Magica Fami

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la mia vita fin qui ***
Capitolo 2: *** una donna misteriosa ***
Capitolo 3: *** Strano incontro ***
Capitolo 4: *** la proposta di Hanna ***
Capitolo 5: *** la storia si ripete ***
Capitolo 6: *** l'inizio ***
Capitolo 7: *** segreto scoperto ***
Capitolo 8: *** due apprendiste per Hanna! ***
Capitolo 9: *** presto riapriamo! ***
Capitolo 10: *** se vuoi lavorare devi chiedere il permesso ***
Capitolo 11: *** il nuovo musichiere ***
Capitolo 12: *** una notte di paura(prima parte) ***
Capitolo 13: *** una notte di paura(seconda parte) ***
Capitolo 14: *** una notte di paura(terza parte) ***
Capitolo 15: *** fratelli e sorelle ***
Capitolo 16: *** entrano in scena le rivali ***
Capitolo 17: *** tutte in pista! ***
Capitolo 18: *** chi arriverà per primo al traguardo? ***
Capitolo 19: *** MajoRose ***
Capitolo 20: *** il segreto di Kaede ***
Capitolo 21: *** due visite inatesse per le feste ***
Capitolo 22: *** sogni e desideri sotto la neve ***
Capitolo 23: *** la confessione ***
Capitolo 24: *** ingano ***
Capitolo 25: *** MajoRose... chi sei davvero? ***
Capitolo 26: *** il consiglio delle streghe ***
Capitolo 27: *** la fine di un lungo percorso ***
Capitolo 28: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** la mia vita fin qui ***


Doremi sospiro poggiando il libro sul comodino vicino al letto che fino a pochi anni fa aveva condiviso con suo marito.
“Mamma, è tutto ha posto?” domando una donna con un caschetto di capelli rossi e gli occhi blu entrando nella stanza.
“Si, Hikari non preocuparti.” rispose Doremi osservando la sua primagenita. “Ok. Allora ti vengo a chiamare quando la cena è pronta, ok?” domando Hikari al che la madre annui.
Rimasta sola Doremi afferò la foto sul comodino, era stata scatata l'ultimo giorno di scuola elementare e la ritraeva insieme a Melody, Sinfony, Lullaby, Mindy e alla piccola Hanna l'altra sua figlia che non vedeva da allora.
Quanto le mancava, avrebbe tanto voluto vederla un'ultima volta.

Mentre preparava la cena Hikari non riusciva a togliersi la madre dalla testa. Forse era meglio chiamare suo fratello e chiederlo di raggiungerla con i figli, però allo stesso tempo sapeva che farlo era come ammetere che la fine era vicina.
Si ricordava ancora molto bene il giorno in qui morì suo padre e il pensiero che anche la madre molto presto se n'è sarebbe andata era davvero insoportabile. A lei doveva tutto, l'aveva cresciuta ed educata al meglio e sopratutto senza di lei non sarebbe mai diventata una pianista famosa.
Nonostante gli impegni Doremi aveva trovato il tempo di insegnare alla figlia come suonare e poi c'erano tutte quelle storie sulla magie che raccontava ai figli e ai nipoti; il suo essere perenemente bambina nell'anima l'aveva fatta amare da tutta la figlia in particolar modo dalla nipote Fami.

Doremi non si era accorta di aver iniziato a piangere, ma ultimamente si ricordava davvero poco di quello che faceva.
Appoggio la foto sul comodino e prese quella vicino che la rafigurava bambina insieme ad una sua coetanea con indosso un pigiama e distessa a letto.
“E questo che hai provato Nozomi, vero?” domando sfiorando il vetro della cornice.
Rimise a posto anche quella foto e si sdraio; si sentiva stanca esatamente come due anni prima quanto aveva perso suo marito. “Presto lo rivedro... sono quasi impaziente.” sussuro chiudendo gli occhi.

Mamoru era appena tornato a casa dal lavoro e la prima cosa che noto fu il silenzio che regnava.
Di solito c'era sempre un rumore infinito creato dai suoi figli.
“Sei tornato.” dichiaro sua moglie andandogli icontro. “È succeso qualcossa?” domando l'uomo vedendo l'espressione della consorte.
“Ha chiamato tua sorella... si tratta di tua madre.” dissa la donna e a Mamoru basto quello per capire tutto.

Angolo dell'autrice: salve a tutti! Dopo mesi e mesi di indecisione ho finalmente deciso di scrivere una storia su questo belissimo cartone che vedevo da piccola. Lo so che l'inizio è un po' triste ed è per questo che spero di non essere linciata. Vi avisso che i capitoli sarano inregolari a causa dei miei impegni scolastici. A presto. P.S. Per chi l'ha notato mi riferiro non solo alla serie, ma anche agli OAV.

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Capitolo 2
*** una donna misteriosa ***


Il sole spledndeva alto nel cielo in quella mattinata d'aprile e su una panchina con la testa china c'era una bambina all'incirca di undic'anni con lunghi capelli rosa. Era il suo primo giorno di scuola e quell'anno iniziava la quinta, ma non non se l'ha sentiva di andare.
Quel giorno si era svegliata con un tremendo peso allo stomaco e aveva sentito il bisogno di parlare con sua nonna, ma sua nonna non c'era più. Con un sospiro la bambina si alzo e si sistemo la lunga chioma sotto il suo solito cappello prima di entrare nel cimitero.
Conosceva a memoria la pozisione della tomba visto che ci andava una volta a settimana; era passato solo un'anno, ma per Fami il tempo si era fermato nell'essato momento in qui sua era morta. Però a pochi passi notò qualcosa di strano. Inginocchiata sulla tomba c'era una donna con un'espressione triste e sofferente sul viso. Fami si avvicino per guardala meglio, aveva lunghi capelli biondi che le arrivavano fin sotto la vita e indossava una mantella bianca con il capuccio abbasato. Non poteva sapere il colore degli occhi visto che erano chiusi.
Per qualche ragione Fami non riusciva a muoversi come se non riuscisce a togliere gli occhi da dosso a quella sconosciuta che di sicuro non aveva mai visto prima. La donna si alzo e si mise il capuccio in testa e poi... un forte vento si levo nell'aria tanto che Fami fu costreta a chiudere e gli occhi e quando gli riapri pochi secondi dopo la sconosciuta non c'era più però adesso Fami sapeva il colore dei suoi occhi: erano castani.

“Sai Fami oggi ti vedo distrata.” disse Shun Yada un ragazzo dai capelli castani e gli occhi verdi.
“Bè oggi mi è capitato qulcosa di molto strano.” rispose Fami metendosi a sedere. Per non sapeva qualle miracolo era riuscita ad arrivare a scuola in tempo. Alla prima ora aveva matematica una materia in qui non era mai andata bene e per di più quel girono l'insegnante avrebbe di sicuro riconsegnato i compiti della settimana scorsa.
“Ehi Kotake!” grido una voce femminile che purtroppo Fami conosceva bene.
“Che vuoi Kudo?” domando la ragazza. “Ti sei scordata il regolamento?” domando una ragazza dai corti capelli neri e gli occhi castani. “Cosa intendi?” chiese Fami. “Niente cappelli in classe Kotake!” strillo la voce dell'insengnante.
Rossa in volto per la vergogna Fami si tolse il berreto e si mise a sedere, ma per un secondo quando il suo sguardo si poso sul cortile le parve di vedere la sagoma della donna di quella mattina.

“Io quella non riesco a sopportarla!” grido Fami addentando il suo panino mentre Shun sorrideva divertito. I due erano amici fin dall'asilo visto che i loro nonni erano amici le loro famiglie erano cresciute assieme.
“Dai Fami lo sai che il suo unico scopo è darti fastidio, devi ignorarla.” gli disse Shun metendole una mano sulla spalla facendola arrosire. “Si bè... ci proverò.” rispose Fami distogliendo lo sguardo e puntandolo involontariamente sull'oggeto della conversasione.
Dall'altra parte della classe c'era Kaede Kudo allias miss perfezione nonché rapresentante di classe. La ragazza aveva dieci in tutte le materie e non perdeva occasione per tormentare e prendere in giro la povera Fami. Le due erano nemiche giurate.
“Mi stavi parlando di una donna misteriosa, giusto?” domando Shun riatirando su di sé l'attenzione dell'amica. “Oh, giusto, si! Stamattina ho trovato questa strana donna inginocchiata sulla tomba di mia nonna e mi è sembrato anche di vederla nel cortile prima delle lezioni.” disse Fami.
Shun si acciglio. “Sei di nuovo andata al cimitero?” domando sguardandola serio. Fami si strinse nelle spalle. “Tua nonna è ancora viva non puoi capire.” disse la ragazza. “Sei tu che non capisci. È passato un anno, non credi che sia ora di andare avanti?” disse la'mico in tono dolce.
Fami strinse i pugni dalla rabbia a sentire quello che tutti gli ripetevano da un anno, ma come poteva lasciare andare sua nonna? L'unica cosa che voleva era poterla riavere indietro e avrebbe fato di tutto per poter realizare questo suo desiderio anche se sapeva che era impossibile.
“Ci proverò.” disse la ragazza a bassa voce.

Fami si sentiva soffocare. Il nodo allo stomaco di quella mattina era tornato più forte che mai e anche se Shun gli aveva fatto promettere di non tornare più al cimitero o almeno di non andarci più da sola, la ragazza non potè fare a meno di andarci mentre tornava a casa.
E fu allora che la vide di nuovo. Nella stessa pozisione di stamattina la donna misteriosa stavolta non piangeva, ma fissava assorta la lapide. Fami fece un respiro profondo e si sposto all'indietro il berreto. “Chi sei tu?” chiese senza però avvicinarsi troppo.
La donna si alzo in piedi e la fisso stranita. Vedendo a figura intera Fami realizzo che dovrebbe aver avuto almeno trent'anni o giù di lì.
“Io sono Hanna... Hanna Makihatayama.”

Angolo dell'autrice: eccoci qui con l'entrata in scena di tre personaggi molto importanti. Il primo è Shun Yada e per chi non l'avesse capito è il nipote di Melody e Masaru; poi abbiamo Kaede Kudo mio personalissimo OC e nemica giurata di Fami. È per finire ecco la sola e unica(per fortuna)Hanna! Infine penso che sia chiarò che il nonno di Fami e marito di Doremi sia Tetsuya visto che loro due sono sempre stati la mia coppia preferita.

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Capitolo 3
*** Strano incontro ***


“Io sono Hanna... Hanna Makihatayama.” disse la donna un po' esitante.
Adesso Fami era sicura di non averla mai vista prima dato che quel nome non le diceva niente di niente.
“Che c'ì fai qui?” domando Fami improvisamente a disagio, adesso che era certa di trovarsi davanti una sconosciutta si sentiva nervosa. “Io... io non sapevo che...” Hanna non riusci a completare la frase che scoppio a piangere disperata. “Conosceva mia nonna?” domando allora Fami al che Hanna smise subito di piangere e la fisso in un modo che sembrava aver appena visto un fantasma.
“Doremi era tua nonna?” domando Hanna asciugandosi le lacrime. “Si. Sono Fami Kotake, Doremi era la mia nonnina paterna.” rispose Fami. Hanna sorisse e senza dare il tempo a Fami di realizzare cosa stesse succedendo l'abbraccio scoppiando di nuovo a piangere.

Fami e Hanna erano sedute su la panchina davanti al cimitero.
Hanna si era calmata, ma Fami ancora non si sentiva tranquilla. “In che rapporti era con mia nonna?” domando Fami ropendo il silenzio che si era creato. “Io... bè diciamo che è difficile da spiegare. Era come una mamma per me.” disse Hanna guardando per terra.
“Ho capito. Sei una sua ex allieva.” disse la ragazza trionfante. “Eh? Cioè certo! Doremi era la mia insegnante quando... quando ero piccola... cioè giovane, no piccola va bene cioè...” Hanna scoppio a ridere.
Fami la guardo stranita, non sapeva perché ma quel modo di fare le ricordava tanto Doremi eppure allo stesso tempo era completamente diverso.
“Sai non ho mai incontrato di persona una ex alluna di mia nonna. Com'era quando era insegnante?” domando Fami curiosa.
“Era dolce, affetuosa e quando piangevo mi asciugava sempre le lacrime.” rispose Hanna sorridente. “Strano finora ho sentito voci completamente diverse su come mia nonna fosse severa.” disse Fami pensosa al che Hanna si senti come se gli fosse caduto addosso un masso. “Comunque non importa adesso! Senti Fami quando e come è morta doremi?” chiese Hanna cercando di cambiare argomento e ricevere più informazioni possibili.
“Un'anno fa... di cancro.” rispose Fami. “Avrei tanto voluto dirle addio.” disse Hanna. Le due rimasero in silenzio per un po' prima che una gatta bianca con un'alastico a forma di ala sull'orecchio sinistro spuntase dal nulla e atterase sulle gambe di Hanna. “Totò.” disse la donna.
Fammi guardo la gata notando che come la padrona aveva gli occhi castani e che le orecchie erano... bionde?
“Mi sa che devo andare. È stato un piacere Fami spero di rivederti presto.” disse Hanna tirandosi su il capuccio e andandosene con la gatta al seguito.

“Fami se non ti muovi dico a tuo fratello che può mangiare anche la tua cena!” grido sua madre dal piano inferiore.
“Un'attimo mammina!” rispose Fami senza smettere di cercare tra le vecchie scatole nello studio del padre. Era sicura che Hanna le avesse mentito, ma prima di giungere alle conclusioni aveva bisogno di prove. Sapeva che il padre conservava i vecchi registri scolastici di Doremi dove erano scritti i nomi di tutti i suoi vecchi allievi e quindi li dentro c'era la conferma sul fatto che Hanna le avesse mentito o meno.
“Lo sai che papà non vuole che tocchiamo le sue cose senza permesso.” disse una voce. “Non è il momento Wataru.” disse Fami voltandosi verso il fratello. Wataru aveva tre anni in più della sorella e frequentava il secondo anno di scuola media infatti aveva ancora addosso la divisa scolastica. Il ragazzo aveva i capelli di un blu scuro come la notte e gli occhi rosa come la sorella minore.
“Che cerci Fami?” domando metendosi seduto sul pavimento vicino a lei. “I vecchi registri della nonnina.” rispose la ragazza continuando a cercare. “Perché?” domando ancora lui. “Uffa Niisan, posso avere i miei segreti?” sbuffo la ragazza. “Si, ma non con me, avanti sputa il rospo.” disse Wataru facendole la linguacia.
“E va bene!” disse Fami incrociando le braccia sul petto “Oggi ho incontrato una donna che diceva di essere un'ex allieva della nonna, ma io sinceramente le credo poco.” “Perché?” “Non so... era come se neanche lei credesse a quello che stava dicendo.” “Comunque che n'è pensi di rimandare il discorso a dopo cena cosi magari ti do una mano anch'io.” “Davvero? Grazie mille Wataru!” disse Fami abbraciando il fratello.

Quella sera Fami ebbe conferma dei suoi sospetti visto che tra i vecchi allievi di Doremi non c'era nessuna Hanna Makihatayama. Quindi la domanda sorgeva spontanea.
Chi era in realtà quella donna?

Angolo dell'autrice: noi l'ho sappiamo bene chi sia in realtà, giusto? Purtroppo Fami no, ma l'ho scoprirà molto presto e poi... be se sarà un bene o un male vedremo in futuro. Come potete vedere inoltre nella mia mente Doremi da adulta è diventata insegnate poi per altri dettagli vi dirò in seguito. A presto.

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Capitolo 4
*** la proposta di Hanna ***


Fami non era più tornata al cimitero per una settimana intera.
Aveva paura; lei che aveva sempre preso in giro chi come Shun aveva paura dei fantasmi adesso era terorizata da quella Hanna sempre amesso che non gli avesse mentito anche sul suo nome. Però sapeva che se non avesse scoperto presto la verità sarebbe impazzita cosi quel giorno torno al cimitero, stavolta accompagnata dal fratello, e come aveva previsto trovo Hanna a pregare sulla tomba di sua nonna.
“Hanna.” la chiamo Fami e la donna sorridendo si volto verso di lei prima di fissare Wataru incuriosità.
“Lui chi è?” domando avvicinandosi. “Mio fratello. Wataru lei è Hanna la donna di qui ti parlavo.” disse Fami. “Piacere. Mia sorella mi ha detto che sei una ex alluna di mia nonna, alle elementari giusto?” disse il ragazzo.
“Certo. In sesta.” rispose Hanna con tono imbarazzato. I due fratelli si scambiarono uno sguardo prima che Wataru si inventasse una scusa per andarsene. “Ti avevo detto che era una bugiarda.” sibillo Fami una volta lontani. “Già, ci è cascata in pieno.” rispose Wataru.
Di certo Hanna non poteva sapere che Doremi aveva insegnato musica alle medie.

Hanna aveva osservato i due fratelli andarsene e in lei si fece strada la convinzione di aver detto qualcossa di sbagliato. “Non avresti dovuto rispondere cosi senza pensarci.” disse una voce.
Hanna si volto verso la sua gatta Totò. “Che intendi?” domando Hanna. “Che saresti dovuta essere più cauta.” disse la gatta.
Hanna sbuffo per poi tornare a guardare la lapide. Nel mondo delle streghe aveva perso la cognizione del tempo e adesso che aveva bisogno della sua mamma lei non c'era più.
“Pensi che Fami sia adatta al nostro scopo?” chiese guardando il cielo. “Non so... ma se è la nipote di Doremi allora mi sa che potrebbe essere perfetta.” rispose Totò.

Qualche giorno dopo Fami torno a vivere tranquillamente la sua vita di prima come se niente fosse accaduto. “Sono a casa.” disse togliendosi le scarpe e andando verso il soggiorno.
Quando vide chi c'era seduta sul divano per poco non ebbe un colpo. “Hanna!” grido facendo un salto tale che per poco nopn le cadde il beretto. “Vede che conosci già la nostra ospite.” commento sua madre.
“Si... di vista.” rispose la ragazza. “Ho saputo che qui abita il figlio della mia cara Doremi e visto che sono in visita a Misora ho pensato di venire a trovarlo.” disse Hanna tranquilla e sorridente. Fami d'altrocanto era agitata come non mai e non riusciva proprio a capire come quella donna avesse trovato il suo indirizzo.
Quella sera a cena Fami e suo fratello erano rigidi come delle tavolette di legno per via della presenza di Hanna che invece non infastidiva per niente i genitori dei due. “Direi che adesso devo proprio andare. Grazie per l'ospitalità.” disse Hanna alzandosi e andando alla porta, ma prima di uscire si girò. “Fami ti dispiace accompagnarmi fuori?” domando.
La ragazza dalla chioma rosa non era per niente intenzionata a stare da sola con lei, ma la madre la spinse ad essere ospite e in meno di un secondo si ritrovo in cortile con Hanna.
“Senti Fami, tu ci credi alla magia?” chiese Hanna. Fami la guardo stranita prima di rispondere. “Si. Mia nonna mi raccontava spesso storie su streghe e maghi.” rispose la bambina.
“E per caso ti piacerebbe essere una strega?” “Cosa?” “Si, una strega come tua nonna.” “Eh?!!” Fami rimase sorpresa da quell'affermazione. Sua nonna le aveva detto che esistevano umani che avevano la possibilità di diventarè apprendistre streghe, ma non le aveva mai detto di esserne stata una. “Se la cosa ti interessa vieni al vecchio Maho domani a mezzanotte, ok?” detto questo Hanna si mise il capuccio e se n'è andò.
“Al Maho...” sussuro Fami guardando andare via mentre il beretto le scivolava via dalla testa.

Angolo dell'autrice: eccoci qui. Che n'è dite secondo voi quell'è l'intento di Hanna? E Fami acceterà la sua proposta? Che altro accadra alla nostra ragazzina? Lo scopriremo la prossima volta. A presto.

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Capitolo 5
*** la storia si ripete ***


Fami non riusci a chiudere occhio quella notte pensando alle parole di Hanna.
Sua nonna era stata davvero una strega?
Fami sapeva un sacco di cose sulle streghe come il fatto che nascescerò dalla rose, che gli era vietato fare alcune magie pena gravi punizioni e che in passato se una strega veniva scoperta si trasformava in rannocchia. Però... lei sarebbe potutta diventare un'apprendista?
E a qualle scopo neanche la magia poteva riportare indietro sua nonna era una della magie proebite lo sapeva bene; se ci avesse provato le opzioni erano due: fallire e perderè il titolo di strega oppure riuscire e morire predendo il posto della persona rescuscitata.
Però ora che ci pensava come faceva sua nonna a sapere tutte queste cose? Aveva sempre dato per scontato che fosserò vere, ma non si era mai chiesta da dove provenisserò tali informazioni di certo non dai libri di magia che Doremi possedeva visto che Fami gli aveva letti tutti più e più volte.
C'era sola una cosa da fare a questo punto se voleva scoprire la verità.

Shun osservava l'amica leggermente preoccupato.
Era tutto il giorno che Fami si comportava in modo strano, sembrava quasi che si trovasse su un altro pianeta. “Kotake!” strillo la maestra riportando alla realtà la ragazza dai capelli rosa. “Si, signora maestra?” domando lei.
“Visto che chiaramente non stavi seguendo la lezione che dici di risolvere il problemma alla lavagna?” disse la maestra. “Ma io...” inizio la ragazza prima che Kaede si alzase in pieci. “Maestra se vuole posso rispondere io.” disse suscitando in Fami la voglia di strozarla per averle fato fare la figura dell'idiota in classe.
“D'accordo Kudo. Kotake dovresti prendere esempio da lei.” l'affermazione della maestra fece scoppiare tutta la classe in una risata colletiva e Fami desiderò sprofondare sotto terra per l'imbarazzo. “Sai fami la maestra non ha tutti i torti.” disse Shun. “Che cosa stai dicendo!?” grido la ragazza. “Kotake!” strillo la maestra.
Neanche cinque minuti dopo Fami era stata cacciata dall'aula.

Erano d poco passate le undici e mezzo quando Fami si decise finalmente ad uscire dalla finestra per andare al Maho.
Anche se il negozio era abbandonato da anni, Doremi aveva portato spesso lì la nipote dicendole sempre che quel luogo era il punto d'incontro tra il loro mondo e quello della magia. Fami inoltre sapeva bene che per ben quattro anni sua nonna aveva lavorato lì insieme alle sue amiche.
Adesso le era chiaro che Hanna aveva mentito riguardo l'essere un'allieva di Doremi, ma di certo l'aveva conosciutta e anche molto bene. Rimaneva da scoprire il modo però.
Arrivata davanti al negozio fece un respiro profondo e con la mano tremante afferrò la maniglia ed entro. Il negozio era pieno di ragnatel e polvere sembrava che nessuno ci mettesse piede da secoli altro che da anni eppure Fami notò che sul pavimento c'erano delle traccie di polvere che risparmiavano alcuni punti come se qualcuno avesse spostato qualcosa. “Di sicuro se ci fosse Shun morirebe di paura” commentò anche se doveva ammetere che anche lei in quel momento aveva una leggera fifa.
“Sapevo che saresti venuta!” grido una voce che fece sobbalzare Fami cosi tanto che cade all'indietro perdendo il beretto. Dal piano superiore sbucco Hanna con la sua solita mantellina bianca e la gatta Totò vicino a lei.
Le due raggiunserò la ragazzina, ma Hanna si blocco vedendo Fami per la prima volta con i capelli sciolti e non sotto il cappello. Assomigliava cosi tanto a Doremi che Hanna dovete tratenersi non poco per scoppiare a piangere. “Tutto bene, Hanna?” domando Fami vedendo l'espressione della donna. “Eh? Si, si tutto bene. Non preoccuparti, piuttosto pensiamo al motivo per qui siamo qui. Hai dunque deciso di diventare un'apprendista?” “Ecco. In realtà non lo so... tu però sei una strega, vero?” “Certo! E ti voglio come mia aprendista, allora ci stai?” domando ancora Hanna frugandosi in tasca e tirando fuori un Jingleset che porse a Fami.
La ragazza guardò l'oggetto che in passato sua nonna gli aveva descrito cosi tanto e dopo aver preso un respiro profondo disse: “D'accordo, ci sto.”

Angolo dell'autrice: bene, bene. Fami ha accetato la proposta di Hanna, ma sarà stata una buona idea? Come potete vedere ho meso un pezzo in classe che non c'entrava molto con il capitolo ma serviva come staco dalla storia per renderla più scorevole. A presto.

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Capitolo 6
*** l'inizio ***


“Urrà! Sapevo che avresti accetato!” grido Hanna abbraciando la ragazzina cosi forte da farla soffocare. “Ok, bene... mi puoi lasciare” rontolo Fami che venne subito messa giù dalla strega.
“Scusami, mi sono lasciata trascinare dall'entusiasmo. Dunque prima di iniziare devi sepre una cosa...” “Che per diventare una vera strega devo sostenere nove esami e solo quando gli avrò superati tutti otterò il cristalo fatato e il titolo di strega a tutti gli effetti.” “Ah, sai già tutto a quanto vedo. Comunque guarda che le prove sono molto difficili e ti dovrai allenare duramente. Domani dopo scuola torna qui per gli allenamenti e sappi che non sarò clemente solo perché sei nipote della mia cara Doremi, intesi?” “Intesi!”

Fami non sapeva se essere emozionata, agitata o terrorizata.
Già il fatto che Hanna non sembrasse avere tutte le rotelle a posto era qualcosa che non la tranquilizzava affatto se poi ci si metteva il fatto che oggi iniziava l'addestramento da strega allora le si blocava lo stomaco.
O almano in teoria.
“Kotake ti faccio presente che se continui a mangiare cosi ti andrà di sicuro qualcosa di traverso.” le fece presente Kaede a pranzo, Fami era riuscita a spolverare il piatto in neanche trenta secondi e ovviamente Kaede n'è aveva approfitato per prenderla in giro.
“Non sono affari tuoi Kudo!” grido Fami proprio mentre le andava di traverso un boccone.
Un colpo forte alla schiena però le fece sputare il cibo. “Tutto bene?” chiese Izumi Takashi una loro compagna di classe dei capelli castani scuro legati in una treccia e gli occhi verdi. “Si, grazie mi hai salvato la vita.” disse Fami; Izumi rispose con un'alzata di spalle per poi tornare al suo banco.

Fami corse subito verso il negozio appena furono finite le lezioni impazziente di iniziare l'apprendistato. Con sua grande sorpressa vide che davanti al Maho c'erani molti scatoloni e mobili.
“Finalmente sei qui. Hanna ti aspetta dentro.” disse uan voce, quando Fami si volto vide che era stata la gatta Totò a parlare. “Non fare quella faccia, una gatta parlante è la cosa meno strana che vedrai durante l'apprendistato.” continuo Totò prima di appisolarsi.
Fami fece una risatina isterica prima di entrare in negozio. Appena entro vide che Hanna stava parlando con una donna dai capelli lilla. “Fami, finalmente. Ti presento Della la strega piazzista, mi sta aiutando con la riapertura del Maho.” disse Hanna.
“Vuole riaprire il Maho?” domando Fami. “Certamente. Il tuo apprendistato sarà lungo e cosi ho deciso di riaprire il negozio. A proposito sentiti libera di darmi del tu se vuoi.” Fami annui e mentre aspettava che le due streghe smettesero di parlare si sedette su uno scatolone accanto alla finestra.
La ragazza si ricordava che Doremi aveva lavorato al Maho e pensando questo si chiese se Hanna avrebbe fatto lavorare lì anche lei. Ecco il nodo allo stomaco che tornava eppure stavolta non era cosi fastidioso come sempre.
“Tu che né pensi Fami?” la vce di Hanna la scoso dai suoi pensieri. “Eh?” “Uffà Fami! Ti ho chiesto qualle negozio dovremo aprire di nuovo. Io pensavo a quello che avevamo in sesta di arti e mestieri e secondo te?” domando Hanna. “Non lo so... forse quello di gioielli magici?” proprose.
“Si! Ottima idea!” grido Hanna. “Hanna non puoi dire ottima idea a tutto!” grido Totò ancora sottoforma di gatta. Fami ridacchio a quella scena, le ricordava le liti dei nonni quando era piccola; Hanna sarà stata anche un po' strana, ma per qualche ragione che ancora non capiva le ricordava tantissimo sua nonna.
“Bè decideremo in un secondo momento adesso è il momento di iniziare l'addestramento di Fami!” disse Hanna puntando gli occhi sulla bambina.

Le due andarono sul retro e Fami stava in piedi ditra come un fuso aspettando che Hanna le dicesse cosa fare, ma la strega sembrava avere dei piccoli problemmi. “Hanna, tutto bene?” chiese Fami. “Si... è solo...” inizio Hanna. “Solo che non ha mai usato o visto un Jingleset simile e non sa come funzioni.” fini Totò tornata alla sua vera forma di fatina. “Perché mi devi sempre dare contro!” si lammanto Hanna in tono piagnucoloso. “Comunque dovrebbe funzionarè premendo semplicemente un bottone.” disse Hanna lanciandoselo alle spalle; il Jingleset atterrò tra le mani di Fami che lo guardo con un misto di gioia e ansia.
Era arrivato il suo momento.
Si tolse il beretto e premendo il bottone al centro lancio il Jingleset in aria, si materiallizo una costume rosa che Fami indosso subito, dal nulla poi appaverò il cappello da strega e gli stivali.
“Wow!” esclamo la ragazza ammirandosi nel suo nuovo completo. “Bene. Adesso chiama la baccheta e fa una magia.” disse Hanna. “E la formula?” chiese Fami. “Mi pare ovvio: magia della musica diffondi la felicità.” disse Hanna incrociando le braccia e annuendo.
“Magia della musica diffondi la felicità... una bistecca adesso apparirà.” dichiarò Fami facendo roterare il musichiere sopra la testa. Una boistecca apparì vicino alle due e a Fami venne subito l'acquolina in bocca, ma la carne spari dopo pochi secondi.
“Finchè non supererai la prova di nono livello tutto quello che farai apparirè scomparirà dopo pochi secondi.” disse Hanna.
“E non potemi dimerlo prima!” si lamento Fami.

Angolo dell'autrice: Hanna è sempre la solita. Si dia inizio all'avventura vi avisso però che non descriverò tutti gli esami, ma solo i più importanti o quelli che mi ricordo meglio. Poi io esatamente come Hanna sono indecisa su qualle negozio riaprirè perciò acceto suggerimenti. Adesso però non vi sembra che manchi qualcossa? Magari un'amica? Alla prossima.

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Capitolo 7
*** segreto scoperto ***


Un giorno.
Mancava un giorno solo all'esame di nono livello. Fami non vedeva l'ora visto che una volta superato avrebbe ricevuto la sua fatina. Certo sperava che fosse un po' più gentile di Totò, sembrava che l'unico suo scopo fosse quello di dare contro ad Hanna. La maggior parte del tempo che stava in negozio era costretta ad ascoltare i bisticchi delle due che non erano mai d'accordo su niente.
“Sai Fami non ti ho mai visto cosi stanca prima d'ora.” disse Shun mentre i due percorevano la strada verso casa. “Si, nelle ultime settimane mi sono capitate tante cose.” disse la ragazza. “Per esempio?” Fami si irrigidi a quella domanda; Hanna le aveva detto anzi in realtà l'aveva praticamente minacciata di squogliarliala viva se l'avesse fato, di non rivelarè mai a nessuno la verità.
“Ecco cose da ragazze.” rispose Fami in modo enigmatico sperando che l'amico non le facesse più domande. “Ok, comunque ho visto che sei andata spesso al vecchio Maho. Perché?” Speranza vana. “Diciamo che attualmente non è più abbandonato.” rispose Fami.
Avrebbe tanto voluto dire che stava per essere riaperto, ma in realtà dubbitava profondamente che sarebbe accaduto spesso visto che Hanna non sapeva ancora che negozio riaprire. Di certo quella donna non era molto organizzata.
Mentre pensava ciò non potè fare a meno di possare gli occhi su Kaede Kudo che nello stesso momento si trovava dall'altra parte del marciapiede. “Ehi, Shun! Ma quella non è Kudo?” domando Fami indicando la nemica giurata. “Si. Forse sta andando da qualche parte.” rispose il ragazzo.
Fami divenè molto curiosà. Non sapeva molto di Kaede anzi nessuno sapeva niente di Kaede; fin dalla prima era stata molto riservata però ora che ci pensava a Fami dava fastidio che la sua nemesi sapesse tanto di lei mentre lei niente di Kaede.
Ma avrebbe rimediato molto presto.

Tanto per cambiare il Maho era ancora soggetto al disordine più totale, solo che almeno adesso non sembrava più abbandonato. “Perché non usi la magia per rimettere a posto?” domando Fami vedendo che Hanna stava trasportando, con non poca difficoltà, uno scatolone su le scale. “Doremi una volta mi ha detto che lavorare in negozio solo con le proprie forze da molta più soddisfazione che farlo con la magia.” rispose Hanna finalmente giunta a destinazione.
“Oh, nonnina.” sospirò Fami “Comunque posso chiederle un favore signorina Hanna?” “Ti ho già detto che puoi darmi del tu. Cosa c'è?” Fami fece un respiro profondo “Vorrei saltarè l'allenamento oggi.” disse.
“NON PUOI!!” strillo Hanna cosi forte che Fami ebbe paura che le finestre si potesserò rompere. “Domani hai l'esame e devi assolutamente passarlo!” continuo Hanna sempre con la voce alta. “Lo so, ma ho un'impegno urgente.” disse evitando di aggiungere che il suo impegno urgente consisteva nello spiare Kaede. “Forse ho io la soluzione.” disse Totò apparendo a mezz'aria tra le due. “E qualle sarebbe?” domando Hanna con gli occhi pieni di lacrime. “Andrò con Fami cosi mi assicurerò che si alleni con le magie.” disse la fata, Hanna cambio subito espressione sfogiando un sorriso a trentadue denti.

“Quindi il tuo impegno urgente era questo? Spiare una tua amica?” domando Totò mentre volava al fianco di Fami.
“Kudo non è e non sarà mai mia amica! Proprio per questo la spio.” disse Fami incrociando le braccie e questo la fece quasi cadere dalla scopa. Nel fratempo Kaede era entrata in edificio che Fami identifico come una scuola di preparazione molto costosa lo sapeva perché l'anno prima ci era andato anche Shun; solo che lui aveva rinnunciato dopo un po' visto che non riusciva a seguire un programma cosi vasto.
Fami rimase ad osservare la nemica per ben tre ore prima che quest'ultima uscise dalla scuola e si diresse verso una libreria dove rimase per un'altra ora. “Che ragazza noiosa.” commentò Fami dall'alto “Mi sembra solo attratata dallo studio al contrario di te mi pare.” commento asciutta Totò. “Vedo che non dai contro solo ad Hanna, ma a tutti.” si lamento Fami; Totò si limito ad alzare le spalle e ridacchiare.
Nel mentre Kaede era uscita dalla libreria ed entro in un supermercato lì vicino; per continuare a seguirla Fami doveva ricorere alla magia. “Magia della musica diffondi la felicità... Fami in un topolino si trasformerà!” disse e in un secondo era di nuovo alle calcagna della nemica.
Kaede compro veri cibi in scatola, qualche dolce e un po' di frutta. La cosa che più noto Fami però era il fatto che avesse compratto delle porzioni solo per una persona; possibile che miss perfezione spendezze la sua paghetta in cibi solo per se stessa?
Di sicuro Fami l'avrebbe fatto se avesse guadagnato tanto da potersi permettere una bistecca.
Verso il tramonto Kaede si era fermato al parco pubblico intenta a leggere uno dei libri che aveva appena acquistato. “Che ragazza noiosa.” sbuffo nuovamente Fami “I suoi devono fidarsi molto di lei se le lasciano cosi tanta libertà.” noto Totò visto che per tutto il giorno Kaede non aveva ricevuto nemmeno una telefonata la contrario di Fami che ricevava un messaggio ogni ora dalla madre.
Fami torno ad osservare la nemica che aveva smesso di leggere, ma che comunque non sembrava intenzionata ad alzarsi dalla panchina. Poi Kaede alzo lo sguardo e tutto ad un tratto sembro terrorizata.
“Chissà cosa ha visto?” si domando Fami. “Kotake!” grido Kaede indicandola. Per la sorpressa Fami cade dalla scopa finendo in un cespuglio. Quando si rialzo si trovo faccia a faccia con l'altra ragazza.
“Tu... tu stavi volando!” disse Kaede mentre Fami rimaneva bloccata come uno stocafisso. Poi d'impulso impugno nuovamente la scopa e tentò di andarsene, ma Kaede l'afferro ttratenendola. “Scordati di andartene prima di avermi spiegato che succede.” strillo, ma Fami riusci a liberarsi e inizio a sfecciare a tutta birra verso il negozio.

Angolo dell'autrice: che guaio, cosa farà la nostra Fami? Lo scopriremo insieme la prossima volta. Prima però che n'è pensate della giornata tipo di Kaede? Inoltre secondo voi cosa accadrà adesso visto che siamo alla vigilia dell'esame di nono livelo? Alla prossima.

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Capitolo 8
*** due apprendiste per Hanna! ***


Fami volava da una velocità folle nel tentativo di semminare Kaede.
“Ci sta ancora seguendo?” domando Fami. Totò guardo in baso e cneh se in lontananza poteva vedere Kaede che correva cercando di raggiungerle. “Si. Certo che corre veloce.” disse la fata. Fami si guardo indietro e cerco di accelerare ulteriormente iniziando anche a volare a zig zag nella speranza che la compagna di classe perdesse le sue traccie con un po' di fortuna magari avrebbe pensato di essersi immaginata tutto.
Fami si fermo esausta dietro ad un'albero intenta a riprendere fiato, ma appena si volto vide Kaede a pochi passi da lei che si guardava intorno con attenzione. Fami si prese la testa tra le mani doveva assolutamente trovare una soluzione. “Magia della musica diffondi la felicità... Fami in un uccellino si trasformerà!” disse l'apprendista e quando si fu trasformata volo vià con le sue nuove sembianze sicura che Kaede non l'avrebbe di certo seguita, tuttavia ignorava che invece la ragazza l'aveva vista e sentita.

“Hanna!” grido Fami entrando in negozio e chiudendosi la porta alle spalle. “Fami, che succede? Sembri aggitata.” disse Hanna andandole incontro. “C'è un problemma ecco...” inizio Fami, ma fu interotto dal rumore delle porte che venivano apperte con violenza e subito dopo un urlo di rabbia sguarcio l'aria.
“Kotake!” grido Kaede facendo il suo ingresso in negozio e puntando i suoi occhi castani su Fami e Hanna che nel fratempo erano sbiancate. “Ti sei fatta scoprire!” grido Hanna afferando il colletto di Fami e avvicinando i loro visi. “È stato un incidente!” tento di giustificarsi la bambina.
Nel mentre Kaede osservava la scena scocchiata visto che nessuno le prestava attenzione sbattendo il piede a terra. “Scusate, qualcuno può dirmi che diavolo sta succedendo qui?!” strillo irritata attirando su di se l'attenzione della compagna e della strega.
“D'accordo, non mi resta che una sola cosa da fare a questo punto!” disse Hanna togliendo la presa su Fami e dirigendosi sul retro del negozio. Le due ragazze si guardarono a vicenda spaezzate all'inizio e poi con odio come era loro solito fare. Hanna torno poco dopo con la mano stretta pugno. Si volto verso le bambine e punto lo sguardo verso Kaede.
“Come ti chiami?” domando seria come Fami non l'aveva mai vista. “Kaede Kudo, signora.” disse la corvina facendo un piccolo inchino. “Bene Kaede visto che hai scoperto il nostro segreto mi costringi a fare qualcossa che non avrei voluto fare.” disse Hanna spaventando le due bambine che iniziarono a temere per il peggio. Anche se la odiava questo non voleva dire che Fami desiderasse che qualcosa di brutto capitasse alla nemica. Hanna punto il pugno chiuse contro Kaede la qualle chiuse gli occhi per via della paura.
“Devi diventarè apprendista anche tu.” setenzio Hanna aprendo al mano e porgendo alla corvina un Jingleset. Kaede guardò l'oggetto sopressa e se possibile ancora più confussa di prima. “Cosa?!” grido Fami isterica “Non puoi farla diventarè un'apprendista, devo già sopportarla tutti i giorni a scuola!” “Non sarebbe successo niente se non ti fossi fata scoprirè!” le grido Hanna con tono d'accussa trovando, forse per la prima volta, il consenso di Totò. “Un'attimo, io non ho accettato ancora nessuna proposta.” disse Kaede con le mani su i fianchi; il suo sguardo si poso su Fami “Ti darebbe tanto fastidio se diventassi anch'io un'apprendista?” domando, la ragazza con i capelli rosa annui. Kaede sorrisse malignamente prima di prendere in mano il Jingleset e dire: “In questo caso accetto con gioia.” “Nooo! Sono la bambina più sfortunata dell'universo! Uff, uff, uff!” grido Fami.

Il giorno succesivo le due bambine andarono in negozio subito dopo scuola per prepararsi all'esame del nono livello inoltre Kaede doveva iniziare ad esercitarsi con la magia. “Forza Kaede prova a far apparire la divisa da apprendista.” disse Hanna sorridendo. Kaede fece un respiro profondo e permette il pulsante al centro del Jingleset e dal nulla una divissa ugualle a quella di Fami apparì tranne per il fatto che non era rosa bensi nera come la pece.
Kaede la indossò senza problemmi cosi come il cappello e gli stivali. “Stai benissimo!” disse Hanna mentre Fami sbuffo “Non è poi questo granchè...” disse spazientita, ma anche curiosa di vedere la nemica all'operà di certo non avrebbe superato l'esame quella sera visto che era appena diventata apprendista mentre lei si esercitava da settimane. “Magia della musica diffondi la creatività... un libro di matematica adesso apparirà!” disse Kaede ruotando il musichiere che stranamente aveva un'aspetto diverso da quello di Fami.
“Ma che significa?” chiese Hanna alal vista del libro. “È la prima cosa che mi è venuta in mente.” si giustifico Kaede arrosendo leggermente. “Secchiona.” commento Fami. Da lontano Totò osservo la scena scuotendo la testa, non sapeva perché ma sentiva che l'apprendistato di quelle due avrebbe portato solo guai.

Il mondo delle streghe era qualcossa che nessuna delle due apprendiste poteva descrivere. Fami e Kaede erano entrambe incantate dal paesaggio e per la prima volta da quando si conoscevano non stavano litigando. “Ecco è quello il posto.” grido Hanna indicando un chioschetto in lontananza. Le tre volarono fin li e una volta arrivate ad aspettarle c'erano due streghe più o meno dell'età di Hanna.
Una un po' in carne con i capelli verde scuro mentre l'altra magra con i capelli azzurri. “Ragezze sono lieta di presentarvi le mie amiche Lesta e LestaLesta.” disse Hanna. “Molto lieta.” disse Kaede facendo un piccolo inchino. “Che ragazzina educata. Allora direi di iniziare.” disse quella con i capelli verdi che Hanna presento come Lesta. “Concordo. Allora bambine la prova è molto semplice dovette far apparirè un'oggetto su nostra richiesta.” disse l'altra che quindi doveva essere per forza LestaLesta.
Kaede si fece avanti, visto che usava la magia da cosi poco era molto nervossa e voleva subito togliersi il dente. “Devi far apparirà una torta di mele.” disse Lesta. “Bene. Magia della musica diffondi la creatività... una torta di mele aparirà!” disse e subito l'incantessimo venne eseguito e la corvina promossa. “Fami tocca a te devi far apparire una bistecca.” “Una bistecca avete detto! Fantstico!” disse Fami con gli occhi pieni si stelline “Magia della musica diffondi la Felicità... una bistecca apparirà!” però non apparì una bistecca o almeno non sul banchetto invece piove del cielo cadendo in testa alla povera Fami facendo cadere a sua volta di faccia.
“Bè il luogo non era quello giusto, ma comunque hai passato la prova.” disse LestaLesta.
“Chissà cosa aveva in quella testa vuota.” commento Kaede.

Angolo dell'autrice: abbiamo la seconda apprendista! E inoltre hanno superato l'esame; nel prossimo capitolo incontreremo le fatine. Sinceramente mi sto divertendo un mondo a narrare il rapporto tra Hanna e Totò infatti penso che dedicerò un capitolo solo a ste due, ma non adesso. Prima di congedarmi vi devo dire due o tre cossette sugli eventi del capitolo: primo come potette vedere non ci sono più Mota e MotaMota bensi le rispettive figlie cresciutte. Poi la formula di Kaede non l'ho scelta a caso da piccola giocava a far finta di essere un'apprendista e usavo proprio quella formula inoltre il nero l'ho scelto come colore per due motivi il primo è che volevo un colore mai usato prima, il seconodo è che il nero è il mio secondo colore preferito dopo il rosa. Alla prossima.

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Capitolo 9
*** presto riapriamo! ***


Hanna era seduta al tavolo intenta a leggere delle cartelle; ormai avrebbe deciso entrò la prossima settimana avrebbe riaperto il Maho.
Non vedeva l'ora di comunicare a Fami e Kaede la sua decisione sopratutto perché le due avrebbero lavorato lì con lei. Però la strega doveva ammetere a se stessa che la presenza di Kaede era un fuori proggrama abbastanza serio che aumentava il margine d'errore nei suoi progetti, ma comunque era certa che alla fine sarebbe andato tutto a posto.

“Muoviti Kotake siamo in ritardo.” disse Kaede mentre lei e Fami si avviavano al negozio. Fami sbuffo infastidita; ma perché doveva sopportare quella rompiscatole anche tuttin i pomeriggi?
Se solo non si fosse fatta scoprirè inoltre anche la fatina di Kaede Kiki era insoportabile come la padrona e continuava a infastidire la povera Fafa. “Fafa, fafa.” disse la fatina di Fami una creaturina rosa che portava sulla testa un beretto identico a quello della bambina. “Grazie Fafa.” disse Fami. “Perché sei riuscita a capirla?” domando Kaede.
“Certo Kudo per alcune cose basta l'istinto.” disse Fami incrociando le braccia seguita a ruota da Fafa. “Piuttosto dov'è la tua fatina?” chiese con aria annoiata. “Oh. È rimasta a casa.” rispose la corvina continuando a camminare. “Ma non hai paura che i tuoi la vedano?” “Tranquilla Kiki è in gamba non accadrà.” “Se lo dici tu miss perfezione.” detto questo el due rimaserò in silenzio per il resto del tragitto.
Come ogni giorno ad aspetarle sul davanti c'era Totò trasformata in gatta solo che questa volta c'era qualcuno davanti all'entrata. “Quella è Izumi!” disse Fami vedendo la compagna di classe davanti alla porta del Maho. Come ogni volta in qui non era in classe portava delle cuffie intorno al collo, Fami si ricordava che ogni tanto l'aveva vista passeggiare per la città ascoltando musica.
“Ehi Izumi che ci fai qui?” grido Fami; Izumi si volto verso le compagne facendo alle due il segno di far piano. Fami e Kaede si scambiarono uno sguardo un po' stranito. “Che succede?” domando la seconda. Izumi si limito a scuotere la testa e indicare il negozio. “Qui dentro c'è qualcuno.” disse sottovoce. “Ma certo che c'è qualcuno! Si chiama Hanna.” disse Fami senza pensare.
Izumi sgrano gli occhi e dopo qualche secondo si precièito all'interno del negozio vedendo inseguita subito a ruota dalle apprendiste. “Si può sapere che combini?” chiese Fami(ad alta voce)ad Izumi che aveva iniziato a perlustare il negozio da cima a fondo però la ragazza non le rispose. “Insomma Izumi non puoi fare come ti pare in un luogo che neanche ti appartiene!” sbotto Kaede con le mani su i fianchi. Finalmente la mora presto loro attenzione e dopo aver fatto un respiro profondo si avvicino. “Sapete tenere un segreto?” domando spostandosi la treccia dietro la spalla; le due ragazza annuirono.
“Bè come sapete io abito in questo quartiere e... insoma l'altra sera ho visto una figura strana nel cielo.” a quelle parole Fami e Kaede sbiancarono. “Che genere di figura?” chiese Fami “Sembrava una persona, ma volava come sospessa da qualcosa... e l'ho vista atterare qui sul retro. Ovviamente era tardi e non sono potutta venire a controllare. Voi n'è sapete qualcosa?” chiese Izumi sguardando le compagne di calsse. “Perché pensi qualcosa del genere?” si diffesse Kaede. “Perché Shun mi ha detto che Fami vienne al Maho ogni pomeriggio da un paio di settimane a questa parte.”
Fami si porto le mani alla testa urlando; come aveva potuto Shun tradirla in quel modo? Eppure gli aveva chiesto di non rivelare a nessuno dove andasse nel pomeriggio intanto Kaede cercava una scusa per convincere Izumi ad andarsene il più in fretta possibile prima che arrivase Hanna visto che sicuramente la presenza di quest'ultima avrebbe insospetito ancora di più la ragazza. “Che ore erano quando hai visto la figura?” chiese la corvina; Izumi ci penso un po' su prima di rispondere: “Direi che era quasi mezzanotte... stavo ascoltando la musica al portatile e ho perso la cognizione del tempo.” “Quindi eri molto stanca e fuori era molto buio, giusto?” continuo Kaede “Si... ora che ci penso si.” “Allora non è che ti sei immaginata tutto?” chiese ancora con espressione dolce sul viso. “Forse... forse hai ragione. Scusate il disturbo.” disse Izumi avviandosi alla porta.
“Complimenti Kudo. A quanto pare miss perfezione colpisce ancora.” commento Fami all'orecchio della corvina “Non sono diventata rappresentante di classe per niente, mia cara Kotake.” rispose Kaede sorridento e facendo una piccola risatina.
Le due erano sicure che ormai Iazumi non sarebbe più tornata su quella storia almeno finchè l'intero negozio non si illumino con le tre ragazze che vennero sollevate di pochi centimetri dal terreno tutte con un'espressione spaventata in volto.
Quando la luce cesso le bambine erano tornate a terra come se nulla fosse successo, ma in realtà qualcosa era succeso eccome. Il negozio era completamente diverso.
Più grande. Le pareti ridipinte e con un'albero gigante nel mezzo che collegava l'interno con la terrazza estrerna.
“Ciao ragazze!” esclamo Hanna sporgendosi dal piano superiore dell'edificio “Avete visto? Vi presento il Flower Garden Maho, il negozio di fiori e piante dove ho vissuto per il mio primo anno di vita.” Kaede e Fami la guardavano sconvolte bianche come lenzuoli. “Che vi prende? Pensavo vi sarebbe piaciutta quest'idea.” disse Hanna e solo allora i suoi occhi si soffermarono su una bambina dai capelli castani e gli occhi verdi che lei non conosceva... e che probabilmente era qui già da un bel po'.
“Tu... tu sei una strega!” grido Izumi e per poco Hanna non cade di sotto, ma per fortuna riusci a recuperare l'equilibrio. “Come vi è saltato in mente di portarla qui!?” sbraito agitando il pugno. “Non è stata colpa nostra!” gridarono Fami e Kaede all'unisolo.
Con un salto Hanna salto di sotto atterando proprio davanti alle apprendiste. Il suo sguardo passo dalla due alla ragazza sconosciuta. “Inizio a capire cosa abbia provato Eufonia.” sbuffo frugandosi in tasca ed estraendo un Jingleset il tutto accompagnato dalla risatina di Totò come sottofondo.
Izumi guardo l'oggetto che la strega le aveva appena consegnato. “Serve per ascoltare la musica?” domando indicando il centro e permendolo inarvetitarmente. Dal nulla un vestito verde menta fece la sua apparizione. “Presto indossalo!” grido Hanna e Izumi fece come richiesto infilandoselo e ritrovandosi apprendista senza neanche capire cosa stesse succedendo.

Angolo dell'autrice: non c'è due senza tre! No seriamente all'inizio volevo che solo Fami e Kaede fossero apprendiste, ma poi mi sono ricordata che n'è servono come minimo tre per il cerchio magico che essendo un cult della serie dovevo per forza inserire(o almeno l'ho farò in futuro. Il negozio che ho scelto di riaprirè e quello di fiori visto che Hanna ci è praticamente nata e che adesso deve gestirlo lei. Inoltre gradirei che nessuno facesse commenti sul fatto che ho nominato un computer portatile insomma so che nella serie originale non c'è, ma qui siamo molti anni nel futuro percio... Ciao e alla prossima.

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Capitolo 10
*** se vuoi lavorare devi chiedere il permesso ***


“Più veloci ragazze. L'inaugurazione si tiene tra solo due giorni.” disse Hanna battendo le mani.
Le tre apprendiste stavano sistemando il negozio insieme alla loro fatine mentre Totò era scomparsa dalla circolazione probabilmente per evitare di lavorare.
“Non vedo l'ora che il negozio riaprà! Sarà divertente lavorare qui!” disse Fami mentre annafiava delle piante. “Non lo so... comunque sarà un'esprerienza alquanto interessante.” commento Izumi mentre la sua fatina Zuzu le svolazzava attorno.
La ragazza aveva superato senza problemmi l'esame di nono livello e subito dopo, per richiesta di Hanna, aveva fatto anche quello di ottavo livello insieme a Fami e Kaede.
“Ragazze sembra che stiate parlando di un gioco; guardate che è una cosa seria.” disse Kaede. “Kaede ha ragione... a proprosito avete avertito i vostri genitori?” domando Hanna avvicinandosi alle ragazze. “Non ancora.” rispose Fami.
“Male anzi molto male. Non potete lavorare qui sena il loro permesso... anzi sapete che vi dico perché non gli portate qui domani cosi potro parlarci di persona.” disse Hanna.
Un rumore di cocci rotti catturo l'attenzione di Hanna e delle due apprendiste che si voltarono verso Kaede che a quanto pare aveva fatto cadere un vaso. “Kudo tutto bene?” domando Fami.
“Si, scusate ero sovrapensiero.” disse Kaede raccogliendo i cocchi e uscendo dalla sera.

“Lavorare al Maho?” domando Asuka alla figlia. “Si, mamma. Domani tu e papà dovreste venire lì per parlare con Hanna.” disse Fami mentre mangiava la cena. “Che idea stravagante... mi piacerebbe rivedere Hanna quindi domani io ci sono.” disse Mamoru.
“Dato che è domenica poso venire anch'io?” chiese Wataru con voce piatta come se in realtà non gli interessase davvero. “Va bene, domani andiamo al Maho, am non ti prometto niente Fami, ok?” chiese Asuka, Fami annui convinta.

Hanna non si era mai sentita cosi sottopressione in vita sua sembrava che i genitori di Izumi le stessero facendo il terzo grado. Con Mamoru e Asuka era stato molto più facile visto che già la conosceva e poi aveva da subito caturato la simpatia del padre di Fami, secondo Totò era perché i due erano “fratelli” ma Hanna le aveva detto di chiudere il becco prima che qualcuno la sentisse.
Mentre gli adulti parlavano Fami, Izumi e Wataru era rimasti in disparte a chiaccherare tra loro. “Quindi ora ti fidi di lei?” chiese Wataru indicando Hanna. “Si. In realtà la nonna le aveva datto lezioni di piano private quando Hanna era alle elementari ecco perchè quella volta ha risposto cosi.” gli rispose la sorella usando al scusa che si era inventata insieme ad Hanna.
Wataru alzo un sopraciglio non del tutto convinto di quello che sosteneva Fami, ma se lei e i suoi genitori si fidavano di Hanna allora avrebbe chiuso un'occhio e accetato la cosa. Di certo però sarebbe pasato al Maho spesso per assicurarsi che Fami non si fosse cacciata in qualche guaio.
In quel momento la porta si apri e le due apprendiste spalancarono gli occhi per la sorpressa quando entro Kaede completamente da sola. “Dove sono i tuoi genitori Kudo?” domando Fami. “Avevano un'impegno comunque mi hanno detto che per loro va bene se lavoro qui purché la mia media non si abassi.” disse Kaede tranquillamente come se niente fosse. “Che antipatica. Uff, uff, uff!” si lamento Fami suscitando l'ilarità di Izumi e del fratello.

Quella sera dopo che tutti se n'è furono andati Hanna crollo sul divano presente nel piccolo appartamento dove avrebbe abitato.
“Però non ti facevo cosi brava nei rapporti pubblici.” commento Totò a pochi centimetri dalla faccia della strega. “Fai poco la spiritosa tu.” rispose Hanna “Certo che i genitori di Izumi sono proprio locuacci mentre Asuka era proprio diffidente non era cosi quando ero a cena da loro.”
“Per fortuna ci ha pensato il tuo fratellino a convincere la moglie.” “Già. Però ricordati di non dirlo mai più Fami non deve scoprire che Doremi era la mia mamma altrimentri tutti i miei sforzi andrano in fumo.” “Tranquilla biondina le mie labbra sono sigilate.”

Angolo dell'autrice: molto strano il comportamento di Hanna, non trovate? Comunque prima o poi(molto più poi)avremo le risposte. Però anche Kaede è strana... secondo voi perché? Come vedete ho saltato l'esame dell'ottavo livello e vi avisso che nel prossimo capitolo avremmo diretamente quello del sesto. Alla prossima.

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Capitolo 11
*** il nuovo musichiere ***


Fami, Kaede ed Izumi erano in piedi davanti al chioschetto di Lesta e LestaLesta. L'esame di sesto livello sarebbe cominciato a breve e le ragazze era agitate. Hanna le aveva informate che se fossero riuscite a superare l'esame le aspettava una bella sorpressa, ma non aveva rivelato altro.
“Allora ragazze” aveva iniziato Lesta “Come prova dovrete risolvere questo quesito: come si trovano delle note magiche quando si è senza?” “Lo so io! Chiedi ad Hanna di deterne delle altre.” disse Fami. Tutti la guardarono stupefatti mentre Kaede scuoteva il capo sconsolata. “Non credo che intendessero questo Kotake.” disse la streghetta vestita di nero.

Le apprendoste stavano camminando tra i negozi del mondo magico. Per superare la prova dovevano guadagnarsi le note musicali lavorando e quindi spervano di trovare qualche impiego nel mercato. “Ma voi avete qualche idea?” domando Izumi. “Nessuna. E tu che dici miss perfezione?” chiese Fami, ma Kaede la ignoro completamente troppo concentrata a trovare una soluzione. “Secondo me è meglio dividersi cosi avremo più possibilità.” disse Kaede con le braccia incrociate. “Io non sono d'accordo. Dobbiamo aiutarci a vicenda solo cosi supereremo la prova.” disse Fami.
Mentre le due bisticiavano Izumi fu attrata da un suono in lontanaza che riconobbe subito. Allontanandosi dalla amiche si ritrovo faccia a faccia con una strega che suonava un sassofono per strada. La strega sbagliava alcune note, ma nel complesso era molto brava tanto che a fine esibizione Izumi non potè fare a meno di applaudire. “Ma guarda una giovane apprendista.” disse la strega.
“Suona molto bene.” disse Izumi notando che a quel complimento la strega si era rattristata. Solo allora notò il barratolo vuoto ai suoi piedi. Evidentemente lei e le altre non erano le uniche senza note magiche.
“Posso aiutarla?” domando Izumi visto che non poteva darle le proprie, era vietato il loro utilizzo durante l'esame. “No, signorina lasci perderè. Qui a nessuno interessa la mia musica.” disse la strega. “Allora può rpovare a cambiare un po'. Nuovo stile, nuovo sound.” disse Izumi prendendo il sassofono in mano.

Kaede e Fami stavano ancora litigando quando anche alle loro orecchie giunse il suono della musica. “Dov'è Izumi?” chiese Fami. Kaede si limito ad alzare le spalle per poi dirigersi verso la musica. Una folla si era radunata in punto e quando le due bambine si avvicinarono per vedere meglio videro che era proprio Izumi ad avere attirato le persone suonando il sassofono. “Ma che stai combinando?” chiese Kaede avvicinandosi all'amica con le mani su i fianchi.
“Sto suonando. Volete dare una mano anche voi?” chiese lei indicando la strega anziana con al testa. Fami e Kaede si lanciarono un'occhiata e sospirando si diresserò dalla strega che consegno loro due tamburelli. Verso il tramonto(quindi verso l'alba nel mondo umano)le tre apprendiste avvevano raccimolato molte note magiche anche se non n'è avevano tenuta nessuna.
“Credete che ci lasicerano comunque assare l'esame?” domando Fami. “Non lo so. Almeno abbiamo fatto una buona azione è questo quello che conta.” rispose Kaede iniziando ad avviarsi verso il chioschetto. “Congratulazioni ragazze. Non solo avete superato la prova, ma vista la vostra buona azione sono felice di dirvi che siete passate automaticamente al quinto livello.” disse Lesta mentre Hanna esultava saltando e Totò scuoteva il capo imbarazzata per il comportamento della biondina.
Le tre apprendistre di diedero il cinque curiose di scoprirè cosa sarebbe accaduto adesso. Lestalesta disse alal apprendiste di portarle i loro strumenti magici preferiti.
Fami porto un vecchio piano giocatolo ricevuto dalla nonna, Izumi uno Xilofono che usava quando andava all'asilo mentre Kaede porto un vecchio microfono. Tali strumenti vennero uniti ai musichieri che cambiarono forma cosi come le note magiche al loro interno o almeno per due di loro visto che in un musichiere non c'era nessuna nota.

Angolo dell'autrice: tranquilli non sono morta... sono solo impegnata con verifiche e interogazioni. Dunque ecco che le nostre hanno ottenuto l'ultramusichiere. Oggi ho voluto dare un po' di spazio in più a Izumi, che comunque in seguito n'è avrà tanto ma ci torneremo per ora mi congedo fino alla prossima volta.

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Capitolo 12
*** una notte di paura(prima parte) ***


“Magia della musica diffondi la curiosità... i vasi al loro posto andran!” disse Izumi lanciando l'incantessimo che rimise ordine nel negozio.
“Hai finito Izumi siamo in ritardo.” chiese Fami mentre si stistemava la lunga chioma sotto il beretto. “Fami un po' di pazienza tanto Kaede non è ancora qui.” disse Izumi togliendosi il completo da apprendista. La rosa si limito a sbuffare odiava fare tardi all'annuale sfida di coraggio del tempio che la sua classe organizzava da anni.
Proprio in quel momento Kaede fece il suo ingresso in negozio. “Alla buon'ora!” esclamo Fami. “Calmati Kotake avevo un'impegno e poi io ti avevo detto che non sarei venuta.” disse calma la corvina. “Ma tu devi venire! È una tradizione!” grido Fami puntandole il dito contro. “Quest'anno salto. Tanto le storie i fantasmi e affini non mi piacciono.” rispose Kaede incrociando le braccia al petto. “Non è invece che hai paura?” la canzono Fami. La corvina la fulmino con lo sguardo indispetita.
"Avanti ragazze non litigiamo. Se Kaede non vuole venire allora è libera di farlo.” intervenne Izumi sperando che il tutto non portase un nuovo litigio tra le sue amiche.
“Lascia perdere Izumi, verrò con voi almeno cosi accontento la bambina.” disse Kaede con superiorità. “Come osi darmi della bambina!” scatto su Fami mentre Izumi si batte una mano in fronte sconsolata.
“Perché finisce sempre cosi con voi due?” si lamento mentre Zuzu, Fafa e Kiki imitavano le padrone.

Le tre ragazze avevano raggiunto la classe al tempio e da subito erano iniziati i guai visto che Shun si rifiutava di entrare per la paura. Fami dovette farsi aiutare da Izumi ed Heiji un altro loro compagno per convincere l'amico dai capelli castani ad entrare.
I ragazzi in totale erano quindici e a turno ognugno di loro(con l'eccezione di Shun)racconto una storia del terrore. La storia che ebbe più successo fu quella di Kaito, il capitano della squadra di calcio, che fece spaventare tutti trane Izumi che distrendosi si era scordata di togliersi le cuffie.
Dopo di che inizio la “passegiata” per il cimitero a coppie mentre Izumi era stata accopiata a Shun, Fami e Kaede erano finite insieme con grand dispiacere di entrembe. Appena le due entrarono nel sentiero le furono consegnata la mappa. Ogni mappa aveva un percorso diverso e l'obbietivo delle coppie era tornare per prima al tempio. Ogni coppia partiva dopo cinque minuti della precedente.
“Raganella, Raganella, Raganella...” bisbigliava Shun mentre aspettava il suo turno. “Cosa stai dicendo?” domando Izumi curiosa. “Una formula magica, me l'hanno insegnata i miei nonni; serve per contenere la paura.” rispose Shun. “Se non sbaglio tua nonna era amica di quella di Fami, giusto?” domando ancora la ragazza con la treccia castana. “Si. Andavano nella stessa scuola elementare e poi come voi lavorava al Maho insieme a Doremi.” “Interessante.”
“Shun, Izumi tocca a voi!” grido Heiji fecendo loro segno di avvicinarsi. Shun sbianco di colpo prima di venire trascinato a forza dentro il sentiero da Izumi.
Dopo cinque mnuti partirono anche Kaede e Fami.

Hanna stava guardando la televisione sorsegiando del caffè.
Una parte di lei era estremamente annoiata. Forse poteva andare nel mondo delle streghe a trovare Lesta e LestaLesta. Mentre ci pensava una figura si avvicino a lei predendola per le spalle e tapandole la bocca con la mano.

Angolo dell'autrice: di nuovo infinite scuse per il mio ritardo. Ma l'esame di maturità e alla porte e io ho troppi impegni. Comunque e questa è solo la prima parte come potete vedere di più capitoli che farano finalmente entrarè la storia nel vivio. A sto punto vi lascio, non so per quanto, con questa domanda: chi c'è alle spalle di Hanna?

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Capitolo 13
*** una notte di paura(seconda parte) ***


Hanna si porto la mano alla tasca dei pantoloni afferando il cristallo fattato che teneva sempre con se pronta a fare una magia per liberarsi dell'agressore quando senti una risata di scherzo seguita dalla mano che lasciava la presa.
La strega si alzo di scatto per trovarsi davanti un ragazzo con la pelle abbronzata, i capelli rosso scuro e due occhi viola che trataneva a stento le risate.
“Akatsuki!” grido Hanna con le mani sui i fianchi. Non si aspettava di certo una sua visita. “Andiamo Hanna dov'è finito il tuo senso dell'umorismo?” chiese il giovane colpendola sulla testa con delle piccole botte amichevoli. “Cosa sei venuto a fare qui?” chiese la bionda fintamente offessa.
Lo sguardo di Akatsuki divene improvisamente serio. “Non sono qui per cortesia, ma per dirti che abbiamo un probblema.” rispose Akatsuki.

Fami e Kaede stavano caminando fianco a fianco in completo silenzio. “Allora... come stai?” domando Fami non sopportando più il silenzio. “Davvero orignale come inizio conversasione.” commento Kaede. “Senti io almeno ho fatto un tentativo!” “Senti so che non ti piaccio quindi non fingere il contrario.” “Perché dovresti piacermi? Sei antipatica, critica ed egoista!” Kaede si fermo e punto i suoi occhi in quelli di Fami.
“Pensi davvero questo di me?” chiese la corvina.
“Si.” rispose Fami dopo un po'.
“Bene.” detto questo le due continuarono a camminare finchè non raggiunsero il cimitero.
Lì trovarono già altre coppie dei loro compagni tra i quelli Izumi e Shun. “Ehi, rappresentante ci serve il tuo aiuto.” grido una ragazza e Kaede andò subito da lei ignorando completamente Fami. “Che succede, non dovevamo seguire tutti un percorsso diverso?” chiese Fami agli amici. “Tutto quello che sappiamo e che ci siamo ritrovati qui senza un motivo apparente.” spiego Shun prima di raggiungere Heiji lasciando sole le due ragazze.
“Secondo me c'è qualcosa di strano. Hai notato questa strana nebbia?” domando Izumi. Fami si guardo intorno e dovete ammetere con se stessa che prima non l'aveva affatto notata, ma una nebia molto fita e densa circondava il perimetro del tempio e di conseguenza anche loro. “Che n'è dici di usare tu sai cosa.” propose Izumi. “D'accordo. L'ho dico subito a Kudo.” disse Fami.

Le tre apprendiste si misero in pozisione pronte ad usare l'incantessimo più potente che conoscevano.
“Magia della musica crea l'armonia!” disse Fami.
“Magia della muscia crea l'euforia!” disse Kaede.
“Magia della musica ora risplenda!” disse Izumi.
“Che il cerchio magico si accenda! Vogliamo sapere cos'è questa nebbia!” il bagliore che usci dal cerchio magico era talmente forte che le ragazze furono costrette a chiudere gli occhi e quando gli riaprirono...

Angolo dell'autrice: salve gente! Quindi il personaggio misterioso era Akatsuki! Piaciuto come ritorno? Spero di si perché comparirà molto spesso d'ora in poi. Dunque eccovi il tanto atteso cerchio magico, ma per dare un tocco di suspance in più ho ben pensato di non rivelare altro. Alla prossima con l'ultima parte.

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Capitolo 14
*** una notte di paura(terza parte) ***


“Spero sia uno scherzo.” commento Kaede vedendo la piccola spilla a forma di rossa per terra.
“Non capisco come da un'oggetto del genere possa scaturire della nebbia?” domando Izumi più a se stessa che alle amiche. Fami intanto stava penasando con le braccia incrociate sul petto quando senti un rumore alle sue spalle. Si volto e vide due occhi luminosi in un cespuglio.
“Ra... ragazze...” disse indietregiando verso le compagne. Una figura usci dal cespuglio e le apprendiste si misero ad urlare con tutto il fiato che avevano in gola.
“Guarda un po' essiste qualcuno più fifone di Hanna.” commento una voce che le tre conoscevano bene. Davanti a loro c'era Totò con un sorriso sorgnione sul volto. “Io non sono una fifona!” grido Hanna apparendo insieme ad un'uomo che nessuna di loro conosceva.
L'uomo le guardo e immediatamente sembro paralizarsi come se avesse visto un fantasma. “Doremi...” disse prima di abbraciare Fami sollevandola da terra e quasi soffocandola. “Ragazze vi presento Akastuki è un mago e un mio caro amico.” disse Hanna. “Caro amico?” disse Akastuki perplesso e lasciando andare Fami “Cosa dici guarda che io sono il...” il giovane non completo la frase perché Hanna gli pesto il piede lanciandogli uno sguardo truce.
“Non mi importa un fico secco di chi sia! Voglio sapere perché ha tentato di soffocarmi!” grido Fami agitando i pugni in aria. “Ci concentriamo sulla nebbia, per favore.” disse Kaede stanca del tratino messo in piedi da quei tre. “Giusto.” disse Hanna “Izumi mi potresti dire cosa vi ha mostrato il cerchio magico?” la strega vestita di verde diede alla donna la spilla e subito i suoi occhi castani si spalancarono di colpo.
“Tutto bene?” chiese Fami notando l'espressione terrorizata di Hanna. “Si... cioè penso di aver capito cos'è questa nebbia.” disse la donna. “Proviene dal mondo delle streghe e quando circonda una'aria è impossibile lasciarla, ma per fortuna io e Akastuki possiamo eliminarla con un'incantessimo.” “Ma che centra la spilla?” domando Kaede. “Ultimamente sei troppo curiosa.” rispose gelida Hanna con un tonno decisamente freddo e indiferente tanto da sembrare un'altra persona. Kaede capi che era meglio tacere.
“Forza torniamo dagli altri.” disse la corvina avviandosi. “Smetilla di dare ordini.” disse Fami sbuffando e seguendo la compagna. Ad un tratto però Fami noto qualcosa. “Kotake stai ancora dando la caccia alle ombre?” domando Kaede senza degnarla di uno sguardo. Fami stava per rispondere quando vide una figura muoversi velocemente nella nebbia. Senza pensarci due volte gli andò dietro. “Fami torna qui!” grido Izumi, ma l'amica non l'ascolto.

Fami correva inseguendo quella strana ombra che vedeva riflessa nella nebbia. Ad un certo punto si fermo per riprendere fiato e con sua grande sorpressa vide che l'ombra era proprio davanti a lei. La bambina le salto addosso facendo cadere entrambe e strepando all'ombra un mantello.
“Non ci credo...” sussuro. Davanti a lei c'era una bambina più o meno della sua età con gli occhi e i capelli azzurri, la capigliatura era legata in due codini che le scendevano sulle spalle.
Quello che però sorpresse di più Fami fu il fatto che anche lei indossase un vestito da aprendista color indaco. “Sei un'apprendista!” disse Fami entusiasta. La ragazza però non rispose e si allontano in fretta senza dare a Fami il tempo per fermarla e lasciarla molto sorpressa dal fatto che ci fossero altre apprendiste.

Angolo dell'autrice: vi chiedo perdono per il mio ritardo, ma penso che sarà difficile agiornarè prima della fine degli esami. Però parliamo del capitolo, la nebbia, la spilla e la misteriosa apprendista sono indizi importanti per la trama cosi come il ruolo di Akastuki peccato che Hanna non voglia farcelo sapere. Inoltre per quanto riguarda la misteriosa apprendista mi sono sentita d'obbligo di aggiungere almeno un personaggio dal colore dei capelli assurdo. Alla prossima.

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Capitolo 15
*** fratelli e sorelle ***


Era passata una settimana dalla notte al tempio e presto le apprendiste avrebbero dovuto sostenere l'esame di quattro livelo.
Fami continuava a instistere sul fatto di aver visto un'altra apprendista, ma Hanna continuava a dirle che se davvero c'è n'è fosse stata un'altra lei l'avrebbe saputo anche se non spiago mai perché. Nel frattempo Akastuki si era trasferito in negozio e ogni tanto dava preziosi consigli alle ragazze.
“Fami concentrati.” disse Shun all'amica che sembrava distratta. “Scusa ero sovrapensiero... di che parlavamo?” chiese la ragazza per la prima volta da mesi i due percorsero da soli la strada per tornare a casa da scuola.
“Se oggi vieni a giocare a calcio con me, Heiji e Kaito.” “Lo sai che devo lavorare in negozio.” rispose la ragazza. “Lo sai da quando lavori li sei diversa e non l'ho dico solo io prova a chiederlo a tuo fratello.” “Cosa? Che c'entra Wataru? E perché non n'è ha parlato diretamente con me?” “Secondo te perché?” chiese ironico Shun.
“Uff. Beato chi è figlio unico.” disse Fami metendo su il muso.
Appena arrivata a casa gliene avrebbe cantato quattro a quell'impicione. “Sai a volte può essere noioso.” disse una voce alle spalle dei due. Voltandosi videro Kaede con le mani su i fianchi. “Kaede cosa vuoi?” chiese Fami. “Ricordarti del nostro lavoro e te n'è sei scordata, Fami cara?” disse la corvina.
Fami si spatte la mano sulla fronte, aveva di nuovo confusso gli orari. “Scusa Shun, ma devo...” “Andare lo so. Riprenderemo dopo la discussione.” disse il ragazzo con tono neutro.

Izumi era già in negozio a sistemare i vasi insieme a Zuzu; assorta com'era nella musica che stava ascoltando non si accorse dell'arrivo delle sue amiche. D'altrocanto non si sarebbe accorta nemmeno di una pioggia di meterore sul negozio per quanto era felice.
“Izumi, terra chiama Izumi!” si senti gridare all'orecchio. Togliendosi le cuffie vide Hanna in piedi di fronte a lei. “C'è qualche problemma?” chiese la ragazza. “Si. Fami e Kaede stano di nuovo discutendo, potresti provare a farle smettere?” domando Hanna.
Izumi annui e si precipito all'entrata dove c'erano el sue amiche. “Il motivo della lite?” chiese. “Se è meglio essere figli unici o no.” rispose Fami. “Secondo me è meglio avere dei fratelli. Essere figli unici è un po' noiso.” disse Izumi. “Uff, dite cosi perché non sapete che significa.” si lamento Fami.
“Invece ti sbagli! So benissimo cosa vuol dire avere dei fratelli visto che ho una sorellina.” disse Izumi incrociando le braccia al petto. “Non lo sapevo.” disse Kaede mentre Fami rimase a bocca aperta. “Ovvio che non lo sapevi vive a Tokyo con nostra madre e n'è ha preso il cognome.” disse Izumi. “Vuoi dire che i tuoi sono divorziati!” esclamo Hanna apparendo ancanto alle ragazze con Totò al seguito.
“Si. I miei hanno divorziato quando ero in prima e due anni fa mio padre si è risposato.” continuo la mora. “E tu eri d'accordo! Non volevi che i tuoi tornasserò insieme?” domando Hanna quasi sconvolta. “Forse un po', ma comunque sono cose che riguardono i sentimenti dei miei e io non posso metterci il becco.” setenzio l'apprendista. Hanna guardo la ragazza con un'aria sempre più confussa.
Si gratto la testa e sbuffando lascio la stanza facendo ritorno al suo appartamento. “Andate a casa, oggi chiudiamo in anticipo.” disse chiudendosi la porta alle spalle.

Shun si stava esercitando con la tromba, ma continuava a sbagliare le note. Era veramente infuriato con Fami.
Una parte di lui era felice che avesse finalmente superato la perdita della nonna, ma l'altra era sempre più convinta che la sua migliore amica era cambiata anche se non sapeva dire come. Inoltre a volte si sentiva sostituito, adesso Fami chiamava Kaede per nome e nemmeno se n'ò rendeva conto.
L'altro giorno Wataru l'aveva avvicinato e gli disse che secondo lui questo cambiamento era opera di quella misteriosa Hanna. Inoltre Shun era certo di aver già sentito quel nome. “Forse la nonna n'è saprà qualcosa.” si disse appogiando la tromba sulla scrivania e dirigendosi verso il telefono.

Intanto le tre apprendiste stavano correndo verso la casa di Izumi. “Quindi se non ho capito male, tua sorella viene a farti visita oggi?” chiese Kaede al fianco dell'amica. “Si. Non vedo l'ora di farvela conoscerè.” disse la mora. “Quanti anni ha?” chiese Fami. “Dieci, ha solo un'anno meno di me.” le tre arrivarono davanti ad un complesso di appartamenti e davanti all'ingresso c'era il signor Takashi che aiutava qualcuno ad uscire dall'auto.
“Hotaru!” grido Izumi andando incontro alla sorella.

Angolo dell'autrice: però ci ho messo meno del previsto per questo capitolo. Dunque qui non succede praticamente niente, ma per introdure il nuovo personaggio era neccesario. Qui inoltre potete notare alcune famigliarità con la storia di Sinfoni però con alcune differenze. In più il nostro Shun ha avuto uno spazio tutto suo e come abbiamo capito molto presto ci sarà un'apparizione speciale... forse anche più di una. A sto punto vi saluto.

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Capitolo 16
*** entrano in scena le rivali ***


Izumi strinse forte la sorella.
Era almeno un'anno che non l'ha vedeva e le era decisamente mancata.
“Forza Kaede andiamo a conoscere questa Hotaru.” disse Fami stistemandosi meglio il beretto. Quando però vide la ragazza rimase a bocca a per la sorpressa. Due codini azzurri le scendevano sulle spalle e gli occhi dello stesso coloro la fissavano con estrema indiferenza.
“Piacere di conoscerti sono Kaede Kudo, un'amica di tua sorella.” disse Kaede presentandosi. “Hotaru Minamoto.” rispose la ragazza. Fami però rimase zitta a fissare come un'ebete Hotaru sicura che fosse lei l'apprendista che aveva visto quella notte non aveva dubbi, ma ovviamente non poteva dirlo a nessuno visto che il padre di Izumi era ancora lì. “Tu non ti presenti?” disse Hotaro guardando verso Fami. “Cosa? Oh, si certo! Fami kotake.” disse porgendo la mano alla ragazza, ma quando questa l'afferò Fami senti un brivido lungo la schiena.
“Rgazze volete fermarvi per la merenda?” chiese Izumi. “No, no, no!” disse Fami scuotendo convulsivamente il capo e agitando le braccia “Io e Kaede abbiamo un'impegno.” detto questo afferrò la corvina per un braccio trascinandola lontano prima che potesse dire o fare qualcosa.
“Allora cosa c'è di tanto urgente?” chiese Kaede una volta che Fami si fermo a riprendere fiato. “Lei... è l'apprendista.” disse Fami. “Hotaru?” chiese Kaede per poi prendere il beretto di Fami in mano e esaminandolo attentamente. “Che fai?” domando Fami. “Controllo che il beretto non sia stretto a tal punto che impedisca al sangue di fluirti in testa.” rispose la corvina. “Molto divertente, ma io sono seria!” grido Fami ripredensodi il beretto con un gesto brusco. “So che è lei te l'ho giuro!” “Ma Hanna ha detto...” “Bè si sbaglia non sarebbe neanche la prima volta.” Kaede non disse niente limitandosi a fissare Fami per un po'. “Tu sei tutta matta.” disse poi andandosene.
“Ma perchè nessuno mi crede! Uff! Uff! Uff!”

Era domenica pomeriggio e benchè il negozio fosse chiuso le tre ragazze erano riunite nella sera per fare i compiti o meglio mentre Fami faceva i compiti che aveva rimandato all'ultimo minuto insieme a Kaede, Izumi stava insegnando alle fatine come generere musica dal PC cosa che attirò anche l'attenzione di Hanna. “Quindi puoi creare musica senza strumenti?” chiese la bionda incuriosità. “Si grazie a questo programma apposito. Il mio sogno è diventare una DJ.” disse Izumi sorridendo allegramente. Hanna annui con espressione concentratta anche se in realtà non ci aveva capito niente.
“C'è nessuno?” chiese una voce sconosciuta subito dopo che si senti il tintinio della campanella all'entrata.
“Uff! La genta non sa più leggere i cartelli.” si lamento Hanna andando verso l'ingresso seguita dalle apprendiste. Una ragazza, più o meno dell'età di Fami e delle altre, con lunghi capelli argentati si trovava vicino all'ingresso; aveva gli occhi grigi e portava un paio di occhiali.
“Posso fare qualcosa per lei, signorina?” domando Hanna. La ragazza non rispose, ma si limito a dare un calcio ai vasi di fiori facendoli rovesciare per terra. “Ma sei impazita che fai!” grido Fami. “Non sono fatti tuoi testa rossa.” disse lei con aria di sufficenza. “Vuoi essere picchiata!” grido ancora Fami scagliandosi addosso alla sconosciuta, ma per fortuna Kaede le afferrò la chioma riuscendo a tratenenerla.
“Non ti stai affatto comportando in maniera educata.” sibilo Kaede puntando i suoi occhi castani in quegli grigi della ragazzina. “Sarà quel che sarà.” commento lei con un'alzata di spalle. “Possiamo almeno sapere chi sei?” chiese Izumi con aria accigliata anche lei molto irritata dal comportamento della ragazza.
“Il mio nome è Saori Shioda.” disse la ragazza stistemandosi gli occhiali sul naso.
“Bene signorina Shioda le chiederei cordialmente di andarsene dal mio negozio.” disse Hanna con le braccia incrociate sul petto. “Prima dovrei consegnare una lettera.” disse Saori tirando fuori una busta e consegnandola ad Hanna che sbiancò immediatamente. “Spero di rivedervi presto.” disse Saori uscendo.
“Io spero di no!” grido Fami facendo la linguaccia. Nel fratempo Hanna continuava a guardare la busta con le mani che tremavano.
Quello non era previsto.

Angolo dell'autrice: il mistero si infitisce. Forse troppo... ma torniamo a noi. Abbiamo conosciuto Hotaru e Saori personaggi mooolto importanti e sul perchè il titolo la dice lunga a proposito di questo il titolo è lo stesso di un'episodio di un cartone che guardo. Ho pensato fosse perfetto. La prossima volta le nostre dovrano affrontare la Lepre e la Tartaruga.

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Capitolo 17
*** tutte in pista! ***


Hanna continuava a fare avanti e indietro per la stanza pensando e ripensando all'incontro con Saori.
“Tutto bene?” chiese Akastuki entrando nella camere dalla donna. “Si, sonon solo agitata per l'esame di stasera.” disse lei sedendosi sul divano. “Sicura? Non è che sei preoccupa per MajoRo...” “Non nominarla!” scatto Hanna. “Nominare chi?” chiese Kaede sulla soglia della porta con le altre.
Gli occhi castani della corvina e della bionda si fissavano con fredezza. “Nessuno andiamo.” setenzio Hanna incaminandosi verso la porta che conduceva nel mondo delle streghe.

“Guarda quante persone!” disse Fami osservando il pubblico che era venuto a vedere il loro esame. Alcune streghe era persino accalcate all'esterno dello stadio e c'erano telecamere su tutto il perimetro del campo.
“Hanna aveva detto che questo esame era un vero e proprio evento, ma non immaginavo fino a questo punto.” commento Izumi sistemandosi la treccia. Kaede invece stava zitta ed osservava Hanna che si guardava intorno visibilmente nervosa, se prima aveva dei sospetti adesso n'è era certa: Hanna nascondeva qualcosa.
“Forza apprendiste sulla linea di partenza!” esclamo LestaLesta. Le tre si misero in pozisione e fu proprio allora che sentirono una voce conosciuta.
“Alla fine ci siamo riviste.” le tre spallancarono gli occhi e li puntarono su Saori vestita d'apprendista con un completo color grigio scuro. “Cosa? Come?” balbetto Fami mentre Kaede stringeva forte i pugni. “Ho scordato di dirvi che anche noi siamo apprendiste?” disse ridendo la ragazza dai capelli d'argento. “Hai detto noi?” chiese confusa Izumi. “Sei sorda per caso?” disse una voce alle spalle delle ragazze, una voce che fece saltare un batito al cuore di Izumi.
Si volto lentamente con un groppo in gola e si senti mancare quando vide la sorella vestita d'apprendista dietro di lei. “Hotaru... ma che..?” inizio avvicinando una mano al viso della sorella, ma lei scanso la mano della maggiore per poi pozisionarsi vicino a Saori. “Te l'avevo detto.” sussuro Fami all'orecchio di Kaede, la qualle annui continuando a fissare le due sorelle. Adesso erano in competizione per superare l'esame e una strana senzasione le diceva che Saori non era proprio una campionessa di sportività.
“In pozisione!” grido Lesta “Pronti partenza... via!!” al suono della pistola a salve che sparava i concorenti partirono a razzo.
“Non pensavo che una tataruga coresse cosi veloce.” commento Fami “Allora non sei stata attenta quando Hanna ci spiegava la gara.” disse Kaede subitodietro di lei.
Escludendo i due animali le due erano le prime seguite da Saori e Hotaru, Izumi invece era ultima cosa che non sorpresse le amiche visto che la ragazza non aveva nessuna predispozisione atletica.
Anche le fatine occupavano le stesse pozisioni delle loro apprendiste. Saori si porto tra Fami e Kaede, ma la nipote di Doremi con uno scatto lascio indietro le due. “Come ha fatto?” chiese Saori ringhiando. “Gioca a calcio quatrocchi, è un'altleta nata.” disse Kaede superando anche lei l'altra apprendista e rimetendosi a fianco della compagna.
Le due però dovettero fermarsi davanti ad un muro che impediva di proseguire senza pensarci due volte Fami si arrampico su una corda, ma quando fu quasi in cima arrivo anche Saori. “Magia della musica diffondi la sensibilità... il muro adesso sparirà!” disse la ragazza. Fami cade di faccia mentre Soari procedeva subito seguita da Hotaru. “Ma dico sei matta!” grido Fami rimetendosi in piedi prima di venir trascinata via a forza da Kaede un secondo prima che il muro riaparisse. “Magia della musica diffondi la curiosità... il muro trasparente diverà!” disse Izumi raggiungendo finalmente le amiche che superarono con lei l'ostacolo. Dopo un po' però Izumi si fermo con il fiatone ed essorto le compagne a proseguire.
“Sei sicura?” domando Fami. “Si, tranquilla... vi raggiungero più tardi.” disse con il fiatone portandosi una mano sul petto, se c'era qualcossa che odiava tanto quanto amava la musica quella cosa era l'esercizio fisico. Intanto le altre erano arrivate alla fase succesiva delal gara. “Che ci fanno qui dei letti?” chiese Fami, al che un'assistente di gara spiego che dovevano caturare una farfalla nel mondo dei sogni. “Non ho sonno, come faccio ad addormentarmi.” si lammento Fami. “Fingi che sia una lezione di matematica... vedrai se non crolli subito.” disse Kaede. “Uff! Uff! Uff!”

Angolo dell'autrice: scusate, scusate, scusate. Internet era andato a quel paese e potevo accedere al sito solo con il cellulare e quindi ero impossibilitatà a pubblicare, ma adesso sono tornata. Ho dovuto troncare in malo modo il capitolo perchè se no diventava troppo lungo. A presto.

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Capitolo 18
*** chi arriverà per primo al traguardo? ***


Totò era seduta a pordocampo e l'ultima cosa alla qualle prestava attenzione era la gara. Infatti stava osservando le persone sugli spalti, la notizia che tra i concorenti c'era la nipote di Doremi aveva richiamato moltissimi spetatori eppure a Totò interessava solo una strega che però non si era ancora fatta viva, ma la fatina era sicura che prima o poi l'avrebbe fatto e i guai per le apprendiste sarebbero appena cominciati.
“Sai Totò mi sembri un po' spaesata.” disse una voca che fece subito voltare la fatina. “Didi. Lo sapevo che tu e MajoRose dovevate per forza essere nei paraggi.” disse Totò all'altra fatina.
“Ti sabgli cara, MajoRose non è qui. Però dovresti portare i suoi saluti ad Hanna.” disse Didi ridacchiando. “Dimmi un po' tutta questa falsa delle apprendiste è il vostro ennessimo tentativo di impedirè che Hanna diventi regina?” domando Totò con aria annoiata. “Può anche darsi, comunque voglio darti un consiglio... anche se non l'ho vedi non c'è mai due senza tre.” e dicendo questo Didi se n'è andò lascindo Totò completamente confussa.

“Insomma Kotake ti vuoi muovere!” gridava Kaede a Fami. “Sono stanca!” rispose la rosa “Se invece di partire subito a razzo ti fossi presa la briga di moderare l'andatura come ti avevo consigliato adesso non saresti cosi stanca.” disse la corvina.
Fami gli lancio un'occhiataccia e le due continuarono a correre, insieme a Saori erano a pochi passi dalla Lepre e dalla Tartaruga ormai Izumi era talmente indietro che per lei era impossibile recuperare lo svantaggio. “Volete già arrendrvi.” le canzono Saori portandosi in vantaggio. Fami ringhio e fece uno scatto che la porto subito in prima pozisione sotto lo sguardo sbigotito di Soari.
Ormai era un testa a testa.

Nel fratempo Izumi era finalmente riuscita a recuperare un po' di terreno anche se si era già arresa all'idea che le sarebbe tocato ripetere l'esame visto che non era comunque riuscita a vedere dove fosserò i concorenti davanti a lei. “Zuzu, zuzu.” la incitava la fatina, ma Izumi non riusciva quasi a parlare per via della stanchezza.
Poi però alzo lo sguardo e vide chi c'era a poca distanza da lei e cosi con le poche energie che le rimanevano affretto il passo e una volta raggiunta fu costretta ad aggraparsi al suo braccio per evitare di cadere.
“Hotaru.” la chiamo facendola fermare. “Che vuoi? Mollami il braccio!” strillo lei cercando di divincolarsi, Izumi la lascio ma non premisse alla sorella di andarsene almeno non finchè non avesse ricevuto una spiegazione. “Perchè stai facendo questo?” chiese Izumi “Cosa tentare di diventare una strega? È la stessa cosa che stai facendo tu.” “Non è vero! Chiamalo intuito, ma sono certa che tu ti sia cacciata in un guaio e poi voglio sapere come sei diventata un'apprendista e sopratutto di chi!” “Ti decidi a mollarmi!” “No! Sei mia sorella e voglio sapere le regioni del tuo comportamento!”
Hotaru rimase zitta per un po' limitandosi a fissare torva la maggiore finchè non si decise a parlare. “Io non ho nessuna sorella.” disse gelida con tutta la calma del mondo.
Izumi rimasse zitta senza dire niente e vide la sorella allontanarsi e quando fu sparita dalla sua vista crollo in ginnochio predendosi la testa tra e mani.

Il traguardo era a pochi metri di distanza e Fami continuava ad avere la prima posizione e tentava in tutti i modi di evitare che fossere i duo animali o Saori a superarla, certo la vincita dell'altra apprendista non voleva dire il loro falimento, ma Fami si rifiutava di perdere contro di lei.
Ad un tratto Kaede rimasta senza fiato si fermo e tirò fuori il musichiere, ogni volta che lo guardava si ricordava come fosse privo di notte quando l'aveva ottenuto. Quel microfono era il suo strumento più caro, ma allo stesso tempo il più odiato. “Magia della musica diffondi la creatività... il tempo adesso si fermerà!” disse e tutti tranne lei e Fami si bloccarono nel tempo. “Bella mossa Kudo.” disse Fami fermndosi a riprendere fiato. “Già, un po' però mi dispiace per Izumi.” disse Kaede guardando indietro alla ricerca dell'amica. “Tranquilla sono sicura che la prossima volta riuscirà a farcela.” “Dai per scontato che abbia già perso?” “Perchè tu, no?”
le due rimasero in silenzio pe un po' prima di attraversare la linea d'arrivo in tutta calma.
Quando il tempo riparti Saori per poco non inciampo quando vide le rivali già al tragurdo, ma comunque riusci a superare la prova con Hotaru arrivata poco dopo.
“Brave ragazze!” esulto Hanna raggiungendole insieme ad Akastuki e Totò. “Si, ma Izumi non c'è l'ha fatta.” fece notare Fami con naturalezza in realtà nessuno di loro pensava che Izumi c'è la potesse fare per davvero. “Pazienza rifarà l'esame... però orami dovrebbe essere qui.” disse la bionda notando che la mancanza della ragazza con la treccia era piuttosto strana.
Il gruppo percosse a ritroso il tratta della gare e dopo un po' trovarono Izumi ferma inmobile in un punto con la faccia seppelita nelle gambe strette contro il petto. Fami tocco la spalla dell'amica cercando di scuoterla, ma non ottene nessun effetto.
Anche Hanna ci provo mettendoci più forza della ragazzina e forse proprio per questo Izumi crollo a terra priva di sensi.
Kaede si avvicino all'amica e appoggio il palmo della mano alal fronte. “Scotta tantissimo.” esclamo agitata.
Izumi aveva la febbre altissima ed era impelete portarla subito a casa.

Angolo dell'autrice: bene, ammeto che poteva far finire il capitolo un po' meglio, ma un po' di suspance è sempre ben acceta giusto? Comunque con molte domande e nessuna risposta tranne forse alcune che ci hanno dato Totò e Didi vi do appuntamento alla prossima volta. Poi prima di congedervi vorrei chiedervi di non odiare Hotaru c'è una spiegazione per tutto.

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Capitolo 19
*** MajoRose ***


Kaede era sdraiata sul letto incapace di dormire.
Era passata una settimana dall'esame di quattro livello e le nuove rivelazioni riguardanti Hotaru e Izumi l'avevano sconvolta. Forse avere dei fratelli era più complicato del previsto eppure avrebbe preferito anche litigare tutto il giorno con qualcuno che stare sempre da sola. Si tiro le coperte fin sopra la testa sospirando e cercando di addormentarsi.

“Come sarebbe a dire di tre mesi!” grido Fami a colazione mentre si metteva le mani in testa. “Significa che tra sei mesi avrete un nuovo fratellino o una sorellina.” rispose Asuka.
Fami sospiro non bastava che Izumi fosse ancora a casa malata e che non permettese a nessuno di andare a trovarla, ma anche questa?
Lancio uno sguardo al fratello che si limitava a mangiare il cibo nel piatto. “Ragazzi farete tardi a scuola se non vi sbrigate.” disse Mamoru entrando in cucina. Fami annui, quella si preannunciava una lunga giornata. Come aveva previsto anche oggi Izumi era assente, in molti chiedevano a lei e a Kaede cosa avesse ma nessuna delle due era intenzionata a rispondere alle domande.
Finite le lezioni Fami decise che quel giorno non sarebbe andata in negozio, l'unica cosa che voleva fare era tornare a quando non era ancora un'apprendista, ma solo una normale ragazzina di undici anni. Decise cosi di giocare a calcio con Shun, Kaito ed Heiji. Shun fu felice che finalmente la sua amica fosse tornata quella di un tempo però capiva anche che c'era qualcosa sotto.
Ormai era certo che Fami nascondeva un segreto e avrebbe scoperto cosa prima o poi. “Shun.” si senti chiamare. Il ragazzo si volto per trovarsi proprio l'amica in piedi dietro di lui. “Tutto bene Fami?” chiese vedendo l'espressione abbatuta della ragazza. “Mi dispiace.” disse inchinandosi con i capelli che le finirono sul viso a mo di velo.
“Non avrei dovuto ignorarti in questo modo sei il mio migliore amico e ti chiedo scusa.” “Fami... d'accordo ti perdono, ma solo se mi dici cosa mi ha nascosto per tutti questi mesi.” “Certo. Domani allora vieni al Maho.” cosi dicendo Fami si allontano sicura di aver fatto la scelta giusta. Era stufa di mentire a tutti e il giorno seguente avrebbe detto tutto a Shun.

Kaede era nel cortile di casa sua, anche lei non aveva voglia di andare in negozio e quel giorno si sentiva più sola che mai. “Kiki, kiki.” disse la sua fatine svolazando vicino a lei. Kaede sorrise e la fece appogiare sul palmo della mano, almeno adesso non era realmente sola. “Bel posto sembra un castello.” disse una voce alle sue spalle. Kaede si alzo di scatto e spalanco gli occhi quando vide una donna su i trentanni dietro di lei. Aveva lunghi capelli color porpora legati in due treccie e indossava una mantellina uguale a quella di Hanna solo che era viola scuro.
La corvina capì subito di aver davanti a lei una strega. “Chi sei? Cosa vuoi?” domando la ragazza. “Il mio nome è MajoRose e faccio parte del consiglio delle streghe come la tua cara Hanna.” disse la donna.
Kaede rimase senza parole... Hanna faceva parte del consiglio delle streghe? Perché non glil'aveva detto?
“Non ti ha detto niente vero?” continuo la donna “Mia cara ho osservato attentamente te e le tue amiche e posso dirti con assoluta certezza che tra tutte tu sei la meno indicata per diventare una strega.” “Come? Cosa le fa credere una cosa simille?” sbraito Kaede sentendosi ferita nel profondo.
“Perchè anche se ti consideri loro amica in realtà non hai fiducia in loro, ti fidi solo di te stessa e di quello che ottieni in maniera concreta, forse sotto sotto neanchè ci credi alla magia.” disse MajoRose. “Io mi fido delle mie amiche.” “Allora perchè non gli dici la verità riguardo i tuoi genitori?” Kaede si morse il labbro. “Punto dolente? Guarda io ti davo solo un consiglio, il tuo apprendistato e solo una perdita di tempo... fai un favore a tutti e abbandona.” detto questo MajoRose spari lasciando in Kaede un sospetto.
La corvina crollo inginocchio singhiozzando. “Non posso... non posso...” disse mentre le lacrime uscivano dai suoi occhi.
All'insaputa di tutti una gatta con la pellicia bianca e le orecchie bionde aveva osservato l'intera scena.

Angolo dell'autrice: prima Izumi, poi Kaede... ormai avete capito che MajoRose ha in mente qualcossa, ma cosa? Presto tutti i nodi verrano al pettina perché Hanna non può più mentire. Inoltre secondo voi Fami ha fatto la scelta giusta riguardo Shun? A presto.

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Capitolo 20
*** il segreto di Kaede ***


Finalmente dopo quasi più di una settimana Izumi torno a scuola, ma con una sorpressa per tutti i compagni.
Si era tagliata i capelli e non solo adesso aveva alcune ciocche tinte di verde scuro. Gli insegnanti le chieserò spiegazioni, ma lei si limito a rispondere che quello che faceva al di fuori della scuola non erano affarri loro.
“Per me il nuovo taglio ti dona, non sei d'accordo Kaede?” disse Fami mentre le tre andavano verso il negozio. “Cosa...? certo, come no.” rispose la crovina soprapensiero. L'incontro con MajoRose l'aveva lasciata spostata come mai prima d'ora.
“Sei sicura che dire tutto a Shun sia una buona idea?” chiese Izumi a Fami, la qualle annui convinta infondo Shun era la persona più leale del mondo non c'era alcun rischio.
“Ok, ma Hanna è d'accordo?” chiese Izumi, Fami sbianco all'improvisso. “Bè... diciamo che non le ho ancora detto niente.” disse la ragazzina. “Ragazze prima di andare in negozio volete venire a casa mia un'attimo.” preope Kaede con lo sguardo basso.
Aveva rifletuto molto e aveva capito che MajoRose aveva ragione, ma avrebbe rimediato.
“Questa è casa tua?” domando Fami sgranando gli occhi. Una casa in stile antico si ergeva per chissà quanti chillometri, circondata da un muro di pietra alto sei metri. “Si, lo so sembra un castello. Allora vogliamo entrare.” disse Kaede con voce acida. “Sempre simaptica.” borbotto Fami incrociando le braccia la petto e seguendo l'amica insieme ad Izumi.
Il giardino era immenso e sia Fami che Izumi non riuscivano a immaginare come fosse possibile per sole tre persone vivvere in quella casa. Sopratutto adesso che era deserta e sembrava quasi sprettale anche alla luce del giorno.
“Aspettate qui.” disse Kaede lasciando le due in una stanza con solo un tavolo e un televisore. “Non credevo che Kaede abbitase in un posto simile.” disse Fami togliendosi il berretto e appogiandolo sul tavolo. “Io ho sempre sospetato che Kaede fosse ricca, ma non che... bè questo posto mi ha sorpresso.” rispose Izumi sistemandosi una ciocca tinta dietro l'orecchio.
Poco dopo Kaede torno con un vassoio di thè e di biscotti. “Si mangia!” esclamo Fami predendo un manchiata di biscotti e infilandoseli in bocca tutti assieme. “Fami per favore un po' di contegno.” la riprovero la padrona di casa. “Scusa Kudo.” disse la nipote di Doremi con ancora il cibo in bocca; Izumi non potè fare a meno di ridacchiare vedendo al scena al dispetto delle liti iniziali adesso i continui battibecchi tra quelle due erano molto più comici che altro.
“Prima di tutto vorrei scusarmi con voi per non essere stata sincera fin dall'inizio.” disse la corvina facendo un piccolo incino. Le sue amiche non riuscivanp proprio a capire di cosa stesse parlando. “Io vivo da sola. I miei sono entrambi diplomatici e non rimangono quasi mai a casa.” Fami e Izumi sgranarono gli occhi; tutto si sarebbero aspetate tranne quello eppure spiegava molte cose in particolare perchè Kaede era cosi restia a parlare della sua famiglia, perchè prima di allora non aveva mai invitato le amiche a casa sua e sopratutto perchè nessuno aveva mai visto i suoi genitori.

“Che cosa!?” grido Hanna con le mani tra i capelli. “Abassa la voce Hanna o qualcuno potrebbe sentirti.” disse Akastuki cercando di calmare la bionda.
“Non abasso proprio un bel niente! Quel'antipatica di MajoRose non fa altro che cercare di rovinarmi l'essistenza!” piagnucco la donna sedendosi di peso sul divano.
“Sono certo che si risolvera tutto. Forse non conosco Kaede molto bene, ma non credo che rinuncierà all'aprendistato.” disse Akastuki metendosi a sedere vicino ad Hanna.
La bionda sospiro e appogio la testa sulla spalla del mago. Non sarebbe riuscita a nascondere il suo segreto ancora a lungo.

Angolo dell'autrice: e cosi il segreto di Kaede è stato svelato, ma non quello di Hanna però l'ho sarà molto presto. Nel prossimo capitolo tornerano alcune vecchie conoscenze e Hanna avrà un regalo speciale per le sue apprendiste. Alla prossima.

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Capitolo 21
*** due visite inatesse per le feste ***


Fami e Shun passeggiavano insiemme per le vie di Misora decorate a festa.
Mancavano pochi giorni a Natale e poche settimane all'esame di primo livello.
“Tra poco sarai una vera strega, giusto?” chiese Shun all'amica; quando aveva scoperto il suo segreto n'è era rimasto schioccato poi però l'aveva accetato giurando di mantenere il segreto. “Si.” rispose Fami malinconica per mesi era tornata la ragazza allegra di sempre, ma adesso durante il periodo delle feste la nostalgia per la nonna le era tornata più forte che mai tanto che non si era presentata in negozio fin dall'inizio del mese.
Le amiche e Hanna avevano capito il suo stato d'animo e quindi le avevano detto che finchè non si fosse sentita meglio poteva benissimo evitare di lavorare. C'era da dire però che anche Hanna era molto malinconica molto probabilmente era triste per Doremi esatamente come Fami, ma sembrava cercare di nascondere il suo stato.
“Domani i miei nonni arrivano da Tokyo insieme a Rei per le vacanze. Vuoi che gli dica di passare da te? Oppure in negozio?” domando Shun capendo finalmente che in quel periodo Fami aveva avuto di certo un cambiamento positivo, ma che all'improvisso era scomparso nel nulla.
Fami stava per rispondere quando un auto si fermo vicino a loro; il finestrino posteriore dell'auto si abbasso e il volto di una donna si palesso.
Aveva un taglio molto corto, occhi verdi e i capelli biondi. Lo sportello si apri di scatto e senza accorgesene Fami fu abbraciata dalla donna in un modo tale che iniziava a mancarle il fatto.
“Ma si può sapere che fai!” grido Shun. Le parole del ragazzo caturarono l'attenzione della dona che si staco da Fami e guardondola meglio si accorse del suo erorre. “Tu... ma tu non sei Doremi?” disse con un forte accento americano. “No, non lo sono.” disse Fami riprendendo fiato “Doremi era mia nonna. La conosceva?” domando ricordando che una cosa del genere le era già accaduta con Akastuki durante la prova di coraggio al tempio.
“Si. Andavano insieme alle elementari e ci siamo sentite spesso negli anni almeno fino...” la voce le si incrino e gli occhi divenero lucidi. “Se andava con lei alle elementari allora forse conosce anche mia nonna.” disse Shun cercando di stemprare la tensione. “Cos...? ma certo! Tu devi essere il nipote di Melody.” disse la donna ritrovando in parte il buon umore. “Io sono Mindy Blake, piacere di conoscervi.” disse la donna. “Io sono Shun Yada e lei come già sa è Fami Kotake.” continuo il castano.
Nel fratempo gli occhi di Mindy caderò su una sfera rosa chiaro attacata alla borsa di Fami; una sfera che le era molto famigliare però un colpo di clason le impedì di parlare. “Mamma, dobbiamo andare!” grido una donna dai capelli biondi e gli occhi azzurri che si sporse dal finestrino. “Bè, mi sa che devo andare spero di incontravi di nuovo.” disse Mindy risalendo in macchina.
“Non sapevo che la nonna avesse delle amiche all'estero.” commento Fami con lo sguardo basso ripredendo a camminare.

Hanna era seduta in saloto mentre Izumi e Kaede si occupavano dei clienti. Con molta attenzione sistemo delle sfere di vetro all'interno di tre pacchetti era certa che le ragazze avrebbero aprezato tantissimo il suo regalo.
“Hanna scusa se i disturbo, ma c'è qualcuno che ti cerca.” disse Izumi entrando nella stanza. Hanna nascose velocemente i pachetti dietro la schiena. “Chi è che mi cerca?” domando sperando che non fosse MajoRose. “Una signora con un forte accento americano ha chiesto di vedere la proprietaria.” disse Izumi uscendo.
Hanna stistemo tutto e quando andò al piano inferiore il suo cuore perse un battito nel rivedere Mindy ormai adulta davanti a lei. “Hanna sei tu.” disse Mindy non riuscendo a tratenere le lacrime.
La strega invece rimase immobile dov'ea dandosi della stupida per non aver minimamente sospetato di lei. Era cosi vicina al suo obbietivo non poteva permettersi di farsi scoprire adesso. “Mindy che bella sorpressa.” disse Hanna con tutta la calma di cui era capace “Perché non vienni su un'attimo cosi parliamo.” Mindy annui e segui la bionda verso il saloto.

“Sapete già se è un maschio o una femmina?” domando Sho il primo e unico figlio di Melody e Masuru all'amico Mamoru. “No. Però sono sicuro che sarà un fan del calcio come i fratelli e il nonno.” ridacchio Mamoru; sembrava che in quella casa il calcio fosse quasi parte del DNA.
Nel fratempo Shun, Fami e Wataru erano in cucina a parlare. Il castano continuava a dire che Fami avrebbe dovuto rivelare anche al fratello il suo segreto però la ragazza non voleva sentire ragioni: non l'avrebbe fatto. Si senti un clason e un'auto nera parcchegio davanti alla casa.
Da essa scesero tre persone. Due anziani rispetivamente una donna con lunghi capelli castani raccolti in uno chignon e un uomo dei capelli verdi con qualche strisia grigia e per finire una ragazza delle medie con grandi occhi castani e un caschetto di capelli arancio scuro. “Neechan.” disse Shun andando ad accogliere i famigliari.

Angolo dell'autrice: buon Natale! Aspettate siamo a luglio... piaciuto la battuta? No? Pazienza. Dunque eccovi Melody(che andava mostrata in quanto migliore amica di Doremi e nonna di Shun)e Mindy(il mio secondo personaggio preferito dopo Doremi)venute a Misora per Natale. Finalmente nel prossimo capitolo Hanna svelerà il suo segreto... oppure no? Alla prossima.

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Capitolo 22
*** sogni e desideri sotto la neve ***


Fami sospiro.
Adorava Shun era il suo migliore amico, ma Rei... Fami non sapeva come descriverla. La sorella di Shun aveva la stessa età di Wataru, ma frequentava una scuola privata a Tokyo per geni e di solito tornava a Misora solo per le vacanze.
“Ciao ragazzi come andiamo?” chiese Rei con tono gentile, Fami si senti quasi male. Come facevano le persone a non capire che tutta quella gentilezza era solo una facciata? “Bene Neechan. Mi sei mancata.” disse Shun abbraciandola.
“Non mi sembra felice dell'abbraccio.” sussuro Fami all'orecchio del fratello. “Smetila di essere cosi paranoica e fingiti felice della sua presenza.” sussuro di rimando Wataru. Nel fratempo Melody continuava ad osservare Fami, era cosi simile a Doremi, senti il suo cuore incrinarsi al pensiero che quello sarebbe stato il primo Natale senza di lei. Era passato un anno, ma mancava ancora a tutti cosi tanto.

“Conoscervi è stato un piacere. Spero di rivedervi presto.” disse Mindy uscendo dal negozio. Sali in macchina con ancora le parole di Hanna nella testa; certo che si era cacciata proprio in una brutta situazione comunque non erano fatti suoi adesso doveva andare a porgere i suoi saluti a Doremi.
Non era potuta andare al funerale e si ramaricava tantissimo di questo. “Tutto bene, mamma?” le chiese la figlia Joy. Mindy annui pensando che sarebbe ripartità subito l'indomani per New York dove le aspetavano con ansia il resto della famiglia. Il marito di sua figlia Charles e i suoi due nipoti gemelli Jack e Ronald.

Quella sera anche se non n'è aveva voglia Fami si diresse al negozio dove Hanna le avrebeb dato i regali di Natale. Arrivata vide che c'era solo Kaede.
“Dove Izumi?” domando atterando con la scopa nel cortile. “Ha già espresso il suo desiderio ed è tornata a casa.” disse Kaede.
“Desiderio?” chiese Fami confusa, ma non dovevano ricevere un regalo? “Hanna ci ha concesso di esprimere un desiderio entro certi limiti ovviamente. Izumi ha chiesto di chiesto che suo padre non lavorasse la sere della vigilia ed è stata accontentata.” spiego Kaede. “E tu cosa hai chiesto?” domando Fami “Ancora niente.” rispose Kaede.
“Grazie per la spiegazione Kaede, ma ora Fami deve concentrarsi e pensare a quello che vuole.” disse Hanna raggiungendo le due. Fami guardo la piccola sfera di vetro che Hanna le aveva messo in mano.
L'unica cosa che voleva era rivedere sua nonna, ma dubitava di poterlo chiedere però forse poteva...
“Posso tornare nel passato?” domando con tono implorante. “Certo. Devi solo pensare a quando e potrai andare dove vuoi.” disse Hanna che aveva capito le intenzioni della ragazzina. Fami si asciugo gli occhi che avevano iniziato a lacrimare e volo subito verso casa sua.
“Ok, Kaede è il tuo turno.” disse Hanna. La corvina la scrutto a fondo prima di chiederle: “Posso desiderare di sapere una verità?” “Sicuro.” disse Hanna mentre Totò iniziava a capire dove Kaede volesse andare a parare.
“Allora voglio sapere tutto quello che tu ci stai nascodendo!” disse puntando il dito contro la donna.
“Complimenti ti sei fatta fregare.” disse Totò applaudendo.

Angolo dell'autrice: bene finalmente Hanna sarà costretta a raccontarci tutto per filo e per segno inoltre conosceremo i piani di MajoRose e non solo! Non vi diro quello che fa Fami nel passato perché se avete visto gli OAV sapete già tutto.

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Capitolo 23
*** la confessione ***


“Tu potresti diventare regina?!” grido Kaede quando Hanna finì di raccontargli la sua vera identità.
“Io diventerò regina... cioè se supero la prova.” spiego al bionda sorsegiando il caffè che si era preparata.
“Qualle prova?” domando la corvina bevendo il suo thè. “Visto che il mio compito è quello di unire il mondo delle streghe con quello degli umani il consiglio delle streghe vuole che io dimostri di saperlo fare...” “Facendo di una bambina una vera strega tramite l'apprendistato, vero?” “Si. E finchè tutte e tre non avrete superato l'esame di primo livello non potrò salire al trono.”
Kaede ci penso un'attimo e poi chiese “Se una di noi rinnunciase, che accadrebbe?” “Non avendo completato l'apprendistato ufficialmente io avrei ufficialmente fallito la prova.” rispose Hanna. Kaede annui pensando che MajoRose di sicuro non fosse una sostenitrice di Hanna anzi aveva cercato di farla rinnunciare molto probabilmente nella speranza di far fallire la bionda.
Ma perché?
Fami riapri gli occhi aspettandosi di essere nella propria stanza invece si era ritrovata da tutt'altra parte. “Ma questa è...” disse senza fiato guardandosi intorno.
“La casa di Doremi.” disse una voce alle sue spalle. Una donna dai lunghi capelli porpora era seduta su una poltrona nel salatto. “Chi sei tu?” chiese Fami impugnando saldamente il musichiere.
“Mi chiamo MajoRose e non aver paura voglio solo aprirti gli occhi.” disse la donna alzandosi in piedi e avvicinandosi alla bambina. “Non capisco.” disse Fami confussa. “È semplice Hanna ti sta solo usando.” disse la donna “Vuole farti diventare una strega solo per poter salire al trono e quando l'avrà fatto ti togliera ogni potere.”
“Coosa?!” grido Fami lasciando cadere a terra il musichiere.
“A lei di te non importa niente cosi come non gli importava niente di Doremi.” continuo MajoRose.
“Che c'entra mia nonna?” domando Fami sempre più confussa e a disagio. “Non ti sei domandata perché tu nonna non era una strega? Eppure hai visto con i tuoi occhi che fosse un'apprendista come te. Il motivo è semplice fu tutta colpa di Hanna.” disse MajoRose inginocchiandosi per vedere negli occhi Fami. “Non... non ci credo...” balbetto la bambina mentre osservava le iridi nere della strega.
“Invece è cosi fidati di me. Il cristallo fatato della tua cara Hanna contiene anche quello di tua nonna.” “Eh?” “Ma si. Quello di tua nonna e di altre cinque apprendiste, usate da Hanna per accrescere il suo potere e ti avisso che il tuo stesso cristallo fatato farà la stessa fine.” Fami non disse niente troppo sconvolta per parlare, il suo sguardo cade in basso e quando lo rialzo era in camera sua da sola.

Le vacanze di Natale erano finite e Melody, Masaru e Rei sarebbero tornati a Tokyo. Shun era dispiaciuto per questo, ma ormai ci aveva fatto l'abitudine la cosa che però lo preoccupava di più era Fami che non era più nostalgiaca, ma sembrava depressa come mai prima d'ora.
Wataru gli aveva riferito che il giorno della vigilia si era chiusa in camera piangendo tutto il giorno finchè non era crollata dalla stanchezza.
“Kotake apri la porta!” grido Kaede bussando alla porta della camera da letto di Fami. “Andiamo Fami, devi dirci perché hai iniziato ad evitarci.” aggiunse Izumi sapendo bene che lei era l'ultima persona al mondo a poter criticare l'amica visto che si era chiusa in casa per settimane.
“Non capite io non posso uscire!” grido Fami da dietro la porta. Aveva una paura bestiale del fatto che MajoRose avesse detto al verità che non se l'ha sentiva di mentire alle amiche su quello che aveva scoperto cosi aveva deciso di evitarle.
“Ti comporti da stupida! Esci!” grido Kaede. Fami prese unbel respiro profondo e aprendo al porta fece entrare le amiche alle qualli racconto tutto. Kaede fu tentata di strozzarla, ma non poteva cosi come non poteva rivelare il segreto di Hanna visto che aveva fatto una promessa.
“Fami secondo MajoRose ha mentito... perché non chiedi spiegazioni ad Hanna?” propose Izumi.
“Ottima idea” rispose la ragazza dai capelli rosa.

Angolo dell'autrice: Scusate il ritardo, ma sono stata impegna però adesso mi concentrrò per finire la storia il prima possibile per farmi perdonare. Allora adesso sappiamo tutto(o quasi)di Hanna però MajoRose rimane molto enigmatica. Non ci rimane altro che aspettare e vedere. A presto... spero.

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Capitolo 24
*** ingano ***


Le tre ragazze camminavano verso il Maho ognugna senza guardare le altre. Fami aveva paura che quello che MajoRose fosse vero, Kaede si seniva in colpa per non poter dire la verità e Izumi era angosciata dalla situazione e dal mal'umore delle amiche.
Quando arrivarono in negozio notarono che stranamente la porta era chiusa. “E se... e se Hanna fosse fuggita.” disse Fami. “Non dire stupidagini!” grido Kaede crcandpo di aprire la porta, ma la maniglia sembrava bloccata.
“Forse potremmo usare la magia?” propose Izumi tirando fuori il Jingleset e trasformandosi. “Magia della musica diffondi la curiosità... dentro al negozio appariamo!” esclamo.
Dopo che una forte luce verde acqua le ebbe circondate le tre finirono dentro al negozio e rimasero schioccate da quello che videro. L'interno era completamente ghiacciato e di Hanna, Akastuki e Totò non c'era nessuna traccia. Le tre si separarono in cerca di qualche indizio. Izumi andò nel salatto dove di solito Hanna passava tutte le sere quando il negozio era chiuso. Anche lì era tutto ghiacciato, però a parte questo non c'era nulla di insolito.
Senti uno scricioglio alle sue spalle provenire dalla camera da letto di Hanna.
Con il cuore in gola si avvicino alla porta. “C'è qualcuno?” domando entrando “Hanna? Akastuki?” si guardo intorno, niente come nell'altra stanza fece per uscire quando la porta si chiuse di scatto.
Izumi sobbalzo per la paura portandosi istintivamente una mano al petto.
“Stai tranquilla qui non c'è niente da aver paura.” si disse da sola per tranquillizarsi. Tocco il pomello della porta per uscire, ma un suono simille a qualcosa che striziava la fece voltare.
“Ma che... AHHH!”

Kaede si trovava nella sera, ma a parte vasi e fiori morti a causa del freddo non trovo niente.
Questa situazione la metteva ancora più a disagio. Si sedette per poter riprendere fiato, non avrebbe mai pensato che l'apprendistato le avrebbe dato tanti problemmi era anche vero però che senza non avrebbe trovato delle amiche. Il suo solito senso di solitudine che aveva fin da piccola era diminuito molto e forse con un po' di fortuna sarebbe scomparso del tutto.
Scosse la testa non era il momento di pensare a queste cose, adesso doveva capire ch cosa fosse successo.
Udì un sibillo alle sue spalle e si voltò di scatto non trovando niente. Mentre era girata non potè vedere quello che si stava avvicinando a lei e quandò l'ho fece era troppo tardi.
“Ma... ahh!”

Dietro al bancone niente. Tra gli scafalli niente. Neanche il più più piccolo indizio. Frustata Fami si passo una mano tra la lunga chioma maledicendosi per aver dimenticato il berreto a casa. Si sporse dal bancone in qui c'era la cassa per poter controllare meglio era quasi completamente alla fine quando senti una mano appogiarsi alla sua spalla.
Urlo spaventata e cade di faccia sul pavimento; frastonata si alzo pronta ad affrontare chiunque si trovasse lì. “Wataru!” esclamo sorpressa di vedere il fratello lì. “Hai dimenticato questo.” disse lui porgendoli il berreto, Fami se l'ho mise subito. “Si può sapere cos'è succeso qui?” chiese Wataru guardandosi intorno.
“Hanna ha domenticato di accendere il riscaldamento.” disse Fami alzando le spalle. “Tu piuttosto come sei entrato?” “C'era una finestra con il vetro rotto, sono entrato da lì.” la ragazza annui, ma non nascose che la frustazione di quella situazione con il fratello in giro diventava tutto più difficile.
“Fami!” grido Wataru facendo voltare la ragazza di scatto un attimo prima che venisse afferata da quello che sembrava un rampicante gigante pieno di spine.
“Co...” cerco di dire Fami, ma il respiro le si mozzo in gola. Le spine la stavano graffiando e il rampicante era sempre più stretto. Wataru cercava di liberare la sorella, ma sembrava tutti inutile.
“Chi si sarebbe mai aspetato questo imprevisto?” domando una voce che i due fratelli conoscevano bene. “Rei.” disse Fami ritrovando la voce. La ragazza sorrise ha i due amici lisciandosi la gonna arancione della sua divisa d'apprendista.
Fami cerco di parlare ancora, ma non ci riusci e crollo inginnochio poi fu il buio totale.

Angolo dell'autrice: l'ho prometto è l'ultima apprendista che aggiungo. Sono certa che tutti voi avrete fatto una faccio degna degli anime, am tranquilli la situazione migliorera ci vorrà un po' ma lo farà. Alla prossima. P. S. esattamente come per Fami anche Rei avrà la stessa formula magica di sua nonna.

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Capitolo 25
*** MajoRose... chi sei davvero? ***


Quando riprese conoscenza non apri subito gli occhi, prima realizzo di aver un tremendo mal di testa, poi di non riuscire a muovere le braccia e infine apri gli occhi e il buio che l'aveva circonda scomparve. Notò per prima cosa un cielo celeste con nuvol azzurrine e quando abbaso lo sguardo vide praticamente il nulla metendosi ad urlare.
“Finalmente ti sei svegliata!” grido una voce che suonava più come un riprovero che come un sollievo. Fami sbuffo voltandosi verso Kaede leggata ed appesa su un baratto esattamente come lei e Izumi, quest'ultima però era ancora priva di conoscenza.
“Si può sapere che sta succedendo?” grido Fami scalciando facendo dondolare la corda e perdendo il beretto che cade. “Ti consiglio di non agitarti troppo.” disse Kaede con aria saccente guadagnadosi un'occhiataccia da aprte di Fami.
E comunque Kotake non abbiamo nemmeno noi la più palida idea di cosa sia successo.” Fami però aveva smesso di ascoltare la compagna.
Aveva detto noi?
Izumi era ancora svenuta quindi Kaede avrebbe dovuto dire io; le sembrava impossibile che miss perfezione sbagliasse cosi. “Hai detto noi?” domando Fami. “Guarda alla tua sinistra.” rispose Kaede distogliendo lo sguardo incredula che Fami fosse cosi stupida. Fami si volto e vide che c'era anche Wataru.
“Nisaan!” disse stupita. “Shun aveva ragione... tu e Kudo litigate in ogni situazione.” disse il ragazzo. Proprio in quel momento si alzo un forte vento e MajoRose fece la sua comparse insieme ad Hotaru, Saori e Rei.
“Brutta bugiarda!” sibillo Fami rivolgendosi alla strega. “Silenzio mocciosa! Io ti ho detto al verità, ma tu non mi hai creduto.” rispose la donna. “Perché vuoi evitare che Hanna diventi regina?” chiese Kaede ormai mantenere il segreto non aveva più importanza visto il disastro in cui si erano cacciati.
“Sinceramente non ho nulla contro Hanna e sarebbe una grande regina, ma non posso permetterle di far riavicinare gli umani con le streghe.” rispsoe MajoRose. “Ma perché? Che ti hanno fatto gli umani? Gli odi come MajoTurbion?” domando Fami ricordandosi la storia che la nonna le aveva racontata da piccola sulla regina dele streghe innamoratosi di un umano.
“Al contrario. Io amo il vostro mondo e sono convita che gli umani siano creature pari alle streghe e i maghi , voglio solo diffendere i nostri mondi niente di più.” continuo MajoRose. “Come no. Sei una bugiarda!” sbraito Kaede. “Non mi interessa se mi credi o no. Il punto è che voi non potrette mai capire.” disse MajoRose e per una frazioni di secondo a Fami sembra che gli occhi della donna avessero cambiato colore. Dopo di che lei e le tre apprendiste se n'è andarono. “Fami... dovrai spiegarmi molto cose.” disse Wataru guardando la sorella.

“Questo ti farà sentire meglio.” disse Akastuki porgendo a Fami una tazza di caffè. Hanna la bevve tutta in un sorso per poi poi fare un lungo sospiro. “Non ci posso credere che sia arrivata fino a questo punto!” grido Hanna “Distrugermi il negozio mentre sono dal parucchierre e rapire le mie apprendiste.” “Hai dimenticato il fratello di Fami.” disse Totò. “Grrrazie.” rispose Hanna ringhiando.
“Hanna sta calma, le ritroveremo.” disse Akastuki abbraciandola e dandogli un bacio sulla tempia. “Lo so, ma...” Hanna scosse la testa disperata. Non avrebbe mai pensato che la situazione le sarebbe sfugita fino a questo punto.
“Ma cosa Hanna?” domando una voce che Hanna conosceva bene. MajoRose rise a vedere l'espressione della bionda. “Senti brutta strega dimmi dove sono Fami e le altre?!” grido Hanna pozisionandosi a pochi centrimetri dalla rivale. “Solo se mi giuri che rinnuncierai al trono.”

Angolo dell'autrice: bene siamo vicini alla fine. Infatti presto ci sarà lo scontro decisivo in qui tutti i misteri ancora aperti verrano svelati. A presto!

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Capitolo 26
*** il consiglio delle streghe ***


“Neanche per sogno!” grido Hanna “Doremi e le altre mi hanno educata a finchè potessi diventare regina.” “E cosa direbbe Doremi se sapesse he hai inganato la nipote?” domando MajoRose.
Hanna si senti punta sul vivo, era vero aveva mentito. “D'accordo le ho mentito, ma l'ho fatto a fin di bene.” si difesse Hanna. “Bugie! Sai bene che Fami e le altre rinnuncierano al titolo di streghe come fece Doremi. Lo vuoi capire che i nostri mondi sono incompatibili! Le streghe e gli umani non possono interagire alla fine c'è sempre qualcuno che soffre!” ribatte la strega dai capelli porpora. “Ma che dici sono sicura che posso...” inizio Hanna.
“SILENZIO!” tuono una voce appena sopragiunta.
“Il consiglio.” sussurarono le due streghe spaventate. Evidentemente qualcosa non era andato come previsto.

Izumi non aveva ancora ripreso conoscenza e le amiche era preoccupate. Sebbene avessero perso tutti i sensi sapevano che Izumi era stata la prima a svenire e quindi il fatto che non si fosse ancora svegliata era preoccupante.
“Pensate che si riprenderà?” Domando Fami. “Spero di si... se no si pentirà per il resto dei suoi giorni.” Disse Kaede. “Kudo sei senza cuore!” Protesto Fami. “Guarda che è vero! Ho scoperto qualcosa di molto importante su Hotaru e sono certa che Izumi voglia seperla.”
“Cosa hai scoperto?” “A quanto pare secondo Lesta e LestaLesta, MajoRose non avrebbe il permesso di avere apprendiste e stranmente tre Jingleset sono stati rubati.” disse Kaede poi prese un respiro profondo e continuo “E non è tutto ho parlato anche con Della e mi ha informata che dal castello mancatono tre gemme ipnotiche a sto punto fai due più due e sei a cavallo.” Fami guardo la corvina con gli occhi sbaratti.
Come si poteva arrivare a tanto? Quall'era il vero scopo di MajoRose? Chi era veramente quella donna?
Perché si, Fami sentiva che stava nascodendo qualcosa... doveva per forza esserci un motivo dietro ai suoi piani. Qualunque esso fosse dovevano scopirlo.
“Scusate se mi intrometo, ma che ne dite di trovare un modo per andarcene?” disse Wataru ironico. Fami apri la bocca per parlare, ma non riusci a dire niente che subito al terra inizio a tremare. Una luce molto forte si sprigiono nell'aria e tutti e tre furono costretti a chiudere gli occhi.

La regina osservava da dietro il velo Hanna e MajoRose; aveva osservato tutto il svolgersi degli eventi ed era finalmente arrivato il momento di concludere la facenda. “Mia regina posso spiegare... è tutta colpa sua!” grido Hanna indicando MajoRose.
“Come osi!” sibillo lei indignata. “Basta!” tuono la regina “Sappiate che io sono a conoscenza di tutto quello che avete fatto.” a sentire quelle parole MajoRose sbianco perchè ciò significava che sapeva anche dei suoi furti. “Allora cosa aspetta a punirla per tutto sto tempo a cercato di mettermi i bastoni tra le ruote.” disse Hanna incrociando le braccia al petto. “Non ho intenzione di punire nessuno anzi mi vorrei congratulare di persona con lei.” disse la regina entrambe le streghe sgranarono gli occhi.
“Congratularsi!?” sbraito Hanna “Vuole scherzare! Ha rubato nel castello, ipnotizzato delle ragazzine, distrutto il mio negozio e rapito le mie apprendiste più un ragazzo! Queste azioni non vanno premiate anzi tutto il contrario!” “Hanna adesso basta! Non ti permettere di rivolgerti di nuovo a me con questo tono.” disse la regina, ma Hanna non cambio espressione e sembrava inconcepibile tutto questo. “Maesta se posso essere sincera credo che Hanna abbia ragione.” disse MajoRose infondo sapeva che aveva leggermente esagerato e anche se non voleva essere punita era convinta di non meritarsi elogi. “Queste non sono decisioni che potete prendere voi due. MajoRose ho già liberato le tue apprendiste dall'ipnosi.” setenzio la regina “Comunque gradirei una spiegazione ed è questo il tuo premio la possibilità di spiegarti.” “Regina! Le mie apprendistre sono comunque disperse!” grido Hanna imbufalitta. “Ho già usato la magia per rispedirle a casa, adesso voglio ascoltare MajoRose.”
“Mia regina ho paura che gli umani tornino ad odiarci o a darci al caccia. Nessun umano rinnuncierà alla sua famiglia per poteri magici esatamente come Doremi e le altre... io ho abbandonato la mai famiglia diventando una strega e me n'è pento, ma se i mondi si uniscono chi ci garantisce che l'invidia non infetterà i cuori umani o i nostri. So di aver infranto le regole ipnotizando le mie apprendiste, ma subirò ogni punizione pur di giungere al mio obbietivo.” disse la strega dai capelli porpora soprendendo Hanna che non si aspettava che fosse stata un'apprendista come la sua mamma.

Angolo dell'autrice: dunque rimangono solo un capitolo e l'epilogo perciò che n'è dite? Alla fine MajoRose non era cattiva, le altre apprendiste erano soto ipnosi e adesso sono tornate normali. Ok alla prossima con l'esame di primo livello.

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Capitolo 27
*** la fine di un lungo percorso ***


Fami ingoio tutto quello che aveva nel piatto in pochi secondi.
A causa degli ultimi avenimenti l'esame di primo livello era stato rimandato di un mese anche perché Izumi aveva subito danni fisici tanto che era stata ricoverata in ospedale.
Fami poso il piatto sporco nel lavello e usci di corsa diretta verso il Maho all'entrata del negozio c'era già Kaede ad attenderla insiema ad Izumi. “Sei in ritardo.” disse Kaede con le braccia conserte. Fami si limito a sbuffare “Sono felice che tu stia meglio.” disse rivolgendosi a Izumi. “Anch'io.” rispose la ragazza sorridendo d'altronde Hotaru era tornata normale e quindi aveva tutti i motivi del mondo per essere felice sopratutto perché Hanna aveva dovuto prendere le tre apprendiste di MajoRose sotto al sua ala.
All'inizio la strega si era lamentata, ma contro il volere della regina non poteva farci niente e quindi si era rassegnata. Le tre andarono sul retro dove le altre le stavano già aspettando insiema ad Hanna, Akastuki, Lesta e LestaLesta. Appena vide Izumi Hotaru le salto addosso abbraciandola facendo sorridere tutti, senza ipnosi era veramente dolcissima.
Saori invece era leggermente antipatica, ma meno rispetto a prima. “Ok, ragazze prestate attenzione.” inizio Lesta “L'esame di primo livello è il più difficile di tutti: dovrette riuscire a farvi dire grazie da una persona compiendo una buona azione con la magia.” “Sembra facile.” commento Fami ricevendo l'assenzo da Saori. “Si, ma ti posso ricordare che a volte le cose più semplici sono le più difficili.” disse Kaede che sembrava di pessimo umore.
“Ok, alloraavete tempo fino al tramonto. Buona fortuna.” disse LestaLesta e cosi le ragazze partirono a bordo delle scope. “Fami, se supereremo l'esame tu cosa farai dopo?” chiese Izumi mentre sorvolavano la città, le ragazze si erano divise in gruppi da tre visto che non erano abituate a lavorare assieme.
“Non lo so... non ci ho mai pensato per davvero.” rispose Fami. “Neanch'io so cosa voglio... penso che rinnuncierò al titolo.” disse Izumi. “Perché?” domando Fami “Non voglio abbanonare la mia famiglia e Hotaru è d'accordo con me esatamente come Saori e Rei infondo loro non hanno scelto di diventare apprendiste.” “Io l'ho fatto per infastidire Kotake.” disse Kaede con tono saccente. “Di questo non ho mai avuto alcuno dubbio!” disse Fami ringhiando salvo poi scoppiare a ridere insieme alle amiche.
Essere streghe era una decisione difficile e Fami non pensava di poter rinnunciare alla sua famiglia, ma allo stesso tempo voleva con tutto il cuore essere quello che sua nonna aveva smepre desiderato. Non c'era modo di essere entrambe e Doremi l'aveva capito... Fami però aveva paura anche se non capiva il motivo o forse non voleva ammeterlo.
Non voleva ammetere di aver paura di fare la scelta sbagliata. “Sentite ragazze avrei bisogno di un consiglio...” disse Fami voltandosi verso le amiche che però se n'erano già andate via. “Antipatiche! Uff! Uff! Uff!” sbuffo Fami.

Izumi si sedette alle rive di un fiume insieme ad Hotaru entrambe erano riuscite nell'impressa e adesso si stavano chiacherando tra loro. “Secondo te come sta MajoRose?” domando Hotaru.
“Di certo cento anni in asilio sono duri da sopportare, ma almeno ha capito che la libera scelta aiutera molte persone di tutti i mondi.” rispose Izumi sorridendo felice che la sua sorellina fosse tornsta normale. “Mi mancherà usare la magia.” disse Hotaru. “Però tu, mamma e pappà mi manchereste di più.”
Izumi mise un braccio intorno alle spalle della sorella e l'abbraccio infondo n'è era valsa la pena diventare apprendista.

Rei si appoggio ad un muro e beve in un sorso solo l'intera latina di thè che aveva in mano. “Abbiamo finito, eh?” chiese Saori sistemandosi gli occhiali. “Già... abbiamo finito di comportarci da fesse.” rispose Rei lanciando la lattina vuota in un cestino.
“Sai penso che la magia non mi mancherà affatto... troppo complicata.” continuo Saori. “Si, mia nonna ha fatto bene a rinnunciarvi infondo essere una strega sarebbe bello però...” Rei si limito a scuotere la testa.
Forse prima di tornare a Tokyo sarebbe andata a trovare i genitori e Shun.

Il tramonto. Fami isi trovava su un ponte intenta ad ammirare il panorama, romai la giornata era quasi finita e lei non aveva compiutto una singola buona azione. Non sapeva che fare e per un po' medito l'idea di andarsene e non tornare più.
In quell'ultimo anno aveva capito di essere solo una bambina egoista che si tormentava perché non aveva più sua nonna quando altri avevano problemmi ben più gravi. “Fami Kotake che pensa? Che evento più unico che raro.” commento Kaede apparendo al fianco di Fami.
“Ciao Kaede... hai completato l'esame?” “Si. E scometto che tu sei stata qui a rimuginare per tutto il tempo, giusto?” Fami si limito ad annuire. “Non so cosa fare... io...” Fami si porto le mani alla testa facendo cadere il beretto che fu raccolto da Kaede. “Penso che dovresti smetterla di indossarlo, lunghi i capelli ti stanno meglio.” disse Kaede porgendoglierlo.
“Io diventerò una strega.” appena la corvina pronnuncio tali parole Fami sgrano gli occhi. “Davvero?” domando “No. Però penso che tu adesso sappia cosa fare.” disse la corvina andandosene.

Angolo dell'autrice: bene eccoci alla fine.. no scherzo! Come promesso c'è ancora l'epilogo dove tutto si concluderà. Voi che dite Hanna diventerà regina? Cosa seglierà Fami? Alla prossima.

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Capitolo 28
*** Epilogo ***


L'unica cosa alla qualle pensava era che era in ritardo.
Correva con tutte la sue forze per arrivare prima del suono della campanella. Sentiva la gonna svolazzare intorno alla coscie, i suoi soliti pantaloncini le mancavano da morrire. Senza contare che Yuki l'aveva tenuta sveglia tutta la notte.
Una ragazza dai corti capelli neri stava davanti all'entrata di una scuola con addosso la divisa scolastica. “C'era da scometerci che faceva tardi anche il primo giorno.” disse controllando l'orologio. “Lo sai com'è fatta.” disse un'altra ragazza dai capelli castono scuro raccolti in una treccia e con due occhi verde scuro.
“Eccola!” esclamo il ragazzo insieme a loro con i capelli castani e gli occhi verdi. “Scusate.” rispose Fami sistemandosi meglio la lunga chioma. “Yuki ieri sera non voleva sapern di dormire.” “Ciò nonnostante tuo fratello è arrivato in orario e sei tu quella che inizia oggi le scuole medie.” disse Kaede.
“Certe cose non cambierano mai con o senza magia.” commento Izumi. “Puoi dirlo forte.” concordo Shun.

Hanna era davanti al Maho tornato al suo aspetto originario. A guardalo si sentiva serena accanto a lei c'erano Akastuki e MajoRose, quest'ultima aveva deciso di aiutare la neo-regina a compiere al riapacificasione.
“Comunque è quasi ironico che tutte le tue apprendiste alal fine abbiamoi rinnunciato.” disse la strega dai capelli porpora. “Ma taci!” rispose Hanna facando una linguaccia però infondo le due avevano imparato ad andare d'accordo. “Hanna senti che n'è dici di tenere un po' tu in braccio Doremi?” domando Akstuki porgendo al neonata alal bionda. La regina annui e prese in braccio la figlia iniziando a cullarla.
“Sapete ci avrei giurato che avreste chiamato cosi vostra figlia.” disse MajoRose. Hanna e Akastuki si limitarono a sorridere divertiti.
Si erano sposati per unire i loro regni e adeso dovevano continuare l'opera di riunificazione. Avevano deciso che gli umani avrebbero potuto diventare apprnedisti, ma in caso avessero deciso di mantenere i poteri gli avrebbero avuti solo nel mondo delle streghe o dei maghi in questo modo si poteva vivere tranquillamente entrambe le vite.
Inoltre Hanna aveva deciso che in via eccezionale le sue ex apprendiste si sarebbero potute tenere con sé le fatine anche se nessuna di loro aveva accetato neanche il compromesso.
C'era da dire che Fami era la degna nipote di Doremi.

Angolo dell'autrice: adesso siamo davvero alla fine. Questa storia ci ha messo un bel po' a venire fuori e molte cose sono cambiate, ma ecco il risultato finale. Spero di sapere le vostre opinioni e vi saluto. Un bacio dalla vostra Alex Ally!

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