Transformers:The Demonhunter.

di ElisabethPrime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Profezia ***
Capitolo 2: *** Una ragazza Californiana ***
Capitolo 3: *** Una vita apparentemente normale...ma non tanto. ***
Capitolo 4: *** Barricade ***
Capitolo 5: *** Gli Autobot ***
Capitolo 6: *** Reclutare un altro membro ***
Capitolo 7: *** Nevada ***
Capitolo 8: *** La Profezia è svelata. ***
Capitolo 9: *** Allenamenti e Sentimenti. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 - Tradimento. ***
Capitolo 11: *** Riorganizzare ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 - Settore 7. ***



Capitolo 1
*** La Profezia ***


Terra e Cybertron.
Due mondi diversi ma uniti dal destino.
Uniti da una profezia.
Quando su Cybertron scoppiò la guerra tra gli Autobot che combattevano per la libertà del loro pianeta e i Decepticon che volevano governare con il pugno di ferro gli Anziani predirono che undici ragazzi dotati i poteri provenienti dal pianeta Terra avrebbero aiutato gli Autobot a salvare la loro razza e a trovare l'All Spark così quando il loro pianeta ormai morente stava pe distruggersi partirono alla ricerca della loro unica speranza per la loro razza,per drgli un futuro.
Anche sulla Terra scoppiò una guerra tra umani e Demoni esseri malvagi e senz' anima che uccidevano per divertimento e gli Anziani predirono una profezia della nascita di undici ragazzi che con i loro poteri avrebbero distrutto i Demoni proteggendo la razza umana e anche che avrebbero aiutato esseri robotici intelligenti da un altro mondo.
Quando la guerra contro i Demoni fini la profezia andò perduta nel tempo ma non per gli Autobot che credevano ancora nella loro unica speranza:i Demonhunter.
Nel presente la vita di una ragazza apparentemente normale cambierà per sempre e anche le sue convinzioni di essere soli nella galassia.

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Capitolo 2
*** Una ragazza Californiana ***


La mia casa è San Francisco in California, una città balneare affacciata sull’Oceano Pacifico piene di spiagge molto esotiche e bagnini strafichi con un fisico da paura…Ehm! Tralasciando questo dettaglio, è un posto magnifico seppur affollato ed è facilmente riconoscibile dalla prigione di Alcatraz, il ponte rosso Golden Gate Bridge e Chinatown…che posso dire è casa mia, ma considero la mia vita monotona la mia prigione e voglio bene alla mia famiglia ma sento che la mia vita non è completa come se aspettassi qualcosa che la renda tale. Mi chiamo Keira Barnes, sono una ragazza californiana di 16 anni, capelli lunghi e mossi color marrone spento, occhi color nocciola e adoro la musica classica e il combattimento corpo a corpo. Mio padre si chiama Trevor Barnes, ha 57 anni, capelli arruffati color marrone spento con striature di grigio, occhi color nocciola, adora i film comici, tifa il Baseball e è un avvocato presso lo studio legale di Thomas Evans un amico di papà della scuola. Mia madre si chiama Katherine West ma papà la chiama Kate per far prima, ha 56 anni, capelli corti e lisci color biondo grano, occhi color azzurro oceano, adora ascoltare musica classica, il ballo ed è un’impiegata di un ufficio pubblicitario sui cosmetici. Ho gemella eterozigota e si chiama Isabelle Barnes, ha 16 anni, capelli lunghi ricci di color biondo grano, occhi color azzurro oceano, adora la musica rock, il lancio dei coltelli ed entrambe frequentiamo il secondo anno del liceo: il Mission High School, io e lei siamo molto unite e ci vogliamo molto bene. Io e Isabelle abbiamo dei ciondoli, diciamo speciali, il mio è una specie di cristallo a forma di rombo appeso a una catenina d’oro, invece quello di Isabelle è a forma tra un rettangolo e un triangolo appeso a una catenina d’argento e quando questi cristalli si sfiorano si accendono di una luce azzurra, fioca ma c’è e questo fa alimentare il mio presentimento e dubbio che la mia vita sia tutta una messinscena e che quella vera si trova altrove lontana dalla California, comunque papà ci portò quei ciondoli dal suo viaggio in Costa Rica e ci disse che dietro quei cristalli c’era una leggenda: c’erano tredici cristalli che, secondo questa leggenda appartenevano a un antico ordine di guerrieri e questi cristalli rappresentavano i loro poteri presi da una cometa caduta sulla Terra appena dopo una fine di una guerra contro le tenebre…è solo una leggenda, io credo che sia solo un cristallo regalatomi da mio padre e che quando si accende è un illusione ottica. C’è un'altra cosa che accomuna me e Isabelle, entrambe abbiamo una voglia sul palmo della mano destra a forma di mezza luna messa come un sorriso e una spada con la lama che trapassa la luna…sono come un magnete che attrae le cose più strane e inspiegabili che ci siano in questo mondo. A scuola ho un’amica che considero come una sorella e si chiama Arienne Burton, ha 16 anni, capelli biondi d’orati lunghi fino alla spalla e mossi, occhi castani, adora la musica pop e stravede per il giallo, parlo volentieri anche con David Keller, ha 17 anni, capelli castani, occhi azzurro cielo, adora la matematica e i film gialli ma soprattutto è il figlio del Segretario della Difesa John Keller, quindi diciamo che ho amicizie importanti…scherzo. Per quanto consideri la mia vita soffocante e monotona non potevo sapere che le cinque comete che vidi quella sera avrebbero cambiato la mia vita per sempre catapultandomi in un mondo che non avevo idea, ma per capire di che parlo dovete seguire l’inizio della mia avventura.

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Capitolo 3
*** Una vita apparentemente normale...ma non tanto. ***


Era lunedì mattina, e odio il lunedì perché è il primo giorno di scuola dopo il week-end passato a riposare ma non è che stando a letto cambia qualcosa, così mi alzo dal letto e vado all’armadio e opto per: una canottiera bianca, giacca nera, jeans scuri e ballerine nere, poi mi fisso allo specchio e concordai con me stessa di aver scelto bene e poi mi sfiorai il ciondolo che questa volta si accese di una luce azzurra e la voglia improvvisamente cominciò a bruciarmi così tolsi la mano dal ciondolo sconcertata “Strano, non l’aveva mai fatto prima”, improvvisamente sentì la voce di mia madre da in fondo le scale –Keira tesoro la colazione è pronta, dopo devi andare a scuola-. Alzai gli occhi al cielo, deve proprio ricordarmelo?, poi gridai –Arrivo subito mamma!- e dopo aver preso la borsa con le mie cose di scuola scesi in cucina. Arrivata vidi Isabelle già seduta e mamma che metteva al mio posto del pane tostato con il burro d’arachidi e un bicchiere di latte, appena mi vide sorrise raggiante –Ben svegliata amore, tutto bene? Sei bianca come un lenzuolo-. Ero tentata di dirgli che avevo male alla voglia ma conoscevo mia madre e lei mi avrebbe spedita dal medico e io non ci volevo andare, mi avrebbe reputato una ragazza strana e ciò non mi serviva perché già pensavo di esserlo. Prima che potessi rispondere Isabelle disse –Sarà in ansia-. -Per cosa?-. -Oggi ha una verifica di matematica-. Lei mi guardò accigliata –E’ ver? Spero che…-. -Si mamma ho studiato ieri sera, non ti preoccupare-. Isabelle intervenne –Keira a ragione mamma, ieri Arienne gli ha chiesto di uscire e lei ha declinato l’invito perché doveva studiare-. -E tu come lo sai?-. -Ero in camera sua quando è arrivato l’SMS-. -An! Non lo sapevo-. Io un po’ ferita della sua poca fiducia dissi –Se invece di accusarmi mi chiedessi prima sarebbe un ottimo segno di fiducia nei miei confronti mamma-. Lei mi guardò un po’ accigliata –Certo che mi fido di te tesoro, che pensi-. -Bè si è vista la tua fiducia quando pensavi che non avessi studiato -. -Non accusarmi signorina, se non mi dici le cose come faccio a saperle? Se mi avessi detto che studiavi questa conversazione non ci sarebbe stata-. -Sarebbe colpa mia adesso?-. Ad un certo punto Isabelle disse –Keira! Mamma! La volete piantare? State discutendo per una cavolata-. Io la guardai –Non sto…-. Ad un certo punto sentì la voce di papà, che era appena entrato nella stanza, dire –Buongiorno alle mie donne!...Tutto bene?-. Forse vide le nostre facce imbronciate, che dico sicuramente le vide, e la mamma disse –Niente amore solo una discussione già risolta, non fai colazione?-. Lo vidi che era vestito con un completo grigio e cravatta rossa, lui la guardò con un cipiglio triste – Mi piacerebbe ma Thomas ha bisogno di una mano per i nuovi clienti e sinceramente credo che prima che vado prima finisco, Thomas come premio mi fa uscire alle dieci-. Il viso di mamma si illuminò –Sono contenta amore-. -Già e anzi ho pensato che quanto Keira ritorna possiamo passare il pomeriggio al mare, lei adora andarci-. Isabelle disse –Non possiamo andare a camminare in collina dove siamo andati il mese scorso?-. -Ci vogliono almeno cinque ore per arrivarci Isabelle e poi, non credi essendo che Keira va a scuola e tu oggi no che andiamo nel suo posto preferito? La prossima volta ci andiamo d’accordo?-. Lei annuì e lui continuò –Comunque tutto bene voi due?-. Isabelle disse –Si tutto bene papà -. -Tu Keira?-. -Si anche io tutto bene, devo fare una verifica ma per il resto va bene-. -Buona fortuna allora, io vado-. Mamma disse –Ti accompagno fuori – ed uscirono dalla cucina lasciandoci da sole. Finito il latte dissi –Grazie per avermi difeso prima Bells-. -Non c’è di che Key, se non lo facciamo noi che siamo sorelle chi lo fa-. -Hai ragione ma vorrei che mamma si fidasse di più di me-. -Ma si fida di te, solo che molte volte ti beccava che ti scrivevi con Arienne e…-. -Ci sentivamo per le verifiche, non per parlare di vestiti e trucchi-. -Ti credo ma lei non lo sa, non parlate molto ultimamente-. -Io tento di comunicare con lei ma ogni volta finiamo per litigare e…-. -Ti senti scoraggiata-. -Esatto proprio così-. -Non preoccuparti Key è capitato anche a me la settimana scorsa perché non ho voluto che mi aiutasse con chimica preferendo studiare con Emily e così abbiamo discusso, per fortuna papà a calmato gli animi-. -Per fortuna non sono l’unica, cambiando discorso hai visto le cinque comete ieri sera?-. -Si le ho viste-. -Bellissime non è vero?-. -Si ma hanno fatto danni e alla TV non si parlava d’altro: un campo c’è un solco enorme, uno stadio è in gravi condizioni, il retro di un’officina idem e la piscina di una famiglia più tosto ricca è senz’acqua nemmeno una goccia, indovina dove si sono schiantate-. -Non ne ho idea-. -A Los Angeles-. -Come fai a sapere tutte queste cose?-. -Quando le hai viste?-. -Ho finito di studiare verso le 22:00 e le ho viste verso le 22:30 quando mi sono cambiata per la notte perché?-. -Verso le 23:00 il telegiornale del New Time non parlava d’altro, come le hanno chiamate? Ah si! Le comete devaste-. Io risi –Veramente?-. -Si ma il bello è che le comete non sono state trovate nella zona d’impatto-. -E’ una cosa al quanto bizzarra-. Ad un certo punto la mamma tornò e disse –Keira sono le 08:00 ed è ora che parti-. Ecco! Ora entra in modalità autoritaria o come preferisco alla Terminator, mi alzai e dissi -Fretta di liberarti di me mamma?-. -Non è vero, che ti prende stamattina? Qual è il tuo problema?-. Alzai le sopracciglia –Qual è il mio problema?-. -Esatto Keira e voglio una risposta-. -Ti accontento, sei tu-. Lei sgranò gli occhi –Cosa? Io?-. -Si tu mamma-. -Cosa ho fatto per darti così tanto fastidio?-. -Veramente non lo sai?-. -No-. -Ho l’impressione che la tua fiducia in me non ci sia…-. -Lo sai che non è vero-. -Dopo sei troppo oppressiva, ho bisogno dei miei spazzi e tu a volte gli invadi-. -Anche tuo padre lo fa-. -Lui è diverso: viene, mi saluta, mi chiede della scuola, come sto e poi se ne va lasciandomi studiare in pace-. -Faccio anche io così-. -No invece: tu entri senza bussare, mi saluti con bacini e abbracci, mi chiedi della scuola e poi rimani ad aiutarmi anche quando ti dico che non ce ne è bisogno, non ho più cinque anni mamma ne ho sedici e vado al liceo ormai-. -Lo faccio perché ti voglio bene e non per farti un dispiacere-. -Sai a volte mi domando se mi vuoi veramente bene-. -Keira mi stai veramente facendo soffrire lo sai?-. Io non dissi niente perché troppo sconvolta e in colpa così lei continuò –Tesoro sono tua madre, ho portato te ed Isabelle in grembo per nove mesi e vi ho sempre amato e vi amerò sempre, come sapete ne io ne vostro padre abbiamo fratelli e quando ci hanno detto che aspettavamo due gemelle abbiamo fatto i salti mortali perché non sareste mai state sole come me e vostro padre, desidero solamente il vostro bene ma se il mio affetto ti reca fastidio io…-. Mi sentì un verme per come l’ho trattata così dissi –Mamma il tuo affetto non mi reca fastidio, anzi mi fa piacere e ti voglio un mondo di bene, non è colpa tua sono io-. -Che ti succede?-. -Mi sento nervosa e me la prendo praticamente con tutti, tutto qui-. -Sarà una cosa passeggera, ti passerà-. -Lo spero…scusa mamma- e l’abbracciai felice di aver capito il mio errore, ad un certo punto Isabelle disse –Finalmente! Non ne potevo più di sentirvi litigare-. Io la guardai –Già che stupida- poi guardai l’orologio sopra alla porta della cucina e vedendo che ora era dissi –Mamma è tardi sono le 08:07, a quest’ora dovrei già essere per strada-. Anche lei guardò l’ora e disse –Hai ragione, siamo state qui a discutere che non ci siamo accorte dell’ora-. Ad un certo punto Isabelle si alzò dalla sedia e disse –L’accompagno fino alla scuola se non ti dispiace mamma-. -No no vai pure, mi fa piacere che passiate del tempo insieme-. Io mi misi a tracolla la mia cartella che avevo posato sulla gamba della tavola dove mi siedo e dissi –Ciao mamma ci vediamo alle 02:00-. -Ciao tesoro, quando torni ci trovi tutti qui che dopo andiamo in spiaggia-. -Ci voleva dopo una giornata stancante- ci abbracciammo e prima di uscire dalla porta disse –Ti voglio bene tesoro-. -Anche io-. Poi si voltò verso Bells –Ti voglio bene Isabelle-. -Anche io mamma- e detto questo uscimmo di casa. Eravamo partite da casa da cinque minuti abbondanti quando Isabelle disse –Non credo alla tua storia-. -Quale storia?-. -Quella dopo la vostra litigata, quella in cui hai detto di essere nervosa ultimamente e che te la prendi con chiunque-. -Perché secondo te dovrei mentire?-. -Non lo so ma capisco quando menti spudoratamente, sono la tua gemella e ti sono attaccata dalla nascita quindi sputa il rospo-. Decisi di fargli uno scherzo e dissi –Lo vuoi proprio sapere?-. -Siii!-. -Va bene…sono incinta-. La vidi sgranare gli occhi e quasi urlando disse –Cosa? Come è successo?-. -Bells ti devo spiegare come si fanno i bambini?-. -So come si fanno ma non intendo quello, intendevo come diavolo è potuto accadere e chi è il rimbambito che ti ha messo incinta-. -Il rimbambito è David-. -Aspetta David Keller il figlio del Segretario della Difesa?-. -Si proprio lui-. -Come cavolo è successo?-. -Ti ricordi la festa di un mese fa a casa di Sophie Geller?-. -Si quella che siamo rimaste fino a mezzanotte inoltrata-. -Mentre tu ed Emily eravate fuori a parlare con quei ragazzi che giocano a Baseball e Arienne era in piscina a divertirsi, io e Dave ci siamo stancati di quella monotonia e siamo andati in una camera degli ospiti e abbiamo fatto sesso-. -Non pensavo che li piacessi-. -Nemmeno io ma…-. -Siete stati degli incoscienti e imbecilli, ti rendi conto Key che hai 16 anni e vai ancora al liceo? Ora ti ritroverai madre a questa età e Dave dovrà fare il padre e dovrà esserci, ricordati di chi è il figlio diamine-. -Non era mia intenzione che succedesse Bells-. -Era logico questo ma tu prima agisci e poi pensi, comunque io ti appoggerò quando glielo dirai, vedrai noi penseremo a tutto e potrei consigliarti dei nomi: se è maschio Ronald, Samuel o Mark, mentre se è femmina Annabelle, Michela o Caroline se no…-. Credo di averla torturata abbastanza quindi dico –Isabelle è uno scherzo-. -Cosa? Che intendi dire?-. -Intendo dire che non sono incinta e che io e Dave non abbiamo fatto sesso-. Lei mi tirò un pugno sul braccio e disse –Sei una lurida stronza Keira veramente, perché l’hai fatto?-. Non ce la feci più a trattenere le risate quindi dissi –Per vendicarmi dello scherzo che mi hai fatto la settimana scorsa, mi hai gridato dal bagno che stavi male e quando sono accorsa ho visto la vasca piena e tu mi hai spinto in acqua, mi pare equa come vendetta anzi in tutta onestà avevo in mente di spargere il miele nei tuoi capelli quando ti saresti addormentata-. -Sei una sadica e vendicatrice sorellina, infondo me la merito-. -Ci mancherebbe altro-. -Non mettere alla prova la mia bontà Key-. -E tu la mia pazienza Bells- e ridemmo come delle pazze. Finito di ridere Isabelle disse –Ora torniamo serie, c’è qualcosa che ti turba vero? Dimmi la verità-. Io sospirai e dissi –Si c’è qualcosa-. -Racconta-. -Ti capita mai di sentirti fuori posto? Come se la vita che stai vivendo sia tutta una farsa e aspetti che qualcosa te la renda reale?-. -In tutta onestà no, io sento che la mia vita è completa qui ed è reale ma…-. -Ma?-. -Anche io a volte penso che la mia vita sia una farsa ma poi mi rinsavisco e dico che sono cosa da pazzi pensarlo-, ovviamente ora penserà che sono pazza e infatti mi guarda –Ma è la mia opinione, tu ti puoi sentire cosi e non sarò io a giudicarti, ma perché pensi delle cose del genere?-. -Mi sento strana e fuori posto qui-. -Strana? Perché?-. -Le nostre voglie e i nostri ciondoli, non ti pare strano che siano uguali e che quando i nostri ciondoli si sfiorano si accendono di una luce azzurra?-. -A volte ci penso si, c’è qualcosa che te lo fa credere?-. Io annuì –Si, stamattina mi guardavo allo specchio per guardare l’abbigliamento e quando mi sono toccata il ciondolo la voglia sul mio palmo ha cominciato a bruciarmi e tanto, ho dovuto togliere subito la mano per il dolore, a te è capitato?-. La vidi pensierosa e disse –Si, anche io stamattina prima di scendere mi sono toccata il ciondolo e la voglia mi bruciava da morire, pensavo di essere pazza ma a quanto pare è successo anche a te-. -Veramente strano, non ho voluto dire niente a mamma per non farla preoccupare-. -Si la mamma ci avrebbe spedite dal medico e lui ci avrebbe reputato sicuramente delle pazze, devo chiederti una cosa Keira-. -Certo Isabelle-. -Queste tue sensazioni di sentirti fuori posto tienile per te, già stamattina stava per farsi un pianto pensa te se sapesse questa cosa-. -Si allagherebbe la casa, va bene acqua in bocca-. -Sono contenta, non voglio asciugare la casa dalle sue lacrime-. -Stamattina ho esagerato?-. -Un pochino ma conosci mamma, li passa presto-. -Quando torni a casa chiedigli ancora scusa da parte mia se non ti dispiace sorella-. -Non preoccuparti riferirò-. Poi mi venne in mente una cosa –A proposito Annabelle?-. -Si- e la vidi grattarsi la nuca per l’imbarazzo. Risi e dissi –Non sarà per quel film che abbiamo visto sabato sera vero? Quello della Bambola Assassina?-. -Effettivamente si-. -Diamine Bells ti è piaciuto quel film del terrore? La mamma e papà si sono quasi cagati sotto dalla paura-. -Era carino dai-. -Se ti piacciono quel genere di film, scommetto che tua figlia la chiamerai Annabelle-. -Spiritosa Key, già che siamo in tema di film tu quale preferisci?-. Ci pensai e quando lo trovai risposi –The Avengers-. -Cosa? Il film con quel Piccolo Cervo?-. -Intendi Loki vero?-. -E’ lo stesso-. -Si mi piace quel film, qualche problema?-. -No ma non pensavo che ti piacesse quel genere-. Con un sorriso malizioso dissi –Credevi che lo guardassi per il genere? Chris Evans? Chris Hemsworth? Robert Downey Jr.? Non ti dicono niente?-. -Ecco come mai guardavi il film con occhi sognanti, che pervertita-. A forza di parlare siamo arrivate davanti a un negozio che vendono televisioni e quella grande era accesa e stava trasmettendo un servizio del telegiornale New Time, una giornalista bionda con un completo color panna si trovava in una base militare e io e Isabelle ci fermammo ad ascoltare “Buongiorno Martha, mi trovo nella base militare a Diego Garcia per aggiornarvi dell’ attacco subito ieri sera alla base militare in Qatar ad opera di qualcuno che voleva a quanto pare violare la rete militare ma l’attacco alla rete è stata fermata dai nostri militari, per quanto sono riusciti ad impedire a questo nemico di appropriarsi di informazioni militari non si sa se la base e gli uomini di stanza li siano sopravvissuti perché la comunicazione è stata interrotta all’ inizio dell’attacco, i militari hanno voluto mantenere il riserbo molto alto e per ora non ci è permesso si sapere altro e nemmeno l’attentatore, i militari sostengono che sia di matrice islamica ribelle che risiede in quella zona ma vi terremo aggiornati, per ora è tutto qui Claire Smith a voi la linea”, restammo agghiacciate a questa notizia e infatti la donna chiamata Martha disse che non c’è ancora una lista dei dispersi e che per ora le famiglie coinvolte possono solo aspettare e pregare, io dissi –Ti sei accorta di una cosa?-. -Che cosa-. -Ieri sera sono cadute quelle cinque comete e la base militare in Qatar è stata attaccata-. -Pensi che ci sia un nesso?-. Io annuì –Io penso che i militari sappiano cosa li abbia attaccati ma vogliono insabbiare la cosa-. -Per quanto hai ragione non è affare nostro Keira, povere famiglie-. -Già…-. Ad un certo punto il mio sguardo si posò sull’altro lato della strada e vidi parcheggiata una Chevrolet Camaro SS del 1977 classe Z28 gialla con le strisce nere, la Chevrolet Camaro è la mia auto preferita e guarda caso gialla e nera e decisi di avvicinarmi per ammirarla meglio mentre Bells guardava il notiziario, arrivata posai la mia mano destra nel cofano e la trascinai fino ad arrivare hai tergicristalli e dissi euforica –Che fortuna ho avuto ad incontrarti Camaro, adoro quest’auto e appena ho la patente me ne compro una uguale a te bellissima-. Ad un certo punto sentì una voce maschile dietro di me e mi voltai di scatto –Scusi posso aiutarla in qualche modo?-, la voce proveniva da un ragazzo alto, muscoloso, capelli corti biondo grano, occhi azzurro mare, barba sfatta e vestito con giacca di pelle nera, maglietta blu scura, jeans chiari e stivali da cowboy marrone cioccolato e mi guardava sorridendo e dissi –N…No stavo s…solo guardando la vostra auto-. -Gli piacciono le Camaro?-. -Decisamente si-. -Anche a me, gli dispiacerebbe venire fare un giro?-. -C…Cosa? No grazie dovrei andare a scuola-. -Allora l’accompagno-. -Non si disturbi c’è mia sorella con me-. -Allora viene anche lei-. -Veramente…-. -Insisto-. Ero stufa della sua insistenza e dissi –Senta apprezzo la sua gentilezza ma non la conosco e io non vado in auto con uno che non conosco, quindi smetta di insistere-. Stava per ribattere quando sentì la voce di mia sorella provenire dall’altra parte della strada –Keira! Vieni qui!-. -Arrivo!- lo guardai e vidi che guardava Bells e dico –Ecco lei è mia sorella, ora arrivederci- e ritraversai la strada velocemente. Appena arrivata Isabelle disse –Come diavolo ti sei permessa di andartene senza dirmi niente e poi a parlare a un perfetto sconosciuto, sei uscita di senno Keira?-. -Ho solo attraversato la strada tutto qui, hai la mia stessa età Bells non puoi dirmi che cosa fare-. -Avrai la mia stessa età ma sono nata prima di te-. -Si di pochi secondi, non fare tanto la superiore-. -Tralasciando questo dettaglio che chiariremo in seguito dovevi dirmi dove andavi diamine e a vedere cosa poi-. -Una macchina-. -Una macchina? Tu e la tua fissazione per le auto, fammi indovinare è quella Camaro gialla con le strisce nere che seduto sul suo cofano un ragazzo biondo strafico-. -Si è quella, sai che voglio comprarmene una ma poi…perché guardi quel ragazzo?-. -Sei gelosa?-. -Io! Tienilo pure sorellina-. Lei rise –A proposito che voleva-. -Mi ha chiesto se mi piaceva l’auto e se volevo che facessi un giro con lui-. -E tu hai rifiutato?-. -Si cosa volevi che facessi, un bel giro in auto con un perfetto sconosciuto che potrebbe rivelarsi un pervertito?-. -Addirittura un pervertito, sentila-. -Chiudi il becco e andiamo che se no faccio tardi- e cominciammo ad avviarci lasciandoci alle spalle la Camaro con il “pervertito” quando mi venne in mente una cosa –A proposito, hanno detto altro sull’attacco in Qatar?-. -Ha parlato il padre di Dave dicendo che troveranno il colpevole dell’attacco e che ora sanno come comportarsi con loro se li catturano e poi ha consolato le famiglie coinvolte-. -Il padre di Dave è un brav’uomo e da quando è in carica i responsabili degli attentati all’America sono stati tutti presi-. -Già- e per tutto il tragitto non proferimmo parola anche se io pensavo ancora alla Camaro e il suo proprietario. Arrivati al liceo vedevo tutti i ragazzi correre verso l’entrata segno che fra poco dovevo essere in classe così dissi –Bè grazie della chiaccherata sorellina e anche di avermi accompagnato, ora devo sbrigarmi-. -Nulla di che Key, buona fortuna per la verifica-. -Grazie-. -Buona scuola-. Le vidi un ghigno stampato in faccia e dissi –Togliti quel sorrisetto da Joker dalla faccia, sarai pure a casa per uno stupido sciopero ma domani torni a scuola con me e sai una cosa?-. -Cosa sentiamo?-. -La prossima volta che tocca a me accompagnarti a scuola anche io faro il tuo stesso ghigno sappilo serpe-. -Che minaccia, mi tremano le gambe-. -Dai ora fila via sbruffona a dopo-. Detto questo la vidi girare i tacchi e andarsene così io corsi verso scuola. Arrivata in classe mi posizionai nel banco in fondo e mentre aspettavo che arrivasse Arienne tirai fuori dalla borsa un paio di guanti senza dita di pelle nera e me li misi, i miei genitori dicevano che non dovevo vergognarmi della mia voglia e io gli davo ascolto quando ero a casa ma quando uscivo che loro non c’erano io mi mettevo i guanti per non mostrare la voglia, guardai i mei compagni di classe e vidi Dave seduto al primo banco con Glenn e alla fine vidi arrivare Arienne di corsa vestita con un giubbotto jeans scuro, maglietta gialla, sciarpa fucsia, gonna a balze nera e ballerine bianche che si posizionò al mio fianco e poco tempo dopo arrivo la professoressa di matematica Victoria Evans e cominciammo il compito. Dopo tre ore di compito che a mio parere svolto alla perfezione ci avviammo agli spogliatoi per tre ore di educazione fisica e ci cambiammo, io mi misi una canottiera blu, pantaloncini corti neri e scarpe da ginnastica bianche mentre Arienne si mise una canottiera gialla, braghe corte bianche e scarpe da ginnastica rosse e il professore Tyler Boyle ci portò al campo dietro alla scuola adibito alle corse per prepararci all’imminente corsa campestre a cui la nostra scuola avrebbe partecipato settimana prossima. Come prima cosa ci fece fare stretching e poi ci fece dividere in squadre di quattro persone per un giro di campo e la mia squadra fu composta da me, Arienne, Dave e Glenn, ci fece posizionare alla riga d’inizio e quando sentimmo scattare il via partimmo, io fin da piccola adoro correre in qualsiasi parte mi trovo ma non sono mai stata una tipa veloce e infatti per questo motivo finivo sempre tra gli ultimi insieme ad Arienne ma oggi stranamente sentivo qualcosa in me simile all’adrenalina che mi fece scattare e infatti ero in testa, mi voltai per vedere gli altri e vidi che anche la mia amica stava andando veloce e mi stava raggiungendo ma essendo che volevo mantenere la mia posizione spinsi il mio corpo al massimo della velocità. Dopo dieci minuti buoni che avevo finito di fare i miei sette giri e ricevuto i complimenti dal professore mi andai a sedere sulla panchina sotto il salice che si trovava di fianco al campo con le gambe doloranti e poco dopo mi raggiunsero anche Arienne e Dave anch’essi con le gambe doloranti e risi. Dave dopo essersi seduto chiese –Che cavolo hai da ridere Barnes?-. -Dovreste vedervi-. -Perché tu sei una rosa di campo-. Arienne intervenne –Dai Dave non essere così permaloso-. -Non sono permaloso-. -E allora che hai?-. -Di solito siete ultime nella corsa, invece ho visto Keira correre come un capriolo e anche tu poco dopo l’hai raggiunta, ho dovuto pregare le mie gambe perché vi raggiungessero-. Io e Arienne ci guardammo e scoppiammo a ridere e dissi – Si, il nostro Dave è geloso perché abbiamo scalfito il suo orgoglio maschile-. -Voi non avete scalfito il mio orgoglio e tanto meno non sono geloso e perché poi-. -Perché hai perso contro due donne-. -Sentite, punto numero uno: eravamo nella stessa squadra e punto due: siete mie amiche e se anche mi aveste scalfito il mio orgoglio ve lo direi-. Arienne disse –Scusa Dave, siamo due insensibili stronze-. Lui rise e disse –Si a volte lo siete ma sarò magnanimo oggi e vi perdono, vi voglio bene-. Io dissi –Anche io e Ary ti vogliamo bene-. Lui ci sorrise e disse –Quasi mi dimenticavo, tenete ho portato tre bottigliette d’acqua-. Me ne lanciò una e dissi –Grazie, ti adoro-. -Lo so!-. Bevo sei sorsi di acqua e sentì il mio corpo tornare fresco come prima e mi venne in mente una cosa –Avete sentito dell’attacco in Qatar?-. Ary dopo aver chiuso la bottiglietta disse –Si, stamattina a colazione mio padre ha acceso la TV e al telegiornale parlava proprio di quello ma non si sa chi abbia attaccato, pensano di matrice islamica-. -Io invece con mia sorella mentre stavamo venendo a scuola a un negozio che vendono TV e speriamo che scoprano chi sia stato, tu Dave?-. -Anche io l’ho scoperto a colazione-. -Tuo padre ti ha detto qualcosa?-. -Nulla che non abbia detto alla stampa, se mi dice qualcosa sarete le prime a saperlo okey?-. Noi annuimmo e poi Arienne disse –Qualcuno a visto la mia sciarpa?-. Dave chiese esterrefatto –La sciarpa? Dopo che hai fatto sette giri non hai caldo-. -Si ciò caldo ma non mi importa mi serve-, da quando la conosco l’ho sempre vista con una sciarpa legata al collo e non se ne separa mai e infatti oggi se l’è messa anche per fare ginnastica, quando gli chiedo spiegazioni è vaga e mi dice solo che le adora. Dave dopo essersi guardati in giro disse –Eccola li-. -Dove?-. -E’ in mezzo al campo, stai qui te la porto io- e lo vidi correre verso il campo, il mio occhio si posò sul collo della mia amica e vidi una cosa nera uscire dai suoi capelli biondo grano ancora sudati così guardai meglio e mi parve la mia stessa voglia ma sarò così stanca per colpa della corsa che mi immagino la mia voglia da per tutto così lasciai perdere. Dopo qualche minuto Dave tornò con la sciarpa –Eccotela, mi sono quasi fatto prendere sotto dai nostri compagni per questa stupida sciarpa-. Dopo averla presa vidi Arienne abbassare la testa mortificata e dissi –Fine come sempre è Dave?-. -Cosa ho detto?-. Alzai gli occhi al cielo e quando posai gli occhi su Arienne vidi oltre la sua spalla sulla strada una cosa che mi fece raggelare il sangue, sull’altro ciglio sulla strada d’avanti a un negozio di cucito era parcheggiata la Camaro gialla con le strisce nere del 1977 e vidi nitidamente il “pervertito” al suo interno che mi guardava con una faccia tra il severo e il rilassato così mi pietrificai sul posto a fissare la Camaro. Poco tempo dopo mi sentì scuotere così mi girai e vidi Dave che mi strattonava e disse –Keira! Tutto bene?-. -E’?-. -Ti ho chiesto se stai bene-. -Si perché?-. -Ti abbiamo vista ferma immobile che fissavi la strada e abbiamo cominciato a preoccuparci sul serio-. -Non è niente-. -Vedi che c’è qualcosa, dicci cosa ti angoscia-. -Ragazzi veramente non…-. Arienne intervenne –Key noi ti vogliamo aiutare e soprattutto siamo tuoi amici, dicci cosà ti preoccupa-. Sospirai e dissi –Vedete la Camaro gialla con le strisce nere sull’altro lato della strada?-. Li vidi girarsi e quando la individuarono Ary disse –Si, che centra quella Camaro?-. -Vi ricordate che vi ho detto che io e Isabelle ci siamo fermati a guardare la notizia sul Qatar?-. Loro annuirono. -Ad un certo punto vidi quella Camaro parcheggiata e voi sapete che adoro le auto come quella così andai a guardarla ma quando arrivai il proprietario dell’auto, un ragazzo alto e biondo mi prese di sorpresa perché non sapevo che era li continuava a tormentarmi chiedendomi di fare un giro con lui e dopo aver rifiutato la proposta più volte me ne andai, ora mi ritrovo la stessa auto parcheggiata li e con il ragazzo che continua a fissarmi-. Li vidi scambiarsi uno sguardo preoccupato e riguardarono la Camaro ma quando anche io guardai l’auto non c’era più e Dave disse –Ora è sparita-. Arienne si girò verso di me e mi prese la mano –Keira devi andare dalla polizia a denunciarlo, questo è perseguitare una persona contro la sua volontà-. -Non voglio ricorrere a questa opzione, non ancora almeno, voglio vedere i prossimi giorni e se mi segue ancora allora andrò alla polizia-. -Keira ma…-. Dave intervenne –Per quanto sto dalla tua parte Ary devo dare ragione a Keira-. -Cosa?-. -Se d’avvero volesse fargli qualcosa sarebbe rimasto li ad aspettare che uscisse da scuola ma invece se ne è andato, però Key se ne i prossimi giorni torna all’attacco chiamaci che andiamo alla polizia insieme-. -Ve lo prometto, so quel che …-. Fummo interrotti dall’arrivo del professore che aveva dei fogli in mano che ci guardò –Spero di non aver interrotto niente-. Io sorrisi –Non ha interrotto niente professor Boyle-. -Ne sono contento, fra poco la campanella suona e tutte le squadre hanno finito così come le mie valutazioni quindi sarò breve, la settimana prossima alla corsa campestre porterò con me voi signorina Barnes, la signorina Burton e il signor Keller insieme alla signorina Green e il signor Porter, a voi va bene?-. Ci guardammo e dopo i consensi risposi –Per noi va pur che ben professore-. -Bene, oggi ho notato la vostra velocita Barnes e anche la vostra signorina Burton, Keller invece lei era già nella lista da settimana quindi non ho notato miglioramenti-. Ad un certo punto sentimmo la campanella che suonava per segnalare la fine della lezione e il professore disse –Bene ragazzi ora andatevi a cambiare e andate a casa, siete stati bravi-. Io dissi –Grazie…Professore?-. -Si signorina Barnes?-. -Per la corsa campestre hai miei genitori devo…-. -Non si preoccupi Keira manderò una circolare a casa dove scriverò tutto l’itinerario e gli orari e ovviamente la loro firma, ci vediamo lunedì prossimo per gli ultimi allenamenti-. In coro dicemmo –Arrivederci professore- e andammo tutti e tre insieme agli spogliatoi a cambiarci, finalmente la parte della giornata che detesto al mondo era finita e ora mi aspettava la spiaggia. Usciti come sempre c’era un pandemonio al cancello d’ingresso quindi per uscire integri almeno dopo il cancello cominciamo a rispondere agli spintoni che gli altri nostri coetanei ci riservavano e alla fine raggiungemmo la nostra meta, Dave dopo aver spinto uno del quarto anno e avergli lanciato un occhiataccia disse –Finalmente siamo usciti da questa mandria imbufalita-. Io dissi –Concordo con te, Ary tutto bene?-. -Si sono integra-. Ad un certo punto sentimmo una voce maschile dire –Signor Keller è pronto? Suo padre desidera parlarle-. Lui guardò nella direzione della voce e gridò –Arrivo subito!-. Poi ci guardò –Vorrei sotterrarmi-. Io divertita chiesi –Perché scusa?-. -Tutti qui sanno che sono il figlio del Segretario della Difesa e io voglio essere un normale ragazzo che frequenta il liceo, invece a prendermi mi manda i suoi gorilla proprio davanti a tutti i miei compagni di scuola facendomi vergognare a morte-. Arienne disse –Sarà colpa del tuo stato di celebrità, magari mio padre mi venisse a prendere o mandasse qualcuno-, Arienne ha una vita famigliare diciamo un pò…disastrata, sua madre morì quando aveva cinque anni per un incidente d’auto e suo padre che era nella polizia si congedò e inizio a bere per annegare il dolore nell’alcool, si occupa della figlia ma a volte la trascura e lei ci sta male. Dave dopo averci salutato si stava avviando verso l’auto quando improvvisamente si fermò e tornò da noi –Ragazze vi va di passare il pomeriggio da me? Dopo vi riaccompagno a casa-. Io dissi –Mi piacerebbe Dave ma oggi ho già un impegno con la mia famiglia, sarà per un altra volta-, nessuno mi rovinerà la mia giornata al mare. Lui annuì un po’ triste e poi guardò Arienne – Io…devo…- so quel che vuole fare, vuole accompagnarmi a casa per poi tornare a casa sua per stare con suo padre mezzo ubriaco quindi la precedo –Ary vai pure se vuoi, non mi offendo mica se vado da sola a piedi anzi ho tempo per pensare-. Lei mi sorrise –Sicura Key?-. -Sicurissima-. -Va bene io accetto, infondo starei sempre in camera mia-. Dave disse –Fantastico! A domani Key-. -A domani ragazzi-, vidi i miei amici avviarsi verso la macchina dei gorilla quando fermai un attimo la mia amica –Ary!-. -Si Keira?-. -Volevo chiederti se hai visto le comete ieri sera verso le 22:30?-. Lei ci pensò e poi rispose –Si, non riuscivo a dormire così mi sono messa a guardare le stelle e le ho viste, bellissime-. -Veramente bellissime-. -Perché me lo chiedi?-. -Niente di che, volevo solo sapere se non ti fossi persa quello spettacolo-. -No che non me lo sono perso, a domani e salutami Bells-. -Lo farò e cerca di divertirti a casa di Dave va bene?-. -Si Grande Capo-. -Smettila!- ridemmo e poi la vidi salire in macchina e partire mentre io mi avviai verso casa impaziente di andare a divertirmi in spiaggia. Mentre passeggiavo verso casa pensai alle cinque comete e all’attacco in Qatar, mi sembrava strano che alle 22:30 avessi visto delle comete cadere facendo danni e poco dopo qualcuno ha attaccato la base militare in Qatar, che quelle comete nascondano qualcosa di strano e che abbia attaccato i soldati in Medio Oriente? Che fossero state loro? Era una cosa al quanto bizzarra che fosse successo questo e anche che IO lo pensi, non credo alle apparenze da sempre e adesso mi metto a fare teorie su un possibile collegamento dei due fenomeni, sono veramente pazza e scacciando questo pensiero aumentai il passo. Arrivata d’avanti alla porta di casa mi venne un brivido alla schiena e mi voltai, non vidi nessuno quindi portai la mia attenzione sulla porta di casa, stavo per prendere le chiavi quando mi accorsi che la porta era stata forzata ed era aperta, mi assalì il panico più totale perché sapevo che qualcuno era entrato in casa ma non si sapeva se era ancora all’interno ma soprattutto se i miei genitori e mia sorella erano all’interno, così presa da un coraggio che non avevo mai provato con la mano destra aprì la porta attenta a non farla sbattere contro il muro e con la mano sinistra presi la statua della Torre Eiffel sopra il comodino all’entrata e mi avventurai all’interno dell’abitazione. Perlustrai con gli occhi l’interno della casa e vidi le pareti ricoperte della carta da parati color pesca squarciate da tagli come fossero stati degli artigli a provocarli e questo fenomeno si ripete per tutto il corridoio e tutti i mobili erano per terra e gli oggetti distrutti, arrivata alle scale che portavano di sopra decisi di perlustrare le nostre camere e arrivata nelle camere mia e quella dei miei genitori vidi le camere ridotte come il corridoio e i letti erano completamente distrutti come se fossero stati tagliati e strappati, poi andai nella camera di Bells e quando aprì la porta mi trovai davanti una scena scioccante, oltre ad essere distrutta come nelle altre camere la finestra era distrutta come se fosse stata rotta da fuori ed era veramente un buco enorme, perlustrai la stanza e sul davanzale della finestra c’era un foglietto piegato così lo presi e lessi: “Carissima signorina Barnes, come vede la sua casa è distrutta e voglio informarla che abbiamo preso vostra sorella gemella Isabelle Barnes, se vuole rivederla viva deve dire hai suoi amici Autobot di consegnarci le coordinate per l’All Spark, altrimenti la sua cara sorellina pagherebbe il prezzo del loro rifiuto con la vita quindi non faccia scherzi. PS. Di sotto c’è un regalo per lei. Cordiali saluti Decepticon”. Rimasi a fissare quel foglietto incapace di ragionare, questi Decepticon avevano rapito Bells e se la rivolevo dovevo convincere questi Autobot ad aiutarmi, poi rilessi quel PS e mi fiondai di sotto nell’unica stanza che non avevo perlustrato, la cucina. Arrivata sulla soglia della cucina mi si presentò d’avanti una scena terribile e mi sentì come se uno mi avesse dato un pugno in pieno stomaco, vidi i corpi dei miei genitori distesi per terra in una pozza di sangue che non finiva di espandersi e mi assalirono le lacrime che le lasciai scorrere senza sosta per il dolore, mi avvicinai hai corpi dei miei genitori barcollando e lasciai cadere a terra la Torre Eiffel per poi cadere in ginocchio e con tutto il fiato che avevo in corpo gridai con tutto il dolore che avevo in corpo e quando il grido cessò abbracciai i corpi senza vita dei miei genitori sperando che in qualche modo fosse tutto un sogno e che quando mi sveglio me li trovo li sorridenti a dirmi che va tutto bene, quando mi rialzai dai corpi capendo che non torneranno più mi accorgo di avere la maglietta e i pantaloni sporchi di sangue così non volendo avere il loro sangue appiccicato addosso mi stavo avviando verso la mia camera quando vidi sopra alla tavola una mia canottiera blu e un mio paio di jeans chiari così mi cambiai con le mani che tremavano e sporche di sangue. Finito di cambiarmi mi lavo le mani sporche e poi ritorno dai miei genitori e solo allora mi accorsi che c’era un altro biglietto sull’isola della cucina così lo presi e lessi il contenuto: “Se legge questo biglietto vuol dire che ha trovato i corpi, la loro morte non era contemplata nel piano ma erano a casa e si sono anche opposti di consegnarci voi e vostra sorella, quindi sono morti per salvarvi. Le mie condoglianze e…non sarebbe dovuto accadere”, fui percorsa da una rabbia incontrollabile così accartocciai il foglio e lo buttai addosso al muro –CONDOGLIANZE! VE LE DO IO LE CONDOGLIANZE, QUANDO VI TROVERO’ SARA’ IL VOSTRO FUNERALE, VE LO GIURO SU I MIEI GENITORI E SU MIA SORELLA! CAPITO BASTARDI?-. Ad un certo punto dietro di me sentì dei ringhi acuti e profondi e quando mi girai mi pietrificai sul posto, davanti a me ci stavano degli esseri oscuri assomiglianti a cani: erano molto grossi, la loro schiena era curva con delle spine appuntite sul dorso, avevano delle code simili a quella dei leoni, avevano la pelle nera, sulle zampe avevano lunghi artigli e per completare il tutto avevano delle zanne lunghe e appuntite con una lingua biforcuta con cui si leccavano i baffi, poi l’essere a destra parlo –Abbiamo un altro spuntino, gli adulti erano squisiti ma la ragazza deve essere ancora più buona- le mie orecchie avevano sentito bene, quegli esseri avevano ucciso i miei genitori così presa da una rabbia improvvisa dissi –VOI ESSERI SUDICI AVETE UCCISO I MIEI GENITORI!-. Quell’altro disse –Si ed erano veramente buoni-. -Vi ucciderò con le mie mani!-. -Sei solo una sporca umana, non abbiamo paura di te-. Ad un certo punto il cristallo appeso alla catenina si illuminò e mi sentì invadere da una forza stana e sovrannaturale e poi dalle mani si formarono dei fulmini, cosa mi stava succedendo e non lo capivo ma vidi i due esseri indietreggiare e il primo che aveva parlato disse allarmato –E’ una di loro! E’ una delle ragazze della profezia!-. Profezia? Una di loro? Non ci stavo capendo più niente, ma ad un certo punto lo vidi correre verso di me con le zanne in bella vista così con le due mani puntai verso di lui e i fulmini lo colpi riducendolo in polvere, esultai ma mi accorsi che i fulmini erano spariti e che l’altro essere mi stava per saltare addosso così mi preparai alla mia imminente morte quando una trave di legno lo trapassò riducendolo in polvere come il suo amico. Ripresomi dallo stupore vidi che la trave era sorretta dal ragazzo della Camaro che disse disgustato –Voi esseri mi fate schifo non avete un briciolo di galanteria, attaccare una ragazza indifesa, non si fa-. Se fosse in circostanze migliori avrei riso della battuta ma ero distrutta dal dolore e tutto il resto, il ragazzo disse –Tutto bene?-. Lo guardai e risposi –Potrei stare meglio-. -Complimenti, ho avuto la conferma-. -Conferma di cosa?-. -Sei una di noi-. -Aspetta ho avuto una giornata pessima oggi, in che senso sono una di voi? Anche quell’essere l’ha detto-. -Ti spiegherò tutto ma ora dobbiamo andare prima che arrivino degli altri-. -Non vado da nessuna parte!-. -Si che vieni-. -No e poi, tu come hai fatto a trovarmi? Mi hai seguito?-. -Diciamo di si e ho fatto bene se no ha quest’ora saresti morta, dai vieni-. -No! Prima devo occuparmi dei miei genitori e poi devo trovare i carnefici così da ucciderli-. -I tuoi genitori sono morti per salvarti e se ora non vieni il loro sacrificio sarà stato vano e poi io so chi è stato a fare questo e posso darti la vendetta che cerchi-. -Veramente? Chi sono questi stronzi?-. -Se lo vuoi sapere devi venire con me, non posso dartele se stai qui e tu non avrei le risposte che cerchi e poi…ci sono delle persone che ti vogliono incontrare e che ti possono dare una mano-. -Se vengo con te avrò la mia vendetta? Non mi prendi in giro vero?-. -Non ti sto prendendo in giro te lo giuro, fidati di me- e mi porse la mano destra come un invito a seguirlo, tutta la mia vita ora era completamente distrutta dalla morte dei miei genitori e non c’era più niente per me qui ma potevo ancora salvare mia sorella dalle grinfie di questi Decepticon, il ragazzo poteva aiutarmi in questo e io volevo appagare la vendetta che si stava diffondendo in me come se fosse alimentata da un fuoco che da quando scopri i carnefici si era diffusa in tutta me stessa quindi andai dai miei genitori e dissi –Non è giusto che abbiate sacrificato la vostra vita per la mie e giuro su me stessa e di tutto quello che amo che ucciderò chi vi a fatto questo e troverò Isabelle- accarezzai le loro facce per l’ultima volta e poi presi i foglietti del carnefice e la Torre Eiffel regalatami da papà quando tornò da una conferenza a Parigi e me li misi nella borsa svuotata di tutto il materiale scolastico. Preso tutto quello che mi serve mi voltai verso il ragazzo che aveva ancora la mano destra tesa verso di me e la presi con convinzione, poi lo fissai nei suoi occhi azzurro mare e dissi –Mi sto fidando di te e della tua parola ma voglio quelle risposte che mi hai promesso ma soprattutto…la mia vendetta-. -L’avrai te lo giuro-. -Bene, portami da queste persone che desiderano tanto conoscermi-. -Vedrai loro sapranno aiutarti, l’anno fatto anche con me-. Da come parla gli deve essere successo qualcosa che queste persone hanno saputo risolvere e speravo con tutta me stessa che siano in grado di aiutare anche me, quindi annuì e uscimmo dalla mia casa ormai distrutta con la consapevolezza che non ci sarei più tornata e questo mi creava tanto dolore ma ormai una parte di me, quella ancora non colpita dal dolore che per me qui ormai non c’è più niente, solo sofferenza e nient’altro. Quindi attraversata la strada salimmo sulla Camaro e sfrecciammo via lontano lasciandoci alle spalle la mia casa per scappare da quegli esseri rivoltanti che sicuramente sarebbero tornati più numerosi, in quella casa ho lasciato una parte di me ma non quella che reclama vendetta perché quella mi resterà finché non avrò ucciso con le mie mani le persone che hanno fatto questo a me togliendomi tutto quello che amo. Nascondetevi pure nullità quali siete perché io vi stanerò e vi ucciderò.

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Capitolo 4
*** Barricade ***


Eravamo scappati da casa mia ormai da un’ora e mezza e cominciava a fare buio ed io per tutto il tragitto ero rimasta in completo silenzio convivendo con il mio dolore che mi faceva compagnia da quando scoprì i corpi senza vita dei miei genitori e la scoperta del rapimento di mia sorella Isabelle, non mi sarei mai abbassata al livello di piangere come una bambina anche se era un mio diritto dopo quello che ho passato ed era per un solo motivo: il ragazzo che mi aveva malgrado tutto salvato la vita da quell’orrenda cosa che non sapevo della sua che minima esistenza, per quanto quel ragazzo mi aveva salvato la vita una parte di me diffidava di lui e dentro la mia testa turbinavano un sacco di domande a cui non riuscivo a trovare una risposta logica. Ad un certo punto il ragazzo parlò risvegliandomi dai miei pensieri–Tutto bene? Sei ferita?-. Voltai lo sguardo verso di lui e vidi che mi fissava con i suoi occhi azzurri –Intendi fisico o mentale? Perché se intendi quello mentale ti dico che fa schifo e non so se si rimarginerà mai-. -Posso comprendere, ho visto quello che quegli esseri hanno fatto e mi dispiace molto-. -Non mi serve la tua compassione-. -Non è compassione, non è la prima volta che quegli esseri fanno una cosa del genere-. -Davvero? Questo mi rassicura molto-. -Non stare sulla difensiva-. -No? Veramente? Senti, in questa giornata che per me doveva essere speciale si è trasformata in una giornata terribile perché ho visto i corpi senza vita dei miei genitori e ho ricevuto una lettera di quei bastardi in cui era scritto che quello che è successo non doveva accadere e delle stupide condoglianze, trovami una ragione per cui non dovrei essere sulla difensiva e arrabbiata-. -Per la rabbia che provi per quello che ti è successo te la giustifico e non c’è niente che possa dimostrare il contrario, ma non c’è nessun motivo per cui devi metterti in difensiva con me-. -Davvero? Ma per favore, non ti conosco e per quello che ne so potresti essere un maniaco o alleato con quelli-. Lui a questa affermazione rise –Credi veramente che se fossi alleato di quelli li ti avrei salvato la vita? Se fosse così avrei lasciato che quell’essere ti sbranasse e poi non sono un maniaco-. -Chi me lo dice-. -Io te lo dico, so io come sono fatto e tu non puoi dire il contrario -. -Ti credo ma in qualsiasi caso io non so nulla di te, come non so niente di quello che è successo-. Lui sospirò sempre tendo gli occhi sulla strada –Se non ti fossi fidata di me non saresti venuta-. Il ragionamento non fa una piega –Mi sono fidata ma la fiducia va guadagnata, non si regala al primo che capita-. -Facciamo così, io ti dico chi sono e tu poi mi dici chi sei tu-. -Se mi hai seguito tutto il giorno vuol dire che saprai qualcosa di me-. -Senti, mi hanno detto di prelevarti e io l’ho fatto anche se non doveva andare così-. -Prelevarmi? Chi te l’ha ordinato?-. -Le persone che ti vogliono incontrare-. -Chi sono?-. -Gli devi vedere con i tuoi occhi, non mi crederesti se te lo dicessi-. -Non puoi saperlo-. -Credimi se ti dico che non mi crederesti, comunque stiamo andando da loro adesso quindi porta pazienza-. -Questo posto è lontano?-. -Sono a Los Angeles-. -Los Angeles?-. -Qualcosa che non va?-. E’ la città in cui sono cadute le strane comete e da cui è iniziato tutto – No niente, casualità-. -Di cosa?-. -La fiducia che ti devi guadagnare dov’è finita?-. Lui sospirò –Tu sei proprio testarda lo sai?-. -Fa parte del mio bel carattere-. -Che modestia complimenti-. -Fai lo spiritoso ora? Non voglio passare tutto questo stramaledetto viaggio con te che fai il simpatico-. -E io con una testarda maleducata- lo disse con un tono duro e severo che mi fece stare zitta per alcuni secondi, lui aveva ragione se avesse voluto vedermi morta avrebbe lasciato che quell’essere mi uccidesse, invece mi ha salvato la vita e io dovrei essergli grata ma invece lo sto trattando come se fosse il vero colpevole di tutto quello che mi è accaduto e anche in modo aggressivo quindi dissi –Scusami, lo so che non è colpa tua per ciò che mi è successo ma tutto questo mi ha completamente sconvolta e so che tu vuoi semplicemente aiutarmi-. -Non preoccuparti, se avessi visto i miei genitori morti anche io probabilmente mi sarei comportato cosi, poi non è che io abbia dato alcuna prova che ti potessi fidare di me-. -Comunque non è da me comportarmi così e nemmeno io ti ho dato modo di fidarti-. -Abbiamo cominciato con il piede sbagliato entrambi, comunque…mi dispiace davvero per i tuoi genitori-. Gli regalai un sorriso, il primo sorriso da quando tutta quella storia era iniziata –Grazie, queste si che sono condoglianze gradite-. Anche lui mi sorrise e mi porse la mano destra –Io sono William Rogers-. Io gli strinsi la mano –Keira Barnes-. -Hai un bel nome-. -Grazie, anche il tuo-. -Allora cosa desideri sapere?-. Io lo guardai interdetta e lui disse –Mi avevi chiesto delle spiegazioni se volevo avere la tua fiducia-. -Infatti-. -Ma ti posso dare parte delle spiegazioni, il resto te lo diranno le persone che ti cercano-. Non ero del tutto contenta ma dovrò accontentarmi di quello che mi dirà –Va bene-. -Chiedi allora -. -Quegli esseri che mi hanno attaccato a casa mia cosa sono? Di certo non sono animali-. -Sei arguta complimenti-. Io arrossì e lui dopo qualche secondo rispose –Quegli esseri che ti hanno attaccata sono Demoni-. Io sgranai gli occhi –C…Cosa? D…Demoni? Quelli che provengono dagli Inferi?-. -Diciamo di si-. -Come diciamo di si, non ne sei sicuro?-. -Si ne sono sicuro, sospettiamo che qualcuno ignaro della cosa abbia aperto una specie di porta che fa da portale tra il loro mondo e il nostro-. -Dove sta quella porta?-. -E’ quello che non sappiamo, lo dobbiamo scoprire per riuscire a fermarli-. -Che centro io in tutta questa storia, che senza offesa è davvero assurda-. -Questa è un’informazione che ti devono dare loro-. -Mi potrai dire qualcosina-. -So solo che siamo speciali e che siamo destinati a fare qualcosa-. -Che cosa?- lo guardai e vidi che aveva una faccia strana così dissi –Questa informazione non mi è data saperla vero?-. -Mi dispiace, non lo so nemmeno io-. Mi rilassai sul sedile nero di pelle dell’auto e dissi –Demoni…come raccontato nella Bibbia, può essere tutto vero?-. -Ti ho detto la pura verità, anche io quando l’ho scoperto mi sono comportato esattamente come te ma quando gli ho visti ho capito che era la verità e anche tu gli hai visti, qui sulla Terra non c’è niente come loro-. -Ti credo William, gli ho visti…-. -E ne hai ucciso uno-. -Dalle mie mani si erano formate dei fulmini, sono pazza o centra con tutta questa cosa?-. -Non sei pazza-. -Ne sei sicuro?-. -Sicurissimo, ce l’hai nei geni dalla nascita e nel momento del pericolo si sono manifestati per darti aiuto-. -Ho come sentito una specie di forza mistica attraversarmi il corpo, credo che sia il mio ciondolo-. -Ciondolo? Posso vederlo?-. -Certo– lo tirai fuori dalla maglietta e glielo mostrai, lui con una mano sul volante con l’altra lo prese e se lo fece passare tra le mani, poi dissi –Il mio intuito a fiutato bene, sei una di noi-. -Cosa sei una specie di segugio?-. Lui a questa affermazione rise di gusto tanto da contagiare anche me, poi disse –Non sono un segugio, quel cristallo che ti porti appeso al collo ti da il potere-. -Aspetta, questo ciondolo mi ha permesso di fare quello che ho fatto? Di creare i fulmini?-. Lui annuì –Diciamo che più che altro te lo aumenta, il potere ce l’hai dentro di te e se non ce l’avessi funzionerebbe lo stesso ma con meno potenza che avresti grazie al ciondolo-. -Mi stai dicendo che dalla nascita ho la capacità di creare i fulmini?-. -Si, ti sto dicendo queste cose perché ce l’ho anche io un cristallo identico al tuo-. -Davvero?-. -Si, tirami giù la manica del giubbotto del braccio destro per favore Keira-. Sentire il mio nome da lui mi provocò un certo brivido che mi percorse la schiena e mi fermai a fissarlo, era un ragazzo bello, alto, di un biondo oro, occhi come il mare intenso e limpido e poi era di un ottima prestanza fisica, la sua voce mi riportò alla realtà –Keira!-. -Si…scusa, stavo pensando a quello che mi hai detto-. -E per farlo dovevi fissarmi?- lo disse con un tono malizioso e con un ghigno stampato in faccia. -Ero incantata okey? Comunque sempre meglio che fissare il nulla no?-. -Tuschè, allora mi tiri giù la manica?-. -Si scusa- e quando tirai giù la manica del suo giubbotto di pelle con un po’ di fatica a causa della pelle rigida vidi legato al suo polso un bracciale spesso di stoffa nera con in mezzo un cristallo azzurro rotondo, ad un certo punto il mio cristallo e il suo prillarono come succedeva con quello di Isabelle quindi lo ricoprì il suo bracciale con la manica della sua giacca e chiesi –Ti è mai successo?-. -Si è normale, chi te la dato?-. Mi venne un nodo alla gola ma risposi ugualmente –Mio padre al suo ritorno dalla conferenza in Costa Rica, il tuo? -. -Mio zio quando tornò a casa dal Iraq sette anni fa-. -E’ un soldato?-. -Si ora è un Colonnello ma è stato sospeso dal servizio per un operazione fatta male un anno fa, è ancora sospeso ma preferisce che si veda il motivo del fallimento-. -Mi dispiace per tuo zio-. -Non preoccuparti, lui la vede come una vacanza che non si è mai permesso di prendere-. -Tua zia sarà contenta-. Lo vidi rattristirsi e dissi –Non saprei, è morta dieci anni fa-. Perché non tengo mai la bocca chiusa? –Senti scusami io non lo sapevo, ma ora so come ti potresti sentire-. -Non è colpa tua Keira e grazie della tua vicinanza-. Gli sorrisi rassicurante –Tornando al cristallo te l’ha dato tuo zio, ma come l’ha avuto?-. -Mi disse che uno del posto glielo regalò per ringraziarlo di aver salvato la vita a lui e al figlio, il tuo?-. -Mio padre mi disse che una donna del posto che aveva difeso in tribunale per una accusa non fondata glieli regalò per ringraziarlo di aver creduto nella sua innocenza-. -Tuo padre era un avvocato?-. -Si e uno dei più tosti di San Francisco-. -Ti avrà insegnato i valori di difendere la libertà-. -Si, ci teneva che io e Isabelle capissimo che tutti possiedono la libertà e che persone giuste avevano il dovere di difendere quelle persone che non potevano da quelli che invece vogliono fargli del male-. -Tuo padre era un uomo veramente saggio-. -Era per me un esempio e quegli esseri me l’hanno portato via, sia lui che mamma-. -Vedrai quando sarà il momento di attaccare lo faremo per loro-. -Hanno sacrificato la loro vita per me e io voglio vendicarli, c’è un'altra cosa che forse ti dovrebbe fare comodo-. -Di che si tratta?-. -Quando papà ci diede il ciondoli ci disse che dietro c’era una leggenda-. -Una leggenda?-. -Si, io fino a stamattina non ci credevo ma ora che è successo tutto questo macello credo che ci sia la verità dietro quella leggenda-. -Racconta-. -Mi disse che questi cristalli provenivano da una cometa caduta sulla Terra dopo una fine di una guerra tra la luce e l’oscurità e che appartenevano a tredici guerrieri dotati di poteri e questi cristalli erano a quanto sembra la fonte del loro potere-. La macchina ad un certo frenò di colpo provocando sull’asfalto una nube di fumo e segni di pneumatici neri e William dopo un po’ riprese il controllo e un po’ scossa per l’accaduto chiesi –Che diavolo è successo?-. -Scusami ho perso il controllo- notai che non lo disse con convinzione quindi c’era qualcosa sotto quindi indagai –Ho detto qualcosa che non va per caso William?-. -No-. -Perché mi rispondi a monosillabi?-. -Non ho niente da dire-. Questo suo strano comportamento mi stava facendo arrabbiare –Ora che ho bisogno di risposte ti chiudi a riccio? Molto maturo da parte tua-. -Ti ho detto tutto quello che so, ora riposa-. -Perché?-. -Arriveremo a destinazione verso le dieci-. -Abbiamo altre sei ore di strada?-. -Si e devi essere riposata quando arriviamo-. -Quindi ora non mi dirai più niente vero?-. Lui mi guardò con i suoi occhi azzurri –Ti ho detto tutto-. -So che menti, comunque non azzardarti a svegliarmi fino a che non arriviamo perché sai detesto stare con chi prima ti dice una cosa e dopo cambia idea-. -Keira…-. -Ti ho detto di lasciarmi in pace- e per non vederlo mi girai verso il finestrino con la testa posata sul poggia testa. Quando riaprì gli occhi vidi che fuori era buio e che il cielo era ricoperto di stelle e non eravamo più in città ma in campagna, c’erano campi di grano e fattorie con la luce accesa che con il cielo stellato rendeva il paesaggio mozzafiato ma non sapevo che ore erano e quanto mancava alla destinazione, con la testa mi voltai e vidi William che guidava tutto serio e attento ma ad un certo punto forse accorgendosi di me si girò e disse –Buon risveglio dormigliona-. Non mi ero dimenticata la conversazione di prima quindi dico un po’ acida –Chi ti autorizza a parlarmi e a darmi nomignoli-. Lo vidi scuotere la testa –Non sarai ancora arrabbiata per prima-. -No guarda sono arrabbiata con il gatto che passa, è logico che sono arrabbiata con te-. -Senti io…-. Non lo feci finire –No tu ascolti me ora, tu sai cose che riguardano la morte dei miei genitori e soprattutto di me e tu ti ostini a nascondermi le cose, vorrei che mi dicessi la verità e nient’altro-. -Keira io lo vorrei tanto ma non posso, fra poco saprai tutto se vorranno rivelartelo-. -Conviene per loro e anche per te che me lo dicano perché se no si che tiro fuori tutta la rabbia repressa su di voi, ma ti voglio dire che ti puoi fidare di me-. Lui mi sorrise e poi tornò a guardare la strada ma intravidi delle profonde occhiaie che gli attraversavano gli occhi così dissi –Vuoi che guidi io un po’?-. Si voltò verso di me con uno scatto fulmineo guardandomi come se avessi detto qualcosa di sconcio e disse –Sai guidare?-. -Papà mi stava dando delle lezioni per essere pronta per gli esami – lo vidi che mi guardava ancora accigliato –Non guardarmi così, lo so che sono un tappo a confronto di te ma sono brava-. -Non sei un tappo, solo non pensavo che sapessi guidare tutto qui e poi quanti anni hai?-. -Ne ho 16 e tu?-. -Io ne ho 18, ti avrei dato di meno- a queste parole gli diedi delle sberle sul braccio e lui ridendo disse –Scherzavo! Scherzavo!-. -Ti conviene se vuoi vivere-. -Che minaccia-. -Vuoi proprio morire allora-. -Non ci tengo grazie, comunque i tuoi genitori come si chiamavano?-. -Mio padre si chiamava Trevor Barnes e mia madre Katherine West ma tutti la chiamavano Kate-. -Tua sorella invece?-. -Si chiama Isabelle Barnes-. -Vedrai la ritroveremo-. Io annuì con un sorriso e chiesi – I tuoi genitori invece?-. -Mio…- smise di parlare di colpo e vidi che guardava lo specchietto retrovisore così mi girai e vidi una Ford Mustang della polizia che ci seguiva a grande velocità così sentì la Camaro accelerare, ad un certo punto sentì William dire –Amico l’abbiamo ancora alle calcagna questo bastardo, dobbiamo sistemarlo subito non possiamo permetterci di fargli vedere la base-. Pensai che fosse pazzo così chiesi –Con chi diavolo parli?-. Ad un certo punto sentì una “voce” che non proveniva da William –Parla con me ragazza-. Credo di essere sbiancata di colpo e se non fossi stata seduta sarei svenuta –C…Chi ha p…parlato?-. Senti di nuovo la “voce” dire –Sono uno di quelle persone che ti vuole incontrare-. -E’…impossibile, è una macchina-. -All’occhio umano sono una macchina ma non è vero io…-. William intervenne -Socio sai quello che ha detto il capo, vuole la massima segretezza per non creare panico con chi non sa della vostra esistenza-. -Volevo essere d’aiuto-. -Lo so ma hai fatto saltare la tua copertura-. -La avrei fatta saltare comunque William, quella Mustang non è solo una macchina-. -Lo sospettavo-. Io intervenni –Scusate ma avrei due domande se non è di disturbo-. William disse –Certo, ormai lo hai scoperto-. -Primo: Parli di lui come se non fosse di qui-. -Infatti non lo è Keira, non viene dalla Terra-. -Secondo: Quell’auto avete detto non è come sembra quindi è come lui?-. -Si e non comporta niente di buono, non tutti sono buoni-. -Ed è uno dei cattivi?-. -Si e vuole ucciderci-. Io lo fissai –Che consolazione-. La parte razionale pensa che quel ragazzo sia pazzo e che tutta questa cosa è una specie di sogno però l’istinto mi dice che è tutto vero e che tutta questa cosa era ciò che aspettavo per farmi sentire completa e che questa avventura la renderà tale, anche se non avrei voluto che i miei genitori pagassero a caro prezzo con la morte per questa “avventura”, la voce di William mi risvegliò dai miei pensieri –Keira lo so che per te sarà difficile comprendere tutto questo ma è la verità, anche io non ci credevo all’inizio e pensavo che fosse impossibile che esistessero ma poi ho realizzato che non poteva essere altrimenti, fidati di me e di loro perché sono gli unici che possono ridarti Isabelle-. Lo guardai negli occhi e lessi la sincerità nelle sue parole quindi presi la mia decisione –Per tutta la mi sono sentita diversa e fuori posto e ora comprendo il perché, anche se non avrei voluto che mamma e papà morissero per dimostrare la verità e so che è difficile da comprendere però mi fido di te e di loro e se dicono che possono ridarmi mia sorella allora sarà così, sono con voi e credimi non sono mai stata più sicura delle mie decisione come adesso-. La “macchina” disse –Benvenuta a bordo-. Sorrisi e dissi –Bene che facciamo con quell’auto?-. La “voce” rispose sempre –Dobbiamo sbarazzarcene subito, non permetterò che sappiano dove sono gli altri-. Io chiesi –Questi qui hanno un nome?-. Nessuno mi rispose così tentai in un altro modo –Si chiamano Decepticon?-. William disse –Si, come fai a saperlo-. -Hanno rapito loro Isabelle-. -Come fai ad esserne sicura?-. -Mi hanno mandato un biglietto-. La “voce” disse –Non sapevo che i Decepticon sapessero scrivere-. Io dissi –Mi pare più una scritta umana-. William disse –Allora un umano sta dalla loro parte non c’è altra spiegazione-. -Se è come dici dobbiamo dirlo al…Reggetevi ragazzi!-. Non facemmo in tempo a fare niente che qualcosa sbatté contro l’auto che ci fece sbattere quasi sul cruscotto che sicuramente se non avessimo messo le mani avanti ci saremmo presi una grande testata da farsi male e poi la “macchina” mise un po’ di distanza con il nostro aggressore e chiese –Ragazzi niente di rotto?-. William rispose –Tutto apposto, Keira?-. -Si anche io tutto bene-. La “macchina” disse –Per fortuna non vi è successo niente- poi fece una piccola pausa –William devo affrontarlo non ho altra scelta-. -Fai quello che credi giusto, io ti seguo-. -Devo trovare un posto protetto per voi e ampio adatto a uno scontro-. -Sei sicuro che ti seguirà-. -E’ una domanda ovvia, è tutto il giorno che ce l’abbiamo alle costole e non penso che smetterà ora-. -Hai ragione- mentre loro parlarono scorsi fuori a destra una fabbrica di cemento ed era ampia e protetta che corrispondeva hai suoi requisiti quindi dissi –Li c’è una fabbrica di cemento, ampia e protetta-. William che ormai non aveva più le mani sul volante guardò nella direzione che avevo indicato e disse –Bel lavoro Keira, è l’ideale-. La “macchina” disse – Hai un’ occhio acuto ragazza non c’è che dire-. -Grazie-. Poi svoltò a destra e dallo specchietto vidi l’auto della polizia seguirci e quando arrivammo alla fine della strada di ghiaia fece un testa coda e disse –Scendete e mettetevi dietro di me al riparo-. William disse –Va bene ma stai attento amico-. -Farò il possibile-. Dopo di che scendemmo e ci mettemmo da dietro di lui come ci ha ordinato, quello che accadde mi fece mancare il fiato: la Camaro si trasformò, dopo vari suoni metallici divenne un robot alto 7 metri con una corazza gialla con varie parti nere che una volta deve essere state le strisce e aveva le portiere dietro la schiena metallica come fossero delle ali e finito il mutamento si girò verso di noi, forse vide la mia faccia sbigottita e disse –Ecco che cosa sono realmente ragazza, mi sorprendi-. -I…In …che…senso?-. -Pensavo che urlassi o che avessi la faccia terrorizzata-. -Non mi fai paura sono solo sorpresa, c’è differenza-. -Sono contento che non hai paura di me ragazza-. -Il mio nome è Keira Barnes-. -Piacere Keira, io sono Bumblebee-. -Il piacere è mio Bumblebee – lo vidi che fece una faccia contenta ma poi mi accorsi dell’arrivo dell’auto – Abbiamo un problema-. Bumblebee si voltò e disse con disgusto –Sporco di un Decepticon-. Quando arrivò d’avanti a noi assistetti allo stesso procedimento della trasformazione di Bumblebee solo che lui era più brutto e tozzo, aveva dei denti di acciaio appuntiti che erano veramente orrendi. Il nostro amico disse con una voce piena di rabbia –Barricade, dovevo immaginarmelo-. Io un po’ scossa dissi –Non andate d’accordo vedo-. -Ci hai azzeccato, se hanno mandato loro non è niente di buono-. -Perché?-. -E’ una specie di segugio-. Ad un certo punto questo Barricade parlò rivelando una voce metallica roca che non aveva niente a confronto con quella di Bumblebee –Sospettavo che c’eravate anche voi, quando si tratta di libertà e sacrificio siete sempre in mezzo hai piedi-. -Come potevamo mancare e quando c’è una scia di morte e distruzione capiamo che c’è il vostro zampino Decepticon-. -Saltiamo hai convenevoli, sai quel che voglio-. -Un calcio nel tuo didietro metallico?-. Dentro di me risi a questa battuta ma a quanto pare a Barricade no infatti disse –Quello sarò io a dartelo, voglio che mi consegni i due umani che ti porti appresso e forse ti lascerò vivere-. -Una parola data da un Decepticon non vale niente e poi non li avrai mai, so cosa li farete-. -Sono così importanti per voi da rischiare la vita?-. Bumblebee non parlò e il farabutto disse –Per l’ultima volta consegnami gli umani-. -No-. -Bene l’hai voluto tu-. Prima che avvenisse uno scontro Bumblebee gridò –Scappate!-. William disse –Non ti lascio solo-. -Ti ho detto va!-. Barricade disse –Che lealtà, non lo credevo possibile da delle pulci come loro-. A questa affermazione mi assalì la rabbia –Almeno noi abbiamo un senso morale che ci distingue da essere persone babbee come voi e poi, noi umani non siamo soli-. -Non preoccuparti ragazzina insolente, finché mi occuperò del vostro protettore vi manderò qualcuno a farvi compagnia- detto questo dal petto di lui sbucò un piccolo robot grigio alto come un uomo che ci guardava minacciosi e le mani si tramutarono in piccole mitragliatrici, William disse –No, ancora lui-. -Che c’è? Lo conosci?-. Non fece in tempo a rispondere che Barricade disse –Frenzy prendi i ragazzi e anche se gli fai dei graffietti non importa ma non ucciderli-. L’esserino che aveva un nome di una marca di caramelle frizzanti disse –Sarà fatto per la gloria della nostra fazione-. Con una mossa fulminea vidi Barricade scagliarsi contro Bumblebee che aveva fatto appena in tempo a mettersi una specie di visiera e tirare fuori una specie di mega cannone, poi vidi Frenzy venirci addosso e mi sentì tirare la manica e quando mi girai vidi che era William -Dobbiamo andarcene ora!-. -Ma Bumblebee?-. -Lui se la caverà e sa quel che fa, noi non possiamo aiutarlo ma dobbiamo scappare-. -Da quel esserino?-. -Non hai visto le sue armi cavalo? Credimi so qual che dico non è un esserino è un demonio-. Non feci in tempo a dire niente che sentì dei proiettili sfiorarmi le orecchie e dissi –Hai ragione, scappiamo-. Lui mi prese la mano destra e cominciammo a correre dalla parte opposta da dove stava avvenendo lo scontro tra i due titani metallici e dissi –Quello grosso non li aveva detto di non ucciderci?-. -Sarà sordo o stupido, avvallerei entrambi le opzioni-. Continuammo a correre mano nella mano e Frenzy continuava a venirci appresso prendendo terreno e dissi –Non voglio essere una rompi scatole ma non ce lo togliamo dai piedi-. -Lo so, è veloce questo piccoletto- poi lo vidi guardare a sinistra e continuò –Vieni entriamo in quel magazzino-. -Hai un piano William, perché li si che siamo morti-. -Fidati di me-. Dentro di me pensai “E’ tutta oggi che mi ripeti di fidarmi di te e guarda dove siamo”, però lo seguì ugualmente dentro lo stabile. Arrivammo in una stanza piena di utensili tra cui meno utili e altri utilissimi e ci accucciammo da dietro un armadio di ferro e dissi –Che facciamo?-. -Stiamo buoni qui, questo posto è grande e ora che ci trova facciamo in tempo a pianificare una strategia-. -Grandioso! Bel piano complimenti, siamo morti-. -Hai un piano migliore?-. Dovevo ammettere che non ce ne avevo uno migliore –No-. -Bene perché se ne avevi uno migliore dovevi dirlo subito-. -Scusami sono agitata, mi pare di essere in Resident Evil-. -Hai giocato hai videogiochi o hai visto i film?-. -Entrambe le cose, i film mettono a serio sforzo la tua paura e a giocare con mia sorella non è bello, muore sempre-. Credo che se non fossimo in questa situazione avrebbe riso ma si limitò a fare un piccolo sorriso divertito –Se tutto quanto finisce bene proviamo a sopravvivere a un orda di zombie insieme e Isabelle imparerà dai migliori-. -Mi piacerebbe molto…- mi bloccai e William disse –Che c’è Keira?-. -Non sarà più come prima per me William, sia la mia vita e sia per il modo in cui vedrò il mondo, ora so che non siamo soli nell’universo come ho sempre creduto-. -Ci sono tragedie peggiori de scoprire che non siamo soli, tipo questo esserino con in nome di una caramella frizzante-. Dentro di me risi –Ma le caramelle sono più dolci e non cercano di ucciderti-. -Giusto-. Volli saziare una mia curiosità –Senti prima hai detto “ancora lui”, lo conosci già?-. -Si-. -E dove?-. -A casa tua sono venuti i Demoni e invece a me è venuto lui, se non fosse venuto Bee non so come sarebbe finita per la mia famiglia-. -Aspetta, Frenzy è venuto a casa tua?-. -Si ieri sera verso le sette di sera, fuori casa mia madre trovò uno stereo e pensò che fosse un oggetto smarrito ma poi quando scesi a mangiare si trasformò e ferì i miei genitori così scappai dal retro e li trovai Bee che aveva il suo cannone puntato addosso a lui, gli sparò e capendo che ero diventato un pericolo per la mia famiglia seguì Bee dagli altri che ci aspettavano in una fabbrica ormai in rovina fuori Los Angeles-. -Sono ancora li?-. -Si e ci aspettano li sempre che non sia successo niente, ora sai perché comprendo quello che ti è capitato perché se non me ne fossi andato sarebbero morti come purtroppo è successo hai tuoi genitori, tutti quelli che hanno a che fare con noi muoiono se non prendi le giuste precauzioni-. -Mi rimane solo Isabelle e non voglio perdere anche lei, non capisco cosa i Decepticon vogliano da lei…forse è…non può essere…-. -E’ anche lei come noi-. -E’ impossibile…-. -Anche tu fino a poco tempo fa credevi che eri una ragazza normale ma invece hai scoperti di avere un dono, chi ti dice che quel dono c’è l’abbia anche lei?-. Aveva ragione, fin oggi pomeriggio non sapevo di poter creare dei fulmini dalle mani e chi mi diceva che Bells avesse un dono uguale al mio ma differente? Poi mi venne in mente una cosa così mi tolsi i guanti e mostrai il palmo a William –Fin da piccole io e Isabelle possediamo queste voglie e quando avviciniamo questi cristalli alla voglia ci viene un male cane-. Lui mi prese la mia mano piccola tra le sue grandi che mi provocò varie sensazioni e poi disse –Non può essere!-. -Già è…-. -Anche io ho questa identica voglia-. -Dove?-. -Sul braccio destro e anche io ce l’ho fin da piccolo-. -Che significato hanno queste voglie?-. -Io non lo so ma forse quelli che ti vogliono incontrare lo sanno-. -Se ci muovessimo potremmo scoprirlo- -Già…prima in macchina volevo dirti che puoi chiamami Will-. -Va bene e tu puoi chiamarmi Key-. -Andata, allora come procediamo?- prima che potessi rispondere sentimmo un forte rumore metallico e di pugni provenire da fuori, più precisamente dalla parte opposta del muro, e William andò alla piccola finestra che dava fuori e dopo un po’ disse –Merda!-. -Che c’è Will?-. -Bee se la sta passando male, Barricade gliele da di santa ragione anche se il mio socio risponde altrettanto-. -Come hai detto tu prima non possiamo fare niente contro un robot alto 6 metri, ma abbiamo qualche possibilità con questo-. -Hai ragione ma odio vederlo che lo prendono a sculacciate-. -Vedo che sei molto legato a Bumblebee-. -Si, se non fosse per lui sarei morto e poi è buono, non farebbe male a una mosca-. -Spero di conoscerlo bene come te, ho visto come si batte per noi…-. Ad un certo punto mi sentì invadere il corpo dalla stessa energia che mi aveva permesso di uccidere quei Demoni a casa mia e Will accorgendosi che mi ero interrotta disse preoccupato –Key tutto bene?-. Io annuì –Will credo che il mio dono si sia attivato-. -In che senso?-. -Prima che uccidessi quel Demone mi sentì invadere da una strana energia che si era propagata in tutto il mio corpo e poi ho potuto creare i fulmini-. -Credi che puoi rifarlo?-. -Togli via il credo è così e se si è attivato quel piccoletto bastardo è vicino, dobbiamo pianificare una strategia alla svelta-. -A dirla tutta anche io ora sto sentendo l’energia di cui parli-. -Tu che dono hai?-. -Sono incredibilmente forte, quella trave che ho usato per trafiggere quel demone non era leggera e poi come ciliegia sulla torta posso controllare i fenomeni atmosferici-. -Cosa? – ero allibita –Mi stai prendendo per il culo?-. -No, per ora posso solo far piovere un pochino e creare un piccolo temporale niente più ma più avanti potrò fare qualsiasi cosa-. -Quando la situazione si calmerà mi devi far vedere-. -D’accordo, tu oltre a creare fulmini dalle mani sai fare altre cose?-. -Non saprei, sono brava nel corpo a corpo e io ed Isabelle ci alleniamo spesso ma nessuno mi batte-. -Hai trovato l’altra tua abilità, tua sorella che fa?-. -Gli piace fare il lancio dei coltelli-. -Avrà un ottima mira, sarà un ottimo acquisto per la squadra quando la libereremo-. Non feci in tempo a ribattere che sentimmo dei rumori vicini segno che Frenzy era vicino, quando posai lo sguardo per terra vidi qualcosa di liquido scorrere per terra e con la luce lunare che filtrava dalla piccola finestra vidi che proveniva da un barile di ferro con un teschio stampato sulla superficie e dissi –Benzina-. -Cosa?-. -Li c’è un barile di benzina-. Lui volse lo sguardo verso quella direzione e disse –Che cavolo ci fa in una fabbrica di cemento un barile di benzina, ci potrebbe scappare il morto-. Con una voce maliziosa e vendicativa che non avrei mai creduto di possedere dissi –Infatti ci scapperà il morto e lo friggeremo per bene, è ora che metta in atto una parte della mia vendetta-. Lui forse capendo quello che volevo fare disse –Keira sei pazza! Moriremo con lui-. -Che pessimista, senti il piano che mi è venuto necessita di quel barile e di quel trapano-. -Hai una mente contorta per caso?-. -No solo vendicativa, è ora che qualcuno insegni a questi qui chi possiede la Terra e che non possono uccidere persone a loro piacimento, ci stai se no fatti da parte e faccio io-. -No ti aiuto, lo sai che fai paura?-. -Non devo fare paura a te ma al tappo qui fuori-. -Qual è il piano?-. -Prima che entrassimo in questa stanza ho visto appena qua fuori una porta scorrevole di vetro e sarà la nostra via di fuga, noi prendiamo questo barile e lo mettiamo nell’altra stanza che già perde benzina e poi ci posizioniamo davanti alla nostra via di fuga e quando quel nano è alla portata giusta lo facciamo esplodere e noi ci buttiamo fuori dalla porta scorrevole-. -Domanda: Come facciamo a far prendere fuoco la benzina ? E poi che serve il trapano?-. -Il trapano è come arma se questo tappo sopravvive ed in più lo teniamo come arma, non si sa mai-. -Bene e la benzina?-. -La faccio prendere fuoco con i miei fulmini, basta una piccola scintilla per farla esplodere-. -Sei sicura che riuscirai a creare i fulmini? Perché se non partono siamo morti-. -Sono…quasi sicura-. -Quasi sicura! Siamo spacciati-. In un momento era coraggioso e l’altro momento era una specie di fifone così dissi –Senti Will non abbiamo molte opzioni, o moriamo da codardi o moriamo nel tentativo di fermare quel essere che voleva uccidere i tuoi genitori, scegli tu io in qualsiasi caso lo farò perché non voglio morire per mano sua e non prima di avergliela fatta pagare a questi Decepticon con gli interessi, scegli codardo o coraggioso-. Per qualche secondo non rispose ma poi disse –Al Diavolo! Proviamoci e rendiamo quel tappo un ammasso di cenere, di certo non voglio morire da codardo-. -Così si parla Will, rendiamo orgogliosi i nostri genitori-. -I tuoi di sicuro, che devo fare Key-. -Prendi con cautela senza fare rumore il trapano-. -Va bene- lui si accucciò e con cautela si avvicinò allo scaffale di ferro che era davanti a noi e prese il trapano e tornando al mio fianco disse –Preso ora?-. -Adesso sempre cautamente apri la porta e io porterò il barile fuori-. -Non sarebbe meglio che portassi io fuori il barile?-. -Perché sei un uomo? Credi che una donna non possa farcela?-. -No no, sono sicura che ce la fai ma mi sono offerto perché un mio dono è la forza ma se pensi di farcela fallo pure-. -Grazie- lui aprì la porta delicatamente e quando il suo compito era stato svolto con delicatezza misi il barile in orizzontale e lo spinsi fuori, quando anche Will uscì chiuse la porta e posizionai il barile perfettamente in mezzo tra noi e la porta e noi ci mettemmo proprio davanti alla porta scorrevole –Spero per te che funzioni Key, ma dov’è il piccolo bastardo?-. -Arriverà ma prima dobbiamo fare rumore-. -Cosa?-. -Esegui i miei ordini alla lettera Will se no non funzionerà-. -Va bene – detto questo cominciammo a colpire le scrivanie di legno di fianco a noi con i piedi e dopo qualche minuto in cui pensai che si fosse arreso lo vidi arrivare di corsa dalla porta e posizionarsi all’altra estremità della stanza sempre con le sue mitragliatrici e dissi –Ecco il tuo amico, sei stato accontentato-. -Stavo meglio prima-. Frenzy disse –Siete in trappola umani, non avete via di scampo-. L’energia che mi invadeva il corpo si fece sentire più forte per farmi capire che potevo usare il mio dono con facilità e questo mi infondè coraggio, il piccoletto disse –Avete perso la parola? Sapete che state per essere rapiti-. Ad un certo punto la benzina arrivò fino a Frenzy che confuso chiese –Che liquido è questo?-. Io con un sorriso malizioso in faccia dissi mentre prendevo la mano sinistra di Will –Sarà la tua morte nullità-. -Hai trovato la parola ora umana, so quando sto per morire sud…- non lo feci finire che con i fulmini appena formati sulle mie mani colpì la benzina che fece prendere fuoco Frenzy e si stava avvicinando al barile così gridai –Scappiamo!- e con una corsa sfondammo la vetrata e corremmo fino al dosso poco distante prima che la fiammata ci colpisse, mettemmo le mani sopra alla testa per proteggerci e quando la fiammata scomparve mettemmo la testa fuori dal dosso per ammirare il nostro operato e Will disse –Non ci credo che abbia funzionato-. -Già e abbiamo fatto di quel tappo un emerito ricordo-. -Di certo non mancherà a nessuno, specialmente a me-. -Idem-. Ci guardammo e vidi che, sicuramente anche la mia era così, la faccia di Will era sporca di terra e c’era un piccoli graffietto sulla guancia destra dovuta alla caduta e dissi –Appena troviamo dell’acqua dobbiamo lavarci la faccia e pulire quel tuo piccolo graffietto sulla guancia destra-. Lui si toccò quel punto e poi dissi –Anche tu hai un piccolo taglietto appena sopra le sopracciglia-. Anche io mi toccai il punto indicato e dissi –Poteva andare decisamente peggio-. Lo vidi che mi sorrideva e chiesi –Che c’è?-. -Sei stata incredibile Keira, ci hai salvato la vita e in più oggi hai ucciso un Demone e un piccolo Decepticon-. -Se lo meritavano e comunque non è solo merito mio, anche tu hai contribuito-. -Non è vero, se fosse stato per me saremmo ancora la dentro nascosti invece tu hai agito-. -Mi hai appoggiato ed è questo che conta per me, ora è meglio trovare Bumblebee-. -Mi ero dimenticato di lui con tutto questo trambusto…- ad un certo punto sentimmo un rumore forte come un colpo di cannone che si vedono nei film dei pirati e poi davanti a noi atterrò qualcosa che era coperto di fumo nero e quando si alzò barcollando vedemmo nitidamente che era Frenzy e aveva una gamba sola, mi assalì lo stupore mischiato con la frustrazione e dissi –Non è possibile, gli abbiamo buttato addosso tutta quella benzina-. -Te lo detto, il tappo a sette vite come i gatti-. Frenzy parlò –Sudici umani, credevate che il fuoco potesse fermarmi?-. Noi in coro dicemmo –Si!-. -Be vi sbagliavate di grosso e ora pagherete quello che avete tentato di fare- detto questo si scagliò contro di me facendomi sbattere contro il terreno pendente del dosso e mi prese l’estremità del giubbotto senza lasciarmi andare, con tutto il fiato che avevo gridai –Will! Aiutami!-. -Keira!-. Per quanto ero frastornata sentì Frenzy ridere e disse –Il tuo amico non ti potrà aiutare, se ne sta andando-. -Menti!-. -Non credo di…- non fini la frase che fu sbalzato lontano da me e tenuto a terra da un piede con un stivale da cowboy e capì chi era –Non azzardarti a toccarla piccolo essere insignificante, per me sarà un piacere eliminarti- detto questo lo fece a pezzi con il trapano con un piccolo seghetto alle estremità smembrandolo e poi vedendo la testa ancora viva continuò – Buon viaggio testolina bacata!- e gli diede un poderoso calcio che la testa non si vide più, sicuramente usò il suo dono. Si girò verso di me lasciando a terra il trapano e appena mi vide ancora seduta a terra con le mani sul collo corse verso di me e si inginocchiò –Keira tutto apposto? Ti ha ferita? -. -No tranquillo non sono ferita, sono un po’ scossa ma passerà-. -Bene- inaspettatamente mi abbracciò –Ha già fatto del male a i miei genitori, non potevo permettere che ne facesse anche a te o a qualcun altro-. Ricambiai l’abbraccio capendo la situazione che si era trovato e quando ci staccammo mi aiuto ad alzarmi e risalimmo il dosso, ci guardammo in giro e mi accorsi di una cosa –Senti quant’è silenzioso-. -Già e non mi piace, se tutto è tranquillo vuol dire che il combattimento è finito ma non si sa chi è uscito vincitore, Bumblebee o…-. Fini la frase –Barricade-. Ad un certo punto sentimmo dei passi pesanti provenire alla nostra sinistra e vedemmo un ombra dietro a una cisterna ma come a detto Will non si sa chi appartenga, se era il Decepticon tanto valeva che morivamo per mano di Frenzy e se era Bumblebee eravamo salvi e speravo la seconda opzione, Will mi spinse dietro di lui e disse –Se è Barricade scappa-. -Cosa? Non se ne parla io rimango-. -No invece-. -Mi raggiungerebbe in qualsiasi caso e se dovesse succedere almeno non sarò sola- non è da me prendere queste iniziative ma essendo che fosse moriremo gli presi la mano destra e lui me la strinse pensando la stessa cosa e disse –Come vada a finire sono contento di averti conosciuto Keira Barnes-. -Lo stesso per me William Rogers-. I passi si fecero più vicini e quando il proprietario si rivelò potemmo sospirare di sollievo, era Bumblebee che stava mettendo via il suo fucile così gli andammo incontro felici di vederlo e arrivati da lui Will disse –Socio vedo che hai vinto e che ne sei uscito illeso, non ho mai dubitato di te-. Io continuai –Già il mio primo giorno da ragazza anormale e ho ucciso un Demone e un piccolo Decepticon, che ne dici Bumblebee?-. Non rispose quindi Will chiese –Che cos’hai amico?-. Quando parlò rimanemmo di stucco perché parlava con spezzoni della radio –Non…tanto bene…Will…mi ha…colpito…la…scatola…vocale-. Sgranammo gli occhi e sentì la mano destra di Will stringersi provocandomi un po’ di dolore ma era sopportabile invece quello del mio nuovo amico no e Will disse –Mi dispiace Bee, è colpa nostra-. Io sapendo che era vero dissi –Già-. Bee disse –Non è…colpa di…nessuno…ragazzi…il…mio…compito è…proteggervi…e l’ho…fatto…e poi…è…normale…che capiti…in…battaglia-. Will disse –Spero che riusciranno a risolvere il problema ma in ogni caso le cose tra noi non cambieranno-. -Ne…sono…davvero…contento…socio-. Io dissi –Noi ci conosciamo da poco ma sono in debito con te a vita Bumblebee, senza di te sarei morta-. -Diventeremo…amici…Keira…ne sono…sicuro-. -Certamente-. Dopo sentì una risata provenire da lui e chiese –Qual è…il tuo…discorso…di aver…fatto…secco…un…Decepticon?-. Will mi precedette –La nostra nuova amica qui a fatto fuori Frenzy-. -Veramente?...Come?-. -Dove eravamo nascosti c’era un barile si benzina e lei ha avuto la geniale idea di farglielo saltare addosso provocando una fiammata che se non fossimo saltati fuori dall’edificio ci avrebbe abbrustoliti per benino-. -Come…ha…fatto a…fare…esplodere la…benzina?-. -Ha usato il suo dono, i fulmini-. -Geniale…veramente…Keira-. Io arrossì e dissi –Non è nulla-. Will disse –Devi almeno prenderti il merito del piano che hai escogitato se ti ostini a negare di averlo ucciso-. -Pensavo di averlo ucciso-. Bee chiese –In…che…senso…pensavate?-. Io risposi –Pensavamo che dopo quella fiammata fosse morto ma non è stato così, dopo che il fuoco si diradò era davanti a noi senza una gamba ma vivo e mi ha attaccata, ma Will lo ha ucciso definitivamente con un seghetto alle estremità del trapano quindi non sono stata io a ucciderlo ma lui-. Il diretto interessato disse –Allora io mi prendo il merito di averlo finito smembrandolo letteralmente e mandato la sua testa alla distanza giusta da me…-. Io divertita dissi –Hai fatto un fuori campo-. -Sono stato sempre bravo a Baseball non per vantarmi, comunque il tuo merito è di averlo fatto zoppo e un piano veramente come a detto Bee geniale-. -Va bene il merito è mio- ci mettemmo tutti a ridere e poi Bee chiese –Mi…sono…perso qualcosa…per caso?-. Will chiese –Che intendi?-. -Avete le…mani…intrecciate…vi siete…già…accoppiati?-. Solo in quel momento mi accorsi che avevamo le mani ancora intrecciate e arrossendo ci lasciammo le mani, dentro di me ero contenta di quel contatto che avevo avuto con William e non so il perché di questo, l’avevo appena conosciuto però ero attratta in qualche modo da lui ma non sapevo se lui provava lo stesso per me, avrei indagato. Will ancora rosso in faccia disse balbettando –N…No c…che dici Bee, quando siamo scappati ci siamo presi per mano non è vero Key?-. -S…Si, ci siamo scordati di lasciarci-. Bee disse –Sarà…come…dite ma…da…quel…che…vedo…mi…pareva…qualcos’altro-. Io incuriosita chiesi –Del tipo?-. -Innamorati-. -Che dici Bee, io e Will ci siamo appena conosciuti e non lo conosco bene per poter essere innamorata di lui-. -Will…tu…la…pensi come…lei?-. William guardò il suo amico che li aveva rivolto la domanda e disse –Si come lei, anche se succedesse sarei contenta che fosse lei-. A quelle parole lo guardai e chiesi –Lo pensi veramente?-. -Si diciamo che sei il mio tipo, sei esattamente come la ragazza che mi vorrei innamorare e tu di me?-. Stavo per rispondere quando Bee disse –Ho…contattato…il…capo…finché voi…parlavate-. Io chiesi –Come diavolo hai fatto? Non ti ho sentito parlare-. -Mi…sono…allontanato e…poi eravate…così…assorti che…non vi…siete…accorti…di…nulla-. Will chiese –Allora Bee che ha detto?-. -Ho…riferito di…Barricade…e…lui…a…detto…di…tornare…subito…da loro…alla…base…provvisoria…prima…di…un…altro…attacco…dei…Decepticon-. Io chiesi –Partiamo subito quindi?-. Lui annuì e disse –Arriveremo…li…in…tre…ore…saremo…da…loro…e…avrete la…protezione…necessaria…e anche…le…tue…spiegazioni…Keira-. Io sorrisi e sospirai soddisfatta che finalmente avrei ottenuto quello che volevo da quando è iniziata tutta questa storia e Will disse –Non preoccuparti Keira avrai ciò che cerchi e poi loro- indicò Bee –Vogliono solo il tuo bene quindi non aver paura, non sei sola-. Sorrisi prima a Will e poi al suo protettore –Allora senza ulteriori indugi portami da loro Bumblebee, è ora che scopra cosa sono e che cosa succede-. -Partiamo…dunque- detto questo si trasformò di nuovo nella Camaro e aprì le portiere del guidatore e del passeggiero e sempre con la radio disse –C’è…altro…che…vuoi...sapere?-. -Avevate detto che dovevo aspettare-. -Infatti…ma…se…vuoi prepararti…per…quello…che vedrai…chiedi…senza…esitazione-. -Abbiamo tutto il viaggio per parlare Bee-. Esitai prima di entrare ma poi mi sedetti e mi allacciai la cintura di sicurezza e anche Will entrato fece lo stesso e disse –Meglio allacciarci la cintura non voglio che ci troviamo altri Decepticon-. Io concordai e chiesi –A proposito Bee che ne hai fatto di Barricade? Lo hai eliminato?-. Silenzio ma poi rispose –Non…proprio-. Will incredulo disse –Cosa! Come non lo hai eliminato?-. -Lo…stavo per…fare…ma quando…siamo…arrivati…ad una…vasca con…il…cemento fresco…l’ho buttato…dentro…e poi…ad…un…certo punto…si è…pietrificato…così…l’ho lasciato…li…con solo…la…sua…umiliazione-. Io dissi –Per quelli come loro non c’è niente di peggio della vergogna per essere stati sconfitti e poi, abbiamo un netto vantaggio ora e se anche li avesse sparato lo avrebbe liberato e saremmo al punto di partenza-. Bee disse –Non…la…conosco…tanto…bene…ma…già…mi…piace…la ragazza-. Will disse –Basta che l’abbiamo fermato e ora è meglio andare Bee prima che ne salti fuori un altro-. -Sarà…meglio…a…quest’ora…dovremmo…già essere…arrivati…e devo…fare…rapporto-. Io aggiunsi –E devi farti controllare la scatola vocale-. -Mi…mancava…solo…questa…rogna- detto ciò partì tornando nella strada asfaltata e accelerò per poter arrivare in tempo. Quanto a me arrivata a questo punto non vedevo l’ora di incontrare questi esseri misteriosi che provenivano da un altro mondo e sapere che cosa volevano da me ma specialmente sapere cosa sono esattamente, avevo appreso che i Demoni esistevano ed erano nel nostro mondo con l’unico scopo di uccidere e sono gli artefici della morte dei miei genitori e che questi Decepticon non erano così poi differenti dai Demoni ma soprattutto che avevano Isabelle che era come me. Di una cosa ero certa, avrei liberato mia sorella se anche dovesse costarmi la vita e che questi robot erano la mia unica speranza per poterla ritrovare. La fortuna stava girando a mio favore e di certo io non gli volto di certo le spalle. Isabelle resisti sto arrivando!

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Capitolo 5
*** Gli Autobot ***


Dopo essercene andati dalla fabbrica di cemento ero in viaggio verso una meta a me completamente ignota, so solo che dobbiamo andare a Los Angeles ma non so dove di preciso perché la città è grande ed è difficile non notare dei grandi robot quindi essendo che la stanchezza stava prendendo il sopravvento le palpebre mi si chiusero dopo tutto quello che mi è accaduto oggi: due attentati alla mia vita da parte dei Demoni e dei Decepticon e ora mi serviva qualche ora di sonno che serviva anche per allontanarmi da quel mondo assurdo che doveva essere quello che vivevo ogni giorno ma a quanto pare non è così, il mondo è popolato da strani esseri e di robot che non vengono dal nostro mondo ed era così surreale che ancora stentavo a credere anche dopo quello che ho visto oggi, dopo aver chiuso gli occhi cullata dal movimento dell’auto vidi tutto nero ma poi dopo cinque minuti ci fu un bagliore bianco e misi a fuoco delle immagini e una voce dolce e delicata parlò: “Era il 1775 e in America nell’aria c’era odore di guerra. La nostra gente era stanca dell’oppressione che ormai era diventata quotidiana da parte degli Inglesi e molte persone cominciavano a dire il loro disappunto davanti hai nostri oppressori o peggio si ribellavano e venivano impiccati per tradimento, questo non faceva altro che alimentare l’odio verso di loro e come mio padre dice sempre “Puoi sopportare molte cose per il bene degli altri ma prima o poi scoppiamo e diremmo basta” e credo che quella frase si avvererà presto, solo una persona a così tanto coraggio da dire quello che pensa veramente: il Generale George Washington, aveva raccolto così tanti seguaci alla sua causa e lo chiamava il suo esercito che se gli Inglesi non se ne fossero andati o cambiavano le cose avrebbe messo in campo per ottenere l’Indipendenza che voleva per tutti noi, fin’ ora gli Inglesi non hanno assecondato le loro richieste così Washington creò una società segreta con undici famiglie al suo interno chiamata: Gli Anziani. Faccio parte di una famiglia molto riconosciuta nell’ambito della ribellione americana perché i miei genitori sono i migliori amici di George Washington e membri della società segreta: mio padre si chiama Ethan Barnes ed è un generale, mia madre si chiama Hannah Stevenson, mia sorella gemella si chiama Ember Barnes mentre il mio nome è Selene Barnes. Di solito sto a casa con mia madre e mia sorella ad imparare il Galateo mentre mio padre è al fianco del generale ma sta volta io e mia sorella siamo state convocate inaspettatamente nel luogo segreto degli Anziani da George Washington in persona ma mio padre non mi vuole dire il motivo della convocazione quindi smisi di chiedere, avevo messo un vestito color azzurro cielo con dei nastri blu cobalto a chiudere il corsetto per quell’occasione mentre mia sorella mise un vestito color panna con delle rose impresse con dei nastri rosa a chiudere il corsetto, eravamo eccitate e curiose di sapere che lavoro svolgeva nostro padre ma ci contenemmo come abbiamo imparato nel Galateo e poi essere convocati da George Washington in persona era un onore per la nostra famiglia. Stavamo percorrendo in carrozza tra le strade piene di sporcizia e sporco di Boston per un luogo a me e a Ember ignoto e mentre stavo seduta nel sedile comodo mi diedi un’occhiata in giro: le strade erano piene di pozzanghere, i mattoni incastrati nel suolo erano sporchissimi di ogni cosa sporca che si poteva immaginare, carte di ogni genere volava in giro o adagiata a terra dimenticata da tutti, avanzi di cibo freschi o in decomposizione si trovava hai lati delle strade, dai tombini fuori usciva un odore nauseabondo che mi fece girare lo stomaco dal disgusto, molte persone passeggiavano tranquille con dei cesti di cibo in mano, c’erano dei mendicanti che pregavano di avere un po’ di cibo per andare avanti e poi c’erano loro, gli Inglesi, che passeggiavano a tempo di tamburi con il comandante in testa fregandosene di chi era per strada e spingevano le persone che si trovavano in mezzo, non hanno amore per niente parte per loro stessi, le mie riflessioni furono interrotte dalla voce un po’ severa di mio padre –Cosa ti ho detto sul fissare troppo gli Inglesi Selene?-. -Non devo fissarli padre-. -Bene e perché li fissavi?-. -Non stavo proprio fissando loro, guardavo come era ridotta Boston-. -E che idee ti sei fatta?-. -E’ un posto sporco e puzzoso, è come se fosse un posto morto-. -Vedrai ritornerà a vivere tesoro, grazie a Washington-. -Ne sono felice e lieta-. -Degli Inglesi invece?-. -Padre lei odia che parliamo di loro-. -Farò un eccezione-. -Credo che siano egoisti ed usurpatori, prendono quello che vogliono senza tenere conto che non gli appartiene, sono vanitosi e avidi, è il male che sta distruggendo Boston e l’America-. Lui annuì soltanto e poi si rivolse a mia sorella –Tu Ember che ne pensi di tutto ciò?-. - La penso come Selene padre, gli Inglesi vanno fermati se no Boston sarà perduta come tutta l’America-. -Bene-. Io chiesi –Come mai ci chiedi tutto ciò padre?-. -Vedete ora come vi ho detto ieri incontrerete George Washington in persona insieme ad altri ragazzi della vostra età e vi chiederà cosa pensate dell’argomento e di molte altre cose e voi dovete rispondergli esattamente quello che avete detto a me, ne va dell’onore della nostra famiglia-. Io dissi –Non serve che mentiamo padre, noi la pensiamo veramente così-. -Brave le mie bambine, è importante che capiate la gravità delle cose che capiteranno in futuro sia alla nostra famiglia che per la nazione, che siate fedeli alla causa che Washington sta portando avanti e che la serviate con assoluta fedeltà senza vacillare, lo capite vero?-. Io e Ember ci guardammo e dissi anche a nome suo –Lo capiamo certamente padre, ci avete cresciute con questi ideali e serviremo la causa con estrema fedeltà-. -Bene perché Washington e noi poniamo molta fiducia in voi, non lo sapete ma siete la nostra ultima speranza-. Io curiosa chiesi –Per cosa?-. -Non sta a me dirlo e poi se potessi siamo troppo esposti e se quello che vi diremo andasse fuori dalla base sarebbe la fine per tutti noi-. -Non si fida di noi padre?-. -Certo che mi fido solo…sentite lo so che siete curiose del motivo della vostra convocazione ma dovete pazientare ancora un po’ va bene?-. Io abbassai gli occhi –Si padre-. Lui annui e poi si rivolse a mia sorella – Ember come vanno le lezioni di cucito?-. -Bene padre sto migliorando ogni giorno di più-. -Ne sono orgoglioso- poi si rivolse a me – La lettura delle tue bellissime avventure come vanno?-. -Alla grande padre, mi appassiona leggere di grandi condottieri e le loro gesta-. Lui rise –Ho detto a George che leggi libri di grandi condottieri-. -Penserà che sono strana-. -Niente affatto Selene, anzi gli piaci che leggi questi argomenti e ti trova una ragazza molto forte-. -Gli sto simpatica?-. -Si ma non abusare della cosa capito?-. -Si padre-. Ad un certo punto la carrozza si fermo sul ciglio della strada vicino a una villa tutta bianca con grandi pilastri di marmo decorato e d’avanti alla grande scalinata c’erano due uomini, uno adulto e l’altro un ragazzo della nostra età, il cocchiere scese dal posto di guida e aprì la porticina della carrozza e mi porse la mano –Prego signorina Barnes-. Porsi la mano al cocchiere con fare regale come una ragazza della mio rango doveva fare e dissi -Grazie dell’aiuto Benjamin-. -Di nulla milady- poi aiuto sia mia sorella che mio padre a scendere e poi ci avviammo verso al villa e papà disse –Venite vi faccio conoscere due persone-. Arrivati d’avanti alla scalinata le due persone si girarono e li vidi bene: l’uomo era alto sulla stessa età di papà, aveva dei capelli corti fino alle orecchie di un marrone nocciola, occhi azzurro come il mare limpido e una barba sfatta, aveva una giacca color viola scuro con dei ricami d’oro, il panciotto era color panna, i pantaloni erano bianchi e dei stivali neri; il ragazzo era anch’esso molto alto e della mia età, aveva dei capelli lunghi raccolti in un codino dietro alla nuca di un biondo grano, occhi azzurro come il cielo d’estate e una barba appena accennata, aveva una giacca color nero pece con dei ricami d’oro, il panciotto era bianco, i pantaloni erano color panna e i stivali marroni scuro, ci fissammo negli occhi e qualcosa scattò in me, una sensazione che non avevo mai provato prima ma non potei soffermarmi a pensare a questa cosa perché sentì la voce di papà dire –Ciao Frank sei arrivato prima di noi-. -Oh ciao Ethan, mi piace essere puntuale- poi il suo sguardo si posò su di noi e continuò –E queste belle fanciulle chi sono? Non dirmi che sono le tue figlie-. -Si sono le mie figlie, loro sono Ember e Selene Barnes-. -Sono gemelle?-. -Si-. In sedici anni non l’ho mai visto a casa nostra quindi credo che non porti a casa gli altri membri della società segreta quindi non ci ha mai visto e se anche fosse stato che fosse venuto ero troppo piccola per ricordarmelo. L’uomo ci sorrise e disse –Vi presento mio figlio Caine Rogers-. Il ragazzo strinse la mano a Ember che gli sorrise e poi la porse a me dicendo –E’ un piacere conoscerla Lady Selene-. -Anche io sono lieta di fare la vostra conoscenza signor Rogers-. -E’ anche un piacere ammirare la vostra bellezza che non ha eguali in tutta Boston come vostra sorella si intende-. Lui ci sorrise e io arrossì, mi fece piacere le sue parole perché avevo molti pretendenti ma nessuno mi aveva mai detto queste belle parole, quel sorriso mi fece scaldare il cuore ma questo momento magico venne interrotto da papà che disse –Quando arrivano gli altri? Non mi piace stare qui con tutti questi inglesi in giro-. -Arriveranno vedrai Ethan-.” Le immagini della ragazza sorridente svanì e ritornò il buio ma non capì la causa dell’interruzione ma poi mi sentì scuotere delicatamente il braccio e piano piano aprì le palpebre ancora appesantite dal sonno e mi girai verso la fonte del mio risveglio mettendo a fuoco la faccia sorridente di William e dissi –Che c’è Will? E’ successo qualcosa?-. -Scusa che ti ho svegliata, non preoccuparti non è successo niente-. -Allora perché mi hai svegliata?-. -Siamo arrivati-. -Cosa? Di già?-. -Si, è da tre ore che siamo in auto e se permetti vorrei sgranchirmi le gambe indolenzite-. -Sono già passate tre ore?-. -Si, dormendo capita-. Io lo guardai e chiesi –Non potevi svegliarmi prima?-. -Stavi dormendo beatamente e non ho voluto svegliarti-. Io mi passai una mano tra i capelli e misi la schiena sul sedile e dissi –Scusa Will non volevo essere cattiva-. -Non preoccuparti, brutto sogno?-. -Cosa? No anzi-. -Era un sogno bello? Che cos’era?-. -Non era tanto un sogno, era più come se fosse un ricordo di una persona e mi sentivo come se impersonassi quella persona, era tutto strano e dovrei ringraziarti di avermi svegliato-. -Che ricordo era?-. -Perché lo vuoi sapere?-. -Curiosità-. -Ero nel 1775-. -Nell’anno della Guerra d’Indipendenza?-. -Si e questa ragazza era stata convocata da George Washington e…-. Ad un certo punto la voce di Bumblebee mi interruppe –Ragazzi è…meglio che…andiamo…il…capo…freme…per…conoscerti…Keira-. Io sorrisi –Scusa Bee, mi ero quasi dimenticata di te-. -Che…consolazione…rischiare la…vita…per…poi…essere…dimenticati…dopo tre…ore…mi si…spezza il…cuore-. -Scusa Bumblebee, sono così stanca che mi sono dimenticata persino dove eravamo diretti-. -Non preoccuparti…piccola…amica…siamo a…Los Angeles…precisamente…fuori…la città…dove…ci…sono…complessi di…fabbriche…abbandonate-. -Grazie Bee-. -Di niente…ora è…meglio…andare-. -Giusto-. Prima che aprissi la portiera Will mi prese delicatamente il polso sinistro –Quando siamo da soli mi racconti il ricordo va bene?-. -Va bene- non so perché ci teneva tanto ma l’avrei contentato, scesi dall’auto e quando arrivai d’avanti al cofano ancora con i fari accesi mi accorsi di una cosa che quando eravamo partiti era differente, l’auto in cui Bumblebee si era trasformato era cambiata e ora era una Chevrolet Camaro SS del 2007 gialla con le strisce nere e dissi sorpresa –Will! Perché Bee si è trasformato in una Camaro di quest’anno?-. Lui si grattò la nuca e disse –E’ colpa mia-. -Come colpa tua?-. -Mentre tu dormivi io e Bee abbiamo parlato di come la loro tecnologia era avanzata più della nostra e che lui ha un sistema che gli permette di scannerizzare le auto e trasformarsi in essa e mi è scappato il fatto che avrebbe dovuto cambiare auto perché quella che si era trasformata era un autentico rottame, così quando è passato quest’auto non ci ha pensato due volte a cambiarla ed era eccola qui-. Io guardai lui e poi l’auto e risi –Che insensibile Will, offendere un autentico guerriero come Bee in quel modo, vergognati-. Il diretto interessato disse –Almeno…qualcuno mi…apprezza e…capisce…qualcosa di…auto…Will-. Il mio amico si grattò la nuca imbarazzato e disse –Scusa va bene, quando sono agitato o sto pensando ad altro dico cose sconnesse-. Bee disse –Scuse…accettate…infondo…siamo…soci e…gli…amici…servono…anche a…questo-. -Già, nessun Decepticon dura molto con noi due nei paraggi-. Io risi e dissi –Siete teneri voi due-. Bee disse –Sei entrata nel club anche tu se vuoi-. -Certo che voglio, ormai ci sono dentro fino al collo e non posso più tornare indietro quindi essendo che mi state simpatici diventeremo il Magnifico Trio-. Loro risero anche se la risata di Bee era un tantino strana e poi chiesi –Sicuro che siano qui Bee? Non vedo nessuno-. Lui disse –Certo che sono qui, non ti aspetterai che stiano qua fuori dove c’è il rischio che vengano avvistati anche se è buio-. -Il ragionamento torna- sospirai e dissi –Che stiamo aspettando?-. Will mi fu accanto e disse –Sei preparata a quello che vedrai?-. Lo guardai e dissi –Will oggi ho visto di tutto, Demoni e questi Decepticon ed entrambi mi volevano uccidere quindi si, sono pronta-. Lui sorrise e poi sentimmo dei movimenti metallici e ci girammo, Bumblebee si era trasformato e la sua forma non era cambiata a parte il petto essendo che si era trasformato in un'altra auto e disse –Al capo…piacerai…di…sicuro…Keira-. -Lo spero anche se finora conosco solo te-. -Non…preoccuparti…sono…tutti…buoni e…non ti…toccheranno -. -Non era questo che intendevo ma grazie dell’incoraggiamento-. Will mi prese la mano destra e la strinse per rassicurarmi e chiese –Pronta Key?-. -Si- detto questo Bee ci condusse in uno stabilimento di pietra altissimo con delle crepe sulle pareti ormai vecchie e le grondai arrugginite e traballanti. All’interno era tutto malmesso e disordinato, sul pavimento erano accatastate delle travi vecchie di ferro ormai arrugginite, poi dei cumuli ci mattoni rossi e il pavimento era tutto cosparso di polvere bianca del cemento dei mattoni e per la polvere accumulata negli anni, il soffitto era crepato e c’erano delle travi di ferro che a quanto pare erano l’unica cosa che resisteva in tutta quella “catapecchia”, il luogo era deserto e chiesi –Dove sono Bee? Se ne sono andati?-. -Spero di…no…e…poi…mi…avrebbero…avvertito…saranno…nell’altra…stanza…seguitemi-. Lo seguimmo e quando arrivammo nell’altra stanza vidi qualcosa che forse sotto sotto la mi mente non era ancora del tutto preparata: quattro robot giganti che appena sentirono Bee entrare nella stanza si girarono facendo tremare la terra e i loro sguardi si posarono su di me e io deglutii, non mi è mai piaciuto avere troppi sguardi puntati addosso e ora ce ne ho ben quattro, Bee ci superò facendo attenzione a non calpestarci e disse –Capo ho trovato l’umana che stavamo cercando-. Il robot che stava in mezzo al gruppo era quello più alto di tutti e aveva una corazza blu notte con delle fiamme rosse accese e si rivolse al mio salvatore rivelando una voce profonda che emanava rispetto perché il mio nuovo amico si mise sugli attenti –Perché ci avete messo tanto a venire alla base? Dovevate già essere qui due ore fa- a me pareva un rimprovero ma non saprei. Bumblebee disse –Non è colpa mia, abbiamo avuto un imprevisto durante la strada-. -Del tipo?-. -Un Decepticon ci stava seguendo e ho dovuto occuparmi di lui per non fargli sapere la nostra posizione e per proteggere i due umani-. A queste parole il robot sgrano gli occhi e disse –Un Decepticon? Chi era?-. -Barricade ma ora per un po’ starà fuori dai piedi, mi sono occupato di lui-. -Bene, sarebbe stato un pericolo per noi se scopriva la nostra momentanea base e poi perché hai detto per ora? Non lo hai neutralizzato?-. -No, non ne ho avuto il tempo effettivo-. -Perché?-. Will intervenne nella discussione –A causa nostra capo-. Lui voltò la testa verso di noi piantando il suo sguardo su di noi facendomi sobbalzare -A causa vostra? Spiegati William-. -Barricade non era l’unico Decepticon, c’era anche Frenzy-. -C’era anche lui?-. Will annuì –Si ci stava dando la caccia e…-. Bee continuò –Ero in pensiero per loro quindi non ho avuto il tempo ma l’ho intrappolato per un bel po’ nel cemento e non ci darà problemi-. -E a Frenzy che ne è stato?-. Will rispose –Ce ne siamo occupati noi due, l’abbiamo smembrato con un trapano e poi ho fatto fare un giretto alla testa di quel rompi scatole- i robot dietro risero e poi Will continuò -Se non fosse stato per la nostra nuova amica sarei morto, l’idea è stata sua-. Il capo dei robot piantò di nuovo il suo sguardo su di me ma stavolta mi faceva meno timore, forse perché si era un tantino addolcito, e dopo avermi studiata per bene venne verso di noi e si inginocchiò fino a che la testa fosse alla mia altezza e disse – Tu devi essere Keira Barnes, una ragazza con un dono-. Come faceva a sapere il mio nome? Riflettei che se aveva mandato Bee e Will a prelevarmi lo sapeva quindi dissi ancora sorpresa di trovarmi una testa gigantesca di un robot davanti alla mia faccia –Si sono io-. -Cosa ti ha detto Will di noi?-. -Niente e se devo dirla tutta non capisco ancora niente della situazione-. Lui annuì e disse –Rimediamo allora, il mio nome è Optimus Prime e siamo esseri robotici autonomi provenienti dal pianeta Cybertron-. Ora sapevo il nome del leader e del loro pianeta di provenienza e chiesi –Gli altri sono i Decepticon e da quanto ho capito sono cattivi, voi come vi chiamate?-. -Noi siamo gli Autobot-. -E siete i buoni-. -Si e da come ho capito hai compreso che ti vogliamo proteggere-. Io annuì e lui continuò –Ora ti presento gli altri, lui è Jazz il mio primo luogotenente-. Il robot che si chiamava Jazz aveva una corazza grigio chiaro metallizzato ed era quello più basso dei presenti e fece una capriola per poi sedersi con un tonfo su un auto abbandonata e arrugginita e disse –Ganzo questo posto ci sto dentro- si accoccolò per bene facendomi quasi ridere e continuò –Comunque è un piacere conoscerti Keira-. Gli sorrisi –Il piacere è tutto mio Jazz-. Optimus continuò –Lui è Ironhide il mio specialista in armi-. Il robot chiamato Ironhide aveva una corazza nera lucida e come Bee aveva le portiere posizionate sulla schiena ed era un tantino più alto di Jazz e dalle braccia tirò fuori dei grandi cannoni e li fece roteare per poi puntarli su di me che indietreggiai allarmata e disse -Ti senti fortunata, pivella?-. Optimus intervenne non con un tono arrabbiato ma quasi divertito –Calma Ironhide-. -Scherzavo! Volevo solo mostrargli i miei cannoni- io sospirai perché pensavo che facesse sul serio e lui continuò –E’ un piacere conoscerti piccoletta-. -Anche per me Ironhide ma non chiamarmi piccoletta-. Lui sogghignò e ripose i cannoni, poi Optimus continuò –Lui è Ratchet, il nostro ufficiale medico-. Il robot chiamato Ratchet era di un verde prato chiarissimo con delle linee rosse che annusò l’aria con il suo naso metallico e disse –Il livello di feromone in William indica che vuole accoppiarsi con la femmina-. A quelle parole mi sentì avvampare grattandomi la nuca imbarazzata e quando guardai Will vidi che anche lui era diventato rosso come un pomodoro e che anche lui si grattava la nuca imbarazzato fischiettando, quel ragazzo mi sorprendeva sempre di più anche se secondo me sta andando troppo in fretta a pensare queste cose, dopo forse aver visto che aveva creato un po’ di imbarazzo Ratchet disse –Scusate per avervi messi in imbarazzo-. Will si schiarì la voce e disse –Non preoccuparti amico è tutto apposto-. Ratchet annuì e poi mi guardò dicendo –E’ un onore conoscerti mia cara-. -Anche per me Ratchet-. Optimus disse –Credo che già conosci il tuo guardiano, Bumblebee-. Io lo guardai interrogativa –Guardiano?-. -D’ora in poi sarai sotto la protezione di Bumblebee insieme a William-. Io annuì capendo il motivo della cosa, un Demone potevo gestirlo ma un Decepticon era al quanto improbabile per me, dopo aver guardato tutti dissi –Allora voi provenite da un pianeta chiamato Cybertron, ma perché siete qui sulla Terra? Non dovreste essere con la vostra gente?-. Vidi che gli occhi dei presenti si abbassarono ma poi Optimus rispose –Il nostro pianeta è stato distrutto e ora non abbiamo una patria-. -Mi dispiace-. -Ce la siamo cercata noi, è a causa nostra se è successo-. -Come a causa vostra?-. Ratchet intervenne –Forse la ragazza capirebbe meglio se gli mostrassi Optimus-. Lui annuì e poi si toccò la tempia sinistra e dagli occhi fuoriuscì un raggio azzurro che toccò la terra sotto di noi e poi l’immagine che mi si parò davanti agli occhi cambiò, non era più il polveroso magazzino ma un paesaggio distrutto, delle cose di metallo uscivano dal terreno di un nero pece, il suolo era cosparso si cadaveri distrutti di robot e su una altura si trovava un robot tutto grigio metallizzato con gli occhi rosso rubino che lanciò una specie di lancia addosso a un robot agonizzante che quando la lancia lo colpì cadde a terra morto e il robot malvagio fece una risata malvagia che mi entrò nelle ossa facendomi rabbrividire, dopo di che sentì la voce di Optimus raccontare: “Il nostro pianeta un tempo era un potente impero, pacifico e giusto, fino al giorno del tradimento di Megatron, Leader dei Decepticon, chiunque lo sfidasse veniva distrutto, la nostra guerra infine consumò il nostro pianeta e l’All Spark si perse fra le stelle, Megatron lo seguì fin sulla Terra, dove fu trovato da dei ragazzi nativi del pianeta, per sbaglio devono aver attivato il suo sistema di navigazione e le coordinate del Cubo sulla Terra vennero impresse sugli occhiali di uno di quegli undici ragazzi”. Finito di parlare tornò l’immagine del magazzino polveroso e di cinque robot che mi guardavano e dissi –Quindi è per la guerra che non avete più una patria-. Optimus disse –Si ma non potevamo stare a guardare i Decepticon che uccidevano quelli della nostra specie a sangue freddo-. -Non siete gli unici che avete voluto fermare delle persone che uccidevano senza ragione, non siete poi così diversi-. Gli sorrisi per rassicurarlo e continuai –Che cos’è l’All Spark?-. -L’All Spark è quello che ha portato la vita su Cybertron quindi tutti noi ma aveva tanti poteri e Megatron voleva averlo tutto per se, voleva comandare ma non tutti noi eravamo d’accordo quindi quando ormai stava per diventare troppo tardi noi Autobot spedimmo l’All Spark tra le stelle per impedire a Megatron di averlo e da li a poco la distruzione del nostro pianeta fu inevitabile e ce ne andammo-. -Anche voi volete l’All Spark?-. -Si, grazie a quel potere potremmo ridare la vita al nostro pianeta-. -Dove si trova Megatron in questo momento?-. -Non lo sappiamo e per quello credo che anche i Decepticon vadano alla cieca-. -Non ne avete proprio idea?-. -L’ultima sua posizione conosciuta era nel Circolo Polare Artico-. -Il Polo Nord? Chi ci facevano la dei ragazzini-. -Non lo sappiamo-. -Bene ora so perché vogliono questo All Spark ma perché mi danno la caccia?-. Lui esitò un attimo ma poi disse –Perché sei speciale Keira, possiedi un dono dalla nascita e questo dono è importante per noi, loro vogliono ucciderti per impedire il compimento di una profezia-. -Una profezia? Di che tipo?-. -Non siamo ancora al completo-. -Al completo? Quanti ne mancano ancora?-. -Ci manca solo un membro e poi vi diremmo tutto sulla profezia, sappi solo che siete importanti per noi e siete la nostra unica speranza-. Ero stanca e stavo ancora cercando di immagazzinare tutte le informazioni che avevo appreso quindi dissi –Va bene ma questo dono a che serve? Perché oggi ho ucciso un essere mostruoso, una cosa che non dovrebbe esistere: un Demone-. Lui mi guardò preoccupato e disse –Un Demone ti ha attaccato?-. -Si ma l’ho ucciso con il mio dono-. -Che dono possiedi Keira?-. -Posso creare i fulmini dalle mie mani e sono brava nel corpo a corpo, uno l’ho ucciso con i fulmini l’altro l’ha ucciso Will, se non ci fosse stato lui non so cosa mi sarebbe successo-. Optimus guardò i suoi compagni con uno sguardo al quanto allarmato e Ratchet disse –L’hanno trovata-. Jazz disse –Ora non potremmo più fare le cose di nascosto-. Optimus disse –Hai ragione Jazz, domani andiamo a prelevare l’ultimo membro e poi ci spostiamo, ormai qui è pericoloso-. Io chiesi –L’ultimo membro si trova qui a San Francisco?-. Lui mi guardò e rispose –Si, sappiamo solo che è una femmina sulla tua età-. -Ci sono tante ragazze della mia età a San Francisco-. -Per domani mattina ne sapremo di più Keira non preoccuparti-. Lo speravo, non voglio aver rischiato la vita per raggiungerli per poi trovarmi in un vicolo cieco altrimenti andrò per la mia strada, anche se non so quanta strada farò con i Decepticon alle calcagna. Will che era rimasto zitto tutto il tempo disse –Optimus ha la voglia-. Lui lo guardò e chiese –Ne sei sicuro William?-. -Si me l’ha mostrato lei stessa-. -Almeno ora sappiamo che non abbiamo sbagliato Keira-. Io intervenni –Non credo che ci siano molte ragazze con il mio nome che sanno anche creare i fulmini come me-. -Giusto intuito-. Io continuai –Possiedo anche un cristallo se vi può interessare-. Ratchet chiese –Posso vederlo?-. Ero un po’ riluttante ma alla fine acconsentì –Certamente-. Lui si avvicinò a me e si abbassò fino ad arrivarmi all’altezza della testa come aveva fatto Optimus, dall’occhio fuoriuscì una lente di ingrandimento e io gli porsi il cristallo che se lo mise nel suo grande indice destro studiandoselo per bene e quando ebbe finito sgranò gli occhi dicendo –Per l’All Spark!-. Optmus disse allarmato –Cosa c’è Ratchet?-. -Ora ne sono più che certo-. -Di cosa per la miseria?-. -Il cristallo che Keira porta al collo è un pezzo dell’All Spark-. I quattro robot chiesero all’unisono –Cosa?-. -Non è solo il suo comunque-. Optimus chiese –Ne sei sicuro Ratchet? Com’è possibile?-. Prima che potesse rispondere intervenni –Will mi ha spiegato delle cose, pensavo che glielo aveste detto voi-. Tutti si voltarono verso il diretto interessato che mi guardò per poi tornare a guardare gli Autobot e disse –Si è vero-. Optimus disse –Cosa sai che noi non sappiamo? Ma soprattutto come mai le sai?-. - So solo che i cristalli appartenevano a dodici ragazzi che a quanto pare gli avevano trovati da una cometa caduta sulla Terra dopo una guerra tra luce e tenebre ma da li non si seppe più niente-. Optimus chiese –E come ne siete venuti in possesso?-. Will rispose –Io da mio zio che abita in Nevada-. Io risposi –Il mio me lo diede mio padre quando tornò dal Costa Rica-. Il capo continuò –C’è dell’altro?-. Will annuì –A quanto pare ci conferisce più poteri, ce li aumenta-. Optimus guardò Ratchet che restituendomi il ciondolo annuì –Come cosa è fattibile-. Poi si alzò e sussurrò qualcosa a Optimus che annuì e disse –Bene ora…-. Ironhide lo interruppe –Bee non dovevi prelevare due ragazze? Dov’è finita?-. Tutti guardarono il perimetro del magazzino e non trovando quello che cercavano Optimus disse –Bumblebee dov’è l’altra ragazza? La gemella di Keira?-. Lui si grattò la nuca metallica imbarazzato e disse –Quando…siamo…arrivati a…casa loro…abbiamo trovato…solo lei-. Optimus sgranò gli occhi e chiese –Cosa? Non può essere-. -E’ così…capo…io e…Will…abbiamo…trovato…solo…Keira…la ragazza…non…c’era-. Nel magazzino calò il silenzio e fu rotto da me, era ora che parlassimo sul perché ho accettato di incontrarli, andai davanti al Prime e dissi –Optimus mia sorella non c’era perché è stata rapita dai Decepticon-. Lui mi guardò sgranando gli occhi e disse –Come è potuto accadere? Non era venuta a scuola con te?-. Io scossi la testa –Ieri la sua classe era a casa per un sciopero quindi mi ha accompagnata e poi è tornata a casa-. Optimus annuì e poi guardò Will e Bee –Non vi avevo detto di tenerle d’occhio entrambe?-. Will rispose –Non potevamo-. -E perché mai?-. Bee rispose –Intorno…alla scuola…si aggirava…Barricade…quindi abbiamo…ritenuto più…importante…sorvegliare lei…invece…della sorella-. -Non potevate dividervi?-. Bee continuò –Mi ha…ordinato che…se veniva…con me…di tenerlo…d’occhio…e…di non…allontanarmi…mai…da lui-. -Giusto ma ora prima di agire e di fare qualunque altra cosa dobbiamo liberarla, non ci voleva questo intoppo e poi speriamo che i Decepticon non l’abbiano fatto del male-. Io guardandolo negli occhi chiesi –Dite veramente che la libererete?-. -Certo che libereremo tua sorella Keira, chiunque viene preso da loro fanno una brutta fine ma noi arriveremo prima che accada non preoccuparti- mi sorrise rassicurante e poi continuò –I tuoi genitori sono stati messi al sicuro?-. A queste parole tutto in torno a me si bloccò per poi sprofondare in un baratro, era come mi sentivo io, il mio mondo girava in tondo rassicurante e sereno e poi in un attimo sprofondò in un baratro di dolore e sofferenza, era la voragine che mi premeva il petto provocandomi un dolore alla cassa toracica e persisteva li senza andarsene o almeno alleviarlo e senza accorgermene una lacrima calda e salata mi cadde sulla guancia destra e scese sempre più giù fino a cadere sul terreno polveroso del magazzino, dopo di quelle ne caddero altre senza fermarsi e vedendomi piangere Will si avvicinò e mi avvolse in un abbraccio di conforto sussurrandomi –Shh! Calmati Keira va tutto bene-. Io tra i singhiozzi gridai –NON HO POTUTO SALVARLI! SI SONO SACRIFICATI PER LA MIA SALVEZZA E IO NON HO POTUTO SALVARLI!-. -Si sono sacrificati per la loro amata figlia, perché le volevano bene e volevano che avesse un futuro e una vita felice anche se loro non fossero stati con te, non potevi salvarli-. Io lo interruppi –INVECE SI! GLI AVREI UCCISI CON IL MIO POTERE! GLI AVREI RIDOTTI IN POLVERE! E’ COLPA MIA SE SONO MORTI!-. -No invece Keira, non darti colpe che non hai-. Io mi calmai un pochino e chiesi –Come fai ad esserne sicuro?-. -Perché non sei stata tu, se fossi stata a casa anche tu li avrebbero uccisi comunque e saresti morta anche tu, credimi se ti dico che non potevi fare niente per loro ma ora invece puoi-. -Cosa posso fare?-. -Puoi vendicarli fermando quelli che li anno uccisi e rapito tua sorella, fermare chi vuole far del male a delle persone innocenti che non hanno colpa, ne sarai capace?-. Io guardai i suoi occhi azzurri e vidi la determinazione delle parole che aveva appena detto ardergli le pupille azzurre come il cielo d’estate trasmettendomi la sua forza che mi entrò nel mio corpo ormai percosso da singhiozzi e dissi con determinazione –Si farò la mia parte, difenderò chi non può e vendicherò i miei genitori-. Will mi sorrise e disse –Ecco la Keira che conosco- sciolse l’abbraccio ma posò le sue mani nelle mie spalle e continuò –Lo so che vorresti andare la fuori a cercare tua sorella e uccidere i colpevoli ma ora è importante che rimani qui con noi al sicuro ma soprattutto sotto la protezione degli Autobot-. Annuì e poi, una volta che Will mi lasciò le spalle, mi avviai verso i robot che erano rimasti in piedi di fianco a noi con una faccia triste e dissi –Mi dispiace che abbiate dovuto assistere al mio crollo emotivo ma come ho perso i miei genitori mi ha creato una voragine nel petto, spero che capiate e non mi reputiate una persona debole-. Optimus mi sorrise in modo dolce e disse –Non devi scusarti Keira è comprensibile dopo quello che hai passato e non pensiamo affatto che sei una debole anzi, ti sei sentita morire dentro ma ti sei rialzata e ora vuoi combattere e vedrai ne avrai l’occasione, eri molto legata hai tuoi genitori?-. Annuì –I genitori più straordinari che potessi desiderare, mi hanno dato molto affetto e mi sentivo protetta e amata ma ora sento solo rabbia e odio, spero che cambi-. -Lo sarà, la rabbia e odio non resteranno li per sempre se tu non lo vuoi-. Gli sorrisi e dissi –Grazie Optimus-. -Ora sei una di noi e noi proteggiamo quelli di noi- sorrise e poi chiese –Come si chiama tua sorella?-. -Isabelle-. Lui annuì e disse –E’ tardi e sarai stanca dopo tutto quello che hai passato, vai a riposare che domani mattina partiremo presto e devi essere riposata-. Annuì e dissi rivolta a tutti –Grazie per quello che avete fatto per me e avermi salvato la vita, non lo dimenticherò mai-. Ratchet disse –L’abbiamo fatto con estremo piacere Keira, ci dispiace solo non essere stati capaci di salvare i tuoi genitori-. -Avete fatto il possibile e lo sanno anche loro, non vi incolpo per l’accaduto-. Will mi affiancò e disse –L’accompagno di la a riposare, devo fare altro?-. Optimus rispose –No William-. -Bene non ti dispiace se sto di la con lei a farli compagnia?-. -No vai pure ci vediamo domani mattina, buonanotte ragazzi-. Io e Will dicemmo in coro –Buonanotte!- e detto questo noi andammo nella prima stanza che siamo entrati mentre gli Autobot si riunirono per parlare. Solo ora mi accorsi di come il magazzino era freddo perché fui percossa da tremiti, i denti cominciarono a sbattersi tra loro e dal naso e dalla bocca uscivano nuvole di vapore acqueo e Will forse vedendo che tremavo mi circondò le spalle con il suo braccio destro muscoloso e disse –A quest’ora qui si patisce il freddo-. -E’ un posto abbandonato-. -E con ciò?-. -Il magazzino potrebbe essere infestato dai fantasmi che si avventano sui mal capitati-. Lui rise di gusto e la sua risata rimbombò nei muri vecchi del magazzino propagandosi sicuramente in tutto lo stabile –Ci mancherebbe essere circondati dai fantasmi, già abbiamo i Demoni e i Decepticon alle calcagna, come mai pensi hai fantasmi?-. -Bè si dice che quando nei dintorni ci sono fantasmi si senta freddo perché emanano dolore e sofferenza, l’ho sentito dire e non l’ho appurato con certezza e poi se ne vedessi uno non so come reagirei-. -Nemmeno io- alla fine mi portò vicino a un mucchio di mattoni e vidi per terra un materasso matrimoniale con un cuscino e disse –Stenditi qui, ha l’aria malaticcia ma è comodo e non ha pulci-. Risi e chiesi –Tu dove dormi?-. -Dormirò per terra vicino al materasso-. -Non se ne parla-. -Sono abituato-. -Non mi interessa Will, il materasso è matrimoniale e ci stai benissimo- lo guardai e aggiunsi –Non è un invito a letto e toccarmi, semplicemente non ti lascerò dormire sul pavimento sporco-. Lui non disse nulla e poi disse –Come la mia signora comanda- detto questo mi stesi sul materasso malaticcio e posai la testa sul cuscino ormai con poche piume e Will si stese di fianco a me sospirando e dissi –Vuoi avere il cuscino?-. -No tienilo tu ne hai più bisogno-. Mi sistemai meglio e dissi –Hai ragione il materasso è comodo in fondo-. -L’ho trovato in una stanza che doveva appartenere al custode e me ne sono appropriato, tanto non credo che qualcuno abbia da ridire-. Io ridacchiai e dissi –Che giornata-. -Puoi dirlo forte, d’ora in poi saranno ancora più movimentate-. -Grazie dell’avviso- poi restai zitta pensando a cosa ho scoperto di poter fare, Will forse accorgendosi del silenzio chiese –A che pensi?-. -A quello che ho scoperto di poter fare, mi sento una mutante in questo momento-. Lui ridacchiò e disse –Ti vedrei bene come Tempesta-. Lo guardai sorridendo –Io invece ti vedo come Colosso-. -Poteva andarmi peggio-. -Perché chi ti piaceva?-. -Wolverine, tu invece?-. -Magneto-. Lui sgranò gli occhi sorridendo –Ti piacciono i cattivi insomma-. Risi e dissi –Dai non puoi dire che Magneto non ha il suo fascino, saper controllare i metalli-. -Lo ammetto è figo ma è pur sempre cattivo-. -Si, ma quello che gli è successo da piccolo ha determinato quello che è diventato, gli è morta la ma…madre-. Abbassai gli occhi che cominciavano a pizzicare e Will accorgendosi del gesto disse –Ti rispecchi in lui per certi versi-. Annuì –Sua madre è stata uccisa con un colpo alla testa ad Auschwitz e suo padre gli è toccata la sorte di tutta quella povera gente che non aveva fatto nulla di male, li volevano sterminare solo perché erano ebrei e perché hanno dato ascolto ad un pazzo omicida, non saranno morti così ma sono stati uccisi perché si sono rifiutati di consegnarci, quelli che gli hanno uccisi come si permettono di decidere chi deve morire e chi deve vivere, questa è casa nostra e loro non possono andare in giro ad uccidere la gente-. -Sono d’accordo ma non mi meraviglio di quello che fanno, dal racconto di Optimus chiunque incontri i Decepticon non finiscono bene, loro credono nella violenza e non vedono altre vie per ottenere le cose che bramano…-. -L’avidità è una brutta cosa-. Lui annuì e continuò –Per quanto riguarda i Demoni loro hanno un cervello grande come una nocciolina, in pratica sono stupidi ma seguono gli ordini di qualcuno-. -Quale umano mi vuole morta?-. -Non credo che sia umano-. -Cosa?-. -I Demoni, come ti ho detto oggi in auto, sono venuti nel nostro mondo attraverso un portale situato in un posto a noi ancora ignoto…-. -Hai detto che qualcuno ignaro della cosa l’ha aperto, deve essere per forza un umano, cosa ti fa credere il contrario?-. -Non lo so ma ho ragionato su una cosa, cosa se ne fa un umano di noi? Perché siamo così preziosi tanto da uccidere i tuoi genitori e forse non solo? Sono domande senza risposta-. Io lo guardai negli occhi determinata e dissi –Bè le troveremo perché sono al quanto incazzata con questi qui, li farò pentire di aver toccato la mia famiglia-. Lui rise –Non ne dubito, non so come sei quando sei incazzata ma potresti fulminarmi sul posto se lo facessi, ma non sei addestrata-. -Allora imparerò-. -Lo faremo insieme-. Gli sorrisi e dissi –Devo ammettere che siamo un ottima squadra noi due-. -Lo penso anche io, abbiamo sistemato per le feste Frenzy e sistemeremo per le feste anche i Demoni-. Questa volta fui io a ridere di gusto e dissi –Abbiamo trasformato quel posto per un set di un film d’azione, con i fuochi d’artificio compresi nel pacchetto-. -Quando hai esposto il piano parevi un indemoniata, ma devo ammettere che è stato efficace, abbiamo staccato a quella caccoletta una gamba…-. -E tu l’hai smembrato e fatto fare alla sua testa il fuori campo, quindi si siamo un ottima squadra- dopo esserci sorrisi un‘altra volta sbadigliai perché cominciavo a sentire la stanchezza prendere il possesso del mio corpo come in auto quindi dissi –Forse è meglio dormire, Optimus ci vuole riposati domani-. -Sono stanco anche io…ah! Un ultima cosa, prima che Bee ci rompesse di muoverci stavi per raccontarmi del strano sogno che avi fatto-. Pensavo che se ne fosse scordato ma invece no a quanto pare quindi dissi –Non voglio disturbarti-. -Non mi disturbi-. -Okey- sospirai e continuai –Ero nel 1775 e nell’aria c’erano già voci di quella che divenne la Guerra d’Indipendenza Americana e in questo sogno impersonavo questa ragazza che con la sorella gemella era stata convocata in un posto dove si trovava una società segreta chiamata: Gli Anziani guidati da George Washington che era nata per contrastare gli inglesi, non si sapeva il motivo della loro convocazione ma arrivati nel luogo dell’incontro incontrarono un ragazzo anche lui convocato forse per il loro stesso motivo, poi mi hai svegliato e il sogno si interruppe-. Lui mi fissava in silenzio e dopo qualche secondo disse –Un sogno…strano, questi ragazzi come si chiamavano? Te lo ricordi?-. -Perché ti interessa?-. -Forse sono personaggi esistiti-. -Le ragazze si chiamavano Selene e Ember-. -Il cognome?-. -B…Barnes- il mio cognome? Che fossero mie antenate? Non ci ho pensato. Sgranò gli occhi e disse –Il tuo cognome?-. -Non me ne ero accorta subito-. -Il ragazzo?-. -Caine…Rogers-. Incredulo disse –Questo ovviamente è il mio cognome, saranno nostri antenati-. -E’ l’unica soluzione-. -Ti è mai capitato Keira?-. -Prima di oggi? Mai, tu invece?-. -No- il suo sguardo si fece pensieroso, questa era una delle domande senza risposta ma queste congetture era meglio affrontarle domani quando eravamo lucidi quindi disse –Will senti, questa cosa è strana ma ora siamo stanchi e non stiamo ragionando lucidamente quindi propongo di pensarci domani mattina quando siamo riposati e poi Optimus potrebbe avere la risposta-. -Ne dubito che sappia più di noi, brancola nel buio quanto noi ma tentar non nuoce e hai ragione siamo stanchi e non riusciremo a ragionare-. -Vedrai troveremo le risposte ma ora bando alle ciance e dormiamo, credo che per un po’ non dormiremo così bene e specialmente su un materasso-. -Sono pienamente d’accordo- mi sorrise dolce e continuò –Notte Keira-. Gli sorrisi anche io e dissi –Notte William- detto questo lui si girò dall’altra parte e così feci anche io e quasi subito le mie palpebre si chiusero come se all’estremità fossero appesi dei macigni e l’immagine del magazzino polveroso scomparve per far spazio al buio più totale, mi addormentai con molti pensieri tra qui i miei nuovi amici robot ma uno in particolare avevo in mente: Isabelle. Nel profondo del mio cuore speravo che non fosse morta e che se così non fosse di non arrivare tardi per fermare l’inevitabile: la morte dell’ultimo membro della mia famiglia, dovevo salvarla, portarla sotto la protezione degli Autobot e insieme avremmo distrutto gli assassini dei nostri genitori vendicandoli. Saremmo rimaste insieme contro tutto perché è questo che fanno due sorelle: si proteggono a vicenda. Quella sera a discapito delle mie aspettative mi addormentai serena accanto a un ragazzo che cominciava a piacermi desiderando più di un’amicizia.

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Capitolo 6
*** Reclutare un altro membro ***


“Eravamo davanti alla villa bianca ormai da dieci minuti buoni e degli altri che dovevano arrivare non ce ne era traccia, quindi io ed Ember ci eravamo messe a conversare con Caine mentre nostro padre e quello del nostro nuovo amico parlavano di cose da adulti che a quanto pare erano proibite per noi, io sono una ragazza che porta pazienza ma quando le persone ci mettono troppo divento irrequieta e ora lo sto diventando ma so che sono in presenza di persone quindi non posso lasciarmi andare, la voce di Caine mi riportò al presente –State bene Lady Seline?-. Lo guardai e dissi –Cosa? Si si sto bene signor Caine-. Lui aveva le mani intrecciate dietro la schiena e disse con un tono di voce che trovai affascinante –Scusi la mia impertinenza Lady Selene ma vedevo che era assente e mi ero preoccupato che stesse male-. -Grazie della sua premura e non deve scusarsi, è stata cortesia da gentiluomo quale è-. -Queste parole per me sono per me motivo di orgoglio-. Ember disse –Da come vedo avete preso la cortesia da vostro padre-. Caine si voltò e le sorrise –Ha perfettamente ragione Lady Ember, mio padre è stato e continua ad essere un modello d’ispirazione per me, come credo che siano i vostri genitori per voi-. Io dissi –I nostri genitori ci hanno insegnato i valori della vita e anche per cosa è giusto combattere, non potremmo desiderare genitori meglio di loro-. Caine mi riguardò e disse –Avere delle figlie coscienziose come voi sarà per loro motivo di orgoglio-. Sorrisi e ci fissammo negli occhi intensamente per quello che a me parevano minuti e poi distolsi lo sguardo, quello che mi stava capitando era strano perché con gli altri miei pretendenti non mi era mai successo e non sapevo come comportarmi, per distrarmi da questo pensiero chiesi –Signor C…-. -Caine-. -Come prego?-. -Mi chiami pure Caine, Lady Selene-. -D’accordo allora chiamatemi pure Selene-. Lui mi sorrise e dopo che ricambiai chiesi –Per caso sai per quale motivo ci hanno convocati?-. Lui scosse la testa –Il motivo della nostra convocazione è ignota anche a me Selene, mio padre è stato molto riservato su questo-. Ember intervenne –Come nostro padre-. Caine annuì e disse –Credo che lo scopriremo a breve-. Stavo per intervenire quando la voce di papà interruppe la nostra conversazione –Eccoli finalmente-. Tutti e tre ci girammo e vedemmo sette carrozze che stavano accostando al ciglio del marciapiede dove eravamo scese prima noi e da queste carrozze scesero otto ragazzi: quattro femmine e quattro maschi, dopo aver detto hai loro cocchieri di aspettarli chi sa dove vennero verso di noi, ero li che li guardavo con sguardo curioso che non mi accorsi che nostro padre e quello di Caine si erano avvicinati a noi che appena il gruppo arrivò da noi cominciarono a stringere la mano a tutti i presenti. Ad un certo punto il padre di Caine disse rivolto a una persona che era nascosta alla mia visuale –Quanto ci hai messo a prepararti signorina? Lo sai che odio arrivare in ritardo-. -Scusi padre non succederà più-. -Lo spero per te-. Mio padre forse vedendo l’aria scaldarsi disse –Frank non qui per favore, già siamo in ritardo-. -Si hai ragione Ethan-. Mio padre si sfregò le mani e disse con un sorriso –Bene credo sia il momento delle presentazioni-. I ragazzi sentendosi in causa si misero in fila davanti a noi e il signor Frank disse –Ragazze lasciate che vi presenti mi figlia: Helena Rogers-. Helena doveva avere sui 17 anni ed era una ragazza di altezza media, aveva i capelli di un castano scuro che cadevano sulle spalle in deliziosi boccoli, gli occhi erano di un azzurro cielo come il fratello, la bocca era carnosa e portava un abito viola scuro con un nastro giallo chiaro a chiudere il corsetto, la ragazza ci sorrise facendo un inchino ma vedevo che era un sorriso al quanto tirato ma facemmo l’inchino anche noi. Mio padre continuò – Lei è Miranda Johnson-. Miranda doveva avere sui 15 anni ed era più bassa di me di qualche centimetro, aveva i capelli castano chiaro con lunghi capelli e con tanti piccoli boccoli che gli cadevano in tutta la schiena, gli occhi erano anch’essi di un castano chiaro, la bocca era normale e portava un abito rosso chiaro con un nastro bianco candido a chiudere il corsetto, lei ci rivolse un sorriso radioso e cordiale facendo un inchino e ricambiammo con piacere. -Lui è Alec Huston-. Alec doveva avere sui 16 anni ed era un ragazzo alto quasi quanto Caine, aveva dei capelli lunghi neri raccolti in un codino dietro la nuca con un nastro marrone, gli occhi erano di un color cioccolato chiaro, la bocca era sottile, niente barba e portava una giacca marrone scuro con dei ricami neri, il panciotto era nero pece, pantaloni grigio topo e dei stivali neri, ci fece un sorriso affascinante e fece anche lui l’inchino e lo facemmo anche noi. -Lui è Erik Lewis-. Erik doveva avere sui 16 anni ed era un ragazzo poco più basso di Caine e Alec, aveva dei capelli lunghi marrone chiaro raccolti in un codino dietro la nuca con un nastro dorato, gli occhi erano di un blu notte, la bocca era normale, una barba appena accennata e portava una giacca giallo scuro con ricami marroni, il panciotto era grigio chiaro, pantaloni bianco candido e stivali neri, fece un sorriso radioso e gentile e fece un inchino e cortesemente ricambiammo. -Lei è Evelyn Lance-. Evelyn doveva avere sui 15 anni ed era una ragazza alta quanto me ed Ember, aveva dei capelli lunghi fino al seno di un color biondo miele mossi, gli occhi erano di color ghiaccio con sfumature di azzurro cielo, la bocca era normale e portava un abito verde smeraldo con un nastro verde scuro a chiudere il corsetto, ci rivolse un sorriso sincero facendo l’inchino e noi tanto sinceramente ricambiammo l’inchino. -Lei è Clarissa Burton-. Clarissa doveva avere sui 16 anni ed era alta quanto me, Ember e Evelyn, aveva dei capelli lunghi fino alla clavicola di un color biondo dorato mossi, gli occhi erano di color cioccolato scuro, la bocca era carnosa e portava un abito giallo acceso con un nastro nero pece a chiudere il corsetto, ci fece un largo sorriso e fece l’inchino con tanta solennità e lo facemmo anche noi-. -Lui è Christopher O’Brian-. Christopher doveva avere sui 17 anni ed era alto come Erik, aveva dei capelli lunghi di un biondo scuro raccolti dietro la nuca con un nastro bianco, gli occhi erano di un azzurro limpido come il mare, la bocca era sottile, una barba appena accennata e portava una giacca grigio scuro con dei ricami bianchi, il panciotto era color panna, pantaloni erano neri e i stivali marrone scuro, ci fece un sorriso cordiale e fece un inchino affascinante e ricambiammo l’inchino con altrettanto fascino. -Infine lui è Jonathan O’Brian, il fratello minore-. Jonathan doveva avere sui 11 anni e per la sua età era un po’ bassino ma si alzerà sicuramente guardando il fratello, aveva dei capelli corti di un color nocciola, gli occhi erano di un cioccolato scuro tendente al nero, una bocca sottile, ovviamente niente barba e portava una giacca bianco panna con ricami argentati, il panciotto era di un bianco candido come la neve, pantaloni marrone chiaro e stivali marrone scuro, ci sorrise in modo tenerissimo e fece un perfetto inchino che ricambiammo con piacere. Nostro padre tornò al nostro fianco e disse –Loro sono le mie due figlie: Selene Barnes…- stavolta toccò a me sorridere cordialmente e feci un bel inchino che ricambiarono all’unisono, poi papà continuò –E lei è Ember Barnes- mia sorella fece il rito con calma e poi papà rivolto al signor Rogers disse –Le presentazioni sono state fatte mi pare-. -Già Ethan ma mancano due persone all’appello-. -Non me ne ero accorto, non ci resta che aspettare-. Il signor Rogers disse –Ragazzi perché finché aspettiamo gli altri non cominciate a conoscervi è?-. Vedendo che nessuno rispondeva lo feci io –Sarà un immenso piacere per noi Signor Rogers-. -Ne sono contento Lady Selene- detto questo andò in disparte con mio padre mentre restammo noi undici ragazzi qui a guardarci senza far cenno di parlare e sapevo perché, ci stavamo studiando a vicenda ed è normale. Ci mancava quella dei due ritardatari…” Mi svegliai di soprassalto. Feci vagare lo sguardo su quello che mi si parava davanti e vedendo delle pareti di marmo rosso ormai malandate e il pavimento polveroso mi ricordai dove mi trovavo e perché, stavo in una fabbrica malandata e abbandonata da tempo perché ero minacciata da degli esseri sovrannaturali e da dei robot giganti malvagi che avevano rapito mia sorella e ucciso i miei genitori e che ero sotto la protezione di robot giganti buoni,. Piano piano ripresi dal torpore che la notte tranquilla mi aveva regalato oltre ogni aspettativa di una notte movimentata da incubi, mi misi a sedere sul materasso malandato dove avevo dormito tutta la notte e mi girai di fianco a me per cercare Will che si era addormentato con me ma non c’era traccia di lui e cominciai a spaventarmi, dopo aver riflettuto mi ricordai che non c’eravamo solo io e lui in questo magazzino abbandonato, c’erano anche gli Autobot e sicuramente sarà insieme a Bumblebee quindi mi alzai, mi stiracchiai i muscoli e le ossa e mi avviai verso la stanza dove sicuramente avrei trovato gli Autobot. Attraversato l’uscio della grande porta vidi i miei nuovi compagni indaffarati a parlare: Ironhide e Ratchet parlavano con Optimus e individuai Will ridere forse per una battuta di Bumblebee, il suo sorriso mi scaldava dentro e dovevo ammettere che lui e i suoi sorrisi erano coloro che tenevano accesa la fiamma che accendeva la mia felicità che si era spenta dopo…dopo la morte dei miei genitori, avrei tanto voluto dimenticare l’accaduto per non soffrire così ma non si poteva e l’unica cosa che potevo fare era convivere con questo dolore, continuai a guardarmi in giro e vidi che mancava un robot all’appello: Jazz, chi sa dov’è finito. Ad un certo punto la voce profonda di Prime mi risvegliò dai miei tristi pensieri –Buongiorno Keira-. Io lo guardai e vidi che veniva verso di me con un lieve sorriso in faccia mentre Ironhide e Ratchet continuavano a parlare tra loro, quando arrivò vicino a me si inginocchiò e io guardandolo gli sorrisi serena e dissi –Buongiorno anche a te Optimus-. -Stai meglio stamattina?-. Dormire non ha alleviato il mio dolore però il pensiero che si è interessato alla mia salute emotiva mi rende felice quindi dissi –Decisamente, grazie che ti sei preoccupato per me-. -Figurati vederti in quello stato ieri sera mi ha fatto male, sapere di non aver potuto far di più mi rende triste e addolorato-. -Non avresti potuto far niente e sono sicura che i miei genitori capiscono il motivo, non potevate farvi vedere in pieno giorno-. -Non sappiamo come gli umani prenderebbero la notizia di non essere soli nella galassia-. -Dipende, non tutti reagirebbero male credimi-. -Credo che lo scopriremo presto, comunque hai dormito bene?-. -Alla grande- gli sorrisi e continuai –Avete scoperto di più sulla ragazza che dobbiamo trovare?-. -Si, abbiamo un immagine e un nome-. -Chi è allora?-. Stava per rispondermi quando la voce calda e felice di Will lo interruppe –Keira! Finalmente sei sveglia!- quando arrivò da me non badando ad Optimus, che vedendo di essere di troppo si alzò per allontanarsi da noi, mi avvolse in un abbraccio che ricambiai e dissi –Dubitavi forse? Tu più tosto, ho preso paura quando non ti ho visto di fianco a me, potevi mettere un bigliettino con scritto dove andavi-. -Scusa ma dormivi profondamente e non volevo svegliarti e poi credo che dei fogli di carta qui non ce ne siano-. Risi e chiesi –Tu come hai dormito?-. -Bene non posso lamentarmi-. -Devo dire che quel materasso era comodo per essere vecchio come mia nonna-. -Qui abbiamo tutti i confort- ridemmo come matti e ad un certo punto sentì la voce burbera di Ironhide gridare –Ben svegliata piccola bipede-. Mi voltai verso di lui e lo vidi appoggiato al muro che sistemava il suo cannone del braccio sinistro e dissi –Buongiorno anche a te Ironhide, ti prego non chiamarmi piccola bipede-. Ratchet si avvicinò a lui e dopo avergli dato una sberla amichevole sul braccio disse –Devi scusare il suo poco tatto Keira, non è solo con gli umani che lo fa ma anche con noi Cybertroniani-. Risi e dissi –Non preoccuparti, anche noi umani a volte non abbiamo il tatto-. Ironhide disse –Che divertente! Mi mancherà il tatto però in battaglia sono il migliore-. Ratchet disse –Non ne dubito amico mio, però ora avremo più bisogno del tatto che della tua abilità in battaglia e poi, metti via quel maledetto cannone Ironhide-. -Perché?-. -Perché? Potresti ferire qualcuno e poi qui non c’è nessun Decepticon-. Lui si staccò dal muro e se ne andò borbottando –Guarda tu che guasta feste mi trovo appiccicato addosso-. Io e Will ci guardammo e scoppiammo a ridere, quando mi calmai chiesi –Ratchet è sempre così?-. Lui mi sorrise e rispose –Sempre, è solo burbero ma è buono non preoccuparti, fa tanto il duro ma è un pezzo di pane-. -So che non mi farebbe niente, devo solo conoscerlo meglio-. -Provaci, in caso contrario ci sono io-. Sorrisi e dissi –Comunque buongiorno Ratchet-. -Buongiorno anche a te mia cara, se non ti dispiace ora dovrei analizzare delle cose-. -Non preoccuparti vai pure a dopo- mi sorrise e poi se ne andò. Mi girai verso Will e dissi –Allora ti senti riposato per affrontare una nuova giornata?-. -Sicuramente e tu?-. -Pronta e carica-. -Bene ci serve che tutti noi restiamo concentrati-. Mi venne in mente una cosa e dissi –Will ho avuto un altro di quel strano sogno-. -Quello nel 1775?-. Annuì e lui continuò –Che è successo questa volta?-. -Oltre a noi sono arrivati altri otto ragazzi della nostra età-. Stava per aprir bocca quando dietro di lui apparve Bumblebee che disse –Ciao…Keira!-. Sorrisi raggiante –Ciao Bee! Tutto bene con la scatola vocale?-. Lui scosse la testa –Ratchet…deve…ancora…cercare di…ripararla-. -Speriamo che si sistemi, sono ancora addolorata per quello che ti è successo-. -Rischi del…mestiere…piccola amica…non…devi…sentirti…in…colpa-. Gli sorrisi rassicurante e poi chiesi –Ho visto tutti ma manca Jazz, dove si è cacciato?-. Prima che Bee potesse rispondere la voce di Jazz echeggiò nel magazzino –Sono qui Keira, ben svegliata-. -Grazie Jazz, eccoti finalmente, dove eri andato?-. Una voce femminile e infastidita rispose al suo posto –A prendere noi cocca-. Mi girai verso la fonte e vidi che davanti alla porta del retro che ieri non avevo notato ci stava Jazz e sette ragazzi: tre femmine e quattro maschi, anche gli altri tre Autobot si avvicinarono a noi e Optimus disse –Bene Jazz è meglio far conoscere alla nostra nuova amica il resto della squadra-. Lui si posizionò tra Ironhide e Ratchet e disse –Ho pensato di svegliarli, oggi ci attende una giornata al quanto movimentata-. Optimus annuì e poi mi guardò per un attimo e poi rivolgendo lo sguardo sui ragazzi disse –Allora, lei è Hailey Rogers la sorella del nostro William- a quel nome lo guardai, non mi aveva detto che avesse fratelli e infatti lui mi guardò negli occhi facendomi capire che avremmo parlato dopo. Hailey era una ragazza sui 17 anni ed era poco più bassa del fratello, aveva dei capelli lunghi fino a metà schiena mossi di un castano scuro, gli occhi erano di un azzurro cielo come Will, una bocca carnosa e portava una maglietta a maniche corte grigio topo, jeans scuri e attillati con stivali corti di pelle marrone scuro, solo ora mi accorsi che era la proprietaria della voce infastidita di prima e infatti quando gli sorrisi non rispose al sorriso, anzi mi guardò con disgusto e Optimus se ne deve essersene accorto perché la guardò esasperato e anche lui infastidito dal suo comportamento. Dopo che ritornò alla normalità continuò –Lei è Daisy Johnson-. Daisy era una ragazza sui 15 anni ed era più bassa di me di qualche centimetro, aveva dei capelli lunghi fino alle scapole mossi sulle punte di un castano chiaro, gli occhi erano anch’essi di un castano chiaro, la bocca era normale e portava una maglietta a maniche lunghe viola, jeans chiari e stivali lunghi di pelle marrone chiaro, mi fece un sorriso radioso e cordiale che ricambiai. -Lui è Daniel Huston-. Daniel era un ragazzo sui 16 anni ed era alto quasi quanto Will, aveva dei capelli corti fino alla nuca di un nero ebano, gli occhi erano di un castano chiaro, una bocca normale un po’ carnosa, niente barba e portava un giubbotto jeans scuro con una maglietta bordò, pantaloni grigio scuro e scarpe da ginnastica nere, mi sorrise in modo affascinante e ricambiai con altrettanto fascino provocando una smorfia di disgusto a Will. -Lui è Matthew Lewis-. Matthew era un ragazzo sui 16 anni ed era poco più basso di Will e Daniel, aveva dei capelli lunghi fino alle orecchie di un castano chiaro, gli occhi erano di un blu notte, una bocca normale, una barba appena accennata e portava una giacca sportiva grigio chiaro con una maglietta blu notte, jeans scuri e stivaletti di pelle nera, e mi sorrise in modo radioso e gentile che ricambiai con piacere. -Lei è Thea Lance-. Thea era una ragazza sui 15 anni ed era alta quanto me, aveva dei capelli lunghi fino al seno di un castano chiaro tendente al biondo miele, aveva degli occhi color ghiaccio con sfumature di azzurro cielo, una bocca normale e portava una canottiera elegante verde prato, leggings neri e ballerine bianche, mi rivolse un largo sorriso che ricambiai nello stesso modo. -Lui è Michael O’Brian-. Michael era un ragazzo sui 17 anni ed era alto come Matthew, aveva dei capelli cortissimi di un biondo scuro, aveva degli occhi azzurri limpidi come il mare, una bocca sottile, una barba appena accennata e portava una giacca di pelle nera con una maglia grigio chiaro, jeans chiari e scarpe eleganti marrone chiaro, mi rivolse un sorriso cordiale e ricambiai con tanta cortesia. -Infine lui è Charles O’Brian, il fratello minore di Michael-. Charles era un bambino sugli 11 anni e per la sua età era bassino ma si alzerà sicuramente guadando Michael, aveva dei capelli lunghi fino alle orecchie di color nocciola, aveva degli occhi color cioccolato tendente al nero, una bocca sottile, ovviamente niente barba e portava una felpa rossa con il cappuccio, jeans scuri e scarpe da ginnastica blu scuro, mi fece un sorriso tenerissimo che ricambiai. Dopo pochi secondi di silenzio Optimus continuò –Ragazzi lei è la nostra nuova compagna, Keira Barnes-. Sorrisi e dissi –Piacere di conoscervi, chiamatemi pure Key se volete-. Tutti, tranne la sorella di Will, dissero in coro –Piacere Keira!-. Gli Autobot si misero a ridere e Prime continuò –La situazione di Keira è al quanto delicata in questo momento-. Daisy chiese –In che senso Optimus?-. Lui la guardò –I suoi genitori sono morti per mano dei Demoni sotto ordine dei Decepticon e sua sorella gemella Isabelle è stata rapita, la nostra priorità finito di prelevare gli ultimi due membri è trovare il luogo della sua prigionia e liberarla prima che i Decepticon gli facciano del male-. Matthew chiese –La sorella è come noi?-. Lui annuì –Non saremo completi senza di lei quindi la libereremo-. Dentro di me feci i salti di gioia, non vedevo l’ora di riabbracciare Bells ed ero felice che volessero aiutarla. La voce arrogante, per dire un eufemismo, di Hailey interruppe i miei salti di gioia –Non avevi detto che oltre a lei rimaneva un altro membro?-. Ratchet intervenne –Si, ma i nostri calcoli si sono rivelati errati-. Io chiesi –In che senso?-. Lui mi guardò e rispose –Oltre a un'altra ragazza c’è un ultimo ragazzo da reclutare-. Optimus intervenne –Oltre alla sorella di Keira ovviamente-. Hailey sbuffò e disse –Eravamo a cavallo se la tua sorella sbadata non si faceva catturare, quanto sarà difficile uccidere un Demone se come dici è come noi-. Non ci credo! Questa qui è una stronza di prima categoria! Ma prima che potessi rispondere per le rime William disse –Hailey! Come ti permetti, chiedile scusa-. -E perché mai?-. -E’ una cosa seria diamine Hally e non puoi comportarti così, i suoi genitori sono morti per mano loro e l’hanno fatto perché si sono rifiutati di consegnarle hai Decepticon, dovresti vergognarti-. -Ho detto quello che penso, è un crimine per caso?-. Intervenni un po’ alterata –Non sarà un crimine ma dovresti pensare a quello che dici cocca-. -Cocca a chi? Non fare la dura che non hai ucciso un Demone-. Credo di essere diventata rossa in faccia ma dissi –Per la cronaca ne ho ucciso uno, tu invece?-. -No…-. -Ecco quindi non dire cose che non sai, tuo fratello mi ha salvato la vita da un secondo Demone l’ammetto ma non è arrogante quanto te-. -Senti novellina io…-. La voce profonda di Optimus echeggiò nel magazzino –Smettila subito Hailey-. Lei lo guardò sgranando gli occhi –Cosa? Sgridi me?-. -Si, ti ho spiegato che la situazione di Keira è alquanto delicata Hailey e tu hai infierito-. Sbuffò ma quando riportò i suoi occhi azzurri sui miei nocciola disse –Scusa per il mio comportamento- e detto ciò se ne stette zitta. Ad un certo punto gli Autobot si misero in gruppo in un angoletto e restammo noi nove in gruppo a studiarci a vicenda, tranne Will che ormai conosco, dopo qualche minuto Daniel parlò –Allora Keira tu da dove vieni?-. Io gli sorrisi e risposi –Da San Francisco-. -Ah! Adoro San Francisco, ci sono andato una volta e mi è piaciuta molto-. -Ne sono contenta, tu invece da dove vieni Daniel?-. -Io vengo da Santa Rosa-. -Oh! Siamo vicini, tu Daisy?-. -Io vengo da Las Vegas-. -La capitale del divertimento-. -Già, ma dai Casinò ci stavo lontana e abito più in periferia che in centro-. -Da come dicono è una città pericolosa-. Lei annuì e continuai –Tu Matthew?-. -Io da San Diego-. -Dove si trova il USS Midway Museum, l’ho visitato un estate quando avevo 13 anni ed era bellissimo-. -Io l’ho visito ogni estate e nello stesso giorno-. Ridemmo e poi continuai – Tu Thea?-. -Io vengo da Long Beach-. -Han! Al porto è attraccata la RMS Queen Mary vero?-. -Si proprio così, ci hanno costruito un Hotel e i miei genitori ci hanno passato un anniversario-. -Sarà stato stupendo- mi voltai verso i due fratelli e chiesi –Michael, tu e Charles invece? Da dove venite?-. Michael mi sorrise e rispose –Veniamo da Crescent City-. -Il luogo del museo: Del Norte County Historical Society-. -Si lo conosci?-. -Non l’ho mai visitato però mi scrivo sempre dei musei da visitare sulle coste Californiane-. Charles disse –Credo sei l’unica delle persone che ho conosciuto della tua età a cui piace andare a musei-. Risi –Lo considero un complimento Charles- e lo vidi arrossire beccandosi una spintarella amichevole da parte di Michael, da come vedo ha lo stesso rapporto che io ho con Isabelle e non vedo l’ora di fargliela conoscere. Ad un certo punto gli Autobot ritornarono da noi e Will chiese –Allora capo ora che facciamo e soprattutto chi dobbiamo reclutare?-. Optimus rispose –Ora andiamo a reclutare l’ultima persona in questa città prima di andare nell’ultima città-. Hailey chiese –E poi?-. Ratchet rispose –Pensiamo una cosa alla volta Hailey, si vedrà cosa faremo dopo-. Lei sbuffò e io pensai “Bambina” e scossi la testa prima di domandare –Allora le due persone chi sono?-. Optimus mi guardò e rispose –Il ragazzo si chiama Clinton Rogers e abita a Carson City in Nevada-. Will e Hailey si guardarono e quest’ultima disse –Anche lui?-. Jazz domandò –E’ imparentato con voi?-. Will incrociò le braccia al petto e rispose –Certo Jazz, lui è nostro cugino-. Gli Autobot si guardarono e Ironhide disse –Abbiamo una famiglia al completo-. Hailey gli andò di fianco e con la mano destra gli accarezzò la gamba sinistra dicendo –Hai proprio ragione amico mio, almeno noi abbiamo tutta la famiglia intera- io so che questa ultima frase era indirizzata a me ma per non riscaldare gli animi già tesi dei presenti lasciai correre, non mi accorsi che Will si era avvicinato a me e sottovoce mi disse –Porta pazienza, poi ne parliamo-. Lo guardai sorridendo e dissi anche io sottovoce –Non preoccuparti- e anche lui mi sorrise. Vedendo che nessuno accennava a continuare chiesi –Optimus? Quell’altra persona chi è?-. Lui mi guardò e rispose –La ragazza che è a San Francisco si chiama Arienne Burton-. A quel nome mi pietrificai e l’unico pensiero che avevo era “Non anche lei”, Optimus forse accorgendosi del mio stato chiese –Keira stai bene?-. Lo guardai annuendo e lui continuò –Non sembra-. -Sto bene solo…la conosco-. Ratchet chiese –La conosci?-. Lo guardai –Si, Arienne è la mia migliore amica e frequentiamo il liceo insieme, ci conosciamo fin da quando eravamo bambine…Mio Dio! Anche lei, non me ne ero mai accorta anche se avevo un sospetto-. Ironhide disse –Se lo sapevi perché non glielo hai mai chiesto?-. Optimus esclamò –Ironhide!-. Lui lo guardò –Che c’è?-. -Cerca di comportarti come si deve, se fino a ieri nemmeno Keira lo sapeva come poteva pensare che la sua amica lo fosse-. Lui restò zitto come se dovesse pensare e poi disse –Hai ragione, scusa Keira-. Gli sorrisi –Non preoccuparti Ironhide-. Optimus si inginocchiò davanti a me e poi chiese –Sai per caso dove abita a San Francisco? Cosi almeno non ci perdiamo-. Gli sorrisi e risposi –Certo che lo so, ci va…ci andavo tre volte alla settimana-. -Bene, ha genitori?-. -Si un padre-. -La madre-. -E’ morta quando aveva cinque anni-. -Suo padre lavora?-. -Era nella polizia prima che sua moglie morì, ora è sempre a casa perché nessuno vuole prenderlo a lavorare perché si ubriaca, perché tutte queste domande?-. -I genitori degli altri erano a lavoro o dormivano ma ora dovremmo andarci cauti e portarla con noi in un altro modo-. -Bè i genitori di Will e Hailey non erano in casa quando Bee gli ha salvati da Frenzy e portati via?-. -E’ vero ma erano rimasti in casa e non so se il padre della tua amica farà altrettanto-. -Dorme fino a tardi quindi se ci sbrighiamo troveremo Arienne pronta per andare a scuola-. -Se così fosse saremo fortunati, penseremo alla questione strada facendo-. -Concordo-. Matthew intervenne –Quando partiamo Optimus?-. -Immediatamente-. Daisy chiese –Allora come procediamo?-. -Preleviamo Arienne e poi andremo a Carson City e quando anche il cugino di Will e Hailey sarà prelevato decideremo come procedere con la sorella di Keira-. Will disse –Mi pare un ottimo piano-. Optimus disse –Bene, allora divideremo i ragazzi per non destare sospetti-. Jazz chiese –E come?-. -Allora Bumblebee tu prendi con te Keira e Will, Jazz tu invece prenderai Daisy, Daniel e Thea, Ironhide invece tu prenderai Hailey e Matthew ed infine tu Ratchet prenderai Michael e Charles-. Tutti annuimmo e Optimus continuò –Prendete quello che vi serve prima di partire perché poi non ritorniamo qui, fate in fretta-. Gli altri ragazzi si sparpagliarono e mi venne in mente che avevo lasciato la mia borsa a tracolla di la vicino al materasso quindi mi avviai per recuperarlo, recuperato mi accorsi che Will mi aveva seguito e quando mi girai mancò poco che tirassi un urlo e dissi –Will! Porca miseria non venirmi da dietro di soppiatto-. -Scusa Key non volevo-. -Lo so- lo scrutai e continuai –Volevi qualcosa?-. -In effetti si-. -E cosa?-. -Scusarmi per il comportamento di mia sorella-. -Non devi preoccuparti Will, non è la prima volta che ho a che fare con quelli come lei e poi ci siamo appena conosciute, cambierà idea su di me e non so che idee si sia fatta su di me-. -Non so a che passa in quella testa bacata di mia sorella, in qualsiasi caso non doveva trattarti così e appena saremo tranquilli gli parlerò-. -Will non…-. -Si invece, prima di tutto questo avevo pochi amici perché appena vedevano il caratteraccio di mia sorella mi abbandonavano senza provare a fare amicizia e sono stufo di questa cosa-. -Isabelle non si è mai comportata così-. -Allora beata te-. Il silenzio era calato tra noi quando dissi –Perché non mi hai detto che avevi una sorella?-. -Perché l’avresti scoperto comunque e poi più che altro per il suo carattere ma forse avrei dovuto metterti al corrente così non avresti dovuto subire questo trattamento da parte sua, io so perché fa così-. -E perché?-. -E’ gelosa-. -Gelosa? Di me?-. Lui annuì e disse –Già con i maschi li tiene a distanza ma fa delle eccezioni ma tu che sei una femmina poi, ha visto che andiamo d’accordo e pensa che l’abbandono-. -Come può pensarlo, non mi sognerei mai di allontanarti da lei-. -Lo so ma lei come ho detto ha una testa bacata, cercherò di farglielo capire-. Ad un certo punto sentimmo la voce di Michael gridare –Ragazzi! Dove siete andati cavolo, dobbiamo andare-. Will sospirò e gridò a loro volta –Arriviamo Mike!- mi guardò ridendo e insieme ritornammo dagli altri. Arrivati vedemmo tutti gli Autobot trasformati: Optimus era un Autoarticolato Peterbilt del 1992 di un blu notte con delle fiamme rosso acceso; Jazz era una Pontiac Solstice del 2007 di un grigio chiaro metallizzato; Ironhide era una GMC Topkick del 2007 di un nero metallizzato ed infine Ratchet era un'ambulanza di ricerca e salvataggio Hummer H2 del 2007 di un verde prato con dei segni rossi sulle fiancate oltre ad altri segni, quando fini di guardarli vidi che Bee aveva aperto la portiera ed io e Will ci salimmo senza indugio e negli stessi posti del giorno prima, quando fummo tutti pronti la voce profonda di Optimus echeggiò nelle radio –Autobot! In marcia!- e dette queste parole partimmo. Ormai eravamo vicini a San Francisco e ci eravamo lasciati alle spalle il magazzino malandato ormai da ore, Bumblebee era in testa alla carovana e dietro di noi c’era Optimus, Jazz, Ratchet ed infine Ironhide e ci furono conversazioni tra noi attraverso le radio ma ad un certo punto finì di ascoltare e precisamente quando intravidi la mia città in lontananza e la mia mente viaggiava tra le immagini terrificanti che erano ritornate a perseguitarmi e ora non avevo proprio voglia di ritornare a San Francisco ma dovevo salvare Arienne, l’unica persona che mi è rimasta. Guardavo fuori dal finestrino il mare limpido che bagnava la California quando la voce di Will interruppe i miei tristi pensieri –Tutto bene Key?-. Lo guardai e dissi –Si si-. -Non si direbbe dalla tua faccia-. -E’ solo che ritorniamo a San Francisco, mi passerà-. -E perché…Oh!-. Gli feci un sorriso tirato e lui continuò –Non ci avevo pensato Keira-. -Non preoccuparti Will è solo una cosa passeggera e poi devo salvare Arienne-. -E lo faremo- ricalò il silenzio per un attimo prima che continuasse –Prima che gli altri intervenissero mi stavi dicendo che hai avuto un altro sogno-. Lo guardai –Si, questa volta cerano altri otto ragazzi ma ne mancavano altri due-. -Altri otto?-. -Si-. -E come si chiamavano?-. -Miranda Johnson, Alec Huston, Erik Lewis, Evelyn Lance, Helena Rogers, Clarissa Burton, Christopher O’Brian e Jonathan O’Brian-. -I cognomi dei ragazzi-. -Già, non so spiegarmi questa cosa-. -Hai parlato ad Optimus di questa cosa?-. -No, non ne ho avuto il tempo ma appena staremo un po’ tranquilli glielo chiederò-. -Ora sono veramente curioso anche io, è come giocare al gioco dell’Enigmistica-. A queste parole risi, solo lui sarebbe riuscito a farmi ritornare il buonumore, per cambiare discorso chiesi –Solo Bee è un guardiano?-. Will mi guardò e chiese –In che senso?-. -Nel senso se solo lui ha la carica di guardiano e protegge tutti e nove-. -No, Bumblebee è il guardiano solo di noi due-. -E gli altri?-. -Be’ Jazz è il guardiano di Daisy, Daniel e Thea; Ironhide è il guardiano di Hailey e Matthew e Ratchet invece è il guardiano di Michael e Charles-. -E Optimus invece?-. -Lui non è il guardiano di nessuno-. -No?-. Lui scosse la testa –Lui è il leader, non è detto che non può diventare guardiano di nessuno ma finora non lo è-. -Han! Pensavo che lo fosse-. -Non può preoccuparsi di uno di noi e anche comandare una squadra-. -La cosa è logica- in quel momento finalmente entrammo in città e Bumblebee attraverso la radio chiese –Allora…Keira…dove vado?-. Io risposi –Arienne per nostra fortuna abita da queste parti fuori città quindi non ci inoltreremo-. Will chiese –Perché abita così distante dal centro?-. -Dopo la morte di sua madre si trasferirono qui per volere di suo padre, dove abitavano c’erano troppi ricordi di lei e il padre non poteva accettarlo-. -Povera ragazza-. Annuì e dissi –Bee gira a sinistra, poi di nuovo a sinistra ed infine gira a destra-. Si sentì una risata metallica e Bee disse –Meglio di…un…navigatore-. Anche io risi e dissi –E costo poco-. Arrivati a nella via scorsi la casa in lontananza quindi dissi –Bee di agli altri di parcheggiare in quel parcheggio di quel supermercato, oggi è chiuso a quanto pare e non darete sospetti-. -D’accordo- si sentì delle interferenze e poi Bee e gli altri parcheggiarono dove avevo detto e sistemati chiusero i motori, ad un certo punto la radio gracchiò leggermente e poi la voce di Optimus si diffuse nell’abitacolo –Dove di trova la casa Keira?-. -Vedi quella con un rosso sbiadito con delle crepe sul muro?-. -Si-. -E’ quella-. La voce di Ratchet intervenne –E’ molto silenzioso qui-. Ironhide disse –Già e non mi piace-. Jazz aggiunse –Un buon motivo per andarci cauti-. Will disse –Optimus sospetti un imboscata dei Decepticon?-. Io aggiunsi –O dei Demoni-. Prime disse –Non posso escluderlo-. Jazz disse –Ho una domanda Prime-. -E quale?-. -Come facciamo a prelevare la ragazza senza farci vedere?-. Ironhide con un tono burbero disse –Ci mancava anche questa ora-. Tra noi calò il silenzio quando dissi –Un idea ce l’avrei-. Optimus chiese –E quale?-. -Potrei andarci io e porterei Arienne qui senza che vi trasformiate-. Will esclamò –Cosa? Non se ne parla-. Io lo guardai –Non è che abbiamo molta scelta Will, loro non possono trasformarsi qui ed io non lascio Arienne in pasto hai Decepticon e hai Demoni, hanno già preso mia sorella e non ho potuto fare niente ma ora si-. -Ma…-. La voce di Optimus interruppe la discussione –Per quanto desto l’idea di esporla al pericolo così è l’unica scelta per prelevare la ragazza-. Will disse –Potrebbe morire Cristo Optimus! Se come dici pensi che ci sia un imboscata gliela consegniamo in un piatto d’argento-. -Lo so ma non vedo altre soluzioni-. Gli posai la mano sinistra sul suo braccio e quando mi guardò dissi sorridendo –E’ una mia scelta Will e non mi accadrà niente-. -Come puoi esserne sicura Key?-. -Perché ho fede-. Lui mi sorrise e disse –Okey avrò fede ma verrò con te-. -Non…-. -Dovrò aver fede ma per sicurezza vengo con te e ti guardo le spalle-. -E chi guarderà le tue?-. Alla radio intervenne la voce di Daisy –Io e Matt guarderemo le sue-. Guardai la radio come se guardassi loro –Daisy così vi mettete in pericolo-. -Lo so ma veniamo con te, non ti abbandoniamo-. Guardai la radio per altri due secondi e poi guardai Will, scossi la testa e dissi –E va bene andiamo-. Prima che scendessi dall’auto Optimus disse –Stai attenta Keira e anche tu William-. Io dissi –Lo farò- dopo di che anche Bee disse –State attenti…ragazzi-. Questa volta fu Will a rispondere –Contaci amico mio- dopo di che scendemmo dall’auto e quando anche Daisy e Matthew furono al nostro fianco ci avviammo cauti ma decisi verso la casa. Già da lontano vidi qualcosa che non andava, la porta era aperta e piena di graffi e solo quando salì i gradini vidi che erano gli stessi graffi che c’erano sulla mia porta di casa, il terrore mi assalì “No no, fa che non sia successo di nuovo”, la mano di Will che si era posata sulla mia spalla destra mi riportò alla realtà e dissi –Sono gli identici graffi di casa mia-. Daisy chiese –Ne sei sicura Keira?-. -Si, non potrei mai scordarmeli-. Matthew disse –Sappiamo tutti cosa significa-. Will esclamò –Demoni!-. In quel momento le avvisaglie dell’arrivo dei miei poteri si fecero sentire e vidi che anche per gli altri doveva essere lo stesso e chiesi –Solo per sapere che poteri avete voi due ragazzi?-. Daisy rispose –Io sono molto agile e posso diventare invisibile-. Sgranai gli occhi –Invisibile? Sul serio?-. -Si-. -Che ficata!-. -Lo so- se non fossimo in questa situazione avrei riso ma continuai –Tu Matt?-. -Io posso vedere cose che magari agli altri sfugge e posso vedere oltre alle basi solide-. -Una ficata anche questa-. -Puoi dirlo forte, certe volte vedo le donne nude- a queste parole Daisy gli diede una sonora sberla sul braccio e lui chiese –Che c’è?-. -Come che c’è! Se non lo capisci sei stupido-. Will intervenne –Basta ragazzi! Questa situazione è complicata e non ci serve che voi due litighiate-. Daisy disse –Hai ragione, cosa facciamo? Se i nostri poteri si sono attivati vuol dire che i Demoni sono nelle vicinanze-. Io dissi con un coraggio che non sapevo di possedere –Per ora pensiamo ad entrare e se vediamo uno di quegli esseri schifosi lo uccidiamo-. Will disse ridendo –Mi piace come ragioni-. Daisy aggiunse –Cosa aspettiamo? Prima entriamo meglio è- e detto questo entrammo cauti nella casa. Dentro era tutto sottosopra: mobili distrutti o danneggiati da artigli, le pareti giallo opaco erano graffiati quasi da cima a fondo, i quadri con le foto erano a terra con i vetri rotti e le foto rovinate, i dipinti su tela erano squarciati e dei pezzi di tela colorata erano sparsi sul pavimento vicino ad altri detriti e questo era solo il corridoio e l’entrata e quando arrivammo in cucina vedemmo la devastazione anche li: il tavolo era messo sotto sopra e sparsi sul pavimento c’erano tanti frammenti di ceramica bianca o ricamata con motivi blu scuro e dovevo dedurre che erano piatti e vasi, del cibo era sparso su tutto il pavimento: pezzi di pane, uova e bacon, il resto della cucina era più o meno intatta e la voce di Matt mi riportò alla realtà –Si vede che sono passati i Demoni, ma la domanda è se sono ancora qui e se la tua amica è ancora in casa-. Lo guardai e dissi –Giusta domanda, meglio stare pronti per ogni evenienza-. Daisy chiese –Come facciamo a capire se Arienne è ancora a casa?-. Will disse –Di certo non possiamo chiamarla a squarcia gola con il rischio di chiamare anche i Demoni al seguito-. Nessuno parlò ma ad un certo punto mi venne un idea e disse –Matthew riusciresti a guardare attraverso i muri e trovarla?-. -Si dovrei riuscirci-. -Provaci per favore-. -Okey- dette queste parole chiuse gli occhi ed espirò e quando li riaprì vidi che le sue iridi erano azzurro acceso e dissi sorpresa –Stai bene Matt?-. -Si perché?-. -Hai le iridi azzurro acceso-. -Han! È normale Keira non preoccuparti-. -D’accordo- sospirai e chiesi –Vedi qualcosa?-. -Sto guardando il secondo piano a…- fu interrotto da Daisy che gridò –Attento!- feci appena in tempo a girarmi che vidi Arienne cercare di colpire Matt con un bastone di ferro e quando Matt si girò lo schivò di un pelo ed esclamò –Porca Miseria!¬-. Arienne gridò –Fuori da casa mia! Fuori da casa mia!-. Prima che tentasse di nuovo a colpire Matt mi frapposi tra loro e dissi –Ary Ferma!-. Riuscì ad afferrare il bastone di ferro appena in tempo prima che mi arrivasse in testa e vidi che Arienne mi guardava con gli occhi sgranati e sudava dalle tempie e mormorò –Keira…Keira! Sei proprio tu?-. -Si Arienne sono io- lei abbassò il bastone e lo mise a parallelo con la gamba destra mentre io guardai i miei amici che si erano messi in posizione da combattimento e dissi –Ragazzi calma, ora è tutto apposto-. Quando riportai l’attenzione su Arienne la vidi che guardava gli altri con aria diffidente e interrogativa e infatti chiese –Chi sono loro Key?-. -Loro sono William Rogers, Matthew Lewis e Daisy Johnson, sono dei miei nuovi amici-. La vidi tranquillizzarsi e dissi –Oh! Va bene- poi guardò Matt e continuò –Scusa che cercavo di colpirti-. Matt gli sorrise e alzando la mano destra disse –Non preoccuparti, ho i riflessi pronti-. Ad un certo punto intervenni –Ary stai bene?-. -Io? S…Si sto bene, almeno credo ma papà è stato ferito-. Will chiese –E’ grave?-. -E’ stato ferito alla spalla destra cercando di proteggermi e ha perso i sensi, è di sopra nella mia stanza-. Io guardai Will e dissi –Sarebbe meglio che chiamassimo l’ambulanza-. Lui mi guardò e disse –Buona idea- prese il telefono e andò in corridoio così rimanemmo solo noi quattro e vidi che Ary era vestita con il giubbotto Jeans scuro, maglia gialla, gonna a balze bianca e stivaletti di pelle nera. Dopo averla guardata per accertarmi ancora una volta delle sue condizioni chiesi –Arienne cosa è successo?-. Lei mi guardò e rispose –E’ successo tutto così in fretta Key, ero in camera mia per prepararmi ad andare a scuola quando qualcosa sfondò la porta-. Io chiesi –Come era fatta questa cosa?-. -Era una specie di cane gigante con dei spini sulla schiena curva e poi aveva delle lunghe zanne e artigli affilati sulle zampe-. A questa descrizione guardai Matt e Daisy e quest’ultima esclamò –Demoni!-. Ary disse –Demoni? Cosa?-. Gli misi le mani sulle spalle per tranquillizzarla e dissi –Ary devi continuare a spiegarci cosa è successo quando quella cosa è entrata nella tua stanza sfondando la porta-. -Appena la vidi gridai e papà entrò in camera e quando vide quella cosa provò a colpirlo con la pistola che tiene in camera sua ma quell’essere lo attaccò prima che potesse farlo e con la cosa lo colpì alla spalla facendolo svenire- -E poi? Il Demone cosa fece?-. -Cercò di colpire me ma ad un certo punto il mio bracciale con un cristallo azzurro si accese e fu percorsa da una strana energia, non ci crederai ma dalle mani mi uscivano palle di acqua e l’acqua nelle tubature vennero da me e quando quel coso cercò di attaccarmi gliela scagliai contro uccidendolo-. Matt chiese –Era da solo?-. -Si, ma prima di morire aveva fatto una specie di ululato-. Daisy disse –Ha chiamato rinforzi quel bastardo-. Io la guardai e chiesi –I rinforzi?-. -Si quei cosi chiamano i rinforzi attraverso un ululato mostruoso-. Guardai Arienne e chiesi –Quando è successo questa cosa?-. -Pochi minuti prima che entraste-. Matt disse –Allora non abbiamo molto tempo-. Mi misi a riflettere: Arienne era come me, sapeva controllare l’acqua, i Demoni stanno cercando di ucciderla, suo padre è ferito e a quanto pare possiede sia il cristallo che la voglia quindi la cosa che ha nel collo è la voglia che abbiamo tutti noi, dovevo portarla via e alla svelta prima che la uccidano, la voce della mia amica mi portò alla realtà –Keira?-. La guardai e risposi –Si?-. -Che sta succedendo qui? Non…Non capisco niente-. Mi scambiai un’ occhiata con Daisy e Matt e quando loro annuirono dissi –Ary la cosa è al quanto complicata-. -Lo so ma…cavolo quei bastardi volevano uccidermi e hanno ferito mio padre, cerca almeno di spiegarmi cosa succede-. Sospirai e dissi –Come avrai capito da Daisy quelli sono Demoni- sospirai ancora e continuai –Lo so che è difficile da credere-. -Infatti è difficile per me crederci Key-. -E’ la pura verità Ary, ti ho mai mentito?-. Lei scosse la testa e io continuai –Bene allora abbi fiducia delle mie parole-. -Ma cosa vogliono questi Demoni da me?-. -Ucciderti-. -C…Cosa? Uccidermi?-. -Si Ary, tutti noi-. -Noi? Tutti gli umani?-. -Forse ma intendevo noi ragazzi-. -Ragazzi?-. Mi passai una mano tra i capelli e dopo continuai –Senti questi Demoni danno la caccia a quelli come te e noi-. -Per quello che ho fatto con l’acqua?-. Annuì –Si, siamo speciali e siamo gli unici che possiamo fermarli e per questo vogliono ucciderci-. -Anche tu?-. -Si sono come te Arienne e anche Will, Matt e Daisy-. -Controllate l’acqua?-. -No ogni uno di noi ha un potere diverso-. -E tu che poteri hai?-. -Io controllo i fulmini e sono abile nel corpo a corpo, Will è forte e controlla i fenomeni atmosferici, Matt percepisce qualcosa che ad altri sfugge e vedere oltre i muri e Daisy è agile e può diventare invisibile-. -Siamo solo noi cinque?-. -No-. Lei guardò il pavimento e disse –Sono anormale-. Gli misi la mano destra sulla sua spalla destra e dissi –No Ary non lo sei e nessuno di noi lo è, siamo speciali-. Lei mi sorrise e disse –Allora questi Demoni vogliono uccidermi, hanno tentato di uccidere anche te?-. Questa volta fui io ad abbassare gli occhi e dopo un po’ di silenzio dissi –Si hanno tentato di uccidermi ma Will mi ha salvato ma hanno rapito Isabelle e…ucciso i nostri genitori-. -Cosa?-. -Si gli hanno ammazzati come fossero degli animali e io non ho potuto far niente per loro-. Sentì le braccia di Arienne avvolgermi in un abbraccio di consolazione che ricambiai anche io, le lacrime stavano per riaffiorare ma riuscì a trattenerle e Arienne disse –Mi dispiace tanto Keira, se vuoi parlare con qualcuno io ci sono okay?-. Annuì e dopo averla stratta in un altro abbraccio dissi –Grazie Ary-. Quando sciolsi l’abbraccio la vidi che mi sorrideva e chiese –Isabelle è stata rapita?-. -Si, quei bastardi l’hanno presa-. -Sono stati i Demoni?-. -No-. -No? Allora chi?-. Stavo per rispondere quando fui interrotta da Daisy –Keira non credo che dovresti dirglielo ancora-. La guardai e dissi –No? Secondo te quando è il momento?-. -Dovrebbero dirglielo loro-. Ary intervenne –Loro?-. Sospirai e dissi –Daisy lei si merita una spiegazione e io non voglio negargliela-. -Ma…-. Questa volta fu Matt a interromperla –Keira ha ragione-. Daisy lo guardò e disse –Cosa Matt? Stai dalla sua parte?-. -Daisy non fare la melodrammatica, ormai Arienne ci è dentro e si merita delle spiegazioni per quello che sta accadendo e poi lo scoprirebbe lo stesso-. -Lo sai che Optimus vuole…- ad un certo punto si bloccò si mise le mani sulla bocca, si deve essere accorta che ha rivelato qualcosa di troppo e infatti Matt si mise a ridere e disse -Ti sei fregata da sola bella mia-. Arienne infatti chiese –Optimus? Chi è?-. Sospirai e dissi –Tanto lo scopriresti-. -Scoprire cosa?-. -Quelli che hanno rapito Isabelle si chiamano Decepticon-. -Decepticon? Cosa sono?-. -S…Sono dei robot giganti intelligenti provenienti da un altro mondo Ary-. -Alieni?-. Annuì e lei continuò –Sono cattivi?-. -Si ma non solo gli unici-. -Come non sono gli unici?-. -Oltre a loro sono arrivati sulla Terra anche altri robot di un'altra fazione chiamata Autobot, loro vogliono proteggerci da loro-. -E cosa vogliono questi Decepticon da noi?-. -Ucciderci-. -Anche loro?-. -Si-. -Allora Isabelle è morta?-. -Spero di no Ary ma la libereremo-. Lei si passò una mano sulla faccia e poi disse –Fammi riassumere la situazione: allora io sono una specie di supereroina dei fumetti, questi Demoni vogliono uccidermi per impedire la loro distruzione, ci sono alieni robot giganti che sono qui sulla Terra e sono divisi in due fazioni: i Decepticon vogliono uccidermi anche loro mentre gli Autobot ci vogliono proteggere, mi sono persa qualcosa?-. -No-. -Ma questi Autobot perché ci vogliono proteggere?-. -Hanno detto che siamo speciali e che siamo la loro unica speranza-. -Per cosa?-. -Non c’è l’hanno detto ancora-. -Bene-. Ad un certo punto Will entrò nella stanza in gran carriera mettendosi il cellulare nella tasca dei pantaloni e disse –Problemi in arrivo-. Io allarmata dalla notizia chiesi –Hai chiamato l’ambulanza per il padre di Arienne?-. -Si e dovrebbero arrivare a momenti, quindi è meglio non trovarsi qui quando arriveranno-. Comprendevo il motivo anche se non volevo lasciare da solo il padre di Ary prima che mi fossi assicurata del suo stato ma sapevo che dopo avrebbero fatto domande su domande sel accaduto e noi non avevamo tempo per questo quindi annuì e chiesi –Qual è il problema in arrivo Will?-. -Finché parlavo al telefono ho guardato fuori per vedere se era tutto apposto…-. Matt lo interruppe –E lo era?-. -No merda!-. Daisy chiese –Cosa c’è ora?-. -C’è Daisy che qui fuori si aggirano i Damoni ecco cosa-. Io chiesi –Ne sei sicuro?-. -Si Key, ad un certo punto ho visto passare velocemente tre Demoni e stavano guardando dove entrare-. Matt esclamò passandosi le mani tra i capelli –Siamo veramente nella merda più totale-. Io cercando di mantenere la calma chiesi –Hai avvertito gli altri?-. Lui annuì –Hanno detto che fanno il giro e vengono qui davanti quindi sbrighiamoci, fra poco qui saremo sommersi di Demoni-. Matt e Daisy si avviarono alla porta e io e Will li stavamo per seguire ma vidi che la mia amica era ancora impalata li dove era sempre stata e non dava segni di muoversi quindi ritornai da lei e prendendogli la mano destra dissi –Che hai Ary? Dobbiamo andare-. -Io non posso venire-. -E perché mai?-. -Non posso abbandonare mio padre-. Sospirai e dissi –Tuo padre starà bene, fra poco l’ambulanza sarà qui-. -Key non…non posso-. Sentì gli altri sbuffare quindi gli misi le mani nelle spalle e dissi –Arienne so che hai paura per tuo padre e per ciò che è accaduto ma non è stando qui che le cose migliorano, anzi peggioreranno- lei alzò gli occhi su di me quindi continuai –Se resti qui tuo padre è in serio pericolo-. -Cosa?-. -Cercavano te Ary e se rimani qui la situazione per tuo padre peggiorerà-. -S e vengo con voi lo lasceranno in pace?-. -Si, cercano te non lui-. Sospirò e poi disse –Va bene vengo con voi, posso prendere una borsa per prendere delle cose?-. Guardai Will che capendo la domanda mi annuì quindi risposi –Certo ma fa presto-. Lei mi abbracciò di slancio e disse –Arrivo subito- e la vedemmo che correva su per le scale correndo e sorrisi conoscendo la sua goffaggine selle scale, poi andai da Will e chiesi –La situazione del signor Burton è grave?-. -No se l’ambulanza arriva subito, perde sangue ma non mi pare un emorragia-. -Potrebbe diventarlo?-. -Ad occhio no ma non sono un medico, comunque bel lavoro con Arienne-. -Grazie ma vorrei non essere stata così dura con lei-. -Lo so ma era l’unico modo per smuoverla, più perdiamo tempo qui meno tempo avremmo per liberare Isabelle-. -Quello che ho pensato anche io-. Ad un certo punto Arienne tornò da noi con una borsa media di pelle marrone a tracolla e disse –Sono pronta-. Will disse –Bene andiamo…-. Ad un certo punto dal piano di sopra si sentirono dei rumori poco amichevoli e sapevo a chi appartenevano infatti dissi sottovoce –Will sono entrati-. Lui mi guardò e disse –Lo so…non ora cavolo-. Matt venne verso di noi stando attento a non fare rumore –Dove diamine sono finiti gli altri?-. Will stava per rispondere quando da fuori sentimmo un clacson suonare due e tre volte e Will disse –Diamine Bee!- infatti i rumori di sopra si stavano spostando quindi gridai -Scappiamo!-. Tutti e cinque corremmo verso la porta per andare dagli altri ma due Demoni si pararono davanti a noi con le zanne in piena vista e la cosa che si muoveva minacciosa e gridammo spaventati ed Ary esclamò –Ancora loro!-. Daisy disse –Sono come i scarafaggi-. Matt aggiunse –E lo sono per giunta-. I Demoni volevano spingerci di nuovo nella stanza e uno di loro disse –Eravamo qui per una e invece ce ne sono per altri quattro-. Il secondo disse –Una fortuna per noi, Lord Megatron ne sarà felice-. Il primo disse –Ricordati però che non dobbiamo ucciderli-. Dentro di me sentì la forza dei miei poteri scorrere come un fiume in piena pronta a uscire dai margini in cui e relegata e infatti dalle mie mani si formarono i fulmini che ho imparato a conoscere e con un ghigno dissi –Voi non potrete uccidermi ma io posso e il bello è che non sapete che siete già morti- detto questo finché erano ancora distratti dalle mie parole puntai i palmi verso di loro e li colpì con i fulmini e restai così finché non divennero polvere che si disperse nel pavimento pieno di detriti, solo quando mi calmai i fulmini sparirono ma la forza rimane nel mio corpo quindi il terzo Demone era ancora in casa. Mi girai verso i miei compagni e li vidi che mi guardavano con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta e risi a vederli così e a un certo punto Will ripresosi dal suo sbigottimento disse –Porca miseria Keira! Sei una forza della natura-. Io arrossì e dissi –Dai non esagerare Will-. -Invece si cavolo, in cinque qua dentro e solo tu hai agito-. -E’ stato solo istinto-. -Bè hai mandato quei Demoni dove è giusto che stiano- poi guardò gli altri e disse –Vi avevo detto che era speciale-. Matt disse –L’abbiamo visto ma ora muoviamoci, c’è ancora un Demone qui-. Will esclamò –Giusto!- detto questo ci fiondammo fuori dalla casa. Arrivati fuori vidi che Bumblebee, Jazz e Ironhide avevano la portiera aperta e Ratchet era in prima fila ma non vidi Optimus, fui riportata alla realtà da Arienne che era al mio fianco –Sono loro gli Autobot?-. -Si-. Ad un certo punto dalla casa sentimmo un ululato mostruoso e Matt disse –Quel babbuino sta chiamando rinforzi-. Will disse –Bè noi ce ne stiamo andando, dai ragazzi salite- Daisy salì in fretta su Jazz, Matt su Ironhide e noi stavamo per salire su Bee quando Ary gridò –Eccolò!-. Mi voltai e lo vidi che stava venendo da noi correndo come una furia quiandi spinsi Arienne verso Will e gli gridai –William tu e Ary salite su Bumblebee!-. Will mi guardò sgranando gli occhi e disse –Cosa? Keira che vuoi fare?-. -Ucciderlo ecco che voglio fare-. -Non ti lascio-. -Invece si! Porta Arienne al sicuro arrivo subito-. Restò li a guardarmi tentennante ancora pochi secondi e poi prese Ary per mano e la portò verso Bee mentre io già pronta con i fulmini mi girai pronta ad affrontarlo ma quando il Demone stava per saltarmi addosso fu sbalzato e preso sotto da Optimus che aprì la portiera e disse –Keira sali!- io ovviamente non me lo feci ripetere, salì e quando mi misi apposto sul sedile del guidatore chiusi la portiera e tutti quanti partimmo per andare lontano da quella casa. Avevamo appena svoltato l’angolo quando un’ambulanza e un’auto della polizia andavano verso la casa e io potei rilassarmi e sprofondare sul sedile sospirando, la radio ad un certo punto ebbe delle interferenze e poi la voce di Will irruppe nel abitacolo –Keira sei li?-. Un po’ sfinita risposi –Si sono qui-. -Stai bene?-. -Si tutto bene-. -Grazie a Dio! Che cavolo ti è saltato in mente è?-. -Di salvarvi la vita ecco cosa volevo fare Will-. -Potevi morire-. -Lo so e so anche che ti preoccupi ma sto bene-. Lo sentì sospirare e poi disse –Non ho mai conosciuto una persona tanto testarda come te ma anche determinata- l’ultima parola la disse con una nota d’orgoglio e dissi sorridendo –Grazie Will-. Ad un certo punto la voce di Ary interruppe Will –Keira! Per fortuna stai bene, mi hai fatto prendere uno spavento-. -Lo so e mi dispiace per questo ma ho già perso i miei genitori e non volevo che ti accadesse qualcosa-. -Grazie Keira per essere venuta a salvarmi-. -Di niente, cosa servono gli amici se non per guardarsi le spalle a vicenda-. -Ora è meglio che riposi Key-. -Farò una dormitina- detto questo la radio rifece un interferenza e nell’abitacolo ricalò il silenzio che fu rotto dalla voce di Optimus –Sono contento che stai bene Keira-. -Grazie Optimus-. -William avrà detto che sei testarda e determinata ma io dico che sei stata coraggiosa, un coraggio che ammiro Keira-. -Oggi sono sommersa di complimenti vedo-. -Te li meriti- ci fu una pausa e continuò –Ora riposa-. -Dove andiamo quindi?-. -In Nevada-. -Meglio allontanarci a qui-. Detto questo mi accoccolai sul sedile e fu presa da una tale stanchezza che chiusi gli occhi senza che potessi fermarli. Un altro passo in avanti per salvare Isabelle.

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Capitolo 7
*** Nevada ***


“Le cose davanti alla villa non stavano andando molto bene perché tra noi erano nati discussioni e litigi, tutti nati da Helena che a quanto pare non gli vado a genio e le acque si sono calmato da poco da mio padre e dal signor Rogers che è mortificato dal comportamento di sua figlia e il silenzio era calato su di noi come un telo di seta posato su delle cose fragili come i nostri sentimenti. Ero seduta sul muretto da sola con il gomito posato su i palmi delle mani pensando a tutta questa situazione quando una voce dolce mi riportò alla realtà – Hey-. Alzai la testa e incontrai gli occhi azzurro oceano del ragazzo che aveva messo in subbuglio i miei sentimenti e sorrisi –Hey Caine-. Dopo avermi sorriso si sedette vicino a me e posò delicatamente la sua mano sinistra sulla mia mano destra provocandomi uno strano brivido sulla schiena e disse –Seline perché sei qui tutta sola? Qualcosa ti tuba?-. -No, sono solo stanca di aspettare le altre due persone-. -Vedrai che arriveranno-. -Lo spero-. -Per caso pensi ancora alla litigata con Helena?-. -Cosa? No stai tranquillo-. -Guarda che non ti devi vergognare, mia sorella è al quanto squilibrata per me-. Non riuscì a trattenermi e scoppiai a ridere e si unì anche lui che disse –Devi scusarla Seline, ha un carattere al quanto difficile da gestire e si comporta come un maschiaccio cosa che a mio padre non va giù-. -Immagino-. -Comunque sappi che sto dalla tua parte anche se la persona che ha scatenato il litigio è mia sorella-. Gli sorrisi e dissi –Grazie Caine-. -Di niente- sorrise e continuò –Devo dire che anche tua sorella è al quanto agguerrita-. -Bè su questo devo darti ragione, nessuno riesce a pestare i piedi ad Ember e specialmente se viene preso di mira un membro della famiglia-. -Helena ed Emeber dovrebbero andare d’accordo allora ma come ho visto prima si odiano a morte-. Ad un certo punto sentì un nitrito diffondersi nell’aria così mi girai verso la strada e vidi altre due carrozze accostare sul marciapiede quindi dissi –Alleluia-. Caine rise e disse –La parola giusta in questo momento-. Detto questo scendemmo dal muretto e andammo vicino agli altri che si erano raggruppati in centro e quando riportai l’attenzione sulle due carrozze appena arrivate vidi scendere due ragazzi e un adulto che appena ci individuarono vennero verso di noi spediti e quando arrivarono da noi papà e il signor Rogers strinsero la mano all’adulto per poi voltarsi verso di noi e il signor Rogers mettendo la mano destra sulla spalla dell’uomo disse –Ragazzi lasciate che vi presenti mio fratello: Nathan Rogers-. Nathan Rogers era un uomo sui 53 anni ed era alto come suo fratello, aveva dei capelli corti di un color biondo scuro con delle striature di grigio, gli occhi erano azzurro mare, la bocca era sottile e aveva dei baffi spessi anch’essi striati di grigio, portava una giacca grigio scuro, un panciotto nero, pantaloni grigio topo e dei stivali neri e guardandoci uno a uno ci sorrise e dovevo dire che aveva un bel sorriso. Il signor Rogers continuò –Lui è mio nipote: Jared Rogers-. Jared doveva avere sui 17 anni ed era alto quanto suo cugino Caine, aveva dei capelli lunghi arruffati di un color castano scuro, gli occhi erano azzurro mare, la bocca era normale e niente barba, portava una giacca di un verde prato con ricami d’oro, un panciotto verde acqua, pantaloni color panna e dei stivali neri e ci rivolse un sorriso affascinante, era un bel ragazzo e Clarissa deve essersene accorta perché lo guardava con gli occhi fuori dalle orbite facendomi ridere. -Ed infine lui è Harry Jones-. Harry doveva avere sui 18 anni ed era alto come Jared, aveva dei capelli lunghi e ricci di un nero pece, gli occhi erano azzurri come il cielo limpido d’estate, la bocca era normale e niente barba, portava una giacca blu notte, un panciotto bianco candido, pantaloni neri e stivali neri, come ragazzo è carino non quanto Caine ma a quanto pare Ember gli piace perché lo fissa estasiata, dentro di me risi. Papà sorrise e disse –Mi pare che ci siano tutti Frank-. L’interpellato disse –Si, sono arrivati tutti-. A quelle parole io pensai “Finalmente cavolo!” ma ad un certo punto la voce del fratello del signor Rogers mi riportò alla realtà –Scusate il ritardo, stamattina qualcuno si è svegliato tardi-. Jared lo guardò e disse –Scusa padre ma ieri sera voi mi avete detto di allenarmi con la spada, cosa che facevo di prima mattina ed ero stanco-. Il signor Rogers disse –Non preoccupatevi, anche Helena è arrivata tardi-. Papà intervenne –Siamo già in ritardo e non serve discutere sul chi è arrivato prima e dopo, ora siamo tutti qui e George ci sta aspettando-. Io intervenni –Padre ora puoi dirci perché ci troviamo qui?-. Lui mi guardò e rispose –Non ancora Seline, ora entriamo e vi sarà spiegato tutto-. Dentro di me sospirai e ad un certo punto una voce maschile mi sussurrò –Curiosa quanto me sul motivo della nostra convocazione a quanto pare Lady Seline-. Mi voltai e vidi che la voce apparteneva ad Harry che mi sorrideva facendomi arrossire e risposi sempre sussurrando –Detesto stare all’oscuro delle cose signor Jones, forse capirà-. -Capisco eccome- poi si allontanò e seguimmo i tre adulti dentro la villa bianca tanto coperta di mistero. Finalmente scopriremo l’arcano che si cela dietro questa convocazione da parte di George Washington e degli Anziani”. Questa volta mi svegliai tranquillamente cullata da un movimento lieve e longilineo ma la schiena era la quanto indolenzita e non solo lei ma quasi tutto il corpo, quindi piano piano mi misi seduta stiracchiandomi e feci mente locale di cosa era successo: insieme agli Autobot eravamo andati a recuperare Arienne e abbiamo dovuto confrontarci con tre Demoni tra cui due gli ho uccisi io mentre Optimus uno salvandomi ed ora sono con lui diretti in Nevada ma una domanda mi sorge: quanto ho dormito?. Guardai fuori dal finestrino e vidi che il cielo era tinto di arancione con il sole che calava dietro alle montagne facendomi capire che eravamo ormai lontano da San Francisco e stavamo per andare in Nevada, ma quanto mancava e quanto eravamo in viaggio?. Ad un certo punto una voce profonda e calma irruppe nel abitacolo facendomi quasi sobbalzare –Ben svegliata Keira-. Mi misi la mano destra al petto e dissi –Grazie Optimus ma avverti prima, fra poco facevo un infarto-. -Scusa errore mio-. Risi e dissi –Sei perdonato-. Anche lui fece una specie di risata e disse –Come stai a proposito?-. -Sto bene…almeno credo, sono stanca-. -Stanca? Hai dormito? Almeno so che voi umani vi riposate per farvi ritornare l’energia per permettervi di affrontare la giornata-. -Si hai ragione, a proposito quanto ho dormito?-. -Per ben tre ore-. -Per tre ore?-. -Si, ti sei addormentata subito e i ragazzi ma soprattutto William erano preoccupati che stessi male ma gli ho rassicurati-. A sentire il nome di Will mi fece arrossire e dentro di me sentì le farfalle nello stomaco, più che non sia la fame, sarà da quando sono scappata da casa che non mangio e ora comincia a farsi sentire temo quindi chiesi –Quanto manca per arrivare a Carson City?-. -Pochi minuti ormai, dietro a quelle montagne c’è la città ma diciamo che è sorto un altro particolare che William e Hailey ci hanno rivelato finché dormivi-. Cominciai a preoccuparmi –Del tipo?-. -Loro cugino e loro zio hanno una casa in montagna ed è in mezzo hai boschi ma ci si arriva facilmente, temevo che per la mia stazza non ci passassi ma hanno detto che ci passo facilmente-. -Meglio per noi, come posto è isolato ma ho un’affermazione-. -Dimmi-. -Lo zio di Will e Hailey vi scoprirà-. -Abbiamo già risolto-. -Risolto?-. -Si, durante il viaggio i ragazzi gli hanno contattati per avvisarli del nostro arrivo e sa della nostra esistenza-. -Cosa?-. -Abbiamo dovuto, come zona è buona per nasconderci…-. -Quanto staremo li?-. -Il tempo necessario per delle cose e localizzare tua sorella, poi ce ne andremo-. -E poi?-. -Lo decideremo in seguito, per ora arriviamo da loro e salviamo tua sorella è la priorità assoluta, poi lo zio di Will e Hailey è un militare e potrebbe tornarci utile la sua alleanza-. -Gli altri sono d’accordo?-. -Concordano con me-. -I Demoni ci hanno seguiti?-. -No, dopo che ce ne siamo andati non ci sono più traccia di loro ma io sono preoccupato per i Decepticon-. -Pensi che ci diano la caccia?-. -Si, ogni uno di queste auto potrebbe essere uno di loro-. -Non possono essere Autobot?-. -Lo escludo, siamo solo noi qui sulla Terra-. -Ma ce ne sono altri?-. -Può essere e ho speranza che sia così-. -Se perdi la speranza perdi una parte di te stesso, senza la speranza non c’è scopo nella vita se non compiangere se stesso-. -E’ ciò per cui noi Autobot combattiamo, la speranza di ricostruire la nostra patria e avere quella pace combattuta che combattiamo da sempre per avere-. -Non siete gli unici che vogliono combattere per avere la pace, noi da anni ci combattiamo a vicenda per averla ma ancora non siamo riusciti ad ottenerla e sinceramente non so se ci riusciremo mai-. Nel abitacolo calò il silenzio e dopo Optimus continuò – Almeno il vostro pianeta è ancora intero e siete ancora in tempo per rimediare hai vostri errori, noi non abbiamo potuto e ora è tardi per tornare indietro-. -Non avevate scelta-. -C’è sempre scelta, noi non abbiamo fermato Megatron prima che cominciasse il conflitto-. In qualche modo lo capivo come ci si sentiva, anche io mi sento tutt’ora colpevole di non aver impedito la morte dei miei genitori ma se continuai a pensarci ti rovini l’esistenza quindi dissi –La colpa che sentiamo farà sempre parte di noi Optimus, sta a noi decidere se assecondarla oppure relegarla in un angolo remoto di noi stessi, come hai detto abbiamo sempre una scelta-. -Tu ti senti in colpa?-. -Si-. -Per cosa?-. -Per i miei genitori, mi dico sempre che se fossi arrivata prima avrei potuto evitare la loro morte ma ormai è troppo tardi per pensare a come potevo fare per evitare ciò che è stato, io avrò sempre questo rimpianto ma l’ho relegato dentro di me in profondità e dovresti farlo anche tu Optimus-. -Non è colpa tua, come ha detto William saresti morta anche tu-. -Lo so diamine ma…mi mancano tanto-. -Perdere le persone che ami è sempre devastante e io in guerra ne ho perse parecchie ma ho potuto rifarmi negli anni, ho vendicato le loro morti e avrei anche tu l’occasione di farlo- fece una pausa e poi continuò –Facciamo così Keira, entrambi cercheremo di relegare le nostre colpe dentro di noi e andremo avanti con le nostre vite ricordando sempre chi abbiamo perduto, per te va bene?-. Sorrisi e dissi –Per me va più che bene-. -Apposto allora-. Il silenzio era ricalato nel abitacolo quindi mi postai meglio nel sedile e ripensai a quei sogni che ho cominciato ad avere ogni volta che chiudo gli occhi, perché diamine li facevo? Erano al quanto strani, poi mi ricordai di una cosa che avevo promesso a Will quindi chiesi -Optimus potrei parlarti di una cosa?-. -Ma certo Keira-. Sospirai e dissi –Da quando…-. Fui interrotta dalla radio dalla voce di Will che disse –Capo siamo arrivati a Carson City-. Optimus con un tono divertito disse –Lo vedo da me William, grazie lo stesso-. Guardai davanti a me e vidi accostato alla strada un grande cartello blu con scritto sopra “Welcome to Carson City – Nevada State Capital” e dopo qualche chilometro vidi l’entrata della città: la strada asfaltata era lunga e nei fianchi c’erano delle casa di tutte le dimensioni e colori e fuori dai negozi c’erano delle grandi insegne e certe erano illuminate con colori stravaganti, c’erano fast food, casinò, librerie, negozi di abbigliamento e di scarpe, di elettronica e tanti altri, guardavo i negozi estasiata e vidi che i passanti con borse in mano guardavano la carovana con interesse e curiosità, forse non avevano mai visto così tante auto insieme ma forse più che altro una ragazzina di sedici anni a bordo di un camion ma a me non importava e dissi sempre guardando fuori dal finestrino –Non ho mai visto così tanti negozi tutti insieme, cavolo qui ci farei un bel giro e andrei in un bel fast food a mettere qualcosa sotto i denti-. Optimus rise e disse –Mi dispiace Keira ma finché non arriviamo a destinazione non possiamo fermarci-. Lo so che potevo sembrare una bambina ma dissi ugualmente –Uffa! E’ da quando sono partita con Will da San Francisco per venire da voi che non metto niente nello stomaco-. -Lo so e mi dispiace ma come ho detto non possiamo fermarci, sicuramente lo zio di William e Hailey vi darà da mangiare-. -Lo spero, non preoccuparti è che gli umani non sono fatti per restare senza cibo per giorni anche se io non mangio da quasi due giorni-. -Vuol dire che quando ce ne andremo da Carson City ci riforniremo di cibo-. Io risi e dissi –Lo spazio non manca quanto vedo-. Ad un certo punto la radio rifece un’altra interferenza e poi la voce di Will ritornò a farsi sentire nell’abitacolo –Optimus quando arriviamo alla fine della dobbiamo girare a destra e dopo all’inizio delle montagne c’è una strada sterrata che porta direttamente alla casa di mio zio, dovremmo inoltrarci un po’ nei boschi però-. -Allora io e gli altri ci trasformeremo finché il bosco non finisce-. Io intervenni –E’ sicuro per voi Optimus? Potrebbero vedervi-. -Non abbiamo scelta se vogliamo raggiungere quella casa, come ho detto quando potremmo ritornare in modalità veicolare non esiteremo a trasformarci-. Ad un certo punto la voce felice di Will si frappose nella discussione –Keira! Sei sveglia!-. Risi e dissi –Ciao Will, sono felice di sapere che sei felice di vedermi-. -Lo sono sempre Key, come stai?-. -Bene perché me lo chiedi?-. -Perché te lo chiedo? Che domande, sei rimasta indietro per affrontare un Demone e potevi morire diamine, non hai pensato a questo?-. -Certo che si ma se non fossi rimasta saremo morti tutti-. -Almeno l’avremmo fatto insieme, lo so perché lo hai fatto-. -E perché poi?-. -Per vendicarti-. -E se anche fosse? E’ un mio diritto-. -Lo so ma non a discapito della tua vita-. -E’ vero Will è la mia vita e per questo ho la libertà di scegliere cosa farne di questa, tu non puoi dirmi cosa fare-. -Sarà anche vero ma ci sono delle persone che ti vogliono bene come il sottoscritto, io ed Arienne eravamo preoccupatissimi per te-. -E ve ne sono grata ma non serviva-. -Si perché è arrivato Optimus, se no saresti morta-. Cominciavo ad innervosirmi per il suo comportamento quindi dissi –Will so badare a me stessa e non mi serve la balia-. Ad un certo punto Optimus intervenne –William lo so che il suo comportamento è stato sconsiderato ma il gesto è stato coraggioso, voleva impedire che vi facessero del male e che non veniste uccisi come i suoi genitori ed è intervenuta prima che lo facessero, non essere duro con lei-. -Lo so che è stata coraggiosa però poteva rimetterci le penne-. -Comprendo anche questo William ma è una ragazza forte e determinata, si sa arrangiare da sola e se avesse bisogno di una mano ve lo chiederebbe lei stessa, non è vero Keira?-. Io risposi –Certo che si e mi dispiace di avervi fatto preoccupare Will ma sapevo quello che facevo-. Si sentì un sospiro e poi disse –Scusa Key ma ho paura che quegli esseri facciano del male a te e agli altri, per poco non perdevo i miei genitori per colpa loro e so anche che tu hai il diritto di vendicarti su di loro, starò in disparte e ti lascerò condurre la cosa come credi giusto-. -Will non essere così drastico, ti voglio al mio fianco ma lasciami i miei spazzi per condurre questa cosa-. -Okey capo- e si mise a ridere e contagiò sia me che Optimus poi chiuse il collegamento e aspettai tranquilla che arrivassimo all’inizio della foresta. Dopo quindici minuti di viaggio arriviamo finalmente all’inizio della foresta quindi Optimus ci fece scendere e poi nell’aria si propagò il rumore di metallo e dopo il processo di trasformazione vedemmo tutti gli Autobot in modalità robot e dissi –Per fortuna che i pini vi coprono-. Optimus mi guardò e disse –Proprio per fortuna-. Ad un certo punto fui sbalzata per terra dopo che una persona che conoscevo assai bene mi abbracciò e la mia amica disse –Per fortuna stai bene Key, ero stra preoccupata per te-. Ricambiai l’abbraccio e dissi ridendo –Anche io sono felice di vedere che stai bene Ary ma come ho detto a Will non devi preoccuparti per me, so gestire la cosa-. Ad un certo punto Hailey che era arrivata vicino a noi disse –Si come no-. La fulminai con gli occhi ma lasciai perdere di ribattergli contro parole sgradite tanto non avrebbe cambiato niente, se una persona è stronza lo rimane per sempre. Dopo che ci fummo alzate Ary sorridendo guardò in alto e disse –Quindi sono loro gli Autobot vero Key?-. Io gli guardai e risposi –Si sono loro-. In tutta risposta gli Autobot si guardarono tra loro con uno sguardo interrogativo e poi Optimus chiese –Come fa a sapere chi siamo Keira?-. La cosa non si sarebbe dovuta sapere non prima che i diretti interessati spiegassero alla mia amica chi erano, ma la situazione in cui ci trovavamo richiedeva che svelassi chi erano e di questo mi dispiace. Ad un certo punto la voce odiosa di Hailey mi sussurrò all’orecchio –Mi sa che hai fatto una cazzata cocca, ora sarà da sbellicarsi dalle risate-. La guardai con uno sguardo di fuoco che se potessi la disintegrerei qui sul posto e dissi –Se non vuoi beccarti una scarica elettrica Hailey ti conviene smetterla e starmi lontano-. -Che paura! Ho visto come mio fratello stava male per te e ora come ora vorrei io darti tanti calci nel tuo sedere-. -Io e lui ci siamo chiariti, tu stanne fuori capito?-. -No cavolo, lui è mio fratello e tutto quello che riguarda lui riguarda anche me-. Stavo per ribattere ma la voce di Optimus interruppe la nostra conversazione –Allora Keira?-. Io gli andai d’avanti allontanandomi il più possibile da Hailey e risposi –E’ stato necessario Optimus-. -E perché mai?-. -Il padre di Arienne è stato ferito dai Demoni e lei voleva delle spiegazioni su cosa era successo…- sospirai e continuai –Ho ritenuto necessario che sapesse tutto compreso la vostra esistenza, senza di essa non sarebbe venuta con noi-. Optimus mi guardò per pochi secondi in silenzio e poi chiese –Il padre di Arienne è stato ferito?-. Io annuì e lui continuò –E hai ritenuto giusto metterla al corrente della situazione-. -Si-. -Va bene, ormai la cosa è stata fatta e non serve rinvangare la cosa e poi tu conosci la tua amica meglio di tutti noi-. Gli sorrisi e con l’occhio vidi Hailey che sbuffava e incrociava le braccia al petto, eccoti la sconfitta servita su un piatto d’argento cocca, dopo che Optimus ricambiò il mio sorriso si inginocchiò di fronte alla mia amica come aveva fatto con me e disse –Così tu sei Arienne Burton, la migliore amica della nostra Keira-. Lei lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite ma non con paura o stupore ma con eccitazione e disse –Si sono io-. -Da come abbiamo appreso non ti devo spiegare chi siamo-. -Mi hanno spiegato che voi siete i buoni e che ci proteggete da quelli come voi che sono cattivi e che provenite da un altro mondo, a proposito come si chiama il pianeta?-. -Il pianeta si chiamava Cybertron ed è stato distrutto da una guerra per avere l’All Spark-. -All Spark? Che cos’è?-. -E’ un cubo gigantesco-. -Oh! Siete qui per trovarlo quindi?-. -Si e dobbiamo proteggere voi e l’All Spark da Megatron-. -Megatron?-. Ironhide intervenne –Non hai detto che ti hanno spiegato?-. Matthew disse –Non è che siamo entrati nei dettagli Ironhide, andavamo di fretta e avevamo i Demoni alle calcagna-. Ironhide incrociò le braccia metalliche al petto e disse –Era solo per sapere-. Optimus e gli altri ridacchiarono e poi rispose –Megatron è il capo dei Decepticon e vogliono la vostra morte-. -E per i poteri che possediamo?-. -Esatto, loro e i Demoni vogliono la vostra morte-. Io intervenni –Scusami Optimus, ci vogliono morti perché possediamo questi poteri ma anche perché ci temono?-. -Quando raggiungeremo la casa dello zio di William e Hailey vi riveleremo tutto-. Detesto essere tenuta all’oscuro delle cose che mi riguardano e detesto ancora di più le persone che lo fanno ma gli Autobot mi hanno salvato la vita più di una volta quindi annuisco e Arienne entusiasta disse –Bene allora se dobbiamo raggiungere quella casa dovremmo muoverci-. Optimus annuì e disse –Il tuo guardiano Arienne sarà Bumblebee-. Bumblebee sentendosi in causa guardò prima Ary e poi Optimus e disse –Quindi…ho…un…altra…protetta…signore?-. -Esatto, oltre a William e Keira proteggerai anche Arienne-. -D’accordo…signore…infondo…sono il…migliore-. Arienne rise e disse –Sei molto vanitoso tu-. -Lo…so e…ne sono…fiero-. A quel punto tutti noi scoppiammo a ridere ed Ironhide disse –Quest’umana è un po’ strana ma infondo mi piace-. Ratchet chiese –E perché mai è strana amico mio?-. -Di solito la reazione normale a vedere robot giganti di ferro è il timore e la paura ma lei non ne ha avuta nessuno delle due e per questo mi piace-. Jazz disse –Piace anche a me questa ragazza-. Optimus disse –Sono d’accordo anche io- si alzò in piedi e continuò –Mettiamoci in marcia, prima arriviamo meglio è-. Daisy chiese –Perché?-. Lui la guardò e rispose –Sta venendo buio- detto questo ci avviammo per il sentiero e gli Autobot specialmente quelli più altri dovevano a volte abbassarsi. Ormai eravamo quasi arrivati stando alle indicazioni di Will e potei sospirare perché ormai avevo male i piedi e lo stomaco brontolava come non mai, il gruppo si muoveva in questa formazione ormai da ore: Optimus in testa e dietro di lui c’eravamo io, Will, Daisy e Matt, poi c’era Bee con Arienne, Daniel e Hailey, poi Jazz con Thea ed infine Ratchet e Ironhide con Michael e Charles, gli Autobot non sentivano la stanchezza ma noi umani si e a volte facemmo delle soste per riposare i piedi malandati. Per complicare la situazione ci mise Hailey che avvicinatomi a me disse –Finalmente sole!-. La guardai torva e disse –Ti avviso Hailey non sono in vena, quindi sparisci-. -E perché mai? Finché mio fratello è a parlare con Bumblebee possiamo parlare in tutta tranquillità-. Feci una risata ironica –Parlare? A quanto ho visto finora il tuo significato di parlare è urlare alla persona odiata che hai di fronte il tuo rancore e da quanto ho capito io non ti sto a genio-. -Sei perspicace allora, si tu non mi stai a genio-. -Ma va!-. -Fai anche la spiritosa?-. -E’ una delle mie qualità cocca- stavo per andare avanti e lasciarla da sola quando mi voltai verso di lei sempre camminando e dissi –Ah! Sei pregata di lasciare in pace sia me che Arienne-. -Chi la tua amica svitata? Sarà meglio perché non voglio rischiare di essere contagiata dalla sua “svitataggine”-. -Ritira tutto quello che hai detto!-. -No e questa è solo la verità, la tua amica è pazza da legare-. Ad un certo punto la voce di Will si frappose nella nostra litigata –Hailey smettila subito!-. -Cosa! Non è mica colpa mia se la sua amica starebbe bene in manicomio-. A quelle parole non ci vidi più e non so come mi sentì l’energia che caratterizzava i miei poteri riaffiorare in superficie e nei palmi delle mie mani si formarono le piccole sfere di energia che feci scontrare contro il terreno facendo fermare tutti che guardavano la scena allibiti e gridai –NON PERMETTERTI PIU’ DI INSULTARE ME, MIA SORELLA E ARIENNE, SE LO RIFAI LA PROSSIMA SFERA DI ENERGIA COLPIRA’ TE E CREDIMI NON SARA’ PIACEVOLE PER TE!-. Invece di incutere paura le mie parole fecero infuriare Hailey che da prima mi guardava allibita e poi i suoi occhi si infuriarono e si tinsero di un azzurro acceso come era accaduto a Matt, nelle sue mani si formarono delle palle di fuoco e gridò –TU CREDI CHE QUESTE MINACCE MI IMPEDICANO DI INSULTARE TE E QUELLA RAGAZZA PAZZA COME HARLEY QUEEN? TU NON HAI IDEA CON CHI HAI A CHE FARE E TI ORDINO DI STARE LONTANO DA MIO FRATELLO PERCHE’ CREDIMI IL FUOCO FA PIU’ MALE DELLA TUA ELETRICITA’- detto questo puntò la sfera di fuoco contro di me che feci appena in tempo a schivare abbassandomi e dissi –Sei pazza?-. A quel punto Will gli prese i polsi e la fece voltare in malo modo verso di lui che gridò –ORA BASTA HAILEY MI HAI STUFATO PORCA PUTTANA TI COMPORTI COME UNA BAMBINA! SONO IO IL FRATELLO MAGGIORE E DECIDO IO CON CHI FARE AMICIZIA E CHE TI PIACCIA O NO KEIRA E’ MIA AMICA E LO E’ ANCHE ARIENNE, CHIEDI SCUSA!-. Lei lo guardò con gli occhi sgranati e disse –No-. -CHIEDI SCUSA DIAMINE!-. A quel punto lei sospirò e rassegnata disse –Scusate- detto questo si tolse via dalla stretta di Will e si allontanò da noi. Io ero a terra a guardarla allontanarsi quando dei passi pesanti che fecero tremare la terra si avvicinarono a me e la voce possente di Optimus si propagò nel silenzio che si era creato per questa situazione –Keira stai bene? Ti ha colpita?-. Alzai lo sguardò e vidi nei suoi occhi zaffiro la preoccupazione quindi sorrisi e risposi –Si Optimus non preoccuparti sono tutta intera-. Lui mi porse la sua mano e disse –Posa la tua mano sul mio palmo Keira, ti aiuto ad alzarti- feci per protestare ma vedendo il suo sguardo mi trattenni e feci come mi aveva detto e quando fui in piedi lo guardai e dissi –Mi dispiace-. Lui mi fece un lieve sorriso e chiese – Dispiace? Per cosa?-. -Per quello che è successo, sono stata io ad iniziare-. -Avrai avuto le tue buone ragioni per esserti ribellata ad Hailey, a quanto ho visto finora lei non è la campionessa del controllo-. -Ha insultato pesantemente la mia famiglia e Ary e questo non potevo permetterlo, vuole mettere anche becco sulla mia amicizia con Will-. -Allora è tutto risolto, la colpa è sua perché ha insultato la tua famiglia ed ha agito molto pesantemente-. -Anche se anche io ho usato i miei poteri?-. -A differenza di lei tu hai fatto colpire la tua energia a terra, lei voleva colpirti e questo non doveva farlo-. Ad un certo punto Will si avvicinò a me e mi abbracciò –Keira per fortuna stai bene-. -Si tutto apposto-. -Non so più che fare con lei, devi scusarla-. -E’ tutto apposto Will, non sono ferita e io sono una che perdona facilmente le persone-. -L’ho notato- mi sorrise e continuò –Finché non farò entrare nella zucca vuota che si ritrova mia sorella come cervello che sei mia amica tu stammi vicino okay?-. -So badare a me stessa-. -Non ne dubito Key ma vorrei che mi ascoltassi questa volta-. Sospirai non tanto convinta e dissi –E va bene-. Ironhide disse –Tua sorella non ha la testa vuota Will-. Optimus intervenne prima che il mio amico parlasse –Ironhide, William a ragione-. -Cosa?-. -Si, sua sorella deve imparare a controllarsi e non può scagliare palle di fuoco a nessuno di noi, ormai siamo una squadra e deve affidarsi a noi-. -Ma non è giusto Optimus, ha iniziato lei-. Matt intervenne –Ironhide, non ha iniziato Keira ma è stata Hailey insultando la sua famiglia e Arienne-. Ironhide lo guardò e disse –Solo perché ha insultato la sua famiglia-. -Non è giusto Ironhide punto e basta, lo so che è la tua protetta ma…-. -Ed è quello che è infatti, la mia protetta-. Ad un certo punto Bee intervenne –Ma…prendertela…con la…mia…protetta…invece ti…risulta…conveniente…vero…Ironhide?-. Jazz e Ratchet si guardarono e il secondo scosse la testa esasperato mentre il primo disse -Per l’All Spark-. A quel punto Optimus gridò –Ora basta! Smettetela tutti e due!-. Bee e Ironhide lo guardarono e il primo disse –Scusa…capo-. L’esperto di armi dalla corazza nera non dava segno di volersi scusare quindi Matt lo guardò di traverso e disse –Ironhide-. Lui lo guardò e chiese –Che c’è?-. -Questa cosa era estesa anche a te, non sei esonerato-. -Ma ho ragione-. -No invece Hailey deve imparare a controllarsi, fra poco non faceva del male a Keira e sei tu in veste di suo guardiano a fargli capire i suoi sbagli, lo so che parlare non è nel tuo genere ma prova a fare uno sforzo se tieni a lei-. Ironhide lo guardò ancora per qualche secondo e poi sospirando guardò il leader Autobot e disse –Perdonami Optimus-. -Scuse accettate amici miei, ora vai a recuperare la tua protetta Ironhide che dobbiamo rimetterci in marcia, fra poco si farà buio e se non arriviamo alla casa prima dovremmo accendere i fari ma così riveleremo la nostra esistenza agi umani-. Ironhide annuì e disse –Subito Prime- dopo di che si voltò ma prima di raggiungere Hailey mi guardò e mi sorrise per poi andarsene, era il primo sorriso che mi rivolgeva. Ormai stava diventando buio pesto quando scorgemmo la casa in lontananza incastrata in mezzo hai pini con le luci accese e stavamo per perdere la speranza e al punto che gli Autobot dovevano per forza accendere i fari cosa che fortunatamente non dovettero fare perché arrivammo alla casa, eravamo tutti fermi al limitare degli alberi a decidere come procedere perché trovarsi robot alti otto metri fuori di casa non era un granché bello e infatti Jazz chiese –Cosa facciamo?-. Daisy che l’affiancava disse –Un bel dilemma, sa del nostro arrivo ma trovarsi dei robot fuori casa specialmente di una casa di un militare è un po’ rischioso, potremmo beccarci un proiettile in testa-. Io intanto guardai l’abitazione finché ancora c’era un po’ di luce: la casa era fatta di mattoni marrone chiaro con delle grandi finestre con tende bianche e aveva un portico di legno bianco che percorreva tutta la veranda aperta con delle assi di legno di nocciolo, aveva un muretto di pietra basso che percorreva tutta la proprietà e nel giardino erano impiantate piante verdi e qualche fiore ma mentre i miei occhi vagavano nell’immensa proprietà vidi che di fianco alla casa c’era un grande capannone di legno scuro con una finestra sul tetto e mi chiesi che cavolo poteva servire un capannone, sentendo il problema del gruppo mi venne un idea e dissi –Credo che dovremmo occuparcene noi ragazzi, andiamo noi ad avvisare lo zio di Will e Hailey-. William mi guardò e sorridendo disse –Ottima idea-. Bee chiese –Sicuri di…volerlo…fare?-. Optimus disse –Non vedo altre soluzioni Bumblebee, rischiamo di spaventare a morte i due umani-. Ratchet intervenne –Sono d’accordo con te Optimus, ma se per caso ci sono i Demoni?-. Prima che Optimus rispondesse lo guardai sorridendo e dissi –Ce ne occuperemo noi Ratchet, infondo possediamo dei poteri per qualcosa-. Il medico mi guardò e disse –Lo so ma siete ancora inesperti, potreste farvi male o peggio-. -Bè tu sei un dottore Ratchet quindi siamo tranquilli con te dei paraggi-. Ironhide disse –Sei preoccupato per la loro incolumità Ratchet?-. -Bè Ironhide direi, prima cosa siamo i loro guardiani e seconda cosa noi Autobot preserviamo la vita e non la distruggiamo-. -Calmati amico era solo per dire-. Jazz incrociò le braccia al petto e disse –Non dovremmo perdere tempo signori, più lo sprechiamo più il raggiungimento della missione si allontanerà da noi e stare qui a litigare non serve-. Optimus che era rimasto in disparte nella conversazione disse –Jazz a ragione, dobbiamo fidarci dei nostri nuovi amici-. Stava per rivolgersi a noi quando nell’aria si sentirono degli spari che ci misero in allerta e infatti i nostri amici robot si misero in posizione di combattimento e Optimus disse –Ragazzi venite dietro di noi subito, Autobot in posizione e proteggete gli umani-. Noi non ci perdemmo in chiacchere e andammo da dietro gli Autobot che si erano messi in cerchio per coprire tutti gli angoli dove poteva avvenire un attacco ma ad un certo punto con la coda dell’occhio vidi i due fratelli guardarsi negli occhi esasperati quindi chiesi –Tutto bene Will?-. Lui portò la sua attenzione su di me e rispose con un tono esasperato –Si tutto apposto-. -Allora perché sei così esasperato?-. -Perché conosco l’artefice degli spari-. Optimus a quelle parole lo guardò e chiese –In che senso lo conosci?-. Will lo guardò e rispose –Potete stare tranquilli ragazzi è nostro cugino-. Michael che teneva Charles dietro di se per proteggerlo disse –Mi stai dicendo che quello che sta sparando e vostro cugino?-. Hailey lo guardò e disse –E’ un ragazzo a cui piacciono le armi e poi nostro zio è un militare e gli ha insegnato a usare le armi fin da quando aveva quattordici anni-. Jazz disse –Sarà utile in squadra-. Ironhide disse quasi ghignando –Lo penso anche io, questo ragazzo mi piace-. Optimus a quel punto disse –Ecco perché sarai il suo guardiano-. A quel punto ci mettemmo a ridere e il diretto interessato disse –Ecco ci mancava un altro moccioso da proteggere-. Matt che ancora rideva disse –L’hai voluto tu Ironhide-. -La prossima volta chiudo il becco-. A quel punto noi ragazzi tornammo davanti agli Autobot e poi Will guardandogli disse –Ci occupiamo noi di lui, vi facciamo un segnale quando potete mostrarvi-. Jazz chiese –E quale sarebbe?-. -Lo capirete quando sarà il momento-. Charles chiese –Andiamo tutti?-. -Meglio di no, allora vengono con me Keira, Hailey, Matt, Daisy e Arienne-. Io e quelli che aveva chiamato ci mettemmo di fianco a lui e Will disse –Aspettateci qui, torniamo subito-. Optimus annuì e disse –State attenti-. Io lo guardai e dissi –Contaci Optimus- detto questo con Will in testa ci avviammo al capannone. Arrivati in prossimità della porta di legno del capannone Will stava per aprirla quando si voltò verso di noi e disse –Per chi non conoscesse nostro cugino state attenti, diciamo che non gli piace essere preso di sorpresa e diciamo che è un tipo al quanto stravagante quindi non badategli tanto e non dategli corda che se no lui non la smette più-. Arienne chiese –Perché?-. Hailey la guardò e rispose –E’ un chiaccherone, un rompiscatole per dirla breve-. Io chiesi -E’ così pessimo?-. Will rispose –Non è pessimo, solo che a volte fai difficile sopportarlo ma devo dire che ultimamente è migliorato vero Hally?-. La diretta interessata rispose –Se per migliorato intendi dire che è diventato logorroico invece che pesante si è migliorato-. -Dai sorellina meglio logorroico che chiaccherone no?-. Daisy intervenne –Non vorrei sembrare scortese ragazzi ma dobbiamo andare da vostro cugino e da vostro zio prima che gli altri si facciano scoprire, non voglio vederli morti-. Matt aggiunse –Daisy ha ragione e poi comincia a diventare freddo e mi sto congelando il naso e qualcos’altro, chi ha orecchie per intendere comprenda-. Io feci un risolino appena percettibile e dissi –Si devo dire che la vostra zona riproduttiva è al quanto fragile e non sia mai che si rovinino-. A quel punto Matt vedendo che Ary e gli altri si erano messi a ridere divenne rosso in faccia e poi guardandomi male chiese –Da quando sei diventata così simpatica Keira?-. -Da poco credo e poi è una delle mie splendide qualità-. -Si si come no ma chi la fa se l’aspetti, quindi preparati perché potrei colpire in qualsiasi momento-. Ary che era dietro di me disse –Io ti copro le spalle Key-. -Ecco Matt ho una compare che mi guarda le spalle-. Will ad un certo punto intervenne –Mi dispiace interrompere questa scenetta ma come ha detto Daisy dobbiamo muoverci quindi entriamo e state dietro di me d’accordo?- noi annuimmo e seguimmo obbedienti Will dentro al capannone. Entrata vidi che il capannone era illuminato da una grande lampada appesa al soffitto e che era arredata da tanti tavoli e mensole di legno chiaro e appoggiati sopra c’erano degli oggetti che mi fecero sgranare gli occhi da quanti cerano: armi di ogni tipo e dimensione partendo dalle pistole hai lanciarazzi ed erano disposti in un ordine impeccabile che quasi mi fece accapponare la pelle provocandomi una certa inquietudine. Una voce dal tono solare mi risvegliò dalle mie riflessioni –Siete arrivati finalmente cari cugini, papà sta per andare di matto letteralmente-. Will e Hailey gli andarono incontro investendolo in un grande abbraccio e il primo disse –Scusa cugino ma durante il tragitto abbiamo avuto un inconveniente spiacevole-. -Scommetto che è coinvolta la nostra Hally vero?-. Quest’ultima sbuffò e disse –Secondo mio fratello è sempre colpa mia-. Will la guardò e disse –Non ci vuole un indovino e poi ti sei resa ridicola-. Hailey lo fulminò facendogli una linguaccia e poi Will ci guardò e disse sorridendo –Ragazzi lasciate che vi presenti nostro cugino: Clinton Rogers-. Clinton doveva avere sui 17 anni ed era alto quanto Will, aveva dei capelli corti e arruffati color castano scuro, gli occhi azzurro mare, la bocca carnosa, aveva una barba appena accennata e portava una camicia di jeans chiaro aperta tipo giacchetta, una T- Short di bianco candido, Jeans scuri e scarpe da ginnastica grigio topo, era un bel ragazzo e infatti con l’occhio vidi Arienne guardarlo con gli occhi affascinati e lui se ne deve essere accorto perché le rivolse un sorriso dolce che la fece arrossire. In coro dicemmo –Piacere Clinton-. Lui rise e disse rivolto a Will –Devono essere simpatici-. -E lo sono…- ci guardò sorridendo e poi continuò –Cugino loro invece sono Keira Barnes, Daisy Johnson, Matthew Lewis e Arienne Burton-. Lui ci sorrise e disse –Piacere di conoscervi…- poi fece una faccia interrogativa e chiese –Sono solo loro?-. -No Clint aspettano fuori-. -Con i vostri amici?-. -Non ti sfugge niente-. -Non per vantarmi ma sono un tipo intelligente, comunque falli entrare-. -Lo stavamo per fare comunque sei pronto?-. -Certo che si-. Will andò al portone, gridò agli altri di raggiungerli e dopo dieci secondi la terra cominciò a tremare sempre di più ogni volta che si avvicinavano e poi apparvero il resto dei ragazzi che aspettavano fuori seguiti dagli Autobot che dovettero abbassarsi per riuscire ad entrare un po’ imbarazzati e a quel punto sentì Clint esclamare –Per tutti i diavoli! Sono giganteschi-. Hailey gli diede una pacca amichevole sulla spalla e disse –Scommetto che non te li aspettatavi così grandi-. -No io me li immaginavo un tantino più piccoli di così-. Will rise e disse –Lascia che ti presenti il resto della truppa: loro sono Daniel Huston, Thea Lance, Michel O’Brian e suo fratello Charles O’Brian- Clint gli fece un cenno di saluto con la mano e Will continuò –Invece loro sono Bumblebee, Jazz, Ironhide, Ratchet e Optimus Prime il leader degli Autobot-. Clint a quel punto si avvicinò e disse –E’ un onore incontrarvi Autobot-. Optimus si inginocchiò e disse –L’onore è il nostro Clinton Rogers-. Forse non aspettandosi tanta cortesia ed educazione da parte dei robot Clint li guardò stranito e al tempo stesso meravigliato dicendo –Sarà meglio che vada a chiamare mio padre e vi porto da mangiare, sarete affamati- a sentire la parola “cibo” il mio stomaco brontolò in segno di protesta per tutto quel tempo di digiuno e Clint ridendo disse –Come pensavo, torno subito- e scomparì dietro al portone lasciandoci in un silenzio surreale. Dopo dieci minuti in cui avevamo parlato della reazione del nuovo acquisto della squadra finalmente Clint tornò e con lui suo padre che appena vide gli Autobot sgranò gli occhi estasiato e sorpreso ed esclamò –Porca paletta! Esistono veramente-. -Te l’ho detto papà…- poi rivolto a noi continuò –Ragazzi lui è mio padre: Aidan Rogers ed è un Maggiore dell’Esercito degli Stati Uniti d’America-. Aidan Rogers era un uomo sui 48 anni ed era alto sul 1,83, aveva dei capelli corti biondo oro, occhi azzurro mare, una bocca sottile, aveva una barba appena accennata e portava una camicetta di seta nera con le maniche risvolte fino hai comiti, Jeans scuri con una cintura di cuoio nera e stivali stile Cow-Boy di cuoio marrone scuro, per la sua età era un bell’uomo e deve essere da li che il figlio ha preso la sua bellezza. Dopo che ebbe contemplato in ogni particolare gli Autobot gli occhi si posarono su di noi e quando vide i due nipoti sulla sua faccia si dipinse un grande sorriso e disse andandogli ad abbracciare –William! Hailey! Finalmente siete arrivati-. Loro contraccambiarono l’abbraccio e Will disse –Siamo felici di vederti zio e scusa il ritardo ma abbiamo avuto dei contrattempi-. Sciolto l’abbraccio chiese preoccupato –Del tipo? Spero non seri-. -Siamo stati attaccati-. -Cosa? State bene?-. -Si tutti quanti-. -Chi è stato?-. -Prima di continuare su questo discorso lascai che ti presenti i miei nuovi amici- detto questo i due fratelli ci presentarono a suo zio che rimase al quanto colpito da noi e noi da lui. Dopo all’incirca dieci minuti di spiegazioni su tutto quello che era successo durante la strada per venire qui e avere messo nello stomaco del cibo che anche se era dei panini al formaggio era la cosa più buona che avessi mai mangiato il signor Rogers disse –Fatemi ricapitolare: allora questi ragazzi possiedono dei poteri e sono in grado di uccidere i Demoni, voi provenite da un altro mondo chiamato Cybertron e siete in guerra con i Decepticon che vuole la nostra estinzione e avere l’All Spark ed infine danno loro la caccia e voi li proteggete sia dai Demoni sia dai Decepticon che sono alleati, mi sono dimenticato qualcosa?-. Optimus scosse la testa e disse –I ragazzi sono menzionati nella Profezia che i nostri Anziani previdero quando su Cybertron c’era ancora la guerra-. -Hai detto una Profezia Optimus?-. -Esatto perché?-. -Non può essere-. Ratchet chiese –Cosa non può essere signor Rogers?-. -Anche qui sulla Terra esiste una Profezia-. Optimus chiese –Una Profezia? Ne è sicuro?-. Lui annuì –Essere un Maggiore dell’Esercito mi da delle libertà e sono a conoscenza di cose che ad altri sono precluse-. Jazz disse –Siamo a cavallo ragazzi, stavolta abbiamo noi il coltello dalla parte del manico-. Ironhide aggiunse –Dovremmo sfruttare la cosa prima che le teste bacate dei Decepticon ci arrivano se no addio vantaggio-. A quel punto non capendoci più niente non riuscì a trattenermi e dissi –Scusate l’interruzione ragazzi ma di che Profezia parlate? E perché centriamo noi?-. Gli Autobot e il signor Rogers si voltarono a guardarci e quest’ultimo chiese rivolto hai robot –Non gli avete detto niente?-. Optimus rispose –Abbiamo ritenuto opportuno aspettare di essere presenti tutti prima di rivelare una cosa grossa come questa-. -E avete fatto bene, non è una cosa da essere presa alla leggera-. A quel punto chiesi –E’ una cosa così malvagia?-. Optimus mi guardò con il suo sguardo dolce e disse –Keira non è una cosa malvagia ma è una cosa che sicuramente ti stravolgerà la vita e potete prenderla male come invece no-. -Bene allora raccontatecela, ora siamo tutti qui-. Ratchet intervenne –Oggi ne avete passate tante è meglio che riposate, vi diremo tutto domani mattina-. Daisy chiese –Dobbiamo aspettare ancora?-. Jazz rispose –Si Daisy, domani vi sarà detto tutto-. Anche Matt protestò –Ma non siamo stanchi-. Ironhide intervenne –Se Ratchet ha detto così ci sarà un motivo, ricordatevi che lui è il medico della squadra-. Optimus si inginocchiò di fronte a noi e disse –Lo so che per voi è difficile rimanere all’oscuro ma avete la mia parola che domani vi sarà detto tutto e non avremo più segreti di quel tipo-. Dentro di me ebbi una battaglia tra ragione e sentimento: la ragione mi diceva che dopo tutto quello che era successo e passato avevamo il diritto assoluto di sapere e dare un senso alla morte dei miei genitori, mentre il sentimento diceva che aspettare il giorno dopo non sarebbe successo niente e che nelle parole di Optimus dovevo fidarmi perché diciamolo io di lui mi fido cecamente anche se lo conosco da poco, c’è qualcosa in lui che mi spinge a farlo e sarà il carisma che irradia ma sento che potrei consegnarli la mia stessa vita quindi deciso di assecondare il sentimento e dissi –D’accordo Optimus ci fidiamo-. Lui mi sorrise e disse –Ne sono contento, ora riposatevi-. Ad un certo punto il signor Rogers disse rivolto al figlio –Clint portali in casa e mostragli le camere, non ce ne sono per tutti quindi usate una camera in due e preferibilmente le femmine con le femmine e i maschi con i maschi-. Clint annuì e rivolto a noi disse –Ragazzi seguitemi- e cominciammo a seguirlo ma prima di uscire mi girai verso il leader e chiesi –Parlerai allo zio di Will e Hailey di Isabelle e scoprire se ci può aiutare?-. Lui annuì e disse –Stanne certa Keira mi occuperò della cosa, ora va e buonanotte-. -Buonanotte anche a te Optimus- detto questo uscì anche io dal capannone per seguire i miei amici. La casa era spaziosa e mi piaceva molto ma il momento era stato rovinato da Hailey che con il suo modo odioso mi disse che non dovevo prendere la decisione per tutti perché lei ovviamente non era d’accordo ma gli altri mi difesero dalle sue accuse e ci avviammo verso le camere e decidemmo di dividerci così: io e Arienne, Daisy e Thea, Matthew e Daniel, Michael e Charles mentre Hailey essendo l’ultima femmina rimasta divise la stanza con suo fratello Will, la nostra stanza era spaziosa e carina: le pareti erano coperte da una carta da parati bianca con dei ghirigori rossi con delle cornici con paesaggi appesi, il pavimento era coperto da una moquette bordò, c’era un grosso armadio di legno di fianco alla grande finestra con delle tende bianche e hai lati c’erano due letti singoli con delle trapunte rosso sangue, io ed Arienne eravamo felici della stanza come due bambine con delle nuove bambole quindi guardando nell’armadio trovammo due camice da notte che Clint aveva detto di indossare e ci infilammo sotto le coperte al caldo e sospirando di questo momento di pace. Prima che potessimo chiudere occhio Arienne disse –Comunque Hailey è veramente fredda e scortese-. -Te ne sei accorta…- la guardai e continuai –E’ un amore vero?-. Lei annuì ridendo e disse - Non riesco a capire perché c’è l’ha su con te, in fondo non gli hai fatto niente-. -Lo so ma sentendo Will è gelosa-. -Gelosa? Di chi?-. -Di me-. -Cosa? Sul serio?-. -Si, crede che sto cercando di portarglielo via e Will mi ha persino detto che non ha amici perché appena la vedono trancino i ponti con lui-. -Ma è terribile-. -Già Isabelle non si è mai intromessa nelle mie amicizie, nemmeno con Dave-. -Tua sorella è un modello da seguire, altro che quest’arpia-. Ridemmo e poi Ary disse con una voce allegra –Parlando dei fratelli Rogers, cosa c’è tra te e William?-. A quelle parole arrossì e dissi agitata –C…Cosa? T…Tra me e…e William non c’è n…niente Ary-. -Si puoi farla a tutti Key ma non a me che sono la tua migliore amica e ti conosco più delle mie tasche e vedo come lo guardi, ti piace vero?-. -Io non…- inutile che provavo a mentirle ed ha ragione lei, mi conosce meglio di chiunque altro quindi sospirai e dissi –Si sto provando qualcosa per lui, da quando l’ho conosciuto e guardato negli occhi ho la sensazione che lui mi capisce come nessun altro e che posso fidarmi di lui e c’è un'altra cosa che è strana-. -Quale?-. -E’ come se fossimo destinati a stare insieme, come se ci appartenessimo dalla nascita-. -E’ una cosa strana ma forse sono gli effetti dell’amore però…-. -Però cosa?-. -E’ successo anche a me-. -Cosa? E con chi?-. -Ti sembrerà starno anche perché l’ho appena conosciuto ma quando ho guardato negli occhi Clint ho provato le stesse emozioni che tu hai descritto con Will-. -Si ho visto come lo guardavi con gli occhi a cuoricino-. -Non è vero!-. -Ary!-. -Si forse hai ragione ma il punto è un altro Keira, questi sentimenti normalmente si provano dopo settimane in cui esci con un uomo e non in uno sguardo-. -Lo so ma siamo normali? Non siamo anormali ma non è normale che delle persone possiedano questi poteri, queste cose si vedono nei film dei supereroi-. -Già ma nemmeno cinque robot giganti che si trovano ora in un capannone sono normali, queste cose sono nei film di fantascienza Hollywoodiani-. Risi e dissi –Decisamente queste cose non sono normali ma credo che d’ora in poi dovremmo abituarci a questa anormalità e ad avere cinque robot come protettori-. -Meglio abituarci subito e poi non è così male averli attorno, sono simpatici e buoni-. -Già ormai è normale stare con loro e non provi più soggezione, chi sa se Bells gli piaceranno- Nominare mia sorello dopo aver passato la giornata a non pensarci e ricordarti che è in mani nemiche mi fa male e la voragine nel petto si fece risentire ma la voce di Ary mi impedì di caderci dentro come ormai facevo ogni volta che pensavo alla mia famiglia –Ne sono sicura Key e poi sono anche sicura che la ritroveremo e ritornerà qui con noi sotto la protezione degli Autobot, dobbiamo avere fede-. -Io la fede c’è l’ho Ary ma ho paura di non salvarla in tempo, mi rimane solo lei-. -Non devi averne Keira e sai perché?-. -Perché?-. -Perché gli Autobot non permetteranno ha questi Decepticon di farle del male come non permetteranno di fare del male a noi, ho visto come ti tratta Optimus-. -Optimus? Che c’entra lui?-. -Bè ti tratta in modo dolce ed è molto protettivo nei tuoi confronti e vedo che ci tiene a te-. -Cosa c’entra lui adesso?-. -Centra il fatto che ti vuole proteggere e non so perché ma c’è qualcosa che lo spinge a farlo, ho visto come ti ha protetto con Hailey e che non gli è andato a genio il suo comportamento, se devo essere sincera credo che non gli piaccia tanto-. -Non significa niente Ary-. -Significa invece Keira, se il suo istinto di Autobot gli dice di proteggerti lo farà ancora e credo che non si arrenderà nel salvare Isabelle per due motivi: il primo è che è nel suo istinto da buono salvare le persone dalla sofferenza e secondo perché non vuole vederti soffrire-. Mi venne in mente un aneddoto e dissi –Se devo dirla tutta c’è stato un aneddoto prima che venissimo a salvarti-. -Del tipo-. -La sera del mio arrivo al loro nascondiglio ero uno straccio per la morte dei miei genitori e vedevo che era dispiaciuto per me e la mattina dopo mi chiese preoccupato il mio stato e anche dopo lo scontro con i Demoni a casa tua l’ha fatto-. -Vedi? Ci tiene a te ma vedo che anche Bumblebee-. Sorrisi e dissi –Bumblebbe mi ha salvato la vita e ha preso a cuore la mia incolumità come quella di Will-. La sentì sospirare e disse –Abbiamo appreso che sono più umani di certe persone-. -Se sono umani loro chi sa i Decepticon-. -Già saranno dei mostri senza cuore e poi come possono volere la nostra estinzione?-. -Per avere questo pianeta penso, se no cos’altro li spingerebbe a compiere queste azioni e vogliono sbarazzarci di noi e gli Autobot perché sanno che gli fermeremo-. -Non credo che ci siano altre spiegazioni in merito…- la sentì sbadigliare e continuò –E’ meglio continuare questa conversazione con gli altri domani mattina, in fondo è un argomento che potrebbe interessare a tutti ora sono stanca-. -Anche io e poi hai ragione, gli altri vorranno sapere e…- la guardai e dissi sorridendo –Grazie Ary – non servirono altre parole per spiegare questo grazie e infatti lei mi sorrise e disse –Di niente Key, se no cosa servono gli amici se non nel momento del bisogno?-. Ridemmo e poi chiudemmo la luce esauste per la giornata trascorsa e prima di chiudere gli occhi pensai a mia sorella e a quanto manca poco per stringerla in un mio abbraccio. Resisti Isabelle sto arrivando a salvarti.

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Capitolo 8
*** La Profezia è svelata. ***


“Finalmente eravamo entrati in questa strana villa di marmo bianco e il nostro gruppo formato da tre adulti e dodici ragazzi procedeva spedita verso una grande porta di legno scuro posizionata in fondo all’immensa stanza e quando arrivammo papà la spinse energicamente e ci riversammo ordinatamente tutti all’interno che si rivelò enorme e luminoso lasciandomi a bocca aperta, la stanza era enorme ma dodici sedie erano messe in fila in mezzo alla stanza e di fronte c’era un palco di legno, altre sedie e un tavoli lavorato di legno scuro e pensai subito che questa villa era il “covo” degli Anziani dove facevano beffe degli inglesi. Una voce profonda e dolce mi fece risvegliare dai miei pensieri –Eccovi finalmente, cominciavo a pensare che non veniste più-. Portai la mia attenzione sul proprietario della voce e vidi con stupore che apparteneva a un uomo alto e di mezza età, aveva una parrucca bianca con un cappello a cilindro nero, aveva una giacca blu con dei ricami bianchi, camicia e panciotto bianco candido, pantaloni grigio chiaro e stivali neri e avevo in mente chi fosse ma papà dette pensiero hai miei di pensieri –Ragazzi lasciate che vi presenti il Generale George Washington-. A quelle parole l’uomo sorrise e noi facemmo un inchino adatto a un generale e lui disse –Piacere di conoscere i figli dei miei più fidati compagni e anche la nostra unica speranza- poi rivolto a mio padre chiese –Non gli avete rivelato ancora niente vero Ethan?-. Papà annuì –Come da voi ordinato-. -Bene- poi si rivolse a noi e disse –Vi starete chiedendo il motivo perché vi trovate qui quindi non perdiamoci in chiacchere e accomodatevi sulle sedie ragazzi, abbiamo molto di cui discutere ed è meglio che state seduti-. Ancora non capivamo il motivo ma obbedimmo senza discutere e ci sedemmo sulle sedie mentre George e gli altri salivano sul palco e si accomodarono a loro volta sulle sedie dietro al tavolo e il Generale disse –Bene ragazzi lo so che sarà difficile per voi accettare quello che starò per rivelarvi ma sappiate che siete la speranza più grande per la nostra nazione e che non dovete parlarne con nessuno al di fuori della vostra famiglia e del consiglio, accettate?-. In coro rispondemmo –Accettiamo!-. -Come ben sapete la nostra amata nazione è invasa dagli inglesi usurpatori che credono di possedere questa terra usando la violenza ma è ora che diciamo basta a queste angherie che subiamo ormai da anni e che cominciammo a contrastarli per dimostrargli che questa terra appartiene a noi americani e non agli inglesi che pretendono si possedere il mondo-. Tra di noi ci furono grida ed esclamazioni gioiose e piene di speranza di una nazione libera ed indipendente e tra le grida c’ero anche io, George sorrise e disse –Detto questo è ora delle spiegazioni sul perché vi trovate qui- la sala ritornò silenziosa e continuò –Abbiamo scoperto l’esistenza di esseri mostruosi che potrebbero portare all’estinzione umana se prenderanno il potere e ahimè si sono alleati con gli inglesi ed ecco come mai sono così spavaldi e sicuri di avere il potere, queste creature sono i Demoni e prima che me lo chiediate si sono come quelli delle storie della Bibbia, vengono dall’Inferno e sono agli ordini di Satana ma possono anche essere sotto gli ordini di un Signore dei Demoni e questo è il nostro caso-. Questa rivelazione mi lasciò senza parole e guardando le facce dei miei compagni anche loro avevano avuto la mia stessa reazione…Demoni? Satana? Signore dei Demoni? Poteva essere tutto vero? Ma c’era una cosa che non mi tornava quindi chiesi –Signore ma cosa centriamo noi con tutto questo?-. George posò gli occhi su di me e disse –Giusta domanda, vedete ragazzi stando a degli scritti voi siete gli unici che potete sconfiggere i Demoni e il loro piano di estinzione e siete chiamati Demonhunter…Cacciatori di Demoni-. Se la notizia di prima ci aveva spiazzati questa ci pietrificò sul posto, non era possibile che noi eravamo gli unici a poterli fermare e poi Cacciatori di Demoni? Non eravamo nemmeno allenati ad affrontarli e George forse vedendoci spaesati da questa notizia disse –Lo so che è difficile accettare questa cosa ma è la verità altrimenti ora non vi trovereste qui a parlare con me-. Io alzai la mano e dissi –Non dubitiamo della vostra sincerità Generale ma, almeno io, siamo un po’ perplessi e ci chiedevamo come faremo a fermarli perché sinceramente non abbiamo l’addestramento necessario per fermarli-. -Una domanda intelligente Lady Selene e sono lieto di rispondervi, voi possedete dei poteri-. A quelle parole sgranai gli occhi e dissi –Cosa? Poteri?-. -Esatto Lady Selene-. -E di che tipo?-. -Non lo sappiamo ma credo che dipenda da persona a persona, ogni uno di voi possiedono poteri diversi che dobbiamo scoprire in fretta prima che questi Demoni prendano il sopravento-. Io dissi –Fatemi capire Generale noi saremo questi Demonhunter che in pratica siamo Cacciatori di Demoni e possediamo dei poteri che ci permetteranno di fermare questi Demoni?-. -Esatto Lady Selene e vorrei informare tutti voi che non è una mancanza di fiducia e rispetto nei vostri confronti ma abbiamo stabilito il capo del vostro ordine-. -E chi Generale?-. -Voi Lady Selene-. -Cosa?- restai allibita, già appena saputo queste cose agghiaccianti su di noi ho scoperto che sono io che li guiderò, non volevo passare d’avanti a tutti i miei nuovi compagni e non voglio essere oggetto di preferenze essendo che avevo scoperto da mio padre che George Washington aveva una simpatia nei miei confronti così dissi –Non voglio sembrarle scortese o maleducata Generale ma è sicuro di questo? Non voglio essere oggetto di preferenze in confronto hai miei compagni-. -Non è oggetto di preferenze Lady Selene e come ho ribadito prima questa cosa non è una mancanza nei confronti degli altri, stando a vostro padre siete molto colta ma non è questo il motivo della vostra nomina-. -E quale signore?-. -Quando abbiamo scoperto l’esistenza dei Demoni ci siamo informati anche su voi Demonhunter e stando alle indicazioni c’è una persona di voi che è predestinata a guidare l’ordine e questa persona è lei-. -Ma come fate ad esserne sicuri? E perché dovrei essere predestinata?-. -Quello che sto per dirvi deve rimanere segreto-. -Lo sarà signore-. -Bene Lady Selene, queste informazioni le abbiamo apprese da un libro-. -Un libro?-. -Si, circa un mese fa ho mandato i miei uomini in ricognizione in un posto a ovest fuori Boston e vicino a una collina dove erano insediati gli inglesi c’era una strana villa vecchia nascosta da fitti alberi così dopo aver saputo della cosa gli detti ordine di perquisirla in caso ci fossero stati gli inglesi o qualsiasi cosa ci fosse stata utile contro di loro, li nelle viscere più oscure di quella villa trovarono il libro con scritto sopra “Il Sacro Codice dei Demonhunter” e da li abbiamo appreso molte cose tra cui una Profezia-. -Una Profezia?-. -Si, c’era scritto di una venuta dell’oscurità che si abbatterà sull’umanità in un momento di grande crisi a causa di una guerra così agendo indisturbata l’oscurità può prendere il potere assoluto distruggendo la luce ma che può essere fermata da persone speciali che porteranno il baluardo di speranza di tutta l’umanità abbattendo l’oscurità e riportare così l’equilibrio e la pace e finalmente scriveranno la parola fine alla guerra che infuria da anni tra queste due forze mistiche-. -E cosa c’entro io in questa Profezia?-. -C’era anche scritto che la Predestinata sarà colei che guiderà l’ordine in un era di luce e prosperità duratura e che aiuterà sempre le persone in grande pericolo e tenendo al sicuro l’umanità dai Demoni e da Abaddon, uno dei tre Demoni al servizio di Satana stesso che fa di lui un Signore dei Demoni-. -E sarei io la Predestinata?-. -Si-. -E da cosa l’avete dedotto?-. -Da molti segnali ma da quello che abbiamo scoperto sei tu-. -Di che segnali dipende?-. -Bè dai poteri e dagli occhi-. -E come faremo a scoprirlo?-. -Tutto a tempo debito Lady Selene e come vede la mia non è una preferenza, anche se credo che sarà adatta stando alle parole dei vostri genitori-. -Ne sono lusingata ma…-. -E’ la Predestinata Lady Selene e non può rifiutare, ne va del destino dell’umanità-. Restai in completo silenzio, come poteva dipendere da me la salvezza dell’umanità? Ma per quanto detestavo essere stata messa subito a capo di un ordine appena nato senza consultare gli altri mi ricordai la promessa che avevo fatto a mio padre, avrei giurato fedeltà alla causa senza mai vacillare anche se le scelte cadevano sulle mie spalle quindi risoluta dissi –Se è questo che la causa mi chiede allora lo farò ed adempierò al giuramento e di ricoprire la carica di leader dei Demonhunter ed estirpare i Demoni dalla faccia della Terra per sempre da così mantenere la pace nella nazione e nel mondo che ho giurato di proteggere-. George sorrise e disse –Bene Lady Selene come giuramento di fedeltà è più che apprezzato e da ora è il leader dei Demonhunter, un ordine che da ora in poi porterà all’estinzione i Demoni e porterà invece a noi gel Grande Consiglio degli Anziani la gloria e gratitudine, congratulazione ragazzi ora siete entrati a tutti gli effetti nella Guerra d’Indipendenza Americana-. Si alzò facendoci un inchino ma il momento di grande solennità fu rovinato da Helena che disse –Fermi tutti! Non è giusto!-. George portò l’attenzione su di lei e chiese –Cosa non è giusto Lady Helena?-. -Che guidi lei quest’ordine-. Suo padre disse –Helena siediti-. -No padre-. -Come ti permetti io…-. Ad un certo punto George alzò la mano destra e disse –Frank lasciala parlare, tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione- guardò la ragazza irritata e disse –Si spieghi Lady Helena-. Lei mi guardò in cagnesco e disse –Non trovo giusto che sia lei che guidi quest’ordine-. -E perché se posso saperlo?-. -Perché non ne è in grado-. -Perché secondo lei?-. -E’ piccola e debole e sono sicura che appena vedrà un Demone scapperà via-. -E lei ne sarebbe in grado?-. -Sicuramente perché sono all’altezza del compito-. George scosse la testa e disse –Ecco perché non è lei che guiderà quest’ordine-. -E perché?-. -Per questo atteggiamento che ha mostrato a tutti, troppo sicura di se, spavalda ed egoista-. -E lei ne è degna?-. -Si e poi come ho detto è scritto che sia lei-. -Ma se non la conosce-. -E’ vero ma davanti a queste accuse da parte sua è rimasta zitta e questo è un segno di grande maturità, cosa che evidentemente lei ne è sprovvista Lady Helena-. -Ma non è giusto!-. -Ormai è deciso, Lady Selene guiderà l’ordine dei Demonhunter e non voglio ritornare sull’argomento-. Vidi Caine e suo padre guardare Helena con grande disappunto e delusione tanto che per un momento mi fece pena ma quella sensazione spari subito come una folata di vento primaverile, anche io volevo intervenire per fronteggiarla ma se l’avessi fatto sicuramente papà mi avrebbe guardato nello stesso modo e io non voglio disonorarlo quindi ero rimasta zitta anche se l’argomento dell’astio di Helena era il mio. Quando Helena si sedette sconfitta George guardò i presenti e chiese –Qualcun altro di voi non approva Lady Selene come leader dei Demonhunter?-. Vedendo che nessun altro ribatteva sorrise compiaciuto e disse –Bene perché non sono abituato che le mie decisioni siano contestate e non voglio che ricapiti, Lady Selene è all’altezza del compito e sono sicuro che ogni uno di voi sarà un grande guerriero che porterà onore alla propria famiglia e sappiate con non ho mai dubitato di questo-. Gli altri annuirono ed Harry disse –Sono sicuro Generale che Selene sarà un ottima leader per noi e la seguiremo in battaglia, se il Consiglio degli Anziani dice che lei è la Predestinata chi siamo noi per metterlo in dubbio?- credo che quest’ultima frase era rivolta al resto dei ragazzi che a quanto ho capito non gli dispiace essere guidati da me. George gli sorrise e disse –Ne sono contento Signor Jones, ora parliamo del vostro addestramento-. Harry si girò verso di me sorridendo e disse sottovoce –Un avanzamento rapido di carriera, complimenti Grande Capo!-. Se non fossimo in una riunione avrei sicuramente riso invece gli sorrisi e dissi –Grazie Harry, sarai il prossimo a cui darò una promozione-. -Quindi sono entrato nelle vostre grazie Lady Selene?-. -Ora non esagerare!- mi sorrise beffardo e poi tornammo ad ascoltare la riunione. Il pezzo mancante di questa convocazione del Consiglio era al suo posto ma ora i nostri doveri verso la causa erano appena iniziati e la responsabilità della salvezza dell’umanità cadeva sulle mie spalle ma so di avere di fianco a me dei ragazzi come me pronti a coprirmi le spalle, la mia vita da Demonhunter era appena iniziata”. Keira…Keira…Keira. Il mio nome pronunciato sicuramente da una voce femminile si propagò come un fiume sulla mia testa e questo mi fece aprire lentamente gli occhi e mettere a fuoco la stanza della casa di Clint e suo padre quindi quando fui sicura di essere ben sveglia mi misi a sedere sul letto e guardai di fianco al letto per trovarmi la mia amica che mi guardava sorridente e dissi sorridendo anche io –Buongiorno Arienne-. -Buongiorno anche a te Keira-. -Da quanto sei sveglia?-. -Da almeno cinque minuti non di più-. -E che ore sono?-. -Sono le 08:43-. A quelle parole sgranai gli occhi e dissi –Cosa? Le 08:43? E’ tardi!-. -Già, gli altri saranno già di sotto per la colazione-. -E allora perché non mi hai svegliato diamine?-. -Dormivi così beatamente che non ho voluto svegliarti-. -Lo so ma dovevi svegliarmi-. -Lo sai che parli durante la notte?-. -Cosa? Non me ne accorgo sai, cosa dicevo?-. -Parole a caso-. -Del tipo?-. -Caine, Helena e questi Demonhunter, a proposito cosa sono?-. Questi sogni cominciavano a preoccuparmi sul serio e devo decidermi a parlarne con Optimus perché sto seriamente pensando di essere pazza, dentro di me sapevo che centravano con me perché ero l’unica a farli e sapevo anche cosa erano i Demonhunter stando al sogno ma risposi –Non ne ho la più pallida idea Ary, è da quando sono partita con Will per andare dagli Autobot che non mangio qualcosa di decente quindi starò andando di matto, ho detto altro?-. -No per il resto dormivi profondamente…- sentimmo il nostro stomaco brontolare e ci mettemmo a ridere e poi dissi –Sarà meglio che scendiamo anche noi per la colazione, non credo che il nostro stomaco duri ancora tanto-. -Ho una fame Key! Spazzolerò via tutto quello che c’è in tavola-. -Bè spero che dividi qualcosa con me-. -Si certo che si e diamo qualcosa anche a Clint e Will-. -E gli altri?-. -Che vadano a raccogliere le patate sull’orto-. Risi per poi scesi dal letto e quando i miei piedi nudi incontrarono la moquette sentì sotto la pianta dei piedi la morbidezza e questo stranamente mi diede un senso di dolcezza e tranquillità ma questi miei strani pensieri furono rotti da Arienne che chiese –Cosa ci mettiamo?-. La guardai e dissi –Gli stessi abiti di ieri, lo zio di Will non ha figlie femmine a quanto pare-. -Si ma non possiamo stare per sempre con questi abiti, prima o poi cominceranno a puzzare di brutto-. -Vedrò di parlarne con Optimus di questa cosa, vediamo se ci permette di fare compre a Carson City e sarà meglio prendere anche del cibo per il viaggio-. -Non credo che loro mangino-. -Il nostro cibo almeno…non so cosa mangiano-. -Possiamo sempre chiederglielo-. -Già ma sarà meglio che lo chiedi a Ratchet, credo che lui ti darà risposte più esaurienti e coincise-. -Stavo pensando anche a Bumblebee-. A quelle parole mi misi a ridere e dissi –Non credo che Bee sia il più adatto, lui è un tipo colpisci e annienta come Ironhide e gli altri non un tipo cervellone, credo che Ratchet sia la scelta migliore-. -Hai un’alta opinione di Bumblebee-. -C’è l’ho un’ alta opinione di Bee, ho solo detto che lui ha già i suoi problemi con la sua scatola vocale e non credo che debba pensare anche a rispondere a queste domande sull’anatomia dei Cybertroniani-. -Perché Ratchet è meglio?-. -Si che è meglio Ary, lui è il medico se non l’hai capito-. -Va bene allora lo chiederò a lui, ma ora andiamo a fare colazione-. -Già comincio ad avere le gambe molli- detto questo entrambe ci vestimmo con gli abiti che avevamo indossato per la fuga e piegammo con cura le camicie da notte per poi riporle nell’armadio. Scese di sotto trovammo tutti quanti i ragazzi che avevano davanti a loro la colazione e mi accorsi che il tavolo era allestito a buffet con ogni pietanza inimmaginabile: pane tostato, burro, marmellata, nutella, miele, brioches, uova strapazzate, bacon, latte, succo di frutta e caffè, rimasi al quanto colpita da tutto questo cibo e il mio stomaco si fece sentire a gran voce quindi insieme ad Arienne mi avvicinai e sorridendo dissi –Buongiorno a tutti!-. Quando si accorsero della nostra presenza si voltarono e risposero in coro –Buongiorno ragazze!-. Hailey che era vicino al fratello chiese –Quanto avete dormito cavolo? Mancavate solo voi due-. A quelle parole Will gli diede una gomitata e disse –Hally cosa ci siamo detti ieri?-. -Che dovevo comportarmi bene e allora? La mia era solo una domanda-. Arienne intervenne –Sarà pure una domanda ma ci sono modi e modi per porla e per tua informazione io e Keira eravamo al quanto stanche dopo tutto quello che ci è capitato, non voglio credere che tu non fossi stanca Hailey-. -Lo ero infatti e Will può confermartelo-. -E allora perché ogni cosa che io e Key facciamo tu devi sempre ribattere? Sai a forza di essere acida a lungo andare ti imbruttisci e a quanto vedo sei sulla buona strada-. A quelle parole in cucina si diffusero le nostre risate tranne quella di Hailey che a quelle parole volle alzarsi ma ci ripesò e sbuffò solo contrariata da questa frase e Will disse –Arienne a ragione sorellina, dovresti calmarti e goderti la vita-. -Si come vuoi fratello-. Quando finimmo di ridere decidemmo di sederci per far colazione, Ary si sedette vicino a Clint che gli aveva fatto cenno di venire vicino a lui ed io su invito di Will mi sedetti vicino a lui e presi una brioches alla crema, uova strapazzate con bacon, una fetta di pane tostato con nutella e un bicchiere di latte con caffè ma quando stetti per mettere in bocca la brioches senti Michael e Charles ridere e il primo disse –Abbiamo fame a quanto vedo-. Li guardai e dissi –Sentite non mi dovete giudicare è da quando sono partita con Will da casa mia che non mangio, ora ho una fame e se permettete vorrei soddisfare il mio appetito -. Charles sorrise e disse –E chi giudica anche noi ci siamo azzuffati ma ci siamo alzati prima di voi e ci è venuto da ridere vedendo il tuo piatto-. -Io e Ary ci siamo prese a letto ma comunque se vi faccio ridere continuate pure, non voglio rovinare il vostro oggetto di derisione-. Ci fu un’altra risata e poi Daisy disse –Vi immaginate che finalmente scopriremo il motivo di tutto quello che ci sta capitando e anche cosa dice la Profezia?-. Matt che si stava bevendo una tazza di caffè disse buttando giù una sorsata –Già non ci posso ancora credere che finalmente scopriremo ogni cosa, sono eccitato come un bambino il giorno di natale-. Daniel si mise a ridere e disse –Matt ti basta poco a te per eccitarti, basta mostrarti qualcosa di nuovo e tu parti come un treno-. Il diretto interessato lo fulminò con lo sguardo e disse –Molto divertente Dan e ti do una notizia flash: chiudi quella bocca e fa meno lo spiritoso-. -Guarda che sono io che tengo alto il morale del gruppo, con te diventerebbero tristi e depressi-. -Vuoi che vengo li e ti prendo a calci?-. A quel punto Thea intervenne –La smettete voi due? Siete come cane e gatto, dobbiamo stare uniti e non scannarci a vicenda-. Dan e Matt la guardarono e quest’ultimo arrossì imbarazzato e disse –Scusa amore-. A quelle parole sgranai gli occhi e dissi –Amore? Voi due…?-. Thea mi sorrise e disse –Si stiamo insieme, ci siamo conosciuti prima che gli Autobot venissero da noi e dopo che i nostri occhi si sono incrociati è stato amore a prima vista, devo dire che siamo rimasti sorpresi di scoprire che entrambi possedevamo dei poteri ma siamo anche felici perché così stiamo insieme-. Clint chiese –Abbiamo altre coppie innamorate qui?-. Daisy e Daniel si guardarono e quest’ultimo disse –Noi, come per Matt e Thea ci siamo a conosciuti a un Comicon ed è stato amore a prima vista e poi Daisy è una ragazza solare e simaticissima al contrario del sottoscritto-. Arienne che aveva un sorriso stampato in faccia disse –Si sa che gli opposti si attraggono-. Sentendo le loro parole mi tornò in mente la conversazione avuta con Ary la sera prima, anche con Will è successo questo colpo di fulmine e continuavo a chiedermi il motivo di ciò ma ora sentendo queste parole posso dedurre che è nei nostri geni quando incontriamo la nostra “anima gemella” e questo sta a significare che io e Will dovremmo appartenerci, se io sono sicura dei miei sentimenti non posso esserne altrettanto di Will e posso solo dedurre quello che potrebbe provare nei miei confronti, a forza di stare sovrappensiero avevo già finito di mangiare e avevo in mano il bicchiere mezzo pieno di latte e caffè quindi lo finì e dissi –Non vedo l’ora di scoprire tutto perché diciamocelo abbiamo il diritto di sapere-. Will annuì e dissi –Per quanto adoro Bee e gli altri non dovrebbero tenerci nascoste le cose che ci riguardano, per fortuna che ora scopriremo tutto-. Clint intervenne –Mio padre è dagli altri al capannone ma ha detto di raggiungerlo appena avremmo finito di fare colazione-. Hailey parlò per la prima volta dal mio arrivo –Bè abbiamo quasi finito-. Io intervenni –Volevo chiedervi una cosa essendo che siete con gli Autobot da prima di me-. Will mi guardò e disse –Certo chiedi pure-. -Ne abbiamo parlato ieri sera io e Arienne-. -Su cosa?-. -Sui Decepticon-. -Cosa vuoi sapere di preciso?-. -Se per caso vi hanno spiegato il motivo perché ci vogliono morti-. Will guardò gli altri e poi rispose –Non hanno mai parlato di questo con noi ma credo che lo scopriremo presto-. -Sicuri? Non ne hanno mai accennato?-. -Te l’ho detto Key ci hanno tenuto all’oscuro da quando siamo sotto la loro protezione, perché voi avete fatto qualche supposizione?-. -Si-. -E vorreste condividerle con noi?-. -Certo mio caro, noi siamo gli unici che possiamo ostacolare i Decepticon nella loro ascesa al potere quindi è logico che vogliono eliminare noi e gli Autobot, hanno già perso Cybertron e avere la Terra è un occasione ghiotta che sicuramente non si faranno sfuggire-. Matt annuì e disse –Questo ragionamento non è stupido ed ha perfettamente senso, togli una cosa a me e sta pur certo che io la tolgo a voi-. Daisy chiese –E con questo che vuoi dire?-. -Che gli Autobot gli hanno impedito, per quanto anche loro l’anno perso, il pianeta e adesso loro vogliono avere il nostro pianeta tutto per loro eliminando noi e se non possono averlo lo distruggeranno-. Thea disse –Un ragionamento azzeccato ma ora per scoprire la verità dobbiamo farci dire tutto dagli Autobot-. Hailey intervenne –Bè non lo scopriremo dicerto stando qui a fare supposizioni-. Clint la guardò e disse –Sempre fine è Hally?-. Io non pensando di dire una cosa del genere intervenni –Hailey ha ragione, se stiamo qui non scopriremo mai l’agognata verità sul motivo di tutto ciò-. Quando finì di parlare vidi che tutti mi guardavano strano e dissi –Che c’è?-. Will mi guardò ancora per qualche secondo e poi rispose –Niente Key solo che…-. -Solo che?-. -Hai appena dato ragione a Hailey-. -E allora?-. -Allora è strano da te dopo che ieri vi stavate per uccidere a vicenda-. -Lo so potrei sembrare malata ma ha ragione, dovremmo andare-. Hailey intervenne –Non essere tanto sorpreso fratello, forse lei è più lungimirante di te…- poi mi guardò e disse –Questo non cambia il fatto che non mi stai a genio capito Keira? Questa è stata solo una parola per elogiare la tua lungimiranza-. La guardai e dissi –Intesi non mi aspettavo diversamente, ora è meglio pulire qui e andare dagli altri che me dite?-. Loro annuirono e Clint alzandosi disse –Ma non serve-. Gli sorrisi e dissi –Invece si, qui siamo ospiti e il minimo che possiamo fare è dare una mano-. -Sei molto gentile Keira-. -I miei genitori mi hanno dato un buon esempio e poi mi hanno insegnato ad aiutare il prossimo-. -Sagge parole-. -Lo so e le rispetto- detto questo cominciammo a sparecchiare e poi uscimmo per raggiungere il resto della squadra al capannone. Entrati vedemmo gli Autobot intenti a parlarsi tra loro tranne Optimus che parlava con il zio di Will e Hailey sicuramente di cose riguardante la nostra situazione ma quando Clint chiuse il portone di legno tutti si voltarono a guardarci e vidi che in mezzo alla grande stanza c’erano undici sedie di legno scuro e ad un certo punto la voce del Maggiore Rogers mi riportò alla realtà –Finalmente eccovi qui, sedetevi pure ragazzi-. Clint chiese –Perché padre?-. -Quello che vi racconteremo non va preso alla leggera Clint e ci vorrà tempo quindi sedetevi- suonava più come un ordine che come avvertimento quindi ci sedemmo e aspettammo che qualcuno prendesse la parola. Il signor Rogers disse –Optimus vuoi avere l’onore? Infondo siete i loro protettori-. -Certo Maggiore…- ci guardò mentre il resto degli Autobot si misero al suo fianco e poi continuò –Vedete ragazzi come avete sentito ieri siete protagonisti di una Profezia che parla di undici ragazzi guerrieri appartenenti ad un ordine chiamato Demonhunter che grazie hai loro poteri tengono l’umanità al sicuro dai Demoni e dal loro leader Abaddon, uno dei tre Demoni al servizio di Satana stesso e che fa di lui un Signore dei Demoni- dette queste parole restò in silenzio per farci metabolizzare le informazioni ricevute, queste parole le avevo già sentite nel mio sogno ma ora sembravano più ricordi…non lo so! La testa mi scoppia!. La voce di Will mi riportò alla discussione –Aspetta Optimus ci stai dicendo, se ho capito bene, che questi Demonhunter protagonisti della Profezia siamo noi?-. -Si William esattamente, siete gli unici che potete sconfiggere i Demoni e riportare la pace nel vostro pianeta prima che cada in preda a caos e distruzione-. Hailey chiese –Da cosa deducete che siamo noi?-. -Bè già avere i poteri è la prima cosa e poi l’abbiamo scoperto ancora prima della distruzione di Cybertron-. A quel punto chiesi –Cosa? C…Come?-. -Vedi Keira a Cybertron avevamo un Grande Consiglio comandato da i tredici Prime che noi chiamavamo Anziani che comandavano gli Autobot durante la guerra e predissero una Profezia e questa Profezia parlava di voi prodi guerrieri che combattevano contro il caos portato dai Demoni-. Daisy chiese –Se quello che dite è vero cosa centriamo noi con Cybertron? Ma soprattutto perché i Decepticon vogliono ucciderci?-. Vidi Optimus scambiare sguardi alquanto strani con gli altri Autobot per poi dire –Vedete ragazzi c’è una cosa che dovete sapere sul motivo che ci spinge a proteggervi, non che vogliamo la vostra morte assolutamente ma c’è un motivo che ci ha spinto a cercarvi-. Io chiesi –E quale Optimus?-. Lui restò in silenzio per pochi secondi e poi rispose –Venne predetta un'altra Profezia su di voi a Cyberton, venne predetto che i Demonhunter ci avrebbero aiutati a sconfiggere i Decepticon e a trovare l’All Spark-. Matt disse –Fatemi capire noi dovremmo combattere contro dei robot giganti? Vi voglio ricordare che siamo piccoli confronto a voi-. -Lo so Matthew ma è per questo che avete i poteri ed ecco perchè vi vogliono morti-. Io dissi –Quindi dovremmo combattere contro i Demoni e anche contro i Decepticon e aiutarvi a trovare l’All Spark, ho capito bene?-. -Un riassunto perfetto Keira-. Thea disse –Se ci vogliono morti allora Isabelle è già morta?-. Optimus stava per rispondere quando il signor Rogers intervenne –Posso introdurmi un attimo Optimus?-. -Ma certo Maggiore-. -Vorrei dirvi una cosa ragazzi-. Clint lo guardò e chiese –Di che si tratta papà?-. -Vedete i Decepticon non vi vogliono morti-. A quel punto in coro chiedemmo –Cosa?-. Optimus disse –Come fa ad esserne certo Maggiore?-. -Sarò in congedo momentaneo ma alla base mi tengono aggiornato, avete presente l’attacco avvenuto due giorni fa in Qatar?-. Stavo per rispondere quando Optimus rispose –Si, un Decepticon di nome Blackout l’ha attaccata-. A quel punto dovetti chiedere –Optimus posso chiederti una cosa?-. -Ma certo-. -Questo Blackout cosa voleva da quella base?-. -Prima di risponderti, come fai a sapere dell’attacco?-. -New Time-. -New Time?-. -E’ un telegiornale e serve per tenere informate le persone sui sviluppi mondiali ed altro-. -E cosa hanno detto di preciso?-. -Solo che è stata attaccata e che è di matrice islamica ribelle-. -Bè è falso-. -Ora lo so ma di certo non ti vengono a dire che un robot gigante gli ha attaccati, si creerebbe il caos completo-. Il Signor Rogers intervenne –Di solito la maggior parte delle notizie militari sono Top Secret-. Ironhide sbuffando disse –Non trovo giusto che teniate nascosta la verità hai vostri stessi simili-. Jazz scosse la testa esasperato e disse –Preferisci una crisi isterica di massa zuccone?- e a quelle parole il gigante con la corazza nera gli diede una sberla sulla testa. Prima che la situazione degenerasse Optimus li fermò e poi guardandomi disse –Bene visto che sapete dell’attacco vi diciamo tutto-. Io impaziente dissi –Non era di matrice islamica vero?-. Lui scosse la testa e disse –Blackout ha attaccato la base militare in Qatar per uno scopo ben preciso essendo l’unico posto che poteva fornire quello che cercavano, ha violato la rete militare per cercare voi-. Io sbalordita chiesi –Noi?-. -Si Keira voi, con quelle informazioni vi hanno trovato-. Il Signor Rogers disse –Hanno interrotto il collegamento prima che potesse essere troppo tardi-. -Quindi non hanno preso tutto quello che sapete di loro-. -No quindi abbiamo un vantaggio-. Io chiesi –Avevate molte informazioni su di noi? Anche private?-. Il Signor Rogers mi guardò e rispose –Si-. -Cosa? Com…-. -Erano necessarie Keira-. -Necessarie? Questo va contro i diritti della privacy-. -Lo so ma sapevamo della vostra esistenza quindi abbiamo raccolto tutto quello che sapevamo dei Demonhunter e quando abbiamo scoperto che eravate voi ci siamo adoperati di trasferire tutte le vostre informazioni in una base militare in Qatar che secondo noi era la base più protetta ma a quanto pare ci sbagliavamo-. -L’avete fatto per impedire che venissero prese da delle persone sbagliate-. -Esatto-. -Ma per i Decepticon o da i Demoni-. -Da entrambi ma più che altro dai Demoni, l’esistenza dei Decepticon è stata rivelata in Qatar ma ieri sera Optimus mi ha messo al corrente di loro e su molte altre cose-. -La Profezia di Cybertron non ne eravate a conoscenza prima di oggi?-. Lui scosse la testa e disse –Eravamo a conoscenza solo della nostra Profezia, non sapevamo di una seconda esistente e sono rimasto veramente perplesso quando l’ho saputo-. Riportai l’attenzione su Optimus e dissi –Quindi il nostro ruolo nella vostra Profezia sarebbe?-. Lui mi guardò a sua volta e disse –Consideratevi nostri compagni d’armi-. Sorrisi e dissi –Fico!-. Vidi che gli altri mi guardavano e dissi –Che c’è? Abbiamo i poteri quindi sfruttiamoli per fare qualcosa di buono, preferisco cento volte usarli di fianco agli Autobot che essere presa dai Decepticon e usarli per fare del male, non credete anche voi?-. Loro restarono in silenzio ma fu Will a romperlo per primo–Key a ragione, voglio mettere i miei poteri al servizio di qualcosa di più grande e giusto, come dice il nonno di Spider-Man “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”-. Hailey sbuffò e disse –Tu e la tua fissazione per Spider-Man, ma hai ragione-. Will gli sorrise e poi rivolgendosi agli altri chiese –E voi?-. In coro dissero –Siamo pienamente d’accordo- dette queste parole nel capannone si propagò una risata che contagiò tutti persino i burberi di Ironhide e Hailey e quando si spensero dissi –Come vedi Optimus siamo tutti con voi, saremmo al vostro fianco-. Lui mi sorrise e disse –Sono onorato di combattere al vostro fianco-. Io contraccambiai il sorriso e dissi –E noi onorati di combattere al vostro, ora che sappiamo di una seconda Profezia e il nostro ruolo in essa torniamo alla prima perché diciamocelo, non ho capito gran che-. Il Signor Rogers disse –Come sapete siete destinati a salvarci dalla minaccia dei Demoni e da Abbadon grazie hai vostri poteri che possedete dalla nascita e siete un bersaglio di alta priorità per loro, se voi vivete loro muoiono-. Io chiesi –Se ha detto che ci vogliono vivi-. -L’ho detto infatti e faranno di tutto per avervi-. -In che senso?-. -Diciamo che hanno trovato un modo per rendervi utile alla loro causa, se vi catturano cancelleranno la vostra memoria…-. Thea esclamò –Cosa!-. Daisy anche lei sconvolta chiese –Quindi cancelleranno i nostri ricordi? I ricordi della nostra vita?-. Il Signor Rogers annuì e disse –Non possono usarvi per i loro scopi se avete ancora i ricordi della vostra vita, sarà più facile per loro controllarvi se li cancellano per poi metterne di nuovi, dopo di che diventerete malvagi e insensibili senza il libero arbitrio-. Nel capannone calò il silenzio assoluto e nell’aria c’era l’orrore e la sofferenza di noi tutti, quegli esseri volevano portarci via tutto persino i miei ricordi sui miei genitori e questo non potevo permetterlo perché quei ricordi sono l’unica cosa che mi rimane di loro e non posso perderli, la voce di Will mi riportò alla realtà –Preferisco morire più tosto di perdere me stesso trasformandomi in un assassino a sangue freddo-. Annuì e dissi –Non possono portarci via noi stessi e la nostra libertà, di certo non mi arrenderò senza combattere-. Matt annuì a sua volta e disse –Nemmeno noi, quei figli di puttana non ce li porteranno via-. Lo guardai e dissi –Ma come faremo?- dalla frustrazione posai la mia fronte sui palmi ma la voce di Bumblebee mi fece rialzare –Non…permetterò hai…Demoni di… farti … questo … Keira-. Lo guardai sorridendo e dissi –Grazie Bee, so che lo farai-. La voce profonda di Optimus si propagò nel capannone –Nessuno di noi lo permetterà ragazzi, ve lo prometto-. Il Signor Rogers disse –Mi dispiace avervi turbato ragazzi ma era necessario che lo sapeste-. Clint lo guardò sorridendo e disse –Non preoccuparti papà era quello che volevamo tutti, per anni ci è rimasta nascosta questa cosa e ora vogliamo sapere tutto in merito-. -Allora posso continuare-. -Certo papà-. -Bene allora avete capito che è essenziale che voi non veniate mai presi, sia per noi che per voi-. Io dissi –Certo signore-. Lui mi sorrise e disse –Ragazzi datemi del tu, chiamatemi pure Aidan-. Sorrisi e dissi –D’accordo signor…Aidan-. -Bene allora pronti per un’altra rivelazione?-. Clint si sfregò le mani e disse -Più pronti di così papà non possiamo esserlo-. Prima che potesse continuare chiesi –Posso chiedervi come sapete queste cose?-. Lui mi guardò e disse –Mi hai tolto le parole di bocca Keira-. -Oh!-. -Bè sarò felice di rispondere a questa domanda, l’abbiamo appresa da un libro-. -Un libro?-. -Si bè non ne siamo in possesso ma da fonti storiche provenienti dalla Guerra d’Indipendenza il libro era in possesso di George Washington capo degli Anziani, un organizzazione segreta che aveva come scopo la distruzione dei Demoni e cacciare gli Inglesi loro alleati dal suolo americano-. Optimus chiese –Gli inglesi erano loro alleati?-. -Si, hanno stretto un alleanza con loro perché così avrebbero avuto il controllo del nostro paese ma sono stati sconfitti ugualmente-. Io chiesi –Come mai aveva il libro?-. -Vedete ragazzi la prima venuta dei Demoni era avvenuta allora e come qui hanno scoperto che c’erano dei ragazzi con poteri speciali destinati a sconfiggerli, quei ragazzi sono gli Antichi Demonhunter e sono i…-. Lo interruppi perché sapevo dove voleva andare a parare –I nostri antenati-. Lui mi guardò e disse –Esatto, in voi scorre il loro sangue quindi fa di voi i Nuovi Demonhunter-. Ero pietrificata, già da quando si è parlato della Profezia ho cominciato a sudare freddo ma quando ha nominato George Washington, gli Anziani e il libro sono andata in ansia e credo che si vedesse fuori perché tutti mi guardavano e dissi –Per caso questo libro si chiama “Il Sacro Codice dei Demonhunter”?-. -Esatto…come fai a saperlo Keira?-. Tutti i presenti avevano posato attenti lo sguardo su di me e reputai quel momento giusto per svelare le mie visioni –Vi devo dire qualcosa che forse può essere strano come no-. Optimus con lo sguardo preoccupato chiese –Di che sai tratta Keira?-. -Sembrerò sicuramente una pazza-. -Non lo sembrerai, promettiamo di non giudicarti vero ragazzi?-. Loro annuirono quindi dopo aver fatto un sospiro dissi –Solo Will ne è al corrente ma non ha detto niente perché ci siamo concordati di dirlo al momento più opportuno e bè…questo lo è, da quando è iniziata tutta questa storia ogni volta che chiudo gli occhi ho delle… visioni-. Aidan chiese –Visioni? Di che tipo?-. -Non sono sicura che sia proprio una visione ma c’era questa ragazza che viveva nel 1775 durante la Guerra d’Indipendenza Americana che insieme ad altri dodici ragazzi compresa sua sorella gemella era stata convocata da George Washington per una riunione in cui gli è stato rivelato che possedevano dei poteri speciali in grado di salvarli dai Demoni giunti nel loro mondo-. Finito il racconto vidi Aidan passarsi una mano sugli occhi e disse –Non ci sono dubbi, ora abbiamo la conferma-. Io confusa chiesi –Di cosa?-. -Quello che hai non sono visioni ma ricordi, ricordi della tua antenata-. -Quindi la ragazza che vedo è mia antenata?-. -Si e con questi ricordi potremmo risalire al punto esatto dove sbucano i Demoni-. -Cosa glielo fa credere?-. -Devono aver chiuso la porta quando gli hanno sconfitti, quindi ci mostrerà il modo di chiuderla-. Optimus annuì e disse –Siamo in vantaggio su di loro-. Aidan lo guardò e disse –Esatto ma c’è un effetto collaterale diciamo, nulla che non si può rimediare-. Allarmato Optimus chiese –Che effetto collaterale?-. -Se scoprono che grazie a lei abbiamo scoperto la porta è fottuta, le daranno la caccia senza pietà-. Io lo guardai e chiesi –E perché mai dovrei essere così importante per loro? Infondo sono come i miei amici-. Optimus annuì e disse –Già, perché dovrebbero dargli la caccia?-. Aidan sospirò e disse –Prima di rispondervi sappiate che nei file dell’esercito abbiamo delle pagine, copiate ovviamente, del libro ma non siamo come ho detto in possesso di quello vero-. Ironhide chiese –Allora dove sta sto coso?- ma fatta questa domanda si beccò un occhiataccia da parte di Optimus. Aidan lo guardò un attimo e rispose –Non lo sappiamo, da tempo lo cerchiamo in tutto il mondo ma non abbiamo ancora ottenuto dei risultati concreti-. Charles disse –Speriamo di trovarlo, sarebbe utile averlo a portata di mano-. Michael annuì e disse –Mio fratello a ragione perché scopriremo di più sulla nostra natura, ma tralasciamo questo particolare che ritorneremo in seguito perché Keira è così importante?-. Aidan sospirò e disse –Perché lei è la Predestinata, colei che guiderà l’ordine in un era di luce e prosperità duratura e che aiuterà sempre le persone in grande pericolo e tenendo al sicuro l’umanità dai Demoni e da Abaddon-. Io confusa chiesi –Io sarei la Predestinata?-. -Si Keira-. -Come sa che sono io?-. -Colei che rivive i ricordi dell’Antica Predestinata sarà la sua succeditrice nella seconda guerra tra Demonhunter e Demoni…queste sono le parole esatte che ho letto in quella pagina nei file-. Mi passai la mano destra sugli occhi e dissi –Fermiamoci un attimo, io sarei la succeditrice della ragazza che vedo in sogno? Quella che rivivo i ricordi?-. -Esatto-. -E che mansioni avrei?- George ha spiegato cosa fa la Predestinata ma voglio avere conferma. -Prima di rispondere mi diresti i nomi dei ragazzi e della tua antenata per favore Keira?-. -Perché?-. -Cosi sappiamo i loro nomi-. -Okey, la mia antenata si chiamava Selene Barnes e sua sorella gemella Ember Barnes-. -Va bene e gli altri?-. -Caine e Helena Rogers, Miranda Johnson, Alec Huston, Erik Lewis, Evelyn Lance, Jared Rogers, Clarissa Burton e Christopher e Jonathan O’Brian- ho voluto tralasciare Harry Jones perché non sapevo ancora il suo ruolo in questa storia. Aiden annuì e disse –Non ci sono più dubbi sono i vostri antenati-. -Bene ora mi può dire che mansione avrei?-. Lui annuì e disse –Sarai la leader dei Demonhunter e li guiderai nella battaglia contro i Demoni fino a spazzarli via dalla Terra…ci sarebbe un’altra questione-. Sospirai e chiesi –Di che si tratta?-. -Nel libro c’è scritto che compiuti diciotto anni smetterete di crescere-. Arienne che non aveva mai parlato da quando siamo arrivati disse –Cosa! Ho sentito bene? In che senso smettiamo di crescere compiuti diciotto anni?-. -Lo so è difficile da capire e sinceramente tutta questa cosa è difficile da capire ma quando compite diciotto anni smettete di crescere e finché i Demoni saranno nel nostro mondo sarà così-. Lei continuò –Quindi…-. -Quando i Demoni ritorneranno da dove sono venuti ricomincerete a crescere ma fino ad allora resterete a diciotto anni…- puntò lo sguardo su suo nipote e disse –Will tu hai già smesso di crescere-. Lui fece un sorriso tirato e disse –L’avevo capito da solo-. Aidan lo guardò con uno sguardo triste e disse –Mi dispiace che dobbiate subire tutte queste ingiustizie ma avete una grossa responsabilità, se potessi cambierei le cose-. Clint gli sorrise e disse –Non è colpa tua padre, credo che non abbiamo scelta-. -Infatti non ne avete figlio mio…- mi guardò e continuò –Lo so che per te sarà difficile ricoprire il ruolo di leader dei Demonhunter, specialmente quando i Demoni ti daranno la caccia ma è il tuo destino-. Lo guardai e dissi –Destino o no come ha detto Clint non ho scelta, quindi mi farò piacere la cosa-. A quel punto Hailey che era rimasta buona per tutte le spiegazioni disse con il suo tono irritato –Non lo trovo affatto giusto zio-, come per Helena anche lei sta per mettere in discussione la mia nuova promozione anche se non la volevo. Aidan la guardò e chiese –Cosa non è giusto Hailey?-. -Che lei ricopra la carica di nostro leader così può comandarci a bacchetta-. -Non è una mia decisione e nemmeno la tua, nel libro c’è scritto ed è verità-. -Bè allora chi la scritto è un coglione, non è giusto che sia lei a comandarci-. Arienne la fulminò con lo sguardo e chiese –E vorresti essere tu a comandarci?-. -Si, sarei adatta al ruolo-. Ary rise e disse –Allora siamo tutti morti-. Hally la fulminò come volerla incenerire sul posto e disse –Cosa intendi dire svitata? Che io non sono in grado di comandare una squadra-. -Ne dubito con il tuo caratteraccio e poi ricordati, chi troppo vuole nulla stringe-. Hally a quelle parole si alzò di scatto e stava per avvicinarsi minacciosa a lei ma Clint, Matt e Will gli si pararono d’avanti prima che potessi farlo io e il primo disse –Cugina rimettiti seduta subito e lascia stare Ary-. Lei gli rise in faccia e disse –Non dirmi che vuoi difendere quel fenomeno da manicomio-. -Qualche problema?-. -Direi, quella mi ha offeso-. Matt incrociò le braccia al petto e disse –Bè non ha tutti i torti-. Hally lo guardò e disse –Ti avverto non metterci anche tu-. -Che paura! Smettila Hally ti stai mettendo ridicola d’avanti a tutti, cerca di crescere-. -Cosa? Tu non…-. Fu interrotta da Will –Hailey tu devi smetterla-. A quelle parole lei si girò fulminea verso di lui per fronteggiarlo –Non metterci anche tu Will-. -Oh si che mi ci metto, come ha detto Matt è ora che cominci a crescere e a comportarti come gli si addice a una ragazza della tua età-. -Io non sono affatto una bambina, siete voi gli stolti che chiudono gli occhi-. -Su cosa di grazia?-. Indicandoci disse –Su di loro-. Clint e Will si guardarono e quest’ultimo chiese –Che centrano?-. -Che centrano? Sono delle stronze bastarde che vogliono ingannarvi per sottomettervi al loro volere…- puntò lo sguardo su suo cugino e disse –Tu Clint sei stato ammaliato da Arienne…- puntò il dito verso suo fratello –Tu Will sei stato ammaliato tanto in profondo da Keira che non vedi che ti sta solo usando per trovare sua sorella gemella e quando l’avrà trovata ti abbandonerà perché non avrà più bisogno di te-. Le sue parole mi fecero male perché come si permetteva di parlare così sul mio conto senza avermi conosciuto a fondo, io non sono affatto così e non abbandonerò mai Will, con la coda dell’occhio vidi Ary avere il mio stesso sguardo e Clint gli accarezzò il braccio in segno di conforto. Will vedendo il mio sguardò la faccia li divenne rosso dalla rabbia e fuori dal capannone si sentirono dei tuoni potenti anche se c’era il sole quindi capì che stava usando il suo potere involontariamente poi arrabbiato disse –NON NE POSSO PIU’ DI TE HAILEY, TI STAI COMPORTANDO DA BAMBINA CAPRICCIOSA E INSOLENTE E NON NE POSSO PIU’…PIU’, HO CAMBI ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DI KEIRA E ARIENNE O GIURO CHE NON TI PARLO PIU’ E TI ARRANGERAI D’ORA IN POI-. -Non puoi farlo-. -SI CHE POSSO P’ERCHE’ TUTTO HA UN LIMITE HALLY E TU L’HAI SUPERATO QUEL LIMITE, STAI AVENDO UN COMPORTAMENTO EGOISTICO E IPOCRITA-. -Io avrei un comportamento ipocrita?-. Will si calmò un po’ ma i fulmini fuori non si placavano, anzi attanagliavano il cielo con la loro furia –Si Hally sei un ipocrita perché pretendi di avere tu la decisione su tutto quello che ci sta accadendo e posso dirti che hai anche un comportamento di protagonismo, ultima notizia bomba non sei al centro dell’attenzione e non sei speciale in confronto agli altri, hai i nostri stessi poteri ed hai la nostra stessa responsabilità e se c’è scritto che Keira ci guiderà ci sarà un motivo, mettitela via sorellina perché le cose non cambieranno e come ti ho detto ieri Key e Ary sono mie amiche e se anche fosse che Clint vuole difendere Ary dalle tue accuse fa la cosa giusta, lei non è un fenomeno da manicomio e Key non è una stronza bastarda e non vuole ingannarmi chiaro?-. Lei non rispose ma per la prima volta da quando la conosco ha una faccia ferita sicuramente a causa delle dure parole di suo fratello, si voltò a guardare gli altri che la fissavano con ogni sguardi inimmaginabili e non trovando appoggio su nessuno di noi se ne andò fuori correndo per sfuggire a tutti questi sguardi e i fulmini fuori si placarono lasciando che il sole lambisse il terreno e i fiori con i suoi raggi rinvigorenti che ti faceva ritornare la felicità, anche se in quel momento la felicità non era presente nel capannone. Il silenzio regnava padrone nel capannone ma fu rotto da Ironhide che sempre brontolando disse –Non trovo giusto che l’abbiate trattata in quel modo-. Tutti lo guardammo e Optimus un po’ stufo di questa situazione disse –Ironhide ieri ne abbiamo parlato mi pare-. -Si ma ora l’hanno aggredita-. -Per un ottimo motivo, da quando è arrivata Keira e Arienne non fa altro che insultarle senza motivo alcuno e non lo trovo giusto, poi William è suo fratello ed ha tutto il diritto di insegnarle che non deve trattare così i suoi compagni di squadra e tu dovresti appoggiare la cosa-. -Non metto in dubbio che si è comportata male nei confronti di Keira e Arienne e nemmeno che abbiano torto ma William non doveva gridargli contro tutte quelle cose-. -Con le buone le ha capite?-. -No ma…-. Optimus lo guardò intensamente negli occhi cerulei e disse –Non c’è ma che tenga, William le ha provate con le buone a farglielo capire ma non è servito quindi ha dovuto usare le cattive e ti ricordo che ha insultato anche Matthew e lui è il tuo protetto, dovresti prendere anche le sue difese non sempre quella di Hailey-. A quelle parole restò zitto guardando Matt che lo fissava a sua volta e Aidan intervenne –Hailey è sempre stata una ragazza problematica in confronto a William, aveva sempre una rabbia dentro e vedeva il mondo in modo diverso dagli altri come suo fratello, Will non l’ha mai lasciato restandole accanto e lei evidentemente si è attaccata a lui in modo profondo tanto da considerare ogni ragazza una sua nemica-. Io sempre guardando la porta chiesi –E perché mai?-. -Ha paura che se Will si lega ad un’altra ragazza oltre a lei l’abbandona e lei non lo vuole-. -Come può pensarlo?-. -Non lo sa nessuno ma evidentemente le parole di Will l’ha sconvolta, non tanto per le parole ma perché sono state dette da lui-. Will ritornò seduto sulla sedia di legno e disse –Magnifico, ora è colpa mia-. Ratchet disse –No Will non è colpa tua, deve capire che Keira non vuole portarti via da lei-. Jazz chiese –Hai ragione Ratchet ma come glielo facciamo capire?-. Il medico lo guardò e disse – E io che ne so Jazz, non conosco la psicologia degli umani-. -Ma sei un medico-. -Lo so! So curare i Cybertroniani non gli umani e poi questa è un altro tipo di cura che non posso guarire, solo lei può ma deve volerlo-. Ormai non stavo seguendo la conversazione perché fissavo la porta attentamente e finalmente presa la mia decisone mi avviai verso la porta per uscire ma la voce di Optimus mi fece voltare –Dove vai Keira?-. Lo guardai e risposi –Da Hailey-. A quelle parole tutti mi fissavano e Daisy disse –Non credo che sia una buona idea Key-. Matt annuì e aggiunse –Già, fino a poco tempo fa voleva ucciderti con lo sguardo-. Sospirai e dissi –Lo so ma come ha detto Ratchet è un altro tipo di cura che nessuno può guarire se non siamo noi a fare il primo passo per aiutarla a farlo, solo lei può-. Will disse –Hai ragione Key ma ti converrebbe aspettare-. -Aspettare cosa? Che si autodistrugga da sola? Se devo ricoprire il ruolo di vostro leader devo pensare prima di tutto a voi e al vostro benessere, quindi che persona sarei se adesso l’abbandonassi? Pensavo che mi avresti appoggiato, infondo è tua sorella-. -Lo faccio ma dovresti aspettare-. -Come ha detto Ironhide quelle parole sono state un duro colpo per lei, specialmente dette da te quindi vorrei chiarirmi una volta per tutte con lei e fargli capire che voglio essere sua amica e che mai ti porterò via da lei-. Will stava per ribattere quando fu interrotto da Optimus –Lasciate che Keira faccia questa cosa, forse se gli parla lei sarà meglio per tutta la squadra e poi ha ragione, lei sarà la vostra leader e deve badare alle vostre esigenze…-mi guardò sorridendo e disse –Vai pure Keira- gli sorrisi grata e poi uscì alla ricerca di Hailey. La trovai seduta sull’erba davanti alla casa con la testa tra le gambe e percossa da singhiozzi, vederla così mi faceva male anche se detesto il modo in cui mi ha trattato ma sentire le parole dette da Aidan mi fa comprendere molte cose, piano piano mi avvicinai a lei e quando arrivai a pochi passi da lei dissi –Un bel posto per piangere, hai una vista mozzafiato di questo bosco-. Sentendo la mia voce alzò la testa e vidi che le sue guance erano bagnate da lacrime salate che scendevano indisturbate fino a che non toccavano il terreno, vedendomi si asciugò con il dorso della mano destra gli occhi velocemente e disse –Che ci fai qui? Sei venuta a insultarmi anche tu?-. Io scossi la testa –No niente di tutto ciò, ci hanno già pensato gli altri-. -Ma ne avresti tutto il diritto-. -Lo so ma non sono una che ferisce le persone per puro divertimento, specialmente per vendetta-. Lei mi fissò e disse con il suo solito tono –Senti non voglio essere compatita e non me ne frega niente se non ferisci le persone nemmeno per vendetta, io lo faccio e non puoi trasmettermi la tua bontà che tanto piace a Will e ad Optimus…- mi guardò e disse –Si perché se non l’hai capito Optimus ti ha preso sotto la sua ala a causa di questa sua bontà-. -Può essere Hailey ma nel mondo c’è già troppo odio e non ce ne serve ancora, noi possiamo cambiare le cose-. -Ma fammi il piacere Keira, sei riuscita ad ottenere tutto: l’affetto di mio fratello, la stima di Optimus, l’amicizia degli altri e ora hai anche ottenuto il comando della squadra, se sei venuta per avere il mio consenso hai sbagliato di grosso quindi alza i tacchi e vattene-. Scossi la testa un po’ offesa e un po’ irritata da queste parole quindi dissi alzando le mani a modo di resa –Va bene Hailey hai vinto tu me ne vado, non sono venuta qui per compatirti e nemmeno per avere il tuo cazzo di consenso perché se vuoi saperlo non ho mai voluto avere il comando, tutto quello che voglio è trovare mia sorella ma invece ho scoperto tutta questa maledetta storia e io non ho mai voluto tutto questo e tu mi accusi di aver ottenuto quello che volevo quando invece è tutta un’altra storia, sono venuta per chiarirmi con te su molte cose e volevo essere tua amica, ma se queste sono le tue opinioni di me allora scusami non voglio più esserlo-. Lo so che erano parole dure ma ero venuta qui per un unico motivo: la sua amicizia ma evidentemente non vuole darmela quindi mi voltai per raggiungere gli altri quando la voce un po’ triste di Hally mi fece fermare –Keira aspetta per favore-. Mi voltai verso di lei che si era completamente voltata verso di me e dissi –Che vuoi Hailey-. -Parlare-. -Ora vuoi parlare?-. Lei annuì e disse –Ti prego Key-. Era la prima volta che mi chiamava con il mio soprannome e dentro di me fui felice perché voleva davvero farsi perdonare…almeno spero, ma annuì e lei disse –Potresti sederti vicino a me? Odio parlare con le persone che stanno in piedi-. Feci come mi era stato detto e mi sedetti sull’erba verde e morbida con delle margherite accanto a lei e chiesi –Cosa vuoi parlare?-. -Di come ti ho trattata male e non cercare di negare-. -Non l’ho fatto-. -Bene…- sospirò e continuò –Mi dispiace molto come ti ho trattata da quando ci siamo conosciute e dal più profondo del mio cuore so che devo essere stata molto crudele con te e Ary-. -Infatti, hai ferito i miei sentimenti e anche quelli di Arienne-. -Lo so…-. La interruppi un momento –Devi sapere che la madre di Ary è morta quando lei aveva cinque anni per un incidente d’auto e suo padre era nella polizia ma si congedò e inizio a bere per annegare il dolore nell’alcool, si occupa di lei ma a volte la trascura e Ary ci sta male quindi non ha una bella situazione a casa, ammetto che può essere strana ma le voglio bene per questo-. Lei abbassò gli occhi mortificata e disse –Non lo sapevo-. -Se avresti voluto conoscerla invece di insultarla solo perché non è come gli altri forse avresti potuto evitare questa cosa, in quanto a me non è come mi hai parlato ma le cose che hai detto, io voglio bene a Isabelle quindi voglio salvarla dai Decepticon e pensavo essendo che hai un fratello avresti capito, i nostri genitori sono morti per salvarci e sono sul punto di precipitare in un baratro profondo e buio quindi non posso resistere sapendo Isabelle la fuori in pericolo-. Inaspettatamente lei mi prese la mano destra e la strinse per poi dire –Mi dispiace per la morte dei tuoi genitori Keira e vedrai che troveremo Isabelle, grazie all’aiuto degli Autobot non falliremo-. Gli sorrisi e dissi –Ne sono sicura ma prima devi chiarirti con William, ci serve l’auto di tutti-. Lei abbassò gli occhi e disse –Non credo che voglia parlarmi in questo momento-. -Io credo di si-. -Cosa te lo fa credere?-. -In questo preciso momento è dentro al capannone seduto con i rimorsi che lo divorano, lui ti vuole bene Hailey e ora si sta odiando per le parole che ti ha detto-. -Bè sono parole ben meritate, non credo che mi perdonerà tanto facilmente dopo come ti ho trattata-. -Si che ti perdonerà-. -Come fai a dirlo?-. -Perché gli si perdona tutto alla persona che si ama compresi gli sbagli che ha commesso e Will ti ama quindi se vai da lui ti perdonerà di sicuro-. -Ne sei sicura?-. -Certamente…Hailey?-. -Si-. -Voglio che capisci che non voglio portare via da te Will e mai lo farò, io e lui siamo amici e abbiamo imparato a volerci bene ma non può avere lo stesso rapporto che ha con te perché tu sei sua sorella e ti conosce dalla nascita mentre io da tre giorni quindi non ci sono paragoni…- gli sorrisi e continuai –In più ho già una sorella rompiscatole che mi è attaccata dalla nascita, ma per quanto a volte la detesto la perdono perché le voglio bene e farò di tutto per salvarla-. Hailey dopo qualche secondo di silenzio disse –Non l’ho mai vista in questo modo, voglio bene a William ma ho sempre paura che mi abbandoni-. -Non devi avere paura di questo Hally e sai il perché? E’ questo il bello dei fratelli, non ti abbandonano mai anche se sbagli e credimi Will non lo farà mai-. -Quindi mi consigli di andare da lui a chiarirmi?-. Annuì e dissi –Starete meglio entrambi se lo farete-. -Allora sarà meglio che gli chieda scusa- poi inaspettatamente mi abbracciò e disse –Scusami Keira per come mi sono comportata con te-. Ricambiai l’abbracciò e dissi –Sei perdonata ma devi chiedere scusa anche ad Arienne-. -Era mia intenzione- sciolto l’abbraccio si alzò e disse –Per quanto vale anche io vorrei che diventassimo amiche-. Gli sorrisi e dissi –Ne sono contenta e…Hally?-. -Si?-. -Ironhide per quanto burbero sia è un ottimo guardiano e amico per te e Matt, ti difende sempre a spada tratta-. -L’ho sempre saputo che sotto quella corazza da duro c’era del buono ma comunque anche Bumblebbe è un ottimo guardiano e amico per te e Will-. -Ha un coraggio che ammiro-. Mi sorrise e chiese –Non vieni dentro Keira?-. -Resto un po’ qui per metabolizzare queste scoperte, tu vai pure-. -Sicura?-. -Si vai- detto questo la vidi correre verso il capannone per poi scomparirci all’interno, speravo vivamente che i due fratelli Rogers facessero pace come io la faccio sempre con Bells. Ero seduta con il vento che mi scompigliava i miei lunghi capelli castano scuro ormai da sei minuti buoni quando sentì dei passi pesanti smuovere il terreno e pensai che si trattasse di Bee ma la voce profondo e dolce di Optimus mi fece ricredere –Finirai per prendere freddo Keira-. Volsi lo sguardo verso di lui e sorrisi, il suo comportamento nei miei confronti aveva un che di…paterno e dovetti mettere in discussione i miei primi pensieri nei loro riguardi, credevo che non potessero provare certe tipo di emozioni ma vedendo Optimus dovetti ricredermi perché lui e gli altri possedevano delle emozioni quasi umani e forse Hailey aveva visto qualcosa che a me era sfuggito perché ora avevo davvero l’impressione che Optimus mi avesse preso sotto la sua ala, dopo queste riflessioni gli risposi –Sono abituata all’aria, vicino a casa mia c’era l’oceano e li ce n’era molta-. -Potresti ammalarti-. -Non succederà-. Ad un certo punto con un tonfo che mi fece perdere l’equilibrio si sedette di fianco a me e chiese –Come stai?-. -Sto bene, perché me lo chiedi?-. -Bè dopo quello che hai scoperto oggi e dopo la litigata con Hailey pensavo di trovarti triste o altro-. -Sai una cosa? Lo pensavo anche io ma non mi sono scandalizzata più di tanto, finalmente so chi sono e perché possiedo questi poteri, sinceramente è brutto essere all’oscuro di tutto quello che ti riguarda e sono felice di aver scoperto cosa sono-. -Mi sorprendi ogni giorno di più Keira, la notizia che sei protagonista non di una ma di due Profezie avrebbe sconvolto chiunque ma non tu…-scosse la testa divertito e continuò –Ti ammiro Keira veramente-. Gli sorrisi e dissi –Anche io ti ammiro molto Optimus, hai una forza d’animo e anche nei momenti peggiori hai un sangue freddo che nessuno avrebbe, sei incredibile e vedo che gli altri ti rispettano molto, anzi oserei dire che ti vogliono bene-. Lui fece una risata che mi sorprese perché era diversa dalle altre e disse –Io e loro ne abbiamo passate molte insieme compreso la battaglia di Cybertron finendo per vedere la sua distruzione, quindi abbiamo qualcosa che nasce solo in battaglia-. -E di che si tratta?-. -Sarà una cosa che svilupperete anche voi…- mi fissò con i suoi occhi zaffiro e continuò -Fratellanza-. -Fratellanza?-. Lui annuì e disse –Quando passi tutte queste cose insieme e impari a fidarti di loro finisci per considerare i tuoi compagni come fratelli e noi ci sentiamo tali, anche se sono il loro leader non mi sento superiore a loro quindi loro mi trattano in modo uguale a chiunque ma soprattutto io rispetto loro quindi lo fanno anche loro in egual modo-. -Quindi mi stai dicendo che anche se sono il loro leader devo rispettarli?-. -Si perché ti trovi nel campo di battaglia come loro e non è perché hai il grado di leader sei esonerato, se tu rispetti loro ti guadagnerai molto più del rispetto-. -E cosa si tratta?-. -L’affetto-. -Tu vuoi bene agli altri?-. -Si e tu?-. -Io cosa?-. -Se vuoi bene hai tuoi compagni-. -Si, li conosco da poco ma sto cominciando a volergli bene-. -E’ questo che fa di te un buon leader e come hai detto tu devi pensare al loro benessere prima del tuo-. Gli sorrisi e dissi –Grazie di queste lezioni su come essere un buon leader-. -Non c’è dio che, saremmo ottimi compagni di battaglia-. -Ne sono certa-. -Allora com’è andata con Hailey?-. -All’inizio non tanto bene ma poi si è aperta quindi ho potuto fargli capire molte cose e alla fine tutto si è risolto, anzi anche lei vuole diventare mia amica-. -Ero sicuro che tu saresti riuscita a farla cambiare-. -Perché ne sei sicuro?-. -Per due motivi: il primo l’ho notato quando è entrata, ha chiesto scusa ad Arienne e si è chiarita con William che era felicissimo e il secondo motivo è perché tu hai una forza e una testardaggine tale da non mollare nessuno indietro e anche questo è una qualità necessaria a un leader-. -E’ dovuto anche al fatto che i miei genitori mi hanno dato dei sani principi e non tradirò mai questi principi anche in loro memoria-. -Una cosa onorevole-. Dopo qualche momento di silenzio chiesi –Hai parlato con Aidan per la situazione di Isabelle?-. Lui annuì e disse –A detto che possiamo stare qui tutto il tempo che ci serve per rintracciarla, Ratchet ci sta lavorando infatti-. -In che senso?-. -Abbiamo passato tutta la notte a lavorare per creare una specie di “aggeggio” per rintracciare la base dei Decepticon, se troviamo loro troviamo anche tua sorella-. -E quanto vi manca?-. -Secondo Ratchet tra uno o due giorni, finora resteremo qui-. -Quindi dovrei stare qui con le mani in mano?-. -Bè non possiamo fare niente finché non troviamo la base ma ho pensato una cosa e il Maggiore Rogers è d’accordo con me-. -E di che si tratta?-. -Sarebbe un ottimo momento per addestrarvi, di certo non potete combattere contro i Demoni senza avere un minimo di allenamento-. -Bè ne ho ucciso due-. -Concesso ma diciamo come dite voi umani è stata solo fortuna-. -Ah! Secondo te è così?- mi venne da ridere e poi dissi –Se secondo te è meglio che ci addestriamo allora lo faremo-. -E’ meglio anche per la vostra incolumità, noi vi proteggeremo ma è sempre meglio avere le basi di combattimento-. -E questo allenamento cosa consiste?-. -Fisico, con le armi da fuoco ed infine con i vostri poteri-. -Come facciamo ad attivare i nostri poteri? Si attivano solo quando ci sono dei nemici nelle vicinanze-. -Il Maggiore Rogers ha detto come fare quindi ve lo mostrerà-. -Oh! Siamo apposto allora-. -E’ stato tutto programmato ieri sera e scusa se abbiamo deciso noi per voi-. -Ci state proteggendo quindi penso che sai cosa fare…- lo guardai e chiesi –Aidan non può fare di più?-. Lui mi guardò a sua volta e chiese di rimando –Cosa vorresti che facesse?-. -Mandare ei soldati?-. -Prima cosa lui è in congedo ancora per un anno quindi non può comandare nessuno e seconda cosa finirebbe per mettere in pericolo altre vite umane e non sarebbe giusto, spero che capisci-. Pensandoci a ragione quindi dissi –Non ci avevo pensato, quindi tocca a noi liberare Isabelle-. -Esatto e lo faremo insieme come una squadra-. Gli sorrisi e dissi –Insieme…Grazie Optimus-. -Per cosa?-. -Per tutto, per avermi salvata e per voler salvare mia sorella-. -Lo faccio con molto piacere Keira-. Ad un certo punto sentì la voce di Will gridare –Keira! Puoi venire?-. Mi voltai verso il capannone e gridai –Arrivo!- mi alzai imitata da Optimus e dissi –Devo andare prima che scassino il capannone-. Rise e disse –Vai pure-. -Tu non vieni?-. -Resto qui- annuì e correndo mi avviai al capannone per raggiungere i miei compagni. OPTIMUS PRIME: La guardai allontanarsi da me correndo verso il capannone per poi scomparire alla mia vista, restai a fissare il punto che è sparita pensando a che ragazza speciale Keira sia perché da quando ho posato i miei occhi su di lei mi ha incuriosito e quando l’ho conosciuta meglio e ho visto il suo lato buono e coraggioso mi ha spinto a prenderla sotto la mia ala protettrice e a donarle la mia stima, non pensavo di provare queste emozioni quasi umane per qualcuno che non fosse della mia razza ma lei è riuscita ad ottenere la stima di un Prime e la considero parte della mia squadra, ha conquistato tutti a partire da Bumblebee aiutandomi a prendere la decisione di nominare colui che considero un figlio suo guardiano e sono lieto di constatare che la decisione è stata ben risposta. La voce di Ironhide mi fece ritornare alla realtà –Eccoti qui Prime-. Quando rimisi a fuoco il capannone vidi tutti i miei compagni Autobot venire verso di me e quando furono vicino a me dissi –Non scappo mica Ironhide-. Jazz incrociò le braccia al petto e disse –Non ti abbiamo visto rientrare con Keira e ci siamo preoccupati-. -Grazie della proccupazione Jazz ma volevo stare da solo a pensare-. Ratchet chiese –A cosa pensavi?-. -Hai ragazzi-. Bee disse –Oggi è…stato…molto…stressante…per loro…anche se…non lo…danno a…vedere-. Lo guardai e dissi –Hai perfettamente ragione Bumblebee, sono dei ragazzi forti e abbiamo sbagliato a valutarli-. Ironhide chiese –In che senso?-. Prima che potessi rispondergli lo fece Ratchet –Nel senso amico mio che li abbiamo reputati troppo fragili per sostenere questa notizia, hanno passato tutta la loro vita come adolescenti normali e tutto a un tratto si trovano con la responsabilità di proteggere l’umanità tutta sulle loro spalle-. Jazz intervenne –Per fortuna non è stato così, hanno reagito bene a mio parere-. Annuì e dissi –Si sono dimostrati ragazzi forti in grado di accettare la responsabilità che grava su di loro e gli ammiro per questo ma per quanto sono forti dobbiamo proteggerli-. Bee annuì e disse –I…Decepticon…e i…Demoni…vogliono…cancellare…loro la…memoria e…non…possiamo…permetterlo-. Come possono arrivare a questo punto ma si sa che non hanno remore a colpire dei ragazzi innocenti quindi dissi –Hai perfettamente ragione Bumblebee, dobbiamo dare il massimo ad impedire che li prendano e non voglio permettergli che accada-. Ratchet annuì e disse –Poveri ragazzi, devono subire tutte queste ingiustizie-. Ironhide disse –Dovete prendere in considerazione il fatto che certi umani potrebbero intralciare i nostri propositi per proteggere i ragazzi-. Jazz chiese –E con questo cosa vuoi dire?-. -Dico che sono fastidiosi.. Possiamo eliminarli?!-. Io intervenni categoricamente –Ironhide! Noi non facciamo del male agli umani, ma che ti prende?-. Lui abbassò gli occhi sui suoi cannoni e disse –Ho chiesto se posso, è un opzione-. -Bè non puoi e non è un’opzione, pensa più tosto a restare concentrato e proteggere Hailey, Matthew e Clinton-. -D’accordo Prime- sicuramente avrebbe pensato che li toglievo il divertimento ma non può pensare di fare del male agli umani quindi dissi –Ironhide lo so che tu sei uno che vuole combattere ma cerca di tenere tutta voglia quando ci scontreremo con i Decepticon-. Jazz chiese –Pensi che ci sarà uno scontro?-. -Si se volgiamo liberare Isabelle-. Ratchet intervenne –Speriamo che non succeda ma voglio esporvi una probabilità-. Lo guardai e chiesi –Quale probabilità?-. -Che potrebbe essere già sotto il controllo dei Decepticon e dei Demoni-. Bee chiese –Che…li…abbiano…cancellato…la…memoria?-. -Potrebbe essere una probabilità, anche se la troviamo viva non so se sarà la stessa che Keira conosce-. Ha ragione ma non voglio vedere Keira distrutta dal dolore per la perdita della sorella quindi dissi –Vediamo di fare il modo di evitare questa cosa, troviamola in fretta-. Ratchet disse –Sto facendo il possibile ma se vogliamo che funzioni ci vuole del tempo-. -Tempo che non abbiamo Ratchet- guardai Bumblebee e continuai –Nel caso che non riuscissimo ad impedire che li cancellino la memoria tu dovrai stare vicino a Keira Bee va bene?-. Lui m i guardò e disse –Contaci…Capo-. -Bene, se vogliamo impedirlo mettiamoci al lavoro per creare questo aggeggio-. Mentre ci avviammo al capannone Ironhide chiese –Che cosa facciamo con i ragazzi?-. -Loro ora sono occupati-. -In che cosa?-. -Si stanno allenando per diventare dei Cacciatori di Demoni- detto questo entrammo nel capannone. Ho visto Cybertron il mio mondo natale morire e molti miei fratelli soffrire per mano dei Decepticon quindi non permetterò loro di fare soffrire questi poveri ragazzi e tutta l’umanità, la mia indole buona non lo permetterà e non riuscirei a sopportare di vedere questo mondo morire come il mio, questa volta non lo permetterò e abbiamo qualcosa che su Cybertron non avevamo. Alleati.

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Capitolo 9
*** Allenamenti e Sentimenti. ***


“Non ricordo nessun momento prima che iniziassi a combattere i Demoni e gli Inglesi, ormai la mia mente è concentrata solamente a come sopravvivere e a tornare a casa dai miei genitori vittoriosa che non ricorda nessun momento di tranquillità prima di questo e mi rammarico ma il mio dovere mi impone di restare fedele al giuramento fatto a George Washington quasi un anno e mezzo fa e proteggere l’umanità dai Demoni, siamo l’unica speranza per coloro che vogliono la pace e non voglio mancare al giuramento portando così il mondo intero nelle tenebre più oscure, noi portiamo la luce e risplenderemo con la nostra luce questo mondo oscuro e pieno d’odio che ha causato questa maledetta guerra. Come da George Washington ordinato sono diventata la leader dei Demonhunter e guido i miei compagni in battaglia con coraggio e il nostro legame si è rafforzato, io ed Helena piano piano siamo diventate amiche e anzi è sempre lei a sostenermi nelle mie decisioni, tra me e Clarisse è nata una forte amicizia che dura tutt’ora, il rapporto con gli altri migliora giorno dopo giorno ed infine tra me e Caine è nato un forte legame e i miei sentimenti per lui sono diventati quasi soffocanti ma puri come una rosa in piena fioritura ma non so se lui prova lo stesso per me, Harry…bè lui è diventato il compagno di Ember quindi prima o poi diventerà mio cognato e non posso che esserne felice perché siamo diventati molto amici quindi posso solo augurare felicità a mia sorella. Eravamo appena tornati da una dura battaglia durata tre giorni in cui susseguirsi di nostre vittorie e nostre sconfitte amare ci aveva stremati con dentro di noi un turbine di emozioni contrastanti e siamo andati nel nostro quartier generale a fare rapporto a George che aspettava impaziente di sapere se portavamo notizia sia buone che cattive, mi trovavo nella stanza delle riunioni con presenti George, mio padre e Benjamin Franklin colui che ci informa nell’anatomia dei Demoni e creatore delle nostre armi specifiche per far fuori quegli esseri, seduta ad ascoltare attentamente la riunione non mi accorsi che George mi chiamava –Selene?-. Lo guardai e dissi –Si Generale?-. -Tutto bene?-. -Si, scusatemi ma non ho dormito molto questa notte-. -Incubi?-. -Un po’…- sospirai e dissi –Cosa parlavamo?-. Mio padre posandomi una mano nella spalla destra disse –Forse dovresti riposarti Selene-. -Non preoccuparti papà sto bene-. -Sicura?-. -Sicura-. George dopo avermi scrutato un po’ disse –Stavo per chiederle come è andata la battaglia fuori New Orleans-. -Ah si…Appena arrivati ci siamo presentati al rapporto al Capitano Andrew Turner che ci illustrò la situazione-. -E com’era?-. -Drastica a suo dire e io posso confermarlo, lui e i suoi uomini erano confinati poco fuori New Orleans in una fattoria abbandonata da settimane e hanno fatto di quella fattoria la loro base-. -Aveva tanti uomini?-. -Abbastanza, non tutti quelli che lei ha mandato ma sufficienti per sabotare gli inglesi prima della conquista finale, a proposito quando sarà signore?-. -Succederà prima di quanto immagini Selene, allora vi siete presentati a lui che vi ha illustrato la situazione e poi?-. -Fuori la città c’era un fortino che secondo le sue stime era il principale problema per entrare in città perché muniti di cannoni e tanta dinamite da distruggere una città, lui e i suoi uomini avevano tentato ma poco dopo sono sbucati i Demoni e ha ordinato la ritirata, a quanto pare sono loro il problema principale più che gli inglesi-. -Che Demoni c’erano?-. -Liker e Bruton-. Benjamin chiese –Bruton?-. -Si signore, molti sono morti a causa loro-. George annuì e disse –Ho fatto bene a inviarvi-. -L’ha detto anche il capitano, le sue esatte parole sono state “Le persone giuste per una situazione disperata”-. Lui rise e disse –Questa frase è proprio da Andrew, comunque con quel fortino?-. -Dopo un attento piano che includeva anche noi abbiamo ritentato, noi ci occupavamo dei Demoni mentre lui e i suoi uomini si occupavano di togliere di mezzo gli inglesi, se devo dirla tutta è stato più semplice delle nostre iniziali aspettative-. -Ne sono contento, quante perdite?-. -Quindici uomini non c’è l’hanno fatta e altri quindici sono feriti-. -Tra voi?-. -Noi stiamo tutti bene solo qualche graffio qua e la, niente di grave-. -Il sacrificio di quegli uomini non sarà mai dimenticato, ne ora ne mai-. Papà disse –Parole sagge Generale-. George gli sorrise e dopo avermi guardato di nuovo chiese –Il forte?-. -Ce ne siamo appropriati così quando avverrà il momento di liberare New Orleans abbiamo i cannoni e la dinamite, saremo pronti e poi è un ottimo punto di partenza per liberarla-. -Hai proprio ragione Selene, siamo tutti d’accordo che la missione è andata bene-. Benjamin annuì e disse –Il prossimo passo è liberarla dagli inglesi e dai Demoni, avendo tolto di mezzo il forte sarà più facile-. Papà disse –Sono pienamente d’accordo-. Io chiesi –Sarà quella la nostra prossima missione?-. George scosse la testa e disse –Ho una missione più delicata da assegnarvi prima di mandarvi a liberare New Orleans-. -E di cosa si tratta signore?-. -Dovete tenere d’occhio una persona-. -Chi?-. -Un Generale Inglese, si chiama Sean Preston e sarà lui a presentarsi alla riunione che avverrà tra una settimana-. -Di che riunione si tratta?-. -Non so se definirla riunione ma è un pretesto per concedere agli inglesi la nostra resa-. -Non gliela daremo vero?-. -Certo che no Selene, può dire quello che vuole ma spreca il suo tempo e la voce-. -Sono così disperati da chiedere la nostra resa? Siamo forti allora-. I tre uomini risero e poi George –Parole veritiere Selene-. -Come mai dovrei tenere d’occhio Sean Preston?-. -Sospettiamo che faccia qualcosa di molto grave al popolo americano-. -Quanto grave?-. -Da essere giustiziato a vista senza un processo-. -Addirittura? Cosa farebbe di così grave oltre al fatto di combattere per il nemico?-. -Molti dei nostri insediamenti ma non solo anche fattorie spariscono-. -Spariscono?-. -Bruciati fino alle fondamenta senza nulla in piedi-. -E le persone?-., -E’ quello che ci preoccupa, spariscono senza lasciare traccia-. -Inglesi?-. -Sospettiamo di si con l’aiuto dei Demoni-. -E cosa centra questo Sean Preston?-. -E’ incaricato dalla Corona inglese di appropriarsi di terre ovviamente non sue per poi insediarci inglesi, non solo militari ma anche famiglie venute direttamente dall’Inghilterra, non importa se le terre che prende appartiene già ad altri e di certo non chiede il permesso-. -Quindi sospetta che lui le fa sparire?-. Lui annuì –Il vostro compito è seguirlo finché non vi porta dalle persone scomparse e senza farvi scoprire portarli in salvo, ne siete in grado?-. -Ci può contare signore-. -Potreste fare un'altra cosa?-. -Certo-. -Se ci riuscite potete trovare delle prove che lo collegano a queste sparizioni e portarmele in tempo?-. -Farò tutto quello che è in mio potere signore, può contare su di noi-. -Ecco perché mando voi Selene, combattete per questa causa ormai da due anni e avete la mia piena e totale fiducia-. Sorrisi e dissi –Ne sono onorata Generale-. -E io sono onorato di avere un’ amica come te-. Dopo qualche secondi di silenzio chiesi –Di Abbadon si sa niente?-. Lui scosse la testa e disse –Non sappiamo che aspetto abbia-. -Dobbiamo trovarlo perché se lo troviamo possiamo distruggere per sempre i Demoni, se tagli la testa del serpente poi tutto il resto si distrugge-. Benjamin sorrise e disse –Parole sagge amica mia, sto facendo tutto quello che posso per trovarlo-. -E noi faremo tutto quello che possiamo per distruggerlo…-guardai George e chiesi –C’ altro Generale?-. -No Selene, ora torna dai tuoi uomini e informali della missione-. -Per quanto dovremmo partire?-. -Domani mattina se è possibile-. -Sarà fatto-. Stavo per avviarmi all’uscita quando George disse facendomi voltare –Selene lo so che forse sarà un peso ma vorrei che fossi presente alla riunione-. -Anche se non ho le prove?-. -Si, essendo leader dei Demonhunter è meglio che sei presente e poi mi serve un sostegno da parte di un’amica-. Gli sorrisi e dissi –Se è quello che lei desidera io ci sarò- detto questo lasciai la sala e mi avviai decisa nel cortile dove avevo lasciato i miei compagni. Arrivata nel cortile dove c’era un bel salice piangente con una panchina di marmo e tanti fiori colorati che abbelliscono il cortile non vidi nessuno dei miei compagni tranne uno, colui che sono innamorata…Caine. Sorridendo raggiunsi decisa la panchina di marmo bianco dove Caine leggeva e arrivata dissi –Ecco qui il mio lettore guerriero preferito-. Lui alzò lo sguardo su di me in modo fulmineo e disse –Selene! Mi hai spaventato a morte-. Risi e dissi –Scusa non volevo-. -Lo so ma diamine, ho il cuore che batte veloce-. Cominciai a preoccuparmi –Tutto bene Caine?-. Lui mi guardò sorridendo e disse –Si tranquilla-. Sorrisi e chiesi –Dove sono gli altri?-. -Avevano fame quindi sono andati in mensa, tua madre ha preparato una torta-. -La crostata di mele?-. -Proprio quella-. -E’ il suo cavallo di battaglia, tu non sei andato?-. -Ho voluto aspettarti-. -Ti ringrazio ma va a finire che la torta sparisce tutta-. -Non importa-. -Perché?-. Lui mi prese la mano destra facendomi avvampare e disse –Dovrei dirti una cosa Selene, ormai è da tempo che volevo parlarti ed essermela tenuta dentro mi ha fatto impazzire e voglio liberarmene-. -Spero che non sia qualcosa di grave-. -No no-. -Allora di cosa si tratta?-. Mise giù il libro delicatamente e poi prendendomi tutte e due le mani disse sorridendomi -Ormai è da due anni, da quando ho incontrato i tuoi occhi cioccolato che sono innamorato di te Selene e questo sentimento tenuto dentro da allora mi ha logorato ogni giorno perché non ho mai avuto il coraggio di dirti quello che provo per te ma ho deciso di dichiararmi perché vederti sorridente ogni giorno ma non poter abbracciare il tuo splendido corpo, accarezzare le tue guance morbide e rosse e perfino baciare quelle labbra che bramo mi distruggeva e sinceramente non riuscirei a sopportare un tuo rifiuto-. Restai immobile seduta sulla panchina con le mie mani tra quelle di lui senza muovermi o proferire parola alcuna, non ci credevo…prova i miei stessi sentimenti da quando ci conosciamo e ora si era finalmente dichiarato, cosa potevo desiderare di più di questo?. Ero così emozionata che non mi accorsi che mi stava chiamando –Selene? Tutto bene?-. Lo guardai e vidi che nel suo volto era dipinto felicità, soddisfazione, desiderio e timore quindi dissi –Si tutto bene-. -Allora?-. Posai le mie mani sulle sue guance e sorridendo dolcemente dissi –Ce ne hai messo di tempo, è da due anni che mi fai aspettare-. Lo vidi sgranare gli occhi sorpreso il che mi fece ridere e poi dissi –Si mio caro Caine Rogers, sono innamorata di te da quando ho incontrato i tuoi occhi azzurri ma non sapevo se tu provavi lo stesso per me, ha quanto pare è così ma ci sono voluti due lunghi anni prima di scoprirlo-. Lui rise e disse –Comprendimi anche tu, sono innamorato del leader dei Demonhunter e non di una qualunque-. -Primo mio caro, tutti siamo uguali e se anche io sono il leader dell’ordine non vuol dire che sono il dio in terra-. -E la seconda cosa?-. -La seconda è che anche la leader dei Demonhunter è innamorata di un suo compagno di squadra e sai cosa? Mi piace-. -Bè lo spero perché…- non resistendo più non lo feci finire e mi fiondai avidamente sulle sue labbra perfette che mi chiamavano a gran voce, le nostre labbra erano perfette insieme e le nostre lingue si muovevano in sincronia tanto che fu un bacio passionale aspettato ormai da troppo tempo, bisognosi di aria ci staccammo con il sorriso stampato in faccia e Caine disse –Wow! Che passione-. -Già-. -Se sono questi i tuoi baci allora li voglio sempre-. A queste parole risi e dissi –Ora non avrò un minimo di pace vero?-. -No nemmeno un po’-. -In che cosa mi sono ficcata-. -In una relazione con me…- mi accarezzò dolcemente la guancia e disse sorridendomi –Ti amo Selene Barnes-. Anche io gli accarezzai la guancia e dissi –Ti amo anche io Caine Rogers-. Sempre sorridendomi chiese –Allora con George, Benjamin e tuo padre com’è andata?-. -Ho fatto il rapporto e sono stati contenti del risultato-. -Ma?-. -Domani mattina dobbiamo partire per un altra missione-. -Cosa? Non siamo mai partiti per una missione subito dopo averne conclusa un’altra-. -Lo so ma questi sono gli ordini, è una missione delicata Caine-. -Di cosa si tratta?-. -Dobbiamo seguire un Generale Inglese-. -Non abbiamo mai fatto missioni di spionaggio-. -Lo so ma questo Generale è accusato di crimini tanto grandi da essere giustiziato sul posto, prende le terre, rade al suolo tutto quello che c’è al suo interno e poi fa sparire le persone ed è quello che preoccupa George quindi manda noi a seguirlo così ci porta da quelle persone e le liberiamo, ma c’è un'altra cosa che vuole che facciamo-. -E quale?-. -Vuole che troviamo delle prove che lo incastrino a queste sparizioni entro una settimana-. -Perché una settimana?-. -Perché ci sarà una riunione in cui questo Generale verrà a chiedere la nostra resa quindi George vorrebbe avere le prove per incastrarlo allora-. -E con questa riunione che centri?-. -Vuole che sia presente-. -Oh! Questo Generale come si chiama?-. -Sean Preston-. -Bene allora, mettiamoci al lavoro e perseguitiamo per bene quel bastardo-. -Sapevo che potevo contare su di te-. -E potrai sempre contarci amore mio-. Chiusi gli occhi e dissi –Quanto mi piace questa parola, specialmente se lo dici tu-. -Ah si? Allora vedrò di impegnarmi amore mio-. Stava per baciarmi quando dissi –Ora che ci frequenteremo ufficialmente dovrai fare i conti con mio padre, non sa quanto tempo ci è voluto ad Harry per poter stare insieme ad Ember-. -Non ci avevo pensato ma vale la pena aspettare se poi posso stare insieme a te-. -Non ci posso ancora credere che finalmente staremo insieme-. -Nemmeno io, forse dovremmo avvisare gli altri della missione-. -Possono aspettare altri dieci minuti, ora voglio solo stare qui con te-. -Sarà fatto mia signora- detto questo si chinò su di me per riporre le sue labbra sulle mie per un altro bacio appassionato. Per quanto questa guerra mi ha stravolto la vita fino al midollo mi ha regalato qualcosa di molto speciale. L’amore di Caine Rogers.” Mi svegliai di soprassalto sentendo una voce chiamarmi –Keira! Svegliati!-. Sbattendo velocemente le palpebre misi a fuoco dei pini scossi dal vento e il volto sorridente di William che mi mise le mani sulle mie spalle e disse –Ben svegliata dormigliona-. Ero sdraiata su un ramo basso di un pino che era in bilico dopo una tempesta con le gambe a penzoloni quindi mi alzai e dissi sorridendogli –Grazie Will, da quanto sono addormentata?- dopo aver risolto la questione del capannone abbiamo lasciato Aidan e gli Autobot discutere mentre noi ci siamo avventurati nel boschetto dietro la casa per discutere a nostra volta della discussione avuta ma soprattutto delle Profezie ma sicuramente ad un certo punto mi sono sicuramente addormentata. Dopo avermi aiutata a scendere Will rispose –Stando al fatto che siamo qui da quasi due ore hai dormito un oretta buona-. -Un oretta? E che ho dormito, comincio a pensare che sia colpa dei ricordi della mia antenata Selene-. -Ancora dei ricordi?-. -Si-. -E di che si trattava?-. -Erano passati due anni da quando è stato creato l’Ordine dei Demonhunter e tutti si erano creati una vita all’interno, dovevano compiere una missione-. -Che missione?-. -Dovevano spiare un Generale Inglese di nome Sean Preston, aveva fatto sparire molte persone proprietarie di terreni per appropriarsene e insediare inglesi, poi questo Sean Preston voleva la loro resa e i nostri antenati dovevano trovare le prove di quello che stava facendo-. -Chi sa se questo Sean Preston era un nemico principale dei nostri antenati-. -Credo di si perché aveva sotto il suo comando i Demoni, gli hanno chiamati Liker e Bruton-. -Oh be almeno ora sappiamo come si chiamano quei figli di puttana-. Ad un certo la voce felice di Daisy ci interruppe –Keira! Finalmente la bella addormentata si è svegliata-. Mi voltai nella direzione da dove proveniva la sua voce e la vidi che insieme agli altri veniva verso di noi stando attenta alle radici e sorridendo dissi –Hey ragazzi! Scusatemi ma credo che sia a causa dei ricordi della mia antenata-. Matt chiese –Un altro?-. Annuì e dissi –Dovevano seguire un Generale Inglese accusato di crimini contro l’America e che aveva sotto il suo comando i Demoni-. Dan disse –La cosa si fa interessante-. Clint appoggiandosi a braccia incrociate su un pino disse –E anche intrigante a mio parere-. Charles al suo fianco disse –Non è che tutta questa faccenda sia normale amico-. Mike sorridendo e mettendo la mano destra sulla spalla di Charlie aggiunse –Di certo scoprire che sei destinato a proteggere la Terra dai Demoni e anche dai Decepticon non è normale, di solito alla nostra età si fa ben altro-. Hailey rise e chiese –Del tipo?-. -Che ne so, tipo: studiare, laurearsi, fare baldoria, rimorchiare una ragazza e poi c’è la patente per la macchina-. Thea rise e disse –Dei bei progetti Mike ma la patente credo che puoi lasciarla stare-. -E perché mai?- pareva quasi inorridito. Ary intervenne –Perché adesso abbiamo gli Autobot, siamo sotto la loro protezione per un tempo indefinito e non mi pare che abbiano bisogno della patente, sono esseri robotici intelligenti e super-avanzati-. Mike la guardò e disse –Odio quando hai ragione-. Ridemmo e dissi –Non prendertela Mike la mia amica Ary è fatta così, deve mettere i puntini sulle i-. A quelle parole lei mi guardò ed esclamò al quanto offesa –Hey Key! Non è vero-. -Oh si invece, chiediglielo a Dave-. Will ad un certo chiese –Dave è quel ragazzo che usciva con voi?-. Lo guardai e lui continuò –Vi tenevo d’occhio ricordati-. Io scossi la testa e risposi –Si è lui, perché me lo chiedi?- ero curiosa. -Niente di che, solo che mi pare una fighetta-. Gli altri risero, persino Arienne, ma io dissi –Non è una fighetta-. Will ancora tra le risate disse –Può essere ma da l’impressione di esserlo-. Guardai la mia amica e dissi –Ary lo sai che stai ridendo di David?-. -Si che lo so-. -E sai anche chi è vero?-. -Si anche questo-. -Allora perché ridi?-. -Perché è divertente, è così ovvio-. Will intervenne –Chi è esattamente questo David?-. -Lui è David Keller-. Daisy disse –Keller…Non sarà mica…-. Guardandola la interruppi –Si, lui è il figlio del Segretario della Difesa John Keller-. Matt disse –Ooooh! La nostra amica qui ha amicizie importanti-. Lo guardai con un sorriso beffardo e dissi –Matt posso mandarti a fanculo?-. Clint rise e disse puntando l’indice destro verso l’amico –Colpito e affondato-. Ridemmo e Daniel disse –Che paroloni Key-. Lo guardai e dissi –Ci si deve fare rispettare in qualche modo-. Hailey mi affiancò e disse –Certe volte noi femmine dobbiamo tenere voi maschi a cuccia-. Mike disse in modo offeso –Guarda che non siamo mica cani-. Hally lo guardò e disse –Sicuro? Sai voi maschi siete sempre in calore quando si tratta di belle donne e non riuscite a tenere il vostro strumento di riproduzione dentro i pantaloni-. Le femmine, compresa me, della nostra strampalata squadra ridemmo come pazze a queste parole mentre i maschi si guardarono rossi in viso con l’intenzione di nascondersi sotto terra per l’imbarazzo subito. Quando l’atmosfera si calmò Clint disse –Questa potevate risparmiarvela ragazze, non potete offenderci così e poi accusarci di cose del genere-. Stavo per rimettermi a ridere ma prima che cominciassi Hally disse –E perché? Ho per caso scalfito il vostro orgoglio maschile?-. Ary continuò –E poi queste accuse sono vere-. Clint le guardò e disse –Scalfire il mio orgoglio maschile? Ci vuole ben altro cuginetta-. -D’avvero? Sai se vuoi posso continuare-. Will disse –Cugino stai attento a quel che dirai, avrei parecchio da dire anche io-. Io guardandolo chiesi –Cosa di preciso Will?-. -Su voi donne, non siete così tanto diverse da noi-. Daisy chiese –In che cosa saremo uguali?-. Will gli rivolse un sorriso sornione e rispose –Come noi siamo attratti dalle donne voi lo siete altrettanto degli uomini e anche voi non scherzate, basta mostrarvi un petto scolpito a opera d’arte e i vostri ormoni vanno a mille-. Thea disse –E’ giusto e non puoi biasimarci-. Lui la guardò e disse –Io non lo faccio ma non accusateci di essere maialini solo perché guardiamo le donne-. Ary disse –Guardare è lecito ma oltrepassare quella soglia è illecito William quindi fa attenzione-. Clint si avvicinò a lei in modo al quanto furtivo e disse in modo sensuale –Quindi mi stai dando il permesso di guardarti?-. A quelle parole Arienne lo guardò con gli occhi sgranati rossa in viso e disse –C…Come osi pervertito-. Clint rise e disse –Ma come, sei stata tu a dire che guardare è lecito-. -Si ma…-. -Non puoi rimangiartele Ary mi dispiace-. Charlie rise e disse –Gli unici che non hanno problemi a quanto pare sono Daisy e Daniel e Matt e Thea-. Mike rise e disse –Hai proprio ragione ragazzino-. Will forse per cambiare il discorso che stava per diventare piccante mi guardò e disse –Allora capo, tu che sei stata con Optimus l’ultima volta cosa dobbiamo fare?-. -Perché me lo chiedi?-. -Bè sei il nostro capo, dobbiamo rivolgerci a te-. -Lo so questo Will-. -E allora perché me l’hai chiesto?-. -Voglio sapere perché ti interessa saperlo-. -Perché non voglio passare giorni e giorni senza fare un emerito ceppo-. Hally intervenne –Oh poverino-. Il fratello la fulminò con lo sguardo e disse –Hailey non metterci anche tu okey?-. -Okey…Scorbutico-. Will stava per andare verso di lei quando mi misi in mezzo e dissi –Non cominciate a litigare okey ragazzi?-. Loro annuirono e quando le acque si furono calmate dissi –Mi ha detto che dobbiamo allenarci per riuscire a combattere i Demoni-. Daisy chiese –In che consiste?-. -Fisico, con le armi da fuoco ed infine con i nostri poteri-. Matt disse –I primi due non saranno un problema, sono i poteri che ci preoccupano-. -Sinceramente anche a me e infatti ho chiesto ad Optimus come faremo-. Thea chiese –E cosa ti ha risposto?-. -Che Aidan ci dirà come usare i nostri poteri senza il nemico in giro ad attivarli-. Clint chiese quasi scettico –Papà?-. Io annuì e dissi –A quanto pare lui sa come fare-. Hally si dette il pugno sul palmo sinistro e disse –Finalmente menerò le mani, non ne potevo più di questa monotonia-. Una voce burbera e divertita che conoscevo assai bene disse –Chi ti conosce amica mia sa che tu detesti non fare un cavolo-. Ci voltammo e vidi venire verso di noi cercando di scansare i rami Ironhide, Bumblebee, Jazz e Ratchet che arrivati si accucciarono per stare più vicini alla nostra statura, io e Will ci avvicinammo al nostro guardiano e accarezzando la corazza gialla della gamba dissi –Sei riuscito ad arrivare qui senza beccarti un ramo in faccia Bee, ne sono contenta-. Lui guardandomi disse –Anche…io…amica…mia-. Gli sorrisi e poi guardando il medico chiesi –Ratchet non sei ancora riuscito a capire come aggiustare la scatola vocale di Bee?-. Lui scosse la testa –Mi dispiace mia cara, durante il combattimento con Barricade deve aver preso una botta tale da causargli problemi seri alla scatola vocale, sto facendo il possibile Keira e vedrai che si sistemerà-. -Ne sono sicura Ratchet, mi dispiace solo vedere il mio guardiano ridotto a comunicare con la radio-. Jazz rise e disse –Usare la radio è stata una bella trovata Bumblebee-. Daisy al suo fianco disse –Già ma poteva usare dei cartelli giganti, così ci scriveva sopra- risero ma l’occhiata che Ratchet gli scoccò li fece ammutolire. Ironhide che era accucciato vicino a Matt, Hally e Clint disse –A parte gli scherzi Bumblebee ha avuto un’idea geniale, speriamo solo che il nostro Doc riesca a farlo parlare-. Ratchet lo guardò e disse –Come ho detto a Keira sto facendo il possibile e poi quante volte ti ho detto che non devi chiamarmi Doc?- io credo che non è il tipo che si altera facilmente ma quando lo chiami Doc invece si quindi devo stare attenta. Irohinde che se la rideva rispose –Un sacco di volte-. -E perché continui?-. -Mi piace punzecchiarti che ci vuoi fare-. -Tu e Wheeljack andate veramente a braccetto-. Io chiesi –Chi è Wheeljack?-. Ironhide mi guardò e disse –E’ un Autobot, diciamo che è come me ma io sono molto peggio-. -Ed è qui sulla Terra?-. -No Keira, siamo solo noi-. -E allora dov’è?-. -Starà viaggiando tra lo spazio con la Xantium, molti di noi sono ancora tra lo spazio-. -Questo Wheeljack com’è?-. Jazz intervenne –Ironhide racconta hai ragazzi qualche aneddoto su Cybertron con protagonista lui e Skynova-. Io chiesi –Skynova?-. Ratchet rispose –Si è la fidanzata di Wheeljack, devi sapere Keira che quando noi Cybertroniani amiamo è per sempre e di un amore di ogni forma, quando trovi quella persona starai con lei per sempre e fai di tutto per proteggerla-. -Come fai a capirlo?-. -Lo senti dentro la Scintilla e quando capita è una cosa straordinaria-. -E perché?-. -Perché è una cosa rara e chi lo subisce sono in pochi-. -Chi oltre a Wheeljack l’ha subito?-. -In molti ma da quanto ho capito lo sta subendo anche Optimus-. -Cosa? Con chi?-. -Non si sa, non vuole dirlo-. -Ratchet puoi definire questo legame come una specie di Imprinting?-. -Si potrei definirla così ma è come una Connessione Neurale, possiamo sentire i pensieri degli altri, almeno è quello che si dice-. Io chiesi –Questa cosa si subisce con più di una persona?-. -Certo che può amare più di una persona e anche in modo diverso per ogniuno, capita solo con al massimo due persone-. Will disse –E’ una cosa fantastica-. Ironhide intervenne –Se avete finito di parlare di Connessioni Neurali e di tutta quella roba potrei raccontare quell’aneddoto-. Hally disse –Già, voglio sentire come Ironhide menava i Decepticon-. Ratchet lo fulminò e disse –Tutta l’attenzione deve essere solo per te amico mio?-. -Già-. Il medico sbuffò irritato e disse –Allora racconta-. Ironhide ci guardò e cominciò –La battaglia per prendere Keon è stata la più difficile e sanguinaria che c’è stata a Cybertron, portò la morte a molti nostri amici Autobot che abbiamo vendicato con ardore ma le loro morti le abbiamo ancora impresse nelle nostre menti come se fosse successo solo ieri specialmente in quella di Optimus…-. Ratchet sbuffò ancora e disse –Potresti evitare di raccontare hai ragazzi queste cose? Li porterai alla depressione-. -Se è vero che ci devo fare Doc? In più questa è la mia storia quindi non rompere-. -NON CHIAMARMI DOC!-. Ridemmo e poi Ironhide continuò –La battaglia era a nostro sfavore e Optimus aveva dato l’ordine di infiltrarsi all’interno della fortezza che c’era prima di Keon per mettere fuori uso i cannoni che mitragliavano i nostri fuori dalle mura quindi io, Wheeljack, Skynova, Chromia e Sideswipe ci infiltrammo all’interno, ovviamente dovemmo combattere ma era divertente terminare quei sporchi Decepticon e piaceva anche a Wheeljack che era sempre a combattere fianco a fianco con me ed è il mio migliore amico-. Clint chiese –Riusciste a compiere la missione?-. Lui annuì –Con successo, prendemmo la fortezza ma Skynova e Chromia rimasero gravemente ferite e serviva a loro Energon per sopravvivere così Wheeljack scoprendo che i Decepticon avevano delle scorte poco lontano dal forte volle andare a riprenderle anche contravvenendo agli ordini di Optimus così non volendo abbandonarlo io e Sideswipe con l’aiuto di Jazz e Ratchet lo accompagnammo, fummo feriti di striscio ma uccidemmo quei Decepticon senza pietà e dopo tornammo da Skynova e Chromia-. Io chiesi –Riusciste a salvarle?-. -Si e appena in tempo-. -Optimus come la prese?-. -Era un po’ arrabbiato perché gli avevamo disobbedito ma fu più felice di sapere che abbiamo salvato la vita a Skynova e Chromia, lui detesta perdere i suoi amici specialmente se sotto al suo comando-. Io dissi –Puoi biasimarlo Ironhide? Ho appena saputo che dovrò guidare i Demonhunter e già ho paura che capiti loro qualcosa, in questo senso lo capisco assai bene-. Ratchet guardandomi chiese –Come stai Keira?-. -Perché me lo chiedi?-. -Perché siamo tutti preoccupati per te, specialmente Optimus-. A quelle parole arrossì e dissi –Bè…direi che sto alla grande, avrò una grossa responsabilità ma sono contenta di combattere al vostro fianco, sia Demonhunter che Autobot-. I presenti mi sorrisero e Bee posandomi l’indice destro sulla mia testa disse –E noi…siamo…onorati…di…combattere…al…tuo…Keira-. -Grazie Bee e anche a voi ragazzi, non so che farei senza di voi-. Jazz disse –Nessuno può resistere al mio fascino-. Daisy posando la mano sulla sua gamba disse –Sentilo! Fai anche il narciso ora? Pensavo che fosse Bumblebee quello che possiede il fascino-. A quelle parole il nostro guardiano gongolò soddisfatto e ridendo dissi –Visto Bee hai conquistato un’altra donna oltre a me-. Jazz guardando la sua protetta disse –Daisy! Mi stai lasciando? Così mi spezzi il cuore-. Lei rise e disse –Dai forse non ti lascio, sei il mio guardiano infondo-. -L’unico e solo-. Ratchet disse –Michael, Charles voi non avete questi problemi-. Mike guardandolo disse –No di certo-. Charlie guardandolo anche lui disse –Noi maschi dobbiamo fare squadra si sa-. Ratchet gli sorrise e poi alzandosi imitati dagli altri disse –Bene ora è meglio che raggiungiamo Aidan e Optimus, iniziamo il vostro allenamento-. Will disse –Finalmente ci alleneremo così impareremo come uccidere quei bastardi, non è vero Bee?-. A quelle parole il diretto interessato fece dei saltelli menando i pugni in aria come a colpire un nemico e Ironhide disse –Bumblebee non gasarti tanto okey? Tu occupati dei Decepticon e lascia a Will il compito di uccidere i Demoni-. Bee si fermò e disse –Guastafeste-. -Lo so ma godo a farlo-. Ridemmo e chiesi –Ratchet sai quanto ci impiegheremo?-. -Sono le dieci giusto?-. Io annuì e lui continuò –Allora fino al momento di pranzo, quindi avete due ore buone per allenarvi-. -Voi restate con noi?-. -Io per un po’ perché poi ho da fare ma credo che Optimus e gli altri restano con voi-. -Bene- detto questo insieme ci avviammo fuori dal boschetto. Dopo pochi minuti raggiungemmo il retro del capannone e vedemmo che c’era un campo immenso che quando siamo arrivati non avevo visto e che era stato allestito per una corsa campestre, di fianco c’erano Aidan e Optimus che parlavano ma quando ci videro arrivare smisero e quest’ultimo guardandomi sorrise e chiese –Keira tutto bene?-. -Si Optimus non preoccuparti, allora ci alleniamo?-. Lui rise e disse –Quanta fretta-. -Bè se dobbiamo combattere contro i Demoni dobbiamo allearci e poi voglio essere preparata quando andremo a liberare Isabelle-. -E lo sarai-. Clint che era di fianco ad Arienne chiese –Allora papà cosa dobbiamo fare?-. Lui guardandolo rispose –Comincerete con l’allenamento fisico quindi come vedete durante la vostra assenza io e gli Autobot abbiamo allestito questo campo campestre-. Matt chiese –E che ci dovremmo fare?-. Hally dandogli una sberla sulla nuca rispose –Correre ecco cosa ci facciamo deficiente-. Dan chiese –Hally devi sempre dire una parolaccia? Specialmente alle persone?-. -Ho fatto notare a Matt cosa serve-. Thea disse –Però potevi evitare di dargli del deficiente-. -Okey scusa Matt-. Lui annuì e guardando Aidan chiese –Quindi ci alleneremo nella corsa?-. -Si, per voi è importante allenarvi nella corsa e lo so che penserete che è inutile ma come avrete visto i Demoni sono tutt’altro che lenti, se non siete veloci vi raggiungeranno e vi uccideranno o qualsiasi cosa che vogliano farvi quindi vi allenerete per questo ma non preoccupatevi, dopo ci sarà una cosa che vi piacerà molto-. Curioso Matt chiese –Di che si tratta?-. -Combattimento corpo a corpo ed è anch’esso un’abilità che serve per combattere i Demoni, ho scoperto che la vostra leader come uno dei due poteri è abile nel corpo a corpo e che anche mia nipote lo è-. Io e Hailey ci scambiammo un occhiata e poi chiesi –Poi che faremo?-. -Dopo inizierete a maneggiare le armi da fuoco e verrete aiutati da Clint-. Charlie chiese –Perché?-. -Uno dei suoi poteri è saper maneggiare le armi da fuoco- incrociò le braccia al petto e continuò –Infine apprenderete come controllare i vostri poteri, senza di essi non riuscirete a contrastare i Demoni-. Io chiesi –Optimus mi ha detto che conosce un modo per farci usare i nostri poteri senza che ci siano i Demoni in giro-. -Esatto-. -Posso sapere come si fa?-. -Tutto a tempo debito Keira, ora concentratevi nella corsa e a proposito mettetevi alla partenza prego-. Non ero contenta di dover aspettare ma feci come ci era stato detto, ci schierammo sulla linea del traguardo anche se non eravamo vestiti in modo adeguato per una corsa e poi Aidan disse –Dovete fare tre giri e il primo che arriva deciderà con chi battersi, mi pare una giusta ricompensa e ricordate che i Demoni non risparmiano nessuno quindi siate più veloci di loro… ero pronta e carica –Tre…Due…Uno…Via!-. Appena dette queste parole scattai e mi misi a correre come una matta immaginandomi di avere un Demone alle calcagna ma in realtà dietro di me avevo i miei compagni in questa formazione: Will, Matt, Daisy, Arienne, Thea, Clint, Hally, Mike, Charlie e per ultimo Dan, ero decisa a tenere la prima posizione e gli incoraggiamenti degli Autobot si propagarono nell’aria facendo un gran baccano ovviamente tifando il proprio protetto perché Bee gridava a me e a Will di andare più veloce e gli altri facevano lo stesso, andammo avanti così per tutti e tre i giri e l’arrivo era alla portata della mia mano ma successe una cosa che mi sorprese, Optimus che era rimasto zitto per tutto il tempo gridò –Vai Keira sei arrivata!- lo guardai e vidi che gesticolava le sue mani metalliche in aria per farmi segno di andare più veloce e gli sorrisi grata quando ad un certo punto dietro di me una voce mi fece sobbalzare –Contenta di vedermi Key?-. Mi voltai e vidi Dan correre veloce come non mai ma non in modo naturale…è come se fosse uno dei suoi poteri e infatti mi disse -Corro molto veloce come vedi ma per poco tempo-. Io con il fiatone dissi –Ma eri ultimo-. -L’ho fatto apposta diciamo, posso usarlo per poco tempo quindi l’ho tenuto alla fine, contenta?-. -Come una pasqua-. -Ci vediamo all’arrivo-. -Nei tuoi sogni magari- detto questo entrambi spingemmo il nostro corpo fino alla soglia della rottura e quando arrivammo ci buttammo a capofitto sul terreno erboso per poi sistemarci esausti, avevo il fiatone e quando arrivarono anche gli altri Aidan e gli Autobot ci raggiunsero e il primo disse –Keira e Daniel sono pari, non ci credo-. Dan anch’esso esausto disse –Nemmeno io, ho il potere di andare più veloce e Key mi ha tenuto testa-. Io risi e dissi –Te l’ho detto…nei tuoi sogni arrivi primo-. -Mi devo ricredere-. Optimus ridendo chiese –Tutto bene ragazzi?-. Will rispose con il fiatone –Non sentiamo più le gambe ma per il resto va alla grande-. -Ne sono contento, vi lasciamo recuperare le energie e poi proseguiamo-. Lui alzò il pollice e disse –Va bene capo- e poi come hanno detto ci lasciarono riprendere. Ancora distesa sull’erba quasi non mi accorsi che Hailey mi aveva raggiunto e stendendosi accanto a me disse –Complimenti Key-. -Grazie-. -Comunque avevo ragione-. -Su cosa di grazia?-. -Su Optimus, te l’avevo detto che ti ha preso sotto la sua ala protettrice e che l’hai conquistato, ha fatto il tifo per te-. -Ho sentito e mi sono anche sorpresa, non voglio che pensiate che faccia favoritismi-. -Io non lo penso ma ho visto il suo cambiamento e devo dire che il tuo arrivo gli ha fatto bene-. -Cambiamento?-. -Bè si, lui come leader è posato e si contiene però da quando ci sei tu è come se si fosse lasciato un po’ andare anche se il suo modo posato persiste-. -Non pensavo che io l’avessi cambiato ma sono contenta che si sta un po’ lasciando andare, stando a Ratchet anche Ironhide è cambiato-. -E come?-. -E’ diventato più polemico, burbero e più impulsivo-. -Non posso darti torto, ho notato come sfida Optimus-. -E da cosa l’hai capito?-. -Dalla faccia di Prime, sai a volte capisci tutto da una faccia di una persona-. -Non posso darti torto-. -A proposito di facce ho notato una cosa-. La guardai e lei continuò –Ho visto che mio cugino comincia a guardare Arienne e che anche lei comincia a guardarlo-. Annuì e dissi –Forse nessuno di voi l’ha notato ma quando siamo entrati nel capannone gli occhi di Arienne si sono trasformati in cuoricini e credo che Clint se ne sia accorto, devo dire che li trovo bene insieme-. -Concordo, ora parliamo di te-. -Di me?-. Lei annuì e continuò –Vedo lo stesso sguardo quando guardi mio fratello, per caso ti piace Will?-. Credo di essere diventata rossa perché lei si stava trattenendo dal ridere e dissi –C…Cosa? Hally che ti salta in mente-. -Si o no Keira?-. Sospirai e dissi -Diciamo che lo trovo al quanto attraente e quando sono con lui provo sentimenti che non ho mai provato, diciamo che è come se lo conoscessi da sempre-. -Si, sei stracotta di mio fratello-. -Bè se vuoi metterla così parliamo anche di te Hally-. -Non c’è niente di cui parlare-. -Oh si invece, vedo come guardi Michael-. -Michael? Ma fammi il piacere lui…-. -Ti piace-. Lei sbuffò sonoramente e guardando l’interessato che era a debita distanza a parlare con Will disse –Si diamine mi piace, ma non so se ricambia-. -Bè è la stessa cosa con Will-. -Will è diverso, non nasconde il fatto che è attratto da te e per la cronaca è molto attratto da te-. Esitante chiesi –Quanto?-. -Da usare il suo arnese da riproduzione-. Arrossì vistosamente e dissi –Così tanto?-. -Si e lui non lo nasconde-. -Perché credi che sia diverso per Mike?-. -Per il mio carattere, non sono una tipa facile e da quando ci conosciamo non ho fatto mai niente per dimostrargli il contrario-. -Io credo che per quanto puoi essere difficile c’è più di quel che vedi in te, devio solo dimostrarglielo-. -E credi che mi darebbe una scanse?-. -Sicuro, comunque se può rassicurarti anche lui quando tu non guardi ti guarda con il tuo stesso sguardo, si sa che agli uomini serve un eternità per dichiararsi a una donna-. -Mi guarda anche lui?-. Annuì e dissi –Dovremmo fare noi il primo passo-. -Cosa?-. -Se aspetti loro la Terra ritornerà ad essere un ghiacciaio, credo che non dobbiamo perdere l’occasione di dirgli quello che sentiamo e poi sono dei fanta-dementi se si lasciano scappare due come noi-. -Hai ragione, allora io andrò da Mike e tu invece da Will-. -Comunque per te va bene se io e tuo fratello stessimo insieme?-. -Certo, lo so che quando ci siamo conosciute sono stata un’emerita stronza ma sono contenta che mio fratello stia con te-. -Grazie Hally-. Lei mi sorrise per poi metterci a sedere quando nell’aria si propagò una musica che trovavo bella e rilassante che conoscevo assai bene ma a quanto pare Will no perché chiese –Che musica è?-. Gli sorrisi e risposi – Before its too late dei Goo Goo Dolls-. Daisy disse –Devo dire che è molto bella-. Will sorridendomi disse –Già-. Vidi ritornare da noi Aiden e gli Autobot escluso Ratchet e il primo disse –Come vedete ho messo un po’ di musiche per, come dire, rilassare l’aria e vedo con piacere che ci sono riuscito-. Ironhide disse –Non capirò mai come voi umani piaccia questa cosa, senza offesa-. Hally rise e disse -A ogni uno può piacere cose diverse Ironhide ma non hai offeso nessuno tranquillo-. Aiden sfregandosi le mani disse –Bene torniamo all’allenamento, Keira e Dan avendo vinto in parità scegliete chi si scontrerà con voi-. Dan guardandomi disse –Prima le signore-. -Come desideri…- guardai tutti i miei compagni quando lo sguardo scelse lui quindi facendo un ghigno dissi –Voglio battermi con Will-. Tutti guardarono me e Will con le orbite fuori dagli occhi e Optimus disse –Non sarebbe il caso che scegliessi qualcun altro?-. -E perché mai scusa? Perché sono una femmina?-. -No ma lui è forte e l’hai visto anche tu, non vorrei che ti facessi male tutto qui-. -E io sono abile nel corpo a corpo e poi è lui che si fa male-. Will rise e disse –Nei tuoi sogni più splendidi mi fai del male Keira, ti conviene cambiare avversario-. Lo guardai con un ghigno sulla faccia e dissi –Visto che sei così sicuro di te non sarà difficile mettermi al tappeto e poi per ripicca non cambio, voglio te-. Dovetti aver detto qualcosa di frainteso perché lo vidi diventare rosso in viso ma tornato normale disse –Bene Keira ti voglio accontentare, l’hai voluto tu-. Aidan disse –Bene, Keira e Will saranno la prima coppia a battersi, Dan tocca a te scegliere il tuo avversario…Ha! Charles tu non combatterai-. Lui guardandolo chiese –E perché?-. -Perché sei piccolo, hai solo undici anni ma non preoccuparti con i poteri puoi allenarti con gli altri-. -Uffa non è giusto!-. Mike posandogli le mani sulle spalle disse –Charlie il Maggiore Rogers ha ragione, sei troppo piccolo per combattere a corpo a corpo, per non parlare delle armi-. -Ma sono anche io un Demonhuinter proprio come voi-. -Non lo metto in dubbio fratellino ma non toglie il fatto che potresti farti male sul serio, dopo si che i nostri genitori mi ammazzano e non vuoi questo giusto?-. -No-. -Bene allora stai in disparte, fallo per il tuo fratellone-. -D’accordo ma se non posso combattere cosa farò?-. Io intervenni –In cosa sei più bravo Charlie?-. Lui mi guardò e rispose –Nei computer-. Mike aggiunse –E’ un genietto il mio fratellino-. Io gli sorrisi e dissi –Allora puoi aiutarci con i computer, puoi tenere d’occhio la situazione mentre noi saremo sul campo-. -Dici veramente Keira?-. -Certo ed è il lavoro più importante sai, tu ci tieni in vita-. Lui mi sorrise e disse –D’accordo, sarò i vostri occhi e le vostre orecchie-. Optimus intervenne –Charles perché non dai supporto tecnico a Ratchet finché i tuoi compagni non portano a termine l’addestramento?-. Charlie guardandolo felice chiese –Posso veramente?-. Optimus gli sorrise e rispose –Certo, lo trovi nel capannone e digli che ti mando io-. Charlie correndo verso il capannone gridò –Grazie Optimus-. Prime scosse la testa divertito e gridò –Non serve che mi ringrazi- ma ormai Charlie era già all’interno dell’capannone. Mike guardando me e Optimus disse –Grazie per l’aiuto che mi avete dato ragazzi-. Io dissi –Figurati-. Optimus aggiunse –Già se non ci aiutiamo noi chi lo fa-. Mike guardandolo disse –Hai perfettamente ragione Optimus-. Dopo aver risolto questo discorso continuammo a scegliere i nostri avversari: Dan scelse Matt, Daisy scelse Thea, Arienne scelse Clint e Hailey scelse Mike, quando fummo pronti iniziammo a combattere. Non so da quanto combattevamo ma credo da un bel po’ anche se tra le incitazioni degli altri e schivare le mosse di Will il tempo è passato in fretta per me, Will era un avversario temibile come aveva detto lui e molte volte stavo per essere presa dai suoi pugni ma essere piccola aiuta, avevo schivato un altro colpo per un soffio e lui con un ghigno in faccia disse –Keira se vuoi arrenditi così finiamo-. Ricambiando il ghigno esclamai –Ti piacerebbe!- e con le gambe riuscì a buttarlo a terra dicendo –Vedi di non sottovalutarmi mio caro William, sai tutti prima o poi cadiamo-. Appena finito di parlare lui con le gambe mi buttò a mia a volta a terra e disse –Se è così raggiungimi- fini dritta di fianco a lui e continuò –Si sta comodi mia altezza?-. Io per tutta risposta cercai di dargli una gomitata in faccia ma lui mi prese i polsi e con una mossa me li portò al petto incatenandomi a lui e disse –Che ragazza focosa è? Volevi darmi una gomitata in faccia? Non si fa-. -E tu non sottovalutare una ragazza super incazzata – riuscì a districarmi e gli detti una gomitata sulle costole, cercai di alzarmi ma riuscì a ributtarmi a terra e si mise sopra di me dicendo –Volevi scappare? Ti ricordo che sei tu che mi hai scelto e che io sono più grosso di te, quindi sono più forte-. -Sarai forte ma essere la più piccola ti da dei vantaggi-. -E quali sarebbero tesoro?-. A quelle parole mi bloccai quasi senza fiato perché quella parola detta da lui mi creava una sensazione strana come se desiderassi essere chiamata così da lui per sempre e cercai di dire qualcosa –Io…- con la musica dei Goo Goo Dolls a farci da sottofondo ci fissammo intensamente, castano e azzurro, due colori che parevano attrarsi come le calamite con il ferro, non staccandoci gli occhi da dosso lo vidi avvicinare il suo bel viso al mio che mi fece ulteriormente bloccare non per imbarazzo ma perché volevo quel bacio, un pensiero mi tornò in mente quindi mi svegliai dalla trance e dissi –I vantaggi di essere più piccola è che sei più veloce- detto questo attorcigliai le mie gambe sul suo petto scolpito e catapultai la situazione, lo buttai a terra e lo feci restare così finché non sentì Aidan gridare –Ora basta ragazzi!- quindi staccai le mie gambe da lui e quando fummo tutti e due in piedi disse –Per quanto mi hai ingannato devo complimentarmi con te Keira, sei riuscita a buttarmi a terra-. Gli sorrisi e dissi –Ti ringrazio Will ma lo dici come se nessuno fosse riuscito mai a batterti-. -Ed è così infatti-. Aidan avvicinandosi a noi disse –Da quando lo conosco nessuno ci è mai riuscito Key quindi complimenti, mi stupisci ogni momento di più e ti stai aggiudicando bene il titolo di leader dei Demonhunter-. -Grazie Maggiore-. Lui mi sorrise e disse rivolto agli altri -Mi complimento con tutti voi per il bel combattimento, ora pochi minuti di pausa e poi partiamo con le armi- detto questo ci sedemmo a discutere. Dieci minuti dopo eravamo a una specie di poligono di tiro di fortuna all’aperto che con le armi sparavamo hai bersagli fatti a sagome di Demoni, ogni uno di noi aveva un’arma: io avevo due pistole Colt 45 argentate, Will un fucile d’assalto SCAR-H nero, Daisy un fucile d’assalto MIL-STD-961 nero, Dan un fucile a pompa SDASS TRAINER argentato, Matt un fucile d’assalto MK-17 nero, Thea un fucile d’assalto ARX-160 Sportline Umarex nero, Hally due mitragliette WE MP7 SMG8 nere, Ary un fucile d’assalto Rheinmetall – Steyr Mannlicher RS556 nero, Clint un fucile d’assalto TAR 21 nero e Mike un fucile M4 nero, insomma eravamo ben armati e infatti Ironhide rise e disse –Ora si che siete ben armati e i Demoni ora scapperanno a gambe levate, così mi piacete ragazzi-. Matt rise e disse –Lo sapevo che questo allenamento ti sarebbe piaciuto Ironhide, mi sarei meravigliato del contrario-. Jazz dando una pacca amichevole sulla spalla dell’esperto di armi disse –Se ha la giornata storta basta parlare di armi e come ammazzare i Decepticon e ritorna felice come un bambino-. Daisy disse –Io ritorno felice quando ci sono i dolcetti ad aspettarmi-. Dan avvolgendogli il braccio destro sulle spalle disse –Tu sei una ghiottona amore-. -E questo per dirmi?-. -Che…ti amo-. -Si si fa il ruffiano che poi vedi cosa ti faccio-. Ci mettemmo a ridere e dissi –Guardate che dobbiamo stare tutti vivi per sconfiggere i Demoni e i Decepticon-. Optimus che aveva le braccia incrociate disse –Keira ha ragione, siamo una squadra ora e ci guardiamo le spalle a vicenda-. Dopo che annuirono dissi –Bene mandria torniamo all’addestramento che ne dite?-. Will dopo essersi sistemato rispose –Non vedo l’ora- e mettendoci in posizione cominciammo a sparare hai bersagli immaginando che fossero dei Demoni veri. Portato a termine l’addestramento con le armi in modo egregio stando al Maggiore Rogers iniziammo quello con i poteri e dopo che ci raggiunsero anche Charlie e Ratchet tutti e undici ci mettemmo in riga e Aidan disse –Lasciatemi dire che siete degli ottimi soldati e che avete fatto un ottimo lavoro vero Optimus?-. Prime ci guardò e sorridendoci rispose –Certamente e di certo non mi aspettavo che imparassero in fretta, la Terra e l’umanità è in buone mani-. Io dissi –Dai Optimus non esagerare-. Lui mi guardò e disse –E’ la verità Keira e i Prime non mentono mai-. Aidan intervenne –Ora come vi ho promesso vi insegnerò come incanalare i vostri poteri senza che ci siano Demoni in giro ma prima devo chiedervi una cosa, che poteri possedete?-. Io chiesi –Non lo sapete?-. Lui scosse la testa e chiese –Tu che poteri hai Keira?-. -Io controllo i fulmini e sono abile nel corpo a corpo-. -William?-. -Controllo i fenomeni atmosferici e sono forte-. -Daisy?-. -Posso diventare invisibile e sono molto agile-. -Daniel?-. -Posso correre veloce per poco tempo e sono molto agile-. -Matthew?-. -Posso vedere oltre le basi solide e cose che ad altri sfugge alla vista-. -Thea?-. -Posso vedere il futuro e so le cose prima che accadano-. Io interruppi un attimo –Thea puoi vedere il futuro? Ho sentito bene?-. Lei mi guardò e rispose –Hai sentito bene-. -Porca vacca, sei Alice Cullen per caso?-. Lei rise e disse –Sono una vampira vegetariana sono contenta-. Risi e guardando Aidan dissi –Scusi l’interruzione Maggiore-. Lui mi sorrise annuendo per poi continuare –Hailey?-. -Controllo il fuoco e sono abile nel corpo a corpo-. -Arienne?-. -Controllo l’acqua e sono abile nel nuoto-. -Clinton?-. -Possiedo la telecinesi sono abile nelle armi da fuoco-. -Michael?-. -Controllo il vento e posso manipolare le emozioni altrui-. -Charles?-. -Controllo la terra e posso leggere nel pensiero-. Mike aggiunse sorridendo –Il mio fratellino è telepate come il Professor X-. Ironhide chiese –Chi è il Professor X?-. Hally guardandolo rispose –E’ un personaggio dei fumetti ed è in grado di leggere per l’appunto il pensiero-. -Bè è un po’ strano quel tipo-. -E’ inventato amico mio ma allora dovremmo essere anche noi strani-. Ratchet intervenne –Non è vero ragazzi, dovete scusare la sua bocca larga ma a volte non riesce a stare zitto-. Ironhide stava per ribattere ma furono interrotti da Optimus che disse –Non ricominciate voi due ed è quasi ora di pranzo per gli umani quindi finiamo quest’allenamento-. Loro annuirono e Aidan disse –Bene ragazzi come avrete capito i vostri poteri sono essenziali per eliminare i Demoni e si attivano quando sono nelle vicinanze ma potete anche usarli quando siete lontani dal loro raggio d’azione-. Will chiese –E come ci riusciamo zio?-. -Non è difficile anzi è più semplice di come vi aspettate, dovete rilassarvi più che potete e immaginare di avere i vostri poteri sempre a disposizione-. Io sorpresa chiesi –Tutto qui?-. -Si tutto qui Keira, ve l’ho detto è semplice ed ora come ha detto Optimus è ora di pranzo e sarete super affamati quindi mettetevi al lavoro-. Non facendocelo ripetere due volte e sentendo il nostro stomaco brontolare eseguimmo le istruzioni, chiusi gli occhi e mi aiutai a rilassarmi con dei profondi respiri per poi immaginare di avere i fulmini tra le mani pronti per uccidere i Demoni da cosi liberare mia sorella e deve aver funzionato perché dopo pochi secondi senti Aidan dire –Ben fatto Keira, ci sei riuscita-. Aprì lentamente gli occhi e vidi i fulmini più maestosi che mai sulle mie piccole e affusolate mani pronti all’uso e sorrisi per poi voltarmi verso gli altri e vidi che anche loro ci erano riusciti: Will aveva sparso il cielo di nuvole nere facendo piovere quasi a dirotto e aveva tirato su una trave di ferro come se fosse cartone, Daisy era riuscita a diventare invisibile e dopo pochi secondi sentì che qualcuno mi faceva il solletico scatenando le risate di Optimus e Jazz per poi sparire e tornò visibile al suo posto, Dan si era messo a correre come fosse Quicksilver per tutto il prato facendo slalom tra i le gambe degli Autobot per poi tornare al suo posto, Matt si guardò intorno estasiato per poi soffermarsi prima sugli Autobot e poi su noi femmine per poi tornare normale grazie ha una sberla di Daisy, Thea stando alla sua faccia aveva visto la sberla di Daisy perché si mise a ridere, Hally dalle mani si formarono due palle di fuoco e cominciò a giocarci, Ary con le mani spostò la pioggia che cadeva a dirotto così facendo non si bagnò, Clint con le mani stese alzò in volo Bee facendolo girare su se stesso per poi e posarlo delicatamente a terra, Mike roteando le mani formò un piccolo uragano che fece girare sul tutto il campo spazzando via le foglie ed infine Charlie posò le mani sull’erba e ad un certo punto un muro di terra si alzò magicamente facendoci tutti sobbalzare per poi tornare com’era prima e anche noi rimasti ci togliemmo i poteri. Eravamo tutti agitati e bagnati fradici a causa della pioggia causata da Will ma guardammo Aidan e gli Autobot in cerca della loro approvazione che non tardò ad arrivare perché Aidan disse –E’ stato spettacolare ragazzi, ci siete riusciti-. Io dissi –Già e stento a crederci-. Optimus guardandomi disse –E’ stato possibile perché avete creduto nelle vostre abilità così da non farvi sbagliare, ho sempre saputo che riuscivate in questa missione-. Gli sorrisi e dissi soltanto commossa delle sue parole –Grazie Optimus-. Ci sorridemmo e poi Ratchet disse –Essendo l’ufficiale medico della squadra propongo che prima di mangiare vadano a farsi una doccia per togliere via il sudore che ne dite?-. Lo guardai e risposi –Che è un ottima idea Ratchet-. Aiden aggiunse –Ci sono due bagni, uno di sotto che andranno i maschietti e quello di sopra che andranno le femminucce…- indicando Will e gli altri continuò –Voi non sbirciate perché se vi becco mando Ironhide con i suoi cannoni-. Il diretto interessato fece il suo pugno destro sul palmo sinistro e disse –Fate che non succeda perché sono un pessimo baby-sitter-. Jazz aggiunse –E un pessimo compagno con cui passare il tempo-. Ironhide guardandolo in cagnesco disse –Perché tu sei migliore?-. -Sono più simpatico di te di sicuro-. Charlie intervenne –Ragazzi a modo vostro siete tutti migliori-. Loro lo guardarono e intervenni –Charles ha ragione, tutti noi abbiamo pregi e difetti e dobbiamo accettarci come siamo, Jazz è simpatico ma se ne vanta e Ironhide è un perfetto sfascia Decepticon però è burbero, vi dovete accettare come siete-. Optimus annuendo disse –Parole sagge che fareste meglio ad ascoltare-. Ironhide e Jazz si guardarono e il primo guardandomi disse –Sei proprio saggia Keira-. Risi e dissi semplicemente –Lezione di vita gratis amico mio-. Ad un certo punto Will chiese –Zio c’è una cosa che devo chiederti-. Aidan lo guardò e disse –Dimmi William-. -Ho notato che Keira aveva gli occhi dorati mentre noi li abbiamo azzurro acceso-. -Si…vedi Will come vi è stato detto lei è la Predestinata quindi i suoi occhio sono dorati per evidenziare questa carica, non è niente di anomalo non preoccuparti per lei-. Will annuì e poi fradici ci avviamo dentro casa per fare la doccia e mangiare. Passò quasi un ora e mezza da quando eravamo entrati dall’allenamento e compreso la doccia e il pranzo e avevamo il pomeriggio libero quindi stavo per uscire quando Will bello profumato entrò in corridoio e vedendomi si avvicinò raggiante e disse –Keira esci?-. -Già, stare rinchiusi in casa tutto il pomeriggio con una giornata del genere il tempo è sprecato, tu cosa fai?-. -Giravo per casa-. -Gli altri?-. -Daisy, Daniel, Matthew, e Thea sono a fare un giretto nel bosco con Jazz, Bee e Ironhide mentre Hailey, Clinton, Arienne, Michael e Charles sono nel capannone a fare ricerche e ad aiutare Ratchet-. -Optimus?-. -E’ con mio zio, dovevano discutere di certe cose quindi si aggirano qui intorno-. Stare da solo con lui mi piaceva e imbarazzava allo stesso tempo quindi dissi –Insomma…siamo solo noi due qui-. -A quanto pare si, ti crea fastidio?-. Mi affrettai a rispondere –No no anzi…Will senti vuoi che facciamo una passeggiata insieme?-. Lui grattandosi la nuca quasi imbarazzato disse –Certo e poi…dovrei parlarti di una cosa?-. -E’ grave?-. -No no…almeno spero-. -Dai usciamo così sputi il rospo- detto questo varcammo la porta di casa. Dopo quindici minuti di camminata decidemmo di sederci dove io e Hally ci eravamo chiarite e dissi –Bene Will è ora che sputi il rospo-. -Sei proprio curiosa è?-. -Diciamo di si, eri terrorizzato-. -Non è vero!-. -Si invece e ti conviene cantare se no me ne vado- lui nonostante il mio avvertimento restò in silenzio così mi alzai pronta ad andarmene per conto mio ma lui mi prese il polso destro ed esclamò –Aspetta!-. -Finalmente ti sei deciso a parlare?-. Lui annuì e disse –Non è facile per me dirti questo perché sono grande e grosso ma sono al quanto timido in queste cose-. -Va bene resterò zitta e ascolterò quello che hai da dirmi-. -Grazie…- mi guardò negli occhi grato e poi inaspettatamente prese le mie mani piccole tra le sue e disse –Keira devi sapere che… ti amo-. Il mio cuore si fermò a queste bellissime parole e chiesi per avere conferma con voce commossa –C...Cosa? T…Tu mi ami?- le mie supposizioni erano vere, li piacevo e anche Hally ci aveva visto giusto. Lui rosso in faccia rispose –Si Keira io ti amo da quando i miei occhi si sono posati su di te e devi sapere che amo tutto di te: il tuo coraggio, la tua bontà, la tua tenacia, il tuo grande cuore con cui vedi il buono nelle persone, i tuoi capelli castano scuro, i tuoi occhi del medesimo colore, le tue labbra carnose e tentatrici, le tue mani, il tuo corpo…sei una ragazza bellissima e sei la persona giusta per me-. Io avevo le lacrime agli occhi per la tentazione e dissi –Oh Will questa dichiarazione d’amore è la più bella che abbia mai ricevuto…- posai i miei palmi sulle sue guance e dissi -William anche io ti amo da quando ti ho visto e mi pare di conoscerti da tutta una vita, solo tu mi capisci come nessun altro sa fare e anche io amo tutto di te e sei il ragazzo perfetto per me…non posso chiedere di meglio-. Lui mi sorrise e poi travolti dalla passione e complice il tempo che abbiamo trattenuto i nostri sentimenti unimmo le nostre labbra in un passionale primo bacio, le nostre labbra danzavano all’unisono e le nostre lingue si avvinghiavano complici della nostra passione trattenuta fino ad ora e mi resi conto che per quanto lo conosco da pochissimi giorni è come se ci conoscessimo da molto tempo compresi i sentimenti per lui che sono forti che mai, questa cosa era successa a Daisy con Dan e Matt con Thea ed ora è successa a me e a Will, per non parlare che la sta subendo anche Ary con Clint e Hally con Mike…insomma tutti abbiamo trovato la nostra anima gemella e ne sono felice. In cerca d’aria ci staccammo a malincuore ma con i sorrisi in faccia ci coccolammo in cerca di contatto fisico tra noi e poi ad un certo punto Will tornò serio e chiese –Per sapere quante dichiarazioni d’amore hai ricevuto Keira?-. -Ti interessa tanto?-. -Direi di si…quanti pervertiti si sono dichiarati?-. -Sei-. -Sei? Stai scherzando?-. Scossi la testa e dissi –Sei ragazzi della mia scuola compreso Dave hanno dichiarato con tanto ardore il loro amore per me-. Lo vidi diventare rosso in faccia e disse –Lo sapevo che quel Dave era un macaco-. Al nomignolo che aveva affidato a Dave scoppiai a ridere di gusto ma lui guardandomi disse –Non c’è niente da ridere Key, sei ragazzi si sono dichiarati a te come dei pervertiti quindi ora mi dai i nomi così io e Bee andiamo a fargli il culo a strisce-. -Non ti darò un bel niente Will, questa cosa è successo molto tempo fa e non devi più preoccuparti di loro-. -E perché?-. -Perché ora sono la tua ragazza-. -La mia ragazza?-. -Si scocchino se no di chi, ora ci apparteniamo…sei contento?-. Lui mi accarezzò le guance e rispose –Più che contento…sono felice e fortunato ad averti incontrato Keira Barnes-. -Oh Will…-. -Ti amo Keira-. -Ti amo anche io Will- detto questo ci baciammo ma ad un certo punto una voce ci fece staccare –Cugino! Devo parlarti!-. Ci girammo e vedemmo Clint correre verso di noi velocemente e quando arrivò Will chiese –Tutto bene cugino?-. -Si…direi più che bene, ti posso parlare? Spero di non aver disturbato-. Will stava per rispondere ma lo precedetti –Non hai interrotto niente Clint non preoccuparti, portati via pure Will-. Il diretto interessato mi guardò e chiese –Sicura Key?-. -Si vai pure-. -A dopo allora- dopo essersi alzato segui Clint dentro al capannone lasciandomi da sola a guardare il panorama. OPTIMUS PRIME Dopo l’allenamento sono stato a parlare di molte cose con il Generale Rogers e ora che eravamo danti al capannone ci stavamo per separare quando lui guardandomi disse –Optimus c’è una cosa che volevo chiederti-. -E di che si tratta Maggiore?-. -Di Keira-. Non so il perché ma quando la nominò cominciai a preoccuparmi e chiesi –Keira? E’ successo qualcosa?-. -No no non preoccuparti, volevo solo dirti che lei da come ho potuto vedere è una promettente leader per i Demonhunter ma gli serve qualcuno che la guidi nella via giusta, qualcuno che ispira i suoi uomini a seguirlo ciecamente-. -Anche io penso che sarà un ottima leader ma chi secondo lei dovrebbe guidarla?-. -Tu Optimus-. -Io?-. -Si, gli altri Autobot ti seguono cecamente e ti rispettano-. -Perché me la sono guadagnata la loro fiducia-. -E Keira è sulla buona strada mi pare perché è riuscita ad ammiccarsi Hailey-. -Su questo concordo…pensate che io possa essergli d’esempio?-. -Non c’è nessuno più qualificato di te per fargli da mentore e poi vedo come ci tieni a lei-. Lo guardai e lui disse –Si Optimus ho capito subito che ci tieni a lei e non devi vergognarti-. -Io non mi vergogno, sono sorpreso-. -Sorpreso di cosa?-. -Provare affetto per qualcuno che non è della mia razza…non so, Keira da quando è arrivata mi incuriosisce parecchio e il suo grande cuore mi affascina perché sono gli ideali che mandano avanti la nostra fazione-. -Se provi affetto significa che non sei un mostro come lo sono i Decepticon ed hai un anima che ti permette di provare quest’emozione, poi Keira è una ragazza speciale e anche a me ha incuriosito quando è arrivata…bene io vado dentro con i ragazzi tu cosa fai?-. Mi guardai intorno e vidi che Keira era seduta sull’erba così sorridendo risposi –A parlare con un amica-. Lui intuendo cosa intendevo disse –A dopo allora Prime- detto questo entrò mentre io la raggiunsi. Arrivato mi guardò e sorridendoci a vicenda dissi –Sei ancora qui vedo-. -Si, mi piace il panorama e mi piace la tranquillità-. -Lo immaginavo, tutti i tuoi compagni stanno facendo qualcosa con i loro guardiani tu invece stai sempre per conto tuo-. -Sono fatta così e poi sto facendo qualcosa, sto guardando il panorama con te Optimus-. -Hai ragione- e mi sedetti di fianco a lei. Dopo dieci secondi di completo silenzio mi guardò e mi chiamò –Optimus?-. La guardai e risposi –Si Keira?-. -Devo chiederti scusa-. La guardai perplesso –Per cosa?-. -Per prima durante l’allenamento, tu cercavi di motivarci e io ti ho detto che non serviva mentire…-. Ricordandomi l’aneddoto dissi –Si me lo ricordo-. -Ecco…mi dispiace per averti dato del bugiardo-. Vedevo che era dispiaciuta e dissi –Non serve che ti scusi Keira, non mi hai offeso in nessun modo-. -Sicuro?-. -Sicurissimo, come ti ho detto i Prime non mentono mai e proteggono i suoi amici-. -Grazie Optimus…-mi sorrise e poi continuò –Ci sarebbe una richiesta che vorrei farti-. Curioso chiesi –Di che si tratta?-. -Vedi…noi non abbiamo vestiti di ricambio e cominciano a puzzare, per non parlare del cibo che porteremo con noi-. -Quindi?-. -Ti volevo chiedere a nome di tutti se ci lasciassi andare a Carson City per prendere dei vestiti e del cibo-. La richiesta era più che giusta ma lasciarli andare in città dove possono essere rintracciati dai Decepticon e dai Demoni non mi tranquillizzava affatto e dissi –Keira ne abbiamo già parlato, se vi rintracciano per voi è finita-. -Lo so Optimus però non possiamo restare con questi vestiti per tutto il tempo e poi non possiamo resistere senza cibo…- forse non vedendomi convinto continuò –Ti prego Optimus, ci servono solo vestiti e cibo e staremo attenti-. Lei riusciva sempre a convincermi e anche se avevo ancora delle riserve a proposito annuì e dissi –Vi concedo di andare a Carson City per prendere dei vestiti e del cibo ma poi tornate subito qui e vi accompagneranno Bumblebee, Jazz e Ironhide, potete andare solo se accetti queste richieste…non voglio rischiare che vi capiti qualcosa-. A queste parole gli si illuminarono gli occhi e disse –Accetto le richieste-. Gli sorrisi e dissi –Allora potete andare-. -Davvero?-. Annuì e lei con un largo sorriso disse –Ti ringrazio Optimus-. -Non devi ringraziarmi Keira, comunque vi conviene partire subito così prima di sera sarete di ritorno-. -D’accordo vado ad avvisare gli altri così partiamo subito-. Ad un certo punto vidi arrivare da noi Daisy, Daniel, Matthew, e Thea accompagnati da Jazz, Bee e Ironhide così alzandomi dissi –Eccovi giusto in tempo-. Ironhide chiese –Per cosa Prime?-. -Devo affidarvi una missione-. A quelle parole i tre si guardarono e Jazz chiese –Ratchet ha localizzato Isabelle?-. -No, magari fosse così-. Jazz incrociando le braccia chiese –Allora di che si tratta?-. -Keira mi ha chiesto se lei e i ragazzi possono andare a Carson City per prendere vestiti e cibo per il viaggio ed ho acconsentito quindi tu, Bumblebbe e Ironhide accompagnerete i nostri amici terrestri a fare quello che devono fare e poi prima di sera ritornate qui, vi raccomando li affido a voi quindi devono tornare tutti interi chiaro?-. Loro annuirono e Bee disse –Con…noi saranno…al…sicuro…signore-. -Ne sono sicuro amico mio, per questo li ho affidati a voi-. Ironhide chiese –Quindi Ratchet non verrà?-. -No, lui deve concentrarsi nella ricerca di Isabelle quindi vi occuperete anche di Michael e Charles chiaro? Ratchet vi ammazza se gli capita qualcosa-. Jazz annuì e disse -Non succederà Prime-. -Bene allora muovetevi- detto questo si avviarono al capannone ma ad un certo punto Keira si voltò verso di me e disse –Sono onorata di avere la tua fiducia e anche di quello che stai facendo per me nella ricerca di mia sorella, se mai ti servisse qualcosa non esitare a chiamare e io accorrerò in tuo aiuto- queste parole mi restarono dentro e dopo avergli annuito seguì gli altri per prepararsi a partire. Ormai i segnali erano chiari ed inconfutabili, io avevo subito la Connessione Neurale con Keira. Chi avrebbe mai detto che un Cybertroniano potesse subire questo fenomeno raro per noi con un’umana, non è niente di amoroso ma il legame che ho con lei è paterno ed è come se lei fosse mia figlia e io suo padre…da quando ho subito questo fenomeno in me si annidano tante emozioni contrastanti che faccio fatica a separare la mia parte composta e autoritaria da leader degli Autobot con quella dolce e comprensiva quando sono con lei, La perdita che ha subito a causa dei Demoni e dei Decepticon è grande tanto da procurargli una voragine dentro di lei che rischia di risucchiarla dentro e non posso permetterlo quindi gli starò vicino per aiutarla ma cercherò di tenere queste emozioni dentro di me come ho sempre fatto, non posso sostituire i suoi genitori. Per lei posso fare solo una cosa, liberare sua sorella e uccidere l’assassino dei suoi genitori così facendo lei avrà la cosa che vuole da quando è iniziato tutto. Vendetta e gliela darò costi quel che costi anche se va contro gli ideali degli Autobot. I Decepticon devono pagare per il male causato a Cybertron e alla Terra e sarò io stesso a darglielo.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 - Tradimento. ***


Dopo aver avvisato i miei compagni che saremmo andati a Carson City per delle compere salimmo sui tre Autobot in questa formazione: su Bumblebee salimmo io, Will e Arienne, su Jazz salirono Daisy, Daniel, Thea e Charles e su Ironhide salirono Matthew, Hailey, Clinton e Michael e dopo altre raccomandazioni da parte di Optimus, Ratchet e Aidan partimmo in tutta fretta per la piccola cittadina del Nevada. “Dal primo bacio avuto con Caine sono passati ormai tre mesi quindi io e lui siamo ufficialmente fidanzati e non solo noi ma anche il resto del nostri compagni a trovato l’anima gemella e questo è uno spiraglio di luce e tranquillità in una guerra che ci sta portando poco a poco nell’oblio e portando via un pezzetto di noi stessi, se prima ero una ragazza per bene in una famiglia di ottima reputazione a Boston ora sono un incallita ragazza guerriera che abbatte i Demoni e Inglesi per mantenere la pace in questo paese messo a ferro e fuoco, una volta cucivo e imparavo il Galateo ora invece affilo le mie spade d’argento, mi alleno e mando a fanculo chi rompe le palle…quante cose sono cambiate in me da quando incontrai George Washington la prima volta. In questi tre mesi stiamo ancora intraprendendo la missione che ci è stata affidata da George: seguire il Generale Inglese Sean Preston finché non ci porta dagli ostaggi, liberarli e portare alla riunione le prove delle sue terribili azioni contro il popolo americano, noi l’abbiamo trovato e l’abbiamo seguito in un complesso di fattorie fuori Boston scoprendo che l’aveva trasformato nel suo quartier generale personalizzato e che ci teneva delle persone quindi è nostro compito liberarle da quell’inglese. Eravamo accucciati dietro a una grande siepe le lato adiacente della fattoria quando sbucò Miranda che abbassandosi anche lei disse –Scusate il ritardo- lei era la nostra esploratrice e mandavamo sempre lei in avanscoperta perché può diventare invisibile quindi il nemico non la rivela. Io andandogli vicino chiesi –Sei stata vista Miry?-. -No Selene, sono stata attenta-. -Bene allora riferisci-. -Allora in tutto il perimetro sono sparsi soldati che fanno la ronda per non parlare che ce ne sono altrettanti sparsi all’interno del campo, la casa del lato sinistro credo faccia da camerata quindi ce ne saranno anche li, la casa del lato destro non ho capito a cosa è adibita e quella in mezzo è la dimora del nostro generale-. Caine che ci aveva raggiunti disse –Sono un bel po’ di inglesi Selene e noi siamo in tredici-. -Lo so Caine ma dobbiamo liberare quella gente, non hanno fatto nulla di male e gli inglesi si sono appropriati della loro casa-. -Non lo metto in dubbio amore però dobbiamo fare un ottimo piano, andare li all’impazzata non mi sembra un ottimo piano-. -Questo lo so-. Erik che era di fianco a Miranda disse –Ricordatevi che dobbiamo trovare le prove di ciò che sta facendo se no facciamo tutto per niente-. Io dissi –Un altro ottimo motivo per non scappare-. Harry chiese –Qual è il piano d’azione capo?-. Ci pensai un attimo e poi facendo segno hai miei compagni di avvicinarsi dissi –Allora dobbiamo essere rapidi e prendere le prove in fretta: Caine fa venire un po’ di nebbia e falla densa così ci sono poche possibilità che ci individuino, Miranda tu diventa invisibile e cerca di individuare gli ostaggi, Alec tu appena lei trova gli ostaggi con la tua corsa gli porterai lontani da qui e gli metterai al sicuro, Erik tu aiuterai Miranda nella ricerca quindi guarda da per tutto e poi cerca di individuare le prove e Sean Preston, Evelyn se riesci tu cerca di avvisarci le minacce prima che accadono così facendo cercheremo di diminuire le perdite nelle nostre file, invece io, Helena, Jared, Clarissa, Christopher, Jonathan, Ember e Harry penseremo agli inglesi e sistemati vi daremo una mano, questi sono gli ordini quindi qualcuno a domande?-. Vedendo che nessuno accennava a parlare dissi –Ricordate gli ostaggi devono essere protetti ad ogni costo quindi teneteli lontano dal pericolo- loro annuirono e prima di partire con il piano presi il volto di Caine e lo baciai per poi dire –Nel caso andasse male-. -Non accadrà Selene e ricordati che ti amo-. -Ti amo anche io-. Jared disse –La volete piantare con queste moine? Vi rivedrete a fine missione e non è il momento di baciarvi-. Lo fulminai con lo sguardo pronta a ribattere ma Clarissa disse –Ci hai pensato che potremmo morire?-. -Certo-. -E allora sei insensibile, potrebbe essere l’ultima volta che si vedono-. Inaspettatamente Jared baciò Clary che all’inizio era sorpresa ma poi ricambiò il bacio facendoci ridere e poi quando si staccarono iniziammo il nostro attacco alla base di Sean Preston. Certa che la nebbia creata da Caine ci avrebbe protetti nella nostra avanzata mi avvicinai a due inglesi che camminavano un po’ spaesati e mentre con una mano avevo i fulmini nell’altra avevo una delle mie due spade d’argento, arrivata dietro a quello destro lo circondai con il braccio destro e con la mano gli scaricai i fulmini addosso finché non cadde a terra, il suo compagno appena mi vide stava per estrarre il suo fucile ma io fui fulminea quindi lo disarmai e con la spada gli trapassai il petto e quando vidi che era morto la estrai dal cadavere, dalle grida constatai che anche i miei compagni stavano ripulendo l’area da questi bastardi ma decisi di avventurarmi tra la nebbia per cercarne altri. Dopo averne fatto fuori altri cinque vidi Erik che ne abbatteva uno quindi mi avvicinai e spalleggiandolo dissi –Vedo che ti stai divertendo-. -Mi conosci bene Selene-. -Ormai sono due anni che combattiamo insieme quindi ormai per mia sfortuna ti conosco-. -Già due anni? Passa in fretta il tempo-. -Già, allora hai individuato gli ostaggi?-. Lui annuì e rispose –Miranda e Alec ci stanno già pensando-. -I documenti?-. -Nella dimora del generale sopra la sua scrivania-. -Preston?-. Lui scosse la testa –Sparito, appena è iniziato il nostro attacco deve essersela svignata-. -Che senso ha scappare e lasciare i documenti che possono incriminarlo?-. -Se li è dimenticati dalla fretta-. -No lui è un generale e queste cose non può dimenticarsele, specialmente documenti come quelli-. -Come fai ad esserne sicura?-. -Perché io sono una leader e non lascerei mai dei documenti in mano al nemico-. -Quindi a cosa pensi?-. -Che deve essere partito prima del nostro attacco per andare da qualche parte sicuro che nessuno può attaccare questa fattoria sperduta-. -Quindi può tornare?-. -Da un momento all’altro-. -Cosa facciamo?-. -Io prendo i documenti, tu aiuta gli altri e poi andate da Miranda e Alec e aiutateli ad evacuare gli ostaggi-. -Si signora- detto questo lui sparì tra la nebbia e io entrai nella dimora del Generale. Con la lanterna in mano mi addentrai nello studio: le pareti erano bianco panna, appesi al muro c’erano dipinti sfarzosi, il pavimento era fatto di legno di pino, i mobili erano anch’essi di legno pregiato e non avevo tempo di vedere cosa contenessero, c’erano due divani e una poltrona di pelle scura ed infine individuai la scrivania così mi ci fiondai, posai sulla superficie la lanterna e presi i documenti in mano delicatamente li misi dietro la mia borsa, presi di nuovo la lanterna in mano e mi avviai decisa alla porta per andarmene da qui prima del ritorno del generale, quando ritornerà avrà una bella sorpresina. Una volta uscita trovai tutti i miei compagni ad aspettarmi e con loro c’erano una ragazza e un ragazzo sui diciannove anni: la ragazza era alta più o meno come me, capelli lunghi di un biondo oro, occhi azzurro mare, labbra carnose, aveva un lungo vestito azzurro con un grembiule bianco e stivaletti marrone scuro; il ragazzo era alto come Caine, capelli lunghi raccolti in una codina con il nastro blu di un castano scuro, occhi di un azzurro cielo, labbra sottili, aveva una camicia bianca un po’ sporca, un gilet sbottonato marrone scuro, pantaloni neri e stivali di pelle marrone scuro, restai un po’ sorpresa di vedere due ragazzi così quando arrivai chiesi –Erik loro chi sono?-. Lui guardando i due rispose –Gli ostaggi signore-. Io sgranando gli occhi dissi –Ostaggi? Sono solo loro due?-. -A quanto pare si-. Mi avvicinai a loro decisa e loro arretrarono quindi alzando le mani dissi –Non abbiate paura di noi, siamo qui per salvarvi-. Il ragazzo stringendo a se la ragazza chiese diffidente –Chi c’è l’assicura?-. Sospirai e dissi –Siamo i Demonhunter, spero che abbiate saputo di noi-. La ragazza chiese –Siete i Demonhunter?-. -Si-. -E vi ha mandato Washington?-. -Esatto-. Il ragazzo chiese –Dove sono gli inglesi?-. Caine rispose –Morti-. -Bene…quei bastardi…-. Io chiesi –Come vi chiamate?-. La ragazza rispose –Io mi chiamo Kim Kuhn-. Il ragazzo rispose subito dopo –Io invece mi chiamo Brody Stein-. -Io mi chiamo Selene Barnes, loro sono Caine Rogers, Miranda Johnson, Alec Huston, Erik Lewis, Evelyn Lance, Helena Rogers, Clarissa Burton, Jared Rogers, Christopher O’Brian, Jonathan O’Brian, Ember Barnes e Harry Jones-. Brody disse sorridendo –E’ un piacere conoscere tutti voi, scusateci per prima ma avevamo paura che foste inglesi-. Sorridendo dissi –Non preoccupatevi è più che comprensibile, a proposito la fattoria è vostra?-. Kim rispose –Era dei miei genitori ma il Generale Inglese li ha uccisi quando uno di loro voleva stuprarmi e loro si sono opposti-. -Tu Brody?-. -Io sono un suo amico d’infanzia ma poi ci siamo messi insieme e quando hanno preso la fattoria ero con loro quindi come potete sicuramente dedurre sono stato preso anche io-. Rivolgendomi a Miranda chiesi –Li avete trovati nella casa a sinistra?-. Lei annuì e disse –Oltre a loro dentro c’era tanto cibo da sfamare un esercito-. Io dissi –Bè facciamo che sfami il nostro di esercito-. Alec chiese –E come speri di portarlo via?-. -Chi ha detto che voglio portarlo via? Diamo la posizione a George e lui manderà i soldati-. Lui guardando Miranda disse –Semplice-. Rivolgendomi hai due chiesi –Non vi dispiace se prendiamo il cibo vero?-. Kim scosse la testa e rispose –E’ il minimo dopo che ci avete salvati e fate come se fosse il nostro contributo per la guerra, ne avete bisogno-. -Non sai quanto, allora credo che sia ora che leviamo le tende prima che ritorni Preston-. Caine rispose –Sarà meglio…non capisco una cosa però-. -E cosa tesoruccio?-. -La base è incustodita, abbiamo fatto fuori gli inglesi in modo troppo facile per me e lasciato i documenti in bella vista-. -E con questo cosa vuoi dire?-. -Che non vi pare troppo calmo e che è stato facile?-. Jared disse –Ora che mi ci fai pensare si-. Mi rivolsi hai due ragazzi –Per caso sapete se ci sono…-. Kim sgranando gli occhi mi interruppe –Demoni-. Io dissi aggrottando la fronte –Si…come hai indovinato?-. -Non l’ho fatto…SONO DIETRO DI TE!-. Io mi voltai fulminea e vidi tredici Liker con le zanne scoperte quindi tutti noi sguainammo le armi e i poteri e mettendo i due ragazzi dietro di noi dissi –Uno a testa ragazzi e ricordate teneteli lontani da Kim e Brody…uccideteli in modo doloroso ma soprattutto divertitevi-. Helena con un ghigno stampato in faccia disse –Speravo che lo dicessi Selene-. Sorrisi e poi guardando Jonathan dissi –Joe tu resta nelle retrovie e proteggi i ragazzi-. -Cosa?-. Christopher guardando il fratello disse –Fa come ti ha ordinato- a quelle parole lui restò zitto e Caine disse –Io mi occupo di due, posso capo?-. -Accomodati tesoro ma fa attenzione-. -Lo sai che sono prudente-. -Si si e io sono George Washington- e detto questo cominciammo a combattere i Demoni che sicuramente erano rimasti a guardia apposta. Io avevo un bel da fare con il mio perché era veloce e grosso e dissi –Prima o poi farai un passo falso e quando accadrà ti ucciderò Demone-. Lui ghignò e disse –Sarà come dici lurida umana ma non mi hai fatto niente-. -Ancora no ma quando accadrà ti rispedirò da Abbadon in piccoli e minuscoli pezzettini, dimmi stupido verme Preston vi ha lasciato a guardia apposta?-. -Sapeva del vostro arrivo e ha ordinato a noi Demoni di uccidervi, questo è un ordine a cui sarò felice di obbedire-. -Come fate a prendere ordini da lui? Solo Abbadon può f…aspetta non sarà mica…-. -Ci stai arrivando Demonhunter?-. Io ero incredula davanti a questa rivelazione inaspettata, nessuno di noi sapeva che aspetto avesse Abbadon e non l’avevamo mai visto per quanto l’avevamo cercato a lungo invece ora ho scoperto la sua identità terrena: il Generale Sean Preston. Ancora mezza frastornata dalla rivelazione quasi non mi accorsi che il Demone stava per attaccarmi con le fauci aperte così gli scaricai i fulmini addosso per farlo contorcere dal dolore e poi con le spade lo trapassai con tutta la forza che possedevo finché non vidi le sue pupille diventare vitree e la vita scorrere via da lui e dissi quando il corpo cadde a terra esamine –Ecco il tuo passo falso Demone, parli troppo- e detto questo mi voltai e vidi che anche i miei compagni avevano ucciso i Demoni a loro assegnati così quando ci radunammo dissi –Ottimo lavoro ragazzi, non ho mai dubitato di voi-. Clarissa disse –Grazie Selene-. Guardando il mio compagno chiesi –Caine com’è andata con due?-. -Una passeggiata amore, ti ho detto che ero prudente-. Ora che la situazione era calma ripensai alle parole del Demone ed ero così immersa che non sentì Caine chiamarmi –Selene?-. -E’?-. -Cos’hai?-. Sospirai e risposi –Finché combattevo contro il Demone ho scoperto una cosa molto importante che deve essere riferita a George Washington immediatamente-. Ember mi chiese –Cosa hai scoperto sorellina?-. -Abbiamo trovato Abbadon-. Harry chiese –Come l’abbiamo trovato? C’è ne saremo accorti di un Demone-. -Non l’avete visto perché non è in forma di Demone-. Evelyn chiese –Ci stai dicendo che è umano?-. Annuì e dissi –E so anche che aspetto ha e non sapete che forma a preso-. Jonathan disse –Dicci Selene, non tenerci sulle spine-. Dopo aver sospirato risposi semplicemente –Il Generale Sean Preston-. Tutti in coro dissero esterrefatti –Cosa? Sean Preston?-. Kim disse –Il nostro rapitore è sempre stato questo Abbadon?-. Io dissi passandomi una mano tra i capelli –Si diamine, dobbiamo tornare subito a Boston per comunicare questa scoperta a George Washinton-. Ember disse –Sarà meglio, dobbiamo informare gli Anziani perché diciamolo questa cosa è gravissima-. Harry chiese –Cosa facciamo con Sean Preston? Dovevamo sorvegliarlo-. Io risposi –Lo so Harry ma non possiamo ignorare questa rivelazione, se facciamo fuori lui annientiamo i Demoni e così facendo intraprenderemo la via per la pace, sono sicura che George vorrebbe questo-. Alec disse –Come ordini Selene ma con Kim e Brody che facciamo?-. Io li guardai e risposi –Li portiamo con noi a Boston, sono ostaggi e testimoni e devono essere protetti…- guardai i due interessati e dissi –Mi dispiace togliervi via la vostra vita e la vostra casa ma non potete più rimanere qui-. Kim disse –Non ci stai togliendo dalla nostra vita Selene, da quando gli Inglesi ci hanno tolto la nostra vita e la libertà questa non è più casa mia e sarò felicissima di seguirvi e anzi ci uniremo a voi nella battaglia, vero amore?-. Brody annuì e disse –Siamo stati cechi per tutto questo tempo e ora ci siamo svegliati e vi aiuteremo a vincere la guerra, sempre se vogliate-. Io sorrisi e dissi –A nome di tutti noi siamo contenti di avervi al nostro fianco in questa guerra e lo sarà sicuramente anche George Washington-. Loro sorrisero grati e poi dissi –Andiamo hai cavalli e torniamo a Boston-. In coro dissero –Si signore!- e poi tutti e quindici corremmo verso nel bosco sempre più al suo interno fino ad arrivare hai cavalli e galoppare via da li con due ostaggi e le prove che incriminano il Generale ma c’è una cosa molto più importante: l’identità terrena del Signore dei Demoni Abbadon. Da due anni abbiamo combattuto questo generale senza sapere chi fosse ma ora lo sappiamo e siamo pronti più che mai a sconfiggerlo perché da questo dipende la salvezza del nostro paese e del mondo. Abbadon il tuo regno di terrore finirà presto perché verremo a prenderti!” Una frenata al quanto brusca mi fece svegliare dall’ennesimo ricordo che ormai mi perseguitava e che mai andranno via ma ormai non ci faccio più caso da quando ho scoperto cosa sono ma…questo è stato strano e mi aveva messo un tarlo nella mia testa che non se ne decideva ad andarsene, non essendo sicura terrò questo mio ricordo per me per ora…non voglio far preoccupare i miei amici magari per una cosa da niente ma se si rivelasse importante allora gli rivelerò tutto… detesto essere all’oscuro delle cose ma lo sto facendo con i miei amici e mi detesto per questo. Ad un certo punto mi sentì prendere la mano sinistra e sobbalzando mi accorsi che Will guardandomi amorevolmente disse –Tutto bene Key?-. Io voltandomi verso i sedili del guidatore li vidi vuoti e preoccupata chiesi a Will –Dov’è Arienne?-. -E’ fuori con gli altri che ci aspettano-. -Siamo arrivati?-. -Si…amore stai bene?-. -Si sto bene, saranno i ricordi che mi rendono stanca-. -Cosa riguardava i ricordi stavolta?-. Dovevo mentire in qualche modo –Niente di che, solo un operazione di salvataggio da parte dei nostri antenati-. -Da divertirsi allora-. -Già…a proposito “amore”?-. Lui grattandosi la nuca disse –Si ora che ,diciamo, stiamo insieme ho pensato che possiamo chiamarci amore o tesoro ma se ti da fastidio non lo facciamo-. Io baciandolo su quelle labbra che adoro dissi staccatoci –Non potrei desiderare altro che essere chiamata amore o tesoro da te amore mio, in fondo siamo una coppia ormai e per quanto tutto questo è strano dobbiamo comportarci normalmente in questa relazione non ti pare?-. -Sono perfettamente d’accordo-. Io sorridendo chiesi –A proposito cosa voleva Clint da te?-. -Oh niente di che solo che a quanto pare è attratto da Arienne-. Io guardandolo con gli occhi sgranati dissi –Cosa? Di Ary?-. -Si ti sorprende tanto?-. -No è solo che anche a lei piace tuo cugino e molto, quando siamo arrivati da tuo zio e a visto Clint i suoi occhi sono diventati due cuoricini-. Lui rise e disse –Appena gli ho visti insieme ho capito subito che erano fatti l’una per l’altro e sono contento per mio cugino perché ha trovato una brava ragazza-. -Spero che lo sarai anche per tua sorella-. Lui mi guardò fulmineo e chiese –In che senso?-. Sospirai e mi maledissi per la mia linguaccia e dissi –Te lo dico ma non devi fare alcun che va bene Will-. -Lo prometto-. -A quanto pare ad Hailey piace Michael e tanto anche-. Lui gridò –COSA? A MIA SORELLA PIACE MICHAEL?-. Io dandogli una sberla sul braccio dissi –Abbassa la voce stupido! Cosa ti ho detto Will? Non farne un dramma diamine-. Lui con la voce bassa disse –Non dovrei farne un dramma Keira? E’ mia sorella ed è mio compito proteggerla da eventuali dolori causati dall’amore-. -Hai pensato al dolore che potrei causarti io se non lasci che Hailey tenti di mettersi con il ragazzo che li piace?-. -No…la parola mettersi è proibita quando si parla di mia sorella-. Io sospirai esasperata e dissi –Bee tu cosa ne pensi?-. -Vuoi mettere in mezzo Bumblebee? E’ sleale-. -Tutto è leale amore, basta sfruttare la cosa a tuo vantaggio-. Dopo pochi secondi la voce di Bee echeggiò nell’abitacolo –Scusami Will…ma io sto…con…Keira-. Lui sbuffando disse –E ti pareva che davi ragione a lei tu traditore-. Io risi e dissi –Dai Will non prendertela con il povero Bee-. -Quando si chiede un parere stai pur certo che ti da ragione anche se si parla di quanto tempo passi in bagno-. A quel punto sia io che Bee ci mettemmo a ridere come dei matti lasciando Will a bocca aperta per la nostra reazione e disse –E sono diventato il giullare di corte-. Io dissi –No amore quel posto è riservato a Dan e Jazz-. -E chi sarei?-. -Sei la forza bruta della squadra…ancora meglio il Demolitore-. -Si mi piace-. -Ti conosco abbastanza bene da sapere che questi nomignoli ti piacciono…- feci una pausa e poi continuai –Will ti prego lei si è fidata di me e mi ha rivelato cosa prova per Mike quindi ti prego di non far capire che te ne ho parlato perché se no si che mi odierà di nuovo e poi Mike mi pare un ragazzo apposto e credo che anche lui provi qualcosa per lei, puoi sempre tenerli d’occhio-. Lui sospiro ma poi sorridendomi e accarezzandomi dolcemente la guancia destra disse –Okey lascerò perdere e lascerò mia sorella in pace, tu riesci sempre a convincermi in tutto lasciandomi senza difese-. -Sarà il mio potere-. -No è perché ti amo-. Sorrisi e risposi –Ti amo anche io- e dopo ci baciammo con passione. Staccatoci dissi sempre accarezzandogli la guancia –Dovremmo andare, ho promesso a Optimus che saremmo tornati prima di sera e non mi va di mancare alla mia promessa-. -Andiamo allora…Keira?-. -Si?-. -Lo diciamo agli altri che stiamo insieme?-. Sorrisi e risposi –Si tanto lo scoprirebbero da soli prima o poi, non sono stupidi-. -Concordo…-poi guardò la radio e continuò –Bee tu e gli altri state qui in torno, noi dobbiamo fare delle compere e non so quanto ci metteremo-. -Come…facciamo a…sapere…quando…venirvi a…prendere?-. -Farò un squillo va bene se no vi troviamo noi tanto la zona non è grande-. -Okey ma…fate…attenzione…amici miei-. Io sorridendo dissi –Lo saremo Bee non preoccuparti, sai che siamo responsabili-. -Lo so…ma…se vi…capita…qualcosa…il capo…ci bastona-. Io ridendo dissi –Dai Optimus non è mica così cattivo-. -Si…ma lo renderebbe…molto…infelice…se capitasse…qualcosa…a tutti voi-. Will disse –Vedrai che staremo attenti Bee così Prime non dovrà bastonarti-. -Ve ne…sono grato…se lo…faceste…- e detto questo scendemmo dall’auto per raggiungere i nostri amici per iniziare le compere per il viaggio che ci aspetta. Dopo aver comprato del cibo per il viaggio che a mio dire ce ne era da sfamare un esercito avevamo deciso di comprare nuovi abiti compreso la nostra divisa da Demonhunter perché diciamo se dobbiamo combattere i Demoni e creare un nuovo Ordine ci servono delle divise quando siamo a lavoro. Il nostro gruppo si era diviso quindi i maschi erano andati in altri negozi che vendevano vestiti maschili invece noi femmine siamo andate nei negozi che vendevano solo cose femminili e ci saremo incontrati dove gli Autobot ci avevano lasciato quando siamo arrivati, io avevo preso due canottiere di colore nero e giallo, poi due magliette di colore blu notte e nero, due jeans scuri, leggings nero e uno jeans chiaro, un pantalone di pelle nera, un paio di guanti senza dita di pelle nera, un paio di ballerine nere, stivaletti tipo cowboy marrone scuro, un paio di stivali lunghi con il tacco di pelle nera, una cintura nera e un giubbotto di pelle nera, insomma avevo fatto un sacco di compere di vestiario ma un po’ di roba andava per la divisa da Demonhunter. Ero immersa ad ammirare il mio giubbotto di pelle che non mi accorsi che Hailey si era avvicinata a me e disse –Vedo che veneri quel giubbotto di pelle-. La guardai sorridente e dissi –Ho un debole per i giubbotti di pelle, ho deciso che sarà un componente della mia divisa da Demonhunter-. -Devo ammettere che hai stile nel vestire Key-. -Modestamente…- risi e continuai –Scherzavo grazie-. -Oh figurati, almeno tu hai le idee chiare su come vuoi la tua divisa-. -Perché dici questo?-. -Perché Arienne e io abbiamo finito e anche tu a quanto vedo ma Thea e Daisy saranno ormai da dieci minuti buoni li ferme a pensare come deve essere la loro divisa-. -Hai fretta? Io si ma sai il motivo-. -Ho fretta perché Will mi ha mandato un messaggio con scritto che loro hanno già finito e che ci aspettano li-. -Hanno già finito diamine?-. -Si ma quelle due sono peggio di mia madre quando mi obbliga ad andare a fare shopping con lei ogni sabato mattina, già odio il sabato mattina ma ora stiamo esagerando-. Io risi e dissi –Ci penso io Hally non preoccuparti, a proposito sicura che possiamo comprare quello che vogliamo?-. -Si lo zio a detto che i soldi non mancano e ci ha detto di comprare quello che vogliamo, perché ti preoccupi?-. -Mi preoccupo perché i soldi non sono miei ma di tuo zio-. -Bè non preoccuparti Key lui ha detto che possiamo-. -D’accordo allora-. Tra noi era calato il silenzio che fu rotto quando Hailey si avvicinò a me e in modo cospiratorio disse –Quindi tu e mio fratello state insieme-. -Si…prima di partire ci siamo baciati-. -Cosa? Raccontami-. La guardai sorridendo e chiesi –Che dovrei raccontare scusa?-. -Insomma mio fratello per quanto e grande e grosso è molto timido e raramente prende l’iniziativa…-. -Me l’ha detto ma questo cosa centra?-. -Centra cara Keira che voglio sapere se ti ha baciata lui per prima o tu-. Al ricordo nel nostro primo bacio arrossì vistosamente e dissi –Lui-. Lei saltellò per la contentezza e disse –Lo sapevo! Sapevo che mio fratello poteva essere coraggioso-. -Lui lo è Hally solo che ci vuole molto coraggio per dichiarare i suoi sentimenti a una persona e deve esserne stato sicuro-. -Perché scusa?-. -Devi essere sicuro di voler stare con la persona che hai dichiarato i tuoi sentimenti-. Lei battendo le mani disse –Vuol dire che tu sei quella giusta-. -Come lo sai?-. -Will mi ha sempre detto che quando avrebbe trovato la ragazza giusta che li avrebbe fatto battere il cuore solo allora si sarebbe dichiarato e sarebbe stato per sempre…quindi…benvenuta in famiglia cognatina preferita!-. Io sgranai gli occhi e dissi sorridendo –Ne sono onorata Hailey ma credo che sia troppo presto per diventare cognate non credi?-. -Forse si ma sai voglio prendermi avanti-. Ridemmo e poi dissi –Ora sono io che voglio chiederti una cosa-. -Certo di che si tratta?-. -Hai più parlato a Michael dei tuoi sentimenti?-. Questa volta alla mia domanda fu lei ad arrossire vistosamente ma poi sospirando rispose –Si prima nel capannone-. -Allora?-. -Ha detto che anche lui mi ama-. -Cosa? Veramente?-. -Si e ci siamo…baciati-. Io a quel punto l’abbracciai felice e dissi –Oh Hailey sono così felice per te-. Lei ricambiando l’abbraccio disse -Grazie Keira conta molto per me-. Quando ci staccammo dissi –Ora devi dirlo a Will-. -L’ammazzerà di certo-. -Tu che ne sai? Magari ne è contento-. -Come fai ad esserne sicura…aspetta! Non avrai…-. In quel momento avrei voluto essere piccola ma dissi ugualmente –Mi è sfuggito mentre parlavamo scusa Hally?-. Lei sospirò e disse –Non fa niente, ora si che lo ammazza mentre io non glielo impedisco-. Feci un sorrisino sghembo e dissi –Ci ho pensato io, se no io che ci sto a fare qua-. -E cosa avresti fatto?-. -Aveva dato di matto è vero ma l’ho convinto a lasciarti stare quindi mia cara hai via libera-. -Ma se non lo fa?-. -Lo farà se no si che gli spacco quel culo e poi glielo faccio a strisce-. Lei rise e disse –Grazie Key non sai quanto te ne sono grata-. -Figurati io ho una sorella ma se avessi avuto un fratello sicuramente mi sarei trovata proprio nella tua stessa situazione-. Lei mi sorrise e disse –Io vado da Daisy e Thea così vediamo se riusciamo a raggiungere gli altri prima di sera-. -D’accordo io vado da Ary, dobbiamo parlare di una cosa- e detto questo ci dividemmo. Dopo aver pagato io e Ary uscimmo e dopo esserci sedute su una panchina mi guardai in torno in cerca di qualche attività nemica e quando constatai che c’era via libera guardai la mia migliore amica e dissi –Ary devo chiederti una cosa-. Lei guardandomi raggiante disse –Di cosa Key?-. -Di Clint-. Lei diventata rossa in faccia chiese –Cosa c’entra Clint?-. -Sei sulla difensiva per caso?-. -No, volevo solo sapere perché vuoi parlare di lui-. -Te lo sto per dire ma non mi lasci parlare-. -Scusa-. -Volevo chiederti se tu e Clint vi siete parlati prima di partire-. -Perché ti interessa?-. -Un'altra domanda? Rispondi si o no Arienne e poi ti dico perché mi interessa- forse sono stata dura ma odio quando mi risponde con un'altra domanda. -Si ci siamo parlati- la vidi dispiaciuta per il mio comportamento così dissi –Scusa Ary non volevo essere così dura con te, tutta questa situazione mi stressa parecchio e sapere mia sorella in mano hai Decepticon non mi rende affatto tranquilla-. -Non preoccuparti comprendo esattamente, anche se io non ho fratelli o sorelle-. -Bè hai una sorella…io-. Lei rise e disse –Si…sorelle, vedrai che salveremo Isabelle da quei sporchi Decepticon, poi aiuteremo gli Autobot a trovare l’All Spark ed infine cacceremo i Demoni dalla Terra-. -Hai ragione, dobbiamo essere motivati e positivi-. -Ben detto sorella, comunque si io e Clint abbiamo parlato e ora tocca a te dirmi come mai ti interessa-. -Un uccellino mi ha detto che Clint è molto attratto da te e volevo sapere se ti aveva parlato dei suoi sentimenti-. -Si, ha detto che mi ama, lo so è strano ma è come se ci conoscessimo da sempre e che ci apparteniamo-. -Non è strano Ary, lo stesso è per me e Will…- sospirai e continuai –Per entrambi è stato come se ci conoscessimo da sempre e che ci appartenevamo dalla nascita, come se ci aspettassimo a vicenda-. -Strana come cosa vero?-. -Si, sto cominciando a pensare che centri qualcosa sul fatto che siamo Demonhunter-. -Pensi che centri qualcosa?-. Io annuì e dissi –Pensaci bene: tu e Clint dopo nemmeno due giorni state insieme, lo stesso è per me e Will, Daisy con Dan, Matt con Thea ed infine Hailey con Mike, non ti pare strano?-. -Si ma che mi dici di Charlie?-. -Lui è piccolo ancora e non ha trovato nessuno, magari c’è un’ altra Demonhunter destinata a lui-. -Ma se la Profezia diceva che c’erano undici ragazzi-. -Isabelle dove la metti?-. -E’ vero! Sarà lei la compagna di Charles-. -Cosa! E’ troppo vecchia per lei diamine! E poi potrebbero esserci cose non dette nella Profezia, comunque Charlie è troppo piccolo ancora-. -Si hai ragione…a proposito Hally e Mike?-. Sospirai e dissi –Ancora l’ho fatto!-. -Cosa l’hai ancora fatto?-. -Detto cose che non dovevo dire-. -Bè ormai che hai sputato il rospo dimmelo-. -Hailey e Michael stanno insieme, lei a quanto pare da quando l’ha visto se ne è subito innamorata ma aveva paura che lui non la ricambiasse, per sua fortuna anche lui ricambiava i sentimenti e ora stanno insieme-. -Oh! E’…fantastico-. -Perché ti sorprendi tanto?-. -Bè non pensavo che una come lei potesse trovare qualcuno-. -Pensi male mia cara Ary, ha trovato la sua anima gemella-. -E ne sono contenta-. Ad un certo punto dal negozio uscirono le nostre amiche e Hally disse –Scusate il ritardo ma queste due zuccone non riuscivano ancora a decidersi per dei stramaledetti vestiti-. Daisy disse –Scusa sua maestà se volevamo scegliere meglio la nostra divisa da Demonhunter-. -Si ma non abbiamo tutto il giorno, Keira ha promesso a Optimus che prima di sera saremo stati di ritorno e non credo che voglia rimangiarsi la parola-. Io alzando le mani dissi –Nemmeno per idea-. Arienne rise e disse –Non so come farà a sopportarti Mike con questo tuo caratteraccio Hailey-. Lei la guardò con gli occhi sgranati e disse –Ora lo sai anche tu? E’ diventato un affare di stato?-. -Non prendertela con Key, stavamo parlando e gli è sfuggito-. -Come con Will è?-. Ary mi guardò e sorridendo disse –Non riesci a tenere la bocca chiusa è Keira?-. Io la fulminai con lo sguardo e dissi –Vuoi che te la chiudo io? Basta che lo dici e lo faccio papera-. Daisy, Thea e Hailey si misero a ridere e Ary abbassando lo sguardo sconfitta disse –Io non sono una papera-. Hally disse –Hai ragione, sei un ornitorinco-. Io la guardai e dissi –Hally ora non esagerare-. -Era per ridere, scusa Ary-. -Tranquilla, a volte sono fastidiosa e papera-. -Ci mettemmo a ridere e poi dissi –Mi dispiace Hailey-. -Non preoccuparti, prima o poi sarebbe saltato fuori-. -Si ma la mia boccaccia parla a vanvera a volte e la odio-. -Non preoccuparti Will dice la stessa cosa di me-. Dopo esserci chiarite Daisy chiese –Raggiungiamo il resto della strampalata truppa?-. Io alzandomi insieme ad Ary dissi –Sarà meglio- e detto questo raggiungemmo i maschi. Quando gli avemmo raggiunti Will mi abbracciò e mi dette un bacio appassionato che quando ci staccammo dissi –Oh! Sto via meno di un ora e già ti manco?-. Lui accarezzandomi i capelli disse –Mi manchi sempre amore mio-. -Oggi mi sorprendi ogni giorno di più-. -Ti sorprenderò sempre e per sempre Keira-. Guardai Ary che era abbracciata a Clint e dissi –Hai visto che fidanzato romantico ho?-. -Sei fortunata-. Vidi Clint guardarla in modo triste e disse –Come rinneghi in fretta il nostro amore-. Ary lo baciò e disse –Sarà fortunata ma lo sono anche io-. Mike stringendo a se Hally rise e disse –Come ti lecca il culo è Clint? Ti ferisce e poi ti dice parole dolci-. Will stringendomi a se disse –A proposito io e te dobbiamo parlare cognatino-. Hailey lo guardò e disse –No Will ti prego-. -Voglio solo parlare civilmente-. -Il tuo civilmente è minacciarlo di morte-. -Per chi mi hai preso scusa?-. -Per mio fratello-. -Mi spezzi il cuore-. -E’ la verità-. Dopo che ci fummo messi a ridere Will guardò nuovamente il diretto interessato e disse -Michael io essendo il fratello maggiore e nostro padre impossibilitato a darti il permesso lo farò io, tu puoi stare insieme ad Hailey…-. Lui lo interruppe –C’è un ma vero?-. Will annuì e disse –Tu fa soffrire in qualche modo mia sorella e giuro che ti darò la caccia fino hai confini della Terra e quando ti avrò trovato ti ammazzo come un cane e ti abbandono in mezzo al bosco così che i lupi possano cibarsi di te…comprendi?-. Mike a quelle parole sgranò gli occhi terrorizzato e lo fecero anche gli altri e disse –Okey-. Io sussurrai –Tesoro non hai esagerato? Povero Mike-. -Deve essere spaventato da me-. -Si ma non devi essere troppo invadente e minacciarlo di morte, come hai detto tu diventerete cognati e non puoi sempre intrometterti nella loro vita privata, devono risolvere loro i problemi che gli si presenteranno d’avanti-. -Ma…-. Lo interruppi –Immagina mia sorella Isabelle che si intromette nella nostra relazione e comincia a minacciarti di morte, ti piacerebbe?-. -No-. -Quindi chiedi scusa-. Lui sospirò e guardando l’interessato disse –Scusa Mike, stavo scherzando-. -Okay socio, lo sapevo che non dicevi sul serio…vero?-. Io guardai Will che aveva una faccia strana e dissi per lui –Si scherza Michael-. Charlie che se la rideva in disparte disse –Ho chiamato gli Autobot per dirgli che abbiamo finito e…- ad un certo punto un clacson lo interruppe ma poi sorridendo disse –Sono qui-. Girandomi verso la strada vidi Bumblebee, Jazz e Ironhide parcheggiare di fianco a noi e quest’ ultimo disse –Finito le compre piccoli bipedi?-. Io risi e risposi –Si Ironhide abbiamo finito-. -Bene allora entrate che andiamo-. Stavo per avviarmi per raggiungere Bee quando mi sentì strattonare da Daisy che mi portò insieme agli altri e mettendoci in cerchio dissi –Daisy potresti evitare di stritolarmi il braccio per favore? E poi dobbiamo andare-. Lei disse –Scusa Key e anche a voi-. Io incrociando le braccia al petto dissi –Va bene ma come mai ci siamo riuniti?-. Lei guardando gli altri rispose –Prima mentre bisticciavate ho notato al di la della strada una discoteca-. -E allora?-. -Allora essendo che sono appena le cinque e mezza vorremmo divertirci un oretta li-. Io sgranando gli occhi chiesi per avere conferma –Cosa?-. Lei mi guardò e disse –Si insomma per alleggerire la tensione-. Io passandomi una mano sugli occhi chiesi –Perché mi dici questo? Volete il permesso?-. Loro annuirono e Daisy disse –Sei il nostro leader e mi sembra giusto avere la tua approvazione-. -La mia approvazione…- mi ripassai una mano sugli occhi e continuai –Vi rendete conto di cosa mi chiedete diamine? Siamo braccati dai Demoni e dai Decepticon che potrebbero piombarci addosso in qualsiasi momento e voi volete divertirvi in quella discoteca piena di persone innocenti che andrebbero di mezzo perdendo la vita in una possibile battaglia solo perché volete alleggerire la tensione? Scusa che ve lo dico ma è da egoisti e da stupidi-. Will disse –Tesoro…- io lo interruppi –Tesoro un cavolo Will, ora dobbiamo pensare anche a tutti gli umani di questo pianeta non solo a noi, un solo errore e delle persone perderanno la vita-. Dan disse –Non essere così pessimista Key, i Demoni non sanno che siamo qui e nemmeno i Decepticon-. Mi sentì montare la rabbia e dissi –E tu come fai a saperlo Daniel? Ti hanno mandato un messaggio con scritto “State tranquilli non sappiamo dove siete quindi andate pure in discoteca ad alleggerire la tensione firmato Demoni e Decepticon”?-. Lui scosse la testa e dissi –Quindi non dire cose che non sai ed io non voglio correre il rischio di mettere in pericolo delle persone innocenti-. Tra noi calò il silenzio e pensai che avessimo chiuso il discorso ma Michael disse –Ti comporti come Optimus e non è giusto Keira-. Io guardandolo mi avvicinai a lui e dissi –Cosa non è giusto Mike? Puoi ripetere perché penso di aver capito male-. -Ho detto che ti comporti come Optimus-. -Allora ho sentito bene…sentite io a quanto pare sono destinata a comandarvi in battaglia contro queste forze oscure che mi hanno rovinato la vita e cerco di comportarmi come tale, Optimus comanda gli Autobot in modo egregio e prende decisioni difficili per tenere al sicuro i suoi Autobot , noi Demonhunter e la razza umana e non trovo giusto quello che hai detto Mike, ricordati che devi a lui se sei vivo-. Thea disse –Sei molto devota a Optimus-. La guardai e dissi –Si lo sono e molto, lui sta tenendo al sicuro la mia vita e mi sta dando la possibilità di salvare mia sorella e avere la mia vendetta quindi gli sono riconoscente e dovreste esserlo anche voi, gli ho fatto una promessa e intendo mantenerla fino in fondo quindi se voi volete andare a divertirvi in quella fatelo pure ma io ho di meglio da fare che prendermi il lusso di divertirmi, siamo finiti un una guerra che dura ormai da secoli e la combatterò finché avrò vita-. Matt chiese –Quindi ci abbandoni?-. -Se siete sicuri di andare a divertirvi in quella stupida discoteca si, non mi lasciate scelta-. Ary si avvicinò a me e disse –Key non fare così-. Io la scansai e dissi –Fare cosa? Avere un briciolo di buonsenso? Perché come vi state comportando non sembra che ce l’abbiate-. Hally chiese –Ci staio dando degli stupidi?-. -No affatto, siete intelligenti ma mancate di buon senso perché se ce l’avreste mi dareste ragione-. Clint chiese –Perché ti ostini tanto a non andare in quella discoteca?-. Io gli risposi gridando –PERCHE’ MIA SORELLA E’ ANCORA IN MANO A QUEI BASTARDI CHE MI HANNO ROVINATO LA VITA E IO NON RIAVRO’ INDIETRO LA MIA VITA E NEMMENO MIA SORELLA SE NON COMINCIO A COMPORTARMI COME UNA DEMONHUNTER- e detto questo sull’orlo delle lacrime andai d’avanti a Bee che vedendomi piangere chiese –Stai bene…Keira? Perché…piangi?-. Io guardando la radio mi sforzai di sorridere e risposi –Non preoccuparti Bee sto bene, sto piangendo perché abbiamo discusso-. -Su…cosa…se…posso…chiedere?-. -Vogliono andare a divertirsi in quella discoteca ma se andiamo manco alla promessa fatta a Optimus e io non voglio-. -Optimus…tiene molto…alle…promesse-. Io dopo aver tirato su col naso chiesi –Cosa devo fare Bee? Aiutami ti prego-. -Amica mia…cosa ti…turba?-. -Io non avrei mai voluto il comando dei Demonhunter, detesto dire agli altri cosa fare-. -Perché?-. -Non voglio togliere loro il libero arbitrio imponendo loro cosa devono fare e io l’ ho appena fatto, loro volevano divertirsi e io glielo ho appena impedito…è sbagliato-. -No…invece…tu sei colei che…è destinata a…guidarli in…battaglia…Keira-. -Si ma non posso toglierli la possibilità di decidere-. -Perché…gli…hai…impedito di…andare a…divertirsi?-. -I Demoni e i Decepticon possono attaccare in qualsiasi momento e se fosse questo andrebbero di mezzo persone innocenti e non sono disposta a correre il rischio-. -La…pensi proprio come…Optimus Prime-. -Sei già la seconda persona che me lo dice-. -Non…devi…vergognarti…di ciò-. -Io non mi vergogno affatto Bee, anzi ne sono fiera-. -Ne sono…contento-. Sospirai e chiesi –Che devo fare Bumblebee?-. -Devi…mantenere…la promessa…fatta a…Optimus…perché…mantenere…una…promessa è…una…caratteristica…di un buon…leader-. -Si?-. -Si-. -Bene quindi do l’ordine e poi andiamo a…- fui interrotta da Ironhide che chiese al quanto allarmato –Dove diamine sono finiti gli altri?-. A quelle parole mi voltai a mia volta allarmata e non trovando nessuno dei miei compagni la rabbia prese il sopravvento –STUPIDI TESTONI SCEMI!-. Jazz chiese –Sai dove sono andati Keira?-. Io guardai la Pontiac argentata e risposi –Si che lo so, hanno disobbedito a un mio preciso ordine-. Ironhide chiese –E dove sono?-. Io indicando lo stabile risposi –In quella discoteca-. L’esperto di armi chiese –Come mai hanno disobbedito al tuo ordine?-. -Perché sono stupidi e perché volevano divertirsi-. Jazz disse –Ad Optimus non piacerà affatto questa cosa-. Io dissi –Hai completamente ragione Jazz e sarò io a rimetterci, sono io che gli ho dato la parola-. Lui in tono dolce disse –Noi tre gli diremo che non è colpa tua, Optimus è un tipo comprensivo e capirà subito vedrai-. -Lo spero, veramente gli direte questo?-. -Si e poi saremo anche noi a rimetterci-. -Perché?...Giusto siete i loro guardiani-. Ironhide sbuffando disse –Si e per colpa di quei bipedi perderemo la fiducia di Prime-. Io dopo attenta riflessione dissi decisa –Non accadrà Ironhide, non perderete la fiducia di Optimus-. -E come speri di fare Keira?-. -Semplice Ironhide, li vado a prendere per le orecchie e gli trascino qui a calci e vi devono chiedere scusa-. Jazz disse –Keira non credo che serva-. -Invece si Jazz, avevo detto loro di no e anche a caratteri cubitali ma loro mi hanno disobbedito apertamente, come sperate che li guidi in battaglia se non mi stanno a sentire per delle cose così piccole come un no? Non posso lasciar correre e non credo che lo faccia nemmeno Optimus-. Ironhide disse –Si lui farebbe lo stesso-. -Bene quindi ora gli vado a prendere e poi torniamo alla base-. Bumblebee disse –Noi ti…aspettiamo…qui…Keira…fa attenzione-. Io gli sorrisi e dissi –Sarò prudente Bee non preoccuparti- e detto questo attraversai decisa e come non mai per poi entrare infuriata per riprendere i miei compagni idioti. Quando entrai la musica ad alto volume classica della discoteca mi entrò dentro i timpani confondendomi per un secondo per poi riprendere il controllo di me stessa e cercare in mezzo alla folla danzante nella pista un segno dei miei compagni, come possono essere stati così stupidi e senza un briciolo di buon senso da aver disobbedito a un mio ordine dopo aver spiegato loro il motivo, non devono aver preso seriamente questa faccenda di essere dei Demonhunter e quello che mi dispiace è che William Rogers il ragazzo che amo mi abbia disobbedito così spudoratamente seguendo i nostri compagni privi di intelligenza…non so come comportarmi con lui ma devo separare la parte sentimentale e ferita da quella lavorativa e piena di responsabilità che mi lega alla mia nuova vita e per farlo dovrò essere dura e impassibile nei loro confronti, in fondo se lo meritano. Dopo un po’ gli individuai seduti su delle poltrone in cerchio che ridevano come matti facendo alimentare la mia ira così con la faccia trasformata in una maschera di rabbia mi avviai verso di loro scansando in malo modo quelli che mi ostruivano la strada e quando arrivai da loro incrociai le braccia al petto esclamai per farmi notare –Hmhm!-. Loro a quel suono mi guardarono con un misto di paura, sorpresa e derisione e Hally ridendo disse –Ecco qui la guasta feste-. Ary sorridente aggiunse –Ciao Keira unisciti a noi-. Io risposi con un secco -No-. Clint che era abbracciata a lei disse –Cosa ti viene in mente di chiederli Arienne, lei non vuole divertirsi e sai perché? E’ una bacchettona-. Io puntandogli il dito addosso dissi –Attento a come parli Clint perché potrebbe essere l’ultima cosa che dirai-. Hally arrabbiata chiese –Lo stai minacciando Barnes? Non ti conviene metterti contro i Rogers-. A quel punto le dissi arrabbiata –Tu non ti conviene metterti contro una Barnes, io ho la fiducia degli Autobot che se non te ne sei accorta sono dei robot giganti di metallo armati fino hai denti-. Dan chiese –Dovremmo aver paura di loro?-. Io facendo un sorriso sornione dissi –Io ne avrei Daniel, specialmente di Ironhide che è fuori ed è al quanto incazzato con tutti voi e non solo lui ma anche Jazz e Bee, avete mancato loro di rispetto e a me soprattutto-. Ary disse –A te? Tu ci volevi impedire di divertirci-. -Per una buona causa-. -Quale? Combattere per sempre i Demoni e i Decepticon perché una dannata Profezia ce lo impone?-. -Si Arienne e anche perché è una vostra responsabilità-. Lei rise –Una nostra responsabilità? Siamo adolescenti Keira non siamo guerrieri e sinceramente non voglio esserlo-. -Fammi capire, voi vorreste condannare l’intera umanità a una vita di tirannia più tosto di prendere le vostre responsabilità?-. Michael disse –E proprio ciò che vogliamo fare, lascia che siano gli Autobot a combattere questa battaglia-. -E’ anche la nostra battaglia-. Daisy disse –Non, non lo è affatto-. Matt continuò –Noi abbiamo deciso cosa vogliamo fare quindi se tu vuoi rischiare la vita in nome di questa stupida battaglia che perdura da secoli fai pure, noi sceglieremo un nuovo leader-. Will calmo disse –Voglio restare vivo Key e preferirei esserlo con te-. Thea aggiunse –Siamo solo ragazzi e non dovremmo interferire in una guerra-. Solo allora mi accorsi che mancava una persona quindi chiesi –Dov’è Charles?-. Hally ridendo rispose –Non lo so dov’è il marmocchio-. La sua indifferenza mi dava sui nervi e stavo per cantargliele quando una voce triste dietro di me mi impedì di farlo –Sono qui Keira-. Mi voltai e lo vidi seduto su un angolo che abbracciava il suo zaino con sconforto così andai da lui e abbassandomi chiesi –Charlie, tutto bene?-. -No-. Io accarezzandogli i capelli dolcemente chiesi –Come mai?-. -Mi hanno portato qui con la forza e mi hanno detto che dovevo stare qui e non fiatare, io volevo stare li con te ma loro me l’hanno impedito…scusami Keira io non volevo disobbedirti-. Cosa hanno fatto? Io sorridendo dolcemente dissi –Lo so Charlie-. Clint disse –Lascialo li Key e rimani qui con noi così dimenticheremo quello che hai fatto-. Questo fu la goccia che fece traboccare il vaso quindi prendendo Charlie per mano mi alzai e con la voce che tramutai come un ringhio dissi –Cosa ho fatto io? Ma sentitelo, Clint Rogers il saggio-. Lui arrabbiato mi puntò il dito contro e disse –Senti…-. Io interrompendolo arrabbiata fui io ad indicarlo e dissi –No tu senti me e lo farete tutti, quanto siete degli ipocriti e stupidi…lo siete tutti voi…- feci un sorriso nervoso e continuai –Non ho chiesto io questa vita, non ho chiesto di perdere i miei genitori e nemmeno di essere una leader di un branco di imbecilli come voi…dovreste vedervi, io sono stanca di discutere con voi ma lasciate che vi dica delle cose…- indicando la mia amica dissi –Tu Arienne Burton che sei la mia migliore amica ti schieri contro di me insultandomi in quel modo, non è colpa mia se ti ho trascinato in questo mondo e non trovo giusto questo accanimento verso di me, lasciatelo dire provo un immensa pena verso di te e io ho perso la maggior parte del mio tempo libero che potevo stare con i miei genitori per stare dietro a te e al tuo stupido dolore che ormai ti porti dietro da tanto e usandolo come scusante per non essere abbandonata…bè sai una cosa ora basta stare dietro a una lagna come te-. Lei a quelle parole fece una faccia sorpresa e indifferente ma lente lacrime gli scesero sulle sue guance, una parte di me mi dispiaceva per queste parole ma le parole che aveva detto mi ferivano altrettanto. Poi con la faccia più arrabbiata puntai il dito contro Will che mi fissava a sua volta –Tu William Rogers sei il peggio di tutti, io ho conosciuto un ragazzo coraggioso e simpatico ed è di lui che mi sono innamorata e non di questo, non avrebbe abbandonato mai Bumblebee…- trattenni delle lacrime che volevano uscire violentemente e continuai – Tu che sostieni di amarmi ti sei schiarato contro di me e sai una cosa? Se questo è l’inizio della nostra relazione è meglio chiuderla qui perché non voglio avere a che fare con uno come te quindi vuoi restare in vita e fregartene di tutte queste vite che devi salvare? Lo farai senza di me- anche vedere le sue lacrime uscire mi distruggeva ma non c’era altro modo quindi cercando sembrare padrona della situazione guardai il ragazzino che mi teneva la mano sorridendo e dissi –Che ne dici Chalie, torniamo da Bee e gli altri? Sicuramente Ratchet sarà preoccupato per te e poi devi aiutarlo giusto?-. Lui annuì sorridendo e stavo per voltarmi quando Mike arrabbiato disse –Se vuoi tornare dal tuo adorato Optimus lascia qui mio fratello, Charles non va da nessuna parte-. Io arrabbiata dissi -O si che viene perché stare qui con voi non gli fa bene, non è il suo posto-. -Si che lo è, sono suo fratello e decido io per lui-. Io feci una risata di scherno e dissi –Tu saresti suo fratello? Pensavo che fossi il suo rapitore…-a quelle parole Charles rise e io continuai –Se fossi stato suo fratello l’avresti lasciato li dove voleva stare e non costringerlo a venire in questo postaccio, ha undici anni diamine e tu dovresti comportarti da fratello maggiore quindi essendo che tu non puoi occupartene lo farò io-. -Vorresti appropriarti di mio fratello? Sostieni di volertene occupare ma lo stai facendo infilare in una guerra-. Ero quasi divertita della sua stupida insistenza quindi dissi –Facciamo così lasciamo decidere a Charles con chi vuole restare-. -E’ la più bella idea che hai mai avuto da quando ci conosciamo-. Ignorandolo posai lo sguardo sul piccolo O’Brian e vidi che guardava entrambi e dopo un tempo interminabile mi riprese la mano e rispose –Vado con Keira-. Mike sgranando gli occhi esclamò –Cosa! Non puoi Charles, ti vuole infilare in una guerra-. -E a me non importa Michael, la nostra vita che avevamo è perduta e adesso la nostra vita è essere Demonhunter, il nostro dovere è proteggere queste persone-. -Non puoi dire sul serio-. -Si Michael…addio fratello- ci stavamo per voltarci quando Mike mi prese il polso con cui tenevo Charlie e arrabbiato disse –Non puoi portarti via mio fratello-. -Lasciami il polso Mike subito!-. -No!-. -Come vuoi- con la mano libera gliela posai sul petto e con gli occhi dorati usai i fulmini che lo fece cadere a terra rompendo il tavolo di vetro e subito Hally gli fu accanto che disse –Michael tutto bene?-. Io rispondendo con un tono piatto –Non preoccuparti Hailey, ho usato un livello basso e come vedi non è nemmeno svenuto-. Dan andandogli vicino a sua volta disse guardandomi –Cosa ti salta in mente Key, come hai potuto colpire uno di noi…-. Io arrabbiata lo interruppi –Voi non siete più Demonhunter, avete ripudiato il vostro potere, il vostro titolo e le vostre responsabilità, ora siete solo dei patetici ragazzi della California-. Daisy chiese –E che farai con la Profezia? Al mondo serve dei Demonhunter-. -Ora di interessa Johnson? Comunque tranquilla, io e Charles siamo due Deminhunter e bastiamo noi due giusto compare?-. Charlie sorridendomi rispose –Giusto-. Matt chiese –Che vuoi fare? Abbandonarci hai Demoni?-. Io sorridendo malignamente risposi –Si è quello che voglio fare Matthew Lewis, sostenete di volervi tirare fuori e mi comporti di conseguenza belli miei e da ora in poi smetto di preoccuparmi della vostra sicurezza, bastiamo io, Charlie e gli Autobot per portare a termine la Profezia-. Thea chiese –Cosa stai facendo esattamente?-. Io guardandola risposi –Cosa sto facendo esattamente dolce Thea Lance? VI STO MANDANDO AL DIAVOLO! ADDIO SFIGATI- e detto questo e lasciando Ary e Will con la faccia sconvolta presi Charles per mano e mi avviai verso l’uscita della discoteca con un misto di rabbia, soddisfazione e dolore a lacerarmi l’anima…non avrei mai pensato di arrivare a questo punto…stava tornando tutto bruttissimo nella mia vita. Quando tornammo alla luce del sole e dopo aver fatto qualche metro scoppiai a piangere posandomi con la schiena su un muretto di pietra freddo e poi mi sedetti sentendo le mie gambe cedere, tutta la sicurezza che avevo quando ero entrata se ne è andata facendo spazio al dolore che non cessava a fermarsi. Charlie con il suo zaino in spalla si inginocchiò vicino a me e abbracciandomi mormorò –Keira-. Io ricambiando l’abbraccio dissi –Charles cosa ho fatto!-. -Niente di sbagliato-. -Se hai visto le loro facce sai che è colpa mia-. -No Key non è colpa tua, loro si sono comportati malissimo con te dicendoti cose molto pesanti e poi avevi detto di no e loro dovevano rispettare la tua decisione-. -Ho fatto piangere Ary e Will, ho detto cose bruttissime-. -Loro sono stati i peggiori di tutti, Key non hai nulla da rimproverarti-. -Come fai a saperlo?-. -Perché so che tu sei una grande leader, che pensa prima agli altri prima di se stessa e poi so che migliorerai di giorno in giorno-. -Grazie delle parole Charlie le apprezzo molto, ora però come facciamo? La Profezia parla di undici ragazzi non di due-. -Semplice, torniamo alla base e diciamo tutto a Optimus e al signor Rogers e ci penseranno loro-. Lo guardai e chiesi –Come puoi essere così tranquillo quando stiamo parlando anche di tuo fratello?-. -Sto tranquillo perché, scusa la parola, un testa di cazzo-. -Charlie!-. -Scusa, scusa, testa di cavolo va bene?-. -Così va meglio-. Lui sorrise e disse –Lui dovrebbe essere il maggiore ma si è comportato in modo infantile, anche se…-. -Se?-. -Si sono comportati in modo davvero strano-. -Strano nel senso da stronzi imbecilli?-. -No nel senso è che non ho mai visto così mio fratello e nemmeno gli altri, specialmente Thea che è calma e tranquilla-. -E per te cosa potrebbe essere successo?-. -Dico solo, per una forse stupida e insensata teoria, che qualcosa ha fatto scatenare questa loro rabbia verso di te perché se noti se la sono presi tutti con te e Will non credo che abbia detto quelle cose di sua volontà-. -Dici che…-. -Qualcosa che forse hanno ingerito li abbia spinti a comportarsi così-. -Se è così qui siamo in pericolo, ma come fai ad esse sicuro della tua teoria?-. -Perché, a pensarci bene ora, quando il cameriere ha servito le bevande che hanno ordinato e loro non guardavano a messo un liquido nero dentro le bevande e poi le hanno bevute, da li a pochi minuti sei arrivata tu e dopo sai cosa è successo-. -Quegli stupidi si sono fatti fregare sotto il naso, sentivo che c’era qualcosa che puzzava ma loro non mi danno mai retta-. -Quando ho realizzato che qualcosa non quadrava era troppo tardi, avevano già bevuto-. -Non è colpa tua Charlie…-mi alzai imitata da Charles e continuai –Dobbiamo capire cosa quel cameriere ha messo nelle loro bevande e perché l’ha fatto-. Una voce femminile si introdusse nel discorso –Posso rispondere io alle domande che cerchi-. Io mi voltai di scatto con i pugni serrati e portandomi Charles dietro di me per proteggerlo dissi –Prima di voler sapere le risposte che cerco vorrei sapere io un paio di cose-. Davanti a me stavano due ragazzi: una ragazza e un ragazzo. La ragazza sorrise e disse –Più che giusto direi, chiedi dunque-. -Chi siete?-. -Una domanda semplice, il mio nome è Macey Kuhn e il mio fidanzato si chiama Thomas Stein-. Macey Kuhn era una ragazza di 17 anni ed era alta poco più di me, aveva dei capelli lunghi fino a metà schiena mossi di un biondo oro, occhi azzurri come il mare, labbra carnose e portava un giubbotto di jeans chiaro, una maglietta rossa, leggins grigio scuro e stivaletti neri di pelle. Thomas Stein era un ragazzo di 17 anni ed era alto quasi quanto Will, aveva dei capelli corti di un castano chiaro, occhi castano scuro, labbra carnose e portava un giubbotto di pelle marrone scuro, maglietta grigio scuro, jeans neri e scarpe eleganti di pelle marrone scuro. -Bene ora che so i vostri nomi ditemi il perché sapete di cosa parlavamo io e il mio amico-. Lei incrociando le braccia al petto disse –Calma tigre, non siamo tuoi nemici-. -No? Allora perché ci spiavate? Non stavamo parlando di niente e non so a cosa vi riferivate-. -Oh io credo di si-. -Come fai ad esserne così sicura Macey Kuhn?-. -Perché so chi siete Keira Barnes e Charles O’Brian-. Charles guardandomi chiese –Come fa a sapere come ci chiamiamo?-. Io voltandomi verso di loro dissi –Okay sai come ci chiamiamo ma secondo te chi siamo?-. -Voi siete i Demonhunter, cacciatori di Demoni e coloro che secondo a una Profezia destinati a cacciarli dal nostro mondo portando di nuovo la pace tra noi comuni mortali-. Io e Charlie ci guardammo negli occhi sbalorditi e poi dissi –Okay sai chi siamo ma come fai a conoscere queste cose? Io non sapevo di questa Profezia fino a due giorni fa-. -Io e Thomas sappiamo queste cose perché siamo due discendenti di due ragazzi che hanno conosciuto i vostri antenati durante la Guerra d’Indipendenza Americana perché erano prigionieri degli Inglesi, i loro nomi erano…-. La interruppi perché i loro cognomi mi erano familiari –Kim Kuhn e Brody Stein-. Lei guardandomi sorpresa disse –Si…come…-. -Come faccio a saperlo? Ho delle visioni-. -Di che tipo?-. -Vedo il mondo della Guerra d’Indipendenza Americana e la guerra nascosta contro i Demoni attraverso gli occhi della mia antenata: Selene Barnes-. Lei e Thomas si scambiarono un occhiata felice e quest’ultimo disse –Allora sei tu la Predestinata-. -Se sono la leader dei Demonhunter lo sono-. Lui guardandomi disse –Non sapevamo se la Predestinata eri tu, sappiamo cose che forse i vostri amici Autobot non sapevano-. A quel nome Charlie chiese –Come sapete della loro esistenza?-. Macey rispose –Come Thomas ha detto sappiamo molte cose su di voi e i vostri amici robotici-. Io spazientita dissi –Se le sapete dovete parlare-. Lei facendo di no con l’indice disse –Qui all’aperto e con l’imminente arrivo dei Demoni? No no, non farò da bersaglio-. Io guardandola torva dissi –Sostieni di non essere il nemico ma non fai nulla per guadagnarti la nostra fiducia, per quel che ne so potreste lavorare per i Demoni-. Lei fece una risata e disse –Noi lavorare per quei cosi? Preferisco morire-. Thomas aggiunse –Sentite vi daremo tutte le risposte che volete e anche la nostra prova di fiducia ma non qui-. Charlie chiese –Che c’è? Hai paura che arrivino?-. Macey guardandolo disse –Hai appena undici anni e sei così spiritoso?-. Io dissi –Avrà undici anni ma è molto intelligente e coscienzioso per la sua età quindi non sottovalutarlo-. -Oh non lo farò perché so il suo potere e non solo il suo, ma di tutti voi-. -Se lo sai perché ci sfidi molto? Sai che posso creare i fulmini a mio piacimento-. -Hai grinta te lo concedo ma se mi uccidi le tue domande rimarranno senza risposta-. Sospirai e dissi –Ti do un opportunità per guadagnarti la mia fiducia-. -E quale sarebbe?-. -Una risposta-. -Chiedi-. -Cosa è successo hai miei compagni, perché si comportano così e perché il cameriere l’ha fatto-. Lei incrociando le braccia al petto rispose –Hai tuoi amici è stata versata una sostanza nelle bevande che li inducono a usare la rabbia contro di te essendo il loro leader, piano piano questa sostanza può corrompere l’anima portandoti ad essere malvagio e servire sotto l’unico padrone che i Demoni riconoscano-. Io curiosa chiesi –Questa sostanza ha un nome?-. Lei annuì e rispose –Si chiama Oscuria ed è il sangue dei Demoni, una poltiglia nera come l’Inferno stesso che ti costringe a fare cose malvagie-. -E perché proprio a loro?-. -Perché sono Demonhunter e voi siete la luce, se vi corrompono non porterete a termine la Profezia-. Charlie chiese –Prima hai detto che questa Oscuria ti induce ad obbedire all’unico padrone che i Demoni riconoscono, chi?-. Thomas guardando la fidanzata che gli fece un segno rispose –Abbadon-. Io e Charlie a quelle parole sgranammo gli occhi terrorizzati e guardando Macey chiesi -Abbadon? Ne sei sicura?-. Lei annuì e chiesi –Quel cameriere era…?-. Thomas rispose –Un Demone, quelli come lui si chiamano Bruton e sono in grado di prendere forma umana-. Charlie puntandogli il dito contro disse –Allora potreste esserlo anche voi-. Macey e Thomas alzarono gli occhi al cielo e la prima disse –Se fossimo dei Bruton vi staremo raccontando tutto questo? Sarebbe al quanto svantaggioso per noi no?-. Lui abbassando gli occhi disse –Effettivamente-. Io dissi –Se quello che dite è vero Will e gli altri sono in pericolo, dobbiamo aiutarli- stavo per avviarmi per entrare nella discoteca insieme a Charles quando Macey mi prese il braccio e disse –Non ce ne è bisogno-. Io fulminandola chiesi –Come non ce ne è bisogno? Sono i miei amici!-. -Io e Thomas abbiamo risolto il problema prima di uscire, per fortuna c’è un antidoto all’Oscuria-. Io guardandola chiesi –C’è un antidoto?-. Lei annuì e disse –Si chiama Miele Angelico, diciamo che è facile da preparare basta avere del miele e dell’Angelica-. Charles chiese –Cos’è l’Angelica?-. -E’ una spezia che si usa in cucina e contiene del nettare che purifica il corpo dall’Oscuria-. Io dissi –Interessante-. Lei guardandomi disse –Ne sono felice, ora richiama i tuoi amici di metallo e filiamocela da qui-. -Prima vorrei sapere come mai li conoscete, sono entrati in contatto solo con noi-. -Infatti solo con voi ma noi li conosciamo la loro esistenza in un altro modo-. -E quale?- ero curiosa. Lei dopo un silenzio quasi teatrale rispose –I nostri antenati gli hanno incontrati-. Io sbalordita dissi –Cosa? Mi hanno detto che è la prima volta che sono sul nostro pianeta-. -Bè forse non ne sono a conoscenza oppure sono dei bugiardi-. Io arrabbiata dissi –Non sono dei bugiardi, che motivo avrebbero per farlo?-. -Non lo so Keira, fatto sta che i nostri mondi si sono già incrociati-. Stavo per ribattere quando sentì gridare Charles –KEIRA! DEMONI!-. Io, Macey e Thomas ci voltammo e vedemmo cinque Liker che ringhiavano contro di noi, la gente appena li vide si mise a gridare terrorizzata e scappò il più lontano possibile da qui, io mettendomi Charles da dietro vidi Macey e Thomas tirare fuori da dietro la schiena due pistole e dissi –Come cavolo fate a girare con due pistole-. Macey puntandola verso i Liker rispose –Per essere preparata se capitasse una cosa del genere-. -Non hai tutti i torti- attivando i miei poteri disse –Sono in cinque e noi siamo in tre…-. Senti Charlie schiarirsi la gola e disse –Quattro di grazia-. Io guardandolo dissi –Charles tu non combatti-. Macey disse –Non per contraddirti ma ci serve tutto l’aiuto possibile, non saprà sparare ma può usare il suo dono-. Io guardando Charles sospirai e dissi –Okay ma sta attento-. Lui annuì e posando le mani per terra mi guardò e disse –Pronto!-. Io guardando davanti a me dissi –Uno a testa ragazzi-. Thomas chiese –E con il quinto?-. Io facendo un sorriso sghembo risposi –Il primo che finisce con il suo uccide l’altro-. Lui guardandomi con un sorriso sornione disse –Mi piace come ragioni Keira-. Ad un certo punto vidi i cinque Liker venirci incontro con le zanne in bella vista e io con le nozioni apprese nell’addestramento corpo a corpo e dei poteri caricai uno seguita dai miei compagni, il Liker saltò per venirmi addosso ma io feci una scivolata ed evitai i suoi artigli letali e rialzatomi dissi –Siete prevedibili voi vermi schifosi, ora ti spedisco dal tuo padrone bastardo-. Lui fece una risata gutturale e disse –Ancora speri di sfuggirci Demonhunter? Casomai saremo noi a portarvi dal nostro padrone e poi anche voi siete imprevedibili-. -Ah si! E in cosa?-. -In questo- e con la coda mi prese la caviglia destra e mi fece cadere sul marciapiede con un grande tonfo, maledetta a me che mi sono distratta. Vidi il Liker venire sopra di me e quando arrivò sopra la mia faccia disse –Il nostro padrone sarà felice di avere nelle sue mani la Predestinata-. Non volendo quella fine e carica di rabbia e adrenalina posai i miei palmi sul petto nero del Liker e gli scaricai i fulmini addosso, lui si contorse e quando fui libera gli passai il mio braccio destro sul collo e con tutta la forza che avevo gli spezzai il collo per poi farlo cadere hai miei piedi e dire –Sarà felice quando vi porterò tutti morti da lui e vedere la sua faccia sconfitta-. Guardandomi attorno vidi che anche gli altri avevano fatto fuori i Liker con cui stavano combattendo ma di una cosa mi accorsi troppo tardi, il quinto Liker dove era finito? La risposta mi arrivò appena formulata questa domanda. Il Liker mi saltò addosso appena mi voltai, mi immobilizzò le braccia e le gambe da impedirmi così di attaccare e sicuramente questa volta non l’avrei scampata ma quando stava per attaccare fu sbalzato via da con forza tale da finire in mezzo alla strada, quando guardai chi mi aveva salvato vidi che era Will che quando si abbassò mi abbracciò e chiese –Keira stai bene?-. Per quanto ero ancora arrabbiata con lui in quel momento ricambiai l’abbraccio e riposi –Si tutto bene-, solo allora mi accorsi che anche gli altri erano usciti dalla discoteca e che si erano messi in posizione d’attacco, Will sogghignando disse –Scusa il ritardo tesoro ma ora siamo pronti-. Michael che aveva raggiunto Charlie chiese –Chi sono loro?-. Macey disse –Ecco un altro che spara domande stupide-. Io alzando gli occhi al cielo esasperata dissi –Loro sono Macey Kuhn e Thomas Stein, mi hanno aiutata e prima che lo domandiate vengono con noi-. Daisy esclamò –Quel verme si sta rialzando, lo sistemo io-. Fece per avviarsi per distruggerlo ma un Pick – Up che riconobbi come Ironhide lo travolse prendendolo sotto e vidi dietro di lui Bee e Jazz, li vidi aprire la portiera e l’esperto di armi gridò –Saltate su piccoli bipedi prima che mi trasformi e vi prenda per le gambe-. Noi non ce lo facemmo ripetere due volte e dissi –Macey tu e Tom saltate sul Pick –Up nero- loro annuirono e quando furono dentro dissi –Grazie dell’aiuto Ironhide-. Lui rispose –Di niente collega Demonhunter, ora Prime sarà arrabbiato ma almeno vedo che non li hai presi a calci-. Will che era al mio fianco chiese –Chi dovevi prendere a calci?-. Lo guardai e risposi semplicemente –Voi- e detto questo salimmo su Bee: Will al posto di guida, Ary alla sua destra e io da dietro tra i due sedili e quando fui sistemata dissi –Bee è meglio che sgommiamo a tutta birra, i Demoni sono vicini-. -Quello che…pensavo…anche io Key- e detto questo noi e i tre Autobot rifacemmo la strada per ritornare alla base a tutta birra, me lo sentivo che qualcosa non andava e la sensazione non si è ancora attenuata quindi c’era ancora qualcosa prima che torniamo alla base e questo non mi piaceva affatto. Ormai eravamo quasi arrivati alla base e nessuno di noi aveva ancora proferito parola ma ad un certo punto Will chiese –Keira chi sono i due ragazzi? E come mai vengono con noi? Lo sai che nessuno tranne noi deve sapere dell’esistenza degli Autobot-. Io guardandola irritata risposi –Secondo te sono così sprovveduta da far venire con noi il primo che capita?-. -No ma…-. -Ma niente, loro sanno della loro esistenza e anche della Profezia-. Ary chiese –E come fanno a saperlo?-. -Non lo so, siamo stati attaccati prima che potessi scoprirlo ma qualsiasi cosa sappiano ce la diranno-. Lei guardandomi chiese –Come fai ad essere sicura che sappiano qualcosa?-. Io guardandola a mia volta risposi –Che motivo avrebbero avuto di mentire? Se stessero dalla parte dei Demoni saremo già morti e non avrebbero ucciso a loro volta i Demoni che ci hanno attaccati-. Will chiese –E se fosse il loro gioco farci credere che stanno dalla nostra parte?-. Ary guardandolo chiese –Che intendi dire?-. -Pensateci, si guadagnano la fiducia del leader dei Demonhunter che li porta dagli Autobot e poi ci uccidono tutti quanti chiamando i loro amici demoniaci, i conti tornano-. Ary pensandoci esclamò –Hai ragione!-. Io ancora arrabbiata per quello che era accaduto intervenni –No che non tornano cavolo!-. Loro guardandomi esclamarono –Cosa!-. Io guardandoli arrabbiata continuai –Se è come dite è colpa mia?-. Will rispose –Certo che no-. Io guardandolo continuai –Io mi fido di loro perché che senso avrebbe volerci tradire quando sanno che moriranno?-. Will disse –Potrebbe essere che te lo vogliano farti credere proprio questo amore-. Io fulminandolo dissi –Non chiamarmi amore-. Lui guardandomi con gli occhi sgranati chiese come per chiedere conferma –Cosa?-. Io mi passai una mano sugli occhi e poi dissi –Io mi fido di loro punto e basta e adesso che abbiamo risolto questa questione parliamone di un'altra, ora sono di nuovo la vostra amata leader?-. Ary girandosi verso di me chiese –Keira che ti prende?-. Io feci una risata nervosa e poi risposi –Che mi prende? Non vi ricordate proprio niente di ciò che avete fatto?-. Loro negarono così continuai –Almeno vi ricordate che avete disobbedito hai miei ordini entrando nella discoteca?-. Ary disse –Non abbiamo disobbedito hai tuoi ordini Key, non sapevamo che era un ordine-. -Non sapevate che era un ordine? La parola NOOOO cosa potrebbe significare Arienne?-. -No ma che potevamo decidere-. -Allora oltre che essere degli irresponsabili siete anche stupidi-. Will arrabbiato disse –Key potresti evitare di offendere, abbiamo capito e ci dispiace-. -Vi dispiace? Non sapete cosa avete combinato, con questa vostra irresponsabilità avete quasi ucciso dei civili e ci avete fatti localizzare ed ora dobbiamo andarcene-. Loro stavano per ribattere ma continuai –E non solo questo, vi siete fatti infettare dai Demoni-. Will chiese –Cosa?-. -Si vi siete fatti fregare, nelle vostre bevande c’era una sostanza chiamata Oscuria ed è il sangue di quei vermi dei Demoni, se non fosse stato per Macey e Thomas a quest’ora eravate sottomessi ad Abbadon, per vostra fortuna esiste un antidoto-. Will mormorò incredulo –Non ce ne siamo accorti-. Io alterata dissi –No che non ve ne siete accorti, eravate troppo impegnati a divertirvi e parlare alle mie spalle di come sono una pessima leader e su come assomiglio ad Optimus-. Ary disse –Noi non lo abbiamo mai detto-. -Forse eravate sotto l’effetto dell’Oscuria quando avete detto queste cose-. Will chiese –Keira perché sei arrabbiata così tanto con noi?-. -Me lo domandi pure William? Vi avevo negato di entrare in quella maledetta discoteca anche se mi costava negarvi questa cosa che desideravate ma voi mi avete disobbedito lo stesso facendomi passare per una che non sa tenere in riga i propri uomini, io ho dei doveri e prima di tutto sono verso di voi…questa cosa mi fa capire che non vi fidate di me-. Ary disse –Ma ci fidiamo di te Key-. -Non è vero Ary perché se fosse vero mi avreste ascoltato invece di lasciarmi la fuori da sola come una stupida con tre Autobot sbalorditi e delusi dal vostro gesto sconsiderato, quello che mi fa più male è come avete trattato Charles e per le cose che mi avete detto, erano pura cattiveria e mi è toccato stendere Mike perché mi stava aggredendo-. Lui guardandomi chiese –Cosa ha fatto?-. Io guardandoli in modo accusatorio dissi –Feriscono più le parole che la violenza fisica-. Il silenzio tornò sovrano ma Will guardandomi triste disse –Key ci…-, non finì di parlare perché Bee frenò di colpo facendoci sobbalzare in avanti per il contraccolpo. Io dopo essermi ripresa li guardai entrambi sconvolta e chiesi –Tutto bene ragazzi?-. Loro guardandomi risposero in coro –Si stiamo bene, tu?-. -Anche io…- guardai la radio e chiesi –Bee che ti è preso?-. Lui rispose –Guarda tu…stessa…Keira-. Un po’ sorpresa alzai gli occhi e quello che vidi mi fece fermare il cuore qualche secondo un po’ per la contentezza e un po’ per la confusione: davanti a noi proprio in mezzo alla strada c’erano cinque Liker, un Decepticon che riconobbi come Barricade, un ragazzo ed infine…Isabelle, stavano li fermi in mezzo alla strada come se ci stessero per aspettare. Io mormorai sconvolta una domanda –Cosa cavolo succede?-. Will guardandoci rispose –Non lo so Key ma qualcosa non quadra-. Ary aggiunse –Non credo che vogliano negoziare-. Io dissi –Lo so ma perché Isabelle è li con loro?-. Bee aggiunse –C’è anche…Barricade…con loro…e…non so…perché tua sorella…è con…loro…i Decepticon…non negoziano…mai-. Io risoluta guardai i miei compagni e dissi –Scopriamolo-. Loro annuirono e più carichi che mai scendemmo dall’auto imitati dagli altri Demonhunter e dai due ragazzi appena incontrati mentre Bee, Jazz e Ironhide si trasformarono pronti a proteggerci. I due schieramenti, Autobot e Decepticon, si fronteggiavano rendendo quella strada situata tra i boschi un perfetto stallo alla messicana e la tensione nell’aria si poteva tagliare con un coltello, Will che era di fianco a me chiese sottovoce –Keira che facciamo?-. -Dobbiamo andarcene e la strada è davanti a noi quindi state all’erta e tenetevi pronti a combattere, Bee e gli altri penseranno a Barricade mentre noi pensiamo hai Liker-. -D’accordo capo ma con Isabelle che facciamo? Poi chi è quello li?-. -Lo scopriamo subito e non ho intenzione di andarmene senza di lei quindi la recuperiamo e poi ce la svigniamo alla svelta-. Lui annui sorridendo e poi insieme ci avviammo verso i Decepticon sotto l’occhio vigile degli Autobot. Quando arrivammo alla distanza giusta sorrisi e disse –Bells sono contenta che sei viva, ti stavo cercando e non sai quanto sono stata in pensiero per te-. Lei si avvicinò sorridendo e mi abbracciò per poi dire –Anche io sono contenta di sapere che sei viva e anche io ti stavo cercando, ero in pensiero sapendo che eri in mano a quegli odiosi Autobot ma ora siamo insieme e possiamo fargliela pagare per ciò che hanno fatto hai nostri genitori-. A queste parole mi scostai da lei per guardarla in faccia sconvolta e incredula e poi chiesi -Isabelle che cavolo stai dicendo?-. Lei mi guardò e rispose –La verità, quei vili bastardi devono morire per ciò che hanno fatto alla nostra famiglia-. Io scansandomi dissi sconvolta –Isabelle, gli Autobot non sono responsabili della morte dei nostri genitori, i Demoni e i Decepticon gli hanno uccisi-. Lei mi guardò come se fossi diventata pazza e disse –Non è vero Keira, ti hanno rapito e gli hanno uccisi perché si sono rifiutati di consegnarti a loro-. -No Bells, loro mi hanno salvata dai Decepticon e quando sono tornata a casa loro erano già morti dissanguati per mano dei Demoni perché noi due siamo speciali e salveremo il mondo da loro, siamo protagonisti di una Profezia di due mondi-. Lei scosse la testa e disse –Mi hanno detto delle Profezie-. -Allora sai che ho ragione-. -No hai torto Key, noi siamo gli unici che possiamo tenere il mondo al sicuro dagli Autobot perché loro sono malvagi e vogliono il loro mondo tutto per loro, se non l’avranno loro lo distruggeranno-. Io a quelle assurde guardai sconvolta i miei compagni che ricambiavano con altrettanto sgomento ed indietreggiai sconvolta dicendo –Tu credi a queste stronzate Bells invece che a tua sorella? Ti hanno rifilato questa loro versione dei fatti per farti abbassare la guardia e a farti credere che gli Autobot sono i nemici, almeno ti hanno detto cosa è successo al loro pianeta?-. Lei annuì tranquillamente e rispose –Cybertron era un pianeta pacifico e giusto finché gli Autobot non hanno iniziato la guerra per appropriarsi dell’All Spark e per impedire che noi gli uccidiamo come da loro predetto-. Ironhide a quelle parole fece una risata di scherno e disse –Questa è bella! Piccola umana non siamo stati noi a distruggere il nostro pianeta, sono stati loro ad iniziare la guerra per la loro stupida sete di potere e dovresti ascoltare tua sorella che a quanto pare è più lungimirante di te-. Io per dare man forte al mio amico dissi –Sono stati loro la causa della morte del loro pianeta Isabelle e vogliono il nostro pianeta, per loro siamo solo parassiti da schiacciare sotto i loro piedi…- sospirai e continuai –Senti siamo gli unici che possiamo impedire che prendano il nostro pianeta e poi non credi che a quest’ora ci avrebbero già fatto del male? Ci stanno proteggendo e vogliono farlo anche con te-. Lei un po’ alterata disse –Non serve che mi proteggano perché sono già al sicuro Key, noi siamo qui per salvarvi-. Anche io arrabbiata dissi –Non serve che ci salviate-. -Invece si sorella e sai perché? Sei troppo ingenua per capire che loro sono il nemico-. Barricade si trasformò e con la sua voce odiosa disse –Consegnateci gli umani schifosi Autobot, noi li proteggeremo-. Jazz con voce di scherno disse –Voi non intendete proteggerli verme di un Decepticon, voi volete renderli schiavi per la vostra causa e sai che ti dico? Vai a fanculo Barricade-. Ironhide aggiunse con altrettanta impetuosità –Scordati che ti consegniamo i ragazzi e se li vuoi vieni a prenderli ma se lo fai ti stacco quelle braccia e te le faccio ingoiare-. Io guardando mia sorella dissi –Hai sentito i nostri amici, non verremo con voi Bells perché loro sono il nemico e non mi avranno tanto facilmente così da trasformarmi in un’assassina per la loro causa, vieni con noi Isabelle prima che sia troppo tardi- e gli tesi la mano speranzosa che me la stringa. Lei abbassò gli occhi per pochi secondi sicuramente indecisa ma quando gli rialzò sperai che scegliesse me ma nel suo sguardo rabbioso e sconfitto vidi che aveva scelto i Decepticon perché disse –Non verrò da nessuna parte con te Keira…- si interruppe con lo sguardo triste e continuò –Avevano ragione, ti hanno fatto il lavaggio del cervello-. -No io sono la Keira di sempre sorella ma a te ti hanno fatto il lavaggio del cervello vero? Perché se fossi mia sorella saresti venuta con me-. -Io sono la Isabelle di sempre cara sorella ed ho scelto io di combattere per loro-. Io sconvoltà dissi –No non è vero! Loro sono degli assassini-. -No loro lo sono-. Io abbassai gli occhi e poi rialzandogli dissi –Allora tu sei il mio nemico, mia sorella è morta!-. Lei fece un ghigno e disse –Per una volta siamo d’accordo- si voltò verso il ragazzo e disse –Avevi ragione, gli abbiamo persi-. Lui fece un sorriso serafico e disse –Te l’avevo detto Isabelle, gli Autobot ditruggono tutto ciò che toccano e hanno corrotto tua sorella e i suoi amici-. Ironhide a quelle parole disse –Attento a come parli pulce, posso sempre schiacciarti con il mio piede quindi porta rispetto a noi e a Keira-. Io lo guardai grata e poi guardandolo arrabbiata chiese –E tu chi saresti?-. Lui fece un altro sorriso ma più sensuale che fece imbestialire Will e poi disse –Che maleducato non mi sono presentato, mi chiamo Richard Jones ma per gli amici Rick, voi non lo siete quindi Richard-. Richard Jones era un ragazzo di 18 anni ed era alto quanto Matt, aveva dei capelli lunghi fino alla nuca di un nero ebano, occhi di ghiaccio, labbra carnose, sul collo aveva un tatuaggio nero, portava una maglietta a maniche corte nera, jeans blu scuro e stivali di pelle nera, era un bel ragazzo ma lo odio…il cognome non mi è affatto estraneo ed è ora che aggiorni la squadra. Ironhide sbuffò e disse –Fai anche il sarcastico piccolo scarafaggio?-. Lui guardandolo rispose –E’ una delle mie qualità ammasso di ferraglia-. A quelle parole l’esperto d’armi stava per andargli incontro ma dissi alzando la mani –Ironhide non ne vale la pena, lui è niente in confronto a te e a noi-. Richard ghignò e lo vidi venire vicino a me scatenando la reazione di Will che venne trattenuto da Dan e Matt e quando mi fu vicino da così che sentissi solo io disse –I tuoi genitori erano combattivi e da quello che vedo lo sei anche tu Keira Barnes leader dei Demonunter-. Io guardandolo sbigottita chiesi –Come fai a sapere dei miei genitori?-. -Ero li quando i Demoni li uccidevano ed ho scritto io i biglietti, devo dire che la più combattiva era tua madre che urlando mi disse che non avrei mai avuto le sue figlie…-lui fece una risata maligna e continuò –Una c’è l’ho e pensa che è anche la mia ragazza, l’altra speravo di averla ma a quanto pare preferisce stare dalla parte dei perdenti e così sia-. A quelle parole non ci vidi più e gli mollai un bel destro in faccia, poi posai i miei palmi sul suo petto e gli scaricai i fulmini addosso per poi dargli un calcio per buttarlo a terra, con i miei occhi dorati scrutai Isabelle e i Demoni che mi guardavano inferociti e gridai –DEMONHUNTER A ME! COMBATTIAMO IL NOSTRO NEMICO!-. Loro annuirono decisi e a loro volta attivarono i poteri e gli Autobot si prepararono ad attaccare Barricade, io guardando il nemico infuriata gridai –ORA MORIRETE BASTARDI! LA TERRA E’ NOSTRA!- e da li la nostra prima piccola battaglia inizio. Mentre gli altri combattevano i Demoni, Richard e Barricade io stavo combattendo contro mia sorella gemella che bloccandomi le braccia disse –Saresti stata una delusione per i nostri genitori Keira-. Io sbloccandomi con un bel calcio assestato dissi –Tu saresti stata una delusione Isabelle e sai una cosa? Lo sei sempre stata stronza di una traditrice, hai voltato le spalle alla famiglia e tu che sei sempre stata calma e tranquilla ti sei rivelata la peggio di tutte, potevo sopportare il tradimento di chiunque ma non il tuo Bells-. -Tu sei sempre stata la ribelle della famiglia Key-. -Almeno io sono sempre stata quella che sono in confronto a te che ti sei spacciata dentro a una ragazza tranquilla per poi rivelarsi una serpe- e gli detti un bello schiaffo. Lei ricambiò e disse –Sei debole-. -E tu insignificante e lo sei sempre stata, sempre in cerca di attenzioni sei stata Isabelle e se non ottieni quello che vuoi ti vendichi, io non diventerò un’assassina ma in compenso lo diventerai tu e ti darò la caccia sappilo e sarà finché avrò vita-. Lei fece un ghigno per niente colpita dalla mia minaccia e poi mettendomi una mano sul petto mi scaricò i fulmini addosso facendomi cadere a terra ansimante, la guardai sconvolta e chiesi –Hai il mio stesso potere?-. -No Keira ho di meglio, ti dico cosa sono in grado di fare: posso controllare il ghiaccio ed ecco il potere che preferisco, posso copiare i poteri altrui, si mi durano pochissimo ma non è straordinario?-. -Per niente- tossì per colpa delle scariche e chiesi –E il tuo sgorbio che hai per ragazzo che poteri ha?-. Lei ghignò e rispose –Può percepire i poteri degli altri-. -Tutto qui?-., -E controlla i metalli-. A quelle parole sgranai gli occhi e voltandomi verso la battaglia vidi che Richard teneva fermi Ironhide, Jazz e Bee e che Barricade si stava avvicinando per terminarli quindi gridai –WILL SBARAZZATI DI RICHARD, CONTROLLA I METALLI!- lui guardando me e poi Richard annuì e si avviò per neutralizzare Jones. Mi voltai per continuare a combattere ma appena lo feci mia sorella mi scagliò un dardo appuntito di ghiaccio che mi colpi in pieno il braccio destro trapassandomelo da parte a parte che mi fece gridare dal dolore, il dolore mi attanagliava ma era più quello emotivo che quello fisico perché quello guariva ma quello emotivo è difficile da rimarginare. -KEIRA!- il grido disperato di Will mi riportò alla realtà e lo vidi che colpiva Isabelle per poi lanciarla di peso verso un Demone che stava per attaccarmi per poi essere ucciso da Clint e poi si precipitò da me esclamando –Keira!-. Io che ero tra le sue braccia dissi –Non ti avevo dato un ordine?-. -Ho messo fuori gioco Richard e ora Bee e gli altri hanno messo in fuga Barricade che si è portato via i due traditori-. -I Demoni?-. -Uccisi tutti- e detto questo mi sorrise, aver rischiato la vita mi ha fatto pensare quindi dissi posando la mano sinistra sulla sua guancia –Mi dispiace di essermela presa così tanto con te e i ragazzi per quella questione, infondo non eravate in voi-. Lui sorridendomi mi accarezzò a sua volta la guancia e disse –Non devi scurati tu Keira sono io, mi dispiace di averti abbandonata da sola la fuori e di averti disobbedito, averti ferita così mi distrugge e io…-. Non resistendo più lo baciai appassionatamente inerrompendolo e quando ci staccammo dissi sorridendo –Ti amo William-. Lui sorridendomi dolcemente rispose –Ti amo anche io Keira- e detto questo incrociammo le nostre fronti dolcemente per sigillare quel bel momento che fu rotto da Clint che avvicinatosi disse –Mi dispiace interrompere questo bel momento ma credo che sia il caso di andare e Keira ha bisogno di cure, sicuramente ci dovremmo subire la sfuriata di mio padre e di Optimus-. Will annui e disse –A questo penseremo dopo ma ora come hai detto tu Keira deve essere curata, raduna gli altri e partiamo- lui annuì e se ne andò. Io risi e dissi –Credo che ti nominerò come il mio secondo in comando amore-. -Ne sono onorato…amore mio-. Bee che si era trasformato in auto venne vicino a noi e aprendo la portiera chiese preoccupato –Come stai…Keira?-. Io sorridendo risposi –Non posso lamentarmi…sto bene Bumblebee non preoccuparti-. Will mi aiutò ad alzarmi e mi fece sedere davanti per poi salire anche lui e disse –Andiamocene Bee, la squadra deve aggiornarsi su un po’ di cose e dobbiamo mettere in sesto la nostra amata leader- e mi sorrise. Bee partendo disse –Già…socio e…sicuramente a…Optimus…non…piacerà che…siamo…arrivati in…ritardo e…che Keira…sia…rimasta ferita-. Io dissi –Sono cose che capitano Bee e dovrò abituarmici-. Will disse –Concordo ma il tuo nemico ora è tua sorella, riuscirai a fermarla e a combatterla ora che sta con il nemico?-. Io guardai fuori dal finestrino pensierosa, la Isabelle che conoscevo non mi avrebbe mai fatto del male e nemmeno stare dalla parte del nemico, i Decepticon mi hanno portato via l’ultima componente della mia famiglia e la pagheranno cara, per quanto riguarda mia sorella è morta e quella che dovrebbe essere lei è solo il nemico ora quindi fissando negli occhi decisa Will risposi –Si-. Guardai di nuovo fuori dalla finestra e dissi –La battaglia per il nostro pianeta è appena iniziata. Non ero mai stata più sicura di me come in questo momento nel mio obbiettivo di salvare il mio pianeta dai Decepticon e dai Demoni, era ora che ci temessero e che capiscano che questo è il nostro mondo e che non lo lasceremo a loro senza combattere. Questo tradimento mi ha ferita nel profondo della mia anima ma su un’altra cosa mi ha fatto riflettere, se sono stati in grado di corrompere mia sorella in qualche modo cosa gli impedisce di farlo con il resto del mondo? E poi che hanno finito con noi passeranno ad un altro pianeta? Su una cosa sono certa, dobbiamo fermarli prima che facciano del male a persone innocenti, lo faremo anche se ci costasse la vita e non ci piegheremo mai a loro. Niente sacrificio, niente vittoria.

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Capitolo 11
*** Riorganizzare ***


“Arrivammo a Boston quando il cielo era scuro e le prime stelle onoravano la volta celeste della loro immensa presenza, io adoro guardare le stelle in compagnia di Caine ma oggi le stelle non catturavano il mio sguardo ammirato e tranquillo perché c’era un’altra questione a cui davo tutta la mia attenzione: Abbadon. Quando arrivammo nella stalla scendemmo dai cavalli stanchi per il troppa velocità e dissi -Ragazzi credo che sia il caso che restiate qui a riposarvi-. Erik disse –In altri casi avrei detto “scordatelo” ma ora come ora concordo-. Io risi e poi chiesi –Caine tu che fai?-. Lui venendomi vicino rispose –Vengo con te-. Jared disse –Che novità cugino- e Caine gli fece una linguaccia. Dopo aver riso dissi –Kim e Brody? Voi venite con me-. Brody chiese –Perché?-. -Vi porto da Washington così potrete raccontargli tutto per filo e per segno-. Kim chiese quasi euforica –Incontreremo il Generale George Washington?-. -Si-. Lei continuò imperterrita –Ed è con lui che dobbiamo parlare per entrare nella guerra contro gli Inglesi?-. -Si-. -Bene! Dai Brody andiamo!-. Lui venendoci vicino disse –Arrivo! Arrivo!-. Io risi e dissi –Così ansiosa di incontrare il Generale, Kim?-. -Bè si, la nostra famiglia aspettava da anni qualcuno come lui che sfidasse quei bevitori di tè e adesso finalmente possiamo ribellarci e riprenderci la nostra terra-. Anche io la penso proprio come lei quindi sorridendo dissi –A George piacerai di sicuro…- poi guardando il resto dei miei compagni dissi –Voi state tranquilli e andate a rifocillarvi in cucina ma lasciate qualcosa anche per noi okey?-. Loro annuirono e poi si avviarono alle cucine mentre io, Caine, Kim e Brody entrammo nel quartiere generale spediti e più determinati che mai. Quando arrivammo davanti alla porta dell’ufficio del capo della ribellione una guardia si parò davanti e disse –Non potete entrare Lady Barnes-. Io stizzita dissi –Invece mi farà entrare soldato perché è questione di vita e di morte-. -Io le ripeto che non può entrare-. -E perché di grazia?-. -Il Generale ha ordinato di non far entrare nessuno e voi non eravate stata annunciata tra gli incontri di oggi-. -Lo so perché dovevo essere ancora in missione ma…-. -Quindi se eravate in missione non vedo il motivo che vi troviate qui-. Ormai era infuriata di tale testardaggine quindi dissi avvicinandomi –Senti soldato forse non sai chi sono io, tu non puoi ordinarmi alcun che perché io sono la leader dei Demonhunter e noi non rispondiamo all’esercito ma solo al Generale Washington quindi per l’ultima volta lasciaci passare se non vuoi che ti faccia male-. Caine affiancandomi disse –Ti conviene spostarti soldato, non ci piacciono che ci diano degli ordini così…minacciosi, si tratta di vita e di morte-. Il soldato guardandoci male disse –Non erano minacce e poi non potete entrare così…- poi guardando Kim e Brody continuò –E poi avete portato pure dei civili-. Io alterata dissi –Questi civili stavano per essere uccisi e sono dei testimoni importanti-. -Ma pur sempre civili Lady Barnes-. Stavo per urlargli contro quando una voce me lo impedì –Che succede qui?-. Quando mi voltai verso la voce vidi che apparteneva a Benjamin Franklin che stava in mezzo al corridoio a guardarci con dei tomi in mano così dissi –Buonasera Benjamin-. Lui venendoci vicino rispose –Buonasera Selene-. -Spero di non averti svegliato-. -No no mia cara, dovevo consultare dei tomi-. -Lo vedo-. -Allora che succede qui? Voi non dovreste essere in missione?-. -Si ma ho portato le prove-. -Bene ma George ti aveva detto di seguire Preston mi pare-. -E’ proprio per lui che sono tornata-. -Perché che è successo?-. -Complicazioni ed ho delle vitali informazioni che potrebbero cambiare il corso della guerra e farla finire con la nostra vittoria-. Lui sgranò gli occhi e chiese –Così importanti?-. -Si-. -Allora perché non avete ancora avvisato George?-. -Perché quel soldato ce lo impedisce-. Benjamin guardando il soldato chiese –Adam cos’è questa storia che non gli lasci entrare?-. Lui mettendosi sull’attenti rispose –Il Generale Washington ha ordinato espressamente di non disturbarlo-. -Lo comprendo Adam ma sai chi è lei vero?-. -Si signore-. -E anche cosa ti ha detto?-. -Si signore-. -Allora perché non gli lasci entrare? George capirà di certo-. -Ma signore!-. -Non c’è ma che tenga Adam quindi lasciaci passare-. -D’accordo signore- e senza fare storie ci lasciò passare per entrare nell’ufficio del nostro amato leader. Entrati lo vedemmo chino a leggere dei fogli quindi lasciando Caine, Kim e Brody davanti alla porta io e Benjamin ci avvicinammo e quest’ultimo disse –George ci sono visite-. Lui sobbalzò forse non avendoci sentito entrare e guardando il suo amico fidato disse –Benjamin diamine! Annunciati la prossima volta-. Poi posando gli occhi su di me disse –Selene, che ci fai qui? Non dovresti essere in missione?-. Io avvicinandomi al tavolo risposi –Si Generale-. -E perché sei qui allora?-. -Bè ho le prove che mi aveva chiesto di prendere-. -Ne sono contento Selene ma ti ho chiesto di pedinare il Generale Preston-. -Si signore ma sono tornata prima proprio per lui-. -Che intendi dire?-. -Ho delle informazioni importantissime che potrebbero cambiare il corso della guerra in nostro favore dopo anni di perdite tra i nostri ranghi-. Lui guardandomi attentamente si alzò e disse –Allora sediamoci- e quando lui, io, Benjamin, Caine, Kim e Brody ci fummo seduti sui divanetti del suo studio continuò –Ora raccontami tutto, se quello che dici è vero hai fatto bene-. Dopo aver sospirato per calmare l’ansia dissi –Abbiamo scoperto che le prove che cercavamo erano in una fattoria sequestrata poco fuori Boston quindi io e gli altri Demonhunter siamo andati sul posto a recuperarle e li abbiamo trovato viveri per il nostro esercito e questi due ragazzi- e li indicai. George sorrise e guardandoli chiese –Come vi chiamate?-. La ragazza gli sorrise a sua volta e rispose –Mi chiamo Kim Kuhn e lui è il mio fidanzato Brody Stein-. -E come siete finiti li?-. Kim facendosi un po’ triste rispose –La fattoria apparteneva alla mia famiglia ma quando sono arrivati gli Inglesi gli anno uccisi perché si sono ribellati a loro e hanno rinchiuso me e Brody finché Selene e gli altri Demonhunter non ci hanno salvato-. -Sapete perché volevano la vostra fattoria?-. Lei annuì e rispose –Serviva come quartier generale al Generale Preston ma non so perché proprio la nostra, ci sono altre fattorie-. George guardandomi chiese –Le altre fattorie sono state attaccate?-. -No ma sospetto che ora con la nostra incursione al suo covo Preston lo cambierà, potrei sbagliarmi ma il mio sospetto è questo-. Caine si introdusse nel discorso –Credo che abbia scelto la fattoria per la sua vicinanza a Boston-. Benjamin guardandolo chiese –Sospetti che voglia invadere Boston?-. Caine guardandoci uno per uno rispose –Si, le nostre operazioni vengono qui a Boston quindi è sensato che voglia appropriarsi della città, siamo l’ultimo baluardo per la loro conquista e togliendoci di mezzo non c’è più nessuno che possa contrastarli-. George passandosi una mano sul viso disse –La fantomatica riunione che ha indetto per la nostra resa è una trappola, saremo radunati insieme: io, Benjamin e Selene, tolti di mezzo i capi l’esercito si sgretolerà e lui avrà campò libero, bè mi dispiace deluderlo ma non si farà questa riunione-. Io venendomi un idea dissi –Invece dovremmo andare a quella riunione-. Tutti guardandomi con gli occhi sgranati esclamarono –Cosa!-. Io guardandoli dissi –Possiamo noi tendere una trappola a loro, così saremo noi ad eliminarlo-. Caine guardandomi disse –Non sarebbe una pessima idea Generale, potremmo mettere fine alla guerra-. George annuendo disse –Avete ragione ma come mai volete proprio eliminarlo?-. Io e Caine ci guardammo e dopo aver sospirato risposi –A causa di quello che abbiamo scoperto Generale-. -E cosa avete scoperto?-. Lo guardai attentamente negli occhi e risposi –Il Generale Sean Preston è Abbadon-. Lui e Benjamin sgranarono gli occhi a questa rivelazione e quest’ultimo chiese –Ne sei sicura Selene?-. -Sicurissima Benjamin-. George posando la schiena sullo schienale del divano disse –Mio Dio in tutti questi anni a cercare il Signore dei Demoni ed era tra i vertici dell’esercito Inglese-. Benjamin guardandolo disse –Già, ci viene da chiederci se gli Inglesi lo sanno-. Io dissi –Gli Inglesi sono loro alleati quindi devono per forza saperlo, loro gli stanno usando per impossessarsi del nostro paese ma i Demoni vogliono la distruzione della Terra-. Caine aggiunse –Ma forse questo non lo sanno-. Io guardandolo dissi –Oppure lo sanno e non gli frega niente-. Kim si introdusse nel nostro discorso –Dovrei dirvi una cosa che forse potrebbe esservi utile-. Noi la guardammo e George chiese –Di che si tratta?-. -Quando uscivo per cucinare agli Inglesi ho visto che versavano delle loro bevande un liquido nero come la pece che appena toccava l’acqua si…come dire…camuffava e la bevevano, non so se è rilevante-. Io guardando i miei compagni dissi –E’ più che rilevante Kim, quel liquido nero è l’Oscuria-. Lei guardandomi chiese –Cos’è l’Oscuiria?-. Benjamin rispose –E’ il sangue dei Demoni mia cara ed è nocivo per noi umani, ci rendono cattivi e servi del Signore del Demoni: Abbadon-. Lei sgranando gli occhi chiese –Quindi quegli Inglesi servono questo Abbadon?-. -Si-. Io guardando tutti attentamente chiesi –Se fanno bere l’Oscuria a coloro che non sono d’accordo con il piano di conquista del Demoni?-. George guardandomi rispose –Sicuramente sarà così Selene e Abbadon deve essere fermato a qualsiasi costo prima che mieti altre vittime, se hanno sottostato gli Inglesi non ci vorrà molto prima che inizi anche con i nostri-. Caine disse –Se cominciano anche con i nostri a sottostargli per noi è la fine-. George annuì e disse –Ed è per quello che voi Demonhunter lo ucciderete alla riunione che Abbadon ha insistito a convocare con tanto ardore, lui pensa di avere la nostra resa ma invece avrà la morte-. Benjamin chiese –Ma avremmo ancora l’effetto a sorpresa? Dopo che i Demonhunter hanno attaccato la sua base e preso i piani potrebbe insospettirsi-. George annuì e guardandomi chiese –Chi ti ha detto che Preston è Abbadon?-. -Un Demone signore, ha sostenuto che è stato Preston ad ordinagli di rimanere a sorveglianza del loro quartier generale e sappiamo che i Demoni prendono ordini solo dal Signore dei Demoni Abbadon, le coincidenze erano troppe-. -Infatti amica mia…- mi guardò attentamente e chiese –Il Demone?-. -Ucciso con le mie stesse mani-. -Quindi Preston non sa che sappiamo la sua vera identità quindi-. -Si ed è per questo che abbiamo l’effetto sorpresa-. -Allora sfruttiamola, abbiamo pochi giorni per creare un piano d’azione quindi mettiamoci al lavoro-. Noi annuimmo più determinati che mai a debellare questa piaga dalla faccia della Terra, poi Kim chiese –Posso chiedervi una cosa Generale Washington?-. Lui la guardò annuendo ma prima che potesse parlare Benjamin chiese –Cosa facciamo con Lady Kuhn e il Signor Steine?-. Kim disse –Prima che rispondiate Generale e per questo che volevo chiedervi una cosa-. George sorridendo amichevolmente disse –Allora chieda-. -Io e Brody vorremmo se è possibile entrare nella Rivoluzione Americana, non ci importa dove ci manderete ma vogliamo combattere contro gli Inglesi e i Demoni-. -Mi fa sempre piacere vedere gente giovane come voi capire l’importanza della libertà del nostro paese dagli Inglesi e dai Demoni-. -Quindi è un…-. -Si mia cara, sarai accontentata e chi sa potrete combattere con i vostri salvatori Demonhunter-. Lei guardandomi sorridendo disse –Sarebbe un onore combattere al loro fianco-. -Bene allora sarete addestrati e poi li aiuterete e dipenderà poi da Selene come sarete impiegati sul campo-. Io sorridendo dissi –Saranno ottimi aiuti contro gli Inglesi-. Brody guardandomi chiese –Ci lascerai combattere?-. -Certo! Gli Inglesi sia chiaro, i Demoni spettano a noi-. Loro in coro dissero –Si signora-. Tutti ridemmo e poi George disse –Ora che la cosa è risolta direi di dedicarci al piano-. Io dissi –Sono pienamente d’accordo e poi metterò al corrente la mia squadra-. Benjamin disse – Se tutto va bene come speriamo sconfiggeremo i Demoni grazie hai Demonhunter come nella Profezia e tra un annetto potremmo pensare a creare un nuovo paese libero dalle oppressioni inglesi e dare a ogni cittadino americano il libero arbitrio che tanto hanno sognato-. George con fare sognante disse –Quando accadrà saranno giorni gloriosi per la nostra amata nazione-. Io dissi –Speriamo che arrivi in fretta-. Caine aggiunse –E’ ora che qualcuno riunisca tutti i popoli oppressi in una sola grande nazione e sento che con la sconfitta di Abbadon questo sogno si realizzerà-. Noi annuimmo e poi ci mettemmo di buon grado a creare un piano d’attacco per l’imminente riunione che avrebbe dovuto segnare la fine della ribellione ma sarà la fine dei Demoni e della guerra che ci affligge per tanto tempo portandoci via tutto ciò che ti è caro. Finalmente avremmo messo la parola fine alla guerra con l’oscurità portando la luce in America, in tutto il mondo e all’intera umanità. E’ questo lo scopo dei Demonhunter e lo sarà per sempre”. Arrivammo alla casa del Maggiore Rogers quando ormai era buio e le stelle illuminavano tutto con la sua luce eterea ed a causa di tutto quello che è capitato oggi mi sentivo molto stanca con una voglia matta di stendermi un letto morbido ma non si poteva dopo tutto quello che è capitato oggi, dovevamo avvisare la squadra dell’accaduto a Carson City e cominciare i preparativi per la partenza prima che arrivassero i Demoni e i Decepticon a prenderci, la cosa che mi distrugge dentro è il tradimento di mia sorella Isabelle che ha scelto di credere alle menzogne che gli hanno detto i Decepticon per farsela alleata…quasi avrei preferito che gli avessero fatto il lavaggio del cervello così da non riconoscere la sua stessa sorella e avrebbe fatto meno male di come mi sentivo in questo preciso istante…come una trivellatrice che mi perforava senza sosta la mia anima e non potevo fermarla, almeno non in questo momento ma forse in futuro potrò avere la forza necessaria per fermare questa trivellatrice maledetta ma per ora devo concentrarmi nel mio obbiettivo ed essere la Keira Barnes forte e decisa di sempre ma soprattutto essere la leader dei Demonhunter perché in questo momento la Terra, la nostra casa è in pericolo a causa dei Demoni e il mondo ha bisogno di noi più che mai in questo momento di oscurità e noi siamo coloro che portano la luce, noi siamo la luce che si scontrerà con l’oscurità nella battaglia decisiva che sento dentro di me arrivare molto presto, noi saremo pronti a riceverla. Il dolore al braccio destro mi teneva sveglia ma la pulsazione che mi provocava faceva male ma dovevo tenere i denti stretti perché non sarà l’unica ferità che mi provocherà questa guerra con i Demoni, mi tenevo la mano sinistra insanguinata premuta sulla ferità e quando Bee si fermò sul vialetto vidi venire fuori dal capanno il Maggiore Rogers, Ratchet ed Optimus tutti preoccupati e Will guardando me e Ary disse –Ora è il momento di una bella strigliata da parte di Optimus e ce la siamo meritata, pronta Arienne?-. Lei guardandolo rispose –No ma come hai detto ce la siamo merita-. Will guardandomi disse –Keira deve essere curata prima che la ferita si infetti…- poi con sguardo preoccupato chiese –Tutto bene Keira?-. Io lo guardai un po’ sudata e risposi –Potrei stare meglio però tutto sommato è sopportabile, se lasciamo stare la tremenda pulsazione-. Will disse –Vedrai che Ratchet ti curerà-. -Non ho dubbi, il medico è lui-. Ary guardandomi disse –E’ tutta colpa nostra se sei ferita Keira mi dispiace-. Will aggiunse –Di certo Optimus non sarà contento che sei ferita-. Io dissi –Poteva andare peggio, quello che mi fa male è che è stata Isabelle a ferirmi e avrei di certo preferito che l’avesse fatto il suo cane da passeggio-. -Ma avrebbe avuto lo stesso effetto-. -Lo so ma il dolore che parlo è diverso da quello che pensi tu, se Hailey ti tradisse ferendoti come ti sentiresti?-. -Di merda-. -E’ come mi sento in questo momento-. Nell’abitacolo calò il silenzio che fu rotto da Arienne che disse –Credo che dovremmo scendere, non possiamo evitare per sempre il momento fatale che ci aspetta-. Will disse –Hai ragione Ary-. Ad un certo punto Bee disse –Io...cercherò di…darvi…una mano-. Io sorridendo dissi –Grazie Bee-. Will disse –Abbiamo il supporto di Bumblebee e forse di Jazz, ma è di Ironhide che non sono sicuro-. Io guardandolo dissi –Non è che era calmo quando ha scoperto che ve l’eravate squagliata, anzi voleva ridurvi in poltiglia-. Ary chiese –Addirittura?-. -Si, secondo lui vi siete comportanti da immaturi-. Will aggiunse –Cosa che abbiamo fatto-. Dovetti concordare e continuai –Io gli ho impedito che vi abbia preso per le gambe e usati come giochetto anti stress-. Arienne disse –Allora grazie-. -Di nulla ora andiamo che dobbiamo avvertire la squadra di molte cose e scoprire cosa sanno quei due ragazzi, hanno detto cose molto strane riguardante la situazione in cui ci troviamo ora-. Will annuì e disse –Non ci sto capendo molto in effetti, gli ultimi sviluppi sono stati molto inaspettati-. Ary guardandoci disse –Anche la Profezia è compromessa-. Io guardandola chiesi –In che senso?-. -Dovevamo essere in dodici ma tua sorella ha tradito, quindi la domanda persiste: se i Demonhunter dovrebbero essere dodici cosa facciamo ora?-. Io sospirai e dissi –Ci voleva anche questa rogna, non bastava la giornata pessima che abbiamo avuto…- mi passai la mano sinistra sugli occhi e continuai –Ora ci doveva aggiungere anche il fatto che la Profezia è compromessa e che lo siamo anche noi quindi dobbiamo svignarcela-. Prima che potessero replicare da fuori si sentì la voce un po’ alterata del Maggiore Rogers gridare –RAGAZZI VENITE SUBITO FUORI!- noi ci guardammo negli occhi e sospirando scendemmo da Bumblebee. Quando tutti quanti fummo scesi, messi in fila e Bee, Jazz e Ironhide si furono trasformati Aidan incrociò le braccia al petto e disse –Siete nei guai signorini-. Optimus guardandoci uno ad uno disse –Si non sapete quanto-. Anche Ratchet aggiunse –Ci avete fatto preoccupare non vedendovi più tornare-. Essendo che era scuro gli Autobot ed Optimus accesero i fari che avevano sul petto e quest’ultimo disse –Pensavamo che vi avessero preso o peggio ucciso, lo capite vero che potevate essere in pericolo?-. Non avendo risposta continuò imperterrito –Vi ho lasciato uscire per avere un po’ di libertà dopo l’addestramento duro che avete avuto a patto che tornavate presto e invece mi avete disobbedito tornando tardi cosa che mi ha fatto molto arrabbiare, avete abusato del permesso che vi avevo dato- mi guardò con uno sguardo severo e continuò –Keira mi hai promesso che sarete tornati presto se vi lasciavo uscire ma hai infranto la promessa, sei la leader dei Demonhunter e pensavo che avessi l’onore di mantenere la promessa quindi mi dispiace dirti che sono molto deluso da te-. Abbassai gli occhi che stavano per lacrimare a causa di queste dure parole, parole che dette da lui mi ferivano come una coltellata dritta al cuore e dette ingiustamente, ma forse essere la leader dei Demonhunter significa prendersi le colpe dei propri uomini. Prima che dicessi di darmi la colpa Ironhide intervenne –Prime prima che continui a dare colpe a Keira sappi che non è sua la colpa-. Ratchet guardandolo disse –E di chi sarebbe…- a quel punto Optimus alzò la mano e disse –Lascialo continuare-. Quando la situazione fu tornata normale l’esperto di armi continuò –Non dare la colpa a Keira per una cosa che non ha fatto perché non è sua la colpa del motivo che siamo tornati tardi…-. Io lo guardai e dissi –Ironhide no!-. Lui mi guardò e disse –Mi dispiace ma deve saperlo, non puoi prenderti la colpa di una cosa che non hai fatto-. Optimus guardandomi disse –Ironhide continua-. L’esperto di armi lo fissò e disse –Dopo che avevano fatto scorte di cibo e di vestiti stavamo per tornare alla base ma i signorini qui presenti, tranne Keira, hanno voluto andare in discoteca a divertirsi sapendo che dovevamo rientrare, Keira glielo ha negato e loro sono entrati lo stesso ignorandola completamente-. Aidan guardando il figlio sconvolto per la rivelazione disse –Clint dimmi che sta mentendo, dimmi che non lo hai fatto-. Clint abbassò gli occhi colpevole e lo fecero anche gli altri cosa che fece sconvolgere i due Autobot e il padre ed Optimus chiese –Ed avete avuto il coraggio di tacere quando ho sgridato Keira per una colpa che avete commesso voi?-. Loro ancora una volta tacquero sotto lo sguardo severo del leader degli Autobot, cosa che lo fece alterare di più e disse –Per l’All Spark! Non posso ancora credere a quello che ho scoperto, lei è la vostra leader e dovete portargli rispetto e se lei vi dice no è no…- sospirò e continuò –Dovete capire che adesso dovrete sacrificare molte cose per il bene del vostro pianeta perché se lo perdete non avrete una seconda possibilità, non fate il nostro stesso errore-. Jazz disse –Anche Charles non centra niente-. Michael che fu il primo a parlare da quando era calato il silenzio tra noi disse –Non è vero Jazz, lui è entrato con noi-. Will lo fulminò e disse –Mike chiudi il becco!-. A quel punto fissò il mio fidanzato e chiese –Perché?-. Fui io a rispondere anche un po’ alterata –Perché l’hai trascinato dentro contro la sua volontà, forse non te lo ricordi grazie al fatto che tutti voi vi siete fatti infettare dai Demoni finché eravate impegnati a parlare alle mie spalle su come sono una pessima leader e di come volevate abbandonare i Demonhunter lasciando solo me e Charles a difendere la Terra-. Ratchet mettendosi la mano destra sugli occhi e l’altra sul fianco mormorò –Di bene in meglio-. Hally guardandomi disse –Ce ne saremo ricordati se ti avevamo offeso o essere stati infettati-. Macey che era rimasta nascosta dietro di noi insieme a Tom disse –Non potete ricordarvene perché è uno degli effetti dell’Oscuria, quindi quello che dice Keira è vero solo che voi non ne avete memoria-. A quelle parole Optimus, Ratchet ed Aidan guardarono i due e quest’ultimo chiese –Chi sono?-. Io guardandoli risposi –Loro sono Macey Kuhn e Thomas Steine-. -E perché sono qui?-. Stavo per rispondere quando Optimus chiese preoccupato –Keira sei ferita?-. Io mi guardai il braccio sanguinante e risposi –Si-. Un capogiro mi prese ma prima che cadessi a terra Optimus mi prese tra le sue enormi mani metalliche e dopo avermi fatta stendere disse –Keira stai bene?-. Vidi nelle sue irridi azzurre la preoccupazione quindi sorrisi e risposi –Si non preoccuparti-. Optimus guardò il suo amico medico e disse –Ratchet curala-. Lui annuì ma prima che potesse avvicinarsi Will disse –Dovremmo entrare nel capanno, dobbiamo dirvi delle cose importanti e Keira sarà curata meglio-. Loro annuirono ed Aidan disse –Sarà meglio, dovete spiegare molte cose- e senza aggiungere altro entrammo nel capannone. Optimus mi aveva fatta stendere sopra un tavolo con un lenzuolo sopra così da poter dare a Ratchet la possibilità di curarmi ma dopo avermi guardata Macey disse –Non voglio mettere in discussione il tuo lavoro…Ratchet vero?-. Lui annuì così lei continuò –Avrei una cosa che può farla guarire in fretta-. Thea chiese –E di che si tratta?-. -Della cosa che ho dato a voi per curarvi dall’infezione dell’Oscuria-. Clint chiese con un sopracciglio alzato –E cosa sarebbe?-. -Miele Angelico-. Dan chiese scettico –Miele Angelico? Fammi il favore-. Macey lo fulminò con lo sguardo e disse –La cosa che hai appena detto di non credere è la cosa che ti ha salvato dal servire Abbadon ed inoltre è la cosa che ti terrà in vita nelle prossime battaglie che affronterai Demonhunter-. Io guardai il mio amico scettico e dissi –Daniel ti consiglio di dargli ascolto, abbi un po’ di fede…- guardai tutti i miei amici e continuai –Abbiatene tutti-. Loro si guardarono e poi Will disse –Ci crediamo-. A quel punto Macey si avvicinò e mi porse una bottiglia di vetro contenente un liquido color oro – miele e disse –Non è cattivo credimi-. -Perché l’hai assaggiato?-. -No-. -E allora perché mi dici questo?-. -Per incoraggiarti-. -Bè…non sta funzionando-. -Cercavo solo di aiutare-. -E te ne sono grata Macey veramente-. Lei mi sorrise e quando fu andata vicino a Thomas aprì il tappo e bevvi un grande sorso di quella bevanda miracolosa chiamata Miele Angelico, sapeva da miele ma aveva una nota frizzante che era piacevole al palato e quando ebbi finito e chiuso la bottiglia dissi –Ne berrei ancora cavolo-. Daisy chiese –E’ buona?-. -Si un sacco-. Matt curioso chiese –E da cosa sa?-. -Da miele ma ha una nota frizzante che non disturba affatto, anzi ne vorresti bere ancora-. Clint disse sorridendo –Quasi quasi ne bevo un sorso anche io-. Dan contento aggiunse –Anche io-. Macey lo guardò e disse –Non credevi nel Miele Angelico giusto Demonhunter?-. -Si ma…-. Lei lo interruppe -Quindi non berrai nemmeno una goccia-. -Mi rimangio quello che ho detto-. Prima che potesse ribattere Arienne disse tutta eccitata –Keira guarda! Il braccio-. Io me lo guardai subito e vidi la ferita chiudersi come per magia cosa che scatenò una reazione di sorpresa a tutti ma specialmente a Ratchet che mormorò incredulo –Per l’All Spark! E’ una cosa incredibile…è stato un onore assistere- poi guardò la mia nuova amica e chiese –Sei Macey vero?-. Lei annuì così lui continuò –Quali funzioni ha questo Miele Angelico?-. -Sono lieta che QUALCUNO sia interessato all’argomento- lo disse guardando Daniel che fece una faccia innocente che mi fece ridere e poi continuò –E’ stato creato per aiutare i Demonhunter in battaglia, questo liquido permette come avete visto di guarire le ferite inferte quando sono in campo-. Ratchet sempre più interessato chiese –E aiuta anche se sono stati feriti dai Demoni?-. -Certo che si, infondo è stato per la loro esistenza che è stato creato questo…elisir ma di più non posso dirti mi dispiace-. Hailey chiese –Perché?-. -Perché le documentazioni riguardanti il Miele Angelico sono racchiuse in un libro che forse conoscete bene: Il Sacro Codice dei Demonhunter e non solo questo ma altro-. Aidan chiese –Sarà una domanda stupida ma non sai dove si trova vero?-. Lei scosse la testa e disse –Mi dispiace, vorrei sapervi aiutare ma io e Thomas sono anni che lo cerchiamo senza trovarlo-. Il Maggiore si passò una mano tra gli occhi e disse –Non preoccuparti Macey, ogni informazione che ho raccolto negli anni era inutile quindi un altro buco sull’acqua-. Michael chiese –Questo Miele Angelico dovrebbe aiutarci giusto?-. Macey annuì e lui continuò –Ne hai altro?-. -Si, ne ho una scorta nella mia borsa-. -Bene perché ci servirà-. Io mi misi seduta ormai con il braccio guarito e dissi –Ci serve tutto l’aiuto possibile contro i Demoni, credo che la battaglia sia ormai diventata inevitabile-. Optimus mi guardò e disse –Ora che ti sei ripresa dovete rispondere a delle domande quindi partiamo se siete d’accordo- noi annuimmo e lui continuò –Prima di tutto spiegatemi meglio cos’è successo in quella maledetta discoteca-. Io dissi –Come ha detto Ironhide prima dopo aver comprato quello che ci serviva stavamo per tornare alla base come ci avevi ordinato ma i qui presenti colleghi volevano festeggiare in quella stramaledetta discoteca e al mio rifiuto hanno apertamente ignorato il mio ordine e sono entrati quindi sono andata a riprenderli ma non contenti mi hanno diseredato me e la causa e costretto Charles ad entrare contro la sua volontà così incazzata ho portato Charlie con me per tornare e fuori abbiamo incontrato Macey e Thomas, fuori ho scoperto una cosa che ha incasinato di più la situazione già precaria che c’era: questi intelligenti che mi ritrovo come compagni d’armi si sono fatti infettare dall’Oscuria cosa che gli ha resi al quanto aggressivi, il succo è questo-. Il silenzio era calato nella stanza ma Jazz chiese –Cos’è questa Oscuria?-. Io guardai la mia nuova amica e dissi semplicemente –Macey-. Lei capendo rispose –L’Oscuria in parole povere è il sangue dei Demoni-. Bee incredulo chiese –Sangue dei…Demoni?-. Optimus aggiunse –Cosa provoca questa Oscuria?-. Macey si posò su un tavolo di legno e posi rispose –Prima di tutto viene ingerita per via dei liquidi cosa essenziale per noi umani-. Matt mormorò –Andiamo bene-. Macey lo guardò e disse –Parli per esperienza personale vero Demonhunter?-. Lui la guardò e rispose –Piò essere-. Io lo fulminai e dissi –Matthew se permetti vorremmo continuare se no ti disturba- lui tacque così feci segno a Macey di continuare cosa che lei apprezzò molto perché disse –Per iniziare ti rende aggressivo contro il tuo leader che nel vostro caso è Keira e si dicono cose contro la tua volontà e per rincuorarvi la vostra leader l’ha capito-. Arienne mi guardò e chiese –Quindi non ce ne fai una colpa?-. Io sorrisi alla mia migliore amica e risposi –No state tranquilli- e vidi che queste mie parole li fece sorridere. Aidan chiese –E poi cosa fa?-. Macey lo guardò e rispose –Passata questa fase che voi per fortuna non avete passato si passa a quella peggiore-. Will chiese –Cioè?-. -Il completo asservimento al Signore dei Demoni Abbadon, se ciò accade non è più possibile tornare indietro e si attacca gli amici e i familiari ma come ho detto vi siete salvati grazie al Miele Angelico-. Aidan disse –Mio Dio! Potevate servire Abbadon il vostro acerrimo nemico-. Clint lo guardò e disse –Non è successo-. A quel punto Aidan lo guardò arrabbiato e disse –Ma poteva capitare Clinton! Se succedeva perdevo mio figlio, devi capire la pericolosità della tua azione-. Clint aveva gli occhi lucidi e ma disse ugualmente –Credi che non mi pento per quello che ho fatto? Perché in questo momento mi sento da schifo-. Daisy aggiunse –Come tutti noi, siamo stati degli incoscienti a disobbedire a Keira e se l’avessimo fatto forse non sarebbe successo niente-. Optimus mettendosi le mani sui fianchi disse –L’importante è che abbiate capito di aver sbagliato, posso sapere chi vi ha infettato?-. Will rispose –Non lo sappiamo-. Io alzai la mano e risposi –Un Demone chiamato Bruton, hanno la capacità di prendere forma umana-. Charlie aggiunse –Si è trasformato in un cameriere-. Hailey con tono quasi infastidito disse –Ecco perché non ce ne siamo accorti! Giuro che appena ne vedo uno lo ammazzo-. Dan aggiunse facendo sbattere il pugno destro sul palmo sinistro –Già anche io-. Io risi e dissi –Contenta di vedere che avete conservato il vostro istinto combattivo perché ci servirà-. Michael guardandomi disse –Pronti e carichi quando vuoi Keira-. Sorrisi felice di riavere i miei amici di sempre perché non avrei mai voluto fargli del male se Macey e Thomas non fossero arrivati, non me lo sarei mai perdonato e già molte cose della mia vita erano incasinate a tal punto da volermene liberare con tutta me stessa, la cosa che desidero più al mondo. Optimus guardandoci tutti disse –Ora che abbiamo risolto questo inconveniente del vostro ritardo passiamo alla seconda domanda: voi chi siete esattamente?- e guardò attentamente Macey e Thomas. I due sentendosi osservati si misero in uno stato di disagio che per rassicurarli dissi –Guardate che non vi mangia mica, credo che gli umani gli siano indigesti-. Dopo aver riso il diretto interessato disse –Voi siete Macey Kuhn e Thomas Steine giusto?-. Loro annuirono così Prime continuò –Il mio nome è Optimus Prime e sono il leader degli Autobot, loro invece sono Bumblebee, Jazz, Ironhide e Ratchet-. I due sorrisero e dissero –Piacere di conoscervi-. -Il piacere è tutto mio, allora come mai la nostra Keira vi ha portato con se?-. Macey rispose –Sappiamo delle cose utili su di voi ed intendo Demonhunter e Autobot-. Ratchet chiese –Come puoi sapere cose su di noi? Sulla Terra non ci siamo mai stati-. Thomas si fece avanti e parlò per la prima volta da quando siamo arrivati –Non sappiamo quando e dove ma gli umani e i Cybertroniani si sono già incontrati, forse c’è scritto nel Codice-. Io chiesi –E perché dovrebbe essere scritto li?-. Ironhide aggiunse –Già, cosa centrano loro con il nostro mondo-. Macey rispose –Perché le origini dei Demonhunter sono antichi e forse vi siete già incontrati, ma come Tom vi ha detto per scoprirlo ci serve il Codice-. Will esclamo alterato –Maledizione!-. Io chiesi curiosa –Sul Codice c’è scritto anche le origini dei nostri poteri?-. -Certo-. Guardai il Maggiore Rogers e chiesi –Sa niente a riguardo Maggiore?-. Lui scosse la testa e disse –Era tutto secretato, non ho potuto accedervi-. Io mi passai una mano sugli occhi frustrata e dissi –Cosa ci sarà di così segreto da non voler farci scoprire-. Macey guardandomi disse -Vorrei avere le risposte ma non le ho-. -Non preoccuparti-. -Però…-. Io la guardai all’istante e chiesi –Però?-. -Potreste cercare il Sacro Codice dei Demonhunter-. Aidan chiese –E come dovremmo fare? Non siamo mai riusciti a trovarlo-. Thomas lo guardò e disse –Perché non avevate la Predestinata-. Optimus chiese –Che centra Keira?-. Lui lo guardò e rispose –Solo la Predestinata è in grado di condurvi ad esso perché è l’unica che può farlo-. Will incrociando le braccia al petto chiese –E perché?-. -Perché lei può vedere i ricordi della sua antenata Selene Barnes-. Io a quel nome lo guardai attentamente e chiesi –E’ stata lei a nasconderlo?-. -Si, insieme hai suoi amici Demonhunter-. Io guardai tutti e dissi –Prima che diciate qualcosa vi dico che non vengono a comando quindi non posso dirvi niente-. Bee chiese –Come…fate a…sapere dei…loro…antenati?-. Jazz aggiunse –Già-. Macey e Thomas si guardarono e la prima rispose –I nostri antenati si chiamavano Kim Kuhn e Brody Steine e aiutarono gli Antichi Demonhunter durante la Guerra d’Indipendenza Americana, hanno scritto dei diari delle loro avventure-. Daisy disse come se fu colta da un illuminazione –Allora potrebbe esserci scritto le cose che cerchiamo come l’ubicazione del Codice-. Thomas disse –Ci avevamo pensato ma i nostri familiari gli hanno persi nel tempo-. Hailey frustrata disse –Magnifico! Siamo punto a capo-. Optimus disse –Hai ragione Hailey ma finché non entriamo in possesso del Codice questa parte rimarrà senza risposta- si rimise le mani sui fianchi e continuò –Ora vorrei sapere chi ti ha ferita-. A quella domanda abbassai gli occhi e un groppo in gola stava per innescare una crisi di pianto ma ricordando l’accaduto si dissolse lasciando posto alla rabbia, risentimento, odio e un ira omicida verso colei che non avrei mai dovuto provare questi sentimenti ma che invece provavo…era stata una sorella e un amica per me fin dalla nascita con cui o condiviso tutto della mia vecchia vita e speravo che potevo farlo anche con quella nuova ma tutte queste mie certezze camuffate da desiderio si erano infrante come uno specchio che tocca terra dopo una grande caduta trasformandosi in piccoli pezzi che non potranno mai ricomporsi perché quello che è rotto lo rimane…rimane immutabile e lo stesso rimarrà il rapporto con mia sorella gemella che ha scelto di tradirmi credendo alle menzogne di quei sporchi Decepticon. Da ora in avanti per me lei è morta e l’unico sentimento che provo per lei è l’odio perché non ha tradito solo me ma anche i nostri genitori e questo non glielo perdonerò mai. Il silenzio regnava sovrano nel capannone dopo quella fatidica domanda cosa che fece preoccupare tutti ma alla fine risposi –Quella sporca traditrice di mia sorella gemella Isabelle-. Optimus e gli Autobot a quella risposta sgranarono gli occhi e il primo chiese come per avere conferma –Cosa?-. Lo guardai e dissi semplicemente –E’ passata dalla parte dei Decepticon-. Ratchet chiese –Come può essere possibile? Gli hanno fatto il lavaggio del cervello?-. Aidan mormorò affranto –Siamo arrivati tardi-. Io li guardai e dissi –Avrei preferito ma non è così-. Optimus guardandomi disse –Continuo a non capire Keira-. Lo guardai e dissi –Non gli hanno fatto il lavaggio del cervello come pensavo alla fine ma è passata dalla parte dei Decepticon di sua spontanea volontà-. Aidan chiese stupefatto per questa rivelazione –Com’è possibile? Ne sei sicura Keira?-. -Si me l’ha detto lei stessa-. Will venendomi vicino disse –E’ la verità zio-. Optimus guardandomi chiese –Perché l’ha fatto?-. -I Decepticon gli hanno raccontato che siete stati voi a rapirmi e ad uccidere i nostri genitori…- sospirai e continuai –Anche dopo avergli detto la verità era convinta con tutta se stessa che eravate stati voi a compiere quell’omicidio e che doveva liberarci tutti per poi farvela pagare, nulla è servito a farla ragionare quindi ci siamo messe a combattere mettendo in chiaro le nostre posizioni e per impedire che Richard facesse del male a Bee e gli altri mi sono distratta e lei mi ha colpito al braccio con una punta di ghiaccio…poi se ne è andata con Barricade e quel Richard-. Ratchet disse –Avrei delle domande Keira, chi è questo Richard?-. -Non ne ho idea Ratchet, non l’ho mai visto ma anche lui possedeva dei poteri come noi-. Aidan guardò il leader degli Autobot e chiese –Com’è possibile Optimus? Dovevano essere dodici Demonhunter-. Io a quelle parole chiesi –Dodici? Non dovevamo essere undici?-. Il Maggiore mi guardò e rispose –Il dodicesimo doveva essere tua sorella quindi era superfluo specificarlo-. -Effettivamente, ma rimane questo Richard-. Ironhide disse alterato –Quell’umano non mi piaceva affatto, avrei voluto schiacciarlo sotto i miei piedi-. Lo guardai divertita e dissi –Se sapevo come andava a finire te lo avrei lasciato fare Ironhide-. Ratchet mettendosi le mani sul mento in modo pensoso disse –Dobbiamo capire il ruolo di questo Richard e come il tradimento della sorella di Keira influenzerà la Profezia-. Optimus disse –Eravamo convinti che Isabelle fosse il dodicesimo-. Lo guardai e dissi –Lo era Optimus, solo che i Decepticon sono arrivati prima- mi venne un idea e guardando il più piccolo degli O’Brian dissi –Charles prendi il computer e cerca questo Richard e dopo controllami un'altra cosa-. Lui mi guardò e chiese –Perché dovrei cercarlo?-. Clint portando un portatile da chi sa dove rispose –Dobbiamo scoprire chi è questo tizio, ci darà molte grane e questo non mi piace-. Annuì e dissi –Quello che so è che era presente quando i miei genitori sono stati uccisi dai Demoni, ha rapito Isabelle ed è stato lui ha lasciare quei biglietti…- detti un pugno al tavolo e continuai –Come si vantava di questa sua impresa come se avesse fatto la cosa più bella del mondo-. Charlie si sedette sul tavolo aiutato da Clint e disse –Proverò a cercare delle informazioni, ci sarà scritto qualcosa di questo tizio-. Hailey gli venne vicino e dissi –Dobbiamo perché è l’unica pista per scoprire i piani dei Decepticon e dei Demoni-. Optimus sorridente disse –Ottima pensata ragazzi-. Ad un certo punto venendomi in mente una cosa dissi –Credo che sia ora di rivelarvi una cosa che forse avrei dovuto dirvi fin dall’inizio-. Aidan guardandomi curioso chiese –Di che si tratta?-. Quando constati di avere l’attenzione di tutti dissi –Nei ricordi che vedo della mia antenata c’è un altro ragazzo negli Antichi Demonhunter che sta con la sorella di Selene come Richard sta con la mia, il suo nome è Harry Jones ed è un membro attivo della squadra-. Optimus mi guardò e chiese –Come mai non ci hai detto niente?-. -Non pensavo che fosse rilevante ma a quanto pare mi sbagliavo, avrei dovuto farlo mi dispiace-. Lui guardandomi con comprensione disse –L’importante è che tu ce l’abbia detto adesso-. Arienne ad un certo punto chiese –Se l’antenato di questo Richard era un membro attivo degli Antichi Demonhunter perché lui sta con i Decepticon?-. Charles ad un certo punto intervenne –Potrei saperlo io-. Speranzosa chiesi –Hai trovato qualcosa Charlie?-. -Si, nulla si può nascondere da me-. Mike gli scompigliò affettuosamente i capelli castani e disse –Bravo il mio fratellino-. Optimus dopo aver ridacchiato della scena chiese –Cos’hai scoperto Charles?-. -Questo Richard Jones è un bel tipo, non in senso buono-. Dan mormorò –Un tipo simpatico-. Charles ridacchiò e continuò –Ha 18 anni ed è nato a Sacramento, i suoi genitori si chiamano Alan Jones e Gillian Stewart Jones, niente fratelli o sorelle, nessun precedente noto alle forze dell’ordine fino hai suoi sedici anni-. Will chiese –Perché cos’è successo?-. -Qui le cose si fanno interessanti, da ragazzo modello e campione di Rugby della Stanford University dove studiava Scienze della Terra è passato ad essere un vero bullo che addirittura è stato arrestato più volte per aggressione aggravata, non è più andato a scuola dove è stato espulso e trattava male i genitori che l’hanno portato da un psicologo ma la cosa non durò molto perché non ci andò più-. Will disse con fare quasi divertito –Diventa sempre più simpatico-. Charlie lo guardò e disse –Se ti è piaciuto il suo bellissimo curriculum sentite adesso, i genitori hanno annunciato la sua scomparsa in tutto il paese quasi un anno e mezzo fa e non sono mai riusciti a trovarlo quindi hanno dato per scontato che fosse morto ma non è finita qui, la polizia nella sua stanza hanno trovato segni strani disegnati sulle pareti e finché parlavate mi sono informato, sono segni demoniaci e tra l’altro c’era anche lo stemma dei Decepticon-. Will continuò incrociando le braccia al petto –Ora forse comincio a capire quello che succede-. Ironhide impaziente chiese –Sarebbe?- ma come sempre si beccò un’occhiataccia da parte di Optimus ma Will continuò lo stesso –E’ da un anno e mezzo che ho cominciato a sentirmi strano e guarda caso è proprio quando sono arrivati i Demoni-. Matt chiese –E questo come dovrebbe aiutarci a capire?-. Il mio fidanzato lo guardò con fare ovvio e rispose –I Demoni hanno cercato di sabotare la Profezia così l’avranno corrotto con l’Oscuria e adesso serve Abbadon-. Macey aggiunse –I sintomi sono quelli-. Jazz disse –Quello che non capisco è perché non abbiano corrotto Isabelle nello stesso modo-. Io dissi –Bastava fargli credere che i Decepticon erano i buoni e farvi passare per cattivi, poi usare me come vostro ostaggio, usare il fascino e il gioco è fatto, ti sei assicurato la lealtà volontaria di un altro Demonhunter senza usare quel metodo che hanno usato per lui, se tutto è andato come penso avranno creato delle prove schiaccianti sulla vostra colpevolezza-. Thea aggiunse –Sono subdoli-. Bumblebee intervenne –Ora…sappiamo…come hanno…corrotto…Richard e…Isabelle…ma ora…dobbiamo…scoprire…come…influenzerà…la…Profezia-. Aidan passandosi la mano destra sugli occhi disse frustrato –Hanno ostacolato la nascita del Nuovo Ordine dei Demonhunter prima che nasca portandosi dalla loro parte due membri, astuti quanto bastardi-. Io decisa dissi –Ci avranno tolto due membri ma non hanno ostacolato niente, il Nuovo Ordine dei Demonhunter sarà creato e porteremo a termine la Profezia ad ogni costo-. Il Maggiore mi guardò e disse –Parole nobili e ti fanno onore Keira ma senza il dodicesimo Demonhunter non porterete mai a termine la Profezia-. Abbassai gli occhi ma Macey me li rifece rialzare –Se vi dicessi che nulla è perduto?-. Jazz disse –Che sei un genio Macey-. Dopo aver ridacchiato chiesi –Come mai dici he nulla è perduto?-. Lei mi guardò e rispose –La Profezia a…come posso dire…trovato una scappatoia, un modo per far si che si compia quindi ha creato un piano B-. Optimus curioso chiese – E che piano sarebbe?-. Macey lo guardò e rispose –Ha creato il dodicesimo Demonhunter-. Ratchet quasi su di giri chiese –Cosa?-. Macey imperterrita continuò –Se la sorella di Keira fosse caduta come è successo ha creato un'altra Demonhunter che possa prendere il suo posto nel Nuovo Ordine dei Demonhunter, quindi l’unica cosa che ci rimane da fare è raggiungerla prima dei vostri cattivoni del cuore-. Matt chiese –E’ una femmina?-. -Si-. -E sai come si chiama?-. -No, come faccio a saperlo?-. Matt la guardò attentamente e disse –Ma se hai appena detto che dobbiamo raggiungerla!-. -L’ho detto si ma sta a voi scoprire dove, come hanno trovato voi troveranno anche lei-. Hally la guardò quasi con disgusto e disse –Non è che sei molto d’aiuto cocca-. Alzai gli occhi al cielo e dissi –Hailey non ricominciare ti prego-. Lei alzò le mani in modo innocente e disse –Okey, cercavo solo di aiutare-. -Si, lo volevi ma nel modo sbagliato-. Will intervenne –Macey come fai a sapere che la Profezia ha creato il dodicesimo membro di questa squadra?-. -Nel diario della mia antenata, lei era l’archivista della squadra e fu Selene che le diede l’incarico, ovviamente come vi ho detto non scrisse tutto su i suoi diari ma su questo argomento ne accennò-. Daisy chiese –Ma se a quel tempo tutti i Demonhunter erano dalla stessa parte contro i Demoni come mai scrisse di questa cosa?-. Io risposi –Può essere che volevano raccogliere tutto quello che gli riguardava per essere pronti nel caso succedesse questo-. Thea disse –Un ottima teoria, se fossi stata lei l’avrei fatto anche io perché si sa che è meglio prevenire che curare-. Aidan con uno stato d’animo felice che aveva pena ritrovato disse –Bene non ci rimane che scoprire chi è il dodicesimo membro-. Optimus annuì e guardando il medico disse –Ratchet mettiti subito al lavoro, prima scopriamo chi è lei e dove trovarla e prima possiamo impedire che la corrompano, sento che si sta avvicinando la battaglia che segnerà la nostra vittoria o la loro-. Mentre parlavano guardai Charles che guardava delle foto della casa di Richard e quando passò una con ritratto una faccia a me familiare gridai –CHARLIE TORNA INDIETRO!-. A quelle parole lo vidi sobbalzare e guardarmi allarmato –Diamone Keira! Mi hai fatto prendere un colpo-. Rossa in viso dissi –Mi dispiace-. -Figurati-. Ad un certo punto la voce possente e dolce di Optimus mi riportò alla realtà –Keira che succede?-. Lo guardai e dissi –Ho visto una cosa-. -E cosa?-. -Un uomo-. Chalie alzando le sopracciglia confuso rimise la foto e poi la indicai –Ecco è lui! Charlie puoi ingrandirla?-. -Certo!- e quando mise a fuoco la faccia dell’uomo sgranai gli occhi e con sicuramente la faccia bianca come un lenzuolo mormorai –Non può essere-. Will posando le mani sulle mie spalle chiese allarmato –Cosa non è possibile Keira?-. Io sotto shock mormorai –Quell’uomo-. Will intensificò la stretta e chiese –Chi è tesoro?-. Lo guardai e risposi –Abbadon-. A quel punto tutti gridarono –COSA?-. Io continuando a tenere gli occhi puntati sull’immagine dissi –E’ Abbadon…non potrei mai dimenticare la sua faccia-. Bumblebee chiese –L’hai già…conosciuto…Keira?-. -No-. Ironhide chiese –Allora come fai a sapere che è lui?-. -L’ho visto nelle visioni di Selene-. Clint alzò le mani e disse –Alt Keira, dici di averlo visto nei ricordi della tua antenata?-. Io annuì e lui continuò –Come può essere possibile che sia sopravvissuto tutti questi anni? E poi è umano-. Io dissi –Non so dirti come può essere sopravvissuto Clinton, fatto sta che è lui e non mi dimenticherò mai quella faccia-. Mike chiese –Sai perché è umano?-. -Perché ne è in grado e per accertarsi lui stesso della distruzione della razza umana-. Arienne chiese –Come hai fatto a riconoscerlo?-. -Ve l’ho detto, l’ho visto nei ricordi di Selene-. Optimus chiese –Quell’umano l’ha detto proprio a lei?-. Scossi la testa e dissi –Mentre combatteva contro un Liker, glielo ha detto lui ma l’ho riconosciuto perché gli Antichi Demonhunter e lui si sono incontrati molte volte senza sapere chi fosse-. Jazz curioso chiese –E chi era?-. -Un Generale Inglese chiamato Sean Preston, diciamo che era molto alleato dei Demoni ed era una persona crudele come poche…-mi passai una mano tra i capelli nervosamente e continuai –Selene e i Demonhunter gli hanno teso una trappola alla riunione che Preston aveva indetto-. Dan chiese –Ed è andata a buon fine?-. -Non lo so Daniel, mi sono svegliata prima che mettessero in atto la trappola-. Aidan incrociò le braccia al petto e disse –Almeno ora sappiamo che faccia ha quel viscido di Abbadon-. Lo guardai e chiesi –Mi credi?-. Lui mi sorrise e rispose –Certo Keira-. Optimus aggiunse –Lo faremo sempre-. Daisy disse – Allora ricapitoliamo quello che è successo oggi: noi abbiamo fatto i cretini, Isabelle è passata dalla parte dei Decepticon di sua spontanea volontà, Macey e Thomas avevano degli antenati che aiutavano gli Antichi Demonhunter, abbiamo scoperto una cura per l’Oscuria chiamata Miele Angelico, che c’era un tredicesimo membro di questa strampalata banda ma è caduto ed era un ragazzo poco di buono, un dodicesimo membro femmina a rimpiazzato Isabelle ed infine adesso abbiamo scoperto che Abbadon ha preso una forma umana per accertarsi che l’umanità cada, mi sono dimenticata qualcosa?-. Hailey la guardò in modo strano e disse –No hai spiegato molto egregiamente la nostra situazione di merda Daisy grazie, quello che non capisco è a cosa serva tutta quella stramaledetta lista che hai elencato-. Daisy la guardò con occhi di fuoco e rispose –Per far comprendere che le cose per noi si stanno mettendo male e che non sta andando a nostro favore ora che Isabelle ci ha pugnalato alle spalle Hailey, a quest’ora dovevamo già essere al completo ma invece dobbiamo trovare l’ultima per non parlare di Abbadon-. Hailey stava per replicare molto furiosamente ma dissi –Ora basta! Se ci mettiamo a litigare tra noi possiamo già dare carta bianca ad Abbadon e hai suoi stramaledetti Demoni, dobbiamo essere uniti quando arriverà il momento di affrontarli quindi appianiamo le divergenze e comportiamoci come una squadra ci siamo capiti?-. Loro annuirono e Ironhide commentò sogghignando –Sei identica a Prime quando si incavola-. Io scoppiami a ridere imitata dagli altri e Optimus guardandolo disse con un sorrisino stampato in faccia –Se vuoi vedermi incavolato basta chiedere-. Lui alzò le mani in segno di resa e disse –Non ci tengo- e scoppiammo di nuovo a ridere. Ad un certo punto Charles esclamò –Ti ho trovato!-. Riportando l’attenzione su di lui chiesi –Chi hai trovato Charlie?-. Lui sogghignando rispose –Abbadon…la sua copertura umana almeno-. A quelle parole tutti lo guardarono molto attentamente e chiesi –Come cavolo hai fatto a trovarlo?-. -Semplice: il riconoscimento facciale-. -Il riconoscimento facciale? Come…-. Clint guardandomi rispose interrompendomi –E’ il computer di papà ed è dotato del riconoscimento facciale-. Alzai le sopracciglia sorpresa e dissi –Ora si spiega- guardai Charlie e continuai –Dicci tutto-. -Si fa chiamare Jeffery Brolin ed è un avvocato molto richiesto ma principalmente, sentite qua, è il legale della famiglia Jones-. Will incredulo chiese –Cosa?-. Clint disse –Chi meglio del legale ufficiale della famiglia poteva avvicinare il ragazzo-. Mike annuì e continuò –L’avrà corrotto lui stesso per aggiudicarsi la sua lealtà con l’Oscuria, adesso si spiega il suo cambiamento da ragazzo per bene a un bullo di prima categoria-. Li guardai e dissi –Non so cosa sia successo durante la Guerra d’Indipendenza Americana ma so che è successo qualcosa che l’ha reso più accorto-. Aidan guardandomi disse –Dobbiamo assolutamente capirlo-. -Quando lo scoprirò sarete i primi a saperlo-. Optimus annuì e guardando il minore degli O’Brian chiese –Charles sai dirci altro?-. Lui annuì e continuò –Questo lo troverete di certo interessante, oltre ad essere un avvocato è un rinomato studioso dei Demoni e della lingua demoniaca, abita a Chicago dove c’è la sede del suo studio legale ma lo studio ha una sede proprio a Sacramento quindi si sarà fatto trasferire li ma sentite questa, ha comprato una fabbrica ormai in disuso e non si sa cosa li serva-. Io guardando attentamente tutti dissi –Scommetto tutto quello che possiedo che la base dei Demoni e dei Decepticon è li-. Matt guardandomi disse –Non serve hai ragione, chi comprerebbe una fabbrica intera e non si sa per cosa la usa?-. Daisy rispose in modo spiritoso –Ha uno stupido omicida della razza umana?-. Hally mormorò –Ci hai azzeccato sorella-. Io sorridendo chiesi –Questo “Jeffery Brolin” è sposato o a figli che ha potuto contaminare con il suo sangue sporco?-. -No, fortunatamente è single ma poi non so se abbia avuto…rapporti-. Ary disse –Non ci interessa cosa fa-. Io risi e dissi –Concordo-. Jazz chiese –C’è altro che dovremmo sapere di lui Charlie?-. -Bè diciamo che la polizia lo tiene d’occhio da anni ormai-. Bee chiese –Perché?-. -E’ sospettato di molti reati che gli sono stati mossi in tribunale ma ogni volta è riuscito a cavarsela-. Curiosa chiesi –Che reati?-. -Contrabbando, aggressione aggravata, spaccio di stupefacenti e come cigliegina sulla torta omicidio-. Will disse dopo un po’ di silenzio –Un altro bel personaggio non trovate? Ci circondiamo sempre di gente simpatica-. Optimus guardandolo disse –Concordo ma è un tipo pericoloso ma ora sappiamo il motivo, Abbadon a quanto pare sta mettendo…come si dice…-. Lo guardai sorridendo e domandai –Zizzania?-. Lui mi guardò divertito e poi continuò –Sta mettendo zizzania nel vostro mondo per creare il caos ma il suo obbiettivo è impedire la Profezia e per farlo vorrà uccidervi così che non si compia-. Thea disse –Ma avevate detto che non lo avrebbe fatto, che ci avrebbe cancellato la memoria per portrci dalla sua parte-. Aidan –Era cosi Thea ma il vostro rifiuto a seguirlo lo avrà spinto a cambiare piano e adesso non li rimane che uccidervi-. Optimus aggiunse –Ma non succederà ragazzi capito? Vi proteggeremo noi e voi vi fidate giusto?-. Noi annuimmo e lui continuò –Abbiamo risolto anche questa-. Io guardandolo dissi –Comunque dobbiamo andarcene subito, i Demoni e i Decepticon non tarderanno ad arrivare perché ci avranno sicuramente localizzati-. Optimus annuì e disse –Stavo per proporlo anche io-. Charlie alzò le mani e disse –Prima che continuaiamo su questo discorso vorrei chiedere una cosa Optimus-. Lui guardandolo disse –Chiedi-. -Come troveremo l’All Spark dopo avre recuperato la Demonhunter mancante? Perché vorrei ricordarvi che i fantomatici occhiali non ce li abbiamo-. Ratchet esasperato disse –Un altro problema da risolvere-. Macey con fare divertito che trovavo fuori luogo disse –Mi diapiace essere sempre quella che risolve i vostri problemi ma questo posso risolverlo io-. Portammo la nostra completa attenzione su di lei e poi sorridendo dissi sarcasticamente –Allora prego, illustra-. Lei mi sorrise e disse –Gli occhiali contenenti le coordinate dell’All Spark ce li ho io-. Incredulo Optimus chiese –Come fai ad esserne in possesso? Sappiamo che gli occhiali appartenevano a un antenato dei ragazzi-. -Ed è vero Optimus e principalemnte gli occhiali appartenevano all’antenato di Charlie: Jonathan O’Brian-. Tutti noi guardammo Charlie che sentendosi osservato disse –Non guardatemi così, fino a una settimana fa pensavo di essere un bambino normale quindi come potevo sapere che il mio antenato possedesse le coordiante?-. Mike mettendogli una mano sulla spalla destra in modo comprensivo disse –Guarda che non ti abbaimo giudicato fratellino, guardarti è stato un gesto istintivo-. Lui guardandolo sospirò e disse –Scusa fratello, la tensione e lo stress per questa situazione mi fanno agitare-. -Non hai nulla da perdonare Charles sta tranquillo-. Guardando Macey chiese –Come mai ce li hai tu?-. -Jonathan a quanto pare dopo l’incidente divenne pazzo, continuava a scrivere strani simboli e a blaterare di strani esseri metallici da lui trovati nel ghiaccio durante una spedizione, ovviamente la comunità lo reputò pazzo ma gli altri Demonhunter no e nulla servì a raccontare l’accaduto, lo internarono in un manicomio dove non ne uscì per il resto della sua vita ma prima di perdere completamente la lucidità affidò gli occhiali al fratello Christopher che a sua volta li affidò a Kim essendo che lui era un bersaglio per i Demoni e da allora la mia famiglia divenne la guardiana degli occhiali contenenti le coordinate per l’All Spark-. Charlie mormorò –Andiamo bene-. Ary lo guardò e disse –Charlie so a cosa pensi e non finirai come lui hai capito?-. -E tu che ne sai Arienne?-. -Lui è diventato così per colpa di Megatron, non è nel gene nella famiglia O’Brian-. -Perché ne sei certa?-. -Mia madre era un infermiera-. -Oh non lo sapevo, mi dispiace-. -Non potevi saperlo-. Sorrisi e poi guardando la nuova arrivata chiesi –Hai detto che ce li hai tu, quindi li hai con te?-. Lei annuì per poi frugare nella sua borsa e tirare fuori un astuccetto di pelle nera e quando l’aprì vidi gli occhiali antichi scheggiati sicuramente per il colpo ricevuto da Megatron e sentì Ratchet dire tutto eccitato –Eccoli! Finalmente dopo tanto tempo potremmo ricostruire Cybertron-. Ironhide lo guardò e disse –Non per smorsare il tuo entusiasmo Ratchet ma dobbiamo trovarlo prima di esultare-. Jazz fece un verso simile a uno sbuffo e chiese –Non riescì proprio a lasciarti andare meno un pochino armaiolo? Credo che dovresti provare un minimo di felicità per aver trovato finalmente l’unico oggetto in grado di ridare la vita al nostro pianeta-. L’esperto di armi lo guardò torvo e disse –Lo sono sbruffone, solo che prima di esultare come bambini dobbiamo trovarlo e non mi pare che l’abbiamo trovato genio-. Bee con un gesto della mano disse –Bene…prima i…Demonhunter e…adesso noi…che grande…squadra...siamo-. Optimus incrociò le braccia al petto e poi disse in modo severo –Bumblebee a ragione e come ha detto Keira prima se iniziamo a litigare tra noi possiamo consegnare la Terra hai Decepticon e hai Demoni, volete questo?-. Lono negarono abbassando gli occhie lui continuò –Non tollero questa insurbodinazione da parte dei miei uomini, ci siamo capiti?-. Loro si misero sugli attenti e quando l’atmosfera tornò normale Adrian disse –Ora che abbiamo gli occhiali non ci resta che scoprire dove si trova l’All Spark-. Io annuì e dissi –Ma lontano da qui, i Demoni e i Decepticon ci saranno addosso da un momento all’altro-. Will aggiunse –Se non sono già qui è perché devono riorganizzare le loro fila ma quando succederà qui brullicherà di Demoni e non voglio essere qui-. Hally chiese –Paura di affrontare qualche Demone fratello?-. -Non ho paura sorella ma ho la lungimiranza di capire che non siamo in grado ancora di affrontarli essendo che ci manca un membro e dovresti tenerti pronta per la battaglia finale-. Michael aggiunse –Ha ragione Will- guardò il leader degli Autobot e chiese –Dove andremo Optimus?-. -Lontano da Carson City come prima cosa-. Aidan aggiunse –Potremmo fermarci a Los Angeles, ci sono molti posti appena fuori città dove accamparci e scorprire dove si trova l’All Spark-. Prima che Optimus potesse parlare Clint chiese –Accamparci? Vieni con…-. Aidan lo interruppe –Con voi? Certo che si, non lascio solo mio figlio e i miei nipoti e poi ormai ci sono in mezzo anche io-. -Ma papà sarai sempre in pericolo se vieni con noi-. -Perché non lo sono già Clinton? I Demoni e i Decepticon non mi lascieranno di certo in vita dopo che so tutto questo-. Per convincere il mio amico dissi –Clint starà più al sicuro con noi credimi, gli faranno la stessa cosa che hanno fatto hai miei genitori e so cosa vuol dire perdere un genitore, non voglio che lo provi anche tu-. Clint annuì e poi Optimus disse –Bene, ora prendete le vostre cose che partiamo subito- noi annuimmo e senza perderci in chiacchere ci fiondammo tutti dentro la casa per prendere le nostre cose. Dopo dieci minuti tornammo con le borse contenenti le nostre cose e nella mia avevo aggiunto i vestiti che avevo scelto come divisa da Demonhunter e le mie due pistole imitata dagli altri che sapendo di non poter tornare qui hanno seguito il mio esempio, le nostre vite ora erano in continuò movimento per scappare dai Demoni e dai Decepticon e non so per quanto andrà avanti…speravo solo di non passare la mia intera esistenza a spostarmi da un posto all’altro senza mettere radici, senza appartenere a niente e l’unica cosa che sicuramente avrò sempre è William e i Demonhunter. Entrati li trovammo tuti ad attenderci e notai che anche Aidan, Macey e Thomas avevano delle borse da viaggio, avvicinatomi dissi –Siamo pronti Optimus-. -Bene- poi si voltò verso il medico e disse –Ratchet finchè Macey resterà con noi ti occuperai della sua protezione-. -D’accordo-. -Jazz tu invece ti occuperai di Thomas-. -Non c’è problema capo-. -Aidan mi dispiacerebbe separarti da tuo figlio quindi Ironhide avrai la sua momentanea protezione-. -Come desideri-. Ci guardò e chiese –Avete tutto ragazzi? Perché non torneremo più qui-. Io a nome di tutti risposi –Abbiamo tutto in borsa Optimus, pronti per un altro lungo viaggio-. -Mi dispiace che dobbiate subire tutti questo, vivere una vita normale per poi essere sempre minacciati con il peso di salvare il vostro pianeta deve essere difficile per voi-. Gli sorrisi e dissi –Non preoccuparti Optimus non è colpa di nessuno e poi non potrei chiedere compagni migliori per la mia nuova vita-. -Sono contento che la pensi così-. Aidan sorridendomi disse –I Demonhunter non potrebbero avere leader migliore di lei-. -Concordo-. Will chiese –Arrivati a Los Angeles come faremo a trovare la dodicesima Demonhunter?-. Prime lo guardò e rispose –Come abbiamo trovato voi troveremo anche lei-. Aidan guardandolo disse –Si ma sapevate chi di chi erano discendenti, ora che la Profezia ha preso una strada diversa sarà più difficile trovarla-. -Lo so ma dobbiamo farlo prima che i Demoni arrivino a lei-. Io intervenni –Credo che potremmo ragionare meglio dopo aver riposato quindi consiglio di raggiungere Los Angeles e una volta li mettere in piedi un piano per trovare la ragazza che ne dite?-. Optimus e Aidan annuirono e quest’ultimo rispose –Che hai ragione-. Ad un certo punto vidi una specie di monitor di fianco alla porta che mostrava l’inizio della strada che portava alla casa con dei suv neri risalire la stradina a gran fretta e riconoscendo le vetture grazie hai film d’azione dissi allarmata –Non vorrei interrompere ma credo che dovremmo sloggiare e alla svelta-. Will chiese –Perché?-. Indicai il monitor e risposi –Per quelli, sono suv governativi-. Aidan guardando il monitor esclamò –Cazzo!-. Clint chiese –Che ci fanno qui?-. Io risposi allarmata –E che ne so, non penso che siano venuti per giocare a carte-. Lui mi guardò e disse –Stai dicendo che…-. -Sono qui per noi-. Matt chiese –Come fai ad esserne sicura?-. -Il governo non manda qualcuno per niente quindi è logico che vengono per un motivo ben preciso e quel motivo siamo sicuramente noi-. Thea chiese –Ma non potrebbero essere qui per il Maggiore Rogers? Infondo è un ufficiale dell’esercito americano-. -Io dubito che siano qui per lui, almeno non come obbiettivo primario-. Dan chiese –Ma che ti fa credere che siano qui per noi?-. Lo guarai e risposi –Ragiona Daniel, possediamo dei poteri che ci conferiscono abilità ben specifiche e non credi che potrebbero usarci per il loro tornaconto?-. -Si ma parliamo dell’esercito americano e noi siamo americani…-. -Americani con dei poteri Dan e sinceramente non mi fido del governo in questo momento, ci ostacolerebbero e di certo non crederanno all’esistenza dei Demoni, dei Decepticon e dei Demonhunter perché per loro siamo ragazzi che vanno al liceo e minorenni per giunta, devo aggiungere altro?-. Dan stava per rispondere quando Macey disse –Keira ha ragione, in questo momento non possiamo fidarci del governo e poi ci porterebbero via del tempo prezioso, tempo che non abbiamo perché vi ricordo che dobbiamo trovare l’ultima Demonhunter-. Thomas aggiunse –E poi i Demoni e i Decepticon stanno arrivando-. Mike guardandolo disse –E’ per questo che non possiamo andarcene-. Lo guardai come se avesse dato della stronza a sua madre e chiesi –Cosa?-. Mike mi guardò e disse –Non possiamo lasciarli alla mercè dei Demoni e dei Decepticon, moriranno-. -Credi che non lo sappia Michael? Ma se restiamo qui saremo noi a perire e loro avranno vinto distruggendo il genere umano ed è questo che vuoi?-. Abbassò gli occhi e rispose –No-. -Allora andiamocene e mi dispiace di essere così dura ma non abbiamo alternative e faccio quello che posso per guidare i Demonhunter anche se devo prendere decisioni difficili-. Aidan con tono sconfitto disse –Ormai è tardi per andarsene, stanno per arrivare ormai-. Jazz chiese –Non c’è un'altra via di fuga?-. -No, almeno una che non possano vedervi-. Hailey chiese –Che facciamo?-. Suo zio passandosi una mano tra i capelli rispose –Non lo so Hailey-. Alzai gli occhi decisa e dissi –Optimus voi nascondetevi nel bosco, noi resteremo qui-. Optimus guardandomi disse –Cosa? Non se ne parla-. -Invece si, non possono vedervi se no per voi sarà la fine-. -Ma…-. -Noi siamo umani e minorenni e in qualche modo escogiteremo un piano per farli andare via-. -E come?-. Aidan rispose –A questo ci penso io ma ora andate, ci vediamo dopo-. Optimus ci guardò tutti e soffermandosi su di me disse –D’accordo…vorrei che ci fosse un altro modo-. Io risoluta dissi –Ma non c’è quindi andate-. -State attenti…- guardò i suoi amici e continuò –Autobot nascondiamoci!-. Loro annuirono e uscirono di corsa ma Bee mi guardò e disse –Stai…attenta…Keira-. -Lo faro ma ora va Bee- e lui se ne andò. Mike posandosi con la schiena nella parete del capanno disse –Chi avrebbe mai pensato di essere braccati dal governo degli Stati Uniti d’America-. Charlie guardandolo disse –Solo nei film fratello-. Matt abbracciando Thea disse –Già e ora siamo noi i protagonisti-. Will mi abbracciò e io mi cullai tra la sua stretta aspettando il momento fatale che gli agenti scendessero da quei maledetti suv neri e poi il ragazzo che amo disse –Siamo bloccati qui e stanno arrivando i Demoni e i Decepticon per ucciderci ma di una cosa sono felice-. Curiosa chiesi –E cosa?-. -Averti conosciuta Keira Barnes-. Gli sorrisi e dissi –Lo è stato anche per me William Rogers ma sono sicura che ce la faremo-. Mi sorrise a sua volta e disse –Ti amo Key-. -Ti amo anche io Will- ci demmo un bacio e gli altri ci imitarono baciando i propri compagni. Non sapevamo cosa ci aspettava da adesso in poi perché era una strada buoia dove non vedevi davanti a te e la luce era così fioca da quasi scomparire del tutto, sembrava che anche noi stavamo a poco a poco scomparendo rendendo il nostro passaggio sulla terra un ricordo lontano destinato a scoparire per sempre…quant’è strana la vita a volte e ancora sto cercando di capire cosa ha riservato la vita per noi. La mia a riservato solo dolore e sofferenza ma anche l’amore e di questo ne sono grata perché non so come sarei andata avanti se non provassi amore per William Rogers. Ero partita con l’obbiettivo di ritrovare mia sorella ma tutto è cambiato: i miei ideali, i miei sentimenti e le mie decisioni ma soprattutto io sono cambiata, da quando è iniziata quest’avventura con gli Autobot mi sento diversa e più matura ed è una bella sensazione, sensazione che non ho mai provato in vita mia. Ora che pareva andare tutto bene la situazione sta precipitando e non c’è modo di fermare l’imminente caduta. Oggi la nascita dei Demonhunter è minacciata ma come la fenice rinasceremo tra le ceneri. Ceneri di un mondo che i Demoni e i Decepticon ci vogliono seppellire. Io dico che non ci riusciranno ne adesso ne mai.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 - Settore 7. ***


Aspettare l’inevitabile è come attendere la morte che prima o poi bussa alla tua porta, ti può portare via tutto in un istante e quando meno te lo aspetti…io ho potuto confermare questa teoria sulla mia pelle, quando le cose stavano andando bene ecco che arriva qualcosa a rovinare tutto, come un uragano e spazza via tutto senza rimorso. Eravamo pronti a lasciare questo posto prima che i Demoni arrivassero a ucciderci ma come ho detto c’è sempre un imprevisto che rovina i nostri piani e fin’ora ce ne sono stati così tanti che non riesco a contare, tutto in questa situazione in cui io e i miei compagni ci troviamo sembra sempre andare storto qualcosa e sembra un segno del destino o che semplicemente ce l’abbia su con noi per qualcosa…tutto questo mi da il mal di testa. Ero ancora abbracciata a Will quando sentimmo che le macchine governative fermarsi fuori e il Maggiore Rogers disse –Ragazzi lasciate parlare me va bene?-. Clint annuì e chiese –Ma cosa facciamo con le armi? Non è normale avere un capannone pieno di armi e undici ragazzi monorenni-. Dan aggiunse –E’ molto sospetto-. Aidan sospirò e disse –Ormai non abbiamo molta scelta ragazzi-. Sospirai a mia volta e dissi –Il Maggiore a ragione, o la va o la spacca-. Will accarezzandomi il braccio destro disse –Qualunque cosa accada ragazzi ora siamo una famiglia e nessuno di noi abbandonerà l’altro-. Matt chiese –Ma se ci separano? Perché quando ci prenderanno lo faranno-. Will lo guardò e rispose –Staremo insieme anche in quel caso-. Noi annuimmo e poi Aidan con fare preoccupato disse –Ragazzi qualsiasi cosa accada non dite niente cosa siete siamo chiari? Se lo scoprissero per voi sarebbe la fine, vi studieranno e non potrete più uscire…non voglio questo per voi-. Clint abbracciò il padre e disse –Non lo faremo padre-. Lui lo guardò e disse –Ho già perso tua madre, non voglio perdere anche te Clinton-. -Non succederà, hai la mia parola-. -Cosa ti ho detto sulle promesse che non puoi mantenere?-. -Che non devo farle ma cosa vuoi padre? Se vuoi ti dico che mi prenderanno e che mi faranno esperimenti?-. Aidan ridacchiò e disse –Scuisami hai ragione-. Clint sospirò e disse –No scusami tu papà…sono solo agitato-. Io guardandolo afflitta dissi –Come tutti e ora il nostro futuro è ignoto, mi rassicura solo aver messo in salvo Optimus e gli altri…non devono sapere della loro esistenza-. Will soghignando disse –Avrei voluto vedere le loro facce però, sapere che non siamo soli nella galassia-. Charlie ridendo disse –Le avrei postate su Istagram-. Hailey guardandolo disse –Stiamo per essere presi dal governo americano e messi in gattabuia o peggio trasformati in cavie da laboratorio e tu pensi alle foto che vorresti postare su Istagram?-. Ridemmo e divertita disse –Charlie sei incorreggibile-. Lui si grattò la nuca sorridendo ma l’atmosfera di divertimento che si era creata venne spezzata da Arienne che disse –Quando ci porteranno via arresteranno sicuramente i nostri genitori-. Mike chiese –Come mai dovrebbero farlo?-. Ary lo guardò e rispose –Perché siamo i loro figli-. Matt disse –Scusa Arienne ma non riesco a capire il tuo ragionamento-. Lei sospirò e disse –Siamo Demonhunter Matthew, Cacciatori di Demoni e abbiamo dei poteri, non credi che li arresteranno per averci nascosti?-. Daisy disse –Ma loro non ne sono a conoscenza…giusto?-. Ary la gaurdò e rispose –E cosa vuoi che ne sa il governo Daisy? Per loro sono complici e saranno arrestati per favoreggiamento-. Dan con le braccia raccolte al petto disse –Non sembri troppo melodrammatica Ary? Insomma magari non sono qui per arrestarci e se anche fosse così sembriamo adolescenti scappati di casa-. La mia migliore amica sospirò e disse –Non voglio fare la melodrammatica Daniel, sto solo valutando le possibilità-. Clint disse –Ha ragione, dobbiamo avere un piano nel caso ci arrestano-. Aidan guardando il figlio disse –Non possiamo perdere tempo prezioso-. Macey chiese –Che vorreste fare scusa, usare i vostri poteri verso gli umani?-. Willa che era al mio fianco la guardò e disse –Se non c’è altra scelta si Macey, più tempo perdiamo più i Decepticon e i Demoni troveranno la ragazza e troveranno l’All Spark-. -Non potete farlo William, abbiamo gli occhiali quindi le coordinate le abbiamo noi quindi finchè stiamo con il governo più siete al sicuro-. Io chiesi –E la ragazza chi la protegge?-. -Per lei troveremo un modo-. Sospirai e dissi –Non siamo al sicuro da nessuna parte Macey, specialmente con il governo-. -E perché mai?-. -L’attacco avvenuto in Qatar è stata opera dei Decepticon ed era una base militare, non si fanno scrupoli ad attaccare e uccidere uomini innocenti quindi per la loro sicurezza è meglio se ce la caviamo da soli e specialmente con gli Autobot-. -Ma…-. Esasperata dissi –Macey se le nostre decisioni non ti stanno bene sei libera di farti arrestare perché noi non cambieremo idea-. Lei sospirò e disse –Non sono d’accordo ma ti seguirò-. Matt guardandomi chiese –Cosa facciamo Keira?-. Non mi ero ancora abituata all’ idea che si rivolgessero a me per ricevere ordini ma ci farò l’abitudine quindi dissi –Fuggire adesso è altamente impossibile quindi quando ci caricheranno in macchina useremo i nostri poteri per scappare ma senza far del male agli agenti-. Loro annuirono così continuai –Cercate di stare vicino con i propri compagni quindi: Daisy diventa invisibile e cerca di prendere le chiavi dell’auto mentre Daniel metterà fuori gioco gli agenti; Matt trova il modo di appropriarti dell’auto mentre Thea cerca di vedere quale strateggia è la più attuabile; Hailey tu usa l’abilità del corpo a corpo e cerca di non appiccare un fuoco in auto mentre Michael userà il vento per distrare gli agenti; Arienne tu se possibile cerca di usare l’acqua a tuo vantaggio mentre Clint usa la telecinesi per prendere il controllo dell’auto; Charlie tu cerca di stare insieme a Mike e aiutalo a distrare gli agenti; io cercherò di mettere fuori uso l’auto con i fulmini mentre William mette fuori gioco gli agenti; il primo che riesce ad uscire si occuperà di salvare il Maggiore Aidan, Macey e Tom, vi è chiaro il piano?-. Will rispose –Chiarissimo, anzi nessuno saprebbe spiegare meglio di te-. Lo guardai divertita e dissi –Lo sai che sei un gran adulatore e anche un leccaculo?-. -Lo so tesoro e ne vado fiero- e in quel momento pensai che abbimo fatto bene ad attuare il piano perché sentimmo bussare in modo brusco e ripetente al portone del capannone che ci fece sussultare perché sapevamo cosa sarebbe capitato da li a poco. Dopo aver deglutito per l’agitazione mormorai ad Aidan –Sono qui-. Ad un certo punto da fuori sentimmo una voce dire –Sappiamo che siete li quindi vi conviene aprire-. Sospirammo e Aidan dopo un tantennamento andò ad aprire facendo entrare degli uomini capitanati da un uomo un po’ scuro di pelle sui 45 anni vestito in giacca e cravatta con capelli riccoluti neri e occhi castano scuro che guardandosi in torno disse con un sorrisetto odioso –Devo dire che è da maleducati lasciare fuori dei funzionari del governo ma vedendo cosa tenete qui capisco il perché?-. Aidan disse semplicemente –Ho l’importo d’armi-. -Non ne dubito signor…-. -Maggiore dell’ Esercito degli Stati Uniti d’America Aidan Rogers-. Restò in silenzio per pochisecondi e poi disse –Abbiamo un ufficiale è!-. -Si-. L’uomo guardandoci chiese –E loro sono i vostri figli?-. -Uno di loro si, gli altri sono solo i suoi amici di scuola-. -E sono venuti tutti insieme? Avete organizzato una festa?-. -Si…ora voglio sapere chi è-. -Che maleducato, io sono l’agente Seymour Sommons del Settore 7-. -Mai sentito-. -E mai lo sentirà, ora con il vostro permesso io e i miei uomini vorremmo dare un occhiata intorno alla vostra abitazione Maggiore Rogers-. -Avete un mandato?-. -Siamo agenti governativi e questo ci da l’autorizzazione a perquisire le abitazioni senza mandato-. -No invece, tutte le forze dell’ordine devono rispettare la legge e questo include anche voi, quindi tornate con un mandato e vi farò perquisire la mia abitazione-. Lui mettendo le braccia dietro la schiena disse –Forse voi non avete capito che lavoriamo direttamente per il Presidente, siamo alle sue dipendenze quindi ci da l’autorizzazione a fare ciò che vogliamo-. Non avendo scelta annuì e Simmons soddisfatto diede ordine hai suoi uomini di perquisire la casa e poi disse –Ora che questa cosa è risolta parliamo un po’ di come ha mentito spudoratamente a un funzionario governativo-. Aidan sudando freddo ma rimanendo impassibile disse –Io non so di che parla-. -Vogliamo essere onesti per favore?-. -Ho detto la verità-. -Non è vero…senta con tutte le armi qui potrei sbattere in prigione per sempre voi, i ragazzi, il vostro cane e tutta questa situazione che ci a portati qui, quindi vi conviene collaborare e rispondere seriamente alle mie domande ma se preferisce posso arrestare vostro figlio…la scelta è solo sua-. -Questo è un ricatto-. -Non mi ha lasciato molta scelta Maggiore-. Guardandoci uno a uno sospirò e poi disse –Cosa vuole sapere?-. -Sono contento che abbia deciso di collaborare-. -Per le vostre minacce agente Simmons perché francamente voi non mi piacete affatto-. -Non devo piacervi-. -Su questo siamo d’accordo almeno-. Fece un sorriso tirato e chiese – Come mai si trova qui Maggiore? Non dovrebbe essere in servizio alla sua base per dirigere operazioni militari?-. -Dovrei ma sono stato messo in congedo ancora per qualche mese-. -E per quale motivo?-. -Un operazione andata male in Iraq-. -Quanto male?-. -Se mi trovo qui dovrebbe già essersi risposto da solo-. -Quello l’ho capito, ma cos’è successo?-. -E’ rilevante?-. -Si-. Aidan sospirò e rispose –Dovevamo sgominare un’ingente gruppo di talebani fuori Baghdad che stavano assemblando una bomba che volevano sganciare su una nostra base militare in zona, così ordiani hai miei uomini di attaccare la base dei talebani e di mettere in sicurezza la bomba-. -Ed ebbero successo?-. -Non del tutto-. -Cosa accadde?-. -Disinnescarono la bomba e uccisero la maggior parte dei talebani ma riuscirono a chiamare i rinforzi e a mia insaputa avevano usato degli abitanti dei paesini come scudo e massacrarono i miei uomini-. -Sono morti tutti?-. -Non tutti ma pochi in confronto a quanti ne avevo mancato, per colpa di un mio errore bravi uomini non sono tornati a casa dalle mogli e dai loro figli…non mi perdonerò mai per quello che ho fatto, lo stato maggiore ovviamente mi diede la colpa essendo al comando quindi come vede sono in congedo da allora, mi meritavo la prigione ma essendo che siamo riusciti a disinnescare la bomba ritennero giusto il congedo-. Era una storia triste a mio parere però in un certo senso pensai alla mia situazione di leader dei Demonhunter, se per un mio errore Will e gli altri rimansessero uccisi non me lo perdonerei mai…sono un adolescente che dovrebbe pensare alla scuola e a tutto quello che ne concerne ma invece mi sono trovata immischiata in una guerra intergalattica e soprannaturale alla guida di un gruppo che a sempre difeso l’umanità…certe volte penso di non essere all’altezza delle aspettative dei miei compagni e di Optimus. Quando riportai l’attenzione sulla situazione sentì Simmons dire –Senta Maggiore se può confortarla non è il primo ufficiale che perde uomini sul campo-. -Ma non avrei mai voluto che toccasse a me perdere dei bravi uomini in battaglia, comilitoni e fratelli e per cosa?-. -Ha impedito che sghancciassero la bomba su una base militare piena di altrettanti uomini con famiglia, ha salvato altre vite-. -Si ma continuo a chiedermi perché loro sono morti e io sono vivo qui a godermi il congedo-. -Prima o poi troverà le risposte che cerca, ora passiamo alla prossima domanda-. -Spari-. -Come mai il vostro capannone è pieno di armi?-. -Sa i pericoli possono essere dietro l’angolo e un uomo deve essere preparato ma sopratutto adoro le armi-. L’agente ridacchiò e chiese -Che pericoli può mai avere un’ ufficiale in congedo?-. -Chissà, può succedere di tutto qui in america-. -Già non lo metto in dubbio, sparizioni e omicidi quindi è meglio essere armati fino all’osso-. Aidan lo guardò strano e disse –Ho la netta sensazione che mi sta prendendo per i fondelli agente Simmons-. Il diretto interessato lo guardò e disse –Vede giusto Maggiore-. -Per quale motivo?-. -Perché è lei che mi sta prendendo per i fondelli, crede che non so che mi sta mentendo sul perché di queste armi? E poi dei ragazzi…amici di scuola di suo figlio, poteva inventarsi di meglio-. -Non…-. -Non sta mentendo? Dove l’ho già sentita? Credo che sappia il motivo del perché mi trovo qui e vorrei parlare civilmente, non vorrei arrestarla-. Incrociò le braccia al petto e disse –Essendo che sostiene fermamente di sapere tutto prego illustri-. -Fra poco pregherà di non aver preso per i fondelli un agente governativo signor Rogers- fece un ghigno odioso oltre misura e continuò –I signorini qui presenti sono Cacciatori di Demoni meglio conosciuti come Demonhunter e lei è la loro leader: la Predestinata- e mi indicò. A quel punto rimasi spiazzata per questa frase, come cavolo sa chi sono? Fortunatamente Aidan disse –Non so di che parla agente Simmons, se sta male potrei chiamarle un dottore-. -Sto bene Maggiore e sono felice che pensi alla mia salute ma continua a mentire e a rimandare l’evidenza, siamo i buoni-. A quel punto decisi di intervenire –Perché mi da il senso che invece non lo sia?-. Simmons posò il suo sguardo su di me e sorridendo con fare soddisfatto disse –Lo sono anche se le circostanze suggeriscono il contrario signorina Barnes-. Sgranai gli occhi e mormorai –Come…-. -Come faccio a sapere che lei si chiama Keira Barnes? So tutto di lei…- fece un sorriso quasi consolatorio e continuò –E’ figlia dell’avvocato Trevor Barnes e dell’impiegata Katherine West e a una gemella di nome Isabelle Barnes, abita a San Francisco dove frequenta la Mission High School sulla 18th Street tra Dolores e Church, i suoi migliori amici sono Arienne Barton che è presente e David Keller il figlio del Segretario della Difesa, adora la musica classica e il combattimento corpo a corpo che a quanto so è una delle sue abilità oltre hai fulmini ed infine lei è la Predestinata, la leader dei Demonhunter…- posò gli occhi sui miei compagni e continuò –Conosco tutto di voi, se non ci credete posso elencarvi la vostra vita- loro ormai rassegnati come me negarono. Ero perplessa e sbigottita per questa…rivelazione inaspettata, il Governo da quanto sapeva di noi? Se da molto come mai non hanno fatto niente prima? Domande a cui voglio risposta quindi incrociando le braccia dissi –Okey sa chi siamo agente Simmons ma non sappiamo le vostre intenzioni, lei dice che è qui da amico ma non sta dando molti elementi per provarlo-. -Giusta osservazione ma non sto dando nemmeno la prova del contrario-. Feci un sorrisino e dissi –Giusta osservazione ma non mi fido di voi, specialmente del Governo-. -E perché mai non dovreste fidarvi? Siete cittadini americani e noi proteggiamo la nostra gente-. -Gente con poteri? Poteri che se volessimo potremmo usare contro di voi? Non credo proprio-. -E’ una ragazza di poca fede-. -Ho fede agente Simmons ma non per il Governo e poi sà, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio-. -Un detto che a quanto vedo apprezza molto-. Gli sorrisi e dissi –Sa chi siamo e anche cosa sappiamo fare quindi scelga bene le parole che dirà perché potrebbero essere le ultime-. -Mi sta minacciando signorina Barnes? Perché glielo sconsiglio caldamente-. Risi e dissi con fare dirvertito –Minacciare io? Non minaccio nessuno…disolito ammazzo subito il mio bersaglio o insulto quelli che non mi stanno simpatici agente Simmons e guardi un po’, lei è tra loro-. -Non sto simpatico a molti signorina Barnes-. -Perché ciò che non mi stupisce?-. Lui continuò imperterrito –Sinceramente me ne frego a chi sto simpatico-. -Bè allora andrà molto lontano agente Simmons- e a queste parole sentì i miei compagni ridacchiare e ridacchiai anche io. Simmons chiese serio –Gli faccio ridere?-. -Si come ci è arrivato? Vorremmo cenare stasera quindi se non gli è di troppo disturbo si tolga dai piedi, la porta è quella-. Pensavo di essermelo tolto dai piedi invece continuò –Io non me ne vado signorina Barnes, non ho avuto quello per cui sono venuto-. Esasperata chiesi –E cosa vuole da venire qui a rompere le scatole?-. Lui sorrise e rispose –Voglio delle risposte signorina Barnes e finchè non le avrò non me ne andrò quindi collabori ed entrambi saremo contenti okey? Non vorrà mica mettere in seria difficoltà la situazione dei vostri compagni e la vostra perché non voglio farlo ed è libera di credermi o meno-. Guardai i miei compagni e sospirando chiesi –Cosa vuole sapere?-. Lui con fare soddisfatto disse –Sono lieto che abbia deciso di collaborare-. Incrociando le braccia al petto seria dissi –Si tolga quel sorriso dalla faccia agente Simmons, ho detto che risponderò alle sue domande ma non ho detto che avrei collaborato perché se la cosa non mi piace la sbatto fuori a calci-. Will si intromise –Mi creda agente Simmons è l’offerta migliore che può farle e poi Keira è in grado di sbatterla fuori a calci e credimi lo farà di certo-. Simmons annuì e poi sospirando chiese –Allora signorina Barnes i suoi genitori sanno che è sgattaiolata via?-. A quelle parole abbassai gli occhi affranta ma poi decisa e seria risposi –Improbabile, sono morti-. -Morti?-. -Si, ha detto che sa tutto su di noi quindi saprà che sono morti-. -Non sono un veggente signorina Barnes, chi li ha uccisi?-. -I Demoni, sono venuti a cercare me e mia sorella a casa e quando si sono rifiutati di consegnarci li hanno ammazzati come cani e per di più hanno rapito mia sorella-. -Mi dispiace e sono sincero-. -Ora mai non posso fare più nulla-. -Sa dove tengono vostra sorella?-. Sospirai e dissi –No ma posso dirle che sta con i Demoni-. -Ha tradito?-. -Si e con lei c’era un altro ragazzo che è implicato nell’assassinio dei miei genitori-. -Sa il nome?-. -Richard Jones-. -Richard Jones? Ne è sicura?-. -Si me lo ha detto in faccia, a quanto ho letto è scomparso un anno fa-. -Come fa a saperlo?-. -Mi sono informata dopo che ha tentato di uccidermi-. -Più che comprensibile, ora si trova con vostra sorella?-. -Si quindi se è vostra intenzione trovarli li troverete insieme-. -Certo che vogliamo trovarli, non è minimamente preoccupata per la sorte di sua sorella?-. -Per me potete farle quello che volete, per quanto mi concerne a me lei è morta…CHE VADA AL DIAVOLO!-. -Noto che è una ferita aperta per voi-. -Ma va! Vorrei vederla se la persona a cui vuole più bene la pugnali alle spalle-. -Come ha detto lei non posso immaginarlo ma posso prometterle che i vostri genitori avranno giustizia-. -C’è altro che vuole sapere?-. -Si, da quanto sapeva chi era in realtà?-. -Da questi giorni come tutti noi-. -Mi sta dicendo che non ha mai avuto nessun segno?-. -E’ proprio quello che ho detto Agente Simmons, mi sono successe cose strane ma non le ho reputate come segni su ciò che ero, ho sempre pensato di essere un adolescente come tutti gli altri…spero che questo non sia un crimine-. -No, ma che pensa signorina Barnes-. -Bè come ci sta trattando adesso penso che ci consideri dei criminali-. -Non lo penso affatto ma la situazione è molto strana-. -Certo che è strana agente Simmons, chi avrebbe mai creduto che i Demoni esistessero e anche i Demonhunter…forse nelle favole per bambini-. -Questa ve la concedo-. -C’è altro agente Simmons?-. Lui annuì e chiese –Gli dispiace se perquisisisco le vostre borse?-. -Perché gli interessa il loro contenuto?-. -E’ una semplice manovra, spero che abbia visto dei film polizieschi-. -Certo, per chi mi ha presa-. -Bene allora non gli dispiacerà se controllo-. Ero titubante ma se mi rifiutavo avrebbe capito che qualcosa non andava e non so cosa avrebbe fatto hai miei compagni quindi annuì e stavo per dargli la borsa ma Will intervenne –Keira non puoi!-. Lo guardai e dissi –Dategli le borse-. -Ma…-. -E’ un ordine! Eseguitelo-. Simmons ridacchiando disse –Vedo che è molto diffidente signor Rogers-. Will lo guardò torvo e disse –Come non potrei, voi non mi piacete e poi venite qui senza invito pretendendo di avere tutto-. -Se è in gioco la sicurezza nazionale pretendo di avere quello che chiedo e mi aspetto collaborazione quindi consegnateci le borse e non fate i capricci-. Lui con sguardo assassino sbuffò e consegnò anche lui la borsa seguito dagli altri, non avevamo scelta perché ormai mi era chiaro che la fuga sarebbe stata difficile e le probabilità di togliermi di torno questo damerino si erano dimezzate a zero…spero che Optimus e gli altri stiano bene. L’agente Simmons perquisì personalmente la mia borsa e all’inizio c’era solo la mia divisa da Demonhunter ma poi arrivò dove speravo non arrivasse e con in mano le mie pistole e con un ghigno stampato in faccia disse –Guarda guarda, queste sono pistole-. Io con fare derisorio commentaì –Ma no dai? Non le avevo notate-. -Io non sarei così sarcastica signorina Barnes, lei è minorenne e possiede un arma-. -E quindi?-. -Potrebbe finire dentro per molto tempo-. Un uomo dietro di noi disse –Anche gli altri possiedono delle armi signore-. Simmons sorrise e guardandoci disse –Qui abbiamo dei piccoli delinquenti con desiderio di guerra vedo-. Io arrabbiata dissi –Noi non vogliamo la guerra agente Simmons, noi vogliamo impedire che accada e per farlo dobbiamo uccidere i Demoni e rispedirli dove stavano-. -Ottimi propositi ma la legge vieta hai minorenni di possedere le armi-. -LA VOSTRA LEGGE! NON LA MIA!...Io seguo la legge dei Demonhunter agente Simmons e mi impone di combattere i Demoni finchè l’umanità, incluso lei, sia al sicuro-. -Può essere ma questa legge non c’è scritta tra la Costituzione Americana, ma ora voglio sapere un'altra cosa-. -E cosa?-. Lui mi guardò serio e rispose –Voglio sapere dove sono i vostri amici metallici-. A quelle parole mi pietrificai, come poteva sapere della loro esistenza? Fatto sta che non glielo dirò mai e dissi –Non so di che cosa stia parlando agente Simmons-. -Mi sta mentendo ancora signorina Barnes, vuole riconsiderare la risposta?-. -No-. -Non mi lascia altra scelta che…-. Ad un certo punto entrò un uomo sempre in giacca e cravatta con un aggeggio in mano che si avvicinò a Simmons e gli sussurrò qualcosa che lo fece sgranare gli occhi, prese in mano l’aggeggio e disse –Signorina Barnes faccia un passo avanti per favore-. Sbuffai e andando davanti a lui chiesi –Qui va bene?-. Lui annuì e quando mi puntò l’aggeggio quello cominciò a fare un verso sempre più forte come quelli per misurare le radiazioni e Simmons esclamò –Bingo! In barba hai capelli!-. Sentì qualcuno dietro di me che mi prendeva i polsi e me li legava con le manette e girandomi vidi che era stato un agente del Settore 7 così agitata dissi –Hey giù le mani da me gorilla!-. -Se no che fai? Chiami la mamma?- e rise di gusto tanto da farmi imbestialire così con tono minaccioso dissi –Giuro che ti scarico tutti i fulmini che riesco a creare su di te e dopo mi pregherai di fermarti-. Lui non sembrò colpito da queste parole e disse –Credi che non siamo arrivati preparati sapendo cosa sapate fare? Queste manette neutralizzano i vostri poteri, non ti senti un po’ strana?-. A quelle parole le energie che sentivo scorrere in me grazie hai poteri scivolarono via dal mio corpo come tronchi portati via dal fiume, la testa mi girava come una trottola, le palpebre volevano chiudersi sensa che potessi fermarle e cominciai a vedere sfocato, ad un certo punto l’agente Simmons si avvicinò a me e disse –Le passerà subito signorina Barnes, quando si abituerà sarà una semplice adolescente di sedici anni-. Io stordita dissi –C…Cosa…mi…s…succede?-. -Queste manette vi rendono normali togliendovi i poteri, non penserà mica che saremmo venuti qui impreparati-. -A…Appena avrò…l’occasione…agente Simmons…si pentirà…di…ciò…che ha fatto-. -Ancora con le minacce? Ho io il cortello dalla parte del manico quindi stia buona così il senso di stordimento e quello che ne consegue sparirà presto, mi creda-. -Io…non mi fiderò…più…di…lei…per me sono solo parole…senza valore-. -Creda a quello che vuole credere signorina Barnes, sta il fatto che ora venite con noi-. Lo fissai con uno sguardo omicida anche se sapevo che non potevo far alcun che con lo sguardo ma a lui non interessò e girandosi verso il compagno disse –Prepara le auto-. -Signore?-. -Portate via gli altri ma la signorina Barnes e il signorino Rogers vengono con me quindi lasciateli qui-. L’uomo annuì e fece segno agli altri di portare via i miei amici che prima di uscire mi guardavano come se potessi impedirgli di portarli via, il piano escogitato per andarcene era andato in fumo a causa di queste manette che ci avevano tolto i poteri quindi con mio rammarico constatai che non potevo fare niente per ribellarmi all’agente Simmons e al Settore 7. Ad un certo punto Macey mi venne vicino e mi sussurrò –Ti affido gli occhiali Keira, hai più probanilità di me di tenerli al sicuro-. Annuì e lei non vista mi passò gli occhiali appena prima di essere trascinata via insieme a Thomas, quando constatai che nessuno mi vedesse e di non avere il gorilla dietro misi gli occhiali nella tasca della mia giacca verde militare dove sapevo che gli avrei tenuti d’occhio. Will venendomi vicino chiese sottovoce –Cosa ti ha dato Macey?-. -Gli occhiali dell’antenato di Charlie, senza di esso non troveremo l’All Spark-. -E come credi di riuscire a trovarlo se siamo imprigionati dal Settore 7? Di certo non possiamo scappare usando i poteri ora che questi figli di puttana ce li hanno tolti-. -Penserò a qualcosa Will-. -Di te mi fido…dove ci porteranno?-. -Non lo so, magari lo sapessi così mi conforterei-. Lui sospirò e disse –Se ti toccano con un dito giurò che li uccido-. -E lo stesso se capitasse a te ma ora dobbiamo restare concentrati e uniti soprattutto, insieme abbiamo più forza e riusciremo a scappare-. Lui annuì e disse –Pronto a seguirti-. Lo guardai sorridendo e poi lo baciai appropriandomi ancora una volta delle sue meravigliose labbra che sono una droga per me e quando ci staccammo dissi –Essendo che non so se avremmo altre occasioni te lo voglio dire per non avere rimpianti…William, comunque dovesse finire… risalirei mille volte in quell'auto con te-. Lui sorridendomi mi ribaciò con più passione perché quella frase è per dirgli che lo amo e che non ho rimpianti per averlo seguito perché ho incontrato le persone che per me sono diventate importanti nella mia vita…la mia famiglia, Demonhunter e Autobot. Quando ci staccammo vedemmo Simmons guardarci così dissi –Che ha da guardare? Non ha mai visto delle persone baciarsi? Il che non mi sorprenderebbe guardando il suo caratteraccio-. Lui si mise le braccia dietro la schiena con fare superiore e disse –Vedo che è tornata quella di prima signorina Barnes-. -Che fortuna! Guarda un po’-. -Sa signorina Barnes, io l’ammiro-. -Ammirare me? Ma per favore, mi sta sbattendo in un laboratorio trasformandomi in una cavia-. -Chi ve l’ha detto che vi sbattiamo in un laboratorio?-. -Che ne so, forse perché possediamo dei poteri che voi non avete? Questa è la prima domanda che mi è venuta in mente agente Simmons-. Lui rise e disse –Guarda troppi film signorina Barnes-. -Questo per dirmi che ci porterete hai tropici a bere cocktail di ananas e mango? Perché se è così a me sta bene-. -Mi dispiace deluderla-. Lo fissai e chiesi –Per curiosità, in cosa mi ammira?-. -Ho visto che si preoccupava per i suoi amici e questo è ammirevole, poi vedo in lei molta forza che la porterà lontano e potrei continuare ma il tempo stringe e voglio arrivare in orario-. Ad un certo punto Aidan, che non era statao portato via, si avvicino con i polsi legati e disse –Esigo sapere come mai ci arresta, ha detto che non eravamo criminali-. Simmons lo guardò e disse –Ha ragione e infatti non vi sto arrestando-. -Ah no? E le manette che servono? A me sembra che ci state arrestando-. -Sono per sicurezza-. -Sicurezza? Per voi? Le manette che avete usato sui ragazzi toglie loro i poteri quindi devo dedurre che teme che li usino contro di voi-. -E’ per impedire che scappino-. Aidan rise e disse –Che scappino! Questa poi, ho sentito molte stronzate nella mia carriera militare ma questa le supera tutte, se volessero scappare lo avrebbero già fatto agente Simmons…no lei teme il loro potere e almeno lo ammetta a se stesso-. -Non sono addestrati per poter combattere-. -Oh! Sanno combattere, gli ho addestrati personalmente quindi per l’ultima volta risponda alla mia domanda, lei li teme?-. Simmons mi guardò e sospirando disse –Temo ciò che possono fare si Maggiore Rogers, possono fare del male alle persone-. -L’unica cosa che uccideranno sono i Demoni che vogliono uccidere tutti noi e se adesso li porta via non ci sarà nessuno a tenerli segregati nel loro lurrido buco, la prego non lo faccia-. Lui scosse la testa e disse –Saremo preparati a combatterli e poi non dipende da me Maggiore, cariche più alte di me lo hanno ordinato-. -Non potete prepararvi a ciò che porteranno, loro sono gli unici a poterlo fare-. -Mi dispiace, portatelo con gli altri- e venne trascinato via da due agenti. Guardai l’agente e dissi –E’ una persona crudele Simmons-. -Pensa che mi diverta a fare questo?-. -Si-. Lui sospirò e disse –Carricateli nella mia auto- e a quel punto il gorilla tornò e mi trascinò al suv governativo nero in malo modo e quando mi fece sedere dietro con Will dissi –Vede che è sempre gentile-. Lui sbuffò, chiuse la portiera e quando l’uomo dell’ageggio e Simmons salirono in auto partimmo lasciandoci alle spalle la casa Rogers che era diventata la nostra momentanea base, ma per me stava diventando una casa sicura in cui ero al sicuro dal male che mi voleva morta e del mio dolore per la mia vita che stava andando a pezzi poco a poco senza che riuscissi a fare qualcosa…dentro di me pensai che non avrei più rivisto questa casa e questo mi fece male come una coltellata al petto. Arrivammo hai pressi della periferia di Los Angeles verso l’una e mezza di mattina ed io e Will abbiamo fatto un pisolino ma per la maggior parte del tragitto l’avevamo passato vigili e in silenzio a causa di Simmons e dell’altro agente a me sconosciuto ma ad un certo punto Simmons si voltò verso di noi e disse –Ora parliamo-. Lo guardai e dissi –Noi no-. -Bè invece dovrete rispondere a delle domande ed esigo che rispondiate-. Will rise e disse –Esige? Che parolone-. Simmons lo guardò e disse –Proprio te volevo-. -Cosa mai vorrebbe avere da me?-. -Quasi una settimana fa è stata annunciata la sua scomparsa e quella di vostra sorella dalla vostra casa ma quelche giorno fa è stato ripreso a San Francisco con una Camaro del 1977 e voi a quanto mi hanno detto non possedete un auto, poi è stato rivisto a San Francisco il giorno dopo davanti alla casa della signorina Burton con la signorina Barnes e una Camaro di quest’anno ed infine è stato visto a Carson City con i vostri amici e con una Camaro, una Pontiac e una GMC, quindi non è scomparso come i vostri genitori sostengono-. -Allora? Sono maggiorenne e faccio quello che mi pare, poi sarebbe questa la domanda?-. Lui scosse la testa e disse –E’ della tua auto che mi interessa signor Rogers, come può essere che un ragazzo che non aveva un auto fino a una settimana prima ora ce l’ha e che è stato ripreso sempre con essa? Illuminami-. Io e Will ci guardammo e lui disse –No mi senta…questo è un assurdo malinteso-. -Ah si?-. -I miei genitori mi avevano regalato una Camaro del 77 di un mio lontano zio che era morto di recente ma un giorno me l’avevano rubata ma poi è andato tutto bene…è tornata-. Io lo guardai e con fare complice dissi –Non è mica tornata da sola vero? Mica le auto lo fanno se no staremmo freschi-. Io e Will ci mettemmo a ridere contagiondo Simmons con l’idea di averli messi nel sacco ma ad un certo punto tornò serio e chiese –Cosa sapete degli alieni?-. Will mi fissò per un attimo e poi fissando Simmons disse –Un marziano? Cosa vuole,E.T.?-. Io dissi –Sono leggende urbane-. Simmons a quel punto scosse la testa e tirando fuori il distintivo disse –Sapete cos’è questo?-. Io sarcarstica risposi –Un distintivo?-. -Esattamente signorina Barnes-. -E questo dovrebbe farci paura?-. Lui annuì e disse –Questo è fa quel che vuoi finchè giri con me ma attenti, vi sbatto dove non scappi…per sempre-. Io risi e dissi –Mio Dio! Non starlo a sentire Will, è incazzato perché lo mettono a guardia dei polli-. Lui mi guardò e disse –Tu con la prima misura non tentarmi, sei già accusata di aver ucciso i tuoi genitori-. Io lo guardai con gli occhi sgranati e chiesi –Cosa?-. Will dandomi man forte disse –Non è stata lei, sono stati i Demoni-. -Io le credo signorina Barnes veramente ma il resto delle forze delle forze dell’ordine no, non possono credere che i Damini esistano perché come ben saprà la vostra guerra con loro è nell’ombra quindi non trovando vostra sorella suppongono che abbiate ucciso i vostri genitori e rapito vostra sorella, poi è stata sentita che litigavate con vostra madre quella mattina quindi potrebbe essere il movente-. Will mi guardò e risposi –E’ stato un banale litigio, si trattava per la scuola e io non avrei mai potuto far loro del male e ben che meno ucciderli, gli volevo bene-. Will con fare alterato disse –Lei non li ha uccisi agente Simmons e non è una criminale-. Io aggiunsi –Nessuno di noi lo è-. Simmons mi guardò seccato e disse –Sei una criminale e le criminali sono gnocche! I suoi appena precedenti giovanili lo provano!-. Will lo guardò furioso e poi guardando me disse –Ora io lo ammazzo questo fessacchiotto-. Se fossimo stati in un momento migliore avrei riso per il soprannome che ha affibbiato a Simmons ma trattenni questo impulso, daltro canto lui guardò il mio ragazzo e disse –Non posso credere che mi abbia chiamato fessacchiotto-. -Bè lo è se continua a sostenere che Keira sia una criminale quando siamo in due a dire il contrario-. -Forse ho esagerato con ritenerla una criminale…-. Mi schiarì la gola e dissi –Forse?-. -Okey non è una criminale per me, come le ho detto però gli altri la ritengono tale-. -Bè non avrà problemi a dirgli che sono tutt’altro che una criminale vero agente Simmons?-. -No ma non sta a me-. Sbuffai e chiesi –Quanto manca ancora?-. -Un po’-. Imperterrita continuai –Dove avete portato i miei amici?-. -Li raggiungerà presto-. -Non è molto loquace ed è molto criptico se devo essere onesta-. -Nel mio lavoro lo devo essere-. -Comprensibile poverino-. Lui sbuffò e rigirandosi disse –Adesso è ora di parlare-. Prima che potessimo dire qualcosa l’aggeggio delle “radiazioni” suonò molto forte e un grandissimo piede metallico fermò la macchina che ruotò su se stessa causando un grosso contraccolpo a me e Will che tenendoci per mano cercavamo di non colpire la testa sui sedili davanti ma ad un certo punto la macchina si fermò sbattendo violentemente su due gambe metalliche blu con le fiamme rosse e fu li che riconobbi chi aveva fermato la macchina, si sentì dei passi pensanti e due mani presero l’auto dal tettuccio e l’alzò facendola andare avanti e indietro causandomi un leggero mal d’auto ma quando notai i due agenti agitati esclamai –Bilanciamo la macchina!- loro ci provarono ma ad un certo punto il tettucciò si ruppe e cademmo violentemente sull’asfalto distruggendo l’asse delle ruote, intontita per la caduta e accecata dalla luce dei fari chiesi –State tutti bene?-. Will rispose –Si, ho tutte le ossa al proprio posto-. Simmons ad un certo punto mormorò esterefatto –Guarda quant’è grosso-. Io e Will alzammo gli occhi e quando i fari sparirono vedemmo che era Optimus con una maschera metallica a coprirli la bocca che buttava via il tettuccio dell’auto ormai inutile ed io euforica nel rivederlo e sapendo che presto ce ne saremo andati mi sporsi in avanti tra i due e dissi –Adesso si che siete sei guai- loro mi guardarono spiritati per l’accaduto e continuai –Signori lasciate che vi presenti il mio amico Optimus Prime-. I due agenti guardarono Optimus con gli occhi fuori dalle orbite e Prime con fare deciso disse –Prendere i ragazzi è stata una pessima mossa- poi indietreggiando continuò –Autobot prendete loro le armi!-. A queste parole sentimmo la terra tremare e girandoci verso un ponte dietro di noi vedemmo avvicinarsi Bumblebee, Jazz, Ironhide e Ratchet con le armi in mano puntate sugli agenti del Settore 7 che sentendosi minacciati si alzarono e puntarono anch’essi adosso le loro armi il che mi fece dire –Sul serio pensate di fare loro qualcosa con quelle armi?-. Jazz con una specie di piccola parabola mi guardò e disse –Non preoccuparti Keira ci penso io- e puntandola verso le armi degli agenti gliele portò via dalle mani il che si guardarono tra loro stupiti e allarmati per essere senza le loro armi. Il mio amico mi guardò sorridendo e chiesi divertita –Fammi indovinare Jazz, sono magneti-. -Esatto, mi torna sempre utile quest’arma-. -Jazz sei incredibile-. -Grazie Keira-. Ad un certo punto Optimus si abbassò mettendosi faccia a faccia con Simmons che disse –Ciao è-. Optimus ignorando il saluto disse -Tu non sembri avere paura, forse non sei sorpreso di vederci?-. Lui un po’ agitato disse –Ecco il fatto è che l’S7 ha un protoccollo, okey? Non sono autorizzato a comunicare con te se non per dirti che non comunicherò con te-. Alzai gli occhi al cielo e dissi –Se hai appena comunicato con lui-. Lui stava per dirmi qualcosa quando Optimus con fare irritato ordinò –Scendi subito dall’auto-. Simmons confuso o fintamente confuso chiese –Okey…Me? Dici a me?-. A quel punto Optimus gridò –SCENDI!-. L’agente e Simmons alzarono le mani e quest’ultimo disse –Okey sto scendendo vedi?-. Will divertito disse –Guarda che non è ceco-. Simmons lo guardò e disse –Lo so era per dire che avevo capito-. Io soddisfatta disse –Suppongo che ora possiamo scendere vero agente Simmons?-. -Certo-. Noi non ce lo facemmo ripetere e quando scendemmo due agenti ci liberarono dalle manette “magiche” e quando sentimmo i polsi liberi da quegli affari metallici sentimmo le energie ritornare forti nel nostro corpo e fu come se avessero ridato energia a una batteria scarica perché senza i miei poteri mi sentivo spoglia e inutile e non mi piaceva affatto, mentre strofinavo i polsi Will mi si avvicinò e disse –Non pensare nemmeno per un momento che tu sia una criminale Keira perché non lo sei-. Gli sorrisi e dissi –L’importante per me è sapere che tu lo sappia William, quel fessacchiotto può andare al diavolo-. Lui rise e disse –Non ti sei dimenticata del fessacchiotto allora-. -Come potrei, è l’unica cosa che mi ha impedito di prenderlo a pugni-. -Felice di averti aiutato a mantenere l’istinto assassino che stava per scaturire in te mio amore-. Lo abbracciai e dissi –Quanto mi piace quando mi chiami così-. -Continuerò a farlo fino alla fine dei tempi-. -L’idea è allettante ma non voglio che ti sacrifichi per me in qualunque modo Will, mi hai capito?-. -Mi sacrificherei per te e lo sai bene quindi non posso prometterti che non lo farò, tu stai sacrificando molte cose della tua vita Keira ed ho il diritto di preoccuparmi della tua incolumità-. Gli presi le mani e chiesi –Will quand’è che non hai sacrificato qualcosa nella tua perfetta esistenza?-. Lui abbassò gli occhi ma prima che potessimo rispondere si avvicinarono a noi gli Autobot e Bee chiese –State…bene…ragazzi?-. Li guardammo e Will raggiante rispose –Stiamo bene amico mio-. Io aggiunsi –Ci sei mancato Bee…- guardai gli altri uno per uno e continuai –Ci siete mancati tutti-. Ratchet disse –Anche a noi, sapervi in pericolo ci ha fatti preoccupare-. Sorrisi e dissi –Bè a quanto vedo siete venuti in nostro soccorso e scommetto che Ironhide non vedeva l’ora di entrare in azione-. Ironhide per la prima volta da quando lo conosco rise e disse –Ci hai preso in pieno piccola amica, peccato che i cannoni non abbiano potuto sparare-. -Vedrai che qualche Decepticon si farà vivo e potrai farli danzare-. -Lo spero Keira, odio restare fermo-. Jazz ridendo disse –Chi sa perché non mi sorprende-. Optimus che era dietro di noi in modo premuroso disse –Per fortuna state bene, pensavamo di essere arrivati tardi-. Lo guardai e dissi –Non ci hanno fatto niente per fortuna, apparte il fatto che l’agente Simmons ci ha fatti incazzare di brutto ma per il resto tutto bene-. Ad un certo punto Ironhide chiese –Dove sono i ragazzi? Pensavamo che fossero qui-. Jazz concordò –Già dove sono?-. Io e Will ci guardammo e risposi –Ci hanno separato-. Rachet incredulo chiese –Cosa? Perché?-. Affranta per la situazione risposi –Li hanno portati via prima di noi e con loro Aidan, Macey e Thomas-. Optimus chiese –E dove sono?-. -Non lo so, ormai chi sa dove saranno-. Will intervenne –L’unico che può rispondere a queste domande è l’agente Simmons-. Bee disse –Li ho…fatti…amanettare hai…pali-. Lo guardai e dissi –Bella pensata Bee, andiamo a scoprire i loro segreti-. Io e Will li trovammo amanettati in fila indiana hai pali delle indicazioni stradali e Simmons disse –Ecco qui i due criminali-. Stanca di sentirlo parlare mi misi davanti a lui con le braccia incrociate dissi imperturbabile –Okey fessacchiotto avanti spogliati-. Lui mi guardò stranito e chiese –Come scusa?-. -Hai capito benissimo, togliti tutto forza spogliati-. Lui con uno sguardo furioso sbuffò e cominciò a togliersi giacca e camicia e disse –Sei una criminale, accettalo è meglio ce li hai nei geni-. Vedendo i suoi mutandoni con disegni tropicali dissi –Sono carini-. -Posso sapere del perché di tutto questo?-. -Per aver minacciato i miei amici e per aver sostenuto di aver ucciso i miei genitori-. Sbuffò ma io continuai imperterrita –Ora esigo che risponsa alle mie domande agente Simmons e mi aspetto che risponda essendo che sono nella situazione di potere, infondo era lei al mio posto prima se non sbaglio vero Will?-. -Non sbagli Key-. Simmons arrabbiato chiese –Sfottete adesso?-. Lo guardai e risposi –Ci ha amanettato con delle manette che ci hanno tolto i poteri, ci ha maltrattato con i suoi modi fino adesso e ora saremo noi a farlo agente Simmons, adesso se non li dispiace risponda alle domande-. -Primo ve li ha tolti momentaneamente e poi non…-. Io continuai imperterrita –Dove avete portato portato i nostri amici?-. Will continuò –Cos’è il Settore 7?-. -Come mai sapete di noi e dei Transformers?-. -Come mai ci volete tanto da arrestarci?-. Simmons irritato disse –Vi piacerebbe saperlo è? Non risponderò a nessuna domanda chiaro ragazzini! Non sapete con chi avete a che fare!-. Arrabbiata mi avvicinai a lui e disse –No agente Simmons siete voi che non sapete con chi avete a che fare! Avete portato via i miei amici e non sono incline alle minacce che mi state muovendo con tanto ardore, ora per il suo bene li conviene collaborare e dirci dove li avete portati se no il mio amico Ironhide non vede l’ora di menare le mani e non vorrei rovinare il suo faccino quindi…RISPONDA ALLE DOMANDE!-. Non sembrò che le mie parole lo colpisse e infatti disse –Non vi dirò nulla-. -Bene lo ha voluto lei…- presi il distintivo e dissi –Ironhide ti dispiace tenere d’occhio questo piccolo bipede?-. -Nessun problema Keira- e li puntò i cannoni addosso. Simmons mi guardò e disse –Ridammelo ragazzina!-. Lo guardai a mia volta e andando vicino a Will chiesi sbeffeggiando - Questo è fa quel che vuoi finchè giri con me giusto?-. Simmons ridacchiò esasperato e disse –Non sai quel che fai ragazzina, almeno hai l’età per fare quello che stai facendo?-. -Ho l’età giusta per fare questo e uccidere i Demoni agente Simmons-. -Ma sei una ragazzina-. Ratchet intervenne –La smetta di darle della ragazzina umano, lei è più matura di lei-. Io aggiunsi –Ora chiuda quella bocca! Dovrò scoprire in altro modo dove li avete portati e se avete torto loro un cappello ve la farò pagare con gli interessi a tutto il Settore 7 a cominciare da lei-. Simmons soghignò e disse –E’ facile fare i gradassi con gli amici alieni ache vi coprono le spalle-. Ad un certo punto Bee che era proprio dietro di lui tirò una levetta vicino alle sue parti “intime” se possiamo dire buttando in testa una lattina a Simmons che si grattò la nuca confuso e poi gli buttò addosso del liquido che non so cosa sia ma che mi fece scoppiare a ridere insieme a Will, Simmons fu di altro avviso perché disse –Ohy basta!-. Optimus intervenne –Bumblebee smetti di lubrificare l’uomo-. Simmons fradicio disse –Vogliamo piantarla!-. Io divertita dissi –Perché mai dovrebbe? Io mi sto divertendo-. -Tu si ma io no!-. -Ultima occasione, risponda alle mie domande-. -No-. -Bene ritorni al palo insieme al suo fidanzato-. -Spero che ti renda conto che stai offendendo un pubblico ufficiale-. -Non me ne frega niente…SI MUOVA!-. -Okey!- e fu trascinato a forza da Will che lo fece amanettare di nuovo al palo e quando lo raggiunsi mi guardò e disse –Ti darò la caccia lo sai vero?-. L’altro agente fece il papagallo –Ti darà la caccia-. -Senza pietà-. -Senza pietà-. Risi e guardando Will dissi –Sono una bella coppia vero? Mi dispiacerebbe separarli-. -Ma non li stiamo separando vedi? Sono amanettati insieme-. -Già…- andai vicino hai due e dissi –Scoprò dove li avete portati agente Simmons con o senza il suo aiuto quindi forse era meglio per lei che collaborava-. Poi raggiungendo Will lo presi per mano e dissi –Bye! Bye!-. Ratchet che era di fianco a noi chiese –Cosa intendevate prima delle manette?-. Lo guardai e risposi –Sarò felice di rispondere alle tue domande Ratchet ma facciamolo via da qui e in un posto sicuro-. -Giusto-. Raccolti i nostri borsoni andammo dagli Autobot e chiesi –Optimus qual è il piano?-. -Troviamo una base e poi cercheremo di trovare i ragazzi-. Will chiese –E se sono in una base umana cosa intendi fare? Facciamo irruzione?-. -Troveremo il modo William, lo troviamo sempre-. Ad un certo punto Ironhide gridò –OPTIMUS ARRIVANO!-. Mi voltai e vidi venire verso di noi otto suv e tre elicotteri e dissi –Mio Dio! Non avevano i rinforzi o sbaglio?-. Will disse –Non sbagli Key, quel bastardo di Simmons deve averli chiamati finchè eravamo distratti-. -Dovevo stenderlo-. -Sarebbe stato meglio guardando il casino in cui siamo adesso, non riusciremo a scappare-. Ironhide intervenne –Che umano di poca fede-. Gli Autobot si misero a cerchio intorno a me e Will e Optimus ordinò –Ironhide sai cosa fare-. L’esperto di armi mentre gli altri prepararono le loro armi diede un pugno sull’asfalto facendo scaturire un EMP che mise fuori uso le gomme dei suv e mettendo in confusione i circuiti degli elicotteri e dissi –Bella pensata-. Ironhide mi sorrise e poi disse –Non li tratterrà a lungo, i suv sono fuori gioco ma gli elicotteri no-. Optimus ci guardò e poi ordinò –Autobot partite!-. Bee, Jazz, Ironhide e Ratchet si trasformarono nella loro modalità veicolare e partirono mentre Optimus che era rimasto nella forma robot si abbassò e mettendo la mano con il palmo in su disse –Salite-. Noi non ce lo facemmo ripetere due volte e salimmo sulla sua mano per poi andare sempre più in alto che mi piaque molto e quando accostò la mano alla sua spalla destra salimmo su di essa, quando mi aggrappai alla specie di fumaiolo del camion dissi –Pronta!-. -Bene, tenetevi forti ragazzi-. Quando annuimmo Optimus partì il che fu un’ esperienza ancora più piacevole per me, ero sulla spalla di un robot alieno alto otto metri che camminava…meglio delle montagne russe, fui risvegliata da questi pensieri da una luce accecante e da Will che mormorò –Cazzo!-. Mi voltai e vidi gli elicotteri funzionanti e dissi –Optimus abbiamo gli elicotteri alle calcagna-. -Lo vedo-. -Ora che facciamo?-. Will intervenne –Optimus entrà appena in città, poco più avanti c’è un grande ponte e possiamo seminarli li-. Lo guardai e chiesi –Perché deve entrare in città?-. -Li possiamo depistare gli elicotteri-. Prime guardandolo disse –Ricevuto- e come stabilitò entrò in citta stando attento a non calpestare le auto degli ignari cittadini ma che fece scoprire loro della sua esistenza…non ci voleva. Un elicottero ancora ci seguiva e Will guardandomi chiese –Non puoi lanciarli adosso i fulmini?-. -Cosa? Così lo ammazzo Will!-. -Bè loro non ci penserebbero due volte prima di colpirci anche se siamo umani e per di più ragazzi-. -Lo so ma non devo per forza seguirli, dobbiamo essere migliori di loro-. Optimus intervenne –Keira ha ragione William-. -Si ma adesso siamo in ritardo con il programma per colpa loro!-. Gli presi la mano e dissi –Vedrai che riusciremo a trovare gli altri-. -Sarà meglio perché hanno mia sorella e se gli hanno torto solo un capello io li rovino-. -Riusciremo a salvarla…salveremo tutti-. -Vorrei avere il tuo ottimismo-. -Hey sono io l’ottimista della squadra-. -Su questo non c’è dubbio…- guardò il nostro amico robotico e disse –Ecco Optimus nasconditi sotto il ponte-. Guardai in alto e vedendo l’assenza dei nostri inseguitori dissi –L’elicottero è sparito-. Will tutto contento disse –Bene non perdiamo tempo- detto questo Optimus si infilò svelto sotto il ponte e si arrampicò fino in cima mettendosi poi in orizzontale per nascondersi. Ero certa di averli seminati non sentendo nessun rumore ma come volessersi dimostrare questa giornata schifosa ecco che risbucarono fuori non volendoci farci fuggire via e Optimus sentendoci agitati disse –Calmi voi due-. Annuimmo ma sapevamo che dovevamo stare all’erta specialmente quando gli elicotteri passarono sotto di noi ma vedendo che non ci avevano visti sospirai di sollievo ma troppo presto perché ad un certo punto scivolai ma fui presa da Will che si aggrappò al fumaiolo di Optimus e gridò –Keira resisti!-. -Will! Scivolo! Scivolo!-. Optimus gridò –Keira non mollare!-. Ad un certo punto scivolai dalla presa di Will che ha sua volta scivolò dal fumaiolo e cademmo, Optimus in un gesto disperato tentò di prenderci con il piede ma non ci riuscì perché ci andemmo a sbattere e continuammo la nostra caduta verso l’asfalto, dentro di me ero pronta a rivedere i miei genitori ma non raggiungemmo mai l’asfalto perché Bumblebbe ci prese al volo tenendoci nelle sue mani mentre scivolava producendo scintille causate dall’artrito tra metallo e cemento, quando finalmente la scivolata si fermò e messi a terra lo guardai con il fiatone per la tensione avuta da questi avvenimenti e dissi –Questa è stata una mossa da maestro Bee, sei il migliore!-. Will nelle mie stesse condizioni disse –Ci salvi sempre le chiappe Bee, grazie-. Bee si grattò la nuca e disse –E’ il mio…compito…proteggervi…e poi…sono il migliore e…non ve lo…scordate-. In coro rispondemmo –Mai!-. Ad un certo punto mi tastai le tasche e dissi –Gli occhiali! Non c’è li ho!-. Will mi guardò con gli occhi sgranati e chiese –Cosa?-. -Mi devono essere caduti quando sono caduta, dobbiamo trovarli-. Prima che potessimo muoverci gli elicotteri tornarono e Bee si mise davanti a noi per proteggerci e chiesi –Bee che cavolo fai!-. -Vi proteggo-. Ad un certo punto dagli elicotteri spararono dei cavi che colpirono Bee facendolo cadere a terra e gridai –NOOO BUMBLEBEE!-. Will gridò anche lui –LASCIATELO STARE!-. Per peggiorare la situazione in cui eravamo ora arrivarono anche i suv in cui uscirono agenti che avvicinandoci a noi ci buttarono per terra e ci riamanettarono le manette magiche hai polsi, ormai non potevamo più liberarci e il peggio era che ora avevano Bumblebee e Will guardandomi disse –Guarda neanche si ribella!-. -Che deve fare Will? Ucciderli tutti? Sai che non lo farà mai-. -Non possiamo lasciare che lo prendano, ci ha salvato la vita-. -Credi che non lo sappia? Non possiamo farci niente-. -E’ il mio migliore amico-. -Lo so…mi dispiace-. Will con un impeto di rabbia si alzò buttando a terra l’agente e corse verso degli uomini che stavano spruzzando qualcosa contro Bee prendendogli l’oggetto per impedirgli di fargli del male ma fu di nuovo fermato da altri agenti che lo amanettarno e dopo averci fatto alzare ci portarono verso i suv dove ci aspettò l’agente Simmons vestito e con un giubotto anti-proiettile con una faccia soddisfatta che chiese –Ci rivediamo, contenti?-. Lo guardai furiosa e risposi –Neanche un po’-. -Dovevate sapere che vi avrei ripresi e devo pure ringraziarvi, ora abbiamo un alieno-. Will stava per saltarli addosso ma gli agenti gli puntarono i fucili contro e mettendomi davanti a lui per fermarlo dissi –Will non ne vale la pena-. Lui gridò –E’ ORGOGLIOSO VERO AGENTE SIMMONS?-. Anche io lo guardai e dissi –Sta commettendo un grosso errore, grazie a lei il mondo è in serio pericolo-. -Nulla che non possiamo gestire-. -Non potete gestire i Demoni e non potete ucciderli, solo noi ne siamo in grado-. -Questo lo vedremo ma per ora voi e il vostro amico di mettallo siete come dire in arresto-. -La pagherà cara per quello che sta faccendo-. -Minaccia a pubblico ufficile da aggiungere hai vostri reati-. -Reati?-. -Si, non crederà veramente che quello che è successo prima rimanga impunito spero-. -Ma…-. -Doveva pensarci prima signorina Barnes-. -La prego non faccia del male a Bumblebee, lo ha fatto solo per proteggerci…lui è buono e non farebbe del male a una mosca-. -Non spetta a me mi dispiace…- guardò gli agenti che ci tenevano e gesticolando non la mano destra continuò –Carichiamoli!- e sempre in malo modo ci rimesero nei suv per poi partire andando lontano dal ponte dove sapevo che Optimus era ancora nascosto, un lato di me sperava che saltasse fuori e che impedisse che noi e Bee venissimo catturati ma l’altro lato, quello ragionevole, sapeva che se fosse venuto allo scoperto lo avrebbero preso e di certo non si sarebbe ribellato perché il suo codice morale gli impediva di uccidere gli umani…lo capivo e capivo anche la sua frustrazione nel vedere portare via Bumblebee senza poter far niente perché l’ho provata anche io quando avevano portato via i miei compagni e lo provo tutt’ora, ti logora dentro nel profondo perché sai che potevi impedirlo…spero solo che stiano bene. La situazione ci si era rivoltata contro senza che potessimo impedirlo, la nostra corsa contro il tempo per impedire che i Demoni e i Decepticon prendessero il tredicesimo membro dei Demonhunter era stata fermata bruscamente da questo fantomatico Settore 7 con conseguenza il serio rischio che i nostri nemici siano già arrivati a lei per ucciderla sabotando così la Profezia e portarndo così la Terra nell’oscurità dove ogni spiraglio di speranza per l’umanità verrà sopresso prima che accenda la fiamma della libertà che c’è in ogniuno di noi…spero che non accada. Non è da me però guardando i fatti di adesso sto perdendo la speranza di riavere la libertà e fermare i Demoni e i Decepticon. Mi dispiace papà…mi dispiace mamma…vi ho delusi. Perdonate il mio fallimento e la mia debolezza perché grazie a questo molta gente morirà e questo mi perseguiterà per sempre. Questo è il giorno più buio della mia vita dopo la vostra morte. OPTIMUS PRIME I suv neri del governo si erano appena allontanati dal ponte dove ero nascosto lasciandomi sconvolto per quello che era successo: avevano preso tutti i Demonhunter e ora avevano Bumblebee…avevano uno dei miei uomini e la mia paura era che gli avrebbero fatto del male ma ero un po’ fiducioso che Keira riuscisse a far ragionare gli agenti del Settore 7 prima che potessero fargli qualcosa, se qualcuno è in grado di fargli ragionare era lei…mi fidavo cecamente di lei. Un lato di me si rimproverava per non essere intervenuto per impedire che li portassero via ma quello ragionevole sapeva che per liberarli dovevo far del male agli umani e io non mi sarei mai perdonato di ciò…mi resi conto in quel momento che gli occhiali con le coordiante dell’All Spark li avevano i ragazzi e che quindi non potevamo fare niente…Maledizione!-. Ad un certo punto sentì delle macchine fermarsi sopra di me facendomi mettere in allerta ma sentendo il rumore di quando ci trasformiamo mi rilassai e sporgendomi vidi Jazz che prima di scendere disse –Lasciatemi controllare-. Quando arrivò da me sospirò di sollievo e disse –Per fortuna stai bene…- mi fissò e continuò –Dove sono Keira e Will? E Bumblebee?-. -Gli hanno presi gli umani, tutti e tre-. -Cosa?-. -Hai sentito Jazz-. -E cosa faremo? Ce ne staremo buoni qui a guardare?-. Mentre scendevo dal ponte con Jazz dietro di me dissi –Non possiamo liverare Keira, Will e Bumblebee senza far del male agli umani-. -Ma Optimus…-. -Lasciali andare!-. Quando fummo scesi finalmente dal ponte disse –Non è giusto! Loro contavano su di noi-. -Lo so che non è giusto e mi dispiace anche a me Jazz-. -Lo sai che i ragazzi ci servono-. -So anche questo-. -E gli occhiali? Ci servono anche quelli-. -Lo so!...Siamo al punto di partenza-. Lui sospirò –Non ci voleva questo contrattempo-. -Ce la caveremo-. Mi guardò intensamente –Lo sai anche tu che faranno loro del male Optimus-. -Non puoi saperlo-. -Hai ragione, forse mi sbaglio ma…- si passò una mano sugli occhi e continuò –Keira, Daisy e gli altri non sono adolescenti normali, sono speciali e di certo vorranno capire se possono replicare i poteri-. -Non lo farebbero mai-. -Optimus sei troppo leale verso gli umani, se hai letto la loro storia non è la prima volta che fanno del male a quelli della sua stessa specie-.ù -Si sono evoluto da allora, hanno imparato da quegli errori-. -Chi te lo dice?-. -Me lo sento-. -Te lo senti? Bene, ho la responsabilità di Daisy, Dan e Thea; Ironhide di Hally, Matt e Clint e infine di Ratchet di Mike e Charlie, ora Bee è in mano loro insieme a Keira, Will e Ary…la situazione è disperata e dovremmo liberarli-. -Lo farei credimi ma se lo facciamo uccideremo gente innocente e io ho giurato che non avrei mai fatto del male agli umani-. -Anche noi-. -Quindi non possiamo farci niente-. Ad un certo punto posai gli occhi sull’asfalto e vidi qualcosa luccicare quindi curioso mi abbassai e prendendo l’oggetto luccicante constatai con felicità che erano gli occhiali di Jonathan O’Brian in cui erano contenuti le coordinate dell’All Spark e la prima cosa che pensai fu “Keira”, sicuramente gli erano caduti durante la caduta e nessuno del Settore 7 se ne era accorto per nostra fortuna. Jazz chiese –Cos’hai trovato?-. Mi voltai mostrandogli gli occhiali con un sorriso in volto e dissi –C’è ancora speranza infine-. Anche Jazz sorrise nel vedere gli occhiali e disse –Hai proprio ragione-. Guardai verso il punto dove i suv erano spariti e tornando serio pensai che aveva ragione Jazz, dovevamo liberare Bee e i ragazzi quindi sempre guardando dritto a me dissi –Libereremo i nostri compagni, che te ne pare Jazz?-. -Un ottima idea, escogiteremo un piano e li liberemo costi quel che costi cercando però di non fare del male agli umani-. In me si era riaccesa la fiamma della speranza perché con queste coordinate avremmo recuperato l’All Spark e poi avremmo liberato i nostri amici, non smetterò di combattere per questo perché è da me che dipende la vita di Cybertron, di Bumblebee e dei Demonhunter, se cado loro cadranno con me e questo non lo permetterò mai. Ormai mi ero affezionato alla Terra e agli umani…ma specialmente a Keira e questo è una cosa che non posso controllare e avrei fatto di tutto perché non le venisse fatto del male. Ora basta solo scoprire dove si trova l’All Spark e la mia patria sarebbe tornata alla sua gloria come da sempre desidero.

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