Ansmashed

di Ajeje Brazorf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La montagna ***
Capitolo 2: *** Il museo d'arte ***
Capitolo 3: *** Padre Shigaraki ***
Capitolo 4: *** La bomba ***
Capitolo 5: *** L'esecuzione spagnola ***



Capitolo 1
*** La montagna ***


-PORCA MISERIA!-

Kaminari si stava pentendo amaramente della gita in montagna che Kirishima e Sero gli avevano proposto una settimana fa. Per rendere la cosa più interessante decisero di scalare senza usare i Quirk. All'inizio anche lui era entusiasta, ma, ora che era quasi in cima, cominciavano a esserci dei problemini di scalata e lui era così nervoso che cominciava a emettere delle mini-scariche elettriche.

K:-Forza Kaminari! E' quasi fatta!- Urlava Kirishima per incoraggiarlo, che, intanto, era già in cima.

Ka:-Eh sì, come no!-

K:-Certo che sì! Puoi farcela! E poi, stai serrato, non così indietro.-

Ka:-Come “indietro”?-

K:-Stai vicino alla parete Kaminari! Coraggio.-

Ka:-Ok, ma come cavolo salgo?-

K:-Usa lo spuntone?-

K:-Quale?-

Ka:-Quello.-

K:-Senti, Kirishima, qui è liscio come il marmo. Ti sfido a trovare uno spuntone.-

Ka:-Quello a forma di di zoccolo di gnu.-

K:-Zoccolo di gnu!?-

K:-Sì.-

Ka:-NON CONOSCO LO GNU, POSSO MAI CONOSCERE LO ZOCCOLO DI GNU?!!-

K:-E ANDIAMO KAMINARI!!-

Ka: Ok. Ma, comunque, non lo vedo.-

K:-Vaa beh. Allora usa quello a forma di vertebra di moffetta.-

Ka:- (-_-) Avanti, dimmi com' è fatta una moffetta.-

K:-Ho detto vertebra. E' dentro, non si vede.

Ka:-Si salva sempre -_- -

Una volta in cima, Kaminari cercava di scendere da una scarpata rocciosa e... Kirishima cercava di aiutarlo.

K:-Coraggio “Chargebolt”, non ho tutto il giorno.-

Ka:-Vai a quel paese “Red idiota”! Che qui la roccia è tutta franabile!-

K:-Al massimo è friabile, la roccia.-

Ka:-COMUNQUE FRANA! NON FRIA!-

K:-Forza, su, adesso issati e vieni giù.-

Ka:-Che?...-

K:-Issati... tirati su.-

Ka:-E dì “tirati su”.- rispose Kaminari innervosito.

K:-Ok. Adesso arrotati.-

E, di nuovo, Kaminari non capiva.

K:-Girati, Kaminari.-

Ka:-E DI' “GIRATI”! PER DIO!!-

K:-Cacchio, conoscessi due vocaboli: “tirati su” e “girati!-

Kaminari non ce la faceva veramente più. Alla fine però, riuscì a scendere.

K:-Ecco. Ci voleva tanto?-

Ka:-Parla per te. Io, poi, non riuscivo a scendere anche perchè, alla fine, ero girato e avevo la sensazione del vuoto.

K:-Serio?-

Ka:- Eh sì. Se non vedo non mi fido. Io da piccolo ho avuto un trauma.-

K:- Ne hai avuto più di uno tu.- aggiunse ridacchiando.

Ka:-A te basta che tu stia avanti. Non ti preoccupi di me.-

K:-Ma va'. Comunque adesso tocca a Sero.- disse tirando con facilità impressionante -guarda,poi, come va Sero. Adesso viene su come un camoscio. Grande Sero! Ti...-

Non riuscì a finire la frase che Kirishima si ritrovò in mano una corda mozzata. Entrambi erano a bocca aperta.

Ka:-C-cosa?-

K:- Ma non sentivi che non c'era peso?-

Ka:-...-

K:-Cioè, questo ti sembra Sero?- chiese corrucciato mostrando la parte mozzata della fune.

Ka:-Ecco... io... EHI, CHE FAII!??-

Kirishima si stava subito lanciando al soccorso, ma Kaminari cercava di trattenerlo per la maglietta.

K:-Kaminari, calmo. Adesso cerco di recuperare Sero. Forse si è incastrato sullo zoccolo di gnu.-

Ka:-Aspetta Kirishima... organiziamoci... allora...-

K:-Kaminari, ma che stai dicendo? Forza!-

Ka:-O-ok. Andiamo.-

K:-RED RIOT E CHARGEBOLT AL SALVATAGGIO!-

Ka:-Aspetta.-

K:-Che c'è ora?-

Ka:-Indovina chi c'è qua.-

Kirishima vide Sero dietro di loro canticchiante e con aria tranquilla.

K:-Ciccio... ma... da dove sei passato?

S:-C'è il sentiero.-

Ka:- 0_0... CHEEEEE?!!!-

E così iniziò la loro giornata in montagna, che, in fin dei conti, fu molto divertente e serena (soprattutto perchè Kaminari non scoprì mai il fatto che Kirishima sapeva che ci fosse il sentiero ; ) ).







 

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Capitolo 2
*** Il museo d'arte ***


Al museo d'arte moderna Mineta cercava di guardarsi in giro e capire qualcosa delle opere intorno a lui (con, però, scarsi risultati). Quando, a un certo punto, mentre stava osservando un quadro, sentì le voci di Iida e Midoriya.

I:-Ok, Midoriya, guarda questo quadro e dimmi le sue caratteristiche principali.-

M:-Che è monocromatico e che è cubista.-

I:-Bravo! Stai imparando.-

Mineta cercava di capire e associare le spiegazioni al quadro che stava osservando (un classico paesaggio naturale con una casa in primo piano).

I:-Inoltre, amico, quest'opera ha una propria caratteristica: deve esser visto da lontano.-

M:-Davvero? Ok.-

Mineta, quindi, si allontanò dal quadro.

I:-Devi sapere, infatti, che l'artista ha cercato di creare un'illusione ottica e vuole che tu sia veramente lontano.-

M:-Ancora di più?-

I:-Sì. Allontanati, vai.

E Mineta si allontanò ancora.

I:-Infine, devi aprire e chiudere le palpebre finchè l'immagine del quadro ti risulterà come un flash.-

E, quindi, a quel punto Mineta cominciò ad aprire e chiudere gli occhi quasi come avesse un tic.

Dopo, però, cinque minuti, Midoriya e Iida arrivarono davanti al quadro che stava guardando Mineta, per poi dire:

I:-Ecco. Qui, invece, si osserva uno stile completamente differente.-

Mineta lo guardò con un'espressione tra l'incredulo e il nervoso.

I:-Bisogna subito dire una cosa: che questo quadro va visto...-

M:-Ovviamente, da vicino.-

I:-Certo! Perchè solo un cretino si allontanerebbe per vedere questo quadro.- aggiunse ridendo, mentre Mineta si avvicinava con la vena della tempia che quasi gli esplodeva.

I:-Inoltre, questo quadro è...-

Mi:-Monocromatico.- rispose con aria apparentemente tranquilla.

M:-Ma no. Che monocromatico, ci son tutti i colori.-

I:-Va beh. Però è...-

Mi:-Cubista.-

M:-Ma no. E' realista, ci sono tutte le cose reali.

Mi:-Sì, ma le case sono cubiste.-

M:-No le case son fatte così nella realtà non è che sono a U o...- rispose Midoriya mimando la forma di una U.

I:-Senti, Mineta. Ma perchè usi parole che non conosci? Parla come mangi. No?-

Mineta era rosso dalla vergogna, ma subito sobbalzò per un grido di Iida.

I:-MIDORIYA!!!-

Midoriya era seduto su una sedia e per l'urlo si alzò e la fece cadere.

M:-C-che c'è?- disse spaventato.

I:-Che hai fatto?!! Quella è una scultura di Fistalloni.- esclamò disperato.

M:-S-scusa non lo sapevo, sembrava una sedia e...-

I:-Midoriya. Ma questa non è una sedia comune, è il concetto di sedentarietà, che il maestro Fistalloni ha rappresentato con una misera sedia.-

Mi:-Fistalloni!- aggiunse Mineta con aria supponente -Midoriya, ti sei seduto sul concetto di Fistalloni.-

M:-M-ma non lo sapevo.-

I:-Va bene. Lasciamo stare.- disse Iida con gli occhi al cielo.

Dopo un po', però Mineta e Midoriya si misero a fissare e a commentare un estintore che si trovava vicino alla sedia.

M:-Ora capisco il concetto.-

Mi:-Eh, già.-

I:-Ragazzi, scusate, ma che cavolo state facendo?-

M:-Stavamo guardando quest'altra opera.-

Iida non sapeva se ridere o piangere.

I:-Questo... estintore?-

M:-Sì. Perchè l'artista si è ispirato a un estintore...-

I:- -_- No no. Questo è un estintore e punto.

M:-Ma come? Quella non è una sedia e questo è un estintore?-

I:-Incredibile. Nonostante tu abbia visto altre opere, ancora non capisci la differenza tra REALTA' e OPERA D'ARTE, tra IMMANENZA e TRASCENDENZA. E dopo secoli di dibattito, l'uomo ormai questo concetto l'ha introiettato e superato.-

M&Mi:-...-

I:-Perdonatemi cari.- aggiunse con evidente ironia.

Mi&M:-... ma vaffanculo...- dissero tirando un calcio all'estintore per farlo cadere.

Dopo poco Iida indicò una tela tagliata, per poi dire:

I:-Più che altro, che ne dite di questo?-

E la risposta lo uccise dentro:

M:-Che qualche idiota l'ha rovinato con il coltellino! Si vede!-

Mi:-Appunto, che schifo! Ce l'avessi tra le mani...-

I:-MA DITEMI VOI DOVE SBAGLIO! QUANTA IGNORANZA!!- urlò facendo il suo solito gesto da robot.

Mi:-ESATTO! Quanta ignoranza ci vuole per fare una cosa del genere.-

M:-Ma poi, Iida, tu non sbagli niente, anzi, cavoli, sai un sacco di cose, le spieghi...- disse Midoriya cercando di tranquillizzarlo.

Mi:-Bravo Midoriya. E, Iida, è solo grazie a te che il mondo va avanti. E' grazie a te che io oggi so qualcosa.-

Iida e Midoriya lo guardarono straniti.

M:-Ovvero niente. Ma quella è un'altra storia.-

I:-Lucio Fontana.- disse con rassegnazione.

Mi:-Ahah. Allora si sa chi è!-

I:-Nato nel 1906.-

M:-Un vecchio! Ecco qui! Ma porca vacca! Ma perchè non lasciarli negli scavi, a guadare? Così son contenti.-

I:- A Rosario, in Argentina.-

M:-Un extracomunitario! Loro vengono da noi e loro se ne fregano delle regole!-

I:-Morto nel 1968. Dopo aver regalato al nostro paese capolavori come i famosi “tagli nelle tele".-

Mi:-...oh.-

I:-E voi due, siete due bestie.- disse con il solito gesto.

Mentre Iida se ne andava via, Mineta e Midoriya si guardavano l'un l'altro.

M:-Beh... in effetti... avremmo dovuto saperlo entrambi. Mi pare che una volta ce lo avessero pure menzionato a scuola.-

Mi:-Tu devi star zitto. Perchè ti sei seduto sul concetto di Fistalloni.-

M:-Si, ok. Ma se tu hai guardato un quadro normale da tre chilometri.-

Dopo qualche ora, però, successe un'autentica tragedia. Mineta rimase con la testa incastrata in uno spazio vuoto di una statua mentre si faceva gli affari suoi e, una volta chiamati gli altri, cominciò il finimondo.

Mi:-Ve lo giuro. Non so come ma...-

I:-COME CAZZO FAI A RIMANERE INCASTRATO IN UNA STATUA?!-

Mi:-Ho provato a tirarmi fuori da solo ma non ce la faccio.-

M:-Aspettate. Ho la soluzione: acqua e sapone. Come quando un anello ti rimane incastrato. L'unico problema è dove trovarlo.

I:-Tranquilli, ho del disinfettante per le mani. Penso vada bene.-

E subito Midoriya si mise all'opera e in pochi secondi... Midoriya non ebbe più l'anello che aveva al dito.

M:-Ecco qua. E' andato via che è un piacere.- disse soddisfatto.

Mi:-Sei sicuro?-

M:-Che vuoi dire, Mineta?-

Mi:-LA TESTA DEVE ANDARE VIA, NON L'ANELLO!- disse rabbioso.

In quel momento però, si sentì un alto parlante dire:-I gentili visitatori sono pregati di uscire per la chiusura.-

M:-C-che?- chiese impanicato.

I:-Porco Giuda.-

Mi:-Raga non provate ad andarvene. Aiuto!-

M:-Speriamo non ci becchino.-

Guardiano:-Che fate qui ragazzi?-

M,Mi&I:-AAAAAAAAAAAH!!-

 

Meno male che, alla fine, la guardia li aiutò e tornarono tutti interi a casa.

Tutti tranne Iida, che con l'ignoranza di quei due aveva a pezzi la fiducia nell'intelletto umano e il cuore a pezzi (a suo dire) per aver fatto a pezzi l'onore degli Iida con la figuraccia con la guardia.

 

 

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Capitolo 3
*** Padre Shigaraki ***


Fino ad ora abbiamo parlato di eroi. Ma che ne dite se tirassimo in ballo i Villain?

Godetevi questo capitolo con tomura e la lega dei villain.

 

Shigaraki Tomura è tra le più giovani menti criminali del Giappone, il successore dell' ex sovrano del crimine All for One, il capo della conosciuta “Lega dei Villain”, il suo obiettivo: la distruzione della società odierna.

C'era solo un problema: non c'erano soldi.

Shigaraki aveva provato a cercare qualche banca per rubare dei soldi, ma, oramai, ogni banca aveva sistemi di difesa all'avanguardia (capaci, persino, di dare problemi al Warp di Kurogiri). In quei giorni, però, doveva pianificare un attacco al campo di allenamento boschivo della Yuei e un certo Mustard sarebbe stato utile, ma (a detta di questo)

“voleva la sua lauta ricompensa” e Kurogiri aveva la febbre da fiume, che interferiva con il suo Quirk. Shigaraki doveva trovare dei soldi al più presto e decise di escogitare un furto con travestimento e chiese a Kurogiri di aiutarlo anche se in malattia e, a quel punto, organizzò il tutto.

Il giorno dopo, andò in una casa dove una ragazza, più o meno della sua stessa età, viveva da sola, un bersaglio perfetto.

All'improvviso, Ochako Uraraka, che stava preparando le valige per il campo di addestramento, sentì bussare alla porta e subito si fiondò a controllare chi fosse.

Aprendo un po' la porta, abbastanza da riuscire a sbirciare fuori ma non tanto da dover sbloccare la catenella interna che non permetteva ad estranei di entrare, vide un ragazzo altino e magro con capelli azzurrini, con un vestito da prete e un libretto in mano.

U:-Chi è?-

S:-Salve signorina, sono il giovanissimo Padre Leonardo, della sede cittadina della Parrocchia di Sant' Ignazio.-

U:-Senta... ma io non l'ho mai vista a messa.-

S:-Oh beh, sono stato da poco trasferito da Camino.-

U:-Oh... ok.-

All'improvviso Shigaraki cominciò a cantare un salmo e a cercare di entrare, ma Uraraka lo bloccò subito.

S:-Signorina, ma perchè non mi fa entrare?-

U:-Beh... non l'ho mai vista prima e, poi, perchè è qui?-

S:-Per le benedizioni di Natale, signorina.-

U:-... ma se siamo a maggio.-

S:-Eh sì, ma sa, oramai con i tempi che corrono non si sa mai se si arriverà a mangiare il panettone e, quindi, ci si vuole portare avanti con il lavoro per sicurezza.- disse, per poi continuare a canticchiare il salmo tirando un po' il braccio di Uraraka.

S:-Lasci entrare il Signore nella sua casa, signorina.-

U:-Ma lasciamolo ancora un po' fuori, il Signore, e, poi, scusi se lo chiedo, ma che le è successo al volto?- disse notando il volto sfregiato di Shigaraki.

S:-Oh... è... un po' di lebbra.-

U:-LEBBRA?! Scusi ma io non...- cercando di chiudere la porta.

S:-No, signorina. Sono guarito, ma mi è rimasto questo ricordo dei miei piccoli fedeli africani.-

U:-Cosa? E' un missionario?- chiese sorpresa.

S:-Sono stato- rispose fingendo dispiacere -ad Abrabur, in Africa. Lei non immagina quanta sofferenza. Lasci che entri e la benedica anche in loro onore.- aggiunse mentre metteva una gamba nello spiraglio della porta.

U:-Le storpio anche la gambina, padre. Così la abbina al volto.- disse fulminea ma con tono gentile Uraraka -e, poi, scusi se non la faccio entrare ma non è che...-

S:-No, signorina.- rispose prontamente Shigaraki -non dica altro. Si sa che il mondo è pieno di male e criminali. Infatti, la metterò in contatto con il parroco per rassicurarla, dopodichè io e il Signore festeggeremo nella sua casa.-

U:-Oh certo. Se sento il parroco, allora sì.-

Shigaraki fece il numero di Kurogiri e lo chiamò.

K:-Pronto?-

S:-Salve. Qui è la parrocchia di Sant'Ignazio.-

K:-Andate a quel paese.- disse rapidamente, per poi riattaccare.

S:-... e con il tuo spirito.- disse con faccia serena.

U:-Cosa è successo?-

S:-E' caduta la linea.-

E così rifece la chiamata.

K:-Pronto?-

S:-Qui è padre Leonardo della parrocchia di Sant'Ignazio.-

K:-Shigaraki? Sei tu?-

S:-Sì, parroco.-

K:-Ascolta Shigaraki, te l'ho già detto: o vescovo o niente.-

S:- Va bene. Le passo la ragazza.- disse per poi rivolgersi ad Uraraka -buone notizie, signorina: è stato appena nominato vescovo.-

U:-Vescovo?! Wow.-

K:-Pronto, signorina. Scusi ma le chiedo di far entrare il mio adepto in casa sua perchè abbiamo scoperto che in casa sua si nasconde il Demonio.-

U:-Il Demonio?!- disse Uraraka con finta sorpresa. Aveva capito tutto, ora.

K:-Purtroppo sì. Adesso il mio adepto lo troverà e libererà la sua casa.-

U:-Strano.- disse Uraraka sogghignando -Perchè il suo “adepto” “ha depto” che è qui per la benedizione natalizia.-

K:-... a maggio?-

U:-Sì.-

K:-... le ha detto una cagata.-

U:-Scusi, glielo ripasso.-

Una volta passato il telefono a Shigaraki, scomparì dietro la porta.

K:-SHIGARAKI SCAPPA!!-

Il povero villain si ritrovò davanti un' Uraraka con una pistola ad aria compressa in mano (dato che non aveva il permesso di usare il Quirk).

U:-Ora gliela do io la benedizione.- disse cominciando a sparare e a colpire Shigaraki con pallini di plastica che, intanto, fuggiva a gambe levate.

 

Shigaraki, a quel punto, fu costretto a una promessa di pagamento molto più elevata a lavoro finito (meno male, per lui, che Mustard fu catturato nell'attacco al campo).

 

 

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Capitolo 4
*** La bomba ***


Liceo Yuei

Ore 10:20

Area di allenamento – Esercitazione nel disinnesco

Bomba: 30 min all'esplosione

Heroes: Ojiro Mashirao \ Shouto Todoroki

 

Queste erano le scritte sul tabellone elettronico vicino allo schermo che trasmetteva l'immagine di Todoroki e Ojiro intenti a cercare una bomba di slime. L'esercitazione del prof Aizawa consisteva in una simulazione in cui due Heroes dovevano trovarla e disinnescarla prima che esplodesse. Il luogo di addestramento consisteva in una fermata della metropolitana con macchinetta funzionante e treno che passava a intervalli di 5 minuti.

Ojiro e Todoroki avevano solo i loro Quirk, un metal detector e 30 minuti per portare a termine la missione.

T:-Allora Tail Man, stammi dietro.- disse Todoroki mentre Ojiro gli stava attaccato dietro.

O:-Ti sto dietro, Shouto.-

T:-Ok, allora, dobbiamo stare attenti a dove mettiamo i piedi. Facciamo il passo di attenzione tremolante.-

E cominciarono a camminare facendo tremare le gambe come fossero di gelatina.

T:-E ora alla Willy il coyote.-

Disse Todoroki mentre camminavano quasi saltellando sulle punte dei piedi e con le ginocchia al petto.

O:-Senti qualcosa Todoroki?-

T:-A dire il vero sì. Attento Ojiro.-

O:-Cavoli.- disse nervoso.-

T:-Ojiro... BLABOOOOOM!-

Ojiro esplose in un urlo di spavento con la coda dritta come un lampione.

T:-Aaarriva la bomba, che scoppia e rimbomba. Ahah si tratta di me.

Canticchiò Shouto, per poi prendersi una bella spinta di Ojiro per lo scherzo di pessimo gusto.

O:-Idiota.-

T:-Ma dai, era uno scherzo.-

Appena finì la frase, però, il metal detector cominciò a suonare.

T:-Oh Dio. Tail Man, qui c'è veramente qualcosa.-

O:-Ma qui ci sono i binari.-

T:-Appunto, tienimi.-

E proprio nel momento in cui Todoroki era in bilico, il treno arrivò per poi portarselo via prima che Oujiro se ne potesse accorgere.

O:-Shouto... SHOUTO!!!!-

T:-Sono qui!-

Disse Shouto mentre tornava barcollante e con i capelli ritti in testa.

O:-Todoroki, ma ti sono venuti i capelli bianchi per metà dallo spavento?- disse con un pizzico di ironia e un piccolo sorrisetto.

T:-Molto divertente. -_- -

T:-Va beh.- disse dopo essersi sistemato -A questo punto prendiamoci una pausa.-

O:-Ok.-

T:-Prendiamo qualcosa alla macchinetta, io prendo un biscotto al tamarindo. E tu?-

O-Beh... penso che prenderò un tè alla menta con una spruzzata di cannella sopra.-

T- -_- Certo. Adesso in un dispenser della metropolitana c'è del tè alla menta con una spruzzata di cannella? E poi?- ma controllando meglio -Ah, però! C'è veramente.-

T:-Ok. Ecco i soldi.-

Una volta che, però, Todoroki mise le monete, la macchina si bloccò, per poi ricevere un calcio da Shouto accompagnato da qualche imprecazione. Ma una volta che fu colpita, la macchinetta si aprì e rivelò la bomba di slime.

T:-Oh... fico. Senti Ojiro, mi potresti prendere il biscotto al tamarindo?-

O:-Todoroki, ma non dovremmo disinnescare prima la bomba?-

T:.-Eh sì. Ma guarda il timer: 15 minuti. Hai voglia delle cose da fare in quindici minuti!-

O:-D'accordo, vado.-

Ojiro non fece in tempo a raggiungere lo snack che Todoroki richiuse la macchinetta intrappolandolo, per poi canticchiare la canzone di prima.

O:-TODOROKIIII!!!-

T:-Sì, adesso ti apro.- ma dopo qualche tentativo-... non... non vuole aprirsi e se uso i poteri potrei far saltare la bomba.-

O:-Todoroki! APPENA ESCO VEDI! METTI UNA MONETA!! IO SONO NEL REPARTO SNACK!-

T:-Che tipo di snack?-

O:-... SUGAR FREE!- disse con nervosismo.

Una volta liberato Ojiro, constatarono entrambi di dover usare il robot in dotazione per disinnescare la bomba (troppo complessa per loro).

R:-Robot G624. Programma artificiere. Comando ricevuto.- disse con voce metallica il robottino.

T:-Ok, Ojiro aiutami a metterlo nella macchinetta, male che va...-

O:-Ok.-

Quando il robot entrò e fu chiuso nella macchinetta... iniziò il delirio finale.

R:-Rilevati due cavi. Uno rosso e uno blu. Quale recidere?-

T&O:-... MA COME “QUALE RECIDERE?”!!? TU LO DEVI SAPERE!-

R:-Quale recidere? 10 secondi all'esplosione.-

T:-Ojiro dì qualcosa.- disse preoccupato.

O:-M-ma perchè io?-

R:-5 secondi, 4, 3, 2, 1...-

O:-ROSSOO!!!-

Il risultato fu... non so se raccontare ciò che successe.

Diciamo che Todoroki e Ojiro ci misero tre giorni e ben dieci docce per togliersi di dosso quella melma rosa.

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Capitolo 5
*** L'esecuzione spagnola ***


Ora tocca ai professori!

In questa piccola storia loro saranno i protagonisti e una grave minaccia dal passato sta per tornare a minacciare la tranquillità; dello Yuei.

 

All Might e Aizawa stavano camminando con Present Mic nel corridoio con faccia perplessa (persino Aizawa aveva una faccia preoccupata).

A:-Accidenti!-

AM:-E' davvero un brutto guaio.-

P:-Ma che succede?- chiese Mic con preoccupazione, avendo capito che il guaio era suo.

AM:-Mic, ricordi quando siamo andati in Spagna?-

A:-Quando siamo andati a Barcellona, più precisamente, e abbiamo preso tre birre medie a quel bar?-

P:-... MA SE E' STATO DICIOTTO ANNI FA!- disse incredulo Mic.

A:-Sì. Il fatto è che...-

P:-Dove ti abbiamo anche convinto a entrare in quel quartiere a luci rosse?- disse con un ghigno provocatorio.

A:-Ehm... S-senti, tu! Già siamo con l'acqua alla gola. Quindi, sta zitto!- disse Aizawa innervosito.

P:-M-a cosa è successo?-

AM:-Mic, quando abbiamo preso le tre birre, la tua non l'hai pagata.- disse All Might con un tono che non prometteva niente di buono.

A:-E' arrivato il plotone di esecuzione spagnolo.-

P:-Aspetta... cosa?-

AM:-Se fosse stata piccola, non sarebbe successo niente, ma media, allora si incavolano.-

A quel punto, entrarono tre tizzi: un uomo alto, grosso e dalle labbra grosse, una donna dai grandi occhi penetranti che appena videro Mic lo fulminarono con un'occhiataccia e un uomo con dei capelli biondi e arruffati che ringhiava contro Mic. Indossavano tutti una camicia rossa, dei pantaloni neri e un grosso sombrero e avevano una chitarra in mano.

I tre cominciarono a suonare e a battere i piedi a terra a ritmo di musica, per poi rivolgere all'unisono la testa contro Mic.

L'uomo alto disse:-Present Mic. Qui es?-

All Might e Aizawa indicarono Mic.

P:-O_O S-s-salve... eheh...-

La donna dagli occhi enormi lo interruppe subito dicendo:- Present Mic, tu vien' in Ispania, bivi la birra e duepo no paghes.-

Mic cominciò a sudare freddo insieme agli altri insegnanti mentre lo spagnolo dai capelli arruffati diceva:

-ESTO ES EN CRIMINALE! ESECUSIONE!-

All Might e Aizawa abbracciarono Mic affranti, per poi allontanarsi a testa bassa mentre Mic era spaventato e supplicante che non lo abbandonassero.

Gli spagnoli presero Mic per poi portarlo dall'altra parte del corridoio dove erano. Mic fu bendato, vedendo come ultima cosa All Might e Aizawa che si facevano il segno della croce.

Gli spagnoli si misero davanti a Mic, poteva sentirli... e... BAM!

Uno sparo scoppiò nel corridoio e Mic si accasciò a terra, non pensando però che lui non era affatto ferito e che lo sparo era solo il suono di un Mp3.

Mic uscì da quello scherzo traumatizzato, mentre All Might e Aizawa si complimentavano con Sato, Tsuyu e Bakugo per l'ottima recita.

In fondo, era pur sempre il primo di aprile.

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