Venerando Jashin...!?!

di akidu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo1 un bimbo alquanto strano... ***
Capitolo 2: *** Il piano malefico di Hidan! ***
Capitolo 3: *** Cerimonia?? ***
Capitolo 4: *** Finalmente alla mostra! ***
Capitolo 5: *** Verso scuola! ***
Capitolo 6: *** Una normalissima mattinata a scuola ***
Capitolo 7: *** Chi sei??? ***
Capitolo 8: *** Un ... Che cosa?? ***



Capitolo 1
*** capitolo1 un bimbo alquanto strano... ***


Venerando Jashin…!?!


Era una bella giornata di sole, il profumo dei fiori appena sbocciati e il cinguettio degli uccellini in festa rendevano l’atmosfera così tranquilla da sembrare magica, se non che …
“Anf anf …  Ciao mamma anf … sono tornato!!!” un tenero bambino nel pieno della sua fanciullezza, aveva appena varcato la soglia di casa tutto trasandato.
Avrà avuto si è no 10 anni, portava i capelli pettinati all’indietro e aveva degli inquietanti occhi rossi. La mattinata era appena giunta al termine e come di consueto si era recato a casa per il pranzo prima delle lezioni pomeridiane.
“Ciao tesoro! Ma come mai sei così di corsa?? Dove stai andando?”
“In bagno!” il bambino più veloce di un fulmine si capottò in camera sua e chiudendo la porta. Evidentemente il bagno era solo una scusa, aveva qualcosa di importante da fare.
Buttò la cartella in un angolo della stanza e posizionandosi davanti al piccolo tempietto del suo Dio preferito, prese fiato, congiunse le mani e cominciò:
“Jashin-sama! Jashin-sama! Devi assolutamente aiutarmi! Ho un grossissimo problema!
Fai che la mamma non scopra mai il brutto voto che ho preso stamattina!! Ti prego … ti prego! So che dire le bugie è sbagliato ma prometto che domani sarò buono e mi impegnerò nel compito di matematica! Adesso devo andare a mangiare, però hai capito? Entra nella testa della mamma e aiutami!”
“Allora Hidan, ti sbrighi?? Il pranzo si raffredda!!”
“A dopo Jashin-sama! Conto su di te!”
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“Allora com’è andata oggi? Hai preso qualche voto?”
“Normale … non ho preso nessun voto” disse Hidan tagliando distrattamente la bistecca che aveva nel piatto; mentre stava cercando di essere il più convincente possibile, la sua mente pregava Jashin affinchè andasse tutto bene, ma la madre fu scaltra:
“Ma oggi non dovevano ridarti la verifica di italiano?”
“ehm …” no! Cosa stava succedendo? La madre sospettava forse qualcosa?! Il bambino pregava sempre di più nella speranza di ricevere qualche buona scusa … e finalmente arrivò l’illuminazione
“è vero però la maestra, dato che oggi Kakuzu avrebbe dovuto recuperarla, perché era stato assente quando l’avevamo fatta tutti, ha detto che ce le consegna in settimana per non avvantaggiarlo! Se no, mentre le correggiamo lui sente le risposte!”
“Oh capisco! Adesso vado a lavorare, mi raccomando fai il bravo oggi … e sparecchia il tavolo! Ciao a stasera!”
“Ciao mamma!”
Aspettò qualche minuto, giusto il tempo di sentire la macchina uscire dal garage e poi … via in camera!
Si inginocchiò nuovamente di fronte al tempietto urlando:
“grazie Jashin-sama! Grazie Jashin-sama!”
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Terminate anche le lezioni pomeridiane, decise di andare dal suo amico Deidara, che per qualche motivo, non si era presentato a lezione.
Toc-toc
“Avanti!!!!” la voce affemminata di un fanciulletto invitò il nostro tenero Hidan ad entrare
“Ciao Deidara perché oggi … eh?? Cos’è quell’affare??”
“oh Hidan sei tu! Non è meraviglioso?? Voglio proprio vedere se questa volta il concorso non lo vinco io!” disse il biondo bambino/bambina con gli occhi colmi di determinazione e soddisfazione
“vuoi dire che oggi pomeriggio non sei venuto a scuola per fare questa roba?”
“come ti permetti di definirla roba? Questa è arte! Non capisci proprio niente … ma cosa posso pretendere da un inetto che non fa altro che venerare uno stupido tempietto!”
“non insultare il grande Jashin-sama o la sua infinita potenza ti si riverserà contro!”
“quale potenza! Io non credo a simili cose da fanatici … l’arte è la sola cosa che apprezzo! Tornando a noi … mi accompagnerai vero??”
“dove?”
“come dove! Al concorso di domani mattina! Giuro che questa volta supererò Gaara! Lui e i suoi dannati castelli di sabbia non possono competere con me!”
“Ma domani mattina c’è scuola! E la verifica di matematica!”
“e allora? La recuperiamo lunedì… ti prego! Devi farmi da sostegno morale!”
“ma ho promesso a Jashin-sama che mi sarei impegnato di più e … e poi sicuramente la mamma non mi farà la giustificazione!”
“ma non posso andare da solo! avevo già chiesto a Pein ma ha detto che è impegnato perché deve torturare gli insetti …” Deidara assunse un’espressione da cane bastonato (esprimendo tutto il suo fascino femminile) che Hidan non poteva di certo ignorare … quindi morale della favola acconsentì, e corse di nuovo a casa per chiedere il permesso a … beh non mi pare che ci sia bisogno di dirlo …
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“Jashin-sama!” inginocchiatosi con la testa bassa e le mani giunte, pregava con tutto il cuore“scusa scusa scusa! Ho promesso a Deidara che domani mattina sarei andato al concorso per giovani artisti e quindi non posso andare a lezione! Ma giuro che è per una buona causa! Devo fare da sostegno morale e senza di me Deidara perderà di sicuro! Gaara fa dei castelli di sabbia mastodontici e negli ultimi anni ha sempre vinto lui! È per questo che non posso assolutamente abbandonare Deidara! Non me lo perdonerei mai!
Per la mamma non ti preoccupare ho già pianificato tutto! Allora posso andare??”



Come proseguiranno le avventure del piccolo Hidan? Quale sarà il suo piano? E Jashin? Come reagirà ai continui rimandi dei buoni propositi del bambino? Tutto nel prossimo capitolo!!
Spero commentiate in molti anche per sapere se continuare o meno questa ficcy!
Ciao!

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Capitolo 2
*** Il piano malefico di Hidan! ***


Il piano malefico di Hidan!!

Il tenero bambino non riusciva a prendere sonno, doveva studiare tutto nei minimi dettagli o questa volta la mamma si sarebbe arrabbiata sul serio, ma dalla sua parte aveva il grande Dio Jashin che non lo aveva mai deluso.
Erano già scoccate le 10, fra poco avrebbe ricevuto il bacio della buona notte e finalmente, forse, si sarebbe lasciato andare tra le braccia di Morfeo.
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Bip-Bip
Bip-Bip
Bip-Bip
"……………"
“Uffi è già mattina!!!!! Maledetta sveglia… è.é”
“Hidan!!!! Sveglitati!!”
“Si mamma lo so! Arrivo!”
Uscì svogliatamente dal comodo lettuccio, e si vestì in fretta e furia, ma prima di scendere pregò per l’ennesima volta davanti suo caro tempietto.
“Ciao Jashin-sama! Oggi è il grande giorno! Aiutami ti prego, fa che vada tutto liscio e ti prometto che sta sera ti sacrificherò un po’ degli insetti di Pain! Ciao!!”
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“Allora sei pronto per la verifica di matematica?”
“Certo mamma XD” disse pacioso sfoggiando un meraviglioso sorriso sornione "come no...XD"
“Allora forza eccoti la merenda! Mi raccomando fai il bravo e non fermarti per la strada!”
“Ok mamma, ciao!”
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Ma il bimbo aveva ben altri piani, appena uscito dal giardino, si mise a correre come un forsennato verso la casa del suo amico Deidara, doveva fare in fretta, le lezioni sarebbero cominciate tra poco più di 20 minuti.
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Toc-Toc!
“Avanti! Ciao Hidan!”
“Ciao! Allora? Hai preparato quello che ti ho detto??”
“Certo, per chi mi hai preso! Non è bello proprio come l’opera che porterò alla mostra, ma ti assicuro che è un portento! Vieni è di là in sala”
Deidara fece strada, e appena entrati... stava li, al centro della stanza, una statua quasi identica a Hidan, dimensioni comprese.
“Cavolo complimenti! Sono proprio bello!”
“Eh si…. Se permetti l’arte è proprio il mio forte…^^”
“Ma noooo guarda che è tutto merito del soggetto! Del tipo, scommetto che sarebbe venuta molto più brutta se avessi fatto il ritratto di te stes…”
“Non dirlo! Tu non capisci nulla, la bellezza non è data solo dall’esteriorità di un corpo! Tutto ciò che ci sta dietro, l’amore, il carattere, i modi gentili ed educati, sono questi gli aspetti che determinano la vera bellezza!”
“Naaaaaaahh una cosa la vedi subito se è bella o brutta (io sono bello ad esempio XD), si ma non stiamo qui a cincischiare su argomenti filosofici! Dobbiamo andare da Sasori!”
“Ehi un momento, tu non mi hai ancora spiegato il tuo piano! Mi hai solo detto che dovevo creare una copia d’argilla di te stesso, ma cosa te ne vuoi fare, scusa?”
“Ma non l’hai capito? Ho detto che andiamo da Sasori, non riesci ad intuire quello che ho in mente?”
“Hai la mante contorta -___-'… fammi pensare … ho capito vuoi fare una seduta spiritica!”
“Ma cosa hai nel cervello? Argilla??”
“T.T perché?”
“No no niente spiriti! Hai presente le bamboline woo-doo???”
“Ah si! Che carine che sono *.* me ne farò regalare una il prossimo natale!^^”
“Ecco, immaginati la statua d’argilla che hai creato tu, sotto l’effetto delle bamboline! In pratica Sasori  potrà comandarmi a distanza!”
“Ma sei un genio!”
“Lo so modestamente U.U”
“Andiamo!”
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I due piccoli si avviarono, la strada era lunga;
Il loro amico abitava in una di quelle case isolate ... in uno dei posti più lugubri
del paese insomma(dopo il cimitero degli insetti di Pain ovviamente XD). In quel piccolo pezzo di periferia il cielo era sempre scuro e minaccioso, e aleggiava un’atmosfera alquanto sinistra.
Un albero morto si ergeva nel marcio cortile della villetta, e fortunatemente le luci erano accese, segno che in casa c'era qualcuno.
“Eccoci .... brrr fa sempre un certo effetto questo posto …”
“Su fifone non avrai paura!”
“Ma Hidan non vedi che qui pure il sole si rifiuta di battere? … è un brutto segno … ç__ç”
“Forza sbrighiamoci, ecco il campanello”
"Perchè sei sempre tu il più coraggioso? ç__ç"

Dlin-Dlon

Uno scricchiolio improvviso colse entrambi di sorpresa ... ebbero un sussulto ... dei passi lenti si avvicinavano sempre più … e una figura coperta di nero si presentò innanzi a loro con uno sguardo…..
Molto molto amichevole direi
“Benvenuti^^ Sasori l’esorcista al vostro servizio!”



Ebbene scusate il terribilissimo ritardo ma haimè, maledettaccio computer, avevo dei problemi di linea!!! Allora come vi è sembrato questo capitolo?? C’era almeno un po’ di suspence??
Mah non sono molto convinta -__- l’ho scritto di getto^^ spero che ne sia uscito qualcosa di decente!
A voi il verdetto!
Che bello ben 4 recensioni!!!! Me felicissima!!!
Ok risponderò a ciascuno!
akasuna no mendy: ciao! Scusa se ti ho lasciata in suspance^^ cercherò di aggiornare più velocemente^^
hidasasodei:ciao anche a te^^ sono contenta che faccia ridere! L’intento è proprio questo! Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo^^
Winry211:ciao! Ecco il continuo spero ti piaccia^^ mi raccomando continua a segiurmi^^
Liby_chan:figurati^^ scusami te per il ritardo (mi sento troppo in colpa ç__ç) ti ho fatta aspettare una vita mi disp!! Comunque adesso spero di postare più velocemente! Ti è piaciuto il cap? ciao alla prossima!

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Capitolo 3
*** Cerimonia?? ***


Cerimonia??


Nella puntata precedente …

Dlin-Dlon

Uno scricchiolio improvviso colse entrambi di sorpresa, ebbero un sussulto, dei passi lenti si avvicinavano sempre più … e una figura coperta di nero si presentò innanzi a loro con uno sguardo…..
Molto amichevole direi
“Benvenuti^^ Sasori l’esorcista al vostro servizio!”

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“Sasori! Ma dico io, è proprio necessario un benvenuto così da brivido?? Ancora un po’ che aspettavi ad aprire la porta, e facevo in tempo a mangiarmi tutte le unghie dal nervosismo!!”
“Scusa Deidara ma è stato Hidan che mi ha detto di preparare quest’atmosfera, l’ha fatto solo ed esclusivamente per te, per la tua salute U.U” Deidara fulminò Hidan con lo sguardo e poi esclamò
“Per la mia salute? Altro che salute, volevate farmi morire avvelenato!?”
Entrambi guardarono in biondino perplesso, ma di che veleno stava parlando?!
“Scusa? Ma che dici?” Chiese legittimamente il piccolo Hidan
“Guardate qua, non sapete che lo smalto delle unghie è nocivo alla salute? Eh? Cosa avete da dire a vostra discolpa!?”
“-_____- ...........................”
“Perché mi guardate così?”
“ehhhehhh sei proprio un caso senza speranza U.U”
“Non è colpa mia se lo smalto mi rende irresistibile! Dillo che sei geloso Hidan!”
“Non sono affatto geloso… Sasori tu che…? Eh? Che stai guardando?” Lo sguardo nocciola del padrone di casa era puntato, ma che dico, era letteralmete incollato! verso le mani di Deidara
“Deidara dimmi dove hai trovato questo smalto! Il suo colore è così … così … boh non so come dirlo! Sarebbe perfetto per le mie bambole!”
Hidan non sapeva che fare … possibile che fosse circondato da maniaci dello smalto? “Jashin-sama … ma dove sono finito? Dammi la forza per sopportare anche questo ç__ç non so più che fare …”
Ma ripensando al suo Dio, si ricordò improvvisamente della ragione per cui erano li, ma certo! Guardò di fretta l’orologio e si accorse che all’inizio delle lezioni mancavano solo 10 minuti, oddio! Era troppo tardi??
“Ragazzi basta pensare allo smalto! Sasori la bambolina woo-doo? Presto dobbiamo sbrigarci o non faremo mai in tempo!”
“Ah già! Su su entrate in casa è già tutto pronto per la cerimonia!”

I tre si affrettarono e varcando la soglia della porta si ritrovarono in una stanza piena zeppa di candele e lumini accesi, al centro stava per terra una bambolina con le stesse fattezze del devoto bambino.
Sasori dirigeva le operazioni: fece inginocchiare intorno alla bambolina gli altri due bambini, mentre lui si preoccupò di ungere il pupazzo che aveva fatto Deidara con dell’olio speciale.
I preparativi erano quasi ultimati, da un cassetto di una scrivania li vicino prese un barattolo, contenente una crema rosso sangue, aprendo con cautela il contenitore immerse leggermente il dito in modo da sporcarlo di quel colore carminio, posò il barattolo, e sotto gli occhi attenti degli altri due bambini, si disegnò uno strano simbolo sui palmi delle mani, dopodiché compose degli strani sigilli, recitando allo stesso tempo una complessa litania.
Poco dopo esclamò improvvisamente “Risvegliati Bambolina!”
Di colpo tutte le candele si spensero lasciando la stanza completamente al buio e al silenzio.
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“Ragazzi è fatta!” la voce squillante del rosso ruppe l’atmosfera di tensione che si era creata. Ma come? Era già tutto finito? Eppure apparentemente non sembrava essere successo nulla!
Sasori accese la lampadina che riportò la luce, ogni cosa era esattamente come prima, neanche un segno di vita da parte delle due bambole.
“Ehm non per essere scettico … ma sei sicuro che abbia funzionato? Io non vedo niente”
“Sta a vedere miscredente!” il bambino si diresse verso la bambolina più piccola prendendola in mano e cominciò a muoverla facendole fare dei movimenti simili a passi.
Hidan e Deidara non credevano ai loro occhi il pupazzo più grande si stava muovendo, stava veramente camminando verso di loro!
“Non ci posso credere è come se ci fossero due Hidan adesso! Ma Hai visto come siete uguali?”
Il vero Hidan si posizionò di fronte a quello falso osservandolo scrupolosamente da ogni lato, poi si allontanò soddisfatto “Non c’è che dire, siamo stati davvero dei grandi!!! È perfetto non trovate??
Grazie Jashin-sama!!!!!!!! È tutto merito tuo!! Ti sarò infinitamente grato!!! Potrò andare alla mostra e alla stesso tempo essere a scuola! E questo non solo per oggi potrò farlo anche domani, dopo domani, dopo domani ancora siiiiiiiiiiii!!!!!!! Sono al colmo della gioia!!!!”
Gli altri due lo stavano osservando scioccati,  va bene essere contenti ma adesso stava esagerando! Saltellava leggiadramente da una parte all’altra della stanza con una strana luce negli occhi canticchiando un motivetto, dove naturalmente l’unica parola comprensibile era “Jashin-sama”.
“-__- mi sembra un esaltato …”
“Fa sempre così … avresti dovuto vedere quando l’anno scorso è riuscito miracolosamente a prendere 8 di italiano, nessuno lo fermava più”
“Hidan forza! Dovete andare alla mostra no? Sbrigatevi!”
Il bimbo si blocco, rendendosi subito conte della pessima figura che aveva fatto “Ehm …^^’’’’” si schiarì la voce con un colpo di tosse e tornò di nuovo serio “Bene, grazie dell’aiuto Sasori, alla prossima, ma coma farai a telecomandare la bambolina fino a scuola standotene qui a casa?”
“Oh non preoccuparti potrò osservarla da lontano con la mia mitica sfera di cristallo, ricorda che sono anche un veggente io U.U”
“Ok perfetto, ciao!”
“Ciao Sasori, dimmi buona fortuna!”
“Ok mi raccomando in bocca al lupo!”


AHAHAHHAH avete visto sono già di nuovo qua XDXD
Non vi ho fatto aspettare molto!! Com’era questo capitolo??
Ah ho un annucio da fare!! Alldora io e un gruppo di ragazzi amanti degli anime stiamo allestendo un forum! Si chiama otaku world, ci sono sezioni deicate a naruto, one piece, hunter hunter, beach, dragonball e death note! Poi c’è una sezione dedicata alle FF, e una sezione dove c’è un bellissimo gioco su naruto che sta per cominciare!
Stiamo cercando di raccogliere nuovi utenti per popolare il più possibile questo forum! Se volete potete iscrivervi, ne saremmo felicissimi XDXD
Il link è questo qua -----> http://laterraimmaginaria.forumattivo.com/forum.htm  (copiate e incollate^^)

E adesso i ringraziamenti!
Liby_chan: ciao!! Allora ti è piaciuto questo cap? sisi hidan è pucciosissimo!!! Che carino^^ è il mio preferito^^ ma anche gli altri non scherzano *.* ciao!
neji4ever: ciao! Sono contenta che ti piaccia la fic^^ è scritta un po’ di getto, ma pensa che sia meglio così forse riesco a rendere meglio l’idea di ciò che sto pensando! Continua a seguirmi ciao!
SabakuNoKatrine: ciao anche a te^^ ecco il nuovo capitolo spero che ti piaccia anche questo! Alla prossima!

fatemi sapere del forum^^

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Capitolo 4
*** Finalmente alla mostra! ***


Finalmente alla mostra!

I due bimbetti camminavano pucciosamente uno vicino all’altro, in direzione dell’edificio dove si sarebbe tenuta la mostra. Deidara aveva già provveduto a recapitare ai giudici la sua opera appena completata; una strana luce brillava nei suoi occhi, il fuoco della determinazione ardeva in lui, non poteva perdere anche questa volta!

Dopo una breve camminata, la coppia poteva finalmente ammirare l’immensa vetrata del palazzo, Hidan si diresse icuro verso l’entrata, mentre il biondino tentennò qualche secondo; chiudendo rapidamente gli occhi e esclamò:
“Ce la posso fare!” quando li dischiuse incontrò lo sguardo rassicurante dell’amico
“Vai tranquillo Deidara! Ci sono qui io con te, vedrai che li spacchiamo tutti!!”
Al giovane artista gli si inumidirono le iridi, e alcune lacrime di gioia accompagnarono un caloroso (direi molto caloroso) abbraccio
“Oh Hidan! Grazie per il sostegno sei un vero amico!!!!!!!!!! Ç__ç Buaaaaa!!!!”
Hidan sbarrò gli occhi, stava per soffocare, continuamente sballottato qua e là, dal biondino in una piena crisi di pianto, non riusciva nemmeno ad emettere alcun suono.
Il terribile supplizio fu interrotto dall’arrivo di tre loschi figuri, Deidara si risvegliò dallo stato di pazzia momentanea e fissò intensamente i nuovi venuti.
Erano Gaara e i suoi due fratelli.
“Ma guarda chi è venuto anche quest’anno! Il piccolo Dei-Dei!”
“Non  mi chiamare così becchino che non sei altro!”
“Becchino a chi?? è.é
Non hai speranza di vincere! Basta guardare il tuo amico, non vedi? È pure caduto in catalessi dalla disperazione!”
In effetti Hidan era immobile con un espressione del tipo X__X
“Ma che le è preso??” Pensò legittimamente il biondo, “Sarà meglio che mi inventi qualcosa!”
“Non è in catalessi scemo! Sta solo riposando, sai com’è dovrà dare tutto se stesso con il tifo al momento della mia premiazione!”
“Si si pavoneggiati pure fin che puoi, ciuffo ambulante! Arriverà la resa dei conti”
“Vedremo!”
I tre superarono velocemente la coppia ed entrarono, lasciando indietro un Deidara colmo di rabbia, per l’arroganza con cui lo avevano trottato.

Dopo aver risvegliato cautamente Hidan, entrambi si diressero all’interno, cercando la sala dove erano esposte le varie opere.
Non c’erano molti partecipanti, ma sembravano tutti molto determinati, le opere erano di diverse dimensioni e di tutti i tipi, alcune erano fatte con i tappi di bottiglia, altre con semplici fiammiferi, altre ancora con addirittura scaglie di ferro, ma in particolare, i due lavori che attiravano maggiormente l’attenzione erano proprio quelli dei due rivali.
Uno era un imponete castello di sabbia, alto ben un metro e mezzo con tanto di portone e bandierine svolazzanti sulle torri; l’altra era invece un vaso di fiori gigante puntigliosamente modellato nella creta, la perfezione dei lineamenti dei petali trasmetteva un senso di armonia ed equilibrio indiscutibili. La delicatezza della forma inoltre descriveva il trionfo della natura in tutta la sua maestosità;
Questa volta Deidara aveva davvero superato se stesso.
“Caspita devo ammettere che ti è riuscita proprio bene! Il castello di Gaara non è nulla in confronto, però …”
“Però? C’è un però??” chiese allarmato l’artista
“Si, hai commesso un errore”
“Errore? Quale errore??”
Non l’hai autografato
Di sasso. Deidara ci rimare di sasso.
“E’ solo questo??? Ma dico ti rendi conto di quello che dici? Certo che l’ho messo l’autografo! È sotto il vaso! Non farmi più uno scherzo simile”
“Ma che ne sapevo io? Mica l’ho fatto apposta!”

“Un po’ di silenzio signori e signore, sembra che anche quest’anno avremo un vincitore più giovane del previsto! La giuria ha votato … … … il vincitore è



Uzumaki Naruto!!!

O.O'''
O.O'''
O.O'''
O.O
''' O.O''' O.O'''
O.O''' O.O''' O.O''' O.O'''

Pensate con delle semplici bacchette di legno per mangiare e l’ausilio di un po’ di colla è riuscito a realizzare questa ciotola di ramen formato gigante!!
Complimenti Naruto! Come ti senti nei panni di Neo-vincitore?”
“Beh ecco io … non pensavo di vincere a dir la verità … mi prendete un po’ alla sprovvista … quello che vi posso dire è che andrò a festeggiare la vittoria con una bella ciotola di ramen formato gigante XDXD”
“Oh oh ne siamo sicuri! Bene, alla prossima signori e signore, non mancate!”

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“Deidara? Deidara mi senti?”
“Battuto da un drogato di ramen … Battuto da un drogato di ramen … Battuto da un drogato di ramen … Battuto da un drogato di ramen … Battuto da un drogato di ramen … Voglio morire!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“No non dire così! con il ciuffo che ti ritrovi ti potrebbero scambiare per un emo!”
“Ma Hidan, non capisci??? Che senso ha la mia vita ora?? Ho perso tutto … sigh … il concorso, la reputazione, sigh … ieri ho perso la piastra per lisciare i capelli, e sento che preso mi abbandonerà anche la mia vena artistica … ç____ç   che posso fare??? Buaaaaaa!!”
“Non dimentichi qualcosa?”
“Sniff sniff … E’ vero scusa, lo ammetto ho perso anche quel libricino di preghiere che mi avevi regalato! Perdonami se puoi!”
“Cooosa?? L’hai perso?? Ah ma io non intendevo quello! Ti resto io! Ci sono ancora io con te!”
“Hidan  Sniff sniff … Ti voglio beneeeeeeeeeee!!!!!!!” Ed eccolo partire con l’ennesimo abbraccio e l’ennesima crisi di pianto, questa volta il piccolo Hidan si appellò al grande Jashin per non rischiare di cadere nuovamente in catalessi XD
Ce la farà a sopravvivere??
Tutto nella prossima puntata XD


Tornata, come al solito in ritardo -__-' sorry!!!!!!!!!!
piaciuto il cap? l'ho scritto di getto spero non sia venuta una schifezza^^

ringraziamo di cuore i recensitori^^ su anche voi nn siate timidi!

Hidan: "Ehm... dici a noi??"
Akidu: "Certo che dico a voi! a chi se no!"
Deidara: "Dovreste essere voi a ringraziare noi invece U.U se  non vi prestassimo il nostro talento di attori nn potresti nemmeno scrivere la storia!"
Akidu: "guarda che se non fai il bravo puoi dire addio alla tua collezione di bambole in ceramica!"
Deidara *colpito nel profondo* :" Noooooooooo pieta!!!!!!!!! la mia collezione di bambole in ceramica nooooooooooo!!!!!!!!"
Akidu: "Allora fai il bravo U.U"
Deidara: "Certo capo ç__ç"

Hidan: "Tsk! Farsi mettere in piedi in testa da una semplice umana!"
Akidu: "Ne ho anche per te! pansa all'incolumità del tuo tempietto! Non vuoi che venga distrutto, vero??"
Hidan: "Ehm ... io ... noooo non distruggermi il tempietto ti prego ç__ç!!!!!!!!!!!!"
Akidu: "Ma no che non lo distruggo^^ sono brava io^^ Ma quando voglio so essere spietata è.é quindi non sttovalutatemi^^"
Hidan: "Ma soffre di doppia personalita??"

Ciao alla prossima XDXDXD

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Capitolo 5
*** Verso scuola! ***


Verso scuola!



Era ormai passata una settimana dal fiasco della mostra, Deidara era rimasto in depressione per parecchio tempo e Hidan doveva fare i conti con i risultati del test di matematica.
“Jashin-sama Jashin-sama! Che posso fare?? Oggi la maestra consegnerà le verifiche di matematica che hanno fatto la settimana scorsa … come faccio a dire alla mamma che il mio compito l’ha fatto una bambolina woo-doo??? Ti prego fa qualcosa o questa volta ci lascio le penne! buaaaaa!!!!”
“Hidan ma che hai da urlare??? Sbrigati o farai tardi a scuola!”
“Arrivo mamma! Ti prego ti prego aiutami anche oggi” concluse sussurrando il bimbetto disperato.

“Un giorno o l’altro te lo butto via quel tempietto! Possibile che te ne stai sempre li a parlare da solo?”
“Non dirlo neanche per scherzo!”
“Ma cosa ci trovi di così speciale in quel cumulo di pietre?”
“Non puoi capire mamma, quelle non sono semplici  pietre! Sono pezzi di materia caduti dal cielo! È stato l’onnipotente Dio Jashin a mandarli sulla terra per ME, e mi ha scelto come suo discepolo prediletto U.U”
“-____-‘ ehh che fantasia questi giovani … …”
“Beh io vado ciao!”
“Non fare tardi!”

Hidan uscì di casa correndo, non passò da Deidara, tanto sapeva che non sarebbe venuto a causa dei postumi della depressione.
In compenso incontrò per caso il piccolo Tobi, che saltellava serenamente canticchiando una canzoncina “Ichibi … Nibi … Sanbi … watashiwa Tobi!” che si ripeteva tutta uguale.

“Ciao Tobi! Come va?”
“Hidan! Quanto tempo non ci vediamo! Da ieri mattina!!”
-_______- sconvolto dall’ingenuità del compagno … “Eh già … come mai un aria così allegra?”
“Beh perché oggi la mamma mi accompagna a scegliere un cagnolino!!!”
“Davvero?? Avrai un animaletto tutto per te??”
“Si ^^ ho deciso di chiamarlo Tobi-junior! Ovvero Banny!!!”
“Ma che cebtra Banny con Tobi-junior??” pensò tra se e se “Ah si? Attento a non farlo vedere a Pain o te lo squarta XDXD”
“Non permetterò a nessuno di fare male al mio Banny! Nemmeno a quel prepotente di Pain!”

“Cos’è che non mi permetteresti di fare??” un bambino dalla fulva capigliatura si avvicinò alla coppietta e subito il moretto sussultò
“Pa-Pain! Che ci fai qui??”
“Come che ci faccio qui?? Sto andando a scuola cretino!”
Tutti erano ormai rassegnati al piccolo cervello di Tobi, che ogni cinque minuti sentiva il bisogno impellente di sparare una cavolata.
“Ah scusa è vero ^^ beh comunque non stavo dicendo nulla su di te tranquillo ^^” assunse poi la tenera espressione di un angioletto innocente, per cercare di non cacciarsi nei guai;
fortunatamente Pain non indagò oltre, anche perché poco più avanti di loro, passeggiava leggiadramente la bellissima Konan, di cui aveva una cotta fin dalla prima elementare.
Così li sorpassò velocemente e apprestandosi a salutare la sua dama dei sogni.

“Quando vede Konan non pensa più a nulla XD che stupidotto!”
“Senti chi parla Tobi! Tu come ti comporti quando vedi una certa ragazza dagli occhi blu??” chiese maliziosamente Hidan
“O///O L’hai notato??”
“Sembra che abbia colto nel segno, eh??”
“Beh che importa U.U prima o poi ti innamorerai anche tu!”
“No non succederà mai! Io ho il mio Jashin non ho bisogno di una ragazza!! ”



Eccomi tornata! Scusate se il capitolo è un po’ corto^^ e scusate anche per il ritardo ma con la chiusura delle scuole non riesco mai a trovare tempo per scrivere!!

Bene e adesso un sondaggio! dovete dirmi di chi vorreste che si innamorasse Hidan!
Potere scegliere tutte le ragazze che ci sono, tranne evidentemente Konan e quella di Tobi, che per ora rimane un mistero XDXD
Se no potete anche scegliere che si innamori di un nuovo personaggio che provvederò ad inserire nella storia^^ ditemi voi!

Ringrazio come al solito le recensitrici e chi ha messo la storia tra i preferiti!
Mi raccomando fatemi sapere chi vorreste come “futura donna” del piccolo Hidan^^ al prossimo capitolo ciao!

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Capitolo 6
*** Una normalissima mattinata a scuola ***


Una normalissima mattinata a scuola


“Io innamorato?? Puah! Mai e poi mai!” pensava continuamente il bimbo al posto di seguire la lezione di italiano.
Ma dopo un po’, sfruttando il fatto che fosse seduto vicino alla finestra, si incantò nel guardare lo splendido cortile della scuola, non che fosse particolarmente bello, ma diciamo che si presentava come un ottimo diversivo per non ascoltare la maestra.
A un certo punto però la sua attenzione venne catturata da qualcosa di insolito, vide una piccola figura attraversare velocissima il cortile e rifugiarsi nel capannone degli attrezzi. Il piccolo albino, incuriosito, decise che nell’intervallo sarebbe andato in esplorazione anche perché per tutta l’ora nessuno uscì mai dal capannone.
Il resto della lezione si consumò rapidamente e subito Hidan si diresse fuori dall’aula senza dire nulla ai suoi amici.

Arrivato in prossimità del capannone, esitò qualche istante indeciso se entrare sul serio o meno. “Che faccio? E se scopro che qui dentro si nasconde una terribile bestia feroce?? oppure potrebbe essere un fantasma! Jashin-sama solo tu puoi aiutarmi! Stammi vicino … eh? ... Ma ... questo suono cos’è? è un verso di animale? Mah non mi sembra … Ok dai entriamo …”  il piccolo deglutì e spinse lentamente la porta di ferro.
Il rumore si faceva sempre più intenso e chiaro una volta varcata la soglia, finalmente capì: qualcuno stava piangendo. Accese rapidamente la luce per vedere chi fosse, ma finì solo con lo spaventare ancora di più la creaturina impaurita che non smetteva in attimo di singhiozzare
“No vai via lasciami stare!” la voce era quella di una bambina, probabilmente della sua età, ma non ebbe nemmeno il tempo di vederla in faccia che questa sfrecciò come un missile in direzione dell’uscita scomparendo all’interno dell’istituto.
Il povero Hidan rimase in piedi con un espressione tra lo stupito e lo spaventato per la reazione dalla misteriosa bambina, e senza pensarci due volte scappò via anche lui diretto in classe.

“Hidan dove sei andato?”
“Ero in cortile quando ho sentito dei rumori nel capannone, così mi sono avvicinato e ho aperto la porta, ma improvvisamente una bambina è corsa fuori piangendo! Mi sono spaventato pure io, secondo me ci sono i fantasmi li dentro!"
“I fantasmi non esistono credi a me” Disse Tobi con aria saggia
“E tu che ne sai?”
“Semplice me lo dice sempre la mamma! E poi ho anche letto un libro al riguardo”
“Sul serio? Sai leggere?”
“Cribbio non mi prendere in giro fifone che non sei altro! Almeno io non ho paura dei fantasmi!”
“Tsk! Nemmeno io tanto ho il mio Dio Jashin che mi protegge!”
“Chissà se ti proteggerà anche dall'ira della maestra, prima l’ho incontrata in corridoio e ha detto che la tua verifica era davvero malefica!”

A quelle parole Hidan rimase di sasso. Aveva promesso a sua mamma che la verifica sarebbe andata bene! Invece a quanto pare la bambolina woo-doo aveva dato il peggio di se … altro che l’ira della maestra, il solo pensiero di dover comunicare a sua mamma il voto la faceva rabbrividire.
“Hidan … sei ancora vivo?” chiese retoricamente l’amico
“…” il bimbetto religioso cadde in uno stato catatonico come quando Deidara lo stritolava a se.
Sarebbe uscito vivo da quella situazione??

La campanella squillò e la maestra consegnò tutte le verifiche, meno quella del piccolo albino.
Il nervoso lo stava divorando interiormente, o meglio, era lui che stava divorando letteralmente le unghie, tanto da non doverle tagliare almeno per il prossimo mese.
Pregava Jashin e stringeva a se la catenina che lo simboleggiava.
L’attesa era tremenda, ma finalmente si sentì chiamare alla cattedra.
Si alzò con una lentezza impressionante, doveva stare attento a dove metteva i piedi perché le gambe gli tremavano così tanto che temeva di cadere da un momento all’altro.
Finalmente arrivò l’ora del verdetto, le parole che la prof pronunciò lo trafissero come due lance appuntite.

“Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama …. Non abbandonarmi … non abbandonarmi …” continuava a ripetere sottovoce; non capiva nemmeno quello che la maestro stava dicendo!
“Hidan? Mi senti? Sto parlando con te!”
“Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama …”
“Hei! Ma stai pregando per caso?? Ti ho appena detto che hai fatto una prova magnifica e tu che fai? Preghi!! Non sei a posto ragazzino …”
“Ve … verifica? Cosa ha detto?”
“Sei sordo? Ho detto che hai fatto una verifica magnifica! Ti ho dato un bel 9 e mezzo!”

Fu come risvegliarsi da un brutto incubo e ritrovare finalmente la luce; la notizia lo lasciò interdetto per qualche secondo dopodiché venne spontaneo un urlo di gioia
“Grazie Dio Jashin!!!!!!!!!!!!!!! Sono cosi felice! sono così felice!” ma improvvisamente un volto apparve nitido nella sua memoria: Tobi; era
colpa sua! Gli lanciò un infinità di occhiatacce minacciose per poi accusarlo puntandogli il dito contro
“Tu! Razza di imbecille! Non hai nemmeno capito quello che ti aveva detto la maestra! era MAGIFICA non MALEFICA!!!! Sei proprio un caso senza speranza …”
“Nooooo sul serio?? pensavo che la tua verifica fosse malefica!!!”

Tutti i presenti rimasero sconvolti: l’incommensurabile stupidità di Tobi aveva colpito ancora, e questa volta Hidan ci aveva rimesso le unghie.
Fu così che per mascherare quelle dita tremandamente magiucchiate Hidan dovette andare da Deidara per una manicure in piena regola, con tanto di trattamento allo smalto!



eccomi!
grazie per le recensioni dello scorso capitolo spero che anche questo sia piaciuto^^
come ho già detto non aspettatevi dei paring in piena regola, i personaggi sono ancora bambini XD
diciamo che le coppie mi serviranno per mettere in scena qualche situazione un po' particolare! Alla fine ho deciso chi sarà la fortunata "donna" di Hidan^^
alla porssima" scusate vado un po' di fretta çç_____çç




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Capitolo 7
*** Chi sei??? ***


Chi sei?

Hidan stava tornando a casa, era passato da Deidara per la manicure, e gli aveva raccontato tutto per sfogarsi un po’, ma a quanto pare non aveva ancora sbollito la rabbia.
Anche se a dir la verità, non sapeva se essere più arrabbiato per lo stupido amico o felice par la verifica ben riuscita.

“Maledetto Tobi questa volta me la paghi! Sono sicuro che Jashin-sama lo punirà a dovere! Beh almeno la verifica mi è andata bene, sono stato proprio bravo!!”
“Dovresti perdere questo tuo maledetto vizio di  parlare da solo”
Hidan si girò di scatto, qualcuno lo stava seguendo? Non si era accorto di nulla, eppure dietro di lui non c’era nessuno ...
“Sono qui ‘signorino ho paura dei fantasmi’ ahahaha!!”
Ah ... ecco chi era … il solito guardone nascosto tra le piante …
“Smettila di prendermi in giro razza di piantina che non sei altro!”
“Sentitelo, ha parlato il bambino dai capelli grigi!”
“Zetsu che vuoi? Mi stai dando sui nervi …”
“Nulla volevo solo avvisarti che sabato facciamo la festa a Pain … se ti va di venire ...”
“Eh? Da quando mi invitate alle vostre feste?”
“Non farti strane idee, se vuoi venire, in cambio devi chiamare una persona e farla venire alla festa”
"Ma come parla?"
“Fammi indovinare, sarebbe Konan giusto?? Perché non la invitate voi scusa!!”
“Non la conosciamo e poi tu se molto amico con lei …”
“Ma quale amico?? Ci ho parlato una volta, e in più perché le avevo rovesciato addosso il gelato! Mi spiace rivolgiti a qualcun altro”
“Guarda che non ti facciamo venire alla festa!”
“E chi ci vuole venire! Ti saluto vegetale”
“Tzè questa ce la paghi!”  

Era arrivato praticamente a casa, entrò correndo, urlando per chiamare sua mamma, ma nessuno rispondeva. Poco male, le avrebbe comunicato il voto più tardi, accantonò la cartella in cucina e salì in camera buttandosi di fronte al tempietto per ringraziare il suo Dio
“Oh Jashin-sama grazie infinite!! È tutto merito tuo se ho preso 9 e mezzo! Continuerò a restarti fedele per tutta la vita lo prometto! Adesso vado in giardino a vedere se posso sacrificarti qualcosa!”
Si rialzò di fretta per dirigersi in giardino ma scese le scale trovò sua madre che stava in piedi sulla soglia della porta.
“Oh mamma allora ci sei! Ho preso nove e mezzo alla verifica di oggi!”
“…” non rispose, non lo stava nemmeno guardando in faccia, avevo lo sguardo fisso verso il giardino, o meglio verso la stradina li di fronte.
“Mamma? Hai sentito? Ho preso …”
Ancora nessuna reazione, ma cosa le stava succedendo?? Avrebbe dovuto essere felice ed esultare con lui! Aveva forse scoperto l’inganno della bambolina woo-doo?? No, c’era qualcosa di più … si avvicinò anche lui alla soglia della porta per guardare fuori e quello che vide non gli piacque affatto.

Un uomo sulla quarantina stava ritto in piedi vicino ad un taxi. Un uomo dallo sguardo intrigante, dannatamente simile al suo.
“Mamma chi è quel signore?”
Finalmente la voce di sua madre “Tu … come osi ripresentarti in questa casa??”
Aveva strani capelli grigi, corti e scomposti, occhi color porpora che non aveva visto mai a nessuno, se non su se stesso allo specchio.
Non capiva …
Ma di nuovo le urla di sua madre le riempirono la testa “Con quale coraggio?? Con quale coraggio vieni qui e mi chiedi di vedere mio figlio??”
“Chi è quell’uomo??” Non faceva altro che ripetere mentalmente

“E’ anche mio figlio, non puoi impedirmi di vederlo”

“Suo figlio? Ma allora lui è … è mio padre?? No! Mio padre è morto poco prima che nascessi me l’ha detto la mamma!”

“Lui non è più tuo figlio, vattene! Non deve sapere niente di questa storia!”

“Cosa non devo sapere??”  “Mamma mi vuoi dire chi è quest’uomo!?” urlò con tutto il fiato che aveva in gola,  la sua voce uscì stridula e spaventata.

“Hidan tu …” la donna non si era accorta della presenza del piccolo fino a quel momento. Male, molto male … lui non doveva sapere, non doveva soffrire come aveva sofferto lei

“Sono tuo padre” disse grave l’uomo fuori casa.
 
“No tu non sei mio padre!! Lui è morto non c’è più!” nella foga della rabbia corse fuori e scappò via. Lontano da quella figura inquietante, lontano da colui che avrebbe dovuto essere morto, lontano da se stesso.

Raggiunse il parco e si rannicchiò sull’altalena a piangere, solo dopo almeno una decina di minuti si accorse che qualcun altro, vicino a lui, stava piangendo.
Era la bambina che si era nascosta nel capannone, la riconobbe dai lamenti. Smise di piangere e le rivolse la parola, singhiozzando ancora
“Ehi perché piangi anche tu?” lei continuò a fissare il terreno e disse sconsolata
“Tutti mi prendono sempre in  giro … solo perché sono imbranata e goffa … sniff …”
“Anche a me prendono in giro a volte, ma mica mi metto sempre a piangere”
“E allora che ci fai qua?”
“Ehm … sono scappato da casa, ma solo momentaneamente … è che c’era una persona che non volevo vedere”
“Fai la mia scuola? Come ti chiami?”
“Hidan e tu?”
“Hinata …”



Eccomi tornata più tardi che mai! -__- scusate il ritardo! Vado a periodi insomma a volte non ho proprio l’ispirazione!!
Beh che dire, oddio questo capitolo non fa molto ridere vero? Anzi … direi che boh … questo sta a significare che nelle demenziali sono una frana, se non ci metto dentro qualcosa di tragico o sconvolgente non sono contenta, pazzesco!!
Approfitto per augurarvi una buona estate!! Finalmente la scuola è finita eheh XDXD
Dunque sarà svelato il mistero della misteriosa “donna” di Hidan?? Ahahaha sembra proprio di si XD dopo una lunga decisione ho optato per lei! La piccola e indifesa Hinata!!

Come andrà a finire la storia del padre di Hidan?? Perché si è ripresentato a casa sua dopo tutti quegli anni??? Bohhh nemmeno io lo so ahahahah!
Scherzo dai^^ era un momento di pazzia!

Bene ringrazio come al solito coloro che mi seguono e che recensiscono^^ non ci foste voi la fic non andrebbe nemmeno avanti perché mi demoralizzerei!! Quindi continuate a recensire e a raccontarmi le vostre impressioni pleaseeeee!!
Alla prossima ragazzi ciao!!

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Capitolo 8
*** Un ... Che cosa?? ***


Un … che cosa???


“Fai la mia scuola? Come ti chiami?”
“Hidan e tu?”
“Hinata …”
“Hinata … questo nome mi sembra di averlo già sentito da qualche parte … ci conoscevamo forse all’asilo??”
“No, non credo”
“…”  il bimbo era immobile, tutto corrucciato per ricordare dove avesse sentito tale nome
“Hidan ti sta uscendo dello strano fumo dalle orecchie!!”
Era assolutamente normale, purtroppo ‘pensare’ aveva qualche effetto collaterale, per questo Hidan pregava soltanto!
Ma torniamo a noi …
“Ci sono!!!” ci siamo! Cosa avrà rappresentato Hinata nell’infanzia del bambino??

“Hinata era il nome della marca di pannolini che usavo da piccolo!!!”
A quanto pare si stava facendo contagiare da Tobi … immaginate la faccia della timida Hinata a quella rivelazione, insomma già era timida di suo! Divenne talmente rossa che adesso il fumo usciva dalle sue di orecchie!
“Stai pensando anche tu a qualcosa?”
“No Hidan … è che … è che … mi vergogno del mio nome!!!!” urlò tutto d’un botto la bimba
“Lo credo! Anche io mi vergo …”
Il volto angelico della bambina era nuovamente in procinto di piangere, Hidan non sapeva cosa volesse dire usare un minimo di ‘tatto’ con le signore.
Ormai la frittata era fatta, lei cominciò a piangere più forte che mai mentre lui cercava inevitabilmente di rimediare al danno.
“Dai scherzavo! Insomma dopotutto è un bel nome, non importa se è usato per una marca di pannolini o altro”
“Lo dici solo per consolarmi … sniff … sniff”
“Ma no guarda che è la verità! Anzi sai che ti dico? Sei fortunata perché il tuo almeno è un nome famoso! Invece Hidan non lo conosce nessuno”
“E’ famoso??”
“Per Jashin! Certo che è famoso! Non sono mica qui a raccontarti balle!”
“Ahahahah!”
“E adesso che hai a ridere??”
“Sei tu!”
“Io??”
“Hai fatto una faccia estremamente buffa! Grazie era da tantissimo che non ridevo senza fingere”
“Davvero? Allora ho fatto una cosa buona? Grazie Jashin-sama!!!!”
“Adesso devo andare, domani vieni sempre qui a quest’ora! Ciao!”
E la bambina se ne scappò via con un bel sorriso stampato sulle labbra.


Eh si, questa volta Hidan aveva davvero fatto una buona azione, e parlare con Hinata gli aveva anche fatto momentaneamente dimenticare la faccenda successa a casa,
Ora però doveva confrontarsi con i suoi problemi, ma tornare in dietro e parlare faccia a faccia con suo padre poteva davvero rivelarsi una soluzione?
Indeciso sul da farsi decise di andare da un amico e arrivato a casa sua suonò il campanello impaziente.


“Chi è???”
“Deidara sono Hidan!! Aprimi per favore!” Era Deidara, l’amico sempre pronto ad ascoltarlo in ogni momento …
“Ma proprio mentre mi stavo lisciando i capelli dovevi farti vivo???” … o quasi …
“Eddai non fare storie e vieni ad aprire la porta!”
“Arrivo, arrivo”

Sistemati di fronte una bella tazza di te Hidan cominciò a raccontare dell’improvvisa comparsa del padre
“ … e così dopo avergli urlato che lui non era mio padre sono corso al parco …”
“Sai che ti dico? È tutta una montatura! Tuo padre è morto no? E i morti non tornano in vita fidati!”
“Lo so! Ma quello che non mi convince è che mia mamma non ha detto cose del tipo ‘tu sei morto non puoi essere qui’ o ‘come hai fatto a tornare in vita!’ e se mia mamma mi avesse solo fatto credere che fosse morto? Se in realtà lui è davvero mio padre?”
“E così complicato … senti oltre al te vuoi anche i pasticcini?? Sai ho trovato una pasticceria giù in centro che fa dei dolcetti deliziosi!!”
“…”
“Che c’è?”
“Io ti sto parlano dei miei problemi più gravi e tu pensi alla pasticceria giù in centro??”
“Era solo per smorzare l’atmosfera! Sai che ti dico? Sei tu quello strano! Perché non chiedi al tuo Dio di darti tutte le risposte? Non ti ho sentito pronunciare il suo nome nemmeno una volta! Secondo me è in te che c’è qualcosa che non va!”
“ … oddio è vero … che mi sta succedendo?? Sto perdendo la ragione è terribile!! E vuoi sapere un'altra cosa strana?? oggi ho parlato con una ragazza  e sono riuscito a farla piangere e ridere in meno di mezz’ora! Che malattia sarà la mia??”
“Oh tesoro!! Hai parlato con una ragazza?? E chi era?? Era alta? Bella? Giovane?”
“Aveva la nostra età Deidara, si chiama Hinata tu la conosci??”
“No ma quel nome mi è familiare …”
“Ehm … si vede che l’avrai sentita nominare per i corridoi! Comunque sono preoccupato! Mi ha chiesto se domani mi ripresento al parchetto alla stesa ora! Che significa?? Vuole mangiarmi??”
“Ma che mangiarti! Mio caro tu hai un appuntamento!” disse l’amico strizzando l’occhio in segno di confidenza
“UN … APPUNTAMENTO??????” urlò sconvolto l’albino
“Mi spiace ma qui c’è una questione più importante del tuo papà!”
“Vuoi dire che è davvero più importante della famiglia?”
“Certo! Non ti preoccupare però se seguirai tutti i miei consigli alla lettera domani farai un figurone!”



Rieccomi! Ho fatto un po’ fatica a scrivere questo capitolo e devo dire che mi è uscito male ç_ç
Scusate cercherò di rifarmi col prossimo^^ ditemi che ne pensate intanto ... ciao a tutti!!

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