Rosso rubino

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Passione rossa ***
Capitolo 2: *** Sofferenza ***
Capitolo 3: *** Ti amo, Lex ***
Capitolo 4: *** Questo è il mio segreto ***



Capitolo 1
*** Passione rossa ***


Clark, preda degli effetti della Kriptonite rossa, si rifugia in casa di Lex.

Perfino contaminato dagli effetti della Kriptonite, sentendosi spogliato di qualsiasi altra cosa, aveva cercato rifugio dal suo migliore amico.
“Sono andato via di casa.” Disse sdraiandosi sul divanetto. “I miei genitori non mi capiscono, il fatto è che non c’è più niente per me a Smallville.”
“Forse hai fatto bene ad allontanarti dai tuoi, forse io dovrei fare lo stesso.” sorrise Lex. “Se mio padre vuole questa casa, può tenersela. In ogni caso, io non ho mai voluto vivere a Smallville.”
“Puoi venire con me.”

“L’attico a Metropolis è vuoto, potremmo stare lì.” Disse Lex.
“Clark Kent e Lex Luthor, mi piace come suona.”
Lex lo guardò, qualcosa si accese nel suo sguardo.
“Non ti vedo ancora preparare i bagagli.” Disse Clark calmo.

“Sei venuto per questo, vero? Avevi già in mente di chiedermelo.” Disse Lex e non era una domanda.
Clark sorrise, compiaciuto.

“Non è stato difficile convincerti.”
“Io..”
“Che ti prende, Lex? Hai dei ripensamenti? Piuttosto veloci a quanto pare.”

“Non è questo, è che mi hai preso alla sprovvista. Sembri così diverso..”
 

Clark si avvicinò ancora a lui.

“Non credere che non mi accorga di come mi guardi..”
“Prego??” Lex era sbalordito e anche piuttosto in imbarazzo.

“Quel tuo..modo di reclinare la testa..e di fissarmi dritto negli occhi, come a studiarmi e a cogliere qualche lampo di meraviglia, che sembri cogliere soltanto tu..ti piace mettere le persone a disagio, Lex, o sono l’unico a cui concedi il privilegio di sentirsi così lusingato dalle tue attenzioni?”
Lex adesso si sentiva arrossire.

“Ok, adesso basta, non so cosa ti sta succedendo, ma questo non sei tu..e..sono per caso delle avances, queste?” Lex ridacchiò, sempre più imbarazzato.
Clark sorrise e si fece più vicino, toccò il colletto della camicia di Lex, con le mani.

“Ti ho già detto che sono innamorato di Lana, giusto?”

“Sì, ma mi hai anche detto che l’hai lasciata, solo qualche secondo fa!” disse Lex.
“Sono così confuso ultimamente..”

“Non hai anche detto che hai un’altra ragazza, adesso?”

“Sì, ma sono solo palliativi..la verità, Lex, è che io..non riesco a smettere di pensare a TE.” Disse con il suo tono suadente.
“COSA??”
Clark ridacchiò.

“Il modo in cui mi guardi, il modo in cui mi ronzi attorno, te l’ho già detto che mi fai venir voglia di sbatterti al muro ogni volta che mi guardi?”
“Clark, questo..non è..”

“Secondo te perché non concretizzo con Lana? Lo ammetto, mi piaceva, ma la verità è che..ho cominciato a provare dei sentimenti per te..”
Lex lo fissò stranito.
“Dici sul serio?”

Clark intrecciò le mani con le sue.

“So che mi desideri anche tu, Lex, lasciati andare..”
“Clark, io..”
 
Clark strusciò la testa sul suo collo e poi appoggiò la testa di Lex sul suo.

“Ogni volta che mi sei vicino, io desidero che tu mi tocchi.”
Lex ansimava sul suo collo.


“Volevo dirtelo da tanto tempo..La tua ossessione per me mi fa venire i brividi, Lex..” sussurrò.
Lex si allontanò di scatto.

“Dal piacere..” disse Clark, bramoso.
Lex lo guardò in viso e poi unì le labbra con quelle di Clark.
Si baciarono e il moro ricambiò immediatamente.

Erano entrambi felici e smaniosi, bramosi, ma quello che il ricco Lex, trovò tanto piacevole, non era unicamente il bacio.
Ma era sentire l’odore di Clark così vicino.



Era potergli accarezzare il viso, senza bisogno di trovare una giustificazione.

Era poterlo finalmente baciare senza bisogno che lui stesse rischiando la vita, come il suo primo incontro.

Era poterlo finalmente guardare negli occhi, senza la paura di dover abbassare troppo presto lo sguardo per timore che Clark potesse scoprire il suo segreto. I suoi sentimenti per lui.
Era poterlo toccare. Quel corpo meraviglioso, quelle spalle, quella schiena.

Poterlo accarezzare languidamente.
Poter godere delle sue carezze.
 
 
Finirono sul divanetto.

Lex sopra Clark, che lo sovrastava.
“Clark, io..”

Lex vide il moro sotto di lui, completamente alla sua mercè, che lo guardava languido e credette di poter avere un orgasmo solo così.
“Mmm..qui qualcuno è eccitato..” disse Clark compiaciuto.

Lasciò scivolare una mano vicino al suo inguine, ma Lex gliela fermò.
“Non..non così..”
Clark lo fissò interrogativo.

“Vuoi essere tu a spogliarti? Per me va bene.”
Lex lo guardò ancora.

La sua erezione era così dolorosa…ma questo non poteva essere il vero Clark.
Gli era successo qualcosa.

Parte di lui, DESIDERAVA lasciarsi conquistare dal piacere che la bocca di Clark sarebbe sicuramente riuscita a regalargli, ma poi..
Lo guardò in volto..quegli occhi..

Lo amava.
E forse lui non era in sé.
Non poteva fargli questo.
 
Gli prese il viso tra le mani e lo baciò dolcemente.

“Devo sbrigare delle cose. Aspettami qui, così riprenderemo da dov’eravamo rimasti. Fai come se fossi a casa tua.”
 

E invece andò dai Kent ad avvertirli che Clark era a casa sua.
Era la cosa giusta da fare.
 






















Note dell'autrice:  ragazzi, questa è la mia prima storia in questo fandom! Ho adorato da sempre la coppia Clark x Lex, ma solo adesso scrivo qualcosa su di loro! <3333

Questa è una storia senza pretese, ve lo dico, per l'angst, dovrete aspettare un po di tempo, questa invece sta per finire!

Parliamo invece della puntata a cui è ispirato questo capitolo, io l'ho amata! Quella puntata era Clex pura! xd mi sono immaginata una versione in cui lex comunque chiama lo stesso i genitori di Clark, perchè capisce che l'amico non è in sè :)

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Capitolo 2
*** Sofferenza ***


“Come ti senti? Stai meglio ora?” gli chiese Lex, andando a trovarlo alla fattoria, nel fienile.

“Sì, sto molto meglio, anche se, ovviamente, quando ero sotto l’incantesimo del rubino, credevo di stare bene.”
Lex lo fissò con sguardo ardente.
“Ricordi cosa hai fatto?”

“No.” si affrettò a dire Clark, imbarazzandosi. “Però i miei genitori me ne hanno dato un’idea..e..non so cosa dire, davvero, Lex, ho passato la giornata a scusarmi con tutti e per qualche ragione, sento di doverlo fare anche con te. Non ho..fatto niente o detto niente di imbarazzante?”

Lex lo fissò per un po', poi disse. “Nah, eri soltanto un po' su di giri. Comprensibile. Per il resto eri il solito Clark Kent, solo un po' più sicuro di te.”
“Meno male! Sono davvero sollevato!”

“è un vero peccato che quel’anello sia andato distrutto. Sarebbe stato intersssante scoprirne gli effetti..”
Clark lo guardò con sguardo accusatorio.

“Era un potere pericoloso, Lex, non dirmi che avresti acconsentito a fare esperimenti su cavie umane.”
Lex lo fissò e poi sembrò incupirsi.

“Per chi mi hai preso, Clark?”
“Scusami..io..non volevo dire questo..”

“Va bene, accetto le scuse. Comunque a me non sembrava che stessi così male, anzi, mi sembravi più..LIBERO di esprimerti, in un certo senso.”

“Se la pensi in questo modo, perché hai chiamato i miei?”
 
Lex lo fissò di nuovo.

“Perché quello non eri tu. Semplicemente. E io in qualità di tuo amico, dovevo aiutarti.”

Clark lo fissò con qualcosa che sembrò trasparire frustrazione.
“Devo saperlo, Clark..quando eri sotto l’incantesimo di quell’anello, sei venuto da me e hai detto delle cose strane..”

“Mi avevi detto che non avevo detto niente di imbarazzante. Mi hai mentito?” chiese Clark, a disagio, ma abbassò lo sguardo, non riusciva a guardarlo in faccia, per timore che Lex potesse leggergli dentro e capire che stesse mentendo.

Lex reclinò il capo e lo fissò intensamente.

“Tu mi menti continuamente, Clark, perché per te deve essere diverso?”

“Io..non so che cosa dire..ti ho già detto che non ricordo cosa ho detto, quando ero sotto l’influenza dell’anello..che cosa vuoi che dica?” chiese Clark, sbattendo le braccia.

Lex era così vicino. Poteva sentire il suo profumo.
 
“Non voglio forzarti a dire nulla, Clark, ma quello che è successo, mi ha fatto rendere conto di quante cose nascondiamo alle persone, anche a quelle che ci stanno più vicine. Dentro di noi esiste un mare, dalle profondità sconosciute, come un abisso e quando ci guardi attraverso, rimani scioccato da quello che vedi, ti chiedi: come ho fatto a non vederlo prima?”

“Sono delle belle metafore, Lex, te le ha dette tuo padre?” chiese Clark, senza cattiveria.
Lex rise.
“Mi spaventa scoprire quanto non sappiamo veramente delle persone che ci stanno più vicine..noi crediamo di conoscere tutto..ma non è così e quindi volevo solo chiederti questo, amico mio, se c’è qualcosa che tu desideri dirmi. Qualsiasi cosa. C’è niente che tu vorresti dirmi, che ti tieni dentro? Se è così, questo sarebbe il momento adatto, per farlo.”

Clark lo fissò a lungo, in frustrazione. Da una parte si sentiva irritato. Ecco la solita arroganza dei Luthor. Lo decideva Lex, qual era il momento adatto per fare le cose?

“Nonostante le tue parole siano degne di un leader e in una circostanza in cui io abbia qualcosa da nasconderti, tu mi avresti praticamente convinto, devo purtroppo deluderti, Lex. Non c’è niente che devo dirti, più di quello che tu non sappia già su di me o su di noi e il nostro rapporto.”

Lex lo fissò intensamente, come se cercasse di tirargli fuori la sua falsità, poi sorrise.

“Deludermi? E perché? Sono felice che tra noi non ci siano segreti e bugie, Clark. Davvero. Non posso che esserne felice.”
 
Se ne andò come era apparso e Clark si sentì spezzare dentro dalla sofferenza.

Forse era nel suo destino, soffrire nel desiderare quello che non poteva avere.
 
 

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Capitolo 3
*** Ti amo, Lex ***


Poco tempo dopo, Ryan , il ragazzino che sapeva di Clark e del suo segreto, ripiombò nella vita di Clark sollevando un terremoto platonico e mentale di proporzioni bibliche.

La “zia” a cui era stato affidato, aveva scoperto il suo segreto e lo aveva venduto a della gente senza scrupoli che fece esperimenti su di lui, causandogli alla lunga, un tumore al cervello.
Clark, disperato, si era rivolto infine a Lex.

Lex riuscì a indirizzarlo da un dottore, il migliore che c’era e che conosceva, per questi casi. Aveva salvato la vita a molta gente.
Clark riuscì a intercettarlo prima che partisse e lui accettò di operare subito il ragazzo.

Sembrava che fosse andato tutto bene, ma anche dopo l’operazione, sembrò che il ragazzo non avesse scampo, il suo destino era segnato. La maggior parte del tumore era stata asportata, ma non era sufficiente a salvarlo.

Clark cercò di essere forte per Ryan, non voleva che lui lo vedesse a pezzi, ma una volta finito di parlare con lui, nel corridoio dell’ospedale, si lasciò andare ad un pianto disperato.
 
Lex arrivò in quel momento e lo strinse tra le braccia, con la testa sul suo petto.

“Non posso vederti così. Se quel ragazzino è tanto importante per te, farò il possibile per salvargli la vita.”
“L-Lex, non c’è più niente da fare, l’ultima possibilità era quel dottore, se neanche lui è riuscito a…”

“Tu lascia fare a me, non intendo arrendermi.”
 
 

Pochi giorni dopo, la camera di Ryan venne liberata del tutto e il ragazzino andò con Lex e gli specialisti che aveva fatto venire con lui da Metropolis.

Clark rimase lì, in ospedale, avvertendo un gran senso di vuoto. Non vedere più Ryan in quella stanza…era come se fosse morto. Perché nessuno gli aveva detto niente? Perché??
 
Poi arrivò un’infermiera a tranquillizzarlo. Davanti alle sue domande gli disse che il ragazzo aveva lasciato l’ospedale, Lex lo aveva portato con sé.

Clark dubitava che Lex sarebbe riuscito a salvarlo. Era solo un’impresa disperata la sua, stava solo illudendo quel povero ragazzo, lo stava privando della serenità del poco tempo rimastogli, stressandolo ulteriormente e impedendo a Clark di passare i pochi giorni che gli restavano, con lui.
 
 
Qualche giorno dopo, Clark ricevette una sorprendente telefonata.

“Clark, sono io, sono guarito.
A Clark quasi cadde la cornetta dalle mani.
“Ryan..sei tu?”
 
 
 
*

Era sera, c’era una pioggia torrenziale, là fuori.
Lex sentì il campanello suonare alla porta e aprì.
Non si aspettava di trovare Clark.

“Clark..sei..tutto bagnato..perchè sei venuto qui con questo tempo??” gli chiese Lex, vedendo il ragazzo che amava, con i capelli neri bagnati appiccicati al viso anch'esso bagnato. Era bellissimo.

“Dovevo fare questo.

E senza dargli il tempo di reagire, gli mise le mani a coppa sul viso e lo baciò appassionatamente.
 
 
 
 
Qualche ora prima…

“Lex è innamorato di te, Clark. Perdonami se non te l’ho detto prima, ma avvertivo anche un’oscurità in lui, dal primo giorno, temevo che se te lo avessi detto,  tu avresti sofferto, quando lui ti avrebbe tradito e deluso le tue aspettative..dopo che mi ha salvato però, e anche prima, potevo leggere i suoi pensieri, leggere nel suo cuore, e sono rabbrividito quando sono riuscito a SENTIRE quanto amore prova per te. Lui era preoccupato per me, si, anche, ma soprattutto continuava a pensare che se non fosse riuscito a salvarmi, tu avresti sofferto molto.”

“Perché mi stai dicendo questo, adesso?” chiese Clark, con gli occhi pieni di lacrime.
“Perché..forse non è ancora tardi per salvarlo. Con il tuo amore, puoi.” Disse Ryan,

I due finirono abbracciati, poi Clark, sciolse l’abbraccio, dicendo:

“Ok, ora che ne dici di aiutarmi a preparare una torta al cioccolato? La tua preferita! Così festeggiamo la tua guarigione.”






















Note dell'autrice: 

Da pochi giorni ho rivisto la puntata in cui Ryan muore e ogni volta fa malissimo.
Non ho mai capito perchè farlo tornare al solo scopo di farlo morire!
Mi è piaciuto giocare sulla scena finale, facendo finta di immaginare che in realtà Ryan non è morto e Lex sia riuscito a salvarlo!
Ci vediamo con l'ultimo capitolo di questa storia <3

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Capitolo 4
*** Questo è il mio segreto ***


Clark aveva portato Lex nella fortezza della solitudine.
Lex era costernato davanti alla bellezza di quel luogo.

Quelle enorme stalattiti bianche, sembrava un paradiso, tutto ciò era di una bellezza tale da lasciarlo senza parole, voleva fare le sue consuete domande, che erano da sempre il marchio di fabbrica del giovane Luthor, ma non ce la faceva questa volta.
Disse invece:

“è bello da togliere il fiato, qui.” e nel dirlo, il suo sguardo si spostò su Clark.

Clark lo guardò con uno sguardo colmo d’amore e Lex si perse un’altra volta in quegli occhi, come sempre.
“So che muori dalla voglia di chiedermi cosa sia questo luogo, Lex.”

“A dire il vero, no, Clark, sono..già strabiliato al pensiero che tu abbia voluto farmelo vedere.” Disse sinceramente il giovane Luthor.
Clark sorrise e gli andò più vicino.

“Ma io voglio dirtelo, Lex, finalmente sono pronto, voglio dirti finalmente il mio segreto.” Disse Clark.

Lex lo fissò e poi gli accarezzò una guancia con le dita.
“Non devi farlo, se non vuoi, Clark.”
“Ma io voglio. Non voglio perderti, Lex.”

Lex restò zitto, in attesa che Clark facesse qualcosa, ma non si aspettava certo che il giovane lo abbracciasse.

Restò stranito, poi avvertì il terreno lasciargli i piedi e rimase senza parole.
“Ma cosa..”

“Schh..sta tranquillo..guardami.”
Lex si volse verso di lui.
“Clark, io..”

“Continua a guardarmi.” Dise Clark, mentre i due continuavano a sollevarsi al suolo.
 


Lex capì che ora stava a lui dargli una dimostrazione e non volse lo sguardo al suolo, per guardare cosa stesse succedendo, parte di lui lo sapeva già senza usare gli occhi.

Si lasciò andare tra le braccia di Clark e il giovane moro gli fece fare una visita panoramica della fortezza, tra quegli scintilli argentati.
Lex era senza parole.

Poi si baciarono, non potevano farne a meno. Troppe erano le emozioni.
Volare abbracciato alla persona che più ami al mondo, era qualcosa di assolutamente imparagonabile a qualsiasi cosa avessero mai provato.
 
Poi Clark atterrò su una lastra di ghiaccio e parlò a Lex, sciogliendo l’abbraccio.

“Lex, questo è il mio segreto. Non sono capace solo di volare, sono un alieno.”
Guardò la sua espressione. Lex era ammutolito, i suoi occhi erano sgranati e la sua bocca leggermente socchiusa.

“Sono arrivato qui con la pioggia di meteoriti. Quel disastro..tutti i disastri provocati quel giorno..tutti quei ragazzi colpiti dai meteoriti..è stata colpa mia.” disse con gli occhi lucidi.

Lex aprì di più la bocca in una muta realizzazione.
“Ecco perché ti sentivi sempre coinvolto, ecco perché eri così interessato..”

“è stato il mio rimorso per anni.” disse Clark. “Man mano che passavano gli anni, io desideravo condividere il mio segreto con i miei amici, ma non l’ho mai fatto, se non quando erano loro a scoprirlo, avevo troppa paura..a causa mia, molte persone sono morte..i genitori di Lana compresi..per me fu un peso molto doloroso da sopportare..e credevo..credevo che nessuno mi avrebbe accettato..temevo di mettere in pericolo i miei genitori..e temevo di terrorizzare i miei amici..”

Lex gli andò vicino e gli prese il viso a coppa tra le mani, mentre gli occhi di Clark si riempivano di lacrime.

“Avrei voluto che me ne parlassi prima..avrei protetto te e la tua famiglia..io..”

“ho avuto paura, Lex..le tue indagini su di me mi spaventavano..credevo che quando saresti arrivato a scoprire la verità, non mi avresti accettato..che ti avrei disgustato..”
“Quindi non era perché non ti fidavi di me..”

“Ho capito che se non ti avessi detto la verità su di me, ti avrei perso per sempre..i simboli sulla grotta…Sagitte..il nemico di Naman..
Lex spalancò di nuovo gli occhi.
“Cosa? Siamo noi?”

“Io non voglio..non voglio, Lex..” le mani di Clark andarono ad afferrare i lembi della giacca di Lex.

Questo fu troppo per il giovane Luthor, che si fiondò sulle sue labbra, baciandolo profondamente e con amore, intrecciando una mano sui suoi capelli scuri.
 
Si baciarono per cinque minuti, senza fermarsi.
Fu il più grande a staccarsi da lui, infine.

“Mi dispiace così tanto, Clark, non avrei dovuto metterti così tanta pressione addosso, avrei dovuto capire che se non volevi rivelarmi il tuo segreto, dovevi avere delle buone ragioni sotto.”
“Lex, tu non devi..”

“Lasciami finire..io ti amo, Clark, ti amo davvero, e ti prometto che proteggerò per sempre te e la tua famiglia, e i tuoi amici, io..non ti farò mai più soffrire..” disse, asciugandogli una lacrima da un occhio.

“E come mi disse qualcuno un giorno, ll nostro amore..sarà materia di leggenda..” disse Clark sorridendo e cedendo a un nuovo bacio, colmo d’amore con le mani di lex strette ai suoi fianchi.
 






















Note dell'autrice: ciao ragazzi! Pensavate che non aggiornassi più eh?? ahha xd
Avevo bisogno di raccogliere le idee per fare un capitolo emozionante, visto che era l'ultimo ci tenevo particolarmente! :)

Specifico meglio certe cose: 
- Lex e Clark stavano già insieme dal capitolo precedente, quello del bacio. Mi sono immaginata che passa qualche tempo prima che Clark gli svela il suo segreto (qualche settimana o uno o due mesi ) 
- All'inizio avevo anche pensato alla proposta di matrimonio, ma ho cambiato idea in corsa. La consideravo una cosa troppo sdolcinata per i loro caratteri, era già abbastanza quello che ho scritto qui.

- In questa mia fanfiction, Lex è comunque più grande di Clark ma di pochi anni, anche se non so dare un numero spcifico (non lo dicono neanche nel telefilm!! ) 
- Nella mia testa, le morti di Jonathan Kent, Lionel Luthor, Ryan, così come anche quelle dei fratelli di Lex (ora non ricordo se erano morti entrambi ) e quelle di Jason e il personaggio interpretato da Ian Somerhalder (che ora non ricordo il nome, mannaggia!! ) non sono mai accadute. Probabilmente dimenticherò qualcuno, scusatemi, cmq i personaggi più amati! Non posso stare a scrivere una versione modificata di ognuno di loro, come ho fatto per Ryan xd ma è implicito 

- Scriverò di sicuro altre ff su di loro! Amo troppo questi due e anzi scusatemi per il troppo fluff ma è più forte di me! 

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