Versi di vita

di Narciso_
(/viewuser.php?uid=1063747)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A te ***
Capitolo 2: *** Istinto ***
Capitolo 3: *** Arte ***
Capitolo 4: *** Senna ***
Capitolo 5: *** Abbandonata ***
Capitolo 6: *** Quel tempo è passato... ***
Capitolo 7: *** T'importa? ***
Capitolo 8: *** Ipocrisia ***
Capitolo 9: *** Sogno ***



Capitolo 1
*** A te ***


A te
alla mia rosa


A te che soffri,
a te che ami,
a te che odi,
a te che ignori.
Ignori il mio amore,
la mia passione ardente,
le mie parole e i miei sguardi.

A te, che preferisci un'altra,
che mi fai soffrire raccontandomi
quanto la ami, la desideri,
quanto la vorresti fra le tue braccia
Ti lamenti di non essere amata,
ma non ti rendi conto che io
sono già tua?



 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Istinto ***


Istinto


E d’istinto scrivo
Le dita si muovono rapide
Sulla bianca tastiera
La mente scorre veloce
Tra le nuvole di vapore della mia fantasia.
Vedo te, vedo me
Vedo noi
Vedo il mio sogno avverarsi
Ci vedo vicine, ma mai abbastanza.
Perché noi siamo lontane
Per quanto io lo voglia
Le nostre mani non si sfioreranno,
le nostre labbra non si accarezzeranno.
Vorrei fossimo una,
eppure siamo due.
Separate,
Discordanti.
Figure distanti e finite,
divise da infinita
tristezza e grande desiderio.
Già so che mai ci
congiungeremo.
Però lo sogno
E lo spero.
Vana speranza che il cuore
Mi accende




 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Arte ***


Arte

La tua voce 
ha il suono più dolce
La tua pelle
ha il gusto più delicato.
Mia piccola opera d'arte,
mia dolce poesia...
Dante avrebbe cantato
del tuo dolce viso
se solo ti avesse conosciuto,
come io ti canto
all'oscuro
da te.
Nessuno sa
del mio amore,
doloroso segreto che di gioia
mi riempie il cuore.
Il mio spirito brucia,
la mia mente si agita,
e tu, dall'alto del tuo piedistallo,
mi guardi pietosa.
Sì, mia dolce opera,
mi guardi.
Musa dei miei componimenti,
mostra pietà (te ne prego)
alla tua poeta!


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Senna ***



Senna

O mia bella,
sulle sponde della Senna
guardi Parigi illuminarsi.
La chiamano la città dei lumi,
la città dell'amore, culla dell'arte
eppure tu lì sei sola, non corrisposta.
Chi ti ama tu non ami.
Chi ami non ti ama.
Non ti sembra Parigi malinconica la sera?
Non sembra triste come il tuo cuore spezzato, 
come il mio cuore spezzato?
Perché ti penso ancora, mi chiedo. Eppure,
non posso fare a meno di te, mio giglio,
che candida ti specchi sulla Senna.
Invidio quel fiume che può adorarti da vicino,
come io vorrei fare e non posso.
Non sono nessuno per te, però tu
sei tutto per me.
Saluta la Senna da parte mia, 
candido giglio,
salutami Parigi, il suo sole e la sua arte.
Saluta il mio non ricambiato amore per te
e lasciami soffrire, te ne prego.
Meglio star male che non amarti affatto.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Abbandonata ***


Abbandonata
scrivo ancora per te...

Per un anno di te non ho scritto.
Ti ho lasciata,
abbandonata,
isolata dal mio cuore,
ma non dimenticata.

Ho solo scelto di essere felice.
Me lo merito, no?
Ho patito.
Pianto, strillato.
Stracciato i fogli bagnati
dalle mie lacrime di disperazione.
Ero infelice, sai>?
perché Tu non mi amavi e non mi ami.
Ho detto basta,
ti ho ordinato di uscire dal mio cuore.
E ti ho abbandonata.
Ti prego di perdonarmi,
mio giglio,
ti prego di scusarmi se
nel mio cuore c'è un altro.
Un altro che amo,
ma che finalmente,
mi ama.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Quel tempo è passato... ***


Quel tempo è passato...

Non ti dedico abbastanza
eppure,
c'è stato un tempo in cui
ti ho dedicato tutto.
E quel tempo è passato.
Ma continuo a fare lo stesso errore:
dedicare tutto 
a chi non mi merita,
a chi non interesso.
La mia Dea,
la somma Arte,
mi ha reso sua schiava infelice.
E chi sono io per oppormi
al volere divino?

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** T'importa? ***


T'importa?


T'importa,
mio dolce Rododendro?
Mi chiedo, t'importa?
Nella mia testa, una voce mi risponde:
"No, Narciso. Ovvio che no."
Eppure...
Abbiamo passato serate sdraiati
sui sedili posteriori di un'auto.
Abbiamo riso, appannato vetri...
Abbiamo sudato, sudato piacere.
Mi tocchi.
Lo fai sempre.
Mi guardi...
Non come vorrei.
Mi stai abbandonando, Rododendro?
Lo stai facendo davvero?
Perché vuoi dirmi addio?
O forse, questi sono solo i lamenti
di una donna isterica,
insicura,
bipolare.
Forse, questo Narciso che ha smesso di sperare,
lo ha fatto troppo presto.
Ma un felice epilogo
per me
non c'è mai stato.
E adesso...
perché dovrebbe essere diverso?

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Ipocrisia ***


Ipocrisia

Ci piangiamo addosso
e parliamo di trincea,
sdraiati sui divani
sognamo abbracci
che chissà quando riceveremo.
Ci siamo sempre odiati,
parlati alle spalle.
Indossato maschere
e doppie facce.
Abbiamo riso degli altri,
odiato,
voluto la morte di persone
con la sola colpa di essere nere,
donne,
omosessuali,
musulmane, ebree...
Siamo un mondo razzista,
maschilista,
omofobo.
Adesso urliamo dai balconi,
uniti,
un solo popolo
E mentre ci ripetiamo
che ce la faremo,
che ci riabbracceremo,
dentro i nostri cuori ci sarà
sempre lo stesso grido:
"A MORTE L'IMMIGRATO!
A MORTE LA TROIA!
A MORTE IL GAY!"
Teniamo alta la bandiera, sì:
la bandiera dell'ipocrisia.
Perché sappiamo che quando
tutto questo finirà,
torneremo ad odiarci come sempre.
Uniti,
un solo popolo.
Un popolo di falsi ipocriti,
che usano maschere,
che mostrano doppie facce.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Sogno ***


Appartenente ad un'altra raccolta che ho deciso di cancellare.
Seguimi su instagram: @stralci.letterari  
Seguimi su Wattpad: Narci_so

Sogno
   a te, mio amato R.

Questa notte ho sognato d'amarti.
Ho sognato di nuovo
quella sera, 
quell'ultima sera,
in cui ero stetsa fra le tue braccia:
nuda,
nudo.
Ho sognato di rivederti
una volta ancora.
Ho sognato i tuoi baci
e le tue carezze.

Ti sogno.
Lo faccio perché mi manchi:
chiamami cattiva,
perché forse lo sono,
ma aspetto la fine di questa quarantena
solo per rivederti.
Non mi interessa del covid
e di chi ne è infetto.
Mi interessi tu.
Solo tu.
Quindi, attraverso uno schermo,
dimmi
una volta ancora
quanto mi vuoi bene
e guardami sorridere
mentre io guardo sorridere te.
Ogni volta spero che sia l'ultima volta
che i nostri sguardi si incontrano
solo attraverso le parole scritte
su una tastiera.

Poi piango
e mi addormento,
pensandoti e sognandoti.
Amo i sogni, 
in questi giorni più che in altri.
Lì, dove il tempo non esiste,
dove le ore sono giorni
e i giorni minuti,
io e te possiamo amarci, 
liberi dalla realtà che ci tiene lontani.

Poi mi sveglio e piango ancora.
Perché ero felice, 
lo ero davvero.
Tutto un sogno, un grande, bellissimo sogno.

Io sono Alice e tu,
tu sei il mio Paese delle Meraviglie

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3763091