Un tuffo ad Atlantide di rhys89 (/viewuser.php?uid=47997)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Otto gradini per il trampolino ***
Capitolo 2: *** Salto carpiato all’indietro ***
Capitolo 3: *** Il gelido impatto con l’acqua ***
Capitolo 1 *** Otto gradini per il trampolino ***
Angolino dell'autrice
Salve a tutti! ^^
Di nuovo qui, di nuovo con una Logan/Scott... ma stavolta c'è un pizzico di novità in più: questa
piccola raccolta è costituita da tre drabble consecutive, e all'interno... no, niente, non ve lo
dico. Dovrete scoprirlo da soli :P
La raccolta è stata scritta per il contest Cento parole di ieri, di oggi e di
domani, indetto da Fuuma sul forum di EFP.
Non aggiungo nient'altro perché rischierei di spoilerarmi da sola, ma in ogni caso vi invito
caldamente a leggere le note alla fine del terzo capitolo: sono a dir poco fondamentali per capire il
senso della raccolta.
Grazie a chiunque si fermerà a leggere e soprattutto a Fuuma, che mi ha dato la spinta
necessaria per dare la luce a questa cosuccia che da tempo immemore rimbalzava su e giù per la mia
testolina vuota.
Disclaimer: i personaggi e la storia di X-Men non mi appartengono e non ci guadagno
nulla di materiale a scriverci su.
Buona lettura a tutti! ^_^
Prompt: Presente
Rating: verde
Genere: introspettivo, malinconico, romantico
Avvertimenti: slash
Personaggi/Pairing: Logan, Scott, Logan/Scott
POV: Logan
Localizzazione: dopo X-Men 3
Note: what if: Scott non è morto, ma ha perso i poteri per colpa di Jean.
Conteggio parole: 110
Otto gradini per il trampolino
Otto giorni.
Sono passati otto giorni da quando Scott si è risvegliato dal coma, e soltanto oggi ti sei
costretto a muovere il culo fino alla sua stanza per vederlo… per scusarti.
Come se servisse a qualcosa.
Quando entri Scott è in piedi, vicino alla finestra. Lo sa che sei qui, ti sei perfino
ricordato di bussare, ma continua a ignorarti.
Sorridi amaro: avresti preferito essere accolto con un pugno.
«Scott?» lo chiami, incerto.
Aspetti uno, due, tre secondi. Poi Scott si gira verso di te, gli occhi che ti trafiggono
come e più di quanto potevano fare prima, col laser.
Sono così azzurri, i suoi occhi.
Sono così… così…
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Capitolo 2 *** Salto carpiato all’indietro ***
Angolino dell'autrice
In effetti quest'angolino è inutile perché sto pubblicando i capitoli tutti insieme,
quindi vi saluto qui.
Disclaimer: i personaggi e la storia di X-Men non mi appartengono e non ci guadagno
nulla di materiale a scriverci su.
Buona lettura a tutti! ^_^
Prompt: Passato
Rating: verde
Genere: introspettivo, malinconico, romantico
Avvertimenti: slash
Personaggi/Pairing: Logan, Scott, Logan/Scott
POV: Logan
Localizzazione: prima di X-Men
Note: canon divergence
Conteggio parole: 110
Salto carpiato all’indietro
«Perché mi guardi così?»
«Niente… è solo che hai degli occhi stupendi.»
«Guarda che ci vengo già a letto con te, non hai bisogno di fare lo svenevole.»
Allontani con uno sbuffo la mano che era salita a punzecchiarti una guancia.
«Non faccio lo svenevole, ragazzino» borbotti contrariato. «Dico solo le cose come
stanno.»
Scott sorride e si alza sulle punte per darti l’ennesimo bacio della giornata.
«Ti amo» sussurra sulle tue labbra.
Sorridi anche tu e lo stringi forte a te.
«E poi sarei io quello svenevole?» lo prendi in giro.
«Io non sono svenevole» ribatte prontamente lui, gli occhi che brillano divertiti. «Dico
solo le cose come stanno.»
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Capitolo 3 *** Il gelido impatto con l’acqua ***
Angolino dell'autrice
Niente angolino, ci vediamo direttamente in fondo al capitolo... mi raccomando, è
importante! ^^
Disclaimer: i personaggi e la storia di X-Men non mi appartengono e non ci guadagno
nulla di materiale a scriverci su.
Buona lettura a tutti! ^_^
Prompt: Futuro
Rating: verde
Genere: introspettivo, malinconico, romantico
Avvertimenti: slash
Personaggi/Pairing: Logan, Scott, Logan/Scott
POV: Logan
Localizzazione: dopo X-Men 3
Note: what if: Scott non è morto, ma ha perso i poteri per colpa di Jean.
Conteggio parole: 110
Il gelido impatto con l’acqua
«Logan… Logan!»
Riapri gli occhi sul volto sollevato di Scott.
Tutto questo tempo…
«Perché non mi hai mai detto di noi?» mormori, e lui si ritrae come scottato; sul suo viso,
mille emozioni diverse.
«Perché avrei dovuto?» ribatte sulla difensiva.
«Perché ci amavamo.»
Chiaro, semplice e conciso.
«Beh, poi invece ti sei innamorato della mia fidanzata.»
Questo è un colpo basso, ragazzino…
«Io… mi dispiace» sussurri mesto. «Per tutto.»
Per averti abbandonato e fatto soffrire… per essere stato un idiota quando ti ho
rivisto.
Scott sospira, poi abbozza un minuscolo sorriso.
«Lo so.»
Mi dispiace non sapere se è di te o del tuo ricordo che forse sono ancora
innamorato.
Note finali, altrimenti dette:
“spiegazioni senza le quali la raccolta è priva di senso”.
Partendo dal titolo della raccolta: Atlantide, l’isola leggendaria perduta, è usata come
metafora per i ricordi di Logan; come Atlantide, anche loro sono “sprofondati” nel giro di un momento
in un luogo inaccessibile… o quasi.
Poi, innanzitutto bisogna dire che questa raccolta parte da un “what if dentro il what if”: quello
più blando, che vediamo subito nella prima drabble, è che durante il terzo film di X-Men Scott non è
morto, ma ha perso i poteri per mano di Jean (che invece è morta come da copione) ed è finito in coma
per alcuni giorni.
L’altro, quello della seconda drabble, implica sia che Logan e Scott avessero una relazione quando
Scott aveva circa diciotto anni e prima che Logan perdesse tutti i suoi ricordi, sia che Scott
all’epoca non avesse ancora i suoi poteri, o li avesse ma riuscisse a gestirli meglio… insomma, il
punto è che non aveva bisogno né di occhiali né di mascherina.
Seconda cosa, due parole anche sulla reazione di Scott alla morte di Jean.
Durante i giorni trascorsi tra il risveglio di Scott e il suo dialogo con Logan, lui ha avuto tempo
per cominciare a metabolizzare la notizia della morte della sua fidanzata e anche per capire – almeno
a livello razionale – che Logan è stato costretto ad ucciderla anche se ne avrebbe volentieri fatto a
meno.
Probabilmente è stato aiutato sia da Tempesta che da Xavier in questo processo, quindi quando Logan
finalmente va da lui lo trova in una condizione psicologica abbastanza stabile, e sono pronta a
scommettere che in qualche modo l’aver saputo – e sperimentato sulla propria pelle – che Jean era
cambiata al punto da far del male alle persone, anche alle persone che amava, ha aiutato non poco
questa accettazione. Soprattutto perché di fatto è la seconda volta che la crede morta: se la prima
si è disperato al punto da cadere in depressione e rincorrere la sua voce come un idiota rischiando
di farsi ammazzare, si spera che alla seconda abbia imparato dai suoi errori, almeno un po’.
Certo, è ancora lontano da superare il lutto e non intendo sminuire la cosa, ma oltre a tutto quello
che ho già detto ho anche pensato che una notizia come quella che ha ricevuto nella terza drabble –
insomma, l’uomo che amava e che pensava di aver perso per sempre all’improvviso si ricorda di lui e
di loro – potesse far breccia nel muro che si è eretto intorno, anche se ovviamente questa è solo la
punta dell’iceberg.
Stesso discorso per Logan: anche lui è sconvolto dalla morte di Jean, è solo che l’emozione per quei
ricordi ha momentaneamente offuscato tutto il resto, che quindi è relegato a un brusio di fondo;
tuttavia è una condizione solo momentanea, e ben presto lui e Scott dovranno tornare a fare i conti
con la realtà.
Bene, alla fine è ovviamente venuto fuori un papiro più lungo di tutte e tre le storie messe insieme
e mi scuso per questa ulteriore tortura, ma ci tenevo a spiegarmi per evitare possibili
fraintendimenti.
Grazie a chiunque si sia preso la briga di leggere fin qui... grazie davvero.
A presto!
rhys89
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