Venerando Jashin...!?! di akidu (/viewuser.php?uid=38793)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo1 un bimbo alquanto strano... ***
Capitolo 2: *** Il piano malefico di Hidan! ***
Capitolo 3: *** Cerimonia?? ***
Capitolo 4: *** Finalmente alla mostra! ***
Capitolo 5: *** Verso scuola! ***
Capitolo 6: *** Una normalissima mattinata a scuola ***
Capitolo 7: *** Chi sei??? ***
Capitolo 8: *** Un ... Che cosa?? ***
Capitolo 1 *** capitolo1 un bimbo alquanto strano... ***
Venerando Jashin…!?!
Era
una bella giornata di sole, il profumo dei fiori appena sbocciati e il
cinguettio degli uccellini in festa rendevano l’atmosfera
così tranquilla da sembrare magica, se non che …
“Anf anf
… Ciao mamma anf … sono
tornato!!!” un tenero bambino nel pieno della sua
fanciullezza, aveva appena varcato la soglia di casa tutto trasandato.
Avrà avuto
si è no 10 anni, portava i capelli pettinati
all’indietro e aveva degli inquietanti occhi rossi. La
mattinata era appena giunta al termine e come di consueto si era recato
a casa per il pranzo prima delle lezioni pomeridiane.
“Ciao
tesoro! Ma come mai sei così di corsa?? Dove stai
andando?”
“In
bagno!” il bambino più veloce di un fulmine si
capottò in camera sua e chiudendo la porta. Evidentemente il
bagno era solo una scusa, aveva qualcosa di importante da fare.
Buttò la
cartella in un angolo della stanza e posizionandosi davanti al piccolo
tempietto del suo Dio preferito, prese fiato, congiunse le mani e
cominciò:
“Jashin-sama!
Jashin-sama! Devi assolutamente aiutarmi! Ho un grossissimo problema!
Fai che la mamma non
scopra mai il brutto voto che ho preso stamattina!! Ti prego
… ti prego! So che dire le bugie è sbagliato ma
prometto che domani sarò buono e mi impegnerò nel
compito di matematica! Adesso devo andare a mangiare, però
hai capito? Entra nella testa della mamma e aiutami!”
“Allora
Hidan, ti sbrighi?? Il pranzo si raffredda!!”
“A dopo
Jashin-sama! Conto su di te!”
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“Allora
com’è andata oggi? Hai preso qualche
voto?”
“Normale
… non ho preso nessun voto” disse Hidan tagliando
distrattamente la bistecca che aveva nel piatto; mentre stava cercando
di essere il più convincente possibile, la sua mente pregava
Jashin affinchè andasse tutto bene, ma la madre fu scaltra:
“Ma oggi non
dovevano ridarti la verifica di italiano?”
“ehm
…” no! Cosa stava succedendo? La madre sospettava
forse qualcosa?! Il bambino pregava sempre di più nella
speranza di ricevere qualche buona scusa … e finalmente
arrivò l’illuminazione
“è
vero però la maestra, dato che oggi Kakuzu avrebbe dovuto
recuperarla, perché era stato assente quando
l’avevamo fatta tutti, ha detto che ce le consegna in
settimana per non avvantaggiarlo! Se no, mentre le correggiamo lui
sente le risposte!”
“Oh capisco!
Adesso vado a lavorare, mi raccomando fai il bravo oggi … e
sparecchia il tavolo! Ciao a stasera!”
“Ciao
mamma!”
Aspettò
qualche minuto, giusto il tempo di sentire la macchina uscire dal
garage e poi … via in camera!
Si
inginocchiò nuovamente di fronte al tempietto urlando:
“grazie
Jashin-sama! Grazie Jashin-sama!”
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Terminate
anche le lezioni pomeridiane, decise di andare dal suo amico Deidara,
che per qualche motivo, non si era presentato a lezione.
Toc-toc
“Avanti!!!!”
la voce affemminata di un fanciulletto invitò il nostro
tenero Hidan ad entrare
“Ciao
Deidara perché oggi … eh??
Cos’è quell’affare??”
“oh Hidan
sei tu! Non è meraviglioso?? Voglio proprio vedere se questa
volta il concorso non lo vinco io!” disse il biondo
bambino/bambina con gli occhi colmi di determinazione e soddisfazione
“vuoi dire
che oggi pomeriggio non sei venuto a scuola per fare questa
roba?”
“come ti
permetti di definirla roba? Questa è arte! Non capisci
proprio niente … ma cosa posso pretendere da un inetto che
non fa altro che venerare uno stupido tempietto!”
“non
insultare il grande Jashin-sama o la sua infinita potenza ti si
riverserà contro!”
“quale
potenza! Io non credo a simili cose da fanatici …
l’arte è la sola cosa che apprezzo! Tornando a noi
… mi accompagnerai vero??”
“dove?”
“come dove!
Al concorso di domani mattina! Giuro che questa volta
supererò Gaara! Lui e i suoi dannati castelli di sabbia non
possono competere con me!”
“Ma domani
mattina c’è scuola! E la verifica di
matematica!”
“e allora?
La recuperiamo lunedì… ti prego! Devi farmi da
sostegno morale!”
“ma ho
promesso a Jashin-sama che mi sarei impegnato di più e
… e poi sicuramente la mamma non mi farà la
giustificazione!”
“ma non
posso andare da solo! avevo già chiesto a Pein ma ha detto
che è impegnato perché deve torturare gli insetti
…” Deidara assunse un’espressione da
cane bastonato (esprimendo tutto il suo fascino femminile) che Hidan
non poteva di certo ignorare … quindi morale della favola
acconsentì, e corse di nuovo a casa per chiedere il permesso
a … beh non mi pare che ci sia bisogno di dirlo …
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“Jashin-sama!”
inginocchiatosi con la testa bassa e le mani giunte, pregava con tutto
il cuore“scusa scusa scusa! Ho promesso a Deidara che domani
mattina sarei andato al concorso per giovani artisti e quindi non posso
andare a lezione! Ma giuro che è per una buona causa! Devo
fare da sostegno morale e senza di me Deidara perderà di
sicuro! Gaara fa dei castelli di sabbia mastodontici e negli ultimi
anni ha sempre vinto lui! È per questo che non posso
assolutamente abbandonare Deidara! Non me lo perdonerei mai!
Per la mamma non ti
preoccupare ho già pianificato tutto! Allora posso
andare??”
Come proseguiranno le
avventure del piccolo Hidan? Quale sarà il suo piano? E
Jashin? Come reagirà ai continui rimandi dei buoni propositi
del bambino? Tutto nel prossimo capitolo!!
Spero commentiate in molti
anche per sapere se continuare o meno questa ficcy!
Ciao!
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Capitolo 2 *** Il piano malefico di Hidan! ***
Il piano malefico di Hidan!!
Il tenero
bambino non riusciva a prendere sonno, doveva studiare tutto nei minimi
dettagli o questa volta la mamma si sarebbe arrabbiata sul serio, ma
dalla sua parte aveva il grande Dio Jashin che non lo aveva mai deluso.
Erano già scoccate le 10, fra poco avrebbe ricevuto il bacio
della buona notte e finalmente, forse, si sarebbe lasciato andare tra
le braccia di Morfeo.
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Bip-Bip
Bip-Bip
Bip-Bip
"……………"
“Uffi è già mattina!!!!! Maledetta
sveglia… è.é”
“Hidan!!!! Sveglitati!!”
“Si mamma lo so! Arrivo!”
Uscì svogliatamente dal comodo lettuccio, e si
vestì in fretta e furia, ma prima di scendere
pregò per l’ennesima volta davanti suo caro
tempietto.
“Ciao Jashin-sama! Oggi è il grande giorno!
Aiutami ti prego, fa che vada tutto liscio e ti prometto che sta sera
ti sacrificherò un po’ degli insetti di Pain!
Ciao!!”
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“Allora sei pronto per la verifica di matematica?”
“Certo mamma XD” disse pacioso sfoggiando
un meraviglioso sorriso sornione "come
no...XD"
“Allora forza eccoti la merenda! Mi raccomando fai il bravo e
non fermarti per la strada!”
“Ok mamma, ciao!”
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Ma il bimbo aveva ben altri piani, appena uscito dal giardino, si mise
a correre come un forsennato verso la casa del suo amico Deidara,
doveva fare in fretta, le lezioni sarebbero cominciate tra poco
più di 20 minuti.
-------------------------------
Toc-Toc!
“Avanti! Ciao Hidan!”
“Ciao! Allora? Hai preparato quello che ti ho
detto??”
“Certo, per chi mi hai preso! Non è bello proprio
come l’opera che porterò alla mostra, ma ti
assicuro che è un portento! Vieni è di
là in sala”
Deidara fece strada, e appena entrati... stava li, al centro della
stanza, una statua quasi identica a Hidan, dimensioni comprese.
“Cavolo complimenti! Sono proprio bello!”
“Eh si…. Se permetti l’arte è
proprio il mio forte…^^”
“Ma noooo guarda che è tutto merito del soggetto!
Del tipo, scommetto che sarebbe venuta molto più brutta se
avessi fatto il ritratto di te stes…”
“Non dirlo! Tu non capisci nulla, la bellezza non
è data solo dall’esteriorità di un
corpo! Tutto ciò che ci sta dietro, l’amore, il
carattere, i modi gentili ed educati, sono questi gli aspetti che
determinano la vera bellezza!”
“Naaaaaaahh una cosa la vedi subito se è bella o
brutta (io sono bello ad esempio XD), si ma non stiamo qui a
cincischiare su argomenti filosofici! Dobbiamo andare da
Sasori!”
“Ehi un momento, tu non mi hai ancora spiegato il tuo piano!
Mi hai solo detto che dovevo creare una copia d’argilla di te
stesso, ma cosa te ne vuoi fare, scusa?”
“Ma non l’hai capito? Ho detto che andiamo da
Sasori, non riesci ad intuire quello che ho in mente?”
“Hai la mante contorta -___-'… fammi pensare
… ho capito vuoi fare una seduta spiritica!”
“Ma cosa hai nel cervello? Argilla??”
“T.T perché?”
“No no niente spiriti! Hai presente le bamboline
woo-doo???”
“Ah si! Che carine che sono *.* me ne farò
regalare una il prossimo natale!^^”
“Ecco, immaginati la statua d’argilla che hai
creato tu, sotto l’effetto delle bamboline! In pratica
Sasori potrà comandarmi a distanza!”
“Ma sei un genio!”
“Lo so modestamente U.U”
“Andiamo!”
-------------------------------------
I due piccoli si avviarono, la strada era lunga;
Il loro amico abitava in una di quelle case isolate ... in uno dei
posti più lugubri del paese insomma(dopo il
cimitero degli insetti di Pain ovviamente XD). In quel piccolo pezzo di
periferia il cielo era sempre scuro e minaccioso, e aleggiava
un’atmosfera alquanto sinistra.
Un albero morto si ergeva nel marcio cortile della villetta, e
fortunatemente le luci erano accese, segno che in casa c'era qualcuno.
“Eccoci .... brrr fa sempre un certo effetto questo posto
…”
“Su fifone non avrai paura!”
“Ma Hidan non vedi che qui pure il sole si rifiuta di
battere? … è un brutto segno …
ç__ç”
“Forza sbrighiamoci, ecco il campanello”
"Perchè sei sempre tu il più coraggioso?
ç__ç"
Dlin-Dlon
Uno scricchiolio improvviso colse entrambi di sorpresa ... ebbero un
sussulto ... dei passi lenti si avvicinavano sempre più
… e una figura coperta di nero si presentò
innanzi a loro con uno sguardo…..
Molto molto amichevole direi
“Benvenuti^^ Sasori l’esorcista al vostro
servizio!”
Ebbene
scusate il terribilissimo ritardo ma haimè, maledettaccio
computer, avevo dei problemi di linea!!! Allora come vi è
sembrato questo capitolo?? C’era almeno un po’ di
suspence??
Mah
non sono molto convinta -__- l’ho scritto di getto^^ spero
che ne sia uscito qualcosa di decente!
A
voi il verdetto!
Che
bello ben 4 recensioni!!!! Me felicissima!!!
Ok
risponderò a ciascuno!
akasuna no mendy:
ciao! Scusa se ti ho lasciata in suspance^^ cercherò di
aggiornare più velocemente^^
hidasasodei:ciao
anche a te^^ sono contenta che faccia ridere! L’intento
è proprio questo! Spero che ti sia piaciuto anche questo
capitolo^^
Winry211:ciao! Ecco
il continuo spero ti piaccia^^ mi raccomando continua a segiurmi^^
Liby_chan:figurati^^
scusami te per il ritardo (mi sento troppo in colpa
ç__ç) ti ho fatta aspettare una vita mi disp!!
Comunque adesso spero di postare più velocemente! Ti
è piaciuto il cap? ciao alla prossima!
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Capitolo 3 *** Cerimonia?? ***
Cerimonia??
Nella puntata precedente
…
Dlin-Dlon
Uno scricchiolio
improvviso colse entrambi di sorpresa, ebbero un sussulto, dei passi
lenti si avvicinavano sempre più … e una figura
coperta di nero si presentò innanzi a loro con uno
sguardo…..
Molto amichevole direi
“Benvenuti^^
Sasori l’esorcista al vostro servizio!”
--------------------------------------------------------
“Sasori!
Ma dico io, è proprio necessario un benvenuto
così da brivido?? Ancora un po’ che aspettavi ad
aprire la porta, e facevo in tempo a mangiarmi tutte le unghie dal
nervosismo!!”
“Scusa Deidara ma è stato Hidan che mi ha detto di
preparare quest’atmosfera, l’ha fatto solo ed
esclusivamente per te, per la tua salute U.U” Deidara
fulminò Hidan con lo sguardo e poi esclamò
“Per la mia salute? Altro che salute, volevate farmi morire
avvelenato!?”
Entrambi guardarono in biondino perplesso, ma di che veleno stava
parlando?!
“Scusa? Ma che dici?” Chiese legittimamente il
piccolo Hidan
“Guardate qua, non sapete che lo smalto delle unghie
è nocivo alla salute? Eh? Cosa avete da dire a vostra
discolpa!?”
“-_____- ...........................”
“Perché mi guardate così?”
“ehhhehhh sei proprio un caso senza speranza U.U”
“Non è colpa mia se lo smalto mi rende
irresistibile! Dillo che sei geloso Hidan!”
“Non sono affatto geloso… Sasori tu
che…? Eh? Che stai guardando?” Lo sguardo nocciola
del padrone di casa era puntato, ma che dico, era letteralmete
incollato! verso le mani di Deidara
“Deidara dimmi dove hai trovato questo smalto! Il suo colore
è così … così …
boh non so come dirlo! Sarebbe perfetto per le mie bambole!”
Hidan non sapeva che fare … possibile che fosse circondato
da maniaci dello smalto? “Jashin-sama
… ma dove sono finito? Dammi la forza per sopportare anche
questo ç__ç non so più che fare
…”
Ma ripensando al suo Dio, si ricordò improvvisamente della
ragione per cui erano li, ma certo! Guardò di fretta
l’orologio e si accorse che all’inizio delle
lezioni mancavano solo 10 minuti, oddio! Era troppo tardi??
“Ragazzi basta pensare allo smalto! Sasori la bambolina
woo-doo? Presto dobbiamo sbrigarci o non faremo mai in tempo!”
“Ah già! Su su entrate in casa è
già tutto pronto per la cerimonia!”
I tre si affrettarono e varcando la soglia della porta si ritrovarono
in una stanza piena zeppa di candele e lumini accesi, al centro stava
per terra una bambolina con le stesse fattezze del devoto bambino.
Sasori dirigeva le operazioni: fece inginocchiare intorno alla
bambolina gli altri due bambini, mentre lui si preoccupò di
ungere il pupazzo che aveva fatto Deidara con dell’olio
speciale.
I preparativi erano quasi ultimati, da un cassetto di una scrivania li
vicino prese un barattolo, contenente una crema rosso sangue, aprendo
con cautela il contenitore immerse leggermente il dito in modo da
sporcarlo di quel colore carminio, posò il barattolo, e
sotto gli occhi attenti degli altri due bambini, si disegnò
uno strano simbolo sui palmi delle mani, dopodiché compose
degli strani sigilli, recitando allo stesso tempo una complessa litania.
Poco dopo esclamò improvvisamente “Risvegliati
Bambolina!”
Di colpo tutte le candele si spensero lasciando la stanza completamente
al buio e al silenzio.
---------------------------------------------
“Ragazzi
è fatta!” la voce squillante del rosso ruppe
l’atmosfera di tensione che si era creata. Ma come? Era
già tutto finito? Eppure apparentemente non sembrava essere
successo nulla!
Sasori accese la lampadina che riportò la luce, ogni cosa
era esattamente come prima, neanche un segno di vita da parte delle due
bambole.
“Ehm non per essere scettico … ma sei sicuro che
abbia funzionato? Io non vedo niente”
“Sta a vedere miscredente!” il bambino si diresse
verso la bambolina più piccola prendendola in mano e
cominciò a muoverla facendole fare dei movimenti simili a
passi.
Hidan e Deidara non credevano ai loro occhi il pupazzo più
grande si stava muovendo, stava veramente camminando verso di loro!
“Non ci posso credere è come se ci fossero due
Hidan adesso! Ma Hai visto come siete uguali?”
Il vero Hidan si posizionò di fronte a quello falso
osservandolo scrupolosamente da ogni lato, poi si allontanò
soddisfatto “Non c’è che dire, siamo
stati davvero dei grandi!!! È perfetto non trovate??
Grazie Jashin-sama!!!!!!!! È tutto merito tuo!! Ti
sarò infinitamente grato!!! Potrò andare alla
mostra e alla stesso tempo essere a scuola! E questo non solo per oggi
potrò farlo anche domani, dopo domani, dopo domani ancora
siiiiiiiiiiii!!!!!!! Sono al colmo della gioia!!!!”
Gli altri due lo stavano osservando scioccati, va bene essere
contenti ma adesso stava esagerando! Saltellava leggiadramente da una
parte all’altra della stanza con una strana luce negli occhi
canticchiando un motivetto, dove naturalmente l’unica parola
comprensibile era “Jashin-sama”.
“-__- mi sembra un esaltato …”
“Fa sempre così … avresti dovuto vedere
quando l’anno scorso è riuscito miracolosamente a
prendere 8 di italiano, nessuno lo fermava più”
“Hidan forza! Dovete andare alla mostra no?
Sbrigatevi!”
Il bimbo si blocco, rendendosi subito conte della pessima figura che
aveva fatto “Ehm
…^^’’’’”
si schiarì la voce con un colpo di tosse e tornò
di nuovo serio “Bene, grazie dell’aiuto Sasori,
alla prossima, ma coma farai a telecomandare la bambolina fino a scuola
standotene qui a casa?”
“Oh non preoccuparti potrò osservarla da lontano
con la mia mitica sfera di cristallo, ricorda che sono anche un
veggente io U.U”
“Ok perfetto, ciao!”
“Ciao Sasori, dimmi buona fortuna!”
“Ok mi raccomando in bocca al lupo!”
AHAHAHHAH
avete visto sono già di nuovo qua XDXD
Non
vi ho fatto aspettare molto!! Com’era questo capitolo??
Ah
ho un annucio da fare!! Alldora io e un gruppo di ragazzi amanti degli
anime stiamo allestendo un forum! Si chiama otaku world, ci sono
sezioni deicate a naruto, one piece, hunter hunter, beach, dragonball e
death note! Poi c’è una sezione dedicata alle FF,
e una sezione dove c’è un bellissimo gioco su
naruto che sta per cominciare!
Stiamo
cercando di raccogliere nuovi utenti per popolare il più
possibile questo forum! Se volete potete iscrivervi, ne saremmo
felicissimi XDXD
Il
link è questo qua ----->
http://laterraimmaginaria.forumattivo.com/forum.htm (copiate
e incollate^^)
E
adesso i ringraziamenti!
Liby_chan:
ciao!! Allora ti è piaciuto questo cap? sisi hidan
è pucciosissimo!!! Che carino^^ è il mio
preferito^^ ma anche gli altri non scherzano *.* ciao!
neji4ever:
ciao! Sono contenta che ti piaccia la fic^^ è scritta un
po’ di getto, ma pensa che sia meglio così forse
riesco a rendere meglio l’idea di ciò che sto
pensando! Continua a seguirmi ciao!
SabakuNoKatrine:
ciao anche a te^^ ecco il nuovo capitolo spero che ti piaccia anche
questo! Alla prossima!
fatemi sapere del forum^^
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Capitolo 4 *** Finalmente alla mostra! ***
Finalmente
alla mostra!
I due
bimbetti camminavano pucciosamente uno vicino all’altro, in
direzione dell’edificio dove si sarebbe tenuta la mostra.
Deidara aveva già provveduto a recapitare ai giudici la sua
opera appena completata; una strana luce brillava nei suoi occhi, il
fuoco della determinazione ardeva in lui, non poteva perdere anche
questa volta!
Dopo una breve camminata, la coppia poteva finalmente ammirare
l’immensa vetrata del palazzo, Hidan si
diresse icuro verso l’entrata, mentre il biondino
tentennò qualche secondo; chiudendo rapidamente gli occhi e
esclamò:
“Ce la posso fare!” quando li dischiuse
incontrò lo sguardo rassicurante dell’amico
“Vai tranquillo Deidara! Ci sono qui io con te, vedrai che li
spacchiamo tutti!!”
Al giovane artista gli si inumidirono le iridi, e alcune lacrime di
gioia accompagnarono un caloroso (direi molto caloroso)
abbraccio
“Oh Hidan! Grazie per il sostegno sei un vero amico!!!!!!!!!!
Ç__ç Buaaaaa!!!!”
Hidan sbarrò gli occhi, stava per soffocare, continuamente
sballottato qua e là, dal biondino in una piena crisi di
pianto, non riusciva nemmeno ad emettere alcun suono.
Il terribile supplizio fu interrotto dall’arrivo di tre
loschi figuri, Deidara si risvegliò dallo stato di pazzia
momentanea e fissò intensamente i nuovi venuti.
Erano Gaara e i suoi due fratelli.
“Ma guarda chi è venuto anche
quest’anno! Il piccolo Dei-Dei!”
“Non mi chiamare così becchino che non sei
altro!”
“Becchino a chi?? è.é
Non hai speranza di vincere! Basta guardare il tuo amico, non vedi?
È pure caduto in catalessi dalla disperazione!”
In effetti Hidan era immobile con un espressione del tipo X__X
“Ma che le
è preso??” Pensò
legittimamente il biondo, “Sarà
meglio che mi inventi qualcosa!”
“Non è in catalessi scemo! Sta solo riposando, sai
com’è dovrà dare tutto se stesso con il
tifo al momento della mia
premiazione!”
“Si si pavoneggiati pure fin che puoi, ciuffo ambulante!
Arriverà la resa dei conti”
“Vedremo!”
I tre superarono velocemente la coppia ed entrarono, lasciando indietro
un Deidara colmo di rabbia, per l’arroganza con cui lo
avevano trottato.
Dopo aver risvegliato cautamente Hidan, entrambi si diressero
all’interno, cercando la sala dove erano esposte le varie
opere.
Non c’erano molti partecipanti, ma sembravano tutti molto
determinati, le opere erano di diverse dimensioni e di tutti i tipi,
alcune erano fatte con i tappi di bottiglia, altre con semplici
fiammiferi, altre ancora con addirittura scaglie di ferro, ma in
particolare, i due lavori che attiravano maggiormente
l’attenzione erano proprio quelli dei due rivali.
Uno era un imponete castello di sabbia, alto ben un metro e mezzo con
tanto di portone e bandierine svolazzanti sulle torri;
l’altra era invece un vaso di fiori gigante puntigliosamente
modellato nella creta, la perfezione dei lineamenti dei petali
trasmetteva un senso di armonia ed equilibrio indiscutibili. La
delicatezza della forma inoltre descriveva il trionfo della natura in
tutta la sua maestosità;
Questa volta Deidara aveva davvero superato se stesso.
“Caspita devo ammettere che ti è riuscita proprio
bene! Il castello di Gaara non è nulla in confronto,
però …”
“Però? C’è un
però??” chiese allarmato l’artista
“Si, hai commesso un errore”
“Errore? Quale errore??”
“Non
l’hai autografato”
Di sasso. Deidara ci rimare di sasso.
“E’ solo questo??? Ma dico ti rendi conto di quello
che dici? Certo che l’ho messo l’autografo!
È sotto il vaso! Non farmi più uno scherzo
simile”
“Ma che ne sapevo io? Mica l’ho fatto
apposta!”
“Un po’ di silenzio signori e signore, sembra che
anche quest’anno avremo un vincitore più giovane
del previsto! La giuria ha votato … …
… il vincitore è
Uzumaki Naruto!!!
O.O'''
O.O'''
O.O'''
O.O'''
O.O'''
O.O'''
O.O''' O.O''' O.O''' O.O'''
Pensate con delle semplici bacchette di legno per mangiare e
l’ausilio di un po’ di colla è riuscito
a realizzare questa ciotola di ramen formato gigante!!
Complimenti Naruto! Come ti senti nei panni di Neo-vincitore?”
“Beh ecco io … non pensavo di vincere a dir la
verità … mi prendete un po’ alla
sprovvista … quello che vi posso dire è che
andrò a festeggiare la vittoria con una bella ciotola di
ramen formato gigante XDXD”
“Oh oh ne siamo sicuri! Bene, alla prossima signori e
signore, non mancate!”
-----------------------------------------------------------------------------------
“Deidara?
Deidara mi senti?”
“Battuto da un drogato di ramen … Battuto da un
drogato di ramen … Battuto da un drogato di ramen
… Battuto da un drogato di ramen … Battuto da un
drogato di ramen … Voglio morire!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“No non dire così! con il ciuffo che ti ritrovi ti
potrebbero scambiare per un emo!”
“Ma Hidan, non capisci??? Che senso ha la mia vita ora?? Ho
perso tutto … sigh … il concorso, la reputazione,
sigh … ieri ho perso la piastra per lisciare i capelli, e
sento che preso mi abbandonerà anche la mia vena artistica
… ç____ç che posso
fare??? Buaaaaaa!!”
“Non dimentichi qualcosa?”
“Sniff sniff … E’ vero scusa, lo ammetto
ho perso anche quel libricino di preghiere che mi avevi regalato!
Perdonami se puoi!”
“Cooosa?? L’hai perso?? Ah ma io non intendevo
quello! Ti resto io! Ci sono ancora io con te!”
“Hidan Sniff sniff … Ti voglio
beneeeeeeeeeee!!!!!!!” Ed eccolo partire con
l’ennesimo abbraccio e l’ennesima crisi di pianto,
questa volta il piccolo Hidan si appellò al grande Jashin
per non rischiare di cadere nuovamente in catalessi XD
Ce la farà a sopravvivere??
Tutto nella prossima puntata XD
Tornata,
come al solito in ritardo -__-' sorry!!!!!!!!!!
piaciuto il cap? l'ho scritto di getto spero non sia venuta una
schifezza^^
ringraziamo di cuore i recensitori^^
su anche voi nn siate timidi!
Hidan:
"Ehm... dici a noi??"
Akidu:
"Certo che dico a voi! a chi se no!"
Deidara:
"Dovreste essere voi a ringraziare noi invece U.U se non
vi prestassimo il nostro talento di attori nn potresti nemmeno scrivere
la storia!"
Akidu:
"guarda che se non fai il bravo puoi dire addio alla tua collezione di
bambole in ceramica!"
Deidara
*colpito nel profondo* :" Noooooooooo pieta!!!!!!!!! la mia collezione
di bambole in ceramica nooooooooooo!!!!!!!!"
Akidu:
"Allora fai il bravo U.U"
Deidara:
"Certo capo ç__ç"
Hidan: "Tsk!
Farsi mettere in piedi in testa da una semplice umana!"
Akidu: "Ne
ho anche per te! pansa all'incolumità del tuo tempietto! Non
vuoi che venga distrutto, vero??"
Hidan: "Ehm
... io ... noooo non distruggermi il tempietto ti prego ç__ç!!!!!!!!!!!!"
Akidu: "Ma
no che non lo distruggo^^
sono brava io^^
Ma quando voglio so essere spietata è.é
quindi non sttovalutatemi^^"
Hidan: "Ma soffre di doppia
personalita??"
Ciao alla
prossima XDXDXD
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Capitolo 5 *** Verso scuola! ***
Verso
scuola!
Era ormai
passata una settimana dal fiasco della mostra, Deidara era rimasto in
depressione per parecchio tempo e Hidan doveva fare i conti con i
risultati del test di matematica.
“Jashin-sama Jashin-sama! Che posso fare?? Oggi la maestra
consegnerà le verifiche di matematica che hanno fatto la
settimana scorsa … come faccio a dire alla mamma che il mio
compito l’ha fatto una bambolina woo-doo??? Ti prego fa
qualcosa o questa volta ci lascio le penne! buaaaaa!!!!”
“Hidan ma che hai da urlare??? Sbrigati o farai tardi a
scuola!”
“Arrivo mamma! Ti prego ti prego aiutami anche
oggi” concluse sussurrando il bimbetto disperato.
“Un giorno o l’altro te lo butto via quel
tempietto! Possibile che te ne stai sempre li a parlare da
solo?”
“Non dirlo neanche per scherzo!”
“Ma cosa ci trovi di così speciale in quel cumulo
di pietre?”
“Non puoi capire mamma, quelle non sono semplici
pietre! Sono pezzi di materia caduti dal cielo! È stato
l’onnipotente Dio Jashin a mandarli sulla terra per ME, e mi
ha scelto come suo discepolo prediletto U.U”
“-____-‘ ehh che fantasia questi giovani
… …”
“Beh io vado ciao!”
“Non fare tardi!”
Hidan uscì di casa correndo, non passò da
Deidara, tanto sapeva che non sarebbe venuto a causa dei postumi della
depressione.
In compenso incontrò per caso il piccolo Tobi, che
saltellava serenamente canticchiando una canzoncina “Ichibi
… Nibi … Sanbi … watashiwa
Tobi!” che si ripeteva tutta uguale.
“Ciao Tobi! Come va?”
“Hidan! Quanto tempo non ci vediamo! Da ieri
mattina!!”
-_______- sconvolto dall’ingenuità del compagno
… “Eh già … come mai un aria
così allegra?”
“Beh perché oggi la mamma mi accompagna a
scegliere un cagnolino!!!”
“Davvero?? Avrai un animaletto tutto per te??”
“Si ^^ ho deciso di chiamarlo Tobi-junior! Ovvero
Banny!!!”
“Ma che cebtra
Banny con Tobi-junior??” pensò tra se
e se “Ah si? Attento a non farlo vedere a Pain o te lo
squarta XDXD”
“Non permetterò a nessuno di fare male al mio
Banny! Nemmeno a quel prepotente di Pain!”
“Cos’è che non mi permetteresti di
fare??” un bambino dalla fulva capigliatura si
avvicinò alla coppietta e subito il moretto
sussultò
“Pa-Pain! Che ci fai qui??”
“Come che ci faccio qui?? Sto andando a scuola
cretino!”
Tutti erano ormai rassegnati al piccolo cervello di Tobi, che ogni
cinque minuti sentiva il bisogno impellente di sparare una cavolata.
“Ah scusa è vero ^^ beh comunque non stavo dicendo
nulla su di te tranquillo ^^” assunse poi la tenera
espressione di un angioletto innocente, per cercare di non cacciarsi
nei guai;
fortunatamente Pain non indagò oltre, anche
perché poco più avanti di loro, passeggiava
leggiadramente la bellissima Konan, di cui aveva una cotta fin dalla
prima elementare.
Così li sorpassò velocemente e apprestandosi a
salutare la sua dama dei sogni.
“Quando vede Konan non pensa più a nulla XD che
stupidotto!”
“Senti chi parla Tobi! Tu come ti comporti quando
vedi una certa ragazza dagli occhi blu??” chiese
maliziosamente Hidan
“O///O L’hai notato??”
“Sembra che abbia colto nel segno, eh??”
“Beh che importa U.U prima o poi ti innamorerai anche
tu!”
“No non succederà mai! Io ho il mio Jashin non ho
bisogno di una ragazza!! ”
Eccomi
tornata! Scusate se il capitolo è un po’ corto^^ e
scusate anche per il ritardo ma con la chiusura delle scuole non riesco
mai a trovare tempo per scrivere!!
Bene
e adesso un sondaggio! dovete dirmi di chi vorreste che si innamorasse
Hidan!
Potere
scegliere tutte le ragazze che ci sono, tranne evidentemente Konan e
quella di Tobi, che per ora rimane un mistero XDXD
Se
no potete anche scegliere che si innamori di un nuovo personaggio che
provvederò ad inserire nella storia^^ ditemi voi!
Ringrazio
come al solito le recensitrici e chi ha messo la storia tra i preferiti!
Mi
raccomando fatemi sapere chi vorreste come “futura donna”
del piccolo Hidan^^ al prossimo capitolo ciao!
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Capitolo 6 *** Una normalissima mattinata a scuola ***
Una
normalissima mattinata a scuola
“Io innamorato?? Puah!
Mai e poi mai!” pensava continuamente il
bimbo al posto di seguire la lezione di italiano.
Ma dopo un po’, sfruttando il fatto che fosse seduto vicino
alla finestra, si incantò nel guardare lo splendido cortile
della scuola, non che fosse particolarmente bello, ma diciamo che si
presentava come un ottimo diversivo per non ascoltare la maestra.
A un certo punto però la sua attenzione venne catturata da
qualcosa di insolito, vide una piccola figura attraversare velocissima
il cortile e rifugiarsi nel capannone degli attrezzi. Il piccolo
albino, incuriosito, decise che nell’intervallo sarebbe
andato in esplorazione anche perché per tutta
l’ora nessuno uscì mai dal capannone.
Il resto della lezione si consumò rapidamente e subito Hidan
si diresse fuori dall’aula senza dire nulla ai suoi amici.
Arrivato in prossimità del capannone, esitò
qualche istante indeciso se entrare sul serio o meno. “Che faccio? E se
scopro che qui dentro si nasconde una terribile bestia feroce?? oppure
potrebbe essere un fantasma! Jashin-sama solo tu puoi aiutarmi! Stammi
vicino … eh? ... Ma ... questo suono
cos’è? è un verso di animale? Mah non
mi sembra … Ok dai entriamo …”
il piccolo deglutì e spinse lentamente la porta di ferro.
Il rumore si faceva sempre più intenso e chiaro una volta
varcata la soglia, finalmente capì: qualcuno stava
piangendo. Accese rapidamente la luce per vedere chi fosse, ma
finì solo con lo spaventare ancora di più la
creaturina impaurita che non smetteva in attimo di singhiozzare
“No vai via lasciami stare!” la voce era quella di
una bambina, probabilmente della sua età, ma non ebbe
nemmeno il tempo di vederla in faccia che questa sfrecciò
come un missile in direzione dell’uscita scomparendo
all’interno dell’istituto.
Il povero Hidan rimase in piedi con un espressione tra lo stupito e lo
spaventato per la reazione dalla misteriosa bambina, e senza pensarci
due volte scappò via anche lui diretto in classe.
“Hidan dove sei andato?”
“Ero in cortile quando ho sentito dei rumori nel capannone,
così mi sono avvicinato e ho aperto la porta, ma
improvvisamente una bambina è corsa fuori piangendo! Mi sono
spaventato pure io, secondo me ci sono i fantasmi li dentro!"
“I fantasmi non esistono credi a me” Disse Tobi con
aria saggia
“E tu che ne sai?”
“Semplice me lo dice sempre la mamma! E poi ho anche letto un
libro al riguardo”
“Sul serio? Sai leggere?”
“Cribbio non mi prendere in giro fifone che non sei altro!
Almeno io non ho paura dei fantasmi!”
“Tsk! Nemmeno io tanto ho il mio Dio Jashin che mi
protegge!”
“Chissà se ti proteggerà anche dall'ira
della maestra, prima l’ho incontrata in corridoio e ha detto
che la tua verifica era davvero malefica!”
A quelle parole Hidan rimase di sasso. Aveva promesso a sua mamma che
la verifica sarebbe andata bene! Invece a quanto pare la bambolina
woo-doo aveva dato il peggio di se … altro che
l’ira della maestra, il solo pensiero di dover comunicare a
sua mamma il voto la faceva rabbrividire.
“Hidan … sei ancora vivo?” chiese
retoricamente l’amico
“…” il bimbetto religioso cadde in uno
stato catatonico come quando Deidara lo stritolava a se.
Sarebbe uscito vivo da quella situazione??
La campanella squillò e la maestra consegnò tutte
le verifiche, meno quella del piccolo albino.
Il nervoso lo stava divorando interiormente, o meglio, era lui che
stava divorando letteralmente le unghie, tanto da non doverle tagliare
almeno per il prossimo mese.
Pregava Jashin e stringeva a se la catenina che lo simboleggiava.
L’attesa era tremenda, ma finalmente si sentì
chiamare alla cattedra.
Si alzò con una lentezza impressionante, doveva stare
attento a dove metteva i piedi perché le gambe gli tremavano
così tanto che temeva di cadere da un momento
all’altro.
Finalmente arrivò l’ora del verdetto,
le parole che la prof pronunciò lo trafissero come
due lance appuntite.
“Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama
…. Non abbandonarmi … non abbandonarmi
…” continuava a ripetere sottovoce; non capiva
nemmeno quello che la maestro stava dicendo!
“Hidan? Mi senti? Sto parlando con te!”
“Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama Jashin-sama
…”
“Hei! Ma stai pregando per caso?? Ti ho appena detto che hai
fatto una prova magnifica e tu che fai? Preghi!! Non sei a posto
ragazzino …”
“Ve … verifica? Cosa ha detto?”
“Sei sordo? Ho detto che hai fatto una verifica magnifica! Ti
ho dato un bel 9 e mezzo!”
Fu come risvegliarsi da un brutto incubo e ritrovare finalmente la
luce; la notizia lo lasciò interdetto per qualche secondo
dopodiché venne spontaneo un urlo di gioia
“Grazie Dio Jashin!!!!!!!!!!!!!!! Sono cosi felice! sono
così felice!” ma improvvisamente un volto apparve
nitido nella sua memoria: Tobi; era colpa sua! Gli
lanciò un infinità di occhiatacce minacciose per
poi accusarlo puntandogli il dito contro
“Tu! Razza di imbecille! Non hai nemmeno capito quello che ti
aveva detto la maestra! era MAGIFICA non MALEFICA!!!! Sei proprio un
caso senza speranza …”
“Nooooo sul serio?? pensavo che la tua verifica fosse
malefica!!!”
Tutti i presenti rimasero sconvolti: l’incommensurabile
stupidità di Tobi aveva colpito ancora, e questa volta Hidan
ci aveva rimesso le unghie.
Fu così che per mascherare quelle dita tremandamente
magiucchiate Hidan dovette andare da Deidara per una manicure in piena
regola, con tanto di trattamento allo smalto!
eccomi!
grazie
per le recensioni dello scorso capitolo spero che anche questo sia
piaciuto^^
come
ho già detto non aspettatevi dei paring in piena regola, i
personaggi sono ancora bambini XD
diciamo
che le coppie mi serviranno per mettere in scena qualche situazione un
po' particolare! Alla fine ho deciso chi sarà la fortunata
"donna" di Hidan^^
alla
porssima" scusate
vado un po' di fretta çç_____çç
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Capitolo 7 *** Chi sei??? ***
Chi
sei?
Hidan stava tornando a
casa, era passato da Deidara per la manicure, e gli aveva raccontato
tutto per sfogarsi un po’, ma a quanto pare non aveva ancora
sbollito la rabbia.
Anche se a dir la verità, non sapeva se essere
più arrabbiato per lo stupido amico o felice par la verifica
ben riuscita.
“Maledetto
Tobi questa volta me la paghi! Sono sicuro che Jashin-sama lo
punirà a dovere! Beh almeno la verifica mi è
andata bene, sono stato proprio bravo!!”
“Dovresti
perdere questo tuo maledetto vizio di parlare da
solo”
Hidan si
girò di scatto, qualcuno lo stava seguendo? Non si era
accorto di nulla, eppure dietro di lui non c’era nessuno ...
“Sono qui
‘signorino ho paura dei fantasmi’
ahahaha!!”
Ah ... ecco chi era
… il solito guardone nascosto tra le piante …
“Smettila di
prendermi in giro razza di piantina che non sei altro!”
“Sentitelo,
ha parlato il bambino dai capelli grigi!”
“Zetsu che
vuoi? Mi stai dando sui nervi …”
“Nulla
volevo solo avvisarti che sabato facciamo la festa a Pain …
se ti va di venire ...”
“Eh? Da
quando mi invitate alle vostre feste?”
“Non farti
strane idee, se vuoi venire, in cambio devi chiamare una persona e
farla venire alla festa”
"Ma come parla?" “Fammi indovinare,
sarebbe Konan giusto?? Perché non la invitate voi
scusa!!”
“Non la
conosciamo e poi tu se molto amico con lei …”
“Ma quale
amico?? Ci ho parlato una volta, e in più perché
le avevo rovesciato addosso il gelato! Mi spiace rivolgiti a qualcun
altro”
“Guarda che
non ti facciamo venire alla festa!”
“E chi ci
vuole venire! Ti saluto vegetale”
“Tzè
questa ce la paghi!”
Era arrivato
praticamente a casa, entrò correndo, urlando per chiamare
sua mamma, ma nessuno rispondeva. Poco male, le avrebbe comunicato il
voto più tardi, accantonò la cartella in cucina e
salì in camera buttandosi di fronte al tempietto per
ringraziare il suo Dio
“Oh
Jashin-sama grazie infinite!! È tutto merito tuo se ho preso
9 e mezzo! Continuerò a restarti fedele per tutta la vita lo
prometto! Adesso vado in giardino a vedere se posso sacrificarti
qualcosa!”
Si rialzò
di fretta per dirigersi in giardino ma scese le scale trovò
sua madre che stava in piedi sulla soglia della porta.
“Oh mamma
allora ci sei! Ho preso nove e mezzo alla verifica di oggi!”
“…”
non rispose, non lo stava nemmeno guardando in faccia, avevo lo sguardo
fisso verso il giardino, o meglio verso la stradina li di fronte.
“Mamma? Hai
sentito? Ho preso …”
Ancora nessuna
reazione, ma cosa le stava succedendo?? Avrebbe dovuto essere felice ed
esultare con lui! Aveva forse scoperto l’inganno della
bambolina woo-doo?? No, c’era qualcosa di più
… si avvicinò anche lui alla soglia della porta
per guardare fuori e quello che vide non gli piacque affatto.
Un uomo sulla
quarantina stava ritto in piedi vicino ad un taxi. Un uomo dallo
sguardo intrigante, dannatamente simile al suo.
“Mamma chi
è quel signore?”
Finalmente la voce di
sua madre “Tu … come osi ripresentarti in questa
casa??”
Aveva strani capelli
grigi, corti e scomposti, occhi color porpora che non aveva visto mai a
nessuno, se non su se stesso allo specchio.
Non capiva
…
Ma di nuovo le urla di
sua madre le riempirono la testa “Con quale coraggio?? Con
quale coraggio vieni qui e mi chiedi di vedere mio figlio??”
“Chi è
quell’uomo??” Non faceva altro che
ripetere mentalmente
“E’
anche mio figlio, non puoi impedirmi di vederlo”
“Suo
figlio? Ma allora lui è … è mio
padre?? No! Mio padre è morto poco prima che nascessi me
l’ha detto la mamma!”
“Lui non
è più tuo figlio, vattene! Non deve sapere niente
di questa storia!”
“Cosa non
devo sapere??” “Mamma mi vuoi dire chi
è quest’uomo!?” urlò con
tutto il fiato che aveva in gola, la sua voce uscì
stridula e spaventata.
“Hidan tu
…” la donna non si era accorta della presenza del
piccolo fino a quel momento. Male, molto male … lui non
doveva sapere, non doveva soffrire come aveva sofferto lei
“Sono tuo
padre” disse grave l’uomo fuori casa.
“No tu non
sei mio padre!! Lui è morto non c’è
più!” nella foga della rabbia corse fuori e
scappò via. Lontano da quella figura inquietante, lontano da
colui che avrebbe dovuto essere morto, lontano da se stesso.
Raggiunse il parco e
si rannicchiò sull’altalena a piangere, solo dopo
almeno una decina di minuti si accorse che qualcun altro, vicino a lui,
stava piangendo.
Era la bambina che si
era nascosta nel capannone, la riconobbe dai lamenti. Smise di piangere
e le rivolse la parola, singhiozzando ancora
“Ehi
perché piangi anche tu?” lei continuò a
fissare il terreno e disse sconsolata
“Tutti mi
prendono sempre in giro … solo perché
sono imbranata e goffa … sniff …”
“Anche a me
prendono in giro a volte, ma mica mi metto sempre a piangere”
“E allora
che ci fai qua?”
“Ehm
… sono scappato da casa, ma solo momentaneamente
… è che c’era una persona che non
volevo vedere”
“Fai la mia
scuola? Come ti chiami?”
“Hidan e
tu?”
“Hinata
…”
Eccomi
tornata più tardi che mai! -__- scusate il ritardo! Vado a
periodi insomma a volte non ho proprio l’ispirazione!!
Beh
che dire, oddio questo capitolo non fa molto ridere vero? Anzi
… direi che boh … questo sta a significare che
nelle demenziali sono una frana, se non ci metto dentro qualcosa di
tragico o sconvolgente non sono contenta, pazzesco!!
Approfitto
per augurarvi una buona estate!! Finalmente la scuola è
finita eheh XDXD
Dunque
sarà svelato il mistero della misteriosa
“donna” di Hidan?? Ahahaha sembra proprio di si XD
dopo una lunga decisione ho optato per lei! La piccola e indifesa
Hinata!!
Come
andrà a finire la storia del padre di Hidan??
Perché si è ripresentato a casa sua dopo tutti
quegli anni??? Bohhh nemmeno io lo so ahahahah!
Scherzo
dai^^ era un momento di pazzia!
Bene
ringrazio come al solito coloro che mi seguono e che recensiscono^^ non
ci foste voi la fic non andrebbe nemmeno avanti perché mi
demoralizzerei!! Quindi continuate a recensire e a raccontarmi le
vostre impressioni pleaseeeee!!
Alla
prossima ragazzi ciao!!
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Capitolo 8 *** Un ... Che cosa?? ***
Un
… che cosa???
“Fai
la mia scuola? Come ti chiami?”
“Hidan e tu?”
“Hinata …”
“Hinata … questo nome mi sembra di averlo
già sentito da qualche parte … ci conoscevamo
forse all’asilo??”
“No, non credo”
“…” il bimbo era immobile,
tutto corrucciato per ricordare dove avesse sentito tale nome
“Hidan ti sta uscendo dello strano fumo dalle
orecchie!!”
Era assolutamente normale, purtroppo ‘pensare’
aveva qualche effetto collaterale, per questo Hidan pregava soltanto!
Ma torniamo a noi …
“Ci sono!!!” ci siamo! Cosa avrà
rappresentato Hinata nell’infanzia del bambino??
“Hinata era il nome della marca di pannolini che usavo da
piccolo!!!”
A quanto pare si stava facendo contagiare da Tobi …
immaginate la faccia della timida Hinata a quella rivelazione, insomma
già era timida di suo! Divenne talmente rossa che adesso il
fumo usciva dalle sue di orecchie!
“Stai pensando anche tu a qualcosa?”
“No Hidan … è che …
è che … mi vergogno del mio nome!!!!”
urlò tutto d’un botto la bimba
“Lo credo! Anche io mi vergo …”
Il volto angelico della bambina era nuovamente in procinto di piangere,
Hidan non sapeva cosa volesse dire usare un minimo di
‘tatto’ con le signore.
Ormai la frittata era fatta, lei cominciò a piangere
più forte che mai mentre lui cercava inevitabilmente di
rimediare al danno.
“Dai scherzavo! Insomma dopotutto è un bel nome,
non importa se è usato per una marca di pannolini o
altro”
“Lo dici solo per consolarmi … sniff …
sniff”
“Ma no guarda che è la verità! Anzi sai
che ti dico? Sei fortunata perché il tuo almeno è
un nome famoso! Invece Hidan non lo conosce nessuno”
“E’ famoso??”
“Per Jashin! Certo che è famoso! Non sono mica qui
a raccontarti balle!”
“Ahahahah!”
“E adesso che hai a ridere??”
“Sei tu!”
“Io??”
“Hai fatto una faccia estremamente buffa! Grazie era da
tantissimo che non ridevo senza fingere”
“Davvero? Allora ho fatto una cosa buona? Grazie
Jashin-sama!!!!”
“Adesso devo andare, domani vieni sempre qui a
quest’ora! Ciao!”
E la bambina se ne scappò via con un bel sorriso stampato
sulle labbra.
Eh si, questa volta Hidan aveva davvero fatto una buona azione, e
parlare con Hinata gli aveva anche fatto momentaneamente dimenticare la
faccenda successa a casa,
Ora però doveva confrontarsi con i suoi problemi, ma tornare
in dietro e parlare faccia a faccia con suo padre poteva davvero
rivelarsi una soluzione?
Indeciso sul da farsi decise di andare da un amico e arrivato a casa
sua suonò il campanello impaziente.
“Chi è???”
“Deidara sono Hidan!! Aprimi per favore!” Era
Deidara, l’amico sempre pronto ad ascoltarlo in ogni momento
…
“Ma proprio mentre mi stavo lisciando i capelli dovevi farti
vivo???” … o quasi …
“Eddai non fare storie e vieni ad aprire la porta!”
“Arrivo, arrivo”
Sistemati di fronte una bella tazza di te Hidan cominciò a
raccontare dell’improvvisa comparsa del padre
“ … e così dopo avergli urlato che lui
non era mio padre sono corso al parco …”
“Sai che ti dico? È tutta una montatura! Tuo padre
è morto no? E i morti non tornano in vita fidati!”
“Lo so! Ma quello che non mi convince è che mia
mamma non ha detto cose del tipo ‘tu sei morto non puoi
essere qui’ o ‘come hai fatto a tornare in
vita!’ e se mia mamma mi avesse solo fatto credere che fosse
morto? Se in realtà lui è davvero mio
padre?”
“E così complicato … senti oltre al te
vuoi anche i pasticcini?? Sai ho trovato una pasticceria giù
in centro che fa dei dolcetti deliziosi!!”
“…”
“Che c’è?”
“Io ti sto parlano dei miei problemi più gravi e
tu pensi alla pasticceria giù in centro??”
“Era solo per smorzare l’atmosfera! Sai che ti
dico? Sei tu quello strano! Perché non chiedi al tuo Dio di
darti tutte le risposte? Non ti ho sentito pronunciare il suo nome
nemmeno una volta! Secondo me è in te che
c’è qualcosa che non va!”
“ … oddio è vero … che mi
sta succedendo?? Sto perdendo la ragione è terribile!! E
vuoi sapere un'altra cosa strana?? oggi ho parlato con una
ragazza e sono riuscito a farla piangere e ridere in meno di
mezz’ora! Che malattia sarà la mia??”
“Oh tesoro!! Hai parlato con una ragazza?? E chi era?? Era
alta? Bella? Giovane?”
“Aveva la nostra età Deidara, si chiama Hinata tu
la conosci??”
“No ma quel nome mi è familiare
…”
“Ehm … si vede che l’avrai sentita
nominare per i corridoi! Comunque sono preoccupato! Mi ha chiesto se
domani mi ripresento al parchetto alla stesa ora! Che significa?? Vuole
mangiarmi??”
“Ma che mangiarti! Mio caro tu hai un
appuntamento!” disse l’amico strizzando
l’occhio in segno di confidenza
“UN … APPUNTAMENTO??????”
urlò sconvolto l’albino
“Mi spiace ma qui c’è una questione
più importante del tuo papà!”
“Vuoi dire che è davvero più importante
della famiglia?”
“Certo! Non ti preoccupare però se seguirai tutti
i miei consigli alla lettera domani farai un figurone!”
Rieccomi! Ho fatto un po’ fatica a scrivere questo capitolo e
devo dire che mi è uscito male ç_ç
Scusate cercherò di rifarmi col prossimo^^ ditemi che ne
pensate intanto ... ciao a tutti!!
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