimandare ogni tipo di discorso… era confusa…

 

- Akane… ti ho trovata…- Ranma arrivò correndo da lei, con il respiro un po’ corto si avvicinò – Credo che dobbiamo parlare…- lei si alzò di scatto cercando di andar via da li, ma lui la raggiunse spingendola contro l’albero più vicino – Dobbiamo parlare Akane!! Basta scappare!! Abbiamo indugiato anche fin troppo… Durante tutto il mese, sono stato arrabbiato con te, te ne eri andata via da me, con solo una stupida lettera… siamo stati tutti male… molto male, non sapendo cosa fosse successo! Ho creduto di aver fatto qualcosa di sbagliato… Shampoo mi è stata vicino…-

Akane cercò di divincolarsi al sentire quel nome, ma lui la obbligò a guardarlo negli occhi -…ma non ho pensato mai a lei in quel senso, che potesse in qualche modo sostituire te e quello che c’è stato!!

Se tu credi sul serio che io abbia fatto qualcosa con Shampoo ti sbagli!! Non potrei mai stare con qualcuna che non sia tu!! Mai nella vita!!-

Akane lo guardò seria – Non ti vuole obbligare a sposarla? – lui di risposta la baciò con trasporto, le scompigliò i capelli corvini che tanto amava, la riguardò – Come posso pensare di sposare qualcun’altra stupida?! Io… io…- nervoso iniziò a guardarsi intorno lasciando Akane un po’ perplessa – Tu cosa?!- guardò poco distante sia Iku che Izumi cercavano di attirare la loro attenzione, per farli tornare indietro, sospirò tristemente, avrebbe dovuto rimandare a più tardi quel tipo di discorso.

Le tese la mano – Andiamo maschiaccio?!- lei appena imbronciata – Anche vestita così mi dai del maschiaccio?!- lui sorrise, le rubò un bacio –Sei il più bel maschiaccio che abbia mai visto ahahah- corse via come una scheggia verso gli altri, Akane sospirò, non sarebbe mai cambiato, ma è quello che più amava di lui, quindi… lo rincorse.

 

- Iku, è il pasto più buono che abbia mai mangiato!!- Ryoga mangiava con gusto la zuppa che aveva preparato, rendendola felice come una Pasqua. Izumi pensieroso dovette interrompere l’armonia creatasi – Ora che tutto è andato in fumo come pensate di procedere? Si abbiamo Akane, ma non ci metterà molto a capire chi è stato a prenderla, Ranma…- il ragazzo sorrise aspramente – Si lo so… dobbiamo trovare un piano… assolutamente…- Akane confusa si girò verso entrambi – Non capisco… quale piano?!-

Iku con dolcezza si avvicinò alla ragazza spiegando – Tesoro… quando tu eri dentro in chiesa, io ed il signor Izumi siamo andati alla tenuta e alla palestra setacciandola da cima a fondo cercando il contratto di vendita… il piano comprendeva, che noi lo trovassimo, Ranma e Ryoga dovevano entrare e impedire la cerimonia ed andare via… ma è andato tutto storto… non lo abbiamo trovato… e tutto è saltato… mi dispiace… credevo di conoscerlo abbastanza bene, avevo alcuni posti in cui cercare, ma penso abbia realizzato che alla fine avrei agito in questo modo…- Akane le accarezzò le mani – Iku, hai fatto tanto per me, mi hai creduta e dato forza in queste settimane, se non ci fossi stata tu, sarei di sicuro impazzita, ti ringrazio di tutto. Scusate un secondo, vorrei rimanere da sola.-

La ragazza si allontanò nel tramonto, a testa bassa. Iku si commosse – Quant’è forte il suo cuore, l’ho delusa…lo so… Ranma, forse solo tu puoi fare qualcosa…- lui perplesso la guardò – Cosa posso fare che non abbia già fatto?- lei asciugandosi le lacrime – Una cosa ci sarebbe, ma devi essere onesto… la vuoi lasciare a Kei?- lui si alzò d’istinto – Mai!!- lei sorrise sorniona – Ottimo!! Ascolta cosa ho pensato…-

 

 

 

Ciao a tutti!!! Eccoci qui, Ranma ed Akane sono scappati insieme… ma quando Kei scoprirà ogni cosa… non sarà molto clemente…

Come intenderanno agire da adesso in avanti?

Iku, ha avuto un idea che solo Ranma può fare… cosa sarà?

Grazie per aver letto quest’altro capitolo… spero tanto che vi sia piaciuto… alla prossima ;*

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


La luce della luna illuminava il piccolo tempio, vicino al promontorio che aveva trovato, era un panorama da mozzare il fiato, Akane cercava di fare respiri profondi, per cercare di regolarizzare il respiro.

Nulla era cambiato, avevano solo rimandato quello che sarebbe accaduto a breve, avrebbe dovuto comunque sposarsi con Kei, in un modo o nell’altro, doveva farlo.

Il contratto non si era trovato, e l’avevano fatto infuriare di più, purtroppo o per fortuna non lo avevano conosciuto quanto lo aveva conosciuto lei, e sapeva di cosa era in grado di fare…

Dopo averlo umiliato in quella giornata, non avrebbe guardato in faccia nessuno fino a che lei non fosse tornata sui suoi passi e ufficializzando il matrimonio.

Si sentiva sconfitta, abbattuta, il suo Ranma era li a due passi, ma non poteva neanche sentirsi tranquilla con lui al suo fianco, sapendo cosa avrebbe dovuto fare…

Era in gioco la sua casa che tanto aveva a cuore, era cresciuta con le sue sorelle e la sua defunta madre proprio li, aveva dei ricordi preziosi per lei, e poi c’era la palestra, la sua eredità, il suo lavoro, la sua passione, il motivo per cui aveva conosciuto Ranma ed era iniziato il suo pazzo fidanzamento… senza più nulla, non era più legata a lui… Ranma non avendo un motivo valido, se ne sarebbe andato… come se niente fosse… lo sapeva già… ne era sicura.

 

- Cosa pensi?- Akane sobbalzò – R..Ranma?! Mi hai trovata…- lui si sedette sulle scalinate di quel piccolo tempio, vicino a lei – Scherzi?! Pensavo tu l’avessi capito che ti troverei ovunque no?!- lei sorrise imbarazzata - …Già… hai ragione… I..Io credevo che se fossi venuto qui, la prima cosa che avresti fatto, era immergerti nelle sorgenti… ma non lo hai fatto perché?- lui le diede un colpetto secco alla testa – Ahi!!- la guardò piuttosto arrabbiato – Akane!! Te l’ho già detto!! L’importante è che tu sia con me ed in salute, quando tutto sarà finito, le sorgenti sono comunque qui, non scappano… ma prima devo trovare una soluzione e portarti via di qua!!! Come te lo devo dire?! Accidenti a te!!- imbronciato tenne il muso per un po’, facendo ridere Akane di gusto – ihih mi sei mancato Ranma!!- diventando un po’ rosso, si alzò facendo qualche passo in avanti - … Anche tu mi sei mancata…molto…-  l’imbarazzo era palpabile, infatti rimasero in silenzio per un po’…

 

Alla fine Ranma si girò verso di lei e si decise a parlare – Akane… ascolta, ho pensato ad una cosa… cioè, Iku mi ha dato il suggerimento… ma credo che sia una buona idea…- Akane entusiasta si alzò andando verso di lui – Dimmi sono tutta orecchie!!- lui abbassò nuovamente lo sguardo – Non sono bravo a fare queste cose… ecco… accidenti!! Da dove posso iniziare? Bè direi che…- continuava a camminare avanti ed indietro agitandosi e scompigliandosi energicamente i capelli, dopo un po’ Akane perdendo la pazienza lo bloccò – Dillo e basta Ranma, più ci pensi e peggio è!!- Ranma deglutì a fatica -…ok… hai ragione… Sposiamoci Akane!-

 

-… Eh?!...- Akane rimase fredda e visibilmente sorpresa, con la mano gli toccò la fronte - …Stai male?! Hai la febbre?!- lui sentendosi preso in giro, tolse la mano e alzò la voce – Certo che non sei per niente carina nemmeno adesso tu!! Ti sto dicendo di sposarmi e tu pensi che io sia malato?!- lei sgranando gli occhi chiese – M..ma perché vuoi sposarmi?! P..Perchè adesso?! Non volevi sposarti, mi hai sempre detto che eravamo troppo giovani, non volevi che lo sapesse nessuno… perché adesso dovrebbe essere diverso?! Cielo Ranma… perché dovresti sposare me?!… i..io…- Ranma spazientito le tappò la bocca – Ehi!! Troppe cose tutte insieme!! Iku, ha ragione, se io ti sposo, Kei non potrà più costringerti a sposarlo, e sicuramente desisterà sapendo che sarai mia moglie!!- Akane in un attimo da sorpresa divenne senza alcun tipo di espressione, e lo spinse forte allontanandolo – E’ questo quindi!! Tu mi vuoi sposare solo per quello?! Va al diavolo Ranma!! Sei solo uno stupido!!- detto quello si rifugiò all’interno del tempio.

 

- Ma sei stupido o cosa?!- Ranma si girò a guardare chi avesse parlato, Ryoga a passo deciso si posizionò proprio davanti a lui – Per quale motivo non le dici la verità?!- il codinato lo guardò come se stesse parlando in aramaico, Ryoga nervoso gli diede un pugno in faccia, facendolo cadere a terra – La vuoi realmente sposare solo per salvarla da Kei?! Avanti Ranma anche io ho capito per quale motivo si sia arrabbiata!!-

 

Ranma si mise seduto, chiuse gli occhi… si lo sapeva che l’amico aveva ragione… perché doveva essere così dannatamente difficile… in quei giorni, aveva avuto così voglia di dirle cosa provava realmente, ma ogni volta che era di fronte a lei… il cervello andava in tilt…

- Accidenti!!- si alzò ed entrò nel tempio con convinzione.

 

Iku e Izumi si avvicinarono a Ryoga – Sicuro di star bene Ryoga? Hai fatto un gesto molto altruista, sapendo dei tuoi sentimenti per lei, ti fa onore…- Iku toccò il braccio del ragazzo per rincuorarlo – Grazie signora Iku… ma la cosa più importante per me è la felicità di Akane… e alla fine l’ho capito che lei ama Ranma… ma… UAAAAA!!!!- corse via piangendo, naturalmente sbagliando strada dirigendosi verso un dirupo, Izumi spazientito lo seguì, la signora Iku invece sospirando tornò in quella casina ad aspettare il ritorno di tutti loro… ma aveva una brutta sensazione…

 

- Akane!!- Ranma entrò dentro al tempio completamente immerso nell’oscurità , in fondo di essa si trovava la ragazza intenta a rendere omaggio gli avi di fronte all’altare – Non ti voglio vedere, voglio restare da sola Ranma… apprezzo il tuo tentativo di salvarmi, ma troverò un altro modo… non dovrai sacrificarti…- lui con le mani in tasca entrò all’interno, affiancandosi a lei, era illuminata con la luce flebile della luna, aveva un che di estremamente puro, si rese conto di essere nuovamente nervoso… no questa volta doveva andare fino in fondo!

 

Posizionandosi davanti all’altare, si scompigliò nervoso i capelli, poi deciso pronunciò solennemente a voce alta - Io Ranma Saotome... Dirò a tutti coloro che insistono a dividerci che non ci sarà mai una possibilità… mi sacrificherò di mangiare i suoi manicaretti, di accettare i suoi sbalzi d’umore, anche quando non sarà per niente carina nei miei riguardi e mi manderà sulla luna con uno dei suoi calci micidiali che mi faranno dubitare se è realmente una donna…

Io prometto di aver cura di lei, sempre, per questo io…_ girandosi verso di lei_ … io vorrei che tu diventassi sul serio mia moglie Akane…-

 

La ragazza senza parole rimase in silenzio, indietreggiando appena nascondendosi dalla piccola luce, rifugiandosi nel buio, per cercare di non far vedere al fidanzato di che colore stesse diventando, poi cercando di formulare una frase di senso compiuta sussurrò – N..Non sei obbligato Ranma… troveremo un altro modo…-

Ranma decisamente irritato si avvicinò a lei – Diamine Akane!! Sto giurando qui che voglio prendermi cura ti te, che ti voglio sposare… e tu mi dici ancora che non sono obbligato a farlo?! Sei la ragazza più strana che io conosca!!-

Akane, innervosita dalle parole riuscì alla luce – Andiamo!! Non hai mai voluto dire a nessuno che noi ci stavamo frequentando sul serio!! Perché ora dovrei credere che tu voglia sposarmi?! Ora che non ci sta legando nient…- si mise la mano davanti alla bocca, facendo sussultare il ragazzo -… No… continua Akane!! Tu credi sul serio che io lo stia facendo forzatamente perché se io ti sposassi adesso come adesso non avrei la palestra?! Tu pensi sul serio che sono rimasto in quella casa, solo perché sapevo che un giorno l’ avrei gestita con te?!-

Akane rimase in silenzio, guardando la luce che s’infiltrava negli anfratti del legno, irritandosi a livelli estremi Ranma le prese il braccio e la strattonò cercando di girarla per guardarla negli occhi - … Io sono rimasto al tuo fianco in questi anni, ho sopportato ogni tua sfuriata, ogni tuo pretendente pazzo, ogni volta che hai cercato di mandarmi all’altro mondo tra calci e tuoi tentativi di avvelenarmi per questo?!-

Akane con un velo di lacrime davanti agli occhi, quasi urlò – Mi dispiace se questi anni sono stati un inferno per te!! Me ne vado!!- Ranma vedendola andare via, strinse forte i pugni – Akane!! Ferma, ti prego!- lei si bloccò di colpo, ma non riuscì a girarsi, non riusciva a farlo – Akane non sono stati anni d’inferno, al contrario sono stati i più belli della mia vita… Con tutti voi ho scoperto cosa vuol dire famiglia, un posto in cui tornare, l’affetto… e l’amore…-

Akane si girò lentamente – C..Cosa?!- lui sospirò – Akane… Non sono di certo rimasto per il fidanzamento obbligato o per la gestione della palestra…forse all’inizio, ma poi ho imparato a conoscerti, pregi e difetti, sono rimasto perché sapevo che c’era qualcosa che mi legava a te… ma non sono mai riuscito ad ammetterlo a me stesso… man mano che passavano gli anni è sempre stato più chiaro… quindi ora vorrei non aver letto quelle parole in codice su quella lettera, scritte forse perché volevi almeno farmelo sapere … bè non è giusto… vorrei sentirlo per la prima volta… dalla tua voce…. Come farò io…- Ranma si avvicinò ad un emozionata Akane, abbracciandola teneramente al suo petto le sussurrò all’orecchio – …Ti amo Akane…- alla ragazza le cedettero le gambe dalla sorpresa, ma con la presa salda del ragazzo non cadde – Lo sapevo che facevo questo effetto alle donne… tsk! Non c’è nulla da fare sono incredibile…- lei gli sorrise divertita – Ranma sei uno stupido!! Ma anche io… Ti amo, ti amo tantissimo…- si guardarono intensamente per poi baciarsi, come se non lo avessero mai fatto…

 

Tornando indietro, mano nella mano, Akane chiese al codinato – Cosa faremo ora Ranma?!- lui strinse di più la sua mano - … Ascolta… se non riusciremo a riottenere la palestra ora… io ti assicuro, che ne fonderemo un’altra, avremo un’altra casa, insieme a tuo padre e alle tue sorelle… e in qualche modo riuscirò a riottenerla!! Te lo prometto!! Magari non ora… troverò un modo!! Ma adesso come adesso, averti ritrovata è stata la mia priorità… non voglio più rischiare di perderti… cosa ne pensi?!- lei si fermò a guardarlo – Vorresti fondarne un’altra?! Ma…- lui si grattò la testa – Non che voglia sostituirla ma… è una soluzione provvisoria, sicuramente se ne parliamo a tua sorella Nabiki, ci aiuterà a trovare qualche soluzione al riguardo… lo so quanto ci tieni a quella casa e alla palestra, sicuramente troverò un modo, ma non riesco a non pensare che qui tu sia costantemente in pericolo capisci?! Non sai quanto desideri prenderlo a pugni quel bell’imbusto… ma so anche che metterei a rischio te e per essere tranquillo devo saperti al sicuro. Sapendo di cosa è in grado di fare Kei, che ti ha portata via da me, credendo che tu mi stessi lasciando… non voglio mai più provare quella sensazione di perdita Akane…-

Commossa da quelle parole sincere, si strinse a lui – Non avrei mai voluto farti soffrire… si va bene, faremo come dici tu… un giorno riavremo tutto, se tu sarai con me al mio fianco, so che posso fare qualsiasi cosa…- Akane lentamente e a malincuore si staccò dall’abbraccio - … Dimenticavo… la mia risposta è si…- lui la guardò perplesso – Di cosa stai parlando?!- lei correndo verso la casa in legno poco distante da li, rise forte – Accetto la proposta di matrimonio!!- Ranma diventato di tutti i colori, prese a seguirla divertito… sarebbe stato un matrimonio scoppiettante, quello era poco ma sicuro, ma era stata la scelta migliore che potesse fare!

Si amavano, erano felici insieme, non poteva sopportare che potessero succedere questi tipi di problemi, Akane era sua e punto! Lo avrebbe giurato, lei sarebbe diventata sua moglie!

 

Tornati alla casa, trovarono Iku di fronte al focolare intenta a guardare le piccole fiammelle che si agitavano in base al vento, ma non si accorse quasi della loro presenza.

- Iku… tutto bene?!- Akane preoccupata si avvicinò a lei, posandole una mano sulla schiena, lei si spaventò appena – S…si certo, stavo aspettando che tornassero Izumi e Ryoga… ma ancora niente… voi tutto bene?- la ragazza si girò verso Ranma, che nel mentre era andato a sistemare il giaciglio per dormire, e disse sottovoce alla donna – Mi ama Iku….Ha detto che mi vuole sposare anche se non ho la palestra e ne fonderemo una nuova insieme, e poi riusciremo a riprenderci quello che ci appartiene!! Non riesco ancora a crederci!! Mi ama sul serio!!- la donna sorrise appena, ed Akane si rese conto che qualcosa non andava – Iku… che ti prende?! Perché sei così pensierosa?- la donna si mise le mani sul viso – Santo cielo Akane mi dispiace… i..io…- la ragazza si spaventò – Cosa succede?! Dimmelo ti prego!!- Iku la guardò ansiosa – Questa casa, appartiene alla mia famiglia, ma è inutilizzata da tempo e ho pensato che fosse il nascondiglio migliore per il momento, non avrei mai pensato che avesse capito che siamo qui…- Akane sgranò gli occhi allarmata – Kei ci ha trovato?- lei annuì – Si… quando sono tornata, lui era qui davanti al fuoco che mi stava aspettando… mi ha guardato con quello sguardo raggelante che mai gli avevo visto… mi ha spaventata…- la ragazza l’abbracciò rincuorandola – Iku, non ti ha fatto del male vero?!- lei sorrise teneramente – Ma no mia cara… non mi ha fatto nulla, penso solo che fosse deluso dal mio atteggiamento, mi ha incaricato di darti questo Akane…- lei perplessa prese il foglio, piano lo aprì, la donna preoccupata parlò – Di cosa si tratta?!- alla ragazza scesero le lacrime da sole – Sa dove colpire… non c’è nulla da fare…- Iku vedendola sconvolta, lesse velocemente – Può farlo?! Non riesco a crederci… non è possibile… Akane non devi cedere!! Ranma ha detto che ti ama, ti vuole sposare…- lei si alzò titubante – Si… ma a che prezzo?! Devo dormire ora… sono stanca… sono molto stanca Iku… Buonanotte!!-

 

La notte quella sera era diversa da tutte le altre passate, era stata una sera in cui tante cose erano cambiate, e forse tante ancora dovevano mutare…

 

 

 

Ciao a tutti!!! Scusate il ritardo, non sono riuscita ieri a pubblicare eheh…

Ranma si è fatto avanti coraggiosamente verso Akane, chiarendo vari punti della loro storia… e direi anche… era ora!!

Pur di proteggerla, scapperebbe con Akane e riportarla a casa… e sposarla così che Kei non avesse più alcun potere sulla sua donna… ma evidentemente ha ancora in pugno la piccola Tendo… a cui la ragazza non riesce a far finta di nulla… cosa potrebbe essere?

Che lo scontro si stia facendo sempre più imminente?

Spero vi sia piaciuto!! A presto!!

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


- Akane…- Ranma si svegliò all’improvviso, scuotendolo un po’… aveva avuto una brutta sensazione, per tutta la notte, ma forse si trattava solo di tutto quello che era accaduto la sera prima.

Si girò sul fianco, guardando la fidanzata coperta interamente dormire poco distante da lui, gli scappò un sorriso, Akane sarebbe diventata sua moglie, si avrebbe voluto aspettare, ma sentiva che era la cosa più giusta e di certo non voleva lasciarla tra le mani di Kei, quindi anche se avessero accelerato un po’ i tempi, era una cosa che ci teneva a fare, e soprattutto fare una cosa fatta per bene, degno di lei, non come l’ultimo matrimonio che era stato un vero e proprio sfacelo… Incredibile solo a pensarci, si era innamorato sul serio della sua promessa sposa, ancora non riusciva a crederci che glielo aveva detto sul serio, eh si l’amava, l’amava sul serio accidenti, e anche per lei era lo stesso, chissà cosa avrebbero detto i loro genitori?

Sicuramente avrebbero pianto per la gioia…conoscendoli… ma si lo voleva sul serio, pensare di vedere ogni giorno il suo viso al mattino, andare a dormire insieme abbracciati…

- Akane… mia moglie…- si strofinò energicamente i capelli in imbarazzo, stava iniziando a pensare come una donnicciola accidenti, però era realmente felice.

 

Si alzò d’impulso e andò fuori a vedere se qualcuno fosse già sveglio, voleva lasciar dormire il più possibile la fidanzata, troppe emozioni in così poco tempo, nel frattempo avrebbe pensato la cosa più giusta da fare, se cercare ancora in qualche modo di riappropriarsi della palestra o per il momento lasciar perdere e portare via la sua Akane da li.

 

Ranma trovò Iku ed Izumi impegnati a discutere animatamente, non se lo aspettava, non li aveva mai visti così, facendo finta di niente cercò Ryoga con lo sguardo, ma niente non lo trovava da nessuna parte – Dove sarà finito quel suino?! Sicuramente si sarà perso… accidenti a lui, avevo proprio voglia di un bel combattimento, era da tanto che non ne facevamo uno… uffa…-

In quel momento arrivarono Iku ed Izumi preoccupati con un foglio in mano – Ranma… mi dispiace Akane… è colpa mia…- pianse Iku aggrappandosi al petto di Izumi, l’uomo la cinse per le spalle anch’egli sofferente – Ti ho già detto che non è colpa tua…- il ragazzo si alzò preoccupato – Che succede?! Cosa state dicendo?! Cosa c’entra Akane? Mi spiegate?!-

Izumi gli diede il foglio di carta, lui senza troppi preamboli, lo aprì

 

Akane, non puoi sfuggirmi, conosco questi luoghi come le mie tasche.

Sono rimasto molto deluso dal tuo gesto, andartene via così, non volendomi sposare, mettendo a rischio il tuo futuro, il nostro futuro… forse non era un motivo abbastanza forte riottenere la tua palestra, ma voglio darti un’ultima possibilità, so che Ranma è ancora diviso a metà, e so che è un suo grande sogno tornare alla normalità… bene…, ma se tu non mi vuoi sposare, io distruggerò per sempre il sogno del tuo “fidanzato”, distruggerò la Nan ni chuan per sempre.

Ti aspetterò proprio qui davanti alla fonte, domani mattina presto…

So che prenderai la scelta giusta…

Kei Tanaka”

 

Ranma alla velocità della luce corse dentro la casa e scoprì le coperte nel letto di Akane, c’erano solo cuscini accatastati l’un l’altro, il ragazzo prese i cuscini e li lanciò contro il muro con rabbia, un biglietto svolazzò davanti al suo naso, senza nemmeno leggerlo lo accartocciò e lo lanciò fuori dalla porta, dopodiché iniziò a dar pugni su pugni alle travi di legno della stanza.

 

Iku raccolse il foglio, si asciugò le lacrime e lesse a voce alta

 

“ Ranma, perdonami se puoi… non posso permettere che tu sia infelice per sempre…  E’ il tuo grande sogno, e non voglio che per colpa mia non lo esaudisca, grazie per tutto quello che hai fatto per me… spero che un giorno saremo felici entrambi… Ricorda che ti amo!! Ti amerò per sempre…

Per sempre tua Akane Saotome”

 

Ranma al finire della lettera si bloccò, girandosi verso Iku sorpreso, lei sorrise guardandolo – Per lei è come se foste già sposati, Ranma… Ti ama sul serio e si vuole sacrificare per il tuo bene…- lui fuori di se urlò – IO NON VOGLIO CHE LEI SI SACRIFICHI PER ME!!!- disperato continuò a prendere a pugni le travi – Perché l’ha fatto maledizione!! Perché fa sempre così?! Si sacrifica per tutti, sempre, ma alla sua felicità ci pensa?! La nostra felicità!! Perché non mi ha detto nulla!! Perché fa sempre di testa sua!-

Izumi prese di peso il ragazzo fuori di se, portandolo fuori dalla casa, lanciandolo sul prato in malo modo. Ranma di reazione lo prese dal colletto pronto a tirargli un destro, l’uomo sorrise – Ecco il ragazzo determinato che conosco! Cosa vuoi fare? Ti farai battere da lui? Vuoi che la tua donna stia con Kei?! Ora è tutto nelle tue mani… cosa tieni di più alla sorgente o ad Akane?!-

Ranma si bloccò di colpo, quella domanda gliel’aveva posta qualche mese prima proprio Kei… Sapeva già come doveva comportarsi…

 

- Akane eccoti… guarda ho tutto pronto, il monaco mi ha fatto la gentile concessione di fare la cerimonia proprio qui, intima fra noi, non è fantastico?! Presto inizieremo la nostra vita insieme…- entusiasta andò incontro alla ragazza, decisamente riluttante – Ranma si tufferà dentro alle sorgenti senza alcun tuo impedimento giusto?!- lui sorrise a quella faccia imbronciata – Ma certo mio amore, lui ritornerà uomo e tu riavrai la tua palestra, e saremo tutti felici e contenti, avanti vieni qui, sono impaziente…- Akane si avvicinò lentamente - … Iku non avrà problemi giusto?! Non le farai del male?- Sorpreso la guardò – Iku… sono rimasto male dal suo comportamento, ma no non le farò nulla, è l’unica persona che in qualche modo fa parte della mia famiglia, perciò… tranquilla-

Prese un grande respiro trattenendolo nei polmoni, posò lo zaino per terra, con quelle poche cose che le appartenevano e si mise accanto all’odiato Kei, il monaco iniziò a prepararsi per la cerimonia , ma qualcosa di strano incuriosì Akane – C’è qualcosa nello zaino che si muove…- lo scrollò appena e ne uscì P-chan un po’ confuso – P-chan?! Che ci fai qui?!- il porcellino sentendo la ragazza si svegliò del tutto e si lanciò a boomerang su Kei, graffiandogli la faccia in tutti i modi – AAArgh!! Maledetto maiale!!- Prendendolo dalla bandana lo lanciò forte per terra poco distante da li – P-CHANN!!- Akane preoccupata cercò di andarci incontro – Dolcezza, basta rimandare, avanti monaco ci sposi…-

 

- Non credo proprio!!- un calcio rotante dall’alto lo colpì proprio sulla faccia, facendolo volare per qualche metro – Tu Akane non la sposi, forse non sono stato abbastanza chiaro!!- la ragazza sorpresa scrollò Ranma dalla casacca – Cosa ci fai qui?! Non hai letto il messaggio?!- lui sorrise – Akane dimmi la verità, lo so che non è facile come situazione, ma ti crea molti problemi la mia trasformazione?- lei pensandoci su – A volte…- il ragazzo barcollò, poi Akane riprese – ma sinceramente non mi interessa di quanti problemi possa creare, tu sei sempre tu …- Ranma l’abbracciò forte soddisfatto dalla risposta – Ottimo!! Anche se distruggesse le sorgenti, anche se si impossessa della tua palestra, io voglio stare con te, per sempre!! Signora Saotome- Akane a quelle parole si commosse – M..Ma il tuo sogno… per me rinunceresti a tutto?! – il ragazzo sorrise – Akane… si ci tengo a tornare uomo… ma sono sincero, ci tenevo ancora di più perché volevo essere il vero me stesso…anche… per confessarmi a te… per dirti quello che provavo realmente…-

 

Kei sputò una consistente quantità di sangue dalla bocca, si rialzò decisamente furioso e si precipitò sul ragazzo, che prontamente allontanò Akane ed incassò il colpo.

Con un salto all’indietro Kei si mise in posizione di attacco di fronte a Ranma – Tsk!! Non sei abbastanza uomo per dire ad Akane cosa provi?! Sei ridicolo Ranma!! Non sei degno di lei!! Tu sarai la sua rovina, sarà costretta a stare con un mezzo uomo, senza palestra e con un futuro incerto ahahah vuoi farle questo? E’ così? – Ranma colpito dalle parole, sentì una carica di adrenalina corrergli per tutto il corpo – E secondo te quindi sei tu quello più degno di lei?! Non dire assurdità, l’unico motivo per cui è qui, è per i tuoi stupidi ricatti, lei è talmente buona e altruista, che preferisce essere infelice per la vita che far star male gli altri… ma ora basta, in qualsiasi caso, non lo permetterò più tutto questo, ho giurato di aver cura di lei per sempre!!-

 

Kei rise apertamente – Si certo, ma da donna o da uomo, non ho capito il passaggio ahahah- Ranma non vedendoci più dalla rabbia si scaraventò su di lui, iniziando una dura lotta, volavano calci, pugni… anche la stessa Akane faticava a star loro dietro, quanto erano bravi e pronti a parare l’altro, sembravano alla pari.

Ranma staccandosi appena da lui, cercò di recuperare fiato e di pensare ad un piano di attacco, perché aveva capito che se continuavano così non avrebbe trovato uno sbocco per la vittoria, doveva ammettere che era migliorato molto dal loro ultimo incontro, in quegli ultimi mesi premeditando tutto quello che voleva loro fare, si era preparato anche fisicamente.

Ritornò in posizione concentrato, studiandolo, Kei dal canto suo aveva capito quali fossero i suoi punti deboli, quindi sapeva dove colpire anche moralmente – Ranma dimmi la verità, ti senti a tuo agio adesso nel corpo femminile, è per questo che non ti interessa della fonte giusto?! Magari ti sei infatuato di un ragazzo… magari il tipo con la bandana sulla fronte? Può essere?! Ahahah-

All’improvviso da dietro di lui gli saltò sulle spalle il piccolo P-chan tornato all’attacco – Maledetto Maiale!!! Togliti!!!- Akane preoccupata si avvicinò ad entrambi – P-chan ti prego, vieni qui è pericoloso!!- Kei fuori controllo per cercare di divincolarsi dalla presa del maialino colpì Akane, facendole perdere l’equilibrio, ormai era solo un attimo sarebbe caduta in una delle sorgenti, Ranma rendendosene conto si precipitò su di lei, con una spinta la spostò cadendo lui nella fonte, sbattendo forte la testa.

 

- NOOOOO!!!!- Akane urlò spaventata, ormai il ragazzo era sprofondato all’interno della sorgente, nel mentre Kei era riuscito nuovamente a divincolarsi, lanciando l’animale d’istinto lontano da li, rendendosi conto di quello che era appena successo rimase freddo, cogliendo l’attimo si lanciò sulla ragazza – Andiamo via di qui!!- Akane disperata cercava di dimenarsi dalla sua presa salda – Lasciamiiii!!! Non è ancora risalito!! Ha battuto la testa, devo salvarlo!!! Ranmaaaa!!!!-

Kei imperterrito la prese in spalla e se la portò via da li – Se è morto tanto meglio!! Tu o sarai mia o di nessun altro!-

 

Akane spaventata a morte, cercò in tutti i modi di contrastare la presa del ragazzo, ma la tenne stretta contro di sé , continuando a correre verso chissà dove, l’unico suo pensiero era verso Ranma, era caduto lui nelle sorgenti per salvarla, ma non era più risalito in superficie, che si fosse fatto male sul serio? O forse si era trasformato in qualcosa di molto piccolo e non era riuscita a vederlo?…

- Ranma…- sussurrò al vento quel nome con frustrazione…

 

-          RANMAAA!!!!-

-          RANMA! RISPONDII!!-

 

Izumi ed Iku arrivati anche loro alle sorgenti, non vedendo nessuno nei paraggi , iniziarono a pensare al peggio.

Izumi intravide il maialino di fronte ad una fonte, e notò che anche lui era malconcio – Maialino!! Dov’è Ranma? Lo sai?!- P-chan al suono della sua voce si agitò come non mai girando come una trottola intorno alla fonte. Iku gridò – Izumi!!! E’ li dentro!!-

L’uomo cercò un modo per tirarlo su, senza essere a contatto con l’acqua, con una canna di bambù fece da leva e senza alcun problema riuscì nell’intento. Tirandolo fuori dall’acqua, Ranma riuscì a respirare nuovamente, tossicchiando qua e la. Un brutto taglio sulla nuca fece preoccupare Iku, che in men che non si dica riuscì a procurarsi dalla guida bende e dell’alcool per disinfettare.

Ranma ritornando cosciente, si toccò spaventato il viso – M…Mi sono trasformato in cosa, questa volta?! Ditemelo!!-

Iku si inginocchiò tirò fuori dalla tasca della sua giacca un piccolo specchietto portatile e glielo porse affinché si guardasse – M..Ma…- continuò a tastarsi il viso incredulo – S..Sono sempre io… e uomo…- Iku si avvicinò ad un cartello scritto in cinese accanto alla fonte e sorrise entusiasta – Sei stato fortunato Ranma!! Ti sei immerso proprio nella Nan ni Chuan!! Ora sei uomo a tutti gli effetti!! E’ fantastico!!- Ranma ancora intontito, riuscì comunque ad esultare come se fosse un bambino emozionato per aver ricevuto un regalo!

Bè in effetti quello era proprio un regalo, era ritornato finalmente uomo…uomo a tutti gli effetti finalmente, ora, potevano vivere la loro vita senza alcun fraintendimento, senza dover essere preoccupato di uscire e aver timore della pioggia o della vecchina all’angolo che ogni volta lo bagnava sempre… libero dalla maledizione… libero di vivere da uomo virile che tanto la madre desiderava che fosse.

Libero di sposarsi ed essere degno di lei…

…Di lei…

Si alzò all’improvviso – Dove sono andati?!- I due si guardarono preoccupati – Quando siamo arrivati non c’erano già più… non lo so Ranma…- il piccolo P-chan iniziò a correre a per di fiato, Ranma non aveva tante speranze a proposito, ma al momento non sapeva come altro fare, iniziò a seguirlo.

 

Akane si rese conto che ormai erano vicino alla fine delle sorgenti, non credeva che quel posto fosse così enorme, non sapeva cosa fare, doveva liberarsi in qualche modo… aveva cercato di assestargli diversi pugni e calci… ma niente sembrava appena infastidito… doveva scappare e correre da Ranma… era ancora in pericolo?! Non lo sapeva e questa cosa la logorava…

Ad un certo punto, si accorse che poco distante di li, intravide la figura di un uomo, non erano soli, incredula si rese conto che proprio quel tipo non era uno sconosciuto…incominciò ad urlare – COLLANT TARO!!!! AIUTO!!!- il ragazzo infastidito si girò con riluttanza, si rese conto che la ragazza che aveva urlato il suo nome, era una vecchia conoscenza…

Con un balzo si posizionò di fronte a loro – Non che la cosa mi riguardi molto… ma… cosa sta succedendo?- Kei nervoso rispose velenoso – Non so chi tu sia, e non sono cose che ti riguardano infatti… vattene!! Collant o Reggiseno o come diamine ti chiami spostati!- il ragazzo a quelle parole sorrise decisamente nervoso, Akane spaventata cercò di calcare la mano conoscendo Kei e il suo humor, sperò di trovare un buon incentivo per fare in modo che lo provocasse abbastanza – Kei non prenderlo in giro, si chiama Collant Taro, Collant…- Kei rise di gusto – Ahaha sembra quasi che sia stato il vecchio a darti questo stupido nome ahah Mi vergognerei se fossi in te- il ragazzo seccato, lo prese dal colletto – Ora… direi che la cosa mi riguarda…-

 

-Ryoga maledetto!! Io che ho ancora qualche minima speranza che tu possa trovare una strada!! Stiamo girando intorno alle sorgenti… e basta, non c’è alcuna loro traccia… niente di niente…-

Ranma si fermò cercando di riprendere fiato, nel frattempo si era diviso con Izumi e Iku, erano andati dalla parte opposta, sperando di avere qualche chance in più di trovare Akane…

Vedendo il maialino disperato girare nuovamente a vuoto, Ranma lo lasciò perdere e prese una strada diversa, ancora non riusciva a credere di essere tornato uomo a tutti gli effetti… era frastornato…

 

- MALEDETTO!! MA COSA SEI?!- un urlo squarciò l’aria, Ranma corse a per di fiato verso quella voce che avrebbe individuato tra mille, ed eccoli Kei, Akane e… - Collant Taro?... Ma…- Akane riconoscendo la voce, corse verso di lui abbracciandolo – Ranma sei vivo!!!- lui la strinse forte a se – Ma certo che sono vivo, ho la pellaccia dura lo sai… ma che sta succedendo?! Perché c’è Collant Taro? E trasformato?!- Akane li guardò preoccupata – L’ho visto e sono riuscita a provocarlo… Kei l’ha preso in giro riguardo al nome e non ci ha più visto… è andata così…- Ranma prendendo la mano di Akane le fece cenno di andare via – Ora che sono impegnati, va via, ci sono anche Iku ed Izumi nei paraggi… io aiuterò Collant Taro e sistemeremo Kei una volta per tutte…-

 

-HAPPO DAIKARIN- un’enorme esplosione aprì il cielo, Ranma allarmato fece da scudo alla piccola Akane proteggendola, il fumo ricoprì l’intera area, in modo tale da non riuscire a vedere un palmo dal naso… dissipato Ranma sgranò gli occhi alla sorpresa, Collant Taro steso a terra e Kei in piedi con un’altra bomba tra le mani – Sei vivo allora Ranma… facciamola finita… o te o me… solo uno dei due vivrà…-

 

 

Ciao a tutti!!! Scusate per l’attesa… non sono riuscita a star dietro a niente eheh…

Siamo arrivati all’inizio dello scontro tra Ranma e Kei… e dopo aver visto “ l’amico” Collant Taro cadere come una mosca, il nostro beniamino si è reso conto della vera forza dell’avversario e che non sarà così semplice sconfiggerlo…

Dimenticavo… Sorpresona Ranma è uomo a tutti gli effetti… finalmente… cosa succederà d’ora in avanti?

Kei avrà ancora qualche asso nella manica?

Spero vi sia piaciuto questo capitolo!!

Ditemi cosa ne pensate!! Un bacione e a presto!!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


L’aria che si respirava aveva un che di particolare, elettricità allo stato puro.

 

Due ragazzi uno di fronte all’altro, gia provati dallo scontro precedente si studiavano in silenzio.

 

Kei essendo stato il discepolo di Happosay aveva appreso le stesse tecniche, e se qualche mese prima era un po’ fuori allenamento, ora aveva la padronanza del suo corpo, con resistenza e forza.

Ranma sempre stato in allenamento, soprattutto in quell’ultimo periodo in cui Akane era sparita, anche lui aveva fortificato il suo fisico, ma doveva ammettere che quei giorni, con tutto quello che era successo, erano stati molto duri, ma sapeva che avrebbe lottato fino alla fine, per essere vincitore, e ritornare in Giappone con lei.

Non gliel’avrebbe mai lasciata.

 

Akane, allontanata da Ranma, era stata incaricata di sorvegliare Collant Taro.

Era realmente preoccupata, sapendo quanto fosse forte il ragazzo e la stessa trasformazione, vedendo come fosse finito l’incontro, non poteva non pensare all’esito del combattimento con il fidanzato… Kei era realmente forte e senza paura, una combinazione traumatizzante.

 

Kei con un gesto improvviso si lanciò su di lui, un pugno ben teso contro il suo viso che prontamente riuscì a schivare, non vedendo la ginocchiata subito dopo con la gamba sinistra che arrivò dritto al suo fianco, facendolo barcollare per un attimo.

 

- Non sei concentrato abbastanza Ranma?! O forse il destino della tua fidanzata non è poi così importante?- Rise forzatamente, digrignando i denti, ricominciò ad assestargli una serie di pugni, che Ranma ricominciò a schivare tranquillamente indietreggiando.

Kei d’un tratto si fermò, il rivale non lo aveva ancora attaccato, questa scena l’aveva già vissuta il combattimento precedente

 – Fammi capire Amico… vuoi rifare la tecnica che mi ha sconfitto la volta scorsa?! Ahahaha sei divertente, pensi sul serio che io mi faccia abbindolare da te?! Una volta mi hai fregato… ma adesso non riuscirai più!!-

 

Ranma, avendo capito che la tecnica dell’uragano del dragone, non avrebbe di nuovo funzionato, si posizionò pronto per attaccarlo, doveva fare in modo di farlo arrabbiare.

Usare la stessa tecnica che utilizzava lui per distrarlo, si sa che chi pratica le arti marziali, non doveva lasciarsi prendere dalla rabbia, sarebbe diventato vulnerabile, quindi avrebbe dovuto rimanere il più possibile concentrato…era difficile ma doveva riuscirci.

Si avvicinò lentamente, doveva fargli capire di aver fiducia nelle sue capacità, e che lui aveva poche opportunità di colpirlo, avrebbe dovuto essere più sicuro di sé.

 

Schivò un pugno, un calcio, riuscendo ad avvicinarsi ancora di più – Tecnica modificata delle castagne!!- una serie di velocissimi pugni colpirono il mal capitato Kei, cercando in ogni modo di pararsi, ma essendo indebolito dallo scontro precedente, qualche pugno riuscì ad andare a segno, sempre nello stesso punto, nello stomaco.

Indietreggiò allarmato, sentiva un forte dolore, aveva come minimo ricevuto una ventina di pugni contro di esso, con la mano si toccò il ventre, facendo una smorfia di dolore.

- Che succede Kei? Vuoi riposarti un attimo?!- lo schernì Ranma.

Non perdendo tempo, ricominciò a colpirlo, senza dargli modo di recuperare.

- P..Pensi che potresti vincere contro di me?! Akane è mia!!- Kei a terra stremato da ogni colpo subito, gli urlò contro la sua frustrazione, al che Ranma non ci vide più e perse lucidità.

 

Si avventò con velocità su di lui e lo colpì in pieno viso con rabbia.

 

-          Akane..- un colpo

-          Non sarà…- un altro colpo

-          Mai…- ancora un altro colpo

-          TUA!...- un pugno secco al ventre lo fece accasciare definitivamente al suolo.

Con quella poca forza rimasta, strisciando si allontanò dal ragazzo che ormai era diventato irriconoscibile.

 

Ancora scombussolato Kei, si accorse che tra tutti i colpi ricevuti, erano sempre di meno quelli che riusciva a parare.

Si toccò il viso sanguinante… il sapore ferreo del sangue gli fece rendere conto di essere messo peggio del previsto.

Capì in un attimo che Ranma stava dando il meglio di se, e se fosse durato quello scontro sarebbe finito male… ad un certo punto, arrivato in prossimità di una sorgente, lesse veloce il cartello a fianco, con un barlume di speranza negli occhi, gli sorrise sicuro di sé – Credo che sarai tu a volerti riposare… Ranma!!-

Con sorpresa, si lanciò dentro la fonte e poco dopo ne uscì trasformato.

Un enorme mostro con grandi ali risalì dalle acque, attaccando Ranma come se non ci fosse un domani, il ragazzo cercò di schivare più colpi possibili, provò ad attaccarlo, senza riuscirci, sembrava non avesse punti deboli, non c’era modo di riuscire a contrastarlo.

 

Gli artigli del mostro sembravano di acciaio, resistenti e taglienti, le ali avevano una forza sovraumana, la coda era simile ad una lama ricordava vagamente una Katana, ed ogni suo colpo provocava un grande e spesso taglio nel terreno…sembrava invincibile.

Ranma in ogni modo cercava di resistergli ma dopo molti colpi, esausto cadde di fronte a lui.

Il mostro vedendo la vittoria in pugno prese una breve rincorsa e decise di effettuare l’ultimo attacco, quello decisivo.

 

- BASTA KEI!! ORA BASTA!! – Akane di fronte al ragazzo a terra, lo guardò in modo intenso – Portami via… ci sposeremo lontano da qui…- Ranma cercando di rialzarsi, prese la mano di Akane – No!! No!! Non andrai con lui!!- Akane gli accarezzò il viso con tenerezza – Ranma, abbiamo lottato, abbiamo fatto il possibile, non permetterò che ti faccia del male… accetta la mia decisione…-

Akane andò vicino al Kei trasformato, che con gli artigli della zampa le circondò la vita e con due grandi spinte si rialzò in volo.

Ranma non dandosi per vinto riuscì ad aggrapparsi all’altra zampa, lasciandosi trasportare.

La ragazza spaventata, gli urlò contro  – Cosa fai!! Pazzo!! Cercherà di farti cadere!! Guarda quanto siamo in alto!!-

Ranma aggrappandosi alla meglio riuscì ad avvicinarsi alla ragazza – Lo capisci che io non ti lascerò mai?! Ho fatto una promessa, se non posso star con te allora rischierò tutto quello che ho!! – Akane con le lacrime agli occhi cercò di aver fiducia nel fidanzato, annuendo… - Ranma…-

 

Kei d’un tratto planò di colpo, arrivato in prossimità del porto si lanciò a grande velocità nell’acqua del mare, Ranma preoccupato si scagliò verso la fidanzata prendendola e saltando dalla direzione opposta, sperando che l’impatto fosse meno brutale, e che non si facessero del male.

Un grande tonfo, che si sentì per chilometri, fece tremare ogni cosa,

Ranma riemerso a fatica dalle acque, scosse violentemente Akane svenuta – Akane riprenditi ti prego!! – con tutta la forza che aveva in corpo la portò alla riva.

Con preoccupazione cercò di controllarle il respiro e fortunatamente stava bene.

 

Si guardò intorno in cerca di Kei – Pazzo!! Dici tanto di amarla eppure la metti sempre in pericolo!! BASTARDO!! Fatti vedere!!- Il mostro, sorpreso che fosse ancora uomo, si rese conto di non essere riuscito nell’impresa di renderlo debole trasformando l’avversario in donna, furioso,  prese il ragazzo in pieno, portandolo in aria, il più alto possibile per poi lasciarlo precipitare nel vuoto.

 

Doveva pensare in fretta, di quel passo si sarebbe spiaccicato al suolo, cercò un qualche possibile appiglio… qualsiasi cosa…

Chiuse gli occhi d’istinto… poi silenzio… qualcosa di morbido… morbido?! Riaprì gli occhi…

 

 - Collant Taro!! Grazie!!- il grosso animale sbuffò nervoso, odiava essere chiamato in quel modo, con grazia lo portò a terra – Collant sei un amico!! Collant ti sono debitore… Collant - non vedendoci più dalla rabbia gli diede un pugno in testa, poi si alzò in volo allontanandosi da li.

 

Ranma massaggiandosi la guancia dolorante lo guardò volare via, non capendo il gesto dell’amico.

 

Pensò sul da farsi, ad un modo per riuscire a batterlo… un modo ci doveva pur essere, poi ripensò a quello che era successo prima che si trasformasse, forse se riusciva a colpire nuovamente allo stomaco… doveva provare…

Si raccolse, si concentrò pensando alle cose positive, a tutto ciò che avrebbe voluto fare, alle sue capacità, a chi voleva salvare… accorgendosi che il suo nemico si stava avvicinando, ghignò

–        Colpo della tigre!!!!!-

Un enorme onda di energia si scagliò contro l’impreparato Kei, colpendolo proprio nel punto debole facendolo cadere e precipitare al suolo, svelto Ranma gli versò l’acqua calda che aveva sempre a portata di mano, anche se non gli sarebbe più servita e approfittando della sua incoscienza lo legò – Ora basta Kei!! Hai perso! Non la sposerai mai tu Akane!- il ragazzo semisvenuto riuscì a parlare – La palestra è ancora mia, anche se sposassi Akane, lei si sentirà sempre in colpa… riuscirai a vivere con questo peso?... aah…-

Ranma guardò poco lontano da li Akane, ancora svenuta, che avesse ragione?!

Probabilmente si, ma si erano fatti una promessa insieme, avrebbero aperto una nuova palestra e la sua, prima o poi gliel’avrebbe restituita.

 

- FERMI TUTTI!!- una voce in lontananza fece sobbalzare Ranma, una nave in arrivo, con sopra Nabiki, Kasumi, Soun, suo padre, Shampoo e Cologne…

Nabiki scese di corsa da essa, precipitandosi verso Kei decisamente imbestialita – Tu!! Hai confiscato la palestra a mio padre con l’inganno, ed Akane si è sentita responsabile e l’hai ricattata maledetto bastardo!! Bè non sai con chi hai a che fare!! Sono andata al catasto con Kuno e una videocamera, che ho preso dal tuo ufficio, e faceva chiaramente vedere quello che hai fatto!! Grazie a Kuno che generosamente ha comprato tutta la collezione di Akane e la ragazza col codino, sono riuscita a fare un nuovo contratto di vendita, quel pezzo di carta che hai tu ora caro mio…non vale più nulla!! Non hai alcun diritto su di lei ora!!-

Ranma come se tutti quei giorni fossero arrivati tutti insieme sulle sue spalle si sentì improvvisamente svuotato, corse verso Akane l’abbracciò forte a sé – Akane!! Ce l’abbiamo fatta!! Abbiamo la palestra, nessuno può farci nulla ora… Nessuno!!-

 

Kei legato, distrutto dalla notizia, si rese conto di aver perso sul serio, ora niente lo legava ad Akane…

Girando il capo si rese conto di essere molto vicino all’acqua, sorrise, cosa aveva da perdere ora? Con un balzo si rituffò, diventando di nuovo il mostro alato… non vedendoci più dalla rabbia si scagliò contro gli amanti, ormai non gli importava più nulla, piuttosto che vederla con lui, non l’avrebbe più vista affatto…

 

Iku, finalmente arrivata a perdifiato, a braccia larghe si mise tra lui e i ragazzi e con determinazione urlò – Kei Tanaka!! Basta!! Devi smetterla!! Non riesco a vederti in questo modo… questo non sei tu… il mio bambino, così dolce e premuroso… era diverso… ho cresciuto un bimbo diverso… non sono la tua vera mamma lo so… ma per me sei come un figlio… sei l’unico componente della mia famiglia che mi è rimasto… ti prego… ritorna in te… figlio mio…- esausta svenne, e Kei riuscì a prenderla in tempo con le grandi ali, accoccolandosela teneramente.

 

Izumi poco distante da li, gli versò nuovamente l’acqua calda – Kei… ho conosciuto tuo padre… era un grande uomo, e non è giusto che ti sia stato tolto così presto… hai bisogno di una famiglia, e io ed Iku… abbiamo intenzione di dartela… ne sarei orgoglioso, ricostruire la palestra con te e farla diventare come una volta, venire a vederti alle tue gare di nuoto, come farebbe un padre… Kei… vuoi far parte di questa vita che ti sto proponendo? Noi lo vorremmo tanto…

Kei confuso si strinse nelle spalle – Perché volete essere la mia famiglia? I..Io ho fatto del male, ho fatto soffrire tutti… ho trattato male anche Iku… se ne era andata via anche lei da me… -

 

Izumi avvicinandosi al ragazzo confuso si spiegò – Mio caro Kei, hai fatto delle cose sbagliate è vero, ma noi siamo qui per insegnarti ad amare e lasciarti amare… Iku darebbe la vita per te, se se ne è andata è stato solo per farti capire che stavi sbagliando, non ha mai smesso di volerti bene, mai… anche io ho fatto molti sbagli nella mia vita, e credevo che Iku non mi avrebbe mai perdonato, invece lei, sapendo cosa stavi cercando di fare non ha esitato a chiamarmi, per cercare di aiutarti… Iku è speciale, ti vuol bene come se tu fossi realmente suo figlio… e voglio aiutarti anche io… ti prego vorremmo essere la famiglia che non hai avuto… permettici di farlo…-

Kei commosso da quelle parole, strinse forte Iku – I..Io… volevo solo essere amato… volevo solo…- pianse calde lacrime, finalmente era riuscito a dire tutto quello che avrebbe voluto… semplicemente solo un po’ di amore nella sua vita. Izumi anche lui provato da quel dolore abbracciò il ragazzo e la donna che amava da sempre…

Forse finalmente tutti e tre avevano trovato quello che realmente stavano cercando, l’amore che era stato loro strappato di mano e ora finalmente ritrovato.

 

- Akane… Akane…è tutto finito…- la dolce voce di Kasumi, riportò la ragazza alla realtà – K..Kasumi?!- la donna cinse felice la sorellina e anche il loro papà strinse entrambe con trasporto piangendo senza alcun ritegno – UUUUAAAAA!!!! La mia piccola Akane!!!! La mia bambinaaaa!!!! Mi dispiace è stata tutta colpa mia!!!- Akane commossa si strinse in quell’abbraccio pieno di calore – Papà è tutto a posto… non pensiamoci più…-  in quelle lunghe settimane si era sentita così sola, senza le sue sorelle, il suo papà, i suoi amici e poi lui…riuscì ad incrociare il suo sguardo… il suo Ranma…

 

Nabiki soddisfatta del suo operato, si avvicinò al suo adorato “cognatino” – Allora, congratulazioni, sei stato un vero eroe… ma ammettilo senza di me… non avresti fatto alcunché ahahah- rise sgraziatamente la mezzana, il ragazzo infastidito non poté che darle ragione – Si lo ammetto, sei stata brava a capire tutto… ma qui ho faticato come un mulo, per riprendermi Akane sai?!- la ragazza annuì, poi pensandoci su decise di prenderlo un po’ in giro, in fondo era da molto che non succedeva – Ma dimmi… finalmente avete fatto progressi voi due?!- Ranma diventando rosso come un pomodoro balbettò – I..In che senso?...- lei si avvicinò sorniona – Lo sai a cosa mi sto riferendo… vuoi forse dirmi che non avete avuto momenti a tu per tu? Mi prendi per stupida?!- il ragazzo impanicato si allontanò – M..Ma…- si voltò verso Akane e la vide felice e commossa di aver ritrovato tutti loro e che fosse realmente finito tutto, si ricompose, e deciso riparlò a Nabiki – Ne parlerò quando saremo in Giappone, a casa, finalmente…- la ragazza rimase sorpresa da quell’atteggiamento maturo, così poco tipico di lui, ma decise di assecondarlo per quella volta.

 

Con un po’ di timore si avvicinò alla sorella – Akane… ti volevo chiedere scusa… mi dispiace molto, non avevo capito subito il codice nella lettera… me ne vergogno molto… mi sono arrabbiata e basta…- sentendola così remissiva, l’abbracciò d’istinto – Non importa, hai capito ogni cosa, l’importante è questo Nabiki!! Grazie di cuore!!- emozionata la strinse forte, anche se il loro rapporto era sempre stato tra alti e bassi, per lei era la persona più importante della sua vita, e tutto quello che desiderava per lei era la sua felicità, ed era sicura che finalmente qualcosa nella sua vita sarebbe cambiato.

 

- Akane…- la ragazza a quella voce si ritrasse, di certo non voleva averci niente a che fare, la ragazza con gli abiti cinesi, si sedette di fronte a lei -… lo so che sei allabbiata con me, e fai bene… ma cledimi Lanma ha solo pensato a te, ho celcato in ogni modo pel che lui si dimenticasse di te… ma non ci sono liuscita… ola ho capito di avel sbagliato e che non ho opportunità con lui… chiedo il tuo peldono… ho sbagliato tutto… se mi vuoi colpire fai pule…- Akane vedendola così docile, strinse forte il pugno, per sfogare la sua rabbia, e colpì con forza… il terreno…

Shampoo si sorprese a quel gesto, la guardò con curiosità – Shampoo… anche se sono davvero arrabbiata con te, non potrei mai approfittarmene di questa situazione… spero tu abbia davvero capito che hai fatto solo del male… spero di poterti perdonare un giorno… non ho mai provato rancore e spero di non provarlo mai nella vita…-

La ragazza dai capelli viola guardò Cologne, la vecchina le sorrise, sicura che Akane le avrebbe rivolto quelle parole, sperando seriamente che tutta quella situazione avrebbe fatto riflettere la nipotina sul suo atteggiamento, poi si rivolse a Ranma – Credo ci fermeremo qui per un po’, andremo al nostro villaggio se non vi dispiace…- lui annuì con un cenno della testa – Si, non c’è problema…-

Shampoo si alzò, seguendo la bisnonna, ma prima si girò appena verso il suo amore - …Non odiarmi… ti plego…- non aspettando la risposta proseguì il cammino. Vedendola allontanarsi si accorse che stava piangendo, non sopportava quando una donna mostrava così le sue fragilità, lo rendeva debole… ma sapeva che era necessario…

Si avvicinò ad Akane tendendole la mano – Andiamo a casa?- lei gli sorrise felice – Si!!-

 

 

Ciao a tutti!!!!

Ed eccoci qua… Kei disperato ha fatto di tutto per portare via la dolce Akane, ma aveva sottovalutato il vero amore… che fortunatamente ha trionfato!!

Akane ha dato una lezione morale a Shampoo, meglio di qualsiasi combattimento, a parer mio… e ha dimostrato che il suo amore ha tante sfaccettature, ma è vero ed autentico!

Nabiki, come sempre ha gestito la situazione e ha risolto ogni cosa! Se non ci fosse lei XD eheh

Ma… ora… cosa succederà?

Ranma manterrà la promessa?

Sposerà Akane?

Aspetto un vostro parere e vi ringrazio in anticipo!! Un grosso bacio!!

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Parte 1
 
…TONK…
 
-M..Ma che succede?! Che male accidenti… EEEh?! M..Ma cosa ci fate tutti qui?! E perché sono vestito così?! No… Non di nuovo!!!-
 
Ranma, si trovava in palestra allestita completamente di nastri dorati e bianchi, con grandi girasoli ai lati, sedie disposte ordinatamente con seduti tutti i suoi amici, a partire da Uckyo ad arrivare a Collant Taro… con passo incerto si avvicinò, erano tutti li presenti, ma nessuno che faceva baraonde o casini, erano seduti composti, alcuni emozionati, altri visibilmente delusi ma rassegnati.
 
Arrivò alle sorelle Tendo che con un cenno lo invitavano a proseguire.
Vide la madre commossa che con una carezza mormorò – Sono orgogliosa di te figlio mio -  fino ad arrivare a suo padre, tronfio come un pavone, faceva a gomitate con l’amico Soun che continuava a piangere… veramente era da quando erano tornati, cioè appena qualche giorno, che non smetteva di frignare, e al pensiero sorrise…
Arrivato alla fine della palestra, notò un altare con sopra i piattini con dentro il sakè e una persona autorevole dietro di esso.
Era successo di nuovo, avevano organizzato il matrimonio in fretta e furia, senza il loro consenso… e dire che questa volta voleva organizzare il tutto in maniera differente… e invece con quei due non aveva potuto far nulla…- EEEh…- sospirò deluso…
Però si sentiva sicuro di sé, quella volta era convinto delle sue decisioni, l’avrebbe sposata costi quel che costi.
Serio e molto emozionato quindi si mise al fianco dell’altare girandosi verso le porte del dojo aspettando l’arrivo della sua amata Akane.
 
Dopo qualche minuto di attesa arrivò la ragazza, bellissima nel vestito da sposa, Ranma piacevolmente sorpreso si accorse che si trattava proprio del vestito da sposa della madre che fortunatamente era stato messo a posto… la guardò come se fosse la prima volta a vederla…
 
Akane fece il suo ingresso, purtroppo o per fortuna, aveva accennato a Nabiki quello che era successo tra di loro a grandi linee, avendo paura, che non trovasse il coraggio per concretizzare le promesse fatte, la mezzana corse dal padre a raccontargli ogni cosa e in breve tempo organizzò tutto il ricevimento.
Akane avrebbe voluto, ora che i loro sentimenti erano alla luce del sole, che avessero aspettato i loro tempi… ma era consapevole di come fossero e non ci poteva fare granché.
 
Kasumi quella mattina, le aveva fatto una sorpresa meravigliosa dandole il vestito da sposa completamente restaurato della madre, emozionate si strinsero in un abbraccio commosse.
 
Ed eccola li, ora di fronte a tutti, nervosa ed agitata.
Abbassò gli occhi sul bouquet, aveva vissuto quella situazione pochi giorni prima, ma ad aspettarla non c’era chi avrebbe voluto realmente, ed era stato veramente un incubo, sapere di sposare un uomo con la consapevolezza di non essere mai felice, ma obbligata a farlo.
Incerta lo guardò, si immerse in quegli occhi blu, nervosi quanto i suoi, ma con quello sguardo che solo lui le regalava… la calmarono improvvisamente, finalmente le cose stavano andando nel verso giusto, era lui che la stava aspettando…
 
Emozionati si sedettero di fronte all’altare. Durante la cerimonia si sentivano pianti, qualcuno emettere suoni acuti, altri intenzionati a fermare tutto, ma i genitori dei ragazzi erano pronti a qualsiasi reazione dei presenti, erano a dir poco minacciosi.
 
D’un tratto si aprirono le porte del dojo, con violenza, tutti i presenti si girarono preoccupati, lo stesso Ranma si espose proteggendo Akane, non voleva pensare al peggio, che fosse di nuovo Kei tornato all’attacco?!
Akane preoccupata si aggrappò al fidanzato – Ranma… potrebbe essere…- il ragazzo le strinse le mani in ansia – Siamo in tanti, nessuno potrebbe farti del male… te lo prometto Akane!-
Ed ecco arrivare….
- P-CHAN!!!!- Urlò Akane andandogli incontro felice.
Ranma lo guardò di sottecchi pungolando il maialino con il dito – Ma che diamine vuoi tu?! Strano vederti qui pensavo fossi dall’altro capo del mond… ahi…- P-chan lo aveva morso e con fatica si liberò dalla morsa – Maledetto maiale… ma questo cos’è?- Si accorse che legato alla zampa aveva un messaggio, curioso lo aprì
 
Cari Ranma ed Akane,
Volevo congratularmi con il vostro matrimonio, ho sbagliato tutto, sono stato egoista a volere Akane ad ogni costo…
Iku ed Izumi, sono la famiglia che ho sempre desiderato, non sono più solo… spero che un giorno mi perdonerete…
Per scusarmi… vi ho fatto un regalo… lo so che non sarà mai abbastanza… ma vi auguro tanta felicità.
                                                       Kei Tanaka.
 
Un aereo arrivò all’improvviso, scesero degli uomini a dir poco raccomandabili andare loro incontro.
Genma si avvicinò ai ragazzi – Presto fate il voto matrimoniale, prima che sia troppo tardi!!-
Sia Ranma che Akane bevvero il sakè ed entrambi giurarono fedeltà ed obbedienza.
In men che non si dica vennero presi dai tipi sospetti, lasciando tutti quanti ammutoliti e shoccati.
Genma orgoglioso abbracciò Soun urlando – Finalmente siete sposati, tranquilli!! Andrà tutto bene!!- il ragazzo ormai sull’aereo gli urlò di rimando – Pazzo di un genitore!! Ci stanno rapendo e mi dici di star tranquillo?! Accidenti a te!!-
 
Il volo durò circa cinque ore, e i due ragazzi erano a dir poco esausti da quel viaggio estenuante, Akane delusa si strinse nel vestito – Non credevo che nel giorno del mio matrimonio avrei passato anche questo…- Ranma accanto a lei la guardò, si avvicinò le prese la mano e la baciò – Supereremo anche questa Akane… da marito e moglie…- le sorrise - … Signora Saotome, giusto?!-  la ragazza arrossì lievemente – Si… non riesco ancora a crederci… siamo davvero sposati…- si guardarono intensamente, quando si resero conto di stare planando.
 
Scesero finalmente dall’aereo, Akane iniziò a correre di fronte a se incredula, ed ecco confermato, erano in prossimità dell’oceano.
La ragazza guardò il marito – M..Ma…- Ranma sorrise nervoso – Credo ci abbia regalato la luna di miele… eheh…- i due ragazzi distolsero lo sguardo, si amavano, volevano sposarsi… ma… non avevano mai pensato a quello che veniva dopo.
 
Vennero loro consegnate valige e chiavi per l’hotel poco distante da li… arrivati alla stanza si resero conto che era una camera matrimoniale, i due deglutirono ansiosi…
 
Akane per smorzare la tensione si andò a cambiare per mettersi un costume da bagno – Avanti Ranma!! Andiamo in spiaggia!! E’ la nostra luna di miele giusto?! Divertiamoci allora!!- il ragazzo non se lo fece ripetere due volte, la prese in braccio e si precipitò in spiaggia.
Quella giornata, dopo tanto tempo era la più bella che potessero mai desiderare…
Ranma alla fine, si rese conto che Akane non aveva saputo la grande novità allora rimediò – Ehi Akane, ora che sai nuotare… ti va di fare una gara?!- la ragazza sorrise divertita – Si certo, mettiti un costume da bagno dei miei!- lui la guardò divertito – No… Non mi serve… mi tufferò lo stesso!!- Akane lo rincorse innervosita – Ranma!! Quando diventi donna, devi avere un minimo di pudore!! Avanti non fare i capricci!!- ma lui si tuffò ugualmente, lo guardò dalla spiaggia, aspettando che riemergesse per dirgliene di tutti i colori, ma sorpresa non vide alcuna capigliatura rossa a pelo dell’acqua… preoccupata iniziò ad agitarsi – Avanti Ranma!! Non è divertente… Ranma?! Non voglio essere già vedova…- Non vedendo ancora alcun cenno, si tuffò, qualche bracciata, poi con un grande respiro s’immerse.
Nell’acqua, un uomo la prese da dietro tenendola ben salda, spaventata la ragazza cercò di divincolarsi dalla morsa, poi una mano le prese il mento per baciarla, riuscendo ad emergere Akane gridò – NOOOO!!! Sono una donna sposata, lasciami maniaco!!! –
- AHAHAHAH… non ce la facevo più accidenti… sono senza fiato…- Akane riconosciuta la voce, si girò cauta, era Ranma e… uomo nell’acqua fredda?!
- Akane… sorpresa!! Quando sono caduto nelle sorgenti, sorprendentemente era la Nan Ni Chuan… è un segno del destino… non pensi?!-
 
TONK!!
 
Con un gran colpo alla testa lo immerse completamente nell’acqua – Si bravo… prenditi gioco di me, stupido!!- la ragazza ferita ritornò sulla spiaggia bianca.
 
Ormai era arrivato il tramonto, e la spiaggia era praticamente deserta, Ranma riprese conoscenza, vide sua moglie poco distante da li, seduta a giocare con delle conchiglie, massaggiandosi la nuca si avvicinò a lei – Scusa Akane… non volevo prendermi gioco di te… volevo farti una sorpresa…- la ragazza nascose il viso tra le ginocchia – Non è per questo che sono così…- Ranma curioso si sedette accanto a lei – Cosa c’è allora?- lei guardò il sole di fronte a sé – Tutto è iniziato, per questo, volevo che tu esaudissi il tuo desiderio… ho fatto di tutto per farlo… finalmente ce l’hai fatta e… sono passati diversi giorni da quando siamo tornati e… lo so solo ora… mi sento stupida…- il ragazzo pensieroso, l’abbracciò forte – Mi dispiace Akane… non volevo che la prendessi così… sinceramente in questi giorni prima del matrimonio ho fatto un’altra cosa…- lei lo guardò dubbiosa – Cosa?- lui un po’ in imbarazzo, si decise a guardarla negli occhi – Sono andato a scuola e ho detto ad ognuno di loro che avevano ragione…- Akane lo guardò stranita - … Su cosa Ranma?- la guardò intensamente avvicinandosi piano al suo viso – Ho detto a tutti che avevano visto giusto… tu sei mia… mia e basta…ed ora lo sei anche ufficialmente, moglie… - la baciò ed ogni cosa si fermò d’improvviso… esistevano solo lui e lei…e…
 
- Nabiki!! Andiamo via avanti!!- la ragazza nascosta tra i cespugli con la videocamera li filmava minuziosamente – OOOh! Kasumi, solo un secondo!! Devo rifarmi dei soldi che ha speso per il viaggio per recuperare Akane!! Cosa c’è di male?!- la sorella maggiore si mise le mani sul viso esasperata, mentre Genma, Soun e Happosay continuavano a gongolare come se fossero bambini – Oh Oh se sapessero che per scusarsi Kei ha prenotato il viaggio anche a noi, si arrabbierebbero di sicuro Oh Oh- Nodoka seduta composta accanto a Nabiki sorrise, stringendo le mani felice – Ooh di questo passo avremo anche un erede in fretta ahah…- Nabiki sorrise a trentadue denti – Se non ci fossi stata io in questa famiglia, staremmo ancora li a pregare che vadano d’accordo quei due eheh-
- OIIINNKK!!- Il maialino uscito dai cespugli li vicini, cercò di avventarsi sui giovani coniugi, ma Nabiki lo catturò in tempo – Ehi P-chan… non ti agitare tanto… lasciamoli un po’ tranquilli… o mi toccherà scoprire chi sei prendendo l’acqua calda…- il piccolo P-chan tremò terrorizzato e si sedette composto accanto a lei, piangendo tutte le lacrime che aveva in corpo.
Rialzando lo sguardo, Nabiki si accorse che i ragazzi erano spariti, delusa colpì il maialino con la videocamera – E’ tutta colpa tua!! Accidenti a te!!-
 
Ranma nascosto tra le rocce poco distante da li ghignò soddisfatto – Sul serio pensavano che non ce ne fossimo accorti?! Che stupidi eheh… eh?!- Akane accanto a lui appoggiata alla roccia guardava il tramonto con un espressione sognante, resasi conto dello sguardo del suo compagno su di sè , si voltò e gli regalò un sorriso da mozzare il fiato, ammutolito, deglutì con forza, nervoso… la notte si avvicinava… non aveva ancora pensato a come comportarsi…
 
 
 
Ciao a tutti!!! Matrimonio e viaggio inaspettati per Akane e Ranma e coinvolgimento extra dei parenti curiosoni, qui finisce la prima parte dell’inizio della luna di miele! Era diventato troppo lungo eheh… cosa ne pensate fino a qua?! Fatemi sapere il vostro parere e come secondo voi potrebbe andare a finire XD
Mi auguro vi sia piaciuto, vi ringrazio in anticipo!!
A presto!!!

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Parte 2
 
Mangiarono al ristorante dell’hotel, tutto era decisamente romantico, tavoli con tovaglie di lino, a lume di candela, luce soffusa, il suono di un pianoforte, vista direttamente sull’oceano, piatti rinomati fatti da veri chef…
 
-Mi stavo addormentando con quella poca illuminazione…il pianoforte…poi era necessario vestirsi così in tiro?!- Ranma uscito di corsa dal ristorante si strattonò la giacca nero notte lamentandosi, si diresse all’ascensore dell’albergo.
Akane fermandosi sul ciglio della porta, lo guardò con cipiglio – Ranma, era dannatamente romantico!! Possibile che non hai colto l’atmosfera?!- lui chiamando l’ascensore, si girò confuso – Quello era romantico?! Se lo dici tu… io mi sono annoiato… comunque dai andiamo in camera!- la ragazza imbarazzata si guardò intorno – I..In camera?...- Ranma entrando all’interno sorrise entusiasta – Sii!!! Andiamo a dormire!! Non vedo l’ora sia domani mattina, faremo le immersioni sulla barriera corallina!! Mi sono già informato!! – era molto imbarazzato dalla situazione, ma non voleva metterla a disagio… tutto era accaduto così in fretta che anche se ora era sua moglie di certo non pretendeva nulla da lei, avevano i loro tempi, avrebbe aspettato il momento giusto…com’era giusto che fosse…
Akane apparentemente delusa, si avvicinò alla vetrata della hall che dava all’esterno - Oh… guarda hanno anche una piscina riscaldata… tu vai pure… io farò una nuotata per rilassarmi un po’, non ho ancora sonno…- il ragazzo vedendola uscire di corsa, notò la sua espressione scontenta, sospirando uscì dall’ascensore seguendola.
 
Raggiunta, la vide spogliarsi del suo bel vestito blu notte e restare in costume, anch’esso blu, e decisamente molto aderente al bel fisico della moglie.
Questo gli ricordò un episodio alla piscina comunale, quando allenava la ragazza per la caccia al tesoro, e che Nabiki le aveva messo nella sacca un costume decisamente appariscente e succinto, di certo aveva notato quanto fosse sexy (in contrasto a cosa era solito dirle per prenderla in giro) e non solo gli aveva provocato anche molto fastidio, tutti i presenti continuavano a fissarla, non riusciva a sopportarlo… Sapere che ora la poteva vedere solo lui così… diventò rosso al pensiero, bè era un misto di emozioni contrastanti…
 
Akane tuffatasi, con i raggi di luna creava una serie di riflessi per tutto lo specchio d’acqua, la ragazza avvicinandosi al bordo bianco perlaceo di fronte a lui, lo guardò impaziente – Cosa vuoi fare? Ti tuffi con me oppure rimani li a fissarmi?- Ranma cercando di nascondere il rossore del viso, si guardò attorno – Akane… ma… a parte che di certo non sto fissando te… guardavo l’acqua…- la ragazza lo guardò di sottecchi – Si… va bene… allora rimani li a guardare l’acqua, ma non sai che ti perdi! E’ riscaldata e si sta divinamente qui… ma evidentemente, ti piace più guardare la piscina che me… l’ho capito tranquillo!!- detto quelle parole taglienti si tuffò in essa nuotando per tutta la lunghezza della vasca raggiungendo il bordo opposto.
 
La vista era meravigliosa si vedeva la spiaggia, il mare e poi la luna… sembrava più grossa del normale, se solo ci fosse stato Ranma li accanto a lei…
- Stupido…- sussurrò appena… ma dubitava seriamente che prendesse l’iniziativa di tuffarsi con lei… forse non era poi così contento del matrimonio fatto in fretta e furia… forse si era già pentito o forse stufato…
 
Pensierosa si appoggiò al bordo chiudendo gli occhi, dopo poco sotto di lei sentì muovere qualcosa, ma non riusciva a capire cosa fosse, allarmata cercò di spostarsi, ma era tardi ormai, qualcosa l’afferrò tirandola verso l’alto, cercando di divincolarsi si rese conto che era tra le braccia di suo marito.
Spaventata gli batté i pugni contro il suo petto scultoreo – Pazzo!! La smetti di spaventarmi?!- lui stringendola di più a sé la sgridò – Quando la smetterai di dire stupidaggini magari… dimmi perché non dovrei guardarti scusa? Sei o non sei mia moglie ora?!- resosi conto di cosa avesse detto d’impulso, nuovamente arrossì, facendo arrossire di conseguenza anche Akane – Quindi non ti sei pentito di avermi sposato? Non ti sei ancora stufato di me… - confessò i suoi dubbi in un sussurro, il che provocò nel ragazzo del dissenso – Ma cosa stai dicendo?! Perché dovrei stufarmi di te? E soprattutto per quale motivo dovrei essere pentito di averti sposato, se sono stato proprio io a farti la proposta scusa?! Si è stato tutto affrettato, ma quando ti ho vista arrivare in quel bell’abito, bé… sinceramente ho pensato… perché non l’ho fatto prima? Eheh…- con una risata isterica finì il discorso, vedendo la faccia di Akane completamente allibita alla sua dichiarazione… totalmente in imbarazzo cercò un qualsiasi altro argomento per parlare di altro, ma Akane non era allo stesso modo d’accordo con i suoi pensieri.
Ancora nel suo abbraccio, delicatamente si avvicinò al suo viso imbarazzato, cingendolo dalle spalle con le braccia, lo sapeva che se non avesse preso lei una qualsiasi iniziativa, lui sarebbe rimasto a guardarsi intorno confuso per sempre.
 
Gli accarezzò i capelli corvini di lui, spessi e setosi, emanavano il suo profumo preferito, l’odore muschiato che aveva perennemente addosso… lo guardò intensamente negli occhi ancora non riusciva a credere che l’uomo che amava da anni, tra gelosie e battibecchi, tra imbarazzi e sguardi fugaci, ora era li di fronte a lei, e suo finalmente…
 
Ranma la guardava attentamente, ogni gesto, il suo respiro irregolare, ogni fremito che il suo corpo contro il suo aveva… era curioso di vedere cosa avesse intenzione di fare… piano la fece scivolare dalle sue braccia, mettendosi di fronte a lei chiudendola con il suo corpo contro il bordo piscina, un brivido sulla schiena lo fece rabbrividire, l’atmosfera era febbricitante… non riusciva a smettere di guardarla, ormai era rapito dal suo sguardo intenso insistente sulle sue labbra, ed il profumo irresistibile che solo lei aveva… inconsciamente con un braccio la cinse alla vita attirandola ancora più verso di se… ormai era questione di millimetri…
 
Akane si avvicinò colmando la distanza che sembrava anche fin troppo lunga, il contatto delle loro labbra era elettrizzante, Ranma la voleva sentire più vicino che mai, erano stati troppo lontani l’un dall’altro, le sue mani la cercavano… ed Akane sentiva questa sua esigenza che non era molto lontana dalla sua, infatti lo lasciò fare… voleva donargli il suo amore… voleva che gli arrivasse quanto fosse innamorata di lui… gli scompigliò i capelli...
quanto gli piacevano i suoi capelli…
 
Ranma si staccò appena da lei, per prendere fiato, si guardò frettolosamente attorno, notò che nei paraggi si stava creando un po’ di confusione, avvicinandosi al suo orecchio con voce roca e seducente le sussurrò - Akane… andiamo via di qui… non voglio che qualcuno ti veda…- la ragazza a corto di fiato, sorpresa lo guardò… con il chiaro di luna era decisamente sensuale, e si accorse che anche per lei valeva lo stesso… solo lei voleva vedere quel tipo di espressione, che aveva in quel preciso momento, allora si decise -… Andiamo in camera… Ranma…- il ragazzo sgranò gli occhi, improvvisamente ansioso  -M..Ma sei…sei sic?...- Akane per fargli capire quanto fosse sicura, premette il suo corpo contro di lui ribaciandolo con passione, poi riprendendo fiato si staccò a fatica - … Sono stata abbastanza convincente?-
 
Ranma non se lo fece ripetere troppo a lungo, compiaciuto la prese fra le braccia, raccolse alla rinfusa i vestiti sparsi qua e là lungo il perimetro della piscina, e salì di corsa per l’ascensore, sperando che nessuno li vedesse.
Di corsa entrò in camera e la richiuse dentro di sé, guardò Akane avvolta dalle sue braccia, ed entrambi risero di gusto per la situazione.
Ranma lentamente si avvicinò al lettone matrimoniale, ma essendo ancora zuppo dal tuffo notturno, scivolò, cadendo direttamente sul materasso, cercando di non gravare addosso alla moglie, cercò di appoggiarsi agli avambracci.
Aprendo gli occhi si rese conto di averla sotto di sé, ed aveva quello sguardo dannatamente irresistibile.
Lei sorrise appena e delicatamente prese ad accarezzargli la schiena modellata, ogni suo tocco corrispondeva ad un brivido.
Ammaliato, non riusciva a non guardarla nella sua bellezza, il corpo perfetto e perlaceo erano un vero invito per lui, le mise una mano dietro la schiena attirandola a sé, e piano iniziò a baciarle il collo, al gemito trattenuto di Akane, non potè non accennare un sorriso… gli piaceva vederla completamente persa fra le sue braccia, si sentiva padrone della situazione, come se dipendesse da lui.
 
Akane sentiva il calore diffondersi per tutto il corpo, le labbra del suo amato percorrevano frenetiche per tutta la lunghezza del collo, fino all’incavo, poi indugiò a continuare. Aprendo gli occhi si rese conto che lui la stava guardando, come se aspettasse un suo consenso, vedeva del timore nei suoi occhi - …Ranma… Ti amo… Ti ho sempre amato…- sussurrò appena, accarezzandogli la testa teneramente, lui le regalò un sorriso più caldo del sole, le sganciò il costume liberando i seni glieli baciò dolcemente - … Sei bellissima… la mia donna… sei solo mia Akane…- la ragazza non riusciva a capire se fosse più una domanda o un affermazione, ma ci teneva a rispondere comunque – Sono tua… e tu sei mio…- Ranma sorridendo con provocazione continuò ad esplorarla, voleva baciare ogni centimetro di lei, la desiderava da impazzire…
 
Lentamente continuò il suo percorso, la svestì del tutto, riguardò l’amata e lesse preoccupazione nella sua espressione…veloce risalì per stringerla forte a sé, non smettendo mai di baciarla, voleva rassicurarla in qualche modo.
Akane, aveva un po’ di paura… si strinse a lui - … Voglio farti felice… non… non so cosa fare… insomma… è la prima volta…- Ranma le chiuse gli occhi – Io sono già l’uomo più felice della terra… ti ho tra le braccia, anche per me è la prima volta… so solo che voglio averti più vicina... voglio fare le cose per bene… se non te la senti mi fermerò…- Akane di risposta lo baciò con passione, si fidava di lui, anche lei sentiva le stesse cose.
Delicatamente si mise sopra di lei, e con una dolcezza disarmante si unirono… fecero l’amore… l’amore puro di due giovani ragazzi che tanto si amavano e non desideravano altro di farlo capire all’altro, per troppo tempo avevano soffocato i propri sentimenti, e finalmente ora era tutto perfetto…
 
-Buon giorno Moglie!- Akane aprendo a fatica gli occhi si rese conto di essere nel letto coperta da solo il lenzuolo, con un Ranma decisamente su di giri di fronte a lei con un bel vassoio con una colazione da fare invidia al palazzo reale, la ragazza sorpresa guardò Ranma, lui grattandosi la testa spettinata in imbarazzo confessò - …Ho… ho pensato che fossi stanca, e per recuperare le energie, ti ho fatto portare qualcosa di sostanzioso… ecco…-
Akane si sforzò di non ridere, ma non riuscì a trattenersi, Ranma sentendosi preso in giro si alzò scocciato - …Ma forse non hai fame…- lei trattenendolo per il braccio, si alzò di scatto e gli rubò un bacio – Al contrario… Ho una fame da lupi!! Sei stato molto dolce… ho riso perchè anche io mi sono sentita un po’ in imbarazzo, ma credimi… Sono felice… Sono felice davvero Ranma!!-
Il ragazzo accorgendosi del lenzuolo che copriva appena le forme piene di Akane era scivolato, con voracità l’abbracciò forte, per poi ributtarla sul letto – Anche io… Sei tu la mia felicità!!- le sorrise, per poi baciarla… baciarla… baciarla… e non aveva intenzione di smettere di farlo… per la vita.
 
 
- Sono passate due settimane… ormai dovrebbero essere qui quei due… i miei affari stanno precipitando senza di loro, accidenti!!- Nabiki sul porticato di casa si stava lamentando con la sorella Kasumi che come al solito stava stendendo i panni – Nabiki!! Ammettilo che ti mancano entrambi… Sei una brava sorella e cognata, lo devo dire!!- Nabiki arrossì lievemente, alle affermazioni della sorella – Non è vero!! Accidenti… E’ stato un peccato che siamo potuti stare solo tre giorni e loro addirittura due settimane!!- una voce divertita dietro di lei la contraddisse – Oh… scusa sorellina se era solo la nostra luna di miele…- Nabiki saltò in aria – S..Siete tornatii!!- quando vide entrambi cercò lo sguardo in particolare del cognato – Ebbene cognatino… come è stata la prima notte di nozze?!- il ragazzo arrossì violentemente – V..Vado a vedere se trovo mia madre e quel padre snaturato… scusate…- scappò di corsa sotto gli occhi divertiti di Nabiki, Akane arrossita anche lei la sgridò – N..Nabiki!! M..Ma cosa dici?! L’hai fatto scappare!!- la ragazza rise, per poi guardarla di sbieco – Magari mi sbaglio… avete giocato a carte forse?!- Akane arrossì di colpo – Stupidaa!!- andò via totalmente in imbarazzo raggiungendo il giovane marito.
 
Verso sera, all’ora di cena, i ragazzi ridendo e scherzando arrivarono a tavola, sotto gli occhi increduli di tutti loro, vederli in quel modo sembrava davvero surreale.
-Papà… per favore non piangere più…- Akane cercava in ogni modo di consolare il padre invano – L..La mia bambina è cresciuta UAAAAA- Genma dando una forte pacca al figlio rise divertito – Allora quando metterete in cantiere un bel pargolo?! Un bel maschietto!!- Ranma si strozzò con il boccone di riso appena messo in bocca -..P..Papà!! C.. Ci siamo appena sposati… avanti!! Non è il momento!!- Soun smettendo di colpo di piangere si rivolse all’amico – Maschio?! Dovrà essere una bella femminuccia, che assomigli alla mia Akane naturalmente!!-
Mentre i due genitori litigavano sul sesso del futuro bambino, Akane intanto rimase per un po’ ferma a guardare il vuoto, solo l’intervento delle sorelle la fecero riprendere – Akane… abbiamo un regalo di nozze… copriti gli occhi…anche tu Ranma…- li portarono all’esterno della casa e li lasciarono fermi in un punto, intimandoli a contare fino a dieci e poi guardare la famosa sorpresa.
 
-…Nove …Dieci…-
- …M..Ma…-
 
Accanto alla casa, prima di arrivare al dojo, avevano costruito una stanza in più, Ranma curioso spalancò la porta e dentro si trovava una piccola sala molto graziosa, in fondo ad essa vi si trovava un’altra porta, ed ecco, la camera da letto, con già tutti i loro vestiti negli armadi e un biglietto sul letto.
 
- Tanti auguri sorellina… ora che siete neo sposini è giusto che abbiate un po’ d’intimità!!  -Kasumi e Nabiki-
P.S: Pensate all’erede, vogliamo diventare nonni!!-
 
Ranma sorrise – Sono incredibili!! Che bella stanza!! Ed è tutta nostra Akane!! Ora possiamo anche occuparci della palestra…
Che tipi i nostri genitori, sanno solo parlare di erede, maschio, femmina!! AAAh- scocciato si buttò sul letto, provando la morbidezza del materasso, Akane invece si sedette sull’angolo un po’ triste, Ranma vedendo l’umore incerto della moglie si avvicinò preoccupato – Che succede? Anche prima ho notato che avevi qualcosa di strano…- la ragazza scosse la testa – No… nulla… pensieri per la testa…- Ranma le prese il mento per guardarla meglio negli occhi – I tuoi problemi sono anche i miei no?! Non abbiamo giurato questo quando ci siamo sposati? Intendi già trasgredire?- le rubò un sorriso, per poi ritornare triste - … Va bene… è che stasera ho capito che tu non vuoi avere figli… e mi ha un po’ rattristato…- Ranma saltò in aria – Eh?!- Akane in imbarazzo si strinse tra le spalle – Cioè… non è che io voglia un figlio adesso… ma… credo mi piaccia l’idea di vedere tra qualche anno, correre in giardino una piccola Akane oppure andare al dojo ed insegnare arti marziali ad un piccolo Ranma… tutto qui… scusa… sono solo stupidaggini, ora mi passa-
Il ragazzo prese le mani della moglie si mise in ginocchio e la guardò – Chi ti ha detto che non voglio avere figli?- sorpresa spiegò – Ranma, a tavola sei stato chiaro non è momento di pensare a queste cose…- lui scosse la testa – Tu non hai neanche idea di quanto possa rendermi felice l’idea che tu possa partorire mio figlio… e non vedo l’ora che arrivi il momento… solo che volevo prima godermi per un po’ mia moglie… e poi quando sarebbe stato il momento giusto, l’avremmo capito… no?- la ragazza abbracciò con trasporto il marito – Ooh Ranma!! Mi hai tolto un peso dal cuore!! Si hai ragione!!- lui dopo poco gli diede un buffetto – Akane… se succede qualsiasi cosa, vorrei che me ne parlassi, basta fraintendimenti fra di noi… ce ne sono stati anche fin troppi no? Ho amato tutto il tempo che abbiamo passato insieme, amo te e amerò il mio futuro bambino e la splendida vita che verrà… - Akane commossa lo baciò voracemente come se dovesse sparire da un momento all’altro…
 
-          UAAAAA…mio figlio è un poeta….-
-          Come sono felice per la mia bambinaaa!!!!-
-          Non avrei mai creduto che il mio cognatino fosse così romantico!!-
-          OOh come sono contenta per la mia sorellina!!-
-          Si sta comportando come un vero uomo!! Sono fiera di lui!!-
 
Akane e Ranma freddi e immobili si avvicinarono ad uno degli armadi…ed eccoli tutti loro con tanto di telecamera a spiarli, entrambi li fecero volare lontano con un calcione – Meno male che volevate lasciarci un po’ di privacy!!!-
 
Ranma guardando il cielo ricoperto di stelle, prese la mano di Akane – Sei pronta ad iniziare una nuova vita movimentata insieme a me?- lei annuendo gli sorrise felice – Ma certo amore mio, insieme a te sono pronta a tutto!! Ti amo!-
 
 
 
 
EXTRA
 
- Ranma… dove mi stai portando?- Akane curiosa con una benda sugli occhi si faceva guidare dal ragazzo – Non ti fidi di me per caso?!- la ragazza sospirò amareggiata - … Non è quello… ma… insomma è da un po’ che ho gli occhi coperti…- Ranma rise guardando la ragazza sofferente, poi la fermò e lentamente si allontanò, lasciandola da sola.
 
- D..Dove sei?! Non è divertente!! Ranma!!- Akane decisamente impaziente, s’innervosì, non le piacevano quei tipi di scherzi.
 
All’improvviso la benda si tolse e si ritrovò in mezzo ad un enorme giardino con molte persone a lei sconosciute attorno a guardarla, e non solo anche tutti i loro amici e compresi di parenti che le sorridevano entusiasti, Akane a disagio si guardava attorno sperando di vedere quello stupido di suo marito per farlo volare da qualche parte, e in effetti lo vide poco distante da li, ma prese subito parola – Ed ecco a voi una piccola rappresentazione della scuola Saotome/Tendo, con i nostri splendidi figli Ryuu Saotome ed Aiko Saotome… forza ragazzi!!-
 
Due bambini dietro Ranma si fecero avanti, Ryuu un bel bambino di 8 anni si allacciò con forza la cintura, assomigliava incredibilmente al padre, capelli corvini legati con una bella codina, occhi blu mare ed il sorriso di chi la sa lunga, s’inchinò di fronte alla sorella, anche lei ricambiò il saluto, Aiko si mise in posizione, la bimba di 6 anni circa si sistemò la folta capigliatura corvina, si mise dietro all’orecchio qualche ciocca ricaduta in avanti, ed anche lei era la copia della madre, con quei grandi occhi nocciola così determinati guardava intensamente il fratello pronta a qualsiasi attacco.
 
Ryuu improvvisamente attaccò la sorella, per nulla sorpresa, prima un colpo, poi un altro… era molto agile per essere così piccola.
Aiko rispose ad un certo punto, obbligando il fratello ad indietreggiare, resosi conto di essere alle spalle al muro, con un balzo saltò la sorella, facendole un buffetto sulla testa – Toccata ahah- la ragazzina si infuriò – Ryuu!! Non prendermi in giro!! Fai sul serio!! Papà ci ha detto di farlo!! Combatti seriamente!!- lui sbuffò incrociando le braccia dietro alla testa – Che gusto c’è a combattere con una ragazza? Siete più deboli e poi non mi va!!- Aiko prendendo una gran rincorsa diede un calcione al fratello facendolo volare chissà dove – Stupido!!! Debole a chi?!-
 
Tutti i presenti rimasero a bocca aperta.
-…Sono proprio i figli di Ranma ed Akane…- dissero in coro.
 
Ranma si avvicinò alla moglie preoccupato – Ehi Akane… sono un po’ preoccupato per Aiko… non vorrei abbia preso totalmente da te, sta diventando troppo violenta…-
Akane contrariata sbuffò – Ah si-?! Sei preoccupato per Aiko? Vogliamo parlare di Ryuu? Avanti, lo stai facendo diventare come te arrogante e pieno di arie!!-
Ranma deciso affrontò la moglie – Arrogante e pieno di arie io sarei così? Però 10 anni fa mi hai sposato se non ricordo male!! Non mi sembra tu ti sia molto lamentata!!- Akane prendendolo dalla casacca lo avvicinò ancora di più – Anche tu hai sposato la ragazza priva di sex appil, maschiaccio, violenta e lunatica se non erro!! E… ci hai fatto pure due bellissimi figli!!-
Ranma a quel punto sorrise – E lo rifarei un milione di altre volte, ma questa volta lo rifarei meglio…- Akane sentì dei rumori dietro di se, si voltò e vide i due figli di fronte ad un arco di fiori con un piccolo altare di fronte.
- M..ma cosa?!- Ranma abbracciando la moglie le sussurrò – Oggi sono esattamente 10 anni che siamo sposati… e vorrei che rifacessimo le promesse con un po’ più di calma, di fronte ai nostri figli…che ne pensi Akane? Vuoi sposarmi di nuovo?-
Akane commossa, abbracciò con trasporto il marito – Si, certo! Sposiamoci amore mio!!-
 
 
THE END
 
 
 
Ed eccoci alla fine… Spero che abbiate gradito la mia storia di come secondo me doveva finire Ranma… Sono stata felicissima di aver condiviso con tutti voi la mia folle passione per un anime/ manga stupendo, e vi ringrazio di averla seguita con interesse.
Scusate per i miei innumerevoli ritardi… sono dispiaciuta… ma felicissima di averla conclusa insieme a tutti voi!!
 
Volevo ringraziare ognuno di voi, da chi ha seguito silenziosamente a chi ha commentato, senza il vostro incoraggiamento non sarei andata da nessuna parte!!!
Quindi grazie a hercoldheartV, Usagi_84, Aile, Tonya91,Mimmuzzu, Tillyci, Kategirl90, e un ringraziamento speciale a Fenris che non ha mai mancato a commentare tutti i capitoli!!
 
E’ stata un avventura stupenda e spero di ri avventurarmi in qualche altra storia con loro protagonisti…
Bè a presto… grazie di cuore per avermi sopportato per tutti questi mesi!!
Un bacione Ekylove!!

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