Chi scava la fossa agli altri...

di MaryFangirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nove ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


Questa fanfiction è la traduzione di una storia dal francese, le informazioni sull'originale le trovate subito sotto.
 
Titolo originale: Tel est pris qui croyat prendre...
 
Nota della traduttrice: Il titolo è un proverbio francese, che viene usato per designare un individuo che, nel tentativo di intrappolare qualcuno, alla fine rimane vittima dei suoi stessi imbrogli. In italiano ho trovato il detto corrispondente che mi è sembrato azzeccato, cioè 'Chi scava la fossa altri altri, vi cade dentro egli stesso'. Capirete il perché leggendo questa simpatica fanfiction. Avviso che è anche molto romantica, ho scelto di tradurla perché è decisamente più leggera rispetto alle altre che sto traducendo, che sono davvero belle ma con UN SACCO di elementi angoscianti e drammatici, avevo bisogno di qualcosa di più tranquillo e gradevole e questa storiella ha fatto al caso mio! Spero piaccia anche a voi :)
 
 
 
23.30, Appartamento di City Hunter
 
La chiave girò nella serratura e la porta si aprì sul salotto, immerso nella semi-oscurità.
L'uomo entrò e chiuse la porta con un leggero calcio, poi si diresse verso l'attaccapanni dove appese la giacca. La tv era accesa ma si riusciva appena a sentire i dialoghi del programma in corso.
Dalla cucina giungeva una debole luce: l'uomo si chiese cosa stesse facendo la sua partner, in piedi a notte fonda. Di solito era già a letto e non rimaneva sveglia così tardi, tranne quando lo stava aspettando, quando partiva per una missione pericolosa. Ma non era quello il caso.
La figura maschile si avvicinò alla fonte di luce e rimase a bocca aperta davanti alla scena che aveva di fronte: la porta del frigo era aperta e un paio di lunghe gambe sporgevano dall'apertura, il resto del corpo della loro felice proprietaria era completamente scomparsa all'interno. Si udì un piccolo ronzio.
"Ehi, sei rientrato Ryo? La raccolta di informazioni è andata bene?" disse una voce femminile, senza fermare la sua ricerca di uno spuntino da mettere sotto i denti. Aveva sentito la sua presenza. Lui era orgoglioso perché stava facendo grandi progressi: era in grado di sentire la sua aura e quelle dei loro amici. Allo stesso modo poteva rilevare meglio la presenza di potenziali nemici. Ryo stava faticando per staccare lo sguardo dalle gambe della sua partner, sollevandolo sulle natiche ben arrotondate. Deglutì e ruppe il silenzio, così che la sua metà non si accorgesse della sua confusione.
"Sì, Saeko sarà felice. Ho ottenuto le informazioni che voleva. Il caso sarà risolto rapidamente. Cosa cerchi nel frigo?"
"Oh, solo qualcosina da mangiare. Aaah! Non c'è nulla che mi interessi qui dentro..." disse a malincuore.
Uscì dal suo nascondiglio e chiuse la porta del frigo con un gesto brusco. La giovane donna ora si piazzò di fronte al suo partner, con un magnifico sorriso sulle labbra. Vedendolo piantato lì, gli disse:
"Che c'è? Ho qualcosa di strano in faccia?"
Rendendosi conto che stava continuando a fissarla, e volendo nascondere il suo scombussolamento ancora presente, lui fece:
"E com'è che sei ancora in piedi a quest'ora?"
"Beh, che c'è? Ho il diritto di rilassarmi un po' davanti alla tv per una volta! Tu esci sempre nei tuoi famosi cabaret, e io non avrei il diritto di divertirmi un po'?"
Rimase lì, con le mani sui fianchi.
-Sei troppo sexy così...- pensò Ryo.
"Ah, fai come vuoi, io non ho detto niente!"
Ritornò in salotto, seguito da Kaori. Quest'ultima si riaccomodò sul divano e prese il telecomando del lettore dvd.
"Che ne dici di unirti a me?"
Ryo la guardò, sorpreso.
"Sei impazzita, no...ho altro da fare...è ancora presto...una bella doccia e vado a fare un giro! A dopo!" disse, salutandola mentre saliva le scale.
Kaori lo guardò sparire nell'ombra, un po' triste. Perché si rifiutava di concederle un po' del suo tempo? Perfino guardare la tv con lei era chiedere troppo. Preferiva andare dietro le sue signorine mokkori. Premette il pulsante Play e fece partire il dvd, sospirando profondamente.
Ryo si spogliò rapidamente e scivolò sotto la doccia. Un flusso d'acqua ghiacciata cominciò a scorrere sul suo corpo bruciante. La sua partner aveva invaso la sua mente poco prima, e la rivide mentre si tuffava nel frigo, poi voltarsi verso di lui, indossando una semplice maglietta bianca con sopra la scritta 'I love New York'. Era un regalo che Kaori aveva ricevuto da sua sorella Sayuri per il suo compleanno. La t-shirt non era troppo ampia né troppo stretta, ma lasciava intuire curve perfette. Arrivava a metà coscia e svelava le belle gambe del suo angelo.
La visione della giovane donna vestita in quel modo lo aveva profondamente turbato e aveva dovuto compiere uno sforzo sovrumano per controllarsi e trattenersi dal saltarle addosso. Solo a ripensarci, il suo fedele amico si risvegliò.
La cosa peggiore era che Kaori non lo faceva apposta e non era consapevole del potere che aveva sullo sweeper. Era così fresca, così ingenua e così diabolicamente attraente.
-Calmati, Ryo! Smettila di pensare a Kaori in questo modo!-
Rimase un bel po' sotto il getto ghiacciato, per cercare di calmare i suoi ardori. Passava al getto d'acqua calda quando iniziava a rabbrividire. Ma non appena pensava di nuovo a Kaori, si riversava l'acqua ghiacciata. Riuscì a calmarsi dopo una buona mezz'ora.
Uscì dalla doccia, si legò un asciugamano intorno alla vita e andò nella sua stanza per prendere dei vestiti. Non trovando quello che stava cercando, irruppe in salotto.
Kaori, che stava guardando il suo film, fu un po' sorpresa nel vederlo arrivare improvvisamente.
"Ma sei impazzito, mi hai spaventato!"
"Dove sono i miei jeans neri? Non riesco a trovarli!"
"E mi disturbi per questo? Sono nel cesto della biancheria sporca. Non li ho ancora lavati, mi dispiace..."
"Ah, che rottura di palle, volevo metterli stasera..."
"Beh, metterai qualcos'altro..."
Ma Ryo non ci sentiva. Rimase lì in salotto, a braccia conserte, fissandola intensamente. Kaori lo guardava a malapena, di tanto in tanto, ma non osava guardarlo in faccia, soprattutto considerando in che stato era. Se n'era appena resa conto. Portava solo un asciugamano intorno alla vita; alcune gocce d'acqua continuavano a scivolare sul suo corpo da Apollo. Non poté fare a meno di seguire una goccia che gli cadde dai capelli, poi percorse il suo ventre per morire sul tessuto spugnoso. Avrebbe voluto essere una di quelle piccole gocce...
Vedendola arrossire, Ryo si mise a sorridere, supponendo che i pensieri del suo bellissimo angelo non fossero casti, e ciò lo fece crollare un po' di più, perché immaginare la sua timida Kaori a nutrire tali pensieri lo faceva impazzire!
Ben consapevole dell'effetto che aveva su di lei, ed essendone molto fiero, le si avvicinò come un felino alla preda. Kaori lo notò e scrutò i suoi occhi scuri. Riconobbe il bagliore che vi danzava: stava preparando un brutto tiro! Ryo aveva voglia di giocare, ma apparentemente lei non era dell'umore.
"Non so cosa tu abbia in mente, Saeba, ma ti consiglio di scordartelo..."
"E chi ti dice che abbia in mente qualcosa di particolare, Sugar?"
"Lo so, te lo vedo dagli occhi" disse Kaori, mentre si preparava a un attacco imminente. Decisamente, lo conosceva troppo bene. All'improvviso, Ryo si precipitò sul divano e si gettò su Kaori, rubandole il telecomando del dvd. Premette il pulsante per fermare il film che la sua partner stava guardando qualche secondo prima. Kaori, che si era preparata all'attacco, aveva cercando di schivarlo, ma Ryo era stato più veloce di lei.
"Ryo Saeba! Ridammi immediatamente quel telecomando!"
"Devi venire a prenderlo!" disse lui, continuando a correre intorno al divano.
"Ryo, fermati subito, altrimenti assaggerai il mio martello!"
"Uh, non puoi sapere quanto sono spaventato!"
Si fermò proprio di fronte alla partner e la schernì agitando la mano e tirando fuori la lingua.
Kaori stava iniziando a vedere rosso. Non sapeva come intrappolarlo. Girarono intorno al tavolino e al divano per un buon quarto d'ora. Kaori iniziava a rimanere senza fiato, mentre Ryo aveva ancora un sacco di energia.
"Allora, ti arrendi, Kaori cara?" disse scherzosamente, con un ghigno.
"Mai nella vita!"
E lì, fu sorpreso di vedere Kaori gettarglisi addosso per cercare di recuperare la sua proprietà. Entrambi caddero a terra: Ryo, con la schiena contro il pavimento, e Kaori su di lui, che cercava disperatamente di strappargli il telecomando dalle mani. Tutti e due continuarono a muoversi.
"Non puoi arrivarci Kaori, sono più alto e più forte di te!"
Ryo aveva alzato il braccio sopra la sua testa. Kaori non poteva raggiungerlo.
Non voleva lasciarlo vincere: lui voleva giocare, ebbene anche lei avrebbe giocato!
Kaori si appoggiò a terra con la mano sinistra e, mentre allungava la mano destra, cercò di sollevarsi verso il telecomando. Ryo non credeva ai suoi occhi! Il suo angelo che prendeva iniziative! Ma era consapevole di ciò che stava facendo? Della posizione in cui erano? Se fosse stato così, sarebbe già arrossita bruscamente!
-Ma vuole la mia morte o cosa?- si disse Ryo, mentre godeva del contatto della sua partner sul proprio corpo. -Si sta strofinando contro di me e non si rende nemmeno conto dello stato in cui mi mette!-
Effettivamente, un dolce calore cominciò ad apparire nella cavità dei suoi lombi, e seppe benissimo che il suo mokkori stava per manifestarsi.
Doveva reagire rapidamente, specialmente visto che Kaori era riuscita a issarsi e probabilmente avrebbe raggiunto il suo bottino più velocemente di quanto lui avesse pensato. E si rifiutava di mostrarle il mokkori che gli stava causando.
Kaori era ipnotizzata dal telecomando: l'unica cosa che contava era recuperarlo per finire con i suoi spettacoli televisivi. Non le avrebbe rovinato la serata!
La partner sempre più vicina a lui, Ryo non poté fare a meno di guardare il petto della giovane donna, che si trovava proprio all'altezza del suo viso. Doveva essere veloce, trovare un modo per schivarla! Kaori ci era quasi arrivata: un altro piccolo sforzo e avrebbe recuperato il suo bene!
All'improvviso un potente braccio fermò la sua progressione: Ryo le aveva bloccato la vita con il braccio sinistro tirandola giù, costringendo Kaori a ritrovarsi al punto di partenza, fuori dalla portata del telecomando.
"Ma sei fuori di testa, tu!"
"Te l'ho detto che non ci saresti arrivata, testa di mulo!"
"Mi stai facendo innervosire! Mi vuoi rovinare la serata o cosa?"
"No! Voglio i miei pantaloni neri!"
"No!"
"Niente jeans, niente telecomando!" fece Ryo girando la testa a destra e sinistra. La giovane donna non sapeva cosa fare: Ryo la inchiodava così forte che non poteva muoversi di un centimetro.
All'improvviso, lei gli soffiò sul collo e, sconcertato dal gesto, Ryo allentò il braccio, il che permise a Kaori di guadagnare terreno. Comprendendolo, lo sweeper reagì in mezzo secondo e con un rapido cambio di direzione, la placcò al suolo e si ritrovò seduto a cavalcioni sopra di lei.
Incrociò le braccia sul petto, in segno di sfida, con il telecomando nella mano destra.
"Allora, partner? Te l'ho detto! Non puoi niente contro di me!"
Kaori, turbata dalle posizione dello sweeper, arrossì di nuovo.
Ma a che cosa stavano giocando? Kaori si rendeva conto di ciò che aveva fatto qualche minuto prima e se ne vergognò un po'. Aveva avuto il coraggio di incollarsi a lui e lui si era dovuto fare strane idee.
Anche se nei suoi sogni più sfrenati lei si ritrovava tra le braccia di quell'uomo, non era la stessa cosa perché in quel caso la situazione si svolgeva in un contesto completamente diverso, e non in seguito a un giochetto stupido.
"Ryo! Non riesco a muovermi! Sei davvero pesante, lo sai! In tutti i sensi!"
"Eppure mi sto trattenendo per non schiacciarti! Dichiarati sconfitta!"
"Assolutamente no! Non puoi dire che sono un'avversaria scarsa!"
"No, al contrario! Mi sorprendi facendo prova di precise risorse. Ma io sono più forte di te! Non puoi muoverti! Allora?"
"No!"
"Molto bene! Ho tutto il tempo!"
E rimase lì, seduto e immobile, sfidandola con lo sguardo, sorridendo. Il tempo sembrò essere sospeso. I due sweeper si fissavano negli occhi: Ryo, sorridendo con aria provocatoria e distesa, Kaori con un pizzico di fastidio. Nessuno voleva arrendersi.
"Ah, mi fai innervosire con quell'aria soddisfatta" gli disse Kaori. "Sei sempre così sicuro di te stesso!"
"No, non sempre...ma te l'ho detto, non avevi alcuna possibilità...arrenditi...e ti libero..."
La sua partner sembrò esitare: non voleva cedere e lasciarlo vincere, ma non aveva scelta.
Fin dall'inizio, aveva capito che Ryo aveva deciso di non lasciarla vincere. Esausta, gli disse:
"Va bene, mi arrendo..."
Si imbronciò, come una bambina. Ryo non poteva fare a meno di farla arrabbiare, era più forte di lui, perché lei stava sempre al suo gioco. Kaori pensò che finalmente si sarebbe alzato ora che aveva ottenuto quello che voleva. Ma Ryo non si mosse minimamente.
"Si può sapere cosa stai aspettando? Hai vinto la partita! Posso alzarmi?"
"Uhm...fammi pensare..." disse Ryo, alzando leggermente la testa, un dito appoggiato sulle labbra. "Dato che sono il vincitore, dobbiamo discutere della mia ricompensa"
"Quale ricompensa? Non ti basta schiacciarmi e avermi rubato quel dannato telecomando?"
"No, no, no..." aggiunse lui, facendo di no con l'indice.
Kaori aveva paura di quello che stava per dire. Cos'aveva ancora in quella testa?
Ryo voleva approfittare della situazione. Era lì, sopra Kaori, quasi pelle contro pelle e per una volta che una delle sue numerose fantasie, lui insieme alla sua amata partner, si avverava, voleva farla durare.
"Vediamo, vediamo, cosa posso chiederti?" disse, facendo finta di pensare.
"In ogni caso, sbrigati, perché il pavimento non è molto comodo! Hai trovato quello che vuoi?"
Per tutta risposta, lui si accontentò di rivelare un sorriso da predatore.
Kaori non aveva la coscienza tranquilla. Quel sorriso non prometteva nulla di buono. A volte poteva rivelare una mente contorta solo per ridicolizzarla.
In realtà, lui non aveva alcuna idea in testa, ma si dilettava a fare in modo che la sua partner riflettesse sulle sue possibili azioni.
Ryo non disse una parola, si alzò e aiutò Kaori a fare lo stesso. Le porse il telecomando.
"E tutto per arrivare a questo!" lo afferrò e andò a sedersi sul divano, col broncio.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


Mentre il suo partner era salito a vestirsi, Kaori, rimasta da sola davanti alla tv, ripensò al loro audace corpo a corpo.
Diamine! Ma come faceva lui a mantenere il controllo dei suoi nervi e del suo corpo? Lei aveva avuto improvvisamente caldo, molto caldo, e non per paura di ciò che lui avrebbe potuto fare...no, a manifestarsi era stato il calore che parlava in un'altra lingua, fino ad allora per lei sconosciuta.
Si era sentita tutta strana, ricettiva al minimo gesto, i brividi avevano attraversato tutto il suo corpo e aveva avuto la sensazione che delle farfalle si fossero messe a danzare nella sua pancia.
Era quello il desiderio?
Sì...probabilmente...
Ma si era ugualmente resa conto che a un certo punto, Ryo era parso un po' spaesato: quando gli si era attaccata per recuperare quel maledetto telecomando.
Ma lui non aveva lasciato trasparire nulla.
Eppure, il signorino si era preso il suo tempo prima di alzarsi. Che avesse gradito quel contatto, tutto sommato? Kaori incrociò gambe e braccia, persa in una profonda riflessione.
Ma a cosa stava giocando quella sera? Era raro che facesse quel tipo di scenate con lei!
E lei non era riuscita a trovare niente per destabilizzarlo. Non avrebbe dovuto arrendersi così facilmente...
All'improvviso, Kaori colpì con un pugno la propria mano sinistra:
-Che idiota! Avresti potuto togliergli l'asciugamano!- ma a quel pensiero, arrossì e scosse la testa. -No, non avrei potuto! Non è da me! E gli avrei dato un motivo in più per stuzzicarmi, e lui mi avrebbe dato della pervertita e anche di più!-
La giovane donna rifletté. -Devo trovare qualcosa per portare la situazione a mio vantaggio se Ryo continuerà a infastidirmi!-
Cosa poteva rubargli per rendergli il fastidio? Si mise a cercare, ma non ne aveva idea, quando improvvisamente, il suo sguardo cadde sulla giacca del partner.
-Sì, ho trovato!-
Kaori si alzò in silenzio e fece scivolare la mano in una delle tasche. Poi tornò a sedersi tranquillamente sul divano, l'aria di chi non aveva fatto nulla, mentre si preoccupava di nascondere la sua scoperta sotto uno dei cuscini vicino a sé, ma a cui Ryo non poteva accedere.
Accarezzò delicatamente il cuscino, sorridendo.
-Eheh! Vedrai, caprone! Questo è per avermi rubato il telecomando!-
Si sistemò comodamente e fece partire il dvd che aveva iniziato a guardare in precedenza.
 
 
Ryo tornò nella sua stanza e finalmente si vestì, indossò un paio di boxer neri, dei jeans e una camicia color grigio antracite, quasi scura come i suoi bellissimi occhi, camicia di cui arrotolò le maniche. Due bottoni rimasero aperti, permettendo di vedere la parte superiore del suo torso muscoloso, e la camicia ricadeva sui pantaloni, dandogli un aspetto informale e sexy.
Vedendo il proprio riflesso nello specchio che adornava la porta interna del suo armadio, sorrise. Era ad ogni modo bello vestito così, avrebbe fatto perdere la testa a più di una donna!
Ma la donna del suo cuore avrebbe ceduto così facilmente?
Pensava di sì ma si sarebbe rifiutata di ammetterlo e soprattutto di mostrarglielo tanto facilmente. Ryo ripensò all'effetto che gli aveva fatto prima, quando l'aveva vista in cucina.
-È davvero matta ad andare in giro per casa così! Uno di questi giorni, si troverà nei guai...-
Sì, uno di quei giorni, sapeva che lui avrebbe rischiato di arrendersi alla tentazione incarnata che viveva sotto il suo tetto. Ripensò al loro corpo a corpo: perché aveva dato inizio a quel piccolo gioco?
Non lo sapeva con certezza...eppure...da quando l'aveva vista quella sera in cucina...aveva avuto voglia di stuzzicarla, sedurla, solo per vedere come lei avrebbe reagito...
-Sono sicuro che mi stai preparando un colpo a tradimento, mio angelo...prima hai ceduto troppo velocemente...questa sera promette di essere entusiasmante...-
Sorrise di nuovo, parlando al proprio riflesso:
"Perché le hai parlato di ricompensa? Non so nemmeno cosa chiedere...e, se...ma..."
Sbuffò e si schiaffeggiò per i pensieri spinti che stava avendo su Kaori. "Smettila di pensarci e torna giù invece!"
 
 
Si diresse con disinvoltura in salotto, a piedi nudi, e si sedette sul divano, cosa che sorprese la sua partner.
"Che ci fai qui? Pensavo che volessi uscire, no?"
"Ormai è troppo tardi...ho perso troppo tempo per prepararmi..."
"Stai scherzando? E di chi è la colpa?"
"Di certo non mia...se mi avessi lavato i pantaloni..."
"Aaah! Basta con questi maledetti pantaloni! Puoi lavarteli da solo se ne hai tanto bisogno!"
Lo sweeper gioiva dentro di sé: era riuscito ancora a farle perdere le staffe. Si sistemò comodamente, i piedi sul tavolino del salotto. Kaori era posizionata allo stesso modo.
"Che film stai guardando?"
"Perché ti interessa?"
"Mi hai chiesto così gentilmente di unirmi a te, che desidero accettare la tua proposta..."
"Stai scherzando? Mi rovinerai la serata!"
"Ma no, dai...so trattenermi quando voglio..."
"Sì, proprio..."
Lo faceva solo quando voleva, e a quanto pareva, in quel momento voleva starsene tranquillo, solo per darle noia.
Lei non poteva rifiutarsi di farlo rimanere. Aveva ben calcolato i suoi colpi, lui!
Kaori si arrabbiò: stava esagerando! Non era previsto che rimanesse lì. Si sarebbe messo a criticare i film che stava guardando, e sicuramente le avrebbe impedito di seguire la pellicola in un modo o nell'altro.
Perché gli aveva proposto di unirsi a lei?
Decisamente, niente stava funzionando in quel momento nella sua povera testa!
Ryo afferrò la confezione del dvd e lesse il riassunto del film. Avrebbe dovuto saperlo: un'altra roba per ragazze, un film romantico come quelli che la sua dolce metà amava!
"Notting Hill, cos'è questa roba?"
"Zitto e vedrai..."
"Puoi rimetterlo dall'inizio, per favore!"
Kaori lo guardò: lui assunse un broncio supplicante, come un ragazzino, e congiunse le mani in una preghiera. Era così carino!
Con un sospiro infastidito, lei obbedì.
"Grazie, signora!"
"Ssh! Stai zitto!"
Kaori fissò lo schermo, persa nei suoi pensieri:
-Ecco! Si comincia! Non solo si piazza qui, ma vuole anche vedere il film dall'inizio! Me la pagherai!-
Si concentrò sul film e attese il momento giusto per stuzzicarlo. Lo sweeper vide la trasformazione sul suo volto: prima le sopracciglia leggermente accigliate, segno che non apprezzava troppo la sua presenza, poi le sue labbra che si tormentavano. Si mordicchiava il labbro inferiore, mostrando il suo fastidio e il fatto che si stesse triturando le meningi per poterlo neutralizzare.
Ryo ne approfittò:
"Puoi alzare un po' il volume Kaori, tesoro? Perché hai impostato il volume troppo basso, non sento niente..."
Attese, sorrise, lei non tardò a reagire. La piccola vena sulla sua tempia si stava gonfiando.
"Diventerai sordo come una campana, vecchio mio. Non è un bene per il tuo lavoro...faresti meglio ad andare in pensione, nonno Ryo!"
Ryo, lungi dall'essere arrabbiato, rimase di una calma olimpica.
-Calmati, piccolo Ryo...Kaori non sa controllarsi e farà un'idiozia in breve tempo...-
Lo stoicismo del partner la innervosì maggiormente.
-No, me ne starò zitto, perché tu non aspetti che questo...che io dica qualcosa di sbagliato per darmi la stoccata...-
Ryo pazientava. Era brava a resistere, la streghetta!
In breve tempo, entrambi attesero in silenzio che l'altro cedesse, continuando a guardare il film senza parlare.
Tutto stava andando bene quando Ryo si alzò all'improvviso per prendere qualcosa da bere. Tornò con una birra.
"Avresti potuto portarmi qualcosa, brutto egoista!"
"Non mi hai chiesto niente, rompiscatole!"
Le fece la linguaccia e riprese il suo posto sul divano.
Era vero, non gli aveva detto di avere sete. Kaori ne approfittò: era un buon momento per infastidirlo. Si avvicinò e sorrise falsamente:
"Ryo...tesoro...saresti veramente un amore se volessi portarmi qualcosa da bere...farò tutto ciò che vuoi in cambio..."
Ryo, che beveva la sua birra, sospese il suo gesto di fronte a una Kaori civettuola.
-Ora mi chiama 'tesoro'?-
Era curioso di vedere fino a che punto lei potesse arrivare.
"Davvero? Tutto ciò che voglio?"
"Mh mh..."
La fissò. "Quindi, se ho capito bene, devo solo portarti qualcosa da bere, e sarà una sorta di pegno, giusto?"
"Giusto..."
"E posso chiederti assolutamente tutto ciò che voglio?"
"Oh...Sì..."
Kaori rispose con una leggere esitazione. Cos'avrebbe potuto chiederle? Avrebbe fatto meglio a mordersi la lingua rima di fargli tale proposta...
Ryo se ne rese conto.
-Allora, vogliamo giocare sul serio, angelo mio...-
"Non ti tirerai indietro?"
"No..."
"Molto bene...cosa vuoi, mia bella?"
-Mia bella?-
"Un the, per favore..."
"Bene, capo!"
Le fece un saluto militare e sparì in cucina. Ryo aveva voglia di essere gentile con lei quella sera. Per una volta, poteva prendersi cura di lei, per tutte le volte in cui era lei a farlo con lui. E poi, anche se non voleva ammetterlo, aveva davvero voglia di condividere un momento con lei. Vivere una vita normale per un istante, lontano dalla loro frenetica esistenza. Ma nulla gli impediva di infastidirla un po'.
 
 
Da un lato, Kaori era felice: era andato a preparare un the solo per lei. Ma dall'altra, aveva paura del pegno che le avrebbe fatto pagare. Lui tornò poco dopo con la bevanda fumante e la porse alla giovane donna. Lei lo ringraziò, le guance leggermente rosee.
Ryo si sedette accanto a lei e la guardò con aria birichina. Kaori non era rassicurata, proprio per niente.
-Oh mio dio! Fa' che non mi chieda qualcosa di strano!-
L'uomo continuò a fissarla e più la guardava, più lei arrossiva.
"Dimmi, Kaori...perché arrossisci così?"
"Per nessuna ragione...non farti strane idee!"
"Oh, ma io non penso a niente...direi piuttosto che tu non abbia idee ortodosse...sei rossa come un pomodoro!"
"Cavolate!"
"Comunque, è troppo tardi...hai detto che avresti fatto tutto quello che volevo...allora, voglio..."
Kaori pendeva dalle sue labbra. Cosa voleva? Un bacio? Un bacetto? Di più?
"Voglio..." disse, fingendo di cercare quello che voleva. Si divertiva di trascinare le cose, perché vedeva che la sua partner era in preda al panico da morire.
-Ma vuole dirmi cosa vuole? Sono stufa di angosciarmi...si diverte a farmi aspettare, questo idiota!-
Ryo alla fine si decise a risponderle, pensando che la giovane donna si fosse arrovellata a sufficienza. Soprattutto perché non si sarebbe trattenuta dal lanciargli un martello se avesse prolungato l'attesa.
"Voglio che tu lavi i miei jeans neri!" disse, indicandola.
La sweeper cadde all'indietro. Chi se lo aspettava! Avrebbe creduto ad ogni tipo di cosa, tranne quello! Kaori, per terra, si appoggiò al bordo del divano, per raddrizzarsi.
"Specie di idiota! Mi aspettavo che tu..."
Ryo aveva avvicinato il viso a quello della partner e la guardò dritto negli occhi, con un sorriso pieno di malizia.
"Sì? Mi interessa, Kaori cara...cosa ti aspettavi da me?"
"No...no...niente...niente di niente..." disse lei, imbarazzata. Non poteva dirgli che aveva segretamente sperato in un bacio! Solo un semplice bacio: anche un semplice sfioramento di labbra...
Ryo poté vedere un accenno di delusione nei suoi occhi, e sapeva bene il perché. Ma Kaori si riprese rapidamente e disse:
"Va bene, hai vinto! Ti laverò i pantaloni nel pomeriggio..."
"Ah, no...adesso..."
"Ma..."
"Hai detto tutto quello che volevo..."
La rabbia crebbe in Kaori ma cercò di controllarsi, si alzò dal divano con l'aria più dignitosa possibile e salì al piano di sopra per fare il bucato urgente del signorino Ryo.

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


Mentre la sua partner eseguiva il suo compito, lo sweeper interruppe il dvd attendendo che Kaori scendesse. Si era comportato da farabutto, ma era troppo divertente vedere la faccia che gli aveva fatto. Ne avrebbe potuto approfittare, era vero, ma era ancora presto, e forse se lo sarebbe concesso più tardi.
In bagno, Kaori meditava vendetta!
-Aspetta che torni giù, e vedrai!-
Appese i jeans sulla corda sopra la vasca da bagno. Per calmarsi, si passò un po' d'acqua fredda sul viso. Poi, avendo un'idea contorta, andò nella stanza del suo partner e confiscò un altro oggetto che lui idolatrava. Era una moneta di scambio nel caso in cui lui avesse ancora trovato qualcosa da farle fare. Raggiunse il partner in salotto.
Ryo la vide arrivare col sorriso sulle labbra.
Si incuriosì.
"Posso sapere cosa ti rende tanto felice?"
"Sì, il fatto che tu non mi romperai più con quei maledetti pantaloni che si stanno asciugando..."
"E...?"
"E il fatto che anch'io possa divertirmi a tue spese..."
"Ma guarda un po'..."
Kaori sondò i suoi occhi e riuscì a individuare un barlume interrogativo. Ryo si stava chiedendo ciò che avrebbe potuto fare.
Lei si sedette e riavviò il dvd. Parlò col partner senza togliere gli occhi dallo schermo.
"Non solo tu puoi rubare cose che mi appartengono...anche io ti ho preso qualcosa..."
"Cosa? Quando?"
"Quando sei andato a vestirti...ti interessa sapere cosa ti ho preso?" fece lei, maliziosa. Ryo stava riflettendo: non poteva essere il suo accendino, lo teneva nella tasca posteriore dei pantaloni. Aveva potuto prendere solo qualcosa che si era trovato al piano di sotto. All'improvviso si alzò e andò verso l'attaccapanni, dove prese la giacca. Cercò nelle tasche: no, il portafogli era lì...
Cosa gli aveva preso?
Cercò nell'altra tasca: dannazione! Le dita incontrarono solo il tessuto.
Si rivolse a Kaori che era già in piedi, pronta a fuggire.
"È questo che stai cercando?" disse, provocatoria. Tra le dita aveva il Santo Graal del cavalier Saeba: un piccolo quadernino in cuoio nero, dove aveva annotato i debiti di Saeko, nonché gli indirizzi e i numeri di telefono di affascinanti creature che avevano avuto pietà di lui ed erano state così gentili da dargli i loro recapiti nella speranza di un appuntamento.
Lei aveva osato! Aveva avuto il coraggio di rubare il suo taccuino!
Ryo vide rosso:
"Kaori, ridammi immediatamente quel taccuino!"
"Puoi metterti a correre, vecchio mio! Questo è per avermi rubato il telecomando!"
"Non puoi paragonare un volgare telecomando a quel meraviglioso gioiellino, speranza di affascinanti appuntamenti!"
"Non la vediamo nello stesso modo...beh, sappi che anch'io posso darti fastidio!"
Lui si diresse verso di lei, ma questa volta Kaori fu più rapida e schivò l'attacco.
Si mise a correre nell'appartamento, inseguita da Ryo.
"Ridammi il taccuino!"
"Come no! Vieni a prenderlo!"
"Attenta a te! Se ti prendo..."
"Provaci, vecchio stallone!"
Stava esagerando! Non era così vecchio!
"Vecchio stallone? Vedrai cosa ti fa il vecchio stallone!"
Un altro sforzo, e sarebbe stata sua...
Ryo vedeva che la partner iniziava a stancarsi. Tutto quello che doveva fare era spingerla in cucina e l'avrebbe intrappolata.
Fu ciò che fece: Kaori, troppo presa dal gioco, e volendolo stuzzicare a tutti i costi sfiorandolo ma sempre evitandolo, non vide che il suo partner stava gradualmente riducendo la distanza che li separava e, quando se ne accorse, l'unica possibilità di fuga era la cucina.
Era sufficiente che vi entrasse, restando vicina alla porta, e non appena Ryo fosse entrato, lei si sarebbe avvicinata discretamente all'uscita, e via! Sarebbe scappata.
Niente di più facile, perlomeno era quello che credeva lei...
Perché Ryo aveva visto chiaramente qual era il suo gioco: la lasciò fare, ma nel momento in cui lei volle uscire, la prese tra le braccia e la trascinò verso di sé. La giovane donna stava andando troppo velocemente e quando venne frenata da Ryo, si schiantò contro il torso del partner che la immobilizzò prendendola per la vita.
Kaori cercò di scrollarsi dalla sua presa, ma Ryo la strinse e la trascinò sul piano di lavoro. L'afferrò saldamente per la vita e la sollevò. Lei si ritrovò seduta sul ripiano, bloccata da Ryo che le stava di fronte. Si sporse verso di lei, riducendo lo spazio tra loro.
Le posò le mani sulle cosce, che sfiorò, andando poi a posarle sui rispettivi lati del bacino. Kaori era veramente bloccata. Ryo la fissava dritto negli occhi: il suo sguardo era ammaliante più che mai e la sweeper non sapeva più cosa fare.
Lui aveva avvertito la sua confusione quando l'aveva toccata.
Disse con aria seducente:
"Dove pensavi di andare, mia bella? Allora, sono così vecchio?"
"Forse non così tanto, a conti fatti..."
Ryo le sorrise, con uno di quei sorrisi che avrebbero sciolto il più resistente degli iceberg.
"Dammi il taccuino..."
"Non ce l'ho più, l'ho nascosto qui da qualche parte..."
"Piccola volpe! Lo so che non è vero...non hai potuto farlo, sei rimasta qui solo qualche secondo prima che ti prendessi...quindi non hai avuto il tempo di nasconderlo, e ne deduco che tu l'abbia su di te..."
"No..."
Lei lo fissava.
"Kaori..."
Lei non lasciò i suoi occhi. Lo sfidava.
"Ammesso che ce l'abbia ancora con me, non potrai prenderlo..."
"Ah sì? E perché?"
"Perché è in un posto dove non oserai cercare..."
"E chi ti dice che non avrò il coraggio? Cosa te lo fa credere?"
"Perché ti conosco..."
"Ah sì...e se ti dicessi che sto morendo dalla voglia di cercare nell'unico posto in cui avresti potuto nascondere quel maledetto taccuino..."
Kaori, scarlatta, rimase senza parole.
-Ma che sta dicendo? No...non può...non oserebbe...-
Aveva indovinato il suo nascondiglio o glielo stava facendo credere?
La sweeper era pietrificata: gli occhi scuri di Ryo non la lasciavano. Una strana luce vi danzava e l'ipnotizzava.
Ryo si avvicinò ancora: poteva sentire il seno di Kaori contro il suo petto.
Mormorò, in un soffio:
"Allora, me lo dai o devo torturarti per averlo..."
Lei si sentì rispondere:
"Torturami..."
Non servì altro a Ryo: afferrò le sue labbra in un bacio selvaggio. Le sue mani scivolarono sulla schiena di Kaori, che a sua volta strinse la camicia di Ryo. Gli rese il bacio, che divenne molto più intenso: le loro lingue si accarezzarono e iniziarono una lunga danza languida. Le mani divennero più impazienti. Kaori aprì la camicia di Ryo con tanta violenza, che i bottoni saltarono, poi gli legò le gambe intorno ai fianchi. Lo sweeper sollevò la sua partner e la sostenne per le natiche, portandola al tavolo, dove la fece stendere. I loro respiri si mescolavano. Il desiderio si fece più forte, e...
 
 
Degli echi lontani raggiunsero le orecchie della giovane donna. Che stavano dicendo? Non capiva bene...i suoni si fecero un po' più chiari e all'improvviso Kaori reagì e comprese ciò che si stava dicendo.
"Allora, me lo dai o devo torturarti per averlo..."
Ma che significava?
Ryo e lei, appena due minuti prima...erano sul punto di...
Oh, mio dio! Aveva immaginato di fare l'amore con il suo partner!
Ma cosa le stava succedendo? Scosse la testa per scacciare le immagini dalla sua mente, ma arrossì ancora di più.
Ryo continuava a fissarla.
"No...non vuoi...allora dammelo...altrimenti dovrò prendermelo da solo..."
Kaori continuò a osservare Ryo. Lo stesso bagliore che credeva di aver visto pochi minuti prima era ancora luminoso nei suoi occhi.
Ryo si avvicinò ancora.
Avrebbe dovuto prendersi il taccuino da solo, ma non poteva recuperarlo normalmente in quel modo, soprattutto perché sapeva che Kaori non aveva potuto nasconderlo che all'altezza del bacino, più precisamente tra la sua pelle e il fine tessuto della sua biancheria intima.
Lo aveva sentito poco prima, quando le sue mani l'avevano sfiorata.
Ryo fissava sempre Kaori negli occhi.
"Kaori...dammi il taccuino..."
La giovane donna era persa negli occhi scuri del suo partner. Sembrava altrove.
"Baciami..."
Cosa? Che aveva detto? Lei si sentì mentre diceva quella parola.
Ryo la guardò, sorpreso.
"Cosa? Che cosa vuoi?"
Comprendendo all'improvviso ciò che gli aveva appena chiesto, Kaori distolse lo sguardo, vergognandosi. Perché l'aveva detto?
Perché ne aveva voglia...voleva sentire le sue labbra contro le proprie.
Ryo, molto più sconcertato di quanto volesse lasciar apparire, entrò nel suo gioco.
"Capisco, ragazzaccia...è il tuo prezzo per farmi recuperare il mio oggetto...quindi, va bene...ti pagherò quello che ti devo..."
Il cuore di Kaori si mise a battere forte. Ryo stava per baciarla!
"Pronta?"
"Sì..."
"Chiudi gli occhi..."
Lei aveva detto di essere pronta, ma si poteva dire davvero di esserlo quando era da Ryo Saeba, alias lo Stallone di Shinkuju, che si stava per essere baciate?
La risposta era semplice: no, anche se ci si preparava mentalmente.
Lei obbedì, il suo corpo tremava leggermente. Il suo partner lo notò.
-Se sapessi, Sugar, l'effetto che mi fai...ma cercherò di fare il bravo...-
Ryo si sporse verso di lei e lentamente depose alcuni baci sul suo collo mentre accarezzava la sua schiena. Le mani tirarono delicatamente la maglietta della ragazza. Kaori, rabbrividendo, inclinò la testa all'indietro, abbandonandosi ai baci dello stallone, infilando le mani nelle tasche posteriori dei jeans di Ryo. Questi fu sorpreso dall'iniziativa che non gli dispiacque. Sentì i brividi che lei gli faceva nascere...
Tornò dolcemente sulle sue labbra per sfiorargliele.
"Grazie per il taccuino, Sugar..." le sussurrò, indicandole l'oggetto in questione. Lo aveva preso mentre la stava 'baciando' e lei non aveva sentito nulla!
Ovvio...chi non sarebbe stata turbata al suo posto? Ma quello che non sapeva, era che lei gli aveva preso il suo accendino quando aveva osato accarezzargli le natiche.

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


 
Dopo quell'incredibile riavvicinamento, durante il quale Ryo aveva avuto la piacevole sorpresa di scoprire che Kaori poteva essere a sua volta molto vivace, la pazza coppia tornò a sedersi sul divano nella speranza di continuare a vedere il loro dvd.
La giovane donna era immersa nel film e non si accorse del modo in cui il suo partner la fissava: Ryo le lanciava piccole occhiate, con aria disinvolta, soffermandosi su ogni centimetro della sua pelle.
Piedi graziosi, lunghe gambe affusolate, ventre piatto, seno generoso, viso affascinante, bellissimi occhi color nocciola. Era semplicemente divina. Lo sweeper si rendeva conto che il loro gioco stava diventando sempre più pericoloso, specialmente per lui: sì, aveva dato lui inizio alle ostilità; sì, come in un gioco di carte, ognuno puntava qualcosa per destabilizzare l'altro e spingerlo a cedere, portando l'altro con le spalle al muro, solo per sapere chi dei due avrebbe osato andare oltre, chi avrebbe ceduto e chi avrebbe resistito. Ma Ryo si rese conto che le scommesse diventavano sempre più importanti: Kaori, da piccola giocatrice all'inizio, stava aumentando la posta in gioco a piccole dosi.
Un corpo a corpo, un tentativo di seduzione, poi un bacio...
Fin dove lei avrebbe avuto il coraggio di arrivare? In ogni caso, sapeva già fin dove non si sarebbe spinta...
No...non il suo angelo...non la sua Kaori...
Non avrebbe avuto il coraggio perché era troppo timida...non lo avrebbe fatto...no...sì?
Era lui l'esperto di seduzione, non lei! E sentiva che anche se non voleva cedere, lo stava facendo suo malgrado, preso dalla sua stessa trappola. Lei ne approfittava a sua volta, disinvolta, mettendo tutto sul tavolo del gioco.
Non era stata lei ad accarezzargli le cosce, pochi minuti prima, presumibilmente per prendergli l'accendino?
Doveva calmare un po' le acque, il tempo per ritrovare una parvenza di ragione.
Ryo rischiò un'altra occhiata a Kaori: lei sentì il suo sguardo scivolare su di sé. Perché diamine la guardava in quel modo?
Girò leggermente la testa e lo vide distogliere lo sguardo per concentrarsi sul film.
Che lei si stesse mettendo in testa delle idee?
Appena lo lasciò con gli occhi, si sentì di nuovo fissare con insistenza. Improvvisamente cominciò ad avere caldo, quindi si alzò.
Ryo, sorpreso, la guardò:
"Dove stai andando?"
"A cercare qualcosa da mangiare...vuoi qualcosa?"
"No, sono a posto...grazie..."
La sentì frugare nel congelatore. La vide tornare pochi secondi dopo, con una vaschetta di gelato al cioccolato in una mano e un cucchiaio nell'altra.
Lei si sistemò comodamente, la vaschetta sulle ginocchia, iniziando a gustarsi ogni cucchiaiata. Le piaceva sentire il gelato sciogliersi, diffondendo nel suo corpo una dolce sensazione di freschezza, e dio se ne aveva bisogno!
Il fuoco delle sue guance sembrò scomparire poco a poco. Ryo non poté fare a meno di esprimere una riflessione sul suo spuntino:
"Vedo che hai trovato il buon umore, piccola golosa..."
"Ne vuoi un po'?" gli disse, porgendogli la vaschetta.
"No, no...ma tu, non venire a lamentarti per i chili in più..."
"Pfff!"
Kaori non si disturbò neanche di gridare. Non gli avrebbe lasciato il piacere di destabilizzarla con le sue insignificanti riflessioni. Tornò subito sul film e non prestò più alcuna attenzione al suo partner.
Ryo stava cercando di concentrarsi sul film, ma non poteva. Continuò a muoversi, cercando una posizione più comoda, ma ogni volta che girava la testa, vedeva la sua dolce metà che mangiava il suo gelato.
Era irresistibilmente attratto dalla sua bocca.
Lo sweeper non riusciva a smettere di pensare al loro 'bacio' – se si poteva definirlo tale- alla sua pelle così delicata di cui aveva avuto un assaggio a fior di labbra...
Le sue labbra non avevano mai toccato nulla di più morbido...
Avrebbe voluto baciarla pienamente sulla bocca, ma il campanello d'allarme aveva suonato nella sua testa, facendolo deviare dal percorso all'ultimo momento.
Se l'avesse baciata, sarebbe stato fottuto! Non sarebbe riuscito a controllarsi e...senza dubbio sarebbero finiti sul tavolo della cucina...
Sì...avrebbe fatto l'amore con lei...
Con un ultimo movimento, trovò finalmente la giusta posizione: accasciato sul divano, la testa sostenuta dal braccio destro, appoggiato sul bracciolo.
Rimase così...non prestò più attenzione a Kaori e si concentrò sulla storia.
Ma la sua partner aveva deciso di insistere:
"Ryo..."
"Cosa?" disse lui senza guardarla.
"Sei sicuro di non volere del gelato?"
"Sì..."
"Posso finirlo allora?"
"Sì...puoi..."
"Peggio per te...non sai che ti perdi..."
Lo infastidiva a parlargli, lui che aveva fatto tanta fatica per interessarsi un minimo al film! Si voltò verso di lei, pronto a chiederle di stare un po' zitta, quando le fissò di nuovo le labbra allettanti, chiuse sul cucchiaio.
"Ci sono modi migliori per mangiare del gelato, Sugar..."
Kaori girò la testa e vide che la stava fissando.
"Ah sì?"
"Sì...vuoi che te lo mostri?"
La sua partner non ebbe nemmeno di rispondere che lui aveva già preso la vaschetta dalle sue mani. Vi immerse il cucchiaio e ne prese un bel po', mettendoselo in bocca. Lo lasciò sciogliere per alcuni secondi, poi si avvicinò a Kaori.
La giovane donna lo guardò incredula.
"È così che mangi il gelato? Beh, non è molto diverso da come lo faccio io..."
"Sei sicura?"
Ricominciò, perché non aveva ottenuto il suo risultato.
Dopo essersi messo dell'altro gelato in bocca, si sporse verso Kaori e disse:
"Vuoi condividere il mio gelato? È delizioso...dovresti assaggiare..."
Catturò le labbra della sua partner che assunsero presto un delizioso sapore di cioccolato. Fece scivolare la mano destra sul collo della giovane donna e approfondì il bacio. La donna si scioglieva sul posto: dio se baciava bene!
Lui lasciò le sue labbra per offrirle uno sguardo bruciante.
"Dimmi, Sugar...la tua pelle sa di cioccolato?"
"Assaggiala...e mi dirai..."
Amava vedere Kaori così ricettiva. Quindi non si fece pregare e attaccò il suo collo.
"Qui manca del cioccolato...vediamo, se cambia qualcosa con le tue spalle..."
Le tirò la maglietta per liberarne una.
"Mmh...anche qui manca del cioccolato..."
Ryo riprese allora il cucchiaio e depose un sottile strato di gelato sulla spalla della partner, e lungo il suo collo. Poi le sue labbra la esplorarono di nuovo.
"Va meglio, Ryo...?"
"Non c'è paragone...così sei ancora più deliziosa..."
Kaori passò le mani fra i suoi capelli d'ebano.
Gli catturò le labbra. Gli parlò, scandendo la frase a suon di baci...
"Quello che vorrei sapere...è se anche la tua pelle...sa...di...cioccolato..."
"Assaggia e vedrai..."
Vedrai...vedrai...vedrai...
 
 
"Ryo? Ryo?...posso finire il gelato?"
Eh? Gelato? Che gelato? L'avevano appena usato in maniera molto più interessante, non se lo ricordava?
"Quale gelato, Kaori?"
"Beh, quello che sto mangiando da un po'!"
"Ah...uh...sì, che stupido! Ahahah..." rise scioccamente, con una mano dietro la testa. Kaori lo guardò.
"Sei sicuro di stare bene?"
"Ma sì...ma sì...ahahah..."
"Okay...quindi posso finirlo?"
"Mh, mh..."
"Nessun rimpianto?"
Lui annuì.
-Come puoi chiedermelo? Certo che ho rimpianti...-
Ah! Se si metteva a immaginare bollenti testa a testa tra lui e la sua partner, significava che la cosa era diventata più seria di quanto avesse pensato! La situazione gli sfuggiva e non gli piaceva!
Kaori si passò inconsciamente la lingua sulle labbra per rimuovervi il gelato rimasto, quel gesto ipnotizzò Ryo, che s'immaginò al posto del gelato, solo per poterle toccare.
Lo stava facendo impazzire!
-Sugar...smettila subito o non rispondo più di niente...è talmente eccitante quando ti passi la lingua sulle labbra...-
Non si rese conto di parlare ad alta voce: "Le tue labbra...muoio dalla voglia di assaggiarle..."
Kaori credette di aver sentito male.
"Cos'è che vuoi assaggiare?"
Capendo che aveva dato voce ai suoi pensieri in un sussurro, lo sweeper cercò di aggiustare la situazione imbarazzante in cui si trovava.
"Il tuo gelato! Ho proprio voglia di assaggiarlo!"
Si alzò e si precipitò in cucina per prendere un cucchiaio. L'aveva scampata bella...ancora qualche secondo, e l'avrebbe baciata, era sicuro!
Quando tornò, Kaori si avvicinò a lui per posare la vaschetta in mezzo a loro. Il suo partner era più che soddisfatto dell'improvviso ravvicinamento ma cercò di non farlo vedere.
Dopo qualche minuto, Kaori ruppe il silenzio:
"È quasi finito, cosa vuoi vedere dopo?"
"Uh? Vuoi vedere un altro dvd?"
"Beh sì, è la mia 'serata cinema' e non è il primo film che guardo, è il secondo..."
Lo avrebbe fatto fuori se avesse continuato: film strappalacrime, romantici all'inverosimile...non erano davvero roba da lui.
Chi poteva vivere tali avventure? Nella vita, era impossibile se non molto raro.
Ryo si concentrò di nuovo sulla storia: la giovane donna del film, Anna Scott, tornava dal suo libraio che non la voleva più, a causa delle numerose delusioni che lei gli aveva fatto vivere. La respingeva e preferiva rimanere da solo piuttosto che subire un'altra delusione. La donna aveva appena chiesto all'uomo di amarla...
-Ma è davvero stupido o cosa- pensò Ryo. Ma aveva l'impressione di rivedersi in lui: nemmeno lui rispondeva ai sentimenti di Kaori, che aspettava solo una cosa: il suo amore. Si sentiva idiota per aver avuto il pensiero di poco prima perché si trovava nella stessa situazione del protagonista.
Come avrebbe reagito se Kaori gli avesse chiesto apertamente di amarla? Sarebbe di sicuro fuggito, per vigliaccheria...quando la felicità era a portata di mano...
Ciò che lo sweeper non immaginava era che, nello stesso momento, la giovane donna non lontana da lui, ricalcasse quella scena sulla propria vita: le sembrava di vederli, lei e lui, in quella piccola libreria di Londra. Che avrebbe fatto Ryo se lei gli avesse chiesto il suo amore di punto in bianco? Non era sicura di poter fare quel passo, troppo timida e timorosa del risultato: ma se lo avesse fatto, non avrebbe sopportato di essere respinta in quel modo, e avrebbe dovuto lasciarlo...per sempre...
No, non poteva immaginarlo.
La loro situazione, per quanto frustrante, le andava bene. Almeno, si arrangiava a farsela andare bene se non poteva avere altro. Poi arrivò il momento in cui il protagonista, aiutato dagli amici, si rese conto della sciocchezza che aveva fatto, e partì alla ricerca di Anna, per cercare di rimediare alla sua colpa. Ancora una volta, la scena parlò al cuore di Ryo: se un giorno avesse ferito Kaori, sarebbe stato abbastanza intelligente da rendersi conto della stupidità commessa e avrebbe potuto riconquistare il suo cuore?
Kaori, nel frattempo, si chiedeva se Ryo sarebbe tornato a cercarla in una situazione del genere o se avrebbe accettato senza esitazione la sua partenza, troppo contento di sbarazzarsi di lei.
La fine del film si avvicinava e gli ultimi minuti avevano un fascino particolare: si vedevano diversi momenti della vita della bella Anna e del suo libraio finalmente riuniti. L'ultima scena fece martellare il cuore dello sweeper: si vide seduto su una panchina del parco, a guardare i passanti o a leggere – come il protagonista – col braccio destro appoggiato allo schienale della panca, con Kaori stesa che teneva la testa sulle sue ginocchia, mettendo una mano sulla pancia arrotondata e allacciando le dita dell'altra mano alle sue.
Che visione incantevole!
Lui e Kaori, che portava il suo bambino...
Se solamente il sogno si fosse potuto realizzare...sarebbe stato il più felice degli uomini! Lo sweeper diede un'occhiata alla sua metà e sentì una fitta al cuore: anche la sua partner sembrava turbata dalla visione. Il suo sguardo brillava e improvvisamente si spense, un velo di tristezza turbava i suoi bellissimi occhi nocciola.
Lei, con in grembo il bambino di Ryo, frutto del loro amore...lo sognava così spesso...ma ciò che è crudele dei sogni, è che non sempre possono realizzarsi.

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


 
Kaori fermò il lettore e andò a prendere un altro dvd. Non sapeva cosa guardare, perché quella sera aveva già visto 'Love Actually'.
Diede a Ryo diverse custodie affinché scegliesse il successivo programma.
"Perché mi stai dando tutte queste cose?"
"Scegline uno! Non so cosa guardare..."
"Che ne so io..."
Si mise a leggere i riassunti, mentre Kaori salì a cercare dei pantaloni, perché cominciava ad avere un po' freddo. La pausa era ben meritata: Ryo uscì sul balcone per fumare e schiarirsi le idee. Dio se ne aveva bisogno! Poteva rilassarsi un momento e il suo mokkori, che si sentiva stretto fin dall'inizio della serata dal momento che Ryo non gli permetteva di esprimersi, ne approfittò per svegliarsi.
"Approfittane, perché quando torniamo dentro torni a nasconderti! Non possiamo mostrarle che ci rende completamente pazzi!"
Voleva accendersi la sigaretta e quando infilò la mano in tasca, la trovò vuota.
-Ah sì...è vero, me l'hai rubato, piccola strega...-
Era un'altra opportunità per riprendere il loro piccolo gioco!
Con un grande sorriso lo sweeper si avviò verso le scale e le salì quattro a quattro.
Il suo mokkori aveva obbedito al padrone senza fare storie ed era tornato a dormire. Lo sweeper camminò silenziosamente nella stanza di Kaori, trovandosi faccia a faccia con lei.
"Ah! Mi hai fatto paura, Ryo!"
"Ah sì?"
A Kaori non piaceva il modo in cui lui la guardava. E non fu più sicura quando Ryo la spinse contro il muro del corridoio, bloccandola con le braccia che posò a entrambi i lati della sua testa. I loro visi erano così vicini...improvvisamente lei ebbe una vampata di calore.
Ryo tuffò lo sguardo nel suo.
"Hai qualcosa che mi appartiene, ladruncola!"
"Non so di cosa stai parlando..."
Ricominciava a sfidarlo. E a lui piaceva un sacco.
"Penso che tu sappia bene di cosa parlo..."
"No, sinceramente no...cosa potrei averti rubato?"
-Come se non lo sapessi, Sugar...mi ha rubato il cuore da così tanto tempo...-
"Non lo sai?"
Ryo non le staccava gli occhi di dosso.
"No...non lo so...dovresti spiegarti..."
-Vuoi ricominciare il giochetto, Ryo...vediamo fin dove sei disposto ad arrivare per recuperare il tuo accendino...-
"Non ricordi? Mi hai accarezzato le gambe, piccola indecente, prima in cucina..."
"Io ho fatto una cosa del genere?"
"Sì, tu...e a quanto pare non era abbastanza per te...visto che hai preso il mio accendino..."
Kaori gli sorrise.
"Ora, ne ho bisogno per accendere la mia sigaretta, signorina..."
"E tu vuoi che te lo restituisca..."
"Per favore..."
"Cosa ti fa pensare che ce l'abbia con me?"
"Sono sicuro che lo hai preso in mano per metterlo nei pantaloni...solo per infastidirmi..."
"È possibile...ma bisognerà contrattare se lo vuoi..."
"Contrattare? Vediamo un po'! Non è nelle mie abitudini, lo sai..."
"Beh, dovrai fare uno sforzo, Ryo caro..."
-Ryo caro?-
"Le tue condizioni sono le mie...cosa vuoi, Kaori cara?"
La giovane donna pensò. Cosa detestava lui più di ogni altra cosa? Le pulizie. Gli avrebbe chiesto di fare le pulizie. Kaori ridacchiò di soddisfazione.
"Hai trovato la mia sentenza, divina Kaori?"
-Divina Kaori? Che sta facendo?-
"Sì...ti do l'accendino se accetti di fare le faccende di casa con me per un mese..."
"Un mese...solo questo?"
Lui era sospettoso: la Kaori giocatrice puntava al minimo.
Lei aveva alzato l'asta molto velocemente con un bacio e ora era bloccata, perché avrebbe dovuto spingersi oltre se avesse voluto vincere la partita e lui sapeva che non ne era capace. Era a disagio per tutto ciò che riguardava la seduzione e, soprattutto, il sesso. Era troppo timida per insistere su quel tasto volontariamente. Ryo ne approfittò, perché aveva appena trovato una straordinaria idea affinché lei gli rendesse il suo oggetto, evitando le faccende di casa. Prima doveva farle credere di aver vinto...
Lo sweeper prese un'aria falsamente indignata:
"No, ma tu sogni, bellezza! È fuori questione!"
"Cosa? Ma hai detto che avresti accettato tutto quello che volevo..."
"Non le pulizie! Non sono d'accordo!"
"Sei un cattivo giocatore, Ryo Saeba!" disse lei, puntando l'indice sul suo petto. "Io ho accettato di lavare i tuoi jeans! E non mi faceva certo piacere...e tu, rifiuti le mie condizioni!"
"Le pulizie, non posso, Kaori!"
"Beh...come vuoi...non vale la pena urlare...ma, allora, dimenticati il tuo accendino..."
Lo sweeper mise il broncio, mentre lei gli passava sotto il braccio e si dirigeva in bagno per rinfrescarsi.
"Buuh! Volpe!" disse lui, facendole la linguaccia. Appena lei varcò la soglia del bagno, lui sorrise pienamente. Andò nella stanza della sua partner e mise in azione il suo piano. Kaori fece versare un rivolo d'acqua ghiacciata, mise le mani a coppa per raccoglierne un po'. Si lavò la faccia e si rinfrescò le mani più volte. Poi afferrò il morbido asciugamano che stava accanto al lavandino e si tamponò delicatamente. Affrontò il suo riflesso nello specchio.
"Cosa sta facendo il tuo partner stasera?"
Sì, quella domanda si ripeteva nella sua testa. E che stava succedendo a lei? Solo pochi minuti fa, si era sentita male quando Ryo l'aveva bloccata contro il muro. Il suo viso era così vicino al suo...il suo sguardo così affascinante...aveva avuto caldo, molto caldo per almeno la terza volta dall'inizio della serata. Il suo cuore batteva...il suo partner le faceva un certo effetto!
Kaori chiuse gli occhi e pensò al loro scambio in cucina: Ryo aveva acconsentito al gioco...il che era sorprendente da parte sua. Anche se non l'aveva baciata per davvero, i suoi piccoli baci non l'avevano lasciata indifferente, al contrario...era stato così dolce, pur eccitante...
Aveva di nuovo provato quell'assurda sensazione, quelle piccole farfalle...
E in quel momento li aveva immaginati a...
Kaori arrossì al ricordo. Quella sera doveva finire insieme al loro piccolo gioco, perché non osava chiedersi come sarebbe potuta terminare...
Quando Kaori scese, Ryo stava preparando il caffè. Si unì a lui in cucina.
"Stai bene, Sugar? Sembri un po' stanca, no?"
"Non sono abituata a stare sveglia così tardi, ma non ho nemmeno sonno...hai scelto il film?"
"Sì...stavo aspettando solo te per iniziarlo. Vuoi un caffè o un altro the?"
"Il caffè andrà bene...grazie"
"E di che!"
Le fece un occhiolino complice, lei non poté fare a meno di arrossire. Il suo partner la sorprendeva molto quella sera. Poteva essere così gentile e premuroso quando voleva...
La giovane donna si sedette sul divano e il partner tornò presto con il caffè.
Si sistemarono più comodamente e iniziarono a guardare 'Il diario di Bridget Jones'.
Dopo circa dieci minuti, Kaori tornò alla carica, mentre il suo partner sembrava assorbito dalla storia.
"Allora, ci hai pensato?"
"Se è per le faccende domestiche, è ancora un no..." disse lui, senza voltare lo sguardo.
"Tanto peggio per te...quindi sarai obbligato a rimandare la tua pausa sigaretta a più tardi..."
"Ah, perché pensi che io abbia solo un accendino? Ma per chi mi hai preso, piccola mia?"
Certo, per chi lo prendeva? Avrebbe dovuto sapere che non c'era solo un accendino in tutto l'appartamento e che lui doveva nasconderlo altrove.
"Cavolo! Non ci ho pensato e mi sono fregata da sola!" borbottò lei, sperando di non essere sentita dal partner. Ma non contava sull'udito assurdo che aveva lui e di cui lui stesso aveva finto di sottostimare le capacità, soltanto per farla arrabbiare.
-Sei troppo impulsiva, angelo mio! Agisci invece di darti tempo per pensare...ma l'idea di prendermi l'accendino era comunque buona...-
Ryo girò la testa nella sua direzione.
"Ciò non cambia che per colpa tua, ora non posso fumare...e devi esserne felice, visto che lo detesti!"
"In un certo senso, ti infastidisce comunque, eh? Eh, Ryo caro?"
Gli fece l'occhiolino.
-E in più mi prendi in giro, piccolo demone! Vedrai!-
"Oh, ma intendo recuperarlo comunque!"
"Perché? Hai detto di avere molti accendini, no?"
"E allora? Tu non fumi...non ti sarà di alcuna utilità...e poi, io tengo a quell'accendino!"
"Cosa c'è di speciale in questo accendino, da tenerci così tanto?"
"È un regalo di una persona cara..."
Kaori non si aspettava quella risposta: chi gliel'aveva potuto regalare?
Non poté fare a meno di avvertire un pizzico di gelosia nel cuore. Se ci teneva così tanto, probabilmente era un regalo di una delle sue conquiste...Una donna a cui teneva più di ogni altra cosa...un'altra donna a parte lei...
Ryo poté percepire la tristezza e la gelosia nei suoi begli occhi. Probabilmente pensava che fosse stata una donna che lui aveva amato ad averglielo dato...
Doveva chiarire...doveva rassicurarla...
Non aveva mai amato nessun'altra donna prima di lei, non come amava lei...Kaori...solo un regalo del suo angelo avrebbe avuto diritto a tale privilegio, a tale entusiasmo da parte sua...le avrebbe detto perché ci teneva tanto.
"È il ricordo di una persona che è stata importante per me e ha svolto un ruolo vitale nella mia vita...senza di lei, non sarei l'uomo che sono oggi..."
Kaori lo guardò, sorpresa. Poteva essere...?
Ryo le lanciò un'occhiata pieno di tenerezza. Aveva capito...? Sì...senza dubbio...
"Sì, Sugar...è un regalo di tuo fratello...è per questo che ci tengo enormemente e che lo recupererò..."
Kaori fu sollevata. Era stato il suo amato fratello a regalarglielo, non una donna...
"Allora, come conti di recuperarlo?"
"Ho una mia idea..."
"La sola maniera, è di accettare di fare le pulizie..."
"Come no, Sugar...se non me lo restituisci, dirò a Miki e agli altri che sei una pervertita..."
"Cosa? Io? Una pervertita?"
"Ma sì...è quello che sei Kaori...direi a tutti i nostri amici che mi hai palpeggiato il sedere!"
"Ryo!"
La sweeper arrossì all'istante.
"La piccola Kaori è una ragazza indecente che ama toccare il sedere del suo partner!" cantilenò Ryo, mentre si dimenava davanti a lei.
Kaori sentì crescere la rabbia dentro di sé, e fu presa da un'acuta crisi da martellone.
L'atmosfera divenne più elettrica e Ryo vide che si preparava ad attaccare, ma non si lasciò prendere dal panico.
"Ryo Saeba, stai oltrepassando i miei limiti! Prenditi il mio martello!"
Mentre sollevava le braccia per prendere lo slancio e colpire, Kaori si rese improvvisamente conto che non poteva punire il suo partner perché nessun martello si era materializzato.

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Capitolo 6
*** Capitolo Sei ***


Ma cosa stava succedendo? Era la prima volta che le capitava. Di fronte al suo volto sconcertato, lo sweeper fu preso da una crisi di risa.
"Ahahah, è troppo divertente! Dovresti vederti, Kaori cara! Il tuo folle martellone non può colpire! Evvai!"
Saltava sul posto mentre batteva le mani. Kaori non capiva più niente.
"Ci sei tu dietro a tutto questo, Ryo?"
"Secondo te?" osò dire, tra le matte risate.
"Me la pagherai!"
"No, no, no..." disse lui, muovendo l'indice. "Sarai piuttosto tu a pagarmi per recuperare i tuoi famosi martelli..."
Kaori stava fumando.
"Come?"
Ryo si risedette con calma e spiegò il perché e il come.
"Ho preso in ostaggio i tuoi martelli! Se vuoi rivederli, dovrai pagarmi un riscatto..."
"Cosa? Ma è assurdo?"
"Come vuoi, dipende da te..."
"Non c'è bisogno! Io non negozio con i martelli! Hai sempre detto che non dovevamo negoziare!"
"Oh, ma che cattiva! Pensa ai tuoi piccoli martelli adorati...soprattutto all'ultimo, che è ancora molto giovane!"
Kaori mise il broncio. Era vero, l'aveva inaugurato meno di una settimana prima.
"Spero che venga trattato bene..."
"Sì, non ti preoccupare...ma se li vuoi rivedere presto, devi negoziare, Sugar!"
Kaori rifletté: apparentemente, non aveva troppa scelta. Infelice, si arrese.
"Va bene, hai vinto!"
Kaori roteò gli occhi e serrò i pugni, rivolgendosi ai suoi protetti.
-Non preoccupatevi, bambini miei...mamma Kaori arriverà presto!-
Guardò di nuovo Ryo e disse:
"Continui a imbrogliare...approfitti del mio punto debole..."
"Tutto è lecito, mia cara..."
"Ah sì?" fece lei, provocatoria.
Ryo la osservava e non gli piacque il modo in cui lei aveva parlato. Puzzava di bruciato!
Tutti e due si guardavano: Kaori, felice di vedere che il suo partner si stava chiedendo cosa lei fosse stata in grado di preparare e Ryo, sospettoso, ma pronto a reagire se necessario.
"Cosa mi hai fatto ancora, stronzetta?"
"Ma niente..."
"Sì, ti credo...se non avessi fatto nulla, non saresti così sorridente..."
Entrambi si sedettero sul divano e Kaori fermò il lettore. Nessuno dei due abbassò gli occhi.
"Credo che le negoziazioni possano incominciare, perché ho una moneta di scambio molto interessante..."
"Ti ascolto..."
"Ecco la mia proposta: se mi restituisci i miei martelli, io ti restituisco le tue riviste da collezione di Playboy, le edizioni Gold e Millenium..."
"Cosa! È questo che mi hai preso! Le mie riviste da collezione!"
Lo sweeper si era alzato e agitava le braccia in tutte le direzioni.
"Ma è un imbroglio! Come le hai prese?"
"Mi ci sono imbattuta per caso, quando ho fatto un po' di spazio nella tua camera, la settimana scorsa..."
"Hai perquisito la mia stanza?"
"Come se avessi solo quello da fare!"
Lei scrollò le spalle.
"Stavo riordinando i tuoi vestiti e ci sono caduta sopra! Comunque, non è molto intelligente averle nascoste sotto una pila di magliette..."
"E quando sei andata a prenderle oggi?"
"Semplice...ho avuto l'idea di prenderle mentre lavavo i pantaloni del signorino...quindi ti ringrazio per aver insistito prima, altrimenti non ci avrei mai pensato!"
Gli fece l'occhiolino.
"Grrr...mi innervosisci...ma se vuoi che ti restituisca i martelli, dovrai essere molto più persuasiva di così..."
"Che vuoi dire?"
"Pensi che le mie due riviste valgano tutti i tuoi martelli?"
"Sì..."
"Stai scherzando! Valgono molto di più!"
Kaori lo vide sfoggiare un sorriso da predatore. Improvvisamente non si sentì più così allegra.
"Quanto stimi il riscatto?"
Ryo esultava: lei era interessata alle sue proposte e lui non l'avrebbe delusa. Si sedette accanto a lei, dopo aver recuperato un foglio di carta e una penna.
"Allora, ecco l'accordo che ti propongo...prima di cominciare, vorrei che mi promettessi di non usare i tuoi martelli stasera, non appena te li avrò resi..."
"Grrr...d'accordo!" disse lei a malincuore.
Perché non si meritava altro e lei moriva dalla voglia di appiattirlo.
"Mi dai la tua parola?"
"Sì...te lo giuro..."
Lei incrociò le dita dietro la schiena, ma non contò il sesto senso del suo partner.
"Me lo giuri...penso che tu lo abbia fatto troppo in fretta...hai incrociato le dita, eh? Confessa" disse lui, con un ghigno.
"Ma no..." sorrise lei a sua volta.
"Ti crederò..."
Prese il foglio di carta e vi scrisse qualcosa.
"Tieni, firma!"
"Che cos'è?"
"Una specie di contratto, dice che ti impegni a non usare il martello su di me oggi"
"E domani?"
"Domani, cioè tra circa 24 ore...allora, potrai..."
Le porse la penna con un sorriso malizioso. A Kaori la cosa non piaceva, ma avrebbe dovuto aspettare solo 24 ore, poi si sarebbe sfogata con grande gioia! Quindi...e poi, non aveva molta scelta, altrimenti le trattative non si sarebbero mai fatte.
Afferrò la penna e mise la sua firma sul 'contratto' improvvisato.
"Bene, ora che questa è fatta, ecco cosa propongo: abbiamo diritto a tre scambi...ognuno offre qualcosa, e se l'altro è d'accordo, restituisce un oggetto. Quindi, io ti renderò un martello, e tu una rivista"
"Ok...ma perché tre scambi e non due? Ti ho preso solo due riviste...mentre tu hai preso molti più martelli!"
"Ti renderò diversi martelli contemporaneamente se ciò che proponi mi conviene...e poi, devo recuperare il mio accendino..."
"D'accordo..."
Ognuno rifletté per qualche minuto al fine di scoprire ciò che l'altro avrebbe potuto chiedere. Ryo voleva divertirsi, quindi avrebbe prima offerto cose che le avrebbero dato fastidio. Ma non sapeva che anche la ragazza voleva fare i propri interessi.
Kaori diede inizio alle trattative.
"Bene, ecco...ti darò il tuo accendino se accetti di fare le pulizie per un mese"
Ecco che ritornava su quello!
"Una settimana..."
"Un mese..."
"No! Non un mese!"
"Ok, tre settimane..."
"Sei dura negli affari! Quindici giorni..."
"Tre settimane! È la mia ultima proposta..."
"Ok, quindici giorni di pulizie, e cucinerò per una settimana...ti sta bene?"
"Tu? Cucinare? Sicuro che non mi avvelenerai?"
"Che dici! Quanta fiducia! Sarà sempre più commestibile di quello che mi prepari tu..."
"Ah sì? Se fa così schifo, perché finisci sempre tutti i miei piatti?"
"Che cosa vuoi! Quando si ha fame, si mangia quello che c'è!"
"Grrr! Vedremo se quello che prepari è migliore di quello che faccio io! Trattativa conclusa!"
La donna lo annotò sul contratto, poi gli restituì l'accendino.
"Grazie...ora, tocca a me...ti do alcuni martelli se mi lasci flirtare e uscire come mi pare con Mick per...un mese?"
La guardò maliziosamente. Era sicuro che avrebbe reagito in fretta. E fu ciò che fece.
"No! Mai! Ne approfitterai e..."
"E cosa? Non ti puoi opporre..."
"Perché, mente suprema?"
"Non vedo cosa giustificherebbe il tuo rifiuto..."
"Ma non sono d'accordo! E non devo giustificarmi!"
"Dammi una sola valida ragione che possa giustificare il fatto che io non ci debba provare con altre ragazze..."
"Beh...io...tu...beh...vedi..."
"Cosa devo vedere? Il fatto che non ci sia un motivo perché tu mi impedisca di provarci..."
"Sì, ce n'è uno..."
"L'unica ragione valida, sarebbe che tu fossi la mia ragazza...è così?" disse, con un sorriso canzonatorio.
"N...no..." fece lei, imbarazzata.
"Quindi, non c'è altra ragione accettabile. In effetti, sei solo troppo gelosa. Ma lo so da tanto tempo!" disse, facendole l'occhiolino.
"Ma...ma...aaah! Mi innervosisci! Approfittane, perché tra 24 ore avrai diritto al mio martello!" gli disse, puntandogli il dito.
-Non preoccuparti, mia Kaori...non farei niente di male...-
"Ok, quindi va bene? Un mese?"
"Una settimana!"
"Kaori...non va bene essere gelosi come te! Un mese!"
"Quindici giorni!"
-Non angosciarti tanto! È solo per divertirmi...tra tutte le donne, ho scelto te...-
"Allora?"
La sweeper si infuriò ma preferì deporre le armi.
"Va bene! Hai vinto! Un mese!"
"Grazie...ecco a te..."
Kaori recuperò una prima serie di martelli. Ryo annotò il secondo accordo sul contratto.
"Tocca a me! Per una rivista, voglio che tu accetti di fare volontariato all'orfanotrofio con me"
"Ok..."
Kaori lo fissò con occhi larghi. Non si aspettava che lui accettasse così facilmente. Non era uno che si impegnava in quel genere di cose.
"Davvero?"
"Sì...per quanto tempo vuoi che ci venga?"
"Beh, quando non abbiamo lavoro, sarebbe bello se venissi una o due volta alla settimana..."
"Va bene..."
"Veramente?"
"Sì, se ti fa piacere...tuo fratello lo faceva...posso farlo anch'io..."
Ryo voleva mostrarle che anche lui poteva essere coinvolto in una buona causa, soprattutto perché la causa in questione era molto importante per la sua partner. La giovane donna lo guardò teneramente.
"Grazie, Ryo..."
"Di niente, Sugar..."
Gli consegnò la prima rivista.
"Lo scrivo sul contratto...ma manterrai la tua parola, vero?"
"Te lo prometto..."
Kaori gli sorrise. Era inutile annotarlo, sarebbe venuto...posò la penna.
Ryo ricambiò il suo sorriso.
"Tocca a me...a me piacerebbe uscire a ballare con te, ovviamente quando il lavoro ce lo permetterà..."
"Eh? Vuoi uscire con me?"
Lei lo guardava, piena di stupore.
-Cavolo! Non avrei dovuto suggerirlo...non sembra farle piacere...-
Agitò le mani di fronte a sé.
"Se non vuoi, non importa...non fare quella faccia! Te l'ho proposto perché non abbiamo mai l'opportunità di uscire, o di fare cose insieme...e so che ti piace andare a ballare..."
"Sono sorpresa...stai invitando me, Kaori, a uscire? Ma che ti prende? Non mi hai mai chiesto nulla di simile prima di stasera..."
Kaori era senza parole di fronte alla proposta di Ryo: voleva uscire con lei, di tanto in tanto, e in tutta cognizione di causa...non c'era bisogno di travestimenti, bugie...non c'era bisogno di interpretare Cenerentola e il suo principe azzurro...
Di fronte al silenzio della giovane donna, lo sweeper non sapeva cosa pensare: perché glielo aveva chiesto?
Non aveva mai voluto fare niente con lei...uscendosene così, sembrava volerla invitare a un appuntamento...avrebbe fatto capire che la voleva...decise di rompere il silenzio, sempre più pesante.
"Kaori...non fraintendermi...sarebbe solo per fare qualcosa di diverso ogni tanto, specialmente dopo una missione pericolosa..."
Sì, perché avrebbe dovuto trattarsi di qualcos'altro? Kaori avrebbe dovuto saperlo! Ryo che la invitava ad uscire! Sarebbe stato solo per divertimento e non l'inizio di altro tra loro...
Il suo sguardo si velò e il suo partner se ne accorse.
Aveva dovuto ferirla un'altra volta, ma non voleva aumentare il passo. Non ne aveva il diritto...era ovvio che volesse proporle qualcos'altro! Certo che voleva portarla a ballare come una fidanzata...ma la ragione lo aveva fermato un'altra volta, cambiando i suoi piani...
Quando si trattava dei sentimenti per la sua partner, non si controllava e si faceva trasportare...lasciando che il suo cuore parlasse senza pensare alle conseguenze...poi la ragione prendeva il sopravvento per farlo tornare indietro.
Kaori era davvero delusa, ma si rese conto che anche se le offriva un'uscita come amici, sarebbe stata stupida a rifiutare...almeno avrebbero condiviso un momento, tutti e due...quindi rispose:
"Va bene...è una proposta gentile..."
"Figurati..."
Ryo aveva risposto teneramente, vedendo la grande delusione della sua partner. Fu allora che lo sweeper ebbe un'idea: si alzò e si diresse verso lo stereo.
Kaori seguì i suoi movimenti: ma che stava facendo ancora?
Afferrò casualmente uno dei cd sullo scaffale e lo inserì nel lettore. Una dolce melodia invase il salotto.
"E se ci allenassimo un po'?"
Le tese la mano.
"Balla con me, Kaori..."
Lei lo guardò, sorpresa. Quella frase poteva sembrare un ordine, ma si rese conto che si trattava più di una supplica. Gli afferrò la mano e lui la trascinò sulla pista da ballo improvvisata in mezzo al salotto. Ryo l'afferrò per la vita, facendo arrossire Kaori, mentre la sua mano destra le prese la sinistra. La giovane donna mise delicatamente la mano destra sulla spalla del partner.
Ryo immerse i suoi occhi neri in quelli di Kaori e la fissò intensamente.
Quando la voce del cantante si levò, la sweeper, persa negli occhi del suo partner, fu presa da una moltitudine di brividi.

 
I’ll be your dream
I’ll be your wish
I’ll be your fantasy
I’ll be your hope
I’ll be your love
Be everything that you need
I’ll love you more with every breath
Truly, Madly, Deeply do
I will be strong
I will be faithful
Cause I’m counting on
A new beginning
A reason for living
A deeper meaning, yeah
 

Kaori aveva una strana sensazione: era perché il suo partner la guardava in modo così speciale, facendolo ogni volta che lui pensava che lei non gli prestasse attenzione? Quello sguardo così intenso, dove vacillava uno strano bagliore ogni volta che la fissava, ma rimaneva indefinibile...
 

I want to stand with you on a mountain.
I want to bathe with you in the sea.
I want to lay like this forever.
Until the sky falls down on me
 

Quello sguardo e le parole le davano l'impressione che fossero indirizzate a lei. Sì, credette di vedere ciò che Ryo nascondeva nel suo cuore...
Lo sweeper non distoglieva gli occhi da lei, continuando a guidarla. Certamente lei credeva che lui avesse scelto quel cd per caso. Ma no, lo sweeper sapeva perfettamente quello che faceva. Le aveva fatto credere di aver messo la prima canzone che aveva trovato, ma era il contrario, perché Ryo aveva visto in quel gesto il modo per dirle cosa sentiva per lei, sapendo benissimo che non sarebbe mai stato in grado di esprimerlo a parole.
-Ascolta il mio cuore, Kaori...ascolta quello che vuole dirti...quello che voglio dirti da così tanto tempo, ma ho paura ad ammetterlo...-
 

And when the stars are shining brightly in the velvet sky,
I'll make a wish send it to heaven then make you want to cry
The tears of joy for all the pleasure and the certainty.
That we're surrounded by the comfort and protection of
The highest power, in lonely hours, the tears devour you
 

La giovane donna si sentì sopraffatta. Distolse lo sguardo, le guance rosee, cercando di nascondere la sua confusione, ma il suo partner non la vedeva allo stesso modo.
Lui le lasciò la mano, posandola delicatamente sulla sua guancia, carezzandola. Kaori arrossì ancora di più. Ryo fece scivolare la mano fino al suo mento e le fece sollevare la testa, in modo da catturare di nuovo i suoi occhi. Quando si incontrarono, le riprese la mano.
 

I want to stand with you on a mountain,
I want to bathe with you in the sea.
I want to lay like this forever,
Until the sky falls down on me
Oh can you see it baby?
You don't have to close your eyes
'Cause it's standing right before you.
All that you need will surely come


Ryo scelse quel momento per avvicinarsi alla sua partner. Le prese le mani e gliele fece legare intorno al proprio collo, poi la afferrò per la vita e incollò il corpo al suo. Si sporse verso di lei e premette la fronte sulla sua, unendo la sua voce a quella del cantante.


"I'll be your dream, I'll be your wish, I'll be your fantasy.
I'll be your hope, I'll be your love, be everything that you need.
I'll love you more with every breath, truly madly deeply do
I want to stand with you on a mountain
I want to bathe with you in the sea.
I want to lay like this forever.
Until the sky falls down on me
I want to stand with you on a mountain
I want to bathe with you in the sea.
I want to live like this forever.
Until the sky falls down on me
"


Tutti e due avevano chiuso gli occhi, godendosi quel dolce momento. I loro cuori battevano all'unisono. Kaori era sconvolta da quel riavvicinamento e da quella confessione a mezze parole. Aveva sognato in quel breve momento o aveva davvero sentito i loro cuori che si parlavano?
Il silenzio della stanza li riportò alla realtà e, a malincuore, lo sweeper si separò dalla partner, non senza averla ringraziata per la danza, posando un bacio sul palmo della sua mano.
Tornarono sul divano. E una seconda serie di martelli andò a Kaori!
 
 
La canzone in questo capitolo è Truly, Madly, Deeply dei Savage Garden.

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Capitolo 7
*** Capitolo Sette ***


Toccava a lei: desiderava che l'ultimo scambio fosse con qualcosa di speciale durante quella serata. Soprattutto dopo la danza magica. Voleva verificare che non si fosse immaginato tutto. Le venne in mente qualcosa, ma esitava a chiederglielo.
-No...non vorrà...e se glielo chiedessi comunque...-
Ryo la osservava con attenzione: stava per chiedergli qualcosa che non osava.
-Dillo...lo vedo che vuoi chiedermi qualcosa...vai avanti...dimmi, Sugar...è un gioco...gioca! Approfittane!-
"Vuoi farmi un massaggio?" gli disse timidamente. Sfuggiva il suo sguardo.
-Pensavo che non avresti mai osato chiedermi una cosa del genere...-
"Avvicinati..."
Kaori lo guardò, sorpresa. Sapeva essere ben sconcertante quella sera! Accettava tutto senza battere ciglio. Lo sweeper si sistemò comodamente sul divano e allungò la mano verso la sua metà, invitandola a sedersi sulle sue ginocchia. Lei si imbarazzò un po', ma eseguì, rossa come un pomodoro. Ryo iniziò a massaggiarle il collo e le spalle: era molto tesa. Kaori sentì le mani calde del partner sulla sua pelle. Era un contatto piacevole.
Lui le sussurrò: "Rilassati..."
La giovane donna rabbrividì e si lasciò andare. Com'era bello! Se solo fossero stati insieme...gli avrebbe chiesto spesso dei massaggi...
Ryo la sentì rilassarsi.
-Se sapessi da quanto tempo avevo voglia di farlo, angelo mio...-
In più, il fatto che lei fosse seduta sulle ginocchia non aiutava. Anzi! Sentiva che il suo mokkori si sarebbe presto svegliato, troppo felice di conoscere un tale riavvicinamento con la sua partner. Stava di nuovo per perdere il controllo della situazione. Così fece quello che sapeva fare meglio per salvare le apparenze: distrusse l'atmosfera.
-Perdonami, cuore mio...-
"Finito..."
"Di già?"
Kaori si sorprese nel dirlo. Arrossì ancora di più.
"Sì...perché, senza accorgertene, hai mangiato troppo gelato stasera...sei pesante, grassottella! Le mie povere gambe non reggono più...dai...alzati!"
Lei ne approfittò per colpirlo sulle gambe, mentre si alzava, furiosa.
"Tieni!"
Fece schiantare la sua rivista Millenium sopra la sua testa.
"Ahiiii! Ma sei impazzita?" gridì lui, massaggiando il suo povero cranio.
"Ecco il tuo dannato playboy! E mi dispiace essere così pesante!"
Andò a sedersi nel suo angolo, imbronciata. Sentì le lacrime salire, ma non avrebbe pianto! Non voleva mostrargli che la sua osservazione l'aveva ferita più di quanto potesse fargli credere...
-Povera idiota! E io che pensavo di condividere questo momento...sei pessimo, Ryo Saeba!-
Ryo la guardò: era davvero arrabbiata. Se ne voleva, ma aveva dovuto reagire in quel modo, altrimenti si sarebbe tradito. E a proposito, aveva finito per dimenticare che c'era ancora una serie di martelli da rendere. Avrebbe potuto provocarla ancora un po'.
"Dì, Kaori..."
"Cosa!"
-Oh! È davvero incazzata! Come ne esco?-
Deglutì pesantemente.
"Uh...ho ancora uno scambio da fare..."
"Che cosa vuoi?"
Lei aveva posto la domanda in tono secco.
"Una coccola..."
Kaori non poteva crederci. Dopo il modo in cui l'aveva liquidata, osava chiedere una coccola!
-Ma che faccia di bronzo che hai!-
"Cos'è che vuoi?"
"Una coccola..."
"Una coccola?"
"Sì...smettila di farmelo ripetere, in nome di Dio!"
"Non vedo perché dovrei farti una coccola..."
"Se non lo fai, non recupererai il resto dei martelli...come vuoi tu..." la schernì lui, sogghignando. Lei non aveva scelta.
"Molto bene..."
Che tipo di coccola voleva? Non sapeva cosa fare? Inoltre, aveva ricominciato ad arrossire.
Ryo la guardò.
"A cosa stai pensando, Kaori?"
"Io...non so che tipo di coccola vuoi..."
"Oh, niente di che...ti lascio la scelta..."
Kaori era sollevata. Ma era comunque turbata.
Si sistemò e disse:
"Sono pronta..."
Ryo si sdraiò, appoggiando la testa sulle ginocchia della partner, le gambe leggermente sollevate e le mani incrociate sullo stomaco. Chiuse gli occhi e attese un gesto da Kaori.
Lei infilò lentamente le lunghe dita nei folti capelli color ebano del partner e cominciò ad accarezzarglieli.
Ryo si lasciò andare: era lì, e sentire le dita di Kaori fra i capelli lo rilassava.
La sweeper colse l'occasione per disegnare con le dita i contorni del viso della sua metà. Ryo rabbrividì. Era così bello...
Lo scambio durò alcuni minuti, dopodiché Kaori non poté fare a meno di stuzzicarlo per vendetta.
"Dimmi, Ryo?"
"Mmh..."
"Eri tu che i hai detto che non avresti fatto mokkori con un ragazzo come me, vero?"
"E allora?"
"Sembrerebbe che il tuo mokkori stia decidendo di testa sua..."
Ryo fu preso dal panico quando sentì quelle parole e si alzò velocemente.
-Eppure ho fatto molta attenzione a non lasciarmi andare troppo...-
Osservò tra le sue gambe, per verificare le parole della giovane donna. All'improvviso sentì una risata beffarda. Kaori stava prendendo a pugni i cuscini, per quanto rideva.
"Ahahah, è troppo divertente! Dovresti vederti! Ryo Saeba che va nel panico all'idea del suo mokkori che si alza per la sua partner...ahahah..."
Ryo la osservò mentre si teneva la pancia, morendo dal ridere.
-Stronza! Certo che vado nel panico, perché non dovresti vedere lo stato in cui mi metti di continuo...me la pagherai!-
Lo sweeper afferrò uno dei cuscini che adornavano il divano e lo schiantò sulla sua metà.
Sorpresa, lei lo fissò.
"Ah, vuoi giocare a questo, adesso? In guardia, signor Saeba!"
Afferrò un cuscino e lo lanciò su Ryo.
"Fermati...hai già perso!"
Prese un cuscino e la colpì. La sua partner replicò immediatamente e una battaglia di cuscinate ebbe inizio in salotto.
Dopo alcuni minuti in cui nessuno dei due aveva intenzione di arrendersi, Ryo decise di mettere fine al gioco facendole perdere l'equilibrio. La spinse più forte e Kaori ricadde sui cuscini. Ryo colse l'occasione per allungarsi su di lei e bloccarla.
"Allora? Continuiamo?"
"Imbroglione!"
Le rivolse un sorriso soddisfatto ma Kaori, che aveva un braccio libero, ne approfittò per cercare di fargli il solletico.
"Basta, Sugar! Ma se vuoi continuare la partita, continuiamo!"
Si sollevò un po', lasciandole spazio libero per attaccare, ma mentre tentava di fargli il solletico, Ryo le bloccò le braccia e la solleticò.
Ben presto, scoppi di risa echeggiarono e in tutto l'appartemento si udì la risata cristallina di un angelo.
Quanto amava quella risata! Era una boccata d'aria fresca!
Quindi Ryo continuò a stuzzicarla finché lei non fu esausta.
"Arrenditi, Kaori!"
"No...ahahah...ma...ahahah...fermati! Ahahah...Ryo...!"
Stava ridendo fragorosamente e le lacrime iniziavano a formarsi agli angoli degli occhi.
"Dimmi le parole magiche e mi fermo..."
Kaori lo rispettò:
"Per favore..."
"No, non queste...un piccolo sforzo, Kaori...le puoi trovare..."
Kaori si domandò cosa Ryo volesse intendere. Di solito, le parole magiche erano 'Per favore'. Ritentò, con le guance rosee:
"Un bacio per fermarti..."
Le parole erano davvero magiche perché il suo partner smise con il solletico e i loro occhi si incontrarono.
Erano parole a doppio senso. Fermarsi con il solletico o con il gioco?
"Ai tuoi ordini, Sugar..."
Stava per avvicinarsi quando lei mise la mano in avanti per fermarlo.
"No..."
"No cosa?"
"Mi hai frainteso..."
"Ah sì?"
"Sì...non sei tu che mi darai un bacio, sono io che te lo darò..."
Ryo la guardò, un po' stordito. Come? La sua timida Kaori...che baciava...lui...
Si chiese se si sarebbe accontentata di un bacetto o di qualcosa di più. Ma conoscendola, avrebbe scelto la prima opzione.
La sua partner si alzò.
"Siediti...e promettimi che non tenterai nulla di strano..."
"Te lo prometto..."
"Lascia le mani sul divano, capito?"
"Sì..."
Era così spaventata di quello che lui avrebbe potuto fare?
Lui si sistemò comodamente sul divano e ci posò le mani sopra. Quando lei vide che il partner aveva fatto ciò che gli aveva chiesto, la giovane donna si avvicinò e si chinò verso di lui.
"Chiudi gli occhi..."
Lo sweeper obbedì e sentì il proprio cuore battere forte. Kaori fece un respiro profondo, come per darsi coraggio, il cuore le batteva forte in petto...e all'improvviso risentì quella strana sensazione, quelle farfalle...
Quindi chiuse gli occhi e posò le labbra su quelle del partner.
Ecco! Era rovinata! Il suo partner aveva labbra così dolci...fatte per baciare...per baciare lei?
-Ma che ti prende, Kaori? Perché gli hai proposto un bacio? Vuoi staccarti dalle sue labbra?-
Una volta trovata la ragione, il bacio si fece fugace, leggero come una brezza estiva.
A contatto con le sue labbra, le dita di Ryo si serrarono. Come aveva sospettato, Kaori rimase tranquilla e timida. E il bacio dal gusto proibito divenne per lui ancora più prezioso, perché era stato il suo angelo a donarglielo.
Aveva sfidato se stessa per farlo, e lui lo sapeva. Amava quella nuova Kaori, seducente e stuzzicante, ma amava ancora di più la Kaori timida e che arrossiva al minimo complimento, al minimo sfioramento. Aprì gli occhi quando sentì le sue labbra allontanarsi.
"Ecco...il gioco finisce qui..."
Lei lo guardava. Ryo la fissava.
Si fermavano in quel modo? Lei aveva deciso così...perché? E lui doveva accettare senza dire niente, senza fare niente? Lei gli dava un assaggio di quello che avrebbe potuto avere, di ciò che avrebbe avuto se fosse stato più onesto con se stesso e soprattutto con lei...un dolce regalo, e lui doveva rinunciarci dopo averlo assaggiato a malapena?
Kaori fece per andare via, ma Ryo la trattenne per un braccio.
"Dove credi di andare?"
"Cosa?"
"Non hai rispettato la tua parte del contratto..."
"Certo che sì!"
"Oh no! Non sono d'accordo con te, cara Kaori..."
"E posso chiederti perché?"
Lei lo fissò con le guance rosa.
Com'era invitante! Ryo l'avrebbe provocata come lei aveva appena fatto con lui. Senza distogliere lo sguardo da lei, disse:
"Mi hai proposto un bacio, Kaori..."
"Beh, è quello che ti ho dato...un bacio..."
"Tu lo definisci bacio?"
"E cos'era altrimenti?"
"Era un bacetto..."
"Ma...ma ti ho baciato!"
"Quello lo chiami baciare?"
"Beh...s...sì..."
"Oh ma io non lo considero come un bacio...e penso tu possa fare di meglio, ne sono sicuro...fai un piccolo sforzo...puoi fare molto meglio di così, Kaori..."
Lui la teneva per il polso, in attesa di un suo gesto. La giovane donna rimase sulla difensiva: ma cosa stava facendo ora? Lo aveva baciato...e se il suo bacio non gli andava bene, tanto peggio! Era tutto quello che si sentiva di dargli per il momento.
Lo guardò e vide che la stava ancora fissando. I suoi occhi erano insondabili. Perché insisteva tanto? Gli era piaciuto e ne voleva ancora un po'?
No! Impossibile! Se ci teneva tanto, era solo per vedere se era pronta a esaudire ogni sua richiesta...per vedere se avrebbe avuto il coraggio di dargli un vero bacio...
Distolse lo sguardo, imbarazzata al ricordo delle sue labbra che si attardavano su quelle di Ryo...e se lui l'avesse capito? Se lui avesse capito che a lei non dispiaceva e che era lei a volerne di più? Aveva voluto far prolungare il momento, che probabilmente non si sarebbe mai più ripresentato...aveva avuto la possiiblità di sfiorare le labbra del suo partner...forse lui voleva ripetere l'esperienza e vedere se lei sarebbe stata pronta a dargli un bacio più profondo?
"Allora?"
"Cosa?"
"Voglio il mio bacio! E uno vero! Non come quello di prima..."
"Che cos'aveva il mio bacio?"
"Era il bacio di un'adolescente timida, che non osa guardare il suo partner in faccia...un bacio è uno scambio...con qualcuno che si ama...è sensuale e tenero...bruciante e appassionato..."
Kaori non poteva credere alle sue orecchie: era Ryo che le stava dicendo una cosa del genere...a lei...era una confessione? Cosa si aspettava da lei?
Ryo la fissò: le sue parole avevano avuto successo? Sì...probabilmente...ma avrebbe dovuto insistere ancora un po'...
"Allora? Il mio bacio? Me lo dai o no?"
"Io...uh..."
Ryo la prese per un braccio e l'attirò a sé.
Lei si fermò a pochi centimetri da lui, appoggiandosi con l'altra mano sulle sue ginocchia. Ryo rabbrividì.
"A meno che tu non voglia che ti faccia vedere?"
"No..."
L'attirò a sé così che lei si ritrovò seduta a cavalcioni su di lui.
La sweeper era imbarazzata dalla sua posizione: era quasi indecente...Ryo sul divano e lei su di lui...
Lui la costrinse a guardarlo.
-Dai, Sugar...vai avanti...fammi vibrare...-

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Capitolo 8
*** Capitolo Otto ***


Kaori immerse i suoi occhi nocciola in quelli scuri del suo partner: era un gioco? Allora avrebbe giocato...
Si avvicinò a Ryo e posò la mano destra sulla sua guancia, accarezzandola. Il cuore le batteva in petto.
Si appoggiò con l'altra mano al braccio destro di Ryo e posò delicatamente le labbra sulle sue. I brividi la colpirono all'istante: amava quella sensazione, allora per prolungarla, afferrò teneramente le labbra di Ryo, mordicchiandole. Poi ricominciò, dolcemente, prendendogli di nuovo le labbra.
Lo sweeper pensò di diventare pazzo: lei stava giocando a un gioco pericoloso!
Era partita alla scoperta delle sue labbra con tanta sensualità che lui non poteva più controllarsi! Soprattutto quando lei lo mordicchiò, apparentemente apprezzando.
Le labbra di Kaori erano per lui una dolce carezza, una ghiottoneria deliziosa che voleva più di ogni altra cosa, così si lasciò andare e catturò le labbra allettanti della sua partner. Vi giocò, mordicchiandole a sua volta. Il suo desiderio si fece più pressante, alzandosi in pochi istanti sopra le barriere che aveva eretto intorno a sé in anni, con un coraggio di cui non si sarebbe mai creduto capace circa i suoi sentimenti.
Una breccia si era aperta nella sua mente quella sera, e il suo cuore ne stava approfittando per scivolarvi dentro.
Finalmente si era presentata una nuova opportunità per far evolvere la sua relazione con Kaori e questa volta aveva deciso di coglierla.
Baciò Kaori pienamente, prendendo il suo viso tra le mani, approfondendo il bacio. Kaori, sorpresa inizialmente, rispose con più ardore e il bacio divenne selvaggio. Le loro lingue si solleticavano, cercandosi prima di domarsi.
La giovane donna infilò le dita tra i capelli di Ryo, che assaporava lo scambio. Il bacio lo elettrizzò e un'ondata di brividi inondò ogni parte della sua pelle. Non controllava più niente! Contava solo quel bisogno urgente di soddisfare la sete che l'uno aveva dell'altra!
Le loro lingue si mescolavano avidamente. Entrambi apprezzarono quel momento tanto sperato e sembrarono essere catturati in un vortice di deliziose sensazioni.
Non esisteva più nient'altro.
Fu la mancanza d'aria a farli tornare sulla terra ferma. Con rammarico, le loro labbra si separarono.
Ryo premette la fronte contro quella della partner, mentre Kaori si aggrappava a lui, cercando di riprendere fiato. I loro occhi si incontrarono e ciò che vi lessero li spaventò. No, non era più un gioco...avevano entrambi superato il limite che Ryo aveva loro imposto e che si era rifiutato di attraversare per sei lunghi anni.
Kaori si fece canzonatoria.
"Quindi, vedi che non ho bisogno di te..."
"No, è vero..."
"Spero che questo ti sia piaciuto..."
Lui si limitò a sorriderle. Come poteva fargli quella domanda? Non aveva sentito la passione che aveva messo nel bacio?
La giovane donna si alzò e andò a bere un po' d'acqua. Il cuore le batteva forte.
Mio dio! Che bacio! Questa volta, era sicuro! Non aveva immaginato niente...i loro cuori si erano parlati durante il ballo...
Quindi poteva essere che quella sera, il gioco non fosse stato tale? In nessun momento? Ciò avrebbe significato che...
Arrossì. Doveva calmarsi prima di tornare in salotto. Quello scambio l'aveva completamente destabilizzata.
Ryo era ancora sul divano. Si toccò le labbra tumide, che ancora portavano l'impronta della sua partner.
Com'era stato bello! Perché aveva aspettato così tanto per fare quel passo con lei? Era davvero il più stupido degli uomini! A cosa serviva nascondersi! Quella donna era sotto la sua pelle!
Quella sera gli aveva regalato più brividi di qualsiasi altra forte sensazione.
Kaori era la sua dipendenza, anche se l'aveva soltanto sfiorata. E ora che aveva assaggiato le sue dolci labbra, sarebbe stato difficile non volere di più.
Aveva giocato con lei, continuando a farlo...
Si era spaventato quando si era lasciato andare, aprendo il suo cuore indirettamente attraverso la canzone...si era spaventato in cucina, quando si era lasciando andare baciandola sul collo...si era spaventato quando lei aveva posato le labbra sulle sue per la prima volta, perché in quel momento aveva perso il controllo, pronto a saltarle addosso e aveva avuto bisogno di una doppia dose di autocontrollo per non cedere alla tentazione. Aveva stretto con forza i cuscini del divano per non cedere...le sue mani si erano fatte pruriginose...avrebbe fatto in fretta a placcarla contro di sé per approfondire il suo casto bacio...
E la seconda volta, aveva capito di essersi davvero fregato...
E adesso?
Voleva talmente mostrarle quanto lei fosse dentro di lui, quanto non potesse fare a meno di lei, ma non osava...non ne aveva il diritto...no, non aveva alcun diritto su quell'angelo di purezza...lei meritava molto meglio...che un uomo guidato dai suoi desideri più segreti.
Non l'avrebbe obbligata a fare nulla...
Sì, sarebbe stato più facile...molto più facile se fosse stata lei a fare il primo passo, dicendogli che era degno di lei...ci avrebbe creduto, perché lui non ci arrivava a quell'idea...
Lei era molto più brava di lui ad esprimere i sentimenti.
Se solamente lei avesse potuto fare il primo passo, o rifarlo, perché quella sera lo aveva già fatto, aspettando un suo gesto, allora lui le avrebbe detto quanto l'amava...glielo avrebbe mostrato...con tutto l'amore che era in grado di provare per lei...con tutto il desiderio e la passione che lei gli suscitava...
Il fatto che Kaori fosse lenta a tornare preoccupò lo sweeper. Il bacio doveva averla turbata tanto quanto lui e ora non sapeva più come comportarsi, proprio come lui...
Kaori non tardò e andò a sedersi accanto a lui sul divano.
Un po' a disagio, gli chiese:
"Guardiamo la fine del film?"
"Sì, se vuoi..."
Ryo sapeva che era per lei una via di fuga, il tempo di recuperare un minimo di autocontrollo. Non la biasimava perché sapeva che lei temeva il seguito di quegli eventi.
Per lui era lo stesso...resistette per non saltarle addosso, lì sul divano...no, meritava di meglio per la loro prima notte...quindi avrebbe aspettato...
Passò quasi un'ora in cui ognuno guardò il film nel proprio angolino, persi nei loro pensieri.
Ryo, che di tanto in tanto guardava la partner, notò che stava tremando leggermente.
"Hai freddo?"
"No, sto bene..."
Sapeva che mentiva. Si avvicinò a lei, passò il braccio dietro la donna e l'attirò per scaldarla.
Kaori fu in qualche modo sorpresa dal gesto, ma si accoccolò maggiormente a lui. Il suo odore, una miscela di polvere da sparo e tabacco, e il calore che le dava la rassicurarono, e in pochi minuti si addormentò profondamente.
Lo sweeper amava quei piccoli momenti di complicità e tenerezza con la sua partner. Amava sentirla contro di sé: quel dolce calore che emanava da lei lo rassicurò e lo calmò, come se gli avesse spalmato del balsamo sul cuore.
Con un gesto tenero, riordinò alcune sue ciocche ribelli e continuò ad accarezzarle i capelli. Ryo guardò da solo la fine del dvd. A conti fatti, stava ancora guardando quei film all'acqua di rose!
Ma due nella stessa sera erano più che sufficienti per lui. Una volta terminati i titoli di coda, spense il lettore e la tv. La sua partner dormiva ancora tra le sue braccia e lui non aveva voglia di lasciarla. Approfittò della calma per assaporare il momento e rimase lì, gli occhi chiusi per qualche minuto ancora.
Poi, a malincuore, dovette rassegnarsi a muoversi e fece attenzione a non svegliare il suo bellissimo angelo, che dormiva serenamente. Si alzò lentamente e la prese tra le braccia per condurla nella sua stanza. La giovane donna sentì di non essere più sul divano e visto che il soffice calore che l'aveva abitata a lungo non l'aveva lasciata, immaginò dove si trovasse e, di riflesso, passò le braccia intorno a Ryo, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo e sospirando profondamente.
Lo sweeper andò nella stanza di Kaori, aprendo lentamente la porta.
Entrò e posò la donna sul letto, coprendola con una calda coperta che si trovava sopra il lenzuolo. La bella addormentata si voltò verso di lui.
"Ryo..."
L'osservò e si rese conto che stava ancora dormendo. Abitava anche i suoi sogni...non meritava che un angelo come lei gli desse tanto amore.
Lo amava incondizionatamente, nonostante il suo passato, il suo lato pervertito, nonostante il fatto che fosse un assassino...e per quello, lui l'amava ancora di più...
Si sedette accanto a lei, carezzandole i capelli. Il suo angelo tentatore era così bello!
Ancora una volta, le sue labbra lo attiravano irresistibilmente. Ma lui scosse la testa, non poteva farlo: non poteva approfittare di lei, la rispettava troppo.
Ryo si avvicinò al suo viso e mormorò:
"Ho passato una serata meravigliosa, Sugar..."
Le accarezzò i capelli, continuando a parlarle.
"Sai che ho un segreto? Sì...un sogno segreto...che faccio spesso...e un giorno spero di trovare il coraggio di raccontartelo per poterlo realizzare...perché ho bisogno di te per farlo...sono sicuro che ti piacerebbe...e per me sarebbe la più bella ricompensa che potresti offrirmi..."
Le posò un bacio sulla fronte.
"Sì, sarebbe la ricompensa più bella...ma mi accontenterò di quella che mi hai dato stasera...e forse un giorno..."
Si alzò lentamente e si diresse verso la porta che aprì cautamente per non svegliare il suo angelo. Uscì e la chiuse discretamente, dirigendosi verso la sua stanza. Qualche istante più tardi, una figura si mise a sedere sul letto.
Nella stanza accanto, Ryo era appena scivolato nelle sue lenzuola.
Aveva le braccia incrociate dietro la testa e fissava il soffitto, perso ancora una volta nelle sue più profonde riflessioni. Ripensò alla ricompensa di cui si era accontentato e che era molto diversa nella sua mente. La scena del ripiano della cucina si ripeteva nella sua testa. Tutta quella serata stava passando davanti ai suoi occhi. Avrebbe potuto finire in modo così diverso...
Era stanco di quella paura irrazionale che gli torceva le viscere. Era stato uno spreco cercare di continuare a resisterle, specialmente dopo quella notte...
Roteò gli occhi, implorando i poteri celesti di realizzare il suo desiderio: se la sua partner avesse deciso di fare un passo, un ultimo piccolo passo nella sua direzione, allora non sarebbe scappato ...
Oh, dio, no!
Sarebbe andato fino alla fine e si sarebbe sforzato di posare le prime pietre di un sentiero per una nuova vita in due...
Ecco dove erano i suoi pensieri quando improvvisamente la porta si aprì.
C'era da credere che un angelo avesse appena ascoltato la sua supplica.
Sorpreso, chiuse gli occhi all'istante, simulando il sonno e prendendo una posizione più comoda. Anche a occhi chiusi, "vide" la figura familiare che si muoveva verso di lui.
Poteva sentire i suoi passi, il modo in cui muoveva i fianchi. Lei lo fissò.
Kaori era andata a dal suo partner per chiarire cosa pensava di aver sentito.
Era lì, disteso nell'ombra, illuminato da tenui raggi di luna.
Delineavano i contorni della sua figura e sottolineavano la perfezione della sua muscolatura.
Kaori sentì di nuovo quella strana sensazione nel suo basso ventre.
"Ryo? "
Non doveva rispondere.
"Ryo? "
Lei insisteva.
"Ryo? Dormi? "
Non ottenendo risposta, lei fece per voltarsi:
"Come vuoi che dorma con tutto il rumore che fai? "
Vide i suoi occhi scuri atterrare su di lei. Erano così profondamente neri che pensava di annegarvi. Lo sweeper si appoggiò sugli avambracci.
"Che cosa c'è?"
"Uh... No, niente..."
Distolse lo sguardo e fissò il pavimento, le guance rosee, torcendosi le dita.
"Stai scherzando? Vieni a svegliarmi per dirmi che non c'è niente? Ti sto ascoltando ... "
Il coraggio che aveva avuto nell'entrare sembrò sciogliersi come neve al sole. Ma lei si ricompose.
"Bene, vorrei chiarire una cosa..."
Lo sweeper la stava guardando. Cosa aveva intenzione di dirgli?
"Qual è la tua eccezionale ricompensa?"
Ryo si irrigidì un po'. Così l'aveva sentito... Non stava davvero dormendo... Non si agitò.
"Allora è così, signorina Makimura, fingiamo di dormire per approfittare della situazione? Non avrei mai pensato che ne fosse capace!"
Fece un movimento, segno che sicuramente l'avrebbe raggiunta.
Kaori, guance rosa, deglutì.
-Oh mio dio ... cosa sta facendo? Oh no...mi sta raggiungendo... Perché ti stai avvicinando, Ryo?-
Sì, in quel momento, tutto ciò che importava a Kaori era che Ryo non fosse nudo, perché non sapeva come avrebbe reagito...
Lui si alzò e le andò di fronte. Lei fece un leggero sospiro di sollievo: aveva tenuto i boxer.
Kaori era a disagio di fronte alla sua reazione. Pensava che si sarebbe arrabbiato, o che avrebbe smentito del tutto le sue parole, ma no... Sembrava si stesse divertendo. Lei non esitò e proseguì:
"E lei, signor Saeba? Non ha fatto la stessa cosa solo due minuti fa? "
Touché!
Ryo sorrise all'osservazione della giovane donna.
Adesso era lei che voleva giocare, apparentemente.
Le avrebbe permesso di condurre il gioco, solo per vedere dove li avrebbe condotti.

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Capitolo 9
*** Capitolo Nove ***


"Vedo che non mi contraddici...stavo dormendo prima, ma quando mi hai portato in braccio, mi sono svegliata...ma volevo vedere cos'avresti fatto. Allora, mi spieghi? Cos'è la tua ricompensa?"
Lui le fece sollevare il capo per guardarla. Avvicinò il viso a quello della giovane donna. Ognuno poteva sentire il respiro dell'altro.
Continuando a fissarla, Ryo disse:
"Visto che sei del tutto sveglia, ora te lo posso dire...preferirei che chiudessi gli occhi..."
La giovane donna sollevò un sopracciglio. Che brutta mossa aveva in serbo?
Sospettosa, decise di obbedire comunque.
L'uomo si avvicinò con le labbra al suo orecchio destro. Kaori rabbrividì al contatto del suo respiro:
"La mia ricompensa..."
Si spostò verso l'orecchio sinistro:
"Eri..."
Ora si avvicinò alle labbra della donna:
"Tu..."
La baciò teneramente.
Lei non se l'aspettava affatto.
Giocava a carte scoperte!
No, non si trattava più di giocare...aveva abbassato la guardia una prima volta, e lo poteva rifare. Avrebbe fatto evolvere la loro relazione, come aveva giurato a se stesso, ma anche alle creature celesti.
Kaori immerse il suo sguardo in quello dello sweeper. Vide danzare lo stesso bagliore che aveva già visto più di una volta. Quella strana sensazione l'assalì di nuovo,e capì il significato di quel particolare bagliore che brillava in modo permanente negli occhi scuri del suo partner: lui la desiderava.
Lo vedeva e l'aveva sempre visto, ma era come se fosse la prima volta che se ne rendeva conto, e capiva cosa comportava: lui l'amava!
Glielo stava mostrando finalmente!
Il suo partner scrutò gli occhi nocciola e vi vide la stessa luce.
"Io..."
Lui l'abbracciò e premette la fronte contro la sua.
"Sì, tu...se sapessi che voglia che ho di te, Kaori..."
Posò alcuni baci sulle sue labbra, sul collo, poi riprese la sua posizione iniziale, facendo scorrere le dita sulla sua nuca delicata.
"Mi fai impazzire, Sugar...ho resistito...non so nemmeno come ho fatto a trattenermi così a lungo...starti così vicino, senza poterti toccare...mi uccideva, Kaori..."
"Ryo..."
Kaori si raggomitolò contro di lui.
"Se sapessi che martirio ho sofferto stasera...sapendoti così vicina...e questo irresistibile bisogno di farti mia che veniva costantemente a invadermi...muoio dalla voglia di fare l'amore con te, Kaori..."
La guardò dritto negli occhi.
"Dimmi che sono degno di te...dimmi che ho il diritto di possedere il tuo cuore e il tuo corpo..."
"Ma...ti appartengono già...nessuno è più degno di amarmi di te, Ryo..."
"Sei sicura...perché se stanotte facciamo l'amore, non sarà possibile tornare indietro...dovrai sopportarmi tutta la vita...è questo che vuoi?"
L'uomo guardava la sua partner, aspettando la sua risposta, anche se la conosceva in anticipo.
"Sì...sei tu quello che voglio, Ryo Saeba...tu e solo tu..."
Il suo partner la fissò con tenerezza e amore.
Lei si rannicchiò fra le sue braccia e disse con la voce più sensuale, divorandolo con gli occhi:
"Fa' l'amore con me, Ryo..."
Lo sweeper si sciolse sulle sue dolci labbra, coprendole poi le spalle di baci.
Sì...l'avrebbe fatta sua...sarebbe stato l'unico uomo ad amarla...quella notte e tutte le altre notti le avrebbe mostrato quanto l'amava...sarebbe stato il più tenero, il più attento degli amanti, solo per lei...
Ryo carezzò la schiena della sua compagna mentre la baciava. Poi si dedicò al suo collo, tracciando un solco infuocato con la lingua. Kaori inclinò la testa all'indietro, lasciando maggiore libertà a Ryo, facendo scivolare le dita nei suoi capelli.
Le mani dello sweeper si fecero strada sotto la t-shirt della donna. Le sue dita accarezzarono la sua pelle diafana, poi camminarono sui suoi seni. Li accarezzò sensualmente e ne solleticò le punte, mentre mordicchiava il lobo di Kaori. Quest'ultima, scoprendo nuove sensazioni, emise qualche sospiro di piacere. Ryo sollevò delicatamente Kaori e la posò sul letto. Per lunghi minuti, andò alla scoperta del corpo della sua partner.
Ma quando Ryo guardò negli occhi della sua bella, vide che qualcosa la disturbava.
"Va tutto bene, Sugar?"
"Sì...sì..."
"Vedo che non è così...ti penti di aver detto di sì? Vuoi che ci fermiamo?"
L'uomo voleva metterla a suo agio facendole capire che non avrebbe approfittato della situazione.
"No, non è questo...è che non so come fare...ho paura..."
"Paura di cosa, angelo mio?"
"Di non essere all'altezza..."
Ecco, era quello che la preoccupava. Faceva il paragone con le altre donne con cui era stato.
"Kaori, guardami!"
Si raddrizzarono e lo sweeper afferrò il viso della sua partner tra le mani.
"Kaori, non paragonarti ad altre donne che ho conosciuto. Tu sei unica! Sei l'unica donna che amo e che amerò fino alla morte. Non aver paura...fidati di me...ti fidi di me?"
"Sì, lo sai bene..."
"Allora dimentica le tue paure e lasciati guidare dai tuoi sentimenti..."
Kaori lo guardò, un po' preoccupata.
"Mostrami come amarti, Ryo..."
Lo sweeper le prese le mani e intrecciò le dita alle sue.
"Non avere paura di toccarmi e di darmi cento volte il piacere che io do a te..."
Ryo le fece un bel sorriso, confortandola.
"Anche per me è una prima volta, Kaori...anch'io ho paura...perché è la prima volta che faccio l'amore con la donna che amo..."
Kaori gli rivolse il suo più bel sorriso, e con il conforto che le aveva appena dato, iniziò a baciarlo e ad accarezzarlo, dapprima timidamente e goffamente, poi incoraggiata dallo sweeper, le sue carezze divennero più precise e intense. Gli carezzò il petto e con le dita disegnò le numerose cicatrici che vi si trovavano. Ryo si tirò un po' indietro e sollevò delicatamente la maglietta di Kaori, che raggiunse il suolo.
Lo sweeper fu sopraffatto dalla bellezza del suo angelo. Anche nei suoi sogni più sfrenati, non aveva immaginato che Kaori avesse un corpo così perfetto. La giovane donna, imbarazzata dal suo sguardo, fece per coprirsi con le mani.
"No, non nasconderti da me...lascia che ti guardi..."
Com'era stato stupido a dirle che era piatta come una tavola, un transessuale! Non aveva davvero nulla di maschile, al contrario!
"Sei bellissima..."
Ryo si sdraiò accanto a lei e cominciò a vagare lungo il suo corpo con piccoli baci. Quella dolce carezza, leggera come una piuma, elettrizzò la giovane donna che iniziò a gemere. Era solo l'inizio dei preliminari, e già Kaori era in quelle condizioni: come avrebbe reagito in seguito?
Ryo si ubriacava della pelle vanigliata della sua compagna: era morbida, vellutata...
L'aveva appena assaporata e ne voleva ancora...
Ryo si girò di lato, portando Kaori con sé.
L'uomo fece scivolare le mani lungo la sua schiena e accarezzò le natiche della sua partner. Spinse le dita fino alla cintola dei pantaloni e giocò con l'elastico. Si raddrizzò e si spostò, in modo da essere in fondo al letto. Poi, tirò lentamente l'indumento che scivolò lungo le sue gambe femminili. I pantaloni di Kaori atterrarono a terra senza far rumore, unendosi alla t-shirt.
Ryo ora si occupava di accarezzare con la punta delle dita ogni centimetro quadrato della pelle del suo angelo, baciandola languidamente. Non poté fare a meno di carezzarle di nuovo i seni, tesi dal desiderio, che lei gli offriva. Kaori si inarcò sotto la dolce tortura. Si lasciò guidare dalle carezze serpeggianti che lui le prodigava. Lo sweeper si raddrizzò e tolse i boxer, apparendo alla sua compagna in tutto il suo splendore. Kaori, arrossendo, posò gli occhi sul corpo nudo di Ryo. Era così bello, così seducente! Muscolatura potente, addominali ben disegnati.
Anche se lo aveva già visto in occasioni accidentali, finalmente poteva mangiarlo con gli occhi.
"Nemmeno tu sei male..."
"Non male, tutto qui?" la stuzzicò Ryo, facendo il broncio. Kaori sorrise all'osservazione. Fissò i suoi occhi neri. Esitante, tese la mano. Ryo la prese e la mise sul proprio ventre. Kaori disegnò i contorni. Questa volta, fu lei a concentrarsi per dare piacere al suo partner. Fiduciosa, le sue carezze diventarono più audaci. Un numero incalcolabile di brividi si diffondeva attraverso ogni parte del suo corpo, suscitandogli dei gemiti.
Lo stava facendo impazzire! Non sarebbe durato a lungo se avesse continuato così...
Dopo lunghi momenti di esplorazione, alla fine Ryo strappò l'ultimo pezzo di stoffa che impediva loro di continuare con la ricerca del piacere. Lo sweeper fissò la sua compagna con sguardo dolce e attese il suo accordo per andare oltre. Kaori gli sorrise teneramente e lui seppe di avere la sua approvazione. Afferrò le braccia di Kaori e gliele mise su entrambi i lati vicino alla sua testa, e si sdraiò, appoggiandosi sugli avambracci, facendo attenzione a non schiacciarla. Intrecciò le dita con le sue. La giovane donna legò le sue lunghe gambe attorno ai fianchi del suo amante, per serrare il loro abbraccio.
L'atmosfera della stanza divenne torrida. I loro corpi si unirono in una danza sensuale, punteggiata da gemiti di piacere.
"Ryo..."
Quel mormorio sensuale eccitò lo sweeper. Era bello il modo in cui chiamava il suo nome...
Kaori sentiva quelle piccole farfalle danzare nel suo ventre, in maniera anarchica. Un misto di formicolii, brividi e calore nacque all'altezza dei reni, risalendo lungo la spina dorsale. Ryo baciò languidamente Kaori: si deliziava della sua pelle, delle sue labbra e delle molte sensazioni che lei faceva nascere in lui. Un'ondata di piacere lo sopraffece. Kaori si stava abbandonando a lui...lui voleva di più...un calore benevolo, accompagnato da brividi lungo la schiena. Non controllava più niente!
Kaori si morse un labbro, cercando di trattenere le urla.
Allora era quello, fare l'amore? Quella dolce sensazione che portava in un vortice di infinita felicità...dove i corpi e le anime si fondevano diventando un solo corpo e una sola anima...dove due cuori battevano all'unisono...dove due corpi si consumavano...
Per Ryo, nulla contava più del piacere della sua partner...il proprio dipendeva da quello della sua metà...allora accentuò il ritmo, facendo sospirare e gemere entrambi.
Un'ondata di calore aggredì Kaori. Stava perdendo il contatto con la realtà e cercò qualcosa a cui aggrapparsi. Fu allora che catturò lo sguardo di Ryo.
Ryo si perse nei suoi occhi nocciola, brucianti di desiderio. I loro respiri si mischiarono.
Kaori pensò che il suo cuore sarebbe esploso. Un'onda più forte le fece stringere le dita del suo uomo con tanta forza che le nocche sbiancarono. E in un ultimo respiro, dove ognuno pronunciò il nome dell'altro, raggiunsero l'estasi.
I loro corpi, tremanti, erano sudati. Kaori si rannicchiò contro Ryo. Lo sweeper la prese tra le braccia, dopo aver tirato il lenzuolo su entrambi.
Riusciva a sentire i loro cuori battere contro i toraci tanto il rapporto era stato intenso. La frequenza cardiaca tornò alla normalità dopo diversi minuti. Lo sweeper accarezzò teneramente la schiena della sua compagna.
"Tutto bene, Kaori?"
"Sì..."
Le posò un bacio sulle labbra.
"Io...ti amo, Ryo..."
Lo aveva detto, un po' esitante, non sapendo se fosse il momento appropriato. Lo sweeper sorrise e la baciò di nuovo. Kaori capì che per lui era ancora troppo presto per dirle quelle parole. Avrebbe voluto sentirle, ma non ne aveva bisogno per sapere a che punto l'amava, perché gliel'aveva appena mostrato in uno dei modi più belli possibili. Kaori disegnò i contorni del suo petto con un dito.
"Sugar, se continui così, non rispondo più di niente..."
Lei gli sorrise.
"Ah sì?"
Lui la baciò selvaggiamente.
"Mi fai impazzire, Kaori..."
I loro corpi si chiamarono, come magnetizzati.
Ryo fece l'amore con lei tutta la notte, senza lasciarle tregua, per recuperare tutto il tempo perso.
E fu solo al mattino presto che si addormentarono, esausti, l'uno tra le braccia dell'altra.

 
Il sole era già alto nel cielo quando lo sweeper si svegliò: si sentiva così bene...cos'era quella sensazione così piacevole che percorreva tutto il suo essere?
Le immagini e le sensazioni gli tornarono in mente...aveva fatto l'amore con Kaori...le sue mani, il suo corpo potevano ancora sentire la morbidezza della sua pelle, i brividi, la moltitudine di sensazioni che lei gli aveva risvegliato...
Sì, Ryo si rese conto di aver fatto l'amore con una donna per la prima volta la notte precedente...e non con una donna qualsiasi...con Kaori...la sua compagna...l'aveva iniziata ai piaceri della carne, facendola diventare donna tra le sue braccia...la sua donna a tutti gli effetti.
Ciò che aveva provato in precedenza non era nulla in confronto a quello scatenamento di sentimenti, a quella fusione perfetta dei loro corpi. Lei si era donata a lui con tale passione, abbandonandosi totalmente...mai aveva provato una cosa del genere...si era trasformata in una tigre sensuale...certamente aveva qualche traccia da qualche parte sul collo, sulla schiena...
Comunque, anche lui si era completamente abbandonato alle sue carezze...i loro cuori e le loro menti erano diventati uno...tra le sue braccia, si sentiva vivo come non mai. Contemplò la sua metà che dormiva, teneramente accoccolata contro di lui. Non riuscì a resistere al richiamo della sua pelle, e le dita le accarezzarono la schiena.
Era marcato per sempre adesso: la sua compagna gli aveva tatuato il corpo e l'anima facendogli scoprire la voluttà...sapeva che avrebbe mantenuto per sempre quella traccia indelebile dentro di sé...il suo cuore le apparteneva per sempre...
Fu allora che finalmente poteva dare voce a ciò che sentiva...la felicitò...la sua ragione e il suo cuore erano finalmente in perfetto accordo...
Con tale piacevole osservazione, si abbandonò di nuovo al sonno dei giusti.

 
Kaori aprì gli occhi qualche istante dopo: la sweeper aveva difficoltà ad aprirli. Sembrava altrove, in un accogliente bozzolo, al riparo, in sicurezza...
I suoi occhi si chiusero automaticamente, ma lottò per tenerli aperti. Improvvisamente, si ricordò degli eventi di quella notte che avevano sconvolto la sua vita...Ryo aveva fatto l'amore con lei...
Aveva sognato? Eppure era sembrato più che reale...no, era impossibile...
Le lacrime cominciarono a scorrere silenziosamente lungo le sue guance. Era solo un'idiota per aver creduto possibile...aveva sognato tutto...
Fu allora che la nebbia, in cui si era trovata qualche minuto prima, cominciò a dissiparsi.
Dove diavolo si trovava? Non riconobbe la stanza in cui si trovava. Non era la sua...
Voleva muoversi, ma era impossibile. Le sue membra le dolevano...
Non aveva fatto palestra ultimamente. Era dolorante.
Ma perché non riusciva a girarsi?
Il suo corpo finalmente si svegliò e lei sentì una presenza contro di sé, dietro la schiena...si mosse dolcemente e poté vedere un braccio maschile intorno alla vita, una mano intrappolava uno dei suoi seni. Cominciò ad arrossire violentemente quando divenne consapevole dell'identità del loro proprietario. Era nella stanza di Ryo, quindi quel corpo caldo contro il suo non apparteneva ad altri che allo sweeper...
L'aveva bloccata intrecciando le gambe a quelle di lei...non poteva muoversi senza svegliarlo...
Quindi non aveva sognato? Quella notte era stata reale?
Lacrime di gioia corsero giù per le sue guance.
Ryo, che era sveglio da alcuni minuti, si preoccupò per il comportamento della compagna. Era la seconda volta che versava lacrime in pochi istanti. Si era pentita di quella notte?
Cominciò ad accarezzarle la schiena inconsciamente, cosa che fece rabbrividire Kaori. Sobbalzò leggermente. Ryo sussurrò teneramente al suo orecchio:
"Mi dici che succede, Sugar?"
La sua voce tradiva la sua ansia.
Avrebbe dovuto saperla: era mezzo sveglio e l'aveva sentita piangere.
"Niente, Ryo..."
"Non è vero...dai, dimmi..."
L'uomo continuò a rassicurarla, vagando con la mano sul suo corpo nudo.
"Perché piangi, Kaori? Tu...ti sei pentita?"
Disse quelle parole con titubanza. Come osava chiederle una cosa simile, quando quello che lui le aveva offerto la notte scorsa era ciò che aveva aspettato da sempre?
La giovane donna posò le mani sulle braccia di Ryo, incollandosi di più a lui.
"Oh no! Non pensare a una cosa simile, Ryo! Non mi pentirò mai! Mai!"
Lo sweeper tirò un sospiro di sollievo.
"Allora, dimmi cosa c'è che non va...per favore..."
Kaori respirò profondamente.
"Quando mi sono svegliata, ho pensato che tutto quello che era successo fosse stato solo un bellissimo sogno...che mi fossi immaginata tutta la notte passata...non ero molto sveglia e il mio corpo dormiva allora...e mi è venuto da piangere..."
"...perché pensavi che mi fossi tirato indietro e che fosse solo un'illusione..."
"Sì..."
Ryo si spostò delicatamente e la lasciò libera per qualche secondo, giusto il tempo di farla girare di fronte a sé e stringerla di nuovo.
"Guardami, Kaori..."
Lei lo fece.
"Posso assicurarti che io e te abbiamo fatto l'amore stanotte...e diverse volte...e posso prometterti una cosa, Sugar...sarà così ogni notte...non farò mai marcia indietro...capisci? Mai..."
La baciò teneramente.
"Ti amo così tanto, Kaori..."
"Anch'io, Ryo..."
Le loro labbra si incontrarono di nuovo.
"Allora, qual era il motivo della seconda serie di lacrime?"
"Perché mi ero appena resa conto del tuo corpo contro il mio, e che tutto era stato reale..."
"Quindi erano lacrime di gioia?"
"Sì..."
"Allora perdonami, ma penso che sto per farti piangere di nuovo, angelo mio..."
Kaori lo osservò, senza capire dove volesse arrivare.
"Ieri sera, anzi, alle prime ore di oggi, mi hai sentito parlare con te nella tua stanza..."
"Sì, ma non ho sentito tutto...solo qualche frammento..."
"Quindi non sai che ho un sogno segreto?"
"Un sogno segreto?"
"Sì...ti ricordi il film che abbiamo visto ieri? Sai, quello che si svolge a Londra..."
"Notting Hill? Sì..."
"Beh, il mio sogno è quello di rivivere l'ultima scena con te..."
L'ultima scena? La giovane donna si concentrò per sapere di quale scena stesse parlando, quando improvvisamente lo fissò, sorpresa.
"Capisci di cosa parlo, tesoro?"
"Io...uh...sì...ma non capisco..."
"Cosa?"
"La protagonista è sdraiata su una panchina, con il suo compagno...è incinta...e non vedo come possa ripetere la scena con te..."
Ryo guardò la compagna, un sorriso divertito sulle labbra. Ma lo faceva apposta o che? Avrebbe davvero dovuto spiegarglielo!
"Kaori...Kaori...non hai ancora capito...ti devo fare un disegno?" disse, scherzando.
La sweeper lo fissò e capì il messaggio dietro alle sue parole.
"Ryo...tu...tu vuoi..."
"Sì...il mio sogno segreto è avere un figlio con te...sarebbe la ricompensa più bella per uno sweeper come me...io, che prendo delle vite...donarne una con te sarebbe il miglior regalo che potresti farmi, Kaori..."
La giovane donna rimase senza parole. E come avrebbe potuto aspettarselo! Lacrime di gioia inondarono il suo bel viso. Ryo la baciò e la fissò, aspettando una risposta.
"Voglio un bambino da te, Kaori Saeba...voglio un bel po' di piccoli Saeba..."
L'aveva chiamata Kaori Saeba...non Makimura...Saeba...il suo cuore si gonfiò di felicità!
"Allora, cosa ne pensi? Sei d'accordo?"
"Sì...sì...mille volte sì...certo che sono d'accordo!"
Si gettò al suo collo, soffocandolo con mille baci. Ryo premette contro di sé la sua tenera furia che non riusciva più a calmare.
"Che energia! Se ne hai così tanta da canalizzare, conosco un ottimo modo per fartela usare..."
"Ah sì?"
"Mh mh..."
Kaori amava vederlo così stuzzicante. Però Ryo doveva precisare una cosa.
"Ma non ci saranno bambini subito..."
Poté leggere un po' di disappunto nei suoi occhi. Posò una mano sul suo viso, facendoglielo sollevare, dopo che lo aveva abbassato.
"So che ti piacerebbe che fosse adesso, Kaori...ma per il momento, tutto ciò che voglio è stare con te...solo con te...voglio godermi la nostra nuova vita...che ci scopriamo, che passiamo il tempo insieme, che facciamo un sacco di cose in due..."
La guardava.
"Mi ritieni egoista, vero?"
Kaori posò la mano sulla sua.
"No...non sei egoista, Ryo...hai ragione...non c'è bisogno di andare troppo in fretta...di bruciare le tappe...anch'io voglio stare con te, godermi la tua presenza e vivere tutti i piccoli momenti di felicità che ho sognato spesso di passare con te..."
"Sì...li metteremo tutti in pratica...e quando sarà il momento, faremo questo baby Sugar..."
Baciò Kaori teneramente.
Con voce rauca, piena di malizia, disse:
"Ma nel frattempo niente ci impedisce di allenarci, vero Sugar?"
Lei gli rispose con un sorriso malizioso. Non persero più tempo e si avviarono un'altra volta verso terre paradisiache.
Tutto sommato, era stata necessaria una serata un po' speciale, insaporita da un piccolo gioco, all'inizio puerile, che si era trasformato in un vero gioco di seduzione per le due metà di City Hunter che ora formavano un intero.


 
Finita anche questa! Spero vi sia piaciuta com'è piaciuta a me, significherebbe che ho fatto un buon lavoro di traduzione :) come avevo detto all'inizio, in una marea di fanfiction angst e complicate avevo bisogno di una storia più breve e dolce come questa, anche se presto ricomincerò a postare storie non propriamente leggere...
Come sempre ringrazio chi ha letto e in particolare chi ha commentato: Naco e Kaory06081987.
A prestissimo!

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