La cena dai Mikaelson

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il morso di Klaus ***
Capitolo 2: *** Usa la bocca ***
Capitolo 3: *** Bacio bollente ***
Capitolo 4: *** Quello che provo per te ***
Capitolo 5: *** Ti amo, stupido ***
Capitolo 6: *** La festa a casa Mikaelson ***
Capitolo 7: *** Felici e liberi! ***



Capitolo 1
*** Il morso di Klaus ***


Stefan e Damon avevano accettato l’invito di Klaus alla cena a quattro con lui ed Elijah.

Ovviamente anche se erano venuti per parlare della bara mancante per Klaus, il discorso si spostò subito su Elena e sul fatto che entrambi se la contendevano.

“Questo mi ricorda la storia di Tatia, non è vero, Elijah?” chiese Klaus al fratello maggiore Elijah, sorridendo.

Elijah fece un sorriso che sembrò più una smorfia.

“Non riuscirai a metterci l’uno contro l’altro, Klaus, in tanti ci hanno provato. Ora, perché non torniamo a parlare della bara?” chiese Damon sorridendo a sua volta.

Questo però accese nuove idee a Klaus e una più provocatoria e intrigante dell’altra.

“Io voglio invece parlare di voi due. Quello che hai detto mi incuriosisce molto, Damon. E così in tanti hanno provato a mettervi contro l’altro, ma nessuno ci è riuscito. Donne, scommetto, e poi? Nemici?”

“Non siamo qui per parlare di noi, Klaus.” Cercò di interromperlo Stefan.

“Deve essere stata molto dura per te, Damon, essere separato così duramente dal fratellino, dopo che ha fatto una cosa tanto nobile per te, dopo che si è sacrificato per te.” Disse Klaus mellifluo.

“Klaus..” intervenne Stefan.

“Ma forse quello era il minimo. Forse il peggio era la gelosia, di sapere che per tutto questo tempo si è divertito con il sottoscritto. Come l’hai presa, Damon, quando hai scoperto che con me ha accettato di lasciarsi andare al lato oscuro, anche se tu glielo chiedi da un secolo.?”

“Io non ho mai voluto..”

“Ma credo che niente ti abbia innervosito di più di scoprire che eravamo AMICI e che a differenza di quanto pensavi, Stefan restava con me perché lo VOLEVA, non è vero?”
 

In un attimo, grazie alla velocità da vampiro, Damon gli fu addosso e gli mise una mano alla gola.

“Oh, oh, ho toccato un nervo scoperto, a quanto vedo.” gongolò l’originale.

“Stefan non ha mai voluto restare con te, l’ha fatto solamente per pagare il suo debito e perché lo tenevi stretto a te con il soggiogamento.”

“Certo. Questo ti fa comodo crederlo.” disse Klaus, dandogli un calcio e allontanandolo da sé. “Sai, non che avessi comunque mai avuto possibilità di ferirmi davvero, ma credo che pagherai lo stesso questa tua azione di insolenza. Naturamente sarà tuo fratello a pagare. Elijah, ti dispiace?”
 

Elijah riservando loro lo sguardo più scazzato del mondo, afferrò Stefan come un sacco di patate e lo spinse contro al muro. Non si sa come, era anche riuscito contemporaneamente a prendere due paletti e aveva fissato i lembi della sua maglietta all’altezza delle spalle al muro, in questo modo il minore non poteva più muoversi.

Stefan gemette, prima di guardare male i due originali.

“Fanculo a te, alla vostra cena e al vostro accordo, Klaus. È questo il vostro modo di trattare i vostri ospiti?”

“Beh, non ce ne sarebbe stato bisogno, se, uno dei miei ospiti non avesse cercato di attaccarmi ancora prima che finissimo il dessert.” Disse Klaus.

“Lascialo stare! Sono io che ti ho aggredito. Lui non c’entra, prenditela con me!” disse Damon.

“Tu stai buono e vedrai che sta per arrivare anche il tuo turno.” Disse Klaus sorridendo, poi andò da Stefan e con grande orrore del fratello maggiore, lo morse al collo.
 

Subito dopo riemerse dal suo collo con la bocca insanguinata e gli occhi rossi, ma l’orrore di Damon non finì qui. Vide chiaramente che nel punto dove Klaus lo aveva morso, c’era un segno come di un livido e sapeva che era una cosa anormale anche per un vampiro, figuriamoci TRA VAMPIRI.

“Sì, vedo che lo hai già notato.” Disse compiaciuto Klaus. “Vedi, il mio morso è veleno per chiunque ne è sottoposto, in fin dei conti sono un ibrido, ma penso ricordi anche tu che è anche una CURA, non è vero? Ma certo che te lo ricordi, tu stesso ne hai usufruito quando il lupo mannaro Tyler ti morse.”

Curalo, farò qualsiasi cosa!” disse subito Damon.

Klaus lo guardò compiaciuto.

“Damon, NO!” disse Stefan.

“Questo è lo spirito giusto. Ma sei sicuro? Qualsiasi?”

“Sì!”

“Molto bene!” disse Klaus, prendendo un piccolo pugnale e ferendo Stefan al torace con esso, dopo avergli sfilato la maglietta.

Stefan gridò.

FERMO! TI HO DETTO CHE FARÒ QUALSIASI COSA!” disse Damon sempre più spaventato.

“E io mi sto preparando a questo.” spiegò Klaus con calma. “Se sei ancora della stessa idea, allora bevi il suo sangue. Non vale usare le mani o altri oggetti.”

Per lunghi secondi Damon non fu in grado di articolare una risposta in maniera coerente, poco più in là, Stefan aveva emesso un lungo gemito di dolore e timore.

“C-che cosa intendi con bere il suo sangue? È un vampiro, noi non beviamo il sangue di altri vampiri ed è mio fratello! Non se ne parla!”

“Beh, allora lui morirà.” Disse Klaus con un’alzata di spalle.

Damon guardò con terrore il fratello minore, che comunque aveva la forza di continuare a scuotere la testa.

“Non farlo, Damon, sta giocando con noi..vuole umiliarci..non mi lascerà andare comunque.”

“Schhh. Damon, ascolta me. Ho forse dimostrato di non essere un uomo di parola? Ti sei già scordato l’accordo che ho fatto per salvarti la vita?” chiese Klaus sorridendo.

“Come dimenticarlo.” Disse Damon con una smorfia. Poi tornò a guardare il minore e perse se possibile un altro battito. “Se farò quello che mi dici, poi lo libererai?”

“Se sarai BRAVO, sì.”

Damon sospirò.
“Damon, NO!”

“Scusa, Stefan, ma questa volta tocca a me salvarti la vita.” disse Damon, avvicinandosi, mentre Klaus godeva di quella situazione.
 
 






















ciaoooo non avete idea da quanto volevo scrivere questa storia! Devo precisare un punto però! Questa storia mi è stata tratta da ispirazione da un'altra storia, sempre su questo fandom, dall'autrice waferkya, il titolo è Bitting of more than you can chew

prima che cominciate ad attaccarmi o pensare cose brutte, preciso una cosa, non ho plagiato niente, mi ha solo ispirata il contesto, per il resto, la mia storia è completamente diversa, tra l'altro il contesto non è inventato da lei, perchè riguarda la famosa cena dai Mikaelson, una cosa che accade nel telefilm, solo che finora non avevo mai visto quell'episodio in chiave erotica, ma dopo la sua storia sì! Per il resto le nostre storie sono completamente diverse come trama, ma non per il luogo, che comunque non è un'invenzione nè mia, nè sua, ma di una puntata del telefilm ^^

a riprova di quello che dico, ecco qui la storia in questione

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=959818&i=1

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Capitolo 2
*** Usa la bocca ***


“Che devo fare?” chiese Damon, rivolgendosi a Klaus.

“È bello vederti così collaborativo, Damon! Comincia con un morso sul collo. Un po’ più distante dal mio.”

Damon guardò con orrore la ferita al collo di suo fratello.

“Prima curalo. Non metterò la bocca sul tuo morso schifoso.”

“Non erano questi i patti.”

“Allora mordilo in un altro punto, maledizione!” scattò Damon.

Klaus sospirò esasperato, ma decise di accontentarlo.

“Il fratellino vuole marchiare il territorio, eh? E va bene!” si morse il polso e fece bere a Stefan il suo sangue, il morso sul collo scomparve istantaneamente ma subito dopo un nuovo morso al braccio, sostituì quello.



“Ora vedi di  non accampare più scuse.” Disse Klaus fulminando Damon con lo sguardo che gli rivolse un’occhiata di profondo disgusto.
 
Piano si avvicinò a Stefan, non smettendo di guardarlo negli occhi, con un vago senso di colpa.

“Scusa, fratellino..”

“D-Damon.”

Lo sguardo di Damon si trasfigurò in quello da vampiro e all’istante lo morse.

Stefan soffocò un gemito di dolore. Tuttavia il maggiore lo lasciò andare praticamente subito.

Tutto qui? pensò Stefan.

“Mi prendi in giro?” ridacchiò Klaus.

“Come sarebbe? Mi hai chiesto di morderlo e io l’ho fatto!” disse Damon sulla difensiva.

“Bevi – il – suo – sangue.” Disse Klaus con tono isterico e spazientito, alzando la voce.

Damon rabbrividì, tornando con lo sguardo sul fratello.

“Chiedimi qualche altra cosa..”

“Stai abusando della mia pazienza, Salvatore?”

“E..e va bene..ma non sul collo..sul braccio..o sul polso..”

“NO. Ho detto sul collo, ora!”

“Io..”

Elijah con uno scatto secco, puntò la pistola alla tempia del corvino.


“Hai sentito mio fratello. Ti consiglio di non abusare a lungo della sua anomala gentilezza.”

Klaus ridacchiò dell’intervento di Elijah, ma Damon parve farsi solo più baldanzoso.

“Sparami pure, se vuoi. Le minacce hanno l’effetto opposto su di me.”

“Davvero? Forse dovremmo solo cambiare bersaglio.” Disse Elijah dando la pistola a Klaus che la puntò alla tempia di Stefan.

“FERMI. E va bene, e va bene, maledetti. Io..io lo farò.” Si arrese Damon.

“Ohh vedi? Non ci voleva poi molto.” Disse Klaus sorridendo.
 
 

Damon con un altro sospiro, tornò al morso di Stefan e prese a bere piano il suo sangue, senza approfondire.

“Ohh ma così non suona per niente intimo. Fallo come se ti piacesse.” Disse Klaus, puntandogli nuovamente la pistola alla testa.

Damon fece un sospiro più lungo, ma non si mosse da quella posizione. a quel punto decise di acconsentire e se dapprima aveva toccato il collo di Stefan solo sfiorandolo con la lingua, stavolta lasciò che tutta la sua bocca avvolse il collo di stefan.

Sentì immediatamente suo fratello irrigidirsi a quel contatto ma si impose di ignorarlo e cominciò a succhiare.

Sapeva che Klaus lo stava fissando, studiandone le reazioni e decise di posare una mano sull’avanbraccio di Stefan, per simulare piacere e il trattenersi a stento dal lasciarsi andare.

Un sorrisetto di assenso gli indicò che aveva funzionato.

“Ancora.” Disse la stessa voce malvagia. Damon se l’aspettava e decise di accontentarlo, anche se sperava che l’obiettivo di quel mostro non fosse quello di fargli dissanguare il fratello o lo avrebbe fatto a pezzi, lui e quell’altro mostro voltagabbana del fratello.
 
C’era tuttavia qualcosa in quel gioco perverso, in quella finzione, che lo galvanizzava. Quante volte aveva fantasticato sul mordere il fratello? anche soltanto per intimorirlo, dargli una lezione? Renderlo inoffensivo? Dimostrargli chi era il più forte? Ancora prima di accorgersene, si rese conto di star stringendo più forte la presa sul suo braccio.



“Bene. Direi che basta così per ora.” Disse Klaus.

Damon si staccò subito da lui.
“Ora lo curerai?” chiese.

“Tzk tzk, io ho detto che è finito questo, passiamo agli altri stand. Tuo fratello mi sembra che sta sgocciolando per terra come un vecchio lavandino che ha bisogno di essere riparato. Non vorrai mica che si dissangui vero? Cerca di togliergli il sangue di dosso a modo tuo. Sei un vampiro, no?”

Lo sguardo di Damon si riempì di terrore.
 
“Questo no. è..insano.”

Klaus sospirò.Guardò il fratello che gli rimandò l’occhiata con un gesto della mano, come a dire che era tutto prevedibile.

“Non starò al vostro sporco gioco sadico! Siete dei malati, siete dei perversi, siete..”

Siamo quelli che al momento hanno il coltello dalla parte del manico. Vuoi continuare a frignare o vuoi cercare di finire questa cosa, in modo che tuo fratello non rischi di morire?” disse Klaus.
 
Damon sospirò di nuovo. Non c’era niente da fare. Se anche avesse cercato di aggredire Klaus, quello avrebbe morso anche lui e sarebbero stati spacciati e anche nel caso in cui sarebbe riuscito a scampare miracolosamente al morso dell’originale, Elijah o Klaus, avrebbero ucciso Stefan per la sua tentata ribellione. Doveva fare quello che loro gli chiedevano.
 
Esitando, gli si avvicinò e raccolse con un dito, una goccia del sangue della scia lasciata sul torace di Stefan.

“Ti ho detto di non farmi arrabbiare. Usa – la – bocca.” Disse Klaus scandendo bene le parole, con un sorriso.

Damon deglutì ma si apprestò a fare quello che Klaus gli aveva detto.

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Capitolo 3
*** Bacio bollente ***


Damon si avvicinò al corpo del fratello. Guardò il suo torace che continuava copiosamente a gocciolare nei punti in cui Klaus lo aveva ferito. Si avvicinò e leccò quel sangue con la lingua.

Stefan sbarrò gli occhi e sembrò irrigidirsi e reclinarsi all’indietro, ma Damon non gli badò. Continuò a leccare quel sangue con la lingua.

Questo era diverso che sul collo. Il torace era molto più grande e poi Stefan continuava a perdere sangue nei punti in cui Klaus lo aveva ferito.

Ecco così che Damon si ritrovò a passare più volte in quei punti.



“Basta!! Damon! Basta! Smettila!” sembrò agitarsi Stefan.

Damon si alzò con lo sguardo annebbiato e vitreo, a stento riconosceva il fratello e a stento riusciva a capire come mai fosse tanto agitato.

“Permetti, Damon?” chiese Klaus con un sorrisetto. Si fece avanti e fece pressione sulle ferite.

“AHHH.”

“Schhh buono.” E dicendo così spalmò il sangue su tutto il torace.

“Ecco., così va meglio. Continua.” Disse Klaus sorridendo.
 
Damon si fece ancora avanti e cercò di ignorare lo sguardo accusatorio di suo fratello minore per continuare quella quasi piacevole tortura. Si accorse che Klaus aveva spalmato il sangue anche sui capezzoli di Stefan.

Decise che aveva avuto una buona idea.

Si fiondò a leccare il sangue anche da lì, anzi, per fare proprio un buon lavoro, decise che era meglio passare direttamente a succhiarglieli. I capezzoli di Stefan erano turgidi per l'eccitazione. Piacevoli da succhiare.



“D-Damon!!” non era più un richiamo che faceva intendere dolore, ma Damon decise che non gli importava stare lì a decifrare di quale entità era. Sentiva un fuoco che non aveva mai sentito prima. Suo fratello era lì, indifeso, alla sua mercè, come non lo era da molti, molti anni e il pensiero di averlo sottomesso a lui con qualcosa di così peccaminoso, proibito e sessuale, lo faceva infiammare.

Oh, sì, il fratellino fremeva. Damon era sicuro che Stefan non fremeva con quelle puttanelle che si portava a letto dopo aver rotto con Elena.

Dopo aver succhiato i suoi capezzoli, si fiondò sul suo ombelico e lo stuzzicò con la lingua.
 
Ahhhh..”

Stefan aveva reclinato la testa e aveva esalato un gemito così roco e lungo, che era inconfondibile. Damon sentì come mille fuochi d’artificio scoppiargli nel cervello.

Si alzò e gli fu addosso in pochi secondi. Premette il suo corpo contro il suo e sentì sorpreso la sua erezione, anzi le loro erezioni accese come non mai.



Avrebbe dovuto fuggire da quello, stoppare tutto, uccidere gli originali e fuggire con Stefan, invece..

Si ritrovò a morderlo di nuovo sul collo, ma non era il morso di poco prima, no.

Questa volta c’era qualcosa di decisamente sensuale e molto intimo. Damon lo morse dolcemente e poi cominciò a succhiare la sua pelle come un amante con un’intensità che se fossero usciti di lì entrambi vivi, Stefan si sarebbe ritrovato con un succhiotto.

Stefan ansimò forte, sconvolto da avere il fratello praticamente appiccicato addosso, ma non fu più passivo come prima. Aveva le mani libere e con esse, strinse forte i capelli del corvino, con la dolcezza di un amante.
 


Damon incapace di controllarsi, prese ad accarezzargli il torace, senza neanche più ricordarsi che Klaus es Elijah erano lì e si stavano godendo lo spettacolo.

Damon non si fermò, salì un poco più su e gli morse la guancia strappandogli un gemito di dolore, poi gli morse il labbro, facendogli uscire un po’ di sangue, un altro gemito, subito ingoiato stavolta da un bacio.
 
Un vero bacio. Avrebbe dovuto sentirsi un infame, perché probabilmente era un bacio rubato. Non sapeva se Stefan glielo avrebbe dato in un momento in cui era libero, lucido e non mezzo moribondo, ma Damon si sentiva per la prima volta a casa e non era in nessun altro luogo, non era alla villa, era tra le braccia del minore, più precisamente nella sua bocca!

Non si fermò, non gli chiese l’accesso alla sua bocca, semplicemente se lo prese, perché sapeva che era suo diritto. Stefan non oppose resistenza, lasciò che gli violasse le labbra con un gemito che forse avrebbe potuto essere di piacere.
 


I fratelli finirono coinvolti ben presto in un bacio pieno di passione e lussuria. Damon era talmente dentro la bocca di Stefan che sembrava quasi come se il maggiore avesse intenzione di mangiargli la faccia.

Intanto anche gli Originali si stavano facendo i fatti propri. Klaus era andato da Elijah e aveva tutta l’intenzione di dimostrargli che Damon non era l’unico capace di grandi slanci di passione.

Stefan e Damon ormai si stavano apertamente baciando, erano praticamente incollati addosso. Il minore si lasciava andare piacevolmente sconvolto dalla furia del maggiore, che aveva preso ad accarezzarlo sotto la maglietta.
 
Fu solamente quando un tramestio di sedie e di vestiti gettati per terra, fecero capire che in quel salone peccaminoso si stava andando decisamente un po’ troppo oltre, che i fratelli si scollarono con un pop come di una ventosa.

Si voltarono entrambi e rimasero sconvolti di vedere gli originali completamente nudi. Klaus a cavalcioni su Elijah sulla sedia.
 
“K-Klaus. I nostri ospiti si sono fermati.” Disse Elijah chiaramente rosso come un peperone.

“Oh, beh, doveva succedere prima o poi. Ma possono restare per lo step successivo o anche solo per GUARDARE.” Disse Klaus malizioso.

Stefan rabbrividì  di sgomento, Damon invece si infuriò.

Col cavolo! Abbiamo fatto quello che ci hai chiesto! Adesso cura mio fratello, non vogliamo restare qui a vedere tu e qui e tuo fratello che vi pastrugnate a vicenda!”

“Razza di..” cominciò Klaus ma Elijah lo fermò con un braccio, gentilmente.

“Nicklaus, sono stati a tutte le nostre regole, credo sia ora di lasciarli andare, un accordo è un accordo e poi sono certo che loro siano un po’ più pudici di noi e vogliano continuare a casa propria quello che hanno iniziato..” disse Elijah con tono candenzato ed elegante.

Klaus sorrise malizioso. Elijah aggiunse:

“Anche a me piacerebbe continuare..”

A quelle parole, Klaus si sbrigò a dare a Stefan il sangue per averli entrambi fuori di lì.
 
“Divertitevi!” disse Klaus con un ghigno, prima di chiudere la porta in faccia ai fratelli ancora sconvolti.
 
 

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Capitolo 4
*** Quello che provo per te ***


Stefan e Damon non parlarono per tutto il tragitto in macchina e sembrava che dovesse finire così, anche una volta arrivati a casa, ma Damon appena vide che il fratello minore stava per correre su in camera sua, si sentì di dover dire qualcosa.

“Senti, Stefan, io..mi dispiace per prima. “

Stefan si fermò, irrigidendosi, senza voltarsi, con un passo sugli scalini.

“Klaus..lui..mi ha costretto. Avevo bisogno di quell’antidoto e sono stato obbligato a..”

“Obbligato??” strillò Stefan come un bambino furioso. “Se fossi onesto con te stesso e soprattutto con me, ammetteresti che abbiamo goduto entrambi di quell’assurda situazione e invece tu..te ne stai lì a..”
“Stefan..”
“fingere che non sia successo niente..che loro ti hanno OBBLIGATO.. come credi che mi senta? È già abbastanza imbarazzante dover fare i conti con il fatto che mi è..”
“Ti è..?”

“Oh, lascia perdere! Anzi, vattene al diavolo” Stefan era proprio sull’orlo delle lacrime, usò la velocità da vampiro per rinchiudersi in camera, ma Damon aveva previsto quella mossa e l’aveva sorpassato, tenendo una mano sulla porta della sua camera, impedendogli di passare.
 
“Ti è cosa, Stefan?”

“Lasciami passare, Damon!”
“No, prima tu devi finire la frase!”

“Non ci senti? Ti ho detto di andartene al diavolo!”
 
Damon era stufo di quella manfrina e lo attaccò al muro, furibondo.

“Se ti è piaciuto quello che abbiamo fatto, perché non l’hai detto?”
“Dirlo?? Non ti sono bastati i versi che ho fatto? Vuoi umiliarmi fino a questo punto?”
“Non sarebbe un’umiliazione.”
Stefan sgranò gli occhi basito.

“Certo, come no. Siamo solo fratelli, la nostra vita è già a puttane perché siamo innamorati della stessa donna e quei due bastardi ci hanno appena umiliati costringendoci a consumare un rapporto inc.”

“C’è una cosa di quelle che hai detto che è falsa, Stefan, non siamo entrambi innamorati di Elena.”

Stefan per la sorpresa, rimase a fissarlo in silenzio.
“Stai scherzando? Tu..hai fatto di tutto per portamela via e ora..”
Sei solo tu quello che amo, Stefan.”

“Coosa?? Non mi lascerai credere alle tue minchiate, mi stai solo prendendo per il culo!”

“I fratelli originali avevano ragione. Almeno una cosa giusta l’hanno fatta. Sono contento che hanno fatto questo, almeno ho realizzato finalmente che ho solo finto fino adesso. Non potevo avere te e non volevo che neanche Elena ti avesse e quindi..”
 
Un pugno fermò quelle parole.

Bastardo!”

Damon, incurante del pugno fece per toccare di nuovo Stefan.


“Era per questo che continuavo a perseguitarti. Non perchè volevo renderti infelice, ma perchè non potevo fare a meno di staccarmi da te e ora..”

“Piantala!” urlò Stefan, cercando di picchiarlo di nuovo ma Damon gli fermò il braccio.

“Puoi darmi anche mille pugni ma non cambierà quello che provi per me.”

Non provo NIENTE per te, NIENTE.”

“Davvero? Allora come mai tremavi sotto il mio tocco? E gemevi..”
Dicendo quelle parole, Damon lo accarezzò sotto la maglietta, Stefan sgranò gli occhi e sussultò.
Damon continuò a farsi più vicino.
“Non puoi negare neanche tu quello che c’è tra noi. è per questo che sei così furioso adesso.”
“Non è vero..”
“Sì..”
 
Stefan non replicò più, anzi, si gettò a capofitto sulle labbra del corvino, che non aspettava altro e aprì subito la bocca per cedere al bacio.
Subito i due fratelli si infiammarono, cominciando ad accarezzarsi a vicenda. Stefan aveva la mano ingarbugliata nei suoi capelli.
“Ti amo..” disse Stefan. Non potè evitare di dirlo.
“Lo so, Stefan, anch’io..”
Poi con una forza bestiale, prese in braccio il minore e lo portò in camera.






















Note dell'autrice: 

scusatemi per l'enorme ritardo xd il fatto è che come al solito pur amando questa ship, non so perchè, all'inizio vado alla grande, poi ho difficoltà serie a continuare o.o
ma prometto che la finirò!
Credo che massimo il prossimo, sarà l'ultimo capitolo

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Capitolo 5
*** Ti amo, stupido ***


Damon portò il minore in braccio e lo mise sul letto sempre senza interrompere il contatto, dopodiché si sdraiò subito su di lui.

Gemette alla sensazione del loro corpi appiccicati insieme. Era meraviglioso.

“Damon…” sussurrò Stefan, accarezzandogli il viso e le ciocche.

“Non fare così..” sussurrò Damon al minore. La sua voce, le sue carezze, tutto lo mandava…

“Mi mandi fuori di testa..” sussurrò Damon sul suo collo.

Stefan sospirò ancora di più.

Damon non resistette più e gli sfilò la maglietta, tornando a lasciargli una scia umida e sentita di baci sul torace.


“Damon..ti voglio…”

Quella frase lo accese definitivamente. Strusciò il bacino su di lui, facendolo gemere e poi entrambi cominciarono a spogliarsi a vicenda.

Stefan era così dolce e tenero quando baciò il torace di Damon, il corvino resistette un po’, poi lo incihiodò al letto, cominciando a prepararlo.
Sentire suo fratello che gemeva sotto di lui, era già come essere dentro di lui.

“AHHH.”
“Ehi. Va tutto bene?” gli chiese, sperando di non avergli fatto troppo male, entrando in lui.

“Io sto bene..sto alla grande..” disse Stefan, intrecciando le mani con le sue.

“Ti amo, Stefan…” un altro sospiro. “Oh..ti amo, Stefan..” ripetè, muovendosi ancora di più e baciandolo con passione.
Stefan mugolò. Era chiaro che voleva rispondere, ma il corvino non gliene dava l’opportunità.
“Ti amo anch’io, stupido..” disse Stefan, appena le sue labbra furono libere.

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Capitolo 6
*** La festa a casa Mikaelson ***


Stefan e Damon dopo quello che era successo tra loro, convennero che in fin dei conti era stato anche merito di Klaus ed Elijah, se loro alla fine avevano ceduto all’amore, così cercarono un altro confronto e chiarimento. Scoprirono che i due fratelli originali non erano così cattivi come credevano  e parlarono anche del loro inusuale rapporto, che Elijah, nonostante le facce finte scandalizzate del minore, si ostinava a chiamare “amore.” Dissero che con il tempo, gli altri fratelli avevano capito e compreso il loro amore e l’avevano accettato, erano ancora più uniti adesso, anche se Klaus aveva pugnalato sia Rebekah che Kol, una marea di volte, loro alla fine lo avevano perdonato.
Parlarono anche di quando Elijah aveva scoperto anni fa, che Klaus aveva assassinato la loro madre, nonostante questo, era troppo legato al minore, per abbandonarlo e rimase comunque con lui, di quanto il loro padre stesso li aveva perseguitati da anni, per questo motivo.
Stefan e Damon entrarono in sintonia con gli originali, come non avevano mai creduto possibile, restarono ore e ore a parlare della loro storia, raccontando anche loro la loro storia. Innamorati entrambi della perfida Katherine, poi avevano conosciuto la doppelgangher Elena ed erano caduti in quello che ora consideravano di nuovo un altro errore.
Fu inevitabile a quel punto, chiedere ancora ai due fratelli originali di risparmiare Elena, di trovare un altro modo per creare gli ibridi. Stefan promise che avrebbe chiesto a Bonnie di trovare un altro modo, lei era una strega, in fondo.
Klaus sembrava per la prima volta, disposto a fare un passo indietro e gettarono tutti l’ascia di guerra, ormai arrivati entrambi ad un livello troppo intimo per poter tornare indietro, confessarono l’intento dei loro amici.
Loro avevano intenzione di risvegliare la madre di tutti loro. Esther.
Elijah e Klaus presero molto male questa cosa e cercarono di fermare gli amici di Damon e Stefan, ma ormai era troppo tardi.
 
Successivamente, Stefan e Damon, scoprirono che Esther aveva intenzione di avvelenare tutti i suoi figli. Elena lo svelò a loro e loro andarono  a riferirlo a Klaus, che la decapitò, tagliandole la testa, davanti a tutti.


“QUESTO È QUELLO CHE SUCCEDE A TUTTI COLORO CHE OSANO SFIDARMI!”

Perfino Finn, che finora era sempre stato molto devoto alla madre, sembrò cadere dalle nuvole, quando gli dissero che lei intendeva sacrificare anche lui, il suo figlio prediletto!
Questo avvicinò finalmente Finn agli altri fratelli, come non era mai successo, a causa della manipolazione mentale che la madre fece loro.

“Perché ci avete aiutato?” chiese Klaus ai due fratelli, prendendoli da parte. “Avevate l’opportunità di sbarazzarvi per sempre di noi, perché l’avete fatto?”

I due fratelli confessarono che avevano sofferto, scoprendo che fu il loro stesso padre ad ucciderli, prima che diventassero vampiri, lo fece perché non poteva sopportare che stessero dalla parte della vampira Katherine.
“è un dolore che, nonostante tutti questi secoli, non puoi dimenticare. Se non l’avesse fatto Stefan, l’avrei ucciso io stesso. Se si fosse trattato solo di me, sarebbe stata una cosa, ma ha osato toccare Stefan. Nessuno deve toccare mio fratello.” disse Damon, appoggiandogli un braccio protettivo intorno al collo.
Klaus sorrise insieme ad Elijah.
“Quindi, grazie a noi, avete scoperto di amarvi, a quanto pare.” Disse Elijah.
“Forse l’abbiamo sempre saputo, ma ci siamo sempre rifiutati di ammetterlo, ma, io la colpa la do sempre un po' più a LUI, è lui la parte più moralizzatrice dei due.” Ridacchiò Damon.
 
Da lontano, intanto, Elena e Caroline, osservavano Stefan e Damon chiacchierare amabilmente con i due originali e non riuscivano a farsene una ragione.
“Ti dico che sono sicura, Caroline. Non avevo detto a NESSUNO del piano di Esther, lo sapevano solo..Stefan e Damon. Sono stati loro ad avvisarli, me lo sento.”
“Perché avrebbero dovuto fare una cosa simile?” chiese Bonnie intervenuta in quel momento.
“Non lo so, non lo so, ma li hanno salvati. “ disse Elena sull’orlo delle lacrime.
“Ho come l’impressione che Stefan e Damon non siano più loro stessi ultimamente..” disse Caroline pensierosa. “Sono sempre più distaccati da noi e sembra che non gli importi più di nulla, stanno sempre insieme ed è palese che ci stanno evitando.”
“Devo parlare con loro. Devo capire che cosa ci stanno nascondendo. Avevamo una sola possibilità per liberarci di Klaus e tutti i suoi fratelli ed è andata in fumo, siamo ancora tutti in pericolo!” disse Elena sconvolta.
 
 

Durante il resto della serata, Elena aveva cercato di prenderli da parte, per chiedere spiegazioni, ma Damon era stato elusivo.
“Klaus non è più una minaccia, abbiamo fatto un accordo vantaggioso per tutti noi. Lui lascia in pace noi e noi lasciamo in pace lui, semplice.” Disse Damon, tracannando il suo champagne.
Stefan lo guardò con occhi che brillavano, ammaliati da quanto fosse affascinante suo fratello.
Lo sguardo non sfuggì ad Elena.
“Stefan? Mi ascolti? Non dirmi che anche tu sei complice di questa follia.”
“Mi dispiace, Elena, ma credo di essere finalmente d’accordo con mio fratello, come non lo ero da troppo tempo a questa parte. Abbiamo fatto un lungo discorso e lo sai cos’abbiamo scoperto? Che in fondo non sono così cattivi come pensavamo.”

“Non sono così cattivi…HANNO SOLO CERCATO DI UCCIDERMI PIÚ VOLTE PER AVERE IL MIO SANGUE, ECCO TUTTO!”

Questo è il passato! Elena, non si può sempre vivere nel passato. Elijah dice che bisogna perdonare e che il cuore che lo fa, è un cuore colmo di compassione e virtù.”
“Elijah è solo uno sporco ipocrita e può andare a farsi fottere, lui e suo fratello!!”

Stefan e Damon ridacchiarono tra sé, come se avessero inteso una battuta divertente che non potevano dire.

Elena però non sembrava aver voglia di accantonare il discorso, in quel momento arrivò Klaus divertito dagli sbraiti della giovane.

“Ho promesso di non ucciderla, ma se volete, posso ancora soggiogarla fino a farle dimenticare perfino il suo nome.”

Elena impallidì per un attimo, ma poi arrivarono Caroline e Bonnie che insieme a lei, cominciarono a riempire di insulti i due originali.
 
“BASTA, FATE SILENZIO!” gridò Damon, perdendo il controllo e ottenendo finalmente attenzione dei presenti.

“È da un bel pezzo che volevo dirvelo, ci avete rotto tutti quanti e tu, Elena, se hai così tanta paura di morire, fatti trasformare in un vampiro e smettila una volta per tutti di rompere i coglioni  a tutti con il fatto di proteggerti!!”
 
Calò un silenzio di tomba, poi Klaus cominciò  a ridacchiare senza ritegno ed Elijah sembrava imbarazzato, Elena scappò via in lacrime e Caroline e Bonnie riempirono di parolacce Stefan e Damon che non si scomposero, malgrado si sentirono un po' in colpa.
 
“Siete stati fantastici, ragazzi! Vi avevo sottovalutati! Che ne dite di un brindisi di vino rosso, per festeggiare la vostra rinascita e liberazione da quella lagna della doppelgangher?”

“Accettiamo con piacere, Klaus.” Disse Stefan,



Brindarono tutti seduti su un divanetto rosso come il vino, poi i due originali si accomiatarono, dopo la frase di Elijah.
“Permetti un ballo, Nicklaus?”
 
I due fratelli, continuarono a guardarsi ammiccanti e sensuali, continuando a bere il vino.
“Provi sensi di colpa riguardo a quello che è appena successo?” chiese Stefan.

“Sensi di colpa sì, ma non sono pentito.Tu sì?” chiese Damon.
“La mia risposta è la stessa tua.” Disse il minore, sorridendo.
“Alla forse è venuto il momento di festeggiare come si deve, questa..rinascita..e non sto parlando di balli..” disse Damon ammiccante.
 
 
Il corvino trascinò il minore in una stanza riservata, che sembrava un salottino cafè per la ricreazione. Lo buttò su su un soffice divanetto rosso e cominciò a spogliarlo, senza smettere di baciarlo e di toccarlo, sentendo anche lui le mani del minore, dappertutto.

“Oh, Stefan, sì, finalmente!” disse Damon spogliandosi e spingendosi dentro di lui, mentre il piacere lo avvogeva di nuovo come il profumo di un sapone ammaliante.

Stefan si inarcò sotto di lui gemendo dal piacere e andando incontro alle sue spinte, facendolo eccitare ancora di più.

Fecero l’amore su quel divanetto, preda dell’estasi, di sentirsi finalmente liberi dopo tanto tempo e della sensazione di libertà, di non dover più dare conto a nessuno.























Note dell'autrice: 

scusatemi le parolacce in questo capitolo, sono un po nervosa oggi e desidero solo finire più ff possibili in questo momento, perchè ne sono sommersa xd mi rendo conto che in molti punti i fratellli sono OOC ma è che...non me ne frega più niente xd non riesco a nascondere che odio Elena, gli altri amici e tuttu quanti ahha salvo solo i fratelli, Klaus e Elijah, nonostante..mi abbiano deluso anche loro, varie volte, in The Originals!
Il prossimo dovrebbe essere l'ultimo capitolo!  

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Capitolo 7
*** Felici e liberi! ***


Elena non riusciva a superare il fatto che non riusciva a capire cosa fosse successo ai due fratelli e le sorprese indesiderate a villa Salvatore, per indurli a spiegarglielo, si sprecavano.

Un giorno, sfortunatamente, Elena entrò di nascosto e li beccò a baciarsi.

“Cosa, cosa…COS’È QUESTOOOO?”

“Mi dispiace, Elena, ma doveva succedere prima o poi, che ci vedessi.” Disse Damon, tutt’altro che dispiaciuto. In verità i due fratelli avevano sentito Elena arrivare e si erano messi a baciarsi apposta, per mettere fine a tutti quei teatrini.

Si consumò un dramma dove Elena cercava piuttosto in maniera imbarazzante di insultarli e al tempo stesso di ottenere delle spiegazioni, fin quando i due non si stufarono e la cacciarono letteralmente fuori di casa.

“Oddio, che liberazione. È proprio una lagna, aveva ragione Klaus.” Disse Damon, stiracchiandosi.

“Credi andrà a dirlo a tutti?” chiese Stefan che sembrava in conflitto tra l’essere imbarazzato e scoppiare a ridere.

“Chi se ne frega. Spero che lo faccia. Siamo vampiri, a qualunque umano possa dirlo, possiamo sempre soggiogarlo, tranne Matt, ovviamente. Le sue facce schifate quando ci guarda sono troppo divertenti per poterne fare a meno, gli altri, Bon Bon e bionda, chi se ne frega se non l’accettano.”
Stefan ridacchiò.
“Siamo andati completamente fuori di testa. Quasi non ci riconosco più. Non siamo più gli stessi.” Disse Stefan intrecciando le braccia al fratello.

“Siamo più liberi. A proposito, vestiti, facciamo un viaggio. Destinazione Mar Rosso. Motivo, perché ti amo, perché sei mio e perché dobbiamo festeggiare il nostro primo mese di fidanzamento.”

Stefan lo guardò sbalordito.
“Che c’è? Non ti piace il Mar Rosso?”
“Damon..accipicchia..non me ne hai parlato..”

“Lo so, per questo si chiamano SORPRESE.” Disse il corvino attirandolo a sé per un altro bacio.
Stefan ridacchiò.

“Elena è appena andata via piangendo ed entro stanotte avrà già raccontato a tutti che stiamo insieme. Non credi che dovremmo..”

“Restare qui , farci insultare e farci rovesciare addosso una valanga di critiche insulse senza senso e moralizzatrici? No.” disse Damon languido, baciandolo.

Stefan ricambiò il bacio languido e poi disse malizioso.
“Vado a preparare i costumi.”
“Li voglio sbarazzini.” Disse Damon ammiccando. "Mettiti quello GIALLO." ammiccò, mentre Stefan gli lanciò un'occhiata maliziosa.
 
 


*

La vacanza all’isola durò un mese intero, ovviamente i fratelli furono contattati in tutti i modi al cellulare, ma i fratelli bloccarono tutte le chiamate dei numeri di Alaric, Bonnie, Caroline, Damon, Jeremy e tutte le chiamate in uscita, mentre prendevano il sole e facevano il bagno al mare, abbracciati.

“Fratello, tra due giorni viene Klaus con suo fratello Elijah, hanno deciso di raggiungerci.” Disse Damon, sperando che il fratello non andasse fuori di testa alla notizia.

Stefan però, era felice alla notizia e si strinse ancora di più al fratello.
 
 


*

Elena alla fine dovette rassegnarsi a come erano cambiate le cose, restò umana e tornò con Matt, il suo primo fidanzato, con il tempo anche i rapporti con Caroline e Bonnie ed Alaric, si diradarono fino  a che i fratelli ne persero completamente le tracce e poi non avevano bisogno di loro. Avevano trovato un’altra grande famiglia che li sosteneva.

I Mikaelson.






















Note dell'autrice: 

ringrazio chi ha recensito e messo tra le preferite e ricordate questa storia <3333 spero che il proseguimento e il finale non vi abbia delusi ^^ baciii

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