sai mantenere un segreto?

di Sherry_4869
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sai mantenere un segreto? ***
Capitolo 2: *** X.A.N.A.D.U ***
Capitolo 3: *** La chiave ***
Capitolo 4: *** Il ritorno di Aelita ***
Capitolo 5: *** piano perfetto ***



Capitolo 1
*** sai mantenere un segreto? ***


Sai mantenere un segreto?
 

 

L’autobus si ferma davanti al collegio Kadic.
Scende un ragazzo molto magro, con i capelli biondi pettitati e ingellati in una cresta,
viola sulla parte superiore della testa e vestito completamente di viola, era Odd.
Scese insieme a Kiwi, il suo cagnolino, proprio davanti alla sua nuova scuola.
Non appena varcò il grande cancello, si ritrovò dentro un impressionante via vai di gente.


 
 
“Oh cavoli, quanta gente” mormorò il ragazzo, come se il piccolo cagnetto potesse rispondergli.
Quest’ultimo invece ululò piano, come se avesse capito, come se gli stesse rispondendo.
Odd abbassò lo sguardo verso il piccolo e gli sorrise: “Sono certo che staremo bene qui” disse poi.


 
Cominciò a camminare verso l’ingresso del dormitorio, intento a  trovare la sua stanza dove sistemare le valige.
Mentre attraversava il campus incrociò un ragazzo con gli occhiali piuttosto minuto,
dalla camminata incerta e leggermente curvo. Aveva una polo celeste e dei pantaloni marroni,
e uno zaino verde scuro in spalla. Questi gli rivolse un’occhiata veloce,
ma non appena si accorse che il cane era proprio di Odd lo fermò mettendogli una mano sulla spalla.


 
 
“Ehi tu! Sei nuovo?”e senza aspettare la risposta continuò: “Ti conviene fare attenzione,
qui i cani non sono ammessi, se ti scoprono ti caccerai in brutti guai.”
Gli disse serio. Odd si grattò la nuca: “Oh... Ehm, grazie!” poi gli porse la mano:
“Piacere, io mi chiamo Odd Della Robbia”. Il ragazzo gli strinse la mano amichevolmente:
“Piacere mio, io mi chiamo Jeremy Belpois. Benvenuto al collegio Kadic!”.
Odd contento gli rispose: “Ti ringrazio... Riguardo a Kiwi secondo te cosa potrei fare?”.
Jeremy lo guardò stranito, alzando un sopracciglio: “Kiwi?”. Odd sembrava sorpreso:
“Sì, certo, il mio cane!” disse lui, come se fosse ovvio.
Jeremy capì che Kiwi era il nome del cane:
“Ahhhh... Beh, posso aiutarti io. Lasciami Kiwi mentre vai a farti dire la tua stanza.
Una volta che lo sai torna qui e dimmi qual è, così ti porto il cane mettendolo nel mio zaino.”.
A Odd sembrò una buona idea, quindi acconsentì.


 
Odd si diresse verso la presidenza. Il preside gli disse la stanza, e il ragazzo lo ringraziò,
per poi correre di nuovo nel campus da Jeremy.


 
 
“Il signor Delmas mi ha detto che sono nella stessa stanza di un certo Ulrich Stern, lo conosci?”.
Jeremy sembrò illuminarsi: “Ma certo che sì! È un mio grande amico.
Ti ci porto io nella stanza, ora Ulrich credo si stia facendo ancora la doccia.”.
I due entrarono nella stanza, e una volta chiusa la porta, i ragazzi fecero uscire il cagnolino dallo zaino di Jeremy.
“Se vuoi ti do una mano a sistemare le tue cose, Odd.” Si offrì Jeremy, e Odd ne fu ben felice: “sì, grazie Jeremy!”.


 
I due finirono nel giro di un quarto d’ora, e pensarono di andare nel cortile a prendere una boccata d’aria.
Si sedettero su una panchina a chiacchierare, e dopo un po’ arrivò Ulrich.
Sembrava un ragazzo freddo e serio.
Aveva i capelli castani a spazzola, una T-shirt bianca, una giacca verde chiaro e dei pantaloni verde scuro.
Salutò Jeremy, poi scrutò Odd, ma non gli rivolse alcun saluto. Odd se ne accorse subito.
“Non dirmi che con questo qua dovrò passarci 16 ore al giorno” pensò tra sé e sé.
Insieme a lui c’era anche una ragazza, leggermente più alta di lui, dai tratti orientali, che ci salutò subito.
Era vestita con un maglione leggermente attillato con il collo alto e le maniche lunghe,
che finiva sopra l’ombelico, dei jeans neri abbastanza attillati pure quelli, e degli anfibi anch’essi neri tanto per cambiare.
Aveva i capelli scuro, lisci e lunghi quasi fino alle spalle.


 
 
“Ciao ragazzi!” li salutò lei. Poi si mise di fronte a Ulrich, poco distante,
entrambi si fecero un inchino e cominciarono a combattere.
“Chi è lei?” chiese Odd a Jeremy. “Lei è Yumi, anche lei è una nostra amica” comincia lui:
“Ma Ulrich è pazzo di lei, ormai di questo ne sono certo, e sono sicuro anche che lei ricambi.”.
Odd allora si volta a guardarli, e proprio in quel momento,
Yumi butta a terra Ulrich finendo praticamente su di lui, e i due prendono a fissarsi ansimando,
e nel giro di pochi, ma per loro interminabili secondi, diventano rossi come peperoncini.
“Hai proprio ragione amico” esclamò dopo un po’ Odd a Jeremy ridacchiando,
e svegliando da quello stato di romantica trance i due combattenti.
“Su cosa avresti ragione?” dice Ulrich scontroso. “almeno mi ha rivolto la parola” pensa Odd:
“E soprattutto chi sei?” continua il moro rialzandosi e mettendo le mani in tasca.
Odd allora si presenta: “Sono Odd Della Robbia, e tu se non erro sei Ulrich Stern,
e io sono il tuo nuovo compagno di stanza” disse entusiasia. Ulrich rimase freddo come il ghiaccio:
“A me sembri uno scocciatore” ribattè.Mentre Jeremy afferrava un computer dallo zaino,
Yumi si avvicinò amichevolmente e si pesentò: “Piacere, io mi chiamo Yumi, Yumi Ishiyama!”
poi gli porse la mano sorridendo, e Odd ricambiò la stretta: “Piacere Yu...”
il ragazzo non fece in tempo a finire la frase che Jeremy urlò in preda al dolore per una violenta scossa,
causata da una scarica elettrica uscita dal suo portatile.
Egli, che aveva lo aveva appoggiato sulla panchina, cadde a terra,
e dal computer uscì uno spettro nero che lo sollevò per il collo e lo portò in alto di una quindicina di metri,
quasi facendolo soffocare, e lo lasciò cadere di colpo: “JEREMY NO!!!!”
Gridò Yumi, per poi sollevare, quasi istintivamente una mano verso l’amico,
che precipitava ed aveva quasi raggiunto il suolo, e poi la strinse in un pugno,
e fermò la caduta del minuto ragazzo dai capelli biondi. La mora si lasciò cadere sulle ginocchia,
mentre lo spettro volò verso l’alto, fino a sparire.
Ulrich si avvicinò a lei e le mise una mano sulla spalla, chiedendole se fosse tutto a posto.
Lei confermò frettolosamente, poi disse con tono sottile, ma deciso: “Odd...”
il ragazzo con la cresta tremava, non poteva credere a cosa aveva appena visto.

La mora si voltò verso di lui: “Sai mantenere un segreto?”.



ANGOLO DELL'AUTRICE: Ma bene bene!! Sono tornata con una fanfiction ispirata al famoso video prequel di Code Lyoko uscito nel 2000, "Garage Kids". Alcune battute, più la scena di combattimento le ho prese simili al video, quindi metto un bell'avvertimento spoiler! Per il resto spero che la troviate interessante, e che lasciate tante recensioni. Non so quando pubblicherò il prossimo capitolo, spero preso, dato che ancora devo scriverlo!! Ho riletto la storia trovando un casino di errori, e ora penso (e spero) di averli corretti più o meno tutti! A presto, baci <3

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Capitolo 2
*** X.A.N.A.D.U ***


I ragazzi avevano portato Odd alla fabbrica,
che nel tragitto non aveva spiccicato una sola parola,
tanto erano lo stupore e lo spavento.
I ragazzi lo avevano portato nel bosco,
e portato nella fabbrica attraverso un tombino.
 Avevano corso come matti fino a delle altre scale.
Per prima salì Yumi, poi Ulrich, poi Jeremy e Odd.
Era un altro tombino che si trovava su un ponte.
Una volta saliti, Odd si ritrovò di fronte una fabbrica abbandonata,
con tutti i vetri delle finestre rotti,
e aveva un aspetto davvero fragile.
Tutti corsero verso l’entrata, e lui gli venne dietro.
Vide la ragazza scendere una scala e poi lanciarsi nel vuoto.
In pochi secondi capì che non si era affatto buttata,
ma aveva saltato per afferrare una corda, e così fecero tutti gli altri.
Il magro ragazzo con la cresta era talmente preso
che copiò i loro movimenti senza pensarci due volte.
Si ritrovò di fronte ad un montacarichi,
che sembrava avere almeno cent’anni.
I ragazzi gli fecero segno di fidarsi, e così fece.
Scesero di qualche piano,
per poi uscire in una stanza enorme, con un grandissimo computer,
a cui Jeremy si mise immediatamente al comando.
Yumi si avvicinò a lui insieme a Odd,
e quest’ultimo non si accorse neanche
che Ulrich era sceso con l’ascensore di un altro piano,
arrivando alla sala degli scanner.

 
 
“Ulrich, mi ricevi?” disse Jeremy:
“Sì, ti ricevo Einstein, forte e chiaro!”
- “Benissimo, sei pronto per andare a Lyoko?”.
Odd sgranò gli occhi, per lui era pura fantascienza:
“Dove vorresti mandarlo? Lyoko? Cos’è Lyoko?”.
Nessuno sembrava ascoltarlo, c’era tensione nell’aria.
Poi Jeremy iniziò a muovere veloce le dita sulla tastiera:
“Trasferimento Ulrich... Scanner Ulrich... Virtualizzazione!”.
Improvvisamente uscì dal computer la voce di Ulrich:
“Jeremy, ci sono. Guidami!”. Odd sbiancò:
“Co-co-cosa?!?!?! Ma è... U-ulrich?! È nel computer?!”.
Jeremy per la prima volta sembrò ascoltarlo,
così si girò verso di lui,
e sistemandosi gli occhiali con un dito disse serio:
“In questo momento Ulrich si trova in un mondo virtuale chiamato Lyoko. So che potrà sembrarti assurdo, ma devi crederci, e ciò che mi è successo in cortile poco fa ne è la prova, e l’hai visto con i tuoi occhi.”.
Odd non riusciva a calmarsi, aveva spalancato
la bocca come se dovesse inghiottire una torta intera:
“E... Che ci fa Ulrich a Lyoko?”
- “Combatte contro un potente nemico, una specie di virus informatico, che si chiama X.A.N.A.D.U., e che per comodità chiamiamo semplicemente X.A.N.A. Questo virus ha in pugno una nostra cara amica, che era con noi durante la nostra primissima missione. Si chiama Aelita, e aveva vissuto in questo computer per 9 anni, prima che lo riaccendessimo. Quel giorno la materializzammo per la prima volta, e da allora fa parte della nostra scuola, era stata messa in stanza insieme a Yumi, ma X.A.N.A. Voleva a tutti i costi catturarla ancora, perché lei possedeva la chiave di Lyoko, con cui disattivava le torri. Sappiamo tutti che lei non glie la darà nemmeno sotto tortura, ma dobbiamo liberarla. Da quando X.A.N.A. l’ha catturata, Yumi e Ulrich, grazie a dei codici di mia invenzione, disattivavano le torri che X.A.N.A. attivava per uscire dal supercomputer e attaccarci nel mondo reale. Non sappiamo il perché della sua esistenza, ma sappiamo che ci vuole morti, e per questo abbiamo bisogno di riportare indietro Aelita. In due su Lyoko le battaglie sono davvero rischiose. Le abbiamo sempre portate a termine, ma spesso per un pelo.”
Jeremy, detto questo, si rigirò verso il computer
e cominciò a premere a velocità impressionante
innumerevoli tasti della tastiera:
“Ulrich, ti sto mandando l’Overbike!”.
Odd capì che cosa aveva inteso Jeremy con le ultime frasi,
e inoltre cominciava a ritornare lucido.
“Jeremy, se c’è qualcosa che posso fare dimmi di cosa si tratta,
sono pronto ad aiutarvi!”
e Yumi lo prese per un braccio e gridò:
“Vieni con me, andremo a Lyoko!”.
I due scesero nella sala scanner,
e entrarono entrambi in una delle colonne gialle e luminose.
 Odd, non appena vi entrò,
iniziò a toccare le pareti e a scrutare quei
“sarcofagi”, come avrebbe potuto definirli,
e prendendosi un bello spavento quando le porte si chiusero.
Si ritrovò sospeso per aria.
Non ebbe nemmeno il tempo di realizzarlo
che era con il sedere per terra.
“Jeremy, mi hai programmato tu così?
Sono una specie di gatto viola, e ho la coda!”
disse lui guardando come era diventato il suo corpo,
 ma dopo pochi secondi, quando vide Yumi,
 capì che non era l’unico ad aver cambiato look.
La ragazza aveva un abito giapponese tanto bello
quanto utile a combattere, in quanto aveva dei ventagli
taglienti come coltelli. “Ulrich è laggiù!! Andiamo Odd! Seguimi!”.

 
I ragazzi combatterono contro dei mostri,
e Odd era sempre più stupito e affascinato.
Quei ragazzi rischiavano la vita probabilmente ogni giorno,
e quella battaglia stava risvegliando il suo lato più spericolato.
Aveva combattuto strenuamente e, una volta finita la battaglia,
uscì dallo scanner ansimando.

 
 
“Non ci posso credere...”.
 
...

ANGOLO AUTRICE: Ma buongiorno ragazzi!! Sono già tornata con il secondo capitolo di questa specie di Crossover (Che poi forse Crossover non è, dato che i personaggi di Garage Kids e code Lyoko sono sempre gli stessi). Mi piaceva l’idea di dare un inizio pieno di azione a questa serie TV, ma volevo anche aggiungerci un tocco di follia e qualcosa di diverso. Spero vi piaccia e vi prego di recensire in tanti!!! A presto!!

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Capitolo 3
*** La chiave ***


Era passato un po’ di tempo dall’arrivo di Odd.
Il ragazzo ormai aveva imparato tutto ciò che c’era da sapere,
 che sapevano Yumi e Ulrich,
e ora anche lui aveva i codici per disattivare le torri,
e ne aveva già disattivate due o tre nel corso di quelle settimane.
Sapeva che le torri erano le porte tra un settore e l’altro
e che potevano essere attivate per permettere a X.A.N.A.D.U.
di entrare nel mondo reale,
che quando erano rosse erano attive,
che l’amica di quei tre ragazzi era prigioniera
chissà dove nel nucleo di Lyoko,
detto anche quinto settore,
che cadere nel mare digitale sarebbe stato un viaggio di sola andata,
che i mostri con i loro colpi eliminavano i punti vita,
e che per sconfiggerli bisognava colpirli sul simbolo di X.A.N.A.D.U.
Sapeva più o meno tutto.

...

I ragazzi erano tornati a Lyoko per l’ennesima missione.
Era una delle rare volte in cui i mostri,
dopo che Yumi ebbe disattivato la torre,
 permisero i giovani guerrieri di accedere al quinto settore.
Quando i ragazzi raggiunsero lo spazio pieno
di blocchi mobili color azzurrino,
furono subito raggiunti dai Creeper,
che con un colpo rispedirono Ulrich nella fabbrica,
facendolo dissolvere in un’esplosioni di pixel scintillanti celesti.
Yumi lanciò un ventaglio colpendo il mostro in pieno,
con una precisione chirurgica, vendicando l’amico.


 
 
“Ehi bellezza! La prossima volta quel coso ci penserà due
volte prima di attaccare il tuo BOY!!” ridacchiò Odd
ammiccando a Yumi.
Le era andata giusto bene che su Lyoko non si arrossisce,
se no sarebbe già del colore di un pomodoro.
“Non so di cosa parli Odd. Ulrich non è il mio BOY!” Rispose lei
calma e con disinvoltura.
“Daaaai, non fare finta di niente!!!
Secondo me ti piace!!” Continuò Odd tra un colpo laser e l’altro.
“Perché dovrebbe piacermi?
E poi anche se fosse... Cosa cambierebbe?” disse lei
con una risata tanto calma quanto finta:
“Cambierebbe eccome, tu gli piaci!!!”
Odd non ebbe quasi il tempo di finire la frase
che rimbombò la voce alterata di Ulrich dalla fabbrica
ai due ragazzi rimasti a Lyoko:
“Odd, vuoi piantarla?!” – “Sì, certo, basta che non mi fai
diventare sordo come un vecchietto!” gli rispose un po’ seccato Odd.
“Non te lo prometto!!!” gli rispose Ulrich, più seccato di lui.
Yumi, che nel frattempo aveva già raggiunto la chiave,
e aveva trovato qualcosa di importante,
colse l’occasione di far cambiare discorso ai ragazzi.
“Jeremy, ho trovato qualcosa! Riesci a dirmi cos’è?
Ha l’aspetto di una sferetta di cristallo, brilla molto
e ho l’impressione che al centro ci sia qualcosa...”

Jeremy analizzò velocemente la sferetta dal supercomputer,
e rimase sconcertato:
“Ragazzi!!! Questa è... LA CHIAVE!!
La chiave della prigione di Aelita!!
Possiamo liberarla!!! EVVIVA!!!”
“Davvero?! Ma è grandioso Jeremy!!” Gli rispose Yumi
dall’altra parte, felicissima.
“Ci rimane solo da capire dove si trovi!!
Yumi, prova a toccare la sfera, ti farò assorbire la chiave,
e se ti scannerizzo poi potrò
capire almeno la categoria della prigione di Aelita.
Per ora sappiamo solo che si trova nel quinto settore,
ma precisamente noi non...”
Jeremy non terminò la frase,
lo scan aveva rilevato che Aelita si trovava
dentro ad una torre, e il quinto settore conteneva
solo quattro torri, corrispondenti
ai quattro settori del mondo Virtuale.
“Ragazzi, Aelita è in una torre.” – “Beh, dicci in QUALE torre!” gli chiese
Odd: “è questo il punto: mi è impossibile scoprirlo.
Tornate indietro, per oggi basta così!” – “Come?
Perché?” Gli chiese Yumi:
“Potete accedere solo ad una torre alla volta,
e poi tu hai la chiave di Lyoko, e sarebbe rischioso,
potresti sbagliare torre e X.A.N.A.
ne approfitterebbe per sottrartela.”
Le rispose Jeremy, continuando a smanettare sulla tastiera:
“Allora cosa proponi di fare?” chiese Yumi con un sospiro:
“Posso creare un programma in grado di escludere una torre,
così ne rimarranno solo tre, e domani,
quando anche Ulrich potrà tornare a Lyoko,
lui e Odd entreranno in due torri.
Se saranno entrambe sbagliate,
ne rimarrà solo una, che sarà per forza quella giusta,
se invece uno di loro entra nella torre corretta,
basterà che ci entri pure tu,
ma attenzione: X.A.N.A. farà di tutto per ingannarvi,
quindi assicuratevi sempre che sia tutto tranquillo,
centimetro per centimetro,
pixel per pixel.” – “Ricevuto Einstein!” Esclamò Odd euforico:
“Allora... – Odd rivolse un’occhiata a Yumi, che annuì,
per poi rivoltarsi – Noi siamo pronti a tornare!
Puoi materializzarci!!” – “Subito!” rispose sorridente il piccolo genio.
Forse avrebbero finalmente riabbracciato Aelita,
dopo tanto tempo...

...

Non appena tornano Odd e Yumi,
i quattro ragazzi si riuniscono:
“Ragazzi, non posso crederci!
Aelita potrà tornare!

Non vedo l’ora di riavere la mia
compagna di stanza!!” – “Io non vedo l’ora di conoscerla!
È carina?” – “Attento Odd, che Einstein queste cose
non le potrebbe sopportare!” – “Ahahah!
Hai ragione Ulrich!” – “Ulrich, piantala, guarda
che non so a cosa tu ti riferisca!
Io e Aelita siamo solo...  Compagni di
squadra!” – “Ma a chi vuoi darla
a bere Jeremy! AHAH!” – “Uff...”.

 
Poco più tardi...

 
22:01, Yumi si mette a letto: “Non vedo l’ora che sia domani,
voglio riaverti qui...


 
amica mia...”.

 

...

 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Ma buonasera a tutti! Ho scritto questo capitolo nel giro dell’ultima mezz’ora più o meno, in fretta e furia (sbagliato, e sinceramente penso io stessa che avrei dovuto concedermi più tempo). Non è uno di quei capitoli particolarmente studiati, ma c’era bisogno di un aggancio per poter continuare la storia, e questo capitolo era necessario. Spero vi piaccia, nonostante forse il fatto che lo troverete poco curato, ma sto cercando di far coincidere tutto. Mi raccomando, recensite! Io intanto ho già pronta per essere scritta un’altra storia, che prevedo che avrà forse anche intorno alla ventina di capitoli, e poi pensavo di scrivere una One-shot in questi giorni, in modo da avere sempre qualcosa di leggero a portata di mano da poter leggere ;)
Oltre a questo, spero di tornare a pubblicare presto il quarto capitolo!! Baciii <3

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Capitolo 4
*** Il ritorno di Aelita ***


Dodici ore sono trascorse.
I ragazzi possono tornare a Lyoko.
Jeremy aveva lanciato il programma, che aveva escluso una delle tre torri vuote.
I ragazzi si videro all’ora di pranzo, e andarono alla fabbrica.
Entrarono tutti e tre negli scanner e so trovarono di fronte una torre avvolta da un’aura dorata.
Era la torre che Jeremy aveva escluso.
Rimanevano le altre tre torri rosse.
Ulrich e Odd entrarono in due torri, mentre Yumi li avrebbe aspettati fuori.
 

 
 
Odd cominciò a camminare verso la torre
– Jeremy, una volta nella torre di cosa dovrei accorgermi? – chiese un po’ confuso,
non sapeva di preciso cosa avrebbe dovuto fare.
- dovresti guardarti intorno e toccarla, pixel per pixel,
come ho detto ieri: X.A.N.A. farà di tutto pur di nascondervi Aelita,
magari facendovi credere che la torre è vuota. –
spiegò il biondo mentre controllava l’olomappa.
– magari spara anche qualche colpo laser, se c’è qualcuno lo colpirai – concluse poi.
– Okay, io farò lo stesso, ma a colpi di spada! –
ridacchiò Ulrich guardando di sottecchi Yumi,
che se ne accorse e gli rispose sorridendo.
– ben detto Ulrich! – e poi si sedette a terra.
I due ragazzi entrarono nelle torri, e Yumi li guardava.
Sperava che uno dei due stesse entrando nella torre dove era prigioniera Aelita.
Avrebbe saputo almeno cosa aspettarsi.
Lei aveva la chiave, e si sentiva piuttosto sotto pressione.
Per una volta si stava preoccupando di se stessa tanto quanto per qualcun altro.
Sapeva che se le fosse successo qualcosa, se avesse perso la chiave...
No. Non doveva pensarci. Aelita sarebbe tornata.
Se lo sentiva. Presto avrebbe riavuto la sua compagna di stanza.
 

...
 

Intanto Odd era dentro la torre. Si guardò attorno.
Era VUOTA. Cominciò a camminare lentamente verso il centro.
Fece con calma, in fondo non c’era fretta. Anzi.
Avrebbe dovuto perlustrarla per bene, o avrebbe compromesso la missione.
Toccò le pareti che riusciva a raggiungere con se sue zampe viola,
poi sparò qualche colpo laser verso l’alto, verso il basso e intorno a se.
Si guardava intorno con diffidenza, pronto a un qualsiasi attacco.
Ma la torre era vuota.
Ne era sufficientemente sicuro, quindi decise di uscire, quando sentì gridare Jeremy...
 

...
 

Ulrich entrò nella torre.
Si guardò intorno attento.
Poi tastò le pareti a gran velocità, e grazie al super sprint riuscì a controllarle tutte.
Poi, per sicurezza, usò una spada fendendo l’aria.
La lanciò in alto a mo’ di boomerang, poi fece lo stesso lanciandola di sotto.
Tutto tranquillo. Forse troppo. Non riusciva a convincersi che quella torre fosse vuota.
Con il super sprint recuperò la spada.
“Basta, sei troppo paranoico” si disse passando una mano tra i capelli virtuali. 
Si guardò ancora una volta intorno. Era vuota davvero.
Si tranquillizzò.
Ulrich decise che era ora di uscire da quelle mura, quando un urlo di Jeremy gli si piantò nelle orecchie.

 
...
 

Yumi aspettava i due ragazzi seduta, sempre più annoiata.
Non amava stare seduta a girarsi i pollici,
 e sperava solo che i due uscissero presto.
Prese a fissare la torre nella quale si trovava Ulrich.
Non poteva farci nulla, le piaceva davvero quel ragazzo.
Cominciò a ricordare tutti i combattimenti fatti con lui in palestra.
Molte volte vinceva lei.
Le piaceva dargli filo da torcere.
Sapeva che per lui battersi con lei era una sfida.
Che spesso, a detta di Jeremy, lui “a volte non ha il coraggio di colpirla”,
 e vincere era una soddisfazione.
Capitava qualche volta che vincesse lui.
Tipo quella volta in cui lei gli aveva afferrato una gamba, ed era pronta a buttarlo a terra.
Inaspettatamente, lui l’aveva presa dalle spalle.
Aveva fatto fare a entrambi una capriola facendo trovare la ragazza a terra, e lui su di lei.
Era una delle tante volte in cui i loro visi erano così vicini che...
– Yumi!!! Attenta, grosso pericolo in vista!!! –
la voce di Jeremy le esplose nelle orecchie riportandola alla realtà.
La ragazza scattò in piedi sfoderando i ventagli
 – che cosa Jeremy?! – Lo Scyphozoa!!! – Ulrò il ragazzo.
Yumi si voltò, per trovarsi di fronte una grossa e orribile medusa dai mille tentacoli,
che la circondavano lentamente.
La ragazza si guardò intorno velocemente e poi lanciò uno dei ventagli,
 tagliando gran parte dei tentacoli del mostro.
Si era resa conto che da sola sarebbe stato praticamente impossibile cavarsela.
Non poteva permettere a quella medusa di avere la chiave.
In quel momento Ulrich e Odd uscirono di corsa dalle torri e si avventarono sull’essere.
 - Fendente! – gridò ulrich colpendo il mostro.
– colpo laser! – urlò poi Odd colpendo ripetutamente il cervello alla medusa,
che in pochi secondi se l’era già filata.
– Tutto bene Yumi? – chiese Ulrich mettendo una mano sulla spalla della ragazza,
che gli sorrise con gratitudine.
– sì, grazie a voi! – disse poi ammiccando, lasciando Ulrich di stucco.
Odd si avvicinò e le afferrò un braccio.
 – Yumi, ora tocca a te. – le disse indicando l’ultima torre.
 – usa la chiave – concluse.
Yumi si appoggiò un pugno sul petto, chiuse gli occhi e si diede coraggio.
“Aelita, presto tornerai nel nostro mondo, te lo prometto” pensò dentro di se.
La ragazza cominciò a camminare verso la torre, a passo deciso.
Poggiò una mano sul muro e lo attraversò.
Al centro dell’occhio di X.A.N.A. c’era una grossa bolla arancione brillante.
La bolla si estendeva fino al cerchio più esterno del simbolo.
Yumi si avvicinò lentamente a quell’oggetto.
Jeremy le disse – Yumi, tocca la bolla, dovresti attraversarla. Aelita è lì dentro. –
La mora toccò la bolla con una mano, ed essa esplose.
Ulrich e Odd, che erano fuori a confabulare, poterono assistere all’esplosione.
Entrambi furono spazzati via violentemente da un vento virtuale.
Ulrich riuscì ad aggrapparsi a uno sperone di roccia.
– ODD!!! AGGRAPPATI, FORZA!! – gridò all’amico stendendo una mano per afferrarlo,
mentre questi volava in preda a quella tempesta.
Odd non riusciva quasi a vedere più nulla, ma si fece guidare dalla voce dell’amico, fino ad aggrapparsi al suo braccio.
– PRESO! – esultò. Ulrich lo tirò a se trascinandolo dietro a quella pietra dietro alla quale si era rifugiato.
– Grazie amico! – disse Odd riprendendo fiato per lo spavento.
– non c’è di che! – gli rispose Ulrich amichevolmente.

 
...

 
Yumi non aveva subito l’effetto dei violenti venti virtuali nella torre.
 – YUMI!!! COME STAI!!?? – le chiese Jeremy nel panico.
Aveva assistito a quello che era successo a Odd e Ulrich, che era costato a entrambi ben 40 punti vita a testa.
– Sto bene, Jeremy. – disse tranquillamente lei.
– e ce l’abbiamo fatta!!
Proprio in quel momento, sull’olomappa comparve il piccolo puntino rosso che corrispondeva a Aelita, e Jeremy si sentì al settimo cielo.
– SIIIII!!!! FINALMENTE!!!!! SIIII!!!!! – gridò Jeremy saltando di gioia giù dalla poltrona e lasciandosi cadere sulle ginocchia.
Ce l’avevano fatta.
Yumi si avvicinò ad Aelita, che era rannicchiata a terra in posizione fetale, e sembrava dormisse.
Yumi la girò a pancia in su, e provò a scuoterla delicatamente.
– Aelita, svegliati! Sono io, Yumi! – finalmente la piccola elfa aprì gli occhi.
– ma... Yumi... Cosa mi è successo? – Aelita era parecchio spaesata, e Yumi le sorrise per tranquillizzarla.
– te lo spiegheremo dopo. – Le sussurrò.
 

...

 
Intanto fuori i venti virtuali si erano placati, e Odd e Ulrich erano rimasti dietro alla roccia in silenzio, senza dire una parola.
 Avevano rischiato davvero grosso, ma le loro preoccupazioni maggiori erano solo due:
Aelita e Yumi.
Jeremy li risvegliò da quello stato di angosciante trance con una splendida notizia.
– ULRICH! ODD! YUMI CE L’HA FATTA! AELITA È DI NUOVO TRA NOI!!!
I due ragazzi non si guardarono nemmeno l’un l’altro, scattarono in piedi ed esplosero in un urlo vittorioso.
– SIIIIIII!!!!!!!!!!
 

...

 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Salve!!! Inizio intanto col dirvi che spero vi sia piaciuto! Penso di aver narrato di uno Scyphozoa un po' vigliacco!! Perdonatemi!!! comunque penso di aspettare che qualcuno lasci un po’ di recensioni prima di continuare. È una cosa che mi aiuta ad avere fiducia, e che mi ricorda di essere puntuale. Il primo e il terzo capitolo hanno attualmente zero recensioni e a me piacerebbe avere un parere, e poi se non recensite come faccio a migliorare? E poi dai... le recensioni vi fanno guadagnare punti ;). VABBEEEEEÈ scusate forse esagero, ma avere tante recensioni è una cosa carina, e vorrei sapere se e dove sbaglio anche da voi, e mi farebbe taaanto piacere! A presto (spero!!!)!! Baciiii <3

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Capitolo 5
*** piano perfetto ***


PROLOGO
 
Yumi ha trovato Aelita nella torre. Il gruppo esplode di gioia e Aelita è finalmente salva.
Jeremy l’ha rimaterializzata insieme agli altri. Aelita torna da Lyoko un po’ frastornata, ma
contenta. Ringrazia i suoi amici, tra urla e abbracci, e fa conoscenza con Odd.

 
 
 – Piacere Aelita, io sono Odd! – le disse il ragazzo porgendole la mano.
– Piacere! È anche merito tuo se ora sono qui, quindi GRAZIE INFINITE ODD!
Detto questo la ragazza lo abbracciò calorosamente.
– Ora ragazzi conviene tornare a scuola. Aelita, penso che tu dovresti rimanere alla fabbrica ancora per oggi. – disse Yumi.
– Perché? – chiese Ulrich, che non aveva capito.
– Mi sembra chiaro. – rispose lei – Se Aelita tornasse senza preavviso, di colpo, per giunta dal bosco insieme a noi, qualcuno si farebbe qualche domanda. Dobbiamo essere prudenti. La discrezione non è mai troppa. – concluse.
– hai ragione... – disse Jeremy – farò una telefonata al preside da qui, camufferò la voce e andrà tutto bene. – concluse.

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I ragazzi tornarono a scuola, dopo aver salutato Aelita.
La giornata trascorse normalmente, in contrasto con l’euforia e la gioia che in realtà
stavano provando i ragazzi.

 
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In classe...

– Ehi Odd!! – sussurra Ulrich all’amico, mentre la professoressa spiega.
– Dimmi Ulrich! – risponde sempre a bassa voce il biondo.
– Sono troppo felice!!! Finalmente Aelita tornerà a combattere con noi!
A Odd qualcosa non tornava.
– Ma... Se Aelita è salva, non dovremmo spegnere il supercomputer? – chiese al ragazzo.
Egli abbassò leggermente lo sguordo.
– Vedi Odd, non è così semplice. X.A.N.A. voleva qualcosa da Aelita, qualcosa che la tiene
legata a lui e, quindi, anche al supercomputer. In pratica, se si spegnesse il supercomputer,
si spegnerebbe anche Aelita, e Jeremy da ormai molto tempo lavora giorno e notte per
cercare un antivirus che la liberi. – spiegò.
Odd assunse un’espressione preoccupata. – Oh, cavoli. Brutta storia.
– MA INSOMMA!!! SE NON VI INTERESSA LA MIA LEZIONE ALLORA FUORI DI QUI!!! SUBITO!!! – gridò la professoressa Hertz, particolarmente alterata e infastidita.
I due sobbalzarono, ricevendo gli sguardi del resto della classe. Si guardarlo, poi si alzarono
e camminarono in silenzio verso la porta.
Quando stavano per uscire, Sissi, dal primo banco, sussurrò a Ulrich.
– Eeeeehi, di cosa parlavate di così interessante? – Non sono affari tuoi! – le rispose Ulrich,
facendola infuriare.
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Una volta fuori...
 
Odd mise le mani in tasca.
– comunque sono felice che ora Aelita sia di nuovo nel mondo reale. – già, domani tornerà a
scuola e  nessuno sospetterà niente.

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Quando calò la sera, Jeremy non resistette, e, col favore delle tenebre, quando fu sicuro di
non trovare Jim, uscì dalla camera, si chiuse la porta alle spalle e guardò il corridoio.
Prima da una parte, poi dall’altra.
Come quando si attraversa la strada.
Per evitare di essere investiti da qualche macchina, o, come nel suo caso, da un Jim di
passaggio.
Per fortuna non fu così.
Era deserto.
Jeremy non aveva messo neanche le ciabatte, per paura di fare rumore.
Il pavimento era gelido, e il ragazzo rabbrividì.
Camminò in punta di piedi, con la schiena attaccata alla parete.
E raggiunse le scale.
In quel momento si accorse che Jim era in fondo, anche se per fortuna si stava
allontanando.
In quel momento, quando il ragazzo si credeva salvo, gli venne da starnutire.
Fece un sottile verso soffocato, si tappò la bocca con entrambe le mani e si nascose di
nuovo dietro la parete.
Ma Jim se n’era accorto, e stava già salendo le scale.
“è la fine, è la fine, è la fine...” pensava Jeremy, ancora pietrificato e attaccato alla parete.
Per una volta la fortuna gli sorrise: un piccolo topino, dall’altra parte delle scale, squittì e
corse nella direzione di Jim, che rotolò giù dalle scale.
“TORNA QUI, BRUTTA BESTIACCIA!!!” gridò l’uomo, rincorrendo il topino che
raggiungeva velocemente il dormitorio femminile.
Il biondo fece un sospiro di sollievo.
Finalmente la via era libera.
Il ragazzo non ci pensò due volte e corse fuori dal dormitorio.
Fu investito immediatamente dall’aria fredda della notte, ma senza darvi troppo peso, corse
alla fabbrica.
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“AELITA!!!” la chiamò il ragazzo.
“JEREMY!!! CIAO!!!” lo salutò lei.
Era seduta al computer, ma si alzò subito e andò ad abbracciare l’amico, dandogli anche un
bacio sulla guancia, che per un attimo gli fece girare la testa.
“Perché sei sveglia!? Dovresti dormire!” le disse lui, con un filo di rimprovero.
“Lo so Jeremy, ma sono così felice che non ho per niente sonno! E poi su Lyoko non ho
fatto altro che dormire!” lo rassicurò lei con un sorriso.
“Poi tu e gli altri non dovevate venire qui alle cinque?” gli chiese lei.
“Non ce la facevo ad aspettare fino alle cinque.” Le confessò.
La ragazza sorrise, mentre un lieve rossore le tinse le guance per qualche secondo.
Poi gli sussurrò: “Grazie Jeremy.”.
I due passarono tutta la notte a chiacchierare, ridendo e scherzando.
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Nel frattempo, nel dormitorio...

 
Suona una sveglia. 4:25AM.
Odd si rigira nel letto sbuffando e farfugliando qualcosa.
– No... Uff... Ancora cinque... Minuti... Pff... – Ulrich invece si gira verso la sveglia, e la
vista dell’orario gli ricorda la missione.
Il ragazzo si alza di scatto, gettando via le coperte e mettendosi seduto sul letto.
– Eddai... Spegniti... Spegniti maledetto aggeggio... Mh... Oh, okay... Ce l’ho fatta. – il
ragazzo riuscì a spegnere la sveglia dopo qualche tentativo, il sonno non gli aveva fatto
distinguere subito i tastini.
Poi si alzò e andò verso il letto dell’amico, che muoveva stancamente le palpebre, cercando
di mettere a fuoco le immagini.
– Ulrich... Che ore sono? – chiese poi Odd stiracchiandosi.
– è ora di andare. – gli rispose frettolosamente l’altro, per poi girarsi e tirare fuori i vestiti
dall’armadio.
Odd si tirò su, fuori dalle coperte, e con un piede cominciò a cercare le ciabatte.
Trovandone una, scivolò, cadendo giù dal letto di faccia.
Subito scattò sull’attenti.
– EH!? COSA?! MA CHE SUCCEDE!? – disse, quasi gridando.
Ulrich ridacchiò.
– Altro che Subdigitals, questa è la tua sveglia, un bel bernoccolo! – Odd sbuffò,
massaggiandosi il naso, che aveva sbattuto a terra, poi cominciò a vestirsi.
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Nel frattempo, in casa Ishiyama...

 

 
Una sveglia suonò. Yumi aprì gli occhi, e si alzò di scatto, tirandosi su meccanicamente.
Si era addormentata pensando ad Aelita, e anche durante il sonno non aveva pensato ad
 altro.
In poche mosse piegò le lenzuola, prese dei vestiti che la sera prima aveva lasciato piegati e
pronti appositamente e, in punta di piedi, raggiunse la porta.
Abbassò il saliscendi lentamente, poi tirò verso di sé.
Mise un piede fuori dalla porta.
Poi si affacciò per controllare il corridoio.
Buio.
L’unica illuminazione erano i raggi lunari, che passavano attraverso le finestre delle altre
stanze.
La ragazza camminò silenziosamente verso il bagno e aprì le porte scorrevoli.
Si diede una sciacquata, si lavò frettolosamente viso e denti e si vestì.
Non appena fu pronta, afferrò il cellulare, corse alla porta, si mise le scarpe e uscì di casa.
Faceva freddo.
Molto freddo.
Rabbrividì.
Poi si fece forza, prese un forte e gelido respiro, e cominciò a correre.
Raggiunse il bosco in tempo record.
Incontrò proprio davanti al tombino Odd e Ulrich.
– Ehi ragazzi!! – li salutò lei. – Ma Jeremy non è con voi? – i due si guardarono, e si
capirono al volo.
Yumi a sua volta decifrò i loro sguardi.
– Beh, se non è qui con voi, e se non l’avete incrociato venendo qui... – ragionò la ragazza
ad alta voce – Ci avrà sicuramente preceduti! – dissero in coro tutti e tre.
Ulrich spostò il tombino, lasciando entrare Odd e poi Yumi, poi entrò lui chiudendo il
passaggio.
I tre furono come al solito storditi dal terribile odore delle fogne, presero i loro skate e
raggiunsero il ponte.
Si lanciarono verso le funi e scesero fino al montacarichi.
Una volta nella stanza del super calcolatore, scoppiarono a ridere.
Jeremy e Aelita stavano parlando e ridendo come matti, e non appena si accorsero delle
risate si voltarono imbarazzati.
– Oh... Ma sono già le cinque, ragazzi? – disse Jeremy, rosso come un semaforo, mentre
Aelita si copriva il viso con la maglia.
– Questa domanda mi preoccupa, Einstein! – Ridacchiò Odd.
– Chissà allora da quanto tempo sei qui! – gli disse Ulrich.
– Beh, adesso non perdiamoci in chiacchiere, è ora di preparare il ritorno di Aelita! – i
ragazzi si guardarono l’un l’altro facendosi un occhiolino.
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Collegio Kadic, 7:30AM

 
 
Dallo scuolabus che gli studenti esterni che vivevano lontano utilizzavano per venire a
scuola, scese Aelita con un trolley rosa insieme a Yumi, che per quella mattina aveva deciso
di prenderlo per accompagnarla.
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Prima...
 
 
Jeremy spiegò.
– Ora vi illustro il piano. Yumi, porti qui il tuo trolley rosa, lo riempiamo di vestiti e oggetti
a casaccio, poi tu e Aelita andate in città alla stazione, in cui entrerete dal retro, dove ci sono
i bagni del bar al piano di sopra. Lì c’è un passaggio che in genere viene aperto 5 minuti
prima che passi lo scuolabus che porta al Kadic. Arriverete fuori da dentro la stazione e poi
alla fermata che c’è di fronte e quindi nessuno sospetterà nulla. Dovete solo riuscire a non
perdere quel bus. Chiunque vi vedrà penserà che Aelita è appena scesa dal treno e che tu sei
 andata a prenderla. Mi sembra un piano perfetto. – concluse infine il biondo.
 
I ragazzi annuirono e corsero tutti a lavoro.
Odd prese dei vestiti dalla stanza sua e di Ulrich, Yumi corse a prendere il suo trolley rosa,
Ulrich corse a controllare gli orari del bus e li comunicò a Yumi e Aelita, che passarono
attraverso un vicolo buio dove nessuno le avrebbe viste.
Alle 6:15 da dietro la montagna era spuntata una palla di fuoco che coloriva i visi delle due
ragazze, trasmettendo loro calore, in quella fredda notte.
 
...

Ce l’avevano fatta.

...
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE: Ma salve!!! Era un po’ che non aggiornavo questa storia!!!
Ho voluto rimediare così, mi piace far vivere mille avventure ai nostri eroi!!
Sarò breve, spero vi piaccia e vi chiedo di recensire per un prossimo capitolo!!! A prestoooo <3

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