Enough For Forever di Yuna Shinoda (/viewuser.php?uid=30027)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 001. Inizio ***
Capitolo 2: *** 030. Morte ***
Capitolo 3: *** 027. Genitori ***
Capitolo 4: *** 039. Gusto ***
Capitolo 5: *** 087. Vita ***
Capitolo 6: *** 061. Inverno ***
Capitolo 1 *** 001. Inizio ***
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Allora, inanzitutto volevo dirvi che intendo pubblicare questa nuova raccolta
*a meno che non cambi idea e diventi una fanfic e non una raccolta di drabbles*
su fanfic100_ita, la community sulle 100fanfic di cui ho saputo l'esistenza
grazie a Lady_Malfoy.
Tutte le fic che pubblicherò *a patto che decida di
fare una raccolta e non una story*, sia qui che sulla community, saranno
incentrate sulla coppia Edward / Bella, quindi i personaggi saranno
esclusivamente loro, mentre gli altri faranno solo da sfondo xD
Qui trovate la tavola: http://gothicyuna.livejournal.com/profile, ma per
sicurezza la metterò anche in questa pagina ^^
001. | Inizio. |
002. | Intermezzo. |
003. | Fine. |
004. | Interiorità. |
005. | Esteriorità. |
006. | Ore. |
007. | Giorni. |
008. | Settimane. |
009. | Mesi. |
010. | Anni. |
011. | Rosso. |
012. | Arancione. |
013. | Giallo. |
014. | Verde. |
015. | Blu. |
016. | Porpora. |
017. | Marrone. |
018. | Nero. |
019. | Bianco. |
020. | Senza colori. |
021. | Amici. |
022. | Nemici. |
023. | Amanti. |
024. | Famiglia. |
025. | Estranei. |
026. | Compagni di squadra. |
027. | Genitori. |
028. | Figli. |
029. | Nascita. |
030. | Morte. |
031. | Alba. |
032. | Tramonto. |
033. | Troppo. |
034. | Troppo poco. |
035. | Sesto Senso. |
036. | Olfatto. |
037. | Udito. |
038. | Tatto. |
039. | Gusto. |
040. | Vista. |
041. | Forme. |
042. | Triangolo. |
043. | Diamante. |
044. | Cerchio. |
045. | Luna. |
046. | Stelle. |
047. | Cuori. |
048. | Quadri. |
049. | Fiori. |
050. | Picche. |
051. | Acqua. |
052. | Fuoco. |
053. | Terra. |
054. | Aria. |
055. | Spirito. |
056. | Colazione. |
057. | Pranzo. |
058. | Cena. |
059. | Cibo. |
060. | Bibite. |
061. | Inverno. |
062. | Primavera. |
063. | Estate. |
064. | Autunno. |
065. | Mezze stagioni. |
066. | Pioggia. |
067. | Neve. |
068. | Lampo. |
069. | Tuono. |
070. | Tempesta. |
071. | Rotto. |
072. | Riparato. |
073. | Luce. |
074. | Oscurità. |
075. | Ombra. |
076. | Chi? |
077. | Cosa? |
078. | Dove? |
079. | Quando? |
080. | Perché? |
081. | Come? |
082. | Se. |
083. | E. |
084. | Lui. |
085. | Lei. |
086. | Scelte. |
087. | Vita. |
088. | Scuola. |
089. | Lavoro. |
090. | Casa. |
091. | Compleanno. |
092. | Natale. |
093. | Ringraziamento. |
094. | Indipendenza. |
095. | Capodanno. |
096. | Scelta libera. |
097. | Scelta libera. |
098. | Scelta libera. |
099. | Scelta libera. |
100. | Scelta libera. |
Tutto comincia con un inizio.
Non c'è nulla, nemmeno la cosa più banale, che non
abbia inizio da qualche altra cosa.
Il giorno ha inizio con il sorgere del sole, la
notte con la luce onnipresente della luna.
Tutto ha un inizio.
Sentii delle mani che divennero improvvisamente
calde sul mio braccio, che giace fermo lungo il mio fianco.
Le mani toccano, tastano e spremono con il loro
calore la pelle che fino a qualche ora prima pensavo non avesse una consistenza.
La sentivo fredda, insensibile, come se stessi viaggiando nell'universo
dell'oblio, dove nessuno avrebbe mai potuto ritrovarmi.
Ed invece, quelle mani che sento ora su di me,
sembrano lambire ogni centimetro della mia pelle per assicurarmi che io sia
ancora in questo mondo.
-Spero davvero di aver fatto tutto bene, -
ripeteva costantemente la voce che pian piano stavo imparando nuovamente a
conoscere – non mi perdonerei mai se ti avessi fatto un danno permanente. Mai.
-
Sentivo il suo respiro accelerare, ma non potevo
sentire il mio. Era ancora troppo presto.
Il mio cervello stava rielaborando tutte le
informazioni ricevute in questi giorni e gli stava dando un nome. Chi era l'uomo
che mi parlava?
Dopo circa trentasei ore, finalmente potevo dargli
un nome. Edward.
La mia mente cercava di darmi tutte le
informazioni possibili su quest'uomo, che io ricordavo, essere bellissimo.
Edward era mio marito da quasi un mese, ed io lo
amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Ma cosa mi stava succedendo? Perchè non riuscivo
ad aprire gli occhi per vederlo?
Lo ricordai subito. Il veleno in circolo, il
fuoco.... Il dolore. Stavo diventando come lui. Stavo diventando ciò che avevo
sempre desiderato da quando lo avevo incontrato.
I tre giorni di assoluto dolore stavano volgendo
al termine, lo sentivo. Ecco perchè avevo iniziato a ricordare tutto, come se
niente fosse stato offuscato dal dolore degli ultimi giorni.
Improvvisamente, mi sentii quasi pronta ad alzarmi
e ad aprire gli occhi, ma sentivo ancora le gambe molli. Non era ancora finita.
Non potevo farla finire così.
Cercai di usare tutta la forza nuova che sentivo
dentro di me, per aprire almeno gli occhi.
Provai intensamente, e alla fine ci riuscii.
Lui era lì, davanti a me, con il viso a pochi
centimetri dal mio. I suoi occhi dorati mi abbagliavano.
-Bella... - disse, con voce calorosa.
Mi avvicinai a lui e lo baciai con fervore. Non
ricordavo di averlo mai baciato in quel modo.
Quello fu il giorno in cui cominciò la mia seconda
vita.
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Capitolo 2 *** 030. Morte ***
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Prompt:
030.
Morte Rating: Per adesso
Verde Conteggio
Parole: 409
Non avevo mai pensato seriamente a questo
giorno. Non avevo pensato che potesse arrivare così presto.
Eppure, come tutte le cose, prima o poi
doveva accadere.
Ero di nuovo nello stato di Washington,
nella penisola Olimpica, nella casa che aveva visto nascere la nuova me. La
ragazza dagli occhi cremisi, la donna che era divenuta madre prima del tempo,
per uno strano scherzo del destino. La ragazza immortale che non muterà mai
l'aspetto.
« Possiamo anche andarci domani, se oggi non
vuoi » mi ricordò Edward, mettendomi una mano sulla spalla. « No, va bene oggi.
Posso sopportarlo » gli risposi, poggiando la mia mano sulla sua.
Edward mi abbracciò da dietro, e mi baciò
sulla guancia. « Andiamo, allora » mi disse, sciogliendo l'abbraccio e dandomi
la mano.
Uscimmo dal nostro cottage e raggiungemmo il
garage.
Jacob era con Nessie lì sotto, ad aggiustare
la sua macchina, dato che mia figlia non era molto brava; ma non me ne curai.
Dovevo pensare a cose più importanti. Gli feci un mezzo sorriso e salii in auto.
Non era la stessa Volvo argentata di
tantissimi anni prima, ma un modello molto simile ed adatto alla città. E Edward
si era offerto di guidare fino alla nostra meta, perchè io non sapevo se ci
sarei riuscita o meno.
Forse, dalla paura di appurare ciò che avevo
saputo, avrei fatto marcia indietro e non avrei avuto il coraggio di tornare per
molto tempo.
« Dovrebbe essere sempre nello stesso posto
» disse Edward, vago.
Con la sua guida pericolosa, non ci volle
nulla per arrivare, ma io sperai invece che il viaggio si prolungasse più del
solito, sempre per lo stesso motivo. Non volevo affrontare la realtà.
Quando fummo davanti al cancello grigio,
esitai prima di uscire. Guardai per buoni trenta secondi le sbarre di ferro,
cercando la forza per alzarmi, ed uscire dall'auto.
Edward, che sicuramente capiva, mi poggiò
una mano sulla fede, ed io lo guardai negli occhi, pensando il motivo per cui
eravamo lì. Lo avevo fatto senza scudo, così che potesse vederlo anche lui.
« So che puoi farcela, amore. Vuoi che venga
con te? »
Scossi la testa, e lasciai la presa, uscendo
dall'auto a passo veloce.
Oltrepassai il cancello, e trovai subito ciò
che cercavo.
Una lapide di marmo chiaro, come aveva
provveduto la sua seconda moglie, Sue Clearwater, e poche parole di cordoglio.
“Qui giace Charlie Swan, grande lavoratore, ed uomo di
famiglia.”
Era semplicemente lui, mio padre. E la
natura se l'era portato via con sé, irrimediabilmente.
Grazie a lilly95lilly,
madamina ed
elyxyz che
hanno commentato la prima drabble ^^
E 1 - BibiBarbara 2 - BloodyKamelot 3 -
egypta 4 - Gio_Cullen 5 - Honey
Evans
Che hanno aggiunto la storia ai preferiti!
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Capitolo 3 *** 027. Genitori ***
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Prompt: 027.
Genitori Rating:
Verde Conteggio
Parole: 549
« Sarà meglio scendere, altrimenti faremo tardi », dissi a Bella una
mattina di settembre.
« Sono pronta, tu prendi la bambina »
Feci ciò che mi chiese. Nessie si guardava allo specchio, e si aggiustava
il suo fiocco rosa sotto il mento.
Quando si accorse di me, dietro di lei, fece una smorfia. « Papà, lo odio
questo coto » mi disse, e cercò di far restare il fiocco in una posizione
decente.
« Ma se ti sta benissimo » le risposi, sorridendo. Ed era vero. Non
capivo perchè le era così avverso.
« Non mi piace, non lo voglio » disse, con un tono più alto di voce.
« Nessie, ce l'hanno tutte le bambine. Vedrai che ti abituerai
»
Sbuffò, e nella stanza entrò Bella. Quando la vide, si girò e le corse
incontro.
« Mamma! » urlò, e si gettò tra le braccia. « Non mi piace
»
Bella la alzò di peso, e la bambina si sistemò nell'incavo del suo collo.
« Sei bellissima, invece. E tutte le bambine ti invidieranno
»
Nessie chiuse gli occhi, e sorrise. Forse Bella l'aveva convinta.
Mi fece cenno di uscire, ed insieme, noi tre, ci avviammo in garage e
partimmo alla volta di una nuova avventura. Per dirlo in senso metaforico.
Nell'auto, Nessie restò per tutto il tempo tra le braccia di Bella, senza
parlare. Bella le accarezzava la fronte, e lei di tanto in tanto le dava dei
piccoli bacetti sulla guancia.
Quando arrivammo a destinazione, il viso di Renesmee cambiò. Adesso era
triste. Camminavamo verso l'ingresso dell'edificio e mia figlia si stringeva
sempre di più alla madre.
« Mamma, non voglio lasciarti » disse, iniziando a piangere. Bella le
baciò la fronte.
« Nessie, toneremo prima che venga buio. Non ci vorrà molto » le disse,
mentre le accarezzava i capelli. Poi le diede un bacio sulla mano. Aveva del
rossetto, quella mattina, forse messo apposta per fare questo gesto.
Le labbra di Bella lasciarono un segno sulla mano della bambina, che
restò a fissarlo.
« Lo vedi questo? Quando si sarà sbiadito del tutto allora torneremo »
Nessie fissava la sua mano, ed improvvisamente sorrise. Forse l'aveva
convinta davvero, questa volta.
« Va bene, mamma. » rispose, con la vocina dolce. Le diede un nuovo
bacio, e Bella la fece scendere per terra.
Poi Nessie allungò le braccia verso di me, che la presi e l'avvicinai al
viso, baciandole a mia volta la guancia.
« Papà, apetto anche te » disse, stringendosi a me. La rimisi quasi
subito per terra.
Arrivò la maestra e la sua assistente. « Tu devi essere Renesmee Cullen »
disse.
Nessie annuì, e si voltò di nuovo verso di noi.
« Vieni con me, piccola. Ti faccio conoscere gli altri bimbi » disse la
ragazza più giovane, e la portò all'interno, mentre Nessie ci fissava ancora.
« Siete davvero dei genitori giovani » disse la donna.
« Già, abbiamo solo ventun anni » le disse Bella, sorridendo. Solo Dio sa
che non era affatto vero.
« Complimenti, allora. Mi fa piacere che dei genitori così giovani si
prendano responsabilità così grandi come dei figli... E poi lei, Mrs. Cullen, la
ricordo quando era una bambina »
« Si cresce e si procrea, Miss Green » disse Bella, e mi diede la mano.
Ci voltammo e ci avviammo verso la Volvo. Già, eravamo davvero dei
genitori giovani. Forse Bella lo era. Lei aveva ancora ventun anni, in teoria.
Ma la signorina Green non sapeva che io ne avevo quasi
centosette!
Scusate, oggi sono di fretta ^^
Grazie a chi ha commentato l'ultimo capitolo e ha
aggiunto la storia ai preferiti ^^
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Capitolo 4 *** 039. Gusto ***
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Per troppi mesi mi ero
immaginata una cosa simile, ma non avevo mai osato parlarne ad Edward. Mi
ero ripetuta come sarebbe stato da umana, ma mai da immortale. Non avrebbe
saputo di sale e ruggine, come dissi io stessa ad Edward, del tempo fa. No.
E allora di cosa avrebbe saputo, adesso? Mi chiesi tutto questo nei
momenti in cui, con il mio vestito blu di seta, sfrecciavo veloce nella foresta,
assieme a mio marito. Era la mia prima caccia. Mentre correvo,
all'improvviso, sentii un odore particolare. Era un gruppo di cervi. Mi
avventai su di loro, smettendo di pensare alle mie curiosità. Affondai i
denti nell'animale, ed il sangue scese dritto nella mia gola. Non seppi
identificare bene il sapore. Era tutto nuovo, mai provato. Mi chiesi per più
di venti secondi a quale cibo umano potessi assaggiarlo, ma non me ne venne in
mente nessuno. Il suo, era un gusto unico, inimitabile. Lentamente, il
cervo si accasciò sotto di me dopo una dura lotta. Avevo vinto io. Guardai
Edward, che mi fissava stranito. “Direi che come inizio, va bene... E' stato
di tuo gradimento?” “Abbastanza... Direi che ho soddisfatto una curiosità”
dissi, e mi diressi verso un'altra preda per provarlo ancora.
Heilà!!!! Aggiorniamo anche
questa! ^^
Anche oggi vado di fretta,
perchè ho un sonno tremendo... Oggi è stato il mio secondo giorno di università,
e sono stata via dalle 7 alle 19! Ben 12 ore, di cui 4 o 5 trascorse a
girovagare per strada... -.-
Ho anche iniziato cinese, e
mi piace! Anche la letteratura sembra carina! Poi vi aggiorno XD
Ed anche chi ha
aggiunto la storia ai preferiti ^^
G R A Z I E! Baci,
Yuna
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Capitolo 5 *** 087. Vita ***
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Prompt: 087. Vita Rating: Verde Conteggio
Parole: 281
Una pozza rossa di
sangue per terra, proprio pochi secondi fa. Una corsa su, in una stanza
vuota, giusto qualche nano secondo fa. Una lotta contro la morte, adesso.
Non sono sicuro di poterci riuscire, dato che io non so nemmeno cosa sia la
morte, e nemmeno la vita. Cosa è dopotutto, una vita? Una nuova persona
al mondo, una nuova bocca da sfamare, una nuova persona da amare. Su questo sono
molto più scettico... Io ci riuscirò? Riuscirò ad amarla? Bella stava urlando
dal dolore. La stava quasi per uccidere. “Sai fare il massaggio cardiaco?”
chiesi a Jacob, mentre cercavo di salvarle la vita. Jacob annuì, e andò
dall'altra parte. Io mi diedi forza, e poi addentai i miei canini affilati
nella sua pancia. Cercai di fare meno danni possibili, poiché tenevo alla
sua vita. Tenevo anche alla vita di ciò che portava dentro di sé, solo perchè
Bella lo amava già follemente. Riuscii, in pochi secondi, a fare un taglio
perfetto. Presi il neonato con le mani, che si tinsero subito di sangue
rosso. Lo stesso sangue che avevo tanto desiderato per due anni, ormai.
Iniziò a piangere, mentre vidi il suo sesso. Era una bambina. Il mio odio
svanì in un secondo, non appena vidi la sua faccina dolce. L'amavo di già.
Bella la reclamò, anche se era molto debole. Accuratamente, gliela
mostrai. “Renesmee...” fu l'unica parola che disse. E mi preparai al mio dovere:
non farle perdere la vita. Rosalie fu subito pronta, e fece una corsa in stanza
solo per prendere la bambina. Quella notte, non solo nacque mia figlia. Fu
anche la notte in cui Bella rinacque di nuovo. Questa volta, per vivere per
sempre.
Ringraziamenti:
Ringrazio coloro che affettuosamente mi hanno commentato
^^ elyxyz,
Princesseelisil,
madamina,
e ai 17 che hanno aggiunto la raccolta ai preferiti. Senza di voi non sarei qui!
E, vi dico, prima di andare a ripetere un po' di cinese
per domani, che molto probabilmente stasera posterò la terza parte di "Twilight
in the college"... ^^
Se volete leggerla, andate QUI ^^
A presto! Yuna
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Capitolo 6 *** 061. Inverno ***
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Prompt:
061. Inverno Rating: Verde Conteggio Parole:
411
Due corpi stretti sotto le
coperte, anche se non sentono il freddo che c'è all'esterno.
Quattro mani che, da qualche
mese, ormai, si conoscono come se fossero nate insieme. Inseparabili.
Gli occhi negli occhi, come
se fosse il primo giorno.
Con la mano le tocco la
guancia, e lievemente la accarezzo, quasi come se fosse di porcellana.
Lei fa lo stesso con me, e mi
passa una mano tra i capelli.
E' notte fonda, e tuttavia, i
suoi occhi cremisi riesco a vederli come se ci fosse la luce. Li
adoro.
La stringo ancora di più a
me, e lei chiude gli occhi.
E' una notte apparentemente
tranquilla.
Non soffia vento, e tutti gli
animali del bosco sono nelle loro tane.
E' tutto normale, tranne che
da un po' la temperatura si è abbassata. E' pieno inverno. Certo, né io, né
Bella risentiamo di questo sbalzo, ma gli umani sì.
Sento dei piccoli passi che
si dirigono verso la nostra stanza. Bella apre gli occhi; sa già di cosa si
tratta.
La nostra piccola bambina
entra piano nella nostra stanza, e si ferma accanto alla porta semiaperta.
Ha il suo orsacchiotto in
mano, e ha l'altra piccola manina libera sull'occhio. Lo strofina. Forse si è
svegliata all'improvviso.
Ci guarda negli occhi, e
sembra quasi voglia piangere.
“Cosa c'è, tesoro?” le chiede
dolce Bella.
La sua bocca diventa un
ghigno, e debolmente dice poche paroline “Mama, papà. Ho freddo
e...”
Ho fatto brutto sogno. Voglio ttare con
voi.
Pensa.
“E...?” dice Bella.
“Ho fatto brutto sogno, mama.
Ho tognato che tu e papà non mi volevate bene”
Bella le sorride, ed anche
io. Come poteva mai sognare una cosa simile... “Non accadrà mai, Nessie” le
dico, per confortarla.
Davveto? Io voglio molto bene
mama e papà.
“Sì, amore, davvero” le
rispondo, al suo pensiero.
“Adesso vieni qui,” le dice
Bella, che si stacca per un istante da me, e apre le braccia.
La bambina corre in fretta,
ed agile sale sul nostro letto.
Si getta tra le braccia di
Bella, che le accarezza i capelli, e la stringe al suo petto.
Sposto la coperta, così Bella
aiuta Nessie a venirci sotto.
La bimba ci stringe entrambi
con le sue manine, e chiude gli occhi. Dorme di già, felice tra i suoi genitori.
Io e Bella ci guardiamo, e
chiudiamo gli occhi. Ma solo per finta.
Molte notti di quell'inverno
trascorsero così, che mi ricordai di quando tutto questo, lo facevo per
Bella.
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