The Missing Red

di Mav95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


 

<>

 

È questo l'ultimo urlo che sento dal fondo della piazza gremita di gente, dopodiché tutti incominciano a tornare alle proprie faccende con un'espressione ancora più nera del solito.

 Rēhos , la cara vecchia città del nulla, solo un ammasso di case in mezzo alle montagne.  Da qui posso vedere l'ultimo Ignoto che viene scortato dai Cani e trasportato nella sua nuova vita.

 

Quanto lo invidio.

 

In questo paese siamo tutti Ignoti, in semplici parole lo scarto della società, siamo coloro che vengono esiliati perché nati senza Il Marchio.

 

Mi chiamo Sam, e ho più o meno 19 anni, non conosco esattamente il mio giorno di nascita , ma dovrebbe essere in questo periodo.

 

Se mi guardassi allo specchio vedrei la solita zazzera castana in testa , occhi blu e un piccolo neo sopra l'occhio sinistro , ma forse non riuscire a riconoscermi visto che da fuori sembro un ragazzo , o almeno quella è la mia intenzione , ma in realtà sono una ragazza, infatti il mio vero nome sarebbe Samantha, ma preferisco di gran lunga Sam. 

 

Più che altro qui le ragazze sono sempre prese di mira e spesso hanno l'indipendenza di un moscerino, quindi crescendo ho deciso di fingermi ragazzo, lo sono sempre sembrata per colpa dei capelli corti e il mio spirito battagliero e in ogni caso la mia aspirazione non è né figliare come un coniglio né trovare un marito , anche perché da queste parti se scartiamo gli anziani e quelli già occupati , rimangono veramente in pochi.

 

Vivo a Rēhos da quando avevo 5 anni o giù di lì, ma questo solo perché sono un'Ignota.

Questo paesello rappresenta solo una piccolissima parte del nostro Regno di Tàrasal , qui la società è divisa in 5 grandi Caste ed è sempre stato cosi da decenni, come se non si fossero ancora accorti di questo sistema malato.

 

Le Caste sono dei gruppi di persone specializzate in determinate mansioni, il 99% della popolazione nasce con un Marchio, questo segno indicherà a quale Casta apparterrai per il resto della vita. 

 

Ognuna di esse ha un ruolo nella vita comune, i Guardiani sono coloro che utilizzano la magia, possono essere dei Guardiani Curativi se si occupano della salute del popolo e quindi se sono specializzati nella magia medica, altrimenti sono Guardiani Scelti , che usano la magia per migliorare lo stile di vita e per creare sempre nuove invenzioni per il paese come le gocce di luce che usiamo in tutte le case come sostituzione alle candele .

 

La seconda Casta sono i Sorveglianti, sono coloro che mantengono l'ordine e che sono sempre dalla parte della legge o del più ricco, per questo vengono anche chiamati i Cani, perché sanno solo obbedire agli ordini, si trovano un po' ovunque sia nei bassifondi ( cioè qui) sia nelle case dei nobili. 

Essi sono gestiti dal Generale , che decide chi fa cosa, non so neanche il suo nome ma dicono non sia un simpaticone.

 

La terza invece sono i Comuni, sono la maggior parte della popolazione, sono i lavoratori che mandano avanti questo paese, dai mercanti fino ai pescatori,dai cuochi ai giardinieri.

 

Poi ovviamente abbiamo i Reali, coloro che guidano tutta la baracca , sono tutti personaggi carismatici e con la giustizia impiantata nel DNA, e soprattutto sono tutti uomini(della serie poco maschilismo) , ma è sempre stato così, mai una donna è nata col marchio Reale, le regine passate lo sono sono diventate solo per matrimonio con uno di essi o ancora più spesso esse erano principesse o nobili venute da paesi confinanti. 

 

La Casta Reale adesso è quella dei Carister, sono famosi solo per il figlio maggiore , nato con il marchio più raro di tutti, quello del domatore di draghi.

Spesso e volentieri si sente parlare delle sue imprese e della sua beltà, ma io non me la bevo. 

 

Poi ci siamo noi , gli Ignoti, come detto prima non siamo ben visti dalle altre Caste . Siamo coloro che dopo 5 anni di vita non hanno manifestato nessun Marchio. E quindi come la spazzatura che nascondi sotto il tappeto, noi siano stati buttati in questo posto in capo al mondo.

 

Oggi come ogni 3 mesi , i Cani vengono a cercare Ignoti che hanno mostrato il loro Marchio tardivamente, e come ogni volta, non sono io. 

Il Marchio è un simbolo o una caratteristica che si ha dalla nascita, nei Guardiano per esempio è una voglia scura a forma di stella all'altezza del cuore. 

Ho sempre sperato vederla spuntare ma ahimè non è mai successo.

 

Con un sospiro mi giro e torno alla negozietto  in cui lavoro e in cui vivo.

È un piccolo locale che vende un po' di tutto, da piccole ampolle con creme e olii curativi a base di erbe , fino oggetti per la casa, ma la specialità sono bastoni e utensili in legno ritagliati a mano.

Appena entro sento il tintinnio del campanellino attaccato alla porta che annuncia il mio arrivo.

 

<< Sam , sei tu cara? >>

 

<< Si Alby, sono io! Scusa se ho fatto tardi ma volevo vedere il Ripescaggio, hai avuto molto da fare ? >> rispondo io

 

<< No no, tranquilla non è venuto nessuno , erano tutti in piazza come te a vedere la cerimonia, vieni a vedere , ho un regalo per te >>

 

Mi addentro nel negozio e lo vedo accucciato su uno sgabello a intagliare un lungo bastone di quercia, con un drago attorcigliato su di esso.

 

<< Alby! E questa meraviglia che cos'è? >>

 

<< Sono contento che ti piaccia. Vedi Sam ci ho pensato, ormai hai 19 anni e in tutti questi anni hai lavorato sodo e mi hai aiutato tanto, questo è solo un pensiero di un povero vecchio per ringraziarti e per farti gli auguri di buon compleanno anche se in ritardo , avvicinati, l'ho finito proprio ora  >>

 

Mi passa il bastone e lo osservo con cura, i dettagli del drago , con due piccoli pietre nere al posto degli occhi che risplendono alla luce della lampada, accarezzo la superficie liscia e sento una piccola incavatura , guardo e leggo il mio nome scritto con una piccola calligrafia.

Subito mi commuovo a vedere con quanta cura e con quanto amore abbia definito questo capolavoro.

 

Alby è sempre stato un artista con il legno, ed è sempre stato una figura paterna per me;

è un guardiano curativo , anche se ormai cieco e troppo vecchio per esercitare la sua funzione, vive qui credo da 50 o 60 anni, fu trasferito qui da giovane ed non si è più spostato, fin da piccola mi ha preso sotto la sua ala protettiva e mi ha cresciuta con tutto l'affetto che aveva. 

 

È stato lui a farmi diventare quella che sono oggi, mi ha insegnato tutto, da come intagliare un pezzo di legno fino a riconoscere le varie piante curative e commestibili.

 

<< È un regalo bellissimo, grazie mille ,non dovevi . Mi hai già dato una casa e questo non potrò ripagartelo mai. >>

 

<< Non preoccuparti tesoro l'ho fatto con piacere, che ne dici se per oggi chiudiamo prima e andiamo a raccogliere qualche  Calendula? Ormai dovrebbe essere stagione no? >>

 

<< Alby! Lo sai benissimo che non possiamo chiudere oggi, ci sono più Cani del solito e faranno sicuramente un'ispezione. Sanno essere fastidiosi quando vogliono. >>

 

<< Peccato, oggi volevo fare qualche vasetto di crema contro i morsi di Spilli, beh, lo farò domani >>

 

Guardo fuori dalla finestra il sole ancora alto e lontano dal tramontare, poi mi volto e vedo gli occhi bianchi del mio tutore abbassarsi per la delusione, e non posso fare a meno di sbuffare e dargliela vinta.

 

<< Ok ok, ci vado, però stasera voglio una bella tazza di zuppa di rapa fumante >> dico sorridendo.

 

<< Sarà bollente!>>risponde Alby con il suo solito sorrisetto compiaciuto <>

 

<< "Cosa possa nascondere" , si lo so tranquillo, sarò di ritorno per la cena. >>

 

Gli stampo un bacio sulla fronte , prendo la mia mantella e il bastone nuovo di zecca ed esco fuori , seguendo la strada principale verso il confine del paese, pregustandomi la mia bella zuppa. 

 

Dopo 10-15 minuti di cammino riesco a intravedere il confine con il bosco Bruno, le case si sono fatte sempre più rade, fino a scomparire, la strada è diventata un sottile sentiero che si estingue dopo pochi passi. 

Ed ecco che mi trovo davanti una distesa di erba con i profumi della primavera che inondano l'aria rendendola magica.

 

Arrivare fin qui ipoteticamente è proibito per tutti gli abitanti del paese  , ma per  l'unico Guardiano medico che utilizza le erbe mediche ogni tanto chiudono un occhio. 

Anche se negli ultimi anni vengo solo io, sia per piacere personale sia per evitare inutili sforzi al mio tutore.

 

Nel tempo ho compreso che i Cani te la fanno passare liscia solo se ti becca quello giusto, Dio solo sa quante botte mi sono presa quando sono stata scoperta dal Sorvegliante sbagliato, ma essendo in pochi ad abitare a Rēhos questo non succede troppo spesso.

 

 

Mi guardo intorno cercando i famosi fiori gialli che mi hanno portata qui, ma non ne vedo.

 

Sbuffo, ogni anno la stessa storia, stupide piante annuali, sempre a crescere in un posto diverso e ovviamente a mille chilometri di distanza dal posto precedente.

Anche se devo ammettere che ciò non mi dispiace più di tanto, adoro venire qui e camminare in mezzo a tutto questi verde, qui mi fa sentire libera di essere me stessa, di essere Sam, non una qualsiasi Ignota strappata paese natio.

 

Incomincio a camminare e osservo le varie piante, raccolgo qualche tubero e qualche radice utile per alcuni olii, poi alzo lo sguardo ed eccolo là, un piccolo fiore giallo che però si distingue dai suoi vicini verdi .

 

Mi avvicino e lo raccolgo, Alby non sbaglia proprio mai, sarà fiorito da un giorno non di più. 

 

Lo raccolgo e lo metto nella piccola tasca della mantella,  ne cerco altri e guardando il bosco vedo all'interno una piccola radura in cui batte il sole che illumina una distesa di Calendule fiorite, dalle sfumature più chiare fino ad un arancione pastello, rimango estasiata, non ne avevo mai viste così tante.

 

Mi avvicino, beh, non sono poi così lontane, addentrarsi in quella boscaglia non porta mai cose buone, ma se sono soltanto pochi metri,, cosa potrà mai succedermi? 

Così prendo la mia decisione e entro nel bosco.

 

Mi accuccio subito vicino ai fiori e incomincio a raccoglierli con cura, queste meraviglie si trovano solo in questo periodo.

Sono utili per molti tipi di preparazioni quindi cerco di prenderne il più possibile.

Ad un certo punto però  vedo uno strano sbrilluccichio in mezzo alle piante, mi avvicino e noto una piccolissima pietra, di un rosso talmente intenso da sembrare sangue. 

 

Mi avvicino ancora e incomincio a toccarla con il bastone di Alby, nel bosco niente è sicuro, e tutto ciò che sembra innocente, beh, non lo è , ricordo un ragazzo che raccolse una piccola mandragola senza saperne nulla per poi essere divorato dalla pianta madre, non deve essere stato un bello spettacolo, per questo qui la prevenzione non è mai troppa.

 

La guardo attentamente, non avevo mai visto nulla di simile,  così decido di farmi coraggio e la raccolgo. 

Ma sbagliavo.

Ma mai e poi mai avrei pensato di provare un dolore così forte. 

 

Il mio sangue sembra lava che mi scioglie dall'interno, mi inginocchio senza poter fare nulla per diminuire questa straziante sensazione , non riesco nemmeno a respirare dal dolore che provo, incomincio ad ansimare alla ricerca di ossigeno  ma comunque riesco a vedere con la coda dell'occhio una piccola spirale nera che fuoriesce dalla piccola pietra e che si attorciglia su per il braccio.  

Terrorizzata cerco di togliermela ma non riesco nemmeno a sfiorarla, sembra quasi fatta di aria. 

Cotinuo a colpirmi il braccio ma il dolore continua e  poi tutto cessa all'improvviso,  inspiro tutta l'aria che non  ero riuscita a buttare nei polmoni e poi sento la pressione abbassarsi improvvisamente e lo sguardo annebbiarsi , le orecchie mi fischiano ma sento una voce chiamarmi, mi giro e faccio in tempo a vedere due perle smeraldo guardarmi per svenire come un sacco di patate.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 

La testa.

 

L'unica cosa che riesco a pensare è questa emicrania che mi sta logorando, a malapena riesco a pensare ma devo provare a fare mente locale perché in questo momento ho un vuoto di memoria allucinante, c'è stato il ripescaggio sono andata al negozio e poi? 

Dovevo cercare le calendule! Le ho anche trovate ma mentre le raccoglievo è successo qualcosa, ma cosa?

 

Ah si quella strana pietra! 

Maledetto sasso , mi ha fatto patire le pene dell'inferno, non riesco nemmeno a esprimere a parole  quello che ho provato, il dolore lancinante a tutto il corpo, ma la domanda retorica , cosa lo avrà provocato? 

 

Penso a quel prato fiorito, le calendule sarebbero bastate per più di un anno credo , Alby ne sarebbe stato entusiasta. 

Cavolo Alby! Sarà preoccupatissimo! Devo assolutamente tornare a casa o la sua salute ne risentirà sapendomi di notte in mezzo al nulla.

Provo a muovere i polsi per alzarmi ma quello che sento solo le dita non è erba, nè roccia, dove sono?

 

Apro leggermente gli occhi e mi guardo intorno, sono in un'ampia stanza, direi da letto visto che mi trovo proprio su di esso. Ma come ci sono arrivata qui? Anzi peggio, chi mi ci ha portata? E che ore sono? L'unica luce è quella di un piccolo lampadario appeso al soffitto.

 

Il resto del mobilio comprende una piccolo tavolo con uno specchio  nell'angolo della stanza, un paio di sgabelli di legno e due porte, di cui una sarà sicuramente per il bagno.

 

Non posso andare a controllare le mie supposizioni che sento dei passi avvicinarsi .

Mi distendo sul letto e fingo di dormire, o almeno ci provo.

Questa  mi sembra la soluzione migliore al momento, prima di agire è meglio avere più informazioni possibili.

Chiudo gli occhi appena in tempo perché proprio in quell'istante  il cigolio della porta mi avverte dell'entrata di qualcuno.

 

<<...È che non capisco Ed! Ma come lo ha ottenuto? Non riesco a trovare uno straccio di spiegazione. Mi sto arrovellando il cervello da non so quanto tempo>>

 

<> risponde una seconda persona con tono palesemente annoiato.

 

<< Sono ore che aspettiamo che si svegli, tra poco lo butto giù per le scale e vediamo se fa ancora il suo pisolino di bellezza >>

 

<< Dai calmati, andiamo a controllare Leya e se al nostro ritorno non si è ancora svegliato ti permetto di buttarlo giù dalle scale>>

 

Li sento ridacchiare e uscire dalla porta da cui erano precedente entrati.

Ma guarda questi! Buttarmi giù dalle scale? Ma siamo impazziti?

Non ci ho capito molto dal discorso ma sembra che io abbia qualcosa di strano, ma cosa potrà mai essere? Con me avevo solo il mio bastone e la mantella.

 

 

Riapro gli occhi e li cerco con lo sguardo ma non li vedo, la stanza era praticamente vuota e se ci fossero salterebbero subito all'occhio. 

Maledizione quei tipi mi hanno perfino derubato.

 

Poi quel tale, come l'ha chiamato? Alan? Beh lui e le sue battutine di seconda mano mi danno già sui nervi, " fa ancora il suo sonnellino di bellezza" gnegnegne, vorrei vedere tu nelle mie condizioni stupido zoticone. 

 

Mi alzo dal letto, anche se con fatica, stare in piedi mi da qualche vertigine, cosa avrà mai fatto quella stupida pietruzza per rendermi così debole.

 

Non sapendo cosa fare provo a cercare i miei averi e a farmi un'idea di dove mi trovo.

Innanzitutto però  vado in bagno , le priorità fisiologiche in primis, dopodiché  mi avvicino al grosso  specchio sopra a quella mini scrivania. 

 

Mi guardo attentamente e noto di non avere un bellissimo aspetto, le occhiaie sono evidenti e i capelli incrostati di foglie e terra.

 

Ora devo pensare a cosa fare , scappare mi sembra un'idea poco vantaggiosa, non so dove mi trovo e la stanza è priva di finestre e comunque anche se volessi la porta è chiusa dall'esterno con un catenaccio, per cui zero uscite.

 

Fingere di dormire non mi sembra proprio il caso, quindi tanto vale lavarmi , sicuramente mi aiuterà a schiarirmi meglio le idee , tanto i due simpaticoni ci metteranno un po' a fare le loro cose e io ho bisogno di pulirmi di tutto sto terriccio.

 

Ritorno in bagno e vedo una specie di tubo trasparente che fuoriesce dalla parete e con una leva e due frecce di colori differenti. Bah mai visto niente di simile, da noi la magia è utilizzata ben poco e il massimo di tecnologia magica sono le gocce di luce, spero che serva per pulirsi, non riesco ad immaginarmi una funzione diversa, soprattutto in bagno.

 

Finisco di farmi mille pippe mentali e  comincio a togliermi questi abiti logori, tolgo i pantaloni e la camicia, per ultimo cavo la fascia per il seno e mi infilo dietro al piccolo separè di legno e ruoto la maniglia sulla freccia bordeaux.

 

Subito una cascata di acqua fumante  fuoriesce da quella specie di condotto trasparente , la magia fa veramente miracoli e io sono affascinata da tutto ciò .

 

Non pensavo ci fossero comodità simili, cioè almeno non mi aspettavo di utilizzarle io stessa, da noi queste tubature non ci sono,  riempiamo la vasca con l'acqua gelata del fiume e via.

 

Finito di lavarmi esco e mi avvolgo in un enorme asciugamano , ora si che mi sento meglio .

Do una scrollata ai miei abiti , mi asciugo per bene e mi rivesto.

 

Ora mi resta solo l'attesa, ma non devo aspettare a lungo che sento di nuovo la porta aprirsi.

 

<< oh! Eccolo qua! il nostro bello addormentato si è finalmente alzato! Dimmi ragazzino, chi è stata la dolce fanciulla che ti ha dato il bacio del risveglio?>>

 

Finalmente posso vedere in faccia i miei "rapitori" , quello che ha appena parlato può solo essere quel simpaticone di Alan o come cappero si chiama, dopo aver detto la sua stupida battuta mi guarda con un ghigno che gli strapperei volentieri  da quella brutta faccia.

 

Questo è quello che vorrei rispondergli, ma guardandolo in viso, non posso certo dire che quella sia una brutta faccia, anzi, è proprio bello, capelli neri e occhi di un verde foglia quasi abbagliante, spalle larghe fisico allenato e sembra anche molto più alto di me , sarà più alto di 1 metro e 80 , maledizione non riesco a trovargli un difetto !

Ma i miei pensieri sono subito interrotti da una seconda voce.

 

<>

 

Sposto lo sguardo sul secondo ragazzo , leggermente più basso del "simpaticone" , lui deve essere sicuramente un guardiano, posso vedere distintamente i suoi occhi rosa scuro che mi guardano. 

 

Infatti il Marchio caratteristico di questa Famiglia è una particolarità degli occhi, possono essere dei colori più strani oppure di forme diverse, sapevo anche di un Guardiano con un occhio solo. Inquietante.

 

<> detto questo mi lancia uno sguardo strano, come a mettermi in guardia su qualcosa, sembra quasi una minaccia, ma io non ho ancora capito nulla, cosa vogliono sapere da me? Sono una qualsiasi Ignota di Rēhos. 

 

Ma ancora una volta il flusso dei miei pensieri viene interrotto dalla solita e irritante voce.

 

<< Ehi marmocchio!guarda che sto parlando con te! Sei forse sordo? O muto? Forse entrambe perché mi sembra di parlare con un tronco!>>

 

<< Marmocchio sarai tu! Io ho 19 anni quindi evita di darmi del poppante grazie!>> rispondo alterata. Stupido bamboccio gonfiato, ma si diverte ad essere così antipatico?

 

<< Ma davvero? 19? Ne dimostri a malapena 14. Comunque noto con piacere che voce e udito ti funzionano alla perfezione Ok. Tutto ciò mi renderà più semplice il compito. Ora dimmi, dove diavolo hai preso questo?!?>> 

 

Detto questo, noto che nella mano destra tiene il bastone regalatomi da Alby , non ci avevo proprio fatto caso .

 

<< Ma quello è il mio bastone! Ridammelo immediatamente!>>

 

<< No questo adesso appartiene a me ,ma voglio sapere come l'hai ottenuto !>> dice fissandomi con lo sguardo, sembra che mi voglia infilzare con esso, ma se crede di potermi trattare così si sbaglia di grosso.

 

<< È un bastone furbone! Sai , si prende un pezzo di legno e si intaglia! Non credo sia molto difficile come concetto!>> rispondo con voce alterata.

 

<< Ed è qui che ti sbagli mio caro, questo non è un semplice bastone ,>>dice mentre ruota la testa del drago intagliato << questo è una Taglia Squama, e ne esistono solo 4 in tutto il mondo , ce n'è una per ogni Regno, e questa non dovrebbe nemmeno esistere>> detto questo sfila la testa e ne fuoriesce una spada color rosso sangue.

 

Rimango senza parole, non sapevo neanche l'esistenza di queste spade e adesso scopro di possederne una, e adesso cosa gli dico a questi? Non mi crederanno mai.

 

<< I-io pensavo fosse solo un bastone, me l'hanno regalato solo poche ore fa... o almeno credo, non so nemmeno quanto tempo è passato ma giuro, ce l'ho da pochissimo>>rispondo subito , non voglio sembrare fragile ma non ho appigli dove attaccarmi , non mi aspettavo una svolta del genere, penseranno che l'abbia rubato o qualcosa del genere, quelli come me non possiedono cose del genere.

 

<< Non voglio sentire balle! Adesso mi racconterai tutto , dalla tua nascita fino a questo preciso istante! E non provare a prendermi in giro che me ne accorgo all'istante!>> 

 

Questo Adam non smette un minuto di urlare, sembra veramente furioso, in questo momento mi sta venendo solo un gran mal di testa.

 

<< Dai smettila di gridare non vedi che lo stai terrorizzando? >> dice il Guardiano dopo minuti di silenzio.

 

<> risponde con lo stesso tono se non più alterato. Questa situazione mi sta veramente esasperando, ne fin sopra le orecchie.

 

<< Ora basta! Sono io che dovrei fare le domande!! per esempio dove diavolo mi trovo?!! Io ero nel bosco  fino a 10 minuti fa.E per quale cappero di motivo mi avete portato qui??!! Io voglio solo tornarmene a casa invece devo sorbirmi le urla isteriche di uno stupido pallone gonfiato!!!>> e con questo ho sfogato tutta la mia frustrazione, ora mi sento veramente più leggera.

 

Questa sensazione purtroppo dura pochi secondi perché appena poggio lo sguardo su Adam posso vedere le saette che gli escono dagli occhi, questo mi mette leggermente paura.

 

<< Senti>> il suo tono non annuncia niente di buono << ora tu mi dirai tutto ciò che sai o giuro che ti prendo a forza e ti faccio mangiare vivo dal mio drago!! Siamo intesi??!>>

 

Aspetta. Drago ? Devo aver sentito male, c'è solo una persona che io sappia che possiede un drago e non può di certo essere questo arrogante.

 

<< Aspetta , aspetta, fammi capire, tu saresti il principe ereditario?>> non ci credo, il principe è sempre stato disegnato come una persona gentile e carica di coraggio, ok, non me lo aspettavo.

 

<< Perché non mi avevi riconosciuto? Non sai nemmeno chi sarà il futuro re di questo paese?>> dice in modo così altezzoso che mi fa quasi ridere.

 

<< Di sicuro non sapevo fosse un buzzurro simile!>> dico ridacchiando ed è lì che il suo sguardo si infiamma. 

 

<< Senti tu, brutto...>> prova ad avvicinarsi con fare minaccioso ma prontamente viene bloccato dal suo secondino.

 

<< Ehy ehy fermati, non mi sembra il caso di prendere a botte un ragazzo che è la metà di te. Sappiamo tutti che ogni tanto sei un po' buzzurro. >> dice lui con un accenno di sorriso pr sdrammatizzare e lì non riesco a non trattenere una risatina.

 

<< Vedi? Con le maniere gentili si sistema tutto. Dai ora sediamoci tutti insieme e parliamone con calma.>> 

 

Così come se non fosse successo nulla mi siedo sul letto mentre gli altri due si appropriano dei due sgabelli e si posizionarono davanti a me.

 

<< Ok>> prese parola Ed << mi sembra doveroso iniziare con un minimo di presentazione, io mi chiamo Edward Grayan e come puoi notare sono un guardiano, mentre il casinista qui di fianco è il principe ereditario Adam Carister. >>

 

<< Ieri stavamo tornando da un viaggio nel Regno di Dos e fermandoci per una pausa ti abbiamo visto svenire. O meglio, Adam ti ha visto e ti ha portato da me , ho provato a svegliarti con magia e un paio di filtrati  ma non hai dato alcun segno. 

Non sapevamo da dove venissi né cosa ci facessi in mezzo al bosco Bruno, così ti abbiamo preso con noi.  Aspettando il tuo risveglio abbiamo scoperto il segreto del bastone e così sei diventato un vero e proprio mistero. Ora raccontami la tua storia.>>

 

Sono rimasta pietrificata, quindi è andata così? Sembra dica il vero, anche perché ricordo una voce che mi chiamava prima di svenire, doveva essere Adam, ora devo solo dire la mia di versione della storia.

 

<< Ok, mi chiamo Sam, sono un Ignoto e vivo a Rēhos, mi trovavo in quel bosco per raccogliere delle Calendule per delle creme curative.>>

Subito il loro sguardo interrogativo , sembrano particolarmente sorpresi.

<< Come fai a essere un Ignoto? >> chiede Eddy,<< Il paese è lontano dal bosco e soprattutto è altamente vietato per voi, anche solo avvicinarvi  >> risponde con sicurezza.

 

<< Per me non è mai stato un grosso problema>> dico io<> rispondo con totale sincerità , mentire in questa situazione non mi sembra proprio il momento, ma non posso fare a meno di guardarmi le mani mentre parlo. 

 

<< Comunque >> continuo << stavo raccogliendo i fiori quando ho visto una piccola pietra rossa, per curiosità l'ho presa in mano ed è come se una scarica elettrica mi fosse passata per la spina dorsale e il sangue sembrava lava, vi sembrerà assurdo ma è così , è stato un dolore indescrivibile . Dopo pochi minuti è cessato e sono svenuta. Beh , da li la storia la sapete anche voi.>>

 Finito il mio racconto alzo lo sguardo vedo due reazioni completamente diverse.

Edward sembra pensieroso mentre Adam mi sembra abbastanza sconvolto.

 

<< Beh, cosa sono quelle facce?>>chiedo curiosa, capisco la stranezza ma ci sono un sacco di cose strane a sto mondo.

Questi due si guardano e incominciano a bisbigliare tra di loro.

Riesco ad afferrare qualche parola come "impossibile "oppure  "dovremmo provare a".

 

<< Ehm scusate, io sono qui! Dovete per forza confabulare su di me a due metri di distanza?>> che maleducati.

 

<< Ok, ok hai ragione>> dice Adam, alzandosi dallo sgabello<> e lo vedo tendermi la mano.

 

Mi ha parlato da persona civile? Adam Buzzuro  Carister? Mi fa strano. 

 

Ora , fidarsi di due perfetti sconosciuti non è mai la scelta più saggia, ma non mi sembra di avere molta scelta al riguardo. Ah beh, spero di essere ancora viva domani e non sottoterra. Così gli stringo la mano e posso solo dire << Ok, andiamo>>

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Appena usciti dall'ostello noto subito di non essere più a Rēhos. 

Beh dovevo aspettarmelo.

 

Ci troviamo nel centro di una città abbastanza chiassosa, l'atmosfera è così caotica che quasi mi sento soffocare .

Il cielo è di un azzurro limpidissimo , e il sole risplende come non mai. 

 

Non ho la più pallida idea di dove siamo né di dove stiamo andando, così decido di incominciare una conversazione con i miei accompagnatori.

 

<> inizio io, catturando subito l'attenzione di Edward, mentre Adam continua imperterrito per la sua strada << esattamente dove siamo ? E dove stiamo andando ? >>

 

<< Siamo a Parrin, detta anche la città dei mercanti. >> risponde lui << Se devi vendere qualcosa o comprare qualche oggetto particolare, questo è il posto ideale. E per la tua seconda domanda , ora ci stiamo dirigendo fuori città .>>

 

Mi guardo intorno ed è proprio vero, ci sono  tantissime bancarelle, dal normale fruttivendolo fino ad un venditore scudi placcati in oro con strani incisioni.

I cavalli carichi di sacchi pieni di qualsiasi merce passeggiano su e giù per la strada principale trascinati dai proprietari, sono quasi affascinata da tutto questo caos.

 

<< Ma perché siamo venuti qui?  C'è un motivo particolare?>> chiedo incuriosita.

Non mi sono mai potuta allontanare da Rēhos, e questo mi rende curiosa come una bambina ma poco importa , se devo tornare al mio villaggio tanto vale assimilare il più possibile da questa strana avventura.

 

<< Non c'è nessuna motivazione dietro, questa è la città più vicina al confine col Regno di Dos, e quindi anche al paese degli Ignoti. Siamo esattamente dalla parte opposta del bosco . >> mi risponde Ed con gentilezza , ma quel " paese degli Ignoti" mi ha dato leggermente fastidio. 

 

<< Ma quindi>> ricomincio io << siamo praticamente a valle! Come abbiamo fatto ad arrivare qui  se solo ieri eravamo a Rēhos? Ci vorranno come minimo due giorni a cavallo. E  toglimi una curiosità,  perché la spada nascosta nel mio bastone è detta Taglia Squama?  come l'avete riconosciuta? Non mi sembra ci sia scritto nulla di così particolare da capirlo . Non è che questo è tutto un gran malinteso? E in ogni caso avrei piacere nel riaverla, è  un regalo di una persona a me molto cara. Anche perché se non me la consegnerete dovrò comunque considerarlo un furto vero e proprio >> dico tranquillamente.

 

Ed mi guarda subito e un sorrisetto gli spunta sulle labbra <> dice con tono divertito <> termina facendomi un occhiolino. 

 

 

Prima non ci avevo fatto caso ma anche Edward non è uno che passa inosservato , la pelle chiara in contrasto con quegli occhi quasi violacei, i capelli spettinati sono di un color biondo scuro .

Completamente diversi dal signorino che cammina davanti a noi. 

Spero veramente di potermi fidare di questi due, questa cosa del test non mi tranquillizza molto.

 

Camminiamo ancora per 20 minuti, girando per le varie stradine del paese, fino ad uscirne completamente. Non ci fermiamo subito ma continuiamo a camminare fino ad arrivare in un enorme prato al limitare del bosco.

Che meraviglia, sicuramente qui la temperatura è più alta essendo quasi a valle , e i fiori sono tutti sbocciati.

La gamma dei colori è quasi impressionante, si passa dal giallo canarino fino al porpora più scuro.

Sono talmente estasiata da questo spettacolo che non mi accorgo di stare per andare a sbattere contro qualcosa o meglio, qualcuno.

 

<< Ahio>> pignolo accarezzandomi il naso, mi sembra di aver sbattuto contro un masso , alzo lo sguardo e vedo già il mio "muro" pronto a deridermi.

 

<< Sai >> inizia subito Adam col solito ghigno << gli occhi te li hanno fatti per guardare la strada, non per sognare ad occhi aperti, nanerottolo.>> dice con altezzosità . 

In una sola parola?Insopportabile .

 

<< Se tu non ti fermassi in mezzo al nulla io non ti sbatterei addosso, non credi?>> rispondo irritata. 

 

<< E comunque >> continuo io << perché ci siamo fermati?>>

 

<< Ora voglio fare un piccolo test, quindi Ed , tu stai qui con il ragazzo io torno subito.>> detto questo lo vedo allontanarsi e infilarsi nella fitta boscaglia.

 

<< Dove sta andando? >> chiedo voltandomi verso il Guardiano accanto a me.

 

<< Va a prendere una cosa. Noi lo dobbiamo solo aspettare.>>  dice con voce stranamente piatta. 

 

Lo guardo attentamente e vedo il suo sguardo puntato all'orizzonte senza però concentrarsi su nulla in particolare, uno sguardo serio e quella cos'è? Preoccupazione? Non capisco, prima chiacchierava tranquillamente e ora non mi guarda neanche in faccia? Cosa sarà cambiato da prima?

 

Tutti questi dubbi mi fanno girare la testa, perché questi segreti quando sono io la vittima in questa situazione un minimo di spiegazione potrebbero darmela .

Poi questo fantomatico test in cosa consisterà? Sono concentrata nelle mie supposizioni e poi la sento.

 

"Bentornato piccolo mio, come sta il nostro ospite?" 

 

Subito sgrano gli occhi. Cosa diavolo è stato? Mi guardo intorno ma non vedo nulla. 

Me lo sono sognato? Eppure so benissimo quello che ho sentito. Subito mi volto verso Edward per vedere qualche sua reazione. Non posso averla sentita solo io. 

 

" Mi raccomando stai attento con quello, non essere troppo cattivo e torna presto, che mi sento sola qui".

 

No, non me lo posso essere sognata, eppure Ed non da segno di aver sentito qualcosa.

 Pur di sembrare pazza devo chiederglielo.

 

<< Ed, l'hai sentita anche tu?>> chiedo titubante.

<< Sentito cosa?>> mi risponde.

 

Sto gia per aprire la bocca e rispondergli ma un fruscio ci fa voltare, e dal bosco vediamo uscire un serissimo Adam, con in mano, cosa? Una torcia? Beh fosse solo una torcia non ci sarebbe nulla di strano se non fosse che le fiamme sono di un blu marino intensissimo. 

Lo vedo avvicinarsi a noi con passo sostenuto e uno sguardo serissimo. Cosa ci vorrà fare con quella cosa.

 

Sono talmente affascinata da quella lingua di fuoco che non mi accorgo dei movimenti alle mie spalle.

Sento delle  mani che mi tirano le braccia all'indietro , sono talmente forti che non riesco neanche a ribellarmi, ora ogni mio movimento è bloccato , sento un respiro sul collo e con la coda dell'occhio riesco a riconoscere un ciuffo biondo . 

 

Se avessi potuto  scommettere su chi mi avrebbe aggredita tra i due avrei puntato tutto su Adam, ma come solito la vita propone sempre molte sorprese.

 

Dopo lo shock iniziale inizio a ribellarmi sul serio.

<< Cosa stai facendo! >> urlo subito << lasciami andare, io non ho fatto niente di male!>> dico.

 

Cerco di calpestargli i piedi, di graffiarlo ma niente, è troppo forte per me , sento gli occhi inumidirsi velocemente, ho paura, la stretta d'acciaio sulle braccia è straziante e Adam continua ad avanzare con quella strana fiamma bluastra.

 

<< Stai lontano da me!>> continuo ad urlare<< vi prego liberatemi, giuro non dirò nulla. Per favore>> ora le lacrime incominciano a sgorgare come fiumi, ho paura, non voglio morire e quella fiamma mi sembra potenzialmente letale.

 Ora Adam è proprio davanti a me, devo sembragli davvero pietosa ma non mi importa , io ci tengo alla vita e anche tanto. 

 

<< Vi prego>> riesco ancora a sussurrare tra le lacrime, ma non una emozione attraversa gli occhi del ragazzo.

<< Tienilo stretto>> sento dire da Adam e di conseguenza percepisco la presa aumentare.

 

Ok ,è finita, cerco di pensare ai momenti felici della mia vita, Alby e tutti i suoi insegnamenti e al suo affetto , ripenso al mio rifugio, in quel campo al limitare del bosco , mentre raccolgo le primule appena sbocciate. 

Poi vedo Adam allungare il braccio e subito sento la torcia appoggiarsi al petto e le fiamme espandersi su di esso.

 

Attendo che il calore  e il dolore mi invadano, ma questo non accade. 

 

Anzi, le fiamme non sono per niente calde, si può dire che siano congelate. Rabbrividisco dal freddo e poi con mia sorpresa piano piano le vedo estinguersi , fino a scomparire del tutto.

Con occhi sgranati mi guardo il petto, neanche un segno di bruciatura, e cosa più importante, sono viva, non ci posso credere, fino ad un momento fa avrei pensato di lasciarci le penne.

 

Improvvisamente sento le mie braccia libere , che male, mi massaggio gli avambracci e noto subito degli aloni violacei che piano piano si inscuriscono .

 

<< Maledizione>> sento pronunciare da un Adam fortemente sorpreso, mentre si scompiglia con la mano i capelli corvini <> dice guardando Edward.

 

<< Pensi che dovremo portarlo da Leya ? O magari da tuo padre , forse sapranno dirci qualcosa>> sento proporre da Ed alle mie spalle. 

 

In pochi secondi so mettono a discutere sul passo successivo  e su varie teorie che non comprendo minimamente anche perché io ho già la testa da tutt'altra parte e il loro chiacchiericcio  è solo un lieve sottofondo dei miei pensieri.

Devo assolutamente darmela a gambe, non voglio essere una cavia per quei due pazzoidi, devo pensare ad un piano di fuga e in fretta.

 

Tornare in città lo escluderei, non saprei dove andare , potrei raggiungere la valle ma magari ci sono cose peggiori di questi due. 

L'unica via di fuga mi sembra il bosco, conosco la piantagione di queste zone è sicuramente andando a Nord e risalendo verso le montagne mi avvicinerò a Rēhos , e in ogni caso la fitta vegetazione mi sembra il nascondiglio più efficace .Devo tentare.

 

Li vedo ancora parlottare tra loro, per me si sono quasi scordati della mia presenza.

Lentamente faccio un  passo indietro e poi un altro, piano piano mi allontano dai due e mi avvicino all'entrata del bosco . Mancheranno si e no 10 metri , posso farcela continuo ad avanzare quando la mia fuga sembra essere notata.

 

<< Marmocchio, dove pensi di andare!?>>appena sento queste parole il mio cuore perde un battito e le mie gambe incominciano a muoversi praticamente  da sole, mi giro e inizio a correre il più velocemente possibile , sento le urla di entrambi ma non mi giro nemmeno, devo allontanarmi e subito.

 

Entro nella boscaglia, faccio un percorso a zig zag cercando di superarli  o comunque di rendergli meno prevedibile la mia via di fuga.

La gli alberi e i cespugli si fanno sempre più fitti, meglio così , essendo loro più grossi di me questo li rallenterà.

 

Corro finché non ho fiato, il cuore mi martella nel petto, sembra quasi voglia uscire, le orecchie sono sorde a causa del sangue che rimbomba come un tamburo. 

Non so nemmeno quanta strada abbia fatto che mi accascio a terra senza più respiro, dovrei averli seminati, giusto il tempo per riprendere fiato. 

 

Cerco di calmare  i battiti e la respirazione, non ci posso credere, ce l'ho fatta, pensavo mi stessero per raggiungere ma ad un certo punto hanno rallentato . Forse si sono stancati di correre dietro ad una ragazza in mezzo la bosco, una risatine di felicità non può che sfuggirmi dalle labbra. 

 

Respiro a pieni polmoni l'aria della foresta, l'odore di muschio mi riempie le narici mentre leggero venticello mi sfiora la pelle .

Sarei stata così per ore se non fosse per uno strano struscio , mi metto a sedere e mi guardo intorno , non sembra esserci nulla di strano, poi un luccichio attira la mia attenzione , volgo lo sguardo nel punto sospetto ma ancora non vedo nulla di anomalo.

 

Mi rilasso, sarà stata come solito la mia stupida immaginazione, mi controllo le braccia e le gambe piene di graffi e tagli, quegli arbusti hanno fatto proprio uno splendido lavoro. 

Mi alzo in piedi  pronta a riprendere il mio cammino quando un altro scricchiolio cattura la mia attenzione.

 

Mi volto e questa volta lo vedo anzi, li vedo.

Saranno una decina o poco meno, ragni grossi come vitelli,  gli occhi sono di un rosso sangue mentre il resto del corpo è di un bianco perlaceo ricoperto di finissimi peli ma che sembrano più appuntiti di una lama.

Quella che dovrebbe essere la bocca è circondata da due grosse tenaglie di colore nero da cui cola una disgustosa saliva giallastra.

 

Il mio fiato si spezza, non ho mai visto nulla di simile, sono terrorizzata quasi pietrificata, ma se rimango qui farò una bruttissima fine.

 

Indietreggio e lentamente poi inizio a correre nella stessa direzione in cui procedevo prima.

Posso sentire distintamente le loro numerose zampe calpestare il terreno ad una velocità impressionante.

 

Cerco di resistere il più possibile ma ormai sono vicini ed io molto stanca, devo cercare di deviarli in qualche modo.

Poi noto una luce abbagliante , quella deve essere per forza un'uscita dal bosco.

Magari c'è qualcun altro che mi può aiutare, oppure un villaggio o forse potrei passare dalla padella alla brace, però devo provarci.

 

Utilizzo tutte le briciole di forza rimasta e scatto il più velocemente possibile.

In un attimo mi trovo all'esterno , la luce è abbagliante in confronto alla tenebrosità della selva, non riesco nemmeno a tenere gli occhi aperti.

 

<< Aiuto!>> riesco a dire, anche se il fiato non mi permetto di urlare quanto vorrei <> ripeto.

Guardo indietro , già immaginandomi il branco  di quei disgustosi ragni giganti raggiungermi ma con mia sorpresa sono scomparsi.

 

Forse sono uscita dal loro territorio o magari hanno incontrato un'altra preda, ciò non toglie il fatto di non avere più nessuno alle calcagna e ciò mi consola notevolmente.

 

Ma non faccio in tempo a pensarlo che inciampo rovinosamente su un tronco.

 

Questa non è proprio la mia giornata, prima dei pazzi scatenati che cercano di incendiarmi , poi creature disgustose che mi inseguono per metà foresta e ora una bella storta alla caviglia. 

Mi metto seduta e controllo la gravità della situazione.

Di certo non è rotta, ma ciò mi rallenterà per un paio di giorni , uffa, non ne va una dritta. 

 

"Hey piccolo ti sei fatto male?" No , non ancora quella voce. Perché tutto questo succede proprio a me, è solo la mia immaginazione, deve esserlo, è l'unica spiegazione logica. 

Un sacco di gente sente voci strane nella testa, poi che siano del tutto pazze è un'altra questione però non è impossibile.

 

In conclusione sì , sono impazzita.

 

" Guardo che parlo con te signorino, non ignorarmi."

 

<< È solo la mia immaginazione, Sam calmati, è tutto lo stress accumulato e ora stai andando fuori di testa, se ti rilassi passerà tutto. >> dico ad alta voce per autoconvincermi.

 

" Ma quale immaginazione, guarda che io sono proprio dietro di te, riesco a capire se riesci a sentirmi sai?" . 

Panico. In un secondo mi volto e la prima cosa che noto sono due occhi di un azzurro ghiaccio che mi fissano a pochissimi metri di distanza, saranno grandi quasi quanto la mia testa.

Il corpo enorme ricoperto di scaglie del blu più scuro che abbia mai visto che però alla luce risplendono come piccole gemme , dalla schiena di dipartono due enormi ali del medesimo colore appoggiate delicatamente sul terreno.

La testa è appoggiata sulle zampe anteriori accavallate tra loro, essa è sormontata da due grosse corna e i lunghi denti perlacei fuoriescono dalle grossi fauci dell'animale facendomi sudare freddo.

 

Un drago, un enorme e mastodontico drago è davanti a me e mi sta fissando. Come ho fatto a non vederlo?

 

 " Ma ciao piccolino" sento di nuovo nella mia testa , dalla mia bocca come risposta riesce a uscire solo un sussurro.

 

<< O mio Dio.>>

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