Weight of the World

di 2BLiGHt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [Part I: Crisis] You are [not] Alone ***
Capitolo 2: *** [Part I: Crisis] You can [not] begin ***
Capitolo 3: *** [Part I: Crisis] You can [not] attack ***
Capitolo 4: *** [Part I:Crisis] You can [not] save ***
Capitolo 5: *** [Part I: Crisis] You are [not] scared ***



Capitolo 1
*** [Part I: Crisis] You are [not] Alone ***


You are [not] alone - Embrace your Dreams
[1]








« Midgar.

Ore 18.00.
Le forze nemiche di Wutai hanno preso controllo di un treno diretto al reattore Mako numero 1. Due agenti operativi delle forze speciali di SOLDIER sono stati inviati sul posto per sopprimere la rivolta. »


Tolse il trasmettitore che aveva nell'orecchio, subito dopo la fine della comunicazione. Erano passati quasi nove anni da quando la guerra con Wutai era iniziata, sembrava essere passata una vita intera da quando la compagnia elettrica ShinRa aveva deciso di iniziare quel conflitto. A pensarci bene la scusa per combattere contro Wutai era pure stupida: un reattore Mako, come quelli costruiti nella città scelta per essere il Quartiere Generale della compagnia.
Lightning, non aveva nè il permesso nè la voglia di lamentarsi con Angeal di quanto inutile fosse quel conflitto: gli ordini sono ordini, un bersaglio è solo un bersaglio. E' così che lei la pensava dunque la ragazza non aveva alcun problema da porsi, se non quello di essere l'unica donna all'interno di SOLDIER, non certo reclutata tramite i noiosi poster che ritraevano la star per eccellenza della guerra di Wutai: Sephiroth.
Un tipo alquanto particolare, feroce in battaglia ma estremamente posato e gentile con i colleghi, certo non gli mancava una certa dose di severità con i SOLDIER di classe inferiore tuttavia dovette ammettere che con lei era stato anche fin troppo educato.

” "È una bella canzone!" le aveva detto con un sorriso, era rimasto ad ascoltarla suonare quel brano assieme ad altri SOLDIER che si erano subito piazzati sull'attenti.
"La ringrazio, Signore." aveva detto lei formale, senza alzarsi dalla seggiola del pianoforte "E le chiedo scusa se non mi sono alzata in tempo, ma questo brano ha un significato particolarmente importante per me."
Infondo non si era messa sull'attenti quando il SOLDIER 1st Class Sephiroth si era presentato davanti a lei, aveva continuato a suonare il pianoforte sotto gli occhi preoccupati dei suoi colleghi 2nd e 3rd. Il SOLDIER argentato rimane rilassato, non sembrava per niente intenzionato a sgridare la ragazza che continuava a stare seduta, ma con la schiena rispettosamente dritta, le mani appoggiate sulle gambe fasciate dai pantaloni dell'uniforme da 2nd.
"Non c'è problema, non sono qui in veste ufficiale." continua a sorridere tranquillo, mentre osserva gli occhi dal vivido colore azzurro di lei. Sono spenti, freddi, quasi meccanici e gli ricordavano se stesso durante la sua gioventù: infondo essere cresciuto dalla Shin-ra per essere un SOLDIER non sempre ha i suoi vantaggi.
"Mi pare di averla ascoltata da qualche parte, chi l'ha composta?"
"Mia madre, Signore. Era una pianista, si chiamava Azarys Farron. E' morta a causa della sua salute cagionevole."
Lo sguardo del SOLDIER si fece dispiaciuto, non si aspettava di toccare un argomento tanto spinoso, soprattutto perché anche lui aveva perso sua madre subito dopo essere venuto al mondo. Lightniong al contrario rimaneva impassabile, come se il raccontare di sua madre non l'avesse minimamente destabilizzata, forse Sephiroth un giorno avrebbe capito quanto la giovane Farron fosse una donna terrbilmente tormentata e sola.
"Non si dispiaccia per me, Signore. SOLDIER è piena di orfani." A questo punto si alza e si dirige verso le scale che stavano oltre la segreteria della Hall "Le chiedo scusa, ma devo ritornare ai miei doveri. Le auguro una buona serata."
"Angeal aveva ragione sul tuo conto, SOLDIER 2nd Class, Lightning"
La voce di Sephiroth la bloccò, si girò educatamente verso il suo superiore per ascoltare ciò che aveva da dirle.
"Precisa, educata, meccanica. Lui ti descrive così, dice che sei un'allieva impeccabile."
"Rimango un essere umano, sono imperfetta." si sforza di sorridere la giovane Farron, che non si aspettava che Angeal potesse definirla meccanica poiché era una parola che mai si sarebbe aspettata da lui.
"Certamente." risponde l'argenteo con calma "Ma anche io non riesco a non notare un certo malessere nel tuo sguardo."
Fu sorpresa.
Di che malessere parlava?
"Sono lusingata della sua preoccupazione, Signore. Tuttavia non è necessaria: sono in grado di cavarmela e risolvere i miei problemi da sola."
Prese le scale, ormai determinata a prendere l'ascensore mentre Sephiroth indugiava se seguirla o meno. Alla fine si decise, voleva comprendere cosa turbava l'unica SOLDIER donna all'interno della Shin-Ra e capire perché aveva la sensazione che loro due fossero terribilmente simili.
"Lightning!"
"Sì?"
"Io... Ti rivedrò di nuovo?"
"Certo... Ma solo se sarete voi a volerlo."
Un sorriso sincero apparve sul volto della rosata, che scomparve dietro le porte dell'ascensore.”


Il primo incontro con la Leggenda di SOLDIER era avvenuta solo qualche giorno fa, eppure la ragazza ci stava ripensando abbastanza spesso. Lo stesso si poteva dire per Serah, si stava divertendo nella sua nuova scuola e Lightning era felice che, grazie al suo stipendio poteva mantenere gli studi della sua sorellina che le aveva fatto avere una cartolina che ritraeva lei e una ragazza dai vividi capelli rossi. La SOLDIER era contenta, almeno sua sorella si stava facendo degli amici mentre lei faceva ancora fatica a socializzare. L'unica persona che poteva considerare "Amico" era Zack Fair, il ragazzo che l'avrebbe aiutata in questa difficile missione. Il suo sguardo si posò sul treno in arrivo che stava portando il suo collega, non appena il veicolo si fermò un ragazzo dall'aria allegra si fece vedere. Aveva brillanti occhi azzurri come il cielo e i capelli corvini, indossava l'uniforme da 2nd Class esattamente come Lightning.
« Sono contenta di vedere che sei ancora intero, Zack. »
« Perchè? Pensavi forse che non ce l'avrei fatta? Guarda che sono un osso duro! »
Lightning sospirò e scosse la testa: Zack era davvero spericolato, non riusciva a trovare una mezza misura per le cose il che rendeva difficoltoso lavorare con lui. Tuttavia era un bravo ragazzo, Lightning aveva imparato a lavorare con un testone come lui ed il suo mentore era sollevato che al fianco del ragazzino ci fosse una donna solida e rigorosa come lei. Il telefono del moro squillò, il che lo portò a rispondere e a mettere il vivavoce: era Angeal.
« Qui è Zack! »
« Lightning a rapporto. Ho controllato il perimetro del Settore 8, attendiamo ordini. »
« Sei sempre sul pezzo, vero Light? »
« Seguo solo gli ordini, Signore. E' il mio dovere. »
« Va bene, va bene. Continuate per il settore 8. Mi raccomando, fate attenzione. »
Il volto di Zack divenne alquanto perplesso, fino a quel momento lui aveva combattuto solo contro truppe della Shin-Ra e non riusciva a capire perché i suoi alleati lo stessero atttaccando.
« Angeal dimmi, cosa sta succedendo? Perché stiamo combattendo contro le truppe della Shin-ra? »
« Sono Truppe di Wutai travestite. Ora andate avanti, dovrete farvi strada. »
In quel momento, avanzarono dei soldati con le uniformi dell'esercito della Shin-Ra. Lightning si mise subito in posizione d'attacco, sfoderando Blazefire Edge il suo gunblade e aspettando che i nemici facessero la loro mossa.
« Nemici in avvicinamento. Ingaggiamo. » aveva detto la ragazza, che continuava a rispettare il protocollo fedelmente. Zack invece era felicissimo di darci dentro, tuttavia Lightning lo avvertì che forse avrebbe fatto meglio a mantenere una certa discrezione. Il duo eliminò con facilita il manipolo di nemici: la combinazione gunblade e spadone funzionava alla grande, questo perché il moro era un ragazzo con una notevole prestanza fisica che aiutava la compagna nelle sue combinazioni aere. Lightning è infatti maestra delle combo in aria, combina fendenti e proiettili abilmente senza mai dimenticare di essere feroce.
« Ci state prendendo la mano! » Angeal chiama di nuovo la coppia di SOLDIER per complimentarsi dell'ottimo lavoro svolto.
« Visto? Io e Lightning siamo grandiosi! Di questo passo diventeremo 1st in men che non si dica! »
La ragazza scosse la testa: l'entusiasmo di Zack sapeva essere contagioso, ma certe volte era davvero troppo. Angeal incitò il moro e la sua partner a proseguire, il bello iniziava adesso e si poteva capire dal caos che si era creato tra le persone. Arrivati al settore 8, il duo fu costretto a fronteggiare un grosso Behemonth alquanto aggressivo. Non era la prima volta che la coppia di SOLDIER doveva affrontare un simile pericolo, certo avevano spesso Angeal a supportarli nel caso finissero in guai seri, ma erano preparati e insieme caricarono contro il mostro. La strategia che utilizzarono fu piuttosto semplice, non vi era alcun bisogno di parlare e organizzarsi poiché il tutto era diventata una specie di procedura per i due: Lightning, con la sua velocità e i suoi proiettili, sarebbe stato il diversivo che avrebbe spinto la creatura ad attaccarla mentre Zack si concentrava sul fare danni da dietro con le Materia equipaggiate e la sua spada. Tuttavia, prima che la creatura cadde definitivamente sotto i colpi dei due SOLDIER, Lightning venne sbalzata via, mentre Zack ebbe la sfortuna di fare un incontro estremamente poco piacevole.
« Mostri le tue spalle al nemico? La troppa fiducia ti distruggerà. »
Sephiroth.
Era lui.
La sua lunga Masamune appoggiata sulla spalla di Zack, che reagì subito alla minaccia che si era trovato di fronte. Si scambiarono alcuni colpi, ma Sephiroth sembrava avete la meglio.
« Tu non sei l'unico eroe! » Disse il ragazzo con rabbia, mentre si difese nuovamente dai colpi del Leggendario guerriero, che purtroppo lo mise fuori gioco facilmente e rompendogli anche la spada.
« È Finita! »
Stava per impalare il povero Zack con la sua Masamune, ma qualcosa andò storto: venne lui stesso infilzato da una spada, anzi un gunblade. Lightning era riuscita a raggirare il SOLDIER e a trapassarlo con la sua arma. La ragazza aveva imparato come muoversi silenziosamente quando il nemico era distratto, tuttavia non si aspettava di riuscire a compiere lo stesso scherzo con lui.
Chissà, magari la prossima volta che avrebbe infilzato Sephiroth, non sarebbe stata poi così decisa.
« Le macchine non parlano. » aveva detto lei con un sibilo, prima di scaraventare il corpo del SOLDIER il più lontano possibile da Zack « Fai attenzione, per favore! » gli diede la mano, ma Zack poté notare una certa preoccupazione nella voce della giovane « Anche tu! I mostri grossi sanno come essere imprevedibili! »
Fu una di quelle volte in cui Lightning mostrò un sorriso sincero al suo compagno di disavventure, alla fine l'entusiasmo del moro sapeva essere contagioso. Tuttavia non avevano tempo di chiacchierare, Sephiroth, che sembrava non avere neanche una goccia di sangue, stava tornando all'attacco ma venne prontamente fermato da qualcuno.
« Angeal! » Lightning fu estremamente sollevata di vederlo, come aveva fatto sette anni fa, l'uomo l'aveva nuovamente salvata. Non che fosse la prima volta, ma quando succedeva sentiva un peso sul cuore scomparire. Forse faceva decisamente troppo affidamento sul suo padre adottivo, ma alla fine era pur sempre la persona che l'aveva salvata dagli scagnozzi di Don Corneo quando ancora era una ragazzina. L'uomo prese il suo telefonino, premette alcuni tasti e all'improvviso lo scenario intorno ai tre SOLDIER collassò, pixellandosi in cubi verdi.
« L'allenamento è terminato »
I due guardarono il loro mentore allibiti, si erano entrambi impegnati al massimo per quella sessione di allenamento virtuale, dunque perché cancellare così all'improvviso la missione?
« Non è possibile! » dice Zack arrabbiato « Ci stavamo solo riscaldando! » Lightning non dice nulla, si limita solo ad osservare il suo collega, approvando la sua reazione poiché nemmeno lei capiva il perché di quella brusca interruzione nella missione d'allenamento. Tuttavia Angeal continuò a rimanere calmo, come se nulla fosse successo, prese la spada rotta di Zack e gliela porse amichevolmente, dopo di che appoggiò la sua mano sulla spalla di Lightning sorridendo con gentilezza prima di girarsi e uscire dalla Training Room.
« Lightning, Zack... Abbracciate i vostri sogni. » i due giovani SOLDIER non capirono e guardarono perplessi l'uomo, che parlava con tono quasi solenne « Se volete diventare degli eroi necessitate di avere sogni... E onore. »
Se Zack continuava a rimanere alquanto confuso dalle parole di Angeal, Lightning invece aveva compreso che i suoi sforzi non erano abbastanza per poter raggiungere un certo tipo di riconoscimento. Lei che lottava per la pace, per un mondo migliore e giusto, davvero necessitava di un impegno ancora maggiore? Di un suo sogno?
"Dimmi padre, come posso trovare un sogno da abbracciare?"
Strinse il ciondolo che Serah le aveva regalato al suo compleanno, mentre lentamente si dirigeva fuori dalla stanza.
Forse era arrivato il momento di cambiare.


Note d'autore: Ciao a tutti!
Benvenuti nel mio secondo progetto un crossover tra Final Fantasy VII e Final Fantasy XIII, questa è la storia più grossa che spero di portare avanti a lungo termine. La ho in testa da una vita ma che non sono riuscita a stendere nero su bianco per via di alcuni problemi che non riuscivo a risolvere, ma ora penso di aver risolto tutto e spero di portarvi una bella storia. Ho preso anche alcune cose da NieR: Automata: l'aiutante di Lightning, la sua uniforme da 1st, alcune musiche a cui associo la fanfic e molti dei nemici che affronterà sono presi da lì ma servono per dare una spiegazione ad alcune cose (motivo per cui non ho inserito Automata nell'intro).
Alcuni personaggi sono stati cambiati, come per esempio il mio amatissimo Hope Estheim che incontrerete nel prossimo capitolo in una veste molto particolare.
Inoltre la trama sarà suddivisa in 4 parti, ognuna incentrata sui quattro filoni narrativi di Final Fantasy VII quindi Crisis Core, Final Fantasy VII, Advent Childern e Dirge of Cerberus. E niente, spero vi sia piaciuto il capitolo ^w^

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Capitolo 2
*** [Part I: Crisis] You can [not] begin ***


You can [not] begin - ThAnK YoU FoR ThE FlOwEr
[2]


"
"Portaci con te!"
La voce cristallina della dodicenne risuonò nel vicolo come una musica, mentre l'uomo si voltò osservandola con i suoi brillanti occhi blu. Sembrava una richiesta disperata, dettata dalla paura e dalla rabbia che infondo erano comprensibili: quei due esseri ignobili al servizio di Don Corneo volevano portare le due bambine dal loro capo, sicuramente non per giocare con le bambole o per dare loro una vita dignitosa. Che Don Corneo fosse un maniaco pedofilo era risaputo, ma era anche vero che quell'essere schifoso era uno dei maggiori informatori della Shin-Ra e dunque non poteva essere toccato. Se avesse potuto, Angeal Hewley avrebbe tanto voluto prenderlo a pugni per le schifezze che regolarmente accadevano nei suoi bordelli, tuttavia doveva sopportare questa terribile ingiustizia e compiere il suo dovere di SOLDIER.
"Perché vuoi venire con me?" chiede l'uomo, il suo tono è serio ma al tempo stesso paterno.
"Voglio... Voglio diventare forte come te!" le parole della bambina lo sorpresero come un fiume in piena, quella voce dolce e gentile che dimostrava un'indicibile determinazione "Se divento forte, posso proteggere Serah dai brutti ceffi che lavorano per il Don, posso darle un futuro!"
"Sorellona.."
La sorella minore della ragazzina si abbraccia forte a lei, l'uomo la spaventa ma è colpita dalle parole di rosata poiché ogni giorno sa che cerca di fare del suo meglio per aiutarla: dai piccoli furti, all'elemosina, ai lavoretti occasionali, Claire aveva fatto davvero di tutto per lei e per tenerla al sicuro.
Tuttavia sapeva che non era mai abbastanza.
"Dunque vorresti diventare SOLDIER, sai che le ragazze non possono farvi parte..."
"NON IMPORTA!" aveva urlato con tutto il fiato che aveva nei polmoni "Io voglio diventare forte, voglio proteggere Serah!"
Angeal ebbe l'impressione che molto probabilmente non si sarebbe liberato della bambina dodicenne, dunque le sorrise e le mise una mano sulla testa "Va bene, va bene... Se sei così determinata cercherò di parlare con il direttore e farti entrare nel programma."
La bambina fu estremamente felice, abbracciò la sorellina piena di gioia mentre Angeal assunse un tono più serio "Però... Dovrete venire con me, dovrai vivere alla Shin-Ra, sottoporti a durissimi allenamenti..."
"NON IMPORTA!" urlò, di nuovo, a pieni polmoni "Mi occuperò io della vostra educazione e del tuo allenamento signorina..."
"Lightning! Io mi chiamo Lightning, diventerò un fulmine potente capace di squarciare ogni cosa! Promesso!"
"Ahahah! D'accordo Lightning e... Serah presumo? Quanti anni hai, piccola?"
La bambina, ancora dietro alla sorella maggiore, mostrò tutte e dieci le dita, cosa che fece ridere nuovamente Angeal "Ahahah! Allora sei una signorina anche tu!" era la prima volta che l'uomo si prendeva cura di bambini, eppure gli sembrava così naturale e con molta probabilità sua madre sarebbe stata entusiasta di conoscere queste due adorabili bambine. 
Le prese con se, le adottò entrambe.
Nonostante la durezza degli allenamenti, l'infusione di Mako e la distanza da sua sorella, Lightning teneva duro.
Desiderava a tutti i costi diventare forte.

***
Si svegliò all'improvviso.
Le capitava raramente di sognare piccoli flash del passato, come quello di poco fa che rappresentava l'incontro che aveva combiato completamente la sua vita. Da orfana di strada senza genitori, a SOLDIER 2nd Class sotto la guida di un grande maestro come Angeal Hewley. Lo sguardo della SOLDIER si posò su Zack che stava facendo dei piegamenti sulle gambe, lo faceva ogni volta che si annoiava e da quando quella missione in VR era stata cancellata il ragazzo si stava annoiando parecchio. Lightning intanto ricevette una chiamata sul cellulare: era sua sorella Serah, ogni tanto si faceva sentire per sapere come andava al quartier generale della Shin-Ra ma anche per aggiornare sorella e padre della sua situazione a scuola.
« Ehi, Light! Come va?  »
« Tutto bene Serah, ti ringrazio. Tu come stai? »
« Oh sto benissimo, abbiamo iniziato un progetto per biologia sulla fauna che circonda Midgar: è interessante! »
« Sono felice di sentirtelo dire! »
Lightning si alzò, allontanandosi da Zack che non faceva altro che lamentarsi: le due si misero a parlarre del più e del meno, soprattutto delle amiche di Serah che sembravano volerle molto bene e con le quali lavorava molto bene. Si trattava di Alyssa e Vanille, sue due compagne di classe con il quale la dolce Serah Farron andava particolarmente d'accordo. Lightning fu sollevata nel constatare che sua sorella non era sola, finché stava bene e si sentiva a suo agio la SOLDIER sapeva di non stare combattendo inutilmente. 
« Devo chiudere, Serah. Ci sentiamo dopo cena, ti va? »
« Va bene, Sis. Ci sentiamo. Ah, saluta tanto papà da parte mia! »
Sua sorella era sempre così dolce, soprattutto con Angeal che ormai chiamava tranquillamente papà, Lightning invece riconosceva l'uomo anche come suo superiore e cercava di essere il più formale possibile. Il 1st class aveva molta fiducia nelle capacità della ragazza, motivo per cui la giovane metteva tutta de stessa nelle missioni e negli allenamenti. 
Zack intanto continuava con le sue flessioni, si stava lamentando con Kunsel di come sembrasse che lo stessero accantonando da una parte: niente missioni, niente allenamenti. L'amico del moro, tuttavia, gli rivolse un'occhiata perplessa attraverso la spessa maschera da SOLDIER. 
« Come, non avete saputo? » Lightning posò il suo sguardo verso il collega, mentre Zack smise immediatamente di fare flessioni « C'è stata una diserzione di massa qui a SOLDIER. Pare che un 1st Class se ne sia andato e che sia stato seguito da un manipolo di 2nd e 3rd. Ecco perché i vostri allenamenti sono stati sospesi. » 
Lightning rimase davvero sorpresa da questa notizia, non si aspettava una cosa del genere e ora comprendeva perfettamente il motivo che aveva portato Angeal a sospendere la sessione d'allenamento. A proposito di Angeal, l'uomo si presentò giusta punto davanti ai suoi allievi che si misero prontamente sull'attenti. 
« Lightning, Zack. C'è una nuova missione per voi. » 
« Oh! Finalmente! »
Effettivamente erano entrambi molto sollevati, un nuovo incarico era quello che ci voleva per cercare di non concentrarsi troppo sulla spiacevole situazione che stava vivendo SOLDIER. Angeal disse di andare nell'ufficio del Direttore Lazard, dove avrebbe fatto un breafing sulla missione. 
« Ah, Lightning... » la ragazza si ferma quando il padre la chiama, stava andando verso l'ufficio ma si girò rispettosamente per ascoltare le ulteriori parole di Angeal « Estheim vuole vederti, ha detto che vuole farti provare un'altra delle sue invenzioni. »
Si poteva percepire chiaramente che Angeal non era entusiasta della cosa: il giovane dottore in biotecnologie e ingegneria informatica Hope Estheim era una delle menti più brillanti che la compagnia elettrica Shin-Ra poteva vantare. Sotto la guida e tutela del professor Hojo, il giovane 23enne dava sfoggio delle sue abilità in ingegneria creando armi, protezioni e strani marchingegni da poter implementare all'interno di SOLDIER. 
Lightning era sempre la prima a provarli, motivo per cui molti credevano che il dottor Estheim fosse cotto di lei... Cosa che effettivamente è vera visti i continui flirt e le battute stupide che faceva in sua presenza, tuttavia la ragazza rifiutava le sue Avanches poiché la destabilizzavano dal suo compito di SOLDIER. Il fatto che Hope continuasse a provarci con Lightning era qualcosa che Angeal non sopportava affatto, non tanto perché fosse il padre adottivo della ragazza ma perché la utilizzava come cavia per le sue strane invenzioni, alle volte mettendola in pericolo. Alla SOLDIER non dispiaceva, finché poteva rendersi utile la giovane era sempre entusiasta, tuttavia Angeal reputava che alle volte esagerasse un po'. 
Dunque eccola lì, al piano di Ricerca&Sviluppo della Shin-Ra dove l'affascinante ragazzo dai fluenti capelli argentati ed il camice bianco stava trafficando su un grosso macchinario che la ragazza conosceva bene. Esso infatti serviva per produrre le Materia, speciali cristalli che permettono l'utilizzo della magia, lo scienziato cercava spesso di creare equipaggiamenti sempre migliori e innovativi. 
Esattamente come la cosa che stava per mostrare a Lightning, un equipaggiamento nuovo e innovativo. 
« Salve, Lightning. Ti trovo in gran forma! » sul volto giovane scienziato si era formato un sorriso largo e allegro, sembrava essere estremamente felice di vedere la ragazza che si era piazzata educatamente dinnanzi a lui « Buonasera, Dottore. Di che cosa voleva parlare? » 
Il ragazzo la invita a sedersi vicino alla sua postazione,  digita alcune cose sulla tastiera e poi si rivolge nuovamente alla ragazza. 
« Ricordi il tessuto sperimentale di cui ti parlavo la settimana scorsa? Ebbene è quasi pronto, scegli il design che più ti piace tra questi e tra qualche giorno potrai provare il prototipo! » 
Fu una bella notizia per la ragazza, il tessuto che Hope stava sviluppando era stato studiato per essere una protezione comoda ed efficiente per i membri di SOLDIER, un'armatura ma al tempo stesso leggera come dei comodi abiti. 
« È fantastico, Dottore! Tuttavia, non credo di saperne molto di moda. Di' a Nabaat di scegliere lei il design. »
« L'ho fatto, ma lei ha risposto che è meglio se lo scegli tu. »
Lightning sospirò, tra i design che Hope le fece vedere la ragazza scelse quello che copriva di più, il ragazzo le fece pure vedere il design di un abito molto femminile, con una svolazzante gonna decorata e uno spacco sulla gamba destra. 
« Deve proteggermi, non essere bello! » aveva commentato la rosata, mentre si alzava per andare da Lazard. 
« Aspetta! » Hope la fermò appena in tempo, da sotto la sua scrivania il ragazzo prese una scatola metallica e la aprì. Da essa uscì qualcosa che Lightning sarebbe riuscita a descrivere difficilmente a parole: era una scatola che fluttuava da sola, aveva due "braccia" e la salutò con voce educata e gentile. 
« Salve, SOLDIER 2nd Class, Lightning. Sono il Supporto Tecnico POD 042. Come posso esserti utile? »
« C-Che... C-Che cos'è questa cosa? »
« Te lo ha detto! Si chiama Supporto Tecnico POD 042. Se ti va puoi chiamarlo solo POD. È la mia ultima invenzione, un gioiello dell'ingegneria che mi è costato un anno di durissimo lavoro. Ti sarà di immenso aiuto nella prossima missione. »
« E come mi potrebbe essere utile questo... POD? »
Hope Estheim iniziò dunque il suo lunghissimo sulla sua nuovissima invenzione, spiegando nei minimi dettagli che POD era capace di essere un supporto offensivo come sparare un raggio laser a corto raggio contro il nemico, un supporto difensivo come creare una barriera attorno a lei e aiutarla scannerizzando i nemici per lei, facendo ricerche (il suo database è immenso, dice il Dottore) e nel caso fosse su un'altra troppo alta POD avrebbe permesso di farla atterrare dolcemente sulla terra. 
« Insomma, questa meravigliosa creatura darà dei vantaggi fenomenali se implementata in SOLDIER. Tuttavia deve essere testato in molteplici situazioni, per questo c'è bisogno di te.  »
« Devo fargli da baby-sitter? » la donna inarcò il sopracciglio perplessa, non la ingegnava più di tanto l'utilizzo di una macchina con una volontà tutta propria. Senza dubbio la donna trovava utile quell'affare ma... Non era convinta. Non del tutto almeno. 
« Ti prego! Dagli una possibilità, prometto che sarà un ottimo assistente: sai che POD può fare chiamate e videochiamate anche dove non c'è campo? E sapevi che è possibile avere una visione in tempo reale della mappa e quindi... »
« Va bene, va bene, va bene Dottore. Lo proverò, basta che non mi faccia stupidi scherzi. »
Detto questo la ragazza va verso l'ufficio di Lazard, seguita dal suo nuovo collaboratore volante che la segue diligentemente. 
Finalmente Lightning si ritrova faccia a faccia con il Direttore del dipartimento SOLDIER Lazard Deusericus, un uomo biondo vestito con una giacca a righe scura e i pantaloni bianchi. Anche Angeal si trova lì, sta seduto davanti ad alcuni computer forse a compilare qualcosa mentre il suo sguardo si fa più duro quando vede la macchina seguire Lightning. 
« Zack! Che piacere incontrarci finalmente di persona. » effettivamente il Direttore non ha mai incontrato Zack Fair prima di quel momento, cosa che invece è successa con Lightning, qualche giorno dopo che Angeal fece richiesta di aggiungerla al programma SOLDIER « Lazard. Direttore di SOLDIER. » continua lui porgendogli gentilmente la mano, Zack gli risponde stringendogliela a sua volta e con un sorriso « Ovviamente è un piacere vedere anche te, Miss Lightning. Devo ammettere che hai superato ogni mia aspettativa, sono contento che tu ti sia unita a SOLDIER. »
Lightning si inchina leggermente, dimostrando al Direttore che aveva largamente apprezzato il complimento ricevuto; Lazard tuttavia richiama l'attenzione sulla questione per cui il duo di SOLDIER si trovava lì, accende il grosso schermo dinnanzi a loro dove appare l'immagine di un uomo un po' più grande di Lightning, i capelli bruni, gli occhi verde brillante.
Sulle sue credenziali c'era scritto "Genesis Rhapsodos. SOLDIER 1st Class. MiA".
MiA.
Lightning sapeva cosa significava quella sigla: Missing in Action.
« SOLDIER 1st Class, Genesis. Un mese fa è scomparso durante una missione in Wutai. Voi due ne sapete qualcosa? »
« No, Signore. Purtroppo non ne sappiamo nulla. » Lightning parla rispettosamente, mantenendo il suo sguardo su Lazard che sembra essere alquanto preoccupato.
« La missione attualmente è in una situazione di stallo. Per questo abbiamo deciso di mandare voi due. »
« Ehm... A Wutai? »
« Esatto. Questa guerra è durata abbastanza. »
In quel preciso istante, sul volto di Angeal appare un'espressione serena cosa alquanto strana per uno come lui.
« Ho raccomendato entrambi per 1st »
Lightning non riesce a crederci, era un regalo davvero straordinario quello che suo padre le stava concedendo e lo stesso si poteva dire per Zack che non riuscì a contenere la sua felicità e abbracciò felice Angeal. 
« Non farmi pentire di questo, Zack! »
Il ragazzo si mise sull'attenti e lo stesso fece Lightning, mentre il loro mentore dichiarava che sarebbero partiti una volta pronti. La ragazza andò a preparare il suo equipaggiamento e a chiamare Serah come aveva promesso: le disse che per un po' non si sarebbero sentite per via della missione, Lightning passò la sorella ad Angeal in modo che anche loro si salutassero. 
« Torneremo prestissimo! » enunciò con vigore « Il regalo per il compleanno ti è arrivato? Light ci teneva moltissimo, lo abbiamo scelto insieme. » 
La rosata distolse lo sguardo dal padre: non le piaceva essere sentimentale, la faceva sentire a disagio però fu contenta di sapere che il regalo era piaciuto.  
« Si, certamente! La collana è davvero bella, Alyssa mi ha fatto i complimenti per il design. » dice lei felice « Ma forse è meglio se per il momento vi lascio. Fate attenzione, mi raccomando. »
Dopo la conversazione con Serah, dove Lightning rassicurò la sorellina che l'avrebbe chiamata sia durante il viaggio che una volta finito, la donna finì di prepararsi equipaggiando le Materia necessarie per avere un buon attacco e delle magie ad area in modo da sconfiggere velocemente le truppe di Wutai. 
« Bene... Mi mostrerai cosa sai fare in questa missione, POD. » istintivamente lo accarezzò su quella che si poteva definire "testa", la macchina però interagì inaspettatamente con la ragazza. 
« Gratitudine accettata! La tua affinità con questo POD è aumentata! »
"Pure interattivo. Devo ammettere che questa caffettiera è davvero eccezionale!"
Nonostante questi pensieri per la testa, la ragazza doveva assolutamente raggiungere il Direttore e notificargli che finalmente era pronta. Una volta entrata nuovamente nell'ufficio, la ragazza ci trovò Zack. Lazard la salutò cordialmente, senza alzarsi dalla sedia posta dinnanzi all'ampia scrivania. 
« Verrò anche io. Conto su di voi! »
« Signore! » dissero insieme Zack e Lightning mettendosi sull'attenti. 
« Ad ogni modo, qual'è il vostro sogno? Diventare 1st, forse? »
Sia Lightning che Zack scuotono la testa, la ragazza fa parlare prima il moro che enuncia il suo sogno con fare sognante. 
« È diventare un eroe! »
« Oh, bene! I sogni irrealizzabili sono i migliori! »
Zack ci rimase giustamente male dall'affermazione del Direttore, tuttavia Lightning dovette ammettere che un po' aveva ragione: era difficile essere un eroe in SOLDIER soprattutto adesso che la TV non faceva altro che parlare di Sephiroth e delle sue gesta. Lazard rivolge il suo sguardo a Lightning, un po' si aspetta che lei parli cosa che effettivamente fa. 
« Signore, io ho desideri più realistici: quello che desidero è la possibilità di dare un futuro alle persone a cui tengo. »
« Mi sembra ragionevole. »
« Ehm, Direttore... Mi stavo chiedendo, se fosse possibile suonare il pianoforte nella Hall al piano terra, prima di partire. Ovviamente se mi dite di no capirò perfettamente, ma è una specie di rito e... »
« Certamente! Non hai bisogno di chiedere. La buona musica piace anche al sottoscritto. »
La ragazza ringrazia il Direttore con un rispettoso inchino, si congeda a lui e va verso la Hall dove inizierà a suonare la stessa melodia dell'altra volta. 
 
 
Song of The Ancient - NieR (Piano Version)https://youtu.be/K_4HGh7Hh7w ]
 
Era tornato da un semplice giro per il settore 8, il movimento pacifista era davvero attivo regalando dei gigli particolari, luminosi come stelle, come segno di pace. All'argento gliene venne offerto uno, ovviamente non poteva rifiutare o la sua reputazione ne avrebbe risentito: non ci teneva particolarmente, ma sentire il Presidente e Lazard lamentarsi non gli piaceva affatto. Voleva tornare al Quartiere Generale il prima possibile, soprattutto perché a breve sarebbe partito anche lui per Wutai a raggiungere Fort Tamblin e terminare una volta per tutte questa guerra. Osservò il fiore che quella ragazza dai capelli rossi gli aveva consegnato con un sorriso, ancora risuonava nella sua testa la sua vocina squillante e il tintinnare delle collanine che aveva al collo. Era bellissimo, di un bianco quasi luminescente la sua forma ricordava un giglio, con molta probabilità quelli era un Giglio Lunare. Appena varcò la soglia della Hall, sentì il suono di un pianoforte: una melodia melanconica risuonava nell'immenso ingresso, proprio come la prima volta che l'aveva incontrata di persona. 
Infatti la vide. 
Lei
Anche questa volta stava suonando lo stesso pezzo che sua madre aveva scritto, era una canzone così familiare, poteva azzardare dicendo che forse era legata alla sua infanzia ma non ne era sicuro. 
Non riusciva a ricordare. 
La guardò suonare da lontano, appoggiandosi ad uno dei muri con la schiena. Quando la ragazza terminò la canzone, Sephiroth la applaudì. 
« Inizio a pensare che, come pianista, saresti stata fantastica! »
Lightning non ha il tempo di alzarsi che l'argenteo è già lì da lei, con lo stesso sorriso dell'altra volta dipinto sul viso. La ragazza è un po' spaesata, non si aspettava di vederlo lì anche quella volta e iniziava a pensare che forse la musica del pianoforte lo attirasse come una calamita. 
Sephiroth si avvicina e le porge il fiore. 
« Per te. Sarà sicuramente in mani migliori delle mie. » le porge il fiore e la ragazza ovviamente lo prende, tuttavia il suo sguardo si posa su un gruppo di ragazze che la guardano in cagnesco, ma solo per qualche istante. 
« La ringrazio, Signore. È un bellissimo regalo. » disse lei osservando meglio il fiore « Che strano giglio, è la prima volta che ne vedo uno così... Chissà come si chiama... »
« Analisi: Lilium Lunarium, fiore appartenente alle piante della famiglia di Liliaceae, è comunemente conosciuto con il nome di Giglio Lunare. Il fiore bianco, in assenza di luce, rilascia bioluminescenza »
Lightning rimane colpita dalla performance di POD, decisamente non si aspettava che il computer facesse di testa sua e lo stesso Sephiroth che osservò il dispositivo incuriosito. 
« C'è da ammettere che questo congegno sa il fatto suo! » dice l'uomo scherzosamente, il che porta Lightning a rispondere al suo superiore « È una nuova invenzione del reparto Ricerca&Sviluppo. Mi hanno assegnato POD per provarlo nella prossima missione. »
« Ah, e dove devi andare? »
« A Wutai. Fort Tamblin. »
« Che coincidenza, anche io! Sono con il team B. »
Una coincidenza, senza ombra di dubbio. Peccato che Lightning fosse con il Team A e dunque non avrebbe avuto modo di interagire con il Leggendario SOLDIER se non dopo la battaglia. 
« Io sono con il team A, Signore. Non avremo modo di combattere insieme. »
« Ci saranno sicuramente altre occasioni. Non preoccuparti. »
A ragazza a questo punto si congeda dall'uomo, ormai manca poco e deve partire. Questa missione avrebbe dato una grande svolta alla sua carriera e se fosse diventata 1st la giovane avrebbe potuto dimostrare a se stessa che era in grado di proteggere tutto e tutti. 
« Lightning! »
« Si, Signore? »
« Sono contento di averti parlato. »
« Anche io. »
La porta dell'ascensore si chiuse, nascondendo il sorriso gentile sul volto della ragazza, esattamente come la prima volta che si erano incontrati. 
Tra poco avrebbe raggiunto Wutai. 

Sono particolarmente ispirata!
Non mi aspettavo di scrivere subito il secondo capitolo, sto alternando da telefono a Pc e francamente sto avendo una marea di difficoltà con l'HTML. Quindi se notate dei cambi di formattazione è perché non ci sto capendo un tubo di come si usa l'HTML qui!
Tornando a noi, spero vi piaccia anche questo secondo capitolo ~ Inoltre sono super in Hype per i nuovi trailer di Kingdom Hearts: sono bellissimi, Chikai/ Don't think twice è bellissima e credo che la userò per questa fic in futuro uwu

 

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Capitolo 3
*** [Part I: Crisis] You can [not] attack ***


You can [not] attack - Fight with your friends
[3]

 


 
 
Il viaggio verso Fort Tamblin sembrava essere durato davvero poco.  Il trio di SOLDIER procedeva a passo spedito, per raggiungere il più in fretta possibile l'ultima roccaforte della nazione di Wutai. 
« Forte Tamblin è poco più avanti. » dice l'uomo fermandosi per un breve momento, proprio davanti alla strada che avrebbe condotto i tre al forte. 
Era notte.
La luna piena ed il cielo stellato davano un piacevole senso di pace, il che era nettamente in giustapposizione con le azioni che il piccolo gruppo avrebbe compiuto come uccidere i soldati di Wutai per esempio. Lightning non si era mai posta problemi quando uccideva qualcuno, aveva imparato a dimenticarsi della simpatia poiché, se voleva proteggere sua sorella, doveva dare il 1000‰ in ogni prestazione. 
« Muoviamoci. L'Unità B è in stand-by. »
Neppure il tempo di respirare un attimo che già un gruppo dei soldati di Wutai, di ronda sulla strada per la loro roccaforte, li attaccarono. 
« Lascia, ci pensiamo noi! »
Zack dimostrò subito entusiasmo, estrasse la sua spada e si mise subito in posizione d'attacco, tuttavia Lightning lo fermò. 
« Vediamo cosa sa fare la caffettiera. POD, tocca a te! »
Il POD si posiziona davanti ai tre soldati di Wutai e sparò un raggio laser di attributo tuono a corto raggio, li prese in pieno tutti sbalzandoli per terra. Questo li mise subito fuori gioco, permettendo al trio di proseguire con la loro missione. 
« Wow! Che figata! » 
« Calmati, Zack! »
« Non posso, insomma il direttore ci sta guardando e devo fare una buona impressione... Cioè, dobbiamo fare una buona impressione. »
Lightning alzò lo sguardo, trovando eccessivo il comportamento esuberante del compagno: bisognava concentrarsi sulla missione corrente, senza esagerare, ma Zack non conosceva le mezze misure. 
« Zack, dimmi tu conosci le Accidenmele? »
Il ragazzo guardò il suo mentore con aria alquanto perplessa, non aveva idea di che cosa stesse parlando e non capiva cosa centrassero le mele con lui. 
« No, cosa sono? »
« Incredibile! Come fai a non conoscere le Accidenmele. Di questo passo, non riuscirai mai a diventare un First! »
La ragazza dai capelli rosa stette in silenzio, osservando la confusione più totale negli occhi del moro. Faceva un po' ridere, questo perché il giovane sapeva essere davvero buffo in certe situazioni. 
Angeal andò un po' più avanti, accelerando il passo mentre Zack iniziò a correre per raggiungerlo. Lightning camminava a passo svelto: ormai aveva imparato a tenere il passo con suo padre, che molte volte sapeva essere davvero veloce. 
« Ehi, Angeal! Che diavolo sono le Accidenmele? »
Angeal si ferma e guarda sereno il ragazzo prima di iniziare a spiegare, Lightning si appoggia con la schiena a un tronco pronta ad ascoltare il suo mentore mentre POD fluttua dietro di lei. 
« Il nome ufficiale è Bianche di Banora. Gli alberi fruttano casualmente durante l'anno, per questo motivo i cittadini hanno iniziato a chiamarle Accidenmele. I produttori locali ne avevano in abbondanza. »
« Oh, davvero? Quindi le rubavi? »
« Eravamo poveri, Zack. »
« Bella scusa! »
« Ma anche allora, avevo il mio onore. L'albero più grande di Bianche di Banora cresceva nel terreno di un uomo molto ricco. Si diceva che quelle mele avessero il sapore migliore. Tuttavia non ho mai rubato da quell'albero, perché il figlio di quell'uomo era mio amico. »
Angeal amava raccontare storie, soprattutto legate all'onore e ad insegnare ai suoi allievi qualcosa, ma questa fu la prima volta che la ragazza vide il mentore parlare del suo passato. Iniziava a chiedersi come mai avesse deciso di raccontare una storia del genere proprio adesso, ma sapeva che non era il momento per chiedergli una cosa del genere. 
« Se era un tuo amico, avresti potuto chiedergliene alcune. »
« Davvero non hai capito? » chiede Lightning guardando il moro perplessa. 
« L'onore può essere un fardello, a volte. » dice Angeal con un sorriso serafico sul volto. 
« E questo cosa ha a che fare con me e Light? »
« Non v'è storia che non valga la pena ascoltare. »
A quel punto Angeal scoppia in una risata divertita, mentre torna a camminare spedito sul sentiero. Anche Lightning si fece scappare una risatina, la situazione che si era creata era davvero buffa ed era passato molto tempo dall'ultima volta che la ragazza sorrideva divertita. 
« Cosa!? Beh, grazie tante! » grida il ragazzo arrabbiato per essere stato preso in giro. 
Proseguirono sulla loro strada arrivando finalmente a Fort Tamblin, l'ultima roccaforte di Wutai. La giovane donna poteva notare le diverse guardie in postazione, a svolgere al meglio il loro dovere. Il trio si era nascosto sotto dei folti arbusti, li avrebbero atteso il segnale dell'unità B. 
« L'unità B creerà un'esplosione. Quello è il nostro segnale. » spiega Angeal ai due ragazzi. 
« Il diversivo ci permetterà di infiltrarci. » dice Zack con una non velata nota di entusiasmo.
« Esatto. » risponde la ragazza posando il suo sguardo prima su Angeal e poi sull'esuberante 2nd class. 
« Io piazzerò la bomba all'interno della fortezza. » Continua poi il loro mentore « Tu e Light farete breccia al cancello principale e poi- »
« Uh-huh, e poi? E poi? E poi? E poi? »
La rosata portò lo sguardo al cielo per l'ennesima volta: ancora non capiva come Zack non riuscisse in alcun modo a restare serio, perché anche se ci aveva fatto l'abitudine era una cosa che ancora la infastidiva. 
« Divertitevi. »
« Fantastico! E' quello che ci riesce meglio, vero Light? »
La ragazza forza un sorriso e fa un cenno di assenso al collega, che continuava ad essere sempre più impaziente.
« Coraggio, unità B... »
Intanto Angeal compie un gesto che non era nuovo alla ragazza dagli occhi cerulei: egli prende lo spadone, con la punta rivolta verso l'alto appoggia la testa contro la parte piatta della spada e poi la rimette via.
« Sai, non ti ho mai visto usarla. » dice Zack riferendosi alla grossa spada che l'uomo si porta sempre dietro. « Non pensi sia un po' uno spreco? »
« L'uso porta usura, graffi e ruggine... E quello è un vero spreco! »
Zack rimase a dir poco interdetto, mentre Lightning no: poiché Angeal era vissuto in un ambiente di povertà, era normale che si comportasse così perché una spada è un oggetto costoso.
« Sei davvero serio? »
« Sì. Certe volte posso essere davvero tirchio. »
Improvvisamente, si sentì una forte esplosione ovvero il segnale che il trio stava aspettando.
« Inizio missione. » dice Angeal in maniera quasi formale, mentre Zack e Lightning saltano dall'altura pronti a caricare il cancello principale. 
 
 
 
[Encounter - Crisis Core Final Fantasy VII OST https://youtu.be/83JBxHqNeAA]
 
 
« Allerta: rilevata la presenza di nemici armati. »
« Grazie, POD. Ce ne siamo accorti! »
Ad aspettare i due soldati, al cancello principale, vi erano una moltitudine di nemici armati sia di moschetti che di lance, pronti a fare fuoco sui due ragazzi. Peccato che non avevano ancora fatto i conti con POD e le incredibili capacità dei due: insieme, nonostante la quantità elevata dei nemici, i ragazzi sbaragliarono le forze di Wutai penetrando all'interno della fortezza. 
« POD, mostraci la mappa di Fort Tamblin. »
« Affermativo. Obbiettivo segnato sulla mappa. Proposta: per un'efficiente presa di Fort Tamblin, questo POD suggerisce ai SOLDIER 2nd Class Lightning e Zack di dividersi. »
Non aveva tutti torti, se i due guerrieri avessero preso le zone del forte contemporaneamente avrebbero fatto prima. Lightning suggerì a Zack di andare ad Ovest, mentre lei sarebbe andata avanti ad est. 
C'erano una marea di soldati, la ragazza ebbe alcune difficoltà a farsi strada all'interno della fortezza, tuttavia riuscì a ricongiungersi con il suo allegro collega, ricevendo lodi dal direttore per l'ottimo lavoro svolto. 
Finalmente il duo di SOLDIER si ritrovò nella piazza centrale della fortezza, dove era custodito il tempio. Fecero per salire le scale per potervi entrare, quando una voce femminile li fermò. 
 
 
« Uno. Evita gli allenamenti non necessari. Due. Proteggi Wutai a qualsiasi costo. Tre. Gli orribili SOLDIER della Shin-Ra... » Lightning e Zack si girarono ed sul loro volto si dipinse un'espressione di sorpresa « Devono essere PUNITI!»
Una ragazzina giovane, forse di undici o dodici anni a giudicare dalle apparenze, si trovava di fronte ai ragazzi. Aveva un abbigliamento colorato e allegro: pantaloncini corti verdi e gialli abbinati a una simpatica maglia con i cappuccio e una fascia di colore verde sulla fronte. I suoi capelli neri avevano un taglio molto corto e maschile, mentre i suoi grandi occhi erano color cioccolato. 
« Tu chi sei? » chiede Zack confuso. 
« Sono la più grande guerriera di Wutai! » risponde la ragazzina orgogliosa. 
« Ah, ma davvero? » Lightning certe volte non li capiva i bambini, sempre a lanciarsi in situazioni pericolose senza mai dare retta agli adulti. Non che fosse stata diversa da piccola, alla fine il rischio era qualcosa che accomunava un po' tutti i bambini, e bisognava ammettere che quella ragazzina aveva del fegato a presentarsi sul campo di battaglia davanti ai nemici della sua nazione. 
« Se volete andare avanti, dovrete combattere contro di me! » continua la ragazzina mentre lo sguardo di Zack inizia a farsi preoccupato. 
« Non dovresti stare qui a giocare, è pericoloso! Torna a casa. »
« Sarete voi a tornare a casa! » grida feroce la ragazzina « Se volete proseguire, allora sarete costretti a combattere! »
Il povero Zack iniziava ad essere un po' perplesso, mentre Lightning non sapeva se trovare la cosa divertente o tragica visto che una bimba non dovrebbe stare lì. 
« Accidenti! Cosa devo fare? »u
« Tu assecondala, Zack. Al resto ci penso io. » 
Intanto la ragazzina era corsa velocemente verso il SOLDIER, prendendo a pugni la sua cintura. Ovviamente non gli fece niente, come poteva una ragazzina solo pensare di scalfire un guerriero di SOLDIER?
« Wham! Pow! Bam! Prendi questo, brutto cattivone! »
« Ahrg! Accidenti, mi hai preso! » urla Zack sconfitto, mentre sul volto della bambina di dipinge un sorriso soddisfatto. 
« Ecco! Questo ti insegnerà a non scherzare con la sottoscritta! Ancora una volta ho portato la pace a Wutai! »
L'allegria della ragazza venne subito spezzata quando POD le iniettò una dose di anestetico, prima che potesse cadere a terra Lightning la prese delicatamente e la appoggiò sotto un albero lontano dalla pagoda, dove sicuramente i soldati di Wutai l'avrebbero trovata. 
« I bambini non dovrebbero conoscere gli orrori della guerra... » sussurra la ragazza a se stessa mentre Zack la osserva da lontano. Mentre tornava verso il suo compagno di squadra, la rosata giurò di aver sentito la bambina chiamarla "mamma". 
Attraversarono la porta, insieme.
Ad aspettarli una brutta sorpresa. 
 
[Last Order (Crisis Core Mix) - Crisis Core Final Fantasy VII OST https://youtu.be/k9-fhq2NNuw]
 
Dal soffitto arrivarono una coppia di giganteschi orchi deformi dalla pelle viola, uno aveva una grossa mazza mentre l'altro un'ascia. 
Angeal, durante il briefing, aveva spiegato ai due che Wutai aveva preparato delle armi speciali che avrebbero usato contro i SOLDIER. 
« Allerta: armi anti-SOLDIER individuate. Proposta: utilizzare Slow o Stop Materia. »
Per quanto potesse sembrare una proposta ovvia o banale, POD aveva ragione: nonostante la grossa mole quei due orchi si dimostrarono avversari veloci, poco mancò alla ragazza di rimanere senza testa. 
Velocemente, la ragazza ordinò di cambiare una delle sue materia di supporto con uno Slow: il ruolo della ragazza sarebbe stato quello di rallentare i veloci movimenti dei nemici, mentre Zack avrebbe attaccato. Ovviamente non sarebbe rimasta a guardare il suo compagno mentre cercava martoriare le due creature: subito utilizzo il suo gunblade puntando agli occhi dell'oro con la mazza, riuscendo ad accecarlo in parte. In un impeto di rabbia, la creatura ruotò violentemente la sua arma nel tentativo di spaccare qualche osso a Lightning che in quel momento utilizzò la materia Slow, rallentando considerevolmente i movimenti del nemico. 
Zack intanto stava combattendo contro l'orco armato di ascia, rallentato anch'esso dalla Materia della collega. Stava avendo qualche difficoltà poiché dovette schivare alcuni fendenti molto potenti, ma riuscì tuttavia a trovare un'apertura e a farlo cadere con un fendete alle gambe. La creatura non si arrese e contrattaccò tentando di colpire Zack alla schiena ora che si era portato dietro di lui. 
L'orco con la mazza, che ormai si muoveva lentamente, cercò di afferrare Lightning con la mano libera, ma essa venne ferita da un affondo della ragazza. 
Quest'ultima si accorse delle difficoltà del suo compagno, dunque c'era una sola cosa da fare. 
« POD, assisti Zack con il tuo programma Mitragliatrice! »
« Affermativo, avvio il supporto. »
Questo gesto però le costò molto: l'effetto di Slow era finito, dunque il mostro era tornato alla sua normale velocità e dunque scaraventò la ragazza dall'altro lato della stanza. Fu un dolore allucinante, ma per metterla fuori gioco ci voleva ben altro, Lightning era una SOLDIER che non si arrendeva mai. 
Grazie alla sua Materia Energia, la ragazza poter cancellare una parte del dolore che le era stato inferto e tornare in azione. 
Intanto l'aiuto di POD fu estremamente prezioso per Zack, che grazie al programma della macchina riuscì a saltare e a trapassare con la sua lama la testa della creatura che cadde a terra. 
« Light! Stai bene? »
POD e Zack raggiunsero la ragazza che prima era stata lanciata contro il muro. Fece un cenno di assenso e insieme caricarono verso l'orco, questa volta per finirlo definitivamente. Grazie alla mitragliatrice di POD, la creatura venne definitivamente accecata e se la prese con l'ultima cosa che vide: Zack. 
Questo permise a Lightning di saltargli in testa e infilzarlo con il suo gunblade.
La creatura cadde con un tonfo pesante. 
Avevano vinto. 
« Qui è la SOLDIER 2nd class Lightning. Abbiamo eliminato le bestie anti-SOLDIER con successo. »
La giovane aveva appena chiamato Angeal tramite POD, l'uomo rispose all'allieva con tono sollevato. 
« Ottimo lavoro. Adesso uscite di lì alla svelta: mancano cinque minuti alla detonazione. »
« Ricevuto. »
Lightning fa segno al partner di andare via di lì, ma proprio quando tutto sembrava filare liscio ecco che appare un terzo orco. Questo sembrava molto più forte dei precedenti, e decisamente molto più arrabbiato.  
« Non abbiamo tempo di giocare! » urla arrabbiato Zack che carica il mostro senza pensarci due volte. Lo stesso fa Lightning ed insieme riescono a metterlo fuori gioco.
Apparentemente. 
Si rialza subito, sbalzando il moro che sbatte violentemente contro un pilastro della pagoda. 
« ZACK! »
Mentre gridava il suo nome, la ragazza scattò velocemente verso l'amico ormai a terra e si frappose fra lui e l'arma della creatura. 
« Zack, va via di qui! » ordina la ragazza al compagno, che cercava di rimettersi in piedi. 
« La detonazione ci sarà fra pochi minuti, mettiti in salvo almeno tu! »
« No, Light! Siamo una squadra, non vado via senza di te! »
« Ho detto di- »
Improvvisamente, l'orco cadde a terra privo di vita, lo stesso fece Lightning che però aveva perso l'equilibrio. Angeal camminò pacato, con un sorriso paterno sul volto. 
« Vi siete deconcentrati. » dice lui gentile. Zack intanto aveva notato che il suo mentore aveva utilizzato da spada che non voleva rovinare. 
« Scusaci se ci saranno un po' di usura, graffi e ruggine sopra. » dice scherzosamente il moro.
« Voi due siete un po' più importanti della mia spada, ma solo un po'. »
Nessuno dei due si aspettò una risposta simile, quella frase fece sorridere entrambi i SOLDIER che ringraziarono il loro mentore. 
Dopo essere stati rialzati da quest'ultimo, finalmente uscirono da Fort Tamblin. 
 
Nuovo capitolo!
Finalmente si inizia ad intravedere un po' di azione ✨ 
Ho trovato una gif animata di Lightning e Zack, ho sentito il bisogno di metterla in questo capitolo visto che collaborano. Ovviamente è solo di riferimento, Zack NON ha quella capigliatura e la Buster Sword, mentre Lightning è vestita con l'uniforme di SOLDIER. 
Spero comunque che anche questo capitolo sia di vostro gradimento ~

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Capitolo 4
*** [Part I:Crisis] You can [not] save ***


 
You can [not] save - I want you back
[4]

 
 


Quando il trio di SOLDIER tornò dalla fortezza, incontrarono il Direttore Lazard che si scusò per averli fatti aspettare così a lungo.
« Non sono abituato a stare sul campo di battaglia.  »
« Non c'era bisogno di venire. » commenta Angeal, che evidentemente trovava abbastanza rischioso che il capo del dipartimento fosse in una zona così pericolosa.
« Beh, quest'operazione metterà fine alla guerra. Devo vederla di persona. »
Lo sguardo dell'uomo biondo si sposta sulla coppia di 2nd Class, sembrava avere un annuncio da fare e i due ragazzi sapevano esattamente cosa avrebbe detto. Lightning in cuor suo sperava una promozione per entrambi, Zack era stato eccezionale e per lei, diventare 1st, significava dare un futuro ancora migliore a Serah.
E perché no, magari vederla un po' più spesso visto che i 1st avevano qualche privilegio in più.
« SOLDIER 2nd Class Lightning e Zack. Avete compiuto i vostri doveri a Fort Tamblin in maniera ammirevole. L'ho visto con i miei occhi. La mia valutazione finale è... »
Fece una pausa.
Più per creare suspance che per cercare di pensare a una vera e propria sommatoria degli elementi che aveva visto. Aveva già deciso.
« Zack, hai supportato al meglio Angeal distraendo il nemico. Un lavoro accettabile per un 2nd, sii pronto per la tua prossima missione... »
Non aveva ancora dato la sua valutazione sulla ragazza, di fatto glielo fece notare sperando di non sembrare maleducata.
« Signore, la mia valutazione invece? »
« Certo, certo! Ci stavo giusto arrivando. » a questo punto si avvicina alla ragazza e le porge la mano « Congratulazioni! Da questo momento sei promossa a SOLDIER 1st Class. Mi hai stupito, Lightning. Sono molto felice di averti all'interno del dipartimento, non vedo l'ora di vederti nuovamente in azione. »
La giovane stringe la mano al direttore e lo ringrazia infinitamente per la straordinaria possibilità, non poteva credere che finalmente era una 1st: tutti quei sacrifici, tutti quegli allenamenti... Erano valsi a qualcosa e si sentiva pienamente soddisfatta di questo successo, anche perché aveva reso orgoglioso suo padre, Angeal.
Tuttavia, era dispiaciuta, avrebbe voluto che anche Zack fosse diventato 1st con lei.
« Mi spiace, Zack... »
« Fa niente, avrò altre occasioni. » dice lui, cercando di restare positivo ma era evidente lo sconforto nelle sue parole.
« Zack, tu sai quel'è la differenza tra un 2nd e un 1st? »chiede a questo punto Angeal, ed il moro fa un cenno di no con la testa poiché non conosceva la risposta.
« Un SOLDIER 1st Class da tutto se stesso quando il dovere chiama, sempre e comunque. Ricordatelo. »
Zack sospirò, era davvero scoraggiato, Lightning voleva consolarlo ma temeva di fare di peggio. Tuttavia, furono le successive parole di Angeal a risollevargli il morale.
« Sbrighiamoci. Sephiroth ci sta aspettando. »
« Sephiroth!? L'eroe di SOLDIER? »
Zack era visibilmente emozionato, lo si poteva percepire chiaramente dalle sue parole e dalla sua espressione.
« Wow! Incontrerò un vero eroe! »
Lightning invece sapeva che Sephiroth era presente: si era ricordata di ciò che le aveva detto prima di partire, ovvero che al Forte sarebbe stato presente pure lui.
Ricordava inoltre del fiore che le aveva regalato, un Giglio Lunare, un simbolo di pace. Prima di partire lo aveva messo in un vaso pieno d'acqua in modo che non appassisse, tuttavia era conscia che non lo avrebbe trovato vivo al suo ritorno. 
«Allerta: presenza di nemici armati rilevata.»
Quando POD pronunciò quella frase, tre uomini vestiti con un'armatura viola, circondarono Lightning e Zack, che furono costretti a combattere nuovamente. La ragazza era ovviamente pronta, così come il suo collega corvino ed insieme sconfissero i nemici.
Angeal poi richiamò l'attenzione su di sè, chiamando i due ragazzi. Angeal aveva messo fuori gioco altri due di quegli uomini armati, che ora giacevano a terra.
« Portate il Direttore in un luogo sicuro! » dice l'uomo mentre altri nemici si avvicinavano. Lightning lo affiancò, determinata a combattere con il suo amato padre « Io resto con te! » disse, ma l'uomo insistette e le negò questo privilegio.
« No, devi accompagnare il direttore via da qui! E' un ordine, Lightning. »
La ragazza lo abbracciò.
Fu un gesto istintivo, dettato dal cuore.
Non voleva lasciare da solo suo padre, non con questi nemici sconosciuti.
Ovviamente l'uomo ricambiò l'abbraccio e le sorrise.
« Fa attenzione, papà. »
« Sta tranquilla, andrà tutto bene. »
L'attenzione della ragazza si sposta poi sul direttore e su Zack, in modo da andarsene il prima possibile. Corsero dall'altro lato, il più velocemente possibile finché non incontrarono due fanti dell'esercito, che furono sollevati nel constatare che il Direttore era salvo per fortuna.
« Zack, Lightning, ora dovrei essere al sicuro. Andate ad assistere Angeal! »
Lightning non aspettava altro, con un cenno di assenso tornò nel luogo dove erano pochi minuti fa assieme a Zack, ma sul posto il SOLDIER 1st Class non c'era.
« Angeal!  » lo chiamò Zack.
« Papà! » lo chiamò Lightining.
Ciò che era rimasto di prima, erano i corpi privi di vita dei due nemici che, a guardarli meglio non sembravano per niente truppe di Wutai come sembrava. Infatti il gruppo non aveva prestato particolare attezione alle loro uniformi, che ricordavano vagamente quelle di Wutai. 
Zack lo fece notare.
« Questi tizi non sono di Wutai! »
« E allora, chi diavolo sono? »
la domanda di Lightning era più che legittima.
La prima cosa che le venne in mente fu AVALANCHE, il gruppo ecoterrorista che da tempo stava dando non poche grane alla compagnia. 
Tuttavia non ebbero il tempo di starci a pensare troppo, perché a quanto pare sembrava che qualcuno aveva teso ai due una trappola.
 
 
[The Summoned - Crisis Core Final Fantasy VII OST https://www.youtube.com/watch?v=MiFrAcsEVu0]
 
«Allerta: presenza di energia evocativa rilevata.»
Qualcuno aveva compiuto un'evocazione.
Infatti una materia dallo sgargiante colore arancione fluttuava nell'aria, bruciando nelle fiamme. Improvvisamente si illuminò, investendo la coppia di SOLDIER, trasportandoli in un'arena fatta di fuoco e fiamme.
Davanti a loro, un creatura demoniaca di forma bipede, dalle zampe caprine, lunghe corna e il corpo parzialmente avvolto dalle fiamme.
« Un'evocazione! Chi l'ha chiamata?!» dice Zack incredulo.
« E' importante? Cerchiamo di sbrigarcela alla svelta. »
«Attenzione: materia evocativa Ifrit rilevata. Proposta: utilizzare materia di attributo ghiaccio.»
La creatura si gettò subito su Zack, cercando di colpirlo con i suoi pugni. Il ragazzo riuscì a difendersi, soprattutto grazie alla magia Protect. Bisognava inventarsi qualcosa, e anche di corsa altrimenti il duo sarebbe statato annientato nel giro di pochi minuti. 
« Zack, hai Blizzard con te? » Chiede la ragazza, che aveva appena chiesto al POD di colpire il nemico con la sua mitragliatrice. 
« Sì, dovrei averla. »
« Ottimo, attaccheremo su due fronti: Zack tu vagli dietro, io invece mi posizionerò davanti. »
Con un bel pollice all'insù, il ragazzo fece come la rosata gli aveva proposto e si portò dietro la creatura utilizzando la magia Blizzard. I danni provocati furono ingenti, Ifrit spostò su di lui la propria attenzione ma venne fermato dal laser di POD che lo fece irritare ancora di più. Si lanciò dunque sulla novizia 1st Class, che dovette ricorrere a una veloce manovra evasiva, mentre POD continuava a tartassarlo di colpi. Tuttavia, la creatura riuscì a provocare dei danni allo stomaco della ragazza, che purtroppo non poteva curare una ferita di quell'entità poiché Energia era una materia troppo debole per curare danni simili. 
«Allerta: rilevata ferita da taglio di medio grado, all'altezza dello stomaco. Se non curata, potrebbe causare problemi nell'immediato futuro.»
« POD, non tempo per curarmi! »
Strinse forte il cinturone dell'uniforme in modo da contenere l'emorragia, e tornò all'attacco. 
Zack nel mentre, utilizzava la sua materia di tipo ghiaccio per danneggiarlo il più possibile. La ragazza lo colpì con diversi fendenti alle braccia, in modo da debilitarlo ulteriormente. 
In tutta risposta, Ifrit utilizzò una fortissima fiammata sui due SOLDIER, l'attacco Fiamme Infernali, che fu bloccato dallo scudo di POD dato che poco ci mancava per renderli due spiedini. A questo punto i due ragazzi caricarono verso la creatura: Lightning lo colpì con fendente allo stomaco, mentre Zack con un blizzard in faccia. 
La creatura cadde a terra priva di forze, decretando i due ragazzi vincitori di quello scontro. 
O almeno in apparenza. 
Infatti, qualche istante dopo essersi girati, Ifrit si rialzò e attaccò i SOLDIER alle spalle. Lightning si frappose fra l'essere e Zack, cosicché lo potesse proteggere dalla fiammata, ma qualcun altro era venuto in loro soccorso. 
Un uomo alto dal fisico asciutto, abiti scuri, cappotto nero, lunghi capelli argentati e una lunga katana nella sua mano sinistra. 
Con un solo colpo, l'uomo uccise Ifrit senza il minimo sforzo. 
Quello che si diceva su di lui era vero, Sephiroth era davvero eccezionale. 
L'arena scomparve, i tre tornarono nel luogo dove si trovavano i cadaveri di quegli uomini in armatura viola mentre su Zack comparve un entusiasta espressione di stupore. 
« Strepitoso! » dice il ragazzo, ormai senza parole. 
Sephiroth si avvicina ai corpi a terra, toglie loro l'elmetto scoprendo i volto del primo che altri non era che il SOLDIER disertore. 
« Genesis. » dice l'uomo freddamente, mentre Zack spalanca gli occhi dalla sorpresa. 
« Il SOLDIER 1st class scomparso? » il moro non fa un tempo a metabolizzare che l'argenteo toglie l'elmetto anche all'altro, per scoprire un volto esattamente uguale all'altro. 
« Sono identici! » dice il ragazzino, accompagnato dallo sguardo sorpreso della giovane donna che le sembrava di essere in uno di quei stupidi film che le propinava sua sorella Serah. 
« Una copia di Genesis... » 
« Una... Copia? Una copia... Umana? »
Lightning non riusciva a credere a quello che aveva sotto gli occhi, eppure era chiaro come il sole che quei due erano identici al SOLDIER scomparso. La conclusione tratta da Sephiroth era assolutamente giustificabile, ma inverosimile per la neo 1st class che non riusciva a metabolizzare ciò che aveva visto. 
« Dov'è Angeal » chiede l'argenteo, questa volta rivolto ad entrambi. 
È Zack a rispondere, un po' titubante. 
« Pensavamo stesse combattendo qui... »
Il cuore di Lightning iniziò a battere velocemente, strinse forte i pugni e distolse il suo sguardo da entrambi i colleghi. 
Sapeva benissimo cosa insinuava l'eroe di SOLDIER. 
« Umpf. Quindi se ne è andato anche lui. »
« Aspetta. Cosa? Che cosa vuol dire? »
La ragazza non seppe dire se Zack stesse facendo finta di non capire, o se la sua reazione fu spontanea, fatto sta che lei non voleva crederci. 
Angeal Hewley non avrebbe mai tradito SOLDIER. 
Non avrebbe mai tradito lei e sua sorella. 
« Significa che anche Angeal, ci ha tradito. »
Quelle parole arrivarono alle orecchie di Lightning come una pugnalata, ma viste le circostante in cui lei si trovava, si può dire letteralmente. La ferita le faceva ancora molto male e la testa iniziava a girarle un po', ma doveva restare forte ad ogni costo. 
« Impossibile! » dice Zack rivolto a Sephiroth, che nel mentre aveva deciso già di andarsene « Angeal non ci tradirebbe, MAI! »
L'argenteo squadrò il 2nd con lo sguardo, come se lo stesse sfidando a provargli il contrario. 
Lightning decise che, arrivata a quel punto, ne aveva abbastanza. 
 
[Lightning's Theme - Final Fantasy XIII OST https://youtu.be/ke281MBhpDg]
 
Un pugno. 
Bene assestato. 
Dato suo volto del SOLDIER 1st con tutta la rabbia che aveva in corpo. 
Come si permetteva di parlare così di suo padre? 
Di una persona che era suo amico, non che un uomo eccezionale?
No, Lightning non poteva sopportare tutto questo e quel gesto, quel gesto così audace era l'unico modo per far capire all'argenteo quello che provava. 
Il tutto accompagnato da parole dette in tono furioso e adirato. 
« Come ti permetti?! Come ti permetti di dire certe cose di un tuo amico?! » 
Sephiroth si portò una mano al volto, nel punto dove la ragazza lo aveva colpito e gli aveva fatto davvero male, molto male. 
« Pretendi il favore della gente comportandoti gentilmente, credi di sapere come stanno le cose perché vieni considerato un grande eroe. La verità è che non è così: sei solo un vigliacco, buono a parlare alle spalle delle persone! »
Per un momento, Lightning non credeva di aver detto quelle cose al più grande SOLDIER esistente sulla faccia di Gaia. Probabilmente si era giocata la sua promozione, o peggio il suo posto in SOLDIER per come si era rivolta a Sephiroth. Quest'ultimo tuttavia rimaneva calmo, guardava serio la ragazza è sembrava che volesse ascoltarla. 
« Allora, ragazza... » dice lui « Illuminami, se credi che Angeal non ci ha traditi, dove si trova? »
Il suo tono di voce è glaciale, come una coltellata allo stomaco, ma la ragazza non lo teme e gli risponde guardandolo fermamente negli occhi. Nel frattempo, iniziava a sentirsi un po' stanca, il dolore alla ferita si stava facendo sempre più intenso. 
« Stava combattendo qui, non può essere andato lontano. »
« E dunque cosa vuoi fare? »
« Lo vado a cercare. »
C'era da aspettarselo da lei, infondo si trattava della persona più vicino alla giovane che nel frattempo si era girata e aveva iniziato a camminare. 
« E ti proverò che non ci ha traditi. »
«Allerta: nelle attuali condizioni, l'Unità SOLDIER Lightning non può permettersi di iniziare una missione di ricerca.»
« Non ho chiesto il tuo parere! » grida lei alla macchina, mentre un'espressione rabbiosa si faceva largo sul suo volto.
Tuttavia, essa scomparve in pochi attimi: il non aver curato subito quella ferita le era costato caro e adesso, oltre al dolore fisico, la sua vista iniziava ad annebbiarsi. La ragazza però voleva trovare suo padre, se lo ripeteva, non le importava quanto dolore provasse, non voleva darla vinta a Sephiroth.
Lei. Non. Voleva.
«Rapporto: l'unità SOLDIER Lightning è svenuta a causa di mancate cure alla sua ferita.»
I due ragazzi si erano immediatamente precipitati vero la ragazza, che improvvisamente era caduta a terra svenuta. Sephiroth si rivolse alla macchina fluttuante, il suo sguardo non era dei più cordiali.
« Perché non si è curata? »
«Analisi: la materia Energia equipaggiata, forniva un dispedio di energie maggiori rispetto al danno da curare.»
« Quindi non si sarebbe comunque curata del tutto. Immagino contasse di ritrovare suo padre... Ma è stata imprudente. »
L'uomo fa brillare di una forte luce verde la sua mano destra, che si dirige verso la parte del corpo di Lightning che stava sanguinando. 
Poi la prende in braccio. 
« Ora dovrebbe andare meglio. Coraggio, andiamo. Il nostro elicottero ci sta aspettando. »
 
 
 
***
« Ohhhh, bene! Vedo che alla fine l'hai introdotta nel progetto. Un soggetto davvero interessante. Sono curioso di scoprirne le potenzialità. »
« Introdurre lei era... Necessario. Ci serve un prototipo come lei per la buona riuscita del progetto ma... Io non volevo aggiungerla, Hojo! »
« Beh Farron, lascia che ti dica una cosa: uno scienziato rimane tale per sempre, direi. »
« Perdonami... Claire... »
***
 
 
[Peaceful Sleep - NieR: Automata OST https://www.youtube.com/watch?v=4lmOIrIAPu4]
 
Quando si risvegliò, Lightning si ritrovò su un letto coperta da un piumino, la testa le faceva male e le girava. Mentre era rimasta priva di coscienza, le era sembrato di sentire la voce di suo padre, quello biologico, chiamarla ma sicuramente era stato solo un sogno. Si accorse di non avere i guanti, la cintura e la maglia dell'uniforme, in compenso aveva un bendaggio stretto dove Ifrit l'aveva colpita.
«Risveglio dell'unità SOLDIER Lightning confermata. Buongiorno, Lightning»
« Ciao, POD. » dice lei svogliatamente, cercando di mettersi seduta e capire esattamente dove si trovava. Guardò il suo petto: non ricordava di aver messo un reggiseno rosa prima di partire per la missione, anzi ora che ci pensava non aveva prestato la minima attenzione a ciò che aveva scelto di indossare. Era un colore estremamente brillante, quasi fluo che rendeva quell'indumento quasi ridicolo.
Non capiva perché stesse facendo una riflessione del genere proprio in quel momento, si sentiva abbastanza stupida soprattutto dopo quella serie di eventi.
La sua imprudenza l'aveva quasi uccisa.
La sua impertinenza aveva messo a rischio la sua carriera.
In tutto ciò non era neppure riuscita a ritrovare Angeal.
Si sentiva fallita.
« Vedo che finalmente ti sei svegliata! »
Una familiare voce le arrivò all'orecchio, si voltò e lo vide: Sephiroth.
D'istinto si coprì petto utilizzando le coperte, mentre il suo sguardo si faceva poco amichevole.
« Noto con piacere che sei felice di vedermi. »
« Chi mi ha sistemato le ferite? » chiede lei con tono inquisitorio, già l'essersi resa conto di stare indossando un reggiseno dal colore imbarazzante ed essere vista in quelle condizioni da un uomo diverso da suo padre, non le faceva per niente piacere.
L'uomo si siede sul bordo del suo letto prima di tornare a parlare. 
« Jihl Nabaat. Lei è il mio supporto durante le operazioni, ha sistemato il tuo bendaggio. »
A quel punto l'uomo le offre un bicchiere coperto, il cui odore faceva presagire che dentro ci fosse del caffè. Effettivamente ne aveva bisogno e di molto, con questo susseguirsi di eventi, era il minimo che poteva chiedere. Accettò il bicchiere e ne bevve un sorso, iniziando però a notare come il 1st Class fosse insolitamente gentile con lei.
« Immagino mi avrai reportata al Direttore. » dice lei con un sospiro, pensando che l'allegria di Sephiroth derivasse da quello. 
Tuttavia, la risposta dell'uomo fu del tutto inaspettata.
« No. » dice lui « Penso che tu abbia ragione. »
Lightning lo guardò di stucco: mai, neppure tra un milione di anni, si sarebbe aspettata una risposta simile, dunque rimase in silenzio ascoltando quello che l'argenteo aveva da dirle.
« Ripensandoci, non avrei dovuto dire quelle cose: Angeal è anche un mio amico, avrei dovuto credere in lui fin dall'inizio... »
Suonava quasi rammaricato, il suo sguardo verso il pavimento era visibilmente dispiaciuto il che la diceva lunga sul suo stato d'animo.
« Lo avete trovato? » 
Sephiroth scuote la testa sospirando. 
« Capisco. »
Non voleva crederci, Lightning non voleva credere che suo padre avesse lasciato la ShinRa in favore di una causa così idiota come quella di Genesis. 
Se solo fosse rimasta con lui. 
Se solo avesse ignorato il suo ordine. 
Strinse la presa sul bicchiere del caffè, il suo sguardo rivolto al pavimento e gli occhi che piano diventavano lucidi per le lacrime. 
Cercò di non farsi vedere così da Sephiroth girando il viso dall'altra parte, non voleva apparire debole. 
« Io... Io ti devo delle scuse: non avrei dovuto darti quel pugno in faccia, non dovevo dirti quelle cose. Ero... Arrabbiata. Mi sarei dovuta controllare. »
Sul volto dell'uomo si dipinge un sorriso comprensivo. 
« Lascia stare, non me la sono presa. Posso capire la mente di un soldato. Vivere sul campo di battaglia può essere difficile, sfogarti penso ti abbia fatto bene. Nulla di quello che è successo finirà sul tuo curriculum... » 
La ragazza restituisce il caffè all'uomo ancora mezzo pieno, Sephiroth ne prende un sorso. 
« Mi sono fatta salvare tre volte in questa missione. Questo non mi aiuta certo ad averne uno illustre come il tuo. » dice lei sconsolata. 
Era riuscita a trattenere le lacrime, a non pensare alla sua più totale inutilità e a suo padre. 
« Perché dici questo? Pensavo che alle ragazze piacesse essere salvate da un bel cavaliere armato di spada! » 
Sephiroth si mette a ridere divertito, sperava che la sua battuta mettesse si buon umore la ragazza cosa che effettivamente successe. La rosata pensava che l'argenteo fosse un tantinello stupido in certe situazioni, il che le ricordava Zack ma in meglio visto che non sparava sciocchezze ogni due per tre. 
« Forse perché non sono veramente una ragazza. » Si girò verso di lui, gli sorride divertita come se un peso dal cuore se ne fosse andato. 
« A proposito, dove siamo? »
In effetti non aveva ancora capito dove fossero: sembrava essere l'interno di una casa, dalle grosse vetrate ma le nuvole su muovevano velocissime. Accanto al suo di letto ve ne erano altri, alcuni erano occupati da 3rd visibilmente malconci. Le pareti erano molto colorate, vi era anche un bel divanetto poco più avanti ed un tavolino. 
Sembrava una Inn. 
« In un'aereonave diretta a Midgar. Hai dormito per tutto il viaggio in elicottero, da Wutai a Rocket Town. » spiega l'argenteo prendendo un nuovo sorso di caffè. 
"Ho dormito così tanto?"
La ragazza era rimasta sorpresa da ciò, avrebbe preferito essere svegliata ma era un pensiero sciocco soprattutto dopo gli eventi che si sono susseguiti: era stata ferita da una creatura potente, aveva combattuto con diverse truppe di Wutai e aveva affrontato due grossi orchi.
La stanchezza era un sintomo normale per un soldato come lei. 
« Ad ogni modo, dovresti riposare ancora. » dice Sephiroth con tono gentile « Ti faccio chiamare quando stiamo arrivando. »
La ragazza fa cenno di si con la testa e si rannicchia tra le coperte, mentre il suo sguardo segue lo spadaccino dal cappotto nero. 
« Ah, un'altra cosa! » dice lui fermandosi all'improvviso e voltandosi verso Lightning « Bel reggiseno. »
La ragazza sentì le sue guance avvampare per l'imbarazzo, ma dopo pochi istanti quella sensazione sparì per lasciare posto ad un'ondata di rabbia. Gli tirò contro la prima cosa che vide, ovvero le sue scarpe, e gliela tirò contro mentre lui ghignava divertito schivando l'oggetto. 
"Maledetto, bastardo!" Pensò la ragazza, mentre i suoi occhi si stringevano a gelide fessure. 
Si rimise sdraiata, coprendosi del tutto e cercò di riaddormentarsi. 
 
[ Un mese dopo - 13 Diciembre ]
 
La guerra era finalmente giunta al termine. 
Tutti, sia fuori che all'interno della ShinRa, erano felici. 
Lightning invece lo era un po' meno: nonostante la promozione a SOLDIER 1st Class, la ragazza aveva perso suo padre Angeal. Aveva più volte cercato di contattarlo, ma senza successo sembrava essersi volatilizzato. La rosata aveva anche cercato di spiegare a sua sorella la situazione, ovviamente non l'aveva presa bene ma non poteva farne una colpa a Light. 
Quest'ultima stava tornando nel loro appartamento, nel settore 8. Un luogo pacifico e tranquillo, decisamente un'altra cosa rispetto allo sporco parco giochi dove vivevano da bambine. 
Aprì la porta, la ragazza aveva con se un sacchetto con dentro del cibo tipico di Wutai che ultimamente stava andando molto di moda e che Serah voleva provare. 
Tuttavia, quando entrò in sala, si ritrovò davanti a qualcosa di inaspettato. 
« TANTI AUGURI LIGHTNING! »
Serah, Alyssa, Zack e un ragazzo dai capelli biondi uscirono allo scoperto, lanciando festoni colorati. La SOLDIER sorrise con dolcezza: come aveva potuto dimenticarsene, era il suo compleanno. 
« Ecco perché mi hai chiesto di prendere tutta quella roba dal Wutaiano. Bella sorpresa, davvero! »
La ragazza appoggia il sacchetto sul tavolo della sala, dove dalle pareti pendeva una bellissima scritta colorata di Buon Compleanno. Vi era anche una succulenta torta colorata, sicuramente comprata in qualche pasticceria visto che Serah era una frana in cucina, e diversi regali. 
Lightning spostò la torta e la mise in frigo, l'avrebbero mangiata dopo adesso era decisamente presto per i dolci. 
Spostò anche i regali regali dal tavolo, aiutata da sua sorella e Alyssa.
Finalmente, tutti insieme appassionatamente, poterono mangiare il cibo comprato da Lightning, ma prima di sedersi Serah volle introdurre il ragazzo biondo alla sorella maggiore.
« Ah Light, volevo presentarti il mio ragazzo: Snow. Ci siamo conosciuti a scuola. »
« Salve! Piacere di conoscerti, Light! »
Non amava chi si prendeva così tante confidenze con lei subito, ma questo Snow le sembrava un bravo ragazzo, molto simile a Zack per certi versi.
Il gruppo passò una bella serata, chiacchierando della scuola, del lavoro e di cosa avrebbero fatto una volta diplomati. 
Fu una piacevole serata per Lighting, un compleanno davvero molto bello e inaspettato.
Arrivò dunque il momento dei regali, il primo che la ragazza aprì fu il regalo fatto dai quattro ragazzi: un coltello di sopravvivenza.
« Com'è pratico! » esclama la SOLDIER estremamente colpita dal design dell'arma, una cosa così le serviva assolutamente.
« Siamo andati tutti insieme a comprarlo. L'idea è stata mia però. » dice Serah orgogliosa, mentre Snow le arruffa i capelli con la mano.
Il prossimo regalo che aprì era di Sephiroth: il SOLDIER 1st Class aveva fatto arrivare a casa della ragazza dei Gigli Lunari e una lunga, pesante scatola.
« Mi chiedo cosa ci sia dentro... » dice lei curiosa aprendolo e meravigliandosi del suo straordinario contenuto. 
« Una katana! »
In effetti c'era da aspettarselo da un amatore di spade di Wutai, Lightning era rimasta colpita dalla splendida fattura della lama di colore bianco e dagli intricati disegni sull'elsa. L'avrebbe sicuramente usata nella prossima missione, la grandezza ed il suo peso la facevano un'arma adatta a lei (anche sei mai quanto il suo gunblade).
Insomma, aveva apprezzato moltissimo il regalo e si vedeva dal modo con cui la stava praticamente esaminando. Vennero aperti altri regali, tra cui uno del presidente e un altro dal Direttore di SOLDIER.
Tuttavia, Zack ricevette una chiamata da un individuo alquanto insolito.
« Sei il SOLDIER 2nd Class Zack? »
« Sì, sarei io. Chi è? »
« Il Direttore vorrebbe vedere te e Lightning. Fatevi trovare pronti nella sala Briefing domani. »
« Ehi aspetta! »
La SOLDIER si girò attirata dalla voce del collega.
« Qualcosa non va, Zack? » chiede la ragazza, mentre il collega le riferisce quello che gli è stato detto « Capisco, allora immagino sia una nuova missione. » 
Lightning cerca di non pensarci troppo, infondo era il suo compleanno e voleva che sua sorella di divertisse assieme ai loro amici. Tra l'altro Serah disse che una sua amica, Vanille Oerba Dia, non viene più a scuola da giorni: pare si sia volatilizzata, non ha avvisato nessuno e le forze dell'ordine competenti non sono riusciti a trovarla. Lightning tranquillizò la ragazza, che una volta completata questa missione ci avrebbe pensato lei a ritrovare la sua amica anche perché infondo faceva parte del suo lavoro aiutare i civili.
 
Il giorno dopo, la prima cosa che Zack chiese al Direttore, furono notizie su Angeal. L'uomo rispose negativamente, affermando che purtroppo neppure i suoi genitori ne sapevano qualcosa. Tuttavia aveva mandato a chiamare la rosata ed il suo corvino collega per una nuova missione: i due sarebbero andati nella città Natale del SOLDIER 1ST CLASS Genesis.
« La sua famiglia dice che non hanno avuto contatti con lui, ma non ci possiamo fidare. »
« Come mai? » 
« Sono la sua famiglia. »
Giustamente, dopo quello che era successo quale genitore sarebbe così insensibile da non proteggere il proprio figlio?
Lightning poteva capire i signori Rhapsods, infondo l'amore per i propri bambini è incondizionato, soprattutto quando si fanno scelte sbagliate per proteggerli.
« Vorrei che andaste lì ad investigare. Lui verrà con voi. »
Lo sguardo del Direttore si posa su un uomo in giacca e cravatta, capelli lunghi raccolti, tipici tratti di Wutai e postura estremamente composta degna di di ciò che era, un Turk.
« Tseng, dei Turks. »
Un uomo estremamente pragmatico, non c'era altro modo per descrivere Tseng che sembrava trasudare professionalità da tutti i pori, cosa che colpì entrambi i SOLDIER soprattutto perchè era la prima volta che uno dei Turks li accompagnava per una missione.
« Fatemi sapere quando siete pronti. »
La ragazza fa cenno di si con la testa, nel frattempo va al piano di ricerca e sviluppo poiché il Hope Estheim voleva consegnarle il suo personalissimo regalo di compleanno: l'uniforme con il design da lei scelto. Aveva scelto il design più coprente, quello che secondo lei l'avrebbe protetta al meglio con quel particolare tessuto. Essa era composta da pantaloncini corti e una top decorato in oro, la cintura che portava il simbolo di SOLDIER, lunghi stivali e guanti, il tutto in nero, il colore dei 1st class.  Una volta indossato, la ragazza tornò sù da Tseng assieme a Zack per comunicare che finalmente i due erano pronti per partire. « Pronti a partire? » chiede l'uomo ad entrambi
« Una missione di investigazione, eh? Sarà una passeggiata. »
« Me lo chiedo... In origine, questa missione era stata assegnata a Sephiroth il che signica che un caso di massima importanza. State all'erta, o fallirete. »
Suonava quasi come una minaccia, il che fu come una specie di campanello d'allarme per lei: andare lì significava avere a che fare con qualcosa di davvero complicato e la ragazza sperava di non dover incontrare anche suo padre.
« E Sephiroth? » Chiede Zack che nel frattempo era rimasto piuttosto sorpreso dalla notizia ricevuta dal Turk « Si rifiuta di andare, a quanto si dice. » risponde l'uomo tranquillamente.
« Non è possibile! Lo viziate troppo! »
« Zack... Per favore... » lo esorta la rosata, che avrebbe tanto voluto evitare di sentire un certo tipo di commenti: certo, l'argenteo non è stato proprio corretto nei loro confronti a scaricargli addosso una sua missione, ma non era un atteggiamento maturo sparlare dietro la gente.
« Perchè non glielo dici in faccia? » dice Tseng con un risolino divertito sul volto, mentre Zack squote la testa esprimendo il suo disappunto.
 


Banora era esattamente come l'aveva lasciata: pacifica, tranquilla e soprattutto piena di Bianche di Banora. Vederle le faceva venire la voglia di tornare a casa il prima possibile e fare la torta con sua sorella, infondo la cara Gillian Hewley, la madre di Angeal, aveva fatto in modo di mandarne un po' alle ragazze ora che poteva permettersi di fare qualche cosa in più grazie al lavoro del figlio. Tuttavia doveva concentrarsi sulla missione, ovvero cercare di recuperare Angeal Hewley e Genesis Rhapsodos e l'equipaggiamento rubato al dipertimento scientifico della compagnia. Il trio era riuscito a farsi strada fino alla piazza principale, dopo essere stati attaccati da alcune copie di Genesis e da una grossa macchina, ora Tseng era andato a controllare una tomba che sembrava essere molto recente mentre i due si sarebbero diretti verso la casa di Gillian Hewley.
« Controlliamo prima che ci siano altri cittadini. » aveva detto Lightning che voleva assicurarsi la salvezza di tutti i residenti della piccola città. Non trovarono nessuno se non nemici ad attenderli alle porte delle case, tranne in una dove vennero accolti in maniera alquanto particolare. 
« WUUUUUUUUAAAAAATAAAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!! »
Poco ci mancava che la rosata si prendesse un retino in testa, la voce che aveva pronunciato quel suono fastidioso era una ragazza dal vestiario alquanto eccentrico, i capelli rosa scuro e i brillanti occhi verdi. Riprese quella specie di retino che aveva in mano e tornò ad urlare impazzita.
« VIAAAAAAAAAAAHHHHHH!!!!! SPARITEEEEEEEEEEHHHH!!!! »
« Ehi, Calma! Si può sapere che ti prende? » chiede Zack cercando di evitare l'ennesimo retino in faccia. A questo punto la SOLDIER decise che ne aveva abbastanza, prese il retino dalle mani della giovane e lo spezzò « Piantala, non siamo con l'armata di Genesis! »
« Guarda che lo so! » dice la ragazzina stizzita, mentre la su espressione passa da estremamente arrabbiata a estremamente sorpresa « Ma io ti conosco! Sisisisisi, tu sei la sorella maggiore di Serah. Lightning! »
Come faceva a conoscere lei e sua sorella?
Qualcosa non andava.
« E tu saresti...? »
« Vanille Oerba Dia! Ciao! »
Ah, allora era lei la famosa amica di Serah, quella che era scomparsa, allora stava bene... Ma cosa ci faceva qui a Banora? Qualcosa le diceva che Genesis l'aveva rapita, per quale motivo tuttavia le era sconosciuto e l'unica preoccupazione della donna era portarla al sicuro. 
« È pericoloso per te restare qui, seguici ti porteremo al sicuro. »
« NO! » grida di nuovo la ragazzina, quasi uccidendo un timpano al povero Zack « Io... Io non posso venire con voi... Vedete, una persona molto importante per me sta male e non posso lasciarlo da solo. Sono l'unica che può fare qualcosa, perciò mi dispiace ma non vi posso seguire. »
Si poteva percepire chiaramente una certa determinazione nelle sue parole, unita alla consapevolezza che sicuramente non li avrebbe mai seguiti neppure se l'avessero presa di peso e fatta salire sull'elicottero.
« I tuoi amici sono preoccupati per te, Vanille. » dice la SOLDIER, cercando di suonare per lo meno un po' preoccupata « Lo so, ma... Sono sicura che capiranno. Puoi dire loro che sto bene? Magari si sentiranno meglio. »
Con un cenno di sì del capo, la ragazza lascia il rifugio di Vanille e si dirige con Zack verso la casa di Gillian.
« Che strana ragazza! » 
« Sì, senza ombra di dubbio. Tuttavia se è qui per aiutare qualcuno, non possiamo costringerla a venire con noi. »
Finalmente entrarono nella piccola ma comoda casetta degli Hewley: era un'abitazione spoglia, senza tanti lussi nonostante potevano effettivamente permetterseli, l'ingresso collegato alla cucina che fungeva da sala da pranzo al cui tavolo era seduta Gillian.
« Ehm... salve, signora. Lei è per caso la madre di Angeal? » chiede cordialmente il ragazzo, mentre la donna lo guarda alquanto curiosa.
« Non sarai mica... Zack, il cucciolo? »
Lightning si lasciò sfuggire una risata divertita, mentre il povero Zack cercava di rimanere il più composto possibile, la situazione lo stava imbarazzando parecchio.
« C-Come mi scusi? »
« Mio figlio mi ha scritto di te una volta. Zero attenzione, irrequieto come un cucciolo. »
« Grazie tanto, Angeal... » sospira Zack terribilmente deluso.
« E' un piacere rivederti, Gillian. » Lightning le sorride e si avvicina alla signora, sistemandole gentilmente lo scialle verde che aveva sulle spalle « Non siamo con Genesis, la situazione non è delle migliori. Vuoi che ti prepari qualcosa di caldo? »
La donna scuote la testa e sorride alla ragazza, apprezzando la cura e la gentilezza che aveva messo nei suoi gesti. Tornò a stringersi nel suo scialle, sospirando amaramente: era palese che neppure a lei piaceva questa situazione, ma non poteva farci gran che infondo non poteva combattere. 
« Genesis è venuto qui un mese fa, con un esercito di suoi compagni. Hanno iniziato a reclamare la vita di molti abitanti della città. Genesis... Un tempo era un così bravo ragazzo... » 
Che tipo di persona era questo Genesis?
Sia Lightning che Zack non riuscivano ad inquadrare del tutto questo individuo, ma una cosa era certa: quest'uomo era meschino e crudele.
Come si permetteva di uccidere delle persone innocenti?
E senza una valida ragione.
« Per quanto riguarda Angeal? » chiede questa volta Lightning. 
« Tuo padre è venuto qui. Tuttavia, ha lasciato qui la sua spada ed è uscito. » Alle parole di Gillian, Zack e Lightning si girano e notano la grossa spada che il loro maestro di solito si portava appresso « Quella spada rappresenta l'onore della nostra famiglia. »
Non glielo aveva mai detto, ne' a lei ne' a Zack ma erano entrambi d'accordo che doveva essere quello il motivo per cui Angeal non usava mai quello spadone, infondo teneva all'onore più di ogni altra cosa.
« Lasci che ci pensiamo io e Light ad Angeal. Lei dovrebbe andarsene e nascondersi da qualche parte. » dice Zack palesando la sua preoccupazione, al quale la signora non da moltissimo peso « Non preoccupatevi. Genesis non può farmi del male. » 
Lasciarono Gillian Hewley per raggiungere Tseng su di un'altura che dava su una fabbrica, la possibile base operativa di Genesis e dei suoi sottoposti. Il Turk gli aveva avvisati che era possibile entrare al suo interno dall'altro, in modo da infiltrarsi senza dover caricare all'entrata della fabbrica. 
Lo raggiunsero velocemente, facendo piazza pulita dei nemici che si erano palesata dinnanzi a loro. 
« I genitori di Genesis erano in quella tomba. » fu una notizia davvero agghiacciante, ma come Tseng disse successivamente non si poteva pretendere azioni razionali da parte del ex-SOLDIER 1st Class « E riguardo ad Angeal? »
« Non era in casa. » dice il moro sconsolato « Ma per favore, dacci del tempo! Se possiamo convincere Angeal, forse anche Genesis potrebbe tornare! »
Tutto ciò non fece che strappare un dolce sorriso sul volto di Lightning, ancora una volta ebbe la prova di un ragazzo che crede che in ognuno di noi ci sia ancora del buono, che le cose possono cambiare in favore se ci si impegna ma il mondo era un luogo assai distante dal modo di vedere del 2nd Class. 
« Adesso capisco perché Sephiroth vi scelto. Genesis e Angeal, loro erano i suoi unici amici. Non voleva affrontarli, ecco perché ha rifiutato la missione. Conta su di voi affinché li riportiate indietro. »
Davvero contava su di loro?
Lightning voleva pensare che la visione di Tseng fosse giusta, la rincuorava sapere che l'argenteo le aveva dato un po' di fiducia e le donava la giusta dose di determinazione che necessitava per completare questa delicata missione. 
I tre riuscirono ad entrare all'interno della fabbrica, grazie al tetto di vetro infiltrarsi fu un gioco da ragazzi ma non senza essere scoperti: vennero subito attaccati da tre scagnozzi di Genesis, ma Zack e Lightning sapevano come comportarsi contro di loro.
« Tseng, vai avanti. » dice la SOLDIER estraendo la sua nuova e splendida katana « Ci pensiamo io e Zack a questi tre. »
Il Turk armato di pistola, non si fece ripetere la cosa due volte, corse dritto verso il piano di sotto mentre Zack e Lightning ingaggiavano i nemici che vennero sconfitti velocemente. 
Il duo di SOLDIER raggiunse Tseng che nel frattempo aveva raggiunto una stanza con un computer, disse che era quello il luogo dove venivano prodotte le copie e che al piano di sopra probabilmente c'era Genesis. Lightning e Zack procedettero con cautela, non sapevano cosa aspettarsi dall'ex SOLDIER e quando lo raggiunsero furono accolti da qualcosa di inaspettato. 
 
« L'infinito del mistero è il dono della dea. 
Perciò lo cerchiamo e andiamo verso il cielo. 
La superficie dell'acqua si increspa. 
L'anima vagante non conosce requie. »
 
Finalmente Lightning e Zack incontrarono il famoso disertore, Genesis. Se ne stava seduto a leggere il suo poema, come se niente di strano stesse succedendo in quel momento. La prima impressione che la ragazza ebbe del rosso... Non fu delle migliori: aveva l'aria di essere arrogante, fastidioso e spaccone, il genere di uomo che avresti preso volentieri a pugni in faccia. Il suo tono di voce era irrimediabilmente insopportabile, così come l'accecante color vermiglio del suo cappotto. 
Fa un sorrisetto quando vede i due SOLDIER e si gira verso di loro. 
« A cuccia, Zack il cucciolo. » dice lui prendendo il povero moro palesemente per i fondelli « Oh, salve Thunder Lady. Non mi aspettavo di veder anche te! »
La donna lo squadrò glaciale: nessuno si poteva permettere di darle soprannomi senza permesso, soprattutto per schernirla. Tseng entrò esaminando un grosso macchinario contenente una delle copie di Genesis, il che confermava i sospetti dell'agente Wutaiano che si rivolse al Genesis. 
« Alla tomba vicino alla casa... Abbiamo trovato anche i resti dei nostri uomini. »
« Non ci è voluto molto a convincerli a fare dei rapporti falsi. Solo delle minacce innocue... »
« Lo avrebbero fatto comunque! » interviene Zack parlando con tono duro « Almeno i tuoi genitori, per lo meno. »
Genesis si alzò stizzito, a quanto pare il moro doveva aver toccato un tasto dolente. 
« I miei "genitori" mi hanno tradito. Mi hanno tradito sin dall'inizio. »
A quel punto, Lightning camminò lentamente verso di lui, i suoi occhi gelidi puntati verso quelli verdi dell'uomo. 
« Ma davvero? Allora se ti hanno tradito, perché ti sei preso il disturbo di seppellirli? »
La ragazza sembrava aver colpito nel profondo il rosso, egli la guardò truce mentre la sua mano destra iniziava ad illuminarsi di una flebile luce arancione. 
« Voi cosa ne sapete? LECCAPIEDI DELLA SHINRA! »
Con una potente magia di tipo fuoco, Genesis atterrò Tseng che finì contro il macchinario che creava le copie. 
Accadde tutto troppo velocemente per Lightning e Zack per capire, non si aspettavano ciò è sembrava di vedere le cose a rallentatore: Angeal fece la sua comparsa, prese ma spada del moro senza che se ne accorgesse e si piazzò davanti a Genesis che sorride compiaciuto. 
« Benvenuto, collega. » il suo ghigno scomparve quasi nell'immediato, Angeal puntò la spada d'ordinanza SOLDIER contro di lui che sospirò amaramente « Capisco. Vedo che hai fatto la tua scelta. Rispetto i tuoi desideri, amico mio. »
A questo punto inizia a camminare lentamente, il suo tono poetico e morbido si fa leggermente più duro quando si avvicina ad Angeal. 
« Ma puoi davvero vivere da quel lato? »
Genesis riesce ad andarsene. 
Lightning e Zack hanno osservato la scena paralizzati dall'arrivo del loro mentore dal quale pretendono delle ovvie spiegazioni, vogliono capire cosa diavolo sta succedendo e perché abbia tradito SOLDIER. 
Lui un uomo così rispettabile. 
Lui un uomo così leale.  
Lui un uomo così pieno d'onore. 
Che parte aveva preso se li aveva lasciati?
Troppe domande e poche risposte, dunque i due ragazzi avrebbero dovuto cavarsela da soli se volevano una dignitosa spiegazione. Mentre tornavano verso la casa di Gillian, Tseng li informò che la ShinRa aveva deciso di bombardare la cittadina di Banora, poiché essa era una prova di mala condotta da parte della compagnia e andava eliminata. 
Bisognava dunque salvare la signora Hewley e Vanille, altrimenti sarebbero morte istantaneamente. 
Tseng alla fine disse di essere riuscito a prendere un po' di tempo, abbastanza da permettere ai SOLDIER di far evacuare la città. 
Tuttavia, una volta raggiunta la loro destinazione, trovarono un'amara sorpresa ad attenderli: Gillian Hewley era distesa per terra, come se fosse caduta dalla sedia ed era completamente priva di vita. 
Ciò inorridì Zack oltre ogni misura, ma lo fece andare pure in escandescenza quando vide Angeal dietro di lui osservare il corpo inerme della madre. 
« COSA DIAVOLO HAI FATTO ANGEAL?! » il giovane prese per il colletto l'uomo, scaraventandolo fuori con un pugno « È questa la tua idea di onore? »
Lightning, che intanto si era avvicinata al corpo di Gillian per esaminarlo. Notò che più in là c'era un bicchiere di vetro che era rotolato verso la credenza, poiché non vi erano segni di colluttazione o da taglio sulla donna, la conclusione della ragazza fu chiara: suicidio. 
Si alzò, e raggiunse Zack mentre i suoi occhi si posavano sul padre adirato e a terra. 
« Mia madre non poteva continuare a vivere. E neppure può il figlio. » dice Angeal rialzandosi da terra.
Zack non riusciva a capire, quelle parole erano così criptiche e lo stavano confondendo ancora di più. 
« Di che diavolo stai parlando?! Cosa sta succedendo qui? » domanda Zack ancora più confuso, mentre Lightning si avvicina a lui cercando di farlo calmare. In quel momento però, comparve Genesis che parlò nuovamente con il solito tono poetico. 
« Te l'ho detto. Non puoi più vivere da quel lato. » 
Angeal se ne andò, subito Zack lo seguì ma il rosso gli fece subito lo sgambetto facendolo cadere a terra. Questa cosa non successe con Lightning, che gli puntò la sua nuova katana alla gola. 
« Bella spada. » dice l'uomo « Ma a me è stato detto che prediligevi il gunblade. »
La donna portò gli occhi verso la sua arma capace di trasformarsi, che era ben assicurata alla sua schiena. 
Mai e poi mai si sarebbe separata da lei, era il suo gioiello il primo regalo di suo padre. 
« È un regalo. » dice lei senza scomporsi « Ho una domanda da porti: la ragazza che stava nella casa... »
« Intendi Vanille? » risponde subito Genesis. 
« Sì. Voglio sapere perché è con voi. »
Il rosso fa un respiro profondo mentre osservai Zack tentare di raggiungere l'ormai lontano mentore. 
« Mi ha seguito. » dice lui tanto semplicemente, confermando la teoria di Lightning « Ma è normale, infondo è la mia ragazza. »
Ci rimase di stucco, sua sorella non le aveva mai detto che Vanille e Genesis si frequentavano, forse perché avevano mantenuta segreta la loro relazione. 
« Non preoccuparti per lei. L'ho fatta portare al sicuro. » 
« Lo spero per te. » lo sguardo truce si Lightning non spaventò l'uomo, che prese dalla sua tasca una materia evocativa mentre iniziava a recitare Loveless. 
«  Amico mio, voli via adesso? Verso un mondo che ci disprezza entrambi? Ti attende soltanto un triste domani. »
Zack cercava di farlo stare zitto, ma ovviamente Genesis lo ignorò mentre sul suo viso si faceva largo un sorrisetto beffardo. 
« Non vedo Sephiroth oggi, ma sarete all'altezza? »
« Allerta: rilevata presenza di una forte materia evocativa. »
Lightning non aveva tempo per stare dietro alla follia si quell'uomo, doveva raggiungere suo padre e chiedergli spiegazioni, dunque chiese a POD di aiutare Zack durante lo scontro con l'evocazione. 
La ragazza corse, il più velocemente possibile aveva assolutamente bisogno di raggiungere Angeal ad ogni costo. 
« Papà! » lo chiamò lei, vedendolo nei frutteti raggiungendolo « Voglio sapere. Perché te ne sei andato?! » 
I suoi occhi si fecero lucidi, il suo cuore iniziò a battere velocemente e le sue mani a sudare.
« Io... Io non posso più prendermi cura di voi, Light. » dice lui amareggiato, mentre la sua mano destra si stringe in un pugno. 
« PERCHÈ?! » fu un grido disperato, ciò che le era stato detto non era una risposta sufficiente per la giovane guerriera dal cui viso sgorgavano lacrime di dolore « PERCHÈ CI VUOI ABBANDONARE?! »
Erano coltelli.
Quelle parole erano delle coltellate al cuore di Angeal, che dovette fare appello a tutto il coraggio per spiegare alla ragazza che quello che stava facendo, era soprattutto per lei e Serah. Si avvicinò alla ragazza, consegnandole un pacchetto bianco decorato con un nastro rosso, le prese le mani mentre anche dai suoi occhi scesero lacrime di tristezza. 
« Io non vi voglio abbandonare... » dice lui cercando di essere il più composto possibile « Semplicemente ho paura di me stesso, ho paura di quello che posso fare se qualcosa andasse storto. » 
Le stava proteggendo?
Cosa voleva dire con quelle parole?
La abbracciò, come farebbe un padre con la propria figlia sperando che capisse le voleva bene e che non l'avrebbe mai abbandonata. 
A Lightning bastò quell'abbraccio, comprese che forse le cose erano più complicate di quanto sembravano e spostò il suo sguardo sul pacchetto.
« Buon compleanno, Light. » dice l'uomo prima di andarsene e raggiungere una donna alta, vestita con un sari blu e armata di lancia. Insieme andarono via da Banora che in poco tempo venne bruciata e ridotta a un cumulo di macerie. 
La rosata e il moro non potevano fare altro che osservare il tutto bruciare, mentre dentro i loro animi si faceva strada un dubbio: cos'è l'onore di SOLDIER?
 
 
« Certo che sei proprio uno stronzo. »
« Ci ho pensato molto prima di andarmene, non l'ho fatto perché non mi interessa più il loro destino. »
« Anche mio padre disse la stessa cosa, solo che poi gli ho piantato la mia lancia su per il culo, quando ho potuto. »
« Sei sempre così violenta? »
« Devo esserlo. Per Etro, è così che sono fatta. E dimmi, a te va bene che le cose siano così? »
Angeal scuote la testa, guardando la donna che gli sorride con malizia. L'uomo sospira, mentre rivolge il suo sguardo alla sua città ormai bruciata dalla ShinRa. 
« Allora perché non cambi le cose, Angeal? »
« Perchè... Perchè non posso, Fang. »
 
 
Note d'autore: CI SONO RIUSCITA!!!!
Fine ora questo è stato il capitolo più LUNGO che scritto, davvero denso di cose e di nuovi personaggi che vengono introdotti. 
Mi spiace solo per la questione di Lightning che viene ferita da Ifrit, quella è una cosa al quale non ero del tutto sicura ma mi serviva per lanciare la prima bombshell. 
Ho intenzione di incentrare i prossimi capitoli sul rapporto alcune coppie, la prossima è super telefonata mentre a breve forrei concentrarmi su Aerith e Zack che personalmente amo e adoro ~
Forse lo avrete notato ma ho deciso di dare dei titoli ai capitoli della fic, sembravano abbastanza spogli lol

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Capitolo 5
*** [Part I: Crisis] You are [not] scared ***


You are [not] scared - Is what you feel, Love?
[5]
[ Organization XIII - Kingdom Hearts II OST https://youtu.be/_u0PZJQqUXE ]
 
Una stanza nera. 
Al centro un tavolo a forma di U, seduti ci sono tre uomini: un ragazzo dai fluenti capelli argentati, un signore magro, anziano ed al centro un uomo vestito di nero, con una maschera sul volto. 
Davanti al tavolo si trova una quarta figura, alta e con abiti neri come la stanza. Sta in posizione composta, come il soldato che è. 
All'improvviso, l'individuo al centro del Tavolo inizia a parlare. 
« Unità SOLDIER numero 2 tipo E, abbiamo richiesto la tua convocazione per illustrarti il compito che da oggi, fino a nuovo ordine, ti verrà affidato. Il mio nome è Zorah, mi sono occupato di questo progetto assieme alla dottoressa Dia. Se hai delle domande, per favore falle adesso. »
La persona al centro scuote la testa, prega Zorah di andare avanti e di rivelare in cosa consisterà il suo compito. L'uomo fa un sospiro e si appoggia allo schienale, mette le sue mani intrecciate sul tavolo e ricomincia a parlare. 
« Molto bene. Procediamo dunque: come ti abbiamo spiegato in precedenza, ad ognuno di voi è stato affidato un SOLDIER tra i migliori del tipo G ed S. Vorrei assegnarti all'unità 1S: devi proteggerlo, ma al tempo stesso devi impedire che lui abbia accesso a informazioni riservate superiori alla classe A. È tutto chiaro? »
La figura fa un cenno di si con la testa, il ragazzo giovane fa un sorrisetto beffardo mentre l'uomo anziano prende appunti. La figura pone una domanda a Zorah, chiede cosa dovrebbe fare se per caso 1S dovesse riuscire ad avere accesso ad informazioni riservate superiori alla Classe A. 
« Dovrai ucciderlo, 2E. » dice tassativo Zorah.
« Non penso di poterlo fare. » risponde prontamente la figura, rimanendo composta. 
« L'unità SOLDIER numero 1 di tipo S non può morire con processi standard, di conseguenza puoi tranquillamente ucciderlo, penseremo noi a rimetterlo in sesto e a cancellare i suoi ricordi. Basta fare in modo di non danneggiare troppo il suo corpo. » spiega tranquillamente Zorah, mentre la figura decide di accettare l'incarico. 
« Ottimo. Ricorda, se dovessi rivelare informazioni riservate a lui o dovessi non essere in grado di compiere la tua missione, ci saranno pesanti conseguenze. 
Gloria all'umanità! »
« Gloria all'umanità. » risponde la figura prima di congedarsi ai tre scienziati, poi esce dalla stanza. 
« Avevi ragione, questo prototipo è estremamente interessante. » dice l'uomo anziano con un risolino, sistemandosi gli occhiali. 
« 2E ha una grande capacità di adattamento, prende le sue decisioni con rapidità e la sua forza in combattimento è al pari di 1S. Svolgerà senza problemi l'incarico. »
 
« Cosa significa legarsi a qualcuno?
Me lo sono chiesta spesso ultimamente, in fondo non possiamo fare a meno dei legami. Siamo intrappolati in un labirinto di relazioni: che si tratti solo di sguardi o di una semplice conversazione alla fine leghiamo noi stessi al prossimo. 
In un modo o nell'altro. 
Ma cosa significa legarsi a qualcuno?
Avere un legame indissolubile ed inscindibile con quel qualcuno... Come è possibile crearlo?
Forse mi sto avvicinando alla risposta... E spero di trovarla. »
 
 
[Memories of the Dust - NieR: Automata OST https://www.youtube.com/watch?v=5SW1Zy6-EDw ]
 
Correre con i tacchi, per quanto comodi potevano essere, non era una cosa piacevole. Eppure era così che la SOLDIER 1st Class Lightning doveva muoversi, anche perché quella era la sua uniforme, scelta appositamente dal Presidente ShinRa.
Ebbene sì, non aveva più quella coprente uniforme che le era stata fatta scegliere, ma qualcosa di terribilmente imbarazzante e confortevole al tempo stesso: un abito riccamente decorato, con disegni argentati sulla gonna che possedeva un ampio spacco sulla gamba destra, guanti bianchi decorati di piume nere, uno stranissimo scollo sulla parte davanti del vestito e un'altrettanto scollo sulla schiena. Calze e lunghi stivali completavano quel look in nero che lei stessa trovava imbarazzante e poco piacevole da portare tuttavia, parole testuali del presidente, con l'uniforme precedente non sarebbe risaltata nei poster promozionali dei SOLDIER.
Era indicibile che l'avessero costretta a cambiare solo per questo motivo, ma a decidere era il Presidente e dunque non poteva lamentarsi di ciò. Il tutto era reso ancora più imbarazzante dal fatto che il suo compagno di missione fosse un uomo, e non uno qualsiasi: Sephiroth.
« Va tutto bene? » inciampata sulla sabbia, Lightning venne prontamente afferrata dal compagno di missione « Sì, devo solo abituarmi a queste scarpe. »
Aveva una marea di pensieri per la testa: Dicembre era passato velocemente, così come metà Gennaio, nel frattempo Serah aveva deciso di cambiare direzione e di rendersi utile entrando nei Turks. Gli eventi a Banora e la dipartita di Angeal l'avevano posta davanti ad una scelta: o continuare sulla sua strada o rendersi davvero utile per sua sorella. La cosa aveva infastidito parecchio la SOLDIER che non voleva che la sorellina si mettesse nei guai, ma alla fine fu convinta da Tseng che le assicurò che avrebbe fatto tenere sott'occhio Serah.
Dunque eccola lì, a pensare all'incolumità della sua inesperta sorellina, e al tempo stesso al suo imbrazzante look sperando che qualcuno non veda qualcosa di troppo.
« Attenzione: presenza di biomacchine di classe Goliath, rango B confermata»
A parlare fu il nuovissimo supporto tattico unità POD 153, che era stato appena assegnato a Sephiroth per essere provato nella missione corrente, nelle lande desolate di Midgar.
« Ecco i nostri bersagli. » dice la ragazza una volta raggiunta una delle alture del luogo: si potevano chiaramente vedere delle grosse macchine ominidi, altro quanto un edificio a due piani, che camminavano lentamente al di sotto della posizione dei due SOLDIER.  
« Vogliamo andare? » chiede Lightning, aspettando una risposta dal suo superiore. Nonostante fossero SOLDIER 1st entrambi, Sephiroth era un Generale mentre invece Lightning solo Maggiore. 
L'argenteo fa cenno di sì con la testa, dunque insieme alla collega saltano giù aggrappandosi ai loro POD. Le machine si accorgono della loro presenza e ovviamente attaccano: con i loro pesanti ma potenti arti superiori, le biomacchine cercano di schiacciare i SOLDIER e di allontanarli. Tuttavia i due si rivelano essere estremamente preparati ed in quattro e quattr'otto, distruggono le grosse biomacchine che cadono al suolo prive di vita. 
« Nemico eliminato. Possiamo tornare. » dice la SOLDIER al collega, tornando verso Midgar. 
 
 
 
« Allerta: rilevata presenza di un'ulteriore biomacchina di classe Goliath, di rango A. »
Alle parole del POD di Lightning, dal terreno si sollevò un grosso polverone, dove uscì una gigantesca biomacchina composta da cinque grosse sfere unite insieme in modo da creare un serpente. La testa della macchina si avvicinò ai due SOLDIER, squadrandoli viperica, dopo di che saltò lanciandosi sottoterra riemergendo con le parti staccate che iniziarono ad agire autonomamente. Il duo di SOLDIER ingaggiò subito lo scontro, cercando di mettere fuori gioco la macchina. Se avesse raggiunto la città avrebbe seminato il panico, dunque era compito dei due evitare che ciò avvenisse. 
« È resistente! » afferma Sephiroth, sorpreso di constatare che la sua arma non aveva alcun effetto. Di solito affettava senza problemi le biomacchine, ma questa sembrava avere qualche scudo a proteggerla. Fu allora che alla ragazza venne in mente un'idea, forse l'unica che poteva salvare entrambi. 
« Sephiroth, cerca di distrarre la macchina, io devo richiedere una cosa al quartier generale. »
L'argenteo non capì esattamente cosa volesse dire la sua collega, ma decise di fidarsi di lei. 
« Qui è l'unità SOLDIER 1st Class Lightning, richiedo l'utilizzo del prototipo 101 per questa missione. »
Sephiroth era confuso, che razza di strano oggetto voleva utilizzare la sua collega? 
Le creazioni di Hope Estheim erano spesso bizzarre e spesso poco sicure, lo aveva constatato lui stesso sulla propria pelle ed il piano della donna gli sembrava molto efficiente.  
« A-Aspetta, Lightning! Il prototipo 101 non è ancora stato provato sul campo, solo perché sei riuscita nelle simulazioni non significa che nella realtà le cose vadano bene! »
L'argenteo si sentì stranamente sollevato dalle parole del dottor Estheim, tuttavia la sua collega insistette per avere questo strano e misterioso marchingegno. Certo, non se ne doveva preoccupare dato che una gigantesca biomacchina lo stava attaccando, tuttavia la preoccupazione c'era bisognava ammetterlo. 
La ragazza era riuscita ad ottenere l'autorizzazione per ricevere questo fantomatico prototipo, Sephiroth la vide scattare verso l'altura poco più avanti mentre da dietro di lui si sentiva il suono di un motore di un jet. 
Quando con la coda dell'occhio vide la fonte del suono, il generale stentò a crederci: sull'altura era atterrato una specie di robot privo di pilota, con due alinbianche e nere, un'arma da fuoco e una spada meccanica. 
Che razza di cianfrusaglie aveva messo insieme Estheim?
La giovane entrò all'interno del velivolo, che spiccò il volo in pochi istanti pronto a dirigersi verso la posizione del nemico che aveva circondato Sephiroth. 
« Richiedo l'utilizzo del programma avanzato di Hacking. »
Intanto la donna stava scaricando sui computer della sua "macchina volante" quello di cui aveva bisogno per bypassare le difese della biomacchina, un'avanzato programma di hacking. Lo utilizzò immediatamente, disabilitando gli scudi della macchina e permettendo dunque a Sephiroth di attaccare. Questo però ebbe anche un effetto collaterale: la grossa macchina si accorse di quello che Lightning aveva fatto, dunque si lanciò su di lei circondandola con tutte le teste. 
« Allerta: attacco ad impulsi in arrivo. Proposta: attivare scudo anti-impulso. »
Era quello che voleva fare, se l'attacco non arrivò prima che potesse fare qualsiasi cosa. 
« LIGHTNING!!! » gridò preoccupato il 1st Class, che vide la collega scomparire in un fascio di luce accecante. 
Quando Sephiroth riaprì gli occhi, vide che, miracolosamente, la ragazza era sopravvissuta. Se l'era vista brutta, ma era riuscita attivare lo scudo e a distruggere una delle gigantesche sfere che componevano la macchina. L'uomo tirò un sospiro di sollievo, mentre tornò a combattere contro quella gigantesca cosa che poteva finalmente affettare come si deve, supportando Lightning che riuscì a schivare dei proiettili con una straordinaria manovra evasiva. 
Finalmente, grazie agli sforzi combinati dei due SOLDIER, il Goliath venne distrutto. 
La ragazza iniziò la sua discesa verso il collega, che aveva un'espressione sollevata sul volto. 
« Vedo che sei ancora fra noi! » dice scherzoso l'argenteo sfoggiando un bel sorriso. 
« Già. Non avevo alcuna intenzione di farmi salvare una seconda volta da te. Anche se devo ammetterlo: sono stata fortunata. »
« Fortunata? In che senso? »
« Pensavo che l'attacco ad impulsi mi avrebbe investita in pieno, la prima reazione che ho avuto è stata quella di colpire con i proiettili le teste ed il caso a voluto colpissi quella principale causando un delay nella risonanza degli impulsi. Questo mi ha permesso di ottenere il tempo necessario per attivare gli scudi. »
Aveva ragione, era stata molto fortunata ma il fatto che si fosse esposta un po' troppo era un dato di fatto. Poteva morire, se l'attacco ad impulsi del nemico avesse avuto successo lei sarebbe morta e più l'argenteo ci pensava e più aveva... Paura. 
Era la prima volta che gli succedeva, non aveva mai avuto questo genere di timori eppure questa volta era diverso: si era preoccupato per qualcuno, qualcuno che non era un suo amico stretto. 
"Cos'è questo sensazione?" Pensava il SOLDIER cercando di trovare della logica nel suo animo. 
« Lightning, questa volta hai avuto fortuna, ma cerca di non essere così spericolata anche la prossima volta. Ok? » 
A quelle parole, la ragazza mosse il capo verso destra guardandolo con tranquillità. 
« L'importante è aver compiuto la missione. »
Razionale. 
Proprio come l'aveva sempre descritta Angeal. 
Tuttavia Sephiroth sapeva che il Maggiore SOLDIER 1st class Lightning non era così, poteva cercare di apparire fredda quanto voleva, ma sapeva che era una persona differente da come si mostrava in missione. 
« Ero solo... Lascia stare. Piuttosto... Ti va di venire a cena da me stasera? »
Quella domanda così improvvisa fece cambiare atteggiamento nel Maggiore, non si aspettava di ricevere un invito simile stando sopra una "macchina che vola". Sorrise al suo superiore, facendo scomparire quel velo di meccanicità che le si era appiccicato addosso come colla. 
« Ti ringrazio, mi farebbe molto piacere. »
Serah avrebbe capito, anche perché continuava a dirle che doveva trovare il tempo di fare qualcosa di diverso rispetto ad allenamenti o missioni per conto di SOLDIER. Si congedò al collega, dicendogli che sarebbe passata da casa sua per le otto e mezza, poi si librò nel cielo per raggiungere il quartiere generale. Sephiroth invece venne prelevato con l'elicottero, la ShinRa non lo avrebbe di certo fatto tornare indietro a piedi. 
 
 
[13 Febbraio 0001 - Base Militare ShinRa di Junon]
 
Erano passate due settimane da quando il generale aveva invitato Lightning a cena. Avevano passato una splendida serata, anche se la donna aveva rimproverato l'argenteo per il suo scarso regime alimentare fatto solo di ramen istantaneo e cibi precotti. 
Erano usciti insieme per altre due volte, una per il pranzo e un'altra a cena da Lightning dove gli aveva cucinato qualcosa di sano e sostanzioso. 
Non poteva credere che il generale SOLDIER 1st Class Sephiroth mangiasse cosi tante schifezze e al tempo stesso a mantenere una linea così perfetta: era anche vero che aveva sempre qualche missione da fare, ma non poteva andare avanti in questo modo, gli servivano energie per combattere almeno era questo che pensava il Maggiore. 
Quel giorno la donna si sarebbe occupata di sorvegliare il Presidente durante una conferenza stampa molto importante, o almeno avrebbe dovuto visto che AVALANCHE aveva attaccato ieri sera e aveva messo in pericolo la vita del presidente. Doveva dunque controllare che non portassero via le attrezzature dedicate all'esposizione del giorno successivo, il dottor Hope Estheim stava facendo un ultimo controllo accompagnato dal Maggiore. 
« Prototipo 101.  Prototipo 102. Prototipo 103. Prototipo 104. Prototipo 105. »
« Dottore, è tutto apposto? » chiede gentilmente la ragazza allo scienziato « Si si, mi sembra di sì. » risponde lui sospirando « Ma sai com'è il presidente: se non è tutto perfetto e come vuole lui, da di matto. Inoltre gli hanno pure sparato ieri sera, quindi sarà ancora più di cattivo umore. »
Vero, i Turks non erano riusciti a tenere sotto controllo la situazione e di conseguenza tutto era andato a rotoli. Tuttavia la SOLDIER poteva capirli, erano stati mandati dei nuovi tipo di combattenti potenziati contro di loro ed è difficile combattere contro un nemico di cui non si conoscono le debolezze. 
 
[Birth of a Wish - NieR: Automata OST https://youtu.be/z49X4rpxdQE]
Ad un certo punto, POD notificò la ragazza di una chiamata da parte di un numero sconosciuto. La donna accettò, curiosa di sapere chi aveva deciso di chiamarla e rimase molto sorpresa quando il suo interlocutore rivelò la propria identità. 
« Ehi, pronto! Sono Reno, dei Turks. È il telefono del Maggiore Lightning? » la voce del ragazzo era un po' annoiata, ma il timbro era inconfondibile: era proprio lui, il rosso rompipalle dei Turks. 
« Si Reno, sono il Maggiore. Posso sapere il motivo di questa chiamata? »
« Beh... Ecco... Non saprei come dirglielo ma... Insomma la situazione, la situazione non è carinissima... È pessima cioè... È tragica... È... »
« Una situazione di merda, giusto? »
« Esatto! Mi ha tolto le parole di bocca Maggiore! »
La donna stava iniziando a spazientirsi, Reno era sempre stato un po' così ma se la situazione era grave non poteva assolutamente tergiversare. 
« Dimmi cosa sta succedendo! »
« Ehm... Beh... L'attacco al presidente di ieri sera era un pretesto per farci abbassare la guardia e prendere possesso del cannone mako di Junon. Parlo di AVALANCHE ovviamente... Hanno intenzione di sparare contro Midgar e... »
Lightning impallidì. 
Tutti quei civili, tutte quelle persone... Spazzate via in un colpo solo da un gruppo di eco terroristi da strapazzo. Se pensava al disastro che sarebbe potuto accadere, le si stringeva lo stomaco. 
Soprattutto perché a Midgar c'era lei
 
« Non dire altro, mi sto già dirigendo lì. Voi proteggete il presidente. »
« Va bene, abbiamo già mandato una dei nostri e Sephiroth dovrebbe raggiungervi a momenti. »
« Ricevuto. Mi raccomando fate attenzione. »
La donna si rivolge dunque a Hope Estheim, si raccomanda subito di NON aprire le porte della sala esposizione e di barricarsi dentro essendo il luogo più sicuro per lui. Il giovane scienziato ovviamente accetta, non ha alcuna intenzione di lasciare che AVALANCHE metta le sue sudicie mani sui suoi amati prototipi, anche perché avrebbe fatto lui una strage in quel caso. 
Dunque la SOLDIER esce e corre a tutta velocità verso il cannone Mako,  che si trovava dall'altra parte della strada. 
« POD, segnami la posizione della sala comandi del cannone sulla mappa e chiama Sephiroth per favore. »
« Affermativo. Obbiettivo segnato sulla mappa. Chiamata in corso al SOLDIER 1st Class Sephiroth. »
Passò qualche secondo prima che il Generale rispondesse alla chiamata, il suo tono di voce rimaneva tranquillo ma alquanto frettoloso. 
« Lightning! Dimmi pure, ma cerca di essere veloce, sono un po' di fretta. »
« AVALANCHE ha preso possesso del cannone Mako e mi sto dirigendo sul posto per fermarlo. » 
Fu tremendamente fiscale, ma non fu questo ciò che sorprese il SOLDIER argentato. 
« Ah. Sei a Junon? » 
« . »
« Quindi era qui il lavoro di cui mi hai parlato. »
« . »
« Esattamente dove ti trovi in questo momento? »
« Sono sulla strada principale che porta al cannone Mako. »
« Io sono in elicottero. Meglio attaccare AVALANCHE su due fronti: io da sopra mentre tu sotto. »
« Va bene, cerco di arrivare il più velocemente possibile. »
« Perfetto. Mi raccomando, fa attenzione! »
La ragazza corse rapida verso la gigantesca struttura che ospitava il cannone, un luogo molto alto e dall'aspetto estremamente minaccioso, come se avesse potuto sparare in qualsiasi momento. La ShinRa è così che voleva il suo cannone, gigantesco e terrificante a sottolineare il suo indiscutibile dominio su tutti. Nessuno poteva opporsi a loro, ma se non altro qualcuno ci provava o almeno questo era l'obbiettivo di AVALANCHE. 
Quando la giovane SOLDIER raggiunse i piedi del cannone, trovò ad accoglierla un manipolo di terroristi armati che non si fecero scrupolo a spararle addosso. Ovviamente la ragazza non si fece affatto colpire dai proiettili delle loro armi di second'ordine, e con il suo gunblade fece capire loro come si doveva sparare correttamente a qualcuno. 
Una volta annientati, la giovane si rivolge a POD: vorrebbe trovare una scorciatoia all'interno della struttura che possa portarla direttamente in sala comandi. 
« Affermativo. La via più veloce consiste nell'utilizzare la scala antincendio, situata poco più avanti a sinistra. »
Lightning non se lo fa ripetere due volte, a gran velocità si precipita dalla scala antincendio salendo sui numerosi piani dell'edificio metallico. 
Tuttavia, Estheim la notifica di una cosa davvero poco piacevole. 
« Lightning, ho brutte notizie: sono riuscito ad Hackerare i sistemi di comando del cannone... E ho visto che hanno già inserito i codici per sparare contro Midgar. Per adesso sono solo riuscito a rallentare il processo, ma devi sbrigarti. Da adesso hai quattro minuti per raggiungere la sala comando. Ti invio la password per cancellare da inserire nel computer. »
"Maledizione!"
Fu il suo primo pensiero quando il messaggio del dottore terminò, mentre sentiva il suo stomaco iniziava ad annodarsi per il terrore. Se non fosse riuscita a fermare il cannone, Midgar sarebbe andata perduta. 
Ogni cosa sarebbe stata cancellata.
Il quartiere generale. 
I cittadini. 
La sua casa.
Sua sorella. 
Tutto. 
Avrebbe perso ogni ragione per vivere e non poteva assolutamente permettere che ciò accadesse, non voleva deludere nessuno soprattutto lui che contava sulla sua collaborazione. 
"Sephiroth."
Se pensava a lui, a cosa sarebbe successo se lo avrebbe deluso, anche il suo cuore iniziava a stringersi in una pensante morsa di ferro. 
Non voleva deluderlo. 
Non voleva perdere la sua fiducia. 
Arrivò nel corridoio che l'avrebbe condotta in sala comando, le scale sbucavano da una finestra del corridoio ma ad accoglierla vi erano ulteriori armate di AVALANCHE che non erano intenzionate a farla passare. 
« Allerta. L'Unità SOLDIER 1st Class Lightning ha 3.23 minuti per fermare il lancio. »
« Si POD, lo so. » dice lei « MALEDETTI BASTARDI!!!! »
Si lanciò su di loro come una furia, non era intenzionata a lasciare che quel gruppo di infami arrestasse la avanzata. Era qualcosa che non poteva permettere in alcun modo, dunque Lightning squartò senza pietà i nemici che le impedivano di raggiungere la sala comando. Quando li sconfisse, nel corridoio vi era solo sangue, cadaveri mutilati e i segni di chi aveva combattuto in maniera estenuante per la propria causa. Finalmente, dopo due minuti e mezzo di combattimento, la SOLDIER arrivò nella sala comandi dove finalmente poté abortire le operazioni di fuoco del cannone.
Quando la scritta "OPERATION CANCELED", la giovane SOLDIER tirò un grosso sospiro di sollievo e cadde a terra, con gli occhi lucidi.
« Ci sono riuscita. »
Sentii poi i passi di qualcuno, forse uno di AVALANCHE. Si mise subito in posizione, pronta ad attaccare il nemico... Tuttavia le si presentò dinnanzi un alleato, una persona che non aveva mai visto. 
Una ragazza bionda, con una lunga coda di cavallo, giacca e cravatta nere e un fucile a pompa come arma. 
« Tu devi essere l'agente di Turks che hanno inviato, giusto? » chiede con gentilezza Lightning, osservando l'espressione confusa della giovane bionda « Sono il Maggiore SOLDIER 1st Class Lightning. Mi sono occupata di cancellare le operazioni di fuoco, è tutto sotto controllo. »
La Turks tira un sospiro di sollievo, sorride alla SOLDIER dato che ormai il pericolo è passato. 
« Meno male, grazie infinite. Mi presento, sono Shotgun dei Turks. Immagino che lei sia la sorella di Bow.  »
« Precisamente, sono la sorella maggiore della vostra ultima arrivata. »
Serah aveva scelto un arco come arma per prestare servizio nei Turks, un'arma molto speciale perché si trasformava sia in un'arco che in una spada. Un'altra dei prototipi creati dal settore Ricerca&Sviluppo, Lightning aveva visto Serah durante alcune simulazioni semplici e non se la cavava affatto male. 
Ad un certo punto si sentì il rumore di un'esplosione, proveniva dal tetto. 
Lightning chiese a Shotgun di seguirla di sopra. 
 
 
« Vedo che hai bloccato il mio attacco. »
« Quindi sei stato tu! Il soldato d'argento. Sephiroth! »
« E tu saresti? »
« Io sono Elfè, la leader di AVALANCHE. »
 
[Song of The Ancients: Fate - NieR: Gestalt OST https://youtu.be/uxcSPblFJ1Y]
 
Quando Lightning e Shotgun arrivarono, videro Sephiroth combattere contro una donna dai capelli corti marroni, un'uniforme c'è ricordava vagamente quella di AVALANCHE ed una katana in mano. Sembrava essere riuscita a mettere in difficoltà l'argenteo, cosa che prima d'ora nessuno aveva mai fatto. 
In quel momento la donna, che prima aveva detto di chiamarsi Elfè e di essere la leader di AVALANCHE, fece una domanda al Generale di SOLDIER. 
« Dimmi Sephiroth, tu per cosa combatti? »
L'uomo stette in silenzio alle parole della donna, come se non sapesse proprio rispondere cosa che effettivamente era vera. Non ci aveva mai pensato, fino a quel momento si era solo limitato a prendere ordini dalla ShinRa senza mai effettivamente chiedersi per cosa combattesse.  
« Non è tenuto a risponderti! »
Lightning li interrompe, sfoderando il suo gunblade e frapponendosi fra i due. Il suo volto era pieno di rabbia, come se stesse per esplodere da un momento all'altro. 
« Dimmi leader di AVALANCHE, sei stata tu ad ordinare che facessero fuoco su Midgar con il cannone? »
Il tono della ragazza è imperativo, furioso come il suo sguardo. 
« Sì. Questo è il giudizio che AVALANCHE ha deciso di imporre a voi della ShinRa. Per i nostri compagni, per le cose orribili che state- »
« STA ZITTA! » con un grido rabbioso, la SOLDIER impone il silenzio ad Elfè che la guarda esterrefatta. Lo stesso fa Sephiroth, che è rimasto vicino a lei osservandola confuso. 
« Tu stavi per cancellare un'intera città, stavi per uccidere milioni di vite innocenti in nome del tuo finto buonismo. Ti sembra forse coerente distruggere persone che non centrano nulla? »
Tutta la rabbia che aveva dentro venne buttata fuori, sotto gli occhi increduli del Generale argentato che forse ritenne cosa giusta evitare che le due donne combattessero. 
« Ascolta, forse è meglio lasciar perdere. »
« No, questa adesso è la mia battaglia. »
Volle essere chiara, adesso avrebbe combattuto lei contro la leader di AVALANCHE ed era decisa a non risparmiarsi con lei. Sephiroth sospirò: Lightning era davvero imprudente, lui aveva constatato con i suoi occhi la forza di Elfè e non era un nemico da sottovalutare se era riuscita a fermarlo. 
Tuttavia aveva compreso che se la rosata di metteva in testa qualcosa, era difficile farle cambiare idea. 
Sperava solo che stavolta sapesse quello che stava facendo. 
« Chi sei? E per quale motivo combatti? » chiede ad un certo punto Elfè, stupita dalla determinazione della SOLDIER. 
« Il mio nome è Lightning. SOLDIER, 1st Class ed io combatto per proteggere tutto ciò che amo. »
Lightning ingaggiò con Elfè un furioso scontro. 
Le due guerriere sembravano quasi danzare sotto la suggestiva luce del tramonto di Junon, mentre Sephiroth e Shotgun le guardavano i esterrefatti. 
"Tu per cosa combatti?" mentre il suono delle spade delle ragazze che si scontravano echeggiava stridulo nell'aria, Sephiroth non poteva fare a meno di ricordare le parole di Elfè. 
Per cosa combatti. 
Per cosa vale la pena rischiare la vita. 
Non aveva ideali. 
Aveva solo ordini. 
Non aveva qualcuno da proteggere. 
O forse sì? 
« Allerta. Rilevata la presenza di una forte fonte di energia sulla mano destra del nemico. Proposta: tagliare la mano al nemico, cosicché non possa più utilizzare tale energia. »
Il POD di Lightning aveva notato che qualcosa non andava in quella donna, che ci doveva essere un motivo se era così forte. Avevano iniziato a combattere da soli cinque minuti, ma Elfè non sembrava risentirne affatto. 
Non doveva arrendersi, non poteva. 
Uccidere Elfè significava porre fine a quel gruppo di finti eco-terroristi, tutto sarebbe tornato normale. Corse nuovamente verso la sua avversaria, scivolando in avanti per recidere i tendini della sua gamba destra. Riuscì a colpirla più o meno dove desiderava, questo le diede la facoltà di attaccarla... Tuttavia non riuscì a staccarle la mano, perché la giovane terrorista riuscii a difendersi. 
Il loro combattimento proseguì, nonostante qualche difficoltà iniziale, Lightning sembrava aver ripreso ed ora teneva testa alla leader con ferocia. Non sarebbe morta sotto i colpi della sua spada, inoltre si chiedeva da che cosa potesse derivare la fonte di energia che POD aveva rilevato. 
Nel mentre Sephiroth le contemplava combattere, mentre la sua testa era piena di pensieri. 
« Una ragione... » si disse lui piano, sorridendo ironico. 
Si stava interrogando su che cosa valesse la pena combattere, cosa stava provando in questi ultimi giorni... Fu mentre ci pensava che le parole della sua collega gli ritornarono in mente, così come tutti gli attimi vissuti insieme in questi due mesi. 
Lei ogni volta rischiava la vita se qualcosa lo stava per mettere in pericolo, nonostante il suo essere irrimediabilmente testardo e spericolato la ragazza lo aveva sempre protetto. 
Anche oggi.
Anche quella volta nelle lande desolate attorno a Midgar. 
"Io combatto per proteggere tutto ciò che amo." Aveva detto lei e forse l'argenteo stava tirando un azzardo a pensare che anche lui faceva parte di ciò che Lightning amava. 
Magari stava solo viaggiando con la fantasia, ma a pensarci si sentiva sollevato, sicuro. 
Forse l'aveva trovata. 
La sua ragione. 
Perché lui non voleva che i momenti insieme a lei finissero, non voleva che smettesse di venire a casa da lui a lamentarsi del suo regime alimentare e a cucinare qualcosa insieme, non voleva smettere di vedere il suo sorriso. 
« Allerta. L'Unità SOLDIER 1st Class Lightning si sta affaticando troppo. Proposta: fermare lo scontro, in modo che la vita dell'unità SOLDIER Lightning non venga messa a rischio. »
Il POD di Sephiroth aveva ragione, la ragazza stava visibilmente sanguinando e lo stesso Elfè. Avevano dato sfoggio ad ogni loro tecnica, ad ogni loro asso nella manica ma nessuna delle due era riuscita a prevalere sull'altra. 
Fu quando il sangue della rosata cadde sul pavimento del tetto, che quel sentimento di paura tornò prepotentemente a farsi largo nell'animo di Sephiroth. 
Finalmente aveva capito quale fosse la sua ragione per combattere. 
Velocemente, si frappose fra Lightning ed Elfè, bloccando il loro scontro. 
« Adesso basta! » dice lui severo « Puoi andartene leader di AVALANCHE, questo scontro finisce qui. »
Elfè guarda il soldato d'argento esterrefatta, mentre sul volto di Lightning si fa largo un'espressione furiosa. 
Non voleva essere fermata.
Cercò di rialzarsi, poiché a causa di Sephiroth era finita a terra, ma cadde di nuovo e venne prontamente presa dal SOLDIER. 
« Sei ancora interessata a sapere perché combatto, Elfè? » chiede l'uomo alla terrorista, che fa un cenno di sì con la testa. 
« La mia ragione per combattere è la donna contro cui hai combattuto. Lei è ciò che mi spinge a lottare. » dice Sephiroth con sicurezza, mentre nello sguardo di Lightning si fece largo dello stupore e le sue guance iniziarono ad arrossire improvvisamente. 
« Capisco. » risponde poi Elfè « Non mi aspettavo che Sephiroth, il soldato d'argento, avesse una ragione così nobile. Va bene, per oggi ci ritiriamo ma il nostro giudizio tornerà su di voi. »
La leader di AVALANCHE riuscì a scappare, sotto gli occhi increduli di Lightning e di Shotgun. Proprio a quest'ultima l'argenteo si rivolge, le disse che avrebbero dovuto fare molta attenzione con quella Elfè e di riferirlo ai suoi superiori, dopo di che la Turks si congedò ai SOLDIER. 
 
[Chikai - Kingdom Hearts III OST https://youtu.be/6-w009dK_bM]
 
« Perché mi hai fermata?! » esclamò furiosa Lightning, adirata per essere stata bloccata durante lo scontro « Se fossi riuscita ad ucciderla, AVALANCHE avrebbe perso. »
« E quindi è giusto che tu debba perdere la vita nel farlo? »
Lo sguardo severo di Sephiroth le arrivò addosso come una coltellata, non si aspettava una simile reazione e si sentiva come se lo avesse deluso. 
La faceva stare male. 
« Lightning, io... Io non voglio che tu scompaia. Non voglio che i momenti vissuti insieme, le missioni, le nostre conversazioni finiscano. Io voglio proteggerti, voglio che il nostro legame continui ad esistere... Perché... »
L'uomo si bloccò, come se non sapesse che cosa dire. Per lui era tutto nuovo, non gli era mai accaduto di provare emozioni del genere e di conseguenza si sentiva a disagio. Lo stesso si poteva dire di Lightning, anche lei era in difficoltà ma era sicura di una cosa dalle parole che aveva potuto ascoltare. 
« Sephiroth, tu mi stai dicendo che... »
« Ti amo, Lightning. » 
Bene, ci era riuscito. Sentiva di essersi alleggerito di un peso ma si sentiva a disagio: cosa avrebbe mai potuto rispondere lei?
« So che tu combatti per proteggere Serah, ma lascia che io protegga te. Io non voglio perderti! »
La ragazza scoppiò in lacrime di commozione ed abbracciò il generale, con tutta la forza che aveva in corpo. 
« Io... In un certo senso è lo stesso anche per me. Ti proteggo perché ti amo. » dice Lightning con la voce rotta per via delle lacrime « Mi dispiace. »
Sephiroth le sorrise, accarezzando la morbida chioma rosa della ragazza. 
Per loro qualcosa era cambiato quel giorno, sicuramente il legame che avevano creato non si sarebbe spezzato tanto facilmente. 
E il tramonto di Junon ne era testimone. 
 
 
« Cosa significa legarsi a qualcuno?
Me lo sono chiesta spesso ultimamente, in fondo non possiamo fare a meno dei legami. Siamo intrappolati in un labirinto di relazioni: che si tratti solo di sguardi o di una semplice conversazione alla fine leghiamo noi stessi al prossimo. 
In un modo o nell'altro. 
Ma cosa significa legarsi a qualcuno?
Avere un legame indissolubile ed inscindibile con quel qualcuno... Come è possibile crearlo?
Ho finalmente capito come accade. Perché se quel qualcuno diventa ciò per cui rischieresti la vita, ciò per cui sei disposto a lottare... Allora non vuoi assolutamente perderlo, vuoi tenerlo stretto a te.
Vicino al cuore.  »
 
 
CE L'HO FATTA!!!
Diamine è stato un parto plurigemellare questo capitolo ma ci sono riuscita. Tante incertezze, un via vai di ispirazione ma alla fine ci sono riuscita. Dai lo so che siete felici che ci sia finalmente un po' di fluff in questa storia :D 
Ma immagino che abbiate tante domande: chi è il SOLDIER 2E?
Chi è Zorah?
E cosa sono le biomacchine?
Se volete le risposte basta rimanere sintonizzati su questi canali ~
Prometto di non deludervi uwu 
 
 
 

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