Temptations.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back at home. ***
Capitolo 2: *** Prima di pranzo... ***
Capitolo 3: *** Uscita di gruppo. ***
Capitolo 4: *** Talento. ***
Capitolo 5: *** Like a sister. ***
Capitolo 6: *** Rivelazione. ***
Capitolo 7: *** Idee ed abbracci. ***
Capitolo 8: *** Preoccupazione. ***
Capitolo 9: *** Tradimento. ***
Capitolo 10: *** In spiaggia. ***
Capitolo 11: *** Una vecchia amica. ***
Capitolo 12: *** In tilt. ***
Capitolo 13: *** Febbre. ***
Capitolo 14: *** Ricoverata. ***
Capitolo 15: *** Capire... ***
Capitolo 16: *** I don't love her anymore. ***
Capitolo 17: *** Kisses. ***
Capitolo 18: *** Batticuore. ***
Capitolo 19: *** Imbarazzante. ***
Capitolo 20: *** Amore fraterno. ***
Capitolo 21: *** Ti fidi di me? ***
Capitolo 22: *** The day after. ***
Capitolo 23: *** Sorridi sempre. ***
Capitolo 24: *** Serata in vista. ***
Capitolo 25: *** Sorelle speciali. ***
Capitolo 26: *** Sensibilità e dubbi. ***
Capitolo 27: *** We need to talk. ***
Capitolo 28: *** Assoluta certezza. ***
Capitolo 29: *** Riappacificazione. ***
Capitolo 30: *** Felice. ***
Capitolo 31: *** Felicità. ***
Capitolo 32: *** The date 1. ***
Capitolo 33: *** The date 2. ***
Capitolo 34: *** Solo la sua felicità. ***
Capitolo 35: *** Rings. ***
Capitolo 36: *** Declarations. ***
Capitolo 37: *** Stanca. ***
Capitolo 38: *** Litigio. ***
Capitolo 39: *** Friendship. ***
Capitolo 40: *** I hate you. ***
Capitolo 41: *** Go away. ***
Capitolo 42: *** Devi dirglielo. ***
Capitolo 43: *** Love you too. ***
Capitolo 44: *** Earrings. ***
Capitolo 45: *** Vorrei... ***
Capitolo 46: *** They're ok. ***
Capitolo 47: *** A ciascuna il suo compito. ***
Capitolo 48: *** Trapped. ***
Capitolo 49: *** Proposal. ***
Capitolo 50: *** Organizzare e prenotare 1. ***
Capitolo 51: *** Organizzare e prenotare 2. ***
Capitolo 52: *** Amore e futuro. ***



Capitolo 1
*** Back at home. ***


Era una bellissima giornata a Los Angeles e, in una grande casa, Thomas e sua moglie Catherine aspettavano l'arrivo delle loro cinque figlie adottive, le quali erano in differenti città per motivi di studio e, finalmente, sarebbero ritornate a casa per iniziare l'Università nella Città degli Angeli.

"Non vedo l'ora che siano qui..."

"Anch'io!" Sorrise l'uomo, alto e brizzolato, dai baffetti ben curati, raggiungendo la bionda moglie.

"Buongiorno." Avanzò una ragazza alta, dai corti capelli mori e gli occhi scuri.

"Ciao, cara! Stai uscendo a fare jogging?"

"Si." Rispose la giovane, mettendosi la fascia per proteggersi le orecchie dalla lieve brezza.

"Non fare tardi, Klaus... Stanno per arrivare le ragazze!"

Klaus non faceva parte della famiglia, ma i due coniugi l'avevano accolta nella loro casa dopo la morte di Doreen, cara amica di famiglia, e di suo marito Clarence, avvenuta a causa di un incidente stradale circa sei mesi prima.

La ragazza annuì ed uscì di casa, dirigendosi verso la spiaggia e, diversi minuti dopo, arrivò un taxi, dal quale scese una ragazza alta, dai lunghi capelli biondi raccolti in un elegante chignon e gli occhi verdi, assieme ad una ragazza alta poco più di lei, i lunghi capelli castani come gli occhi "Eccoci... Siamo arrivate!"

La castana prese i bagagli e li posò a terra, mentre la bionda suonò il campanello del cancello "Marten!" Disse Catherine, aprendo la porta ed uscendo in cortile.

"Mamma! Che bello rivederti!"

Le due si abbracciarono, poi la donna notò la castana "E lei? È la tua ragazza? Quella di cui mi hai tanto parlato..."

"Si! È Paula."

La castana avanzò, tendendo la mano alla donna "Piacere, signora! Sono Paula Rafaèl."

"Piacere mio e non essere formale..." Sorrise la donna "A quanto pare, io e Thomas conosceremo anche la ragazza di Lonny e quella di Milena, mentre Mimì ha il ragazzo e Cate è ancora single."

"State parlando di me?" Chiese una ragazza alta quasi come Marten, dai lunghi capelli castani e gli occhi cerulei, nascosti fino a poco prima da un paio di occhiali da sole.

"Cate!" La chiamò Marten, andandole incontro ed abbracciandola.

La castana abbracciò anche la madre, lasciando un secondo trolley e borsone accanto a sé "Entrate, vostro padre vuole abbracciarvi quanto me! E tu, cara, mettiti a tuo agio."

Cate conobbe Paula, poi tutte e tre entrarono in casa, mentre arrivavano altri due taxi.

Dal primo scesero due ragazze castane e dal secondo una ragazza ed un ragazzo "Mamma!" Chiamò la ragazza scesa dal secondo taxi.

"Mimì, tesoro!" Sorrise la donna, abbracciando la foglia e carezzandole i capelli.

Catherine abbracciò anche l'altra figlia, Lonny, alta e dai capelli castani come i suoi occhi, lunghi appena sopra le spalle e conobbe la sua ragazza Anne, dal taglio di capelli simile a quello di Lonny, ma con gli occhi verdi ed infine conobbe Rob, il ragazzo di Mimì, alto, dai corti capelli mori e la lieve barba molto curata.

"Le mie sorelle preferite!" Disse qualcun'altro e, voltatesi, Mimì e Lonny videro una ragazza alta come Rob e Paula, quindi poco più di un metro e novanta, dai capelli mori lunghi fin sopra le spalle e gli occhi castani avanzare felice.

"Mile!!" Dissero assieme le due sorelle.

Le tre si abbracciarono felici e conobbero Robin, la ragazza di Milena, alta come lei, dai lunghi capelli castani e gli occhi azzurri.

Presi i vari bagagli, tutte entrarono in casa ed abbracciarono il loro padre o, come nel caso di Anne, Rob e Robin, fecero la sua conoscenza.

Quando tutte le sorelle si furono abbracciate ed ebbero conosciuto fidanzate e fidanzato, Thomas e Catherine avanzarono "Prima che andiate a sistemare le vostre cose, vorremmo dirvi una cosa..."

Le ragazze concessero loro la totale attenzione "Abbiamo accolto in casa nostra la figlia di Doreen e Clarence... Come saprete, ci hanno lasciati a causa di un brutto incidente..."

"Davvero?" Chiese Lonny.

"Si." Rispose Catherine, notando la felicità della figlia.

"Sono tornata!" Disse proprio Klaus, arrivando alle loro spalle e proprio Lonny le andò incontro, abbracciandola.

"Da quanto non ci vediamo?"

"Tre anni." Sorrise Klaus "Da quando i miei genitori mi mandarono a studiare a Londra... Ma alla loro morte, quando sono ritornata qui, ho deciso di frequentare la LA University."

"Allora saremo ancora insieme... Fantastico!"

"Già." Rispose Klaus, visto che lei e Lonny erano state sempre compagne di scuola e di classe ed erano grandi amiche.

"Lei è Anne, la mia ragazza!"

"Molto piacere!"

"È tutto mio. Ho sentito molto parlare di te..."

Klaus le sorrise, stringendo poi la mano a tutti e presentandosi reciprocamente.

Ora che tutti erano arrivati, la convivenza nell'enorme e signorile casa poteva finalmente iniziare.

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Capitolo 2
*** Prima di pranzo... ***


Le ragazze sistemarono le loro cose nelle loro vecchie camere che occupavano prima di partire per gli studi e scoprirono che Klaus stava nel seminterrato, nel quale era stato ricavato un piccolo appartamento solo per lei.

"A cosa pensi?" Chiese Rob, abbracciando Mimì da dietro solo per accarezzarle il seno.

Lei allontanò le mani e tornò a sistemare il suo armadio "Nulla... Hai sistemato tutto?"

"Si, ma sai che non sono molto ordinato... Voglio fare altro." Disse, prendendo la ragazza per i fianchi, sollevandola da terra per lanciarla sul letto e raggiungerla subito dopo.

"Ma cosa fai? Sai come la penso sul sesso!"

"Eddai... Basta non spingersi troppo oltre..."

"Ehi, potreste almeno chiudere la porta!" Avanzò Klaus, che stava passando lì davanti e Mimì ne approfittò per sfuggire al fidanzato.

"Scusa... Hai ragione, mi dispiace."

Klaus se ne andò senza rispondere e Rob ritornò dalla sua ragazza "Dove eravamo rimasti?"

"Al punto in cui io stavo terminando di sistemare le mie cose e tu dovresti fare altrettanto! Tra poco si pranza..."

Il ragazzo sbuffò e preferì stendersi sul letto, mentre Marten e Lonny si concessero volentieri un po' di coccole con la rispettiva amata.

"Sei buona..." Sorrise Paula, posando un bacio sulla giugulare di Marten "Ho desiderato di farlo per tutto il tempo del volo..."

"Anch'io, sai? Adoro i tuoi baci e le tue carezze..."

"Solo quello?" Chiese maliziosa la castana.

Marten, per tutta risposta, la baciò con molta dolcezza e si strinse a lei, mentre Lonny stuzzicava la sua Anne "Annelynn..."

La castana si voltò e le prese il viso tra le mani "No, ti prego! Il mio nome no... È orribile! Anne è perfetto."

Lonny sorrise "So che lo odi, ma almeno ora mi presti attenzione..."

"Sei tremenda." Sospirò Anne.

"No." Le sussurrò Lonny a fior di labbra, prendendole quello inferiore tra i denti "Sono solo innamorata di te!"

Anne arrossì e si perse nelle molteplici sensazioni che il bacio di Lonny le stava provocando.

Solo Robin, Milena e Cate erano già scese di sotto per aiutare Catherine, Thomas e Klaus coi preparativi per il primo pranzo tutti insieme dopo tanto tempo.

Pochi minuti e scesero anche Mimì e Rob, con costui che uscì a fumare "Mamma, posso aiutarti?"

"Si, cara! Vai con Klaus in cantina a prendere le verdure ed una confezione di acqua..."

La mora annuì e, quando scese, trovò già lì Klaus "Ciao! Ehm... La mamma mi ha mandata ad aiutarti..." Iniziò la mora, tesa.

"Le verdure le ho messe in quel cestino... Riesci a prenderlo? Così io porto l'acqua."

"Si, nessun problema!" Sorrise la mora, riuscendo infatti a sollevare il cesto tranquillamente.

"Andiamo, ti apro io..."

Mimì le sorrise, poi si fermò "Klaus... Grazie per prima..."

Anche Klaus si fermò e si voltò a guardarla "Non capisco. Pensavo che tu ed il tuo ragazzo..."

"Lui vorrebbe, ma io voglio aspettare. Non mi sento pronta e, sinceramente, non so nemmeno se è la persona giusta per me..."

"Quello devi saperlo tu. Ascolta il tuo cuore..."

Nuovamente Mimì sorrise "Grazie. Lo farò!"

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Capitolo 3
*** Uscita di gruppo. ***


L'ora di pranzo arrivò e qualcuno suonò alla porta, con Thomas che andò ad aprire, salutando la ragazza sul ciglio e facendola entrare.

La nuova arrivata e Klaus si abbracciarono subito, scambiandosi un bacio molto tenero "Ben arrivata..."

"Grazie!" Sorrise la ragazza alta come Klaus stessa e Mimì, dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi.

"Non ce la presenti?" Chiese Lonny.

"È vero... Lei è Megan Cylea, la mia ragazza." Iniziò Klaus, presentando poi alla giovane le altre ragazze e Rob.

Si sedettero poi tutte a tavola, pronte ad iniziare il pranzo, servito in tavola da Catherine e Cate "Buon appetito!" Dissero tutti insieme.

Il pranzo passò tranquillo, coi presenti che apprezzarono molto lo spezzatino di Catherine e le sue crostate con marmellata di pesche.

Furono Marten ed Anne ad aiutare la donna a sparecchiare, mentre Klaus andò di sotto nel suo appartamento per prepararsi ad uscire con Megan "Andrete a fare un giro in città?"

"Si, Catherine!" Sorrise la ragazza, guardando poi le altre "Perché non venite anche voi?"

"Sul serio? Non vorremmo disturbarvi..."

"Figurati, Milena! Sarà divertente. E magari possiamo conoscerci meglio..."

Tutte accettarono ed ognuna andò nella rispettiva stanza con la rispettiva fidanzata a prepararsi, meno Rob "Ti aspetto qui, piccola!"

Mimì sorrise appena e, mentre loro si preparavano, tornò Klaus, con indosso camicia a quadri bianchi, azzurri e blu e calzoncini corti di jeans "Sono pronta! Possiamo andare."

"Aspetta... Ho proposto alle altre ragazze di venire con noi. Così sarà più divertente." Disse Megan e Klaus si sedette accanto a lei, baciandola teneramente.

Rob le guardava "Ehi, posso farvi una domanda?"

"Certo." Rispose la castana, mentre Klaus lo guardava di sottecchi.

"Chi ha convinto chi a fare sesso?"

Megan corrugò la fronte "Come?"

"Io voglio farmi Mimì, ma lei non vuole saperne... Come posso fare?"

"Vuole solo del tempo. È così difficile da capire?"

Rob fissò Klaus "Io non sono troppo disposto ad aspettare!"

"Se sei un vero uomo aspetterai!"

Arrivarono poi le altre e tutte uscirono, dopo aver salutato Catherine e Thomas, pronte per un pomeriggio di shopping e divertimento.

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Capitolo 4
*** Talento. ***


Le ragazze e Rob decisero di dirigersi verso Venice Beach e, strada facendo, guardavano i vari negozi "Questi stivaletti sono troppo belli!" Sorrise Megan.

"Vuoi entrare?" Chiese Klaus.

"Si! Magari trovo altro, che mi piace..."

Le due ragazze entrarono nel negozio e qualcuna delle altre sospirò "Sono troppo carine..." Disse Anne.

"Già!" Accordò Marten.

"Suvvia, non lamentatevi! Guardate Lonny e Paula."

Le due ragazze si finsero offese e la rispettiva fidanzata, stando al loro gioco, regalò un dolce bacio alla propria anima gemella.

Pochi minuti e Megan uscì dal negozio di scarpe seguita da Klaus, si presero per mano e ripresero a camminare con tutte le altre.

Giunsero a Venice Beach e lì le coppie entrarono in un negozietto molto carino, il cui proprietario suonava un ukulele "Buongiorno! Benvenute." Le salutò, suonando.

"Lonny, suoni ancora l'ukulele?" Chiese Klaus.

"Suonare è una parola grossa... Era un hobby..."

"Lo sai suonare?" Rivolse sorpresa Anne "Sul serio??"

"Se non ricordo male, sai suonare bene la chitarra!"

Lonny sorrise "Già... Ricordi bene!"

"Provi, mi faccia sentire!" La esortò il gioviale uomo e la castana accettò, prendendo lo strumento e suonando.

"Se la cava..." Sussurrò Robin e Mimì le diede ragione.

"Molto brava, signorina! Le farò uno sconto... Prego, guardate pure e, se avete bisogno, chiamatemi!"

Tutte annuirono e diedero un'occhiata alle varie magliette e camicette "Klaus, questa ti donerebbe!" Avanzò Lonny, passando all'amica una tipica camicetta hawaiana.

"Si... Mi piace!"

Lonny gliela porse e tornò da Anne, poi Klaus, Megan, Marten e Robin videro Rob che, tra una prova maglietta e l'altra, a dorso nudo, faceva il cretino con un paio di ragazze, che sorridevano divertite.

"Che imbecille..."

"Guardate Mimì... Lo strozzerei per lei!"

"Sai, Marten, spesso è meglio un bel pugno sul naso!" Sorrise Klaus.

"Concordo!" Avanzò Robin.

Pagarono poi il rispettivo conto e salutarono il proprietario, dedicandosi poi ad altri negozietti.

Camminando, Rob cinse le spalle di Mimì "Visto? Quelle ragazze mi trovavano irresistibile!"

"Devi sempre dare spettacolo..."

"Non do spettacolo. Voglio solo dimostrarti che altre farebbero la fila, per venire a letto con me..."

"Io voglio solo aspettare." Ribadì la ragazza, andando avanti.

Il giovane la fissò "Ma io ho finito, di aspettare. Sarai mia, in un modo o nell'altro." Sussurrò tra sé e sé.

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Capitolo 5
*** Like a sister. ***


Ritornate a casa, ognuna andò nella rispettiva stanza a sistemare gli acquisti fatti, ma Rob era di tutt'altra idea.

Prese infatti Mimì alle spalle e la premette contro l'armadio "R-Rob... Cosa stai facendo?"

"Quello che avrei dovuto fare da tanto..."

Le infilò le mani sotto la maglietta e le carezzò i seni con forza "No... Smettila! Per favore..."

"Col cavolo! Adesso mi darai ciò che voglio." Sussurrò, slacciandole i calzoncini e, non appena la giovane gridò, Rob le posò una mano sulla bocca "Stai zitta!"

"Ehi!" Disse Klaus, arrivando assieme a Paula "Lasciala subito!"

La mora spinse via il ragazzo, che la fissò in malo modo "Fatti gli affari tuoi! Sono questioni di coppia."

"Non avremo legami di sangue, ma è come una sorella, per me! Non ti permetterò di mancarle di rispetto!"

Mimì si nascose subito dietro Klaus, accanto a Paula, mentre Rob se la rideva "Mancarle di rispetto? Sei proprio fuori dal mondo."

"Prendi la tua roba e sparisci!"

"Vuoi che me ne vada?" Chiese Rob, fissando Mimì.

"Si... È finita. Vattene..."

"Sei patetica! Fuori di qui ne trovo cento, da portare a letto."

"Sparisci." Sibilò Paula e Rob se ne andò dopo aver preso il suo trolley, che mai aveva smontato.

Di sotto, Thomas abbracciò subito la figlia e ringraziò Klaus e Paula per l'aiuto prestato a Mimì "Che ne dite di ordinare pizza per cena?" Propose Marten.

"Io ti dico evviva!" Rispose subito Milena.

Allora Marten stessa chiamò una pizzeria per ordinare, mentre Mimì si congedò per andare in stanza "Poverina... Il suo ragazzo era proprio uno stupido!" Disse Megan.

"Hai ragione! Non è stata una grande perdita..." Aggiunse Cate "Penso che lei sarebbe d'accordo con me, visto che non si è mai concessa a lui..."

Tutte le diedero ragione, ma le ragazze, Thomas e Catherine iniziarono a preoccuparsi quando, arrivato il fattorino con pizze e bibite un'ora dopo, videro che Mimì non era ancora scesa.

Fu Klaus ad andare a vedere come stava e bussò alla porta della stanza della giovane castana "Avanti..."

La mora entrò e si sedette sul bordo del letto, accanto a Mimì "Stai un po' meglio?"

"Si..." Rispose poco convinta "Grazie ancora per l'aiuto..."

"Figurati. È stato un piacere!"

"Non pensavo che l'avrebbe fatto davvero..."

"È un bene che sia andato via. Non ti meritava... Non sapeva rispettarti come meriti."

Mimì le sorrise appena "Grazie... Megan è fortunata."

"La fortuna è tutta mia! Andiamo, dai... Sono arrivate le pizze."

La castana annuì col capo e scesero insieme, sedendosi ed iniziando a cenare in totale armonia, con qualche battuta di Lonny e Robin ad allietare la serata.

Al termine di essa, dopo aver riordinato, le ragazze ed i due coniugi guardarono un po' di tv e, verso le dieci, fecero la doccia a turno per andare poi a coricarsi ed essendo Megan loro ospite, come spesso di sera accadeva, le venne data la precedenza.

Pian piano tutte si coricarono, ma Mimì non riuscì a prendere sonno e tornò in cucina attorno a mezzanotte "Ehi... Non riesci a dormire?"

"Anne!" Disse la castana, sospirando "No... Non ci riesco. Volevo preparare un thè al limone, ma sono finiti."

"Vuoi che vada a vedere di sotto?"

"No no, vado io... Poi ne faccio anche per te!"

Anne le sorrise e la ringraziò e Mimì scese nella dispensa creata nell'ampio scantinato e confinava proprio con l'alloggio di Klaus.

Proprio da lì la castana sentì provenire come dei gemiti ed aprì di poco la porta, cercando di non farsi sentire e sgranò gli occhi ambrati.

Klaus e Megan stavano facendo sesso, con la prima che prese la compagna dopo aver indossato un tipico giocattolo erotico, mentre le sue labbra stuzzicavano la pelle di Megan, che aveva chiuso i bellissimi occhi verdi e liberava il suo piacere in gemiti soddisfatti.

Mimì richiuse la porta e, ancora colpita da quanto visto, prese due limoni e tornò di sopra da Anne.

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Capitolo 6
*** Rivelazione. ***


Il mattino seguente, a parte Catherine e Thomas, la prima ad arrivare in cucina fu Klaus "Buongiorno!"

"Ciao, cara." Sorrise Catherine "Prepari la colazione per Megan?"

"Si. Le porto qualcosa di energetico..."

Klaus entrò in cucina con indosso maglietta, calzoncini e calzini, iniziando ad armeggiare con arance, limoni e carote, tutto messo in un frullatore ed il liquido poi in un bicchiere, infine prese tre croissant preparate da Catherine.

Tornata di sotto, Klaus posò il vassoio sul comodino e si sedette sul letto, sporgendosi verso Megan per baciarle il collo e poi le labbra "Ciao..." Sorrise la ragazza.

"Ciao a te!" Sorrise la mora, baciando la sua ragazza.

"Ti amo."

"Ti amo anch'io!"

Si baciarono ancora, poi Megan iniziò a fare colazione "Dopo devo andare a fare la spesa... Vieni con me?"

"Certo! Facciamo la doccia, ci prepariamo e andiamo." Rispose Klaus e Megan la baciò dolcemente.

Intanto, di sopra, le ragazze si erano svegliate tutte ed erano in fila fuori dal bagno "Dai Cate!" Chiamò Lonny, bussando alla porta.

"Arrivo! Quanta fretta..."

La castana dagli occhi cerulei uscì e andò in cucina per fare colazione e, quando tutte furono in soggiorno, arrivò anche Klaus con Megan.

Appena Mimì vide le due ragazze, soprattutto Klaus, arrossì e chinò il capo. Le due ragazze se ne andarono poi con Milena e Paula, che dovevano fare compere per conto dei due coniugi ed anche loro.

Mimì salì in camera sua con l'intento di leggere e venne raggiunta poi da Anne "Ciao... Ti disturbo?"

"Affatto! Dimmi."

Anne si sedette accanto a lei "La scorsa notte, risalita dallo scantinato, mi sei sembrata strana... Tutto bene?"

"Ecco... Ehm..."

"Con me puoi parlare. Terrò il segreto."

"Vedi... Ho sentito come dei gemiti e... E ho aperto la porta comunicante con l'appartamento di Klaus..."

"Cavolo! Non dirmi che..."

"Si. Ehm... Ho visto lei e Megan... Dai, hai capito!"

"Certo certo. Wow... Beh, Klaus sembra una che ci sa fare. Credo sia come Lonny... Se vai con lei, non lo dimentichi!"

Mimì arrossì "Megan è fortunata... Gliel'ho detto."

"Hai ragione..." Rispose Anne, la quale aveva capito che Mimì sembrava provare qualcosa per la mora dagli occhi scuri.

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Capitolo 7
*** Idee ed abbracci. ***


Klaus e Megan ritornarono poco dopo mezzogiorno assieme a Milena e Paula, lasciando le buste della spesa sull'auto della stessa Klaus "Ci aiutate a portare in casa i nostri acquisti?"

"Certo!" Rispose Robin, che baciò Milena e poi uscì assieme a Thomas e Lonny.

Klaus guardò rapidamente il soggiorno "Dov'è Mimì?"

"In camera sua a leggere..."

"Ok, capisco." Sorrise la mora.

"Hai bisogno di lei? Devo dirle qualcosa?" Chiese Anne, rammentando quanto le aveva detto Mimì circa tre ore prima.

"No... Lascia stare." Rispose Klaus, uscendo ed Anne la fissò, certa che la ragazza provasse un qualche sentimento per Mimì.

"Stai bene?" Domandò Marten, posando la mano sulla spalla sinistra della castana dagli occhi verdi "Ti vedo pensierosa..."

"Vieni con me."

Le due ragazze salirono di sopra, entrarono nella stanza di Lonny ed Anne stessa, con costei che chiuse la porta "Ebbene?"

"Forse mi crederai pazza, ma penso che a Klaus piaccia Mimì e viceversa..."

"Come?" Chiese colpita la bionda "Ne sei sicura?"

"No no, è solo una mia ipotesi... Però si cercano con lo sguardo, se ci fai caso. E poi... La scorsa notte, io e Mimì eravamo in cucina e lei è scesa poi a prendere dei limoni con cui fare il thè..."

"Ok..." Disse piano Marten, sedendosi sul letto.

"E stamattina mi ha detto di aver sentito dei gemiti e..."

"Ok ok! Penso... Di aver capito..."

"Già. Ha aperto un poco la porta e ha visto Klaus e Megan..."

Marten si portò le mani sul viso imbarazzata, non sapendo se ridere o restare impassibile "Quindi... La mia cara sorellina non si è mai concessa a Rob perché le piacciono le ragazze?"

"Forse, ma non tutte... A lei piace Klaus!"

"Cavolo... Sarebbero una gran bella coppia..." Disse Marten, carezzandosi il mento "Però c'è Megan..."

"Credo che siano mature abbastanza per saper aspettare..." Sorrise Anne e Marten le diede ragione.

Intanto, dopo aver portato in casa le buste della spesa, mentre Catherine, Milena e Cate sistemavano tutto, Klaus salì le scale e bussò alla porta della stanza di Mimì "Avanti..."

"Ciao." Disse Klaus.

Mimì posò subito il libro sul comodino "Ciao... Dimmi."

"Ieri ho notato che hai molti romanzi gialli e qualcuno rosa... Ho pensato di prenderti questo."

"Cavolo! Un romanzo di Sherlock Holmes... Grazie!" Sorrise Mimì, alzandosi dal letto per prendere il suo regalo ed abbracciando d'istinto Klaus, allontanandosi poi imbarazzata "Scusa..."

"Tranquilla!" Sorrise anche la mora "A proposito... Come stai?"

"Se ti riferisci a quanto accaduto con Rob, direi bene... Tu e Paula siete arrivate in tempo..."

"Mi fa piacere. E... So di non essere una tua parente, ma ti considero un po' come una sorellina e puoi venire da me per qualsiasi cosa!"

Mimì rammentò quanto visto la notte prima ed arrossì molto "Ok... Va bene. Ti ringrazio!"

Klaus l'abbracciò e Mimì corrispose il tenero gesto, con Anne e Marten che, passando davanti alla stanza della castana, videro le due ragazze abbracciate e questo rafforzò la loro idea.

Le due ragazze erano ora curiose di vedere come si sarebbe svolto il tutto, se l'amore sarebbe fiorito o meno, visto che gli abbracci avevano diversi significati.

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Capitolo 8
*** Preoccupazione. ***


Marten ed Anne non riuscirono più a notare le varie interazioni quasi nascoste tra Klaus e Mimì, visto che la prima era andata a prendere Megan per uscire a cena.

"Ti va di andare al cinema?" Chiese Lonny.

"Volentieri... Vado a prepararmi!" Sorrise Anne, baciando la fidanzata ed andando poi di sopra.

Anche Marten e Paula sarebbero uscite per andare al cinema, mentre Robin voleva portare Milena fuori a cena "Che bello... Io qui sola soletta!" Sospirò Cate, sedendosi sul divano.

"Beh, ci facciamo compagnia!" Sorrise Mimì.

"Già... Hai ragione. Possiamo guardarci un film..."

"Ottima idea!"

"Io e vostra madre andremo ad una cena del circolo di golf." Avanzò Thomas "Anzi, sarà meglio sbrigarsi. La cena è alle otto..."

Tutti uscirono, così Cate e Mimì decisero di ordinare una bella pizza ciascuna per cena ed avrebbero guardato un film "Che ne dici, Mimì? Optiamo per il nostro preferito?"

Cate le mostrò il DVD di Dirty Dancing e Mimì sorrise subito "Certo che si!" Rispose, mentre suonava il campanello "Sarà il fattorino..."

La castana prese i due cartoni di pizza e pagò il ragazzo, poi chiuse la porta e li posò sul tavolino innanzi al divano "Le hanno già tagliate... Fantastici!"

"Già!" Rispose Mimì "Io prendo due bottigliette di Cola e tu pensi al DVD?" Propose alla sorella, che le fece l'ok col pollice destro.

Le due si sedettero ed iniziarono a mangiare ma, per loro grande sorpresa, videro arrivare Klaus, che scese di sotto nel suo appartamento senza degnarle di uno sguardo "Caspita... Sembrava letteralmente arrabbiata!"

"È vero... Chissà cosa le è successo..."

"Forse domani lo sapremo." Disse Cate "Però guarda... Questa scena è bellissima..."

"Johnny e Baby che ballano insieme... Mio Dio, vorrei tanto trovare qualcuno bravo a ballare!"

"Vuoi trovare qualcuno che sia il tuo Johnny?" Chiese incuriosita Cate "Qualcuno o qualcuna..."

Mimì fissò la sorella "Alludi a qualcuno in particolare?"

"Chissà... Tu hai in mente qualcuno?"

"Può darsi... Ma non è disponibile al momento." Rivelò, quasi con tristezza, poi il discorso cadde, in quanto Klaus era appena giunta in soggiorno con indosso il pigiama.

"Ciao... Faccio solo un thè e poi scendo."

"Non ci disturbi affatto!" Disse Cate "Vuoi una fetta di pizza?"

"No, ti ringrazio. In questo momento l'ultima cosa che voglio fare è mangiare..."

"Va tutto bene?" Chiese Mimì.

"Presto starò bene, non preoccuparti!"

Mimì annuì col capo e guardò Klaus scendere le scale con una tazza di thè fumante in mano e non poté fare a meno di preoccuparsi per quella ragazza quasi sconosciuta che la considerava come una sorella e che lei, invece, era quasi certa di amare.

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Capitolo 9
*** Tradimento. ***


Passarono un paio di giorni, durante i quali Thomas, Catherine e le ragazze non avevano più visto Megan e Klaus non voleva parlarne.

Suonò poi il campanello e Thomas andò ad aprire "Buongiorno, signore... C'è Klaus?"

"Certo, Megan. Vado a chiamartela!"

"Sono qui." Disse proprio Klaus e Thomas entrò in casa, visto che le due ragazze erano fuori sul ciglio della porta a parlare.

Le ragazze in casa, tranne Mimì, Anne e Paula s'affacciarono alla finestra per poter guardare e capire cosa stava accadendo tra le due "Care, sapete che è maleducazione... Vero?"

Tutte annuirono, ma la curiosità era troppa ma, a malincuore, tornarono a sedersi per fare colazione.

Invece, fuori, Klaus non guardava Megan e teneva il capo chino e le braccia incrociate "Ti prego... Puoi guardarmi?"

"Non vedo perché dovrei farlo."

"Perché stiamo insieme... Sono la tua ragazza..."

"Ah si? Perché ieri sera non sembrava che tu fossi fidanzata... Il tuo comportamento era quello di una ragazza single che vuole divertirsi!" Sottolineò con rabbia.

"Mi dispiace... Mi dispiace..."

"Dovevi pensarci prima!" Ringhiò Klaus "Prima che ti trovassi a letto con la tua ex! Colei che dicevi di non voler più vedere perché era andata a Parigi lasciandoti sola!"

"Si, ehm... Ora è tornata e..."

"E allora vai da lei! Cosa vuoi da me??"

Megan chinò il capo a sua volta, per evitare lo sguardo di fuoco di Klaus "Io ti amo..."

"Invece per me è finita! Vattene, dimenticami... E non farti più vedere né sentire. Addio!"

Detto questo, Klaus entrò in casa sbattendo la porta e scese di sotto, nel suo appartamento "Povera... Mi sa che è finita male..."

"Già." Accordò Robin, mangiando il suo toast.

"Vado a vedere come sta!" Disse Mimì, ma Anne le posò una mano sulla spalla.

"Credo che debba restare sola..."

"Sono d'accordo, ma sento di doverle stare accanto..."

"Allora vai..."

Anne sorrise appena ed incrociò lo sguardo di Marten, che stava sorridendo a sua volta. Avevano pensato di certo la stessa cosa.

Di sotto, Mimì notò che la porta che collegava la cantina con l'appartamento di Klaus era aperta, così entrò e vide la mora seduta sul suo letto con le mani sul viso.

D'istinto le si avvicinò e le cinse il collo con le braccia "Stai bene?"

"Starò bene..." Rispose Klaus, carezzandole il braccio destro "Ti va di tenermi un po' di compagnia?"

"Ma certo!" Sorrise la castana, sedendosi accanto alla mora.

Rimasero così per diversi minuti, finché Klaus non cinse la vita di Mimì col braccio destro, posandole un lieve bacio sulla tempia.

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Capitolo 10
*** In spiaggia. ***


L'indomani, le ragazze notarono subito che Klaus era piuttosto giù di morale e volevano risollevarla a tutti i costi "Sentite, che ne direste di andare in spiaggia a prendere un po' di sole e farci un bagno?"

"Trovo che sia una grande idea!"

"Klaus, tu sarai delle nostre?" Chiese Milena.

"Si... Mi farà bene uscire un po' e svagarmi."

"Prendo un pullmino a noleggio." Disse Thomas "Ci sono solo pochi metri, da qui alla spiaggia, ma non è mai bello camminare tenendo borse e zaini in mano!"

Le ragazze approvarono l'idea di Thomas, mentre Catherine avrebbe preparato qualcosa da mangiare. Loro, intanto, sarebbero andate nella rispettiva stanza a preparare borsa o zaino.

"Mi raccomando, metti il tuo bikini rosso..."

Milena sorrise e baciò Robin "Certo... Anzi, lo indosso subito!"

Robin le sorrise a sua volta, rubandole un altro bacio, ma anche Lonny chiese alla sua Anne di indossare il suo bikini preferito "Quale vuoi che metta?"

"Lo sai... Quello arancione..."

Anne la baciò "Adesso vado a metterlo! E tu cosa indossi?"

"Vedrai..." Sorrise Lonny, facendole l'occhiolino.

Le altre coppie preferirono tenere la sorpresa per la spiaggia, mentre Cate e Mimì furono le prime ad arrivare in.soggiorno "Mamma, hai preparato così tante cose..."

"Per fortuna abbiamo tre borse termiche ed un frigo portatile!"

La donna sorrise e, quando ritornò Thomas col pullmino noleggiato, le ragazze misero borse e zaini a bordo, poi Catherine chiuse la porta e l'uomo accese il mezzo, partendo a tutta velocità.

In dieci minuti furono a destinazione e Paula, assieme a Robin, andò a prendere tre ombrelloni, mentre le altre trovarono un buon posto e, per fortuna, in quel tratto di spiaggia non c'era molta gente.

Ad ombrelloni e salviettoni sistemati, alcune ragazze si spogliarono veloci per entrare in acqua "Chi arriva per ultima paga il gelato per tutte!" Gridò Lonny.

"Sembra che toccherà a Cate!" Sorrise Marten e la castana sospirò.

"Guardale... Sembrano ancora delle bambine!"

"Hai ragione, cara." Commentarono i due coniugi.

Mimì rimase inizialmente sulla sdraio che si era portata da casa "Tu non vai a fare una nuotata?"

La castana, che indossava un bikini bianco e blu, notò Klaus, in reggiseno nero e tipici calzoncini da bagno in stile hawaiano "Prima prendo il sole, poi vado a fare il bagno... E tu?"

"L'idea del bagno non mi aggrada, per il momento... Resto un po' qui!" Sorrise la mora.

Anche Mimì sorrise "Bene... Allora avrò un po' di compagnia, visto che sono entrati in acqua anche i miei genitori!"

"Già!" Rispose Klaus, notando poi l'abbronzante e la crema contro le scottature "Vuoi che ti spalmi la crema?"

"D'accordo! Grazie."

Klaus si sistemò i rayban a lenti polarizzate sopra la testa e Mimì si stese a pancia in giù, slacciandosi il reggiseno e la mora le spruzzò prima l'abbronzante e poi le massaggiò spalle e schiena con delicata sapienza, spalmandole la crema.

Mimì mugulò di piacere un paio di volte, perché mai era stata accarezzata con tale dolcezza e le sembrava quasi di percepire passione e molti altri sentimenti da parte di Klaus che, a sua volta, apprezzava molto il compito che stava svolgendo.

"Ehi, non date troppo scandalo, eh!" Scherzò Robin.

Mimì arrossì molto, alzando appena lo sguardo e rimettendo i suoi rayban a lenti blu "Anche tu hai abbandonato l'acqua?"

"Chi è uscito prima di me?"

"Marten. L'ho vista correre verso le cabine..."

"Vado a prendere uno sdraio per Milena e poi vado a vedere."

"Vado io..." Disse allora Mimì "Tu hai finito con la crema, giusto?"

"Si, ma penso io a tua sorella. Tu resta qui e abbronzati!"

Mimì sorrise e Klaus andò verso le cabine, trovando Marten con in mano un asciugamano tutto sporco di sangue.

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Capitolo 11
*** Una vecchia amica. ***


Klaus si spaventò quando vide Marten con un asciugamano tutto sporco di sangue in mano "Ehi! Tutto bene?"

"Si... Mi sanguina il naso."

"Ok. Vieni a stenderti all'ombra..."

Klaus aiutò la bionda, che continuava a tenere l'asciugamano premuto sul naso "Amore!"

Paula s'avvicinò loro e prese Marten in braccio "Sono stata imprudente... Non ho messo il cappello!"

Mimì lasciò la sdraio alla sorella, che venne messa giù da Paula "Cara... Dovevi fare attenzione..."

"Lo so, lo so. Beh, resterò qui tutto il pomeriggio... Posso sempre abbronzarmi! La tintarella non mi farà male."

La bionda sorrise e la madre le diede una mano, con Paula che rimase seduta accanto alla fidanzata, mentre Mimì scelse di stendersi su un'altra sdraio, presa a noleggio da Klaus all'apposita postazione e non prese solo quello.

Si trovarono poi tutte per il pranzo "Stai meglio?" Chiese Milena.

"Si, grazie!" Sorrise Marten.

"Programmi per il pomeriggio?" Tentò Lonny "Io pensavo di stare in acqua tutto il giorno!"

"Poi ti viene il raffreddore... Ci scommetto!"

"Eddai, papà... Non sono più piccola."

Qualcuna sorrise di gusto "Io farò un giro sul pedalò!" Disse Klaus "Ne ho noleggiato uno prima e verrà libero per le due!"

"Posso venire a fare un giro??" Chiese Cate.

"Certo... Nessun problema!"

La castana dagli occhi cerulei gioì felice e continuarono a pranzare, finché non arrivarono le due e Klaus andò con Cate al posteggio dei pedalò, mentre Marten optò per fare un riposino.

"Resti con lei?" Domandò Anne.

"Si... Non voglio lasciarla sola. Ci sono sempre i malintenzionati..."

"Sei davvero dolce..."

Paula le sorrise e si stese sulla sdraio di Mimì, che si era alzata per andare a farsi un bel bagno "Finalmente ti tuffi!" Disse Robin.

"Già... Ma per poco. Dopo torno ad abbronzarmi!"

"Almeno smetterà di schizzare solo me!" Avanzò Milena.

Subito Robin la schizzò più volte "Sai che è il mio passatempo preferito! Almeno, uno dei tanti..."

Dopo un'ora, Klaus e Cate ritornarono ed una ragazza s'avvicinò alla castana "Cate... Sei tu!"

La giovinetta si voltò e non credette ai suoi occhi "Raphaela... Raphaela Falcetti!" Disse felice la castana e le due si abbracciarono "Quanto tempo... Come stai?"

"Bene, tu?" Chiese la ragazza alta, dai lunghi capelli mori e gli occhi verdi come smeraldi.

"Bene e ti trovo in forma!" Ammise la ragazza "Lei è Klaus Matissè!"

Le due si strinsero la mano, poi Cate si allontanò con la mora "Chi è quella ragazza con Cate?" Domandò Mimì.

"Raphaela... Una sua amica."

"La famosa Raphaela!" Se la rise la castana "Sarà interessante..."

Klaus capì e sorrise "Ti va un giro in pedalò? È noleggiato per un'altra ora..."

"Molto volentieri!"

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Capitolo 12
*** In tilt. ***


Verso le sei, le ragazze iniziarono a raccogliere le loro cose e le sistemarono sul pullmino "Stai meglio?" Chiese Anne.

"Si. Ti ringrazio!" Sorrise Marten, guardandosi attorno "Cate?"

"È andata a riportare la sdraio presa a noleggio."

"Pensavo fosse ancora con Raphaela..."

Catherine si voltò a fissare Milena "Raphaela? La ragazza che le piaceva?" Tentò e la figlia la fissò.

"Non saprei... Però non ci sono molte persone con quel nome..."

La giovinetta ritornò tutta felice "Quanta felicità!" Se ne uscì Robin.

"Beh, Raphaela mi ha dato il suo numero... Ci terremo in contatto! E poi si è iscritta alla mia stessa facoltà."

"Sono contento per te, cara!" Sorrise Thomas.

Quando tutte furono a bordo, l'uomo accese il pullmino e partì verso la loro casa, arrivandovi in una ventina di minuti.

"Mamma, cosa prepari per ce... Eh... Etcì!"

"Lonny! Lo dicevo io..." Se ne uscì il padre, mezzo divertito.

La ragazza si soffiò il naso, poi prese la sua borsa e scese "Vado a fare una bella doccia calda!"

"E poi prendi l'aspirina!" Raccomandò Catherine.

La castana annuì e corse in casa per entrare in bagno, mentre Klaus, presa la sua borsa, scese di sotto.

Thomas andò poi a riportare il pullmino e le ragazze sistemarono le loro cose, così come fece Catherine, la quale andò poi in cucina per iniziare a preparare la cena.

Lonny scese poi in cucina a prendere l'aspirina e poi la sua borsa, lasciata accanto alla porta ed anche Mimì arrivò in cucina "Mamma, Klaus è di sotto?"

"Si..." Sorrise la donna.

Mimì scese allora di sotto e bussò alla porta e non ricevette risposta, ma decise di entrare lo stesso.

"Mimì." Sentì chiamare alle sue spalle e vide Klaus uscire dal bagno con indosso l'accappatoio e le infradito "Hai bisogno di me?"

"Si... Ti ho riportato gli occhiali da sole che mi hai prestato sul pedalò..." Rispose, porgendoglieli.

Klaus sorrise "Tienili pure. Stanno molto meglio a te..."

"Sul serio? Beh, grazie." Sorrise anche la castana, che abbracciò d'istinto Klaus, la quale sibilò appena "Ti ho fatto male?"

"No no, solo un lieve fastidio... Mi sono scottata lievemente..."

"Hai la crema? Te la spalmo, se vuoi."

"D'accordo, ti ringrazio!"

"Siediti, allora!"

Klaus andò a prendere il tubetto e lo porse a Mimì, poi la mora si sedette e calò appena le spalline dell'accappatoio.

Mimì gliela spalmò, cercando di essere delicata ed apprezzò molto il contatto con la pelle della mora, invidiando ancora una volta Megan, che poteva accarezzarla ogni volta ed invece aveva tradito Klaus.

Ma anche a Klaus quel leggero contatto piaceva assai e, quando Mimì finì, la mora le prese la mano destra tra le proprie e le baciò le nocche "Grazie. Sei stata delicatissima!"

"F-Figurati..." Rispose Mimì, imbarazzata.

Le labbra di Klaus sulla sua pelle le avevano mandato in tilt la mente per pochi secondi.

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Capitolo 13
*** Febbre. ***


L'indomani, Klaus andò al solito a fare jogging assieme a Paula e Robin, mentre Anne scese presto in cucina "Ciao! Come mai già in piedi?" Chiese Catherine.

"Lonny ha la febbre, ne sono certa... Sono scesa a prenderle la medicina ed il termometro."

"Salgo con te!" Disse la donna, lasciando al marito il compito di portare la colazione in tavola.

Arrivate alla stanza che Lonny divideva con la sua Anne, Catherine diede ragione alla castana dagli occhi verdi. La figlia scottava "Mamma..." Tentò Lonny, con un fil di voce.

"Adesso prendiamo la temperatura, intanto chiamo il dottore!"

La ragazza annuì e mise il termometro sotto l'ascella destra, mentre Anne si sedette al suo fianco e Catherine scese di sotto. Dopo cinque minuti, il termometro segnava trentotto e mezzo di febbre ed Anne andò a riferirlo a Catherine, che chiamò il medico di famiglia.

"Ehi..." Disse Milena, arrivando sul ciglio della porta "Ho sentito che hai un febbrone da cavallo..."

"Già... E sono davvero stanca..."

"Riposa." Sorrise Anne, carezzandole la guancia sinistra "Ti sveglio quando arriva il dottore."

"Vorrei darti un bacio..."

"Quando starai meglio, mi darai tutti quelli che vuoi!"

Arrivarono intanto le tre uscite per il jogging e Catherine le informò circa le condizioni di Lonny ed andarono tutte e tre a farsi la doccia.

Finita la colazione, Cate e Marten uscirono per andare all'università a vedere giorni ed orari delle lezioni anche per le altre sorelle e rispettive partner e Mimì s'unì a loro.

Il medico arrivò dopo dieci minuti e suonò il campanello "Salve!"

"Buongiorno, dottor McManus!" Disse Thomas "Prego."

Thomas condusse l'uomo sui quarant'anni al piano di sopra, sino alla stanza di Lonny ed Anne.

Il medico si fece raccontare da Lonny, svegliata poco prima dalla sua amata, ciò che si sentiva e la visitò scrupolosamente "Cosa può dirci?" Chiese Catherine.

"Le prescrivo l'antibiotico per una settimana, due volte al giorno." Rispose, compilando la ricetta medica "Ed anche una visita dall'otorino... Le tonsille sono quasi certamente da togliere!"

"D'accordo... La ringrazio!"

"Se la febbre aumenta, portatela al Pronto Soccorso."

I due coniugi annuirono e ringraziarono il medico, così come fece Anne, poi l'uomo se ne andò e Thomas uscì per andare in farmacia, mentre Catherine chiamò l'ospedale per prenotare la visita.

L'unica che non era troppo contenta di andare in ospedale era proprio Lonny. Lei aveva infatti una sorta di allergia, si poteva dire, per gli ospedali.

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Capitolo 14
*** Ricoverata. ***


La febbre di Lonny aumentò fino a trentanove e mezzo e, come consigliato dal medico di famiglia, fu portata al Pronto Soccorso dalla madre "Ecco, è il nostro turno!"

Lonny annuì col capo e, entrata in una delle stanzette con Catherine ed Anne, venne raggiunta da una dottoressa "Salve! Sono la dottoressa Fields. Sono qui perché è stato richiesto il consulto dell'otorino... Chi è Lonny?"

"Io..." Sussurrò debolmente la castana.

"Bene. Sulla tua cartella leggo che hai la febbre piuttosto alta... Diamo un'occhiata alle tonsille! Apri bene la bocca."

La dottoressa guardò con attenzione la gola della ragazza, scrivendo poi qualcosa sulla cartella "Allora, dottoressa?"

"La ricovero immediatamente. Tonsille ed adenoidi vanno tolte subito!" Disse la donna, chiamando poi un'infermiera, che arrivò in pochi minuti "Esami del sangue completi per questa ragazza e trovale una stanza al secondo piano. Poi dalle le carte per il ricovero..."

La donna sui cinquant'anni annuì ed andò a svolgere le sue mansioni, poi tornò per il prelievo di sangue.

"Io vado a casa a prendere il suo pigiama e le sue cose personali. Ti va di restare qui con lei?"

"Certo, Catherine!" Sorrise Anne "Vai pure."

Anche la donna sorrise e se ne andò poi, raggiungendo il parcheggio e salì in auto per tornare a casa.

Proprio a casa, intanto, gli altri avevano sparecchiato la tavola dopo aver terminato il pranzo "Chissà come sta Lonny..."

"Quando tornerà la mamma ce lo dirà lei."

Pochi minuti e la donna arrivò a casa "Mamma! Come sta Lonny?"

"La dottoressa Fields l'ha ricoverata per asportarle tonsille e adenoidi. Devo prendere il suo pigiama e l'astuccio con spazzola, spazzolino e dentifricio..."

"Il dentifricio è finito." Disse Cate.

"Visto che ci sono altre cose da prendere, posso andare a comprarlo e poi lo porto in ospedale..."

"Grazie, Klaus. È molto gentile da parte tua!"

La ragazza sorrise e si preparò ad uscire "Aspetta! Posso venire con te?" Chiese Mimì "Così faccio un giro."

"Certo! E voi? State a casa?"

Solo Marten e Milena andarono con loro e presero la macchina di Thomas, arrivando in pochi minuti al supermercato grazie alle strade poco trafficate e Klaus parcheggiò.

"Ci ritroviamo qui tra mezz'ora ok?" Tentò Marten e le altre tre annuirono, dividendosi tra i reparti vari.

Klaus e Mimì andarono insieme col cestino e, quando quest'ultima prese la mora per mano, rimase piacevolmente sorpresa nel vedere Klaus stringerla nella sua destra.

Tale contatto provocò ad entrambe molteplici sensazioni piacevoli.

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Capitolo 15
*** Capire... ***


Finito di fare la spesa, Klaus, Mimì, Marten e Milena ritornarono alla macchina e sistemarono nel bagagliaio le quattro buste e le due confezioni di bibite e due di acqua.

"Scrivo alla mamma per dirle che, tra pochi minuti, saremo in ospedale a portarle il dentifricio per Lonny." Disse Milena.

Klaus accese il motore e partì alla volta dell'ospedale, arrivandovi in una decina di minuti "Scendo io!"

"Vengo con te... Così saluto Lonny!"

"Salutatela anche a me." Disse Klaus.

"Datele un bacio da parte mia!" Richiese invece Mimì.

Le due ragazze entrarono nella struttura, mentre Klaus mise nelle orecchie il suo mp3 "Bellissima questa canzone!"

"Tieni... Ascolta con me!"

Klaus le porse una cuffietta e Mimì iniziò a canticchiare, arrossendo però quando vide che la mora la stava guardando "Scusa..."

"E di cosa? Canti davvero bene! Complimenti."

"Grazie! Sei molto gentile." Sorrise Mimì.

Pochi minuti e le due ragazze tornarono da loro "Possiamo andare!"

"Come sta Lonny?" Chiese Mimì, mentre Klaus spense l'mp3 e lo mise nella tasca dei pantaloni, poi accese il motore e partì.

"Mentre uscivamo, due infermiere sono venute a prenderla per portarla in sala operatoria..." Rispose Marten.

Arrivate a casa, Paula uscì per aiutarle a portare dentro la spesa e ne approfittò per baciare la sua Marten.

Proprio la bionda dagli occhi azzurri venne fermata da Klaus "Posso farti una domanda?"

"Certo! Dimmi pure."

"Perché tu e Milena, così come Anne, cercate di farmi stare sempre sola con Mimì?"

Marten sorrise "Secondo te perché?" Chiese, entrando in casa con un sorrisetto malizioso.

Klaus capì e sorrise a sua volta, scendendo di sotto con la sua busta di spesa e venne raggiunta proprio da Mimì "Ciao! Volevo chiederti se puoi mettermi quella canzone sul mio mp3..."

"Ma certo! Te ne metto altre, se vuoi..."

"Come fai a sapere se mi piaceranno?"

"Andrò ad intuito!" Ribadì Klaus, facendole l'occhiolino.

Mimì nuovamente arrossì "Ti ringrazio... Sei davvero gentile!"

"Figurati..."

"Adesso vado a studiare. Fra due giorni ci sarà l'esame di Biologia... L'insegnante vuole vedere la preparazione dei vari studenti."

"Capisco... Io devo studiare Chimica per lo stesso motivo."

La castana le sorrise "Buon studio... Ci vediamo dopo a cena."

"Certo! Buon studio anche a te!" Disse Klaus, guardando poi Mimì lasciare quella che era la sua casa.

Avrebbe voluto averla lì sempre.

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Capitolo 16
*** I don't love her anymore. ***


Passarono due giorni e Lonny venne dimessa, mentre Klaus, Mimì, Anne, Robin e Marten andarono all'Università per gli esami d'ammissione "In bocca al lupo!" Disse Robin e le altre le risposero, prima d andare nella rispettiva aula.

E, entrata in quella che sarebbe stata la sua aula, Klaus vide Megan e riuscì perfettamente a far finta di nulla, finché la ragazza non le si avvicinò "Ciao..."

"Ciao." Disse Klaus, senza guardarla, tirando fuori dalla sua borsa tracolla il libro per ripassare e l'astuccio.

"Posso sedermi qui?"

"Perché non vai a sederti vicina alla tua ragazza?"

"Klaus... Ti prego..."

"È inutile che mi preghi! Hai voluto tradirmi? Adesso arrangiati." Rispose la mora, aprendo il libro per iniziare a ripassare e la castana se ne andò rassegnata.

Alle nove in punto arrivò il docente che, dopo essersi presentato ed aver fatto l'appello, consegnò i tre fogli per l'esame.

Ogni classe aveva quattro ore di tempo per svolgere il rispettivo compito ed ogni studente le sfruttò sino all'ultimo secondo.

Le nostre ragazze si ritrovarono al cancello ed Anne fu l'ultima a raggiungerle "Scusatemi, sono andata a guardare gli orari dell'esame di Lonny per la prossima settimana..."

"Non preoccuparti!" Sorrise Robin.

"E... Ho incontrato Megan. Mi ha chiesto di te..." Rivelò la castana dagli occhi verdi, mentre raggiungevano la macchina.

"Si... Siamo nella stessa aula ed è subito venuta a salutarmi."

"E tu?" Tentò Marten.

"Io niente. Ho fatto finta di nulla, le ho detto di andare dalla sua ragazza... Spero mi lasci stare!"

Robin le posò una mano sulle spalle, poi la mora accese il motore notando, dallo specchietto retrovisore, lo sguardo triste di Mimì.

Arrivate a casa in pochi minuti, la castana andò subito nella sua stanza "Bentornate! Cos'ha Mimì?" Chiese Catherine.

"Non so..." Rispose Robin, immaginando forse il motivo dello stato d'animo della castana. Invece Marten ed Anne erano certe di saperlo bene, non avevano molti dubbi in proposito.

Klaus salì le scale per andare dalla castana assieme ad Anne che, invece, andò dalla sua Lonny, che riposava nella loro camera.

La mora bussò alla porta "È aperto..."

"Ehi." Disse Klaus, entrando e chiudendo la porta alle sue spalle "Cosa c'è? Va tutto bene?"

"Si... Non è niente, davvero."

La castana sentì le braccia della mora circondarle la vita da dietro ed arrossì, perché mai aveva sentito Klaus tanto vicina "Sappi che non provo più nulla, per Megan. Mi ha tradita e non sono il tipo che tollera queste cose!"

Mimì si voltò in quell'abbraccio e le cinse il collo "Ok... Va bene."

La castana sorrise e Klaus con lei "Ecco, sorridi! Amo il tuo sorriso."

"Ed io amo il tuo!"

Le due si persero nel rispettivo sguardo ma, quando fecero per baciarsi, la porta s'aprì di scatto "Oh... Scusate..."

"Cate, hai bisogno di qualcosa?" Chiese Klaus, mentre Mimì chinò il capo imbarazzata.

"Si, ma... Non importa." Disse, dandosi mentalmente della stupida per averle interrotte sul più bello.

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Capitolo 17
*** Kisses. ***


La settimana seguente furono Lonny e le altre ragazze a sostenere gli esami d'ammissione all'Università, mentre Klaus, Mimì, Marten, Anne e Robin videro, andando sul sito con la rispettiva password, che li avevano passati a pieni voti.

Le ragazze rincasarono poco dopo le due e Lonny se ne andò con Anne a fare la visita di controllo dall'otorino.

La dottoressa Fields arrivò puntuale alle due e mezza al suo studio privato "Prego." Disse la donna e Lonny entrò, sedendosi sulla poltroncina, con la Fields che le controllò la gola.

"Va tutto bene?" Chiese Anne.

"Si. Le ferite si stanno rimarginando bene, continua con lo sciroppo ancora fino a fine settimana..."

"Grazie mille!"

"Grazie." Disse piano Lonny.

"Di nulla... Buona giornata!" Salutò la donna e le due se ne andarono dopo aver pagato la visita.

Visto che erano uscite a piedi prendendo l'autobus, decisero di andare a fare un giro per negozi.

Arrivate ai grandi magazzini, Lonny prese per mano Anne e la portò in uno dei bagni del primo piano "Ma... In bagno? Come..."

Anne non fece in tempo a finire, in quanto Lonny le posò le labbra sulle sue "Ti amo."

"Anch'io!" Sorrise la castana e Lonny la baciò ancora.

"Ho detto che ti avrei dato tanti baci..."

"E ne sono lieta! Ma non sforzarti troppo, a parlare..."

Lonny sorrise e la baciò ancora, con passione "Ti voglio..."

Anne la fissò, prendendole il viso tra le mani, carezzandola dolcemente "Anch'io! E tanto anche... Ma adesso facciamo il nostro giro. Non mi piace l'idea di vivere la mia prima volta in un bagno..."

Lonny sorrise divertita "Hai ragione! Andiamo."

Invece, a casa, era arrivata Raphaela, la quale avrebbe studiato per il prossimo esame con Cate, visto che frequentavano la stessa facoltà "Buongiorno!" Rivolse la mora a Thomas.

"Ciao! Cerchi Cate?"

"Si! Studieremo insieme per il prossimo esame... È tra due mesi, ma meglio prepararsi come si deve."

"Giusto! Prego, vai pure..."

La ragazza gli sorrise e lo ringraziò, salendo le scale "Ciao!"

"Ciao, Milena. Tutti bene?"

"Benone... Cate è in bagno, puoi aspettarla nella sua stanza." Disse, indicandole quale fosse.

La mora dagli occhi blu attese la castana seduta sul letto, guardandosi attorno "Ciao!"

"Ehi... Scusa, mi sono seduta sul letto..."

"Tranquilla! Allora stendiamo un piano di studio?"

"Certo!"

Assieme si misero alla scrivania col proposito di organizzarsi con lo studio ma, presto, erano strette l'una all'altra intente a baciarsi.

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Capitolo 18
*** Batticuore. ***


In attesa della cena, le ragazze erano nelle rispettive stanze a studiare o svagarsi, tanto erano insonorizzate e non avrebbero disturbato nessuno.

Catherine aveva avvisato le figlie e la rispettiva compagna, avvisandole del fatto che, di lì a pochi minuti, la cena sarebbe stata pronta in tavola.

"Tra poco si cena..."

"Ho sentito..." Sorrise Lonny, sfiorando con lievi baci il collo della sua Anne, che apprezzava molto le tenerezze dell'amata.

"Dai, scendiamo in cucina..."

Lonny l'accontentò, seppur contro voglia e, scese di sotto, ove trovarono tutte le altre "Raphaela è andata via?" Chiese Mile.

"Il mio amore..." Sospirò la castana dagli occhi cerulei.

"Lo sapevo!" Esordì Marten "Pagate!"

"Avete scommesso sui miei sentimenti??" Chiese scioccata Cate e la bionda sorella le fece l'ok col pollice.

La cena iniziò in tutta tranquillità, con le ragazze che parlavano della scuola o si scambiavano opinioni su questo e quello.

Verso le nove e mezza, Marten e Paula uscirono, così come Robin e Milena, mentre le altre guardarono un film assieme ai genitori.

Il film durò un paio d'ore, poi le ragazze iniziarono a prepararsi per andare a dormire.

Nella sua stanza, Lonny era seduta sul letto, intenta a mettere il pigiama ma, quando Anne entrò nella stanza e tolse l'accappatoio, dopo aver chiuso la porta, la castana rimase a bocca aperta "Ma... Tu vuoi farmi venire un colpo!"

"Non ti piaccio?" Chiese l'altra castana.

"Mi piaci eccome!" Sorrise Lonny, lasciando perdere la maglietta "La lingerie nera è la mia preferita..."

Si stesero, scambiandosi poi baci molto dolci che si fecero subito appassionati e presto le due si ritrovarono senza abiti, intente a baciarsi e coccolarsi sotto le lenzuola.

Di sotto, poco dopo l'una, Mimì scese in cucina a prepararsi una bella tazza di thè caldo "Ehi... Anche tu non riesci a dormire?"

"Klaus!" Sorrise la castana "In effetti si... Vuoi un po' di thè?"

"Va bene, grazie!" Rispose la mora, sedendosi sul divano.

Un paio di minuti e Mimì fu accanto a lei con due tazze di thè fumante in mano e le posò sul tavolino "Ecco a te."

"Ti ringrazio. Sei stata molto gentile!"

Mimì le sorrise, arrossendo lievemente e sorseggiarono il thè in silenzio, apprezzando la rispettiva compagnia "Cate e Raphaela..."

"Bella coppia." Sorrise Klaus "Sai, quando siamo andate in spiaggia, Cate mi ha confidato quanto le piacesse, mentre eravamo sul pedalò!" Rammentò la mora.

"Tipico di Cate... Beh, almeno Raphaela è una brava ragazza!"

"Lo sono anch'io!" Tentò Klaus, facendole l'occhiolino e Mimì le sorrise con leggero imbarazzo.

"Non ne dubito!"

Entrambe si persero nel rispettivo sguardo ma, quando furono sul punto di baciarsi, dalla porta entrarono Robin e Milena intente a baciarsi con passione e trasporto, poi la castana prese l'amata in braccio e salì di sopra.

Dietro di loro arrivarono Marten e Paula, più stanche che tutto "Com'è andata al cinema?"

"Bene, ma il film era una noia mortale!"

"Io scappo a letto... Buonanotte!" Disse Marten, chiudendo la porta e Paula la seguì, salutando le due ragazze.

"Sarà meglio andare a riposare... Sogni d'oro."

"Anche a te..."

Klaus andò di sotto e Mimì la guardò sparire dietro la porta, sospirando. L'aver avuto le labbra di Klaus vicinissime alle sue le aveva causato un forte batticuore.

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Capitolo 19
*** Imbarazzante. ***


Il mattino seguente, Lonny fu la prima a svegliarsi e scese in cucina in accappatoio a preparare una spremuta d'arancia per Anne "Ciao! Mattiniera oggi..."

"Klaus!" Esclamò la castana "Mi è preso un colpo..."

"Scusa, non volevo... Vado a correre. A dopo!"

Lonny le sorrise e tornò di sopra, chiuse la porta e poggiò il bicchiere sul comodino, sedendosi poi accanto ad Anne, che si era appena svegliata e si stava stiracchiando "Buongiorno!"

"Ciao meraviglia! Dormito bene?"

"Con te accanto sempre!" Sorrise Anne e Lonny la fece sedere in braccio a sé, aiutandola a coprire il suo corpo nudo con un lenzuolo prima di baciarla con passione.

"È stato bellissimo..."

"Già! Stupendo... Ti amo."

"Anch'io!" Sorrise Anne, baciandola "Ma scendiamo... O Cate occuperà il bagno per mezz'ora!"

Lonny sorrise e le porse il bicchiere, ricevendo un bacio come ringraziamento e poi andarono in bagno, lasciando lì la stoviglia.

Fuori dal bagno, videro Cate con un'espressione indecifrabile assieme a Paula "Stai bene?" Le chiese Marten, arrivando con Mimì, visto che Robin e Milena ancora dormivano.

"Se sto bene?? Col cavolo!"

"Invece di arrabbiarti, spiegaci..."

"Facile!" Iniziò la castana "La scorsa notte Lonny ed Anne e pure Robin e Milena l'hanno fatto! E... E io avevo la porta semi aperta per prendere un po' d'aria, visto che la maniglia della finestra è rotta..."

"E hai sentito tutto!" Disse Marten.

La castana annuì imbarazzata "Esatto..."

"Hai detto a papà della finestra?"

"Si, ieri sera... Ha detto che ci pensa Klaus..."

"Sa fare anche questo?" Avanzò Mimì "È sempre più interessante... Una ragazza dai mille segreti..."

Catherine uscì dal bagno e salutò le ragazze e proprio Mimì entrò, ma Marten la fermò sulla porta "Hai intenzione di scoprirli tutti?" Chiese con un sorrisetto malizioso.

"Se lei vorrà si... Dal primo all'ultimo!" Sorrise la ragazza, chiudendo la porta del bagno e lasciando tutte soddisfatte della risposta.

Infatti sembrava quasi che tutte aspettassero solo di vedere Klaus e Mimì insieme e felici.

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Capitolo 20
*** Amore fraterno. ***


Passarono un paio di giorni, durante i quali le nostre ragazze frequentarono le lezioni all'Università.

Le coppie già collaudate passavano ogni attimo libero insieme, mentre Megan non voleva rinunciare facilmente a Klaus.

"Ciao... Posso parlarti?"

Klaus sospirò "Fai in fretta. Devo andare a casa, ho da fare..."

"Io... Voglio tornare con te. Voglio stare con te..."

"No. Sai come la penso in proposito!"

Nel mentre, Marten, Robin, Anne, Raphaela, Cate e Mimì uscirono dalla rispettiva aula e videro le due parlare "Non si rassegna..."

"Beh, posso capirla." Disse Raphaela, incrociando le braccia "Klaus è una di quelle ragazze che piace..."

"Ehi!!" Avanzò Cate, fingendosi offesa.

Raphaela la baciò e Megan, viste le ragazze e dal momento in cui Klaus non voleva saperne di tornare con lei, decise di farle capire le sue intenzioni coi fatti. E voleva farsi ben vedere da tutti.

Prese così il volto di Klaus tra le mani e la baciò con passione e trasporto, cercando la lingua della mora con la propria "E adesso dimmi che non ti è piaciuto!"

Klaus fece per risponderle ma, quando si voltò per prendere un respiro profondo, sgranò gli occhi quando vide Mimì in lacrime correre via, seguita poi da Marten.

La mora si voltò verso Megan, consapevole di aver fatto indirettamente del male a Mimì, anche se non aveva ricambiato il bacio "Tu..." Ringhiò.

"Torniamo insieme?"

"No! Sei spregevole... Le avevi viste, vero?" Chiese, arrabbiata "Se per colpa tua ho perso colei che amo, te la farò pagare!"

Anche la mora corse via, assieme alle altre e raggiunsero la fermata dell'autobus "Dobbiamo aspettare il prossimo..." Disse Robin.

"Già... Ma voglio arrivare a casa in fretta. Devo parlare con Mimì! Devo dirle..."

"Quanto l'ami?" Concluse per lei Anne, sorridendo appena.

Anche Klaus sorrise e questa fu come una risposta, per Anne.

Intanto Mimì e Marten erano appena arrivate a casa "Ciao!" Le salutò Catherine, ma la castana lasciò lo zaino sul divano e corse di sopra "È successo qualcosa?"

"Megan ha baciato Klaus..." Rispose la bionda dagli occhi azzurri.

"Cosa? Davvero?"

"Noi l'abbiamo vista... Lei l'ha fatto di proposito. E Mimì è scappata in lacrime, io l'ho seguita, abbiamo preso l'autobus ed eccoci qui!"

"Capisco... Resta con lei."

Marten lasciò il suo zaino accanto a quello della sorella e salì le scale, bussando alla porta della stanza di Mimì "È aperto..."

"Chiudo?" Domandò e la mora annuì.

La bionda chiuse e, quando si sedette accanto alla sorella, costei si lanciò tra le sue braccia "Marten! Io... Io la amo!" Rivelò tutto d'un fiato "E... E lei..."

"Non penso l'abbia fatto apposta. Non l'ha corrisposta..."

"Ma è stato... È stato..."

"Lo so." Sussurrò la bionda, abbracciando la sorella e baciandola sulla tempia destra "È difficile per chiunque. Poi il sapere che Megan l'ha fatto apposta..."

"Non lo digerirò facilmente..."

"Questo dipende da te. Io ti starò sempre vicina!"

Mimì sorrise dolcemente "Lo so. Come sempre!"

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Capitolo 21
*** Ti fidi di me? ***


Per la maggior parte del pomeriggio, Klaus tentò invano di parlare con Mimì, ma fu tutto inutile.

La ragazza rimase chiusa in camera sua, scendendo solo all'ora di cena "Cara!" Disse Thomas "Tutto bene?"

L'uomo abbracciò la figlia, che gli sorrise "Si, grazie..."

"Klaus ha detto che resterà di sotto, a cenare." Disse Anne, avendo notato che la ragazza cercava qualcuno con lo sguardo.

"Ok... Ho capito."

Catherine portò in tavola la cena, aiutata da Paula e Raphaela, loro ospite "Buon appetito!"

La serata passò tranquilla, tra chiacchiere e risate poi, verso le nove, Robin, Lonny, Cate, Milena ed Anne si prepararono per uscire "Andate al cinema?"

"Si, Paula, ma non sappiamo cosa guardare... Decideremo per strada!" Rispose la mora.

"Usciamo anche noi?" Tentò Marten.

"Andiamo a mangiarci un dolce?"

"Si! Non sono ancora stata in quella nuova pasticceria..."

"E tu cosa farai?"

Mimì fissò Paula, sicura e poi Marten "Io ho qualcosa da fare."

Marten sorrise alla sorella "Vai, sorellina... Rendimi orgogliosa!"

Le due ragazze si abbracciarono, poi Mimì scese di sotto. Ma, davanti alla porta che l'avrebbe condotta nell'alloggio di Klaus, la castana sospirò nervosa.

Si fece coraggio e bussò alla porta ma, non ricevendo risposta, entrò e si guardò intorno. Ogni volta che entrava, tutto rispecchiava Klaus.

"Ehi..."

Mimì sobbalzò spaventata "Klaus!"

"Scusa, non volevo spaventarti..."

Le due ragazze rimasero in silenzio a fissarsi "Io... Mi dispiace. Non volevo essere scortese, con te... Perdonami!"

"Sono io a dovermi scusare. Dovevo allontanare subito Megan, dovevo prevedere il suo gesto..."

"Fa niente... Ormai è fatta."

Mimì fece per allontanarsi e tornare di sopra, ma Klaus la prese per il polso e la tirò a sé, stringendola "Resta con me."

Il tono dolce fece arrossire Mimì, che cinse il collo della mora "Si." Rispose appena la castana.

I loro sguardi s'incontrarono e le loro labbra s'unirono in un bacio dolce, che si fece quasi subito passionale.

A quel bacio ne seguì uno più appassionato e, quando si separarono, Klaus sfilò la maglietta a Mimì e la prese poi in braccio, facendole intrecciare le gambe dietro la vita.

"So che il giorno del nostro primo incontro, di notte, mi hai osservata per pochi secondi mentre ero... Impegnata con Megan..."

Mimì arrossì al ricordo, mentre le cingeva il collo e si morse le labbra per soffocare un gemito "Si... Lo confesso!"

"Che ne dici di provare?"

La castana si sentì avvampare, tante erano le emozioni che Klaus le provocava "I-Io sono... Vergine..."

"Hai paura del giocattolo erotico?"

"No... Temo di... Sentire dolore..."

"Farò del mio meglio per essere il più delicata possibile!" Sorrise la mora "Ti fidi di me?"

"Assolutamente si!" Rispose in un sorriso Mimì, baciando ancora Klaus, lasciando che la mora la portasse a letto.

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Capitolo 22
*** The day after. ***


Il mattino seguente, Mimì si svegliò e notò di essere nell'appartamento di Klaus, nel suo letto e stesa sopra di lei.

Ma la mora non era addormentata "Ciao... Sei già sveglia?"

"Ciao!" Sorrise Klaus "Beh, non potevo dormire con te qui, stretta a me... Volevo guardarti, perdermi in te..."

Anche Mimì sorrise ma, quando si sollevò per baciare la mora, gemette "Accidenti..."

"Dovresti toglierlo, prima... Vuoi che ci pensi io?"

"Si... Io di questi giocattoli non sono pratica!" Ammise la ragazza e Klaus tolse il giocattolo erotico, lanciandolo a terra, stringendo poi a sé la sua castana preferita.

Le due ragazze si scambiarono un bacio pieno di passione "Ti amo."

"Ti amo anch'io! Tantissimo."

"Sono le sei... Io vado a fare jogging. Vieni con me?"

"Volentieri!"

Si baciarono ancora e poi si vestirono, salendo di sopra, ove videro Marten in lacrime "Ehi... Tutto bene?" Le chiese subito Klaus.

"P-Paula... Lei... Lei mi ha..."

"Oddio..." Disse piano Mimì, sedendosi accanto alla sorella sul divano "Ti ha tradita?"

"Si!" Ammise la bionda "Prima v-voleva a tutti i costi fare sesso con me, ma a me non andava... Siamo andate poi in un club e lì..."

"Ha trovato quella con cui ti ha tradita?"

Marten annuì e riprese a piangere "Resto qui con lei... Non voglio lasciarla sola."

Klaus annuì "Certo. Io esco e poi, al mio ritorno, andremo a fare colazione fuori... Ok?"

Entrambe le ragazze annuirono e Klaus uscì per fare la sua corsetta mattutina, dispiaciuta per quanto accaduto a Marten.

Mai avrebbe pensato che Paula potesse essere tanto egoista e crudele nei confronti della fidanzata.

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Capitolo 23
*** Sorridi sempre. ***


Quando Klaus ritornò dalla corsetta mattutina, trovò Paula che stava discutendo animatamente in giardino con Marten, la quale piangeva e Robin era lì che tentava di tenere lontana la castana dalla bionda.

"Siamo a questo punto??" Gridò Paula "Hai una guardia del corpo?"

"N-Non vedi come ti comporti?" Ribadì Marten "Mi hai tradita e... E ora sei qui a gridarmi in faccia! A dirmi che mi ami... Sei un'ipocrita!"

Paula sorrise ironica "Ipocrita? Io? Sicura?" Domandò, incrociando le braccia "Io volevo fare sesso con te, la mia ragazza! Non hai voluto ed io sono andata a sfogare altrove le mie voglie..."

"Mi hai fatta guardare! Volevi c-che... Che facessi sesso con te, quella ballerina e la sua amica... Tu sei pazza! Non voglio più saperne... È finita!"

"Finita??" Ringhiò Paula, prendendo Marten per il polso destro, con Robin che non riuscì ad intervenire in tempo "Lo dico io quando è finita! Non lo decidi tu."

"M-Mi fai male... Lasciami!"

Paula la strattonò e spinse Robin a terra, ma Klaus intervenne "Lasciala. Vattene!"

"La paladina della Giustizia..." La canzonò Paula "Levati di torno!"

"Tu devi levarti di torno! Prendi le tue cose e sparisci."

"Già prese... E tu non dici nulla?"

Marten, quando Paula la lasciò andare grazie a Klaus, non seppe cosa risponderle "No... Ti ho già detto che è finita. Basta!"

"Io vado via, ma me la pagherai!"

Klaus rimase in piedi davanti a Marten e guardarono Paula andarsene col suo trolley, poi fissarono Robin "Stai bene?" Chiese Marten stessa "Mi dispiace..."

"Sto bene, tranquilla. E poi non è colpa tua!"

Le tre ragazze entrarono in casa "Tutto bene?" Chiese subito Lonny.

"Si... Si. Starò bene."

"Preparati, andiamo a fare colazione fuori con Mimì. Sempre se ti va... Lo capirei se non volessi."

"No, vengo. Grazie!" Sorrise la bionda, stringendosi a Klaus.

"Di nulla." Rispose la mora, baciandole il capo "Non piangere per una così. Sei più bella, quando sorridi... Fallo sempre!"

"Ci proverò..."

La ragazza andò di sopra ed anche le altre si prepararono per andare all'Università o fare altro, mentre Mimì scese di sotto dalla sua amata "Ehi..."

"Ehi tu!" Sorrise Klaus, baciandola teneramente.

"Sei stata grande, fuori... Ed anche con Marten. Meriti una ricompensa..."

"L'ho fatto volentieri, perché voglio bene a Marten ed anche alle altre, così come ne voglio ai tuoi genitori. Ma se proprio vuoi ricompensarmi... Ci sto!"

Mimì sorrise ed andarono insieme in bagno, pronte a qualche coccola sotto la doccia.

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Capitolo 24
*** Serata in vista. ***


Marten lasciò la casa un quarto d'ora dopo con Mimì e Klaus, alle quali s'aggiunsero Anne e Milena, visto che le altre avevano lezione all'Università "Dove andiamo?"

"In centro c'è il Palma Angeles, un locale molto carino dove preparano ottimi cappuccini." Disse Milena.

"Ne ho sentito parlare... Andiamo lì!"

Klaus prese Mimì per mano e Marten a braccetto, dirigendosi a piedi verso il centro, a pochi metri dalla casa in cui vivevano.

Una volta lì, si sedettero ad un tavolino esterno "Buongiorno! Cosa posso servirvi?" Chiese una giovane cameriera.

Le ragazze le diedero il rispettivo ordine e la giovane entrò nel locale "Grazie per questa uscita..."

"Figurati." Sorrise Klaus "Stai meglio?"

"Si... Con voi e le altre sto sempre bene!"

Anne cinse col braccio sinistro le spalle della bionda dagli occhi azzurri "E noi tutte adoriamo stare con te!"

Mentre chiacchieravano, la cameriera ritornò coi loro ordini e le servì "Allora... Voi due state insieme?"

"Si! E sono davvero felice di questo."

"Io non potevo chiedere di meglio." Iniziò Klaus "Io mi sono subito innamorata, di lei, fin dal primo momento in cui l'ho vista. È stata la cosa più bella che mi sia mai capitata!"

Mimì si commosse e si sporse verso Klaus, rubandole un bacio molto dolce e la mora la strinse a sé "Ti amo!" Disse Mimì.

"Anch'io! Tantissimo."

Sorseggiarono i cappuccini e mangiarono le croissant, poi Klaus s'alzò per andare a pagare, poi se ne andarono.

"Che ne dite di andare a ballare, stasera?" Propose Anne.

"Sarebbe il massimo!"

"Diciamolo alle altre e stasera usciamo!"

Fu Mimì a scrivere alle altre ragazze, poi s'incamminarono verso la vicina fermata dell'autobus per andare a Venice Beach a fare shopping in vista dell'imminente serata.

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Capitolo 25
*** Sorelle speciali. ***


Nel corso del pomeriggio, le ragazze fecero shopping assieme alle altre, che le raggiunsero a Venice Beach alle tre con due auto, riuscendo a trovare qualcosa da indossare per la serata.

Si divisero poi sulle due auto e si diressero verso casa, presero i rispettivi acquisti e salirono di sopra "Bentornate!" Le salutò Catherine "Avete fatto compere?"

"Si..." Rispose Klaus "Stasera andiamo a cena fuori e poi a ballare..."

"Capisco." Sorrise la donna "Sono le sei... Ti lascio andare, così puoi prepararti!"

La mora sorrise e scese di sotto, lasciando le tre buste sul letto e prese un accappatoio pulito ed entrò in bagno per una doccia rilassante, poi si sarebbe preparata.

Di sopra, Lonny da una parte e Milena dall'altra, riuscirono ad entrare nei due bagni prima che vi entrasse Cate.

Tutte fecero la doccia piuttosto velocemente e si prepararono, trovandosi poi in soggiorno dopo un'ora abbondante "Wow..." Sussurrò Robin, quando vide Milena.

Lonny baciò subito Anne, bellissima nel suo abito rosso lungo fino alle ginocchia, mentre Klaus esibì un elegante baciamano a Mimì, che indossava una camicetta color crema e jeans stretti neri più scarpe col tacco a spillo del medesimo colore.

"Ci siamo tutte?" Chiese Cate.

"Raphaela non viene?"

"Si si, ci aspetta al locale!"

"Al Velvet!" Precisò Robin "Cavolo, non vedo l'ora di ballare!"

"Manca Marten..."

"Strano! Di solito sono io quella che ci mette una vita a prepararsi." Disse Cate, stupendosi di questo fatto.

"Sono qui." Avanzò la bionda ragazza, arrivando coi capelli elegantemente raccolti in un chignon, il lieve trucco ed una camicetta bianca un poco scollata e jeans blu stretti con scarpe col tacco a spillo nere.

"Il vostro look è simile!" Notò Lonny.

"Si... Vero!" Sorrise Mimì e Marten fece altrettanto.

"Posso avere l'onore?" Chiese Klaus, offrendo il braccetto ad entrambe le ragazze.

"Noi usciamo!" Disse Anne.

"Certo. Divertitevi!" Le salutò Thomas.

Salirono sulle due auto di famiglia, alla cui guida si misero Klaus e Lonny "Stasera rimorchi! Fidati." Sorrise Milena, in auto con Klaus, Mimì e Marten.

Proprio quest'ultima sorrise "Chissà... Io vado a ballare senza pretendere troppo. Vedremo!"

"Sei meravigliosa." Avanzò Klaus "Una bellezza rara come te non può rimanere sola troppo a lungo!"

"Sono d'accordo." Disse Mimì.

"Dai... Stasera il Velvet vedrà bellezze uniche!" Se ne uscì invece Milena, gioviale come sempre.

"Marten sorrise "Grazie... Siete sorelle speciali!"

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Capitolo 26
*** Sensibilità e dubbi. ***


Le ragazze trovarono parcheggio senza problemi e raggiunsero poi Raphaela, che le aspettava all'ingresso "Ciao!" Le salutò la mora.

Cate la baciò e poi entrarono nel locale, ove un cameriere le salutò ed accompagnò al loro tavolo, prendendo poi le ordinazioni.

"Non vedo l'ora di poter ballare..."

"A chi lo dici!"

Poi arrivò una cameriera, che posò innanzi a Marten un bicchiere di Cola fredda con ghiaccio e limone "Io non ho ordinato..."

"È da parte di quella ragazza laggiù."

Le giovani videro una ragazza dai lunghi capelli mori legati in una coda di cavallo e gli occhi scuri sorridere loro ed alzare il proprio bicchiere con la stessa bibita in segno di saluto.

"Ti ho detto io, che avresti rimorchiato!"

Marten sorrise alle parole di Milena "Non so nemmeno chi sia e se sia interessata... Potrebbe essere anche una che ci prova e basta."

Pochi minuti e vennero servite, con la misteriosa ragazza e Marten che spesso si scambiavano occhiate evidenti "Insomma, prendetevi una camera..."

"Ma che stai dicendo?" Rivolse la bionda a Natalia.

"Sento una tensione sessuale incredibile..."

"Proviene senz'altro da te!"

Mentre terminavano il secondo, in attesa del dolce, un uomo s'avvicinò loro "Stanno aprendo le danze... Mi fai compagnia in pista, bella?"

"No, grazie." Rispose con totale disinteresse Marten.

"Posso anche ricompensarti... Ho trecento Dollari per te!"

"Mi spiace, non sono in vendita."

Allora il tizio la prese per il polso destro "Insisto!"

Prima che Klaus e Robin potessero fare qualcosa, qualcuno le anticipò "Lasciala stare, amico. Giù le mani... Lei è con me!"

Le ragazze videro la misteriosa giovane avvicinarsi a Marten e fronteggiare il tizio "Ehi, bella, non sapevo fosse impegnata..."

"Adesso lo sai."

Il tizio se ne andò e la ragazza fece per andarsene, ma Marten la fermò "Grazie mille per il tuo aiuto!"

La giovane si voltò e lasciò Marten e qualcuna delle altre a bocca aperta tanto era bella, soprattutto per quanto riguardava il viso e gli occhi, scuri ma con una lieve sfumatura ambrata "Di nulla. Anzi... Visto che quel viscido potrebbe essere ancora nei paraggi... Ti andrebbe di concedermi il primo ballo?"

Marten sorrise e posò la mano su quella tesa della mora, che la condusse il pista per un lento "Certo che stanno proprio bene, insieme..." Disse Lonny.

"Hai ragione!" Sorrise Mimì.

"Io ho detto subito, che avrebbe rimorchiato!" Insistette Milena.

"Bella com'è, non poteva restare sola a lungo."

Klaus le guardava danzare e Mimì si sentì un po' a disagio, visto che notava quanto Klaus facesse complimenti a Marten ad ogni occasione e questo la faceva soffrire.

Intanto, in pista, Marten e la ragazza stavano ballando strette l'una all'altra "Ti muovi bene. Sei davvero brava!"

"Lo sei anche tu." Sorrise Marten "Come ti chiami?"

"Puoi chiamarmi Stef! E tu?"

"Marten. E ti ringrazio ancora per l'aiuto..."

Stef sorrise "Figurati! Il tizio ci guarda, di tanto in tanto... Gli diamo un buon motivo per guardare?"

Marten capì e sorrise "Va bene!"

Si mise sulle punte e baciò teneramente la mora, che tenne Marten stretta a sé posandole solo le mani sui fianchi, mostrando molta delicatezza e sensibilità.

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Capitolo 27
*** We need to talk. ***


Passarono un paio di giorni e Marten non aveva più visto Stef e non si erano nemmeno scambiati i numeri.

"Coraggio, andiamo all'Università o faremo tardi!"

"Eccomi." Disse Klaus, salendo in soggiorno "Sei molto bella." Rivolse a Mimì ma, quando le posò la mano sulle spalle, la castana si scostò dal tocco della mora ed uscì.

"Va tutto bene, tra voi?" Chiese Lonny.

"Da parte mia si... Da parte sua non lo so. Le parlerò."

Mimì salì sull'auto guidata da Cate, assieme a Milena e Robin, lasciando Klaus con molte domande, che voleva fare alla sua ragazza e capire cos'avesse.

All'Università, le nostre ragazze presero tutte una cioccolata calda con Raphaela e, anche in questa occasione, Mimì rimase lontana da Klaus.

"Sei davvero tu..."

Le ragazze si voltarono e non credettero ai loro occhi quando videro nientemeno che Stef "Ciao..." Rispose Marten, piacevolmente sorpresa ed incredula.

"Non avrei mai pensato di rivederti." Sorrise la mora, prendendole piano le mani tra le proprie e baciandole le nocche.

Marten arrossì "Posso dire lo stesso..."

"Permettimi... Permettetemi di presentarmi. Mi chiamo Stephàne Velkic, ma preferisco farmi chiamare Stef!"

Tutte si presentarono e poi andarono alla rispettiva classe per iniziare le lezioni.

Verso mezzogiorno, Klaus incrociò Mimì per i corridoi, mentre ritornava dal bagno e le si avvicinò "Ciao..."

"Ciao." Rispose la castana.

"Noi dobbiamo parlare... Voglio capire cos'hai. Perché se ti ho involontariamente fatto qualcosa, devo saperlo, così che possa rimediare. Vedo che stai male perché qualcosa ti turba..."

Mimì non riusciva a spiegarsi tutti i sentimenti che provava, ma era sempre colpita dalla bravura che Klaus aveva di leggerla dentro, come un libro aperto.

"Quando saremo a casa parleremo... Promesso."

"Va bene." Disse la mora, carezzandole il braccio, tornando alla propria classe.

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Capitolo 28
*** Assoluta certezza. ***


Finite le lezioni, le nostre ragazze si aspettarono alle due auto ed Anne uscì anche con Stef, non solo con Mimì.

"Eccoci!" Disse proprio Anne "Mi ha scritto papà, dicendo che mamma ha fatto la torta. Così ho pensato di invitare anche Stef, visto che ora siamo amiche!"

"Hai fatto benissimo!" Sorrise Milena "Vero?" Chiese, dando lievi colpetti col gomito a Marten.

"Che vuoi?" Domandò sottovoce la bionda alla sorella.

Si divisero sulle due auto e Stef aveva la bici, così le diedero l'indirizzo e poi se ne andarono.

Arrivate a casa, tutte entrarono, anche se Klaus fermò Mimì prendendola piano per mano "Possiamo parlare?"

"Dopo... Adesso dobbiamo mangiare la torta e prima vorrei fare una doccia veloce..."

"Va bene." Rispose la mora, lasciandola andare.

Mimì sentì la tristezza, nella voce del suo amore, tuttavia entrò in casa piuttosto in fretta "Che problemi ha la tua ragazza?"

Klaus vide Stef scendere dalla bici ed avvicinarsi a lei "Credimi, non lo so. Vorrei sapere che le ho fatto, vorrei parlarle... Ma niente."

Stef le posò la mano sinistra sulla spalla ed entrarono in casa, ove Catherine e Thomas conobbero la giovane.

"Ecco la torta con crema chantilly!"

Klaus notò subito che Mimì non aveva fatto la doccia, ma era solo andata in camera sua a portare la borsa a tracolla, così come la castana notò che Klaus e Marten erano sedute vicine.

Sedute a tavola, le ragazze mangiarono la torta e Milena, ad un certo punto, si sporse verso Marten "Insomma, prendetevi una camera!" Sussurrò piano.

"Lo fai apposta o cosa?"

"Ho notato, che vi state spogliando con lo sguardo..."

"Tu sogni ad occhi aperti!" Sorrise Marten.

Milena finse di stare al gioco e tornò alla sua fetta, mentre Klaus accordò con la mora "È vero." Disse piano "Non so tu, ma lei ti guarda... Eccome se ti guarda!"

Marten sorrise e Mimì, a vedere l'ennesima interazione complicetra la sorella e Klaus, lasciò la propria fetta e se ne andò di sopra "Che le è preso?" Chiese Cate.

"Non dirlo a me!" Rispose Lonny.

Pochi minuti e suonò il cellulare di Stef "Scusatemi tanto, ma devo andare a casa. Tra un paio d'ore inizio il turno al ristorante!"

"Lavori?" Domandò Thomas.

"Si, al Don's Grill... Il ristorante a pochi metri dalla spiaggia!"

"Ne ho sentito parlare bene."

"È dei genitori della mia vicina d'appartamento. Lei e la sua coinquilina lavorano lì... Se volete metto una buona parola per voi..."

"Sarebbe fantastico!" Disse Lonny.

"Io sono allergica al pesce, purtroppo..." Ammise Raphaela.

"Idem!" Aggiunse Robin.

"Marten, cara, accompagni tu la nostra ospite?"

La bionda dagli occhi azzurri sospirò innanzi al sorrisetto ed allo sguardo malizioso della madre "Certo."

"Grazie per l'invito e l'ottima torta! A presto."

Si salutarono e Marten l'accompagnò fuori "Allora ci vediamo all'Università..."

"Certo!" Sorrise Stef, togliendo lucchetto e catena alla bici "Anne e Mimì hanno il mio numero. Fattelo dare... Vorrei stare in contatto con te ed invitarti ad uscire, magari..."

Marten arrossì "Io... Sono appena uscita da una relazione e..."

"Posso aspettare. Intanto usciamo... Voglio conoscerti e farmi conoscere. Non importa quanto ci vorrà... Sono certa che tu sia la mia anima gemella!"

La bionda non si aspettava tali parole e tanta dolcezza. Stephàne era totalmente diversa da Paula.

"D'accordo. Voglio uscire con te!" Sorrise Marten "Vediamo se siamo veramente destinate..."

Stef era molto felice "Non ne dubito! Ci vediamo."

Si salutarono e Stef se ne andò, così Marten ritornò in casa e cercò Anne, trovandola in camera sua "Hai bisogno?"

"Si. Credo che tu abbia un numero da darmi!"

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Capitolo 29
*** Riappacificazione. ***


Passò una settimana e, nonostante si fossero scambiate i numeri, Marten e Stef non erano ancora uscite insieme per via del lavoro della mora e degli esami universitari.

Anche le altre continuavano a studiare e gestivano la rispettiva storia alla grande, inoltre tutte avevano trovato un lavoretto al ristorante dove lavorava Stef, ed avevano anche conosciuto le sue amiche Ivana Mrekalic ed Eva Horòn, con Cate, Lonny e Milena che lavoravano invece in un Internet cafè.

Invece per Klaus e Mimì la situazione non cambiava. La mora non voleva parlare con lei ed evitava ogni contatto.

Di sera, approfittando del fatto che c'erano a casa solo Marten, Robin e Milena, Klaus decise di andare da Mimì e parlarle. Ma rimase sorpresa quando vide la castana nel suo appartamento.

"Ciao."

"Ciao... Scusa, non volevo entrare, ma ho bussato..."

"Ero sotto la doccia." Sorrise Klaus "E poi non c'è problema! Dimmi... Hai bisogno di qualcosa?

"Volevo solo ridarti il libro... Era nella mia stanza."

"Puoi tenerlo. Ho letto quattro volte, quel romanzo!"

Mimì abbozzò un sorriso "Ok... Grazie."

Fece per andarsene, ma Klaus la prese per un polso "Dobbiamo parlare, quindi smetti di scappare! Io... Io sto impazzendo! Voglio sapere cosa ti ho fatto, perché mi eviti come la peste..."

"Klaus..."

"No! Oggi non ci sono scuse." Avanzò decisa la mora "Stiamo insieme... Stiamo insieme e non so cosa faccia soffrire la mia ragazza perché lei non mi parla!"

Mimì rimase colpita dall'intensità di quegli occhi che tanto amava e che ora la stavano guardando con severità ed amore. Perché Klaus non smetteva mai, di guardarla con amore.

"Non ti parlo? Beh... Forse perché passi molto tempo con Marten!"

"Abbiamo un buon rapporto, studiamo insieme..." Rispose la mora, guardandola poi con un sorrisetto "Aspetta... Sei gelosa?"

Mimì guardò dall'altra parte, imbarazzata e Klaus sorrise "Non è divertente... Non fa ridere!"

"Certo, scusa... Ma non posso farne a meno! Insomma... Credevi che io provassi interesse per Marten perché le faccio complimenti? Perché stiamo molto insieme?"

La castana annuì, più imbarazzata "Si..."

Klaus la strinse a sé, forte, poi la guardò intensamente "Non pensare mai più che io possa innamorarmi di un'altra persona! Io amo solo te e sarà così per sempre."

Mimì la guardò e poi chinò il capo "Sono... S-Sono stata un'idiota..."

"Non dire così. Capita di fraintendere."

La castana l'abbracciò in lacrime "Perdonami..."

"Certo, ma non c'è nulla di cui scusarsi! Capita..."

"Ti amo! Ti amo... Ti amo..."

"Ti amo tantissimo anch'io! Sempre."

Si guardarono negli occhi e le loro labbra, dopo tanto tempo, si trovarono ed unirono in un bacio dolce ed appassionato.

"Mi erano mancati, i tuoi baci..."

"A chi lo dici!"

Pian piano si spogliarono, poi Klaus la prese in braccio per portarla a letto, ove entrambe provarono nuovamente tutti quei sentimenti che le avevano unite la prima volta.

E mentre Mimì raggiungeva l'apice del piacere, Klaus decise di fare un passo ulteriore nel loro rapporto.

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Capitolo 30
*** Felice. ***


Il mattino seguente, Klaus si svegliò molto presto solo per ammirare il viso addormentato di Mimì, che aprì gli occhi diversi minuti dopo.

"Buongiorno..."

"Buongiorno a te! Dormito bene?"

"Come non dormivo da tanto!" Sorrise la castana, scostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio e baciando la sua ragazza.

Si baciarono con dolcezza e passione, con Klaus che ribaltò le posizioni per donarle ancora il suo amore.

"Mi sei mancata tantissimo..."

Mimì ansimava, ma riuscì a rispondere "Anche tu! Ogni giorno, tutti i giorni... Dimmi che staremo sempre insieme!"

"Lo giuro sull'amore che provo per te!"

Prima che potessero baciarsi ancora, sentirono bussare alla porta "Klaus! Mimì è qui?"

"Si! Aspetta, Marten, vengo ad aprirti..."

Klaus passò un accappatoio a Mimì e ne prese uno per sé stessa, poi andò ad aprire "Ciao! Scusatemi, non volevo disturbarvi e... Sono felice di vedere che avete fatto pace." Sorrise la bionda "Però mi servirebbe mia sorella... Posso rubartela?"

"Certo! Io vado a fare la doccia..."

La mora entrò in bagno e lasciò sole le due sorelle "Hai bisogno di qualcosa? Posso aiutarti?"

"Innanzitutto mi scuso con te... Ho capito che eri gelosa..."

Mimì si stupì di quelle parole "Ok... Ehm... Va bene."

"Detto questo... Mi ha scritto Stef, chiedendomi se stasera sono libera per uscire con lei..."

"Bene! Sono contenta. Hai accettato?"

"Certo che si." Rispose la bionda, facendole l'occhiolino "Volevo chiederti se hai ancora quell'abito bianco, quello lungo fino alle ginocchia, di seta..."

"Si, certo! Vado a salutare Klaus e ti raggiungo in camera mia."

"Prenditi tutto il tempo che vuoi! Grazie." Sorrise la bionda, lasciando l'appartamento di Klaus e risalendo di sopra.

Mimì entrò in bagno per fare una bella doccia rilassante con la sua amata, felice più che mai per aver ritrovato l'intimità di coppia e felice anche per Marten visto che, finalmente, sarebbe uscita con Stef, la quale era, a detta di tutte, perfetta per lei.

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Capitolo 31
*** Felicità. ***


La mattinata passò in fretta e, nel corso del pomeriggio, Marten andò in camera di Mimì per il vestito.

Invece Klaus chiese a Catherine e Thomas di poter parlare con loro in privato ed entrò in cucina, uscendo dopo pochi minuti con un'espressione soddisfatta.

"Tutto bene?" Chiese Robin.

"Si! Vi andrebbe di venire in città con me?"

Robin, Lonny, Yria e Cate la fissarono "In città? Perché?" Chiese costei, un po' curiosa.

"Lo vedrete." Sorrise la mora, uscendo con le amiche.

Intanto, nella stanza di Mimì, costei trovò il vestito di cui Marten parlava "È questo, vero?"

"Si, proprio quello! Credo sia appropriato..."

"Altroché!" Sorrise Mimì "Secondo me la conquisti."

Marten si sedette sul letto col vestito in mano "Sai... Quando Anne l'ha invitata qui a mangiare la torta preparata da mamma, mi ha detto una cosa molto dolce... Che mi ha spiazzata..."

"E cioè? Sono curiosa."

"Sente che siamo anime gemelle."

Mimì inarcò un sopracciglio stupita "Oh... Wow..." Biascicò, sorridendo poi "Ha le idee chiare. Mi piace!"

"Già... Poi è dolce! È proprio l'esatto opposto di Paula."

"Sono contenta per te! Meriti di essere felice."

"Grazie! Anche tu." Rispose Marten, abbracciando la sorella, che si era seduta accanto a lei, scambiandosi un affettuoso bacio sulla guancia "Ti voglio bene."

"Anch'io!" Sorrise la castana.

Nel mentre, in città, Klaus e le altre entrarono in una gioielleria del centro "Ehi, non dirmi che...?"

"Vuoi fare il grande passo?" Chiese Yria.

"Esatto!" Sorrise la mora "Voglio che tutti sappiano che Mimì è già impegnata. E poi, io voglio sposarla!"

"Buongiorno!" Le salutò il proprietario "Come posso aiutarvi?"

"Vorrei vedere gli anelli di fidanzamento."

L'uomo le indicò l'espositore che conteneva anelli di ogni genere, tutti molto preziosi "Che genere di anello cerca?"

"Mi piace molto questo!"

"Anello con diamante da due carati... Ottima scelta!"

"Può incidere questo al suo interno?"

"Certo." Rispose l'uomo, prendendo il foglietto "Ci vorranno due giorni di lavoro."

"Nessun problema!"

Klaus lasciò il nominativo ed il numero di cellulare, ringraziò, salutò e se ne andò con le altre.

"Dovrò lavorare una vita intera per prenderlo a Raphaela!"

"Su, forza e coraggio!" Disse ironica Lonny, dando una pacca sulle spalle di Cate.

Invece Klaus era soddisfatta. Aveva chiesto la mano di Mimì a Catherine e Thomas ed avevano accettato felici ed aveva trovato anche un bell'anello.

Ora doveva solo aspettare di averlo e farle la proposta.

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Capitolo 32
*** The date 1. ***


Il pomeriggio passò e tutte erano tese ed emozionate per l'imminente appuntamento di Marten e Stephàne, quasi più della bionda stessa, che era invece molto tranquilla.

Alle sette precise, il campanello suonò "Ciao!" Salutò Thomas "Prego, entra pure. Marten sta finendo di prepararsi!"

"Grazie mille!" Sorrise la mora, che indossava jeans neri appena risvoltati alle caviglie, snickers blu ed una camicetta bianca con gillet nero, mentre i capelli erano raccolti in un'alta coda di cavallo.

"Stai davvero bene!" Disse Nadia.

"Ti ringrazio." Rispose l'altra mora, senza distogliere lo sguardo dalla cima delle scale.

"Ciao, cara." Avanzò Catherine.

"Buonasera, signora!"

"Eccomi."

Tutte volsero lo sguardo verso le scale e Stephàne perse diversi battiti al cuore man mano che Marten si avvicinava.

"Sei... Meravigliosa! Stupenda."

"G-Grazie... Anche tu..." Rispose arrossendo la bionda, che indossava un abito da sera rosso lungo appena sotto le ginocchia, i capelli elegantemente raccolti in un chignon ed un lieve filo di trucco che la rendevano ancora più bella.

"Queste sono per te."

Stephàne le porse un mazzo di trenta rose, dieci rosa ed altrettante rosse e bianche "Sono bellissime... Ti ringrazio!" Sorrise la bionda, sporgendosi per darle un bacio sulla guancia destra.

Marten passò i fiori alla madre, poi prese ed uscì con la mora, che le aprì galantemente la portiera dell'auto, quindi si mise al volante e partì a tutta velocità.

Si fermarono dopo circa mezz'ora "Eccoci!"

"Siamo al porto..." Disse Marten, scendendo dall'auto.

"Esatto!" Sorrise la mora, raggiungendola e tendendole la mano, subito stretta "Vieni..."

Camminarono mano nella mano e Stephàne l'aiutò poi a salire su un battello molto elegante "Buonasera!" Le salutò un uomo vestito da marinaio "Sono il Capitano Douglas! Prego, accomodatevi."

Marten vide un tavolo apparecchiato per due e Stephàne le spostò galantemente la sedia, mentre il battello venne messo in moto dal Capitano ed una donna le raggiunse "Buonasera! Cosa vi porto?"

"Per me il menù del giorno!"

"Anche per me." Rispose Marten.

"Perfetto! Torno subito."

Stephàne guardava Marten, che ammirava estasiata il panorama "Che ne dici? Cosa ne pensi del nostro primo appuntamento?"

"Penso che sia un sogno..."

"Un sogno?" Ripeté la mora.

"Si... Tu ed io su un battello. Un panorama incredibile... È perfetto!"

"Mi fa piacere! Vedrai quando il sole sparirà dietro l'orizzonte..."

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Capitolo 33
*** The date 2. ***


Le due ragazze cenarono, chiacchierando e godendo della rispettiva compagnia poi, quando il sole fu sul punto di sparire, Stephàne si alzò e tese la mano a Marten "Dove andiamo?"

"Sul ponte superiore. Vieni, fidati di me!"

"Certo che vengo! Mi fido, di te."

La mora le sorrise e, presa per mano la bionda, la condusse sul ponte superiore "Guarda... Il tramonto è bellissimo! Non quanto te, ma un po' s'avvicina."

Marten arrossì "Sei davvero gentile!" Ammise, poggiandosi al petto della mora, che le cinse la vita da dietro.

Stephàne posò poi le mani sulle spalle di Marten e, quando si voltò, i loro sguardi si incontrarono e presto le loro labbra si unirono in un bacio dolcissimo "È bellissimo baciarti."

"Si... Molto, molto bello!" Sorrise Marten, restando poi abbracciate.

Quando il battello le riportò al punto di partenza dopo un giro della baia, salutarono e ringraziarono il Capitano Douglas e sua moglie, poi tornarono all'auto e Stephàne le aprì la portiera, infine salì e mise in moto, partendo.

Non servì chiedere a Marten dove andare. Sapeva già la loro destinazione. Era bastato un solo sguardo.

La mora fermò l'auto circa mezz'ora più tardi nel giardino di casa sua, dopo aver aperto il cancello elettrico col telecomando "Benvenuta a casa mia."

Marten rimase a bocca aperta, anche quando entrò in casa "Mi piace molto, la tua casa!"

"Grazie." Sorrise Stephàne.

Le due ragazze si abbracciarono "Voglio baciarti..."

"Allora baciami! Anch'io voglio baciarti e... Non solo quello."

"Posso dire lo stesso!"

Stephàne le abbassò la zip del vestito "Ti sta divinamente, ma credo che starebbe meglio ai tuoi piedi!"

"Anche i tuoi abiti starebbero meglio ai tuoi piedi!"

Si baciarono e si spogliarono, con la mora che prese in braccio la bionda per portarla in camera da letto, ove la stese "Sei bellissima..."

"Lo sei anche tu! Ti voglio..."

La mora non aspettò altro e, privatesi dell'intimo ed andate sotto le lenzuola, le lasciò una scia di bollenti baci a bocca aperta, scendendo verso il basso, assaggiando la sua essenza e portandola oltre l'apice del piacere.

"Sei deliziosa... Sei stupenda..."

Marten sospirava e cercava di riprendersi dall'ondata di piacere che l'aveva appena travolta, quando vide ciò che Stephàne aveva preso dal comodino "Anche tu... Usi il giocattolo erotico?"

"Solo perché voglio che tu sia solo mia!"

"Io sarò solo tua! E tu?"

"Non voglio essere di nessun'altra!" Ammise la mora, indossando il giocattolo, col quale prese Marten.

E fecero l'amore con intensità e passione, senza risparmiarsi.

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Capitolo 34
*** Solo la sua felicità. ***


Il mattino seguente, Marten e Stephàne si svegliarono alle sei e non persero tempo, iniziando a baciarsi e coccolarsi, con la mora che, stesa sotto la bionda, le baciava il collo.

"Sei bellissima... Ti amo tanto!"

"Ti amo anch'io!" Sorrise Marten, gemendo lievemente.

Andarono poi a fare la doccia insieme e, una volta finito, tra baci e coccole, si vestirono "Ti riaccompagno a casa..."

"Certo. Grazie!" Disse la bionda, baciandola.

Uscirono e salirono sull'auto della mora, che guidò in direzione della casa della bionda, arrivandovi in una ventina di minuti.

"Eccoci qui..."

"Entra... Vieni con me!"

Scesero dall'auto ed incrociarono Klaus "Ciao!" Le salutò costei.

"Ciao... Stai uscendo a fare jogging?"

"Esatto! E voi? Tutto bene?"

"Benissimo!" Risposero assieme.

Klaus sorrise "Sono molto contenta, per voi! A dopo."

La mora partì di corsa e le due entrarono in casa "Ciao! Bentornata, cara e ciao a te, Stephàne!"

"Buongiorno, signora!" Salutò la mora, stringendo la mano della donna ed arrivò anche Thomas, salutandosi.

Marten baciò sulla guancia destra la sua amata e poi andò di sopra a cambiarsi e trovò Mimì, Cate ed Anne "Ehilà! Bentornata!"

"Ciao!" Sorrise Marten.

"Racconta!" Esortò Cate "Vogliamo i dettagli!"

La bionda sospirò "Beh... È stato molto bello!"

"Adesso sei donna a tutti gli effetti!" Ammise Cate.

"Non sono donna solo perché ho perso la verginità. Bisogna anche vedere quanto si è maturi a livello mentale, non solo fisico!"

"Parole profonde... Concordo."

La bionda andò poi nella sua stanza a cambiarsi e, di sotto, Catherine fece sedere Stephàne "Vuoi un po' di latte e pancakes?"

"Sarebbe fantastico, grazie." Sorrise la giovane "Ma avrei qualcosa da chiedervi..."

I due coniugi si guardarono "Dicci..."

"Io voglio sposare Marten." Iniziò, tutta tranquilla "Sento che siamo anime gemelle, sin dal nostro primo incontro. È speciale, per me e voglio passare tutta la vita con lei! Farò l'impossibile, per renderla felice." Disse, in tutta tranquillità.

Thomas e Catherine sorrisero, poi l'uomo si alzò "Benvenuta in famiglia, cara. Vogliamo solo la felicità, per le nostre figlie e siamo certi che renderai tale Marten ogni giorno!"

"Farò del mio meglio. Lei mi rende felice!"

"Ne siamo lieti." Disse Catherine, abbracciandola.

Pochi minuti e tornò Klaus ed arrivarono le ragazze per fare colazione, compresa Raphaela, rimasta lì con Cate.

Ovviamente i due coniugi non avrebbero detto nulla a Marten. Sapevano che Stephàne le avrebbe fatto una dichiarazione perfetta.

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Capitolo 35
*** Rings. ***


Il mattino dopo, Klaus e Lonny si svegliarono presto, così da poter andare in città a prendere l'anello, che doveva essere pronto.

Arrivate alla gioielleria, trovarono lì anche Stephàne "Ciao! Come mai qui?" Chiese Lonny.

"Devo ritirare l'anello per Marten."

"Anche tu?"

"Solamente io non ho ancora preso l'anello per Anne!" Disse scioccata Lonny.

Le due amiche risero divertite, poi arrivò il gioielliere "Buongiorno! Come posso esservi utile?"

"Io sono qui per ritirare un anello di fidanzamento!"

"Anch'io." Disse Stephàne.

"Certo! Ditemi i vostri nomi..."

"Il mio è a nome Matissè."

"Ed il mio Velkic."

"Bene... Aspettate qualche minuto. Vado a prenderli in cassaforte!"

L'uomo andò sul retro, ritornando una decina di minuti dopo "Scusi..."

"Mi dica!"

"Questo anello è disponibile?" Chiese Lonny "Vorrei farlo anche incidere..."

"Ma certo. Un secondo e sono subito da lei..."

Il gioielliere consegnò i rispettivi anelli a Klaus e Stephàne, poi prese l'anello che Lonny aveva visto e le illustrò le caratteristiche.

"Lo prendo!" Disse, esibendo la sua carta di credito.

"Perfetto." Rispose l'uomo, strisciando la carta nell'apposito lettore, ridandola poi alla giovane assieme allo scontrino "Tra un paio di giorni può venire a ritirarlo!"

"Va bene! Arrivederci." Avanzò la castana ed anche le altre due salutarono il gioielliere, che rispose.

Fuori, le tre giovani andarono a fare colazione ad un bar lì vicino, ove lavorava Cate, anche se aveva il turno pomeridiano.

Si sedettero ad un tavolino e ordinarono cappuccino e due croissant a testa "Non avrei mai pensato che anche tu comprassi un anello..."

"Invece si!" Sorrise Lonny "Io voglio stare per sempre con Anne."

"Ti capisco..."

"Già! È ciò che vogliamo tutte."

"Ma tu e Marten state insieme da ieri, ufficialmente... Come mai già vuoi farle la proposta?"

"Lei è la mia anima gemella." Sorrise la mora "L'ho sentito fin dal primo incontro in quel locale... Lei è perfetta, per me."

"La stessa cosa che ho pensato io di Mimì." Avanzò Klaus "Solo che, al nostro primo incontro, io ero impegnata e lei aveva il ragazzo!"

"Che??" Chiese scioccata Stephàne "Aveva il ragazzo??"

"Robert..." Disse con riluttanza Lonny "Un vero idiota!"

"Wow... Incredibile..."

"Adesso l'importante è che stiamo insieme!"

Le due ragazze le diedero ragione, poi fecero colazione, pensando a come avrebbero fatto la dichiarazione alla rispettiva amata.

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Capitolo 36
*** Declarations. ***


Arrivò l'ora di cena e le tre ragazze dissero a Catherine e Thomas che avevano intenzione di fare la proposta alla rispettiva fiamma dopo cena.

Ma, dopo cena, mentre si rideva e scherzava, Lonny pareva nervosa e molto tesa e, all'improvviso, corse in bagno "Cosa le è preso?"

"Vado a vedere..." Offrì Robin.

Le castana aprì piano la porta ed entrò "Sei tu... Per fortuna non è Anne..." Disse la castana, dando di stomaco.

"Nervosismo pre proposta di matrimonio?"

Lonny sorrise "Si... Io non sono come Klaus e Stef. Io..."

"Apri semplicemente il tuo cuore ad Anne!"

"Ok... Io vado in camera mia..."

Robin tornò di sotto, in cucina, dicendo che la ragazza stava bene così, dopo cena, Klaus scese con Mimì nel suo appartamento e Marten mostrò a Stephàne la sua stanza.

"Come mai siamo scese? Sono le dieci..."

"Per questo..." Disse Klaus, mettendosi in ginocchio, prendendo la scatolina dalla tasca dei jeans e Mimì rimase a bocca aperta "Mimì, amore della mia vita, luce dei miei occhi... Vorresti rendermi felice accettando di diventare mia moglie?"

"Dio... Si! Si... Mille volte si!"

Klaus s'alzò ed abbracciò Mimì, baciandola con passione, mettendole poi l'anello al dito.

Invece, in camera sua, Marten cercò di capire perché Stephàne avesse chiuso a chiave la porta "Perché chiudi?"

"Non voglio che qualcuno ci disturbi..."

La mora prese la scatolina dalla tasca nella camicetta, ben nascosta dal gillet e l'aprì "Stef..."

"Marten, so che stiamo insieme da pochissimo, ma... Sei la mia anima gemella. Te l'ho detto fin da subito... Per me è stato colpo di fulmine sin dall'incontro in quel locale. Ti amo... Ti amo e voglio passare tutta la vita, con te! Vuoi sposarmi?"

La bionda si portò le mani sul viso, commossa "Si... Si! Lo voglio... Certo che ti sposo!"

"Amore mio... Amore..."

Stef la baciò subito, dopo averle messo l'anello ed anche Marten si perse in quell'effusione piena d'amore e la bionda si sedette sul letto, seguita dalla sua amata.

Due stanze avanti e sulla destra, Anne raggiunse Lonny e chiuse la porta, sedendosi accanto a lei "Ehi... Stai meglio?"

"Si..." Rispose la castana, mettendosi seduta, spalle alla compagna.

"Sicura che vada tutto bene?"

Lonny mise la scatolina sul letto "Volevo chiederti di sposarmi... Volevo che fosse speciale e dirti belle parole... Invece mi sono agitata e mi sono sentita male... Sono un impiastro."

Anne si sedette accanto a lei nuovamente e prese la scatolina, baciandola sul lato sinistro del collo "Chiedimelo..."

Lonny lesse decisione negli occhi del suo amore e si fece coraggio, prese la scatolina dalle mani di Anne e l'aprì "Amore mio... Stiamo insieme da un anno e mezzo e... E vorrei sposarti, vivere con te ed avere dei figli. Sei la mia vita e non posso vivere senza di te!"

Anne si commosse "Certo che ti sposo... Ti amo!"

"Ti amo anch'io!" Rispose, mettendole l'anello, poi la fece sedere sulle sue gambe e la baciò con passione "Grazie..."

"Sono io, che ti ringrazio. Sei il mio amore!"

"Anche tu! Mi ami per ciò che sono, non cerchi di cambiarmi... Grazie!" Disse Lonny, baciandola ancora.

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Capitolo 37
*** Stanca. ***


Il mattino seguente, Klaus e Mimì si svegliarono presto e fecero la doccia insieme, visto che dovevano andare all'Università.

Salite di sopra per la colazione, trovarono Marten e Stephàne, in piedi per lo stesso motivo, così come Cate, Milena e Lonny "Ciao! Sei riuscita a fare la proposta ad Anne?"

"Si!" Sorrise la castana "E lei ha accettato!"

Le ragazze, oltre a Catherine e Thomas, erano molto felici per lei e proprio l'uomo avanzò "Cate, perché non chiedi a Raphaela di vivere qui con noi? Può stare in camera con te..."

"Davvero posso??" Chiese felice la ragazza.

"Certo!" Sorrise Thomas "Più siamo e meglio è!"

"Ok... Glielo chiederò dopo, a scuola!"

"E tu, cara?" Rivolse Catherine a Stephàne "Perché non ti trasferisci qui anche tu?"

"Confesso che, all'inizio, volevo portare Marten a vivere con me... Ma ho presto cambiato idea. È bello stare qui, essere circondate dal calore di una vera famiglia, io che non ne ho mai avuta una..."

Nessuna sapeva che Stephàne non aveva mai avuto una famiglia e Marten l'abbracciò, baciandola sulla guancia sinistra diverse volte "Non sapevo che tu..."

"Tranquilla. Io non ne parlo mai volentieri..."

Le ragazze, finita la colazione, salutarono ed uscirono in bici per andare a lezione.

Invece, in un appartamento in centro, Ivana era appena uscita dal bagno per andare anche lei all'Università e serrò la mascella quando vide Eva in soggiorno, seduta sulle gambe di un ragazzo biondo, che l'accarezzava con fare lascivo.

La mora si staccò un attimo quando s'accorse della coinquilina "Meke! Stai uscendo?"

"A te non importa!" Ribadì dura.

"È solo per sapere..."

"Tranquilla, stai pure col tuo amichetto! Io starò fuori tutta la mattina." Disse, andandosene e sbattendo la porta.

Ivana scese le scale del condominio, in preda a molti sentimenti contrastanti, ma stanca di quella situazione.

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Capitolo 38
*** Litigio. ***


Le ragazze, finita la giornata di lezioni all'Università, presero la rispettiva bici ed andarono in una vicina pizzeria a mangiare, ma Cate notò che Ivana era strana "Stai bene?"

"Si... Sono solo un po' alterata. Non preoccuparti!"

"Possiamo fare qualcosa per te?"

"No. Risolverò la situazione per conto mio... Ma grazie."

Pranzarono e, una volta finito, Raphaela andò a casa sua per radunare le proprie cose e trasferirsi così a casa di Cate, le altre tornarono a casa ed Ivana andò nel suo appartamento.

Una volta lì, la ragazza dai lunghi capelli castani come i suoi occhi vide nuovamente Eva seduta sul divano, accanto ad un ragazzo moro, che l'accarezzava e lei faceva la carina.

"Ehi... Bentornata..."

Ivana non le rispose ed entrò nella sua stanza "Che caratterino!" Disse il ragazzo.

"Lei... Non è così..."

La castana uscì qualche minuto dopo, andando in cucina per fare un panino "Parlaci. Ha uno sguardo da brividi!"

Eva la raggiunse "Cosa c'è? Non ti ho mai vista così..."

La mora sfiorò il braccio di Ivana, mentre costei ritornava in soggiorno "Non toccarmi..."

"Come? Ma io voglio solo..."

"Non toccarmi!" Gridò la castana, scagliando il bicchiere nella sua direzione, che s'infranse contro la parete.

"Ma tu sei pazza!" Sobbalzò il ragazzo "Non sei normale!"

Eva era spaventata ed Ivana entrò nella sua stanza e chiuse la porta "Mi dispiace..."

"Io vado via. Quella è fuori!"

"Resta." Avanzò all'improvviso Ivana "Me ne vado io!"

La castana se ne andò, col borsone sulle spalle "Meke! D-Dove vai? Ti prego... Resta..."

Ivana se ne andò senza rispondere e la mora entrò nella sua stanza, cadendo in ginocchio "Ha fatto proprio un bel macello!"

"L-Le nostre foto..."

"Ha rotto le vostre foto insieme. Questo è il gesto di una persona innamorata!" Disse il ragazzo, lasciando poi la casa.

Eva era in ginocchio, in lacrime e pensava a tante cose ed Ivana era al centro di tutte.

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Capitolo 39
*** Friendship. ***


Ivana camminò per le strade di LA col borsone sulle spalle, con passo svelto, decisamente alterata "Ivana! Sei tu..."

La castana si voltò e vide Klaus e Lonny in bici, con una busta della spesa nel cestino di quest'ultima "Ciao..."

"Come mai da queste parti?"

"Me ne sono andata di casa." Rispose, serrando la mascella "Non voglio parlarne... Sto andando a cercare un posto dove stare..."

"Cosa?" Chiese Lonny.

"Vieni da noi!" Offrì Klaus, mentre Lonny chiamava la madre "Nel mio appartamento ho una stanza in più. Puoi restare quanto vuoi!"

Ivana sorrise appena, poi Lonny riattaccò "Mamma e papà sono d'accordo. Andiamo!"

"Grazie." Ammise la castana.

Camminarono per una buona mezz'ora, arrivando presto a casa "Eccoci!" Disse Lonny, posando la borsa sul tavolo.

"Ciao, cara!" Rivolse Catherine ad Ivana.

"Buongiorno. Mi scuso per questo, non era previsto..."

"Non devi preoccuparti! La porta è sempre aperta, per le amiche delle nostre figlie."

La castana sorrise, poi Klaus le posò una mano sulla spalla "Vieni, ti mostro la stanza..."

"Va bene."

Scesero di sotto e Klaus aprì la porta, accanto a quella della sua camera "Ecco... Puoi restare qui. Sistemati come vuoi... È insonorizzata. Fai come fossi a casa tua!"

"Ti ringrazio... Ti sono grata!"

"È successo qualcosa con Eva?" Chiese Klaus "Vedi... La tua espressione mi ricorda quella che avevo quando scoprii il tradimento di Megan!"

Ivana si sedette sul letto "Ero stanca..." Iniziò la castana "Stanca di trovarla con un ragazzo sempre diverso! Stanca di vederla fare la carina con quei spocchiosi..."

"Non dirmi che..."

"Non so se si prostituisce... Non lo so." Rispose Ivana, mani nei capelli "Ha un lavoro, cavolo! Poteva fare un secondo lavoro più dignitoso o, se proprio le servivano soldi, glieli avrei prestati io!"

"Mi dispiace... Spero si risolva tutto. Qui puoi restare tutto il tempo che vuoi!" Disse Klaus.

"Ti ringrazio. Sei un'amica!"

"Figurati! Gli amici servono a questo."

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Capitolo 40
*** I hate you. ***


Passò una settimana dal litigio tra Ivana ed Eva, con la prima che ignorava totalmente la seconda.

Eva ci stava male, soffriva molto, perché sapeva di aver perduto la sua migliore amica per colpa sua.

All'Università ed anche a casa, la situazione non era differente. Ivana ignorava chiamate e messaggi cancellandoli e spegnendo il cellulare, mentre le altre non sapevano come aiutarle.

"Non vuoi davvero fare pace con lei?" Chiese Cate.

"No. Deve capire i suoi sbagli ed è ora che cresca!"

"La stai punendo eccessivamente..." Tentò Milena.

"Eccessivamente? Non direi proprio..."

Entrarono poi nel centro commerciale per fare la spesa e lì trovarono Anne e Mimì, appena uscite dall'Università.

"Eccoci... Io ho la lista di ciò che serve a Klaus." Disse Mimì.

Poi Anne notò qualcosa, o meglio, qualcuno "Guardate chi c'è..."

"Mi raccomando, Tigre! Cerca di stare calma e non mostrare le zanne!" Scherzò Cate.

Ivana sorrise appena "Io non ho intenzione di parlarle!"

"Dille almeno che stai bene... Le farà piacere."

La ragazza notò la mora che le si avvicinava e le altre si allontanarono "Ti aspettiamo nel reparto freschi." Disse Anne.

"Va bene." Sorrise Ivana.

Eva le si avvicinò e chinò il capo, quasi incapace di guardarla negli occhi "Ciao! C-Come stai?"

"Bene." Rispose fredda la mora.

L'altra mora era a disagio e molto nervosa "Io... Voglio scusarmi..."

"Scusarti? Non riesci nemmeno a guardarmi negli occhi!" Inveì Ivana, forse in modo troppo esagerato "E ti ho già detto di lasciarmi in pace! Vattene dai tuoi amichetti."

Eva era colpita dalla reazione della ragazza "Io... I-Io non li vedo più... Ho chiuso..."

"Non m'interessa!" Ribadì la mora "Lasciami in pace! Smetti di rompermi le scatole! Io ti odio." Ringhiò, andandosene via.

Eva ci rimase male, anche perché alcune persone si erano fermate ad osservare il litigio tra lei ed Ivana.

Nuovamente Eva, triste ed in lacrime, se ne andò e lasciò il centro commerciale, ferita nel profondo e non sapeva come riconquistare la sua amica, verso la quale provava un forte sentimento.

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Capitolo 41
*** Go away. ***


Il giorno dopo, fuori pioveva e nessuna delle ragazze aveva lezione all'Università "Voglio restare qui, sotto le lenzuola..."

"Anch'io..." Sorrise Lonny, baciando Anne.

Invece Catherine scese le scale e bussò alla porta dell'appartamento di Klaus, che andò ad aprire quasi subito "Catherine! È successo qualcosa?" Chiese la mora.

"C'è l'amica di Ivana qui fuori, sotto la pioggia..."

"Come? Vado subito a dirglielo!"

Klaus, in accappatoio, bussò alla porta della stanza di Ivana "Klaus... Tutto bene?"

"Si. Catherine mi ha detto che Eva è qui fuori, sotto la pioggia..."

Ivana sospirò e salì di sopra, guardando fuori dalla finestra e vide Eva, che guardava l'abitazione stando fuori dal cancello.

"Falla entrare..." Disse Milena.

"Per forza..." Ribadì Ivana, poco contenta "È sempre una seccatura!"

Fu Thomas, che rincasava dopo essere andato a comprare latte e zucchero, a far entrare Eva, che subito abbracciò Ivana "M-Mi dispiace... Mi dispiace p-per tutto..." Iniziò, tremando come una foglia "Ho sbagliato... Tutto... M-Ma ti prego... Non dire più che mi odi! N-Non riesco a sopportarlo..."

La mora cadde in ginocchio, stringendo nelle mani il bordo della maglietta, piangendo disperata, continuando a scusarsi "Smettila." Disse Ivana, stringendole i polsi per staccarla da sé, poi si chinò e la prese in braccio "Sei una seccatura. Sei insopportabile!"

"Ivana..." Tentò Stef.

"No." Ribadì lei "Io voglio che lei sparisca dalla mia vista, invece continua a girarmi intorno! Adesso la porto di sotto e le faccio fare una doccia, poi se ne andrà."

Ivana andò di sotto, con Eva in braccio che piangeva "Io..."

"Smettila. Fatti una doccia e poi sparisci!"

"Ivana... Ascoltami..."

"No. Hai fatto troppo... Troppo!" Ringhiò, sedendosi sul letto "Nell'armadio ci sono i miei vestiti, scegli cosa mettere e vai via."

"Non voglio andare via." Rispose Eva, lanciando un ultimo sguardo ad Ivana, prima di entrare in bagno.

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Capitolo 42
*** Devi dirglielo. ***


Arrivò l'ora di cena ed Eva era ancora nella stanza di Ivana e costei non le parlava, nemmeno a farlo apposta.

D'un tratto Ivana s'alzò "D-Dove... Dove vai?"

"A cenare!" Rispose secca, chiudendo la porta alle sue spalle.

Di sopra, tutte la videro arrivare senza Eva "Cara, la tua amica non sale a cenare?"

"Non lo so... Io le ho detto che salivo a cenare."

"Perdonare è una cosa più che buona, ragazza mia..." Disse Catherine "Ha sbagliato, lo sa e l'ha ammesso. Perdonala..."

Ivana sospirò "Io la amo, signora." Ammise, leggermente imbarazzata "La amo e... E non voglio che mi ferisca ancora!"

La ragazza era visibilmente a disagio e Klaus l'abbracciò "Coraggio... Va tutto bene! Hai ammesso i tuoi sentimenti..."

"Scendo io, a portarle la cena." Offrì Anne.

"Ok, ma... Non dirle nulla. Per favore..."

"Io non glielo dico, non è compito mio!" Iniziò la castana "Allora dovresti smettere di essere arrabbiata con lei e dirglielo."

Anne prese piatto, posate e bicchiere, s'alzò e Raphaela le aprì la porta per tutte e tre le volte, risalendo poi di sopra.

La castana vide Eva seduta sul letto, con la testa tra le mani e la ragazza la notò solo quando chiuse la porta "Sei tu..."

"Ti ho portato la cena e un bicchiere d'acqua."

Anne posò il tutto sul comodino accanto a lei "Grazie..."

"Vuoi parlare un po'?"

Eva, appena l'amica fu seduta accanto a lei, l'abbracciò subito "Anne, io... I-Io... Io la amo! La amo e l'ho persa..."

Anche Anne l'abbracciò, cercando di consolarla "Va tutto bene. Devi solo dirglielo..."

"Non vuole ascoltarmi..."

"Non vuole? Fatti ascoltare!" Disse decisa Anne "Caspita, devi potere dire la tua. Se la ami diglielo!"

"Grazie... La tua grinta mi da coraggio!"

"Mi fa piacere! Buon appetito." Sorrise la castana, ritornando di sopra, soddisfatta.

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Capitolo 43
*** Love you too. ***


Dopo cena, tutte fecero la doccia, visto che alcune ragazze erano intenzionate ad uscire "Noi andiamo al cinema... Vieni?"

"No, ti ringrazio." Sorrise Ivana "Non voglio essere il terzo incomodo... Divertitevi, tu e Klaus."

Anche Mimì sorrise "Va bene... Passa una buona serata!"

"Grazie. Anche tu!"

Ivana aprì la porta della sua stanza e vide Eva stesa sul letto e la mora si mise subito seduta "Ciao."

"Ciao... Ehm... Hai già fatto la doccia?"

"Si... Poco fa."

Ivana allora entrò in bagno e si spogliò, aprì l'acqua e s'infilò sotto il caldo getto, rilassandosi, finché non sentì la porticina della doccia aprirsi e si trovò davanti Eva "Ma non avevi già fatto??"

"Voglio parlarti, dirti quello che provo p-per te..."

"Quello che provi?" Ripeté la mora.

Per tutta risposta, Eva le posò le mani sulle spalle per usarle come perno, si mise in punta dei piedi e le sfiorò le labbra con le proprie.

"Questo è ciò che provo per te!"

"Eva..."

"No, fammi parlare!" Iniziò la mora "Io ho aiutato quei ragazzi a... Ehm... Provare piacere solo per prendere una cosa speciale."

Ivana chinò il capo "Non dovevi fare una cosa tanto disgustosa! Te li avrei prestati io, i soldi."

"Non volevo... E mi dispiace! Mi dispiace tanto... Tu mi piaci tanto, io ti amo. Io... Io..."

"Hai finito?" La interruppe Ivana.

"Io... Si..."

Ed Ivana la prese per un polso e la tirò a sé, stringendola e le rubò un bacio molto dolce "Anch'io ti amo. Ma non farmi più soffrire, perché non avrai una seconda occasione!"

"Non la sprecherò!" Sorrise Eva "Adesso usciamo e andiamo a letto... Ti darò il regalo."

Dopo essersi asciugate ed avere chiuso l'acqua, le due ragazze misero il rispettivo accappatoio ed andarono a sedersi sul letto.

"Sono curiosa, sai?"

"Ecco qui." Disse la mora, prendendo una scatolina dalla tasca dei suoi pantaloni e l'aprì "Sono una coppia di orecchini a forma di lettera... Erano in promozione e non ho resistito."

"Io porterò le tue iniziali e tu le mie?"

"Precisamente!" Sorrise Eva, porgendo all'amata le sue iniziali "Le metteremo da domani... Che ne dici?"

"Va bene." Accordò Ivana, guardando poi la ragazza "Vieni qui..."

Eva si sedette sulle sue gambe e le cinse il collo con le braccia "Ivana... Ma..."

"Riesco a capirli, quei ragazzi... Tu sei davvero bella. Ma non voglio sapere più nulla!"

La mora le sorrise "D'accordo. Ci sto!"

Si stese ed Ivana la raggiunse, baciando la ragazza "Anch'io ti amo!"

"D-Davvero?" Sorrise felicissima Eva.

"Certo che si. Ti amo immensamente!" Ammise la mora, pronta a donarle tutto il suo amore ed a riceverne.

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Capitolo 44
*** Earrings. ***


Il mattino seguente, Catherine e Thomas erano stupiti ma felici di vedere Ivana ed Eva arrivare in cucina assieme per la colazione.

"Buongiorno, care!" Le salutò Thomas.

Le due risposero, poi Ivana scostò la sedia per Eva "Cosa mi sono persa?" Chiese Cate, mezza addormentata.

"Ecco... Ci siamo chiarite e ci siamo messe insieme! Vogliamo vedere come va..."

Ivana era un po' imbarazzata e Lonny l'abbracciò, per congratularsi con loro "Sentite..." Avanzò Milena "Visto che è Domenica, perché non andiamo tutte in spiaggia?"

"Io ho il turno di lavoro, questa sera..."

"Anche Klaus." Disse Mimì.

"Allora è deciso! Mi aiuterete a preparare qualcosa da mangiare per il pic-nic in spiaggia?"

Tutte annuirono, ovviamente e Thomas sarebbe andato invece a noleggiare un pulmino "Io devo andare a casa a prendere il costume ed il necessario!"

"Perché non ti trasferisci qui anche tu?" Propose Catherine.

"Mi piacerebbe, ma siete già in tante..."

"Non devi preoccuparti di questo! Questa casa è grande abbastanza... Sei la benvenuta!"

"Ok, allora... Accetto!" Sorrise la mora, fissando poi Ivana "L'appartamento l'avevamo comprato pagandolo metà ciascuna... Scatto delle foto per metterlo in vendita?"

"Si... Lo venderemo ammobiliato, tranne la mia televisione!"

"Vado con lei ad aiutarla." Disse Stef.

Con lei anche Lonny e Robin, che se ne andarono subito con l'auto di Catherine "E così vi siete messe insieme..."

Ivana fissò Raphaela "Si... Dopotutto io sono sempre stata innamorata di lei. Ma le ho detto di non farmi più soffrire, perché non avrà una seconda occasione."

"E quegli orecchini? Troppo belli!" Notò Anne.

"Sono le sue iniziali e lei ha le mie. È per prendere questi che ha fatto quel che ha fatto!"

"È un bel simbolo d'amore... Mi piacciono!" Sorrise Milena.

"Dai, andate a prepararvi, che poi mi date una mano!" Disse Catherine e Cate scattò in piedi per entrare in bagno.

"Cate!" Disse Marten, battendo con moderazione sulla porta "Se stai dentro più di dieci minuti, giuro che entro e ti porto fuori in spalla!"

"Tranquilla."

Ivana, invece, preferì scendere di sotto a prendere qualcosa da indossare e cercare le sue cose da spiaggia "Tutto bene?"

La mora vide Mimì "Si si, sto solo cercando il costume..."

"Ok... Sono felice per te ed Eva!"

"Ti ringrazio. Sei molto gentile!" Ribadí la mora e Mimì, prese le sue cose, entrò in bagno, pronta a fare la solita doccia veloce.

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Capitolo 45
*** Vorrei... ***


Arrivate in spiaggia, le ragazze trovarono un posto tranquillo dove sistemarsi e Klaus andò con Thomas a prendere tre lettini e due ombrelloni "Quanto ci mettono?"

"Eva ci mette sempre tanto, a prendere le sue cose..."

"Per favore mi spalmi la crema?" Chiese Milena.

Ivana annuì e prese il tubetto, spalmando e massaggiando le spalle della mora, che si rilassava molto sotto il tocco.

Anche Anne e Marten le chiesero se gentilmente poteva spalmare loro la crema ed Ivana non si tirò indietro "Ecco..."

Le tre la ringraziarono, poi videro arrivare Eva con Lonny, Robin e Stef "Ma... Ma hai già messo la crema??"

"Si." Rispose Marten "Non sapevo quando saresti tornata..."

Stef andò poi con Raphaela, Robin e Lonny a fare il bagno con Thomas, mentre Cate, Klaus e Mimì aiutavano Catherine a sistemare il necessario per il pic-nic "Grazie, mie care. Io vado a fare un bel bagno, poi inizieremo a mangiare..."

Tutte annuirono e, mentre Marten, Milena ed Anne riposavano prendendo il sole, Cate raggiunse gli altri in acqua ed Eva s'avvicinò ad Ivana "Ehi..." Sussurrò la mora, baciandole il collo.

"Ehi." Rispose la mora "Cosa c'è?"

"Non posso coccolare la mia ragazza? E sperare che anche lei mi coccoli? Sarebbe bello..."

Ivana si voltò "Mi è ancora... Un po' difficile..."

"Pensavo avessimo superato tutto."

"Si... Ma non è tanto semplice. Cioè, io ti amo, ma ogni volta che chiudo gli occhi vedo le mani di quei tizi su di te..."

Eva sapeva che per Ivana era difficile "Ma adesso loro non ci sono più! Io sono qui solo per te."

"Vado a fare un tuffo."

La mora sospirò e tolse pareo ed infradito per tuffarsi a sua volta, ma non prima di avere rivolto uno sguardo a Mimì e Klaus che, sedute su uno dei lettini da sole, si scambiavano baci appassionati dopo essersi spalmate la crema solare.

E sperava con tutto il cuore di poter vivere un amore così con la sua Ivana. Non voleva altro.

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Capitolo 46
*** They're ok. ***


Dopo aver pranzato, tutti rimasero stesi sui lettini da sole o sugli asciugamani, con le sole Cate e Milena che s'appisolarono.

Invece Raphaela e Lonny sembravano avere un qualche problema "Cavolo... Che male!"

"Io sento un fastidio incredibile..."

"Fatemi vedere..." Disse Catherine e le due ragazze le mostrarono la schiena "Vi siete scottate!"

Le due sospirarono "Cavolo... L'altra volta il raffreddore ora questo!" Se ne uscì Lonny "La spiaggia mi odia!"

Qualcuna sorrise "Vuoi che torni con te?" Chiese dolce Anne, visto che Catherine era intenzionata a farsi accompagnare a casa da Thomas assieme alle due ragazze, per mettere loro l'altra crema.

"No... Rimani qui e divertiti pure. Ci vediamo dopo."

Anne sorrise e la baciò, poi le due ragazze se ne andarono con Catherine e Thomas, che sarebbe poi ritornato a prendere le altre.

Klaus optò per una passeggiata romantica da sola con Mimì, Stef e Marten fecero un giro col pedalò e le altre o riposavano o prendevano il sole.

Solo Ivana era preda dei suoi pensieri, mentre prendeva il sole "Ti... Ti andrebbe una passeggiata?"

La mora sollevò gli occhiali da sole e vide Eva "Va bene..."

Camminarono insieme per qualche metro, ma Ivana non disse una parola "Sono felice... Di poter passeggiare con te..."

"Si... Anch'io."

D'un tratto Eva si fermò ed Ivana con lei "Ti amo."

La moretta si mise sulle punte e posò le mani sulle spalle di Ivana, che chiuse gli occhi e si perse nella sensazione del bacio, corrispondendolo ed allontanandosi poi "Anch'io."

"Voglio te e solo te. Niente di più..."

"Ci stavo pensando... Anche io ti voglio." Sussurrò, baciando la giovane, che si strinse al suo collo.

"Ti va... Un tuffo, prima di tornare a casa?"

"Certo." Rispose Ivana, togliendo infradito e pareo, come fece Eva, poi entrarono in acqua.

Si scambiarono dolci baci, oltre a schizzarsi d'acqua, divertendosi e Stef, che stava tornando agli ombrelloni con Marten, dopo avere riportato il pedalò, le vide "Finalmente... Meritano felicità!"

"Sono d'accordo!" Sorrise la bionda "Poi credo che Ivana sia molto passionale... Ha quello sguardo..."

Stef la guardò "Vuoi tradirmi?" Chiese, ironica.

"Mai! Fossi matta... Ti amo troppo e poi ci sposeremo... Non voglio tradirti." Rispose, baciandola.

Dopo una buona mezz'ora, tutte si ritrovarono al loro posto ed iniziarono a raccogliere le loro cose per tornare a casa, visto che Thomas era appena ritornato.

"Come stanno?" Chiese Robin.

"Sono andato in farmacia a prendere una pomata contro le scottature... Però stanno bene."

Caricarono tutto sul pulmino e tornarono a casa, anche perché, di sera, Klaus ed Ivana erano state chiamate al lavoro.

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Capitolo 47
*** A ciascuna il suo compito. ***


Il mattino seguente, Eva si svegliò presto e guardò Ivana, ancora addormentata visto che, tornata dal lavoro, si era concessa una doccia e poi aveva fatto l'amore con la stessa mora.

"Buongiorno! Tutto bene?"

Eva parve cadere dalle nuvole "Sto benissimo." Sorrise la mora, stendendosi sull'altra mora, baciandola teneramente.

Ivana la corrispose, poi s'alzò "Facciamo la doccia, poi saliamo per la colazione... Ho un certo languorino..."

Eva sorrise ed entrò con lei in bagno per una doccia veloce e, dopo baci e coccole, si vestirono e salirono di sopra, passando davanti a Mimì e Klaus, abbracciate ed ancora addormentate.

Proprio di sopra, Catherine aveva preparato la colazione per tutte, con Anne che prese un bicchiere di succo d'arancia e due croissant da portare a Lonny "Come sta?" Chiese Marten.

"La scottatura le fa molto male... Mentre mangia le metto la crema."

"Ok... E Cate?"

"Lo stesso." Rispose Raphaela "Però è riuscita a dormire..."

"Lonny no. Si è dimenata tutta la note, lamentandosi di dolore."

Anne salì poi di sopra, entrando nella stanza che divideva con Lonny "Ciao..." Disse costei.

"Ciao! Tieni, ti ho portato la colazione..."

"Ti ringrazio." Sorrise la castana, baciandola, esibendo poi una smorfia di dolore nel mettersi seduta "Ti amo."

"Anch'io. Tanto!" Ammise Anne "Come va il dolore?"

"È forte, ma da soprattutto fastidio..."

"Ti metto la pomata."

"Sai cosa mi ha dato più fastidio?"

"Posso immaginarla... Ma dimmelo tu." Rispose divertita la castana.

"Non ho potuto amare la mia ragazza!"

Anne sorrise divertita "Lo sapevo!" Ammise e Lonny la baciò dolcemente, spalmandole poi la pomata, baciandole il collo.

Di sotto, Klaus e Mimì avevano raggiunto le altre "Dopo ho il lavoro..." Disse la mora.

"Anch'io." Se ne uscì Ivana.

"Io devo studiare. Tra quindici giorni ho un esame e voglio iniziare per prepararmi al meglio!"

Come Marten, anche Stef, Anne, Eva e Milena avevano un esame lo stesso giorno e tutte non volevano arrivare impreparate.

A parte Lonny e Cate costrette a letto, Ivana e Klaus che avevano il lavoro e coloro che dovevano studiare, quelle libere decisero di farsi un tranquillo giretto in città.

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Capitolo 48
*** Trapped. ***


Per tutto il pomeriggio, le ragazze libere da impegni si fecero un giretto in città, Klaus ed Ivana erano al lavoro e le altre studiavano.

Anne era in camera sua, seduta sul letto a studiare accanto a Lonny che, stanca di tutto quello sfogliare di pagine, si era addormentata.

La castana dagli occhi verdi posò il libro sul comodino e scostò piano la compagna da sé, facendola stendere, s'alzò per mettere il libro nello zaino e si stese accanto a Lonny.

"Finito di studiare?"

"Credevo dormissi..."

"Invece di guardavo, di tanto in tanto... Sai che mi piace guardarti..."

Anne sorrise e le diede un bacio sulla fronte "Lo so."

Lonny si voltò appena verso Anne e le sfiorò il viso col dorso della mano "Mi dispiace..."

"Per cosa?" Chiese la castana, non capendo il motivo delle scuse.

"Non posso fare l'amore con te, non posso farmi abbracciare..."

"Questo non è detto..." Disse la castana "Non vedo il problema... Tu stai sempre sopra!" Ammise, facendole l'occhiolino.

Lonny sorrise e si mosse, lasciando che Anne si stendesse, sistemandosi sopra di lei "Ti amo."

"Ti amo anch'io!" Dichiarò Anne, posando le mani sull'addome e sui fianchi dell'amata per evitare di toccarle la pelle scottata.

Intanto, mentre ritornavano dal lavoro, Klaus ed Ivana fecero una fermata in gelateria per prendere un paio di torte, visto che era il compleanno di Thomas.

"Sai... Voglio iniziare ad organizzare il matrimonio con Mimì..."

"Davvero? Non è presto?"

"Quando ci si ama non è mai presto o troppo tardi."

Ivana la fissò "Un pensiero profondo..."

"Già... Ne parlerò con Stef e Lonny, così da sposarci lo stesso giorno. Poi con Thomas e Catherine e le altre ragazze..."

"Fai bene... Siete una coppia stupenda e fate bene a sposarvi!"

Klaus sorrise "Tu ed Eva?"

Ivana sospirò "La amo e mi ama..."

"Ma?" Chiese Klaus "Cosa ti impedisce di prenderle l'anello?"

"Ogni volta che chiudo gli occhi, dopo aver fatto l'amore, vedo le mani di quei tizi sul suo corpo... I loro sorrisi..."

"So che è difficile, ma cerca di andare avanti! Non puoi restare bloccata in quel limbo..."

"Si... Ci proverò. Lo prometto!"

"Provaci davvero, perché lei è pentita. E ti ama... Conta solo questo."

Ivana le sorrise. Ci avrebbe provato con tutta se stessa ad uscire da quella situazione, visto che amava tantissimo Eva e voleva sposarla.

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Capitolo 49
*** Proposal. ***


Ritornate a casa, Klaus salì di sopra per parlare con Stef e Lonny, per chiedere loro se volevano sposarsi il suo stesso giorno, così da organizzare tutto insieme, dividendosi i compiti.

"Ciao! Posso chiederti una cosa?"

"Dimmi..." Iniziò Stef "Ti serve qualcosa?"

"Volevo chiederti se ti andrebbe bene sposarti il mio stesso giorno..."

"Si, non dovrebbero esserci problemi... Devo solo chiedere a Marten. Appena torna glielo dico e ti faccio sapere!"

"Ok. Vado a chiederlo anche a Lonny..."

"Ehm... Spero che lei ed Anne... Insomma, hai capito..."

Klaus sorrise "Busserò ed aspetterò... Spero di non disturbare!"

Anche Stef rise divertita "Sai Lonny com'è..."

La mora lasciò la stanza e bussò a quella di Lonny "Avanti."

Klaus entrò e vide Lonny stesa ed Anne che era quasi vestita completamente "Disturbo?"

"Affatto! Dimmi."

La mora chiese la stessa cosa anche a Lonny e, essendoci lì anche Anne, ottenne subito una risposta positiva e le due erano molto entusiaste dell'idea di sposarsi tutte insieme.

Invece, di sotto, Ivana aspettava Eva per parlarle e, quando costei arrivò, notò subito che la sua amata era piuttosto seria.

"Ehi... Tutto bene?"

"Si... Stavo solo pensando..."

"Vuoi parlarne?" Chiese, sedendosi sul letto.

Ivana la fissò seria e prese qualcosa dalla tasca dei suoi pantaloni, porgendola all'altra mora "È per te..."

"Ivana... Questo è... È..."

"Si." Iniziò la mora, prendendo un respiro profondo "Io non sono brava, in queste cose... Ma voglio che tu sia solo mia. Io ti amo e voglio stare con te per sempre, quindi... Vorresti sposarmi?"

Eva era commossa e si lanciò letteralmente addosso ad Ivana "Si! Si che lo voglio. Ti sposerei anche ora."

"Davvero?"

"Certo che si! Io ti amo."

Ivana sorrise e corrispose il bacio di Eva, poi le mise l'anello "Ti amo anch'io. Tanto... Ti amo da impazzire!"

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Capitolo 50
*** Organizzare e prenotare 1. ***


Il giorno dopo, Milena, Natalia, Raphaela e Nadia scesero di sotto piuttosto felici, come notò Catherine "Buongiorno! Come mai siete tanto felici?"

Le quattro giovani le mostrarono il rispettivo anello e la donna capì e si congratulò con le ragazze, come fece Thomas "Auguri!" Disse Klaus, che si stava preparando per uscire a fare jogging.

"Vorremmo iniziare ad andare a vedere gli abiti..."

"Il rinfresco solo tra parenti si può fare qui..."

"Ottima idea!" Sorrise Catherine.

"Ho un'idea... Anzi, due. La prima è che potreste sposarvi tutte lo stesso giorno." Disse Thomas "Seconda... Se Catherine venisse con voi per il tipico abito bianco ed io accompagno le altre a cercare uno smoking?"

Le idee vennero approvate di buon grado "Mimì si sta vestendo, salirà tra poco. Io farò la doccia una volta tornata a casa, mangio qualcosa e possiamo andare!"

"Bene..  Allora vai e buona corsa."

Pochi minuti e Mimì salì con Eva e Ivana, mentre scendevano le altre e Thomas espose loro le sue idee, che furono ben accette.

Finita la colazione dopo una decina di minuti, Mimì, Eva, Anne, Milena, Marten, Natalia, Nadia e Raphaela andarono a fare la doccia e poi a prepararsi nella rispettiva stanza, uscendo poi con Catherine nell'attimo in cui ritornava Klaus.

"Posso farti una domanda?" Rivolse Lonny al padre.

"Certo." Sorrise Thomas.

"Noi in smoking... Come hai fatto ad indovinare?"

"Mie care... Voi non mi sembrate il tipo da abito bianco."

Tutte sorrisero, poi anche Klaus, dopo aver mangiato una croissant e sorseggiato un bicchiere di succo d'ananas, andò a farsi la doccia.

Solo Ivana rimase in soggiorno "Io... Metterei l'abito bianco. Ci saranno gli smoking bianchi?"

"Sicuro! Basta chiedere..."

Poi la mora scese di sotto e si ritrovarono tutte in soggiorno una ventina di minuti dopo, aiutato o Thomas a chiudere tutto ed infine uscirono, dirigendosi verso la fermata dell'autobus per poter andare in città, come avevano fatto le altre con Catherine prima di loro.

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Capitolo 51
*** Organizzare e prenotare 2. ***


Le ragazze andate con Catherine raggiunsero una rinomata boutique di abiti da sposa in centro.

Entrarono e si guardarono attorno "Meglio chiamare una commessa, mie care. In questi casi serve un parere esperto!"

Le giovani furono d'accordo e Catherine fece cenno con la mano ad una commessa, che s'avvicinò loro con un sorriso a trentadue denti "Buongiorno! Come posso aiutarvi?"

"Salve! Vede, le ragazze qui presenti devono sposarsi tutte e hanno deciso di farlo nello stesso giorno... Vorremmo vedere e, se possibile, provare degli abiti." Disse Catherine.

La commessa sorrise "Nessun problema! Seguitemi... Vi porto di sotto, ove abbiamo dei modelli di prova. Quando trovate quello che vi piace, la nostra sarta vi prenderà le misure e poi provvederemo a ordinare il vestito."

Le giovani seguirono la commessa assieme a Catherine, quindi la ragazza sui trent'anni indicò loro gli espositori coi modelli da provare e le ragazze li guardarono attentamente.

"Questo!" Disse all'improvviso Mimì "Semplice e senza fronzoli, come piace a me. Scommetto che anche Klaus sceglierà qualcosa di semplice..."

"Ha le idee chiare!" Sorrise la commessa "Prego, lo provi pure!"

Mimì entrò nella cabina e, pochi minuti dopo, Anne entrò in quella accanto, mentre Catherine cercò di consigliare le altre ragazze.

Fu la sarta ad aiutare Mimì ed Anne a tirare su la cerniera ed a sistemare l'abito al meglio.

Quando uscirono, Catherine e le altre rimasero a bocca aperta innanzi a tanta bellezza "Wow..." Sussurrò Milena.

La sarta prese le misure delle due ragazze, lasciando poi alla commessa il compito di inoltrare l'ordine online, segnando il codice degli abiti e prendendo nome e numero delle giovani.

Dall'altra parte della città, le altre ragazze, insieme a Thomas, entrarono in un negozio specializzato nella vendita di abiti eleganti e, ovviamente, non potevano mancare gli smoking.

"Buongiorno e benvenuti! Sono Todd, come posso aiutarvi?"

"Salve! Queste ragazze devono sposarsi e vorremmo vedere e provare, se possibile, gli smoking..."

"Ma certo! Seguitemi... Per il vostro giorno speciale vi renderò stupende!"

Sul retro del negozio, Todd mostrò alle giovani gli smoking ma, dovendo prendere loro le misure, le fece salire una alla volta su una specie di pedana "Mi scusi..." Disse Klaus "Se posso permettermi... Io vorrei qualcosa di semplice. Se è possibile..."

"Sicuro! Guardi questo, mia cara... Cosa ne pensa?"

"Penso che è perfetto!"

"Lo provi, così posso prenderle le misure ed inoltrare l'ordine."

Klaus lo provò, ottenendo consensi da parte dei famigliari e del commesso, assai pieno di entusiasmo.

"Stai benissimo!" Le disse Thomas.

Pian piano tutte trovarono lo smoking ed il commesso, dopo aver preso loro le misure, inoltrò gli ordini.

Per tutte l'importante era indossare qualcosa di elegante e semplice, perché era così che tutte volevano il rispettivo matrimonio.

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Capitolo 52
*** Amore e futuro. ***


Passarono quindici giorni e le ragazze si stavano preparando per le nozze separatamente. Quelle che avrebbero indossato l'abito bianco erano a casa con Catherine e le altre con Thomas nella cappella accanto alla Chiesa.

Tra trucco, acconciature, emozioni forti ed i due coniugi che si scambiavano foto delle figlie, arrivarono le dieci.

In Chiesa partì la marcia nuziale e le giovani con l'abito bianco entrarono accompagnate una ad una da Thomas, che le lasciò poi alla rispettiva fidanzata. La cerimonia poteva iniziare.

Per l'occasione erano arrivati zii, zie e cugini da NY, Washington e da Mesa, in Arizona, più compagni e compagne d'università e conoscenti.

Il prete iniziò la cerimonia, piuttosto lunga e, durante la predica, toccò tutti i punti fondamentali per una relazione duratura nel tempo. Amore, fedeltà e rispetto reciproco i temi principali.

Dopo tre ore, la cerimonia finì e le spose vennero accolte da parenti ed amici che lanciarono loro il riso.

Si spostarono infine sul retro della Chiesa, ove c'era un cortile ben curato e lì si sarebbe tenuto il rinfresco. Ma prima le giovani si sarebbero cambiate.

"Che emozione... Fantastico." Sorrise Nadia.

"Già... È stato stupendo sposarsi tutte insieme!" Disse Milena.

Quando furono pronte, uscirono e si sedettero a tavola, ove ogni coppia si cimentò col taglio della rispettiva torta, poi iniziarono a mangiare.

Tutte, poi, tranne Anne e Mimì, andarono in pista a ballare ciò che la piccola orchestra proponeva "Ehi... Non vieni?"

Anne vide Lonny davanti a sé e le sorrise "Più tardi... Ho mangiato un po' troppo..." Ammise.

Lonny si sedette sulla seggiola accanto alla moglie "Certo."

Anne volse il capo verso destra e la baciò dolcemente, subito corrisposta "Sai... Non vedo l'ora di avere dei bambini!"

Lonny arrossì un po' "Si... Ma io... Ehm... Sono impossibilitata..."

"Questo lo so." Se la rise la castana "Mi sotoporrò al trattamento della fertilità, se sei d'accordo."

"Certo che lo sono!"

Le due si baciarono ancora e, poco lontane, anche Mimì e Klaus si stavano scambiando una dolce effusione "Ti amo." Sussurrò la mora.

La castana si strinse al suo braccio destro "Anch'io! Tantissimo."

"Ti voglio così tanto che... Non so..."

Mimì sorrise e si lasciò baciare il collo "Resisti... Ancora un paio d'ore e poi partiremo per Capo Verde."

Anche Klaus sorrise "Lo so, ma è dura resisterti!"

"Poi... Che ne dici se pensassimo di adottare un bambino? Oppure mi sottopongo al trattamento per la fertilità..."

"Non vorrei altro! Non vedo l'ora di avere un figlio e crescerlo con te."

Si unirono in un nuovo bacio, poi andarono a ballare.

Tra amore e progetti futuri, le ragazze avevano davanti una vita rosea e certamente piena di soddisfazioni.

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