Live to fight

di Dn1ght
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 Innocenza perduta ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 L’assassino ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 Addestramento ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 La prova ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Disclaimer:Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro


Prologo


Il castello di Zootropolis era in gran fermento. La regina stava partorendo, tutti erano preoccupati per la salute della regnante e del nascituro. Chi mostrava più preoccupazione era sicuramente il re che sperava la sopravvivenza di entrambi. I suoi pensieri vennero interrotti da uno dei servitori: << Maestà >> disse attirando la sua attenzione << È fatta >>.  A questa notizia il re corse nelle stanze della regina nella quale la trovò con in braccio un neonato che piangeva << È una femmina >> disse la regina. << Come volete chiamarla? >> chiede una delle servitrici << Judy >> disse il re << Avvisate il banditore. Oggi è nata mia figlia Judy Hopps >>


Il villaggio era  tranquillo, tutti conducevano la loro vita quotidiana. Questa tranquillità venne interrotta da un banditore che dovette fare un annuncio << Udite udite, questo pomeriggio è nata la principessa Judy Hopps figlia del re Stu e della regina Bonnie e futura erede al trono >> dopo che ripose il rotolo di pergamena ritornò al castello. Dopo questa notizia il villaggio iniziò a festeggiare.


In una caverna nascosta alla vista, un assassino era stato convocato dal suo mentore per nuovi ordini. Arrivato al suo cospetto gli rivolse parola: << Maestro, mi ha fatto chiamare ? >> chiese la giovane recluta. << Abbiamo ricevuto un nuovo contratto >> furono le parole dell’anziano. << Chi è il bersaglio? >> domandò l’adepto mentre gli veniva consegnato un foglio . Il nome della vittima era William Wilde.




Note dell'autore: questa è la mia prima fiction e non sono molto bravo, spero vi possa piacere.
Una cosa da sapere in questa fiction sono umani. Ringrazio Kurai09 per avermi ispirato a creare questa storia.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 Innocenza perduta ***


Capitolo 1
Innocenza perduta
 
 
 
Nick stava guardando alla finestra della sua stanza il villaggio in festa, chiedendosi il come mai di tutta quella vivacità. Sentendo l’aria che iniziava a soffiare chiuse la finestra per evitare di prendere freddo, se si fosse ammalato si sarebbe dovuto sorbire le lamentele dei suoi genitori sullo stata a contatto con l’aria serale. Annoiato si diresse alla scrivania, prendendo la sedia più vicina si mise ad osservare la candela che illuminava la stanza e la cera che colava d essa  fino alla superficie del legno ignaro di cosa sarebbe successo nei successivi minuti . Il bussare alla porta lo riportò alla realtà, voltandosi vide suo padre entrare, l’uomo togliendosi la polvere dai vestiti si avvicinò al figlio << Buon compleanno figliolo >> disse prendendo dalla tasca un regalo << Hai sempre detto che vorresti imparare a combattere ma visto che sei troppo giovane per un arma vera ho deciso di prenderti questo >> consegnandogli un piccolo pugnale di legno  << Non dire niente a tua madre, ricordi quando ci hai detto di voler imparare a combattere? >>  sussurrò al figlio. Nick annuì nascondendo la piccola lama dentro le tasche << Grazie padre >> disse abbracciando il padre, lui ricambiò l’abbraccio passando una mano nei capelli rossicci scompigliandoli << Ora è meglio andare >> interrompendo l’abbraccio, mentre scendevano al piano terra incrociarono Marie che senza perdere tempo corse verso suo figlio e suo marito << Buon compleanno Nick >> disse abbracciandolo << Ti ho fatto preparare dei nuovi vestiti perché non vai a provarli? >> indicando la stanza affianco << Vado subito madre >> dirigendosi subito nella stanza, appena entrato sul manichino vide un farsetto di colore verde con dei pantaloni neri e degli stivali del medesimo colore, appena finito si ricordò del regalo del padre riprendendolo e nascondendolo nella manica.
 
 
Prima di uscire sentì qualcuno bussare alla porta d’ingresso, William andò ad aprire chiedendosi chi fosse a quell’ora, aperta la porta si trovò davanti qualcuno coperto da un lungo mantello nero e la testa nascosta da un cappuccio che mostrava soltanto una leggera barba mentre nella mano sinistra teneva un coltello, William non fece in tempo a chiudere la porta che si ritrovò la lama nello stomaco << MARIE SCAPPA >> urlò prima di cadere esanime sul pavimento. Sentendo l’urlo del padre si nascose dietro la porta, dallo spiraglio della porta vide sua madre scappare sulla scala e lo sconosciuto seguirla sentendola urlare capì che era stata colpita, la conferma gli venne data vedendo l’estraneo mentre puliva il coltello, mentre si dirigeva all’uscita dalla casa sentì un suono provenire dalla stanza vicino alla scala, Nick nell’allontanarsi dalla porta fece cadere una caraffa, in quel momento sentì dei passi veloci nella sua direzione, non essendosi allontanato in tempo venne colpito dalla porta aperta con ferocia e andando a sbattere contro il comodino. Con la vista scombussolata tentò di rialzarsi ma venne sollevato con forza dall’intruso che gli posò la lama alla gola con l’intento di uccidere anche lui, in quell’istante si ricordò del regalo del padre non sarebbe bastato contro una lama vera ma gli avrebbe permesso di sopravvivere, estraendo il pezzo di legno dalla manica allontanò il coltello dal collo  ma nel farlo il pugnale si spaccò l’elsa, con quello che rimaneva Nick gli si scagliò contro ma la carica venne fermata, l’intruso per bloccarlo si fece trafiggere la mano, spingendo il giovane contro la parete ebbe il tempo di togliersi il coltello nel farlo perse diverse gocce di sangue, furioso andò addosso al ragazzo bloccandolo contro la costruzione in pietra << Sei coraggioso ragazzo, oppure stup… >> la frase venne interrotta da un suono provenire dal soggiorno che attirò da sua attenzione, stava arrivando qualcun altro << Non ti dimenticherai di me >> disse prima di passargli con forza il coltello dalla narice destra fino al sopracciglio sinistro, dopo averlo ferito lasciò cadere sia lui che la lama mentre usciva dalla finestra sfondandola. Nick si sollevò a fatica, con la ferita sanguinante e la vista annebbiata si diresse nella stanza dove si sentì il tonfo, non sapendo cosa aspettarsi prese il coltello che l’estraneo perse, appena entrato anche se vedeva offuscato notò un ombra davanti al camino, non sapeva se era vera o no ma qualcuno o qualcosa lo guardava.
 
 
La morte era giunta anche per lui ?; oppure era un allucinazione dovuta alla perdita del sangue ? Non lo sapeva.
 
 
L’ombra gli andò incontro, lui spaventato cadde indietro andandosi a scontrare contro il muro mentre gli puntava la lama contro, senza fatica la figura misteriosa allontanò il coltello guardando Nick nei suoi occhi color smeraldo, mentre invece lui vedeva soltanto una maschera di legno nero << Chi sei ? >> chiese il ragazzo << Il mio nome non ha importanza >> disse la strana figura, nonostante la sentiva parlare Nick non riuscì a comprendere come andò a finire la frase, avvertì la testa farsi pesante e la vista  annebbiarsi, non riuscendo a reggere il peso della testa l’adagiò per terra e chiuse gli occhi. Era svenuto per la ferita
 
 
 
 
 
Note dell’autore
Prima di tutto scusate il ritardo mortale, credevo che sarei riuscito a pubblicare molto prima, ma ho avuto molti impegni anche con il lavoro,durante questo periodo però sono riuscito a scrivere altri capitoli e a pensare ad altri progetti (ancora in lavorazione). Ringrazio Freez shad e Plando per le recensioni. Alla prossima

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 L’assassino ***


Capitolo 2
L’assassino
 
 
 
L’assassino arrivò a cavallo alla casa del bersaglio, prendendo la maschera dalla sacca la indossò insieme al cappuccio e sfilando la daga dalla cintura si preparò ad entrare, inizialmente insospettito dal trovare la porta aperta nonostante la tarda ora decise lo stesso di entrare, appena sulla soglia udì un tonfo e qualcosa rompersi seguito da passi veloci, nello sporsi dalla porta notò il corpo del suo bersaglio sulla soglia con una ferita al ventre, il suo bersaglio era morto, non si era neanche sporcato le mani, poteva anche andarsene.
 
Neanche il tempo di muoversi sentì una colluttazione da una delle stanze, entrando si diresse verso l’origine del rumore, dalla porta si vedeva un bambino che venne spinto contro la parete e qualcuno coperto da un mantello che si toglieva quello che sembrava un pugnale di legno dalla mano, nonostante l’età il ragazzo dimostrava una grande abilità, l’estraneo bloccò il ragazzo sentendogli proferire delle parole, notando su una mensola sopra il camino un candelabro lo fece cadere attirando la loro attenzione, non sapendo come avrebbe reagito l’estraneo si mise in guardia ,tuttavia rinfoderò la daga dopo averlo sentito una finestra che veniva rotta. Poco dopo vide il ragazzo entrare in soggiorno con una ferita sanguinante sul viso mentre si portava dietro la lama usata per ferirlo, appena l’assassino venne notato il ragazzo si accasciò alla parete puntandogli la lama contro, , avvicinandosi allontanò senza troppe difficoltà il coltello ed iniziò a guardarlo negli occhi << Chi sei? >> chiese il ragazzo spaventato << Il mio nome non ha importanza >> disse l’assassino << Sento il tuo desiderio di vendetta contro chi ha fatto questo, noi possiamo aiutarti >> appena finito di parlare lo vide accasciarsi a terra. Dalla finestra vide delle fiaccole in lontananza e delle guardie in procinto di raggiungere la casa, anzi che lasciare lì il ragazzo lo prese con se portandolo al cavallo, il giovane lo aveva impressionato e decise di riservargli un destino “migliore”, riponendo l’equipaggiamento e issato il giovane a cavallo si diresse al covo.
 
Appena entrato nel covo prese il ragazzo mentre gli stallieri recuperarono l’equipaggiamento dal cavallo e lo condussero con gli altri, dentro quel labirinto di corridoi si diresse in quello che sembrava essere un laboratorio alchemico, poggiandolo di un letto di pietra attirò l’attenzione di uno dei medici senza bisogno di parlare iniziò a medicarlo. Uscendo dal laboratorio si diresse ai dormitori << CHE COSA SIGNIFICA!? >> sentì qualcuno urlare dietro di lui, voltandosi dallo spavento si ritrovò il suo mentore << Chi è e perché lo hai portato qui!? >> chiese l’anziano << Stavo vendendo a farvi rapporto maestro, il bersaglio è stato ucciso prima che io arrivassi, chiunque fosse è riuscito a scappare, nel mentre delle guardie si stavano avvicinando alla casa >> mentre finiva la frase il maestro rifletteva sull’ultima parte << Il contratto era una trappola >> guardando il giovane << Ho pensato lo stesso >> disse prima di riprendere il rapporto << Il ragazzo è il figlio del bersaglio, è riuscito a salvarsi all’assalto dell’estraneo riportando la ferita al volto >> rispondendo alla domanda del maestro << Questo però non spiega il perché lo hai portato qui >> le parole del mentore non si fecero attendere << Ho visto il ragazzo combattere contro l’aggressore, ha delle ottime qualità sarebbe uno spreco lasciarlo morire >>. Al proferire di quelle parole il maestro di diresse nelle sue stanze non prima di aver proferito un ultima frase << Una settimana >>, dopo quelle parole uno dei dottori avvisò l’assassino che avevano finito e che bisognava aspettare per sapere se era ancora vivo, con il tempo concesso dal maestro doveva sperare di aver visto giusto in quel ragazzo.
 
I primi tre giorni passarono velocemente ma il ragazzo non si era svegliato, con quel pallore temeva fosse morto, che tutto quello che aveva passato forse era troppo. Questa sua teoria sembro svanire il quarto giorno vedendolo riprendere leggermente colore, il quinto giorno il pallore era quasi completamente sparito, il sesto giorno lo sentiva parlare nel sonno nonostante sembravano frasi senza senso capiva che stava avendo un incubo, la sera del settimo giorno era giunta e il ragazzo non si era ancora svegliato.
 
Il caldo che faceva in quella stanza era diventato insopportabile doveva prendere aria, appena uscito dal laboratorio incrociò il suo maestro << Alla fine si è svegliato? >> domandando all’apprendista << Credo che ci voglia ancora qualche giorno >> queste parole non fecero cambiare idea al mentore << La settimana è passata. Liberatene >> non poteva obbiettare al suo ordine << Si maestro >> il rammarico nel suo tono di voce era evidente, non appena entrò nella stanza seguito dal maestro notò che il letto su cui il giovane dormiva era vuoto, non trovandolo di chiese se l’avessero già fatto sparire, controllando meglio notò una mano, avvicinandosi lo vide il giovane si era svegliato che cercava di rialzarsi, l’anziano lo aiutò a rialzarsi con l’intento di studiarlo << Come ti chiami? >> domandando al ragazzo << N...Nicholas >> rispondendo con un tono di voce spaventato<< Sai per quando tempo hai dormito? >> continuando a fargli domande << No >>usando lo stesso tono << Ricordi cosa ti è successo prima di risvegliarti qui? >> a quella domanda il suo sguardo divenne più cupo << Si >>. In quell'istante il mentore volle testarlo, prendendo un coltello dalla cintura si lanciò contro il giovane per vedere la sua reazione, Nick prese l’avambraccio con entrambe le mani e con un rapido movimento fece cadere il coltello di mano. Gli assassini rimasero sorpresi di quella sequenza rapida di movimenti, ripresa la lama si avvicinò alla recluta << Hai visto bene in quel ragazzo, sono sicuro che si saprà far valere >> raggiungendo il giovane gli poggiò una mano sulla spalla << L’addestramento inizierà all’alba, seguilo, ti condurrà ai dormitori e a prendere l’equipaggiamento insieme a qualcosa da mangiare >> appena finito sparì nel labirinto di corridoi lasciando il resto all’apprendista, con un rapido gesto condusse Nick nei tunnel fino al laboratorio dei sarti, non appena li videro entrare indicarono al giovane di farsi avanti, prese le misure gli consegnarono una casacca con cappuccio di colore rosso scuro insieme a una corazza di cuoio grigio scuro, dei pantaloni neri e degli stivali marroni.
Una volta cambiato e aver mangiato qualcosa venne indirizzato verso il dormitorio delle reclute nel quale trovò subito un letto libero << Sei il nuovo arrivato? >> voltandosi Nick vide un ragazzo che sembrava della sua stessa età dai capelli biondo chiaro << Si >> rispondendo alla sua domanda << Vediamo quando resisterai >>  con un tono di sfida prima di andare a dormire seguito dal nuovo arrivato .




Note dell'​Autore
Con l'uscita di questo capitolo si dovrebbero spiegare alcune cose,chissa chi è il ragazzo dell'ultimo pezzo.Ringrazio Redferne e Plando per le recensioni.
Alla prossima  

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 Addestramento ***



Capitolo 3
Addestramento


Nick si svegliò prima dell’alba, cercando di fare il minimo rumore di diresse nel corridoio principale, nel farlo andò a scontrarsi contro uno dei membri adulti cadendo a terra, << Mi spiace >> nel rialzarsi vide la sua mano che voleva aiutarlo, appena rialzato lo riconobbe, << La riconosco c’era anche lei >> guardando il diretto interessato << Sono Miguel >> dicendogli il suo nome intuendo ciò che voleva chiedergli << Cosa fai in giro prima dell’alba? >> guardandolo negli occhi << Volevo sapere come girare nei corridoi per non perdermi >>  appena risposto gli indicò di seguirlo. La prima stanza a essere visitata fu l’armeria, le diverse rastrelliere tenevano armi di varie dimensioni e  manichini muniti di numerose armature  << Ognuno ha il proprio stile di combattimento e l’arma con cui combatte meglio >>, appena usciti in direzione della seconda si fermarono davanti alla porta << Questa è la tesoreria, solo i più fidati possono entrare >> disse tentando di aprirla senza successo, la stanza successiva neanche entrato sentì un forte calore venirgli incontro, una volta entrato capì il motivo, << Ora ti trovi nella forgia, se durante una missione ti dovesse capitare di danneggiare l’equipaggiamento, i fabbri vedranno di rimetterlo in sesto >> disse indicando le numerose persone riparare le armature danneggiate o affilarle qualche lama, finalmente usciti il giovane lo seguì nella stanza vicina che una volta entrato la riconobbe facilmente << Questa è il laboratorio alchemico ma penso che lo sapessi già visto il tuo risveglio >>  indicando il letto sul quale aveva passato la settimana precedente, la stanza visitata in seguito era adibita al combattimento  << Questa stanza la chiamiamo “ L’arena ” per i combattimenti che vi prendono parte: allenamenti; risse o altre cose >>. 

Appena usciti vennero uditi numerosi passi in avvicinamento, l’alba era giunta e le nuove reclute iniziavano l’allenamento, con un rapido gesto Miguel avvicinò Nick alla parete << Rimani qui fino a che non saranno arrivati poi unisciti al gruppo senza farti vedere >> detto questo si diresse rapidamente nel corridoio opposto , appena le numerose reclute seguite da due maestri passarono davanti all’apprendista nascosto Miguel corse incontro ai maestri fermandosi a un passo dallo scontro << Cosa stai facendo ? >> chiese uno degli insegnati << Scusate il Mentore mi ha fatto chiamato e hanno detto che è arrabbiato >> Nick approfittò del diversivo per passare inosservato e confondersi tra gli altri, quando si avvicinò un braccio gli afferrò la tunica tirandolo dentro il gruppo, appena entrato vide che era il ragazzo della sera prima ad averlo tirato << Finn, non c'è di che >> disse lasciandogli la divisa. Subito averlo visto entrare nel gruppo Miguel terminò il diversivo << Non vi rubo altro tempo me ne vado >> disse sparendo nei corridoi, riportando l’attenzione di se uno dei maestri riprese a parlare << Come stavo dicendo prima di essere interrotto inizierete il vostro addestramento sull’agilità, ora ci dovremmo dirigere in un villaggio abbandonato >> disse indicando la porta.
 La camminata durò quasi un ora ma alla fine raggiunsero la meta, all’entrata i maestri iniziarono a parlare << Il vostro addestramento consiste nel conoscere le varie strutture difatti vi aiuteranno in vari modi, per orientarvi bisogna avere migliore visibilità quindi vi dovrete arrampicare, oppure vi serviranno per mimetizzarsi in attesa del bersaglio, in tal caso dovrete fare attenzione alle guardie di pattuglia, a seconda dell’incarico non dobbiamo farci scoprire oppure bisogna attirare l’attenzione su uno o più di voi in modo da lasciar lavorare indisturbato o quasi il resto del gruppo” indicando un edificio mentre il secondo prese la parola << Vi do una dimostrazione >> avvicinandosi scatto sul muro mettendole mani in una fessura dandosi la spinta con le gambe raggiungendo un appoggio per entrambe le mani dandosi un ultima spinta raggiunse la cima della struttura in poco tempo << Fate attenzione, prendere male un appiglio o applicare una quantità di forza non appropriata sarà la vostra morte >> il primo riprese la parola << Prendete posto alle strutture indicate, una volta raggiunti la cima dovrete saltare di tetto in tetto fino a raggiungere il centro del villaggio >> vedendo i venti giovani apprendisti avvicinarsi a quattro pareti 

<< INIZATE >>

Quattro reclute iniziarono ad arrampicarsi sulle pareti, tre di loro  fecero fatica mentre uno sembrò mettercene di meno, alla vista di questo Nick risultò sorpreso che uno che sembrava avere la sua età fosse già così bravo << Alcune delle reclute  hanno più esperienza, possono essere nate “nelle Ombre” oppure sono stati presi dai bassifondi, mentre altri vengono presi da orfani senza esperienza che per sopravvivere sono disposti a macchiarsi le mani di sangue >> disse Finn notando il suo volto incuriosito, nel frattempo il secondo gruppo aveva finito e il terzo aveva appena iniziato, poco prima di raggiungere il tetto due persero la presa cadendo da cinque metri di altezza, uno si ruppe la gamba venendo recuperato dal gruppo rimasto a terra, mentre l’altro fu meno fortunato, da dove si trovava aveva colpito con la testa una struttura più bassa rotolando per terra inerme, vedendolo morire Nick rimase sconvolto << Da questo si determina la vostra volontà di sopravvivere, se avrete incertezze morirete, il prossimo gruppo >> disse l’insegnante, guardando il quarto gruppo.
 Il suo turno arrivò assieme all’amico e ad altri due ragazzi, inizio ad arrampicarsi cercando di mantenere una presa salda passando tra i vari appigli, nel tratto finale rischiò di cadere per mancato appoggio ma riuscì a recuperare subito e raggiunse la cima insieme agli altri, raggiunto anche il quinto gruppo e il maestro il primo prese parola << Ora dovrete compiere il giro del villaggio, stessi gruppi di prima>>  disse facendo partire i primi ad essersi arrampicati, seguiti dagli altri gruppi compiendo vari salti arrampicate fino a mezzogiorno, alla fine diciotto superarono la prova del mattino << Per ora abbiamo finito, nel pomeriggio toccherà al combattimento >> annunciando il programma del resto del giorno mentre si ridirigevano ne covo, ad attenderli alcuni membri anziani recuperarono il ferito e il morto.
Il pomeriggio arrivò in fretta, le reclute raggiunte dai maestri entrarono dentro “l’arena” nella quale era già presente un altro gruppo << Questa prova è particolare, difatti vedrete i vari stili di combattimento in modo da poter trovare la propria arma ideale >> indicando i partecipanti alla dimostrazione.

<< INIZIATE >>

La stanza venne invasa da numerosi suoni di metallo, il  gruppo stavano osservando con ammirazione l’intero scontro ognuno dei combattenti dimostrava grandi abilità con ognuna delle armi mostrate, Nick in particolare al combattente con la spada, il combattimento durò diversi minuti prima di venire fermati dall’istruttore << Appena potrete maneggiare un arma avrete piena libertà qu quale scegliere >> disse mentre veniva annunciato l’ultimo esercizio << Al tramonto torneremo al villaggio per l’ allenamento  nella furtività >> disse prima di farli uscire.

Al  tramonto le diciotto reclute attesero l’arrivo dei maestri per l’ultimo allenamento del giorno, con il loro arrivo si diressero al villaggio della mattina << Ora il vostro compito è quello di raggiungere il centro del villaggio passando inosservati al gruppo già all'interno, gruppi da tre >> facendoli separare nuovamente

<< INIZIATE >>

Il gruppo di Nick cercava di fare il minimo rumore possibile passando da un edificio all’altro, tutto sembrava procedere bene fino a che non venne dato l’allarme, qualcuno aveva allertato “le guardie”, da quel momento Nick e le altre reclute dovevano fare maggiore attenzione, senza che se ne accorgesse uno del suo gruppo era sparito, una rapida sequenza di passi segnalò l’arrivo imminente di qualcuno, Nick indicò al compagno di andare a nascondersi dentro l’edificio vicino  mentre lui entrò in una cesta vicina in attesa che il pericolo passasse, appena se ne andò uscirono dai nascondigli e si diressero al centro, poco prima di raggiungere il punto d’arrivo vennero notati << Vai ti copro io >> disse il compagno andandogli in contro fermandolo, quando Nick raggiunse il centro, alla fine della prova cinque di loro vennero catturati, quattro raggiunsero il centro mentre i rimasto rimasero ancora in giro si erano sicuramente persi, <> disse il mentore dirigendosi al sentiero con chi superò la prova.
Recuperati i rimasti e aver cenato i novizi stanchi dall’addestramento andarono nei dormitori, alcuni si addormentarono subito mentre altri riuscivano a rimanere svegli, quando si addormentarono tutti Nick venne svegliato da Miguel che facendogli recuperare la divisa lo portò nella stanza adibita ai combattimenti << Perché siamo qui? >> chiese guardandolo << Quello che hai fatto ieri ci ha sorpreso, ma dopo oggi da quello che ho sentito sono venuti dei dubbi, perciò voglio testarti personalmente >> disse dandogli un coltello. 

<< Attaccami >>.

 Nick avanzò verso di lui ma rovinò il suo attacco facendolo cadere a terra, rialzandosi tentò di riattaccarlo ma venne di nuovo buttato al suolo, sollevandosi sentì il sangue scorrergli giù dalla fronte la ferita si era riaperta, non vedendo risultati Miguel decise di usare un altro metodo << Sei davvero uno spreco, se fossi arrivato prima avrei completando il contratto uccidendo tutta la tua famiglia >>. Ascoltando quella parole lo sguardo di Nick divenne vuoto, passando la mano sulla fronte raccolse il liquido cremisi che colava portandosela davanti al volto mentre guardava l’avversario, scattandogli addosso lanciò la lama che venne evitata scansandosi di lato, ma nel farlo non vide Nick scivolargli dietro e rubargli un pugnale dalla cintura, non vedendolo più si voltò ritrovandoselo armato, neanche il tempo di reagire che venne colpito all’addome e dietro al ginocchio, perdendo l’equilibrio venne buttato a terra e il giovane gli teneva bloccato il braccio e la lama ferma alla gola.
Una applauso venne avvertito da entrambi lì fece guardare nella stessa direzione uno dei maestri li stava guardando << Bella prova complimenti, hai un ottimo talento che può essere ancora migliorato >> disse mentre stava aiutando entrambi ad alzarsi << Ciò che hai detto è vero? >> chiese Nick guardando entrambi e vedendolo annuire. Guardando la sua faccia inespressiva gli assassini non sapevano cosa aspettarsi dalla sua reazione << Capisco la tua rabbia per questa notizia ma…>> venendo interrotto << Arrabbiato lo sono ma non siete stati voi ad ucciderli, se non sono in grado di sopravvivere l’assassino dei miei genitori rimarrà impunito, sebbene sono ancora inesperto “ le Ombre” sono le mia occasione >>  disse riconsegnando il pugnale, << Ora è meglio che andiate a dormire entrambi domani mattina avete  un altro addestramento>> disse alle reclute << Vieni fuori >> rivolgendosi a quella nascosta, uscito dal nascondiglio  si rivelò essere Finn << Sei bravo ma ti supererò >> rivolgendo una sfida al rosso << Non ci conterei >> accettando la sfida. Riaccompagnati nel dormitorio  entrambi si misero a letto, Nick doveva fare il meglio di se per diventare il migliore e un giorno vendicare i suoi genitori.



Note dell’autore: Con questo capitolo termina la storia di Nick giovane, nel prossimo verranno aggiunti alcuni personaggi chiave. Ringrazio Bloody_Mary_25 per aver messo la storia nei preferiti, Beatri e AntiFantasy per seguirla, e tutti coloro che la leggono . 
Alla prossima

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 La prova ***


Capitolo 4
La prova
 
 
6 anni dopo
A castello la vita procedeva tranquilla, la regina si stava incamminando verso le sue stanze quando qualcosa di piccolo le si parò davanti bloccandole la strada << Madre >> disse la principessa abbracciandola, allo stesso tempo arrivo una delle servitrici << Mi scusi maestà è riuscita a scappare >> disse prostrandosi << Non vi preoccupate >> facendo interrompere l’abbraccio, data la situazione decise di cambiare direzione << Stavo andando nel giardino vorresti venire >> << Si madre >>. Portata nel giardino Judy rimaneva sempre sorpresa per la grande quantità di alberi e fiori che lo decoravano, seguendo la regina andò a sedersi all’ombra di un ciliegio << Come mai non vedo molto mio padre >> chiese la piccola principessa << Il re è molto impegnato ultimamente >> spiegò la regina mentre sua figlia guardava i numerosi fiori addobbare il giardino << Vuoi sapere i nomi dei vari fiori? >>  chiedendo alla piccola vedendola annuire, alzandosi venne seguita dalla piccola fino al primo cespuglio di fiori dicendo il nome e del significato mentre la giovane Judy ascoltava interessata.

Nel covo delle ombre la routine quotidiana continuava imperterrita, giovani reclute che imparavano a maneggiare una spada o apprendere tecniche di medicina, forgiatura, furto e scasso, membri adulti che partivano in missione, in una delle sale di allenamento  due apprendisti stavano combattendo tra di loro, i due sferravano una rapida sequenza di colpi che venivano continuamente respinti, nel cercare un apertura il secondo azzardò un movimento piuttosto brusco che gli fece perdere la spada di mano mentre l’altro sfruttando l’occasione lo fece cadere a terra puntandogli la lama alla gola, << STOP >> urlò uno dei maestri, a quella parole l’assassino in piedi rinfoderò la spada e aiutando quello a terra a rialzarsi per recuperare la lama caduta, al cospetto dell’istruttore quest’ultimo iniziò a parlare << Finn sei troppo irruento, devi controllarti oppure in una vera missione di farai ammazzare >> disse all’assassino appena rialzato mentre si toglieva il cappuccio, << Nicholas hai un ottimo controllo e un ottima tecnica ma non ti sopravvalutare >> dicendo all’altro che rimosse anche lui il cappuccio << Andate a dormire, domattina vi dovrete svegliare presto per la prova, vi voglio pronti >> finendo di parlare << Si maestro >> risposero all’unisono.

Una volta usciti dalla sala di allenamento entrambi si diressero nel grande sala adibita a bagno, lasciarono gli stivali e la tunica nella stanza affianco, appena entrati Nick andò a specchiarsi nell’acqua prima di entrarci: i capelli che teneva corti e selvaggi, la pelle abbronzata faceva risaltare la cicatrice sul volto e le numerose sul corpo rafforzato dal continuo allenamenti. La sua attenzione ricadde sul biondo dopo essere stato colpito da una secchiata d’acqua << Nick stai dormendo? >> asciugandosi il volto s’immerse nella sorgente termale seguito dall’amico << Il giorno è giunto domani non saremo più novizi >> rivolgendosi al compagno << Dispiaciuto per chi non è arrivato qui? >> chiedendo al biondo << Leggermente, abbiamo iniziato in venti e solo nove possono fare la prova finale >> rivolgendo lo sguardo al rosso mentre usciva per andarsi ad asciugare, ignaro della sua vendetta << Non stai dimenticando qualcosa? >> disse Nick facendo voltare il biondo, che venne colpito dalla secchiata di prima << Maledizione Nicholas >> vedendolo ridere mentre usciva dalla vasca << Ora sbrighiamoci ad andare a dormire >> disse appena asciugato e rimessa la divisa si diresse nei dormitori venendo seguito dal compare, il sonno li colpì velocemente trasportabili fino al mattino dopo.

Al sorgere dell’alba i due novizi appena alzati raggiunsero la stanza della prova nella quale erano già presenti alcuni delle restanti reclute, con l’arrivo degli altri e del maestro i giovani di misero sull’attenti << Oggi inizia l’esame finale, per voi che siete arrivati qui è un grande risultato ma superare la prova richiederà molto impegno perciò dovrete dare il meglio di… >>  venendo interrotto dal arrivo da un altro istruttore << ABBIAMO UN PROBLEMA >> disse mostrando un rotolo di pergamena, consegnando il messaggio il suo volto divenne preoccupato << Quanti sono fuori? >> chiese con  tono agitato << Tutti >> rispose l’altro, non avendo altri sicari a disposizione guardo la reclute capendo di non avere altra scelta << Nicholas, Finn un passo avanti >> a quella parole entrambi avanzarono << Venite con me >>  vedendolo uscire lo seguirono fino all’armeria << Maestro cosa significa tutto questo >> chiese il rosso << Un gruppo è stato quasi ucciso, uno stato catturato per essere interrogato dobbiamo liberarlo >> rispondendo alla sua domanda << Come mai siamo stati scelti? >> chiese il biondo << Perché siete le reclute migliori >> disse poco prima di aprire la porta << Attrezzatevi >> disse mentre prendeva alcuni coltelli da lancio e una spada mentre i giovani presero una daga e un pugnale per il rosso e una spada per il biondo, dirigendosi all’uscita il maestro riprese a parlare << Dobbiamo dirigerci verso un forte nella foresta, vado a prendere il cibo per il viaggio voi dite agli stallieri di preparare tre cavalli >> disse allontanandosi, arrivati alle stalle fossero di far preparare i cavalli, al ritorno del mentore i cavalli erano stati preparati e portati fuori << Il viaggio durerà diverse ore> > disse mentre saliva a cavallo << Pronti? >> chiese alle reclute a cavallo, vedendoli annuire spronò i cavalli a partire.

Arrivati a destinazione lasciarono i cavalli a un ruscello vicino, mentre loro nascosti dalla vegetazione della foresta  potevano vedere il forte e le varie guardie pattugliare la zona << Secondo voi dove potrebbero averlo portato? >> chiese Nick mentre guardava i vari edifici circondati dalle mura << Considerando il fatto che l’abbiano preso per interrogarlo l’avranno portato nelle prigioni >> disse il maestro indicando il portone interno alle mura << Allora forza, entriamo a uccidiamo tutti >> disse Finn estraendo la spada e uscendo dal nascondiglio, tuttavia venne fermato dal rosso << Non fare mosse azzardate, con tutte quelle guardie ti farai ammazzare, usa il cervello >> disse il maestro mentre il coetaneo lo riportò nel nascondiglio << Se ti buttassi ora nell’affrontare le guardie alla porta incroceresti quelle due pattuglie in arrivo e dare l’allarme non è consigliabile >> disse il rosso indicando le pattuglie << Quindi cosa consigli di fare? >> chiese il biondo << A giudicare dalla loro impazienza sembra che stiano aspettando il cambio, mentre sulle mura un arciere, se sfruttiamo il momento giusto possiamo arrampicarci sulle mura scendere sul primo edificio e nasconderci in quel vicolo >> disse Nick segnalando le guardie da lui citate insieme alle locazioni << Se riuscissimo a essere veloci potremmo correre verso quella casa in rovina a da lì raggiungere l’ingresso alla prigioni >> disse il maestro apprezzando l’idea del giovane, nei pochi minuti che seguirono un suono di campana si fece sentire in tutto il forte, al suddetto suono le guardie alla porta rientrarono<< Dobbiamo muoverci >> avvisò il maestro partendo di scatto seguito dagli allievi, raggiunto il muro l’arrampicata non richiese molto tempo, in cima alla parete scesero sulla costruzione vicina fino ad arrivare al vicolo descritto prima, notando una pattuglia allontanarsi corsero alla casa in rovina della quale si poteva vedere l’accesso alle prigioni, l’unica cosa fuori dai piani erano due guardie davanti al portone. << Attirate la loro attenzione e una volta colpiti portateli dentro, tenetene alcuni in caso ce ne fossero altre all’interno >> disse l’anziano mentre estraeva alcuni pugnali da lancio e ne consegnava qualcuno ai giovani, appena partiti vennero lanciati due coltelli che colpirono le guardie, i giovani le recuperarono e le trascinarono dentro, al via libera entrò anche l’anziano, il biondo dal corridoio alla sua sinistra sentì un suono metallico pensando che fosse quella la direzione di diresse verso l’origine del suono ritrovandosi nella prigione, trovare l’assassino prigioniero non fu difficile, << Una volta liberato cosa facciamo? >> chiese il rosso mentre entrava insieme al maestro << Potremmo liberare più prigionieri per non far sembrare un evasione premeditata, così avremmo anche un diversivo per la fuga >> propose il biondo mentre indicava la guardia con la chiave delle celle << Non è male come idea >> disse il mentore, incamminandosi verso un guardia addormentata gli prese la chiave, raggiunta la cella del bersaglio aprì la porta e il prigioniero uscendo dalla gabbia andò a riprendere l’equipaggiamento requisito << Voi andate all’uscita li libero io >> disse l’anziano mentre si dirigeva alle altre celle, raggiunta l’uscita i quattro si diressero alla casa in attesa dell’evasione, pochi minuti dopo diversi prigionieri uscirono armati attirando le guardie che diedero l’allarme, con quel diversivo dirigersi alla porte non fu complicato e l’arrampicata sarebbe stato l’ultimo ostacolo alla salvezza, a metà strada un combattimento attirò l’attenzione del rosso, un prigioniero stava combattendo contro una guardia mentre ai suoi piedi c’erano i cadaveri di altre guardie, con un colpo dell’ascia il bandito disarmò il suo avversario preparandosi a fare il colpo di grazia, lasciandosi cadere Nick gli corse incontro bloccando il colpo fatale, recuperando l’arma caduta si lanciò  contro l’avversario, tentando di tagliare la testa al suo avversario il bandito commise l’errore di non riprendere la posa di guardia e venne subito ucciso, guardando la guardia gettò ai suoi piedi la spada che aveva recuperato, ripresa la scalata vide i suoi compagni andare a recuperare i cavalli << Perché ci hai messo tanto >> chiese il biondo appena lo intravide << Mi era caduta la daga, il cuoio che tiene il fodero si è rotto >> disse il rosso << Te ne farai dare uno nuovo fai fabbri ora andiamocene>> disse l’assassino recuperando i cavalli pronti a ritornare al covo.

Alla sera di ritorno al covo gli aspettò una sorpresa amara, il capo della confraternita li stava aspettando all’entrata << Ti sei permesso di prendere due reclute senza preavviso e mancare i doveri da esaminante, sono crimini gravi ti conviene avere una motivazione plausibile >> disse facendo avvicinare l’interessato << Una missione di recupero di emergenza ha richiamato la mia attenzione, ero il solo disponibile quindi ho dovuto prendere i giovani e farmi aiutare >> disse come motivazione << Voi due lo sapevate a cosa andate in contro in questa missione? >> chiese il maestro << Si  >> disse il rosso riprendendo la parola << Con questa missione abbiamo evitato che la confraternita venisse scoperta e abbiamo salvato un confratello >> prese a parlare il biondo << Ha ragione, siamo un organizzazione segreta di assassini, non possiamo permetterci che i nostri segreti vengano rivelati >> disse il biondo. Il mentore gli stava guardando con uno sguardo divertito << Voi due >> disse avvicinandosi << Avete superato la prova >>. Al suono di quelle parole << Che cosa? >> dissero all’unisono << Ciò che avete svolto oggi era la vostra prova, gli altri hanno avuto prove individuali oppure con altri come nel vostro caso, la vostra tuttavia è stata decisa da poco ed era piuttosto pericolosa ma volevamo sperare nella vostre capacità, ora andate a dormire domani dovrete effettuate il battesimo di sangue insieme agli altri due >> disse il capo prima di andarsene venne bloccato da altre domande << Gli altri due? >> chiese il biondo << Eravate in nove stamattina tre sono morti, mentre gli altri hanno fallito, ora andate >> disse andandosene.

Il mattino dopo le quattro reclute vennero svegliati molto presto e consegnate le nuove divise, erano le stesse da apprendista soltanto che erano completamente nere , Nick venne indirizzato ad un altare cerimoniale diverso dagli altri, durante la cerimonia gli venne consegnato un calice pieno d’acqua e un coltello << La nuova vita comincia con un tributo >> disse il sacerdote, prendendo il coltello il rosso lo fece passare sulla mano facendo colare il sangue nel calice colorando l’acqua di un colore cremisi, prendendo la coppa iniziò a versante il contenuto sulla testa del giovane << Con questo gesto la tua vita nella ombre comincia >> disse finendo di versarne il contenuto, finita la cerimonia i quattro vennero chiamati dal capo << Ora siete ufficialmente degli assassini, di consuetudine dovrei darmi dei contratti ma non ne sono arrivati perciò avrete il giorno libero >> finito di parlare i quattro uscirono << Che cosa fai te? >> chiese  Nick<< Passo il giorno in buona compagnia, ci vediamo stasera >> gli rispose Finn prima sparire dalla sua vista, in poche parole fece capire al rosso dove si sarebbe diretto.

Al forte la situazione si era calmata, i prigionieri erano scappati o catturati o morti, le guardie avevano finito di recuperare i corpi degli evasi e delle guardie  << Quanti sono evasi? >> chiese il comandante si suoi sottoposti << C’erano quaranta prigionieri nelle prigioni, con l’evasione nove sono rimasti in cella, quindici sono morti, sette sono riuscito a scappare mentre il resto si è arreso, le guardie morte il conto è di dodici mentre i feriti è di quattordici >> disse uno dei sottoposti << Abbiamo trovato il capo dei alcuni banditi morto dopo aver ucciso diversi dei nostri >> ripresa a parlare << Chi lo ha ucciso? >>  domandò il comandante sorpreso << Una recluta chiamata Bogo >>  disse al superiore << Portalo da me >>.
Al bussare della porta il comandante fece entrare il soldato, aveva i capelli color nero carbone, gli occhi marrone chiaro, l’armatura di metallo ricoperta da graffi che la decoravano << Mi ha fatto chiamare signore? >> chiese dubbioso << Si ti ho fatto chiamare per le tue azioni >> disse il comandante << Ho saputo che hai ucciso uno dei pezzi grossi dei prigionieri >> continuando a parlare << Grazie signore ma questo cosa significa con il fatto di essere stato convocato? >> chiese dubbioso << Dobbiamo trasferire alcuni uomini e farne addestrare, una di queste richieste proviene dal castello con la tua uccisione ho deciso di mandarti li >> finendo di parlare << La ringrazio signore, vado a recuperare le mie cose >> disse uscendo dalla stanza, recuperati i suoi oggetti passò davanti al punto dove il giorno prima venne salvato dal ragazzo misterioso, uscendo dal portone si ritrovò un carro con altre persone a bordo, non appena salì il carro partì per le varie destinazioni.
 
 
Note dell’autore
Che posso dire finalmente dopo mesi riesco a pubblicare un altro capitolo, per i prossimi dovrei riuscire a pubblicarne uno tra qualche giorno. Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono la storia.
Alla prossima

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