Il ritratto di Taemin Gray

di Vlavla13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Taemin Gray ***
Capitolo 2: *** Una serata particolare ***
Capitolo 3: *** Lo scambio ***



Capitolo 1
*** Taemin Gray ***


Taemin era un ragazzo invidiabile dall'altà società. La sua famiglia era la più ricca di tutta Londra, e i suoi averi ammontavano a cifre altissime. Con i suoi capelli morbidi, e i suoi vestiti alla moda, era il ragazzo più corteggiato, ma a lui queste cose non interessavano. Viveva la sua vita pregando, leggendo e facendo lunghe passeggiate. Il sesso non gli importava, così come non gli importava dell'andare alle feste. Un giorno, un rinomato pittore di nome Jonghyun Hallward, ammaliato dalla bellezza del giovane "principe", decise ci commissionargli un dipinto. Forse erano stati i suoi occhi profondi, o il suo profumo, ma non riusciva a smettere di pensare a quel ragazzo. Ogni volta che lo dipingeva, ogni volta che scopriva un nuovo particolare sul suo viso, qualcosa dentro di lui cresceva. Non sapeva esattamente cos'era, ma c'era qualcosa che lo attraeva molto.
Un giorno si trovarono entrambi nel salone del pittore, quando ad un certo punto qualcuno bussò alla porta. Jonghyun odiava essere disturbato, soprattutto quando si trovava in compagnia di Taemin, ma andò lo stesso ad aprire la porta. Lord Minho Wotton era lì, in tutto il suo splendore. Era un ricco, sempre alla ricerca del sesso femminile, ma era il migliore amico di Jong.
"Dai, entra..". Appena il giovane lord entrò nel vasto salone, si trovò dinanzi il bel giovane che gli venne subito incontro. "molto piacere, mi chiamo Taemin Gray"; anche Minho trovò subito il ragazzo molto attraente, e leccandosi le labbra, gli tese la mano che venne subito stretta. Jonghyun rimase immobile. Era geloso di Taemin, anche se non osava dirglielo, ma voleva che Minho sapesse. Taemin era di sua proprietà. Facendogli un cenno con il braccio, lo costrinse a seguirlo in giardino. I due si guardarono negli occhi e Minho notò immediatamente la fronte corrucciata del suo amico. Jonghyun cominciò a parlare. “Minho.. siamo amici da tanti anni, e non riesco a tenerti un segreto.. Credo di essermi innamorato.. di Taemin”, “Beh, lo vedo, è un bel ragazzo” “Lui non è solo un bel ragazzo.. c’è qualcosa in lui che mi attira, qualcosa che mi ha rapito. Io sono gelosissimo di lui, vorrei averlo tutto per me.. vorrei che nessun altro lo guardasse o gli parlasse.. penso proprio di amarlo”. Ad un certo punto si voltarono e videro Taemin che li osservava con sguardo imbarazzato.

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Capitolo 2
*** Una serata particolare ***


Taemin entrò nel giardino, lo sguardo fisso sui due giovani, e grattandosi i capelli, balbettò un leggero "vorrei..posso avere un bicchiere d'acqua?". Immediatamente Minho corse verso l'entrata, ma Jong gli bloccò un braccio, e il lord si fermò di colpo. "Vado io" disse Jonghyun, e in un ghigno si diresse verso la cucina, seguito da Taemin. Jonghyun gli porse un bicchiere d'acqua e Taemin bevve tutto d'un sorso. "Ne vuoi un altro?", "no, sto bene così, grazie..". Jonghyun gli sorrise e gli accarezzò una mano, ma Taemin la ritrasse di colpo, sentendo i passi di Minho che si dirigevano verso di loro. "Che state facendo?" domandò il lord. Jonghyun scosse il capo, e con grandi passi, ritornò nel salone. Taemin rimase nella stanza con Minho. Il lord aveva uno sguardo penetrante e i suoi occhi non smettevano di scrutare il giovane. Dopo poco si decise a parlare. "Signor Gray.." "chiamami pure Taemin..", "d'accordo.. signor Taemin.. stasera avrei una serata, una cosa noiosa a casa di mia zia.. ci sono molti ricchi, gente dell'alta società e io mi annoio.. che ne dici, cioè, ti andrebbe di venire a farti un giro? Che ne so, potrebbe essere divertente.. beh, ovviamente non voglio costringerti" "no, voglio esserci" "bene, allora questo è l'indirizzo" e dopo avergli dato un biglietto, se ne andò.
La sera arrivò in fretta. Minho sembrava agitato, guardandosi sempre intorno. Non aspettava altro che di vedere Taemin; quel ragazzo lo incuriosiva e al tempo stesso era ammaliato dalla sua bellezza. Bevve diversi bicchieri di cocktail, fumò un paio di sigari, ma di Taemin non c'era alcuna traccia. Dopo poco sentì vari mormorii e notò immediatamente che tutti guardarono verso l'entrata. Taemin era proprio lì, immobile nel suo vestito Versace. Aveva tutti gli occhi puntati addosso, e imbarazzato, porse qualche saluto. Minho gli venne incontro, gli strinse la mano, e offrì al giovane un bicchiere di brandy. Taemin scosse il capo, ma successivamente, vedendo Minho offeso, prese il suo bicchiere. "Signor Minho, la avverto che io non ho mai bevuto, non so che sapore abbia" "è buono, fidati di me..ah, bevilo tutto d'un sorso!". Taemin  obbedì. Sentì quel sapore amaro bruciargli in gola, ma ormai era fatta. La sua testa divenne pesante, e vide le persone girare. "Signor..signor Minho.. non mi sento molto bene". Minho lo sorresse per un braccio e lo portò in camera da letto. Taemin si sdraiò portandosi una mano sulla fronte e disse "mi sento così caldo..". Minho si sdraiò a sua volta e vide che il giovane ricco aveva il respiro molto agitato. Gli accarezzò una guancia, ma Taemin gliela tolse. "Ogni impulso che soffochiamo ci avvelena l'esistenza" disse Minho, e guardandolo negli occhi, poggiò le sue labbra su quelle di Taemin. Questa volta non si spostò, anzi, cominciò ad accarezzargli i capelli. Minho si sbottonò la camicia, e prese a baciargli il collo, mentre con le mani, sbottonò questa volta la camicia di Taemin. Poco dopo si abbassò, leccando un capezzolo e sentendo il giovane ricco gemere. Improvvisamente qualcuno bussò alla porta ed entrò la zia del lord. Minho si alzò di colpo, uscì dalla stanza portandosi dietro la zia, e lasciando Taemin sul letto, ancora scosso e anche un po' eccitato.

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Capitolo 3
*** Lo scambio ***


Taemin si guardò in giro con sguardo attonito. La stanza era molto più piccola rispetto alla sua, le coperte ruvide, ma infondo la camera  era abbastanza accogliente; la finestra era semichiusa, e lui sentiva freddo. Si grattò la testa e si alzò dal letto, pensando e ripensando a quello che era successo poco prima. Non aveva mai baciato nessuno, e non pensava che quel bacio gli sarebbe rimasto impresso sulla labbra e nella mente. Si sentiva diverso perché cominciò a provare una strana sensazione, come un nuovo sentimento. A dir la verità, non sapeva nemmeno lui come definirlo, ma qualcosa lo faceva sentire strano. Decise di non pensarci per il momento. Voleva uscire dalla stanza, ma cosa avrebbe detto al lord? come doveva comportarsi con lui? cominciò a respirare affannosamente, reggendosi il petto. La camicia era ancora sbottonata e si sentiva strano. Proprio in quell'instante il lord aprì la porta e lo trascinò letteralmente fuori. Taemin si abbottonò immediatamente la camicia, vedendo da lontano Jonghyun sorseggiare un cocktail. "Se vuoi dopo possiamo continuare". Taemin sentì quelle parole sussurategli all'orecchio da Minho, e spalancando gli occhi, scosse il capo. Indietreggiò e sbatté contro una signora. "Mi..mi scusi..". "Tranquillo. Tu sei il signor Gray, non è così?". Taemin era confuso; non aveva mai visto quella donna, eppure sembrava così familiare. "Venga con me". La signora condusse Taemin in una stanza, e dicendo delle strane parole in una lingua che il giovane ricco non conosceva, fece degli strani gesti con le mani. "Che cosa sta dicendo?" disse Taemin. La donna fece un profondo respiro e continuò "Tu sei Taemin Gray, ti conoscono tutti. Hai fama, ricchezza, bellezza e.. giovinezza! vorresti restare sempre cosi?" "che cosa vuol dire? così come?" "Taemin.. tu un giorno invecchierai, non avrai più, mai più, questo bel viso. Non avrai più questa freschezza, questa vitalità, quest'innocenza che tanto ti contraddistingue". Taemin si morse le labbra, e camminando avanti e indietro nella stanza, mormorò tra se e se "no.. non voglio perdere tutto questo. Io non voglio invecchiare, non voglio perdere la mia bellezza.. non voglio..". "Ragazzo..". La donna si avvicinò a Taemin, e con voce dolce gli disse "ragazzo.. venderesti la tua anima per restare giovane per sempre? venderesti la tua anima pur di non invecchiare mai?" "si! farei di tutto pur di restare così per sempre!" La donna fece un sorriso, si inchinò, ed uscì dalla stanza.

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