I want to know that it wasn't all a lie.

di mrslightyagami
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Don't leave me alone, Daniel. ***
Capitolo 2: *** Do you remember when you call me sunshine? ***



Capitolo 1
*** Don't leave me alone, Daniel. ***


 
𝑰 𝒘𝒂𝒏𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒕𝒐 𝒌𝒏𝒐𝒘 𝒕𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒕 𝒘𝒂𝒔𝒏'𝒕 𝒂𝒍𝒍 𝒂 𝒍𝒊𝒆. 

 
𝓒𝓱𝓪𝓹𝓽𝓮𝓻 𝟏
 
𝐃𝐨𝐧'𝐭 𝐥𝐞𝐚𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐨𝐧𝐞, 𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥.
 
« Ed ora dimmi: Quando avevi intenzione di uccidermi? »

Posai il mio sguardo su Kate, la presunta agente del FBI, ma di cui avevo capito subito le sue intenzioni. Davvero pensava che fossi così stupida da fidarmi di lei?

«Beh.. Lo volevo fare subito ma.. Non mi hai lasciato altra scelta. »

La guardai con disgusto, disprezzo, sopratutto quando vidi che mi puntò la pistola contro. Mi aveva tirato qui con inganno, facendomi pensare che anche sua mamma fosse una vittima di Malcom Black, ed invece si era rivelata essere sua figlia.

Ma con un piccolo sorriso, quasi da sfida, alzai la mia mano, aprendo il palmo di essa per mostrarle la carica della pistola che avevo in mano. Glie l'avevo tolta appena entrata.

«Infondo.. Non sono poi così stupida. »

E da lì iniziò la nostra lotta. Ormai ero abituata a quello. Ero abituata a perdere tutto per ritrovarmi poi da sola e sapevo che lei infondo fosse solo un mandante del padre, ma non le avrei permesso di fare del male a Jack.
Troppi pensieri che in quel momento erano solo una distrazione, infatti potei sentire il mio corpo sbattere contro la ringhiera, ma prima di poter cadere giù, tirai con me Kate, cadendo insieme nel piano inferiore.

Potei sentire la mia schiena andare lentamente a pezzi. Mi faceva male dappertutto, quasi non riuscivo a muovere il mio corpo, ma dovevo.
Iniziai a trascinarmi, aiutandomi con i gomiti, gemendo appena per il dolore che sentivo non appena qualche parte del mio corpo toccasse terra.

« Emily! »

Quella voce.. Dio, potevo riconoscerla tra mille. Alzai il mio sguardo posando su Daniel che stava correndo da me.
Potei sentire il mio cuore perdere un battito, sapendo del pericolo che stava per correre.

«Daniel, va via! »

Ma non mi ascoltò, come sempre testardo. Mi aiutò ad alzarmi con il busto ma proprio in quel momento riapparve Kate e l'unica cosa che ricordo furono i colpi di sparo da parte sua e di Jack ed ora mi ritrovavo con il corpo di Daniel tra le mie braccia.

« Ti avevo detto di andare via, perché non l'hai fatto?! »

Ero arrabbiata. Arrabbiata con lui ma sopratutto con me stesse. Ero arrabbiata perché, nonostante tutto, io amavo ancora quell'uomo che avevo tra le mie braccia e non volevo perderlo. 

« Starai bene, te lo prometto. »

Mi guardò, con occhi socchiusi, mentre portai una mano sulle ferite d'arma da fuoco mentre potevo sentire la voce di Jack chiamare i soccorsi.

« Anche ora mi devi mentire, eh? »

Già, mentire. Lo avevo fatto soffrire così tanto, difatti quando mi sparò, non ce l'avevo con lui. Anzi, me lo meritavo.
Scossi il capo a quelle sue parole, volendo che restasse lì, con me.

« All'inizio non mentivo, non con te. »

Dovevo dirglielo. Volevo che sapesse che con lui è sempre stato tutto vero. Che l'amavo prima e tutt'ora. 

« Lo so, lo so.. »

Pronunciò quelle parole con un tono di voce rauco, quasi non riusciva a parlare. L'unica cosa che feci io fu piangere, mentre cercavo, invano, di fermare il sangue dalle sue ferite.

« Ti amo, Daniel. Non lasciarmi. »

E poi buio più totale.
Ricordo solo il rumore delle ambulanze e il nome di Daniel uscire dalla mia bocca.

5 a.m.
Guardavo il vetro di quella maledetta stanza nella speranza che Daniel aprisse gli occhi ma ogni volta che ci speravo, lui stava sempre lì. Ad occhi chiusi, inerme.
Deglutii quel groppo in gola mentre facevo fuoriuscire le lacrime. Avevo messo in pericolo la persona che più amavo al mondo. 

« Ems, cosa è successo?! Jack mi ha detto che stavi qui. »

Sentii la voce di Nolan rimbombarni nella testa ma non distolsi lo sguardo dal vetro, come se dovessi tenere sott'occhio Daniel.

« Kate Black ha sparato Daniel. »

Dalla mia bocca uscirono solo queste parole, con un tono di voce strozzato dalle lacrime.
Sentii una mano di Nolan poggiarsi sul mio braccio e tirarmi verso una sedia. I dottori erano riusciti a curare le ferite più esposte, nonostante avessi la schiena e il braccio a pezzi, ma non importava adesso. Dovevo guardare Daniel.

.« Emily dovresti riposare. »

Non pensai a quelle sue parole. Non avrei mai pensato a riposarmi. Dovevo sorvegliare su di lui.

« Cosa hai fatto a mio figlio?! »

La voce della persona che più odiavo a questo mondo si sentii per tutto il corridoio dell'ospedale e di fianco a lei, c'era mio padre, David Clarke.
Guardai Victoria con sguardo d'odio, con le guance ancora bagnate dalle mie lacrime.
Non avevo la forza di rispondere, ma dovevo.

« Un'agente corrotto del FBI ha sparato Daniel. »

Victoria a quelle mie parole quasi impallidì. Che fosse colpa sua? Che avesse mandato lei, a casa mia, Kate?

Mi alzai dalla sedia, avvicinandomi al vetro della stanza dove era presente Daniel e lo fissai, chiudendo gli occhi, quasi strizzandoli, nel sentire altre lacrime scendere, nel mentre mio padre mi abbracciò.

Durante quell'abbraccio avevo pensato: Dovevo ancora continuare quella vendetta?

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Capitolo 2
*** Do you remember when you call me sunshine? ***


𝑰 𝒘𝒂𝒏𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒕𝒐 𝒌𝒏𝒐𝒘 𝒕𝒉𝒂𝒕 𝒊𝒕 𝒘𝒂𝒔𝒏'𝒕 𝒂𝒍𝒍 𝒂 𝒍𝒊𝒆. 
 

𝓒𝓱𝓪𝓹𝓽𝓮𝓻 𝟐

 
𝐃𝐨 𝐲𝐨𝐮 𝐫𝐞𝐦𝐞𝐦𝐛𝐞𝐫 𝐰𝐡𝐞𝐧 𝐲𝐨𝐮 𝐜𝐚𝐥𝐥 𝐦𝐞 𝐒𝐮𝐧𝐬𝐡𝐢𝐧𝐞?
Erano giorni ormai che Daniel stava in ospedale senza dare segni di vita.
Victoria mi aveva vietato di vederlo, diceva che era per colpa mia se stava su quel letto ora.
Forse aveva ragione. Forse era per colpa mia se Daniel ora stava in ospedale con una ferita d'arma da fuoco.


« Ems, ragiona per favore, non puoi andare in ospedale. Victoria ti farà fuori! »
Non l'ascoltavo, volevo vedere Daniel a qualunque costo. Presi al volo la mia giacca di pelle nera e la indossai posando il mio sguardo su Nolan che mi stava implorando.

« Nolan ma non capisci? Ho bisogno di vederlo, se vuoi aiutarmi bene, sennò farà tutta da sola. »
Lui mi guardò prima di prendere il suo pc portatile ed uscire con me. Sapevo che infondo non mi avrebbe abbandonato, sopratutto quando si trattava dei miei sentimenti.

At the Hospital.
« Allora, passiamo il piano. Io devo distrarre i medici, sopratutto Victoria, e tu, travestita da medico, entrerai nella stanza. Tutto chiaro, più o meno. »
Lo guardai, annuendo a quelle sue parole. Era la prima volta che stavo in ansia per una '' missione '', ma dovevo farlo, volevo farlo.

Dopo aver indossato l'uniforme da medico, legandomi i capelli con tanto di mascherina, andai verso la porta d'ingresso ed entrai con disinvoltura vedendo Nolan che stava parlando con David, questo voleva dire che anche Victoria Grayson stava lì, attaccata a mio padre.
Non appena egli mi vide, finse uno svenimento e pensai che solamente lui poteva fare questo per me, ma, senza perdere altro tempo, andai verso la stanza di Daniel entrando al suo interno.
Tirai le tende e mi girai subito verso il corpo steso di Daniel. Mi abbassai la mascherina e mi avvicinai al letto, inginocchiandomi a terra e portai una mano sulla sua fronte, spostandogli i capelli, sentendo i miei occhi diventar lucidi in un batter d'occhio.

« Daniel, amore mio, sono Emily.. Per favore, svegliati.. »
Ma non ci fu nessuna reazione da parte sua. Ancora silenzio.
Lo osservai, aveva le labbra schiuse e gli occhi chiusi.
Feci scivolare la mia mano sulla sua guancia, abbastanza pungente per via della barbetta che gli stava crescendo.

« Ti ricordi quando, a prima mattina, mi chiamavi ' Raggio di sole? ' Io sì. Eri sempre così bello, così sorridente.. Per colpa mia ti sei spento.. Mi dispiace, Daniel.. »
Piansi, come una bambina. Era difficile che io esprimessi ciò che provavo veramente ma con Daniel, era così.
Mi sollevai da terra per poter lasciare un dolce bacio sulla fronte e fu proprio in quel momento che Daniel si mosse.

« Emily.. »
Non appena sentii il mio nome essere pronunciato da lui, iniziai a sorridere, sedendomi sul bordo letto, vedendo Daniel sbattere più volte le palpebre.
Portai una mano sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente prima di dire.

« Non muoverti, ok? Stai in ospedale.. »
Lui non capiva il perchè si trovasse lì, lo capivo dal suo sguardo perso. Infondo aveva ragione, era da una settimana che si trovava in ospedale.
Lui mi guadava, io lo guardavo. Si ricordava di ciò che avevo detto?

« Tu che ci fai qui? Dov'è Margaux? »
Quando pronunciò quelle parole, il mio entusiasmo finì. Non si ricordava di nulla.

« Perché le tende sono chiuse?! »
Sentii la voce di Margaux risuonare per tutto il corridoio, così, con velocità, mi alzai dal letto andando verso la finestra e mi girai per un ultima volta verso Daniel dicendo.

« Tu non mi hai ai visto qui. Sono contenta che ti sia ripreso. »
Furono le mie ultime parole prima di fare un balzo fuori la finestra e correre verso la macchina di Nolan.

Non appena entrai in macchina, non sapevo cosa dire o cosa fare. Daniel mi aveva guardato con uno sguardo d'odio.
Diedi un pugno contro il volante abbandonandomi ad esso. Con gli occhi pieni di lacrime e con l'anima tormentata.

PV Daniel Grayson.
Cosa diamine era appena successo? Perchè Emily Thorne stava nella mia stanza d'ospedale? Ma sopratutto, perchè io ero qui?
Non stavo capendo niente. Ero così confuso ma.. No, non avevo detto nulla sulla presenza di Emily. Avevo preferito tenere la bocca chiusa, anche perche le sue parole mi avevano destabilizzato. 
" Sono contenta che tu ti sia ripreso ", perché dovrebbe essere contenta se mi aveva usato per tutto quel tempo?

« Daniel, mi stai ascoltando? »
Tornai nella realtà solamente quando la voce di Margaux mi rimbombò in testa.
La guardai e la vidi quasi arrabbiata, con la fronte aggrottata e le sopracciglia anche.

« Scusami, ero distratto.. »
Utilizzai quella come scusa, poichè era plausibile che io fossi distratto, o almeno speravo avesse funzionato.
Le feci un lieve sorriso mentre mi sollevavo con il busto, sedendomi, gemendo appena per il dolore. Non ricordavo niente di quello che era successo.

« Non ricordi nulla di quello che è successo? »
Scossi il capo, in segno di negazione. Avrei voluto tanto sapere cosa era successo ma purtroppo avevo un vuoto nella testa.

« È stata Emily. Emily ti ha sparato. O meglio dire, Amanda Clarke. »
A quelle sue parole, la guardai, come faceva a sapere di Amanda?E perchè io non credevo minimamente a quello che aveva appena detto?

« Io.. Non lo so.. Maragaux ora non voglio parlare di quello che è successo, ok? Voglio riposare.. »
Lei mi guardò, quasi in pena, lasciandomi un bacio sulla fronte prima di lasciarmi solo in quella stanza.

Cosa stava succedendo?

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