Enough For Forever

di Yuna Shinoda
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Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 001. Inizio ***
Capitolo 2: *** 030. Morte ***
Capitolo 3: *** 027. Genitori ***
Capitolo 4: *** 039. Gusto ***
Capitolo 5: *** 087. Vita ***
Capitolo 6: *** 061. Inverno ***



Capitolo 1
*** 001. Inizio ***


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Allora, inanzitutto volevo dirvi che intendo pubblicare questa nuova raccolta *a meno che non cambi idea e diventi una fanfic e non una raccolta di drabbles* su fanfic100_ita, la community sulle 100fanfic di cui ho saputo l'esistenza grazie a Lady_Malfoy.

Tutte le fic che pubblicherò *a patto che decida di fare una raccolta e non una story*, sia qui che sulla community, saranno incentrate sulla coppia Edward / Bella, quindi i personaggi saranno esclusivamente loro, mentre gli altri faranno solo da sfondo xD

Qui trovate la tavola: http://gothicyuna.livejournal.com/profile, ma per sicurezza la metterò anche in questa pagina ^^

 

001.Inizio. 002.Intermezzo. 003.Fine. 004.Interiorità. 005.Esteriorità.
006.Ore. 007.Giorni. 008.Settimane. 009.Mesi. 010.Anni.
011.Rosso. 012.Arancione. 013.Giallo. 014.Verde. 015.Blu.
016.Porpora. 017.Marrone. 018.Nero. 019.Bianco. 020.Senza colori.
021.Amici. 022.Nemici. 023.Amanti. 024.Famiglia. 025.Estranei.
026.Compagni di squadra. 027.Genitori. 028.Figli. 029.Nascita. 030.Morte.
031.Alba. 032.Tramonto. 033.Troppo. 034.Troppo poco. 035.Sesto Senso.
036.Olfatto. 037.Udito. 038.Tatto. 039.Gusto. 040.Vista.
041.Forme. 042.Triangolo. 043.Diamante. 044.Cerchio. 045.Luna.
046.Stelle. 047.Cuori. 048.Quadri. 049.Fiori. 050.Picche.
051.Acqua. 052.Fuoco. 053.Terra. 054.Aria. 055.Spirito.
056.Colazione. 057.Pranzo. 058.Cena. 059.Cibo. 060.Bibite.
061.Inverno. 062.Primavera. 063.Estate. 064.Autunno. 065.Mezze stagioni.
066.Pioggia. 067.Neve. 068.Lampo. 069.Tuono. 070.Tempesta.
071.Rotto. 072.Riparato. 073.Luce. 074.Oscurità. 075.Ombra.
076.Chi? 077.Cosa? 078.Dove? 079.Quando? 080.Perché?
081.Come? 082.Se. 083.E. 084.Lui. 085.Lei.
086.Scelte. 087.Vita. 088.Scuola. 089.Lavoro. 090.Casa.
091.Compleanno. 092.Natale. 093.Ringraziamento. 094.Indipendenza. 095.Capodanno.
096.Scelta libera. 097.Scelta libera. 098.Scelta libera. 099.Scelta libera. 100.Scelta libera.
 

 

 

Tutto comincia con un inizio.

Non c'è nulla, nemmeno la cosa più banale, che non abbia inizio da qualche altra cosa.

Il giorno ha inizio con il sorgere del sole, la notte con la luce onnipresente della luna.

Tutto ha un inizio.

Sentii delle mani che divennero improvvisamente calde sul mio braccio, che giace fermo lungo il mio fianco.

Le mani toccano, tastano e spremono con il loro calore la pelle che fino a qualche ora prima pensavo non avesse una consistenza. La sentivo fredda, insensibile, come se stessi viaggiando nell'universo dell'oblio, dove nessuno avrebbe mai potuto ritrovarmi.

Ed invece, quelle mani che sento ora su di me, sembrano lambire ogni centimetro della mia pelle per assicurarmi che io sia ancora in questo mondo.

-Spero davvero di aver fatto tutto bene, - ripeteva costantemente la voce che pian piano stavo imparando nuovamente a conoscere – non mi perdonerei mai se ti avessi fatto un danno permanente. Mai. -

Sentivo il suo respiro accelerare, ma non potevo sentire il mio. Era ancora troppo presto.

Il mio cervello stava rielaborando tutte le informazioni ricevute in questi giorni e gli stava dando un nome. Chi era l'uomo che mi parlava?

Dopo circa trentasei ore, finalmente potevo dargli un nome. Edward.

La mia mente cercava di darmi tutte le informazioni possibili su quest'uomo, che io ricordavo, essere bellissimo.

Edward era mio marito da quasi un mese, ed io lo amavo più di qualsiasi altra cosa al mondo.

Ma cosa mi stava succedendo? Perchè non riuscivo ad aprire gli occhi per vederlo?

Lo ricordai subito. Il veleno in circolo, il fuoco.... Il dolore. Stavo diventando come lui. Stavo diventando ciò che avevo sempre desiderato da quando lo avevo incontrato.

I tre giorni di assoluto dolore stavano volgendo al termine, lo sentivo. Ecco perchè avevo iniziato a ricordare tutto, come se niente fosse stato offuscato dal dolore degli ultimi giorni.

Improvvisamente, mi sentii quasi pronta ad alzarmi e ad aprire gli occhi, ma sentivo ancora le gambe molli. Non era ancora finita. Non potevo farla finire così.

Cercai di usare tutta la forza nuova che sentivo dentro di me, per aprire almeno gli occhi.

Provai intensamente, e alla fine ci riuscii.

Lui era lì, davanti a me, con il viso a pochi centimetri dal mio. I suoi occhi dorati mi abbagliavano.

-Bella... - disse, con voce calorosa.

Mi avvicinai a lui e lo baciai con fervore. Non ricordavo di averlo mai baciato in quel modo.

Quello fu il giorno in cui cominciò la mia seconda vita.

 

 

 



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Capitolo 2
*** 030. Morte ***


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Prompt: 030. Morte
Rating: Per adesso Verde
Conteggio Parole: 409


 

Non avevo mai pensato seriamente a questo giorno. Non avevo pensato che potesse arrivare così presto.

Eppure, come tutte le cose, prima o poi doveva accadere.

Ero di nuovo nello stato di Washington, nella penisola Olimpica, nella casa che aveva visto nascere la nuova me. La ragazza dagli occhi cremisi, la donna che era divenuta madre prima del tempo, per uno strano scherzo del destino. La ragazza immortale che non muterà mai l'aspetto.

« Possiamo anche andarci domani, se oggi non vuoi » mi ricordò Edward, mettendomi una mano sulla spalla. « No, va bene oggi. Posso sopportarlo » gli risposi, poggiando la mia mano sulla sua.

Edward mi abbracciò da dietro, e mi baciò sulla guancia. « Andiamo, allora » mi disse, sciogliendo l'abbraccio e dandomi la mano.

Uscimmo dal nostro cottage e raggiungemmo il garage.

Jacob era con Nessie lì sotto, ad aggiustare la sua macchina, dato che mia figlia non era molto brava; ma non me ne curai. Dovevo pensare a cose più importanti. Gli feci un mezzo sorriso e salii in auto.

Non era la stessa Volvo argentata di tantissimi anni prima, ma un modello molto simile ed adatto alla città. E Edward si era offerto di guidare fino alla nostra meta, perchè io non sapevo se ci sarei riuscita o meno.

Forse, dalla paura di appurare ciò che avevo saputo, avrei fatto marcia indietro e non avrei avuto il coraggio di tornare per molto tempo.

« Dovrebbe essere sempre nello stesso posto » disse Edward, vago.

Con la sua guida pericolosa, non ci volle nulla per arrivare, ma io sperai invece che il viaggio si prolungasse più del solito, sempre per lo stesso motivo. Non volevo affrontare la realtà.

Quando fummo davanti al cancello grigio, esitai prima di uscire. Guardai per buoni trenta secondi le sbarre di ferro, cercando la forza per alzarmi, ed uscire dall'auto.

Edward, che sicuramente capiva, mi poggiò una mano sulla fede, ed io lo guardai negli occhi, pensando il motivo per cui eravamo lì. Lo avevo fatto senza scudo, così che potesse vederlo anche lui.

« So che puoi farcela, amore. Vuoi che venga con te? »

Scossi la testa, e lasciai la presa, uscendo dall'auto a passo veloce.

Oltrepassai il cancello, e trovai subito ciò che cercavo.

Una lapide di marmo chiaro, come aveva provveduto la sua seconda moglie, Sue Clearwater, e poche parole di cordoglio. “Qui giace Charlie Swan, grande lavoratore, ed uomo di famiglia.”

Era semplicemente lui, mio padre. E la natura se l'era portato via con sé, irrimediabilmente.

 

 

 

 

Grazie a  lilly95lilly, madamina ed  elyxyz che hanno commentato la prima drabble ^^

E 1 - BibiBarbara
2 - BloodyKamelot
3 - egypta
4 - Gio_Cullen
5 - Honey Evans  

Che hanno aggiunto la storia ai preferiti!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** 027. Genitori ***


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Prompt: 027. Genitori
Rating: Verde
Conteggio Parole: 549




« Sarà meglio scendere, altrimenti faremo tardi », dissi a Bella una mattina di settembre.

« Sono pronta, tu prendi la bambina »

Feci ciò che mi chiese. Nessie si guardava allo specchio, e si aggiustava il suo fiocco rosa sotto il mento.

Quando si accorse di me, dietro di lei, fece una smorfia. « Papà, lo odio questo coto » mi disse, e cercò di far restare il fiocco in una posizione decente.

« Ma se ti sta benissimo » le risposi, sorridendo. Ed era vero. Non capivo perchè le era così avverso.

« Non mi piace, non lo voglio » disse, con un tono più alto di voce.

« Nessie, ce l'hanno tutte le bambine. Vedrai che ti abituerai »

Sbuffò, e nella stanza entrò Bella. Quando la vide, si girò e le corse incontro.

« Mamma! » urlò, e si gettò tra le braccia. « Non mi piace »

Bella la alzò di peso, e la bambina si sistemò nell'incavo del suo collo. « Sei bellissima, invece. E tutte le bambine ti invidieranno »

Nessie chiuse gli occhi, e sorrise. Forse Bella l'aveva convinta.

Mi fece cenno di uscire, ed insieme, noi tre, ci avviammo in garage e partimmo alla volta di una nuova avventura. Per dirlo in senso metaforico.

Nell'auto, Nessie restò per tutto il tempo tra le braccia di Bella, senza parlare. Bella le accarezzava la fronte, e lei di tanto in tanto le dava dei piccoli bacetti sulla guancia.

Quando arrivammo a destinazione, il viso di Renesmee cambiò. Adesso era triste. Camminavamo verso l'ingresso dell'edificio e mia figlia si stringeva sempre di più alla madre.

« Mamma, non voglio lasciarti » disse, iniziando a piangere. Bella le baciò la fronte.

« Nessie, toneremo prima che venga buio. Non ci vorrà molto » le disse, mentre le accarezzava i capelli. Poi le diede un bacio sulla mano. Aveva del rossetto, quella mattina, forse messo apposta per fare questo gesto.

Le labbra di Bella lasciarono un segno sulla mano della bambina, che restò a fissarlo.

« Lo vedi questo? Quando si sarà sbiadito del tutto allora torneremo »

Nessie fissava la sua mano, ed improvvisamente sorrise. Forse l'aveva convinta davvero, questa volta.

« Va bene, mamma. » rispose, con la vocina dolce. Le diede un nuovo bacio, e Bella la fece scendere per terra.

Poi Nessie allungò le braccia verso di me, che la presi e l'avvicinai al viso, baciandole a mia volta la guancia.

« Papà, apetto anche te » disse, stringendosi a me. La rimisi quasi subito per terra.

Arrivò la maestra e la sua assistente. « Tu devi essere Renesmee Cullen » disse.

Nessie annuì, e si voltò di nuovo verso di noi.

« Vieni con me, piccola. Ti faccio conoscere gli altri bimbi » disse la ragazza più giovane, e la portò all'interno, mentre Nessie ci fissava ancora.

« Siete davvero dei genitori giovani » disse la donna.

« Già, abbiamo solo ventun anni » le disse Bella, sorridendo. Solo Dio sa che non era affatto vero.

« Complimenti, allora. Mi fa piacere che dei genitori così giovani si prendano responsabilità così grandi come dei figli... E poi lei, Mrs. Cullen, la ricordo quando era una bambina »

« Si cresce e si procrea, Miss Green » disse Bella, e mi diede la mano.

Ci voltammo e ci avviammo verso la Volvo. Già, eravamo davvero dei genitori giovani. Forse Bella lo era. Lei aveva ancora ventun anni, in teoria. Ma la signorina Green non sapeva che io ne avevo quasi centosette!

 

 

 

 

 

Scusate, oggi sono di fretta ^^

Grazie a chi ha commentato l'ultimo capitolo e ha aggiunto la storia ai preferiti ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** 039. Gusto ***


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Per troppi mesi mi ero immaginata una cosa simile, ma non avevo mai osato parlarne ad Edward.
Mi ero ripetuta come sarebbe stato da umana, ma mai da immortale.
Non avrebbe saputo di sale e ruggine, come dissi io stessa ad Edward, del tempo fa. No.
E allora di cosa avrebbe saputo, adesso?
Mi chiesi tutto questo nei momenti in cui, con il mio vestito blu di seta, sfrecciavo veloce nella foresta, assieme a mio marito. Era la mia prima caccia.
Mentre correvo, all'improvviso, sentii un odore particolare. Era un gruppo di cervi.
Mi avventai su di loro, smettendo di pensare alle mie curiosità.
Affondai i denti nell'animale, ed il sangue scese dritto nella mia gola.
Non seppi identificare bene il sapore. Era tutto nuovo, mai provato.
Mi chiesi per più di venti secondi a quale cibo umano potessi assaggiarlo, ma non me ne venne in mente nessuno.
Il suo, era un gusto unico, inimitabile.
Lentamente, il cervo si accasciò sotto di me dopo una dura lotta. Avevo vinto io.
Guardai Edward, che mi fissava stranito.
“Direi che come inizio, va bene... E' stato di tuo gradimento?”
“Abbastanza... Direi che ho soddisfatto una curiosità” dissi, e mi diressi verso un'altra preda per provarlo ancora.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Heilà!!!! Aggiorniamo anche questa! ^^
Anche oggi vado di fretta, perchè ho un sonno tremendo... Oggi è stato il mio secondo giorno di università, e sono stata via dalle 7 alle 19! Ben 12 ore, di cui 4 o 5 trascorse a girovagare per strada... -.-
Ho anche iniziato cinese, e mi piace! Anche la letteratura sembra carina! Poi vi aggiorno XD
Grazie a Hele91, Princesseelisil, Tokiotwilighters ed  elyxyz per i commenti ^^
Ed anche chi ha aggiunto la storia ai preferiti ^^
G R A Z I E! Baci, Yuna


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** 087. Vita ***


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Prompt: 087. Vita
Rating: Verde

Conteggio Parole: 281

 

 

Una pozza rossa di sangue per terra, proprio pochi secondi fa.
Una corsa su, in una stanza vuota, giusto qualche nano secondo fa.
Una lotta contro la morte, adesso.
Non sono sicuro di poterci riuscire, dato che io non so nemmeno cosa sia la morte, e nemmeno la vita.
Cosa è dopotutto, una vita?
Una nuova persona al mondo, una nuova bocca da sfamare, una nuova persona da amare. Su questo sono molto più scettico... Io ci riuscirò? Riuscirò ad amarla?
Bella stava urlando dal dolore. La stava quasi per uccidere.
“Sai fare il massaggio cardiaco?” chiesi a Jacob, mentre cercavo di salvarle la vita.
Jacob annuì, e andò dall'altra parte.
Io mi diedi forza, e poi addentai i miei canini affilati nella sua pancia.
Cercai di fare meno danni possibili, poiché tenevo alla sua vita. Tenevo anche alla vita di ciò che portava dentro di sé, solo perchè Bella lo amava già follemente.
Riuscii, in pochi secondi, a fare un taglio perfetto.
Presi il neonato con le mani, che si tinsero subito di sangue rosso. Lo stesso sangue che avevo tanto desiderato per due anni, ormai.
Iniziò a piangere, mentre vidi il suo sesso. Era una bambina.
Il mio odio svanì in un secondo, non appena vidi la sua faccina dolce. L'amavo di già.
Bella la reclamò, anche se era molto debole.
Accuratamente, gliela mostrai. “Renesmee...” fu l'unica parola che disse. E mi preparai al mio dovere: non farle perdere la vita. Rosalie fu subito pronta, e fece una corsa in stanza solo per prendere la bambina.
Quella notte, non solo nacque mia figlia. Fu anche la notte in cui Bella rinacque di nuovo.
Questa volta, per vivere per sempre.

 

 

Ringraziamenti:

Ringrazio coloro che affettuosamente mi hanno commentato ^^ elyxyz, Princesseelisil, madamina, e ai 17 che hanno aggiunto la raccolta ai preferiti. Senza di voi non sarei qui!

E, vi dico, prima di andare a ripetere un po' di cinese per domani, che molto probabilmente stasera posterò la terza parte di "Twilight in the college"... ^^

Se volete leggerla, andate QUI ^^

A presto! Yuna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** 061. Inverno ***


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Prompt: 061. Inverno
Rating:
Verde

Conteggio Parole: 411

 

 

Due corpi stretti sotto le coperte, anche se non sentono il freddo che c'è all'esterno.

Quattro mani che, da qualche mese, ormai, si conoscono come se fossero nate insieme. Inseparabili.

Gli occhi negli occhi, come se fosse il primo giorno.

Con la mano le tocco la guancia, e lievemente la accarezzo, quasi come se fosse di porcellana.

Lei fa lo stesso con me, e mi passa una mano tra i capelli.

E' notte fonda, e tuttavia, i suoi occhi cremisi riesco a vederli come se ci fosse la luce. Li adoro.

La stringo ancora di più a me, e lei chiude gli occhi.

E' una notte apparentemente tranquilla.

Non soffia vento, e tutti gli animali del bosco sono nelle loro tane.

E' tutto normale, tranne che da un po' la temperatura si è abbassata. E' pieno inverno. Certo, né io, né Bella risentiamo di questo sbalzo, ma gli umani sì.

Sento dei piccoli passi che si dirigono verso la nostra stanza. Bella apre gli occhi; sa già di cosa si tratta.

La nostra piccola bambina entra piano nella nostra stanza, e si ferma accanto alla porta semiaperta.

Ha il suo orsacchiotto in mano, e ha l'altra piccola manina libera sull'occhio. Lo strofina. Forse si è svegliata all'improvviso.

Ci guarda negli occhi, e sembra quasi voglia piangere.

“Cosa c'è, tesoro?” le chiede dolce Bella.

La sua bocca diventa un ghigno, e debolmente dice poche paroline “Mama, papà. Ho freddo e...”

Ho fatto brutto sogno. Voglio ttare con voi. Pensa.

“E...?” dice Bella.

“Ho fatto brutto sogno, mama. Ho tognato che tu e papà non mi volevate bene”

Bella le sorride, ed anche io. Come poteva mai sognare una cosa simile... “Non accadrà mai, Nessie” le dico, per confortarla.

Davveto? Io voglio molto bene mama e papà.

“Sì, amore, davvero” le rispondo, al suo pensiero.

“Adesso vieni qui,” le dice Bella, che si stacca per un istante da me, e apre le braccia.

La bambina corre in fretta, ed agile sale sul nostro letto.

Si getta tra le braccia di Bella, che le accarezza i capelli, e la stringe al suo petto.

Sposto la coperta, così Bella aiuta Nessie a venirci sotto.

La bimba ci stringe entrambi con le sue manine, e chiude gli occhi. Dorme di già, felice tra i suoi genitori.

Io e Bella ci guardiamo, e chiudiamo gli occhi. Ma solo per finta.

Molte notti di quell'inverno trascorsero così, che mi ricordai di quando tutto questo, lo facevo per Bella.

 

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Questa storia è archiviata su: EFP

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