Storia di un sogno

di LUNA5
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo ***
Capitolo 2: *** secondo capitolo ***
Capitolo 3: *** terzo capitolo ***
Capitolo 4: *** quarto capitolo ***
Capitolo 5: *** ultimo capitolo ***



Capitolo 1
*** primo capitolo ***



-Non posso credere che oggi finalmente iniziamo il liceo.- Dico alla mia migliore amica ci conosciamo dai tempi dell’asilo siamo vicine di casa lei a differenza mia è alta occhi celesti ed è bionda il mio opposto sono di media altezza mora con occhi marroni. Siamo ferme ad ammirare il grande edificio pieni di ragazzi e ragazze che vanno incontro hai loro amici.
-Io invece sono terrorizzata, professori nuovi, compagni nuovi e poi pensa se non dovessimo piacere a nessuno o se…ci prendessero di mira i ragazzi più grandi oppure se…-
-Ok ok adesso basta, respira  ecco così brava. Non devi preoccuparti di tutto questo perché io e te siamo inseparabili, non lascerò a nessuno farti del male e poi è impossibile che tu non piaccia.-
-Va bene mi hai convinta.-
-Adesso però entriamo o faremo tardi il primo giorno  e allora si che saremo in guai seri.- Dico trascinandola con me verso la segreteria.
-Dovrebbero essere questi i nostri armadietti, fortuna che sono vicini.- Mi dice la mia migliore amica
La mattinata passa più tosto in fretta anche perché le lezioni vere e proprie non sono ancora iniziate, molti se non tutti i professori hanno approfittato della loro ora per presentarsi e fare dei brevi test, per verificare le nostre competenze scolastiche.
-E quelli chi sono?- Chiedo un gruppo di bei ragazzi che stanno distribuendo dei volantini.
-Hey bellezze!! Voi siete del primo anno giusto?? Comunque dovreste proprio venire alla nostra festa del    pre-partita ci servono nuovi incoraggiamenti.-
-E dai! Lasciale stare così le spaventi. Scusatelo è molto meglio di quel che sembra, è solo su di giri per la partita di stasera. Tenete qui c'è scritto tutto, un po di tifo ci farebbe piacere.
-Certo! Verremmo sicuramente. Grazie.- Rispondo al ragazzo alto con i capelli corti arruffati castano/biondo, occhi color verde/azzurro con un sorriso smagliante con indosso un golfino marrone e dei jeans, anche se non si nota molto deve essere molto muscoloso considerato la stazza delle sue spalle.
-Penso proprio che hai fatto colpo amica mia. Non smette di guardarti.- Mi prende in giro la mia amica
-E tu allora?? Sei diventata tutta rossa quando il suo amichetto si è avvicinato.-
-È ovvio!! Ma l’hai visto bene?? È un fico da paura.- Dice facendomi scoppiare a ridere
POV LUI
-Credi che arriverà?- Chiedo al mio migliore amico ripensando alla ragazza di questa mattina era davvero bella aveva uno sguardo sicuro di se, fiero i suoi occhi color nocciola erano dolcissimi inoltre adoravo come i suoi lunghi capelli neri gli ricadevano sulle spalle.
-Ma di chi parli amico? Abbiamo invitato più di mezza scuola. Aspetta…non dirmi che ti riferisci alla moretta e alla sua amica che come mi sono avvicinato è diventata rossa come un peperone, sai che sono del primo anno vero?!? E che tu potresti avere chiunque.-
-Lo so che è del primo anno, ma è una tosta mi piace il suo carattere, comunque dicevo tanto per dire non mi importa nulla di lei.-
-Lo spero proprio dato che ha appena varcato la porta e il nostro capitano gli sta dando il benvenuto che si merita.-
-Cosa?? Dov'è? Sei proprio un cretino, ed io più di te che ancora ti ascolto vado a prendermi da bere a dopo.- Dico dandogli una piccola spallata lo stronzo  mi stava prendendo in giro.
C'era una gran fila per andare a prendere da bere inevitabilmente finì  addosso a una ragazza.
-Scusa mi hanno spint... Hey ciao sei venuta!.-Dico alla ragazza mora di questa mattina
-Avevi qualche dubbio? E poi mi piace sostenere la mia squadra.- Rispose sorridendomi e subito le si formano due fossette sulle guance.
-Ti va di uscire? Dopo la partita intendo.-
-Mi spiace ma non esco con gli sconosciuti.- Risponde lasciandomi lì come uno stoccafisso, non mi era mai capitato di essere rifiutato, almeno non così elegantemente
-Sbaglio o la ragazzina ti appena snobbato? Dai andiamo che la partita sta per iniziare dobbiamo cambiarci.-
-Sì arrivo, subito-
-Scusa biondina?-
-Chi? io?-
-Sì! scusa virgola potresti dare questo alla tua amica?-
-Io non ...-
-Per favore. Lo farei io ma devo andare in campo.- Dico cercando di convincerla
-Va bene. - Risponde arrossendo
-Grazie. -Dico correndo in campo
POV LEI
-Che voleva il belloccio? Non dirmi che ci ha provato anche con te.-
-A dire il vero mi ha dato questo per te.- Dice dandomi un bigliettino che mi fa sorridere c'era scritto il suo nome, che gli piaceva giocare a calcio, che era piuttosto bravo a scuola, che era simpatico, generoso, ma soprattutto testardo.
-Perché ridi?- Mi chiede e subito le  mostro il biglietto.
Mancano pochi minuti alla fine della partita quando all'improvviso il bel castano fa un gol, poi mi guarda e con le labbra mima "questo è per te". Ed io non posso far altro che sorridere e scrollare il capo.
POV LUI
Dagli spogliatoi mi dirigo tra gli sparti  sperando di trovare ancora la ragazza che mi sta facendo uscire letteralmente fuori di  testa.
-Bella partita.-
-Grazie!- Rispondo a dei ragazzi che mi hanno fermato liquidandoli in fretta
-Wow! non ricordavo che eri così bravo a giocare, ti va di festeggiare la vittoria stasera? i miei sono fuori per tutta la settimana.-
-No, Scusa ma sto cercando una persona devo andare.- Dico alla mia ex non l’è mai importato veramente di me e delle mie passioni.
-Eccoti finalmente!- Dico fermando la Morattina prima che se ne vada
-Mi stavi cercando?-Chiede sorridendo
-Certo, volevo mettermi d'accordo con te, visto che dobbiamo uscire.-
-Pensavo che avessimo già affrontato questo argomento.- Mi risponde sorpresa e un po disorientata
-Si, cioè questa era prima, poi però ti ho lasciato un biglietto e dedicato un goal.-
-E tu pensi che questo basti? non sai nemmeno come mi chiamo.-
-Hai ragione! Però so che sei stupenda e che mi fai battere il cuore. -Dico serio lei smette di sorridere e mi guarda negli occhi, in questo momento mi sembra che tutta la folla tra noi si sia dileguata che siamo rimasti solo io e lei.
-Mi spiace ma non bastano due parole dolci, a farmi dire di si. Ciao belloccio ci vediamo in giro.-Non potevo crederci era la seconda volta che mi lasciava come uno stoccafisso oltre al fatto che mi aveva nuovamente detto di no.
-Amico ma dove eri sparito? Ti stavo cercando vieni anche tu con noi a mangiare una pizza??-
-Mi ha detto di no, di nuovo. -Dico ignorando la sua domanda
-Ma chi? La ragazzina? Amico ma che ti importa lasciala stare, sai quante ne troviamo stasera? -Dice trascinandomi via
POV LEI
-Mi spieghi perché non ci sei voluta uscire? Pensavo che ti piacesse.-Mi chiede la mia amica
-Certo che mi piace, ma non volevo che lo sapesse anche lui, poi se è  davvero testardo come dice non si arrenderà. Voglio solo essere sicura di piacergli.-
                            ~~~~~~~~~~~~
-L'avresti mai detto che avremmo festeggiato il Natale insieme? a casa dei tuoi tra l'altro.-
-E pensare che non volevi nemmeno uscire con me. Mi hai fatto penare per due mesi. È la prima volta che porto una ragazza a casa. Credo di essermi innamorato di te dal primo sguardo.- Mi confessa per la prima volta
-Cosa? Dici sul serio? Anch' io ti amo, non sai quanto.- Dico baciandolo anche se stiamo insieme da poco più di un mese è come se ci conoscessimo da una vita.
-Approposito pensi che il regalo che abbiamo scelto hai tuoi  possa piacere?- Chiedo pensierosa
-Devi stare tranquilla, ti adoreranno.- Dice rassicurandomi capendo quanto sia agitata nel conoscere i suoi genitori senza che io glielo debba dire chiaramente.

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Capitolo 2
*** secondo capitolo ***


Note Autrice: Ciao a tutti spero che la storia vi abbia incuriosito volevo solo spiegare che il non usare i nomi dei personaggi è voluto poi capirete perché già dal prossimo capitolo detto questo vi lascio al secondo capitolo buona lettura. 

-Scelgo questa.- 
-Fratellino sei sicuro di quello che fai? Insomma è un regalo importante, è un bell’impegno.-
-Lo so! Ma sono convinto al 100% di lei, inoltre è il nostro primo San Valentino insieme è voglio stupirla.- Rispondo a mio fratello prendendo il regalo della mia ragazza. 
-Hey tesoro!- Dico rispondendole al telefono
-Che stai facendo?- 
-Sono in giro con mio fratello, tra poco passo a prenderti.- 
- Non vedo l’ora di passare insieme il nostro primo San Valentino.- 
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-Sei pronta per la tua sorpresa?- Dico in attesa di darle il mio regalo dopo un’intera giornata passata insieme 
-Pensavo che le sorprese fossero finite.- Dice felice 
-In realtà più di una sorpresa è un regalo, perciò adesso girati ti devo bendare, tranquilla non ti farò cadere ti guido io. Devi solo fidarti.-
-Sempre.- Risponde baciandomi dolcemente
POV LEI 
-Siamo arrivati, aspetta due minuti e poi togli la benda.- Mi sussurra all’orecchio 
Appena mi tolgo la benda dall'occhi vedo il mio ragazzo con in braccio un batuffolo dorato, con dei grossi occhioni neri.
-È...è stupendo! lo adoro.-
-In realtà è una femmina.-
-Spero solo che i miei me lo faranno tenere.- Dico coccolandola 
-Vedrai, che non avrai problemi. i tuoi erano d'accordo.-
-Anch'io ti ho fatto un regalo, cioè il mio non è proprio un regalo è più una cosa che ti voglio offrire, donare. Insomma non so come dirtelo io, vorrei sì cioè è molto che stiamo insieme quindi...io.... adesso sono pronta e voglio farlo con te.- Dico imbarazzata abbassando lo sguardo 
-Amore! Non so che dire ma ne sei davvero sicura? perché io posso aspettare. Non devi farlo per forza, capisco le tue paure e i tuoi tempi e il fatto che io l'abbia già fatto non vuol dire che sei costretta è vero a me manca... farlo ma per te sono disposto ad aspettare quando mi sono messo con te sapevo a cosa andavo incontro.-
-Lo so e ti amo anche  per  questo. E credimi quando ti dico che sono davvero pronta e questa é la serata perfetta.-
All'inizio ero preoccupata di come potesse andare la mia prima volta, ma lui è stato dolcissimo e non ha fatto niente prima di non  essere sicuro che anch'io lo volessi o fossi pronta. 
                     ~~~~~~~~~~~~~~~~
-Che facciamo dopo la partita?-
-io avrei qualche idea, potremmo festeggiare Io...te .... un letto- Dice ammiccando 
-ahahaha che scemo che sei, inoltre non è detto che vinciate- Dico provocandolo 
-Vorrà dire che mi consolerai.- Dice baciandomi finché con un salto felino Dora non si mette tra noi due leccandolo
-Ehi! Ferma, non leccarmi, ho capito mi alzo e ti portiamo fuori.- 
-Guarda il lato positivo, se non ti consolo io ci pensa dora. Dico prendendolo in giro, scendendo dal mio letto con in braccio Dora 
-Dai Dora corri, seminiamo il nostro bel biondo.-Dico correndo nel parco con la mia cagnolina.
-Tanto vi prendo... Io aaah ... aamomore...asp-aspetta non non mi ssen...-
-Che fai campione? Non tieni il passo?? guarda che non ci casco alla finta del mi sono slogato una caviglia non più!!- Gli urlo senza voltarmi ma quando vedo che non risponde mi giro, lo vedo fermarsi poi accadde tutto velocemente lui che si accascia a terra, io che gli corre incontro gridando aiuto,Dora  che cerca di svegliarlo leccandolo ed abbaiando sono come paralizzata continua a chiamarlo e non risponde. Passano minuti, ore non so come ci troviamo in ospedale. Ho il vuoto totale di quello che sia successo. Non ricordo nemmeno di aver chiamato l'ambulanza.
-Allora? come sta? -Chiedo a suo padre anch’esso medico appena esce fuori raggiungendo  me e la moglie in sala d'aspetto.
-Adesso sta bene, dobbiamo solo aspettare che si svegli.- Ci informa suo padre
-Ma cosa è successo?- Chiedo ancora spaventata e per nulla tranquilla 
-Nostro figlio ha un problema al cuore, che non è operabile, sicuramente non te ne ha parlato perché sono anni che non ha più crisi può fare una vita normale ma deve stare attento.-
-Che cosa? io... Io non sapevo nulla perché non me l'ha detto? Posso vederlo-
-Certo vai pure cara ti raggiungo più tardi.- Mi risponde sua madre
POV LUI 
-Ehi!!-
-Hey, ti sei svegliato- Dice asciugandosi  subito la lacrima che scendeva dal suo viso 
-Non volevo spaventarti mi dispiace, scusa.- Le dico ancora un po affaticato 
-Dovevi dirmelo, prepararmi a tutto questo e se.. se non fossi stata in grado di..-
-Amore, mi hai salvato la vita, conta solo questo aadesso.-
-Ma se non ci fossi riuscita?- Dice e nuovamente le sue lacrime bagnano il suo viso 
-Vieni qui, sdraiati accanto a me non voglio che tu pianga. Io adesso sto bene e voglio solo tenerti tra le mie braccia.- Dico stringendola il più vicino a me anche se con tutti i tubi che ho è un po difficile 
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-Amore! Ma queste sono quello che penso??!?! -Chiede vedendo delle buste sopra il mio comodino 
-Si! E No non le ho ancora aperte, ho paura che mi abbiano accettato. 
-Solitamente si ha paura del contrario.-Dice sorridendomi, amo il suo sorriso  a dire il vero amo tutto di lei anche il fatto di quando le ho detto che volevo andare al college in un altro Continente visto che dall'Italia sarei dovuto volare in America non ha fatto una piega mi ha sorriso e detto che in un modo o nell’altro avrebbe trovato una soluzione per stare con me. 
-Si lo so, ma non volevo lasciarti, non voglio perderti.- Dico più a me stesso che a lei 
-E chi dice che mi perderai?? Io vengo con te mollo la scuola e ti seguo tanto mi posso diplomare anche laggiù e poi mi troverò un lavoretto così potremmo prendere un appartamento vicino al campus. Come vedi ho già pensato a tutto sono mesi che pianifico la nostra vita.- 
-Davvero faresti tutto questo? Per stare con me? Ma i tuoi cosa dicono tu sei ancora minorenne.- 
-Prima di tutto sei la mia vita quindi si mollerei tutto per te, secondo sono sicura che i miei capiranno non ha vado mia madre è una psicologa e poi si fidano di te, altrimenti non mi lascerebbero dormire qui tutti i fine settimana-
-Allora che stiamo aspettando, apriamo queste buste.- Dico baciandola con un peso in meno sul cuore 
                  ~~~~~~~~~~~~~~~~
-Dov'è la tua ragazza? Solitamente è lei quella già in piedi.- Dice mia madre finendo di preparare la colazione 
-Andrò al college mi hanno accettato!!! Lei è corsa a dirlo hai suoi viene via con me. È corsa a dirlo hai suoi. Non è fantastico??- Dico facendole fare una giravolta su se stessa 
-Cosaaa? Ma non può! Non può mollare gli studi, la famiglia gli amici per… per te.- 
-Perché no? Cosa c'è di sbagliato nell’essere felici?- 
-Tesoro non c'è niente di sbagliato ma devi capire che adesso pensate di amarvi e che questo sentimento duri una vita intera e può anche essere, ma non lo potete sapere state insieme da quanto un anno? Non puoi chiederle di rinunciare a tutto per te e nemmeno tu devi rinunciare a questa opportunità che ti impegnerà molto inoltre non credo che i suoi gli diano il permesso ricordati che è minorenne.-
-Solo per il nostro stato in America a sedici anni puoi guidare e chiedere l'emancipazione.Noi ci amiamo e possiamo farcela a superare tutto.- 
-A volte non basta l’amore. Ti chiedo solo di pensarci prima che si rovini la vita e che un giorno possa odiato per questo tu sai che è sbagliato.- Forse mia madre non aveva tutti i torti non potevo chiederle tanto, il college sarebbe stato duro e io mi devo impegnare molto per tenere il passo lei si sentirebbe molto sola. Io l’amo ma non so se posso chiederle questo grosso sacrificio, il pensiero di perderla non mi fa riflettere 
POV LEI
-Mamma, papà ho una gran notizia da darvi.- 
-Tesoro, quanta euforia dicci tutto.- 
-Andrò al college in America cioè il mio  fantastico super fidanzato andrà a studiare al college.-
-Ma è magnifico!-
-E sarà ancora più magnifico sapere che io andrò con lui, finirò le scuole là.-
-Ma cosa stai dicendo? Tu non vai da nessuna parte.- Dice mio padre
-Tesoro noi siamo contenti per il tuo ragazzo è bravo ha lavorato duro per ottenere questo risultato. Ma non possiamo acconsentire che tu lasci tutto solo per seguirlo.-
-Tua madre ha ragione è fuori discussione che tu abbandoni la scuola, la tua vita per cosa poi?? Una storia che potrebbe finire dall’oggi al domani facendoti pentire di questa scelta non ponderata.- 
-Voi siete pazzi!! Io e lui ci amiamo e niente ci farà lasciare. Mi avete sempre detto che della mia vita sono libera di scegliere… Beh io ho scelto ed ho scelto lui.- 
-Si ma al momento giusto! Senza fare sciocchezze o prendere decisioni avventate come questa. Ricordati che siamo sempre noi i genitori e sei sotto la nostra tutela.- Mi rimprovera mia madre proprio lei che è una psicologa come fa a non capire. Perché non mi aiuta?? 
-Staremo a vedere questa è la MIA vita e con o senza il vostro permesso io partirò.- Urlò scappando in camera mia sbattendo la porta dietro di me 
Poco dopo di un’ora sento bussare alla porta ma faccio finta di nulla non voglio vederlo almeno che non abbiano cambiato idea.
-Hey! Posso entrare? Sono io dobbiamo parlare.- 
-Che ci fai qui ? Sto preparando la mia roba,finisco di metterla in valigia e ce ne andiamo, loro non capiscono voglio andarmene da questa casa. Ma ci credi che mi hanno vietato di partire con te?É assurdo.-
-No aspetta! Io ci ho pensato e non voglio che tu vieni con me-
-Sono loro che ti hanno chiamato? È così!!- Dico alzando il tono della voce -Guarda che se ti hanno detto di dirmi in questo modo io...-
- tu cosa?- Dice rispondendomi per la prima volta male 
-Quello che voglio dire è che... Stiamo correndo troppo, non voglio convivere con te, voglio vivere la mia vita e in questo momento tu sei di intralcio.- Dice guardandomi dritto negli occhi.
-È uno scherzo? Vero, perché non è divertente.- Dico con un nodo alla gola
-Voglio una pausa cioè è meglio se  viviamo il nostro rapporto giorno per giorno senza troppe aspettative o progetti, infondo nessuno sa cosa potrebbe accadere domani, la nostra storia é nata tra i banchi o meglio i corridoi di scuola dato la tua età .-Dice come se mi stesse sfottendo
-Che c'entra adesso questo? l'età non è mai stato un problema, non ti capisco mi-mi stai lasciando??-
-Sì, cioè non proprio ehmm...forse hai ragione è meglio finirla qui volevo solo dirtelo.- Dice andandosene non mi fa nemmeno replicare in questo momento mi sento come se il mondo mi fosse caduto addosso. Io gli intimo di non andarsene ma lui non mi ascolta continua a voltarmi le spalle, così Inizia insultarlo a mandarlo a quel paese e a piangere disperata non ci sto capendo più nulla mi sento annientata.
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Sono passate due  settimane da quando ci siamo, mi ha lasciato. Ho provato a chiamarlo ma non risponde sono anche andata a casa sua, ma non c'era mai o non voleva parlarmi, anche a scuola mi sfugge non riesco mai a vederlo. Sono disperata il mio cuore ha smesso di battere, piango giorno e notte nemmeno la mia amica riesce a consolarmi, poi c'è Dora che mi ricorda di lui costantemente anche lei sta male  non solo perché io non ci gioco più ma credo che senta la sua mancanza, forse non dovrebbe stare con me, dovrei ridargliela così almeno smetterei di soffrire almeno un po'  e Dora  starebbe meglio.
POV LUI 
È una settimana che sto di merda  a scuola fingo di stare bene per lei, quando la vedo vorrei solo abbracciarla e baciarla dire che va tutto bene che l’amo ma non posso. Non voglio rovinarle la vita così la ignoro anche i miei amici dicono che sto facendo la cosa giusta ma allora perché sono l'unico a pensare che sto sbagliando?
-Tesoro puoi andare tu? io non posso aprire.- 
-Va bene mamma.- Dico aprendo la porta e me la ritrovo davanti con gli occhi gonfi e rossi sembra quasi uno zombie ma per me è stupenda lo stesso.
-Prima che tu possa dire qualsiasi cosa voglio solo darti Dora poi me ne vado. Ormai è chiaro che di me non te ne frega niente se forse non te n'è mai fregato a ogni modo a me fa male tenerla, sarà più felice con te. Non voglio più nulla che ti appartenga. -Dice lasciandomi in braccio la nostra cucciolotta, che abbaia triste vedendola andare via. Istintivamente poso il cane per correrle dietro ma.... 
-Fermo! lasciala andare, se adesso la segui le farai solo del male e l'avrai ferita inutilmente. Sai che stai facendo la cosa giusta. -Dice mio fratello 
-Ma io l'amo, non posso stare senza di lei.-
-Tesoro , ci vuole tempo per queste cose so che adesso entrambi state male. E se come dite vi amate veramente quando tornerai potrai riavvicinarti a lei sono certo che ti perdonerà e sarà come se non fosse mai successo nulla.- Mi conforta mia madre ma questo non mi fa stare meglio al contrario ho paura di averla persa per sempre. 
POV LEI (Qualche giorno dopo) 
Buongiorno!! 
Tesoro, sei radiosa sicura che va tutto bene?
Perché non dovrei? Anche se adesso che ci penso mi è successa una cosa strana questa mattina. Mi sono alzata felice anche se sento che non ricordo qualcosa è come se avessi un vuoto ma più ci penso e più non ricordo.

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Capitolo 3
*** terzo capitolo ***


-Hola Mora!!- Mi salutano le mie amiche 
-Ragazze finalmente che bello rivedervi.- Dico abbracciandole 
-Allora Rebecca com' è la Spagna??- 
-Stupenda anche se l’Italia mi è mancata da morire.- 
-Ma Elisabetta?? Non è con te?-
-No la biondina mi è solo venuta a prendere all’aeroporto, stasera deve lavorare, però vi saluta.- Rispondo a Elisa 
-Peccato! Sarebbe stato bello riunire il vecchio gruppo.- Dice Marta. Con loro due ci siamo  conosciute all’università mentre Elisabetta la conosco dai tempi dell’asilo oltretutto eravamo vicine di casa fino ad un anno fa prima che io partissi per la Spagna eravamo sempre insieme.
-Avremmo altre occasioni Marta. Ho deciso di restare, almeno per un bel po.-
-E con Pablo?? Come fai?-Chiede Elisa 
-Non è un problema, ci siamo lasciati non provavo più nulla per lui non volevo illuderlo.- 
-Allora dobbiamo festeggiare!!- 
-Ovvio sbaglio o siamo qui per questo? Dai entriamo.- 
-Wow guarda, guarda che fighi- Dice Marta fermandosi di colpo sull’entrata della pizzeria pub, facendoci quasi inciampare ma a sua discolpa posso dire che i tre ragazzi difronte a noi sono davvero uno più bello dell’altro. Alti 1.80 circa mori e ben piazzati 
-No… non ci credo scusate ma quella non è Alice l'attrice???- Chiedo vedendo la ragazza che sta insieme a loro chiamata per l’appunto l’attrice perché niente di lei è reale era la più falsa del corso all’università oltre che la più snob antipatica 
-Si hai ragione, ma che ci fa qui?- 
-Uffa!!! Ma dov'è finito il vostro amico?? Giuro che va a finire che non lo sposo più!!-
-Ecco brava ripensaci.- Gli risponde il ragazzo di mezzo 
-Magari cambiassi idea, guarda de vuoi un aiuto quella è la porta- 
-Ma come siamo spiritosi! Vi piacerebbe.- 
-Mmm… si .- Rispondono tutti e tre in coro
-Con il cavolo che dopo il matrimonio mio marito continuerà a frequentarvi.- 
-Tesoro lo farà sicuro se non vuole finire in manicomio solo con te.- Le rispose facendoci ridere dato che avevamo assistito all’intera conversazione a quanto pare non andavano molto d’accordo 
-Chissà chi è lo sfortunato, sarei proprio curiosa di saperlo.- Dico alle mie amiche 
-Spero che non sia lui sarebbe sprecato non credete?- Dice Marta verso la porta che si è appena aperta 
-Decisamente.- Rispondo fissandolo gli altri tre confronto a lui non sono nulla scompaiono lui è alto, muscoloso con due occhi meravigliosi color verde/celeste e poi quell’acconciatura scompigliata bionda/castana lo rende ancora più sexi inoltre…
-Rebecca??? Becca ma sei tu??- Mi chiama una voce riportandomi alla realtà.
-Federico!? Quanto tempo come stai? Ragazze lui è Federico lavoravamo insieme prima che io partissi, loro sono Marta ed Elisa le mie amiche.-
-Piacere. Io sto molto bene a dirla tutta mi sposo, siamo qui per la festa di fidanzamento.- 
-Ah! Non ne avevo idea Auguri, cioè complimenti.- 
-Grazie, ma perché non vi unite a noi. Mi farebbe piacere inoltre voglio presentarti la mia futura moglie.- 
-No ma…- 
-Si! Certo accettiamo.- Mi interrompe Marta.
-Bene allora andiamo.- Dice Federico facendoci strada 
-Mi spieghi perché l’hai fatto??- Sussurro in modo che mi senta solo lei 
-Primo perché i suoi amici sono dei fighi secondo non voglio perdermi Alice che fa l’isterica e terzo non di rifiuta mai del cibo e bere gratis-
-Come vedi non è cambiata.- Mi consola Elisa 
-E va bene mi hai convinto.- Le dico alzando gli occhi al cielo 
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-Chi cerchi?- Chiede Elisa vedendomi girare con lo sguardo in tutta la sala 
 -Nessuno!! Cioè a dire il vero cercavo l’amico che è venuto con Federico non lo vedo più.- 
-Io l’ho visto andare verso il bar il biondino.- Risponde Marta addentando un altro pezzo di pizza.
-Hey ciao. Io sono Rebecca. Tu se non sbaglio sei l’amico di Federico nonché il testimone giusto?- Dico sorridendogli è proprio un bel ragazzo 
-Si, sono io. Scusa ma adesso devo andare.- Risponde freddo e quasi scocciato, distaccato sarà anche bello ma per nulla socievole, un vero stronzo. 
-Non te la prendere fa così con tutte.- 
-Fede! Mi hai spaventato.- 
-Sono così brutto??- Scherza lui 
-No, assolutamente non lo sei. Come mister tenebroso fa così?- 
-So solo che centra una ragazza, non ne ama parlare. Comunque di chiama David e quando non fa lo stronzo è molto simpatico.- 
-Ovvio!- 
-Ti va di venire con noi? Io e i miei amici andiamo a berci qualcosa dopo la chiamano “la festa dopo la festa”.- 
-Originale come nome. Comunque non posso, devo riaccompagnare le mie amiche dopodiché mi dirigo in albergo cioè a Villa Aurora è lì che alloggio.- 
-Pensavo tornassi a casa, Comunque è li che andiamo la barista è la fidanzata di quel ragazzo lì.- Dice indicandomi il ragazzo moro che abbiamo visto appena entrate 
-Non mi dire quello è Gianluca? Betta è la mia migliore amica.- 
-Come è piccolo il mondo. Visto che siamo lì capita.- 
-Certo, farò sicuramente un salto, a dopo.- Dico tornando dalle mie amiche
POV DAVID 
-Amico tutto apposto? Una foto dura di più.- 
-Come scusa?- 
-Dico che se fai una foto alla ragazza che stai fissando dura di più.- 
-Non la stavo fissando, ma guardando è sempre più bella.- Rispondo più a me che a lui.
-Perché la conosci?- Chiede
-No, cioè solo di vista. Dai andiamo a berci qualcosa offro io.-
-Vorrei, ma vedi la rossa dall’altra parte della sala?? Beh al contrario tuo io non mi limito a guardarle perciò vado a farla divertire a dopo straniero.- 
-Sei sempre il solito, fatti valere Giacomino.- Dico ridendo non se ne fa mai scappare una a differenza mia che ancora non sono riuscito a dimenticarla.
-Hey David! Sei dei nostri dopo? Facciamo un Po di baldoria ridiamo e scherziamo- Mi chiede Gianluca 
-Si! Ma prima voglio passare da casa. Devo andare dalla mia piccola non è abituata a stare senza di me per così tanto tempo. Poi vi raggiungo  promesso.- Dico avviandomi verso l’uscita 
-David?- Mi richiama Gianluca 
-Si?!- 
-Com'è stato rivederla?- Aveva capito tutto del mio umore senza che gliene parlassi 

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Capitolo 4
*** quarto capitolo ***


-Hey! Fede ha detto che sei l’amica della mia ragazza.- 
-Esatto sono Rebecca, Becca per gli amici. Mi sembra di averti già visto ma non ricordo dove.-
-Sul serio? Cioè non è possibile non ci siamo mai conosciuti forse Betta ti ha parlato così tanto di me che credi di conoscermi.- Dice quasi nervoso come se stesse mentendo 
-Approposito come l’hai conosciuta?- Chiedo curiosa 
-David, ci ha presentato lui.- 
-Davvero?- Chiesi sorpresa non pensavo che la mia amica lo conoscesse 
-Si è una lunga storia.- 
-Becca! Sei arrivata.- Ci interrompe Federico arrivando con il resto del gruppo e anche se non so perché ci rimasi male nel non vedere mister tenebroso 
-Lui ci raggiunge dopo.- Mi risponde Gianluca come se mi avesse letto nel pensiero 
-Chi?- Dico facendo finta di non capire 
-Pensavo che cercassi David, ma si vede che mi sono sbagliato comunque arriva più tardi doveva tornare dalla sua piccola.- 
-Ah! Si ma… non stavo pensando minimamente a lui.- Mento dispiaciuta chissà chi è la sua piccola probabilmente è la sua ragazza che scema deve essere per forza così del resto un figo in quel modo poteva solo essere già fidanzato 
POV DAVID
Dopo aver parlato a spasso la mia bimba, raggiungo i miei amici. Tutto mi aspettavo tranne di vederla anche qui, ma dovevo aspettarmelo la barista è la sua migliore amica sono come sorelle. Stavolta però non la voglio ignorare sono stanco di fingere voglio starle il più vicino possibile. 
-Allora?! È qui la festa??- Dico raggiungendo il tavolo dei miei amici 
-Spendere! Le tue amiche dove l’hai messe?- Dico riferendomi a Becca
-Sono… cioè le ho riportate a casa, stasera guidavo io e loro domani lavorano.- Risponde un po  confusa non tanto per la mia domanda ma più per il mio atteggiamento credo, anzi ne sono certo. 
POV REBECCA 
Tra uno scherzo e l’altro ci divertivamo da matti, anche con mister tenebroso che a quanto pare era diventato uno spasso sembra un’altra persona da quando è qui. Se prima mi aveva evitata adesso mi coinvolge su tutto all’inizio ero spaesata dal suo comportamento ma poi mi sono lasciata trasportare 
-Scusa per prima. Sono stato uno stronzo!-
-Tranquillo! Non ci avevo nemmeno fatto caso.-
-Bugiarda! Risponde ridendo. Ma grazie per aver mentito, mi sento meno merda.- 
-Mi hai sgamato complimenti, posso chiederti perché ti sei comportato così?- 
-Ero stanco per il viaggio. Non volevo essere scontroso.- 
- Non importa, hai comunque recuperato punti.- 
-Wow! Non credevo che mi dessi un punteggio, a che punto sto?- Dice ammiccando facendomi arrossire
-Io…cioè volevo dire che non sei stronzo come sembravi. Anzi sei molto simpatico.-
-Sei bella quando ti imbarazzi.- Mi sussurra all’orecchio prima di partire e il mio cuore perde un battito. 
-Dove vai fratello?!- Gli chiede Giacomo
-Torno subito, vado solo ad ordinare altri drink, pare che Gianluca si sia perso.
POV DAVID 
-Che ci fai tu qui!?!!- 
-Ciao anche a te Betta.- Le dico sorridendole ricevendo un’altra occhiataccia da parte sua 
-Amore calmati.- Sì intromette il mio amico. 
-Gianluca ha ragione, non agitarti non mi ha riconosciuto.- Dico con l’amaro in bocca anche se non voglio ammetterlo mi spiace 
-E come potrebbe?? Se non ricorda nemmeno che esisti.- 
-Non c'è bisogno che tu melo ricordi, pensavo che se mi avesse rivisto… comunque non è importante. Voglio solo stare un po con lei.-
-Non è una buona idea! E tu lo sai meglio di me.- Mi rimprovera Elisabetta
-Sai che non le farei mai del male, per favore. Dimmi dove alloggia.- 
-Come sai che non dorme a casa? Sei stato tu??- Dice rivolgendosi a Gianluca 
- Non prendertela con lui, voleva solo aiutarmi, vedermi felice.- 
-David ha ragione e poi anche Rebecca è felice. L'hai detto tu stessa con le brillavano gli occhi da tanto tempo.- 
-Io… non so che fare non voglio vederla soffrire di nuovo mi spiace ma…- 
-Ti prego.- Le dico quasi supplicandola 
-E va bene, ti aiuto. Stasera resta qui a dormire però non ha voluto una camera dorme nella camera di servizio accanto alla lavanderia, quelle stanze là infondo.- Dice sospirando 
-Grazie!- Dico baciandola sulla guancia 
-Hey! Amico è la mia ragazza ti ricordo.- 
- Lo so! Te l'ho presentata io. Comunque tranquillo torno dalla mia bella. Ah!! Quasi dimenticavo porta qualcosa da bere, era la mia scusa.- 
-E i drink?? Dove sono?- Chiede Federico vedendomi tornare a mani vuote.
-Eccoli, Eccoli! Sono qui.- Dice Betta con il vassoio pieno di drink 
                ~~~~~~~~~~~~~~~~~ 
-Dov'è Rebecca?- Chiedo non vedendola da dieci minuti 
-È da Betta.- 
-Perfetto! Saluti tu tutti per me??!? Credo di non tornare.- 
-Vai pure ti copro io. In bocca al lupo amico.- 
POV REBECCA 
-Betta mi serve una bottiglia d’acqua vuota, Voglio fare un gavettone a David, non è giusto che subisca solo Federico gli scherzi stasera. Ti prometto che poi ti aiuto a pulire se faccio casino con l’acqua.- 
-A chi vorresti fare il bagno tu?- Dice una voce alle mie spalle.
-Merda!! E adesso?- 
-Tieni corri in lavanderia, lì c'è il rubinetto.- Mi suggerisce Betta 
Ma a quanto pare David è più veloce, mi ha già raggiunta. E io sono i  trappola tra il muro e il lavello. 
-Ti consiglio di non farlo!- Dice sempre più vicino a me.
-Perché? Altrimenti che fai?- Lo sfido, mossa sbagliata dato il suo ghigno, è sempre più vicino sta per baciarmi.
-Ma che fai?- Dico bloccandolo sentendo il mio cuore scalpitare dato la sua vicinanza. 
-Torno a vivere finalmente!- Risponde baciandomi. 
Un attimo dopo mi ritrovo nella mia stanza nuda sul letto con lui, è proprio vero che c'è sempre una prima volta per tutto, non sono mai stata una ragazza da una botta e via figurarsi concedersi al primo incontro, non so perché ma con lui non ho voglia di aspettare. 
           ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
-David, David?!?- Chiamo non sentendo la sua presenza accanto a me. Apro subito gli occhi mettendomi a sedere sul letto accorgendomi di essere sola nemmeno i suoi vestiti ci sono più. 
-Che idiota! Dovevo capire che voleva solo divertirsi, sono proprio una stupida!- Dico appoggiando la testa fra le gambe 
-Perché saresti stupida??-
-David?!?!! Pensavo che te ne fossi andato.- 
-Non ci penso nemmeno, sono solo uscito a prenderti questo.- Risponde porgendomi un sacchetto con dentro un bombolone alla crema caldo 
-Ma come hai fatto a sapere che amo i bomboloni alla crema e non al cioccolato??-
-Bhe io…-
-Ah! È ovvio Betta, quella chiacchierona.- 
-Esatto! Proprio lei. Ma pensavi davvero che me né ero andato prima? Senza salutarti? Dopo aver passato tutta la notte insieme- 
-Scusa ma tu cosa avresti pensato? Il letto era vuoto, tu non rispondevi era ovvio che…- 
-Che fossi andato a prendere la colazione.- Mi risponde interrompendomi, per poi baciarmi 
POV DAVID 
-Vorrei poter rimanere ancora ma devo andare c'è qualcuno che mi aspetta.- 
- Che cosa?- Dice allontanandomi e subito capisco il malinteso 
-Parlo della mia cagnolina.- La rassicuro 
-Ti diverti proprio a farmi sentire una stupida non è vero??- 
-Un Po!- Ammetto mi piace quando si mostra fragile 
-Voglio rivederti!- Dice improvvisamente 
-Puoi starne certa, non ti lascio più andare. Facciamo così, adesso io vado a casa sistemo un Po di cose e poi stasera passo a prenderti e usciamo. Ti offro un  vero primo appuntamento che ne dici?- 
-Che è un ottima idea.- Sono felice che voglia rivedermi mia madre aveva ragione questi anni che siamo stati lontani non contano io provo esattamente le stesse cose di allora. Ed è difficile doverla lasciare anche se per poche ore specie dopo aver passato la notte con lei e spero che quando stasera le parlerò lei non mi lasci, ci ho pensato molto stamani mentre dormiva e ho capito che non è giusto non dirle tutta la verità anche se ho paura della sua reazione, spero  che l’amore questa volta possa bastare. 


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Capitolo 5
*** ultimo capitolo ***


Dopo aver passato tutto il pomeriggio in giro con Betta a parlare di David e di come mi faceva battere il cuore ero tornata in Villa a prepararmi. 
-Sei sicura di uscire con lui?- Chiede la mia amica titubante 
-Non capisco perché sei così contraria al fatto che io esca con lui. Pensavo che ti stesse simpatico. Non è lui che ti ha fatto conoscere Gianluca? Approposito non mi hai mai detto come è iniziata la vostra storia.-
-Si, bhe diciamo che entrambi vogliamo bene a una persona però lui per il suo bene l’ha fatta soffrire molto ed io non sono mai riuscita a perdonarlo per questo, non fino infondo almeno.- 
- Mi spiace! Ma sono sicura che tra noi le cose andranno diversamente, forse aveva le sue ragioni per aver fatto quello che le ha fatto infondo L hai detto tu stessa che l’ha fatta soffrire per il suo bene. Non so perché ma ho la sensazione di conoscerlo da una vita. So che non mi farà del male.-
-Ma si! Hai ragione scusa. Dai vieni qui che ti alliscio i capelli.- 
          ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Mi stavo mettendo il giubbotto per scendere in giardino ad aspettare David quando dei lampeggianti attirano la mia attenzione, scendo di corsa nell'atrio e chiedo a Michele il portinaio nonché il babbo di Betta cosa sia successo. Quando vedo il paramedico caricare nella barella David privo di sensi.
-Cosa è successo?? David, David, David rispondimi dove lo stanno portando??- Urlò in preda alla disperazione 
-Tesoro conosci questo ragazzo?- Mi chiede Michele.
-Si, dovevamo uscire insieme io…io…- Rispondo iniziando a piangere 
-Non so bene cosa sia successo, camminava poi all’improvviso si è sentito male e si è accasciato a terra e ho chiamato l’ambulanza.- 
-Papà ma che…. O mio Dio David devo avvertire….-
-Sai dove abita???-
-Si, io lo so abita hai quartieri alti è il primo palazzo andate qui ci penso io.- Dice Betta a suo padre 
-Va bene. Rebecca andiamo.- 
Arrivati davanti alla sua abitazione mi ritrovo una decina di nomi nel citofono e mi rendo conto di non conoscere il suo cognome così suono a tutti i campanelli sperando che qualcuno mi apra.  Una volta dentro il palazzo inizio a chiedere di chi sia figlio un ragazzo di nome David e che si è sentito male, che l’hanno dovuto portare i  ospedale. Un signore in vestaglia si affaccia per le scale, chiedendomi cosa fosse successo e che lui era il padre.
-David, io… non so cosa sia successo dovevamo uscire ma si è sentito male, ha perso i sensi.- 
-Caro che succede? Che ci fai tu qui? Cioè volevo dire entra pure stai tremando, stai bene?- Mi chiede una donna bionda alta snella sulla quarantina 
-Io… non si deve preoccupare per me, ma vostro figlio… lui non sta bene dobbiamo correre in ospedale lui…-
-Adesso sta meglio. Ho appena parlato con un collega, l’hanno stabilizzato, ha avuto una delle sue crisi.- Ci tranquillizza il padre di David 
-Crisi?? Ma di cosa parlate? Vostro figlio è malato?- Chiedo preoccupata 
-Purtroppo David ha una malformazione al cuore, non possiamo operarlo, può fare una vita normale ma deve comunque stare attento alle troppe emozioni.- Risponde suo padre 
- Vuoi da bere cara?- Mi chiede sua Madre è come se avessi già vissuto tutto questo mi sento frastornata 
-No grazie, io vorrei andare da lui.- 
-Ma certo! Dammi solo il tempo di vestirmi poi ti accompagno.- Dice sorridendomi suo padre mentre sua moglie continua a fissarmi come se .i conoscesse da tempo. 
Dopo cinque minuti suo padre è pronto stiamo per uscire da casa quando si apre la porta ed entra un ragazzo molto simile a David ma più grande con un cane al guinzaglio 
-Mamma, papà dove andate? Becca?? Ma che ci fai tu qua.- 
-Ci conosciamo?- Chiedo sorpresa 
-No, scusa ti ho scambiato per un'altra ragazza.- Dice superandomi di fretta abbassando lo sguardo con in braccio la cagnolina.
Distinto mi volto seguendolo con lo sguardo e mi vedo riflessa nel grande specchio che c'è nell'atrio è di colpo la mia immagine mi dice “APRÌ GLI OCCHI REBECCA! CERCA DI RICORDARE.” 
-Rebecca!- Mi chiama sua Madre destandomi dallo stato di confusione in cui mi trovo, ma la ignoro e vado dietro al ragazzo chiamando per nome il cane è come se fossi in modalità robot non riesco a capire cosa sto facendo o dicendo 
-Dora, Dora vieni qua bella.- E subito il piccolo batuffolo dorato salta giù dal ragazzo e mi viene incontro facendomi mille feste.
-Questo cane è mio! Io sono già stata qui. Tu sei Mattia il fratello di David, e lei è la signora Carmen, mentre lei è il dottor Alexander o mio Dio! Adesso ricordo tutto e stavo con vostro figlio.- 
-Tesoro, vuoi…vuoi sederti?- 
-No!- Dico scostandomi da lei 
-Io… io voglio andare da David, prima di tutto voglio sapere come sta. Poi penserò al resto.- Rispondo avvicinandomi alla porta 
Arrivati in ospedale non mi fermo nemmeno alla reception per sapere dove si trova, lo sento fin troppo bene dal corridoio discutere con l’infermiera, segno che si è già ripreso 
POV DAVID 
-No, tu non capisci, io Deco uscire Adesso! La mia ragazza mi aspetta, devo dirle la verità e cosa è successo.- 
-David , sai anche tu che hai avuto una crisi, dobbiamo fare degli esami, rimettiti a letto.-
-Ero solo emozionato, la felicità mi ha destabilizzato tutto qui. Per favore dimettimi.- 
-Smettila adesso! Fai come dicono torna a letto fai come dice l’infermiera nelle tue condizioni non devi agitarti, lo sai.- Mi rimprovera Rebecca abbassando lo sguardo 
-Finalmente!! Qualcuno che ti fa ragionare, miraccomando signorina lo faccia rimettere a letto, io torno appena finisco il mio giro di visite.- Le risponde l’infermiera andandosene 
-Sei cambiata, ti è tornata la memoria non è vero?- Chiedo avvicinandomi a lei, che prontamente si scosta 
-Non volevo che ricordassi, non così almeno ti avrei detto tutto stasera, ti avrei spiegato che…- 
-Cosa?? Cosa mi avresti detto? Che non mi ami? Che ieri sera era stato un ricordo per festeggiare i vecchi tempi?- Dice arrabbiata per poi esplodere a piangere ed io non resisto non posso vederla stare così male la prendo per i fianchi e l’attiro verso il mio petto abbracciandola 
-Io ti amo, ti ho sempre amata non ho mai smesso di farlo. Quando ieri ti ho vista mi sono spaventato, sapevo che non ti ricordavi di me, ma una parte di me sperava che ti bastasse parlare un po l’altra parte era spaventata che questo potesse avvenire e ho provato a ignorati, ma è stato più forte di me quando ti ho rivista anche a Villa Aurora lì ho capito che il destino ci stava offrendo un’altra possibilità.- 
-Se come dici mi amavi perché allora mi hai lasciata? Cosa ne è stato dei nostri progetti ma soprattutto perché non sei tornato da me- Dice scostandosi guardandomi negli occhi 
-Eravamo dei ragazzi, tu eri minorenne e avevamo tutti contro, Ho avuto paura tutti mi hanno detto che ti avrei rovinato la vita, che mi avresti odiato prima o poi se ti avessi lasciato scegliere di partire con me. Ero confuso e mi sono lasciato convincere che avevano ragione che l’amore che provavamo non bastava, ma facendo così ti ho ferita e quando mi hai riportato Dora tutto quello che volevo fare era correrti dietro, ma non potevo. Così ho lasciato che tu mi odiassi. Poi qualche anno dopo sono tornato finalmente potevamo riprendere la nostra storia ma mi sbagliavo, ho provato ad avvicinarmi a te, ti ho incontrato per caso ma quando mi hai visto sei passata avanti come se non mi conoscessi eri assieme a Betta anche lei quel giorno ha fatto finta di non conoscermi. Sono stato a casa tua e tua Madre mi ha detto cosa ti era successo che un bel giorno ti eri svegliata e mi avevi cancellato dalla tua vita.- 
-Io non ricordo di averti mai visto cioè possiamo anche esserci incrociati ma tu non … Non hai insistito non…-
-Ti sbagli, l’ho fatto ma tu eri già partita quando sono tornato a casa tua tu eri già in volo per la Spagna, sono tornato da Betta per sapere quando saresti tornata, cosa facevi là volevo partire raggiungerti e l’ho fatto ma quando ti ho trovato eri così…. Felice senza di me, perciò ho pensato che fosse meglio così volevo dimenticarti, ma credimi quando ti dico che non ci sono mai riuscito.- Le dico asciugando le sue lacrime 
-Promettimi che non farai più soffrire, che non mi lascerai mai più.- 
-Telo prometto. Ti Amo non ci lasceremo più.- Dico sigillando la mia promessa con un bacio 
                                                      FINE

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