My memories, my hopes.

di Bloody Wolf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rabbia - Rage ***
Capitolo 2: *** Tristezza - Sadness ***
Capitolo 3: *** Paura - Fear ***
Capitolo 4: *** Happiness - Gioia ***



Capitolo 1
*** Rabbia - Rage ***


4 Flash per la challenge indetta dal gruppo Facebook Boys Love - Fanfic & Fanart's World, "un bacio, mille emozioni".
Che dirvi di queste storie? All'inizio pensavo di riuscire a dare un filo logico ma l'unica cosa che posso dire è che, per chi non ha ancora visto Infinity War, è S P O I L E R ! 
Ho scritto cose che, secondo me potevano succedere nel futuro quindi dopo IW.
Le coppie che tratterò saranno:
1. Stony (nel passato, ciò che erano stati prima della Civil War)
2. FrostIron (prima di IW)
3. Thorki 
4. FrostIron (dopo IW)
Detto ciò vi lascio alla lettura di questa cosina da cui nn ho pretese <3
Grafica fatta da me quindi, signori e signore, non rubate che ho litigato abbastanza con PS per poi passare a Girmp.




Rabbia - Rage
 

Avevano perso. Miseramente e su tutti i fronti… si era ritrovato solo su un pianeta alieno senza la minima idea su come riuscire a tornare a casa. Il giovane che aveva deciso di proteggere era diventato polvere tra le sue braccia e lui non aveva potuto fare assolutamente nulla, non era riuscito a salvarlo.

Era stato tutto inutile, li aveva visti diventare polvere uno dopo l’altro sperando solo di sparire anche lui per non sentire più quel macigno sul petto. Riuscì a tornare sulla terra, aveva paura, una paura folle di non trovare più nessuno a cui fare ritorno.

La navicella vibrò e atterrò di fronte al distretto degli Avengers, lasciò che lo sportello si aprisse e poi aspettò… non riusciva a trovare quel coraggio che tanto decantava, ne era follemente sprovvisto in quel momento.

Una voce, una lieve voce incerta ma inconfondibile lo richiamò da fuori, poche parole ma che ebbero il potere di ricomporlo fino a farlo avanzare per quella breve rampa

“Stark… temevamo che tu non ci fossi più...”

Affrontò quei pochi metri con fatica mentre i suoi occhi si posavano sui volti dei suoi compagni, uno dopo l’altro registrando chi mancasse e impedendosi di piangere.

Strinse i pugni e si fiondò ad abbracciare Steve, si erano divisi, si erano combattuti ma nonostante tutto non potevano davvero separarsi di fronte a tutto quel casino. Steve era il capitano ma Stark era quello che riusciva a dare una svolta alle situazioni e uno senza l’altro erano nulla.

Il corpo caldo di Steve risvegliò in Tony il tepore dei tempi passati quando le labbra del soldato baciavano le sue con dolcezza e con discrezione imporporando quelle guance candide e prive di peccato.

Stark era riuscito a sciogliere quell’uomo tutto d’un pezzo utilizzando il suo carisma e i suoi modi di fare eppure… eppure tutto era crollato quando Bucky era tornato, gli era scivolato tutto dalle mani come se stesse guardando con gli occhi di un’altra persona.

Quei baci non erano più desiderati e quel corpo era stato colpito da più ferite, Steve lo aveva spezzato in tutti i sensi ma, come aveva da sempre imparato a fare, Tony si era inginocchiato per raccogliere i propri pezzi e rimetterli assieme pezzo dopo pezzo, utilizzando come collante le proprie lacrime.

L’amore faceva sempre male eppure in quel preciso momento avere Steve vicino era stranamente giusto, Stark si ritrovò a chiudere gli occhi pieno di quella rabbia che non faceva rumore.

Rabbia perché era consapevole che nulla sarebbe tornato come prima, non la loro squadra, non il loro rapporto e nemmeno loro stessi.

Rabbia perché era l’unica cosa che gli era concessa in quel preciso momento.

.... Rage .... 

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Capitolo 2
*** Tristezza - Sadness ***



 
Tristezza - Sadness

La solitudine aveva sempre portato il genio su un piano superiore al resto del mondo, aveva da sempre amato il silenzio di una stanza vuota eppure… eppure gli mancava, gli mancava inspiegabilmente quella figura silenziosa che rimaneva sul divano per ore immersa in qualche antico tomo polveroso.

Gli mancava in una maniera che pensava impossibile. Lui, Antony Edward Stark, si era ritrovato inerme e in ginocchio di fronte al suo peggior nemico che, per ragioni ignote, aveva iniziato ad apparire nella sua casa utilizzandolo come se fosse un luogo sicuro, un luogo dove riposare e meditare tenendo, inconsciamente, compagnia a Tony.

Se all’inizio lo aveva trovato strano, con il passare del tempo lo aveva trovato rilassante, aveva imparato ad avere a che fare con quella creatura così riservata e particolare, aveva iniziato per tentativi ad approcciarsi a lui ed infine erano finiti a parlare come amici di vecchia data.

La presenza silenziosa di Loki aveva reso il silenzio di quella stanza saturo di parole non dette e che, effettivamente, non avevano bisogno di essere dette perché tra loro era sempre stato così, uno sguardo bastava più di ogni altra cosa…

Era tutto così strano per l’umano che era abituato a parlare a raffica, aveva davvero trovato qualcuno come lui, qualcuno che usava le parole per ferire e per difendersi da qualsiasi cosa e forse era proprio per quella loro affinità che quel giorno, mentre il Dio delle malefatte si avvicinava a lui appoggiando delicatamente le labbra sulle sue, Stark seppe per certo che sarebbe successo qualcosa di irrimediabile, qualcosa che avrebbe scosso l’intero universo.

Un leggero soffio di vento e il dio non era più lì con lui, al suo posto solo una leggera brezza al sapore di miele e erba mentre le lacrime sul suo volto iniziavano a sgorgare amare e insensate come tutta quella situazione.

La tristezza di un semplice bacio, la tristezza di un Dio che era certo che nulla potesse essere mutata eppure l’uomo ci credeva, esigeva quelle labbra per sé perché un bacio carico di tristezza non poteva essere il loro primo bacio e nemmeno l’ultimo.

 









Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate un commentino per dirmi se vi è piaciuta ciaoooooooooooooo

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Capitolo 3
*** Paura - Fear ***


Ok... sono un pò fissata con questa scena ma.... suonava così giusta questa flash che non ho potuto non scriverla per la Challenge.
Ringrazio chiunque legga e chi recensisce questa storia, è una THORKI ma ci tengo a ricordare che i due non sono fratelli di sangue quindi non c'è un vero e proprio incesto <3 
Spero  che questa Flash sia apprezzata perchè io mi sono quasi commossa nello scriverla e so che è una cosa assurda ma... vi do un consiglio, mettetevi come sottofondo una canzone particolarmente triste, io ho usato Brother dei Kodaline oppure Wake Me Up Aviici cover by Tommee Profitt



Solo.

Lui, il principe di Asgard, successore del Padre Tutto era solo. Non aveva mai amato la solitudine, si era sempre circondato di gente e di amici, aveva sempre danzato e combattuto con degni compagni ma ora era rimasto solo.

Sua madre era deceduta per proteggerli, suo padre era morto rilasciando quella che avevano appreso essere sua sorella, anch’essa morta per mano loro, l’intero popolo Asgardiano scomparso per mano di quel Titano Folle ed ora anche lui… la sua luce e la sua stella, aveva provato a fermarlo, aveva sperato che se ne fosse andato, aveva davvero sperato che lui, il grande Dio delle Malefatte stesse giocando con la magia e invece no...

Era morto. Morto di fronte ai suoi occhi chiari. Aveva sentito il rumore del collo che si spezzava e lui era stato obbligato a rimanere inerme mentre il corpo cadeva dalla mano inguantata di quel mostro.

Aveva visto quegli occhi vitrei e quella pelle che, lentamente diventava sempre più chiara divenendo quasi bluastra. Si era liberato afferrandolo e tirandoselo contro cercando inutilmente di scaldarlo, urlò mentre le lacrime cadevano dal suo occhio e finivano su quel volto ingannatore.

- Te lo prometto fratello, il sole tornerà a splendere su di noi -

Glielo aveva promesso, gli aveva promesso una luce che ora non risiedeva nemmeno nei suoi occhi ormai spenti e chiusi. Quanto doveva ancora perdere prima di trovare la felicità? Ora che non aveva più nulla per cui combattere, nulla che avesse senso?

Si ricordava ancora quando Loki gli si avvicinava e lo guardava con quello sguardo apprensivo e ammonitore rimproverandolo per qualcosa che aveva fatto e lui rideva come l’idiota che era sempre stato con suo fratello…

Lui che lo aveva salvato da situazioni improbabili, lui che lo aveva consolato nelle notti in cui il suo cuore piangeva per mali di giovinezza ed infine lui che, nonostante tutto, si era sacrificato per lui.

Lo aveva sempre amato, come amico, come fratello ed infine anche come amante ed era tutta colpa sua, non era mai stato bravo con le parole e non era mai riuscito a dirglielo, lo aveva sempre ferito e sottovalutato come se fosse scontata la sua presenza.

Appoggiò la fronte su quella del fratello e lasciò che le proprie lacrime scivolassero sul suo volto per poi sfiorare le sue labbra sussurrandogli con dolore nel cuore e nell’anima

“Sei un bugiardo… ora che non ci sei più, non ci sarà più luce per me perché regnare senza te al mio fianco non avrà alcun senso”

Mentre parlava le sue labbra continuavano a sfiorare quelle fredde del fratello e la nave su cui erano stava per esplodere ma, infondo, non gli importava nulla di vivere

“Ti sei sacrificato per me, per poter dare una possibilità agli umani e io….”

La frase gli morì in gola mentre la navicella esplodeva sotto i suoi piedi portandolo a svenire e a chiudere gli occhi stampandosi l’immagine del corpo senza vita del fratello mentre si allontanava da lui per l’ultima sofferta volta.

[Fine]

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Capitolo 4
*** Happiness - Gioia ***



Gioia  [IronFrost]

Aveva dovuto rivivere tutto, aveva dovuto nuovamente vedere le persone a cui teneva trasformarsi in sabbia e avvertire quella polvere che gli scorreva tra le mani, straziandolo e dilaniandolo per la seconda volta.

Aveva fermato tutto, ci era riuscito ed ora era tutto finito, era andato a dormire con una strana sensazione alla bocca dello stomaco, una di quelle sensazioni piacevoli, una di quelle in grado di scaldarti l’anima.

Il caldo tepore dei raggi del sole gli avevano colpito il volto obbligandolo ad aprire gli occhi, aveva atteso interi minuti prima di muoversi perché quel leggero calore gli ricordava di essere vivo.

Quella semplice consapevolezza si stava mischiando con il tranquillo respiro che gli colpiva il collo, rendendolo felice, incredulo ma estremamente felice.

Mai avrebbe immaginato di riuscire a vivere quell’intimità con qualcuno di diverso da Pepper eppure era lì, alle sue spalle che dormiva con una mano appoggiata morbidamente sul suo fianco, in quella maniera leggermente possessiva che lo contraddistingueva.

Stark si girò in quell’abbraccio sorridendo, sembrava tutto un sogno perché era tutto surreale anche quelle iridi che si stavano aprendo per guardarlo con calma assonati prima di sorridergli di risposta.

Quel verde era ipnotizzante, era pericoloso come il peggiore dei serpenti a sonagli eppure era di una morbidezza che avrebbe fatto cedere chiunque ne avesse anche solo incontrato la direzione.

“Piccolo Cervo, pensavo che non ti saresti mai svegliato di questo passo”

Il Dio sbuffò alzando gli occhi al cielo, Stark aveva sempre amato giocare con il fuoco e il Dio delle Malefatte sembrava fatto apposta per quel gioco.

Il luccichio che riempì quegli occhi chiari fece fremere il genio che seguì i movimenti del compagno con aspettativa. Il Dio gattonò sul materasso fino ad appoggiare le mani sul petto nudo dell’umano, lasciò che le proprie anche si posassero sul bacino dell’uomo muovendosi su di lui come il predatore che era.

Il sorriso sul volto divenne birichino mentre socchiudeva gli occhi e apriva leggermente le labbra leccandosele con maliziosità, Stark non poteva opporsi a lui, era come stregato da quella divinità e più ne aveva più sentiva la necessità di averne ancora, come se Loki fosse stato una droga e lui il peggior dipendente in circolazione.

Loki tornò a sorridere mostrando quella fila di denti bianchi e perfetti prima di piegarsi sull’uomo e baciargli il reattore Arc senza staccare mai i loro occhi, tutto per loro era una sottile sfida.

La sua bocca risalì lasciando una scia bollente di baci umidi: petto, capezzolo, collo, mento ed infine un leggero bacio a stampo sulle labbra carnose dell’umano.

Effimero e leggero.

Stark aveva chiuso gli occhi a quelle attenzioni e il Dio, dispettoso e malefico, era svanito. Maledetto.

Il genio sbuffò passandosi una mano tra i capelli mentre un leggero aroma di caffeina si faceva strada per la casa, obbligandolo a gemere per la frustrazione. Aveva iniziato lui quella guerra chiamandolo piccolo cervo.

Si ritrovò a ridacchiare mentre quella sensazione di gioia non l’aveva mai abbandonato ed era… meravigliosa.

[The End]

 

Note:
Vorrei ringraziare chiunque abbia letto, recensito e messo tra le seguite la mia storia <3 
Questa è l'ultima Flash per la sfida sul gruppo di Facebook "Boys Love - Fanfic & Fanart's World" al quale invito davvero chiunque ami scrivere su coppie M/M a darci un occhio perchè merita seriamente.
Spero che queste 4 piccole storie vi siano piaciute quanto mi sono divertita io a scriverle perchè lo scopo alla fine era quello: mettere le emozioni all'interno dei nostri scritti <3 
Adesso mi eclisso e vi lascio ai vostri affari della domenica sera...

Ciao ciao

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