Too late to say ...

di Angel_Auro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Too Late to Say Live ***
Capitolo 2: *** Too Late to Say Fuck Off ***
Capitolo 3: *** Too Late to Say Damn It ***
Capitolo 4: *** Too Late to Say Finally Alone ***
Capitolo 5: *** This is how I'v met his mother ***
Capitolo 6: *** The Late Late Show ***
Capitolo 7: *** Too Late to Say I'm Fine ***
Capitolo 8: *** Trip to the Mountain ***
Capitolo 9: *** Trip to the Mountain II ***
Capitolo 10: *** Too Late to Say Back Together ***



Capitolo 1
*** Too Late to Say Live ***


Note: E' probabile che con il progredire della storia dovrò cambiare il colore del bollino e la parte delle note, ma non temete, vi avviso ;D

 

Too Late to Say ...

Capitolo I : Too Late to Say Live



L'aria è soffocante e piena di polvere in quello spazio angusto ricavato tra due pareti di cemento grezzo che sarebbero state parte iniziale di uno stretto corridoio dal soffitto basso, se non fosse stato bloccato praticamente all'intresso da un ammasso di detriti, accumulato probabilmente da un crollo. A nasconderne infine l'esistenza ad occhi esterni è un grosso armadio spinto contro con la forza.

L'anfratto -a vederlo- si penserebbe sufficente per contenere una persona di taglia media. Eppure due corpi si ritrovano stipati lì dentro a sfruttare ogni centimetro disponibile, così vicini da far fatica a anche solo a respirare. Altrettanti cuori palpitano nelle rispettive casse toraciche come cavalli imbizzarriti mentre i sensi sono tesi come corde di violino.

- Fatti un po' in là! -

- N-non posso, c'è il muro..! -

- Stringi quel culone e vedi che ci stiamo. -

Dei fianchi vengono spinti in avanti e subito parte un gemito che dovrebbe essere di protesta.

- Baku..gou piantala.. -

Uno dei due individui alza e abbassa il petto con regolarità, seppur molto lentamente, l'altro invece par fare uno sforzo incredibile per continuare a compiere quell'atto vitale producendo un rantolo soffocato ad ogni espirazione, spesso interrotta da tremiti incontrollati che gli rendono difficile parlare.

L'unico altro movimento concesso a qualcosa lì dentro è un gocciolare lento di sangue verso il pavimento, quando questo non inzuppa i vestiti dei due e raggiunge sfortunatamente quella che ormai è diventata una pozza sul pavimento dal penentrante odore metallico .

- Bakugou senti...-

Una parola, un sussurro.

- Fà silenzio. -

Kacchan soffia a bassa voce non apprezzando quel cambio di discorso che sta per passare ad argomentazioni che fino a quel momento ha cercato accuratamente di evitare.

Si muove ancora, ma questa volta più irrequieto e stringe meglio la presa attorno ai fianchi altrui con l'avambraccio sano.

- Devi.. andare. -

Lo spazio è poco, fortunatamente insufficente per tirare testate, cosa che Katsuki freme dal fare in quel momento. Digrigna i denti anche se non può essere visto probabilmente da Kirishima, visto che l'unica cosa che sta davanti al volto di Bakugou in quel momento è il rosso dei capelli altrui.

- Si anche tu, affanculo però. Te l'ho già detto, non me ne vado da nessuna parte, idiota. -

Ringhia scontento, mantenendo un tono di voce molto basso.

Tiene lo sguardo divenuto incazzoso puntato sui capelli davanti a lui, come se potessero prendere fuoco solo perché li fissa male e questo potesse essere un fattore calmante. Non ha bisogno di guardare in basso per ricordarsi dei lembi di pelle strappati, delle punte rigide che sembrano potersi sgretolare solo a guardarle e gli innumerevoli tagli profondi e sanguinolenti che si vedono dove il costume da eroe non copre il corpo di Kirishima.

- Mi rispondi col silenzio, eh? -

Ancora nessuna risposta.

- Sai come stanno le cose quindi non fare l'idiota e limitati a non morirmi qua! -

Kirishima non vuole sentirselo dire, stringe in pugni e cerca di rimanere coscente anche se ormai non si regge nemmeno più in piedi da solo. E' costretto a dipendere totalmente da Bakugou che, nonostante il braccio destro in condizioni pietose, è in grado di tenerlo stretto tra se ed il muro.

- Ci troveranno prima o poi, lo sai anche tu. -

- Ci hanno GIA' trovato per questo sei...così. -

- Si ma tu gliele hai date alla grande mentre io... -

- Anche tu. -

Katsuki gli parla sopra con rabbia e così cade ancora il silenzio.

- Non fami dire cose.. -

A riprendere la parola è ancora il biondo che però si morde la lingua.

- Non fare il sottone. -

Stringe così forte le mandibile da farle scricchiolare per trattenersi dallo sbraitare a voce alta come suo solito. Ne va della loro vita.

Si muove quanto basta per osservare Kirishima ancora una volta. Ha i capelli che cadono pendenti verso il basso in alcuni punti perché bagnati di sangue rappreso o fresco, mentre altri sono in piedi grazie al gel come sempre. In confronto Bakugou ha solo tagli poco profondi e lesioni al braccio destro causate dalla sua stessa unicità che ha dovuto usare oltre il limite.

- Sei stato un cazzo di figo. -

Katsuki è diretto come al solito e Kirishima quasi si strozza.

Tutto si trasforma rapidamente in una serie di colpi violenti di tosse che gli scuotono il corpo martoriato. Riesce a soffocare i suoni premendo un palmo scorticato sulla bocca. Bakugou reagisce all'instante e posa pure il proprio sudato sopra quello altrui finché tutto non torna ad un silenzio tombale.

Rimangono irrigiditi per interminabili secondi con il fiato sospeso, prede con le spalle al muro, aspettandosi da un momento all'altro di essere scoperti dalla Lega dei Cattivi.

La tensione è palpabile perché sanno che da lì non c'è via di fuga in quelle condizioni.

Nel silenzio accade qualcosa, i secondi diventano minuti e gli occhi di Kirishima lentamente perdono vitalità, diventano torbidi. E' un processo che lo porta senza rendersene realmente conto nella condizione in cui il corpo non ha più la facoltà di reagire a quegli stimoli che all'inizio erano stati in grado di fargli battere forte il cuore. Il contatto con il corpo di Bakugou fondamentalmente, i loro fianchi premuti insieme per la strettezza del nascondiglio, il suo braccio forte a sostenerlo ma soprattutto la sua voce profonda e dura che gli sfiora il collo.

- Ohi! Kirisima! OHI! -

Le pupille del biondo si stringono rendendosi conto forse troppo tardi che il corpo del compagno comincia a pesare più di prima e che la pozza ai loro piedi è abnormalmente estesa.

Un sentimento che non gli appartiene si fa strada rapido nel suo petto: la disperazione.

- Cazzo! Non provare a morirmi qui, KIRISHIMA! -
 


MUAHAHAHAHAH *parte la risata malefica*

Eccomi qui finalmente a presentarvi una ship che mi fa letteralmente impazzire, era da tempo che pianificavo questa storia assolutamente malefica (?) quindi tenetevi pronti! Spero di non far baggianate e di non deludere le aspettative di nessuno
...ma per farlo dovete farmele sapere recensendo! <3

Nota: Non metto date di pubblicazione dei capitoli perché sono un po' un animale e vado a sentimento ahahah

Stay tuned che ci sarà da ridere
Angy

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Capitolo 2
*** Too Late to Say Fuck Off ***


Note: Qui troverete due personaggi che potreste non conoscere se siete alla prima stagione dell'anime o indietro con il manga di BHA. Vi lascio i link delle foto, così riuscite quanto meno ad immaginarveli se volete ù.ù TigerTsuragamae

 

Too Late to Say ...

Capitolo II: Too Late to Say Fuck Off
 

- Allora? -

- Mi dispiace, lei.. lei non può entrare. -

La prima voce appartiene chiaramente a qualcuno di profondamente arrabbiato, la seconda a qualcuno di terribilmente spaventato.

- Non mi frega! -

Bakugou fa un passo da gigante in avanti e spintona senza tante cerimonie il povero individuo con il camice bianco procedendo senza ulteriori indugi verso quella porta che si frappone tra lui e ciò che vuole fare da troppo tempo.

Tuttavia, praticamente subito, gli compare una mano pesante e massiccia sulla spalla destra, in grado di tenerlo fermo sul posto, il che non è sicuramente poco. Il biondo schiocca la lingua e comincia a fissare male un punto non definito davanti a se senza smettere di tentare di procede avanti come un toro.

- Bakugou fermati, c'è un motivo se non puoi entrare. -

Non ha bisogno di girarsi per riconoscere la voce di Tiger.

- E io ne ho ben due per fregarmene dei vostri stupidi avvertimenti e varcare quella porta. -

Sente un sospiro ma la presa non viene allentata.

- Non puoi. -

- E' la sesta fottutissima volta che uno di voi bastardi mi impedisce di entrare. -

Volta appena la testa per guardare in faccia l'altro eroe. Digrigna i denti perché si sente chiaramente guardato dall'alto in basso anche solo per un fattore di altezza.

Non c'è nulla di amichevole nello sguardo di Katsuki e l'altro percepisce che è lì per passare un limite che non dovrebbe essere violato:

- Non fare cose di cui potresti pentirti ragazzo.. -

E' un avvertimento , perché ingaggiare combattimento tra due eroi con licenza in una struttura come quella è chiaramente una cosa da pazzi. E Kacchan è famoso per queste trovate. E' chiaro però anche che il biondo non ha alcuna intenzione di fare un solo passo indietro.

Tiger rimuove la mano e socchiude gli occhi per qualche secondo, poi sbuffa e tira fuori un telefono dalla cover rosa dal completo elegante blu. La chiamata non dura molto e il risultato è sempre lo stesso.

- I piani alti dicono che non puoi accedere. E' per il tuo bene. -

Accade tutto in uno scatto improvviso.

Un'esplosione impatta sul muro adiacente a Katsuki e le sirene dell'alarme partono subito dopo rapidissime a suonare per tutto il corridoio producendo un rumore davvero assordante. Quando il polverone se ne va c'è un cratere dove la mano del biondo è posata e sono ben visibili le reti di ferro della parete, prima sepolte sotto il cemento.

- Lasciate decidere a me cosa sia il mio bene! Sono un eroe anche io, non sono più sotto la tutela di voi idioti della UA! -

Katsuki urla tutta la sua rabbia sovrastando tutto quel fracasso e guarda Tiger con occhi ormai iniettati di sangue. Però prima che possa fare un passo nella sua direzione si ritrova circondato e velocemente atterrato dalla Sicurezza della struttura dove si trovano, alias l'impenetrabile Centro di Detenzione e Recupero dalla polizia di Tokyo.

Prova comunque a liberarsi anche se è conscio del fatto che questi ultimi siano addestrati per avere a che fare con individui ben più pericolosi di lui, per quanto non voglia ammetterlo a se stesso.

- TIGERRRRRR! -

Bakugou digrigna i genti e tiene lo sguardo fisso sul pro-Hero, nonostante gli venga continuamente tenuta premuta la faccia con forza contro il pavimento freddo. All'improvviso sente pungere al collo e presto tutto diviene sfuocato, poi buio.
 


***


Katsuki tira un calcio alla prima cosa che capita nel proprio raggio d'azione, alias la sedia fino cinque minuti prima era seduto e rimane in un silenzio tale, cosa che nel suo caso ha la stessa potenza di un ruggito vero e proprio.

Continua a fare avanti ed indietro per la stananza tenendo le mani nelle tasche dei pantaloni, si niente jeans...gli è bastata l'esperienza di ormai sei anni prima per decidere definitivamente il proprio stile personale.

- Allora mi spiegate perché siete stati così tanto dei figli di puttana? -

Non va per il sottile.

- Bakugou datti una calmata o ti appendo nudo fuori dalla finestra. -

Ereaserhead lo sta fissando con la voglia di vivere di un bradipo con quei suoi occhi perennemente arrossati.

- Fanculo! -

Kacchan abbaia sprezzante nonostante sappia di essere in un ufficio al decimo piano di un grattacielo.

Al momento giusto un secco colpo di tosse rompe la tensione.

- Pregherei entrambi di starmi a sentire una buona volta, bau. -

Il commissario di polizia di Hosu, il signor Tsuragamae Kenji, li squadra entrambi e sospira.

- Bakugou vedi almeno di fare silenzio, è solo grazie ai vecchi contatti con la UA che puoi parlare ora con il Commissario e beccarti solo una sospensione temporanea della Licenza. -

- Non mi frega! E siete stati degli stronzi a togliermela! -

- Non è una cosa definitiva, ma visto che hai praticamente usato senza permesso il tuo superpotere in una zona ad alta sicurezza non puoi certo pensare ad una punizione meno severa, bau. -

Il poliziotto dalla testa a cane sembra l'unico nella stanza con il sangue che non sta bollendo come lava nelle vene e che non ha il tatto di una suola di scarpe.

- Avete presente da quante FOTTUTE SETTIMANE aspetto di avere il permesso di accedere a quell'area!? -

Gli altri tacciono.

- Ben tre!! -

Katsuki si avvicina alla cattedra del Commissario e furibondo vi sbatte sopra con forza il palmo della mano, lasciando un'impronta bruciacchiata.

- Si calmi, bau. -

- No. Non lo farò finché non entrerò lì dentro e lo sapete anche voi. -

Si ritira di scatto e marcia fino in fondo alla stanza con occhi fiammanti puntati su qualsiasi cosa gli capiti davanti.

- Ereaser...bau. -

- Non ci pensi neanche, commissario. -

- Il ragazzo penso meriti di sapere, bau. -

Aizawa rimane appoggiato alla parete lungo la quale si è spiaggiato fin dall'inizio e tiene gli occhi chiusi. Si capisce che non è contento nonostante la sua mimica facciale scarseggi di dettagli.

- Non è che lei potrebbe...bau. -

Improvvisamente cade un silenzio penetrante nell'ufficio che nemmeno Katsuki si sente di spezzare con qualche imprecazione e tale situazione rimane finché non squilla il telefono sulla cattedra.

- Pronto, bau. -

Il Commissario si fa da parte rispondendo e Aizawa in pochi passi si pianta davanti al biondo, chiuso in una rabbia silenziosa.

- Se ti porto là dentro... -

- Portamici e basta Eraser, piantala di temporeggiare come una verginella! -

Le fasciature scattano in pochi secondi e l'altro non può fare nulla affinché queste non gli si attorciglino strettissime attorno al collo ed il volto, tappandogli la bocca.

Il professore farebbe per dire qualcosa ma il suo sguardo incontra quello di Bakugou. Vi trova quel qualcosa che fin dall'inizio lo ha convinto di non avere davanti solo uno che abbaia ma non morde.

- Senti moccioso, ti ci porto là dentro, ma non venire a piangere da me quando te ne pentirai. -

Ritira le bende ed esce con passo marziale fuori dall'ufficio senza degnare più nessuno di uno sguardo. Ore dopo Katsuki Bakugou riceverà una formale autorizzazione del Commissariato ad entrare nell'Area D per la quale ha combattuto, imprecato e perso temporaneamente la licenza.

 

 

 
Ebbene si ragazzi, eccomi ancora qui a portarvi disagio! Kacchan ora si ritrova senza licenza, ma soprattutto...che fine ha fatto Kirishima???
Stay tuned e lo scoprirete nel prossimo capitolo MUAHAHAHAHAH perché si...mi diverto a tenervi sul filo del rasoio <3
Volete la ship lo so, ma state tranquilli, sono famosa (?) per le scene ricchissime di phatos tipo che piango io mentre le scrivo ahaha 

Ho già cominciato il prossimo capitolo e vi dico per il momento che sta nascendo mentre mi ascolto una playlist malinconica al massimo XD

Angel

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Capitolo 3
*** Too Late to Say Damn It ***


Capitolo III: Too Late to Say Damn It

 

SBAM

Due mani afferrano violentemente delle robuste sbarre verticali producendo un rumore che nessuna mano dalla pelle umana potrebbe creare. E' più il suono prodotto dallo sfregamento tra la roccia il metallo.

- Ti sei già pentito di essere venuto? -

Alla voce risponde il silenzio.

- Non puoi fare più niente, il Quirk ha preso il sopravvento sulla sua psiche. Crediamo sia una conseguenza delle ferite che ha riportato nello scontro con quelli della Lega. -

Ancora silenzio.

SBAM

Bakugou Katsuki, come poche volte in vita sua è bloccato dalla paura anche se non si tratta di quella che si prova quando si teme per la propria vita.

Colui che ora gli sta davanti a pochi metri non è più quell'uomo che lui ha avuto la fortuna di chiamare prima amico, poi partner ed infine qualcosa di più.

Vorrebbe pronunciare il suo nome, ma percepisce un nodo alla gola, così secca che pare bruciare.

- Torna indietro Bakugou, torna alla porta. -

Ereaserhead continua a cercare di dissuaderlo, ma per il biondo è solo una voce lontana. Il suo mondo è chiuso al di là delle sbarre.

Fa un passo avanti e poi un altro.

SBAM

Artigli affilatissimi si protendono con l'intento afferrarlo, per fendere la carne morbida del suo petto e sentire il calore del sangue. Ma la distanza protegge ancora Bakugou.

SBAM

Ancora una volta l'altro si lancia contro le sbarre che tremano.

Katsuki si ferma e stringe i pugni. E' vicino ormai, ma ancora non abbastanza da poter essere toccato.

- Aizawa, fallo tornare normale..! -

- Non posso. -

Si sente per qualche secondo solo il rumore di sottofondo.

- E' il tuo potere. Fallo, cazzo! -

Bakugou urla forte e si sente subito la gola indolenzita.

- Non posso. -

La risposta è sempre la stessa.

- Perché!? -

- Guardalo bene. -

Silenzio.

- Era il tuo partener, almeno questo glielo devi. -

- LO E' ANCORA!! -

Le sbarre della cella producono improvvisamente un rumore diverso, che fa voltare sia Ereaserhead sia Bakugou Katsuki. La temperatura nella stanza scende vertigginosamente quando entrambi si rendono conto che colui che sta rinchiuso ha cominciato a tirare lateralmente le aste metalliche invece che fiondarsi con istinto animale contro di esse. La muscolatura sotto gli spuntoni è tesa fino allo spasmo rendendo quella figura ancora più grottesca e in un certo senso ipnotica, infatti Bakugou non riesce a toglierle di dosso gli occhi bloccato da quel fascino letale.

- Santo cielo... -

Pure Aizawa lo sta fissando, con quella maschera facciale di perenne indifferenza improvvisamente incrinata.

- Bakugou stai indietro! -

Lancia le sue bende e di nuovo prima che l'altro possa protestare o sfuggire e lo tira a se in fondo alla stanza asettica, pronto a lasciarla rapidamente.

- NO! -

Katsuki si dimena come una belva opponendosi a quello spostamento forzato, tuttavia il suo sguardo rovente non si sposta un secondo da quella figura rossa che si sta facendo spazio ad una velocità captabile ad occhio nudo tra le sbarre.

- Dobbiamo andarcene Bakugou, non ha più probabilmente la coscenza di un essere umano! -

- No, non lo lascerò qui! -

- Segue solo l'istinto dei predatori, non capisci che ci vuole attaccare?? -

Più Bakugou scalcia e cerca di liberarsi, più la figura ringhia forte e spinga ancora con più impeto, allargando quello che ormai sta diventando un buco tra le sbarre.

- Usa i tuoi poteri Ereaser! -

- Non posso, potrei ucciderlo! -

Katsuki ha improvvisamente un'esitazione e Aizawa ne approfitta per sbatterlo con forza contro la parete in fondo.

- Il superpotere di Red Riot è come l'adrenalina, lo sai cosa succede quando finisce l'effetto, no? -

Questa volta è il professore a ringhiare sommessamente mentre tiene l'ex-alunno premuto contro il muro sfruttando il proprio peso corporeo e le bende speciali.

Katsuki lo fissa con la coda dell'occhio come se potesse ucciderlo in questo modo, ma non attacca...

- Inibisce il dolore finché dura, poi ti fa ricadere tutto addosso e ti blocchi non riuscendo più a... -

- In questo momento è la stessa cosa, il potere lo sta tenendo in vita spingendo le sue energie vitali al limite! -

Il biondo non ha bisogno di ulteriori spiegazioni perché mentre dice lui stesso le cose comprende la gravità della situazione, difatti ammutolisce.

- Lo ricordi com'era conciato quando l'hai portato ai soccorsi! Se dovessi togliergli i poteri potrebbe... -

Aizawa non termina la frase perché una mano artigliata durissima compare improvvisamente vicino al suo volto e non gli lascia il tempo di agire. Il professore vola contro il muro opposto come una marionetta.

Davanti a Katsuki ora sta la figura curva, spigolosa e quasi irriconoscibile del suo partner. Ha le braccia abbandonate verso il basso, sulle quali scorrono piccoli rivoli di sangue che scaturiscono tra un blocco di pelle indurita e l'altro. Le fauci semiaperte lasciano uscire un respiro caldo e tra i denti cola lento un liquido scuro. Le spalle sono incassate e le ginocchia restano piegate, come quelle di un cacciatore immobile un momento prima di saltare al collo della preda.

- Ba..ku.. pro.. io.. ti.. pro..te..g..r.. i-io.. -

Lo sta fissando, lo sta chiamando.

- Kirishima.. KIRISHIMA!! -

Il biondo urla il nome che gli è rimasto bloccato in gola fino a quel momento svuotando i polmoni, si dibatte come una furia ma non riesce a scappare dalla morsa delle bende.

- Bak..go.. -

Con una lentezza che spezza il cuore Katsuki vede la stessa mano artigliata che ha scagliato via il professore avvicinarsi al suo volto. Non riesce a non guardare quegli occhi ricolmi di un bagliore primitivo mentre accade l'impensabile: viene sfiorato sulla guancia con quella delicatezza tipica di Kirishima. Il contatto fa scaturire una valanga di emozioni dentro il biondo e dopo poco quella mano spigolosa, ma allo stesso tempo così gentile, si bagna.

- Baku..ti prot-eg.. -

Kacchan percepisce un movimento violento d'aria ed il rosso sparisce dalla sua visuale per un istante.

- NOO! -

Aizawa con metà volto insanguinato è tornato in piedi e ha restituito il favore all'altro.

- Aizawa fermati! -

- RRRROOAAAARRRR!! -

Un ruggito assordante esce dalle mascelle spalancate di Red Riot che nonostante la forza impressa nel calcio di Ereaser non si è spostato di moltissimo, visto il peso largamente aumentato. Torna velocemente all'attacco verso il professore e i due si ritrovano a rotolare uniti in una morsa violenta; per proteggersi Ereaser ritira le proprie bende da Bakugou che finalmente torna libero.

- Fermatevi! -

Grida il biondo anche se nessuno degli altri due sembra ascoltarlo.

La scena che gli si para di fronte è chiaramente una lotta all'ultimo sangue. Solo grazie al proprio sangue freddo Katsuki riesce a pensare razionalmente e a capire cosa è meglio fare, anche perché gli è sembrato di sentire un rumore di passi affrettati fuori dalla porta.

Sfruttando la propulsione delle proprie esplosioni separa i due eroi avvinghiati facendo folar via il partner.

- Kirishima, fermati! -

L'altro è sordo ai suoi richiami finché non viene bloccato a terra dal corpo di Bakugou che rapidissimo gli è saltato addosso e ora lo sta stringendo forte, nonostante gli spuntoni gli premano contro i vestiti.

- Kirishima. -

Ripete il suo nome sussurrandolo, poi tutto sembra succedere al rallentatore in un'atmosfera che si è creata solo tra i loro corpi ad un soffio di distanza. La sicurezza che sfonda la porta, i dottori in camici bianchi che si avvicinano di corsa ad Ereaser sanguinante a terra e poi loro due che si scambiano uno sguardo magnetico.

- Ba..ku..gou.. -

Gli occhi del rosso cadono sulla pelle scoperta di Katsuki e si allargano colti dall'orrore, realizzando che è arrossata e graffiata dal contatto tra i loro corpi, dove i vestiti non la proteggono.

- Ti.. Ti sto..fer-en..do... -

Questa verità si fa largo nei più profondi recessi della coscenza e scatta qualcosa.

Il corpo di Red Riot, ancora chiuso nella stretta forte di Katsuki, si dimena, colto da improvvise e violente convulsioni. Gli spuntoni si sgretolano e si ritirano, lasciando spazio alla pelle chiara e martoriata di Kirishima che mentre riprende lentamente un barlume di coscenza si stringe con le poche forze che gli rimangono all'altro.

- Bakugou.. -

Pronuncia il suo nome ma non sembra collegare subito, come colto da improvvisa amnesima. Poi Ejirou si guarda attorno e il fiume di ricordi lo investe facendolo tremare. Katsuki lo sorregge per tutto il tempo lasciandolo riprendere.

- Bakugou!! -

Kirishima singhiozza conscio di ciò che è successo.

- Mi hai fatto prendere un colpo, idiota. -

- Mi dispiace...Mi dispiace... -

Katsuki affonda la faccia nei capelli rossi altrui e stringe la presa.

- Non ti azzardare a morirmi di nuovo in mano. -

- Non lo farò più...giuro. -

Kirishima si aspetta fino all'ultimo secondo una manata con tanto di esplosione sulla testa come al solito, ma questa non arriva lasciandolo prima sorpreso, poi con le farfalle allo stomaco.

- Mi dispiace di averti fatto preoccupare. -

Bakugou risponde grugnendo. Agisce rapido, alza una mano e Kirishima si ritrova con il mento alzato.

- Fammi il favore di stare zitto adesso, ok? -

Il rosso diventa del colore dei suoi stessi capelli quando Katsuki lo bacia con urgenza non lasciandogli nemmeno il tempo di prendere fiato o prepararsi in alcun modo, deve metterci anche più impegno del solito per ricambiare essendo terribilmente stanco.

- Apri la bocca, idiota. -

Kirishima ubbidisce e Bakugou si fa spazio nella sua bocca intrecciando la propria lingua con quella altrui con il suo solito impeto. Non interessa a nessuno dei due di ferirsi nella foga con i denti affilati del primo perché l'unica cosa che conta è essere di nuovo insieme.

- Bakugou non mi lasciare. -

Gli si chiudono gli occhi.

- Sono qui, non me ne vado. -

I due rimangono uniti finché delle braccia nerborute non arrivano a separarli. Portano via su una barella Ejirou privo di conoscenza e Kastuki li segue spintonando via tutti i dottori che provano a fermarlo, ha una promessa da mantenere.

 

Eccomi qui con un pelo di ritardo a portarvi il caro terzo capitolo!! *AAAA*
Ho tenuto particolarmente a fare due revisioni del testo per rendere al meglio tutto il disagio che c'era e mi auguro di avercela fatta con successo...anche perché potrei aver IPOTETICAMENTE scritto questo capitolo dopo due o tre birrette...ehm... in un italiano poco comprensibile AHAHAHAHAH

Vi aspettavate di trovare Kirishima nella stanza? Voglio saperlo ahaha
E poi ditemi assolutamente se questo Red Riot vi ha fatto sciogliere!!! Nel mio caso si, tantissimo

E comunque state tranqulli, arriverà anche la parte dolce di questa storia, parola di scrittrice malefica <3
Stay tuned che arriva tutta la passion della situazione (e forse anche un po' di addominali di Bakugou XD)
Angel

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Capitolo 4
*** Too Late to Say Finally Alone ***


Note: Mi odierete...poi mi amerete...e poi mi odierete di nuovo, ne sono certa AHAHAHAH
 

Capitolo IV: Too Late to Say Finally Alone

 

- Ahn.. -

La voce di Eijirou si spegne nell'imbottitura del cuscino.

- Certo che ne fai di casino. -

Bakugou lo schernisce, poi aumenta senza avvisare la stretta alla base della nuca altrui.

- Piano! -

Il rosso protesta voltandosi quanto basta per guardare male chi gli sta sopra. Katsuki risponde con un sbuffo divertito, chiaro segno che non vuole saperne di star buono.

- Mi sembra che ti stia piacendo nonostante continui a lamentarti.. -

Non c'è risposta immediata perché quando Kacchan si muove Kirishima soffoca un altro gemito nel cuscino.

- Ahn...lì! -

Bakugou fa come gli viene detto una volta tanto spingendo con più forza l'altro sul letto, andando a premere le grandi mani ammorbidite dal sudore sulla schiena nuda su cui troneggia.

- Baku-gou... -

- Che c'è? -

- I.. -

- Cosa? -

- I tuoi massaggi sono i migliori!! -

E' un'esclamazione di pura felicità quella che il rosso emette mentre si gode quel trattamento così piacevole. Si mette pure a sgambettare allegro facendo ondeggiare Bakugou bellamente seduto a cavalcioni sul suo sedere.

- Sta fermo, idiota! -

Parte un ceffone diretto alla nuca gellata altrui e questo fa velocemente centro.

- Ahi! Non me lo meritavo! -

Eijirou tenta di voltarsi buttando giù dal letto Kacchan, ma la cosa non va esattamente come vuole, o forse si.

Ci vuole un attimo perché si ritrovi a fissare direttamente due occhi roventi a pochi centimetri dal volto con le mani bloccate sopra la testa da una presa ferrea. In risposta si morde il labbro inferiore, con fare provocante, e ricambia lo sguardo con un pizzico di sfida che ovviamente Katsuki raccoglie fiondandosi avidamente sulla sua bocca.

Kirishima libera una mano d'istinto e la infila sotto la maglietta altrui andando a scorrere le dita su quegli addominali scopliti con dei movimenti che hanno un non so che di affamato.

Kacchan si solleva grugnendo, con un gesto si libera abilmente di quel capo che sta in mezzo e fa restare Eijirou come sempre senza fiato. Lancia difatti un'occhiata -che pare più uno scanner- a quel tronco muscoloso, sguardo che Bakugou accetta con un sorriso borioso rimanendo in quella posizione ancora un momento per farsi ammirare.

- Che vanitoso che sei! -

- Volevi dire "che sexy". -

Non è una domanda.

- Mh, anche! -

Bakugou inizia senza troppi indugi o cerimonie a sfilare i boxer di Eijirou e le labbra, come i fianchi, tornano velocemente uniti e presto i due si trasformano in un groviglio ansimante di mani nei capelli e altre che corrono verso il basso.

DDDDRRRRRIIIIIINNNN - DRIN - DRIN - DRIN - DRIIIIINNNN

Il campanello parte a suonare selvaggiamente cogliendoli in quel momento intimo e profondo facendoli trasalire.

Kacchan grugnisce iratissimo esprimendo tutto il proprio disappunto. Non vuol'essere chiramente disturbato in quel momento; solo Kirishima sembra dotato di un po' più di buon senso e tenta di scostare un poco il compagno posando debolmente una mano su quel petto marmoreo, ma nemmeno un momento dopo l'altro lo sbatte nuovamente sul letto afferrandone ancora l'intimità con una prepotenza che lo fa ansimare subito.

- Baku...la portahn... -

Eijirou gli porta le braccia al collo gemendo e contraddicendo le proprie parole con i gesti.

Kacchan sentendo quei suoni praticamente a fianco del proprio orecchio reagisce in basso.

- KIRISHIMAAAAAAAAAAA. -

La voce di Kaminari passa la porta ed arriva fino in camera da letto, ma proprio perché è la sua che Bakugou se ne strafrega e continua a far gemere il rosso.

Dopo qualche secondo di assenza di risposta partono una serie "toc-toc" decisi.

- M-Magari non c'è? -

Il tono cambia e si capisce che è Deku a parlare e sembra proprio cercare di dissuadere Kaminari da continuare a fare un casino eccessivo, essendo in zona abitata nel bel mezzo del pomeriggio.

Gli schiamazzi continuano così a lungo che alla fine i due in camera hanno tempo di soddisfare entrambi i loro impulsi. Poi un Kacchan profondamente irritato per il casino si decide ad alzarsi, rivestendosi appena, e ad apre la porta di casa Kirishima. Compare in shorts e torso nudo con uno sguardo palesemente seccato davanti a Kaminari, Deku e Todoroki, che fino a quel momento se n'era rimasto con la solita vitalità di un surgelato ad osservare gli altri due in perfetto e poco interessato silenzio.

- KAMINARI, SHINEEEEEEEEE!!! -

- Bakugou?! -

- Piantatela di fare casino! -

- Lo sapevo che c'eravate! -

- E chi cazzo vi vuol vedere. -

- Stronzo! -

I biondi della situazione si mettono ad urlarsi contro finendo per fare ancora più chiasso di prima.

- State disturbando il vicinato.. -

Shoto finalmente apre bocca, ma si ritrova presto afferrato e strattonato al bavero con poca gentilezza da Kacchan.

- Bastardo diviso in due non venire a farmi la predica! -

Bakugou sbraita come un ossesso finché Deku non prova a calmare la situazione.

- Susu Kacchan non è successo niente, Kirishima è in casa? Siamo venuti a salutarlo, abbiamo saputo che è stato dimesso dall'ospedale ieri. -

E' un cambio di argomento tattico perché sembra distrarre quella belva perennemente inferocita quanto basta. Shoto si libera e fa un passo indietro infastidito.

- Si ma abbiamo da fare. -

Bakugou è secchissimo a rispondere su questo punto.

- Non ascoltatelo, siamo liberi. -

Compare finalmente sull'uscio di casa un interamente ri-vestito Kirishima con un sorriso semplicemente imbarazzato, che ha avuto giusto il tempo guadagnato dalla cagnara fuori casa del compagno per calmare gli animi bollenti e rivestirsi completamente a caso.

Tutti lo fissano, ma è lo sguardo penetrante riservatogli da Bakugou che quasi lo facca realmente rivalutare l'idea di essere liberi.

- Caspita amico, te la sei vista davvero brutta stavolta! -

- Eh.. eh.. -

Il rosso si gratta appena la testa rispondendo con una risatina.

- Ora ti senti meglio? -

Deku è quello con più tatto.

- Si decisamente. -

- Ti hanno tenuto davvero a lungo in isolamento all'ospedale. -

Kirishima diventa appena più rosso trovando difficile mentire a chi gli sta davanti. La versione ufficiale dei fatti è che è rimasto sempre in isolamento in ospedale ben fermo su un letto, della verità ne sono a conoscenza solo quelli del dipartimento di polizia, un gruppo ristretto di eroi conivolti, lui stesso e Katsuki per ovvi motivi.

- Francamente non ho avuto molto la percezione del tempo in quei momenti, ero proprio ko! -

Ride cercando di sembrare più convincente ed sincero possibile.

- Bakugou eccome se contava i giorni invece...sempre lì a cercare di venirti a trovare..! -

Kaminari guarda di sbieco il sovracitato con un sorrisetto tutto dire, che gli procura una manata piuttosto pesante sulla testa.

- Vaffanculo, Kaminari. -

Non lo nega, ma evita accuratamente lo sguardo scintillante di Eijirou puntato su di lui, fissando male qualsiasi altra cosa.

- Possiamo entrare? Ti abbiamo portato una torta. -

Shoto va dritto al punto e alza finalmente quella bella confezione squadrata che ha avuto il compito di tenere bella fresca fino a quel momento.

La vista del dolce spegne ogni discorso e in breve tempo sono tutti in salotto attorno al tavolo basso, con delle birre davanti e la torta.

- Ringrazia tua mamma Midoriya, è stata davvero gentile a prepararci la torta. -

- Figurati, era lei la più contenta quasi quando ha saputo dalla mamma di Kacchan che il partner di suo figlio era finalmente stato dimesso. -

Kirishima accoglie la parola partner con una piccola dose di panico e secondi di silenzio di troppo, creando una situazione che trasferisce la parola in tutto un altro contesto e rendendola imbarazzante.

- Quella vecchiaccia non sa mai tenere il becco chiuso. -

Kacchan risolve quell'impaccio prendendosi come al solito la libertà di pensare a sua madre come fosse Satana e lui no.

- Non ho mai avuto il piacere di conoscerla... -

Kirishima lascia andare un risolino nervoso piuttosto basso.

- Non si parla così della propria madre. -

Todoroki apre di nuovo bocca facendo sbattere i palmi aperti a Bakugou sul tavolino, ormai pieno delle sue impronte bruciacchiate.

- Io dico il cazzo che mi pare! -

- Calma, calma su... -

Eijirou gli posa una mano sulla spalla e gli passa una nuova birra prendendone una anche per se, nel mentre lancia un'occhiata supplichevole all'unico in grado di aiutarlo. Deku afferra il segnale ed alza il proprio bicchiere in alto.

- Propongo un brindisi per Kirishima! -

Tutti più o meno contemporaneamente lo imitano nel gesto.

- Salute! -

***

E' ormai notte quando l'appartamento di Kirishima torna silenzioso.

Todoroki e Midoriya se ne sono andati portandosi via a spalla un Kaminari che ci ha dato troppo dentro più con l'alcol che con la torta, fattore per lui piuttosto fortuito perché non sembra essersi poi accorto dell'intenso bacio che i due si sono scambiati praticamente mentre Bakugou gli chiudeva la porta di casa alle spalle sbraitando qualcosa tipo "sliguatevi fuori casa di qualcun'altro".

- Finalmente se ne sono andati fuori dalle palle! -

- Bakugou non dire così, sono contento che mi siano passati a trovare. -

- Fa niente, potevano venire un altro giorno. -

- Ti sei divertito, ammettilo. -

- Mh...non troppo perché c'erano quello sfigato di Deku ed il bastardo diviso in due. -

Eijirou ride mentre l'altro ha la solita espressione incazzata.

- Oh quindi Kaminari era ok? -

- Lui non lo considero proprio. -

- Sei senza cuore! -

- Possiedo doti migliori. -

Con un passo Bakugou si porta alle spalle di Kirishima che sta tranquillamente lavando quelle due stoviglie usate nel pomeriggio e lo spinge a tradimento contro la cucina accentuando il contatto della sua schiena contro il proprio petto, divenuto nudo da quando si è tolto rapidamente la maglia poco prima.

Al rosso scappa un piatto di mano ed il biondo è rapido ad impedire il disastro.

- Stai attento, idiota. -

- E' colpa tua... -

Eijirou balbetta qualcosa, totalmente preso alla sprovvista. Una scarica gli attraversa la schiena, complici tutti quegli stimoli fisici che percepisce insieme. Inarca la schiena quando due mani gli afferrano saldamente i fianchi, senza esitazione.

Il biondo gli spinge il bacino contro facendolo sussultare.

- Bakugou...mh. -

La belva dagli occhi rossi lascia segni del proprio passaggio scavando nei fianchi e mordendo la nuca fino a far arrossare la pelle, nel mentre comincia a strusciarsi contro il rosso, che prorompe in una serie di ansimi.

Bakugou afferra il mento del compagno, lo strattona e lo invita a compiere una torsione del busto per andare poi a baciarlo intensamente. Kirishima lo asseconda condividendo quel fuoco. Tende la muscolatura e va a cercare alla cieca con la sinsitra un sostegno sul lavello facendo scivolare le stoviglie in acqua.

*driiiin* - *drin din drin* - *driiiin*

Dal nulla parte a suonare il cellulare di Katsuki, abbandonato sul divano.

- Ma porca..! -

- Non rispondere... -

Kirishima supplica Bakugou con voce e corpo di non muoversi nemmeno di un centimetro, il biondo soddisfa tale richiesta schiacciandolo maggiormente ed in modo quasi doloroso contro la cucina.

*driiiin* - *drin din drin* - *driiiin*

La chiamata smette e poi riparte lasciando solo pochi secondi tra una suoneria e l'altra. Questa volta però a squillare è il telefono, sempre di Kacchan, che usano quelli dell'ufficio per contattarlo in caso di emergenza.

Solo la sua grande forza di volontà permette a Katsuki di reprimere quanto basta l'istinto animale per separarsi da Eijirou. Deve darsi la spinta poggiando le mani sul lavello per staccare il bacino, che ormai si muoveva quasi da solo, e per lo sforzo svuota polmoni con un ringhio animalesco.

Si avvicina al cellulare a grandi, dolorose falcate.

- Che cazzo c'è? -

Ha una voce così profonda che fa fatica a riconoscersi lui stesso.

- Bakugou, dimmi che sei in zona! Abbiamo individuato dei Nomu dove c'è l'ospedale e agli altri servono rinforzi sul capo, c'è un putiferio! -

Quella che il telefono gli propone è la voce del suo Capo, ma non per questo un commento piuttosto diretto non scappa dalle labbra del biondo.

- Ma vaffanculo! Arrivo! -

Perché si, Kacchan ha di nuovo la licenza.

 


Bentrovati/benvenuti miei cari lettori... *ride male*
Lo ammetto subito, aspettavo solo di inserire uno SHINEEEEEEEEE da qualche parte.

Come penso abbiate notato ho messo ben altre tre cose in questo capitolo:
1) Ho mantenuto la mia promessa di far sfoggiare finalmente gli addominali a Bakugou;
2) Vi ho lasciato una chicca: la Tododeku;
3) Mi sono divertita male a rovinare i momenti seccy AHAHAHAH
Ad essere sinceri credo di meritarmi di essere picchiata perché sono stata davvero molesta (?) ma spero mi vogliate bene lo stesso çwwç
Dovrei fare la seria, lo so, ma proprio mi prendo benissimo a farvi gli scherzi
Vi avviso che il tema del prossimo capitolo è accennato in questo...si accettano scommesse
Angel

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Capitolo 5
*** This is how I'v met his mother ***


Capitolo V: This is how I'v met his mother

 

- KATSUKI! -

- Vecchiaccia SHINEEEEEEE! -

Urla e schiamazzi raggiungono la strada, nemmeno ci fossero due persone con un megafono a testa in quella casetta dalle pareti bianche.

Kirishima non è mai stato lì, ma certamente non ha dubbi sul fatto che quella sia proprio l'abitazione della Bakugou family. L'eroe, nonostante sia bianco come un cencio e se ne vada in giro con i crampi allo stomaco dall'ansia, non può fare a meno di ridere di quella situazione certamente così tipica per chi conosce Katsuki.

Si stringe nelle spalle ed aumenta la presa su quel pacchetto ricoperto di carta colorata che si porta dietro, come se il contenuto o la sua presenza in se potessero dargli coraggio a suonare quel dannato campanello che gli sta davanti al naso da cinque minuti buoni.

"E se disturbassi? Nono, è mio dovere andare a trovare Bakugou, poi voglio vederlo...si ma come mi presento??"

Nella mente di Eijirou sta passando un fiume ininterrotto di pensieri che rendono chiare tutte le sue interiori preoccupazioni, se non che questo si trasformi in totale deconcentrazione per ciò che gli sta intorno e non gli fa realizzare che qualcuno è comparso alle sue spalle.

- Buongiorno, sei qui per vedere Katsuki? -

Il prode Red Riot salta per aria urlando e finendo per voltarsi ed abbracciare quel pacchetto, nemmeno fosse un'armatura.

Quando riesce a focalizzare si rende conto di avere un uomo di mezzetà davanti, con un sorriso bonario e gli occhiali da vista.

- Oh scusami, non volevo farti spaventare. -

- S-Si figuri..! -

- Sei un amico di Katsuki? -

Quello ripete la domanda e Kirishima arrossisce fino alla radice dei capelli affrettandosi ad annuire.

- Sono venuto a vedere come sta. -

- Oh, allora entra pure, io sono suo padre. -

In un momento il giovane è rossissimo, poi sbianca mentre l'ansia della giornata raggiunge probabilmente il suo picco massimo.

- P-Piacere, io sono K-Kirishima Eijirou! -

Si inceppa pure a dire il proprio nome e fa sorridere il genitore altrui che intanto gli ha aperto il cancellino.

- Finalmente ci incontriamo, ero curioso di conoscere di persona il partner di mio figlio! -

Ancora quella parola fraintendibile che da il colpo di grazia al povero Red Riot, che in questo momento è decisamente molto red e poco riot. Infatti, quando l'uomo si gira per percorrere il vialetto, Eijirou si deve appoggiare al muretto di cinta con una mano.

"Muoioooooo. Io qui ci muoiooooo! E' stata un'idea di merda venire!!"

- Kirishima-kun, vieni? -

Incontra ancora quello sguardo gentile non può fare a meno di strisciare con l'aria di uno mandato al patibolo verso l'ingresso e così finalmente entra per la prima volta a casa di Bakugou.

- Mitsuki, amore, sono tornato! -

- Masaru? Vieni a darmi una mano, quel cretino di nostro figlio non vuole prendere le medicine di nuovo!! -

- Non ne ho bisogno. SHINEEEEEEEEEEEE! -

La voce di Kacchan e quella di sua madre arrivano entrambe forti e chiare anche se dal piano superiore, ulteriore segno del fatto che stanno urlando entrambi come ossessi.

- C'è un ospite, potete smettere di urlare? -

Il povero signor Masaru si gratta sconsolato la testa e rivolge uno sguardo di scuse a Eijirou, il quale si sta chiedendo come un uomo così...gentile e calmo possa essere sopravvissuto in quella casa che è letteralmente una tana di lupi casinisti.

- OSPITE?! Potevi dirlo subito! Venite, venite! -

Ottenuto il permesso i due al piano da basso salgono le scale e dopo aver fatto due passi in corridoio arrivano alla porta spalacata della stanza del biondo. Gli si presenta davanti una scena davvero esilarante.

Katsuki è lì steso sul letto con l'espressione di chi sta realmente combattendo per la propria sopravvivenza mentre sua mamma cerca di ficcargli in bocca un cucchiaio che porta una strana sostanza gelatinosa, simile al budino, ma viola shokking.

Quando gli sguardi dei due giovani si incrociano Bakugou ha un cedimento, distrazione che gli è fatale, perché la donna prende subitissimo il comando della situazione e lo obbliga a tradimento ad ingoiare quella cosa facendolo tossire come un dannato.

- Me la paghi, vecchiaccia!!! -

Nemmeno un minuto dopo lui le lancia uno sguardo rovente e lei lo ignora con una tranquillità che fa paura fiondandosi sul nuovo arrivato: lo scioccatissimo Eijirou.

- Oh mio dio, chi è questo carino?! -

Mitsuki gli si piazza in due ampie davanti con lo sguardo scintillante.

- P-Piacere signora...sono Kirishima. -

- E' il partner di nostro figlio, cara. -

- Che ragazzo educato.. quello screanzato di nostro figlio non ti merita come compagno! Ma ti ringrazio lo stesso, mi tranquillizza pensare che non è sempre in giro da solo allo sbando. -

La donna sembra sul punto di mettersi teatralmente a piangere dalla gioia, tutto mentre posa le mani sulle spalle del rosso che non sa assolutamente che espressione fare, preso a metà tra l'ansia di conoscere i genitori di Bakugou in generale ed evitare di fare pessima figura.

- Andate tutti fuori dalle palle! Kirishima vieni qui! -

Katsuki è rosso dalla rabbia.

Suo padre, previdente, trascina via la moglie prima che ella possa rispondere a tono al figlio e i due tornino a litigare.

- Fa come se fossi a casa tua Kirishima-chan! Idiota di un figlio tu finisci la medicina! -

In men che non si dica Eijirou è da solo in stanza con Katsuki e ha davvero la netta impressione di aver vissuto gli ultimi minuti in un ciclone.

- Ce ne hai messo di tempo, idiota. -

Alza lo sguardo e si ritrova Bakugou disteso sul letto che lo fissa con aria spazientita.

- N...non è così facile! -

- Ti ha creato così tanti problemi incontrare i miei? -

- Beh... -

- Okok ho capito. Chiudi la porta e vieni qui. -

Il biondo gli fa segno di avvicinarsi e Kirishima ubbidisce arrossendo.

- Ti aspettavo due giorni fa. -

Il rosso si strozza quasi e prende a tossire quando della saliva gli va di traverso.

- Non è così facile presentarsi a casa dei tuoi, ok? -

Katsuki si lascia scappare un sorriso.

- Mi hai portato qualcosa? -

- Si, è un pensiero di buona guarigione. -

Eijirou lancia il pacchetto al biondo che lo afferra al volo e comincia subito a scartarlo.

- Che cazzo è sta roba... -

- Ma come, non ti piace? -

- Si, ma... -

Kacchan si morde proprio la lingua mentre fissa quel pendente che regge nel palmo della mano.

- Sei un cretino, non devi farmi regali. -

Kirishima legge tra le righe e sorride.

- Non ti piace?. -

- Non ho detto questo. -

Il biondo ha un'espressione difficilmente decifrabile. Niente rossore, solo uno sguardo intenso che studia il pendente.

- Ora ti va di raccontarmi come hai fatto a ridurti così? -

Bakugou schiocca la lingua e si gira sul fianco. Quello che gli permette di guardare quello splendido muro attaccato al letto. Il compagno invece si siede mollemente sul bordo del letto sospirando.

- Non fare quella faccia. -

Sbotta la belva bionda dopo almeno un minuto buono di silenzio.

- Come fai a sapere che faccia sto facendo se non mi stai nemmeno guardando? -

- Perché so come mi guardi quando sono così... -

Kirishima non può fare a meno di cadere in un silenzio pesante mentre osserva il partner. Bakugou indossa solo dei pantaloni da casa scuri e se ne sta steso su quel letto che pare contenere a filo in una condizione che fa stringere lo stomaco. L'addome è coperto da fasciature belle strette, come il braccio destro e la fronte, probabilmente ne ha anche sulle gambe, ma non si vedono per via dei pantaloni. A completare il quadro generale ci sono anche quelle medicazioni adesive rettangolari incollate sulla spalla sinistra.

- Lo faccio perché so che sei stato un cretino... -

Bakugou gli lancia un'occhiata rovente e lo strattona all'improvviso. Kirishima reagisce prontamente puntando le braccia sul materasso e tendendo la muscolatura riesce a non schiacciare l'altro. Quando la scena torna immobile il rosso si ritrova a fissare Katsuki a pochi centimetri dal volto.

- Racconta, voglio sentire anche la tua versione, non solo quella di Deku. -

- Che ti ha detto quello sfigato?! -

- Lo saprai solo se mi racconti perché cavolo ti sei ficcato in testa di agire da solo. Ti sei fatto cogliere alla sprovvista. -

- Io non ho bisogno di nessuno, solo di te. -

Kirishima avvampa ma sbatte comunque una mano sul copriletto.

- Non provare a distrarmi. -

Il biondo grugnisce, simbolo che l'altro ha colpito nel segno.

- Va bene...Volevo chiudere la storia in fretta, tutti gli altri erano degli sfigati incapaci che non stavano facendo un tubo quando sono arrivato. -

Kirishima inarca un sopracciglio.

- Intanto lo stavano contenendo, non li definirei "incapaci".-

- Tsé! Io l'ho fatto fuori in pochi minuti. -

- Complimenti. Però, per quanto ne so io, non è stato quel Nomu a mandarti sotto qualche metro cubo di macerie. -

- Ma quanto cazzo ti sei informato.. chi sei Detective Conan? -

- Può darsi. -

E lì il biono proprio si gira un pezzettino per guardare malissimo il partner. Poi ritorna a mettere il muso nella posizione di prima.

- Quando ho sistemato quel primo stronzo... -

- Eri così esaltato da non renderti conto che ce n'era un altro? -

- NON MI INTERROMPERE! -

Kirishima ridacchia.

- ...ecco che ne compare un secondo e diciamo che ero piuttosto irritato... -

- Perché, cosa sei di solito? -

Katsuki si ritrova di nuovo interrotto da uno scietticissimo Kirishima, cosa che alza il suo livello di nervoso giornaliero in maniera considerevole.

Il suo sguardo si riposa sul rosso e si fa improvvisamente vendicativo. Gli ci vuole un attimo per strattonare Eijirou e fargli perdere l'equilibro.

In men che non si dica sono faccia a faccia. Bakugou disteso sul letto con il suo solito sorriso sprezzante che osserva divertito colui che gli sta sopra mentre puntella le mani sul materasso e resta appena sospeso sopra il petto altrui.

- Avevo fretta di tornare a casa a ricevere il mio premio. -

Gli sussurra con voce calda nell'orecchio mentre gli infila una mano sotto la maglietta andando ne ad accarezzare i dorsali in tensione.

Kirishima avvampa in un colpo e gli torna tutto alla mente.

***

Loro due uniti in una morsa accaldata nell'ingresso di casa.

Bakugou che lo bacia intensamente rispondendo ad una scarica di emozioni così forte da non essere controllabile. Katsuki non riesce e non vuole veramente vincere quel magnetismo, che li tiene incollati contro il muro, per varcare finalmente la porta ed uscire, incapace di scegliere il dovere ad un piacere così forte.

Eijirou lo spinge via appoggiandosi contro alla parete.

- Vai... -

Sussurra ansimando senza controllo.

Katsuki non gli lascia il tempo di riprendere giato, con occhi che sembrano lava è di nuovo addosso. Non si sanno nemmeno loro come, ma improvvisamente entrambi scivolano fino a terra lungo il muro intrecciando le lingue in un altro bacio struggente. Kirishima si ritrova tremante per il piacere tra il pavimento e Bakugou, che ha prontamente ricorso alla maniera più veloce per far godere entrambi. Da lì a poco il piacere di entrambi sporca l'addome del rosso, lasciando per pura fortuna del caso la tuta da eroe altrui intatta.

- Cazzo. -

Ringhia Katsuki ansando sommessamente.

- Esci da quella porta velocemente. -

Non è una richiesta.

- Kir.. -

- Non dire...il mio nome. -

La virilità di Bakugou ha un fremito. Eijirou gli ha posato l'indice sulle labbra mentre lo guarda con occhi languidi e guance arrossate.

- Se farai bene il tuo dovere... -

Inspira profondamente.

- Ti darò...una ricompensa... -

La più grande impresa di Bakugou Katsuki è stata probabilmente alzarsi in quel momento da terra e schiudersi la porta alle proprie spalle senza guardare indietro, certo di non avere la forza di staccare gli occhi dal partner una seconda volta.

***

- Oh-oh...lo sapevo, speravi me ne fossi dimenticato per la botta alla testa, eh? -

Il sorriso ferino di Katsuki si allarga e gli occhi gli brillano di una luce pericolosa...in tutti i sensi.

- Scordatelo, sei ferito! -

Kirishima scuote la testa e prova ad interrompere quel discorso che sa benissimo dove e come andrà a finire tentando di spostarsi da quella posizione, ma ovviamente Bakugou glielo impedisce unendo le braccia dietro schiena altrui.

- Ho solo qualche graffio, posso reggere. -

- Nonononono, non esiste. Siamo a casa dei tuoi. -

- Siamo nella MIA camera e questa è anche casa mia quando non sto da te, fino a prova contraria. -

Kirishima ci prova poi a spostare quella mano che di prepotenza è andata ad arpionargli una natica. La afferra con una delle proprie ma poi si sente bussare alla porta e tutta la scena prende un significato diverso.

- KATSUKIIIIIII, DI AL TUO AMICO DI RESTARE PER CENAAA!! -

La voce della padrona di casa arriva così vicina che Kirishima perde circa cinque anni di vita mentre si tira su rapidissimo, allontanandosi di scatto da Bakugou.

- TI HA SENTITO PURE LUI, VECCHIACCIA! -

Ci vuol poco perché la porta si apra e madre e figlio ripartano ad urlarsi contro per altri dieci minuti buoni. Il tutto si conclude con Eijirou che riceve l'incarico obbligare il partner a prendere ancora la medicina prima di cena.

- Non ha certamente un bell'aspetto... -

Il rosso studia quella sostanza gelatinosa che Kacchan fa ondeggiare sul cucchiaino.

- Fa cagare. -

- Prima la prendi prima finisce. -

Bakugou sbuffa sonoramente e allunga il cucchiaio al rosso.

- Convincimi. -

Lo guarda con provocazione, ma non si aspetta effettivamente che l'altro la colga così velocemente. Kirishima si protende sul letto, prende il bocca la medicina e con un bacio a tradimento che sa di amaro costringe il compagno a prenderla, staccandosi da lui solo alla fine con un sorriso seducente totalmente non previsto .

- Hai ragione, fa cagare. -

 



Ok si lo so, me la sono presa comoda a portarvi questo quinto capitolo ma spero mi perdonerete! (Avevo gli esami sigh..)
Ho realizzato caricandolo...caspita, siamo già al quinto capitolo!
E si, il tema che vi avevo detto è proprio il basico "vado ad incontrare la tua famiglia", ma non me ne pento di averlo usato perché...
daiiiii fa troppo troppo ridere AHAHAHAHAHAH -> perdoname lettor por my vida loca (?)

Chiedo perdono in anticipo se mi sono scappati degli errori nel testo, ho riletto tutto almeno cinque volte ma qualcosa parte sempre @.@

Spero abbiate apprezzato il dramah del povero Eijirou che va per la prima volta a casa di Kacchan e anche tutto il resto *ride maleficamente*
Il prossimo capitolo sarà EPICO. Ho in mente una cosa de-va-stan-te (chissà in che senso poi) AHAHAHAHA
Stay tuned,
Angel

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Capitolo 6
*** The Late Late Show ***


Info: La prossima settimana NON uscirà il VII capitolo, dovrete aspettare qualche giorno in più perché sarò impegnata ç.ç


 
Capitolo VI: The Late Late Show



- Voglio una spiegazione all'istante o giuro che strozzo qualcuno! -

L'unico individuo, o quasi, che si può mettere a sbraitare come un ossesso nel bel mezzo delle riprese di un reality show è certamente il solo ed unco Bakugou Katsuki.

- Bakugou-kun, c-calmati! -

Il povero direttore artistico della serata si ritrova ad avere a che fare con una belva, in tutti i sensi proprio. Kacchan infatti lo sta strattonando in qualche modo per il bavero, impedito nei movimenti e nella presa da un paio di enormi e rigonfi guanti bianchi.

- COL CAZZO CHE VADO IN ONDA COSI'! -

- M-Ma ormai stiamo per iniziare..! -

- SHINEEEEEE! Io ho una dignità da difendere! -

Gli occhi di Katsuki sono indiettati di sangue e sembra sul punto di far esplodere il parrucchino del povero membro dello staff quando Kirishima salva la situazione uscendo dal camerino.

Eijirou non l'ha ancora visto, quando Bakugou si blocca sul posto tenendo sollevato di almeno una spanna da terra il direttore artistico come fosse un sacchetto di patatine. Il biondo grana gli occhi e la sua espressione cambia completamente quando posa gli occhi sulla figura del proprio partner. Kirishima indossa qualcosa che lo sciocca nel profondo.

- Oh, Bakugou. -

Il direttore viene lanciato via e i due compagni si avvicinano l'uno all'altro. Katsuki resta a fissare Eijirou in un silenzio che non fa altro che aumentare l'imbarazzo altrui.

Il primo a rompere il silenzio è il rosso.

- M-Mi hanno costretto ad indossarlo... -

Nessuna risposta.

- Puoi smetterla di fissarmi così...intensamente? -

Bakugou difatti lo sta squadrando da capo a piedi come avesse davanti un supercattivo dai poteri incredibilmente forti, fatto che non è troppo distante dalla realtà dei fatti in un certo senso.

Kirishima dal canto suo cerca di evitare accuratamente di osservare troppo a lungo com'è vestita la belva bionda. Kacchan ha i capelli tirati indietro ordinatamente con il gel ed indossa uno abito da uomo che sembrerebbe molto classico se non fosse più in versione da idol, blu notte con le decorazioni e finimenti bianchi...tipo i grossi guantoni a forma di zampe di gatto che indossa. L'outfit gli conferisce un'aria che il compagno fa realmente fatica a classificare, lo trova incredibilmente affascinante, ma non può fare a meno di ridere interiormente per la situazione.

- Tu stai molto...bene vestito così. -

Fa tutto il discorso Kirishima, nonostante sia dei due quello che vorrebbe più buttarsi in un fiume in questo momento. E' stato infatti obbligato ad indossare contro ogni sua peggiore aspettativa il vestito di Mandalay degli WILD WILD PUSSYCATS. Minigonna rossa fiammante con svariati strati di tulle a renderla consistente, top con tanto di campanellino al collo, copricapo che rimanda a delle orecchie, stivali fortunatamente senza tacco e gli immancabilissimi enormi guanti bianchi con le unghie. Ma certamente la punta di diamante è quella coda rossiccia che Bakugou, completamente senza parole, va ad afferrare di scatto, facendo sussultare il proprietario.

- P-Puoi lasciarmi per favore? -

Domanda Eijirou, già a disagio di suo in gonnella.

- Vieni. -

Il biondo non lascia molto spazio per ribellioni quando lo afferra per un braccio e se lo tira dietro confondendosi tra i materiali del set, così da nascondere entrambi da occhiate indiscrete.

- Bakugou piantala! Dobbiamo andare tra poco.. -

- Sta zitto, ora ti cerchiamo un altro costume. -

- Ci ho provato, ma..! -

Un ringhio basso ed un'occhiataccia interrompono Kirishima.

- Ma cosa?? -

- Ma a quanto pare è stato un ordine di Present Mic... -

- Quello stronzo!! Solo perché è il presentatore dello show non può certo fare tutto quel cazzo che gli pare! -

Il rosso guarda il pavimento con aria avvilita.

- Ci hanno detto che uno della coppia deve indossare un vestito degli Wild Wild Pussycats per forza... -

- Ma chi se ne fotte! Te l'hanno infilato a forza?? -

Kacchan sembra sul punto di trasformarsi in un vulcano in erruzione.

- Ho pensato che tu non avresti mai accettato e io non sono riuscito a dire di no... -

- Certo che non avrei mai accettato! -

Bakugou si passa una mano sul viso e si appoggia sbuffando ad una serie di scatoloni. Attraverso gli spiragli delle dita lancia una lunga occhiata penentrante alle gambe nude e muscolose di Eijirou che spuntano da sotto la gonna. La situazione è chiaramente assurda, ma non tanto solo per la situazione altrui, Katsuki si sente a sua volta incredibilmente stupido conciato come un damerino!

Entrambi sospirano ed in quel momento arriva il diavolo della situazione.

- ARE YOU READY, GUYS?! -

Present Mic fa il suo ingresso, chiassoso come al solito e i due giovani non possono fare a meno di lanciargli uno sguardo chi infelice, chi disgustato.

- Ohi, ohi GUYS, dovete sorridere per lo SHOWWWW!! -

Kacchan si volta proprio dall'altra parte per non doverlo guardare.

- Bakugouuu, Kirishimaaa siete prontiii?? -

Si può sentire quasi il suono della chitarra elettrica di sottofondo quando il prof della UA parla, o per meglio dire urla.

- Ehm prof volevo chiederle se.. -

Ancora una volta Eijirou non riesce a terminare la frase e si ritrova con Present Mic che gli posa le mani sulle spalle.

- Kirishima, ti sta proprio bene il vestito di Mandalay! -

Non c'è risposta perché dopo poco il professore si ritrova con il braccio sinistro stretto saldamente da Katsuki.

- Non toccare la roba altrui. -

E' una minaccia sottile.

- E dagli un altro vestito. -

- Ohh? -

I due biondi si lanciano una lunga occhiata carica di scintille e Kirishima ha come la sensazione che stia per partire una rissa, poi Yamada scuote la testa ridendo.

- Venite sul set. -

Così Katsuki ed Eijirou vengono praticamente trascinati sul palco dello show dove trovano una piacevole, o spiacevole sorpresa.

- Che cazzo... -

In scena ci sono...Deku e Todoroki, vestiti esattamente come loro due. Il primo con gli abiti di Ragdoll e l'altro con lo stesso completo da principe che porta Bakugou.

Le due coppie si fissano con grande shock per interminabili secondi senza riuscire a spiccicare una parola.

- EHI EHI EHI GUYS, SU CON LA VITA! -

Present Mic rompe ancora il silenzio lanciandosi in scivolata sul palco, in ginocchio, finendo proprio tra i quattro con la posa che dovrebbe avere massimo stile dal suo punto di vista.

- C-ci siete anche v-voi quindi! -

Deku si massaggia davvero imbarazzato la nuca e Kirishima finalmente non si sente l'unico fuori luogo vestito da ragazza.

- DEKUUUUU! Che cazzo ci fate qui?! -

Bakugou ringhia ed urla, strafregandosene di essere in mezzo a tutto lo staff che lo fissa scioccato.

- Ci ha obbligato il nostro capo, ovvio. -

Todoroki risponde con due parole, breve ed incisivo, mentre guarda a sua volta con aria poco interessata il buon vecchio Kacchan che ha l'aria di chi vuole solo far esplodere con le proprie mani -letteralmente- quella faccia bicolor.

Ad un più accurato sguardo Todoroki è vestito proprio come Bakugou, cambia solo che il suo completo è esattamente l'opposto. Lo sfondo è bianco e le decorazioni sono blu scuro.

Kirishima non può fare a meno di pensare che i due lì sembrano sul serio una coppia di idol affermati nel settore, affascinanti e con caratteri completamente opposti. Midoriya deve aver pensato la stessa cosa, perché gli si avvicina con le guancie arrossate e osserva a sua volta i due.

- Ho capito adesso perché le signorine del backstage hanno insistito tanto per farli vestire così. -

- Potevano però evitare di far mettere a noi...questi. -

Kirishima sottolinea l'ultima parola sollevando appena il bordo della gonna e Deku non può fare a meno di annuire.

- GUYSSSSSSS, SIETE FAVOLOSI. -

Present Mic si è tirato su da terra e punta con gli indici distesi i due in completo da idol.

- Mi farete fare un sacco di visualizzazioni stasera, YA-HA! -

Tutta la crew che intanto sta facendo avanti ed indietro per sistemare le ultime cose sul palco lo segue in quel grido vittorioso e Kirishima si deve quasi sgolare per superare il casino, così da farsi sentire dal professore.

- Yamada-san, non c'è proprio la possibilità di far mettere a me e Deku dei vestiti più...normali? -

Chi risponde con impeto non è però Present Mic.

- Mi dispiace, nel programma di oggi abbiamo specificato proprio che ci sarebbero stati i loro costumi. Manca meno di mezz'ora alla diretta e adesso non possiamo proprio cambiare niente...Ma abbiamo anche la versione indossata da Tiger, se la preferite... -

Il biondo scrolla le spalle ed alza le mani in segno di impotenza, poi si lascia scappare un sorriso furbo. Alza infatti bene la voce, in modo tale che Katsuki e Shoto possano sentirlo benissimo.

- NO.-

Bakugou e Todoroki non esitano un secondo a cascare nel tranello di Present Mic. Rispondono infatti praticamente in sincrono fissando i corrispettivi partner, con l'aria di chi si sta sul serio immaginando gli altri due in versione mastodontica in perfetto stile Tiger.

- Bastardo diviso in due non parlarmi sopra. -

- Sei tu che hai ripetuto quello che ho detto io. -

La situazione degenera perché i due ripartono a fissarsi in cagnesco, pronti a venire alle mani.

- E non guardare Kirishima con quell'espressione da ghiacciolo. -

- Dovrei dirlo io a te, non guardare Deku con la bava alla bocca. -

Si dicono quelle cose a bassa voce mentre si prendono per il bavero a vicenda manifestando un intenso scatto di gelosia.

- Oh oh...l'aria dello SHOW si sta scaldando! Sono certo che le nostre squadre stasera faranno faville. -

Present Mic sembra l'unico esaltato dalla situazione e si prende pure tutta la libertà di mettere le braccia attorno alle spalle di Eijirou e Midoriya prendendosi una squadrata mica da scherzo dagli altri due.

- GUYSSSS vedete di mettercela tutta a vincere il premio! -

Con la sua solita risata altisonante Present Mic lascia i quattro partecipanti dello show, forse percependo il rischio di finire per prenderle lui.

- R-Ragazzi smettetela, non è il posto per fare queste cose! -

- Esatto piantatela! -

Kirishima e Deku li fanno separare mettendosi davanti al rispettivo partner e posando sui loro petti le mani coperte dai grossi guanti. La mossa sembra funzionare perfettamente, ma non per i motivi che pensano loro.

Bakugou si ritrova infatti a fissare dall'alto verso il basso Eijirou, che ha di proposito posato il proprio corpo sul suo per impedirgli di marciare ancora una volta verso Shoto.

Improvvisamente il completo di Mantalay fa tutto un altro effetto. Katsuki può tranquillamente far scorrere lo sguardo sulla linea dei muscoli di Kirishima che scende dal collo giù fino alla spalla e poi lungo il braccio. Sente l'irrefrenabile desiderio di assaporare con la lingua quella sua pelle morbida, di scorrere la mano sulla sua coscia tornita e poi salire su, fin sotto la gonna..
Bakugou porta un baccio attorno ai fianchi di Eijirou e si abbassa lentamente verso le sue labbra. Socchiude gli occhi e..

*driiiinnn* *drin drin drin*

- TUTTI IN SCENAAAA. -

La voce dell'autoparlante segna l'imminente inizio dello Show e la fine dei pensieri di Bakugou che trattiene a stento un'imprecazione.

- Comincio a pensare di essere maledetto... -

- Cosa? -

Kirishima lo fissa e non comprende.

- Niente, andiamo. -
 



Non vedevo l'ora di infilare dentro da qualche parte i vestitini delle Wild Wild Pussycats e quale occasione migliore poteva esserci di uno show diretto da Present Mic? NESSUNA *risata malefica*
Il titolo è un volutissimo rimando a "The Late Late Show with James Corden" <3

Ci ho messo una vita a postare perché ho avuto la brillante idea di pubblicare una nuova one shot sta settimana e ho riscritto questo capitolo tipo tre volte in tre maniere diverse perché nessuna mi convinceva ù.ù'' Spero in somma riusciate a perdonarmi lo stesso per il ritardo ecco **

Mi permetto di lasciarvi il LINK di un'immagine bellissima che rende molto l'ignoranza del capitolo X'D
Stay tuned che ho un po' di idee in mente!
Angel

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Capitolo 7
*** Too Late to Say I'm Fine ***


Note: *torna in grande stile*

 

Capitolo VII: Too Late to Say I'm Fine




- Mm signor Kirishima... -

- Si? -

- Ho rivisto attentamente gli esiti dei suoi esami e penso che il suo problema sia... -

Il dottore si liscia la barba e temporeggia.

- Psicologico, direi. -

- Cosa? -

Kirishima guarda l'uomo che gli sta davanti con incredulità.

- Le spiego. Lei a livello medico si è perfettamente ripreso. Ha tutti i valori nella norma e gli esami vanno davvero oltre le mie più rosee aspettative! Eppure ancora non riesce a trasformarsi... -

Il dottore fa un'altra pausa picchiettando un dito sulle carte aperte sulla scrivania.

- Io credo che lei abbia...semplicemente paura di utilizzare il suo quirck. -

La notizia fa abbassare la temperatura della stanza vertigginosamente.

- Ah, che ora si è fatta! La ringrazio dottore! -

Eijirou si alza in piedi di scatto, regala un sorriso tirato al medico dai capelli bianchi e lascia la stanza delle visite correndo. Non riesce a fermarsi nemmeno quando le infermiere gli urlano dietro e per la foga non riconosce nemmeno quella figura bionda che lo fissa malissimo, poco prima di sparire nella tromba delle scale.

E' già sul tetto, sotto il cielo azzurro costellato di piccole nuvolette bianche, quando qualcun'altro spalanca con violenza la porta che da sulle scale.

- Brutto idiota, che cavolo ti metti a correre così in un ospedale?! -

- Bakugou?! -

- No, tua nonna! -

Kacchan lo fissa in cagnesco con una mano sul fianco. Non mostra il minimo segno di fatica nonostante si sia fatto a sua volta tutte quelle scale di corsa. “Benedetto lui e il suo fisico allenato” pensa Kirishima che invece ha il fiatone, ma non sa se è la corsa a fargli mancare l'aria in quel momento.

- Che ci fai qui? -

- Sono venuto a prenderti dopo la visita, chiaro. -

- Ah, non ti avevo visto.. -

- Certo che no, hai corso per il corridoio comportantodi come l'idiota che sei e nemmeno ti sei accorto di me. -

Bakugou continua ad osservarlo con quel suo sguardo penetrante, che è in grado di mettere a disagio in quel momento persino Kirishima, forse perché ha qualcosa da nascondergli.

- Che ti ha detto il dottore? -

La domanda aleggia per un po' sopra di loro, come le nuvolette che a tratti coprono il sole, mentre Eijirou resta in silenzio a guardare per terra.

Si volta di scatto con gli occhi spalancati quando Bakugou gli posa una mano sulla spalla. Reazione che fa capire chiaramente al biondo che c'è qualcosa che non va.

- E' grave? -

Domanda Kacchan con tono basso.

- NO! No, assolutamente... -

Si affretta a rispondere il rosso con convinzione e l'altro si rilassa un poco.

- E' solo che... -

- Che cosa? -

Kirishima valuta per interminabili secondi se rivelare quel suo segreto che lo mette molto a disagio. Alza lo sguardo, osserva Bakugou e si convince che ha davvero bisogno che lui lo sappia.

- Non riesco a trasformarmi. -

La dichiarazione fa strabuzzare gli occhi persino all'eterno incazzato.

- E si sa il perché? -

Eijirou arrossisce ed abbassa lo sguardo.

- A quanto pare è...un blocco psicologico. -

Si sarebbe aspettato un grido, un "AH?!" di quelli potenti che gli avrebbero potuto spaccare un tipano e che sicuramente avrebbe disturbato metà dei pazienti dell'ospedale. Invece rialza lo sguardo e Bakugou è lì ad osservarlo, in silenzio, senza ridere di lui o avere traccia di rabbia nello sguardo.

Kirishima sente gli occhi farsi umidi, per la vergogna li abbassa nuovamente. Bakugou si avvicina, gli offre la propria spalla e lo stringe silenzioso in un forte abbraccio lasciandolo sfogare.

- Andiamo a casa. -

***

Le porte dell'ascensore si aprono con il solito rumore metallico, rivelando all'interno l'abitacolo fortunatamente vuoto. I due ci si precipitano dentro e Kirishima schiaccia in qualche modo il tasto del piano di destinazione, pregando che sia quello della propria abitazione. Bakugou nel mentre lo spinge senza tanti complimenti contro la parete di fondo, baciandolo con foga.

Il piano arriva più velocemente del solito e i due escono dall'ascensore precipitandosi verso casa. Eijirou deve tentare tre volte per far combaciare la chiave con la serratura perché Katsuki non gli da tregua un momento. La serratura scatta e quasi lui non fa in tempo a chiudere la porta alle proprie spalle che già si sente tirare verso la camera da letto. Il materasso lo accoglie quando praticamente la belva bionda lo lancia ruggendo.

- Bakugou, fermati..! -

- Sta zitto. -

Kirishima tenta di spostarsi, ma Bakugou gli è subito sopra e lo morde alla base del collo.

Quello che accade dopo è solo un mucchio di vestiti che si accumula a casaccio sul pavimento e loro che si osservano a vicenda nudi, eccetto per i boxer.

- Pensavo di scoparti fino a farti svenire, ma ho cambiato idea. -

Bakugou troneggia su Kirishima, osserva le sue labbra già arrossate dai baci che si sono scambiati e quegli occhi lucidi che vorrebbe solo far piangere dal piacere. Li sfiora con le dita con incredibile dolcezza ed il rosso freme sotto quello sguardo così intenso.

- Ti farò godere così tanto che mi chiederai di poterlo fare. -

Ejirou percepisce una scarica percorrergli il corpo, dalla testa dritta giù in mezzo alle gambe e subito si sente accaldato. Inarca automaticamente la schiena mentre le mani del biondo scorrono sul suo corpo.

- Ah! -

Assorbe l’aria all’interno dei polmoni in maniera brusca, arricciando una mano in un pugno sulla trapunta mentre l'altra corre rapida ad posarsi sulla massa bionda che gli resta china in mezzo alle gambe.

Bakugou ha fatto scrivolare verso il basso quei boxer e, senza la minima esitazione, ha accolto il membro di Eijirou dentro la bocca. Immediatamente provoca una serie a cascata di ansimi del compagno, che lo spingono solo a rendere ancora più accurato quel movimento. Passa la lingua con sadica insistenza sulla lunghezza e il corpo del rosso freme già per il piacere. Ma le belva bionda ha molto altro in serbo.

Bakugou si tira su, lasciando sola l'intimità bisognosa altrui ottenendo un grugnito insoddisfatto che alimenta il suo fuoco interiore.

Con un gesto rapido afferra i fianchi di Kirishima, lo tira a se costringendolo in quella posizione scomoda che gli permette di avere una meravigliosa vista sul suo culo.

Eijirou si lascia scappare un'esclamazione sorpresa.

- Bakugou, non vorrai..! -

Katsuki afferra saldamente quelle natiche sode che ha davanti con le mani, le morde e, lasciando una scia di saliva, arriva alla sua apertura. Ne saggia l'ingresso, poi lo penetra con la lingua. Un gemito selvaggio lascia la gola di Kirishima che artiglia il materasso alla ricerca di un appiglio. I muscoli cominciano a tendersi sotto la pelle come impazziti e Katsuki sorride entrando più a fondo mentre riprende possesso con la mano di ciò che fino a poco prima era stato nella sua bocca.

Bakugou freme nei boxer e trabocca di desiderio al solo guardare Kirishima raggiungere l'amplesso, che appare come un caldo ammasso di muscoli e carne terribilmente provocante. Vorrebbe piegarlo subito a novanta e prendere possesso di lui, ma ha un obiettivo in mente che richiedere tutto il suo autocontrollo.

Esce da lui e lo lascia tornare meglio disteso sul letto con il piacere che gli sporca il petto, ma non lo lascia acquietare nemmeno per un secondo. Si lecca le dita e le avvicina alla sua apertura, giocando all'ingresso.

- Bakugou...nh, non lì. S-Sono sensibile.. -

- No? -

Fa sussultare il bacino di Kirishima con aspettativa mentre questi chiama il suo nome supplicandolo. Si gode il momento, poi lascia che un dito scrivoli nel corpo altrui con lentezza, mentre questi vi si stringe convulsamente attorno. Prende a fare movimenti circolari che fanno letteralmente tremare il suo stesso autocontrollo per le reazioni che generano. Un secondo ed infine un terzo seguono, quando ormai Eijirou non fa altro che riempire la stanza con la propria voce calda. Schiaffeggia via le sue mani quando queste tentano di raggiungere quell'intimità che è già tornata energica, la afferra saldamente e l'altro sussulta.

- Beh, io direi che riesci ad indurirti come si deve. -

Si becca un'occhiataccia, ma nessuna protesta perché Kirishima fa già fatica a pensare. Il suo partner sa quanto gli piaccia essere scopato con le dita, ma non è solo questo il motivo per cui continua ad entrare ed uscire da lui. Bakugou è piuttosto grosso.

- Bakugou, ti prego..! -

La voce di Eijirou suona affamata, i muscogli che gli si tendono in maniera provocatoria e Bakugou ormai sente il membro dolere solo ad avercelo davanti, quindi decide che è il momento.

Si libera dei boxer con un ringhio basso, fregandosene della stoffa che si strappa e finisce bruciacchiata dalle piccole esplosioni, che mostrano un suo improvviso e breve cedimento. Il suo autocontrollo sta vacillando, ma stringe i denti e porta allo stesso livello i loro bacini.

Kirishima lo guarda con aspettativa febbrile, poi butta indietro la testa prorompendo in un rauco grido animale quando Bakugou entra nel suo corpo senza esitazione.

Gli occhi della belva bionda si accendono di una luce selvaggia. Si morde il labbro inferiore, sfogando una piccola parte della violenza che sente premere da dentro su quello. Respira profondamente e puntella i palmi sul materasso, aprendo completamente le gambe a Kirishima, che si adatta alla sua presenza. Comincia a muovere il bacino lentamente ed il rosso si sente già mancare, arranca con le mani per stringere forte il cuscino sopra di lui. Katsuki aumenta gradualmente il ritmo finché non è praticamente più in grado di controllare il movimento del proprio corpo. Le sue spinte diventano rapidamente violente, i suoi baci ardenti quando si piega per unirsi ulteriormente all'altro.

Eijirou si trasforma in un ammasso disordinato e tremante. Il corpo in preda all'agitazione che comincia senza preavviso ad indurirsi. Pezzi di pelle di dimensioni differenti, in modo casuale e completamente incontrollato, si trasformano, poi tornano normali, lasciando spazio ad altri.

- Cazzo, cazzo, cazzo! -

Kirishima è senza controllo, muove anch'egli il bacino come a chiedere solo a Bakugou di andare ancora più in fondo.

- Non ti fermare!! -

E' un ordine che fomenta Bakugou e lo fa accelerare, mentre la sua voce diviene sempre più gutturale e bassa. Sente la pelle dura come la roccia di Eijirou pungergli la pelle, quando le parti impazzite compaiono dove i loro corpi si toccano e quella piccola sensazione di dolore non fa altro che far arrivare ulteriore sangue al membro che gli pare scoppiare.

Si abbassa ancora e pronuncia due semplici parole con voce terribilmente calda.

- Ti amo. -

Ad Eijirou si dilatano improvvisamente le pupille. Inarca la schiena, svuota i polmoni gemendo sommessamente e viene lasciandosi dominare da quel piacere che lo fa restare senza fiato, mentre il suo corpo si indurisce tutto d'un colpo.

E' una scena che si incide a caratteri cubitali nella memoria di Bakugou, una vista su quel corpo perfetto segnato da innumerevoli sfaccettature, come una roccia piena di discontinuità meravigliose, destinata solo a lui. Non lo avrebbe mai ammesso probabilmente, ma per lui quello di Kirishima è il quirk più bello di tutti. Primordiale forza della natura posta sotto di lui. La perfezione.

Lo guarda con soddisfazione, gli afferra saldamente i fianchi e poi, con poche brevi spinte, gli viene abbondantemente dentro, rilasciando finalmente le proprie esplosioni contro quella superfice coriacea. E' chiaro che le abbia trattenute con estremo sforzo fin'ora per non ferirlo. Eijirou torna con la pelle liscia e sudata, quando quella liberazione passionale di Katsuki è terminata.

Così i due possono appoggiarsi teneramente l'uno all'altra con il fiato corto.

Il primo a rompere il silenzio è Bakugou, con un'espressione nuovamente compiaciuta.

- Sei guarito. -

Kirishima gli passa le braccia attorno al collo e lo bacia presto ricambiato.

- Sei diverso dal solito... -

- Come? -

Sulle labbra del biondo compare un sorriso divertito, come se aspettasse fin dall'inizio quella domanda. Eijirou invece lo fissa dubbioso, poi risponde arrossendo appena.

- .. Gentile. -

Il sorriso di Bakugou si allarga e lo bacia di nuovo senza dire nulla.

 

Ben trovati miei cari lettori *AAA*
Vi ho portato dopo due settimane di siesta la chicca che stavate penso aspettando <3
Vi è piaciuta? XD

Questo è il rapporto di un Bakugou più adulto, che non segue e basta el fuego che sente dentro, anzi è in grado di controllarlo e di pensare razionalmente cosa può fare per aiutare il suo partner a superare un momento difficile.

Sinceri...KACCHAN è UN AMORE *si scioglie*
Il prossimo capitolo uscirà normalmente <3
Angel

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Capitolo 8
*** Trip to the Mountain ***


Nota 1: I luoghi citati nel capitolo esistono veramente, potete andare a cercare foto e info su google per farvi un'idea più realistica!
Nota 2: La settimana prossima il capitolo IX non uscirà! Dovrete aspettare la settimana successiva.


 
Capitolo VIII: Trip to the Mountain




- Quindi...è questa la tua macchina. -

- NON UNA PAROLA. -

Kirishima si volta e trattiene una risata.

- Vuoi morire?! -

- No, no... -

Bakugou fissa malissimo il compagno che è lì lì per strozzarsi dal ridere piegato in due sulla propria valigia e gli tira un calcio nel polpaccio.

- Ahia! -

- Piantala di ridere, idiota! -

- Scusa, scusa...è solo che.. -

Il rosso si massaggia la parte dolente e rimane accovacciato.

- Cosa? -

- Beh questa macchina è...una sorpresa... -

Gli occhi rossi di Bakugou divengono una linea sottile.

- Fai silenzio e passami quella maledetta valigia se non vuoi andarci a piedi in montagna. -

Eijirou non può smettere di spostare lo sguardo tra automobile e proprietario. L'unica cosa che riesce a capire perfettamente è che tutta quella situazione ha dell'assurdo. Infatti, ben parcheggiata sotto casa sua c'è la tanto discussa macchina, che per ben tre anni l'altro ha fatto in modo di impedirgli di poterla vedere. E ora ne comprende il motivo.

Kirishima ha davanti un fantastico Maggiolone d'epoca, nei toni del panna, chiaramente appena uscito dall'autolavaggio, visto quanto luccica sotto il sole pomeridiano.

- Ok ok, non c'è bisogno di arrabbiarsi. E' solo che mi immaginavo decisamente qualcosa di DIVERSO. -

Bakugou si prende con uno strattone la valigia altrui e la caricarla insieme alla propria nel bagagliaio inaspettatamente spazioso e soprattutto posto davanti.

- Vai a prendertela con mia nonna materna che ha deciso di crepare e lasciarmela in eredità. -

- Intendi quella tua nonna che guidava ancora a ottantanni? -

- Certo! La madre di mia madre. -

Kirishima ha un attimo di mancamento, la sua mente gli ha appena fatto passare davanti agli occhi una possibile immagine della signora appena citata che lo ha letteralmente lasciato paralizzato un momento. Si immagina la mamma di Katsuki invecchiata di almeno due decadi, posta al volante di quel Maggiolone con il carattere di famiglia e...

- Ohi, ci sei? -

Bakugou lo riporta alla realtà ma ci mette qualche secondo in più a tornare con un'espressione normale, tanto che il biondo si ritrova a fissarlo con un sopracciglio alzato.

- E' molto...pittoresca come auto. -

Azzarda spacciandosi per serio. Cosa che però non riesce e deve aggiungere.

- Non è poi così male! -

- Certo che non lo è. Il mio bolide fa il culo a tutte le altre macchine. -

Il Kacchan sbuffa con superiorità e si accinge ad aprire la porta del guidatore, poi si ferma e tenendo il corpo ruotato di tre quarti fissa Eijirou che è momentanemente incantato con il telefono ben sollevato ed in posizione.

- Idiota, non farmi foto strane. -

Non gli chiede di cancellare quelle già fatte però.

- Si si.. -

Kirishima risponde vago e poco concentrato, perché si perde un momento a guardare il risultato dello scatto sul telefono e gli si stringe stomaco. Nello schermo c'è Katsuki in una posa naturale mentre ancora non lo stava guardando e dedicava la sua attenzione alla macchina. Lo sguardo improvvisamente gentile di chi ha davanti qualcosa di prezioso.

- Sai, penso che questa macchina ti doni. -

- Lo so. -

Bakugou sorride con quell'aria soddisfatta e sprezzante che ha di solito. Poi con due falcate gli si avvicina, ancora accovacciato e gli porge la mano.

- Andiamo principessa, il mio non è un cavallo bianco ma in vacanza ci porta lo stesso. -

Kirishima sorride divertito ed accetta quell'aiuto stringendo saldamente il polso altrui.

- Non chiedo di meglio. -

La prima cosa che Kirishima percepisce quando sale in auto è l'imponente odore di pelle emanato dai sedili e che sicuramente l'aria condizionata non è compresa nel pacchetto.

Lancia felpa e zaino sul sedile posteriore, rimanendo così con una canotta arancione, leggera. Bakugou indossa invece una maglietta bianca ed Ejirou non può mancare di notare al suo collo il pentente che gli ha regalato non troppo tempo prima.

- L'hai messo. -

- Mica li butto i regali. -

Bakugou non lo guarda perché sta mettendo in moto il Maggiolone, ma Kirishima sorride comunque contento. E' stato un regalo apprezzato.

Il loro mezzo di trasporo parte con un rombo degno di nota e soprattutto nessun problema, così in men che non si dica i due baldi eroi si immergono nel traffico cittadino per poi ritrovarsi a lasciarlo ed immergersi nella tranquillità della campagna.

***

- Bakugouuuu. -

- Che c'è? -

- Non siamo ancora arrivati? -

- No, piantala di chiedermelo. -

Kirishima butta la testa fuori dal finestrino e continua a parlare con tono lamentoso.

- Dio, sto morendo di caldo! -

Bakugou lancia un'occhiata sbieca al passeggero che sta letteralmente sudando fuori l'anima. In quel momento una piccola goccia di sudore scende lungo il collo di Eijirou scavando il proprio percorso nell'incavo della clavicola e poi giù sul petto leggermente abbronzato e nudo, per via della maglietta inesistente, finita a far compagnia a zaino e felpa sui sedili posteriori. Katsuki deglutisce e una macchina nel senso inverso gli suona il clacson facendolo tornare a guardare dove sta andando, invece che dove vorrebbe far altro.

- Fanculo! -

Abbaia sporgendosi fuori dal finestrino con la testa per guardare malissimo l'individuo che ha osato suonargli. Fa niente se lui stava per passare la linea continua perché guardava qualcos'altro!

- Facciamo una sosta? -

- Va bene. -

Così il maggiolone, divenuto forno sotto il sole del tardo pomeriggio, accosta in un'area di sosta togliendosi dalla carreggiata. I due possono scendere, o lanciarsi fuori, dipende dai punti di vista.

- Ariaaaa. -

Kirishima è sicuramente del secondo caso, perché quasi non lascia fermare il mezzo che ha già spalancato la portiera uscendo, beccandosi una serie di imprecazioni. Corre appena di qualche metro e raggiunge guardrail, appoggiandoci i palmi delle mani.

- Woo che vista! -

Pochi centimetri di piano e poi subito il terreno scende ripido, lasciando che la vista vaghi sul grande lago Ashi che domina il cratere del vulcano del monte Hakone, nella prefettura di Kanagawa e meta delle loro vacanze.

E' pomeriggio e la superfice d'acqua riflette l'intesa luce solare creando uno spettacolare riverbero in tutta la vallata, che sembra incorniciare l'imponente figura del Monte Fuji sullo sfondo.

- Non ti sporgere. -

Bakugou compare alle spalle di Eijirou sbuffando.

- Che c'è, sei diventato mia madre adesso? -

Kirishima ride e si prende un'occhiata inceneritrice.

- Fà silenzio. -

L'altro gli lancia un bottiglietta d'acqua, non è freschissima ma la borsa termica che si sono portati dietro sembra aver fatto il suo lavoro. Ovviamente Eijirou la svuota in pochi grandi sorsi sentendosi subito meglio, complice anche all'arietta che gira.

- Non manca ancora molto. -

- Lo dicevi anche prima. -

- Era per farti smettere di lamentare, ora manca poco davvero. -

Kirishima fissa l'altro con aria offesa, ma dura poco perché torna a sorridere velocemente.

- Almeno abbiamo avvisato l'hotel che saremmo arrivati tardi.. -

- Ti conviene stare zitto, è stata una tua idea prendere la tangenziale che poi si è intasata completamente. -

Abbaia Bakugou con la sua regolare quantità di risentimento mentre il rosso finge indifferenza, staccandosi dal guardrail spingendo semplicemente con i bicipiti. Si riavvicina alla macchina ridacchiando e poco dopo il maggiolone riparte con un rombo.

- Direzione centro termale Hakone Yuryo! -

Eijirou butta fuori una mano dal finestrino e sorride, mentre la strada in salita continua.

***

- Hai fatto una prenotazione in grande stile, Bakugou! -

- Mi sembra ovvio! -

Il famoso centro termale dell’area di Hakone ha un aspetto molto raffinato e Kirishima guarda l'ingresso con occhi scintillanti, immaginandosi come possa essere all'interno.

Katsuki sembra meno esaltato, ma certamente ha tolto velocemente le valige dalla macchina e ora marcia verso la reception con la sua solita aria fraintendibile di chi sta andando con decisione a farsi una meritata vacanza o a menare qualcuno.

La signorina che li accoglie, vestita con il kimono delle inservienti della struttura, decisamente interpreta l'aria decisa del biondo come intimidatoria e si presenta con un sorriso tremolante. Kirishima riesce a rimanere serio a filo vedendo quella scenetta e alla fine è lui a prendere dalla donna le chiavi della camera.

In pochi minuti di tour della struttura finalmente i due raggiungono la loro stanza che si rivela essere davvero oltre le aspettative di entrambi.

Il parquet lucido e ben tenuto regna sovrano nella zona giorno che ha ogni caratteristica dello stile tipico della zona. Una coppia di sedie giapponesi rasoterra, un tavolino e la veranda con grosse vetrate che danno sul quel rettangolo cristallino di pura acqua termale riservato a loro due soli, ricavato dalle rocce del vulcano.

Kirishima si ferma incantato ad osservare quell'acqua limpida dall'aspetto incredibilmente invitante, così non si accorge di Bakugou che improvvisamente lo stringe da dietro, facendolo sussultare. Il biondo appoggia mollemente il mento sulla spalla altrui e guarda a sua volta la vasca.

- Possiamo fare un bagno prima di cena. -

- Va bene, voglio togliermi tutto il sudore del viaggio. -

I due così rimangono uniti ancora per un momento, poi aprono le porte della parte notte e lì il buon profumo di tatami li investe facendoli sorridere. Lasciano le valigie in un angolo e studiano quella zona.

Ovviamente ci sono i tipici kimono riservati agli ospiti pronti per loro sul cassettone di legno scuro in fondo, insieme ai tipici ventagli di carta e ai futon arrotolati nell'armadio semiaperto ricavato in una parete. La camera si presenta quindi molto confortevole e piacevole.

Bakugou si volta per chiedere se il rosso ha visto dove stanno gli asciugamani, ma rimane con la bocca chiusa in una linea sottile. Kirishima si sta già togliendo tutti i vestiti con l'espressione di un moccioso in gita scolastica. L'ultima cosa a volare sono i boxer e Bakugou deve riavviare il cervello per un momento prima di prepararsi per il bagno a sua volta.

Quando arriva con l'asciugamano bianco legato ai fianchi sulla terrazza Eijirou non può fare a meno di fissare intensamente il partner, di far scorrere gli occhi su quel fisico statuario e slanciato in una veste che fino a quel momento non aveva avuto occasione di vedere.

- Quanto amo le terme.. -

- Cosa? -

- Niente. -

Eijirou approfitta del fatto che sta già in vasca per immergersi maggiormanete e nascondere guance appena arrossate. Non si perde nemmeno un movimento di Bakugou mentre si insapona e sciacqua via lo strato di sudore con la doccetta posta lì vicino.

Non ci mette molto ed così in poco tempo Bakugou si immerge a sua volta nell'acqua, godendo immediatamente di quel tepore. Si concede un attimo di rilassamento restando con gli occhi chiusi, poi li riapre di scatto e incrocia ovviamente quelli di Eijirou che li sposta di scatto voltandosi.

Ci vuole poco ad accorciare la distanze in quel buco di vasca ed in men che non si dica Eijirou è bloccato al suo posto dalla prestante figura altrui che troneggia su di lui, con un palmo posato sulle rocce dietro e le gambe piegate. Bakugou lo afferra con la mano libera per il codino che l'altro si è fatto dopo aver lavato via il gel e non perde tempo ad impossessarsi di quelle labbra. Approfittando dell'effetto sorpresa approfondisce il bacio facendo mugugnare Eijirou. Gli passa la mano nei capelli umidi, lasciati al naturale, facendo saltare il codino mentre il rosso scorre le mani sul suo petto e poi si aggrappa a quelle spalle muscolose che lo sostengono senza problemi.

Rimangono avvinghiati l'uno all'alto anche quando il bacio finisce, godendo semplicemente del piacevole contatto.

- Era da un po' che non mi rilassavo così.. -

Bakugou chiude gli occhi e resta appoggiato mollemente come un grosso cane sul petto di Eijirou, il suo respiro piano piano rallenta.

- Bakugou? Ohi.. -

Kirishima lo chiama invano, perché ormai si è addormentato come un sasso.

 

Bentrovati miei cari lettori *__*
Si sente che ho voglia di vacanze, eh?

Voi forse non ci crederete, ma per scrivere questo capitolo sono andata pure su tripadvisor a stalkerare le foto degli interni delle onsen qui citate. Per non parlare di altri giri strani per farmi un idea del luogo al meglio.
Perché si, non ci sono stata di persona, ma mi ispiravano da morire <3

Ancora una volta non sono riuscita a non spargere ignoranza nella mia storia.
Ma ammettetelo...Kacchan che guida il maggiolone di sua nonna è una perla *rotola via*
Me lo immagino costantemente andare in giro con la prepotenza e la fierezza di chi guida una Ferrari e letteralmente muoio AHAHAHAHAHAHA
Poi mi è venuto il flash e ho pensato che la mamma della mamma di Bakugou potesse avere lo stesso carattere della figlia e del nipote...
vi lascio la faccia di Kiri (che è stata anche la mia) quando ci ha pensato XD



Ci si vede tra due settimane <3
Angel

P.S: il maggiolone R-E-G-N-A

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Capitolo 9
*** Trip to the Mountain II ***


News: Sono tornataaaaaa <3 Lo so, è passata una vita da quando ho riaggiornato e di questo me ne scuso, ma ho fatto così tanta vida loca quest'estate che proprio ho accantonato tutto (MAGARI.) lol
News 2: Da adesso ritornano gli aggiornamenti settimanali.
News 3 - 02_10_18: ragazzi non so perché ma efp non mi lascia inserire nuovi capitoli alla storia. Mi si apre una pagina bianca. Spero si risolva alla svelta questo problema :(
 
 

Capitolo IX: Trip to the Mountain II


 


- Mi può ripetere cos'è successo, per favore? -

- Ma se gliel'ho appena detto?! -

- La prego signore, siamo tutti ansiosi anche noi di tornarcene a casa.. ormai è notte fonda. -

Il poliziotto guarda con aria annoiata la mina vagante che gli sta di fronte. Il volto di Bakugou è illuminato delle luci da campo che i soccorsi hanno installato sulla spiaggia e i suoi occhi fiammeggiano irrequieti.

- Signor Bakugou.. non ci è ancora chiaro come la sua macchina si sia ridotta in quelle condizioni, stiamo solo cercando di fare il nostro lavoro. -

Bakugou grugnisce e si mette a fissare Kirishima. L'altro è sdraiato su una barella da campo e sta parlando con uno dei soccorritori. Lo intravede a stento perché fin là la luce artificiale arriva appena, ma gli basta poterlo guardare per ritrovare la giusta lucidità a gestire la situazione.

- Eravamo in macchina a riposarci dopo aver passato una giornata a fare trekking in queste zone...

***

Poter osservare un Bakugou appena sveglio in vacanza è senza ombra di dubbio una perla, Kirishima ne è convinto.

Il biondo si aggira fra camera e bagno con capelli spettinati, lo spazzolino infilato in bocca, aria incattivita già di prima mattina ed.. in pigiama. Niente di imbarazzante o estroverso, una semplice maglia bianca a maniche corte che lascia scoperti gli addominali quando Katsuki si stiracchia.

Kirishima lo studia mentre se ne sta ancora mollemente disteso nel futon a pancia in giù. Spunta da sotto le coperte solo con le spalle nude e ovviamente la testa fulva mollemente abbandonata su un palmo.

- Sistemati i capelli. A lasciarli così sembri più idiota del solito. -

Abbaia l'altro dal bagno.

- Tutta invidia la tua! -

Il biondo sbuffa sonoramente mentre si mostra mulinando borioso lo spazzolino.

- Ti piacerebbe, al massimo sei tu che invidi me. -

- Senza offesa Bakugou, ma tu sei l'unico al mondo che riesce a sistemarsi i capelli facendoli esplodere e alla fine li trova pure...perfetti. -

Ovviamente Kacchan sorride con superiorità e torna ad infilarsi lo spazzolino in bocca.

Kirishima si prende quel momento per prendere tra pollice ed indice una ciocca libera della sua chioma. Non gli dispiace per una volta stare senza gel.

Quasi chiude nuovamente gli occhi mentre riflette, ma Bakugou glieli fa riaprire afferrandolo saldamente per i polsi e tirandolo su. Eijirou sussulta per la sorpresa mentre le coperte di scivolano addosso, lasciandolo nudo e scoperto sotto lo sguardo intenso ed in movimento di Bakugou. Senza preavviso qualcosa di duro colpisce Kirishima in pieno volto, facendogli sfuggire un'esclamazione di sorpresa.

- Che cazzo mi baci con lo spazzolino in bocca?! -

***

- Il tempio? Oh basta che andate a destra e poi continuate a salire per il sentiero! -

Il vecchietto dall'aria bonaria sposta lo sguardo da Kirishima alla strada e gli dà indicazioni muovendo il bastone.

- La ringrazio, signore! -

- Figurati figliolo, vedrete che non c'è pericolo di perdersi. Il sentiero è ben curato e facile da seguire. -

L'uomo sorride ed Eijirou chiaramente non può che ricambiare con la sua solita aria simpatica. Così Red Riot saluta quella figura gentile e con una piccola corsetta raggiunge Bakugou, appoggiato al tronco di uno di quegli alberi che costeggiano la strada.

- Ti ha spiegato? -

- Certamente! Mi ha detto che c'è un sentiero in mezzo al bosco. -

- E allora andiamo. -

Bakugou parte subito in quarta, recuperando lo zaino da montagna e Kirishima lo affianca senza problemi, è ormai abituato al suo ritmo.

Camminano per un po' sulla strada asfaltata e poi la lasciano, imboccando un sentierino sconnesso dove ben presto spariscono i cartelli e qualsiasi tipo di informazione. Kacchan non pare curarsi della possibilità di finire dispersi sulle pendici del monte Hakone quanto Kirishima che ha smesso proprio di pensarci per continuare a guardare come un bambino la flora e la fauna che li circondano.

Nel bosco regnano sovrani i faggi e le zelkove giapponesi delle più disparate dimensioni. Questo strato verde fa penetrare la luce a piccole gocce, rendendo il sottobosco umido e fresco, luogo adatto per lo sviluppo del muschio e di altre piante basse. I tronchi si attorcigliano su se stessi in una corsa verso sole, mentre sotto regna il verde più puro che rilassa la vista e la mente. Anche l'aria è fresca, si percepisce immediatamente che l'inquinata Tokyo è lontana.

Persino Bakugou risente della tranquillità dell'ambiente e poche volte abbaia qualcosa al rosso che sta sempre a pochi passi da lui durante la salita.

Non ci vuole molto perché gli alberi cedano il passo alle piante basse e alla terra brulla. Il bosco finisce e una vista mozzafiato si apre davanti agli occhi dei due giovani escursionisti.

Uno dei tanti templi rossi e bianci di Hakone svetta in tutta la sua brillantezza in mezzo alla distesa di piante vulcaniche, mentre i monti Hakone e Fuji decorano lo sfondo.

Tuttavia un ruggito insoddisfatto si alza dal limitare del bosco.

- CHE CAZZO CI FACCIAMO QUI?! -

Kirishima è stato il primo ad accorgersi del fatto che qualcosa non quadrava del percorso, ma si è ben guardato dal dire qualcosa non volendo turbare quell'improvvisa tranquillità scesa sul partner come un dono dal cielo.

- Mi sa che abbiamo sbagliato strada... -

- “Mi sa” tua nonna! Certo che abbiamo sbagliato strada, dovevamo trovarci là sopra! -

Un dito accusatorio di Bakugou si alza verso la cima del monte Hakone mentre il sangue gli va subito alla testa. Il rosso non può fare a meno di ridere, ma poi si becca un calcio negli stinchi assestato con l'intenzione di far male, che lo fa finire a lamentarsi disteso sull'erba.

- Ridi ancora una volta e ti tiro un calcio nel culo che ti fà scendere a rotoli da questa collina di merda! -

Sbraita di nuovo il biondo puntando il dito per terra, sul basso altopiano dove sono erroneamente finiti.

- Dai, non è successo niente. -

Kirishima prova a calmarlo mettendosi a sedere con aria nuovamente allegra.

- Fortuna che avevi chiesto indicazioni! -

- Andiamo a vedere il tempio, sembra meravigliosa la vista da là! -

Sviare l'argomento è certamente la scelta più saggia, infatti poco dopo i due sono messi nuovamente in marcia. Chi col sorriso, chi con la voglia di strozzare una popolazione di vecchietti che danno indicazioni.

Il tempio di rivela essere molto piccolo, intimo, nonostante sia praticamente l'unico edificio nel raggio di qualche chilometro. Non si può di certo considerare di qualche importanza storica la stazioncina della funivia di Komagatake che porta su i turisti dalla base del lago poco distante.

Kirishima sparisce improvvisamente correndo a fare delle foto al panorama, così Bakugou si ritrova da solo vicino al Torii che precede la scalinata verso il tempio, struttura trilittica di colore rosso. Il suo sguardo vaga sulla distesa di erba e poi il ragazzo si volta sbuffando.

Si ferma all'ingresso, dove il tatami impedisce di proseguire oltre. Rimane immobile a fissare intensamente quella superficie chiara, braccia distese lungo i fianchi e sguardo serio.

- Bakugouuu vieni qui! -

- Arrivo. -

Kirishima ricompare agitando una mano con un grande sorriso e lui risponde gracchiando.

***

- DIO SANTO. -

Il Maggiolone traballa come una barchetta in balia della burrasca.

Il sole sta terminando la sua corsa e lentamente la sua figura sparisce oltre il profilo delle montagne. La temperatura piacevole della giornata scende, ma Bakugou non percepisce null'altro che il caldo bruciante che si è formato in macchina.

Non capisce più di chi sia quell'odore intenso ed inebriante, se dipende dai sedili o dalla loro pelle sudata incollata ad essi. Ha smesso di farsi domande quando i fianchi del rosso hanno preso a ballare su di lui e l'abitacolo è stato invaso da caldi suoni.

Affonda ripetutamente le dita nella sua carne lasciando un segno rosso del proprio passaggio, assapora quella tenera pelle con lingua e denti mentre il sangue gli corre veloce nelle vene.

Bakugou..! -

Eijirou pronuncia quel nome boccheggiando mentre cerca appigli con le mani sul soffitto, sul sedile, qualsiasi cosa per reggersi va bene. Ha la vista offuscata per le lacrime e cerca disperatamente un ossigeno che non arriva a sufficenza dalla sottile striscia lasciata dai finestrini alzati quasi del tutto.

Annaspa per l'ennesimo movimento che gli provoca dolore e piacere allo stesso tempo, ma niente in confronto a quando il biondo gli spinge giù i fianchi con prepotenza.

- Muovi il culo, non abbiamo finito. -

Una richiesta con forte senso letterale quella di Bakugou e lui non perde certamente tempo. Afferra saldamente le natiche di Kirishima lasciando libera qualche scintilla che ne arrossa ulteriormente la pelle, poi le massaggia con cura prendendo a muovere il bacino, mentre l'altro lo supplica con voce umida di fermarsi almeno un momento, di lasciarlo riprendere dalla tensione appena rilasciata sulla maglietta altrui.

Bakug.. f-fermati..! -

- Piantala, tanto lo so che ti piace che ti piace. -

Lo deride la belva bionda che, senza troppe cerimonie, lo solleva e nello spazio angusto della vettura e riesce a lasciare il sedile per sbatterci poi sopra Eijirou. E' arrivato il suo turno e lo proclama facendo vibrare pericolosamente il Maggiolone al ritmo dei suoi fianchi.

Bakugou divarica meglio le gambe del partner e si puntella così da avere una migliore visuale su quell'ammasso di erotismo che è l'uomo sotto di lui. Quante volte ha pensato di dominarlo dentro quel maggiolone ancora prima di farglielo vedere? Non se lo ricorda nemmeno, ma certamente la realtà è di molto superiore all'aspettativa.

La pelle di Eijirou comincia a formicolare, trasformandosi a piccoli pezzetti mentre il ragazzo geme senza controllo, con voce così dolce da fomentare solo l'istinto bestiale di Bakugou.

- Non ti trasformare o mi rovinerai il sedile, idiota. -

Katsuki lo schiaffeggia sul fianco ridendo e Kirishima sussulta cercando di trattenere la mutazione in corso, schiacciato continuamente sul sedile abbassato.

Lo lascia fremere fino all'ultimo, poi Bakugou si piega in avanti e lo possiede con il proprio seme, mentre lo va a baciare finalmente con foga. Eijirou segue quel fiume dirompente di emozioni e sensazioni venendo nuovamente. Guarda il soffitto ansimando con la sensazione di non essere realmente presente. Passa alcuni istanti così, riprendendo fiato dopo aver abbassato in qualche modo il finestrino. L'aria fresca della sera porta nuovo ossigeno nell'abitacolo e così Eijirou si accorge che c'è qualcosa che non va. Abbassa lo sguardo sul proprio corpo seminudo e madido di sudore, realizza che Kacchan gli ha appena sollevato di peso una gamba e se l'è caricata sulla spalla, mentre l'altra resta abbandonata sulla portiera.

- Non oserai..! -

Ansima il rosso con gli occhi spalancati. Bakugou sorride e si abbassa nuovamente su di lui. Le loro labbra si uniscono così dolcemente che Kirishima sente le farfalle allo stomaco .

Ma all'improvviso un rumore sinistro congela ogni forma di romanticismo.

TOC

Le labbra si separano e i due eroi si guardano tutt'attorno. Un manto gelido scende sui sensi di entrambi, nuovamente all'erta. Quel suono rimanda molto ad un tirante che si spezza, qualcosa di metallico.

- L'hai sentito anche tu.. ? -

Domanda a voce bassa Kirishima mentre scruta di soppiatto la crescente oscurità fuori dal finestrino.

Bakugou non risponde, immobile in attesa di un altro segno.

Questo arriva quando la macchina comincia a muoversi. Prima si tratta di una cosa quasi impercettibile, poi sempre più velocemente il mezzo segue la pendenza del prato, uno dei tanti che terminano con una spiaggetta deserta prima che il terreno sparisca sotto lo strato d'acqua.

Immediatamente i due eroi si pentono di aver parcheggiato in discesa.

Bakugou fissa la distesa del lago alle sue spalle come contenesse un mostro marino e l'istinto di sopravvivenza lo fa reagire. Tenta di passare dal sedile passeggero a quello del pilota, la manovra però è difficoltosa in quello spazio stretto in cui c'è pure Eijirou. Non sanno neppure loro come, ma il biondo arriva a compiere tale acrobazia. L'automobile però non sembra voler collaborare e la chiave gira a vuoto senza far scaturire dal motore il solito rombo. Tutto mentre il Maggiolone color panna continua la sua discesa libera.

- Porca puttana non ci provare!! -

Sbraita Kacchan riprovando. Schiaccia anche il freno e la fizione, ma senza che la macchina parta tutto il sistema antiquato non funziona.

Tutto accade molto velocemente. In nemmeno sessanta secondi dal TOC Bakugou e Kirishima si ritrovano costretti ad abbandonare "la nave" e a lanciarsi fuori dalla portiere.

Così, seduto, dolorante per l'impatto con i ciottoli della spiaggia e con gli occhi stranati dall'orrore, Kacchan osserva il suo bolide andare a mollo.

***

- Abbiamo pensato di prendere l'auto ed andare a riposarci in un luogo più tranquillo, prima di ripartire per l'hotel. -

- E quindi avete scelto questo punto, dico bene? -

Uno annuisce e l'altro scribacchia.

- Stavate dormendo quando avete sentito un secco suono metallico, poi la macchina ha cominciato la sua discesa, giusto? -

- Se le sa già le cose, perché me le viene a chiedere? -

- Sto controllando che ogni cosa coincida nel verbale, signore. -

Suona acido il poliziotto ed il biondo evita a stento di reagire come gli suggerirebbe l'istinto.

- Se ne occuperà l'assicurazione quindi? -

- Le faremo sapere. Ora mi dica.. avete sentito un forte rumore metallico, giusto? -

- Si, il tirante del freno a meno dev'essere andato a puttane. -

Uno sorvola sul linguaggio e l'altro incrocia le braccia al petto.

- Questo sarà stabilito dal meccanico dell'assicurazione. -

Bakugou grugnisce.

-Quindi vi siete svegliati di soprassalto e vi siete tempestivamente lanciati fuori dall'auto.. -

- Esatto, mica ci tenevamo a restar dentro. -

- Giustamente. -

- Ha altre domande? -

Suona ancora più acido Bakugou.

- No, può andare. La contatteremo il prima possibile. -

L'uomo in divisa si gira sui propri tacchi e raggiunge i colleghi che stano supervisionando l'estrazione del mezzo dalle acque con una gru, invece il biondo fissa il terreno come se potesse incenerirlo.

 



Bentrovati miei bellissimi lettoriii *AAA*
La vostra Angy è resuscitata finalmente dopo questa infinita e caldissima estate!!!
Ho avuto dei problemi ad aggiornare i capitoli di diverso genere, così ho preso la decisione di interrompere tutto per riprendere ufficialmente a settembre. Alias da ora non dovrete più preoccuparvi, farò sempre la brava e tornerò a postare una volta a settimana ù.ù

L'idea iniziale era di riparite col botto...maaa...quale momento migliore del X capitolo potevo scegliere? NESSUNO. *risata malefica*
Tenete le zampine strette perché dalla prossima settimana ricominciamo con qualcosa di dangerous!!!
Cosa succederà ai nostri pavidi eroi? Sarà semplice sfiga o tutta colpa mia qualcosa di grosso?? Lo scoprirete presto MUAHAHAHAHAH

Stay tuned che ci sarà un bel casino ahahaha
Angel

P.S: Mi ha fatto super piacere vedere che le vostre visualizzazioni non sono minimamente calate in mia assenza, anzi!
Non potrei sentirmi orgogliosa della mia opera più di così **

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Capitolo 10
*** Too Late to Say Back Together ***


News: Ragazzi che disagio.. da venerdì EFP non mi lasciava aggiungere capitoli o storie nuovi. Con grande ansia ecco a voi il capitolo!

 
Capitolo X: Too Late to Say Back Together




- Bene, la riunione di oggi è chiusa. -

La voce di Ereaser Head risuona nella stanza attraverso il microfono. La sua faccia trasmessa in diretta sul grande monitor alle sue spalle è la solita. Stessi occhi arrossati, stessa espressione da voglia-di-vivere-portami-a-casa ecc. Tuttavia, come in rare occasioni, indossa un elegante completo grigio scuro con camicia bianca e cravattino rosso e porta i capelli corvini raccolti in una coda alta, che gli da un'aria raffinata assolutamente inusuale.

Non è la prima volta che Bakugou e Kirishima lo vedono in quelle vesti, ma ancora fanno fatica ad associare il suo solito aspetto trasandato con quello dell'uomo affascinante che lascia il palco con le spalle dritte e non un sacco a pelo.

- Allora, andiamo a parlargli? -

Kacchan strattona il nodo della cravatta per allentarlo e guarda con la coda dell'occhio tutti gli altri colleghi Eroi presenti che lasciano la grande stanza con lentezza.

- Direi di si, ci devono almeno una spiegazione.. -

- Fanculo alla spiegazione, io voglio che rimettano le cose come prima. -

Eijirou non ha uno sguardo contento, si liscia con un filo di nervosismo la giacca e si dirige verso la porta. Bakugou fissa quelle spalle pendenti verso il basso che lo precedono, così apre una delle sue grandi mani e tocca con fermezza la schiena del compagno.

- Non gli permetterò di fare quel cazzo che gli pare, non preoccuparti. -

Kirishima annuisce appena e sorride rincuorato, ma appena Bakugou gli passa avanti a fissare il pavimento turbato.
***

- Ereaser, ci puoi spiegare perché cazzo avete preso questa decisione? -

Bakugou marcia verso il Pro-Hero fregandosene degli gli sguardi indagatori che gli piovono addosso da tutta la stanza.

Aizawa si volta così lentamente che persino il lì presente Present Mic, con cui stava parlando animatamente, sente la concreta esigenza di fare un passo indietro.

- B-Bakugou! -

Kirishima afferra per un braccio il partner col tentativo di fermare la sua corsa, ma l'altro si ferma di colpo a pochi centimetri da Ereaser ed il rosso non può fare a meno di finirgli contro alle spalle. Bakugou sembra un pilastro di cemento armato, irremovibile.

- Come avete potuto sciogliere la nostra squadra?! -

La stanza viene freddata da quella domanda. Persino Ereaser si prende del tempo per guardare quegli occhi di lava davanti a lui.

- Non credo sia il luogo adatto per parlarne. Prendete un ap.. -

- Non ce ne facciamo un cazzo dell'appuntamento, vogliamo una risposta qui ed ora. -

Ringhia basso il biondo.

- Allora sarò franco. Il consiglio ritiene che voi non siate più adatti per lavorare insieme. -

- Balle! -

- La decisione è per il meglio. In più siamo certi del fatto che Kirishima non sia in grado di tenere il tuo ritmo, Bakugou. -

La risposta fa davvero male.

La situazione diviene violenta in pochi istanti. Bakugou afferra per il bavero il professore con gli occhi che risplendono d'odio, Eijirou tenta di trattenerlo infilando le braccia sotto le sue ascelle e poi fa forza con gli avabracci sulle sue spalle per tirarlo indietro, mentre Aizawa ferma senza problemi quella mano che si dirige verso il suo volto.

Il biondo geme sentendo il polso stortarsi.

- Calmati ragazzo. -

I neri capelli di Ereaser scattano verso l'alto, sfidando la gravità e nessuno in sala può più pensare di usare i propri poteri per intervenire, lasciando ancora che sia quel silenzio pesante a dominare.

- Bakugou.. lascia perdere o ti ritireranno la licenza di nuovo.. -

Quella voce tremolante che si sente appena è di Kirishima, che ora stringe con forza il partner, con il viso nascosto tra i capelli altrui. Gli tremano lievemente le mani mentre le stringe convulsamente attorno alla giacca elegante di Katsuki, unico gesto che sembra smorzare l'istinto omicida che annebbia la mente della belva bionda.

- Non siete voi a decidere se Kirishima è adatto o meno! Lui è indispensabile. -

- Bakugou, ultimo avviso. Non tollero oltre questo tuo comportamento, dammi un'altra ragione e ti ammazzo di persona. -

La luce rossa proveniente dagli occhi di Ereaser si fa incredibilmente minacciosa e la presa sul polso si intensifica.

- Diamoci tutti una calmata, GUYS! -

Ecco che a spezzare quella serie di occhiate assassine arriva Present Mic che prova a far ragionare quantomeno Aizawa. Certamente a distrarlo ci riesce, perché finisce per essere il canale di sfogo dell'istinto omicida del professore che, mollato Kastuki e liberatosi dalla sua presa, sembra essere profondamente tentato di liberarsi di due scocciatori biondi in un colpo solo.

Eijirou stringe i pungni, fa un bel respiro per calmarsi e riprendere a ragionare.

- Andiamo intanto che professor Mic lo trattiene! -

ne approfitta e cerca di trascinare via il partner, con l'intento di salvaguardarlo dalle ire di Aizawa. Ma un violento strattore interrompe il contatto. Bakugou schiaffa la sua mano così violentemente da fargli male.

- NO! -

Un ruggito gli fa morire in gola le parole.

- Ma te ne frega davvero così poco?!? -

Kirishima sente il corpo farsi improvvisamente di piombo. Quel sorriso sereno dietro cui ha nascosto fino a quel momento incertezze e paure va in frantumi.

- Davvero non ti importa che ci dividano? Non te ne frega già più un cazzo di coprirmi le spalle?! -

La rabbia di Katsuki esplode come dinamite, in una serie di frasi urlate dette con il sentimento del momento invece che col cuore.

Eijirou non riesce a credere allo sguardo che è puntato su di lui.

- Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme...GLIELO LASCI FARE?! -

Un metro li separa ma quegli occhi che sembrano chiedere sangue lo fa apparire come un baratro.

Eijirou non risponde, ma i suoi occhi sono un libro aperto.

Fa per girarsi ed andarsene, ma fa in tempo di replicare perché Aizawa porta via entrambi dalla stanza.

L'ufficio dove entrano è deserto, non ci sono nemmeno i pc accesi alle varie postazioni e ovunque regnano pile di fogli impolverate. Ereaser Head rimane in piedi al centro della stanza e fissa con gli occhi ridotti a due sottilissime linee scure i due suoi ex-alunni.

Il pugno chiuso di Bakugou impatta contro il muro producendo un'esplosione che crea numerose crepe, Kirishima invece tiene lo sguardo basso e rimane vicino alla porta appoggiandosi allo stipite.

Non c'è molto da dire.

- Vedete di farvi un esame di coscienza voi due. Pensavate sul serio che non ci sarebbero state delle ripercussioni dopo il bel disastro che avete fatto? -

- Non ho idea di cosa tu stia dicendo. -

Bakugou ringhia una risposta senza la minima intenzione di alzare lo sguardo dalle proprie mani.

- Allora ti rinfresco io la memoria. Mi riferisco a quando in vacanza, esattamente quattro giorni fa, la tua vettura, Bakugou, è finità per metà in un lago. -

Aizawa lascia che la propria voce si spenga e poi, sempre più accigliato prosegue.

- Pensavate sul serio che non si sarebbe accorto nessuno di cosa stavate facendo.. realmente? -

Kirishima avvampa e si morde il labbro inferiore senza proferire nuovamente parola.

- Se già la vostra situazione dopo l'incidente di Kirishima era dubbia, adesso siete decisamente out. -

- Eraser! -

- Concordo a pieno con la decisione presa dal consiglio. Ormai non siete più a scuola, siete dei professionisti e di conseguenza non potete più permettervi di spalare fango sul nostro lavoro. Abbiamo già abbastanza grane e lo sapete bene. -

- Il mondo degli eroi ha sempre suscitato pareri contrastanti, non usare questa scusa. -

- Vi conviene non fare troppe scenate su questa storia, abbiamo saggiamente evitato di divulgare la notizia della vostra ultima avventura in tutte le sue parti e sarebbe davvero bello se evitaste di mandare in vacca i nostri sforzi. -

Persino Kacchan si zittisce e prende a incanalare la sua rabbia in passi pesanti e minacciosi che lo portano a fare avanti ed indietro per la stanza, poi si ferma e squadra Aizawa profondamente irritato.

- Quindi ci state dicendo che voi ci separate per evitare una figura di merda generale? -

I due più coinvolti nel discorso si fissano in cagnesco per secondi interminabili, poi Ereaser scuote la testa.

- No, abbiamo anche tenuto in considerazione il referto delle prove attitudinale e fisica sostenute da Kirishima dopo le ferie e...posso assicurarvi che non è andata molto bene. -

Eijirou ruota il capo di scatto, gli occhi spalancati. Katsuki copre la distanza che lo separa dal rosso in pochissime falcate nervose e lo sbatte contro il muro.

- Quindi lo sapevi..! -

- No che non lo sapevo, ti sembra possibile che non ti direi una cosa del genere?! Non sapevo del risultato fino ad ora..! -

Uno strattone più forte costringe il rosso ad interrompersi.

- Non me ne frega un cazzo!! -

Vola un pugno rinforzato e poco dopo la porta dell'ufficio sbatte violentemente.
***

- Puoi smetterla, per favore? -

Kirishima stringe imbarazzatissimo il boccale di vetro tra le mani. Ha le guance arrossate più per via della situazione che per l'alcol e fatica a sollevare lo sguardo dalla superficie lignea del tavolo.

- BAHAHAHAHAHA -

Kaminari non ha il minimo rispetto e non sembra intenzionato a tirarsi su dalla panca su cui è completamente steso...dal ridere.

- No, sul serio.. è una cosa seria! -

Eijirou ci prova, eppure l'altro ride solo più forte senza nemmeno preoccuparsi di nascondere le proprie lacrime di puro divertimento.

- Muoio AHAHAHAH -

La faccia del biondo, deformata dall'ilarità, compare quando finalmente lui si decide a tornare seduto come una persona normale.. o quasi.

- Sto cominciando a pensare che non sarebbe poi un peccato. -

Replica acido il rosso. Fa scorrere le dita sulla superfice umida del boccale e sospira.

-Ti prego...spiegamelo di nuovo! -

- Neanche morto. -

Kaminari beve un sorso del proprio drink e si asciuga le lacrime trattenendo a stento altre risate.

- Giuro non posso credere che sia successo davvero! -

Segue un'altra risata fragorosa.

Kaminari prende rapidissimo il cellulare dell'amico e senza ritegno comincia a leggere la parte secondo lui più succosa del verbale che la polizia ed i soccorsi hanno redatto in seguito all'incidente avvenuto in vacanza.

- "L'incidente è stato certamente causato da un improvvisa rottura avvenuta lungo il tirante del freno a mano, dovuta da una violenta e ripetuta colluttazione.." -

- Cretino, ridammelo! -

Kirishima si alza e tenta di riprendersi il telefono senza successo, perché l'altro è già tornato piegato in due a ridere sul divanetto, fagocitando l'oggetto in mezzo ai propri vestiti.

- Sto male! BAKUGOU SEI UN IDOLO. -

Piange Kaminari con la faccia di chi sta per morire d'infarto per il troppo divertimento. Tutto il contrario è il prode Red Riot che, con un tonfo sordo, torna incollato alla propria sedia rosso no-stop dal mento fino alla punta dei capelli.

- Non pensavo fosse possibile una cosa del genere, GIURO. -

Ormai il discorso è unilaterale.

- Ci avrei scommesso una mano fin dai tempi della UA che Bakugou era una vera furia a letto...ma arrivare a far cedere un tirante! -

Altra risata fragorosa.

- Per Dio, quanto ti ha scopato forte per causare una cosa del genere?! -

Ormai ci manca poco che quelli della cucina vengano a far cuocere gli hamburgher direttamente sulla faccia di Eijirou.
***

- Come ha fatto a ridursi in questo stato? -

L'uomo biondo dalla faccia perplessa sposta lo sguardo dallo scempio lasciato sul tavolo a quello della persona che regge senza sforzo con un braccio.

- Ha bevuto un po' troppo.. -

- Solo alcol? -

- Alcol e lacrime. -

- Capisco. -

Scende velocemente un silenzio imbarazzante in zona che nemmeno la musica del locale riesce a compromettere e Kaminari continua a spostare il proprio peso da un piede all'altro, profondamente indeciso tra il sentirsi o meno a disagio in quella situazione.

Kirishima dal canto suo giace esanime e appoggiato a quella figura, che certamente non passa inosservata per altezza e presenza, con un colorito piuttosto malsano.

La cosa assurda è che Kaminari non ha proprio idea di chi sia quell'uomo che sicuramente sfora i due metri e che pochi minuti prima è entrato nel locale dirigendosi senza esitazione verso il loro tavolo e verso Eijirou, che dal canto suo era già nelle braccia di morfeo dopo aver rovesciato l'ultimo boccale.

- Lo riporto a casa. -

Lo sconosciuto, con un gesto che pare privo di fatica, solleva ulteriormente il rosso come fosse un bambino facendo in modo che le sue braccia finiscano attorno al proprio collo ed il proprio braccio sinistro aderisca perfettamente al fisico muscoloso di Red Riot.

- Ehm scusi.. ma lei chi è? -

Così il giovane Kaminari trova le parole, ma gli risponde un sorriso sornione.

- Un amico. -

E la porta sbatte alle spalle del gigante.
***

- Serooooooooo! -

"Cosa stracazzo vuoi K.? Sono le quattro di mattina.."

La voce gracchiante del buon vecchio Henta Sero esce dal telefono con una piega ben poco felice e Kaminari quasi piange di gioia solo perché gli ha risposto.

- Amico mio, ho un problema gigantesco! -

"Bene io riattacco.."

- Non puoi mollarmi così nel momento del bisogno!!! -

"Eccome se posso."

- KIRISHIMA E' STATO RAPITO!! -

 

Bentrovati miei cari lettori <3
Cominciano ad essere dei problemini tra Kiri e Kacchan! Chi sarà il biondo sconosciuto?
Ma soprattutto, dove sarà finito il nostro rosso preferito?? *doppia risata malefica di sottofondo*
Lo scoprirete forse nel prossimo capitolo ù___ù

Mi permetto di dire che Kaminari è il classico migliore amico stronzo che muore e piange dalle risate dei tuoi problemi XD
E Sero è il nuovo idolo degli amici fancazzisti AHAHAHAHAH

Questo capitolo è stato un parto, ho scritto.. riscritto.. tagliato.. spostato robe un milione di volte.
Comunque spero vi sia piaciuto a dispetto delle mie smattate pre-pubblicazione XD
Stay tuned, sarà intrigante
Angel

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