Discesa nell'inferno-paradiso

di _only_ hope_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao, papà - passato ***
Capitolo 2: *** Senza effetti collaterali - presente ***
Capitolo 3: *** Regina - futuro ***



Capitolo 1
*** Ciao, papà - passato ***


Ciao, papà


Truffatore!

In lontananza le grida.

Un assembramento di persone circonda il giardino di casa.

Suo padre è l'animale da circo, incitato o criticato.

Fai vedere chi sei!

Mani in divisa lo trascinano, immobilizzandogli testa e polsi.

In ginocchio sul prato, sua madre grida disperazione.

Approfittarti della povertà altrui: vergogna!

In piedi dall'altro lato della strada Betty stringe a sé la borsa,

puntando gli occhi in quelli di lui.

Così uguali.

Non è più spavaldo, quello sguardo, solo spaventato.

Brividi,

denti che battono.

Ladro!

Solchi bagnati le segnano le guance, i denti tremano ancora.

Nelle innocenti orecchie da undicenne tutte quelle grida,

ma lei non ci riesce, non grida.

Ciao, papà.

110 parole


La discesa nell'inferno ha inizio: il padre di Betty viene arrestato, accusato di truffa.



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Capitolo 2
*** Senza effetti collaterali - presente ***


Senza effetti collaterali


Vivono in una topaia, una topaia senza luce né gas.

Senza un padre.

Loro, abituate al lusso di una vita agiata.

Betty, abituata al lusso di una vita agiata, allo shopping, alla moda.

Ritrovatasi a vagare per le strade.

A fingere con tutti, più di prima.

Più sola di prima.

È ad un incrocio che incontra Dozzo.

Dozzo dai vesiti tirati, Dozzo con la polverina magica.

La polverina magica che muta la topaia in casa con luce e gas,

e gli stracci in moda.

Senza effetti collaterali.

Senza fori nelle braccia, senza cervelli annebbiati.

Ma per poco.

La magia ha il suo prezzo: un buco al centro del braccio.

109 parole


Un altro pezzo della discesa nell'inferno: Betty durante il liceo inizia a spacciare per disperazione, nella convinzione che ne ricaverà solo benefici, senza iniziare a drogarsi a sua volta.

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Capitolo 3
*** Regina - futuro ***


Regina


Soldi, soldi, soldi.

Soldi a palate, lusso, ricchezza.

Governa il quartiere, ormai.

La chiamano "Regina", regina dello spaccio,

regina della polverina bianca.

Si è lasciata indietro al topaia, si è lasciata indietro la madre, incollata al collo di una bottiglia.

Indietro per andare avanti,

vincente.

I vestiti eleganti, i tacchi ai piedi,

al posto del sudicuime, della sporcizia della strada.

Ai piani alti non incontra più quei poveracci.

Tiene il mondo sotto la suola delle scarpe, alza la voce, sparge sangue.

Basta un cenno della mano.

Governa il quartiere, ma forse in fondo è solo l'ennesima illusione.

Illusione da buco al centro del braccio.

Solo una pedina di un'enorme scacchiera.

110 parole


Betty ora ha poco più di vent'anni. Realizza il suo sogno, ma in realtà sta solo toccando il fondo: come si era intuito alla fine si è lasciata attrarre dal tunnel senza ritorno, dove però può vivere la sua illusione.
Qui si conclude questo pezzo della storia di Betty, ma quasi sicuramente tornerò a narrare di lei.
La protagonista è vagamente ispirata alla canzone "Betty" dei Baustelle: potete ascoltarla qui.

Grazie per aver letto, qualsiasi parere è gradito al cento per cento :)

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