Happy Birthday, Crow Hogan!

di _maricrow_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 06 / 09 / 2017 - Buon compleanno, Crow Hogan! ***
Capitolo 2: *** 06 / 09 / 2018 - Buon compleanno, Crow Hogan! ***



Capitolo 1
*** 06 / 09 / 2017 - Buon compleanno, Crow Hogan! ***


Una luce filtrava attraverso la stanza, precedentemente buia. Erano trascorse molte ore: nessun urla, nessun rumore. L'unico suono che rompeva la pace e la tranquillità di quell'atmosfera in quelle ore, erano i piccoli respiri del ragazzo dalla chioma color zenzero. La traccia di luce che filtrava attraverso la piccola finestra della cucina, e il salotto ad essa collegata, raggiunse il divano, dove il ragazzo stava ancora riposando. Un gemito, apparentemente infastidito, provenne da esso. Rigirandosi nella direzione opposta alla luce che aveva importunato il suo sonno, ma questo suo gesto non ha aiutato molto a riacquistarlo. Si mise a sedere, strofinando gli occhi. Solo allora, quando li aprì, si rese conto che il sole era già sorto da un pezzo. Doveva essersi addormentato mentre attendeva il ritorno del suo compagno. Già a proposito, dov'era Shinji in questo momento? Per tutta la notte, era rimasto li ad aspettarlo, ma lui non è mai arrivato. Aveva messo i bambini a letto, rassicurando e dicendo loro che avrebbe atteso il ritorno del loro amico. Ma non sembravano molto preoccupati, a differenza sua. Già, Crow era molto preoccupato per Shinji. Sapeva badare a se stesso; era in gamba, lo conosceva bene. Ma il pensiero che gli fosse successo qualcosa, o che avesse avuto di nuovo problemi con la Security, non fece altro che tormentarlo per tutta la notte. E anche se voleva uscire a cercarlo, i bambini sarebbero rimasti da soli, e lui era stanco, troppo, per uscire da solo, a piedi. Se avesse finito di riparare la sua BlackBird sarebbe potuto andare a cercarlo, ma quest'ultimo periodo aveva proscuigato Crow di tutte le sue energie, non aveva avuto un attimo di tregua. Era in momenti come questi, che pensava a quanto fosse fortunato ad avere Shinji nella sua vita. Egli era sempre ben disposto ad aiutare sia lui che i bambini, ed era stato lui ad occuparsi delle provviste di cibo, mentre Crow era in recupero. In ogni momento di difficoltà, c'era sempre lui a sostenerlo; l'unica persona che non lo abbia mai veramente abbandonato. 


"Shinji . . ." Lo zenzero mormorò sotto il suo respiro. Si alzò dal divano per recarsi nella stanza dei bambini, e controllare loro. Quelle pesti erano ancora a letto. Accidenti, a quanto pare avevano il sonno più profondo del suo. Sospirò, richiudendo la porta davanti a se, lasciando che i tre bambini potessero riposare ancora un pò mentre lui avrebbe preparato loro la colazione. Tutto questo silenzio era quasi snervante per lui, se già non lo era. Non che non amasse la pace e la tranquillità, per carità, ma preferiva di gran lunga sentire le urla dei mocciosi o le battute del suo compagno, piuttosto che avere la sensazione che non ci fosse nessuno intorno a lui. Gli riportava alla mente quei suoi ricordi d'infanzia; quella solitudine, che lo aveva accompagnato per gran parte della sua vita. Crow scosse la testa. Per quanti anni fossero passati da allora, e per quanto ci abbia provato, quei ricordi dolorosi non smisero mai di tormentarlo: perdere qualcuno di importante nella sua vita, e di rimanere solo . . . erano queste le sue paure peggiori. Ma, ora era diverso. Certo, la vita era dura come sempre - non più come una volta, ora che le cose fra Top e Comuni erano cambiate - ma adesso aveva degli amici, una casa, una famiglia: tutto quello che aveva sempre desiderato da bambino. Le cose a lui più care, che avrebbe protetto ad ogni costo. Ed è ciò che aveva fatto.

Finito di preparare l'ultima fetta biscottata al miele, Crow posò i piatti a tavola, sorridendo soddisfatto. I bambini avrebbero sicuramente apprezzato la colazione. Tuttavia, Shinji non era ancora rientrato, ed era ancora preoccupato per il suo amico. Sbuffando - il suo sembrava un misto fra preoccupazione e irritazione - poggiò il panno usato in precedenza per pulire le mani, sulla cucina. Decise di andare a cercarlo. E semmai l'avesse trovato, nessuno gli avrebbe risparmiato la ramanzina che aveva in serbo per lui. Ma non appena riuscì a richiuedere l'ultimo bottone dei suoi guanti, e stava per afferrare la sua giacca in pelle, sentì il rumore di una Duel Runner provenire da fuori. Era . . . Shinji?! 

Si, quella che aveva appena sentito era senz'altro la sua voce. Lasciò la presa alla sua giacca, e si diresse verso la porta. "Ti sembra questo il modo?! Ho aspettato tutta la notte che tu rientrassi, perchè non hai detto nul-" La voce - l'urlo - di Crow si interruppe, quando vide, che non era solo Shinji ad essere rientrato a casa. C'erano anche Yuya e Shingo al suo fianco. Lo zenzero sbattè le palpebre.  

Shinji chiuse gli occhi, e iniziò a ridacchiare. "Ecco, che vi dicevo? Uscirà da quella porta e inizierà a gridare Dove sei stato! Che diavolo hai fatto! e così inizierà a farmi la ramanzina." Crow arrossì per l'imbarazzo di fronte all'interpretazione che Shinji aveva fatto di lui, proprio di fronte ai suoi amici, che risero a loro volta, vedendo che il motociclista aveva afferrato in pieno. Appoggiato ancora alla maniglia, lo zenzero sospirò per l'esasperazione, prima di dare uno sguardo confuso ai suoi due compagni recenti. "Come mai siete venuti qui? E' successo qualcosa?" Yuya e Shingo rivolsero lo sguardo l'uno verso l'altro, prima di fare un passo davanti a lui. Il sorriso non abbandonò il loro volti nemmeno per un secondo, e con grande sorpresa del ragazzo . . . "Buon compleanno, Crow!"

Crow rimase a fissarli a bocca aperta. Erano venuti per questo? Shingo afferrò la mano incollata alla maniglia, poggiando un piccolo pacco regalo fra le sue mani. Lui fissò Shingo, e poi la piccola scatola fra le mani, con grande stupore nei suoi occhi. "Non- non dovevate disturbarvi." Erano le uniche parole che era riuscito a dire. Non si aspettava nulla di tutto questo, nulla. Ma sapeva per certo, che era opera di Shinji. Significa, che era questo il motivo per cui non era rientrato la scorsa notte? Per fargli una sorpresa?

Yuya sorrise, consapevolmente. "Non è un disturbo presentarsi alla festa di un buon amico come te." 

Crow fissò il rosso esterrefatto. Ma non ebbe nemmeno il tempo di formulare una risposta, che dal retro arrivarono i bambini. Frank, Amanda, Tanner?! Non erano a letto?! Le tre pesti, spinsero il ragazzo fino a raggiungere il retro della loro casa.

E quando lasciarono la presa su di lui, ci fu uno scoppio. Crow chiuse istintivamente gli occhi. 

"Tanti auguri Crow! Buon compleanno!" 

Spostò via i nastri davanti dal volto, rimasti fra le ciocche arancioni, e vide i suoi amici. C'erano tutti: Yuya, Shingo, Damon, Tony, Shun, Sora, Gongenzaka. Rimase senza parole, letteralmente. Erano qui. Erano venuti fin qui per lui. I suoi amici.  

"I-Io . . . ho dimenticato la giacca, torno subito." Crow si voltò in fretta, facendo scivolare via la mano che Shingo poggiava sulla sua spalla, e corse via. Dispiace, avrebbe fatto preoccupare i suoi compagni per questo gesto improvviso, ma non voleva che notassero le sue lacrime. Ma non importa, avrebbero capito. 

Tuttavia, i bambini sembravano contenti, e anche Shinji non sembrava meravigliato della sua reazione. 

[ . . . ]

Crow chiuse la porta dietro di se. Lentamente asciugava via le lacrime usando la seta dei suoi guanti. Fino a poco tempo fa, lottava per sopravvivere, senza tregua alcuna, e le uniche persone su cui poteva contare erano Shinji e i bambini. La sua unica famiglia. E adesso? Adesso era diverso, perchè aveva una vita migliore, e poteva contare su dei nuovi amici. E' sempre stato così. La sola presenza dei suoi compagni, era per lui più che sufficiente. Quella solitudine, che un tempo lo attanagliava, non esisteva più. Ed era tutto merito del suo legame. Perchè aveva scelto di aiutarli, di credere in loro, e loro in lui. E' sempre stata questa la cosa più preziosa che possedeva, la sua arma più potente: la sua amicizia. 

Ed era ciò che i suoi compagni, il giorno in cui si erano conosciuti, avevano deciso di accettare e di ricambiare. Il regalo più bello.

"Grazie di cuore, amici miei . . ." 



✎ Note dell'autrice . . .
Oggi è il 06 / 09 / 2017, il giorno in cui è nato il mio dolce merlo ~♡ Questa fanfiction è dedicata a lui ♡
Grazie per tutto quello che hai fatto per me, di essere entrato nella mia vita, di avermi aiutata. Significhi molto per me, davvero. Ti amo tanto, sei il tesoro più prezioso della mia vita. Tanti auguri Crow-Sama ~!
 

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Capitolo 2
*** 06 / 09 / 2018 - Buon compleanno, Crow Hogan! ***


Il sole stava quasi per tramontare. Correva più veloce che poteva. Era tardi, maledettamente tardi. Lo sapeva; la sua segreteria era piena di messaggi, e vocali.

Ultimamente dopo le normali ore di lezioni scolastiche, aveva cominciato a lavorare anche part-time: Piccoli lavoretti, la paga non era molto, e toglieva più tempo che altro, ma . . .

Arrivò fuori la porta di casa, concedendosi un attimo per riprendere fiato mentre poggiava le mani sulle ginocchia.

"Sono a casa."

Si tolse le scarpe, posando giacca e zaino. Le luci erano accese, ma non c'era nessuno: era tutto così calmo.

"Yoshi? Cosa stai facendo bambino . . ." Chiese, guardandosi intorno. Fino a quando una piccola testa rossa accanto al tavolino della sofà attirò la sua attenzione. Il bambino stava sonnecchiando contro il tavolino, con accanto il suo cellulare. L'adolescente sospirò, sia dal sollievo che dai sensi di colpa; aveva promesso al suo fratellino che sarebbe tornato a casa presto, e che avrebbero passato il pomeriggio fuori. Si chinò, prendendo dolcemente il bambino fra le braccia.

"Crow nii-chan, sei tu?" Sussurrò il bambino, lentamente aprendo gli occhi. Il ragazzo annuì lentamente.

"Yeah. Ho fatto tardi lo so, te lo avevo promesso. Mi dispiace tanto Yoshi." Il piccolo appoggiò le mani contro il petto del fratello maggiore, strofinando i suoi occhi stanchi.

"Non preoccuparti . . . nii-chan . . ." Disse, accogliendolo con un sorriso. Crow si guardò intorno, come se stesse cercando qualcosa. "Dov'è la tua sedia?"

Il bambino cominciò a grattarsi la testa: lo facevano entrambi quando erano agitati.

"Volevo prendere il telecomando ma sono caduto, e la sedia è arrivata in cucina . . . ma per fortuna ero vicino al divano, eheheh!" Crow lo fissò con uno sguardo interrogativo.

"Yoshi? Quante volte te l'ho detto? Non voglio che tu faccia niente di pericoloso mentre sono fuori."

"Ma mi annoiavo . . ."

Beh, come poteva rimproverarlo di questo? Infondo, aveva ragione. Per un bambino, stare solo in casa per la maggior parte del tempo doveva essere stressante tanto quanto il suo via vai tra scuola e lavoro. Ma aveva bisogno di sapere che suo fratello stesse bene mentre lui non c'era. Non poteva camminare, se fosse caduto altrove o si fosse ferito in qualche modo, non poteva saperlo. Per questo motivo non gli piaceva l'idea di lasciarlo da solo in casa, ma non aveva altra scelta, non aveva nessuno.

"D'accordo, hai ragione, ma sai che mi preoccupo. Non farlo più, prometti?" Il bambino annuì, tristemente, seppellendo il suo volto nel petto di Crow.

"Hey, che succede?" Il ragazzo sbirciò, cercando di vedere il volto di Yoshi.

"Nii-chan . . . oggi è il tuo compleanno . . ." Sa che ha detto di non preoccuparsi, non voleva far sentire suo fratello in colpa, ma, voleva davvero . . . "Volevo davvero passare il compleanno con te."

"Yoshi . . ." Sussurrò Crow. Non era tanto per il suo compleanno, tanto non l'aver potuto mantenere la sua promessa, nonostante le sue innumerevoli rassicurazioni. Ma l'uomo per cui lavorava non era stato tanto magnanimo, nemmeno per oggi. Se si fosse rifiutato, avrebbe perso l'unico lavoro che era riuscito a trovare, e non doveva accadere. Quei soldi servivano per loro, e per l'operazione di Yoshi.

Fissò l'orologio. Erano ancora le otto, dopotutto . . . era ancora il suo compleanno.

"Ti va di andare a cena fuori? Come on, vestiamoci e usciamo, ~key?" Sorrise Crow, chiudendo un occhio e sorridendo. Il bambino batte' le palpebre per un attimo, fissandolo. Prima di annuire frettolosamente. "Hm."

E così fecero. Crow accompagnò Yoshi in camera e lo posò sul letto, tirando fuori dall'armadio qualche abito adatto alla serata: anche se era ancora Settembre, le serate cominciavano ad essere umide, meglio essere prevenuti.

"Allora, nii-chan? Dove andiamo di bello?" Chiese Yoshi, sbirciando dalle spalle del fratello maggiore, mentre i ragazzo camminava portandolo sulle spalle. Si portò un dio al mento, guardandosi intorno. "Uhmm . . ."

Non aveva molti soldi, quindi non potevano permettersi un ristorante o un locale, e il bar era fuori questione. Ma c'era un posto che suo fratello avrebbe sicuramente amato.

"Andremo in quel MC che desideravi." Gli occhi del bambino si illuminarono di colpo, mentre cominciava a dimenarsi e urlare di gioia, abbracciando il ragazzo così forte che quasi perse l'equilibro, ma si limitò a ridacchiare.

"Yay, grazie Crow nii-chan ~!"

Crow e Yoshi presero posto ad uno dei tavoli che si affacciavano all'esterno: così avrebbero potuto ammirare quel cielo notturno sommerso da stelle. E mentre Crow aveva già portato il cibo, si era diretto alla cassa per pagare; Yoshi sbirciò intorno, prendendo un oggetto nascosto nella felpa, prima di metterlo con attenzione nel pacchetto che spettava a Crow.

"Okay piccoletto, mangiamo?" Chiese il ragazzo, tornato dalla cassa e prendendo posto accanto al fratello.

"Yay, ma prima voglio la sorpresa!" Disse Yoshi, scavando nel suo pacchetto. Tirò fuori un Pokèmon uccello: sembrava un pulcino avvolto dalle fiamme. "Whoa, ho trovato Torchic!"

Crow sorrise: non poteva fare altrimenti vedendo il suo fratellino così pieno di gioia.

"Bene, tocca a me ~!" Esclamò, mettendo una mano nel pacchetto. Tirò fuori un altro Pokèmon, presumibilmente uccello: sembrava un gufo con una foglia come cravatta.

"WOHA nii-chan hai trovato Rowlet!" Urlò Yoshi, e Crow gli diede in mano il giocattolo. "Però è mio." Scherzò, mentre cercava di tirare fuori il suo hamburger e le sue patatine. Ma tirò fuori altro invece . . .

"Uh?" Tirò fuori un secondo giocattolo, ma non era un Pokèmon, e non era nemmeno un giocattolo, piuttosto . . . un peluche? Yoshi nascose leggermente il volto fra i suoi due giocattoli, mentre osservava la reazione di Crow.

"Gale?" Disse Crow, sbattendo le palpebre. "Non pensavo regalassero peluche Alanera al MC." Il bambino cercò di trattenere una risata.

"Crow nii-chan!" Rise, allungando un biglietto contro il ragazzo, visibilmente confuso. Prese il pezzo di carta, aprendolo c'era scritto: Buon Compleanno con tanti glitter rossi e aranci e un disegno del suo mostro preferito. Ed è allora che realizzò. "L'hai fatto tu, Yoshi?"

Il fratello annuì, sorridendo. "Kay, è il tuo mostro preferito, giusto ~? Anche se è un keychain, non un peluche."

Il keychain era un'ottima riproduzione, ben realizzato e curato nei minimi dettagli: sembrava davvero il suo mostro. Incredibile come sia riuscito a realizzare qualcosa del genere. Quanto ci avrà messo?

"Crow nii-chan stai per piangere? Sei un pò grande per questo." Rise, Yoshi. Suo fratello aveva la lacrima così facile.

"Non sto piangendo!" Urlò Crow.

Note dell'autrice . . .

Oggi è il 06 / 09 / 2017, il giorno in cui è nato il mio Crow-Sama ~! ♡

L'anno scorso ho già fatto una fanfiction per il suo compleanno con Shinji, Yuya e gli altri, quest'anno ho deciso di farlo di nuovo! Stavolta con Yoshi, il suo amato fratellino nel manga! Tanti auguri my love ~! ♡(♡'艸')

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