Illusion of the ripper's revenge

di whiterose21
(/viewuser.php?uid=1065192)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la vendetta di Sara ***
Capitolo 2: *** La vendetta di Mia ***
Capitolo 3: *** La famiglia misteriosa ***
Capitolo 4: *** Attacco non previsto / il ritardo ***
Capitolo 5: *** L'allievo di Nathalie ***
Capitolo 6: *** Intermezzo intervista con il killer ***



Capitolo 1
*** la vendetta di Sara ***


Dopo la vendetta di Nathalie e le celebrazioni del suo funerale, passarono anni e le voci su di lei si sparsero da per tutto passando anche nei corridoi di un collage, in cui una ragazza di famiglia ricca, non faceva altro che rovinare i suoi compagni di classe, una di loro stufa di questo comportamento disse la sua, allora lei e il suo gruppetto di amiche persero di mira la giovane, che ben presto si rivolse al preside che non potendo fare niente, fece solo un richiamo ma nient’altro, visto che la famiglia della bulla era anche una grossa finanziatrice della scuola.
<< Sono stufa del comportamento di Andrea >> disse la ragazza che veniva tormentata << Cindy non avevi detto che avresti sopportato? >> chiese l’amica << Miky ormai le cose si sono fatte serie non hanno espulso lei, che ho riferito tutto >> disse Cindy << Ti sei rovinata l’ultimo anno facendo così >> disse Miky poco di conforto, le due ragazze dirigendosi in mensa non sapendo cosa la aspettava, mentre le due si sedevano Andrea e la sua compagnia vi entrarono, presero qualcosa da mangiare, poi si diressero alla prossima lezione del professor Worren, il prof era un esperto di occulto e di solito parlava di come le persone potessero credere all’esistenza di oggetti o luoghi maledetti, infatti ora il programma prevedeva cose molto più serie, era un corso facoltativo ma che a molti era piaciuto come a Cindy e Miky che vi si erano iscritte << Oggi parleremo di quella casa maledetta? O della cassetta? >> chiese Cindy curiosa << Non penso, per me oggi parleremo della corrispondenza per l’inferno >> disse Miky eccitata << Sciocche credete ancora a queste cose? >> chiese Andrea presentandosi d’avanti alle due con il solito smacco e arroganza, le due si ammutolirono per poi entrare il professore appena entrò comunicò una cosa << Ragazzi prima di iniziare la lezione di preparazione alla gita voglio che prendiate le autorizzazioni e me le consegnaste con i soldi >> disse il prof tutti gli alunni fecero come detto poi si passò alla lezione << Bene ora passiamo alla lezione, come sapete andremmo in Russia, o più precisamente nella regione nel Uhta, lì vi fu un manicomio che vi ospitò centinaia di persone >> disse il prof spegnendo le luci e accendendo il monitor << è li nasce anche la leggenda di Nathan la squartatrice >> disse mostrando la foto sbiadita di una ragazza vestita in nero << Questa però è solo un immagine su Intenet, se fosse stata quella reale ora saremo tutti maledetti >> disse con una risata << Comunque non andremmo lì per niente, anzi proveremo se la leggenda sia vera o no >> disse lui serio << Un ragazzo di recente è stato trovato assassinato fuori il viale di casa sua e il sangue era riversato tra le righe delle mattonelle di casa sua, esattamente come nella leggenda il direttore sporca la strada di un vicolo ceco formato da sassi, il ragazzo gli fu portato il cuore al esterno e usato come del pongo esattamente come nella leggenda, poi smesso di battere fu lasciato in quello stato fino a quando dei vicini non hanno chiamato la polizia locale, questo caso è il 34 esimo esistente, in passato altri uomini furono uccisi così >> disse cambiando immagine e facendo vedere un cimitero << Tutti fatti nello stesso identico modo, io penso che non sia il killer originale a fare tutto ma dei simulatori, qui potrebbe anche essere sovrannaturale quindi un assassina vecchia di 198 anni potrebbe risorgere quindi state attenti e non fate il rituale >> disse il professore << Prof potrebbe farci sapere come fare il rituale o in quali circostanze Nathan potrebbe risvegliarsi? >> chiese Sara una studentessa che oggi ha 18 anni e sono passati 3 anni dai suoi avvenimenti << Va bene, Nathan può essere evocata tramite una ferita di rabbia verso una persona che ci ha tradito o ci ha fatto del male, come racconta la leggenda omicidio, sopruso, maltrattamenti psicologici o fisici, bullismo, terrorismo sono opzioni per evocare Nathan, questa vendetta viene fatta da coloro che hanno sofferto tramite un grave atto fatto da qualcuno, esempio i nostri genitori, o i ragazzi e le ragazze che vi lasciano o lasciate, fate una vendetta e chiunque sa di questa leggenda evocherà uno spirito di vendetta contro di lui, soprattutto tu Sara, infondo capisco se lo vorrai fare, comunque il rituale si può fare prendendo dal Uhta un oggetto di Nathan, e chiamare il suo vero nome fino a quando non sentirete gracchiare un corvo, allora lei sarà alle vostre spalle vi consegnerà l’ oggetto e scriverete il nome della persona che odiate, allora Nathan si vendicherà per conto vostro uccidendo quella persona, facendo sì che il corpo venga ritrovato con il cuore fuori dalla cassa toracica, quindi a tutti voi soprattutto tu Sara, pensateci bene perché il prezzo da pagare per ciò… è l’inferno se non restituite l’oggetto entro fine rituale >> disse il professore serio, ma Sara non poteva dimenticare cosa fece il suo ex fidanzato a sua sorella e la sua migliore amica, non poteva accettarlo, lo odiava ancora, soprattutto ora che sapeva che sarebbe uscito per una condizionale che gli ha diminuito la pena, non dimenticherà mai però lo shock di sua nipote quel giorno, lui ha rovinato la sua vita solo perché lo ha lasciato per stare con un altro, domani quando andranno in Uhta sarà il giorno della sua vendetta, , lei andò a casa dei suoi genitori, vide sua nipote ormai ha dieci anni ancora scioccata, oggi sarebbero andati dallo psicologo, come sempre ma niente può togliere quello che è successo dalla mente di una bambina, aveva solo sette anni quando Samuel Kortis uccise brutalmente la sorella maggiore di Sarah e basta.
Una volta tornati a casa Sara ebbe l’allucinazione di vedere Samuel fuori da casa sua brandendo un’  ascia imbrattata di sangue, a lavoro non finito le sembrò che la testa le si girò verso di lei << Devi soffrire ancora >> ormai era ciò che sentiva ogni giorno, “quel ragazzo doveva morire, non doveva passarla liscia” è ciò che pensava tutti i giorni, ormai non aveva pace fin che avesse avuto vita, ma era ciò che sperava anche lui.
Quella sera preparò bene i bagagli per l’ Uhta, prese maglioni pesanti, tre giacche a vento, delle tute pesanti, e pantaloni pesanti, però non dimenticò la pala da neve, una torcia e una pala per diseppellire Nathalie, fece un porto speciale per portare la sua nipotina, poi la sua nipote era con lei << Zia Sara, perché portiamo queste cose dietro? >> chiese la piccola in modo innocente << Per vendicare la mamma >> disse la ragazza guardando la bambina di dieci anni, << Da quel cattivone? >> chiese la bambina, << Si, lui non toccherà ne te ne me, nemmeno i nonni >> disse Sarah piena di odio, infondo anche sua nipote Mary era rimasta coinvolta anche lei desiderosa di vendicarsi su quell’uomo.
Il giorno successivo furono le prime a svegliarsi per partire in Uhta, arrivarono al aereo porto dove le aspettava il professore, non vi erano altri in quel momento, poi iniziò a riempirsi di altra gente, tutti quelli che andavano avevano un rancore verso qualcuno, una volta partiti verso la Russia, tutti pensavano a come evocare Nathan, altri a come fare lo scherzo, ma quando arrivarono nella capitale Mosca da lì presero un autobus che li portò in un albergo in Uhta, li poi presero un altro bus che li portò al manicomio abbandonato, dove iniziarono i gruppi di ricerca, già il tempo non era messo bene, però Sara prese Mary per mano e la portò alla ricerca, visto cosa stava succedendo voleva che quel fantasma venisse disseppellito subito, dopo ore con la propria squadra di ricerca iniziarono a raccontarsi storie visto che il tempo non era dei migliori e tutti e cinque avevano un sacco a pelo, << Non ho sonno zia Sara posso andare in giro? >> chiese la bambina, << La accompagno io se vuoi >> disse Cristi una brava ragazza, Sara annui e poi guardò John e Eric << Come mai sei ossessionata nel evocare quella morta? >> chiese John visto che vedeva Sara così decisa << Già sei tipo ossessionata è successo qualcosa di grave nel tuo passato? >> chiese Eric, Sara si strinse e ripensandoci forse davvero non aveva senso, iniziò a raccontare cosa la spingeva a fare ciò << Capisco amica ma non è affatto sano rimanere con questa rabbia dentro, e poi convivere con un simile dramma non è facile ma lui merita di pagare dopo la morte e si spera che venga il più tardi possibile quindi dimentica questa faccenda e basta, divertiamoci siamo qui per questo giusto? >> disse Eric spontaneo << Io in verità appoggio la situazione di Sara, simili soggetti devono solo rimanere per il resto della loro vita dove non possono uscire, invece contano anche le sfumature, se quello esce con vigilazione probabile che tua nipote e la tua famiglia siano i prossimi, quindi approvo che tu lo faccia uccidere >> disse John che ha subito una cosa simile a Sara, << Non vi capisco, così ossessivi con la vendetta >> disse Eric sospirando, Sara ricordò perché era lì in quel momento, poi sentì sua nipote tirarla, ormai era sera ed era scoppiato un temporale mentre si sentì la voce della bambina parlare << Zia Sara guarda >> disse la piccola con un ciondolo in mano poi vide l’ incisione dietro la medaglia recitava “ Nathalie A. Trevel “ tolse la parte con la “Lie” e il resto del cognome cera scritto “Natha” << Abbiamo trovato un oggetto maledetto >> disse vittoriosa Sara per poi correre nel cimitero e iniziare a cercare la tomba di Nathan, cosa possibile conoscendo il nome, fu seguita dalla nipote che vide la zia scoprire una tomba e vedere un corvo appollaiarsi su un ramo Sara recitò il nome fino a quando il corvo non iniziò a gracchiare, allora vide la tomba sollevarsi e uscire una ventenne, i capelli bianchi, pelle bianca come la porcellana, e occhi acqua accesi, vestita con un abito funebre in decadenza << Perché mi hai chiamato? >> chiese guardando Sara << Devi uccidere un ragazzo lui mi ha tolto a me le persone più care >> disse subito Sara riprendendosi dalla trance, << Oh una vendetta, e dimmi chi ha ucciso di così importante? Raccontami la tua vita >> disse Nathalie con decisione Sara iniziò a raccontare tutto singhiozzando e piangendo, anche di sua sorella e di come il suo ex ragazzo l’avesse uccisa come la sua migliore amica << Capisco, farò giustizia a quelle anime >> disse Nathalie << Il nome del ragazzo qual è ? e quando sarà rilasciato? >> chiese subito la donna in bianco << il suo nome è Samuel Kotis, e uscirà il 17 giugno 2018 alle nove di mattina >> disse lei << Siamo già nel 2018 quindi >> disse Nathan calma e di sicuro non sembrava uno spirito arrabbiato, << Cercherò di abituarmi, a vendetta finita voglio che tu dia quel ciondolo a un altro tramite, tanti vogliono vendetta quindi fai così e vedrai altra come te dopo il tutto >> disse lei, andandosene e lasciando il corvo e poi la pioggia aumentò e Sara venne travolta da tutto il vento e la pioggia da rimanere tramortita e svenire in quel gelo.
Il mattino successivo Sara si risvegliò nella sua camera di albergo insieme alla sua nipotina ancora preoccupata, << Per fortuna ti sei svegliata Sara >> disse il professore, << Ti abbiamo trovato a terra bagnata e sporca di fango, abbiamo deciso di portarti qui, hai dormito tutti ieri e l’altro ieri >> disse il professore, sollevato poi si sentì un corvo e Mary iniziò a tirare la manica con il panico, aveva in mano un cellulare e un medaglione << Professore può lasciare me e Mary da sole? >> chiese Sara e il prof se ne andò dalla stanza del ospedale << Oggi pomeriggio ritornerete in Hotel >> disse prima di uscire Mary porse il telefono a Sara che guardò subito cosa non andava, vide i messaggi da parte di uno sconosciuto c’era scritto “Ti sono mancato Sara?” chiedeva e poi vi erano altri messaggi come “Sono Samuel” o “oggi sono uscito” poi vi era un audio spaventoso che diceva che se non gli rispondeva entro oggi avrebbe ucciso i suoi genitori, e lì che cercò di scrivere per spiegare tutto, gli arrivò un immagine della casa e lo sconosciuto scrisse “Brava, hai risposto prima che entrassi in casa tua, non vedo l’ora che torni” scrisse per poi non farsi sentire, voleva fargliela pagare a tutti i costi << Sara anche la signora bianca ha visto? >> chiese la piccola Mary << Si lei ha visto tutto, la pagherà lo giuro >> disse Sara ormai con quel obbiettivo, non riuscì per niente a divertirsi, nemmeno quando furono tornati al albergo, e così per le tre settimane in Uhta, poi tornarono in America, il ciondolo di Mary ha al collo se lo fece ridare ciò che aveva promesso a Nathan, lo avrebbe fatto, infatti a fine della sua permanenza in Uhta, fecero in tempo a tornare a casa dove Samuel era lì ad aspettarla e Sara piena di furia non lo degnò di uno sguardo né di altro.
Tornata a casa propria fece subito una chat con il suo ragazzo, << Samuel per favore non mi contattare più a meno che tu non sia pentito di ciò che hai fatto o scusarti che sarebbe davvero il minimo, se per altro dopo gli scorsi avvenimenti non voglio più parlarti >> scrisse Sara, fu letto subito il messaggio << Perché dici così?  Infondo di cosa mi dovrei scusare? Di aver detto a tua nipote che ho ucciso sua madre? O di aver ucciso tua sorella e la tua amica? >> scrisse lui << Questo sarebbe il minimo >> scrisse lei << Non farmi ridere, anche tu mi hai spezzato il cuore e non ti sei mai scusata >> scrisse lui << Lo sto facendo adesso, ma quello che hai fatto è più di un cuore spezzato, tu hai tolto la vita a persone che non centravano niente con noi due >> scrisse lei << hahaha mi stai solo facendo ridere, io scusarmi di averti fatto soffrire come tu hai fatto soffrire me? >> scrisse lui << Già mai ora io sono fuori quindi inizieremo di nuovo le cose da capo, che ti piaccia no >> aggiunse << Perché cosa mi potrai fare uccidermi? Uccidere mia nipote o la mia famiglia? Già il peggio lo hai fatto se peggiori la tua situazione farò un provvedimento drastico >> scrisse lei << Sara non fare la scema, mi hanno rilasciato dopo avermi tenuto in un istituto psichiatrico per quanto una settimana? Ah poi che provvedimenti prenderesti? Andresti dalla polizia? >> scrisse per  poi sentire un respiro gelido e in sotto fondo il suo nome << Chi ha scritto che avrei chiamato la polizia? >> chiese Sara per poi non ricevere nessun messaggio.
Samuel stava cercando nella sua stanza la provenienza di quel suono, seguendo quella voce gelida per poi ritrovarsi il cadavere di colei che ha ucciso per prima, Nina era d’avanti a lui con la testa rivolta verso il basso sembrava piangere, << Non sei morta vedo >> disse prendendo un coltello per poi caricare la vittima con il coltello ma colpì solo la cucina e sul muro si materializzarono delle impronte di sangue con la scritta insanguinata “Samuel” poi il nome riecheggiò in modo inquietante per la casa, lui con il coltello si precipitò nella sua stanza dove Nina stava camminando provò ancora a ferirla ma finì sopra il letto  con la lama del coltello infilata nel materasso, Nathalie materializzata dietro di lui prese il coltello e  pronunciò il suo nome facendolo girare << Samuel >> disse nel modo inquietante che lui aveva sentito, si girò e vedendola inizi a ridere << Sei un amica di Sara, vero? >> chiese. Nathalie lo fisso e basta << Cosa? Vuoi accusarmi di aver ucciso loro due? Sai i morti non parlano >> disse per poi ritrovarsi pugnalato al petto e a urlare, Nathalie non vi diede colpo incise la cassa toracica la aprì facendolo soffrire, espose le ossa che proteggevano il cuore e le ruppe, poi prese il cuore in mano e iniziò a stingerlo facendo usciere il caldo sangue che già aveva sulle mani, lo allargava e lo stingeva come se stesse giocando, ma la vittima soffriva, lo fece soffrire fino a quando il cuore non smise di pulsare poi passò alla parte finale gli inferse 57 pugnalate come ha sempre fatto, poi sorrise non mise a posto nulla, e lasciò il coltello vicino alla vittima, lasciando che la polizia la famiglia e la polizia lo trovassero in quello stato, mentre un corvo di fuori gracchiava un ufficiale estendeva il rapporto, e la famiglia si disperava, Sara che era lì d’avanti vide il corpo venir portato via, tirò un sospiro nel sapere morto quello psicopatico, poi riguardo alla promessa guardò il corvo mentre gracchiava << Va bene vieni qui >> disse lei prendendo il corvo e consegnandogli il ciondolo che lui afferrò con il becco portandolo via, il corvo percorse molte miglia prima di lasciare cadere il ciondolo vicino a un parco dove un ragazzo dai capelli castani e gli occhi scuri lo prese.   

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La vendetta di Mia ***


La ragazza non sapeva dell’esistenza del ciondolo, eppure non aveva ancora nessuno da odiare, o almeno ce lo aveva ma non poteva adesso concentrarsi sulla sua vendetta, doveva controllare suo fratello Peter, ormai in coma, tutta colpa della loro babysitter, una persona di cui si fidavano cecamente, quella sera non dimenticherà mai le grida di suo fratello minore Elijah mentre quel mostro lo portava via, aveva il suo nome era Mia Bolger, è al tempo aveva sei anni, quando Katie Drews venne a casa loro perché la loro mamma era in ufficio a lavorare, i più grandi di lei Josie e Peter avevano solo dieci anni, Ketie quella sera teneva in braccio Elijah ancora neonato, piangeva e quella pazza attendeva che i piccoli si addormentassero per poterli uccidere, però stava chattando con qualcuno e bene Mia era sicura che era la loro mamma, ricorda bene che Peter era uscito a controllare la situazione, bene vi furono dei rumori come se qualcosa era rotolato giù, e bene Peter non si era fatto ancora vedere, quindi Josie voleva andare a vedere, fu per la piccola come una sensazione che non avrebbe più rivisto la sua sorella maggiore quindi iniziò a piangere facendo sì che le due bambine si chiudessero dentro, sopravvivendo a quel attacco da parte di una babysitter pazza, le ricerche della polizia furono inutili ancora non avevano trovato Elijah e da allora sono passati nove anni, ormai Mia aveva diciotto anni, e ha sentito parlare della maledizione legata al ciondolo, infatti ormai sapendo il cognome di Katie e del suo compagno aveva rintracciato Elijah da sola, trovandolo nella stessa scuola elementare che aveva frequentato da piccola, lei sospettava che fosse lui, quindi voleva punire la Drews per ciò che aveva fatto a sua madre, la madre di Mia Noemi si tolse la vita dopo aver stipulato una poliza assicurativa, ma non era per i soldi che lo aveva fatto ma per i suoi figli, aveva lasciato una cassetta che ogni notte Mia ascoltava ripensando che forse poteva fare qualcosa, ma ormai non vi era speranza forse se “Katie non fosse stata assunta Elijah sarebbe li, se gli assistenti sociali avessero guardato il profilo psicologico di Katie meglio non sarebbe venuta li quella notte, se solo non avesse mandato Peter in coma e non avesse preso Elijah la mamma sarebbe viva” pensò mentre piangeva ormai da molto tempo, guardò il ciondolo poi si ricordò del rituale che le aveva detto una sua amica delle superiori, guardò la incisione dietro “Nathalie A. Travel” lesse, poi andò su internet trovò il rituale, forse vi era un modo per far sì di punire Ketie e il suo compagno, voleva fare quel rituale a tutti i costi, ma la prima sera non funzionò, il giorno seguente si presentò al tribunale e ancora interrogavano Ketie che con il suo avvocato difensore cercavano di far passare la loro madre come una depressa suicida per via della separazione dal marito, ma dopo tante disperate richieste furono fatte le analisi su Elijah scoprendo che era il figlio dei Bolger, almeno la famiglia ebbe quella soddisfazione, ma il giudice disse che si come il bambino era abituato ormai al clima di casa Drew sarebbe rimasto con loro e avrebbe ancora portato il loro cognome, “come poteva essere la giustizia ceca per loro? Elijah doveva venire con noi!” pensò Mia mentre Ketie aveva già il sorriso sotto i baffi ma ciò che distrusse Mia fu quando Elijah corse da Ketie chiamandola mamma, ormai era il limite, non gli permetteva neanche di vedere Elijah ormai Mia si era stufata, questa volta raccolse le informazioni su Katie, poi Peter era ridotto in quel modo per colpa sua << Pensavi d’avvero che il giudice sarebbe stato indiscreto d’avanti a una madre con un bambino così piccolo? >> chiese Katie a Josie, ma lei ormai la ignorava, quando fu detto dalla giuria che Katie non era colpevole del rapimento di Elijah ma solo colpevole dell’incidente di Peter provocato da lei, le fu data solo una cauzione di ogni spesa medica, non era abbastanza Mia voleva Elijah, allora si mise a pedinarla, e non era per niente pentita di ciò che aveva fatto, fu allora che si pugnalò la mano con forza e urlò il nome di Nathan richiamandola a se << Puoi smetterla di gridare >> disse Nathalie dietro la ragazza e con il corvo che gracchiava << Ho visto più che abbastanza Mia, avrai tuo fratello >> disse la donna in bianco prima di sparire con Mia che stava piangendo mentre accoglieva il corvo sulla sua spalla, nella ultima clausola disse che Elijah in caso fossero morti Ketie e il compagno sarebbe stato affidato alla famiglia biologica, e che la famiglia biologica aveva il diritto di far visita al bambino qual ora lo volessero, e senza bisogno di preavviso, questo diede fastidio ad ambe le famiglie, a Ketie perché non voleva ammettere la verità e nemmeno il suo compagno, ai Bolger perché non potevano riottenere il piccolo Elijah sottratto a loro, quella sera prima di rilasciare il corvo per compiere la vendetta Mia ascoltò il messaggio della madre << Mi sentite?, mi spiace per ciò che sto facendo ma non ce la faccio più, tutto sta diventando insostenibile, e voglio che voi abbiate il meglio, quindi i soldi della mia poliza sulla vita sono intestati a voi, ma lo sto facendo perché io non sono riuscita a proteggervi spero solo che Katie si trovi bene con Elijah, ma voglio solo dirvi che quando verrà il giorno in cui lui sarà grande di mostrargli questo video perché io devo raccontarvi, dovete sapere che Katie Drews una babysitter affidatami da un agenzia ha rapito vostro fratello e ha aspettato che tornassi a casa per andarsene in fretta, e tutto questo solo perché ha abortito il suo figlio biologico, perché a noi, perdonatemi Mia e Josie, e per favore riportate li Elijah >> disse per poi piangere e distogliere la telecamera per poi sentire un rumore di sparo, la donna si era suicidata, riguardandolo Mia non ebbe nessuna esitazione a rilasciare il corvo << Vendicami su Katie Drews e il suo compagno >> disse mentre rilasciava il corvo, Keti aveva messo a dormire Elijah quella sera era uscita dalla cameretta ed era messa nello stesso posto di nove sera fa, Nathan aveva con se il telefono di Naomi e aveva memorizzato il numero di Katie tramite Josie, le scrisse con quello. Naomi << Ti stai rilassando? >> Katie << ? >> Naomi < Non mi riconosci più Katie? Katie << signora Bolger? >> Naomi << si e no >> Katie < Ma lei non è morta? > Naomi < Si è no, come mi consideri ? > Katie < Ma è ovvio che se mi parla e viva, è per Elijah? > Naomi < Si e no > Katie < è inutile, non ha sentito la sentenza Elijah è mio fino alla mia morte cosa che accadrà tra molti anni > Naomi < Non si sa niente dalla vita > Katie < Haha vuole uccidermi per caso? O farmi paura? Sto chiamando la polizia adesso > Naomi < Sicura che verranno in tempo? > Katie < Cosa vuoi dire? > Naomi < Nella vita non si sa niente, quindi potresti anche morire sta sera, o sopravvivere, ammetti ciò che hai fatto e puoi ancora salvarti > Katie < Che cosa dovrei ammettere di essere io che ho rapito Elijah? O vuoi che lo restituisca? Già mai > Naomi < Hai deciso tu per te stessa > Nathalie quella sera inviò una foto di Elijah nel suo letto che dormiva, Katie andò subito in panico e quindi andò di sopra e per poco non accoltellava il suo prezioso bambino, ma poi si voltò e seguì Nathalie fuori dalla abitazione mentre il fidanzato la inseguiva ancora la donna urlava il nome di Naomi, ormai morta, Nathalie attraversò la strada con il verde ormai scattato, e subito Ketie e il compagno le furono dietro e lì non videro per niente il camion che li tramortì entrambi, facendo sì che Katie rimanesse paralizzata a vita dal collo in giù mentre il maritò mori, sulla scena fu solo rinvenuto il mantello ma lì vicino c’era solo un corvo che gracchiava. In fine Elijah fu affidato alla famiglia biologica con obbligo di andare a visitare la madre surrogata, ma Mia non si fermò lì, anzi pretese che Katie lo vedesse il meno possibile visto il forte impatto che la situazione potrebbe avere sul bambino, il giudice fu d’accordo. Mia dopo due anni portò Elijah al parco con i suoi amici, poi guardò il ciondolo e il corvo che gracchiava in alto << Ho capito portalo con te, da oggi farò del mio meglio perché Elijah sia felice >> disse Mia dando il ciondolo in bocca al corvo che fece volare via fino al prossimo individuo a cui lo lasciò cadere su un terrazzo dove uno studente stava studiando per gli esami.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La famiglia misteriosa ***


Stavolta il caso è più delicato parlando di Dark Web, ma Nathalie cosa sa su di esso oltre che è un invenzione moderna, mentre il corvo viaggiava in una lontana campagna, vide un ragazzo che sembrava sempre uscire coperto con stracci e altro, nessuno lo contattava non andava a scuola, ma alla sua età dovrebbe andare alle superiori non ha amici, ma perché?, lo spirito di Nathalie si interessò a quel ragazzo, quindi lo seguì diventando nella sua forma diciottenne, lui poteva avere sedici o quindici anni, quindi mise una divisa comune di una scuola di suore e si avvicinò a lui in paese fingendo di andargli a sbattere << Scusi >> disse lei mentre raccoglieva i libri che portava, il ragazzo spaventato si guardò intorno poi aiutò la sconosciuta, e se ne andò lasciando a Nathalie solo un biglietto che lei lesse vi era scritto “Scusami a me” , che strano perché non glie lo poteva chiedere a voce, perché proprio il bigliettino, si sentì in obbligo di raccogliere più informazioni possibili, Nathalie nella sua carriera di assassina era la prima volta che sentiva qualcuno con tanta rabbia repressa, dolore e disperazione, solo lei ha provato emozioni simili, quel ragazzino era stato portato al limite umano di quelle emozioni senza saperlo, Nathalie notò un uomo che osservava quel ragazzino mentre si dirigeva a casa, nel mentre fu la ragazzina a osservare l’uomo che con aria misteriosa seguiva il ragazzino, e la killer e quel misterioso soggetto pedinavano la stessa persona, scoprì che la casa del suo prossimo committente era in una fattoria poco distante dal villaggio, ora doveva memorizzare quando usciva visto che li sembra che abbiano un orto e animali, non funzionano gli apparecchi elettronici a fatica riusciva ad andare una semplice radio e visto i tempi in cui è vissuta la giovine donna non era un problema non vivere senza tecnologia, forse il ragazzo e la famiglia erano all’antica però perché quegli individui misteriosi erano lì, lei grazie al corvo che portava il ciondolo li vedeva, quindi decise di deviare e osservare la zona e scoprì ben presto che era pattugliata da agenti della polizia che arrivavano alla mattina presto e fino a mezza notte di cambio rimanevano li, ma era un cambio rapido che durava lo stacco cinque minuti, il ragazzo e i famigliari uscivano di casa a fare rifornimenti di viveri per se e gli animali a turni e di solito solo uno di loro usciva a intervallo di cinque mesi, mentre tutti uniti curavano animali e orto ma senza mai distrarsi l’uno dall’altro, stavano attenti anche a non superare un certo margine, hanno perso degli animali mentre li inseguivano ma non superavano il limite di campo visivo di tutti i membri della famiglia e appena qualcuno lo faceva lo richiamavano ed erano tutti terrorizzati, i due ragazzi di quella casa che erano fratello e sorella, non potevano uscire la notte cosa che a molti giovani piace fare e non potevano andare alle feste di città senza la paura di qualcosa di misterioso, Nathalie pensò solo che quelle persone si fossero cacciate in un pessimo guaio però lei non poteva fare niente a meno che non scopra qualcosa in più, infatti rimase a osservarli per due settimane per conoscere tutti i membri della famiglia, capì ben presto che se voleva entrare non lo avrebbe dovuto parlare con loro e scoprire di più su quello che stava succedendo, intanto percepiva che tutto ciò che provava quel ragazzino era al di fuori che normale, le sembrava di vedere se stessa dentro quella casa, condizionata a rimanere intrappolata, provò a chiedere al villaggio fingendosi una abitante della zona quindi chi meglio delle zitelle sa più cose << Cosa chiedi di quella famiglia nella vecchia fattoria? >> chiese un uomo sulla settantina d’anni << Si, sono così strani >> disse lei << Non so di preciso cosa hanno, ma so che sono in bruttissimi guai, infatti ce l’intera polizia di zona che pattuglia sempre vicino casa loro senza pause >> disse quell’uomo però tirò fuori una notizia alquanto interessante per la ragazza << Il figlio di quelle persone non mangia la carne, e poi evita sempre il macellaio e di sicuro non ho visto nessuno piangere per l’uccisione di un pollo come ha fatto quel ragazzo una volta alla sagra di paese >> disse l’uomo, Nathalie non capiva ma forse sentiva che era un indizio utile quello che aveva detto quindi prese ad ascoltare i pettegolezzi ma come sempre non le tornavano utili, molti dicevano che erano dei ricercati famosi, altri che quella famiglia fossero agenti segreti, altro ancora dicevano che erano sotto sequestro per aver comprato droghe e materiali pornografici illegali, non era utile niente di ciò che si dicevano, sospirando Nathalie uscì fuori dall’ennesimo bar in cui chiedeva notizie della famiglia che viveva nella fattoria, ormai era disperata concluse quella sera osservando la famiglia che andava a letto.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Attacco non previsto / il ritardo ***


Di mattina Nathalie si recò alla fattoria a distanza di un anno e dieci mesi, toccò al ragazzo uscire lei si avvicinò a lui non facendosi vedere per poi toccargli una spalla << Ciao, anche tu vai a scuola? >> chiese Nathalie sorridendo ma facendo sobbalzare il ragazzo, la squadrò con lo sguardo poi guardandosi in torno prese la ragazza sotto braccio portandola in una biblioteca pubblica che in quel periodo era molto popolata, << No, vado a fare rifornimento, e a farmi una passeggiata tu invece non dovresti essere a scuola? >> chiese lui << Oggi è domenica >> disse la ragazza facendo ridere il ragazzo << No oggi è lunedì, quindi hai marinato studentella >> disse lui ghignando << Allora sono una ragazza molto sconsiderata, ma non per questo ho la polizia che osserva quando esco >> disse lei il ragazzo rimase perplesso << Io sono stato più sconsiderato e avventato, ecco perché ho tutte quelle pattuglie che mi sorvegliano con la mia famiglia >> disse lui scherzandoci ma Nathalie percepiva che il ragazzo era arrabbiato, e si sentiva intrappolato da ciò, in quella condizione forse era simile a un animale se avesse potuto combattere contro quella forza sconosciuta lo avrebbe fatto << Senti tu hai un nemico? >> chiese la bianca all’improvviso << Fosse uno solo >> disse lui ironico << Ne hai di più di uno? >> chiese Nathalie invasiva ma doveva farlo per capire << … a te cosa interessa? >> chiese lui << Semplicemente tu e la tua famiglia sembrate strani, uscite così raramente di casa che la gente mette su pettegolezzi di ogni tipo e io preferirei sapere la verità >> disse la ragazza << Tanto non mi crederesti e poi non ti crederebbero >> disse lui << Dimmi come ti chiami realmente e poi ti dirò ciò che vuoi >> disse il ragazzo guardandola << Mi chiamo Annabelle Elton >> disse lei << Vivo infondo alla strada del cimitero >> aggiunse << Bene, io sono Logan ma non posso dire il mio cognome, e io tre anni fa andai sul Dark Web, e vidi l’incubo della mia vita e quegli uomini con la maschera da maiale mi perseguitano ancora, forse anche oggi mi sento minacciato, anche se sono nel nulla più assoluto, ormai potrei nascondermi nel deserto o in mezzo all’oceano che ho paura che quelle persone mi trovino, però cosa facevano io ero lì a osservare le loro torture su un uomo gobbo, lo hanno chiamato il freak show, e io giovane come ero risposi che li avrei denunciati, ma allora mi minacciarono fecero il nome dei miei famigliari, scrissero minacce di morte, non ci misi molto a staccare la spina e poi correre dai miei, da allora non abbiamo fatto altro che cambiare casa e ogni computer che compravo erano solo un modo per farmi trovare dagli Aker di quel sito, poi per farci trasferire qui, rapirono il mio cane e lo smembrarono facendovi un video per consegnarmelo e poi minacciarmi che io ero il prossimo che sarebbe finito così, ora qua e viviamo nel terrore, isolati da tutti ho anche perso i contatti con i miei amici per colpa di quelle persone che li hanno anche minacciati se solo qualcuno potesse ucciderli tutti, se solo qualcuno ascoltasse le mie preghiere >> disse disperato Logan mentre abbracciava Nathalie per piangere durò un po’ ma poi si ricompose << Scusami Annabelle, dovevo sfogarmi >> disse lui << Non fa niente, ma conosci il rituale del ciondolo? >> chiese la ragazza guardandolo << Ne ho sentito parlare, evoca uno spirito vendicativo che ti può proteggere >> disse lui << Giusto però solo se pronunci il suo nome per tre volte appare, ma può anche uccidere le persone che fanno danni come quelle che ti minacciano >> disse lei mentre metteva la mano in tasca e lasciava sul tavolo il ciondolo maledetto poi scomparve con il solito corvo che gracchiava, Logan si girò ma vide solo il ciondolo, cosa era successo ad Annabelle, provò anche lui a chiedere in giro della ragazza ma nessuno ne sapeva niente, tornò a casa con il ciondolo messo nella tasca così come ha attratto quella ragazza anche lui voleva sapere di più di colei che possedeva quel ciondolo lo girò e lesse dietro le iniziali che diceva “Nathalie A. Travel” era il nome della proprietaria, ma gli servirebbe un computer per fare una ricerca seria su una cosa simile, però si può basare sulla ricerca manuale in biblioteca, infondo li erano la maggior parte delle risposte rispetto Internet, non ci mise molto però di andare a controllare la zona del cimitero scoprì che li vi era solo una baracca e le case erano abitate ma nessuna famiglia che si chiamata Elton, ciò significava che Annabelle era un nome fasullo che le ha dato quella ragazza per nascondersi, l’unico indizio era il ciondolo visto che in svariati mesi che usciva non è più riuscita a trovarla, ma vi era quel corvo fastidioso che gracchiava, cercò nei libri di oreficeria quali oggetti erano, non trovò niente sul ciondolo solo che quel tipo così con le scritte in quarzo veniva prodotto in Russia, il ragazzo dovette portarlo da un antiquario per autenticare la data, << è raro che qualcuno trovi una simile cosa, questo pendente veniva fabbricato nell’ottocento in Russia, per uomini o donne che nascevano con la pelle di colore bianco puro e che erano di classe benestante e nobile >> disse l’uomo dopo aver restituito il pendente al ragazzo << Quindi ragazzo lo vuoi vendere? >> chiese l’uomo come interessato << No, volevo valutare di che anno era per una ricerca scolastica >> rispose Logan per poi andarsene prima che l’uomo potesse fare altre domande, una settimana dopo tornò in biblioteca per leggere un libro sulle maledizioni e oggetti che potevano essere maledetti, la bibliotecaria notò il ciondolo e il ragazzo che si disperava mentre leggeva << No, tu non stai usando delle fonti attendibili se ti interessa su questo ciondolo rimani fino a sera >> disse la donna << Non posso signora io dovrei tornare a casa >> disse lui << Allora domani ripresentati qui, avrò per te qualcosa >> disse la donna lasciandolo andare, lui se ne andò vista l’ora e andò a prenotare i libri che stava leggendo, mentre la bibliotecaria dopo l’orario di chiusura si rivelò Nathalie in persona, andò dove vi erano le notizie più vecchie e le maledizioni e tirò fuori la sua maledizione e altre notizie su di se, non le avevano mai distrutte da come poteva vedere, le incartò e aspettò domani che il ragazzo venisse li, poi gli consegnò ciò che aveva trovato, sopra vi era tutto su Nathalie, le notizie recitavano “Ragazza morta in manicomio per abuso elettroshock da parte del personale”, “Morte misteriosa del direttore, il killer ha sferrato 54 pugnalate prima di estirpare il cuore dal corpo”, “Misteriosa Killer agisce senza fermarsi in tutto il globo”, “Committente di un sicario rivela il suo omicidio”, e nell’ultimo anno il 2018 è uscita la seguente notizia “Nuova moda dei giovani dopo Ouija e la Charlie Charlie challenge” quella notizia recente parla dell’amuleto che Annabelle aveva con se, e che è maledetto chiama un assassina violenta morta nel 1820, al età di 20 anni per colpa di medici che non le diagnosticarono un coma e la uccisero con la vivisezione, il fantasma della giovane torna e se la persona dice chiaro e tondo che vuole uccidere una determinata persona questa morirà anche se proverà a redimersi, una frase recitata da un committente è “Per Nathalie non esiste attenuante di penale, per ciò che fai con lei pagherai sempre “ ciò di cui si parla forse è un imitatore dello squartatore del Uhta, che anni fa uccise il direttore del manicomio dove morì la ragazza in coma, di cui nome ancora sconosciuto a tutti, quelle notizie erano vaghe, conducevano a un nome Nathalie, non vi erano notizie pubbliche su di lei solo la denuncia di morte risalente di un giornale del 800’ , una gran sfortuna per Logan quando sembrava di avere un vicolo si presentò l’occasione di evocarla, il nome della ragazza era inciso sul ciondolo, così segui il rituale come lo ha scaricato su Internet, invocò tre volte il nome di lei poi pungendosi un dito fece il simbolo di protezione e pronunciò le seguenti frasi in lingua russa << ya pod"yema luny i utrom, kotoryyili devochka padayet sneg beloy kozhiUslysh' molitvu moyu, priyti i zashchitit'kakiye iz vashego kulona Vladyka >>, dopo si sentì un corvo gracchiare e li si palesò una ragazza dai lunghi capelli bianchi e il vestito nero, << Mi hai chiamato? >> chiese lei << Si tu puoi proteggermi da quegli uomini? >> chiese lui << Posso trovare il mandante e ucciderlo ma non altro, perciò non contare che io possa rimanere per molto >> disse lei e il ragazzo annui e spiego il problema che lei sapeva già, trovare uno sconosciuto per lei era impossibile, ma non può evitare i danni, quegli uomini che stanno osservando come lei, cercheranno di uccidere Logan e la sua famiglia, però ciò che non può dimenticare è che anche lei è una valida assassina e fin quando quegli Aker sono lì per fare fuori il suo protetto lei dovrà ucciderli appena faranno la prima mossa, per ora non può fare nulla se no nascondersi come sta facendo adesso, ma Logan non sapeva che solo lui era il protetto però Nathalie evitò di dirglielo e provò anche a stare nella zona ma sempre nascosta, e eliminando i primi estranei senza distintivo di polizia, questo purtroppo avrebbe solo portato gli Aker a tornare e pianificare un modo per uccidere Logan e la sua famiglia perciò l’assassina non voleva smentire ogni probabilità di un attacco, però anche Nathalie doveva sbrigare delle faccende, quindi una mattina d’inverno prese il ragazzo a parte in camera << Logan io devo sbrigare delle faccende urgenti, non potrò rimanere accanto a te >> disse lei guardandolo seria << è io come farò? Come farà la mia famiglia? >> continuava a chiederle << Fino a quando avrai il ciondolo potrai chiamarmi, cercherò di fare il possibile per arrivare in tempo >> disse lei per consolare il giovane ma sapeva di mentire, quando lei si deve preoccupare dei propri affari succedono sempre le cose peggiori, così il ragazzo fece promettere una cosa << Prometti di tornare almeno per vendicarmi nel caso morisse la mia famiglia >> disse lui << Non è il mio diritto farlo, è la tua vendetta ma farò in modo che sia tu a fare ciò >> disse lei prima di andarsene, mentre in quella casa vigeva il silenzio, non vi era più presenza che potesse proteggere i membri della famiglia, un facile attacco, successe in quella notte, la polizia aveva lo stacco, e allora gli uomini fecero un video per il dark web, chiamato “Logan’s Execution” video in cui Nathalie poteva vedere e fu allora che cercò di fare in tempo per salvare il protetto da quegli uomini, che stavano seviziando i componenti, torturando per lunghe ore, ma Nathalie non fece in tempo il corvo gracchiò a crimine già fatto.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** L'allievo di Nathalie ***


sapete, vi era un cadavere scuoiato, ma non si sa di chi era, poi sangue su pareti come se ci fosse stato un frullatore, e vidi una donna sopra il tavolo che era stata macellata forse viva dagli occhi lo si poteva capire, nelle scale vi erano resti membra cerebrali, Nathalie proseguendo per quella scia di cervello sparso scoprì che era di una ragazzina forse non aveva nemmeno quattordici anni, le avevano spaccato la testa come se fosse stato un cocomero, e la testa della ragazza era rivolta con il viso verso l’alto in modo che il cervello cadesse sulle scale, l’hanno colpita da dietro ripetute volte visto come si era rotto il cranio, spostandosi più avanti Nathalie vide Logan ridotto a tagli avevano deciso di farlo morire lentamente, lui era stato bendato e spogliato in modo da infliggergli più danni possibili, “Una me alternativa” pensò Nathalie mentre slegava il giovane e lo vestiva con una semplice coperta, lo doveva portare in una chiesa e presto non sarebbe durato in vita molto trovò il vecchio manicomio del paese ora doveva solo far arrabbiare Alexander in modo da pregare di non morire, << Non provi odio? >> chiese Nathalie al ragazzo lui la poteva sentire e si domandava, infondo quella donna aveva fatto in ritardo, la morte diceva parole suadenti << Non ti preoccupare loro stanno bene >> diceva la morte << Loro sono morti! E tu lo sai >> disse Nathalie mandando il ragazzo in confusione con il suo dialogo con la morte che provava a convincere Logan che doveva passare a miglior vita, ma la voce di Nathalie faceva sì che le parole della vecchia signora diventino vane, anzi il ragazzo si arrabbiava voleva uscire da quel limbo nero, e voleva seguire la voce di Nathalie che gli stava parlando da quanto tempo? Non si sapeva niente di quel luogo oscuro il limbo, tutto durava in eterno tempo non esisteva, quelle parole della donna dalla pelle bianca erano dolorose, come una lama rovente, ciò che si sentiva il ragazzo il proprio cuore che ancora batteva ma era flebile e smetteva di battere, ma l’ultima frase prima che il cuore cessasse rese tutto << Non ti fa arrabbiare nemmeno un po’ quello che ti hanno fatto?! Dopo che la tua famiglia è finita di mezzo?! Dopo che tu hai assistito a quelle cose?! >> urlò le ultime frasi e il ragazzo per rabbia lì non voleva accettare rifiutava le cose che voleva la morte, perfino l’entità vicino alla morte l’uomo nero ci provò a convincerlo ma senza successo, mentre pensare a come scappare lui si mise a correre il più lontano che poteva ma il limbo sempre dello stesso colore, poi al ragazzo si palesò qualcosa che correva con lui, un cane bianco? No! Un lupo bianco. Alexander riaprì gli occhi vide la coperta e che non era vestito, sentì un ululato e un corvo che stava gracchiando e una voce femminile << Ti sei svegliato >> disse quella voce, si svegliò nella chiesa del manicomio << D-dove sono questo non è casa mia >> disse lui confuso << e perché sono nudo? >> aggiunse << Non ti piacerà saperlo comunque ho procurato qualcosa per te >> disse la donna bianca mentre lui si metteva seduto e lei gli lascia dei vestiti in pelle per cambiarsi, << Come mi sono fatto queste ferite? Il mio corpo sembra un mosaico >> disse lui scherzando << Logan non scherzare quei tagli sono dei tuoi aggressori mentre per ricucirli sono stata io >> disse Nathalie seria, << Ma tu senti sempre il dolore delle ferite? >> chiese lui << Solo adesso lo senti quando passeranno gli anni non ne avrai nemmeno il ricordo di ciò che è il dolore >> disse lei seria << Quindi ora sono come te >> disse lui << Tu sei legato a me dal mio ciondolo, e sei il mio apprendista >> disse Nathalie << Come ti permetti di decidere per me >> disse lui un po’ arrabbiato << Ascoltami Logan, se hai un briciolo di materia grigia capirai che non puoi sopravvivere così, la tua rabbia ti farà fare degli errori di cui ti pentirai, vuoi trovarli per ucciderli ma dovrai aspettare, perché esistono moltissimi utenti del Dark Web, e non sei mai sicuro di beccare quelli giusti, la tua vendetta deve aspettare >> disse la ragazza, mentre lui ci rimase di pietra che lei sapesse già tutto sapeva anche cosa voleva fare, ma ha ragione ci voleva tempo, e lui doveva imparare da chi ha già esperienza nel campo, Nathalie la sua salvezza come la sua fine, la donna dalle pelle come la neve, il ragazzo si vestì e aveva un arma con se, due pistole il ragazzo le guardava sorpreso che la mentore glie ne avesse fatto dono come suo primo giorno << Usale per difenderti in caso di pericolo, e soprattutto resta nell’ombra >> disse lei mentre fece vedere che vi era il sole e lei non usciva, aspettare e ancora aspettare, fino a sera << Ti consiglio di cambiare nome >> disse la donna prima di partire verso un altro luogo << Aspettami >> disse lui seguendola << Come lo posso cambiarlo ? >> chiese lui << Hai un secondo o un terzo nome che non sa nessuno? >> chiese lei << Non mi pare ma ci penserò nel tragitto >> disse lui mentre notava il corpo avvicinarsi e Nathalie gli dà il ciondolo << Vola verso chi chiede una speranza di poter uccidere chi male ne reca >> disse lei lasciando il volatile volasse via mentre la ragazza si avviava verso l’ignota rotta e il ragazzo la seguiva, lei fece vedere cosa avevano fatto gli uomini del Dark Web alla famiglia del ragazzo, lui ne rimase disgustato e nauseato da ciò quando uscì era ancora di sasso ma doveva proseguire con la ragazza, << Quando vedi cose del genere qualsiasi dolore fisico o mentale conta, tu senti solo una rabbia crescente >> disse lei mentre il ragazzo aveva iniziato a piangere e battere i pugi sul pavimento in legno fino a rompere un’asse del pavimento e sbucciarsi le nocche delle dita, ma il ragazzo non sentiva dolore per le ferita che forse sarebbe peggiorata, la mentore aveva preso le bende mediche e dell’acqua ossigenata per quando Logan finì di fare ciò << Grazie mille >> disse lui mentre si guardava allo specchio vedere i suoi occhi un tempo color cioccolato essere diventati nocciola vivo e i capelli un tempo tagliati corti essergli lunghi fino alle spalle ma gli piacevano anche se il colore castano non si addiceva per niente a un morto << Fai le modifiche che devi fare quelle che ti sono necessarie >> disse Nathalie al ragazzo e lui prese la tinta nera, un pircing da sostituire nella bocca, e una camicia a scacchi da mettere sopra a quella maglia nera che gli ha dato Nathan, si tinse i capelli e poi dopo aver asciugato i capelli neri mise il pircing di solito portato nella bocca, e legò i capelli in una coda, per poi infilarsi la camicia lasciata abbottonata solo poco, mise anche un giaccone pesante visto il tempo << Non senti il freddo perché lo metti? >> chiese Nathalie << Per sembrare una persona normale non ci hai pensato anche te a cambiare aspetto in questi anni? >> chiese lui << No, poi nessuno crede al fatto che esista >> disse lei mentre lui sospira portandole giù degli abiti moderni alla mentore << Cosa vuoi davvero che io cambi stile? >> chiese lei roteando gli occhi << Così sei come una persona che deve andare a una festa di Halloween, e poi fuori sono – 2 gradi ti conviene cambiarti prima che ti prendano per pazza >> disse lui sapendo che non lo può abbandonare, la giovane sospirò e si cambiò i vestiti, ai piedi convers nere, come le calze in lana, che venivano rette sotto da un reggi calze e un body, e poi dei Jeans che le arrivavano fino alle cosce, una maglietta a mezza manica con una scritta in rosso, e felpa con cappuccio e un giaccone che arrivava di lunghezza fin sotto al ginocchio e il colore era blu scuro, << Bene adesso va meglio >> disse lui mentre la ragazza si infilava il cappuccio per sopportare la tempesta e raggiungere un treno, però grazie alle tasche del giaccone riuscì a nascondere i coltelli. Entrambi uscirono ma con la bufera di neve era difficile andare avanti << Sai guidare? >> chiese lei vedendo il Pick up, << Sono immatricolato da poco non posso guidarlo >> disse lui, << Fack the sistem >> disse lei avvicinandosi al mezzo e il ragazzo prese invece le chiavi nascoste attentamente nella cassetta degli attrezzi e poi aprì le porte, Nathalie salì sopra con Logan che mise in moto il veicolo andando verso valle, per poi prendere l’autostrada come detto dalla giovane, per pagare il ragazzo svuotò i bancomat dei genitori tenendo i soldi con loro, come morti non se ne fanno nulla ma è comodo averli dietro, rimasero almeno cinque giorni in viaggio sull’auto strada e ancora non si erano fermati << Incredibile ora non sento il bisogno di nutrirmi, di bere o di andare in bagno >> disse lui << Come non morto è così, tutto è facoltativo perfino respirare diventa facoltativo >> disse la donna << però lavarsi è ancora obbligatorio quindi fermati a questo motel >> Aggiunse la ragazza facendolo fermare ed entrando e affittando una camera per due persone con letti singoli, infatti dopo essere entrati in camera Logan andando a lavarsi fece come consigliato da Nathalie e si lavò con del limone e così iniziò a notare che vi erano delle macchie bianche sulla pelle << Siamo degli zombie? >> chiese lui << Non ho idea so solo che siamo legati a degli animali >> disse lei mentre si ripuliva sotto la doccia,<< Perché tu puoi farti una doccia e io no per cinque mesi? >> chiese lui << Perché tu sei in questa nuova forma da poco, e io ho già fatto quello che volevi fare, e credimi, fino a cinque mesi sei sensibile ai getti d’acqua, al massimo puoi farti il bagno in una vasca ma qui non ve ne sono >> disse Nathalie spiegando e facendo sì che lui comprendesse, in << Pensavo e se mi facessi chiamare Alex? >> chiese lui prima di uscire << è un nome ottimo è comune e poi potresti evitare problemi non sai quanti Alex esistono al mondo >> disse la ragazza per approvarlo, infatti Logan divenne Alexander Corvin. Dopo quella notte i due ripresero il viaggio nessuno dei due sentiva la stanchezza, altro effetto positivo di quella immortalità, e un viaggio di almeno un mese ci volle prima che la ragazza ordinasse ad Alex di fermarsi al casello stradale che conduceva in Francia, nella capitale Parigi << Ti piace la Francia? >> chiese lui << No qui vi è un anima in pena, poi capirai >> disse Nathalie al ragazzo prima di svoltare e pagare l’uscita quasi una fortuna << La prossima volta prendiamo il treno o l’aereo >> disse Alex guardando il portafogli, << Forse è meglio cercare un lavoro >> disse Nathalie più che saggia, e lui dovette pensare come si come tutti e due non hanno diploma e solo uno dei due aveva almeno uno diploma regionale.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Intermezzo intervista con il killer ***


Quattordici anni più tardi a Los Angeles, in una stazione televisiva.
 
 
Telecronista: Benvenuti a “l’ ultima corsa” io sono il vostro canta storie Black Jack, e sono qui perché oggi voglio fare un intervista, oggi a questa ora un proprio in un Halloween normale come questo in Russia veniva messa sotto scarica elettrica una assassina, il suo nome è Nathalie Ashsky Travel.

Telecronista 2: Black Jack, che stai dicendo? Chi è questa Nathalie nessuno la conosce

Black Jack: Iris, questa ragazza è una leggenda che conoscono pochissime persone, ma oggi la voglio rivelare ai nostri ascoltatori e perfino a te

Iris: Bene allora racconta chi è?

Black Jack: Nathalie Ashasky Travel è nata il 2 marzo del 1800, era una bambina dalle grandi capacità intellettuali, non era una che si credeva ortodossa, infatti a causa della chiesa finì a 10 anni in un manicomio, il padre la lasciò lì e già dal primo giorno fu tempestata di medicinali e scariche elettriche
Iris: Sembra terribile

Black Jack; si, infatti e poi ricorda che era piccola, ma niente attaccava il modo che aveva quella ragazza di vedere il mondo, rimase per dieci anni, e in dieci anni lei imparò cose orribili sul posto e se li avesse denunciati sarebbe finita male per tutti

Iris: Che cosa facevano?

Black Jack: sembra satanismo o roba simile, ricerche occulte molti dicono

Iris: Però cosa è successo l’halloween del 1820?

Black Jack: Nathalie aveva 20 anni, e doveva essere dimessa il giorno successivo, cosa che non avvenne visto che i medici pensarono di farle una lobotomia con il consenso del direttore, la portarono via mentre era poco sveglia e le fecero una anestesia locale, mentre lei si dimenava e scalciava inutilmente si come l’avevano legata con stringhe di cuoio, infatti mentre la tenevano immobile iniziò a fare una cosa strana la macchina, iniziò a sbalzare i valori più e più volte, i medici non sapevano come stabilizzarla quindi iniziarono a tempestarla di scariche elettriche, fino a mandarla in un coma, la pensarono morta

Iris: Quindi fu sepolta viva e morì così?

Black Jack: No, fu vivisezionata per scoprire le cause della morte, fu in quel momento che scoprirono che era ancora viva, il medico legale la soppresse con 55 pugnalate al cuore usando il bisturi pur di farlo fermare, nel panico generale la richiusero e guardando il volto con gli occhi aperti non riuscirono a sostenere la cosa, il medico fece uno squarcio laterale sul volto per inserirsi al interno delle palpebre e chiuderle per poi ricucire di nuovo il tutto, e le fecero un sorriso cucito in modo che al funerale le labbra si immobilizzassero su quella posizione, tutto per far sembrare una morte per cause naturali

Iris: Quindi volevano coprire l’omicidio e vi sono riusciti

Black Jack: Non del tutto, Nathalie venne tenuta fino al 25 esimo compleanno in cella frigorifera, e i genitori la vollero vedere, i medici si assicurarono che togliendo i punti risultasse morte naturale vera, ma il corpo era diventato totalmente bianco, ma a loro importava solo che con la scusa dell’autopsia non li condannassero quindi misero un vestito nero alla ragazza e la appoggiarono su un altare di una chiesa per il funerale, fu quella sera di 25 anni il giorno di Halloween che Nathalie ritornò in vita in modo misterioso e uccise i gestori del manicomio e i propri genitori e il prete del paesino

Iris: ma perché lo ha fatto?

Black Jack: Lo ha fatto di certo perché voleva vendetta per ciò che le è successo, e di certo la avuta

Iris: Quindi su questa storia si da il via alle domande e rispose ecco una chiamata

Persona 1: Ho sentito la storia, ma come dice che è questa ragazza di aspetto?

Black Jack: Non saprei se le piace un cadavere, direi che è una gran fica

 Iris: Che strano tipo

Persona 2: Sta sera mio fratello ha un po’ di paura a dormire perché a scuola e un po’ bulletto con i ragazzi potete assicurargli che Natalie non esiste 

Black Jack: Come si chiama tuo fratello?

Persona 2: Simon

Black Jack: Non avere paura Simon, Nathalie non esiste è solo una leggenda Russa per spaventare i bambini, ti assicuro al 100% che lei non verrà mai a farti visita, quindi mi scuso per lo spavento e buona notte piccolo

Iris: Che simpatica quella ragazza che ha chiamato

Black Jack: Sta arrivando la quarta persona

Persona 4: Forse non dovrebbe sotto valutare leggende metropolitane come quella di Nathalie
Black Jack: che cosa vuole dire?

Persona 4: Sa molto spesso i fatti narrati nelle leggende possono essere su storie realmente accadute

Black Jack: Intende dire che c’è qualcosa di vero in questa leggenda?

Persona 4: Si, ma in se ci sono anche delle esagerazioni

Black Jack: Mi dica quali sono le esagerazioni e quali i fatti reali

Persona 4: il primo fatto reale e che si Nathalie uccise tutti i componenti del’ ospedale psichiatrico, ma ne lasciò in vita il direttore, e un esagerazione e quella che lei abbia ucciso la propria famiglia, il secondo fatto reale è che si fu uccisa con 55 pugnalate ma l’esagerazione è la denuncia, poi come terzo fatto reale e che al tempo vi fu la stampa a testimoniare la morte del direttore e l’esagerazione è che Natalie non venne resuscitata ad hallowen ma in una giornata di Dicembre quando la bufera impediva a chiunque all’interno dell’ospedale di andarsene, se no non avrebbe avuto senso che lei riuscì ad uccidere medici di cui non conosceva l’indirizzo di casa non crede?

Black Jack: Come fai a conoscere certe cose?

Persona 4; …

Iris: Non risponde?

*Nessun contatto*

Black Jack: Ha messo giù

Iris: è stato inquietante infondo tu vieni da li giusto?

Black Jack: No mi ha raccontato un mio amico la storia, comunque ci terrei a chiudere e domani sera alla stessa ora riparleremo della chiamata buona notte a tutti.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3774425