l'ascesa del drago solare

di Aster Windstar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** La Fuga ***
Capitolo 3: *** il mio primo maestro ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


PROLOGO

Era una notte tranquilla all'ospedale di Lilith e nella capitale degli inferi aleggiava un profondo silenzio; nonostante le preoccupazioni di William Skymoon, capo del clan Skymoon dei 72 pilastri che era in ansia per la gravidanza di sua moglie.

Il signor. Skymoon era un bell’uomo dai capelli neri e gli occhi blu, sembrava sulla quarantina ma i diavoli possono vivere per molti secoli sembrando sempre giovani e belli.

Ad un tratto, il medico uscì ansimando dalla sala operatoria

"dottore, com'è andata? mia moglie sta bene e il bambino?"

"stia tranquillo, il parto è riuscito alla perfezione e i bambini sono perfettamente sani."

Lord Skymoon spalancò gli occhi sorpreso

"bambini?"

"sì, sua moglie ha dato alla luce tre gemelli sani, può entrare a vederli se vuole”.

Entrando nella sala operatoria, la prima cosa che vide fu sua moglie che teneva in braccio tre fagotti. “

“Lucia”

sussurrò il capo della casata Skymoon.
sua moglie si voltò e gli sorrise

“Hai visto caro, sono bellissimi”

Lord Skymoon si avvicinò e vide per la prima volta in volto i suoi figli: il primo era un maschio dai capelli neri, che dormiva in silenzio; la seconda era una bambina dai capelli neri e dagli occhi blu, uguale a sua moglie, che piangeva rumorosamente.

“Ha preso da te, sta già cominciando a urlare” sghignazzò il diavolo guardando sua moglie.

“che cosa intendi caro” chiese la donna fissandolo con sguardo glaciale

“Nu-nulla tesoro, dicevo che ha i tuoi stessi occhi” deglutì nervosamente

“mi sembrava” rispose non staccandogli gli occhi di dosso.
 

In quel momento il terzo bambino aprì gli occhi, infastidito dalla luce della luna che non era più coperta dalle nuvole, e cominciò a guardare curiosamente in giro.

“caro guarda!” esclamò la signora Skymoon.

Abbassando lo sguardo il padre del bambino sussultò vedendo il suo primogenito ed erede guardare il mondo con un occhio blu scuro e con uno dorato infuocato come il sole.
Ma ciò che li stupiva di più è che mentre sugli altri due figli un disegno si formava sul loro petto a seguito del bagliore lunare, sul terzo non appariva nulla.

“cosa pensi significhi?”

chiese preoccupata la matriarca del clan Skymoon.

“non lo so”

rispose il marito guardando duramente il figlio mentre sua moglie abbracciava i suoi due figli.


 

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Capitolo 2
*** La Fuga ***


Mi ero dimenticato di scriverlo al primo capitolo ma volevo ricordare che non possiedo nulla se non la storia e i miei OC. Per scrivere mi sono ispirato a così tanti anime, manga, libri e altre fanfiction lette che ho perso il conto, se per caso ho citato qualcosa di vostro senza accorgermene allora avvisatemi nei commenti che correggerò. Non l'ho scritto ma il clan Skymoon è un clan extra che ha preso il posto di uno dei pilastri estinti dopo la guerra

I capitoli usciranno un po casualmente e non in date precise quindi non aspettatevi un capitolo al giorno. I commenti e le critiche sono ben accette, mi aiuteranno a migliorare.

Detto questo vi lascio alla storia. Buona lettura

 

salti temporali

pensieri/flashback”

“dialoghi/magie”

(discorsi sacred gear)

 

 

7 ANNI DOPO

 

-Aster POV-

 

Un bambino di 7 anni, dai capelli neri e dagli occhi eterocromatici blu e oro, stava leggendo un libro in un’enorme biblioteca.

 

Ad un tratto l’orologio a pendolo sulla parete suonò,

“Sono già le otto di sera e non mi hanno chiamato per la cena” pensò tristemente il bambino,

“Non che mi avessero chiamato, a loro importa solo dei miei fratelli perfetti”.

 

Alzandosi dalla sedia, uscì dalla porta e si incamminò verso la sua camera e una volta giunto a letto prese da un cassetto della scrivania un libro degli incantesimi.

 

“dai proviamo di nuovo, forse questa volta ci riuscirò

 

concentrando la sua energia demoniaca si preparò a lanciare un incantesimo.

“Sulfire!” esclamò e immediatamente si materializzò una runa rossa fiammeggiante nell’aria.

 

Dannazione, non ci sono riuscito” pensò tristemente. Ad un tratto un bagliore rosso splendette dalla finestra attirando la sua attenzione.

Voltandosi per guardare, il giovane Aster vide i suoi genitori in giardino che osservavano le esibizioni dei suoi due fratelli più piccoli.

 

“Che razza di esibizionistipensò mentre osservava i suoi fratelli evocare la runa che aveva appena tentato di realizzare, per mostrare ai loro genitori i getti di fuoco che partivano da essa.

 

“Saranno anche in grado di far uscire la magia dalle rune a differenza mia, ma io ne conosco più di loro e sono anche in grado di inventarle. Se solo i miei genitori si accorgessero di ciò e mi aiutassero, ma per loro esistono solo quei due mocciosi arroganti”.

 

Il problema di Aster è che a differenza degli altri membri del clan, lui riusciva ad invocare le rune ma esse non rilasciavano la loro magia trattenendola all’interno. Questo fa si che non sia in grado di realizzare nessuna magia, come un mago che conosce l’incantesimo ma quando lo pronuncia non accade nulla.

 

A causa di ciò è stato ignorato dalla sua famiglia e dal suo clan che preferivano rivolgere la loro attenzione ai suoi fratelli, considerandolo il disonore della famiglia e trattandolo peggio dei servitori.

 

Non aiuta il fatto che lui non ha una costellazione guida, dato che alla luce lunare non appare niente sul suo petto a differenza dei suoi fratelli. Infatti a Kenny appare un lupo sul petto, mentre a Lucy un aquila sulla schiena.

 

Si ricordava ancora il giorno in cui venne rinnegato completamente dalla famiglia per via del fatto che non possedeva una costellazione guida

 

---FLASHBACK----

 

Per cosa ci hai chiamato papà” dissero tre bambini 3-4 anni circa

 

È notte fonda e stavamo dormendo”

 

Non preoccupatevi, oggi è la notte in cui scoprirete le vostre costellazioni guida”

 

le costellazioni guida erano una caratteristica della casata principale del clan skymoon.

A partire dai 4 anni sui membri della famiglia principale brillavano, sul petto o sulla schiena, dei simboli di costellazioni quando sottoposti alla luce lunare.

Esisteva qualche caso di neonati che mostravano i simboli alla nascita ma la maggior’parte li mostravano dopo aver compiuto quattro anni.

 

Le costellazioni guida amplificavano il potere del possessore durante la notte, e in base al simbolo che appariva mostravano delle caratteristiche peculiari: per esempio alla costellazione dell’orso era associata grande forza fisica, a quella di pegaso abilità nel volo, eccettera.

 

Venite usciamo in giardino, oggi splende una bellissima luna piena”

 

uscendo in giardino videro in cielo la bellissima copia dell’astro terrestre. Negli inferi il cielo era solitamente di colore viola ma il satana Beelzebub, per far ambientare meglio i diavoli reincarnati, modificò il cielo aggiungendo un sole, una luna e delle stelle artificiali.

Questi funzionavano ugualmente per attivare i poteri nascosti del clan Skymoon nonostante non fossero gli originali.

 

Forza, toglietevi le magliette”.

 

I tre bambini ubbidirono e appena le magliette furono levate sul petto di kenny brillò la costellazione del lupo

Complimenti figliolo” disse orgoglioso il signor. Skymoon,

 

La costellazione del lupo è quella del leader, diventerai un grande capo in futuro”

 

Mamma, perché a me non appare niente?” disse preoccupata la piccola Lucy

 

Tesoro, alle bambine appare sulla schiena, infatti su di te splende l’aquila che ti permetterà di raggiungere orizzonti più ampi degli altri”

 

E a te Aster, cosa è apparso?” chiese la madre dei bambini

 

i genitori guardarono il loro primo figlio che però non mostrava nulla

Non è possibile!”

 

Mamma, papà! Che mi succede?” esclamò preoccupato il bambino

 

Succede che non sei più nostro figlio, non posso avere un erede che non mostra una costellazione” disse severamente il padre del bambino. Diventerei lo zimbello dei 72 pilastri”

 

Da oggi i tuoi fratelli diventeranno gli eredi del clan e guai a te se mostrerai di nuovo la tua faccia”

 

A quel punto i quattro se ne andarono lasciando un bambino disperato e in lacrime per il disprezzo che i suoi genitori gli rivolgevano”.

 

----FINE FLASHBACK---

 

Dopo questi eventi, venne ostracizzato dalla famiglia finendo addirittura ad essere schiavizzato a servitore dopo che scoprirono la sua incapacità alla magia runica.

 

Nonostante ciò lui continuò ad allenarsi inventando nuove rune e riuscendo a combinarle ma tutti i suoi sforzi non gli portarono l’amore tanto desiderato.

 

---Il giorno dopo---

 

I raggi del sole filtravano dalla finestra andando a svegliare il giovane Aster

 

“Uaah, è già mattina?”

 

Dopo essersi stiracchiato e alzato dal letto guardò il calendario e vide che il giorno era segnato da un cerchio rosso.

 

“È oggi?!”

 

“Siiii!, finalmente potrò avere un peerage e farmi un sacco di amici”

 

In questo giorno infatti la sua famiglia sarebbe andata al laboratorio del Maou Beelzebub per permettere ai suoi due fratelli di avere i loro Evil Pieces.

 

Sospettava che la sua famiglia non lo avrebbe avvisato perché non volevano che lui avesse un peerage, ma ascoltando i loro discorsi riuscì a capire che oggi Lord Beelzebub avrebbe consegnato i pezzi malvagi alla sua famiglia e riuscì autonomamente ad avere un incontro con lui per ritirare i suoi pezzi.

 

Dopo essersi preparato, scese in cucina per prepararsi la colazione e quando finì entrò nella sala dove la sua famiglia stava mangiando e vide i suoi fratelli estasiati dalla notizia che i loro genitori li avevano dato.

 

“Hanno capito solo ora che andremo a prendere i nostri Evil Pieces?, È da settimane che i nostri genitori pianificano l’incontro”

 

tenendo per se i suoi pensieri, Aster si rivolse a suo fratello che l’aveva raggiunto con un ghigno sul viso.

 

“Hei perdente, hai sentito la notizia?”

 

“----”

“Sto parlando con te, rispondimi!” esclamò ormai arrabbiato

 

“Uhn?, hai detto qualcosa?”

“Stiamo andando a prendere i nostri Evil Pieces” disse sfacciatamente e con un’aria di superiorità.

 

“Lo so, infatti vengo con voi.”

 

Sentendo ciò il padre di Aster si voltò con un cipiglio in viso.

“Mi spiace Aster ma l’incontro con Lord Beelzebub è solo per i tuoi fratelli, l’ho prenotato la settimana scorsa.”

 

“Tranquillo papà” risposi con un ghigno in volto “So che sei molto occupato e mi sono preoccupato di prenotarmi un incontro da solo.”

 

“Ma...”

 

“Sarebbe un peccato se Lord Beelzebub non mi vedesse arrivare con voi, chissà cosa penserebbe?”

 

Ormai era fatta, vedendo lo sguardo furioso del padre e dei suoi fratelli sapeva che l’avrebbe pagata più tardi ma per ora non potè far altro che sentirsi felice per la sua vittoria.

 

“D’accordo. Verrai con noi”

 

 

----salto temporale----

 

Giunti al castello di Beelzebub, aspettarono davanti al suo laboratorio finché non sentirono dal citofono: “Chi è?”

 

“Siamo Lord e Lady Skymoon con i nostri figli Lord Beelzebub”

 

Vi aspettavo, entrate pure”

 

Entrando nel laboratorio, videro un bell’uomo sui vent’anni che li guardava sorridente. Indossava un camice da laboratorio sporco di fuliggine e macchiato di sostanze strane.

 

“Venite, la macchina per gli Evil Pieces è di qua.”

 

-Ajuka POV-

 

Li condussi davanti a un macchinario complesso e gigantesco con ingranaggi e monitor antiquati, come quelli che si vedono in qualche film dell’orrore.

 

“Kenny, vai tu per primo; poi tu Lucy” disse Lord Skymoon.

 

“Si, finalmente!”

 

Alzai un sopracciglio per il fatto che l’erede non andò per primo. Unito al fatto che mi mandò a suo tempo una lettera di prenotazione e che su quella inviata dalla sua famiglia non era menzionato il suo nome, cominciai a chiedermi cosa stava succedendo.

 

“Guardate, ho un cavallo mutato!”

 

“E io un alfiere!”

 

Il grido di felicità lo scosse dai suoi pensieri è notò i signori Skymoon che osservavano orgogliosi i pezzi mutati dei figli.

La sua attenzione si spostò poi sul terzo bambino, Aster se non ricordava male, e appena vide la scacchiera che teneva in mano rimase a bocca aperta

 

Una regina e una torre mutati!!, ma è impossibile avere più di un pezzo mutato e così forti tra l’altro”.

 

-Aster POV-

 

Guardai i miei Evil Pieces e nonostante lo stupore di ricevere due potenti pezzi mutazione ciò che mi importava di più era che finalmente avevo la possibilità di farmi degli amici.

 

“Hai visto perdente, ho ottenuto un cavallo mutato. Tu cos’hai ottenu_”

 

Le parole gli morirono di bocca appena vide che pezzi mutazione avevo ottenuto.

“Papà non è giusto, Aster non si merita una regina e una torre mutati!”

 

Guardando ciò che indicava Kenny, anche Lord Skymoon si meravigliò ma furono le sue parole che mi convinsero del fatto che alla mia famiglia non importava nulla di me.

 

“Ho visto figliolo, e penso sia meglio se Aster ti dia la sua regina e a Lucy la torre”

 

Dopo queste parole, qualcosa si ruppe nel mio petto e cominciai a provare profonda tristezza, persino Lord Beelzebub era scioccato da quello che aveva appena sentito.

 

“A voi non importa nulla di me” sussurrai piano, con gli occhi in lacrime

“Vi importa solo dei miei fratelli perfetti; ero disposto a sopportare ancora perché eravate la mia famiglia; MA ORA NON PIÙ!”

L’urlo di rabbia finale li rimosse dai loro pensieri e i loro occhi si allargarono quando un cerchio magico si formò sotto i piedi del bambino.

 

“Me ne vado. Rimpiangerete quello che mi avete fatto.”

 

E dopo queste parole il teletrasporto fu completo e la stanza piombò nel silenzio più assoluto.

 

 

--salto temporale--

 

Dopo il teletrasporto, Aster si ritrovò in un paesino vicino al mare su un fiordo.

 

Devo essere in Europa o giù di lì”

 

Poi però i ricordi di ciò che era appena successo gli ritornarono in mente e cadde in ginocchio piangendo.

“Perchè a me? Perchè non posso essere amato come i miei fratelli?”

“AAAAAAH!”

Con un urlo di rabbia, Aster rilasciò una potentissima energia che distrusse gli alberi intorno a lui.

I suoi occhi cambiarono e al centro delle pupille apparvero due rune che brillavano di potere.

Finito di sfogarsi guardò la desolazione che aveva causato ma appena si voltò vide che qualcuno lo guardava.

Era un bambina, circa della sua età, dai capelli neri e dagli occhi grigi. Vestiva con un abito nero gotico; ma ciò che lo stupiva di più era che oltre ad avere le orecchie a punta, i suoi occhi avevano un profondo alone di tristezza, mascherato appena dallo stupore.

 

Occhi come i miei”

 

“Chi sei tu?”

“Io sono Ophis”

 

Il drago dell’infinito! Che ci fa qui?”

 

“Dentro di te c’è un grande potere”

Grande potere?”

 

“La tua magia, se correttamente allenata, ti permetterà di fare qualsiasi cosa”

 

“Allora insegnami!”

Mi uscì quasi istantaneo dalla bocca. Se davvero avevo una grande potere dentro di me nessuno meglio di lei sarebbe stato in grado di farlo emergere.

 

“Cosa mi darai in cambio se ti addestrerò?”

Non sapevo cosa pensare, cosa potevo dare al drago dell’infinito in cambio.

Poi un pensiero mi balenò in testa, “Ti renderò felice”, lo sguardo scioccato che mostrò mi fermò un attimo ma poi continuai.

“Ho visto i tuoi occhi. L’ho vissuta anch’io la tristezza che provi e voglio renderti felice”

 

Lei sorrise, un sorriso appena percettibile.

“Accetto. Vieni con me, mentre ti addestrerò cercherai la tua nobiltà.”

Dopo queste parole svanimmo entrambi in una nebbia nera. Sapevo che da oggi la mia vita sarebbe cambiata.

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Capitolo 3
*** il mio primo maestro ***


salti temporali

pensieri/flashback”

“dialoghi/magie”

(discorsi sacred gear)


Nota: il clan Skymoon è un clan extra che dopo la guerra civile, per il valore mostrato, è stato eletto dalla fazione anti-satana a uno dei 72 pilastri visto che molti si erano estinti.

 

Aster POV

 

Appena la nebbia svanì la prima cosa che notai fu il freddo, un freddo agghiacciante mi gelava la pelle e il fatto che fossi vestito solo in maglietta e pantaloncini non aiutava.

Subito dopo però notai le montagne, alte e ricoperte di ghiaccio che si perdevano a vista d’occhio.

“Dove siamo? Fa un freddo terribile!”

Girandosi per guardarmi Ophis rispose con il suo solito tono privo di emozioni: “Siamo nel mondo umano, in un posto che chiamano Himalaya. Siamo qui per incontrare la prima persona che ti addestrerà”.

“Himalaya!” urlai, “Perchè non mi hai avvisato che saremmo andati qui? Mi sarei portato qualcosa di più pesante."

Poi mi ricordai ciò che aveva appena detto: “Il mio primo insegnante?”, “Si” rispose, “Abita in una casa fra queste montagne, seguimi”.

“Non sarai tu ad addestrami?” chiesi stupito. Mi ricordavo infatti che gli avevo chiesto a lei di addestrarmi.

“Io seguirò ogni tanto il tuo addestramento mentre cercherò delle persone che ti addestreranno in diversi aspetti”.

Cominciammo quindi a seguire un piccolo sentiero intagliato nella roccia, camminammo per ore e lei non sembrava soffrire il freddo a differenza mia; finché non intravidi una piccola casetta di legno con un albero vicino.

Come fa un albero a crescere in un clima come questo?”.

“Senjutsu”.

“Aspetta...Cosa?”

“Stavo rispondendo alla tua domanda”

“Puoi leggere nel pensiero?” domandai, tuttavia non mi rispose perché eravamo arrivati.

Giunti davanti alla porta Ophis l’aprì senza tanta cortesia, Alla faccia dell’educazione”.

Entrando, ciò che attirò la mia attenzione fu il vecchietto seduto in centro alla stanza: Era anziano ma allo stesso tempo senza età, dalla barba e dai capelli castani senza un filo di grigio. Indossava un kimono da monaco scuro con sotto un tessuto marrone, mentre al collo portava una collana di perle. Tuttavia ciò che mi attirò di più fu la peluria sulle braccia e la coda di scimmia che pigramente si muoveva.

Stava sbuffando anelli di fumo dalla pipa, ma nonostante l’aria annoiata ci osservava attentamente.

“Buddha vittorioso”. La voce di Ophis mi scosse da i miei pensieri, “Buddha vittorioso? Non è per caso...Sun Wukong?!”.

“Sono proprio io ragazzo” rispose al mio urlo finale, tuttavia stava osservando Ophis con uno sgaurdo accigliato. ”Che cosa vuoi Ophis?”

“Mi devi un favore, guerriero scimmia”

“Ti ho già detto che non mi unirò alla brigata Kaos, ripagherò il favore che ti devo con altro ma non questo.”

“Allora ti chiedo di addestrare il giovane Aster qui presente e considererò saldato il tuo debito. Tornerò ogni tanto a controllare i suoi progressi” e una volta finito di parlare svanì nella sua nebbia nera.

“Aspetta Ophis!”, Wukong si alzò prima che potesse teletrasportarsi via, “Perchè vuoi che addestri questo ragazzo?”.

Poi si rivolse a me chiedendomi: “Chi sei a proposito; sento energia demoniaca da te ma perché un diavolo si troverebbe fuori dagli inferi? Sei un randagio o appartieni alla vecchia fazione satana?” L’ultima parte venne fuori con un tono minaccioso.

“Non è con loro, guerriero scimmia; appartiene al clan Skymoon degli inferi”. Poi rivolgendosi a me mi chiese di raccontare la mia storia; il suo volto mostrava curiosità dato che anche lei non la conosceva.

 

---Salto Temporale---

 

Dopo il mio racconto, le espressioni degli altri erano cambiate o almeno quelle di Sun Wukong, dato che Ophis rimase con il suo solito volto privo di emozioni.

“Pensare che potrebbero farlo ad un bambino, a loro figlio”; Sun Wukong era serio con un pizzico di rabbia, il suo carattere giocherellone e annoiato era sparito e adesso sembrava all’altezza del suo nome.

“Ti addestrerò ragazzo; ma sappi che sarà dura e solo se mi convincerai durante il tuo sforzo continuerò ad aiutarti altrimenti tornerai da dove sei venuto”.

“Cosa intendi con convincerti?”. Ero totalmente confuso su quello che mi aveva detto, dovevo convincerlo di cosa?

“Lo scoprirai” mi disse con un piccolo sorriso.

“Allora siamo d’accordo guerriero scimmia”.

Sun Wukong si girò a guardarla e le fece un cenno, dopo Ophis svanì lasciando da soli me e il mio nuovo maestro.

L’anziano guerriero poi si voltò e mi fissò con uno sguardo enigmatico. “Vai a dormire ragazzo, la tua stanza è al piano di sopra. Avrai bisogno di riposo per domani.”

Lo sguardo malizioso che adottò quando disse l’ultima parte mi fece venire i brividi, fu a quel punto che ricordai “In che guaio mi sono cacciato” pensai “Wukong è anche un burlone oltre a un grande guerriero, che diamine mi farà fare domani?”.

Mentre pensavo al giorno successivo arrivai in camera; era molto semplice con un letto vicino alla finestra con a fianco un comò e un armadio. Mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

 

---Salto temporale---

 

3° persona POV

 

Il sole brillava attraverso la finestra illuminando una stanza spartana, in particolare disturbando con i suoi raggia una figura addormentata sull’unico letto della stanza.

“Maledetto sole!… Oh quanto mi manca il pallido sole degli inferi; quello si che non disturba la mattina.”.

La voce proveniva da un ragazzo dai capelli neri e dagli occhi assonati che sbadigliando dal letto.

“Che gioia!” disse con sarcasmo evidente nella voce, “Oggi mi allenerò sotto un sole splendente e un freddo glaciale. Quasi quasi resto a letto.”

 

Aster POV

 

La mattina era iniziata male con un sole più brillante del solito, e mentre rimuginavo se allenarmi a temperature estreme o restare a letto mi balenarono alla mente gli occhi di Ophis.

No, non posso fermarmi proprio all’inizio” pensai. “Non voglio vedere su qualcun’altro occhi come i miei, non so cosa le sia successo ma voglio che sorrida.”

Con questo incoraggiante pensiero mi affrettai a vestirmi e ad uscire dalla stanza.

Con mia sorpresa non c’era nessuno nel soggiorno così uscii per vedere dov’era finito il mio maestro.

La figura di Wukong sotto un albero a dormire mi colpì subito, “Alla faccia di allenarmi.”; non avendo intenzione di svegliarlo temendo uno scherzo cominciai ad allenarmi autonomamente con la magia delle rune.

 

---Salto temporale---

 

Era ormai mezzogiorno e il sole brillava alto nel cielo, ero tutto sudato dall’allenamento fatto. Non avevo fatto tanta attività fisica ma lo stress nel concentrarmi per ore nel tentativo di migliorare la mia magia mi aveva lasciato sudato.

“Ben fatto ragazzo, vedo che capisci che perdere tempo non ti aiuterà se vuoi diventare più forte”, una voce mi scosse dalle mie riflessioni.

Girando lo sguardo verso l’albero vidi il mio maestro, se posso chiamarlo così dato che non mi ha ancora insegnato nulla, che si era svegliato e mi fissava.

“Che cosa intendi?” chiesi “Certo che mi sto allenando da solo, se non lo fai tu allora continuerò come ho sempre fatto, in autonomia.”

Le mie parole sembrarono rattristarlo un attimo finché non mi guardò con uno sguardo serio negli occhi. “Scusami se stamattina sono sembrato addormentato; ma volevo vedere se eri motivato a sufficenza e a quanto pare non mi sono sbagliato”.

Le sue parole mi lasciarono a bocca aperta: “Aspetta, vuoi dire che oggi quando ti ho visto sotto l’albero a sonnecchiare stavi fingendo!?”.

“Precisamente”, la sua risposta mi lasciò ancora più a bocca aperta, “Volevo vedere se avresti continuato il tuo addestramento anche se sembrava che non volessi aiutarti; infatti hai imparato la prima lezione che volevo insegnarti: Mai perdere tempo”.

A quel punto si alzò e prendendo il suo bastone mi fece cenno di venire. “Adesso cominceremo, vieni a me senza trattenermi, immagina di affrontare un nemico mortale”.

“Ma sono stanco, mi sono allenato tutta la mattina” mi lamentai, “Non potrai sempre pretendere di riposare prima di una battaglia; hai voluto strafare con l’auto-allenamento stamattina, così imparerai a gestire meglio lo sforzo fisico e mentale”.

A quel punto capii di non avere altra scelta e con lo stomaco brontolante e il corpo affaticato affrontai il mio maestro.

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