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5
luglio…quella data
resterà indelebile nei ricordi di Casey.
Nora
e George erano
sposati da due anni e avevano deciso di fare un secondo viaggio di
nozze: un
mese in Europa.
Il
comando era stato
affidato a Derek e a Casey e per non complicare la loro vita Marty
sarebbe
andata in Europa così i due 18enni avrebbero dovuto badare
solo a due fratelli:
Edwin e Lizzie.
I
coniugi erano partiti il
pomeriggio del 4 luglio e avevano fatto le solite raccomandazioni ai
ragazzi
più grandi (soprattutto a Derek!^^).
Quella
sera Derek uscì a
cena con Sam e gli altri così Casey poté passare
la prima sera come donna di
casa in santa pace.
Lizzie
ed Edwin erano
davanti alla tv e Casey si era distesa sul letto leggendo poesie,cosa
che
faceva spesso.
Il
giorno successivo era
domenica quindi la ragazza concesse ai fratelli minori di restare in
piedi fino
alle 23.30.
Ma
stranamente la ragazza
vide Edwin salire al piano apparentemente diretto in camera sua ad
appena le
22.15
La
ragazza si insospettì e
quando lo vide tornare di nuovo di sotto nascondendo qualche cosa
dietro la
schiena si alzò e lo intercettò in cima alle
scale.
«Che
ci fai qui Edwin???
Non dovresti essere di sotto a vedere la televisione??»
Il
ragazzo disse che era
salito a controllare una cosa.
«Cosa
nascondi dietro la
schiena Edwin???»
«Niente!!»
La
ragazza lo prese per un
braccio visto che lui cercava di fuggire al piano inferiore e ad Edwin
cadde
dalle mani la giacca di pelle di Derek.
«Perché
sei andato a
prendere la giacca di tuo fratello?? Sai che nessuno ha il permesso di
toccarla»
«Volevo
provarmela…tutto
qui»
«Bhé…non
puoi! Questa la
prendo io Edwin,torna di sotto e stai tranquillo…non lo
dirò a Derek»
«Ok…grazie
Casey»
La
ragazza sorrise e il
ragazzo scese di sotto molto sollevato.
La
ragazza tornò in camera….era
sfinita quindi appoggiò la giacca sulla sedia di fronte alla
scrivania, andò in
bagno a farsi una doccia e quando tornò dopo essersi
asciugata i capelli era
già ora di mandare a letto Lizzie e Edwin.
Quindi
scese di sotto e li
fece andare a letto,non con poca fatica, perché i ragazzi
continuavano a dire
di non avere sonno.
A
mezzanotte i ragazzi si
erano addormentati;la ragazza andò in camera sua e si
affacciò alla finestra “Derek
non è ancora tornato….mi chiedo che
ora voglia fare”.
La
ragazza cercò di
restare sveglia ma dopo un po’ decise di mettersi a letto.
Ma
dopo un’ora ancora non
era riuscita a prendere sonno.
La
ragazza si alzò e si
sedette sulla sedia della scrivania e subito il profumo della giacca di
Derek
la catturò.
Il
ragazzo non era ancora
tornato e lei era preoccupata.
Decise
comunque di
rimettersi a letto perché sapeva che se Derek
l’avesse trovata sveglia ad
aspettarlo l’avrebbe persa in giro.
Quindi
porto a letto con
lei la giacca del fratellastro e avvolta dal profumo del fratellastro
si
addormentò.
La
ragazza si svegliò verso
le 5, dopo aver avuto un incubo.
Il
ragazzo era tornato di
sicura e certamente si era accorto che la giacca non era nella sua
stanza ma
sicuramente si era detto che l’avrebbe cercata il giorno dopo.
La
ragazza si alzò e,in
punta di piedi andò davanti alla camera del fratellastro.
La
porta era socchiusa
quindi Casey non ebbe problemi ad aprirla senza far rumore.
Il
ragazzo dormiva come un
angelo: indossava i boxer e una t-shirt blu,i capelli spettinati come
al solito
e il sorriso straffottente di sempre stampato sulle labbra.
Alla
ragazza sfuggì un
sorriso alla vista di quanto il suo fratellastro potesse
essere……quasi carino!
Casey
appoggiò la giacca
sulla scrivania stando attenta a non far cadere niente.
Poi
si avvicinò al letto
del ragazzo,si mise in ginocchi appoggiando la testa sul materasso si
soffermò
a guardarlo.
Erano
le 5.30 quando Derek
si svegliò con un gran mal di testa.
Appena
si voltò a vedere
che ora fosse trovò la sua sorellastra addormentata
appoggiata al suo letto e
non riuscì a non sorridere.
Ma cavolo! Che ci fa
qui……io cerco di dimenticarla
e lei mi fa questi scherzi!
Ebbene
si……Derek Venturi
si era innamorato della sua sorellastra che tormentava ogni attimo solo
per
poterle parlare e per sentire che la mente della ragazza era
concentrata su di
lui: Casey McDonald.
Il
ragazzo scese dal letto
e sollevò Casey senza il minimo sforzo.
Appena
si avvicinò alla
porta vide la sua giacca sulla scrivania e si chiese perché
Casey gli avesse
riportato la giacca ma soprattutto perché l’aveva
lei.
Il
ragazzo si disse che
non era importante così riportò a letto la
ragazza.
Dopo
che l’ebbe adagiata
dolcemente sul letto lei sorrise inconsciamente e cercò una
posizione più comoda
con il sorriso stampato sulle labbra.
Chissà cosa o chi
sta sognando per avere un sorriso
così meraviglioso.
Il
ragazzo si sedette
sulla sedia a guardarla dormire……sembrava un
angelo: i capelli sparsi sul
cuscino e sorrideva,continuava a sorridere.
Il
ragazzo immaginò di
dormire di fianco a lei,poterla abbracciare ma poi si maledisse
mentalmente.
Lui
doveva dimenticarsi di
Casey,almeno in quel modo;avrebbe dato qualunque cosa per poterla
abbracciare
ma decise di tornare in camera sua per non rovinare tutti i propositi
che aveva
fatto.
Infatti
era sicuro che se
l’avesse avuta tra le sue braccia per due secondi avrebbe
mandato tutti al
diavolo e l’avrebbe baciata.
Casey
si svegliò
improvvisamente da un sogno in cui lei e Derek non litigavano
e,chissà come mai,sperava
che fosse la realtà.
La
ragazza di voltò leggermente per vedere che ora fosse ma
vide il suo
fratellastro seduto sulla sedia di fronte al letto con la testa tra le
mani.
Dopo
pochi secondi lo
sentì sospirare e Casey chiuse subito gli occhi per non
essere scoperta.
Il
ragazzo si alzò e fece
per andarsene ma prima si chinò su Casey.
La
ragazza venne avvolta
ancora una volta dal profumo di Derek mentre lui le sussurrò
all’orecchio prima
di fuggire:
«Addio
Casey».
La
ragazza rimase
sconcertata da quelle due parole,non capiva cosa volessero dire e
tantomeno a
cosa si riferissero.
La
ragazza si alzò visto
che era sicura che non sarebbe riuscita a prendere sonno.
Alle
9.30 doveva
incontrarsi al centro commerciale con Emily.
La
ragazza guardò ancora
una volta l’orologio: 6.15.
La
ragazza andò in cucina
è si preparò un cappuccino,si sedette e fece
colazione con calma.
Casey
ripulì la
cucina,caricò la lavatrice e tornò in camera sua.
La
ragazza si piazzò
davanti all’armadio spalancato: in questo ultimo periodo
curava molto di più il
suo look ma nemmeno lei sapeva bene il perché.
Casey
tirò fuori una gonna
blu scuro a pieghe e una camicetta celeste a maniche corte.
Adesso
mancavano le scarpe
perciò si sedette sul tappeto e aprì il cassetto
con le scarpe e optò per un
paio di sandali neri con un po’ di zeppa.
Si
alzò e corse in bagno a
cambiarsi,non che fosse tardi ma poi c’era la parte che le
rubava più tempo: il
trucco e il capelli.
Alle
8.00 Casey tornò in
camera vestita e si sedette davanti allo specchio.
Dopo
dieci minuti di
tortura per i suoi capelli visto che aveva tentato centinai di
pettinature,
decise di lasciarli sciolti ma accese la piastra e si
sistemò i capelli.
Ora
il momento del trucco:
Casey non era una di quelle ragazze che si truccavano moltissimo
infatti a
scuola non portava niente se non un po’ di matita e di
lucidalabbra.
Ma
quella mattina decise
di voler provare qualche cosa di diverso quindi apri la sua trousse e
si
truccò: un po’ di blush sulle guance e sugli
zigomi, mascara nero, matita nera
sulla parte inferiore dell’occhio e azzurra su quella
superiore, lucidalabbra
color persa brillante e un filo di matita intorno alle labbra.
Era
pronta e si sentiva
stupenda,agguantò la borsa appoggiata
sull’appendiabiti e corse di sotto.
Derek
ara sveglio ed era
già seduto sulla sua poltrona e faceva colazione.
Strano che Derek sia
già sveglio,di solito non si
alza mai prima delle 9.15.
Alla
ragazza venne un
dubbio e subito andò in cucina a controllare
l’ora……erano le 9.15 e lei era in
ritardo!
Per
arrivare al centro
commerciale a piedi ci voleva mezz’ora e nessuno poteva
portarla quindi si
gettò sul divano cercando una soluzione.
«Che
hai per disperarti a
quest’ora??»
«Tra
15 minuti dovrei
essere al centro commerciale ma non posso andare a piedi
perché farei tardi e
non c’è nessuno che possa…»
«Che
possa??»
«Si
che può! Derek,non sai
quanto mi scoccia chiederti un favore ma…mi accompagni al
centro
commerciale???»
Il
ragazzo ci pensò un
attimo e rispose di si ma Casey sembrava non averlo sentito
perché cominciò a
ribattergli contro
«Ma
dai Derek! Cosa ti
costa accompagnarmi,tra venti minuti saresti di nuo…..hai
detto di si????»
«Si,ti
accompagno io».
Io
ragazzo corse di
sopra,prese le chiavi della macchina dalla scrivania ed
entrò nella sua
macchina parcheggiata sul vialetto con affianco Casey.
Mentre
usciva dal vialetto
e imboccava la via principale della città Derek osservava
Casey e aveva lo
strano impulso di dirle quanto fosse bella e di voler assaggiare quelle
labbra
luccicanti perché era sicuro avrebbero aderito alle sue in
modo perfetto.
Il
ragazzo scosse la testa
sotto lo sguardo confuso di Casey
«Ti
senti bene??»
«mmh…si.
Comunque
tranquilla,non farai tardi:saremo lì tra dieci minuti. Posso
farti una
domanda???»
«Direi
di si»
«Tu
ed Emily siete state
al centro commerciale anche ieri mattina. Come mai ci tornate anche
oggi??»
«Oggi
pomeriggio ho un
appuntamento con Jake e…»
La
ragazza si fermò perché
Derek aveva accostato di scatto la macchina vicino al marciapiede
«Tu
esci con Jake…quel
Jake?? Jake del corso di teatro??»
«Si,Jake
Evans [cognome
puramente casuale]. Perché ti scaldi tanto??»
«Tu
conosci le voci che
girano su di…»
Casey
lo aveva interrotto
alzando il tono della voce
«So
benissimo cosa dice la
gente su di lui ma Jake mi ha giurato che sono tutte voci infondate a
che non
farebbe mai una cosa del genere»
«Magari
è vero,non è un
ladro come tutti dicono, potrebbe essere anche peggio»
«Lascia
stare Derek,niente
di quello che dirai mi farà cambiare idea,chiaro??? Rimetti
in moto e portami
al centro commerciale come avevi promesso»
«Ok…io
ti ho
avvertita,quindi non ti lamentare se succederà qualche
cosa»
Il
ragazzo rimise in moto
e arrivarono al centro commerciale due minuti dopo,i due ragazzi non si
erano
più rivolti la parola.
La
ragazza scese dalla
macchina sistemandosi la gonna,chiuse lo sportello e si
appoggiò alla
finestrino
«Grazie
Derek. Torno per
pranzo,ciao»
La
ragazza si voltò verso
l’ingresso del centro commerciale e vide Emily di spalle
osservare interessata
una vetrina e corse a raggiungerla lasciando Derek con i suoi pensieri.
Derek
scosse la testa e
sussurrò
«Se
ne pentirà,sono sicuro»
Il
ragazzo mise in moto e
tornò a casa.
Subito
dopo aver
parcheggiato entrò in casa, i ragazzi ancora dormivano.
Andò
in camera sua,si
distese sul letto e accese l’ipod.
Dopo
tre ore Edwin entrò
nella sua stanza
«Derek,dov’è
Casey??»
«Al
centro commerciale con
Emily…perché??»
«Ah,ok…Lizzie
era
preoccupata,pesava fosse con Jake»
«Ci
esce oggi
pomeriggio…ma perché è preoccupata??»
«No
niente…comunque è quasi ora di pranzo e Casey non
è…»
Mentre
Edwin parlava il portone d’ingresso si apriva e rivelava una
Casey con
parecchie buste tra le braccia.
La
ragazza corse su per le scale urlando un saluto e correndo a chiudersi
in
camera sua.
Edwin
fu liquidato e gli venne ordinato di scendere in cucina e di
apparecchiare
mentre Derek andò davanti alla camera di Casey e
iniziò a bussare.
La
ragazza aprì sorridente
«Vado
a preparare il pranzo,sarà pronto tra dieci minuti quindi se
scendi adesso così
evitiamo di litigare sarebbe meglio»
«Va
bene. Com’è andato lo shopping?»
«Benissimo»
Alle
16 Casey si vestì per uscire, questa volta
indossò dei jeans scuri stretti,una
canottiera lilla e converse viola.
La
ragazza uscì di casa salutando con un urlo
Derek,chiuso in camera sua e, con un
cenno della mano, Ed e Lizzie seduti sul divano, subito prima di
chiudersi
dietro la porta.
Dopo
una mezz’oretta Edwin abbassò il volume della
televisione e si voltò verso la
sorellastra
«Dove
si incontrano Casey ed Jake??»
«Non
la so…ma ho uno strano presentimento»
«È
possibile che Casey l’abbia scritto sulla sua
agenda??»
«Certo,l’agenda!!!
Andiamo a vedere»
I
ragazzi spensero la televisione e corsero nella camera di Casey.
Lizzie
scorse sulla libreria, sommersa da fogli, l’agenda azzurra
della sorella.
La
prese e l’aprì al 5 luglio:
“16.15:Appuntamento con Jake a casa sua”.
I
ragazzi si guardarono spaventati anche se non c’era poi
niente di strano,quei
due si frequentavano ma fino a quel giorno si erano incontrati sempre
in luoghi
“pubblici”.
I
ragazzi corsero in camera di Derek
«Fratello…c’è
un problema»
«State
calmi, tutti e due. Che succede Ed???»
«Casey
e Jake!»
«Allora???
Si frequentano no?? Quindi escono insieme»
«Si
ma non sono…usciti!»
«Lizzie…che
succede??»
«Casey…è
andata a casa di Jake e io ho una strana sensazione»
«Cosa
vuoi che succeda…Casey si fida di lui e comunque non
ruberebbe in casa sua!»
«Non
ma ne frega niente se ruba! Lei a casa sua…sento che qualche
cosa andrà male»
Proprio
mentre la ragazza finiva la frase il cellulare di Derek
iniziò a squillare.
Chiamata
terminata,queste due parole erano apparse sullo
schermo.
Il
ragazzo aveva riconosciuto la voce della ragazza che amava appena aveva
pronunciato il suo nome e dal tono disperato con cui l’aveva detto dove essere
qualche cosa di grave.
Derek
non perse un secondo,afferrò le chiavi e corse in
macchina dirigendosi verso casa di Jake dopo aver
lasciato i fratelli spaesati.
I
ragazzi scesero in salotto e decisero,per quanto
preoccupati, di accettare l’invito che era arrivato a Lizzie
in quel momento a cellulare per sms: partita di calcio al campo vicino alla
scuola.
Edwin
e Lizzie uscirono ma per precauzione presero entrambi
i cellulari pensando che forse uno dei fratelli maggiori avrebbe potuto
cercarli.
Intanto
Derek correva come un pazzo verso la casa di Jake,la raggiunse 5 minuti dopo.
Fermò
la macchina nel vialetto e corse davanti alla porta.
Diede
una spallata fortissima sulla porta che cadde lasciandolo entrare.
Dal
piano superiore sentiva Jake, che gridava.
Derek
si fiondò sulle scale e raggiunse il piano superiore.
Appena
arrivò davanti alla stanza da cui proveniva la voce di Jake
trovò una porta chiusa a chiave che come l’altra cadde dopo una spallata del
ragazzo.
L’immagina
che gli si presentò davanti appena la porta cadde lo disgustò: Casey era distesa sul letto con la canottiera strappata che
si dimenava dalla presa del ragazzo che le bloccava le braccia e cercava di baciarla.
Appena
vide Derek sulla porta si distrasse e Casey riuscì a
piazzargli un sonoro schiaffo sulla guancia e corse a rannicchiarsi proprio
nell’angolo mentre Derek entrò adirato nella stanza e si avventò su Jake.
Derek
non ebbe pietà e lo massacrò tra calci e pugni.
Poco
dopo però sentì Casey piangere e si voltò a
guardarla.
La
ragazza aveva le ginocchia al petto e vi nascondeva il viso inondato di
lacrime.
Derek
si avvicinò a lei e la sollevò tra le braccia proprio come aveva fatto quella notte
ma questa volta,a differenza della precedente, lei gli
circondò il collo con le braccia e nascose Jake ai
suoi occhi appoggiando il suo viso sulla spalla del fratellastro.
Derek
lanciò un ultimo sguardo di fuoco a Jake
«Non provare mai più ad avvicinarti a Casey. Hai capito?? Rispondi»
«Sarà mia prima o poi. È solo una sguald…»
«Non osare Jake.
Lasciala stare chiaro??? Prova ad avvicinarti ancora a
lei e giuro che ti ammazzo»
«Allora
ammazzami adesso perché tanto lei sarà mia un giorno o l’altro»
Derek
sentì Casey piangere ancora più forte
«Oggi
è il tuo giorno fortunato…ma stai tranquillo,appena ne
avrò l’occasione esaudirò la tua preghiera»
Derek
usci dalla casa e fece distendere Casey sui sedili
posteriori e poi mise in moto andando verso casa.
Dopo
un po’ Casey fece un respiro profondo e fermò le lacrime
«Gra…Grazie,grazie Derek»
«Ssh…stai tranquilla Cas»
«Ferma
la macchina»
«Come
vuoi»
Il
ragazzo accostò e la guardò dallo specchietto: aveva gli occhi arrossati per il
pianto e sulle braccia i segni della presa di Jake.
«Non posso tornare a casa…così. Non posso
permettere che Edwin e la mia Lizzie mi vedano in questo stato»
Derek
prese il cellulare e compose il numero di casa.
Squillava
a vuoto. Il ragazzo stava per ripartire ma Casey non era convinta
«Ti prego Derek, prova ad un
cellulare. Non voglio
correre il rischio di essere vista così,non
da loro»
Il
ragazzo sospirò e scrisse il numero del cellulare di Edwin,anche
questo squillava senza che nessuno rispondesse.
La
ragazza gli dettò il numero di Lizzie
e fece partire
la chiamata.
Dopo
tre squilli Lizzie
rispose con il respiro affannoso
«Pronto??»
«Lizzie?!?
Che succede??»
«Ehi Derek!
Niente…stai tranquillo. Dimmi»
«Dove
sei??»
«Ehm…»
«Lizzie…dove sei??»
«Vicino
alla scuola a giocare una partita di calcio»
«Bene! Perché eri
preoccupata?»
«Pensavo
che ti saresti arrabbiato perché siamo usciti senza
avvertirvi»
«Siamo?? Ed è lì
con te?»
«Certo. Ci sono problemi Derek???»
«No,niente di preoccupante. Allora,
si cena alle 20.30…vedete
di essere puntuali ok??»
«Certo!
C’è altro??»
«No. Vai e vinci!»
«Ok…ciao
Derek!»
Il
ragazzo chiuse la telefonata e sorrise a Casey
«Sono
a giocare una partita di calcio vicino alla scuola…abbiamo
via libera fino alle
20.30»
La
ragazza sospirò e sorrise.
Il
ragazzo rimise in moto e due minuti dopo stava parcheggiando sul
vialetto.
Derek
aprì la portiera della sorellastra che si alzò e
si appoggiò a lui, che la
circondò con un braccio stringendola a sé, la
accompagnò verso la porta
sussurrandole frasi rassicuranti all’orecchio.
Arrivati
davanti alle scale il ragazzo la prese tra le braccia e salì
le scale.
Arrivato
nel corridoio si fermò.
Stava
pensando a dove portare la ragazza che intanto si era appoggiata alla
sua
spalla e che,con gli
occhi chiusi, respirava
profondamente così vicino al collo del ragazzo da
provocargli brividi per tutta
la schiena.
Il
ragazzo sorrise e si avvicinò alla sua camera.
La
porta chiusa si aprì dopo una leggera pressione della spalla
del ragazzo.
La
ragazza aprì gli occhi appena si sentì circondata
dal profumo del ragazzo,i
sentiva protetta con lui.
Il
ragazzo la posò su suo letto e lui si sedette sulla sedia
dietro alla scrivania,guardandola
sconsolato.
Casey
si tirò le ginocchia al petto e si guardò intorno:non
era mai stata dentro la stanza di Derek se non per litigare, mentre in
quel
momento pensare che era stato lui a portarla lì la faceva
sentire così bene.
«Come
mai ti guardi così tanto intorno??»
«No,niente. É
così strano essere qui senza che tu mi cacci!»
«Vero…non
ci avevo pensato»
La
ragazza arrossì un poco sentendo lo sguardo di lui
concentrato unicamente su di
lei.
«Ti
vergogni?!?! Ti vergogni
a stare qui con me??»
«Ehm…no…bhé…un
pochino»
«Non ci posso credere! Viviamo
insieme da due
anni…e tu ti vergogni»
«Bhé,diciamo che non sono in uno
stato molto…presentabile»
Solo
in quel momento il ragazzo notò che Casey era praticamente
in reggiseno ed
iniziò a sudare freddo.
Derek
si alzò e aprì l’armadio.
Tirò
fuori una t-shirt nera che porse a Casey con un sorriso imbarazzato.
Lei
la prese e dopo aver lanciato un’occhiata al ragazzo che
stava tornando alla
scrivania gli chiese di girarsi così che lei potesse
cambiarsi.
Pochi
secondi dopo Casey gli disse che poteva voltarsi e lui lo fece.
Casey
aveva tolto i jeans e indossava solo la t-shirt del suo fratellastro.
Derek
si alzò e s sedette sul letto vicino a lei e la
circondò con le braccia
stringendola a sé.
La
ragazza sorrise e insistette per raccontargli quello che era successo.
«Quando
sono arrivata a casa di Jake
sembrava tutto normale:mi
ha offerto un’aranciata e ci siamo seduti sul divano ad
ascoltare un po’ di musica. Poi
all’improvviso…»
«Non
devi raccontarmelo se non vuo…»
«Voglio! Io voglio raccontartelo,hai
il diritto di sapere com’è andata.
All’improvviso lui si è avvicinato a me e ha
cominciato a sfiorarmi le gambe e…»
«Quel
ragazzo…lo ammazzò»
«No Derek…non
importa. Comunque lui mi ha chiesto
se ero pronta per “farlo” con lui e
io…io ho detto che in quel momento non me
la sentivo. Lui ha detto che andava bene lo stesso e che avrebbe
aspettato che
mi sentissi pronta poi mi ha fatto salire in camera sua.»
«Casey…ti
prego,non voglio sentire
altro»
«Mi
ha fatto sedere sul letto e ha detto di dovermi mostrare qualche cosa
ma appena
mi sono seduta lui…lui…lui mi è
salta…saltato addosso e ha cercato di..ha
cercato di di…»
«…di violentarti.
Devi stare tranquilla Casey…non
ti succederà mai più niente del genere,ricordati che
puoi contare su di me per qualsiasi cosa»
«Grazie
Derek…sei molto dolce»
I
due ragazzi passarono il pomeriggio distesi sul letto del ragazzo
chiacchierando
o semplicemente stringendosi l’uno all’altra.
Alle
20.00 Casey uscì dalla stanza del ragazzo e andò
nella sua a cambiarsi.
Poi
scese al piano inferiore e trovò Derek ai fornelli e i due
ragazzi prepararono
la cena facendosi scherzi e muovendosi al suono della musica che
stavano
ascoltando.
Alle 20.30,puntuali come un orologio svizzero rientrarono i due
fratelli minori che però non notarono niente di strano nei
due ragazzi perché proprio in quel momento Casey stava
rimproverando Derek per averle fatto quasi bruciare la pizza.
La cena si svolse normalmente ma mentre stavano sparecchiando
suonò il campanello.
Derek guardò Casey prima di aprire la porta e di sgusciare
fuori.
Infatti ad aver suonato era stato Jake.
«Veturi,non è te che cercavo»
«Mi dispiace ma questa volta ti è andata male
Jake»
«Ho capito perché sei venuto a salvare quella
putta…»
«Non ti permettere mai Jake»
«Si si. Comunque l’hai salvata perché
volevi fartela prima tu»
«Cosa vai farneticando Jake. Casey è la mia
sorellastra,ma è vero:le voglio bene ma non mi azzarderei
mai a toccarla»
«Ragazzi…è tutto vostro»
Da dietro le macchine parcheggiate sulla strada uscirono cinque o sei
amici di Jake che iniziarono a picchiare Derek che,purtroppo per
loro,sapeva difendersi bene.
Ma improvvisamente gli arrivarono alle spalle altri ragazzi e lui cadde
a terra.
I ragazzi lo riempirono di calci,era pieno di lividi e la maglietta
bianca che indossava era macchiata di sangue.
Dopo qualche minuto però i ragazzi se ne andarono
ridacchiando, lasciandolo lì da solo.
Derek provò ad alzarsi e con un grande sforzo ci riuscì.
Allora fece un respiro profondo e camminando lentamente
riuscì ad arrivare alla porta sul retrò e appena
arrivato iniziò a bussare,più forte che poteva.
Casey,che era in cucina a mettere in ordine mentre Edwin e Lizzie
stavano decidendo che film guardare per la prima sera di vacanza,
sentì bussare e corse ad aprire.
La ragazza avrebbe lanciato un urlo se la mano del suo fratellastro non
le avesse coperto la bocca impedendole di emettere suoni.
Il ragazzo le sussurrò di stare in silenzio e i due ragazzi
scesero nel seminterrato che poi era anche la camera dei loro genitori
«Cavolo Derek! Cosa t’è
successo??»
«Stai tranquilla, non è nien…»
«Taci! Non dire che non è niente e che stai bene.
Chi ti ha ridotto in questo stato??? Dimmelo»
«Dei ragazzi»
«Bhé…è già
qualcosa. Voglio un nome»
«Jake e i suoi amici»
«Oh cavolo!! Quindi è colpa mia se sei ridotto
così…non è giusto. Vado a cercare
Jake»
La ragazza si avvicinò alla porta ma Derek la prese per il
polso e le impedì di fuggire da quella stanza.
«Dove pensi di andare Cas???»
«A cercare Jake. Non può prendersela con te per
colpa mia»
«Colpa tua??!?!?!?!?»
«Si,è colpa mia. Tu sei venuto a salvarmi
perché io ti ho chiesto aiuto,non lo avresti mai fatto di
tua iniziativa»
«Ma che cavolo dici!! È vero,tu mi hai chiesto
aiuto ma io ti ho salvato perché volevo
farlo…perché io ci tengo a te, e anche
molto»
Derek si avvicinò alla ragazza e la bacio, dolcemente ma
anche esitando un poco per paura che lei potesse opporsi.
Ma non fu così;la ragazza non lo cacciò anzi
rimase seduta sfiorandosi le labbra anche dopo che il ragazzo,dopo aver
interrotto bruscamente il bacio, era fuggito nella sua stanza.
Casey tornò velocemente in camera e si chiuse dentro
cercando di non pensare a quello che era successo pochi minuti prima.
Ma dopo un paio d’ore la ragazza non ce la fece
più,andò in bagno a prendere tutto quello che
poteva servirgli per curare le ferite dei fratellastro e
andò a bussare alla porta che nascondeva il ragazzo.
Derek aprì la porta e la fece entrare,in silenzio.
Casey si sedette sul letto e,dopo averlo fatto sedere,
disinfettò le ferite del ragazzo e poi si
addormentò senza dire una parola.
Derek si distese di fianco a lei abbracciandola e lei,inconsciamente,si
accoccolò al corpo di lui che la strinse più
forte e poi si addormentò.
Non erano ancora le 7 quando Casey aprì gli occhi.
La prima cosa che notò fu che non riusciva a muoversi,
infatti Derek la avvicinava a sé nel sonno e lei sorrise.
Lui si voltò nel sonno sciogliendo l’abbraccio;
lei si alzò e scese in salotto.
Era
sconvolta ma felice: non capiva come fosse possibile provare due sensazioni
così diverse allo stesso tempo
“Derek è
molto cambiato in questi giorni,ma ho paura a fidarmi
dopo quello che è successo con Jake
anche se so che Derek non farebbe mai,mai una cosa del genere. Ma allora io
amo…io amo Derek??? Oh cavolo, non ci capisco più niente. Forse si ma non sono
sicura. L’unica cosa che so è che voglio sentire ancora le sue labbra sulle
mie,perché quel bacio è stata in assoluto la cosa più bella della mia vita.
Voglio fidarmi anche se ho pau…”
«Ehi!
Eccoti Cas! Mi chiedevo dove fossi finita»
Il
ragazzo era appena sceso dalle scale e si sedette sulla poltrona del salotto
«Buongiorno
Derek»
«Buongiorno
anche a te Cas»
«Come
mai già sveglio??? È ancora presto»
«Mi
sono svegliato,non riuscivo a riprendere sonno e poi…tu non, ehm…non c’eri,non
c’eri più»
«Si,scusami. È che mi sono svegliata prima delle
7 e sono scesa…e poi,avevo bisogno di…di riflettere un po’»
«Di
riflettere…capisco sai???»
«Davvero??
Capisci perché ne avevo bisogno??»
«Si.
Anche io ho riflettuto ieri sera…e ho preso una decisione»
«Una
decisione…quale???»
«Di
mandare al diavolo tutto»
«Capis…eh???
Di che parli??? Come mandare tutto al diavolo?? Io non capisco…perché?» “Cavolo…adesso gli viene in mente di mandare
tutto al diavolo??? Adesso che io voglio rivelargli quello che provo?!?!?”
«Casey???? Di che parli?»
«No…niente,tranquillo.
Posso sapere a cosa vuoi rinunciare???»
«A
tutti i miei propositi di dimenticare»
«Dimenticare??»
«Si…esatto.
Dimenticare…dimenticare sarebbe la cosa giusta ma non ce la faccio…non ce la
faccio proprio, soprattutto adesso, è più difficile che mai»
«Ma…dimenticare
cosa??»
«Non
cosa…»
«Allora
chi??? Dimenticare chi???»
«Te»
«Me???
Vuoi spiegarmi…non ci sto capendo niente»
«Si…è
semplice. Ti amo…da tanto e mi ero ripromesso di dimenticarti perché tu sei…sei
troppo lontana da me. In realtà ti avrei già detto addio ma…»
«Taci
ti prego. So che mi hai detto addio e capisco solo adesso»
«Lo
sai??? Come lo sai???»
«Lo
so…perché me lo hai detto tu»
«Io?!?!?!?
Io non ti ho detto niente!»
«Invece
si! Comunque anche io ho preso una decisione»
«A
si??? Quale?»
«Si tratta di te»
«Me?!?!?!?!?
Di cosa diavolo parli Casey McDonald???»
«Sono…sono
innamorata di te»
«Stai
scherzando??? Vuoi farmela pagare per uno dei miei scherzi vero?!?!? Non è
divertente Casey»
«Ma
io…io non sto scherzando. Ti amo, non so da quanto ma sono riuscita ad
ammetterlo a me stessa solo adesso»
«Dillo
di nuovo»
«Prima
tu devi ridirlo a me!!!!»
«Ti
amo Cas»
«Ti
amo»
Il
ragazzo avvicinò il suo viso a quello della ragazza e la baciò.
Entrambi
provarono un’emozione travolgente che li portò a passare le due ore successive
seduti sul divano coccolandosi e cercando di indovinare come l’avrebbero presa
gli altri se mai avessero saputo della loro relazione.
Casey e Derek passarono la maggior parte del tempo possibile insieme durante quel mese.
Si alzavano due ore prima di Lizzie e Edwin e l’uno andava nella camera dell’altro per stare un po’ in pace;dopo la colazione trovavano scuse convincenti che li davano come ognuno chiuso nella propria stanza (anche se invece una delle due camere era chiusa a chiave e loro erano insieme nell’altra). Poi il pomeriggio prendevano la macchina e passavano alcune ore al lago. Una routine perfetta.
Emily si presentava spesso a casa dei ragazzi, era invitata ad entrare ma poco dopo i due innamorati riuscivano a liberarsi di lei senza farle venire il minimo sospetto. Sam e Ralph avevano telefonato a Derek praticamente tutti i giorni per proporgli appuntamenti con delle cheerleader, ma lui rifiutava senza nemmeno pensarci.
Era il 4 agosto.
L’ultima sera insieme senza i loro genitori in casa.
«Derek, ho paura. Sai quanto me che non lo accetteranno mai»
«Ma tesoro, non preoccuparti. Farò tutto il possibile per farglielo capire. Ti amo e ti amerò anche a costo di avere il mondo contro»
I due ragazzi si addormentarono sul divano insieme.
La mattina seguente si svegliarono verso le 9.00, tra poco sarebbero tornati i loro genitori.
Infatti, mentre i ragazzi stavano preparando la colazione,sentirono una macchina parcheggiare nel vialetto. Si scambiarono un bacio a fior di labbra e Derek le sorrise dicendole “ti amo” e a lei sfuggì una lacrima che lui asciugò prontamente con un bacio mentre George girava la chiave nella serratura.
«Casey!! Tesoro mio, stai bene??» domandò preoccupatissima Nora entrando in casa e lasciando le valigie per terra nel salotto
«Mamma! Si, sto bene. Come dovrei stare?»rispose la ragazza divertita
«Bhè, un mese in casa con Derek…..ero preoccupata!Eppure sembra che tu sia in ottima forma»
I due innamorati riuscirono ben presto a sfuggire dai genitori e si rifugiarono al piano superiore.
Casey cercava di respirare tranquillamente.
«Amore, non so per quanto potremo mentire»
«Noi non stiamo mentendo, stiamo omettendo una cosa a cui teniamo moltissimo»
«Lo so, però ho paura»
Derek la abbracciò e con quel semplice gesto lei si calmò
Per circa una settimana i ragazzi non furono scoperti, ma il 14 agosto è un giorno che non scorderanno mai.
Flashback Era il primo pomeriggio, Nora e George stavano lavando i piatti e stavano sistemando la cucina, i due ragazzi erano fermi in corridoio al primo piano. Casey era appoggiata al muro, Derek le stava di fronte a pochi centimetri e aveva una mano sul suo fianco e l’altra vicina al suo volto, appoggiata al muro. Stavano parlando, poi Derek aveva preso l’iniziativa e l’aveva baciata appassionatamente. La schiena di lei si era staccata per un attimo dalla parete, e le sue mani si erano dirette prontamente tra i capelli del suo fidanzato. Derek si abbassò e iniziò a baciarle il collo. Questo momento fu interrotto da un grido: Nora era salita all'improvviso per andare da Casey a proporle di andare a fare shopping più tardi, ma si era trovata davanti una scena inaspettata e assurda.
Fine Flashback
Salve a tutti!!
É la prima volta che aggiornando scrivo qualcosa che non sia il nuovo capito!!!
Sono stata senza ispirazione per più di un anno....ma ora l'ispirazione sembra essersi ricordata di me e quindi è tornata. Non garantisco aggiornamenti frequenti ma porterò a termine questa storia per quelli a cui piace, o semplicemente per chi è capitato qui a leggerla. Quest'anno sono però ancora più incasinata con la scuola (anche se durante le lezioni scrivo nuove bozze di capitoli invece di prendere appunti!!) quindi sarà ancora più difficile. Oggi ho deciso di aggiornare ancora con l'ultimo capitolo scritto sul mio computer e da domani mi rimetto a lavoro.
Baci!!!
MissCris94
Casey era seduta sul divano, con la schiena dritta e continuamente scossa da brividi di terrore.
Sentiva le grida di Derek e dei loro genitori arrivare dal seminterrato, o meglio dalla camera di Nora e George.
Non riusciva più a resistere perciò si diresse verso la stanza senza fare rumore. La porta era aperta per metà e pochi secondi dopo l’arrivo di Casey, George tirò uno schiaffo a Derek che non reagì né emise alcun lamento. Casey non riuscì a sopportarlo e irruppe nella stanza, catapultandosi tra le braccia del suo ragazzo che la strinse mentre calde lacrime iniziavano a scenderle lungo le guancie. Derek la strinse cercando di trasmetterle tutto il suo amore, e forse ci riuscì perché dopo una decina di minuti di silenzio se non per le sue lacrime, la ragazza smise di piangere.
Poi un sussurro
«Ti amo cucciola»
«Anche io amore»
Poi di nuovo silenzio. Poi Derek riprese il suo normale tono di voce
«Torna di sopra, amore. Ti prego»
«No Derek, non ti lascio solo»
«Io lo so che ci sei, non voglio che tu senta i nostri genitori dire che non credono in noi»
«Ma amore….non riesco a stare di sopra senza di te e senza fare niente per proteggerci. Mi sento inutile»
«Amore mio, vai. Sono subito da te»
Casey sospirò. Non poteva far altro che cedere, perciò tornò in salotto.
George e Nora li fissarono.
«Complimenti Derek, l’hai illusa per bene. Sei un bravo bugiardo»
«Papà! Io non ti sto mentendo. Sono innamorato veramente di Casey. E lei ama me»
«Derek, cerca di essere ragionevole e non scherzare su una questione del genere»
«Non sto scherzando Nora, stanne certa. E siete voi le persone irragionevoli»
Concluse prima di uscire sbattendo la porta.
Arrivò in salotto e la vide: rannicchiata sulla poltrona, il volto appoggiato sulla ginocchia.
Si avvicinò e la sollevò dolcemente, Casey allacciò subito le mani dietro il collo di Derek che, sussurrandole parole dolci la portò nella sua stanza e la distese sul letto e si mise accanto a lei abbracciandola.
I due fidanzati sentirono qualcuno bussare alla porta dello loro “roccaforte”.
Erano Edwin e Lizzie che venivano a dare man forte ai due innamorati.
«Casey! Sorellina, come ti hanno ridotto? Ci volete spiegare cosa è successo con mamma e George?»
«Lizzie! Io e Derek dobbiamo dirvi una cosa…noi stiamo insieme!»
Silenzio.
«Ed, Lizzie…che succede?» domandò preoccupata Casey
I due fratelli di mezzo scoppiarono a ridere
«Ma vi sembra il momento di scherzare?!?!» disse Derek cominciando ad arrabbiarsi
«Ma no fratello!! Ridiamo perché voi non avete capito che noi sappiamo tutto da sempre!!»
Lizzie rise «Non vi siete resi conto che in questo mese siamo stati sempre fuori dai piedi? Che non abbiamo creato nemmeno il minimo problema?»
«Lizzie! Tesoro mio!! Grazie sorellina, mi hai fatto vivere il mese più bello della mia vita! Grazie anche a te Edwin!!»
Casey abbracciò i ragazzi, mentre Derek la stringeva da dietro.
Finalmente non aveva più paura di ciò che provava: anche Edwin e Lizzie approvavano la loro relazione.
Ancora rumore sulla porta, qualcun altro voleva entrare.
George e Nora entrarono nella camera e assistettero alla fine dell’abbraccio.
«Derek» cominciò Nora con tono autoritario «inizia a preparare i bagagli. Andrai allo stage di hockey per un mese a New York. Non puoi rifiutarti, è un ordine. Tu Casey, invece, potrai decidere se restare qui con noi oppure andare allo stage di arti sceniche a Washington. Sta a te»
George aggiunse «L’importante dopotutto è che stiate lontani»
«No» questo fu l’urlo di Derek, il volto sconvolto dalla rabbia
«No Derek, amore. Più tu ti ribellerai più tempo ci terranno lontani» lo rassicurò Casey abbracciandolo «Ti aiuto a fare i bagagli, poi tu aiuterai me. Partirò anche io perché stare qui, in questa casa, dove ogni cosa mi ricorda di noi sarebbe impossibile. Mi mancheresti troppo e potrei fare qualcosa di stupido»
Derek, sebbene poco convinto e alquanto arrabbiato acconsentì. Fece uscire tutti dalla sua stanza, che con un’occhiataccia chi con un sorriso di ringraziamento e consentì solo alla sua ragazza di restare.
Fecero i bagagli, non parlarono. Un silenzio carico di tensione li avvolse.
Poi improvvisamente lui parlò
«Casey, passeresti la notte con me oggi anche con i nostri genitori sotto lo stesso tetto?»
Casey trattenne il respiro. Non sarebbe stata la prima volta che dormivano abbracciati, ma questa volta lei pensava che Derek pretendesse di più. Le tornò in mente Jake. Aveva paura, ma accettò: dopotutto lo amava più di ogni altro al mondo, anche più di se stessa.
Sono tornata! Questo è un capitolo molto particolare. Mi è stato chiesto da una mia carissima amica un "approfondimento" sul rapporto tra Edwin e Lizzie....ed io l'ho accontentata! Scritto questo capitolo mi sono affezionata molto di più ai due personaggi....li renderò più partecipi della storia da adesso in poi.
Direi che ho detto tutto.
Voglio ringraziare tutti quelli che leggono, chi ha messo questa storia tra i preferiti/seguiti, e ringrazio SbrillyFrilly, ella93e cucciola sonohrache hanno recensito l'ultimo capitolo postato.
Buona lettura.
MissCris94
LIZZIE POV
Casey e Derek sono partiti da 4 giorni, questa casa è così vuota senza di loro. Mi manca mia sorella, e mi manca addirittura Derek!
Entro silenziosamente nella camera di quest’ultimo, dove sapevo che i due innamorati si incontravano. Mi chiudo la porta alle spalle, mi appoggio al muro e scivolo con lentezza verso il pavimento. Piango. Mi sento così strana in questo periodo, tutti sembravano così felici. Tutti. Lo ero anche io. Ma dopo quelle grida, quel brutto litigio di mamma e George con i ragazza. Sto male. Mi sento così sola e non ho nemmeno nessuno con cui parlare, anche volendo.
EDWIN POV
Dove cavolo è Lizzie? È mezz’ora che la cerco! Sembra così strana in questo giorni, vorrei aiutarla. Mi sono affezionato moltissimo a lei in questi anni, che all’inizio erano soltanto “forzata convivenza”. É la mia sorellina e le voglio bene. Ora, da bravo fratello, sono preoccupato per lei. Ho guardato ovunque, inizio a temere che sia uscita senza avvertire. Quando lo scopriranno papà e Nora andranno su tutte le furie. Proverò a telefonarle. Cerco il mio telefonino in camera mia senza trovarlo. Ricordo di averlo lasciato in camera di Derek ieri sera mentre usavo il portatile. Entro e la vedo lì, rannicchiata nell’angolo. Le spalle scosse da singhiozzi silenziosi.
Mi avvicino, ma sembra non accorgersene.
Mi abbasso e le passo un braccio intorno alle spalle stringendola a me, cercando di farla calmare.
Appena la sfioro la sento trattenere il fiato, per quanto possibile visti i singhiozzi che non riesce a fermare.
«Lizzie…io non so cosa posso fare per aiutarti per quanto voglia farlo. Parlami, ti prego»le sussurro quasi implorandola.
Silenzio. Solo il rumore dei singhiozzi che Lizzie ha rinunciato a nascondere.
«Liz. Ti supplico. Aiutami a capire»
«Non è…non è niente Ed. Non preoccuparti»
Ecco, mi parla. La voce tremante viste tutte le lacrime versate. Sbuffo, è sempre la solita orgogliosa che non vuole far vedere di essere fragile e che non vuole che gli altri si preoccupino per lei.
«Non dirmi che non è niente. Sei qui da più di mezz’ora, probabilmente piangi da ancora più tempo e sei strana da giorni. Non sono cieco, ti conosco. Parlamene, per favore. Non riesco a vederti soffrire così»
«Edwin…io sono così sola. Mi sembra di essere invisibile»
Sospira e poi mi abbraccia. Mi sento bene, questo gesto mi ha sorpreso. La sento così fragile, spaventata. Ma soprattutto triste.
«Tu non sei sola, Lizzie. Nora, papà, Casey, Derek, Jamie»
«Ti sbagli Ed. Ho provato a parlarne con George e mamma, ma mi hanno detto che non avevano tempo per ascoltarmi. Casey e Derek sono stati spediti negli Stati Uniti. Dulcis in fundo io e Jamie abbiamo litigato: mi ha detto che si è stancato del mio perenne malumore»
«Io»
«Tu? Che c’entri?»
«Io. Io ci sono, e voglio ascoltarti. Voglio poterti aiutare»
Sento la mia maglia inumidirsi con le sue lacrime. L’ho fatta ricominciare a piangere. Ho fatto l’unica cosa che non volevo: l’ho fatta stare male.
«Ti prego Liz, non piangere. Non volevo farti del male»
«No! Piango perché sono riuscita a trovare qualcuno disposto anche solo a farmi compagnia»
Mi ero spaventato, invece mi ringrazia
«Grazie Ed! Sei il migliore»
«Non ringraziarmi, sono felice di farti sentire meglio. Ti voglio bene Liz»
«Anche’io ti voglio bene».
Silenzio.
Restiamo lì, abbracciati sul pavimento con le spalle al muro per tutta la mattina.
CASEY POV
Sta suonando la sveglia. La spengo con un gesto brusco. Questo posto mi rende triste. Ho troppi momenti liberi, durante i quali non faccio altro che pensare a Derek. Non ci potremo sentire per tre settimane, sarà una tortura. Nessuno di noi ha potuto portare con sé il cellulare, ambedue prontamente sequestrati da Nora poche ore prima di partire. Dal campus di Derek si può comunicare con l’esterno solo con il computer, mentre da mio solo grazie ai telefoni fissi dislocati per tutto il dormitorio. Non ho ancora né ricevuto né fatto telefonate, perché l’unico con cui voglio parlare è irraggiungibile. Mi faccio forza,e mi alzo, tra un’ora ho lezione di “scrittura creativa”. Vado in bagno e mi lavo il viso con l’acqua gelata, per svegliarmi e prepararmi ad indossare un’altra volta la “maschera” di ragazza felice. Cerco la divisa nell’armadio. Metto la camicetta a maniche corte color panna, la gonna nera a pieghe e ballerine nere. In questo posto è tutto così monotono. Vedo tutto in sfumature di grigio, perché non c’è Lui a colorare il mio mondo. Esco dalla camera, diretta al bar. La mia giornata ha inizio, purtroppo.
DEREK POV
Sono sveglio da più di mezz’ora. Non riesco a dormire molto senza sognare Casey, per poi svegliarmi ogni volta più triste. Non potremo sentirci per tre settimane. Dovrei alzarmi, tra poco più di un’ora ho l’allenamento. Me ne frego. Continuo a far rimbalzare la pallina da tennis contro il muro. Vorrei non pensare a nulla, ma il mio cervello, o forse il mio cuore, non vuole darmi retta a quanto pare. Non faccio altro che pensare a Lei, ripercorrendo ogni attimo passato insieme. Tre settimane senza di lei: impazzirò, devo farmene una ragione.
La casa McDonald-Venturi è silenziosa. Nora e Lizzie sono a fare shopping, Marty a casa di un’amichetta e Geoge sta lavorando.
Edwin invece sta chattando con suo fratello, Derek.
E: ciao fratello!
D: Ed! Come va?Hai sentito Casey? Ti prego dimmi di si…
E: mi dispiace Derek. Non l’abbiamo mai sentita. Lizzie ha detto che la chiamerà in serata perché le manca troppo
D: manca anche a me. Ti prego, ditele che mi manca e che l’amo tanto
E: va bene. Riferiremo, ma lo sa già e ti ama anche lei, lo sai. Che mi racconti?
D: direi niente di rilevante. In qualunque momento sarei entusiasta di essere qui, dopotutto non facciamo altro che giocare a hockey. Ma in questo momento giocare è l’ultima cosa che mi passa per la testa
E: lo so Derek. Cerca di resistere, mancano due settimane.
D: due settimane senza di lei equivalgono all’eternità
E: Io vado che stanno rientrando Nora e Liz. Ci sentiamo presto fratello!
D: va bene. Vai. Ciao
E: Ciao Derek
EDWIN POV
Scendo in salotto. Afferro due delle tra buste che sta portando Liz. Mi sorride, sebbene un vero di malinconia le copra i bellissimi occhi azzurri [non so se è il colore giusto: l’attrice sembra averli azzurri quindi…NdA].
«Andato bene lo shopping?»
«Si. No. Insignificante, ad essere sincera. Però mamma sembrava tenerci» mi risponde sottovoce per non farsi sentire.
Pranziamo. Nora e papà cercano di non farci pesare l’assenza dei due figli maggiori.
«Papà senti. Ho parlato con Derek. Non è che posso andare a trovarlo al campus? Nell’iscrizione sono compresi 3 viaggi per il campus, per la famiglia. Magari potremmo partire io e Lizzie».
Lizzie mi sorride, felice del fatto che sto provando a portarla lontano dal luogo dove si sente così triste.
«Non è una brutta idea. Sarebbe felice di vedervi. Per me va bene. Nora?»
«George…io non so. Non saranno troppo piccoli?» domanda Nora perplessa
«Mamma dai, ti prego. Ci occuperemo l’una dell’altro. Andrà tutto bene»cerca di convincerla Lizzie.
«Non preoccuparti Nora. Devono solo prendere l’aereo e l’autobus fino al campus. Gli alloggi per i familiari sono nel palazzo accanto a quello degli iscritti».
Nora sembra convinta dalle parole di George e dà il suo consenso.
Sorrido…si parte!!
«Vado a prenotare i due biglietti. Vieni Lizzie??»
«Certo che si!»
Si alza rapidamente, mi prende per mano e sorridendo mi trascina in camera di Derek.
LIZZIE POV
Il mio Edwin mi porterà lontano da qui!
Lo abbraccio di slancio.
«Ed! Sei un angelo, mi porti lontano da qui. Grazie»
«Figurati Liz, lo faccia anche per me. Voglio vederti felice e voglio rilassarmi un po’»
«Non importa perché. Grazie comunque».
Tiro fuori il mio cellulare…ho un’idea un po’ pazza.
Telefono a Casey.
Lizzie: Pronto?
Centralinista: Salve. Mi dica con chi vuole parlare
Lizzie: Casey McDonald
Centralinista: Digiti il numero 132
Lizzie: Grazie
Lizzie digita il numero suggerito dalla ragazza.
Casey: Pronto?
Lizzie: Pronto? Casey?
Casey: Si, sono io. Chi parla?
Lizzie: Sono Lizzie!
Casey: Tesoro! Cavolo quanto mi manchi. Come va?
Lizzie: Male, ma tu non preoccuparti. Tu piuttosto?
Casey: Come posso non preoccuparmi…che succede? Io sono sola. Sola e triste. Impazzirò senza Derek.
Lizzie: È proprio per questo che ti ho chiamato. Mi è venuta in mente un’idea un po’ pazza!
Casey: Di che si tratta??
…………………………………
≈ Due Giorni Dopo ≈
EDWIN POV
Io e Lizzie stiamo facendo il check-in e papà ci aspetta poco lontano.
«Bhè papà, noi andiamo. Superiamo i controlli e aspettiamo dall’altra parte.»
«Va bene Ed, divertitevi. Quando decidete di tornare telefonatemi»
«Certo papà»
«Logico George!»
«Ciao ragazzi!»
≈ Aspettando al Gate ≈
«Tra tre ore saremo a Washington! Ci pensi» dico entusiasta
«Si, sono felice! E poi, se il mio piano andrà in porto, non saremo gli unici ad essere felici!»
«Ora puoi rendermi partecipe del piano» le domando facendo gli occhi da cucciolo
«Non è importante dirtelo adesso. Quando saremo a Washington lo scoprirai comunque. Fidati»
«Mi fido di te, Liz»
LIZZIE POV
L’aereo è atterrato da 15 minuti e io e Edwin stiamo aspettando i bagagli.
Sento le mani di qualcuno coprirmi gli occhi. Sono mani di donna.
«Casey!!!»
Mi volto e la abbraccio.
«Mi sei mancata Lizzie!!»
«Anche tu Cas! Non immagini quanto!»
Vedo Edwin venire verso di noi trascinando un trolley nero e uno fucsia con delle stampe floreali
«Casey? Che cavolo ci fai qui?»
«Lizzie mi ha detto che sareste venuti a Washington, mi ha detto di prendermi tre giorni e di venirvi a prendere. Ci facciamo un giro ragazzi?»
Guardo il mio orologio da polso
«Non credo proprio. Dobbiamo andare alla stazione» dico con nonchalance
Casey mi guarda sconvolta «Stazione? Ma che stai dicendo?»
«Noi tre ci facciamo una gita»
≈ Alcune ore dopo, su un autobus diretto a New York ≈
«Lizzie! Io ti adoro! Tutto questo per me…sei la sorella migliore del mondo»
Ebbene si, ho appena spiegato il mio piano a Edwin e Casey.
Sono rimasti sorpresi da quello che sono riuscita ad organizzare
In lontananza vedo il college di Derek
«Ci siamo. Siamo arrivati»
Derek non è stato informato del nostro arrivo, per motivi di tempo: è stato organizzato tutto molto in fretta.
EDWIN POV
Mi dirigo verso la segretaria. È una ragazza giovane, con i capelli rossi ricci. Avrà circa vent’anni.
«Buongiorno!»
«Salve, posso aiutarti?»
«Vorrei incontrare Derek Venturi»
«Aspetta che controlla il suo orario»
«Grazie»
«Allora…ha finito l’allenamento mezzora fa. È già tornato in camera. La stanza è la B128. Secondo piano, numero 128»
«Grazie mille!»
«Di niente. Ciao»
Salgo. Sono davanti alla porta della sua camera. Busso.
Lo sento girare la chiave e aprire. Mi guarda incredulo. Forse crede di avere le allucinazioni!
«Edwin! Che ci fai qui? È fantastico. Mi mancava una faccia conosciuta»
«Derek! Sono venuto a trovarti. Papà non ha fatto nemmeno troppe storie. 3 giorni però, non di più»
«Fantastico! Almeno mi sentirò meno solo»
«Non è che mi accompagneresti al dormitorio familiare? Io ho la stanza 203»
«Certo Ed! Andiamo»
«Grazie»
«Niente. Ehi Edwin?»
«Si?»
«Mi sei mancato»
«Anche tu»
Ci avviamo verso la mia camera, dopo pochi minuti di chiacchiere siamo davanti alla porta bianca.
Infilo la tessera nella serratura e apro lentamente la porta per poi allontanarmi.
Ho fatto bene, o Casey mi avrebbe travolto.
Lei si è lanciata verso Derek appena lo ha visto dalla porta.
Un scena un po’ troppo romantica per i miei gusti, ma davvero dolce.
I tre giorni successivi passarono troppo velocemente per i miei gusti.
Tra passeggiate, partite di hockey, film e chiacchierate per me e Lizzie, tra abbracci e conversazioni sdolcinate per Derek e Casey.
LIZZIE POV
È il 12 settembre , oggi tornano Casey e Derek.
Mamma e George non sanno che i ragazzi si sono incontrati una decina di giorni fa perché non potevano più resistere senza l’altro. Ora dovranno a accettare la loro storia.
Finalmente può esserci un lieto fine…almeno per loro.
Eccoli…sento il portone d’ingresso sbattere. Questo è sicuramente Derek, ci scommetto una mano!
In mezzora sistema le valigie e si fa la doccia.
Poi si siede sulla poltrona e fissa la porta d’ingresso.
Dopo poco più di un’ora sento un’auto fermarsi sul vialetto.
Mi affaccio alla finestra: è il taxi di Casey.
Io e Edwin ci sediamo sulla scala nel salone, Derek si alza in piedi.
CASEY POV
Ecco…sto per entrare a casa. Voglio il mio Derek. Mi mancano tutti terribilmente: la mia dolce Lizzie, il fantastico Edwin, la piccola Marty. Mi mancano addirittura mamma e George.
Li sto perdonando per quello che hanno fatto a me e a Derek. Erano solo spaventati: la famiglia che avevano tanto faticato a costruire poteva essere distrutta.
Infilo la chiave nella toppa e apro lentamente la porta.
Derek è lì, a una manciata di metri da me.
La valigia cada con un tonfo sordo e io corro.
In pochi attimi sono tra le sue braccia.
Sono felice.
Adesso si che sono veramente a casa.
DEREK POV
La mia Casey è finalmente con me. Quanto mi è mancata. Averla tra le mie braccia è come tornare a vivere.
«Tesoro mio. Mi sei mancata così tanto. Ti amo»
«Anch’io. Ti amo anch’io» mi dice mentre calde lacrime iniziano a rigarle il volto.
Eccomi qua! Il primo aggiornamento del 2011!!
Non è molto lungo...chiedo venia!!
Buona lettura!
Baci
MissCris94
CASEY POV
Sono tornata da tre giorni. Tre dei giorni più belli e contemporaneamente più brutti della mia vita.
Mi sono ricongiunta al mio Derek, ci amiamo più di prima. Ora siamo liberi di stare insieme, anche se ancora mamma e George non ci rivolgono la parola e ci guardano tristi e preoccupati ogni volta che ci vedono abbracciati sul divano o mentre ci baciamo.
Invece Marty, anche se non ha precisamente capito cosa c’è tra noi, è contenta del fatto che non litighiamo più.
Con Lizzie e Edwin è tutto apposto, anche se dovrò parlare con la mia sorellina: mi sembra strana.
«Derek…io vado a parlare con Liz»
Lui non scioglie però l’abbraccio in cui mi ha catturato una mezzoretta fa.
«Ti prego amore,non andare»mi fa addirittura gli occhi da cucciolo.
Non mi farò convincere questa volta. Acquisto il mio tono più serio.
«Lasciami Derek. Mia sorella, anzi nostra sorella, ha bisogno di me»
Lo sento allentare la morsa.
«Scusami Cas, non volevo farti restare per fare del male a Liz. Le voglio bene. È solo che penso che assillarla cercando di farla parlare non porterà a niente. Anzi, le cose potrebbero anche peggiorare»
Lo ignoro e mi dirigo verso la camera di mia sorella.
La porta è aperta per metà, vedo che dentro ci sono Lizzie e Edwin.
Edwin è seduto con la schiena appoggiata alla testiera del letto, mentre lei è distesa sul letto, con la testa appoggiata sulle gambe di Edwin.
Stanno parlando.
Mi siedo a terra vicino alla porta e li ascolto.
LIZZIE POV
«Non lo so Ed, pensavo di stare meglio. Invece sto ancora male»
«Mi dispiace tanto Lizzie. Non sai quanto vorrei essere più bravo a tirarti su di morale»
Io mi alzo di scatto e mi volto a guardarlo
«Ma tu sei bravissimo! Sono settimane che mi stai accanto…sei il mio angelo custode! E io ti ringrazio, ma voglio cercare di risistemare la mia vita da sola. Ti voglio bene Edwin!»
«Anch’io Liz»
CASEY POV
La mia sorellina sta ancora male, ma vuole uscirne con le sue forze. Magari se mamma e George ragionassero e accettassero la storia di me e Derek lei sarebbe più tranquilla.
Provarci non costa niente dopotutto.
Scendo e vedo Derek ancora seduto sul divano
«Tesoro! Ti va di andare a parlare con mamma e George?»
Lo vedo guardarmi stranito
«Parlare con loro? Sai bene che non potremo mai “parlarci”…non faremo altro che peggiorare le cose, litigheremo e questa volta potrebbe essere per sempre. Già non ci rivolgono la parola, cerchiamo di non peggiorare la situazione»
Mi rassegno: dovrò farlo da sola.
«Fai come vuoi. Io vado a parlarci. E non lo faccio solo per noi, ma anche per tutti quelli che vivono in questa casa e che sono obbligati a vivere in questo clima di odio»
Mi allontano.
Scendo le scale e arrivo davanti alla porta della camera da letto di George e mamma.
Busso cercando di farmi forza.
«Avanti»
È la mamma a rispondere, sarà sorpresa di vedermi.
Entro lentamente, mi chiudo la porta alle spalle e mi appoggio a questa
«Casey? Che ci fai qui?» domanda George perplesso
«Voglio parlarvi»
Vedo che mia madre sembra incuriosita e speranzosa, sicuramente crede che le dirò che io e Derek abbiamo rotto. Le spezzerà il cuore sapere che siamo più uniti ogni minuto che passa.
«Vorrei parlarvi di…di me e Derek. Vorrei che capiste cosa c’è tra noi. Che c’è qualcosa di importante e forte, e che siete gli unici in questa casa a non apprezzarlo o meglio a non averci dato la possibilità di spiegare»
«Ma Casey, cerca di essere…»
«No George, scusami se ti interrompo. Gli unici a non essere ragionevoli in questa casa siete voi. Voi che state cercando di fingere che non sia cambiato niente da quando siete partiti a luglio. Invece qualcosa è cambiato. Derek è cambiato, Lizzie e Edwin sono cambiati. Io sono cambiata. Non avete voluto sapere quello che è successo durante quel mese che siete stati via, ma ora vi chiedo di ascoltarmi. Vorrei solo che mi permetteste di spiegare come sono andate le cose. So che forse il mio racconto non farà cambiare le cose, ma io mi sentirò in pace con me stessa e libera di amare Derek, senza nascondermi»
Noto che George vorrebbe ribattere, ma mamma gli poggia una mano sulla gamba
«Va bene Casey. Siamo pronti ad ascoltarti tesoro, ma non ti assicuro che conoscere i fatti ci farà accettare la situazione».
Dopo mezz’ora stavo concludendo il racconto.
«Poi tu ci hai scoperti quando sei venuta a cercarmi. Non eravamo riusciti a trattenerci, di solito eravamo stati più attenti e avevamo cercato di darci una regolata se c’era gente per casa. Bhè…da quel punto in avanti sapete com’è andata. Vi siete arrabbiati, ci avete diviso. Ma abbiamo superato anche questo, anzi, forse ne stiamo uscendo più innamorati di prima».
Mamma e George sono colpiti dal racconto di come sono andate le cose, si sono resi conto che è grazie a loro, che sono partiti e ci hanno lasciato qui, che io e Derek ci siamo trovati e stiamo vivendo la nostra magnifica storia d’amore
«Casey, tesoro mio…io non immaginavo»
Sento qualcuno bussare, faccio silenzio.
Mamma è troppo sconvolta per proferire altro.
Quindi è George a rispondere
«Avanti»
È Derek.
Mi alzo in piedi a guardarlo.
«Mi dispiace. Non dovevo lasciarti sola. Forse sono arrivato troppo tardi però»
Gli vado incontro.
«Non è troppo tardi. Ti amo»
Mi bacia, dolcemente e senza approfondire troppo.
«Ti amo anch’io Cas»
Mi volto verso mamma e George.
Vedo che mamma ha gli occhi lucidi.
«Casey, bambina mia…mi dispiace tanto»
Si alza e viene ad abbracciarmi
«Non credevo che faceste sul serio. Avevo paura che Derek ti avrebbe fatto soffrire, per questo ho deciso di separarvi. Non volevo che tutto ciò che avevamo tanto faticato a costruire crollasse come un castello di carte»
«Lo so mamma, lo avevo capito. Ma sai che sono sempre sincera con te. Ti avevo detto che l’amo più della mia stessa vita, ed è così»
«Derek caro…non farla soffrire, ti supplico»
Osservo il mio ragazzo mentre abbraccia mia madre.
Mi domando come ho potuto detestarlo per anni, e come potrei non amarlo adesso.
Osservo il mio ragazzo mentre abbraccia mia madre.
Mi domando come ho potuto detestarlo per anni, e come potrei non amarlo adesso.
Non riesco a darmi una risposta.
DEREK POV
Nora e papà accettano la nostra storia.
Finalmente tutto si è sistemato.
O meglio quasi tutto.
Lizzie è ancora strana, sono preoccupato per lei.
Basta…vado a parlarle.
LIZZIE POV
Sono felice…per la prima volta da settimane.
Qualcuno sta bussando.
Appoggio il mio libro sul letto dopo aver posizionato il segnalibro a pagina 243.
«Avanti»
Vedo Derek entrare. Perché Derek viene a trovarmi?
«Derek! Che succede?»
«Possiamo parlare?»
Mi fa gli occhi da cucciolo, come posso dirgli di no?!?
«Certo. Entra».
Derek si chiude la porta alle spalle, si siede sul letto vicino a me e mi guarda sorridendo.
«Perché ridi?»domando confusa e divertita
«Perché finalmente ti vedo felice»
«Che c’è di tanto divertente in questo?»
«È da tanto che non lo sei»
«Ah si, te ne sei accorto anche tu?»
«Ma certo piccola. Vuoi spiegarmi che succede?»
Il mio sguardo vaga per la camera, in cerca di una scappatoia.
«Non evitare il discorso, Liz. Per favore. Spiegami cosa succede»
«Lo so che vuoi aiutarmi, come Edwin e Casey. Ma non so come risponderti»
«Provaci almeno!»
Faccio un respiro profondo
«Sono perennemente depressa senza motivo. Nessuno tiene a me, nessuno mi capisce»
«Basta Liz. Devi sforzarti. Sei depressa perché vuoi esserlo! Tutti teniamo a te piccola: le tue amiche, Casey, Edwin, io. Devi piantarla. Sei una persona fantastica, a cui tutti vogliono bene perché è impossibile non farlo. Devi solo capirlo. Vieni, usciamo noi due, Cas e Ed. Io e Edwin vi portiamo a fare shopping e a cena fuori. Quindi preparati che andiamo a divertirci un po’! E non accetterò un rifiuto! E poi ho bisogno di te, in tutti i sensi, ma ora parlo di un consiglio per un acquisto: voglio comprare qualcosa a Casey. Tra 3 giorni è il nostro mesiversario. Voglio farle qualcosa di speciale, soprattutto ora che siamo liberi e che tutti in questa casa accettano la nostra storia».
Derek ha ragione. Basta essere triste. Ora sta andando tutto per il verso giusto. Devo cogliere l’attimo
«Fuori di qui»
Derek impallidisce
«Co…cosa?!»
«Fuori di qui! Devo cambiarmi! Hai appena detto che mi portate in giro. E non posso uscire in questo stato!!!»
Derek sospira sollevato
«Mi hai fatto prendere un colpo! Me la pagherai!!»
Esce un pochino arrabbiato
Rido. Una risata vera e spensierata dopo tanto tempo.
Mi cambio: i jeans che mi ha regalato Casey, la felpa che mi ha portato Derek quando è stato a Londra l’anno scorso e le scarpe che mi ha regalato Edwin.
Scendo in salotto. Non c’è nessuno…mi fermo ad aspettare.
«Ragazzi! Dove siete? Io sono pronta!!»
Vedo Edwin scendere le scale di corsa, le mie urla lo hanno spaventato
«Che succede Liz?»
È preoccupato
«Tranquillo Ed! Va tutto bene. Sono felice. Derek ha detto che usciamo. Vatti a preparare»
È confuso, ma fa come gli ho detto.
«Fai in fretta…ho voglia di uscire. Avverti anche la coppietta quando sei su!»
Dopo 10 minuti siamo in macchina.
La giornata prosegue benissimo.
Mi diverto.
La ruota ha ricominciato a girare
≈ TRE GIORNI DOPO ≈
CASEY POV
È sera…George e mamma sono a cena fuori con alcuni amici. Derek mi ha detto di non prendere impegni per la serata, e di non entrare in cucina e, se possibile, nemmeno in salotto.
Sono le 19.30 e io sono chiusa in camera ad ascoltare la musica.
Sento qualcuno bussare.
Spengo lo stereo e vado ad aprire.
«Buona sera amore! Tutto bene?»
«Ciao Derek!» lo bacio «Tutto bene, tranne i divieto di scendere di sotto»
Mi sorride
«La reclusione è finita. Ti aspetto in salotto, va bene?»
«Ok. Porto un attimo il cd a Lizzie»
Entro nella camera della mia sorellina.
«Cas! Che ci fai in giro?»mi domanda perplessa «Perché non sei di sotto?»
«Ti restituisco il cd. Ma che c’è di sotto?»
«Tu vai! Divertiti»
Sono curiosa: chissà cosa mi aspetta!!
Scendo le scale.
A pochi gradini dal pavimento mi blocco.
C’è Derek che mi guarda.
Il salone è pieno di candele petali di rose rosse.
Sembra di essere in una favola.
La mia favola però è la mia realtà.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
«Derek! È fantastico! Ma come hai fatto??»
Sono sbalordita. Derek mi bacia e mi stringe a lui
«Buon mesiversario amore! TI piace?»
«Anche a te! È tutto fantastico! Non c’era bisogno di fare tutto questo!»
«Questo è niente. Farei qualunque cosa per te. Ti amo»
«Ti amo».
La serata passa in modo fantastico.
Aveva anche preparato la cena.
Poi lo vedo alzarsi e andare a spegnere la luce. Siamo avvolti dal fioco bagliore delle 100 candele.
Derek appoggia un pacchetto sul tavolo.
«Aprilo Cas. Spero che ti piaccia»
Mi alzo, vado di corsa in camera a prendere il regalo per Derek. Torno di sotto e lo appoggio sul tavolo, vicino al pacchettino blu.
«Aprilo prima tu. Ti amo»
Derek prende il pacchetto e lo scarta con delicatezza.
Si alza, gira intorno al tavolo e viene a baciarmi
«Grazie amore. È il profumo introvabile che adoro. Grazie. Ora apri il tuo».
Gli sorrido e annuisco.
Sono agitata. Prendo il piccolo pacchetto tra le mani e lo scarto.
Dalla carta da regalo blu esce una scatolina argentata.
La apro e dentro vedo un anello. Rimango estasiata.
«Derek! Se forse impazzito? È bellissimo!»
Mi appoggia un dito sulle labbra per farmi tacere
«Leggi quello che c’è scritto dentro»
Lo afferro con mano tremante, e lo avvicino al viso.
Il mio sguardo cade su un’incisione elegante e raffinata all’interno dell’anello: Dasey forever.
«Grazie Derek! È…è…ti amo»
Lo abbraccio. Restiamo così per un po’, senza parlare.
«Posso…posso mettertelo?» mi domanda.
Annuisco e qualche lacrima sfugge al mio controllo . Sollevo la mano destra e Derek infila l’anello al mio anulare.
«Ti amo cucciola»
«Anche io»
Questo capitolo (e anche il prossimo che sarà l'ultimo della fanfiction) sono stati chiesti dalla mia migliore amica, alla quale non ho potutto dire di no. É una grandissima fan della coppia Lizzie/Edwin...come si capirà questi capitoli sono dedicati a loro: due personaggi spesso poco usati nelle fanfiction.
Spero che vi piacciano anche se i personaggi principali non sono i nostri amati Casey e Derek!!
Buona lettura!!
Baci
MissCris94
DUE MESI DOPO
CASEY POV
«Derek! Vuoi muoverti? Mamma ci aspetta per pranzo».
È domenica. Come al solito andiamo a pranzo da mamma e George.
È da quando ci siamo trasferiti che c’è questa tradizione.
Io e Derek siamo andati a vivere da soli, io frequento l’università mentre lui è il capitano della squadra di hockey.
«Arrivo amore!»
Eccolo, scende di corsa dalle scale e mi viene incontro per baciarmi.
«Andiamo?»
Sorrido, annuisco.
Mi prende per mano e scendiamo in garage.
Dopo 10 minuti sto aprendo la porta della casa dove vivevamo.
Qualcuno mi viene incontro abbracciandomi di slancio.
«Casey! Mi sei mancata così tanto»
«Ciao Liz! Mi sei mancata anche tu! Tutto bene?»
«Benissimo! Ho anche fatto amicizia con un ragazzo…mi piace un sacco!»
Sorrido
«È fantastico, poi mi racconti»
«Non è fantastico»
È stato Edwin a parlare
«Ciao ragazzi»
«Ciao fratello!»
«Ciao Ed! Perché non va bene che a Lizzie piaccia questo ragazzo?»
«Perché è il mio migliore amico! Il mio migliore amico non può stare con mia sorella. Sarebbe la fine»
«La fine di cosa?»domando curiosa
«di tutto. Del mondo»
Il mio fidanzato si intromette nel discorso
«Fratello, non è così male quando il tuo migliore amico sta con la tua sorellastra. Sempre che a te Liz sia indifferente, in quel senso!»
Vedo Edwin sbiancare.
Lizzie diventa rossa e guarda il pavimento
«Lizzie…cosa mi stai nascondendo??»
I fratelli di mezzo sono salvati da mamma che ci dice che il pranzo è pronto.
Dopo pranzo io e Derek prendiamo Edwin e Lizzie e ci chiudiamo nella camera del mio ragazzo.
LIZZIE POV
Cavolo. Io e Edwin siamo in trappola. Toccherà raccontare tutto.
Casey inizia l’interrogatorio.
«Lizzie! Dimmi cosa succede. O Meglio…cosa c’è o c’è stato tra voi due?»
Respiro profondamente, lancio un’occhiata a Edwin per chiedergli aiuto.
«Ricordi quando un anno fa mamma e George avevano litigato? E noi siamo state per un po’ in albergo?»
Mia sorella annuisce
«Io e Ed ci siamo visti e tra noi c’è stato qualcosa. Diciamo una breve storia»
Edwin si intromette
«Intensa e importante per quanto mi riguarda»
«Anche per me è stata importante Edwin, lo sai»
«Andiamo avanti??»domanda Derek «Non litigate»
«Certo. La storia è andata aventi per un paio di settimane, poi mamma e George hanno fatto pace, abbiamo deciso di chiudere. Siamo rimasti però più legati che mai»
«Perché non me ne hai parlato??»
«Mi avresti preso per pazza, Cas!»
«Forse ha ragione tesoro. Anche io e te pensavamo che ci avrebbero presi per pazzi, cioè, l’hanno fatto. Se hanno reagito così con noi due, con loro papà e Nora sarebbero andati fuori di testa»
Edwin si intromette nel discorso
«Il problema è che io non riesco ad immaginarti con un altro»
Divento rossa, non credevo che fosse geloso di me.
«Per me è lo stesso Ed!»
«Ma io non ci sto provando con nessuna ragazza!»
Mi alzo e gli vado incontro
«Non pensi che potrei farlo per dimenticarmi di noi?? Io sto ancora male per come è finita Edwin!»
Sono arrabbiata. Non gli do il tempo di rispondermi e scapppo in camera mia.
EDWIN POV
La vedo fuggire. Sono stato troppo duro con lei.
«Vado a parlarle» dice Casey
La blocco mentre sta aprendo la porta
«Tocca a me. Non preoccuparti, voglio solo parlarle e mettere in chiaro le cose. Non fate insospettire papà e Nora»
Esco di corsa e vado alla porta di Lizzie.
È chiusa a chiave. Vado a prendere la copia della chiave in camera mia.
Era da tanto che la usavo, da quando ci eravamo lasciati.
Appena entro vedo Lizzie accucciata sul letto, che mi lancia un’occhiataccia.
«Dobbiamo parlare Lizzie»
«Non ho niente da dirti, vattene. Fuori di qui»
Sospiro, mi siedo sul suo letto
«Ti prego Edwin, lasciami in pace. Non sono in grado di parlare di questo adesso, sono troppo confusa»
«Allora parlo io, va bene?»
«Se proprio devi»
Le sfioro una gamba. Non mi respinge, ma la sento tesa.
«Mi manchi. Ecco qual è il problema, per quanto mi riguarda. Sto cercando di dimenticare, ma per ora non ci sono ancora riuscito»
Lizzie si mette a sedere e, dopo avermi trascinato sul letto, mi abbraccia.
Questi momenti di intimità non mi aiutano affatto.
«Nemmeno io riesco a dimenticare, e non voglio farlo. Però so che sarebbe sbagliato riprovarci»
«Il mondo lo riterrebbe sbagliato, di certo non io»
Ridi. Mi sento meglio.
«Sei così bella quando ridi»
La vedo arrossire di botto
«Ti faccio ancora questo effetto?»
«Forse. Ma sono sicura che per te è lo stesso»
«No, non credo proprio»
Mi guardi in modo strano, ti avvicini a me.
Sento improvvisamente caldo. Il tuo viso è a pochi centimetri dal mio collo.
«Sei sicuro Ed??» mi domanda in modo provocante
Annuisco. Sono incapace di parlare.
Chiudo gli occhi e quando li riapro sei davanti a me.
I nostri nasi si sfiorano. La mia mano arriva alla tua guancia.
«Ho voglia di baciarti Liz»
«Fallo. Ma ti prego, non farmi innamorare di nuovo»
Sorrido
«Non posso promettertelo»
«Infatti parlavo con il mio cuore. Baciami stupido!»
Dedico l'ultimo capitolo di questa fanfiction alla mia migliore amica che è sempre stata la prima a leggere i capitoli in anteprima.
La ringrazio per avermi impedito di non fermarmi a metà!!
Buona lettura!
MissCris94
LIZZIE POV
La sua mano scende sul mio collo e mi porta al bacio, mentre con l’altra mi avvicina a sé prendendomi per un fianco.
Le mie mani salgono a scompigliargli i capelli e poi si intrecciano dietro il suo collo.
Sento che Edwin sta per interrompere il contatto ma io cerco di approfondire il bacio.
Edwin è confuso però non ci separiamo.
Il momento magico si infrange un paio di minuti dopo.
Sono triste ma anche euforica
«Esci Edwin»
«Cosa??»
Sei preoccupato, e anche io.
«Se non te ne vai potrei rifarlo senza pentirmene»
Sorridi, ma un velo di malinconia attraversa i suoi occhi
«Andiamo da Casey e Derek. Stiamo un po’ con loro, che poi li rivediamo domenica prossima. Che dici Liz?»
«Va bene. Andiamo»
Usciamo abbracciati dalla mia camera.
Casey e Derek ci vengono incontro.
«Tutto bene?» domanda Casey agitata
«Tutto favoloso. Vero Ed??»
Edwin annuisce.
Derek ha una faccia strana
«Vi siete messi…anzi rimessi insieme??»
«Derek! No, ma siamo giunti ad un conclusioni che mettono in chiaro il nostro rapporto» dico soddisfatta.
Ora tutto è sistemato.
Nella casa McDonald-Venturi regna la tranquillità.
CASEY POV
Sono le 19.30, io e Derek stiamo salendo in macchina.
Questa domenica è stata molto particolare.
«Tutto bene amore??»
«Di Derek. È tutto perfetto. Posso farti solo una domanda?»
«Certo cucciola. Che c’è?»
«Credi che riusciremo ad essere felici noi due?»
Derek accosta la macchina
«Perché mi fai questa domanda?»
«Non lo so, forse sono solo un po’ spaventata»
«Io ti amo, e questo non cambierà mai. Se per te è lo stesso noi due saremo felici. Mi ami??»
«Certo. Come potrei non farlo? Ti amo Derek»
«Ti amo anch’io Cas»
Dopo pochi minuti arriviamo a casa.
Appena mi chiudo il portone alle spalle Derek mi bacia facendomi appoggiare al muro.
Le sue mani si insinuano sotto il mio maglioncino, mentre le mie attaccano il suo collo.
Questa è la mia nuova vita.
E non ho nessuna intenzione di lamentarmi!!
La mia favola è finalmente diventata realtà.
Fine
P.s ringrazio tutti quelli che hanno letto/seguito questa fanfiction.
Un grazie particolare a quelli che l'hanno anche recensita.
Un bacione