Un incontro voluto dal destino

di Il corsaro nero
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un misterioso arrivo ***
Capitolo 2: *** Un inizio difficile... ***
Capitolo 3: *** L'incontro tra due razze ***
Capitolo 4: *** La proposta di Oven ***
Capitolo 5: *** Alla ricerca di una guardia del corpo ***
Capitolo 6: *** Il rapimento di Frui ***
Capitolo 7: *** Alla riscossa! ***
Capitolo 8: *** Destini diversi ***



Capitolo 1
*** Un misterioso arrivo ***


CAPITOLO 1: UN MISTERIOSO ARRIVO


L'uomo se ne stava lì, seduto sul terreno aspro e desertico del suo pianeta, a guardare il cielo.

Il sole illuminava tutto il loro pianeta...

Ad un tratto, gli parve di vedere una luce scendere verso di lui.

Sgranò gli occhi.

Che caspita stava succedendo?

La luce, mentre scendeva sempre più forte, e quando essa si trovò sopra alla sua testa, si accorse, incredulo, che si trattava di uno strano razzo bianco.

I razzi continuarono a volare per un po', finché non atterrarono in un punto lontano con una gigantesca esplosione.

Che succede?” domandarono un paio di persone, uscite dalle proprie abitazioni.

Vado a controllare. Voi restate qui.” esclamò l'uomo seduto sulla roccia, alzandosi in piedi e correndo a tutta velocità in direzione dell'esplosione.

Aspetta, vengo anch'io!” urlò un ragazzo, seguendolo.

Imprecò.

Tra tutti i rompiscatole, proprio lui...

I due si avvicinarono ad un cratere dove lo strano razzo era fumante.

Ad un tratto, una porta si aprì e uscì una giovane donna dai lunghi capelli biondi legati in due lunghe trecce e gli occhi azzurri, vestita in un modo molto strano e con uno strano aggeggio all'occhio.

L'aggeggio fece uno strano rumore e lei alzò la testa, scorgendoli.

Buongiorno.” li salutò lei e subito, il più giovane tra i due, la salutò: “Ciao.” “Idiota, non salutarla!” lo sgridò subito l'altro.

Con un balzò, raggiunse la ragazza e si accorse subito che era molto più bassa di lui e lui era uno dei più bassi tra i più simili.

Che cosa vuoi?” domandò, in maniera scortese, e la ragazza rispose: “Io e la mia gente vorremmo solo un nuovo pianeta dove vivere.” “Perché non tornate su quello vecchio?” “Ci torneremmo tanto volentieri, se non fosse che è stato distrutto a causa di un esperimento finito male.” “Che stupidi...” “Molto gentile da parte tua.” “E perché, tra tutti i pianeti della galassia avete scelto proprio il nostro?” “Non l'abbiamo scelto. Un meteorite ha distrutto il motore della nostra nave e siamo stati costretti a fare un atterraggio d'emergenza qui. Ci vorranno sei mesi per riparare il guasto.” “EEEHHH??!?! SEI MESI?! SARO' COSTRETTO A SUBIRE TE E LA TUA GENTE PER SEI MESI?!” “Guarda che nemmeno a me entusiasta l'idea di avere gente scortese e antipatica come te come vicini! Piuttosto, c'è un'area desertica dove noi possiamo vivere?” “Ce n'è una a 20 km da qui.” “Bene.” esclamò la ragazza e poi gridò: “Gente, prendete la vostra roba e uscite!”

In pochi minuti, un gruppo di uomini e donne di tutte le età, tutti bassi come la ragazza uscita per prima, uscì dall'astronave.

Una domanda...” ridacchiò l'uomo “Ma siete tutti bambini o avete problemi di crescita?” “Nel nostro pianeta natale, c'era una forza di gravità dieci volte maggiore a quella che c'è qui.” gli rispose, adirata, la ragazza e l'altro rispose: “E come si chiamava questo pianeta di nani da giardino?” “Pianeta Plant!” “Quindi voi siete i plantoniani?” “No, scemo! Noi siamo gli tsufuru!” “Invece noi siamo i saiyan, bambola. Io mi chiamo Vegeta.” “E io sono Frui, brutto scimmione! E spero di non vedere per un bel pezzo te o un altro membro della tua razza!”


Lord Champa, c'è qualcosa che dovrebbe sapere...”

L'enorme gatto viola sovrappeso aprì un occhio e guardò in malo modo la donna dalla pelle blu e dai lunghi capelli bianchi.

Vados! Ti ho detto un migliaio di volte che non voglio essere disturbato mentre dormo!” protestò Champa e Vados rispose: “Questa notizia dovrebbe interessarla. Fuwa mi ha appena informata della cosa.” “E cosa?” “Una navicella con a bordo degli esseri chiamati tsufuru ha appena fatto un atterraggio d'emergenza su un pianeta chiamato Sadal abitato da guerrieri con una coda di scimmia chiamati saiyan.” “E a me cosa dovrebbe importare?!” “E' raro che due razze abitino sullo stesso pianeta. Senza contare che questi due popoli hanno usanze, usi, costumi e caratteri completamente diversi. Mi domando come procederà questa inaspettata convivenza...” “Non me ne frega niente, Vados! Per me quei due popoli possono anche crepare! Lasciami dormire!”

L'angelo rimase in silenzio un attimo e poi disse: “D'accordo, Lord Champa. Intanto, avviserò mio fratello Whis.” “Ma non è l'angelo di Beerus?!” “Certamente.” “Perché, tra tutti gli angeli, vuoi proprio chiamare quello di quell'idiota di mio fratello?!” “Perché i vostri due universi sono gemelli e condividono le stesse razze. Sono curiosa di sapere cosa è successo a queste due razze nel settimo universo.”

La donna prese il suo bastone che, proprio in quel momento, cominciò a brillare.

Whis?” domandò, incredula, Vados e una voce acuta maschile disse: “Esatto, sorella. Sono proprio Whis.” “Ah, come stai?” “Egregiamente. Ti ringrazio del pensiero.” “Che buffa coincidenza. Sai che stavo per chiamarti?” “Oh, davvero? Come mai?” “Nel nostro universo, un popolo chiamato tsufuru ha fatto un atterraggio sul pianeta Sadal, abitato da dei guerrieri con una lunga coda di scimmia chiamati saiyan.” “Davvero? Che cosa curiosa.” “Cosa intendi?” “Nel nostro universo, un gruppo di guerrieri saiyan ha fatto un atterraggio d'emergenza sul pianeta Plant, abitato da un popolo tecnologicamente avanzato chiamato tsufuru.”

Vados era senza parole, ed erano poche le cose che potevano sorprendere un angelo.

Due popoli, completamente diversi, che avevano cominciato a convivere in due universi non era una cosa che si vedeva tutti i giorni.

Quella situazione andava al di là di ogni logica...

Quei due popoli dovevano stare insieme per destino.

Comunque, io e Fuwa terremo d'occhio questi due popoli.” dichiarò Vados mentre Whis annuiva: “Anch'io e Shin faremo la stessa cosa nel nostro universo. Sono curioso di sapere come andrà a finire questa convivenza.” “Hai proprio ragione, fratello. Attendiamo di scoprire se questa convivenza creerà una nuova razza tra saiyan e tsufuru... oppure se li farà sterminare a vicenda.”


Come sarebbe a dire che ve li siete fatti scappare?!”

L'essere mostruoso grande e grosso era a dir poco adirato.

Il soldato davanti a lui non sapeva cosa dire dal tanto che era spaventato.

Ci dispiace, Lord Oven... quei maledetti tsufuru devono aver preso un'altra strada. Li abbiamo aspettati nella Galassia di Weke, dove sapevamo che sarebbero andati perché c'è un pianeta disabitato simile al loro, eppure non sono arrivati.” “Maledetti incompetenti! E così abbiamo perso le tracce del loro straordinario dispositivo!” “Non so cosa dirle...” “TACI!!!”

Lord Oven lanciò un raggio energetico che disintegrò il soldato.

Dopo aver ucciso il suo uomo, Oven si mise a riflettere.

Non avrebbe mai rinunciato all'ultima invenzione degli tsufuru, un dispositivo che accumulava potenza dal metallo.

Inoltre, quegli idioti avevano lasciato il loro pianeta dopo averlo rovinato e distrutto a causa di un esperimento mal riuscito.

Era l'occasione perfetta per annientarli e appropriarsi di quel dispositivo da inserire alle sue astronavi, in modo da conquistare l'intero universo!

Li avrebbe trovati, anche se si sarebbero trovati dall'altro capo dell'universo.

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Capitolo 2
*** Un inizio difficile... ***


CAPITOLO 2: UN INIZIO DIFFICILE...


BUM CRASH TRRR TUM TUM

Vegeta aprì gli occhi.

Che cavolo era quel rumore fastidioso?!

Non riusciva a dormire!

Si alzò in piedi scocciato, grattandosi i lunghi capelli a fiamma.

Il suo istinto gli diceva che quel baccano era dovuto dai loro nuovi vicini...

Una volta uscito, trovò altri saiyan che protestano: “Ma cos'è questo rumore?!” “Basta!! E' insopportabile!!” “Qui c'è gente che vuole dormire!”

Vegeta si diresse come una furia verso l'aerea desertica dove gli tsufuru erano andati a vivere e trovò la conferma dei suoi sospetti.

Quei dannati scocciatori erano lì che lavoravano a tutto gas su una rupe rocciosa con l'aiuto di strani animali che non aveva mai visto prima.

Secondo te cos'è quella roba, Vegeta?” domandò una voce alle sue spalle e il saiyan, voltandosi vide il saiyan con i capelli a palma che l'aveva seguito e che guardava incredulo quegli strani animali.

Sciò, fila via, piaga!” tentò di scacciarlo Vegeta ma l'altro rimaneva lì imbambolato a guardare gli tsufuru lavorare.

Vedendo che era inutile, Vegeta si diresse come una furia verso i lavori, oltrepassando i vari cartelli con su scritto: Non disturbare!

EHI, VOLETE FARE UN PO' DI SILENZIO?!?!” urlò il saiyan con tutto il fiato che aveva in gola.

Un bambino dai capelli biondi ricci e gli occhi azzurri lo guardò un attimo e poi si voltò e disse: “Sorellona, c'è un rompiscatole.” “COSA?!”

Subito una tsufuru si diresse verso Vegeta.

Il saiyan sgranò gli occhi.

La sorellona del moccioso era la mocciosa che aveva affrontato il giorno prima.

Anche lei l'aveva riconosciuto, dato che appena lo vide sgranò gli occhi e domandò: “ANCORA TU?!” “Sì, sono io! E sono qui per protestare!” “Su cosa?” “Su questo rumore! E' assurdo e fastidioso e nessuno riesce a dormire!” “State ancora dormendo?!” “Esatto!” “Ma sono le undici!” “E allora? Noi dormiamo quanto ci pare e piace! Fate smettere questo assurdo baccano!” “Non possiamo! Stiamo costruendo le nostre case!” “E perché cavolo le costruite?! Non dovevate andarvene fra sei mesi?!” “Tu sai quanto sono lunghi sei mesi?”

Il giovane saiyan rimase in silenzio.

In effetti, non aveva la più pallida idea di quanto fossero lunghi sei mesi.

Frui, per tutta risposta: “Ascolta. Un mese è composto da trenta giorni quindi devi fare trenta per sei e verrà fuori il seguente risultato: 180 giorni. Secondo te possiamo dormire per terra per tutto questo tempo?”

Vegeta non ci aveva capito di tutto quel discorso coi numeri ma una cosa aveva capito: gli tsufuru sarebbero rimasti su Sadal per molto, troppo, tempo.

Non intendo convivere con te e la tua gente su questo pianeta! Adesso voi ve ne andate immediatamente!” urlò il saiyan e la tsufuru, seccata, gli ricordò: “Peccato che la nostra astronave sia fuori uso.” “Non me ne frega niente! O sparite oppure io...” “Tu cosa? Guarda che non mi fai paura, scimmione!” “Davvero? E come pensi di difenderti da un saiyan, bassa come sei?” “Ok, l'hai voluto tu.”

Frui, senza troppi problemi, prese un piccolo telecomando dal marsupio e lo puntò contro Vegeta.

E pensi che quel rametto possa fare qualcosa a me?! Un saiyan?” ridacchiò Vegeta, divertito dalla stupidità della ragazza.

Frui non disse niente e schiacciò il pulsante del telecomando.

In un attimo, un lampo uscì dal telecomando e colpì in pieno Vegeta e elettrizzandolo completamente.

Quando Frui smise di schiacciare il telecomando, il saiyan cadde per terra, con i capelli e la coda spettinati.

Frui si voltò verso il saiyan coi capelli a palma e ordinò, indicando Vegeta: “Portalo via! E dì ai tuoi amici saiyan che il primo che prova a molestare noi tsufuru, lo concio come questo qui!” “Va bene.” acconsentì il saiyan, prendendo il compagno per una gamba e trascinandolo via dall'accampamento.

Mentre se ne andavano, Vegeta ebbe la forza di sibilare: “Oh... io la odio, quella...”


Allora, li avete trovati?” “Negativo, signore!”

Oven faceva una fatica del diavolo a trattenere i ringhi.

Dove diavolo si era cacciati quegli infernali tsufuru con il loro dispositivo?!

Chi avrebbe detto che un'astronave comandata da una donna gli avrebbe creato così tanti problemi?!

Aveva sentito che la principessa Frui era dotata di un'audacia incredibile e da un pessimo carattere.

Se non fosse stato per il carattere, avrebbe pensato di farla diventare la sua donna, anche perché si diceva in giro che era molto graziosa.

In ogni caso, quella dannata era furba.

I suoi uomini non riuscivano a localizzare lei e il suo popolo...

Lord Oven...” cominciò, timidamente, un soldato e Oven, scocciato, sibilò: “Che vuoi?” “Ecco... sospetto che l'astronave degli tsufuru abbia preso uno scorciatoia per far prima... solo che devono essere stati colpiti da un meteorite e hanno dovuto fare un atterraggio d'emergenza.”

Sentendo ciò, Oven fece un sorriso inquietante e disse: “Se fosse vero ciò che dice... avrei la possibilità di catturarli senza temere la loro fuga...”

Poi, voltandosi verso i soldati ai computer, ordinò: “Cominciate a setacciare e a controllare ogni pianeta che si trovava nei paraggi della scorciatoia! E appena li avete trovati, chiamatemi immediatamente.”


Come inizio, direi che nel mio universo è stato un completo disastro, fratello.” dichiarò Vados, con uno sguardo esasperato.

Il fratello minore, al contrario, disse: “Nel mio universo, invece, direi che la convivenza sta funzionando a gonfie vele. Sai, gli tsufuru hanno subito permesso ai saiyan di abitare sul loro pianeta e mi sembra che vadino già molto d'accordo. Se la loro amicizia continua così, molto presto potrebbero unirsi e dare il via ad una nuova razza. Penso che se i saiyan e gli tsufuru si unissero, l'universo sarebbe un posto migliore. L'unione tra forza e intelligenza, ossia ciò che le due razze rappresentano rispettivamente, potrebbe portare a grandi cose. Senza contare che se entrambi i popoli hanno cominciato a convivere nello stesso momento in due universi gemelli significa che sono legati da qualcosa che trascende le divinità. Entrambi sono legati dalla forza del destino. La domanda è: sono legati per qualcosa di creativo o di distruttivo? Si uniranno o si annienteranno?”

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Capitolo 3
*** L'incontro tra due razze ***


CAPITOLO 3: L'INCONTRO TRA DUE RAZZE


Dannata nanerottola! Dannata tsufuru! Appena la becco, le farò passare la voglia di farmi questi scherzi!!!”

Vegeta stava letteralmente fumando di rabbia.

Se c'era una cosa che Vegeta era che qualcuno lo fregasse, soprattutto se quel qualcuno era un'aliena che gli arrivava a malapena alla vita!

Intanto ti ha fregato.” gli fece notare il suo compagno dai capelli a palma e l'altro rispose: “Tu sta' zitto!”

Il saiyan guardò fuori dalla finestra e guardò i lavori per la costruzione della città degli tsufuru.

Da quanto si era sparsa la voce che il capo degli tsufuru aveva sistemato Vegeta, il saiyan più forte di Sadal, nessuno aveva anche solo pensato di fare uno sgarro agli tsufuru.

Tuttavia, un sacco di saiyan, provenienti da tutta Sadal, era venuta lì per vedere da vicino quelle misteriose creature aliene piccole di statura ma dotate di un'arguta intelligenza e che possedevano armi pericolose.

Nel frattempo, Vegeta si alzò in piedi e si diresse verso l'uscita dell'abitazione.

Dove vai?” domandò il compagno e l'altro rispose: “A lavarmi alla mia sorgente termale, no?”


Io tornerò subito. Mi raccomando, al primo scimmione che si avvicina con brutte intenzioni, fatelo diventare uno scolapasta!” “Non preoccuparti, sorellona. Torna presto, però!”

Frui mentre se ne andava, voltò varie volte la testa.

Non poteva lasciare soli il suo popolo e il suo fratellino Plant.

Tuttavia, quella spedizione doveva essere fatta per cercare di conoscere quel misterioso e grande pianeta.

La ragazza entrò in una foresta.

Su Plant, le foreste erano rare ma su quel pianeta pareva che ce ne fossero parecchie.

Quella che stava attraversando in quel preciso momento, poi, era stupenda.

Le foglie erano viola e degli uccelli e dinosauri volavano tranquillamente nel cielo giallo.

Se non fosse stato per i saiyan, che rendevano orrendo qualunque posto con la loro scortesia, avrebbe pensato di trasferirsi assieme agli altri su Sadal.

La ragazza camminò per ore nella foresta e ad un tratto scorse una fonte termale.

Frui, emozionata, si tolse rapidamente i vestiti ed entrò in acqua.


Vegeta sentì che qualcuno si era azzardato ad entrare nella sua fonte.

Adirato, si avvicinò ad un masso e guardò dietro ad esso per vedere chi era quel pazzo e mandarlo via a suon di cazzotti.

Tuttavia, appena vide chi era l'intruso, rimase a bocca aperta.

Nella fonte era appena entrata quella rompiscatole di Frui.

Avrebbe voluto scacciarla eppure non riusciva a muoversi.

Era così bella... le gocce d'acqua che le attraversavano il viso e il corpo la rendevano così attraente... i suoi lunghi capelli biondi sciolti ondeggiavano nell'acqua come fossero vivi... e la sua pelle bianca e i suoi occhi azzurri...

Ad un tratto, Frui si voltò e appena vide Vegeta urlò, con quanto fiato aveva in gola, immergendosi ancora di più nella fonte: “CHE CAVOLO FAI, BRUTTO MANIACO?!?!” “Dovrei chiederlo io a te, visto che questa è la mia fonte e stavo facendo io il bagno!” “Va bene, ho capito! Scusa! Ma adesso girati subito!!” “E perché?” “Perché... io vorrei uscire... e tu sei un uomo...” “E che problema c'è? Ti vergogni a farti vedere nuda da me?” “Tu non hai proprio peli sulla lingua, eh?” “Beh, lascia che ti dica una cosa, bambola... ne ho viste un sacco di donne nude... le quali avevano anche un seno molto più grosso del tuo.”

Non appena pronunciò quelle parole, un enorme sasso lo travolse.

Dopo aver lanciato il masso, Frui uscì dall'acqua e si rivestì.

Mentre si sistemava un guanto, rossa in viso, sibilò, furibonda: “Maniaco...”


Si arrampicò su un albero e cominciò a raccogliere i frutti.

La sua principessa l'avrebbe uccisa se avesse saputo che si era allontanata dal campo... ma presto le scorte sarebbero finite e bisogna trovare al più presto dell'altro cibo, anche se questo significava rischiare d'incontrare i saiyan.

Ehi, che stai facendo lassù?” le domandò una voce sotto di lei e per lo spavento lasciò cadere la presa cominciando a cadere velocemente verso il basso.

Prima che toccasse terra, qualcosa la prese.

La giovane alzò gli occhi e scoprì che chi l'aveva presa era un ragazzo con i capelli neri a palma, l'espressione serena e gli occhi neri.

Era un saiyan.

Il giovane la mise per terra e poi disse: “Quando ti arrampichi, sta' più attenta.” “Grazie...” “Figurati. Ci vediamo.” “Aspetta...”

Il saiyan si voltò.

Il vento accarezzava i loro capelli, entrambi neri.

Come ti chiami?” domandò la saiyan e l'altro rispose: “Kakaroth.” “Io mi chiamo Suika.”


Vegeta si massaggiò il naso.

Quella dannata mocciosa gli aveva tirato un masso enorme.

Ogni volta che le stava vicino, rischiava sempre di lasciarci le penne.

Però, quando l'aveva in quella fonte... gli era sembrata la donna più bella di tutto l'universo...

Vero che le sue forme non erano abbondanti, però... erano così belle e perfette nelle loro modestie... gli sarebbe piaciuto poterla toccare...

Si diede degli schiaffi.

Ma che cavolo gli saltava in testa?!

Non avrebbe mai potuto toccare quella tavola aliena!

Era insopportabile e aveva anche un tremendo carattere, persino peggiore di quello di un saiyan!

Eppure era proprio quel suo carattere forte a piacergli...

Ehi, Vegeta!” esclamò una voce, per lui insopportabile, alle sue spalle.

Che cavolo vuoi, Kakaroth?!” dichiarò, adirato, il saiyan e un saiyan coi capelli a palma entrò nell'abitazione.

Vedo che la sorgente termale ti ha fatto tornare il buon umore...” commentò Kakaroth sedendosi e l'altro rispose: “La mia sorgente termale era occupata, per la cronaca!” “Davvero? E perché non hai scacciato l'intruso come al solito?” “Perché... era una ragazza...” spiegò Vegeta, voltandosi per non far vedere a Kakaroth che era arrossito.

Kakaroth lo fissò un attimo, poi disse: “Comunque, oggi ho incontrato una tsufuru. Pensa, si era arrampicata sull'albero più alto della foresta e stava per cadere.” “Gli tsufuru dicono di essere intelligenti ma mi sembrano più stupidi di te.” “Però sono coraggiosi. Mi piace questo loro carattere.” “In effetti, non è male...” ammise Vegeta, ritornando ad arrossire.

Sai una cosa?” domandò Kakaroth e Vegeta rispose: “Cosa?” “Se dovessi scegliere con chi sposarmi, quella tsufuru, Suika, sarebbe tra le prime scelte.” “Vuoi sposarti con una tsufuru?! Ma sei impazzito?!” “E perché no? E' coraggiosa e sembra anche molto forte.” “Peccato che se andranno tutti fra sei mesi.” “Lo so... invece, che ne pensi di Frui?” “Perché metti in mezzo quella rompiscatole?” “Pensi di sposartela?” “Col cavolo! Ha un pessimo carattere! Mi domando se quella lì sia davvero una donna! Per la cronaca, quella tsufuru, nell'elenco delle donne con cui posso mettere su famiglia è all'ultimo posto!”


Sei tornata, sorellona!”

Frui, s'inginocchiò per accarezzare la testa del fratello minore.

In quel momento, una tsufuru sua coetanea con i capelli neri legati in una coda di cavallo e gli occhi neri, si avvicinò.

Ciao, Suika. Come va' con le scorte?” domandò e Suika rispose: “Malaccio. Ne abbiamo ancora per una settimana. Sono riuscita un po' a limitare il danno andando a prendere delle scorte.” “COSA?! Suika, hai fatto una cosa irresponsabile! Potevi incontrare un saiyan.” “Infatti ne ho incontrato uno. Però, mi ha salvata quando stavo per cadere.”

Frui era senza parole.

Non si aspettava che i saiyan potessero salvare uno tsufuru, anzi, credeva che fossero tutti come quel cafone di Vegeta.

Rozzi, scorbutici e insolenti.

Forse, però, c'era una pecora bianca in quel gregge di pecore nere...

Suika, nel frattempo, continuò, arrossendo: “Si chiamava Kakaroth... era alto, forte e gentile... quando poi mi ha salvata...” “Suika, ti prego! Siamo su un pianeta abitato da cavernicoli che la cosa che sanno fare meglio è malmenarsi a vicenda, non in un romanzo d'amore! Quelli sono tutti cafoni! Non dubito che ci sia qualche mela sana qui ma una cosa è certa: io non m'innamorerò mai di un saiyan!”


Lord Oven, li abbiamo trovati!”

L'uomo si alzò dal suo trono, con un sorriso sadico.

Quei maledetti tsufuru erano in trappola!

Dove si trovano quel manipolo di canaglie?” domandò Oven e il soldato, dopo aver digitato qualcosa sul computer, raccontò: “Si trovano su un pianeta chiamato Sadal. E' un pianeta desertico ma con un paio di foreste. Pare che ci abiti una razza di esseri umanoidi con una lunga di scimmia chiamati saiyan.” “Questi saiyan possono procurarci dei problemi?” “Negativo, signore. Sono molto primitivi e asociali. Non si interessano di niente se non rimangono coinvolti.” “Ottimo.”


Come vanno le cose, Whis?” domandò Vados dal suo bastone e il fratello, rispose: “Per ora va bene, solo che...” “Che succede?” “Può essere una cosa di scarsa importanza, tuttavia... un gruppo di saiyan è entrato in una città tsufuru e ha rubato in un supermercato. Fortunatamente la cosa si è risolta senza morti, i colpevoli sono stati puniti e sembra che tutto proceda come prima, però... avverto un lieve cenno di tensione. Gli tsufuru non si fidano più tanto dei saiyan e ai saiyan fanno gola la loro straordinaria tecnologia e il loro cibo. Mi domando se questa tensione non degeneri il qualcosa di grosso.” “Invece, nel mio universo c'è stato un cambiamento. Saiyan e tsufuru si sono parlati. Sembra che stiano cominciando ad accettarsi a vicenda... comunque, la strada per diventare amici è ancora tanta...”

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Capitolo 4
*** La proposta di Oven ***


CAPITOLO 4: LA PROPOSTA DI OVEN


Suika camminava nella foresta.

Era tutto così calmo e tranquillo.

Ehi, ciao.” esclamò una voce sopra di lei.

La tsufuru alzò gli occhi e vide, a testa in giù come un pipistrello, Kakaroth che le sorrideva.

Ciao.” lo salutò l'altra e il saiyan, con un balzo, atterrò davanti a lei.

La tsufuru osservò quello splendido saiyan vestito solo con abiti di pelle eppure così bello e attraente.

Cosa fai di bello in giro?” le domandò e Suika rispose: “Cerco del cibo.” “Se vuoi, ti aiuto io.” “Grazie.”

I due camminarono vicino.

Suika si sentiva così felice...

Ogni volta che stava vicino a Kakaroth si sentiva felice e serena... sentiva che non poteva capitarle niente...

Frui le diceva sempre di essere meno sognatrice perché quei saiyan erano dei veri e propri cavernicoli.

Ma lei sapeva benissimo che diceva così solo perché non poteva vedere Vegeta.

Kakaroth, invece, era molto più dolce e gentile...

Senti...” disse la ragazza e il saiyan fece: “Cosa?” “Voi saiyan indossate solo la pelle degli animali o indossate altri vestiti?” “Mah, noi troviamo gli abiti nella pelle delle bestie perché non sappiamo dove trovare altri materiali. Però i nostri antenati indossavano degli abiti strani...” “Davvero?” “Certo, se vuoi ti faccio vedere.” “Ok.”


Frui sedeva su un masso a prendersi il sole.

Era così bello...

Ad un tratto, qualcosa si frappose fra lei e il sole.

Aprì gli occhi e vide l'ultima persona nell'intero universo che voleva vedere.

Quello stramaledetto saiyan.

Vegeta.

Che vuoi?” domandò, scocciata la ragazza “Adesso sei tu che stai invadendo il mio spazio, saiyan.” “Che cavolo fai?” “Mi prendo il sole. A te che sembra?” “Boh, sembrava che volessi farti cuocere dal sole.” “Spiritoso. Comunque, adesso me ne vado.”

Si alzò in piedi e s'incamminò nella foresta.

Vegeta si arrampicò su un albero e, saltando da un albero a un altro, cominciò a seguirla.

Io non ti sopporto.” disse la tsufuru e il saiyan rispose: “Nemmeno io.” “E allora perché mi segui?” “Perché mi piaci darti fastidio.” “Ma vattene, cretino.” “Io non me ne vado.”

Dopo un po', i due uscirono dalla foresta e Vegeta scese dal ramo dove si trovava e cominciò a seguirla.

Ad un tratto, Vegeta si accorse che nel fodero della cintura che portava la ragazza c'era una pistola.

Per curiosità, la prese velocemente e la nascose.

Nel frattempo, Frui si sentiva strana.

Non sopportava minimamente la presenza di quel cafone eppure non riusciva a scacciarlo.

Si sentiva stranamente bene e felice con lui...

Ora è meglio che me ne vada. Quello laggiù è il vostro territorio.” disse ad un tratto Vegeta e Frui annuì: “Già.” “Ah, sai una cosa?” “Cosa?” “Quando sorridi sei molto più bella.”

Frui si girò a guardarlo, incredula.

Le aveva appena fatto un complimento?!

Lui?!

Quel cafone?!

Quando ti ho vista alla fonte, sorridevi. Sei molto più bella quando sorridi che quando sei arrabbiata o seria.” “Io... grazie...” balbettò Frui, imbarazzata, sorridendo.

Nessuno le aveva mai detto delle parole così belle... forse, dopotutto, quel saiyan aveva un lato dolce e sensibile...

E dimmi... c'è qualcos'altro di me che ti piace?” domandò, timidamente e tutta rossa, e l'altro rispose: “Altroché. L'altra cosa che mi piace di te sono i tuoi fianchi. Sono parecchio larghi e sono certo che, col tuo carattere, saranno duri e forti come quelli di un uomo. Con quei fianchi potrai avere un sacco di figli forti e robusti.”

SCHIAFF

Il rumore fu così forte che tutti gli uccelli volarono via spaventati.

Vegeta si massaggiò la guancia dolorante mentre Frui si dirigeva, furibonda, verso l'accampamento tsufuru.

Non c'era proprio niente da fare.

Con quella, in un modo o nell'altro si faceva sempre male!

Ma cosa aveva detto di male?!

Lui aveva semplicemente detto quello che gli piaceva di lei...

Era impossibile andare d'accordo con quella...


Questo posto ha un aspetto parecchio lugubre...” “Per questo nessuno ci viene mai troppo volentieri.”

Suika stava seguendo Kakaroth in una vecchia città in rovina nascosta in una foresta.

Quel posto era davvero spaventoso.

Ehi, ascolta...” domandò, preoccupata, la ragazza “Ci sono dei topi qui?” “Cosa?” “Ci sono dei topi? Degli enormi roditori con la lunga coda?” “Certo che ci sono. Se non troviamo niente da mangiare, andiamo qui e li cacciamo.”

Suika fece una faccia disgustata.

Se un saiyan l'avrebbe invitata a cena avrebbe sicuramente chiesto quale fosse il menù del giorno.

Non ci teneva proprio a lasciarci le penne!

Ecco, i vestiti si trovano là dentro.” annunciò Kakaroth, indicando la casa più malridotta di tutto il villaggio.

Suika entrò timidamente e si guardò intorno.

C'era polvere dappertutto e tutto era parecchio distrutto.

Raggiunse velocemente Kakaroth, il quale, nel frattempo, aveva aperto un vecchio baule e aveva tirato fuori dei vecchi vestiti distrutti.

Interessante...” commentò Suika, toccandoli “Sul serio una volta indossavate questi vestiti?” “Sì. Poi c'è stata una cruenta battaglia contro il saiyan leggendario...” “Il saiyan leggendario? E che cos'è?” “Un mostruoso demone saiyan apparso secoli fa. Aveva una forza distruttiva che niente e nessuno poteva fermare. Alla fine, si fece consumare così tanto dall'ira che si autodistrusse.” “Accidenti...” “Finita quella battaglia, che poco ci mancò che distrusse anche il nostro pianeta, i nostri vestiti erano così distrutti che dovettimo sostituirli con la pelle degli animali.”

Suika prese dal suo marsupio una macchina fotografica e si mise a fotografarli.

Per essere delle armature, erano davvero belle e ben fatte...

Oltre alle armi, usavate anche dei mezzi di trasporto?” domandò, incuriosita, la tsufuru e il saiyan rispose: “Per viaggiare abbiamo sempre camminato... però, quando è scoppiata la battaglia col saiyan leggendario, avevamo costruito un'astronave, in modo da scappare se la furia di quell'essere avesse distrutto il pianeta.” “Posso vederla?” “Certo, seguimi.”

Suika seguì Kakaroth fuori dal villaggio e giunsero vicino a un oggetto protetto da un enorme telone fatto con vecchie pelli.

Kakaroth prese il telone e con un gesto fulmineo, lo fece cadere.

La ragazza rimase stupita da quello che vide.

L'astronave creata dai saiyan era enorme, bianca e con una strana forma.

Incredibile...” commentò Suika, toccandola “Se non la vedessi con i miei occhi non ci crederei...” “Vuoi vedere l'interno?” “Altroché!”

Kakaroth premette un pulsante e lui e la ragazza entrarono al suo interno.

Era tutta sporca e polverosa, a causa del tempo, eppure Suika constatò che essa era parecchio grande, abbastanza per farci stare tutto il popolo saiyan.

Inoltre, notò che vi erano delle piccole navicelle.

A cosa servivano quelle capsule?” domandò, incuriosita, la ragazza e Kakaroth spiegò: “Erano le navicelle d'emergenza.”

Suika raggiunse il posto di comando e cominciò a toccare i pulsanti.

Mi sembra che tutto funzioni alla perfezione, nonostante siano passati tanti anni...” constatò la ragazza.

Ad un tratto, sgranò gli occhi ed esclamò, incredula: “Incredibile!” “Cosa?” domandò Kakaroth, avvicinandosi.

La tsufuru rimase in silenzio un attimo, poi disse: “Se questa astronave avesse potuto decollare... avrebbe avuto energia sufficiente per raggiungere il pianeta Plant, il nostro vecchio pianeta.”


Frui se ne stava sdraiata sul letto, adirata.

Quel dannato cafone l'aveva proprio fatta infuriare!

Come cavolo si era permesso di dare che gli piacevano i suoi fianchi?!

Era proprio un deficiente senza pari!

Possibile che solo Suika avesse avuto la fortuna d'incontrare un cavaliere su quel pianeta di balordi?!

Si toccò le labbra.

Quel cafone le aveva detto che era molto più bella quando sorrideva...

Era vero o voleva soltanto prenderla in giro?

Sorellona...”

La voce di suo fratello minore la distrasse dai suoi pensieri.

Cosa c'è, Plant?” domandò e il bambino disse: “Un tizio è entrato nel nostro computer di bordo e vuole parlare con te.” “Chi è questo tizio?” “Non lo conosco ma ha detto di chiamarsi Lord Oven. Tu lo conosci, sorellona?”

La ragazza sgranò gli occhi.

Conosceva Oven di fama molto bene.

Era un uomo spietato e senza scrupoli, disposto a tutto pur di ottenere quel che voleva.

Era il peggior mascalzone dell'universo... purtroppo, nessuno riusciva a farlo fuori, in quanto tutti avevano la fifa blu di lui... la pattuglia galattica, un'ammucchiata d'idioti senza cervello, non riusciva mai a farlo sparire dalla circolazione.

Se un tizio del genere voleva vederla, significava solo una cosa.

Guai, e molto grossi.

Seguì il fratello minore fino al computer ed entrò in comunicazione.

Sono la principessa Frui. Cosa volete da noi, Lord Oven?” domandò la ragazza con un tono di sfida, e l'essere rispose: “Vorrei solo parlare d'affari con voi, principessa.” “Spiacente, ma io non tratto affari coi mascalzoni.” “Avete proprio una bella faccia tosta a parlarmi così, principessa. Comunque, ecco la mia proposta: voi date a me il progetto del vostro dispositivo che accumula energia dal metallo e vi prometto che nessuno si farà del male.” “La mia risposta è no.” “La vostra decisione potrebbe ritorcersi contro di voi e il vostro popolo.” “Come se non sapessi che voi promettete ai popoli l'immunità e poi, quando loro vi hanno aiutato abbastanza, li annientate tutti. Guardi che io non sono mica cretina! Stia alla larga da me e dalla mia gente o giuro che vi faccio conoscere personalmente le nostre armi!” disse la ragazza, chiudendo con violenza la conversazione.


Lord Oven era adirato.

Non solo quella principessa temeraria si era permessa di dire no ma gli aveva chiuso il computer in faccia.

Nessuno l'aveva mai umiliato in questa maniera... gliela avrebbe fatta pagare cara a quella ragazzina insolente...

Ad un tratto, si ricordò che la ragazza aveva un fratello minore...

Fece un sorriso sadico.

Avrebbe usato lui come esca.

Timer!” chiamò e un tizio si avvicinò a lui e domandò: “Sì, Lord Oven?” “Prendi un altro uomo con te e va su Sadal! Cerca il fratello minore della principessa Frui e portamelo qui! Mi raccomando, lo voglio vivo!”

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Capitolo 5
*** Alla ricerca di una guardia del corpo ***


CAPITOLO 5: ALLA RICERCA DI UNA GUARDIA DEL CORPO


Il piccolo Plant era preoccupato.

La sua sorellona era agitata e quando era in quello stato significava solo che i problemi stavano per arrivare.

Non aveva alcuna intenzione di lasciare la sua sorellona nei guai!

La sorellona aveva cominciato ad essere nervosa da quando quel tizio, Oven, l'aveva contatta.

Doveva essere la futura causa dei loro guai.

Aveva sentito dire che Oven era un tipo molto pericoloso... nei cartoni animati, per difendersi dai cattivi c'era bisogno di un supereroe o di una guardia del corpo.

Siccome i saiyan non gli sembravano dei supereroi, dove trovare una guardia del corpo.

Prese il suo salvadanaio e contò i soldi al suo interno.

Ne aveva solo due.

Non erano il massimo... ma qualcuno avrebbe trovato!

Quel qualcuno avrebbe protetto la sorellona e il loro popolo ne era certo!

Prese il suo impermeabile giallo e, una volta, indossato, uscì in fretta dalla sua casa.

Erano tutti così impegnati a lavorare che non si accorsero nemmeno di lui.

Nessuno si sarebbe accorto della sua assenza.


Certo che anche se sembrate un popolo indietro, siete abbastanza acculturati.” “Lo eravamo un tempo. Poi con la faccenda del saiyan leggendario, ci siamo regrediti.”

Suika e Kakaroth camminavano vicini, dirigendosi verso l'accampamento della ragazza.

Ehi, Frui!” chiamò, ad un tratto, Suika e una giovane ragazza dai capelli biondi si voltò.

Kakaroth la riconobbe subito.

Era la tsufuru che aveva conciato per le feste Vegeta.

Dall'espressione della giovane, Kakaroth intuì che anche lei l'aveva riconosciuto subito.

Suika!” esclamò, adirata, Frui “Si può sapere perché hai portato qui uno di quegli scimmioni?!” “Non è pericoloso, anzi. Mi ha fatto scoprire un sacco di cose interessanti sulla sua razza...” lo difese Suika mentre Kakaroth la salutava: “Buongiorno, signorina. Mi chiamo Kakaroth. Piacere di...”

Non terminò la frase che pestò col piede un rastrello che lo colpì violentemente al naso.

Frui lo fissò un attimo poi, voltandosi, commentò: “In effetti non ha l'aria di un nemico ma di uno stupido!”


Vegeta osservava con molta attenzione quello strano aggeggio che aveva fregato a Frui.

Gli tsufuru erano proprio scemi se pensavano che un simile aggeggio potesse difenderli da chiunque.

Si stiracchiò e cominciò a camminare.

Ormai il sole stava per tramontare e aveva una fame...

Cercò per qualche ora ma fu tutto inutile.

Ad un tratto, scorse una piccola figura.

Aguzzò la vista.

Era il fratello minore di quella dannata tsufuru...

Forse quel marmocchio sapeva dove trovare del cibo...

Ad un tratto, il moccioso inciampò in una radice e cadde in un dirupo.

Con un balzo, Vegeta lo afferrò per un braccio e lo riportò a terra.

Il marmocchio lo fissò incredulo.

Visto che l'altro non parlava, Vegeta domandò: “Sai dov'è del cibo?” “Eh? Nel nostro accampamento dovrebbe essercene, però... puoi pagarlo?” “Pagarlo? E che significa?” “Se voi saiyan volete un oggetto che possiede un altro, come lo ottenete?” “Lo rubiamo oppure lo barattiamo.” “Allora... con cosa vuoi barattare il cibo?” “Se ti va, ti do' questa.” dichiarò Vegeta mostrando lo strambo aggeggio che aveva rubato alla sorella del moccioso.

Il bambino fissò incredulo la pistola e poi sussurrò: “Ma quella è una pistola! Sai come usarla?” “Beh... sì, credo di sì.” “Allora, se sei d'accordo, ti faccio questa proposta: ti darò tutto il cibo che vorrai se impedirai che delle persone cattive facciano del male a mia sorella e agli altri tsufuru.” “Davvero?! Se ammazzo qualcuno mi darai il cibo?!” disse, entusiasta, Vegeta mentre il piccolo Plant balbettava: “N-non importa che le uccidi, basta solo che le mandi via...” “Tsk, peccato. Speravo di poterle fare fuori.”

Plant era senza parole.

Quei saiyan erano veramente spietati e crudeli!

Erano persino più spaventosi di Hit, il leggendario assassino che tutti temevano, il killer infallibile...

Ad un tratto, Plant e Vegeta sentirono uno strano rumore.

Si voltarono e videro una navicella che era appena atterrata.

Altri scocciatori?” sibilò Vegeta “Li faccio sparire in due secondi!” “Aspetta. Temo che siano quelli che devi cacciare via.” “Ah, allora va bene.”

Nel frattempo, due esseri grandi, grossi e brutti si avvicinarono ai due e rivolgendosi al più piccolo: “Ma guarda chi c'è! Il marmocchio che stavamo cercando!” “Che gentile che è stato a farsi trovare subito! Ci ha risparmiato la fatica di cercarlo!”

Plant, con uno sguardo furioso, domandò: “Che cosa volete da me?” “Lord Oven ci ha ordinato di rapirti per costringere la tua sorellona a dargli il progetto del vostro dispositivo che accumula energia dal metallo.” “Non daremo mai quel dispositivo a delle vecchie canaglie come voi! MBLEH!” ribatté il bambino facendo una linguaccia.

Vegeta lo fissò in silenzio.

Quel marmocchio aveva lo stesso carattere ribelle e indomato della sorella maggiore.

Forse non hai ancora capitato con chi hai a che fare, moccioso.” ridacchiò uno dei due e Plant, con sicurezza, ribatté: “Siete voi che non avete ancora capito con chi avete a che fare. Dovete sapere che ho appena assunto una guardia del corpo.” “Ma davvero? E dove sarebbe questa guardia?” “Eccola qui.” dichiarò Plant, indicando Vegeta.

Vedendo quel saiyan basso e con una scarsa muscolatura, i due bestioni scoppiarono a ridere a crepapelle.

Non sembra per niente una guardia del corpo, questo qui!” commentò uno dei due, asciugandosi le lacrime e Plant, sempre molto sicuro, continuò: “Rassegnatevi! Lui è un pistolero professionista! Su, sono tutti tuoi!”

Vegeta mise in bella mostra la pistola, mostrando anche un sorriso di sfida, poi, rivolto a uno dei due gradassi, ordinò: “Ehi, tu! Getta in aria quel sasso!” “Eh?” fece, incredulo, il bandito davanti a quell'improvvisa sfida.

Lancialo...” gli ordinò, preoccupato, il compagno e l'altro, prima di ubbidire, sussurrò: “Ok...”

Vegeta prese bene la mira, sparò e... mancò completamente il sasso, il quale cadde tranquillamente per terra.

ACCIDENTI!” urlò, adirato, Vegeta continuando a sparare nel, vano, tentativo di colpire il sasso “MALEDETTO STUPIDO SASSO!”

Alla fine, riuscì a centrarlo in pieno e urlò: “EVVAI!”

Soddisfatto, si voltò verso i tre, i quali erano rimasti senza parole.

Il piccolo Plant, intuendo che era la fine, cominciò a scappare a gambe levate verso l'accampamento degli tsufuru.

Solo quando fu molto lontano, Vegeta si accorse della sua fuga.

Ma che gli preso a quel moccioso?” si domandò, incredulo “Proprio ora che era appena iniziato il mio lavoro...”

Non si accorse che uno dei due tipacci si era avvicinando a lui ed egli, con un abile movimento, gli fregò la pistola, puntandola contro di lui.

Ma che guardia del corpo eccezionale! Sei veramente un incapace!” rise l'altro mentre il complice aggiungeva, divertito: “Evidentemente, con la paghetta che prende quel moccioso, questo tizio è il massimo che è riuscito a trovare.”

Vegeta rimase in silenzio un secondo a fissarli e, poi, allungando verso di loro la mano, disse: “Restituiscimela. Quella pistola l'ho appena rubata. Non è carino rubare la pistola a uno che l'ha appena rubata, non credi?”

Tuttavia, i due tipacci non avevano alcuna intenzione di restituirgliela.

Quanto sei noioso.” commentò il tipo che non aveva la pistola “Muoviti a sistemarlo.”

L'altro non se lo fece ripetere due volte.

Sparò in direzione del saiyan, il quale, prontamente, schivò l'attacco energetico. “L'ha... l'ha evitato...” balbettò il soldato.

Dopo un iniziale sgomento, tuttavia, riprese a sparare al saiyan ma Vegeta schivava tutti gli attacchi alla velocità della luce.

Alla fine, stufo di quel gioco, fregò la pistola al soldato con la coda.

Mi avete proprio stancato! Adesso basta coi giochi!” dichiarò, esasperato, il saiyan, mentre i due soldati lo guardavano increduli.

Forse, quel tipo era più pericoloso di quello che credevano...

Tuttavia, uno dei due gradassi, esclamò: “Sarai anche veloce... ma quello che conta davvero di un guerriero sono i pugni!”

Aveva appena finito la frase che Vegeta, senza troppi problemi, gli diede un sonoro pugno che lo fece volare contro una roccia, disintegrandola completamente.

Dopo averlo colpito, con la coda diede uno schiaffo al compagno del bestione.

Sciò. Sparisci col tuo amico.” dichiarò Vegeta e l'altro, senza farselo ripetere due volte, prese il compare scappò verso la navicella, volando via a tutta velocità.

Fine del lavoro.” dichiarò Vegeta, soddisfatto.


Dove diavolo sei stato finora?! Ti ho cercato dappertutto!”

Plant rimase immobile mentre la sorella maggiore gli faceva la lavata di capo.

Purtroppo, sua sorella notava subito quando c'era qualcosa fuori posto.

Si domandò se non aveva una vista d'aquila.

Stavo cercando una guardia del corpo per difendere te e gli altri da Oven...” spiegò il bambino e Frui rispose: “Stupido! Tutti hanno la fifa blu di Oven! Nessuno verrà in nostro aiuto! Dovremo affrontare da soli quella gentaglia, lo capisci, zucca vuota?! Chi pensavi che sarebbe venuto in nostro aiuto?!” “Pensavo che qualche saiyan...” “Mmh...! Lo sai che i saiyan preferiscono farsi gli affari propri! Possibile che pensi solo a delle assurdità?!” commentò Frui, mettendosi una mano sulla faccia, mentre Plant protestava: “Non sono assurdità!”

I due continuarono a litigare finché Suika, ad un tratto, esclamò: “Ehi, sta arrivando qualcuno!”

Subito, Plant esclamò, spaventato: “Saranno i due uomini di Oven!” “CHE COSA?!” esclamò la sorella mentre caricava un fucile “Hai incontrato quei maledetti, Plant?” “Altroché, sorellona! Volevano rapirmi per costringerti a dare a Oven il progetto del dispositivo che accumula energia dal metallo!” “Maledetta sudicia canaglia! Avrei dovuto immaginare che quel dannato avrebbe cercato di ricattarmi per avere quel dannato progetto!” “Già... inoltre, saranno sicuramente molto arrabbiati perché ho chiesto a una guardia del corpo di aiutarmi!” “Eh? C'era anche una guardia del corpo?” “Sì... avevo chiesto aiuto a un saiyan che possedeva una pistola, ma visto che era una vera e propria schiappa, a quest'ora sarà morto. L'avranno fatto fuori in quattro e quattr'otto...”

Tutti gli tsufuru rimasero in silenzio finché una figura non apparve sulla strada.

Frui e Plant sgranarono gli occhi.

Si trattava di un saiyan con una lunga coda di scimmia lasciata libera, vestito con abiti di pelle e dei capelli a fiamma neri.

Ma è lui! E' la mia guardia del corpo! Quindi è ancora vivo!” disse Plant, incredulo, mentre la sorella maggiore esclamava: “Eh?! Stai dicendo che quel saiyan pervertito è la tua guardia del corpo?!”

Possibile che, in un modo o nell'altro, doveva sempre incontrare quel gorilla?!

Nel frattempo, Vegeta si avvicinò all'accampamento e, non appena vide Plant, esclamò, senza mezzi termini: “Ehi, moccioso. Ho mandato via quei tizi. Dammi il cibo.” “Eh?! Sul serio?” domandò Plant, non credendo alle sue orecchie: “E come hai fatto?” “Ho dato loro una bella lezione, che domande.” “Davvero? Con la pistola?” “No. Con i pugni.” “E' sicuramente una balla!” s'intromise Frui, con un sorriso beffardo: “Te la sei solo svignata di soppiatto.” “Ma sta' zitta tu, che sei piatta come una tovaglia!” le rispose il saiyan e la tsufuru, con uno sguardo adirato, urlò: “COME OSI?! VOGLIAMO PARLARE DEI TUOI ORRIBILI CAPELLI A FIAMMA?!”

Vegeta fece una faccia furibonda e poi sibilò a Plant: “Io l'ammazzo. Anche gratis.” “N-no. E' la mia sorellona...” lo bloccò il bambino.

In ogni caso...” disse una voce femminile.

Vegeta si voltò e vide una tsufuru dai capelli neri raccolti in una coda di cavallo.

Che ne dici di unirti a noi? Stiamo per pranzare...” propose la ragazza e subito si sentì una voce che Vegeta conosceva molto bene e che non sopportava: “Si mangia?! Davvero?!”

Infatti, a conferma dei suoi peggiori incubi, vide Kakaroth avvicinarsi di corsa, domandando: “Dov'è il cibo? Dov'è?” “Tu cosa ci fai qui, Kakaroth?” domandò, scocciato, Vegeta.

Il saiyan, accortosi della presenza del compagno, disse: “Veramente, dovrei chiederlo io a te. Non dicevi sempre che non potevi vedere gli tsufuru, soprattutto quella rompiscatole del loro capo?”

Non appena Kakaroth disse quelle parole, sbiancò.

Vegeta si voltò e vide Frui che lo fissava furibonda.

E così io sarei una rompiscatole, eh?” sibilò e Vegeta aggiunse: “Altroché se lo sei! Inoltre sei violenta e manesca come un uomo! Non hai un briciolo di femminilità! Una come te può tranquillamente iscriversi al club delle zitelle a vita!” “La stessa cosa vale per te, brutto scimmione!”

Mentre i due litigavano, Kakaroth, divertito da quella scena, commentò: “Secondo me, quei due tra poco mettono su famiglia.”

La frase fece zittire i due litiganti.

COOOSAAA?!?!” urlarono, entrambi, verso Kakaroth “LEVATELO DALLA TESTA!!! IO NON MI SPOSERO' MAI CON QUESTA COSA!!!”

Appena finirono la frase, tornarono a litigare: “CHI SAREBBE LA COSA?!?!” “Ehi, sorellona...” s'intromise Plant, incredulo “Quindi fra poco tu e il fratellone vi sposate?” “NO!!! E NON CHIAMARLO FRATELLONE!!! NOI DUE NON STIAMO INSIEME, CAPITO?! E NON CI STAREMO MAI!!” gli urlò, adirata e imbarazzata, la sorella maggiore.


CHE COSA?! HANNO ASSUNTO UNA GUARDIA DEL CORPO?!”

L'urlo di Oven si sentì in tutta l'astronave.

I due uomini, entrambi conciati per le feste, ammisero, debolmente: “S-sì... è un tizio fortissimo...”

Oven ringhiò.

Quei maledetti tsufuru con la loro dannata principessa avevano oltrepassato il segno.

Gli avrebbe mostrato lui cosa significava mettersi contro Oven, l'imperatore dell'universo!

Rotta verso Sadal!” ordinò l'uomo ai soldati che erano al pannello “Chiamate tutti i soldati e dite loro di prepararsi alla battaglia! Gli tsufuru si pentiranno molto presto della decisione di mettersi contro di me!”

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Capitolo 6
*** Il rapimento di Frui ***


CAPITOLO 6: IL RAPIMENTO DI FRUI


Caspita, questo cibo è buonissimo!” esclamò Kakaroth, con la bocca piena mentre, assieme a Vegeta, s'ingurgitava il cibo degli tsufuru, facendo restare senza parola i giovani alieni.

Cercate di non mangiarvi tutto. Sono anche le nostre scorte.” dichiarò Frui mentre metteva sul tavolo un enorme arrosto.

Chi l'ha cucinato?” domandò Vegeta, prendendo una coscia, e Frui gli rispose, seccata: “Sono stata io. C'è qualche problema se ho cucinato io, scimmione?” “No. Era solo per saperlo...”

Appena l'ebbe mangiato, Vegeta rimase senza parole.

Quell'arrosto era buonissimo.

Quella tsufuru ha un brutto carattere ma in cucina e' terribilmente brava... potrebbe passare a metà della lista... meditò il saiyan.

Una volta che i due ebbero finito di mangiare, Kakaroth si mise a ronfare su un divano mentre Vegeta si sedette su una finestra a guardare fuori dalla finestra.

Dalla rupe su cui era posta l'abitazione, si poteva vedere il suo villaggio.

Certo che questa abitazione non è per niente male...” commentò il saiyan e Frui, mentre sorseggiava una tazza di cioccolata calda: “Non posso lamentarmi...”

Vegeta, ad un tratto, si accorse di uno scrigno su cui vi era impresso uno strano simbolo: sembrava una specie di U.

Cosa significa questo simbolo? L'ho visto spesso in giro nel vostro accampamento.” domandò, incuriosito e Frui, dopo averlo visto, spiegò: “E' il simbolo della famiglia reale tsufuru.” “E cos'è una famiglia reale?” “La famiglia più importante e in vista del nostro pianeta. Il capofamiglia è la persona più importante. Tutti devono ascoltarlo e obbedire a ogni suo ordine.” “Questo tizio mi ricorda molto uno dei nostri capotribù.” “Puoi vederlo in questa maniera, se vuoi. Comunque, alla morte del re, il figlio primogenito, maschio o femmina, o il parente più prossimo, diventa il nuovo re e tutti devono ubbidirgli.” “E se foste ancora sul vostro pianeta... chi sarebbe dovuto diventare il nuovo re?” “Io.” “TU?!?!”

Vegeta era senza parole.

Quella rompiscatole irascibile sarebbe dovuta essere il nuovo capo degli tsufuru?!

Non riusciva a crederci!

Proprio così.” annuì la ragazza “Io ero la figlia primogenita del re e come tale sarei dovuto diventare regina alla morte di mia padre. Ma poi il pianeta è stato distrutto da un incidente e quindi sono la principessa del nulla.” “Però mi sembra che tu comandi questa gente...” “Qualcuno doveva prendere le redini di questa situazione o sarebbe stata la fine per noi e visto che ero la principessa, ho pensato che mi sarebbero stati tutti a sentire.”

Vegeta tirò fuori dalla tasca la pistola che aveva rubato alla ragazza e si mise a fissarla, meditabondo.

Ad un tratto, Frui si accorse della pistola e commentò: “Che strano. Questa pistola assomiglia tanto alla mia mia...” “Ovvio. E' la tua. Te l'ho rubata stamattina.” rispose il saiyan distrattamente e non appena finì di parlare, un urlo lo fece trasalire: “OLTRE CHE MANIACO SEI ANCHE UN LADRO?!” “Calma...” sussurrò, spaventato, Vegeta.

Certo che quella ragazzina era davvero spaventosa...

Per un po', i due saiyan rimasero in silenzio, poi Plant domandò: “Tu e Kakaroth rimarrete qui ad aiutarci, fratellone?” “Che intendi, moccioso?” “Oven tornerà alla carica. Ma con te e Kakaroth non abbiamo più nulla da temere.” “Scordatelo, moccioso. Io e Kakaroth ce ne andremo.” “COSA?!” strillò Frui, alzandosi di scatto in piedi.

Perché urli?” le domandò Vegeta e la ragazza rispose: “Come potete abbandonarci così?!” “Fratellone, ti ho assunto per mandarli via...” tentò il piccolo Plant ma Vegeta gli ricordò: “Mi hai assunto una volta sola, moccioso. Il mio compito è finito perciò me ne vado.” “Ti darò tutto il cibo che vorrai...” “Scordatelo. Ormai sono sazio.” “Stammi bene a sentire, maledetto scimmione...” sibilò Frui “Forse non lo sai, ma Oven è un mostro spietato. Un vero e proprio criminale. Non ci penserà due volte a farci fuori tutti. Inoltre, il suo esercito è composto dai più spietati soldati mercenari della galassia.” “Se vi fa' fuori tutti, mi farebbe solo un gran favore.” “Stupido scimmione! E io che speravo che potesse nascere un'amicizia tra saiyan e tsufuru! Evidentemente mi sono illusa!”

Anche se fingeva che la cosa non gliene fregava niente, quelle parole fecero uno strano effetto a Vegeta.

Un'amicizia tra saiyan e tsufuru... e quel tono deluso e arrabbiato di Frui...

Nel frattempo, la ragazza si voltò furiosa e dichiarò: “Vattene via! Non ti voglio mai più vedere!” “Non me lo faccio ripetere due volte.” dichiarò Vegeta buttando Kakaroth giù dal divano il quale, nonostante la botta, continuò tranquillamente a ronfare.

Così, Vegeta lo prese per una gamba e se ne andò dall'abitazione e dall'accampamento.


Quindi è qui che abitano gli tsufuru...” ridacchiò Oven, guardando quello strano pianeta.

Era roccioso ma doveva ammettere che era molto bello...

Non appena avrebbe risolto la faccenda degli tsufuru, sarebbe tornato su quel pianeta e, dopo aver annientato i saiyan, l'avrebbe fatto diventare il suo pianeta delle vacanze.

Però... prima doveva sistemare una faccenda che stava diventando spinosa...

Allora, li avete trovati?” domandò e un soldato esclamò: “Sì, signore. Sono in quella direzione.” “Bene, perfetto.”


Vegeta continuava a camminare, trascinandosi dietro Kakaroth ancora addormentato.

Tuttavia, camminava con lentezza, come se non volesse alcuna fretta.

Ad un tratto, sentì un rumore proveniente dalla rupe dove abitavano gli tsufuru.

Si voltò e vide una gigantesca esplosione.

Non poteva trattarsi di un saiyan.

Sapevano tutti che capo degli tsufuru aveva un pessimo carattere e che era meglio non provocarla.

Doveva trattarsi di Oven.

Quindi era già arrivato...

Le esplosioni continuavano a susseguirsi ma Vegeta non si decideva a muoversi.

Avrebbe dovuto andarsene e pensare ai fatti suoi, come un vero saiyan, eppure non riusciva ad andarsene.

Continuava a pensare a Suika, la ragazza tsufuru con cui Kakaroth si era legato, che gli aveva offerto di mangiare assieme a loro, nonostante la sua diversità, a Plant, quel moccioso coraggioso che lo chiamava fratellone, e, soprattutto, a Frui, la tsufuru più rompiscatole e insopportabile eppure, allo stesso tempo, la più coraggiosa, indomata e stupenda.

Con uno sbuffo, lasciò andare Kakaroth e si mise a dargli dei violenti calci, urlando: “SVEGLIA, IDIOTA! ABBIAMO DEL LAVORO DA FARE!!”

Finalmente, Kakaroth aprì gli occhi e domandò: “Che succede, Vegeta?” “Muoviti!! Gli tsufuru sono in pericolo!” gli rivelò Vegeta, cominciando a correre come una furia, mentre Kakaroth diceva: “Eh? Aspettami, una buona volta!”

Dannazione! sono venuti tutti! C'è persino Oven in persona!” imprecò Frui, mentre ricaricava il suo fucile.

Il piccolo Plant, guardando fuori dall'abitazione dove lui e la sorella abitavano, sussurrò, spaventato: “Siamo nei guai, sorellona!” “Maledizione! Ci mancava solo questa!” “Se solo il fratellone fosse rimasto...” “Lascialo perdere, Plant! E' un saiyan! Era ovvio che ci avrebbe voltato le spalle!”

Plant rimase in silenzio.

Aveva sperato che Vegeta fosse un saiyan burbero ma che, in fondo in fondo, possedesse un cuore d'oro... ma evidentemente si era sbagliato...

Si susseguirono altre esplosioni.

Oven non ci andava per niente leggero con loro, nonostante fossero indifesi.

Fortunatamente, le loro case erano resistenti...

Nel frattempo, Oven ordinò, spazientito: “Beh? Non vengono ancora fuori?” “Negativo, signore. Sono più testardi di un mulo e non vogliono arrendersi.” “C'è un modo per risolvere la questione?” “Certo, prendendo in ostaggio la principessa e il principe, tutti chineranno automaticamente la testa.” “Niente di più facile, allora!”

Oven prese una bomba a mano e la lanciò contro l'abitazione dove vivevano Frui e Plant.

Vedendo la strana cosa che Oven stava lanciando verso casa loro, Frui domandò: “Mi sembra che abbiano lanciato qualcosa... cos'è, Plant?” “E' UNA BOMBA, SORELLONA!” urlò il ragazzino e la tsufuru, prendendo la mano del fratello e correndo fuori dall'abitazione, urlò:“SCAPPIAMO!”


BUUUOOOMMM

La gigantesca esplosione si vide per parecchi km di distanza e fece fermare la corsa di Vegeta e Kakaroth.

L'esplosione proveniva dal campo degli tsufuru... più precisamente, dall'abitazione dei due tsufuru.

DANNAZIONE! MUOVIAMOCI!” ordinò Vegeta, tornando a correre e seguito da Kakaroth, dopo un attimo d'incertezza.

In cuor suo, Vegeta sperava che entrambi fossero ancora vivi o avrebbe fatto passare a Oven i sorci verdi.


Che cosa? La guardia del corpo non c'è?” ridacchiò Oven guardando Frui e Plant, entrambi legati come salami e bloccati da uno uomo, enorme e muscoloso, di Oven “Ma che peccato. E io che ero venuto apposta per farla fuori.” “Dannato grassone! Non la passerai liscia!” urlò, adirata, Frui.

Nonostante la pessima situazione, la ragazza non aveva per niente perso il suo carattere indomato.

Ehi, tsufuru!” urlò Oven agli altri tsufuru nascosti “Arrendetevi e venite tutti fuori con le mani in alto o succederà qualcosa di molto spiacevole ai vostri due principi.” “Dannato... non accettate!” urlò la principessa ma fu tutto inutile.

Preoccupati per i due, tutti gli tsufuru uscirono dai propri nascondigli con le mani in alto.

In pochi secondi furono tutti legati come i Frui e Plant.

Adesso che si fa, Lord Oven?” domandò un soldato e Oven rispose: “Porteremo la principessa sull'astronave, in modo che ci spieghi come creare quel suo fantastico dispositivo.” “Va bene... verrò con voi e vi mostrerò tutto quello che vorrete... ma in cambio, lascerete libero il mio popolo e ci lascerete in pace una volta per tutte!” “Ma sì, certo.” promise Oven.

Frui venne presa in malo modo dai tirapiedi di Oven e condotta sull'astronave del tiranno.

Nonostante fosse una prigioniera, Frui, continuava a essere la solita ragazza con la lingua tagliente: “E non spingete, brutti buzzurri! So camminare anche da sola, sapete?!”

Tuttavia, alcuni soldati rimasero sul pianeta con i tsufuru prigionieri.

Che ne facciamo degli altri, ragazzi? Opzione A: li ammazziamo semplicemente. Opzione B: li ammazziamo poco a poco. Opzione C: li ammazziamo violentemente.” disse, divertito, uno dei bestioni e un altro rispose: “Sono solo una seccatura. Ammazziamoli e basta.” “Un momento!!” li interruppe Plant, adirato “Avete promesso a mia sorella che non ci avreste toccati!” “E voi credete sul serio alle promesse di Oven?” gli rispose il soldato, ridendo “Vi ammazzeremo tutti e subito. Ma non temere, quando gli avrà creato il dispositivo, anche tua sorella verrà ammazzata!”

Nel frattempo, uno dei soldati sentì qualcuno che gli toccava con un dito la spalla.

Si girò incuriosito e vide un giovane uomo con i lunghi capelli a fiamma, vestito di pelle e con una lunga coda di scimmia, seguito da un altro con i capelli a palma e lo sguardo ebete.

Chi non muore si rivede, eh?” disse con un sorriso sadico il saiyan e l'altro, terrorizzato, urlò: “E'... E'... E' LUI!!! LA GUARDIA DEL CORPO!!!”

Non appena il soldato ebbe gridato quelle parole, Vegeta lo fece tacere con un violento pugno.

Subito, tutti i soldati cominciarono a sparare contro i due ma i due schivavano con facilità i colpi.

In più, Kakaroth ne approfittava per farle delle linguacce ai soldati.

Gli tsufuru, invece, fissavano con sgomento i due mentre affrontavano i soldati di Oven.

Non solo schivavano con incredibile abilità le loro pistole energetiche ma li mettevano ko senza troppo problemi con dei semplici pugni.

Se solo avessero voluto, li avrebbero ammazzati tutti fin dal primo giorno eppure li avevano lasciati vivere sul loro pianeta...

Anche se erano dei veri e propri selvaggi, in fondo avevano un cuore d'oro... se avessero usato quella loro incredibile forza per il bene, il male sarebbe stato estirpato nell'universo...

In pochi secondi, tutti i soldati erano per terra, ko.

Lavoro finito.” disse semplicemente Vegeta una volta finito.

Fratellone Vegeta!!” gridò, con le lacrime agli occhi, Plant, correndo ad abbracciarlo “Ero sicurissimo che saresti venuto!”

Fila via, moccioso!” disse Vegeta, rosso in volto, cercando di allontanarlo.

Ad un tratto, incredulo, si accorse che mancava una persona...

Ehi, moccioso! Dov'è tua sorella?” domandò, senza mezzi termini, il saiyan e il bambino rispose: “L'ha rapita Oven! Voleva che gli costruisse il dispositivo in cambio della nostra immunità! Oven la farà fuori!” “L'andrò a prendere!” lo rassicurò Vegeta con determinazione.

Plant era senza parole.

Vegeta, nonostante il fatto che appena la vedeva litigava a morte con lei, era davvero legato a sua sorella.

Forse, come aveva detto Kakaroth, lui e la sua sorellona si sarebbero sposati...

Ehi, un momento!” esclamò, Kakaroth “Non abbiamo alcun mezzo di trasporto.”

Quelle parole furono come una doccia gelata per Vegeta.

Gli tsufuru non potevano prestargli nessuna astronave e loro non ne possedevano.

Erano fritti...

Aspettate!” esclamò, ad un tratto, Suika “Ci sono le navicelle d'emergenza di quella vecchia astronave. I comandi sono ancora in funzione.” “Davvero?!” “Sì. La ripareremo e poi voi due andrete a salvare la nostra principessa.”

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Capitolo 7
*** Alla riscossa! ***


CAPITOLO 7: ALLA RISCOSSA!


Come procede?” domandò Suika a un vecchio tsufuru che stava guardando i comandi.

Sono un po' arrugginiti ma possono ancora andare.” dichiarò il vecchio “Purtroppo, dobbiamo cambiare alcuni fili e altre cose. Inoltre dobbiamo renderla più spaziosa, in modo che ci stiano più persone. Ci vorrà un'ora per sistemarla per bene.” “Cercate di fare il più in fretta possibile...” si raccomandò Suika, scendendo.

L'astronave era piena zeppa di tsufuru che la stava riparando e ripulendo.

Tornò all'accampamento e trovò Kakaroth e Vegeta che aspettavano in silenzio.

Allora?” le domandò Vegeta e la ragazza rispose: “Ci vorrà ancora un'ora. Dovrete aspettare.” “Maledizione!” “Calma, forse so come farvi passare in fretta il tempo.” “E come?” “Facendovi prendere le misure.”

I due saiyan si guardarono all'uniscono.

Cosa intendeva Suika?

Quali misure?” domandarono e Suika rispose: “Quelle per le vostre armature.” “Cosa intendi?” “Non vorrete mica affrontare Oven con quei vestiti, vero?” “E perché no?” “Per favore. State per affrontare un tiranno spaziale. Con quelle vesti polverose e sporche non avete alcun aria da salvatori. Dovrete indossare qualcosa che vi dia più l'aria da guerrieri.”

Entrambi guardarono i loro vestiti.

Volevano apparire come dei veri guerrieri e se questo significava cambiare abito...

I due furono costretti a stare fermi immobili per parecchi minuti e dopo un quarto d'ora ricevettero le loro nuove armature.

Ma sono brutte...” commentò Kakaroth la prima volta che le vide e Suika disse: “Ho preso spunto dalle armature che c'erano in quella casa abbandonata. Provate ad indossarle.”

I due, titubanti, le indossarono e subito sgranarono gli occhi.

URCA!!!” esclamò Kakaroth, entusiasta “Queste armature sono così leggere che non mi sembra neanche d'indossarle!” “Sono state create con un materiale di nostra invenzione. E' leggero in modo da permettervi qualunque movimento però è anche parecchio resistente. Tuttavia, la cintura con le placche abbiamo deciso di aggiungerla come tocco decorativo.” “Davvero niente male. Scommetto che in questo modo, Oven non riuscirà mai a indovinare da dove tirerò un calcio.” “Ah, ho appena avuto notizia che l'astronave è pronta e che potete partire.” “Siete stati grandi!! Faremo vedere a Oven cosa succede a mettersi contro di noi!” “Ben detto, Kakaroth! E' giunto il momento della resa dei conti.”


Allora, principessa?! Manca ancora tanto?!” “Guardi che sto facendo il più in fretta possibile!”

Frui stava lavorando al dispositivo ma era difficile lavorava con un idiota alle sue spalle che continuava a darle fastidio!

Beh, lavora con più fretta! Voglio che quel dispositivo sia finito entro un'ora!” esclamò Oven, andandosene.

Frui gli fece una linguaccia, seccata.

Quanta fretta... cosa temeva, che qualcuno venisse a salvarla?!

Sospirò.

Nessuno al mondo poteva avere il fegato di affrontare uno come Oven...

Solo un matto poteva pensare di affrontarlo per salvarla...


ETCIU'!!!” “Hai preso il raffreddore, Vegeta?” “No. C'è qualcuno che pensa male di me!” “Allora quel qualcuno è costituito da parecchia gente.” CONG “AHIA!!!”

Mentre Kakaroth si massaggiava la testa dolorante, Vegeta guardò fuori dal vetro della navicella ed esclamò: “Guarda laggiù!”

Davanti a loro, c'era un'enorme astronave.

Dev'essere la nave di Oven!” esclamò, Vegeta, indicandola “Ferma questo aggeggio mentre cerco di pensare a un piano...”

Tuttavia, l'astronave continuava a viaggiare a tutta velocità verso la nave.

Vegeta si voltò verso Kakaroth e domandò, seccato: “Si può sapere perché non fermi questo trabiccolo?!” “Perché... non ho capito come si ferma...”


E' pronto.” dichiarò la ragazza, mostrando a Oven un curioso dispositivo “Mettendolo nel motore delle vostre navi, potrete ricavare energia da qualsiasi tipo di metallo.” “Ottimo...” sorrise Oven.

Dopo aver detto quelle parole, l'alieno puntò una pistola contro la ragazza.

Adesso non mi servi più, signorina. Puoi raggiungere il tuo popolo nell'aldilà.” le disse Oven e Frui sibilò: “Crede davvero di aver vinto?” “Ovvio, tanto nessuno verrà mai a salvarti...” CRASH

Sia Oven che Frui e videro un'astronave piuttosto malconcia fumante e da essa uscirono due uomini con una lunga coda di scimmia.

DANNATO IDIOTA!!!” urlò Vegeta in direzione di Kakaroth, il quale rispose: “Scusa, Vegeta... ma io non ci capisco niente di quegli aggeggi infernali...” “Chi siete voi due e cosa volete?” domandò Oven, adirato.

Siamo stati assunti per salvare Frui e farti fuori.” spiegò, semplicemente, Kakaroth e l'altro rispose: “Ah sì? E chi vi avrebbe assunti?” “Gli tsufuru, ovviamente.” “Balle! Non esiste un solo tsufuru in tutto l'universo! Ho ordinato ai miei uomini di farli fuori!” “E noi abbiamo fatto fuori i tuoi uomini prima che svolgessero l'ordine.” aggiunse Vegeta.

Oven era senza parole.

I suoi uomini erano stati sistemati da quei due scimmioni?!

Che banda di smidollati!

Congratulazioni.” si complimentò Oven prima che un gruppo di soldati apparve dal nulla.

Loro sono i miei uomini migliori.” li presentò il tiranno “Sappiate che loro sono molto più forti di quelli che avete affrontato su Sadal.” “Ragazzi, vi do' un consiglio: arrendetevi. Fatelo e nessuno si farà del male.” propose Kakaroth.

Subito, tutti i saiyan di Oven scoppiarono a ridere a crepapelle.

Credete davvero di poterci battere?” domandarono, ridendo, i soldati e Vegeta rispose: “Non lo crediamo, signori. Lo sappiamo.”

Tutti rimasero in silenzio.

Quei tizi dovevano essere completamente matti!

Questo è da vedere, scimmioni!” rispose un soldato, lanciandosi contro di loro con l'obiettivo di dare loro un sonoro pugno ma Vegeta lo bloccò con un pugno.

Ehi... nessuno può chiamarmi scimmione, a parte Frui.” sibilò il saiyan prima di colpirlo con un violento calcio allo stomaco che lo fece volare contro il muro.

Tutti i soldati presenti, allora, si lanciarono contro di loro ma Kakaroth e Vegeta li sconfiggevano senza troppi problemi.

N-non ci credo... è... pazzesco...” commentò Frui, osservando con sgomento Vegeta e Kakaroth sconfiggere senza troppi problemi i soldati.

In pochi minuti, tutti i soldati furono annientati.

Vegeta guardò con un sorriso sadico Oven e domandò: “Bene, e ora che ne facciamo di questo grassone? Opzione A: lo ammazziamo semplicemente. Opzione B: lo ammazziamo poco a poco. Opzione C: lo ammazziamo violentemente.” “No, aspettate... io...” balbettò Oven mentre Frui, con un sorriso sadico, dichiarò: “Opzione C.” “Che tipetta vendicativa. La perfetta sposa di Vegeta.” commentò, senza parole, Kakaroth.

Aspettate... che ne dite di lavorare per me? Vi pagherò bene! Inoltre avrete la possibilità di combattere e uccidere un sacco di gente!” propose, ad un tratto, Oven e Vegeta ripeté, incuriosito: “Lavorare per te, eh?”

Il saiyan si mise a riflettere.

La prospettiva di conquistare e di ammazzare lo tentava, e molto, tuttavia...

Gli tsufuru avevano rimesso in sesto la navicella e avevano creato, solo per loro, quelle fantastiche armature...

Rifiuto.” rispose, seccamente, il saiyan e Frui, furibonda, esclamò: “Ehi, ci hai pensato! Per un attimo hai pensato di accettare!”

Oven, adirato, tirò fuori una pistola e, avvicinandosi e puntandola verso Frui, urlò: “PROVA A COLPIRMI, ORA! L'AMMAZZO! FARO' FUORI LA RAGAZZA!” “EHI, LASCIAMI!” strillò la giovane tsufuru.

Vegeta rimase in silenzio un secondo poi disse, con tutta la tranquillità del mondo: “Sparale pure. Non m'importa di lei.”

Oven fece una faccia incredula.

Subito, Kakaroth ne approfittò per disarmalo, liberare Frui e per farlo schiantare contro il muro.

Finito il lavoro.” dichiarò Vegeta prima che Frui urlasse, con tutto il fiato che aveva in gola: “BRUTTO IDIOTA!!! COME TI SEI PERMESSO DI DIRE A OVEN CHE POTEVA SPARARMI?!?! MA CHE RAZZA DI SALVATORE SEI?!?!” “Scema. Stavo solo scherzando.” “E TI SEMBRANO SCHERZI DA FARE?!” “NON URLARMI NELLE ORECCHIE!!! IN UN MODO O NELL'ALTRO TI HO SALVATO LA VITA DA QUEL DEFICIENTE!!! COMUNQUE, SE TU FOSSI MIA MOGLIE, NON DOVRESTI TEMERE QUEGLI IDIOTI!!!”

A quelle parole, Frui rimase in silenzio e, dopo un po', con le guance rosse, domandò: “Scusa, Vegeta, ma questa è... una proposta di matrimonio?” “EH?!?!” fece Vegeta, arrossendo.

Cosa significava quella storia?!

Ok. Accetto. Sarò tua moglie.” dichiarò, tutta contenta, la ragazza mentre il saiyan sussurrava, preoccupata: “Ho come l'impressione di essermi cacciato in un grosso guaio...”

I tre non si accorsero che Oven aveva preso una pistola e la puntò contro Vegeta, Frui e Kakaroth.

Solo Frui se ne accorse e, veloce come il lampo, urlò: “VEGETA, SEI UN IDIOTA PERVERTITO!!!”

Subito il dispositivo della tsufuru cominciò a vibrare e un sasso uscì veloce come un lampo da esso, centrando in pieno la testa di Oven.

Vegeta e Kakaroth si guardarono, senza parole.

Cosa caspita era successo?

Avevo capito che questo dannato non aveva alcuna intenzione di mantenere la promessa.” svelò Frui “Così mi sono permessa di fare una piccola modifica... quando dico una determinata frase, lo attivo e gli faccio lanciare degli oggetti.” “E la frase in questione consiste nel darmi del pervertito?” domandò Vegeta con una faccia scocciata e la giovane ammise: “Sì... ma se ne avessi detta un'altra, avrei fatto esplodere questa nave.” “EH?!”

Dopo essersi ripreso dal colpo, Vegeta urlò alla ragazza: “SI PUO' SAPERE PERCHE' HAI FATTO UNA COSA COSI' STUPIDA E PERICOLOSA?!” “Mica sapevo che saresti venuto a salvarmi!” si difese Frui

Cosa ce ne facciamo di questo grassone?” domandò Kakaroth e Frui rispose: “Lo portiamo dalla Pattuglia Galattica, che domande!”


Scusa Frui, ma a cosa servono questi pezzi di carta che ci hanno dato?” domandò Kakaroth, osservando le banconote che i poliziotti avevano dato loro.

Sono soldi.” annunciò la ragazza “Serviranno a me e a Vegeta per la nostra casa e per i nostri figli.” “Casa? Figli?” “Certo, bello. Siamo sposati, ricordi?”

Vegeta sospirò.

Quella faccenda del matrimonio lo continuava a preoccupare...


Mettilo lì, Vegeta.”

Il saiyan, sbuffando, mise l'enorme letto matrimoniale nella stanza.

Adesso capiva perché la faccenda del matrimonio non gli era piaciuta fin dall'inizio.

Il matrimonio era una vera e propria schiavitù.

Sorellona, fratellone.” li chiamò una voce alla loro spalle.

Plant era entrato nella stanza.

Cosa c'è, Plant?” domandò Frui e il bambino spiegò: “Un'astronave è atterrata a pochi passi dall'accampamento. A bordo vi sono dei signori che chiedono del fratellone.” “Evviva. Arrivo subito.” dichiarò il saiyan posando a terra il letto.

Gli alieni erano piccoli con una faccia a forma di rana.

Sì?” domandò Vegeta e loro domandarono: “Siete voi il saiyan che ha sconfitto Oven?” “Certo. Perché?” “Il nostro pianeta è stato attaccato da una banda di briganti. Dovete aiutarci.” “Scordatevelo. Io non aiuto nessuno.” rifiutò il saiyan prima che una voce alle sue spalle: “Questi briganti sono forti?”

Vegeta sbuffò e disse all'intruso: “Vattene via, Kakaroth! Questi qui hanno chiesto aiuto a me!” “Sì, però stanno parlando di briganti forti... io e gli altri vogliamo affrontarli.” “Quali altri?” “Quelli.”

Vegeta si voltò e vide una moltitudine di saiyan, maschi e femmine di tutte le età.

Hanno saputo che abbiamo combattuto e quindi volevano unirsi anche loro.” spiegò Kakaroth “Ah, hanno chiesto di avere le nostre armature perché così possono combattere meglio. Suika, pensi di prepararle?” “Certo. Finirò tutto in poco tempo.” “Un momento, Kakaroth! I saiyan non devono impicciarsi delle faccende altrui! Che se la sbrogliano quegli alieni!” l'interruppe Vegeta e il capo degli alieni li implorò: “Vi prego... vi pagheremo anche.” “Pagare?”

Il capo fece un gesto e subito arrivò un uomo con un enorme baule.

Lo aprì, rivelando la prese di una moltitudine di monete e pietre preziose.

Dove ha detto che si trova questo pianeta?” domandò Vegeta, con un sorrisetto da furbo.

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Capitolo 8
*** Destini diversi ***


CAPITOLO 8: DESTINI DIVERSI


L'astronave atterrò dolcemente per terra e quando essa si aprì, scese un uomo dai capelli a fiamma neri e un lungo mantello.

Buonasera, altezza.” lo salutò il guardiano “E' stata difficile la missione?” “Altroché. Quei dannati fuorilegge erano parecchio forti ma siamo riusciti a sistemarli. Ho già congedato la mia squadra. E' accaduto qualcosa durante la mia assenza?” “Negativo, altezza.” “Grazie.”

Vegeta si alzò in volo e si diresse verso una grande e immensa rupe dove era stata costruita un enorme castello.

Entrò senza troppi problemi nel castello e si diresse senza troppi problemi verso una stanza che aprì dolcemente.

Addormentata supina c'era lei.

La sua Frui.

Era così bella quando dormiva...

Vegeta...” sussurrò, ad un tratto, la ragazza e il saiyan sussultò.

Lo stava sognando.

La sua Frui lo stava sognando...

Ad un tratto, un potente schiaffo lo colpì alla guancia mentre la moglie sussurrava, sempre nel sonno: “Sei un pervertito...” Ma che razza di sogno sta facendo?!sussurrò Vegeta, massaggiandosi la guancia dolorante e guardandola in malo modo.

Ad un tratto, la tsufuru, sussurrò: “Ma ti amo profondatamene...”

Quelle parole fecero restare senza parole Vegeta.

La sua Frui lo amava...

Si avvicinò con dolcezza e avvicinò le labbra alla sue con l'obiettivo di dare un bacio alla sua principessa addormentata.

MAMMA, HO FAME!!!” urlò una voce infantile e la porta della stanza venne aperta con forza.

L'intruso era un bambino con i lunghi capelli a fiamma neri e con una lunga coda di scimmia.

Il bambino si accorse che Vegeta, il quale, nel frattempo, si era spostato dall'altro lato della stanza, era presente.

PAPA'!!! SEI TORNATO!!!” urlò, entusiasta, il bambino, correndo di fianco all'uomo mentre l'altro tentava, invano, di farlo smettere: “Buono, basta! Che svegli la mamma!”

Ma fu tutto inutile.

Frui si svegliò e appena vide il marito, esclamò, sorpresa: “Vegeta?! Sei già tornato?!” “Lo so. Dovevo tornare domani ma ce la siamo sbrigata in fretta e così sono tornato prima.” “Come sono contenta che tu sia tornato.”

Vegeta spostò lo sguardo, arrossendo vistosamente.

Mamma, ho fame.” disse il piccolo e la madre disse: “Ma se hai mangiato solo qualche ora fa, Sadal!” “Lo so. Ma ho ancora fame. E poi anche tu mangi tanto.” “E' per via del tuo fratellino. Anche quando ero incinta di te dovevo mangiare tanto. Non so come non riuscivo a non avere l'indigestione. Comunque tu adesso fili a letto, poche storie. O domani non ti porto a casa di Radish.” “Oh no, mamma ti prego. Devo assolutamente battere il suo record o è la fine!”

Subito, Sadal uscì dalla stanza dei genitori.

Frequenta ancora quel moccioso?” domandò Vegeta e Frui disse: “Non capisco perché non dovrebbe farlo. Dopotutto sua madre è la mia migliore amica.” “Il problema non è la madre ma quell'idiota di suo padre.” “Andiamo, anche se non lo ammetterai mai, vuoi un po' di bene a Kakaroth...” “Per me, sarà sempre un idiota. Assieme a quei suoi due mocciosi!” “Beh, sono l'orgoglio di Suika. Soprattutto l'ultimo arrivato, il piccolo Bardack.” “Bah... comunque, come procede il fidanzamento di tuo fratello?” “Bene. Ha fatto la sua proposta a Nio. Si sposeranno fra due mesi.” “Quel moccioso è proprio tuo fratello. Si sposa con una saiyan. Direi di aver detto tutto.”

Dopo aver detto quelle parole, l'uomo si svestì e s'infilò nel letto.

Dopo un po', Vegeta si avvicinò alla moglie e sussurrò: “Comunque, il piccolo avrà la coda?” “Le analisi hanno detto di no. Ma tanto avevamo notato che i secondogeniti delle coppie saiyan – tsufuru non hanno la coda.” “Peccato... ma almeno sarà forte?” “Parecchio.”

Vegeta si sistemò sul letto e disse: “Allora va bene così...”


Purtroppo è andata a finire così, sorella.”

Vados ascoltava con molta attenzione il racconto del fratello minore.

Speravo che il loro rapporto migliorasse, dopo che si era drammaticamente incrinato dopo quell'incidente in cui era morto il figlio più piccolo del re... invece, dopo secoli di convivenza, si sono dichiarati guerra. E adesso, i saiyan hanno sterminato gli tsufuru.” sospirò Whis e Vados disse: “Peccato che le cose siano andate così male nel tuo universo, fratello.” “Non importa, ho come la sensazione che i saiyan del mio universo non vivranno a lungo.” “Tu dici?” “Altroché. Credo che i saiyan siano collegati agli tsufuru più di quanto credino. Ho come la sensazione che molto presto seguiranno lo stesso destino degli tsufuru.” “Hai proprio ragione, fratello. Dopotutto, i saiyan e gli tsufuru erano legati dal destino. Dovevano creare una razza o distruggersi. Nel sesto hanno creato la razza mentre nel settimo molto probabilmente si estingueranno.”


I piccoli robot l'avevano circondato ma lui non si era minimamente scomposto.

Con un salto, aveva evitato tutti i loro raggi energetici e con vari pugni e calci li aveva disintegrati.

Dopo aver sistemato i robot, l'uomo uscì dalla stanza e cominciò a pulirsi con un asciugamano.

Ottimo lavoro, altezza.” esclamò un uomo di fianco a lui e l'altro rispose: “Grazie... ci sono novità? Abbiamo ricevuto nuove missioni?” “No, altezza. L'unico problema è Caulifla...” “Uff, ancora quella rompiscatole! E' possibile che l'esercito di Sadal non è capace di controllarla?!” “Negativo, altezza. Quella donna è una furia scatenata ma è davvero forte. Riesce sempre ad annientare i nostri uomini. Inoltre, quando i soldati sono vicini a lei, succedono sempre cose strane...” “Quali cose strane?” “Beh... le pistole spariscono nel nulla dalle mani dei loro proprietari e ci sono dei soldati che dichiarano di aver sentito dei tremendi colpi quando riuscivano a metterla in crisi.” “Se quel prodigio usasse i suoi poteri per il nostro esercito... in ogni caso, da quel che ho capito, se non entriamo nel suo territorio, lei ci lascerà in pace...”

Si diresse verso una stanza e, una volta aperta, vide un ragazzo con i capelli a spazzola neri e un ciuffo, che tentava, invano, di annientare i suoi robot.

Anzi, quei cosi lo colpivano e lo ferivano.

Con un semplice raggio d'energia, l'uomo li disintegrò.

Solo allora il ragazzo si accorse della sua presenza.

Cosa diavolo stai facendo?” lo sgridò l'uomo “Messo ko da un branco di rottami? Ridicolo!” “F-fratellone...!” esclamò, sorpreso, il giovane ma l'altro non aveva ancora finito con la sua ramanzina: “Possibile che tutti i nemici che ti capitino tra i piedi non riesci mai a sconfiggerli?!” “M-ma... io ci provo... non è colpa mia se non ce la faccio...” “Sei la solita scamorza! E' sempre stato così, fin da quando eri piccolo! Si può sapere che razza di saiyan sei?!” “Evidentemente ho ereditato più sangue tsufuru dai nostri antenati...” “Bah, non puoi continuare a essere così, Cabba! Sei il principe di Sadal, un membro della famiglia reale e il fratello minore del re! Devi essere uno dei saiyan più forti di tutto l'universo! In ogni caso, ti auguro buona fortuna per la riuscita!” “Cosa?! Ma come posso diventare più forte...?” “PERCHE' LO CHIEDI A ME?! NON DIMENTICARE CHE ANCH'IO MI STO ALLENANDO PER DIVENTARE PIU' FORTE QUINDI NON CERCARE AIUTO PRESSO DI ME!” sbottò il fratello maggiore, guardandolo in malo modo.

Aveva appena finito di parlare, che una potente luce apparve dal nulla e si sentì un potente boato.

I due fratelli si voltarono e videro un enorme e grasso gatto viola seguito da una splendida donna con i lunghi capelli bianchi.

Voi dovete essere re Sadal.” disse il gatto, guardando il più grande.

Sì, sono io.” ammise Sadal “Con chi ho l'onore di parlare?” “Colui che ha davanti agli occhi è Lord Champa, il dio della distruzione.” lo presentò la donna e Sadal con una faccia incredula, disse: “Davvero?!” “Sì. So che non lo sembra per niente, per via della corporatura...” “VADOS!!!” “Oh oh oh, perdoni la mia insolenza, Lord Champa.” “E' la seconda volta oggi che dici che sono grasso!!” “Davvero? Non me n'ero accorta...” “Lasciamo perdere, abbiamo cose più importanti da fare...” “Comunque, re Sadal, ha ricevuto l'invito del dio della distruzione del sesto universo per partecipare al torneo tra sesto e settimo universo.” disse Vados e Sadal incredulo, fece: “Sesto e settimo universo? E cosa sono?” “Questo universo è il sesto mentre il settimo è il gemello di esso.” “Davvero?! Incredibile!” “Sì, sì... allora, partecipi o no?” l'interruppe Champa e l'altro si mise a pensare.

Partecipare a un torneo lo eccitava, e molto, però...

Lui era il re di Sadal e non poteva assentarsi per troppo tempo...

Mi dispiace ma non posso venire. Ho delle responsabilità e non posso lasciarle...” rifiutò il re ma l'altro, furibondo, gli disse: “Ascoltami bene, saiyan. Tu parteciperai, punto! Ho bisogno assolutamente di un saiyan, capito?!” “Un momento. Vi basta un qualunque saiyan?” “Eh? Certo... basta che sia forte...” “Allora ho quello che fa per voi.”

Con la mano, afferrò il polso del fratello e, portandolo davanti a sé, lo presentò: “Vi presento mio fratello minore Cabba, Lord Champa. Sono certo che non vi deluderà.” “Eh?! Ma fratellone... io...” tentò di dire il ragazzo ma s'interruppe non appena vide che Champa lo stava osservando con molta attenzione.

Va bene, lo prendo.” dichiarò il dio alla fine “Ehi, ragazzino! Appoggiati alla mia schiena e non staccarti per nessun motivo!” “Ok... dove si va?” “Al mio pianeta. Ti allenerai lì in vista del torneo con l'aiuto di Vados.”

Champa mise una mano sulla spalla di Vados e, dopo pochi minuti, i tre erano spariti nel nulla.

Sadal rimase a fissare il soffitto.

Un po' gli spiaceva di aver rifiutato quella simile offerta ma era meglio così.

Lui aveva delle responsabilità e Cabba doveva cominciare a crescere.

Era il principe dei saiyan e, pertanto, doveva essere uno dei saiyan più forti.

Con quel torneo, c'era la possibilità che diventasse più forte ma, in ogni caso non doveva preoccuparsi.

Era impossibile che suo fratello diventasse più forte di lui...

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