Brainstorming

di sestra324B21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Brainstorming ***
Capitolo 2: *** Venezia ***



Capitolo 1
*** Brainstorming ***


00:53
Blu.

Mi chiamerò così da ora in poi. Se qualcuno mi chiedesse di spiegare il blu ad un cieco io gli parlerei di me. Si dice che per il 70% siamo fatti di acqua. Io sono fatta di blu. Che più o meno è anche la stessa cosa. Più che di acqua in sé, penso di essere come qualcosa che si lascia trasportare dall'acqua, che non ha una meta precisa. Come una medusa. Non hanno un cervello, si lasciano andare alla corrente e dove arrivano arrivano. Ecco, sono un po' una medusa anche io. Però su quest'immagine non avevo mai riflettuto, anche perché ho sempre avuto paura di loro. Ma, in effetti, ora che ci penso, ho paura anche di me. 
Insomma, io al cieco parlerei di me. Gli direi che mi sento blu da sempre. Il mare è blu, e io il mare ce l'ho nelle vene. Quando ci vado mi sento a casa ma anche un po' persa. Mi rende estremamente triste ma allo stesso tempo mi porta via tutto. Me ne sto lì e penso. Penso tanto, io. Anche quando non sono al mare. Uno dei pensieri che faccio più spesso riguarda la morte. Ho una paura folle di morire, come tutti penso. Ma quello che mi spaventa di più è il non sentire più niente. Non pensare più. Non sentire più la voce dei miei pensieri. Mi spaventa da morire (no, non è una gioco di parole voluto). E ogni volta che ci penso, rifletto sul perché io abbia così paura e la risposta è sempre una: perché non sto facendo niente della mia vita. Se facessi quallo che mi piace, se sapessi, soprattutto, quello che mi piacerebbe fare, non sarei così spaventata. E scoprirlo mi sembra una cosa davvero impossibile. Non so come fanno tutti. Sembra che tutti sappiano già dove andare e che ci stiano andando correndo. Io, invece, sono indietro, che cammino lentamente su una strada che non porta da nessuna parte.
Anche questo testo, non ha alcun senso. L'ho iniziato totalmente a caso e finirà nello stesso modo, senza aver detto praticamente niente. Infatti, se al cieco dicessi tutte queste cose, sicuramente andrebbe a farsi spiegare il blu da qualcun'altro. Magari qualcuno di quelli che sta correndo e che ha più colori addosso.

That I would be good...

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Capitolo 2
*** Venezia ***


Dicono che Parigi sia la città più romantica del mondo. Io non ci sono mai stata. Ma sono stata a Venezia, ed è lì che ti porterei. E' difficile spiegare com'è a chi non c'è mai stato. C'è gente ovunque ma quando cammini ti accorgi solo di quanta storia hai intorno. Non esiste un'altra Venezia, da nessuna parte. Per questo ti porterei lì. Perché tu non sei la luminosa, sdolcinata, banale Parigi. Tu sei l'oscura e misteriosa Venezia, che ti inghiotte tra i canali e le mura dei palazzi, che con le sue gondole nere che sfiorano l'acqua fa finta di guidarti attraverso il suo labirintico cuore ma che invece ti inghiotte sempre di più. Sei costosa, come lei. Puoi camminare per ore, pensare di conoscerla, ma quando deciderai di fermarti ti accorgerai che non sai dove ti trovi. Con te è lo stesso: per scoprirti si perdono molte energie e quando sembra di aver finalmente trovato un po' di luce, si gira l'angolo e si torna nel buio. Dovremmo andarci. Dovremmo andarci e girarcela un po' tutta, senza una mappa né una meta. Dovremmo solo perderci fra i vicoli strettissimi, così stretti che per passare dovremmo camminare con le schiene al muro, guardarci e metterci a ridere. Oppure con te davanti che cammini così veloce che quasi corri e mi tieni la mano. Dovremmo andarcene in giro a respirare quell'aria carica di mistero che domina ogni angolo. Dovremmo baciarci tra quei vicoli, rimanerci finchè non viene sera e poi andare a ubriacarci. Dovrei portarti in quella libreria che quando c'è la marea si allaga e i libri diventano come barche, dove c'è un balconcino minuscolo che affaccia su un angolo di laguna e l'acqua è di un celeste così intenso che ti sembra un colore totalmente nuovo. Dovremmo starcene lì sedute e io dovrei leggerti un libro a bassa voce mentre tu mi tieni una mano sulla coscia. Ti porterei a Venezia perché nei tuoi occhi vedo il colore della laguna, perché quando te ne vai da Venezia vorresti girarti e tornarci dopo dieci minuti per vedere tutto quello che non hai visto e per cercare di capire tutti i suoi misteri. Per questo ti ci porterei.

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