Ricominciare senza di te

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il rimpianto per un ricordo... ***
Capitolo 2: *** Vorrei essere nella tua mente! ***
Capitolo 3: *** Con gli occhi di un bambino ***
Capitolo 4: *** Distacco Incolmabile ***
Capitolo 5: *** Un Volto Amico ***
Capitolo 6: *** L'ira dell'antico Ariete ***
Capitolo 7: *** Ghost ***
Capitolo 8: *** L'Uragano Milo ***
Capitolo 9: *** Sogno o Realtà? ***
Capitolo 10: *** Uno scontro evitato ***
Capitolo 11: *** La Decisione di Capricorn ***
Capitolo 12: *** Punizione Esemplare ***
Capitolo 13: *** Senso di Colpa ***
Capitolo 14: *** Un Sentimento Disperato ***
Capitolo 15: *** la decisione di Athena ***
Capitolo 16: *** il destino di Shura ***
Capitolo 17: *** L'erede di Shura ***
Capitolo 18: *** Incontro inaspettato ***
Capitolo 19: *** Trattativa irruenta ***
Capitolo 20: *** Nuovi ospiti alla quinta casa ***
Capitolo 21: *** spiegazioni di rito ***
Capitolo 22: *** Un sentimento a lungo celato ***
Capitolo 23: *** Allenamento Fatale ***
Capitolo 24: *** Sogno premonitore ***
Capitolo 25: *** Sulla Bocca di Ade ***
Capitolo 26: *** Il Momento di Agire ***
Capitolo 27: *** Perdono Accordato ***
Capitolo 28: *** Un'ultimo sacrificio d'Amore ***
Capitolo 29: *** Uno scopo per andare avanti ***



Capitolo 1
*** Il rimpianto per un ricordo... ***


23 Dicembre

 

Aiolia e Shura, di ritorno da un viaggio a Toronto voluto, come al solito, dal Gran Sacerdote si diressero, con non poche difficoltà, verso il grande scalo cittadino.

Avevano il volo alle 21, dovevano imbarcarsi entro le 19, si era raccomandato il Sommo, organizzando tutto al telefono, quella mattina, e sapendo che i due erano ai ferri corti da settimane aveva anche raccomandato loro di fare le cose come persone comuni, onde evitare problemi.

Avevano, perché nonostante tutto, il taxi che avevano chiamato rimase bloccato nel traffico.

Il taxista era arrivato al luogo dell'appuntamento puntuale, nevicava, ma ancora non attaccava.

Sfortuna volle che poco distante, lungo l'arteria principale della città finirono incolonnati per un incidente.

Shura tentò di abbracciare il compagno che, ancora nervoso per l'ennesima lite, guardava fuori dal finestrino, vedeva la neve scendere sempre più fitta, le auto attorno al taxi ingolfarsi e bloccare ulteriormente la strada.

Procedevano a passo d'uomo, quando Aiolia vide due ragazzi stretti l'uno all'altro alla fermata dell'autobus di fronte a loro.

La scena lo faceva pensare ai momenti felici col Capricorno, prima dello scatenarsi delle innumerevoli liti, causate da una frase di troppo sulla notte degli inganni detta dallo spagnolo.

Il Leone li osservava abbracciarsi e poi baciarsi, per poi tornare a pensare, mentre il taxi si muoveva lentamente e la coltre bianca aumentava.

Alle 17 il taxi era ancora a 20 km di strada dallo scalo, troppi – con quel tempaccio – per arrivare in tempo << è tutta colpa tua Shura, se non avessi perso tempo a quest'ora non rischieremmo di rimanere qui >> sbottò il Leone << ma... Aiolia..... >> piagnucolò il 23ennne Capricorno, senza ottenere ulteriore risposta.
Rivolse lo sguardo dalla parte opposta, non voleva far vedere che lui, il fiero custode della decima casa, aveva le lacrime agli occhi.

Si mise a sua volta a guardare fuori dal finestrino, il taxi passò davanti allo stadio, dove rimase nuovamente fermo, e Shura cominciò a vagare coi pensieri.

Tornò con la mente a tempo prima, a quando si allenava da solo in Arena.

Tornò al giorno in cui tutto tra lui e Aiolia era incominciato.

Quel giorno si sentiva osservato, ma qualcosa gli diceva di ignorare quella sensazione e continuare ad affinare la sua lama lasciando che lo spettatore rimanesse.

Aveva percepito col cosmo dove questo si trovava, e aveva intuito potesse essere Aiolia , per quel Cosmo così simile a quello di Aiolos.

Aiolia era lì, celato dal colonnato che osservava il giovane allenarsi, e Shura cercava in ogni modo di non farsi distrarre dalla sua presenza. Era dannatamente difficile, ormai il Capricorno era consapevole di ciò che nutriva per il Leone, ed alla fine – per non distrarsi – guardò verso il suo nascondiglio ed esclamò << Aiolia! Invece di guardarmi di nascosto vieni giù, una bella sfida farà bene ad entrambi >> .

Il Leone accettò e raggiunse lo spagnolo, indossando la sua cloth.

Ricordò il loro allenamento, che finì non in una temuta mille giorni, ma in un dolce abbraccio cercato per tanto tempo.

Assorto nei suoi pensieri non si rese conto che erano passate ore, e che ormai erano in aeroporto

<< Scarica ste valigie almeno! Ci hanno messo sul volo delle 24! >> sbuffò il Leone, adirato.

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Capitolo 2
*** Vorrei essere nella tua mente! ***


L'aereo era decollato da qualche ora - così come i pensieri, diametralmente opposti, di entrambi - quando Shura si voltò cercando lo sguardo del compagno accanto a lui.

I suoi occhi verdi così lucenti e profondi guardavano dritto davanti a lui emanando una strana determinazione.

Lo spagnolo quell'espressione risoluta la conosceva bene.

Non lasciava presagire nulla di buono: quello sguardo che tante volte era valso più di mille parole adesso avrebbe spezzato il suo cuore a metà.

D'istinto volse lo sguardo fuori dal finestrino, come se quelle nuvole che li sovrastavano avrebbero potuto cancellare tutti i pensieri negativi del momento.

Una voce risoluta – nell'irreale silenzio dell'aeromobile pieno di gente addormentata - lo fece voltare di scatto quasi come se un nemico lo attaccasse all'improvviso << Shura...ascoltami: sai che non mi piace lasciare le cose in sospeso! Credo che ormai ci siamo detti tutti quelli che c'era da dire e tu sai che non tornerò indietro quindi la nostra sto... >> si interruppe Aiolia quando Shura gli bloccò un braccio con la mano sovrapponendosi al suo discorso. << Questo viaggio in aereo mi ricorda l'ultimo che abbiamo fatto con DeathMask... ricordi? Shion ci aveva mandati a fare da balia a lui temendo che avrebbe fatto casini...ed invece alla fine fu lui a dover controllare noi che stavamo per distruggere una camera d'albergo... >> rise – amaramente – il Capricorno, soffocando troppe emozioni e troppi ricordi.

Riprese a parlare non senza fatica << Ricordi...parlare non è mai stato il nostro forte, siamo troppo orgogliosi per mostrarci deboli e indifesi anche tra dì noi... per mostrare le nostre debolezze, bastava uno sguardo o un abbraccio per sciogliere dubbi e incertezze...può essere ancora così basta provarci >>.

Lo sguardo fisso di Aiolia gli toglieva la forza di respirare ....lui che dentro quello sguardo aveva trovato serenità e nelle sue forti braccia trovava conforto e calore dopo una vita di battaglie e solitudine

Adesso quello sguardo era più tagliente della sua Excalibur...e il gelo che c'era tra di loro surclassava il cosmo di Camus .

Aiolia stava per parlare - e Shura capì di dover dire qualcosa immediatamente – quando, d'un tratto una voce estranea spezzò il discorso...<< Salve signori.... gradite un caffè qualche stuzzichino o qualcosa da bere? >> << tempistica perfetta, e questa da dove esce? Con quel sorrisetto provocante ... >> pensò Shura.

L'hostess aveva percorso il corridoio dell'aereo innumerevoli volte, augurandosi che il Leone la notasse , il Capricorno aveva visto tutto e capì che quelle non erano solo carinerie di un hostess troppo zelante ma tipici approcci di una donna interessata a ben altro.... << no grazie, non desideriamo alcunché >> la liquidò, senza troppi complimenti.

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Capitolo 3
*** Con gli occhi di un bambino ***


24 dicembre

 

Il volo ormai procedeva da otto ore, quando un bimbo – che viaggiava accompagnato dal fratello maggiore – si svegliò, tentò destare il fratello e non riuscendoci scoppiò in lacrime.

Aiolia, da sempre amante dei più piccoli, si alzò e lo raggiunse << ciao piccolino >> lo salutò accarezzandolo.

<< H-hy, Who are you? >> singhiozzò il bimbo - nella sua lingua madre che,fortunatamente, il Leone conosceva – vedendolo chinarsi davanti a se << I'm Aiolia, and you? >> << Matthew >>

<< Can you tell me who is with you? >> chiese il saint al bimbo << i'm with my brother, he's sleeping now... >>

Aiolia vedendo che il piccolo non si calmava lo prese in braccio << What do you want to do Matthew? >> gli chiese << I want to see the cabin!! But he says it's not possible! >> singhiozzò.

Aiolia se lo prese sulle spalle e facendolo giocare all'aeroplanino si avvicinò all'hostess.*

<< Signore, devo bloccarla: qui i passeggeri non possono entrare >> disse la giovane << le chiedo la cortesia solo per il piccolo Matthew, sono tante ore che è fermo al suo posto.. >> replico Aiolia.

La donna non seppe resistergli e fece accomodare i due.

Matthew - appena entrato in cabina - sgranò gli occhi ed esclamò << Wonderful! >> **quelle luci e quei bottoni, assieme alla vista che si poteva godere dalla cabina lo lasciarono senza parole. Il capitano si giro' verso i giovani intrusi << Scusate...ma cosa ci fate qui? Questo non è un posto per i passeggeri >> .

Aiolia replicò << Capitano fate un eccezione per questo monello prima che con il suo pianto svegli tutti i passeggeri... >> disse il Leone con un sorriso sornione.

E così i due rimasero in cabina ascoltando le spiegazioni del capitano su come guidare un aereo finché fece poggiare le mani sulla cloche al piccolo Matthew che rise compiaciuto per aver realizzato il suo desiderio.

Aiolia lo guardava con aria sognante pensando a quanto di se rivedeva in quel bambino, a quanto avrebbe voluto anche lui una persona speciale che realizzasse i suoi desideri da bambino.

Lui quell'eroe accanto a se' lo aveva avuto.- anche se per poco tempo - e in quel momento al solo ricordo un velo di tristezza coprì i suoi occhi.

Ma forse, si permise di pensare, lui avrebbe potuto essere l'eroe di qualcuno. Forse avrebbe potuto trasmettere quegli insegnamenti e quel profondo affetto che custodiva nel cuore da quella maledetta notte, quella in cui Aiolos lo aveva lasciato.

Matthew rideva felice e lo guardava con occhi sognanti e con una semplicità disarmante disse << Aiolia you're the best, thank you! >> ****quindi scese dalla poltrona del pilota e si fiondo' tra le braccia del leone

Lui rimase sorpreso.

Senza parole.

Quante sensazioni,quanto calore in quell'abbraccio un emozione diversa rispetto agli abbracci fra lui ed il suo compagno.

Improvvisamente quel senso di vuoto e incompletezza fu finalmente colmato , strinse a se il bimbo ricambiamo l'abbraccio e inebriandosi di quella dimostrazione d'effetto inattesa e spontanea.

<< Now it's better we go away so the pilota can work >> *****gli disse, lui acconsentì con un largo sorriso stampato sul viso e usci dalla cabina sempre sulle spalle di Aiolia.

Intanto Shura cominciava a essere preoccupato: il suo compagno si era alzato dal posto e si era allontanato scomparendo dalla sua vista.

Quando anche lui si alzò per cercare di trovarlo lo vide spuntare da dietro una tenda con un bimbo a cavalcioni sulle spalle.

La sorpresa non fu' vederlo insieme ad un bimbetto sconosciuto – cosa che accadde già ai tempi dell'addestramento di Seiya - bensì il volto del Leone che come una lama tagliente gli trafisse il cuore. Quel sorriso dolce, quell'aria serena dolce che tante volte era stati balsamo per il suo cuore e che da tempo non vedeva più erano riapparsi.

Un improvviso senso di smarrimento e di inquietudine si impadronirono di lui.

Cos'era che Aiolia cercava? E perché un estraneo era entrato così in sintonia con lui? Come lui stesso non riusciva più a fare da tempo?
 

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** << Wonderful! >> = che meraviglia

*** Aiolia you're the best, thank you! = Aiolia sei un mito, Grazie!

***** Now it's better we go away so the pilota can work = ora è meglio che andiamo via, così il pilota può lavorare

 

  

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Capitolo 4
*** Distacco Incolmabile ***


Dopo qualche ora, circa all'ora di pranzo, il volo dei due arrivò allo scalo di Atene.
I due cavalieri scesero e si misero alla ricerca di un carrello per i bagagli davvero troppo ingombranti.

Dopo essersi guardati in giro ne trovano uno disponibile e cominciano a sistemare tutto senza mai rivolgersi uno sguardo. Dopo l'ennesimo sbuffo seccato di Aiolia, Shura esasperato sbottò di colpo << Che hai? Cosa c'è? Cosa ti secca adesso? Non ti va bene come sistemo i bagagli? Non va bene che ti parli o che ti stia vicino? Sii sincero Cavaliere del Leone! Non va più bene nulla di quello che faccio, la mia sola presenza ti crea fastidio >>

Il Leone sbianco' non sapendo come fermare quel fiume in piena di parole << È di' qualcosa dannazione! Non stare li' a guardarmi con quell'aria indifferente, ma ti ricordi di noi? Di quello che siamo stati? Di quello che ci siamo detti? O siamo stati solo una parentesi passeggera io e te? E guardami quando ti parlo per gli dei!!!! >>

<< I Signori Cavalieri di Capricorno e Leone sono attesi dal Sommo Shion al Gate 2 >> annunciò una voce mentre i due cercavano un carrello per i bagagli, tremendamente voluminosi.

Aiolia sentendo quell'annuncio si rilassò un po - non erano soli - poteva distrarsi, parlare col Gran Sacerdote l'avrebbe aiutato di certo ad essere più sereno.

Aiolia continuò a camminare, sguardo dritto davanti a se, finché non vide Shion << Grazie di essere venuto Sommo, e mi scusi per i disguidi arrecatovi. >> disse, inchinandosi davanti all'ex Ariete.

<< Alzati Aiolia, e sta tranquillo, non hai nulla di cui scusarti >> lo tranquillizzò l'uomo, quasi come se sapesse la situazione.

Uscirono tutti e tre dall'aeroporto in direzione dell'autovettura in cui li aspettava Tatzumi.

Shura con il volto ancora carico di rabbia e frustrazione ed Aiolia con un espressione pressoché indecifrabile.

Shion li guardava entrambi ed immediatamente capì che la situazione tra i due si era complicata ulteriormente.

Decise però di che durante il viaggio avrebbe taciuto, per non creare imbarazzi inutili, una volta al Tempio avrebbe chiesto spiegazioni e cercato di placare gli animi.

Salirono in macchina, Shion si sedette davanti e i due cavalieri sul sedile posteriore, guardando ognuno in direzioni diverse, Tatzumi li osservava senza comprendere quale fosse la situazione e, per tentare di stemperare il clima pesante disse << Cavalieri mi auguro che il vostro viaggio sia stato tranquillo. Vedrete, una volta arrivati al Tempio le vostre ancelle sapranno come rilassavi al meglio >>

Il Capricorno non proferì parola, Shion abbozzo' un lieve sorriso ed Aiolia si fermò a pensare a quanto l'uomo si fosse avvicinato ai suoi effettivi pensieri.

Capendo che nessuno prestava molta attenzione alle sue parole Tatzumi tacque, anche perché ormai, grazie al traffico stranamente scorrevole, erano arrivati al Grande Tempio.

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Capitolo 5
*** Un Volto Amico ***


Tatzumi si fermo' per far scendere tutti, aiutò i due cavalieri a scaricare i bagagli e si offrì di aiutarli a portarli nelle rispettive case, gesto gradito da entrambi, che fin da piccoli erano abituati a cavarsela da soli e raramente avevano ricevuto un aiuto disinteressato.

Intanto Shion, che non ha smesso di osservare i due per tutti il tragitto, si congedò gentilmente per poi dirigersi verso la prima casa – quella dell'ariete – per assegnare alcuni incarichi al suo amato allievo Mu.

Mentre si avviava si fermò di scatto e rivolgendosi ad Aiolia e Shura tuonò << Cavalieri! Intendo parlare in modo adeguato con voi nel tardo pomeriggio alla tredicesima casa, vi manderò a chiamare e spero vivamente che non mi facciate attendere a lungo! >> .

I due capirono subito – dal tono del loro interlocutore – che la chiacchierata con il Sommo Shion non sarebbe stata affatto una passeggiata, si incamminarono quindi verso le loro rispettive case.

Shura cominciava a pensare di essere stato davvero troppo esagerato in quella discussione all'aeroporto e adesso il suo sguardo aveva perso molta di quella rabbia di prima per far posto ad una tenue malinconia.

Aiolia camminava immerso nei suoi pensieri,nessuno osava aprire bocca e persino Tatzumi,che li seguiva – insieme a gran parte del bagaglio – questa volta non proferì parola.

Quasi senza accorgersene arrivarono all'entrata della quinta casa: Shura ebbe un improvviso attacco di panico dovuto al distacco che a breve lo avrebbe separato – temeva per sempre – da chi amava.
Aiolia alzò la testa l'aria di casa, della sua casa fece si che il suo animo ritrovasse una parte della serenità perduta.

Poi d'un tratto qualcosa apparve davanti ai suoi occhi.

Un sorriso, un dolce sorriso che racchiudeva tutta la dolcezza di questo mondo, un esile figura si stagliava dinnanzi alla quinta casa. Era colei con cui era cresciuto e con la quale aveva trascorso interi pomeriggi nei prati di Atene a rincorrersi a perdi fiato, perché fu lei la prima che lenì il dolore più grande della sua vita, che asciugò le sue lacrime e gli diede conforto quando tutto sembrava non avere più senso.

Ora lei era una delle sue ancelle più devote e fidate, un amica d'infanzia speciale, che con la sola presenza gli riscaldava il cuore. Ester lo guardava con aria sognante, come se il solo vederlo avesse ridato aria ai suoi polmoni e riportato i battiti al suo cuore.

Si avvicinò di qualche passo ai due cavalieri – ormai in cima alle scale – e si prodigo in un lieve inchino << Bentornati cavalieri!La terra di Grecia vi saluta è vi accoglie con tutti gli onori >>

Ora il suo sguardo è solo per il Leone...e Shura subito notò con scatto fulmineo i gesti della fanciulla << Bentornato mio signore. La vostra assenza ci ha tenuto in pena, ma adesso che siete tornato il sole risplende di nuovo nella quinta casa >>

Aiolia le sorrise dolcemente e i suoi occhi si illuminarono come avesse visto la luce dopo aver vissuto al buio per molto tempo.

Al Capricorno gelò il sangue.

Improvvisamente si sentì estraneo in quella situazione, fuori luogo, escluso.

Come era potuto succedere? Quello sguardo sereno una volta era solo per lui e adesso era rivolto verso un altra persona? Doveva agire e riprendersi quello che riteneva ancora suo.

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Capitolo 6
*** L'ira dell'antico Ariete ***


Dopo mezz'ora, passata in quinta casa con Aiolia che non rivolgeva la parola a Shura e quest'ultimo che cercava di capire come salvare la loro storia, il cosmo dei due entrò improvvisamente in risonanza con quello di Shion.

<< Ragazzi, entro 10 minuti, in tredicesima casa >> disse loro, col tono adirato con cui già in precedenza si era rivolto a loro.

I due, pur non parlandosi, per qualche momento sembravano tornati all'intesa che avevano prima che il loro rapporto entrasse in crisi.

Avevano compreso entrambi la situazione e mostravano a tutti i presenti uno sguardo eloquente, di quelli che facevano trasparire un unico – veritiero – pensiero: essere in grossi e seri guai col Gran Sacerdote, solitamente noto per la sua clemenza.

I due, onde evitare ulteriori rimproveri, non dissero nulla ed assecondarono la richiesta di Shion uscendo dalla quinta casa seguiti con lo sguardo da Ester, preoccupata per Aiolia e – per quanto non lo mostrasse – per Shura.

Al loro arrivo trovarono il grande portone delle stanza del Gran Sacerdote spalancate << Entrate!!! >> l'urlo dell'ex Ariete riecheggiò ovunque.

I due si avvicinarono e si inginocchiarono ai piedi del trono.

<< Avevo riposto tutta la mia fiducia in voialtri! >> tuonò l'uomo << Sommo, sono mortificato >> dice con voce sommessa il Leone << TACI! Dovevi, anzi DOVEVATE individuare la fonte di quel cosmo! >> ribattè il tibetano.

<< Sommo... >> tentò di replicare Shura, subito bloccato dal suo superiore << siete due inetti! E avete anteposto le vostre stupidate da ragazzini alla missione!! >>
<< Sommo.... noi... >> tentò – stavolta – Aiolia , nuovamente zittito dal Gran Sacerdote << Niente noi!!! Non devo rammentarvi io il vostro dovere di cavalieri verso il Tempio e verso la Dea. Le mie speranze sono state disattese da due uomini che giocano a fare gli amanti litigiosi.. è già tanto che non vi sbatto entrambi a Cape Suinion!! Sparite dalla mia vista! >> sbottò.

Shura aveva ascoltato in silenzio le parole di Shion osservando, quando poteva, gli occhi del Leone pieni di rammarico e vergogna.

Decise così di tentare un ultima disperata giustificazione agli occhi del Gran Sacerdote: << Sommo Shion concedetemi un ultima parola.... >> quest'ultimo si voltò di scatto pronto a fulminarlo con il solo sguardo, ma gli occhi intensi e decisi del Capricorno lo bloccarono<< È stata soprattutto colpa mia se la missione non ha avuto buon esito, il mio comportamento è stato la causa primaria, anzi Aiolia è stato fin troppo comprensivo nei miei confronti, sono stato pressante e apprensivo, se ce qualcuno da biasimare quello sono io >> nel dire ciò chinò il capo e gli si velarono gli occhi. Aiolia lo guardò con un misto di rimpianto e nostalgia che non provava da molto, però tacque. << Hai detto ciò che volevi Shura. Ne terrò debito conto, e domani, non azzardatevi a tardare al pranzo con la Dea >>

Shura vedendo Aiolia rattristato capì che quella era la sua occasione e convinse Aiolia a passare con lui la serata

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Capitolo 7
*** Ghost ***


La discesa verso la decima casa fu silenziosa per entrambi.

Le parole di Shion avevano sortito il loro effetto e lasciato l'animo dei due cavalieri alquanto scosso: Shura guardava dritto davanti a se ed Aiolia si perdeva in mille pensieri confusi, poi improvvisamente si fermò << Shura non avresti dovuto addossarti colpe che non hai >> disse, dopo ore che non rivolgeva la parola al compagno.

<< Ho la mia parte di colpa Aiolia, non cercare di alleggerirne il peso come fai di solito. Questa volta non fuggirò davanti alle difficoltà >> replicò.

Il Leone lo guardò negli occhi e vide la determinazione tipica del Saint del Capricorno, quella fierezza nello sguardo e nelle intenzioni che tanto gli ricordavano il suo amato fratello. Improvvisamente si fermò a pensare se non fosse davvero quello il problema che stava facendo naufragare la loro storia, proprio il non riuscire a scindere più la figura di Shura dai ricordi di Aiolos .

<< So che volevi difendermi agli occhi del sommo Shion, perché hai percepito il mio disagio e di questo te ne sono grato >> << Per così poco? >> domandò Shura abbozzando un flebile sorriso. << No... >> disse il leone << Non solo per questo, ma per tutte le volte che ti sei addossato colpe non tue per proteggere me... >> Shura lo guardò e il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, come solo in presenza del Leone faceva.

<< Lasciamo perdere questo discorsi tristi, vieni con me! Ti farò trascorrere una bellissima serata e tutte le amarezze passeranno>> disse.

Entrarono alla decima casa e di svestirono entrambi delle armature, Shura invitò il compagno è sedersi sul divano e versò due bicchieri di vino rosso. Aiolia sembrava piuttosto imbarazzato perchè nonostante l'ambiente fosse a lui familiare improvvisamente si sentiva un estraneo. << Rilassati... >> disse Shura <<...non ho intenzione di farti del male...ti ho promesso una piacevole serata e così sarà >>

Il leone guardava il suo quasi-Ex con fare incuriosito, non capiva bene le intenzioni dello spagnolo, è spesso in quel frangente si trovava a pensare alla dolce Ester e a come la sua sola presenza fosse balsamo per il suo cuore. I movimenti di Shura lo distolsero dai suoi pensieri. Lo spagnolo allungò una mano su di una mensola e ne prese un DVD, << Ti va' di vedere un film...come ai vecchi tempi? >> chiese << Se va bene per te...non è un problema>> il capricorno non si lasciò abbattere dall'apatia del suo compagno, sorrise ed inserì il DVD nel lettore.

Il film iniziò.

le prime scene, i protagonisti, le musiche...non era un film qualsiasi e la scelta non era caduta a caso.

Quello era il loro film.

il primo che avevano visto insieme dopo aver scoperto di amarsi e al termine del quale la serata tra di loro fini' in un abbraccio che quasi fece fondere i loro corpi tanto erano vicini .

"Ghost" era il loro film e Shura lo sapeva, sapeva i ricordi che quel film avrebbe portato alla mente,ricordi di odori,sapori nuovi, sensazioni uniche di piacere e scoperta, la mente di Aiolia si ritrovò a vagare fra quelle immagini con un certo rimpianto nel cuore.

Intanto lo spagnolo si sedette accanto a lui sul divano appoggiando il braccio dietro lo schienale cercando di instaurare una certa vicinanza con il compagno.

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Capitolo 8
*** L'Uragano Milo ***


Shura aveva deciso di cambiare tattica. Accantonò l'aggressività e le continue spiegazioni, scegliendo con il leone un approccio più morbido. Intanto su quel divano cercava di accorciare le distanze dal suo compagno quanto più possibile. Aiolia se ne accorse e si irrigidì sentendolo sempre più vicino,in fondo provava ancora un forte legame con lui,anche se forse il termine amore ormai per loro non calzava più come un tempo, non voleva certo farlo soffrire.

<< Ascolta, so che tra noi qualcosa si è inevitabilmente spezzato, ma non e' detto che debba finire per forza, se solo tu mi aprissi il tuo cuore come un tempo le cose potrebbero tornare come prima! Non voglio e non posso perderti,lascia che ti ricordi com'era quando ti stringevo tra le mie braccia >> disse il Capricorno.

Adesso lo spagnolo gli era talmente vicino che le loro labbra potevano quasi sfiorarsi, ognuno dei due sentiva il calore dell'altro Shura avrebbe potuto perdersi in quello sguardo, Aiolia invece era immobile come una statua, se avesse potuto teletrasportarsi da qualsiasi altra parte lo avrebbe fatto all'istante.

Shura dischiuse appena le labbra quando...<< C'è nessuno? Posso? Sto entrando!Oh. dannazione, finalmente qualcuno è presente in questo tempio e che cavolo >>

Il cavaliere dello scorpione entrò senza troppi complimenti e senza curarsi della situazione che aveva palesemente (e fortunatamente, secondo il Leone) interrotto.

<< Milo di Scorpio, cosa diavolo ci fai qui a quest'ora? >> chiese Shura con aria piuttosto seccata << Oh..senti non mi va di dare troppe spiegazioni, chiedo solo alloggio qui per questa notte, l'aria che si respira in undicesima casa e' diventata troppo "fredda" anche per i miei gusti e se restavo li ancora qualche minuto avrei perso le staffe di sicuro >>

<< Hai di nuovo litigato con Camus? Vero? >> chiese Aiolia << Ovvio... >> rispose lo scorpione, << Ti sembra logico che non possa girarmi un attimo senza che trovi qualcuno, o qualcuna , a sbavargli dietro? E lui che dice..”ma sono amiche nulla di più, mi chiedono consigli e io do loro una mano” seee...come se io fossi l'ultimo scemo arrivato >>

L'atmosfera si era irrimediabilmente rotta.

L'uragano Milo aveva spezzato quella magia che Shura cosi faticosamente aveva costruito. << Ragazzi fatemi stare qui stanotte,sono troppo furioso! Io su da Camus non ci torno! Dovessi dormire pure sulle rose di Aphrodite tutta la notte >> esclamò.

<< Tranquillo.. >> disse Aiolia << non ti vogliamo cosi male! Anche se le tue entrate lasciano molto a desiderare >> Milo solo in quel momento, forse, resosi conto dell'invadenza che aveva portato in quella casa guardò entrambi con aria dubbiosa.

<< Ragazzi scusate. Ho forse interrotto qualcosa? >> Shura a quel punto stava per scoppiare ma Aiolia intervenne prontamente << Lascia perdere. Ormai sei qui e credo che il padrone di casa non avrà problemi a lasciarti il suo divano per una notte...vero Shura? >>

Lo spagnolo annuì con la testa, non aveva parole in quel momento solo tanta tristezza e rabbia. C'era cosi vicino e invece tutto era andato in fumo in un attimo. << Io torno in quinta casa ragazzi si e' fatto davvero tardi e domani sarà una giornata impegnativa... notte a tutti.>>

Fece per andarsene e quando Milo si trovò ad una distanza accettabile da non poter guardare Shura gli prese un braccio << Non andare...resta qui stanotte ti prego.. >>

Aiolia lo guardò negli occhi senza spostare lo sguardo con aria dolce disse << Lascia stare non e' il caso adesso, abbiamo altro per la testa, e una notte insieme non può certo dissipare dubbi e incertezze >> lo spagnolo lasciò la presa e si arrese, Aiolia apri la porta e andò via lasciando in quella casa un vuoto incolmabile e nel cuore di Shura la fredda sensazione dell'abbandono.

<< Scusa...ehi dico a te? Shuraaa.. che ce l'hai un cuscino in più? Questo divano ha tutta l'aria di essere tremendamente scomodo >> il capricorno si volto' verso il suo ospite con aria rassegnata e sospiro' << Aspetta un attimo...dannato scorpioncino >>

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Capitolo 9
*** Sogno o Realtà? ***


La notte fu molto agitata per Shura che si rigirava fra le lenzuola e non riusciva a prendere sonno, il vuoto nel suo letto gli ricordava l'impresa fallita nel voler trattenere a se Aiolia e una punta di amarezza gli salì in gola.

Come se non bastasse il russare incessante di Milo, accampato sul suo divano, non aiutava di certo la situazione.

Esasperato scese dal letto e decise di stordirsi il cuore e la mente con qualche bicchiere di brandy proveniente dalla sua amata terra natia, qualcosa di forte che annebbiasse i sensi.

Il liquore scendeva in fretta nella gola dello spagnolo che presto senti la testa più pesante del solito e capì che stava per raggiungere lo stordimento desiderato. << Accidenti a te Milo e alla tua gelosia! Se non fossi venuto a rompere le scatole stasera..io..io >> ma non terminò la frase un senso di torpore gli prese le gambe e crollò sul divano proprio accanto allo scorpione che ronfava beatamente.

Il sonno di Shura era comunque irrequieto, non faceva che agitarsi e rigirarsi su quel divano, Milo quasi si accorse di una presenza estranea e comincio ad agitarsi a sua volta assestando un calcio nell'addome del malcapitato Shura.

<< Amore...ti prego aspetta, parliamone...so io come farti stare meglio >> stava evidentemente sognando il capricorno perché nel parlare ad Aiolia nel sonno allungò inavvertitamente una mano sul membro di Milo cominciando a massaggiarlo dolcemente, quasi fosse quello del Leone.

Lo Scorpione a quella piacevole sensazione – e sperando si trattasse di Camus – per un attimo si rilassò quasi provando piacere a sua volta, poi d'improvviso spalancò gli occhi e si tirò su...

<< Amico mio se non togli subito quella mano da lì sotto ti giuro che te la trovi sbucherellata come fosse uno scolapasta nel giro di un minuto >> disse Milo con voce e cosmo alquanto alterati.

Shura sembrò non sentirlo per un istante, poi apri lentamente gli occhi e si rese conto di avere ancora la mano tra le gambe di Milo... << Oh...per gli dei.., scusa dannato scorpioncino >>

<< Ah...te ne sei accorto finalmente, ai finito di rimestare li sotto insolente di un capricorno? >> Shura si rimise in piedi in un istante e alzò il cosmo come difesa non appena vide Milo in posizione d'attacco << Stai calmo...insetto non è come pensi... >> << A nooo? E che cos'è che è spiegami >>

<< Ma come diavolo fa a sopportarti Camus con sto carattere che ti ritrovi? Io ti avrei congelato quella dannata unghia tempo fa >> esclamò lo spagnolo.

A queste parole Milo scatto in piedi, come se il solo sentir nominare l'amato avesse provocato in lui una sensazione strana.

Intanto in quinta e undicesima casa le intemperanze dei due non erano passate inosservate e Camus e Aiolia sentendo i cosmi dei rispettivi compagni agitarsi subito corsero alla decima casa per capire cosa fosse accaduto...

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Capitolo 10
*** Uno scontro evitato ***


Arrivati su videro i due discutere di quel che era successo, Camus capendo che Milo era nervoso sollevò leggermente il suo cosmo quasi a voler rassicurare della sua presenza il custode dell'ottava Casa.

Aiolia faceva percepire il suo nervosismo, l'atteggiamento di Shura l'aveva ulteriormente irritato e non degnava quest'ultimo di un solo sguardo.

<< Milo, spero che non ti abbia mancato oltremodo di rispetto, sono davvero dispiaciuto >> disse, rivolgendosi all'amico.

Lo scorpione, dandogli una pacca sulla spalla, lo rassicurò << tranquillo, non ha fatto altro. Anzi, sono io che devo scusarmi, in quel frangente speravo che fosse Camus >>

Shura sentendolo si avvicinò ai due << se avevi quella speranza, perchè ti sei allontanato da lui? >> chiese a Milo.

<< Io..... >> lo scorpione, vedendo l'acquario isolato in un angolo della stanza non riusciva a proseguire.

<< Parla tranquillo >> gli disse gentilmente Camus << siamo tutti e tre qui per ascoltarti >> puntualizzò Shura.

<< Vedete, io sono geloso. Temo sempre che qualcuno possa portarmi via Camus. >> spiegò Milo

<< Camus?? Allontanarsi da te?? Ma se come ha sentito il tuo cosmo, nonostante l'ora assurda è corso qui >> intervenì Aiolia.

<< Ho paura che la mia gelosia nei suoi confronti sia troppa, e immotivata. E mi spiace che si finisca sempre con un diverbio >> disse finalmente lo scorpione, facendosi forza.

A quel ponto, finalmente, Camus si avvicinò << Milo, non devi dire queste cose >> disse, sempre col suo tono calmo e pacato.

Poi proseguì << La tua gelosia, tanto per cominciare, ha un suo validissimo motivo: quel che provi per me. Ed è per questo che io non la reputo esagerata >> spiegò abbracciando il compagno.

Milo, tentennante gli si avvicinò, non sapeva che rispondergli o che fare.

Fu allora che il Capricorno, con un po' d'irruenza, lo spinse letteralmente fra le braccia dell'acquario.

<< Scusami.. >> sussurrò << E di cosa?? >> ribatté Camus, abbracciandolo, poi lo rassicurò << Non aspettavo altro che poterti stringere a me, perdonami per averti trattato in malo modo, ieri sera >>.

<< Non sono mai stato veramente in collera con te, verresti al pranzo con la Dea assieme a me? >> domandò il greco al francese, che sorrise e prendendolo per mano si avviò verso la tredicesima casa.

Furono raggiunti poco dopo anche da Aiolia Shura e tutti gli altri, e nulla lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto.

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Capitolo 11
*** La Decisione di Capricorn ***


Al pranzo erano presenti i dodici Gold in carica, Kanon, Shion e la giovane Dea.

Si disposero a tavola un po' come capita, chi per legami affettivi o d'amicizia, chi per senso del dovere e qualcuno in maniera del tutto casuale.

Non ebbero tempo di cambiare quella fortuita disposizione perchè arrivarono le ancelle coi primi antipasti.

<< Sono felice che siate riusciti a radunarvi tutti qui, miei valorosi cavalieri >> disse a un certo punto la Dea << questo pranzo è un modo per ringraziarvi degli sforzi da voi sostenuti durante questo lungo anno >>

I cavalieri si alzarono e stando al loro posto s'inchinarono al cospetto della giovane << siamo noi ad essere lieti di essere qui >> rispose Dohko, a nome di tutti.

Il pranzo proseguì in un'apparente serenità, ma nella mente di Aiolia vi era un unico pensiero: era inutile attendere oltre, proseguire in quella falsa serenità.

Doveva decidersi a mollare Shura, ora che – con tutti gli altri presenti – non avrebbe potuto trovare il modo di zittirlo.

Non gli rimaneva che attendere l'occasione propizia.

Negli istanti che intercorrevano tra due degli innumerevoli secondi Shura prese la parola << Aiolia, amore che succede? Pensavo mi avresti chiesto di sedermi accanto a te >> .

Aiolia colse il momento << Shura di Capricorn, ascoltami bene! Non te l'ho chiesto perchè non è mio interesse averti accanto, ne ora ne mai! >> esclamò.

<< C-cosa...Aiolia, non può essere...cosa dici! >> disse lo spagnolo alzandosi visibilmente alterato dalla rabbia.

Così facendo quasi senza accorgersene innalzo' il cosmo.

“Saga, intervieni il tuo potere è l'unico in grado di ingannare Shura “ disse* Shion al cavaliere di Gemini accanto a lui.

Mentre Mur approntava una difesa per la Dea il custode della terza casa riuscì ad approntare un illusione tale che solo Shura – che non poteva notare le azioni del greco a causa della presenza accanto a lui di Aldebaran – vedesse le Cloth distrutte, per poi cadere stremato.

“Hei Saga, o maglio Arles, tutto ok??” chiese DeathMask, seduto vicino al cavaliere della terza casa, vedendo l'amico mostrare i sintomi di un'emicrania.

“Sono Saga, tranquillo, ho solo mal di testa, ora passa “ lo rassicurò.

<< Shura! Fermati! >> intimò Dohko, vedendo lo spagnolo afferrare lo scrigno di Capricorn e andarsene.

<< Shura di Capricorn! Rimettiti al tuo posto subito! È tua intenzione abbandonare il tempio e la Dea? >> chiese più volte il Gran Sacerdote, senza ottenere risposta, solo lo sguardo feroce e carico di rabbia di Shura che davano l'idea di ciò che sarebbe potuto accadere.

<< Adesso basta! Sono stanco delle tue intemperanze e dei tuoi colpi di testa, il tuo modo di fare troppe volte ha messo a rischio la pace e la tranquillità del tempio, stavolta prenderò dei provvedimenti più drastici mi dispiace >>

Shura vide la risolutezza negli occhi di Shion, ciò stava a significare che per lui le cose si stavano mettendo davvero male, forse stavolta non se la sarebbe cavata con una sonora ramanzina

Difatti le ultime parole di Shion risuonarono come una sentenza annunciata in tutta la tredicesima casa. << Arrestatelo! E conducetelo in cella, così che si rinfreschi le idee, e pensi al suo indegno comportamento, domani deciderò sul suo destino >>

*via cosmo

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Capitolo 12
*** Punizione Esemplare ***


Quello che si sperava potesse essere un pranzo distensivo e conviviale si era rivelato invece un autentico disastro. Molti dei dodici Gold si scambiarono sguardi dubbiosi e interrogativi non avendo ben compreso la situazione.

Poi gli occhi di tutti si spostarono su Aiolia, che in evidente imbarazzo, chinò la testa. << Direi che questo pranzo si è concluso con il botto, non lo avrei mai immaginato >> la voce di DeathMask arrivò improvvisa a rompere un silenzio quasi assordante, e la sua risata ironica fece distendere l'atmosfera pesante che si era creata.

<< Sommo Shion, mi permetto di chiedere chiarimenti in merito a questa incresciosa situazione >> chiese Shaka, che affianca a ancora Athena e Mur.

<< Era così indispensabile far arrestare Shura davanti a tutti noi come un criminale qualsiasi? mi sembra eccessivo >> Aphrodite si unì alle parole del cavaliere di Virgo.

<< Forse, stavolta ha davvero passato il limite, un comportamento simile di fronte ad Athena è inammissibile >> disse Camus, e Milo guardandolo lo fulminò con lo sguardo.

<< Cosa c'è? Ho detto la verità, e lo sai >> disse l'acquario al suo compagno cercando di giustificare le sue parole.

<< Sommo abbiamo diritto a delle spiegazioni, stiamo parlando della sorte di uno di noi, non possiamo restare all'oscuro >> concluse Aldebaran.

Aiolia rialzò lo sguardo cercando il modo di dare qualche spiegazione ai compagni, ma Shion parlò, << Cavalieri, la situazione è più delicata di ciò che pensate, e credetemi se vi dico che le mie azioni sono dettate unicamente dal voler far rispettare le regole del Tempio...e poi..e poi io... >> il Gran Sacerdote s'interruppe in evidente difficoltà, Dohko gli poggio' una mano sulla spalla cingendolo dolcemente e sussurrandogli qualcosa all'orecchio, poi una voce dolce e soave fece spostare lo sguardo dei cavalieri dall'altro capo del grande tavolo da pranzo.

<< Cavalieri, l'amicizia e la stima che vi lega sono encomiabili e so' bene che ciò che accade ad uno di voi coinvolge tutti indistintamente, ma ricordate che le decisioni del Gran Sacerdote vanno rispettate seppur non condivise... >> la voce di Saori catalizzò l'attenzione di tutti sulla giovane.

<< Mi dispiace che questa piacevole riunione si sia risolta così in fretta e in maniera al quanto brusca, avrei voluto intrattenermi con voi molto di più, adesso – a malincuore – devo chiedervi di lasciare me e il Sommo Shion da soli per cercare di venir a capo di questa faccenda, se sarà necessario il vostro intervento sarete avvisati >> le ultime parole della ragazza e il suo cosmo caldo e avvolgente calmarono i presenti che si congedarono riprendendo ognuno la strada verso il proprio templo.

Aiolia si avvicinò a Shion cercando di parlare ma il Sommo lo zittì alzando la mano destra, il Leone capì il gesto e si poggiò alla parete, immerso nei suoi pensieri.

<< Gran Sacerdote credo che una spiegazione mi sia dovuta, dopo aver visto uno dei cavalieri d'oro venire imprigionato come un volgare criminale >> Saori non perse tempo e impose la sua voce a Shion.

<< Mia dea non crediate che abbia preso questa decisione a cuor leggero, ma il cavaliere del Capricorno nell'ultimo periodo non è più degno del favore che la Dea ripone in lui >> << Come...? E per quale motivo? >> prosegui la giovane con sorpresa.

<< Shura antepone i suoi sentimenti personali ai suoi doveri di cavaliere e questo pregiudica le sue missioni e la vita dei compagni, io non posso accettarlo, la pena per l'insubordinazione è una sola.. >> disse Shion imponendo la sua voce autoritaria questa volta.

<< Il destino e la punizione del cavaliere di Capricorn faranno da monito a tutti coloro che sfidano le leggi del Grande Tempio e di Athena, il mio ruolo è questo e lo porterò avanti fino in fondo, dovessi eseguire la sentenza io stesso >> concluse il Gran Sacerdote abbassando leggermente lo sguardo verso la Dea.

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Capitolo 13
*** Senso di Colpa ***


Nel grande salone rimasero solo Saori e l'ex Ariete che, ignari della presenza di Aiolia, iniziarono a discutere di ciò che era accaduto.

<< So bene che il tuo ruolo ti impone decisioni difficile da prendere, a volte anche ingiuste agli occhi di molti, ma so anche che fai tutto questo per il bene comune >> Athena camminò lungo le navate della tredicesima casa impugnando lo scettro di Nike, Shion la segui' con lo sguardo.

<< Ciò nonostante non posso permettere che Shura paghi con la vita le sue intemperanze >> puntualizzò << Ma Athena, se sono proprio i cavalieri d'oro a non rispettare le leggi tutti si sentiranno in dovere di fare i propri comodi, e questo non è ammissibile >> << Non ho detto che il cavaliere di Capricorn non debba essere punito, Gran Sacerdote, ho detto che non dovrà pagare con la propria vita... >> puntualizzò la Dea per poi domandare << Sai perché i cavalieri d'oro sono i custodi dei dodici templi e di Athena stessa, Sommo Shion? >> .

<< Certo mia Dea... >> rispose << Perché dai tempi del mito sono i guerrieri più forti e valorosi al vostro servizio >> Saori si avvicinò al Gran Sacerdote e gli prese le mani fra le sue << Non solo per questo...non solo, è il grande cuore e ciò che in esso è custodito a fare grande un cavaliere è l'amore verso Athena e verso gli altri a dargli la forza in battaglia >> proseguì con calma << Adesso il cuore di Shura è ferito e confuso e per questo ha smarrito la strada, ma io lo aiuterò a ritrovarla, perché il compito di Athena è anche quello di alleviare le pene dei propri guerrieri >> concluse Saori con un dolce sorriso.

<< Mi è concesso parlare con il prigioniero ,mio Sacerdote? >> Shion con un certo imbarazzo si rivolse alla giovane << Ma certo Athena, le vostre parole gli saranno certo di conforto, ma la mia decisione non cambierà >> concluse << Fidati di me...forse ho trovato il giusto compromesso >> il Gran Sacerdote guardò la propria dea con aria interrogativa non capendo le sue intenzioni.

Aiolia, rimasto tutto il tempo nascosto fra le colonne del tredicesimo tempio, aveva ascoltato tutta la conversazione, percependo il grande dolore dei due.

Sentiva di esserne la causa, ed era certo che la sua scelta – seppur motivata – fosse ciò che aveva scatenato tutto portando Shura a quella drastica reazione.

Ripensava a quelle frasi, sperando di non essere scoperto, ma senza rendersene conto pianse.

I suoni generati dai suoi singhiozzi fecero si che una guardia lo notasse e, senza il benchè minimo rispetto, lo trascinasse di peso davanti ai due.

<< Lascialo andare! >> intimò Shion alla guardia << Cavaliere del Leone, non hai fatto ritorno alla quinta casa? >> chiese Saori avvicinandosi << Milady, io... sono l'unico responsabile di ciò che è accaduto, vi prego se proprio dovete punire qualcuno... Fate che sia io >>

<< No, non sarebbe giusto, ti concedo – se lo vuoi – di tenergli compagnia stanotte >> gli concesse la Dea.

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Capitolo 14
*** Un Sentimento Disperato ***


La guardia che aveva scoperto Aiolia si avvicinò << Somma Athena, sarei onorato se mi chiedeste di scortare il Leone alle prigioni >> disse, rivolgendosi alla Dea che cordialmente sorrise al giovane << sei gentile. Accompagnalo pure, ma ricorda, il Leone non è detenuto. Domattina, prima dell'alba io scenderò a conferire col Capricorno. In quel momento lo libererai. >>

Il giovane greco e la guardia s'incamminarono lungo la scalinata che conduceva al luogo in cui era detenuto lo spagnolo ed aprì la cella << Aiolia..... >> lo chiamò stupito l'ormai ex custode della decima casa, mentre la guardia richiudeva la cella e se ne andava.

<< Shura, sono libero, tranquillo. Mi è stato concesso di non lasciarti solo stanotte. In fondo sono io la causa di tutto e mi è sembrato giusto venire da te, anche solo per farti compagnia >> disse il Leone.

Lo spagnolo, senza dire nulla si alzò dalla branda e cingendo un braccio attorno al greco e ve lo scagliò.

Shura si avvicinò, lo strinse forte a sé per sentire ancora una volta quel calore che tanto gli era mancato. Comincio ad accarezzarlo, baciandolo dolcemente e assaporando ogni contatto che riusciva ad instaurare con lui.

Aiolia sembrava apatico, le intenzioni del compagno erano piuttosto chiare, ma non provocavano in lui alcuna reazione.

Intanto lo spagnolo, sempre più audace, continuava ad accarezzarlo tenendolo stretto << Ti prego...non respingermi, ho bisogno di te >> disse, con la voce roca di disperazione e desiderio, così dicendo gli sfilò la maglia affondando le mani tra i pettorali e nei pantaloni di Aiolia, aspettava quel momento da tanto e il desiderio quasi si tramutò in rabbia perché sapeva che quella sarebbe stata l'ultima notte della sua vita.

<< No Shura, tu non sei mai stato questo, non meriti altri guai >> cercò di calmarlo il Leone << tanto domattina morirò, non fermarmi >> rispose seccato.

Aiolia a quelle parole si arrese, vide la rassegnazione nei suoi occhi, e non ebbe cuore di negargli quegli ultimi momenti di felicità.

Per un breve istante si lasciò andare, lo spagnolo di certo sapeva bene come farlo cedere, chiuse gli occhi e lo lasciò fare, perdendosi fra quelle braccia possenti.

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Capitolo 15
*** la decisione di Athena ***


La mattina dopo come stabilito la Dea scese dai due ed il suo cosmo possente e gentile li svegliò dolcemente.

I due cavalieri, che si erano ormai rivestiti già alle prime luci dell'alba, si alzarono all'istante << Aiolia, se vuoi vai pure, ci vediamo in Arena >> << no Milady, vi aspetto >> rispose.

<< E sia, ma non far parola di ciò che sentirai >> disse lei.

<< Milady, io.... >> voleva confessare Shura << no, non è il caso >> lo bloccò Aiolia.
Così dicendo il giovane uscì dalla cella lasciando Athena e il cavaliere del Capricorno da soli, ma prestando molta attenzione alle parole che sarebbero state dette << Cavaliere, non posso negare che il tuo comportamento mi abbia profondamente delusa e amareggiata... >> lo sguardo di Saori era fermo e deciso, il cavaliere inginocchiato ai piedi della dea strinse i pugni, ferito nell'orgoglio.

<< Credimi se ti dico che infliggerti una punizione per me è molto doloroso, perché tu sai la fiducia che ho sempre riposto in te >> << Athena...non ho parole per giustificarmi, e neanche saprei trovarle, i miei sentimenti hanno prevalso sul mio dovere di cavaliere, ciò non doveva accadere, merito qualsiasi punizione vogliate infliggermi, non ho scusanti >> Shura pronunciò quelle parole d'un fiato, sapeva che non avrebbe avuto il coraggio di guardare negli occhi la giovane.

<< I sentimenti sono ciò che ci rende forti cavaliere, sono la fonte a cui si attinge nei momenti di sconforto, eppure non bisogna mai farsi dominare da essi, altrimenti si perde se stessi e la strada da seguire>>

La Dea poggiò una mano sulla spalla del cavaliere << Alzati Shura, verrai scortato dalle guardie nell'arena dove ti scontrerai con un tuo pari grado, se perderai lo scontro uno dei dodici cavalieri prenderà la tua vita >> a quelle parole lo spagnolo ebbe un sussulto, << Ti darò una possibilità di salvezza in uno scontro alla pari, sperando che tu non commetta sciocchezze, credimi il Sommo Shion non sarebbe stato così clemente >> continuo Athena << Se fosse dipeso da lui saresti già sulla porta degli inferi...>>

<< Grazie mia Dea...per la vostra generosità, mi comporterò come conviene ad un cavaliere del rango cui appartenevo, non sarò più motivo di vergogna ai vostri occhi, questa è una promessa >> << Voglio proprio sperarlo cavaliere >> così dicendo la giovane dea fece segno alle guardie di scortare il prigioniero fuori dalla cella.

Aiolia intanto, che aveva ascoltato tutta la conversazione, lasciò l'angolo dove si era rifugiato e segui i movimenti di Shura fino a quando lui e le guardie non scomparvero dalla sua vista. Athena gli si avvicinò << Cavaliere stai bene? >> chiese... << Non saprei Milady . In questo momento mi sembra di vivere in un incubo, creato con le mie stesse mani >> disse il leone << Abbi fede nella giustizia Aiolia, vedrai che tutto si sistemerà >> i due lasciarono la cella e si diressero verso l'arena.

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Capitolo 16
*** il destino di Shura ***


L'aria esterna del primo mattino era una sferzata gelida sul viso di Shura, tagliente quasi come la sua spada. Camminavano lenti nella neve seguiti a breve distanza da Athena e Aiolia, nessuno parlava c'era un silenzio solenne.

Le guardie tenevano lo spagnolo serrandolo per le braccia, e lui alzando lo sguardo verso un punto in alto dell'Arena incrociò gli occhi di Shion. Un breve scambio di sguardi fra le guardie e il Gran Sacerdote e Shura fu lasciato solo al centro di quel terreno circolare.

Il cavaliere si guardò intorno e vide avvicinarsi qualcuno lentamente. << Giornata ideale per battersi cavaliere... >> l'inconfondibile risata di Deathmask precedette la sua entrata nell'arena innevata.

<< Così sarai tu il mio avversario, chissà perché non ne sono sorpreso>> disse Shura << Ritieniti fortunato ti farò entrare agli Inferi dalla porta principale ma non sperare che ci vada leggero con te >> la voce di Cancer risuono' feroce è sarcastica.

<< Sono pronto...non ti temo >> disse il Capricorno. << E fai male...molto male >> Cancer guardò Shion, un breve cenno di assenso e tutto cominciò con un susseguirsi serrato di colpi dei due.
A ogni lancio di Excalibur la neve volava ai lati dell'area dello scontro, creando un vuoto circolare attorno ai due.

<< Difenditi, invece di spazzar neve! >> lo intimò il cavaliere della quarta casa, rendendosi conto che qualcosa fermava l'amico << non posso combatterti Death, questa situazione è solo colpa mia, difendendomi seriamente finiremo ai mille giorni. >> replicò il condannato.

<< Sekishiki Meikaiha!! >> gridò l'italiano trascinando anche il corpo dell'amico, oltre al suo spirito, nella Valle della Morte, dove ad attenderlo c'era Camus.

<< Tu qui? Cavaliere di Acquarius?? >> chiese l'ex Capricorno stupito << si, è decisione della Dea che tu non vada oltre ma che venga bloccato qui, in modo che possa riflettere su quanto accaduto >> disse il francese, mente lo spagnolo si sedeva a gambe incrociate su una roccia.

<< Fallo qui, non è mia intenzione oppormi >>disse. L'acquario scagliò il suo freezin coffin sull'amico, sospendendone istantaneamente la vita, per poi tornare – con l'aiuto di DeathMask – dagli altri.

<< Cavalieri, oggi per voi è una giornata complicata, un vostro pari è stato appena giustiziato. Vi lascio la giornata libera >> li congedò Shion.

Aiolia, facendo ritorno alla quinta casa parlottava tra se e se << Shura, mi spiace, io non avrei voluto tutto ciò. Dovevamo lasciarci e basta, da amici. E tu saresti dovuto continuare ad essere il Cavaliere di Capricorn >>

Non si rese conto che Shion l'aveva sentito e andatogli vicino gli disse << Aiolia, il tuo senso di giustizia è encomiabile, vedrai.. Shura tornerà. Ora prenditi questa giornata per te, come gli altri, ci vediamo domani in tredicesima >>

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Capitolo 17
*** L'erede di Shura ***


Erano trascorsi due giorni dalla sentenza che aveva visto Shura inerme e ormai arreso al suo destino intrappolato nel feretro di cristallo di Camus.

Per Aiolia erano stati giorni difficili, fatti di rimorsi e notti insonni, a nulla valeva la vicinanza e il conforto della dolce Ester che cercava di rasserenare i pensieri del Leone.

Quella mattina qualcuno che lo conosceva bene decise di fargli visita, ben consapevole del suo stato d'animo << Buongiorno fratello...come stai? >>

<< Aiolos! Come mai qui a quest'ora? >>> gli rispose, sorpreso di vederlo << Mi fai domande di cui conosci già la risposta Aiolia. So bene come sei fatto, sicuramente stai pensando a ciò che è accaduto addossandoti la colpa >> gli disse Aiolos << E non dovrei? È anche colpa mia se Shura è stato punito. Sono stato crudele con lui e non avrei dovuto, il risentimento ha preso il sopravvento in me e mi ha fatto dimenticare anche le cose belle trascorse insieme >> disse, tirando un pugno ad una delle colonne.

<< E adesso? È l'ira ha dominarti? Devi stare calmo, e riflettere, sei un cavaliere d'oro la fermezza deve essere uno dei tuoi punti di forza. Non puoi lasciarti vincere dalle emozioni. E questo avrebbe dovuto saperlo anche Shura prima di agire in quel modo davanti ad Athena >> gli disse Aiolos avvicinandosi per confortarlo.

<< Dimmi fratello, non sei venuto qui solo per tastare il mio stato d'animo giusto? Hai qualcosa da dirmi lo avverto, parla dunque >> lo invitò Aiolia << Come sempre riesci ad anticipare i miei pensieri fratellino. Ascoltami dunque, il Sommo Shion vuole vederti, gli ho detto che ti avrei personalmente riferito il messaggio. Sembra che voglia affidarti una missione >> << Un'altra? E a che proposito? >> chiese incuriosito << Non lo so, non mi è stato riferito altro. Quindi datti una sistemata e va subito alla tredicesima casa per ricevere ulteriori spiegazioni >>

<< Va bene andrò subito >> rispose << Noi ci vediamo più tardi... mi raccomando nervi saldi e frena la lingua va bene? >> << Va bene, tranquillo. >> si allontanò per farsi un bagno rilassante prima di affrontare l'incontro con il Gran Sacerdote.

Sali verso la tredicesima casa, e non poté far a meno di pensare che quella della missione fosse solo una scusa per tenere sott'occhio il suo comportamento, arrivato alla grande porta d'ingresso fu subito fatto entrare dai soldati di guardia, il Sommo lo attendeva accanto al trono << Benvenuto Aiolia ti aspettavo.. >> il cavaliere s'inginocchiò al cospetto del Gran Sacerdote << Sono ai vostri ordini Sommo Shion >> disse << Spero che il tuo animo sia più sereno e ben disposto per ciò che ho intenzione di affidarti >> << Non dubitate sono sempre pronto a svolgere il mio compito per il Santuario e per Athena >> rispose.

<< Bene, era ciò che volevo sentire. Come sai la decima casa è rimasta senza il suo legittimo custode, e questo è un problema al quale bisogna ovviare >> spiegò il Gran Sacerdote << Quali sono le vostre intenzioni? >> chiese Aiolia << Devi cercare un bambino, un bambino speciale... il cui cosmo ho avvertito già da un po' di tempo. Lo porterai qui al Santuario e si allenerà come futuro cavaliere di Capricorn >>

<< Un bambino... >> ripeté Aiolia << Che sostituisca Shura? >> pensò il cavaliere e non poté far a meno di avere una punta di amarezza nel ripetere il suo nome << Potrebbe essere un modo per Capricorn di rimediare ai suoi errori, e dimostrare un adeguato pentimento >> << Quindi c'è possibilità che lui sia perdonato? >>chiese Aiolia ansioso.

<< Questo lo verificheremo io ed Athena in persona. Adesso vai e portami notizie >> il cavaliere si rialzò con un inchino lasciando la sala del trono con maggiore speranza nel cuore, forse non tutto era perduto, si recò alla quinta casa per salutare Ester e cominciare subito la ricerca del successore di Shura.

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Capitolo 18
*** Incontro inaspettato ***


La giovane fanciulla, come sempre, lo aiutava nel preparare un semplice bagaglio per la sua partenza, i suoi occhi erano tristi perché ancora una volta il giovane, di cui ormai era palesemente innamorata, doveva di nuovo lasciare il tempio per una delle sue missioni.
<< Non essere triste, non è nulla di pericoloso. Tornerò presto vedrai >> le sorrise baciandola dolcemente sulla fronte.
Stava per lasciare la quinta casa quando si sentì chiamare da lontano << Aiolia, aspetta! >> il cavaliere si voltò d'istinto << Fratello...ti rivedo con piacere, per salutarti temo, sono in partenza per ordine del Sommo Shion >> disse << Oh... lo so bene, perché sarò io ad accompagnarti >> gli disse.
<< Sul serio? Questo il Gran Sacerdote non lo aveva detto >> rispose << Diciamo che ti ha visto un po' turbato quando hai lasciato la sala del trono, e quindi mi ha chiesto di venire con te >> disse Aiolos << Bene, ne sono felice >>
<< Allora sai già dove cercare questo bambino? >> chiese Ailos e suo fratello si fermò a riflettere che in effetti il Gran Sacerdote, pur avendo avvertito il cosmo del bambino, non gli aveva detto dove trovarlo. Aiolia guardò titubante è un po' imbarazzato per non averci riflettuto prima << Sta tranquillo so che avevi altro per la testa. E comunque il Sommo mi ha detto dove trovarlo >> lo rassicurò il Sagittario << Per fortuna, altrimenti sarebbe stata un impresa rara >> << Andiamo ti spiegherò tutto strada facendo >> gli disse Aiolos.

Nel tragitto che fecero in macchina, accompagnati da Tatsumi, Aiolos ebbe il tempo di aggiornare il fratello riguardo all'attuale dimora del bambino.

Il Gran Sacerdote era riuscito a scoprire che si trovava in una casa famiglia nei pressi di Atene, e che una volta arrivati sul posto avrebbero dovuto chiedere informazioni per scoprire l'esatta ubicazione << A quanto pare questo ragazzino ha mostrato un cosmo molto potente, quindi non sarà difficile individuarlo >> disse il Sagittario.

<< Se lo dici tu... >> rispose Aiolia, mostrando scarso interesse per la cosa << Ascoltami bene, testa dura che non sei altro, lo so che ti secca cercare colui che probabilmente prenderà il posto di Shura, ma ricordati che la missione è stata affidata a te, io sono solo un osservatore che ti ha accompagnato. Quindi mostra un pò più entusiasmo e cerca di essere collaborativo, va bene? >> << Agli ordini! >> rispose sarcastico. Intanto l'auto si era fermata e i due fratelli scesero per chiedere informazioni ad alcune persone.

<< Quello che posso dirvi è che l'unica casa famiglia nelle vicinanze si trova lungo questa strada, l'ultimo edificio sulla vostra destra >> spiegò gentilmente un uomo del posto. I due ragazzi tornarono in macchina raggiungendo in pochi minuti il luogo indicato.

Chiesero a Tatsumi di aspettarli fuori, mentre loro entrarono. Entrambi non appena furono all'interno avvertirono un emanazione cosmica << La senti Aiolia? >> << Si l'avverto chiaramente >> un uomo vedendoli andò loro incontro << Posso fare qualcosa per voi signori? >>

<< Veramente stiamo cercando un ragazzino... >> disse il leone << Beh...qui c'è ne sono tanti, dovreste darmi maggiori informazioni >> replicò l'uomo << Credo saremo noi a riconoscerlo non appena lo vedremo >> disse Aiolos , e l'uomo lo guardò perplesso non capendo il significato delle sue parole.

Mentre i due cavalieri cominciarono il giro del posto un bambino corse incontro ad entrambi, inizialmente non destò particolare attenzione fino a quando non chiamò uno dei due fratelli << Aiolia... Aiolia hi!! >>il giovane di voltò restando non poco sorpreso << Matthew! You, here? >> chiese.

 

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Capitolo 19
*** Trattativa irruenta ***


Aiolos osservò il bambino che con tanto entusiasmo era venuto incontro loro, anche suo fratello che non appena lo vide gli si illuminò lo sguardo << Voi due vi conoscete? >> chiese il Sagittario << Ci siamo incontrati in aereo durante la mia ultima missione >> spiegò Aiolia mentre il suo pensiero corse subito a Shura.

Aiolos prese da parte suo fratello per parlargli << Lo avverti? Questo bambino emana cosmo, quasi senza accorgersene. Fratello è lui che stavamo cercando, non ci sono dubbi >>

<< Com'è possibile? Io non mi sono accorto di nulla, anche se ho sempre avvertito una grande empatia con lui, fin da subito >> disse il Leone << Dobbiamo portarlo via da qui. Subito. >>

Così Aiolos si rivolse al responsabile della casa famiglia << Mi ascolti, chi si prende cura di questo bambino? >> chiese << Lui è qui insieme a suo fratello maggiore Stephen, non c'è nessuno dei loro familiari che si occupa di loro. Provvedo a tutto io >> disse l'uomo << Visto che non sono adottati legalmente noi vorremmo portarli al Santuario di Atene sotto la responsabilità del Sommo Shion, la più alta carica del Tempio >> disse Aiolos

<< Scusate... cosa diavolo volete che mi freghi di chi sia questo Shion, i ragazzi rimangono qui e basta. Io non vi conosco e non so chi siete >> sbottò l'uomo << Perché non chiediamo a loro cosa vogliono fare, se seguirci oppure restare qui. >> disse Aiolia.

Intanto Matthew era stato raggiunto da suo fratello Stephen che lo cinse per le spalle quasi a volerlo proteggere << Matthew ti andrebbe di venire con me e mio fratello in un posto molto speciale. Sai li ci sono altri bambini speciali come te con i quali avrai molte cose in comune >> gli spiegò il Leone accarezzandogli la testa, attendendo che il fratello traducesse.

<< Yes!! Of Course!! We don't like to stay here, but we must do it.. >> disse il piccolo, ad Aiolia gli si strinse il cuore << Allora è deciso i ragazzi verranno con noi >> disse rivolto all'uomo, che già li guardava con aria seccata.

<< Voi non potete venire qui a prendere questi ragazzi, non ne avete l'autorità >> gridò << Ma per favore... come se non avessimo visto lo stato fatiscente in cui versa questo posto. Ti facciamo un favore a portarli via di qui avrai due bocche in meno da sfamare. Quindi smettila di fare storie >> gli rispose Aiolia, e suo fratello lo guardò con aria severa a causa dei suoi modi non troppo diplomatici.

<< Ma tu senti questo...viene qui e darmi dei consigli su come gestire un branco di ragazzini mocciolosi. Ma cosa volete? Andatevene subito, o vi sbatto fuori a calci! >> sbraitò l'uomo.

Matthew ebbe paura ed abbracciò suo fratello, Aiolia lo vide e alzò il cosmo partendo in quarta verso di lui.

Ailos lo fermò con un braccio << Calma... sta calmo. Cerchiamo di non scatenare una rissa >> tentò di placarlo << Gli faccio sputare tutti i denti a questo ba... >> bastò uno sguardo di Aiolos per zittire suo fratello << Aiolia, va con i ragazzi e aiuta loro a preparare i bagagli, partiremo a breve >>

<< Ma...fratello? >> brontolò << Fa come ti ho detto, tranquillo >> rimasto solo con l'uomo Aiolos gli si avvicinò e lui istintivamente si fece indietro << Cosa sono quei ragazzi per te? >> l'uomo non rispose.

<< Rispondi! >> gridò Aiolos << Beh...loro sono come, sono... >> non riusciva trovare le parole giuste per mentire.

<< Ecco, appunto non sono niente, come immaginavo. Allora ascoltami non fare storie e lasciali alle nostre cure. Ecco tieni... >> gli passò in piccolo sacchetto con del denaro << Questo è un dono del Gran Sacerdote per ricompensarti della tua perdita >> l'uomo osservò il sacchetto e sorrise.

<< Ti conviene sparire prima che torni mio fratello. Sai...lui non è così paziente come me >> l'uomo fu percosso da uno strano brivido di paura.

Strinse il sacchetto a sé e sparì in pochi minuti, dopo poco Aiolia ricomparve insieme ai ragazzi << Dov'è quell'essere irritante? >> chiese << Se ne andato, e direi che anche noi possiamo partire >>

<< Come hai fatto a convincerlo? >> disse Aiolia << Semplice... gli ho detto che se non fosse sparito subito tu lo avresti gonfiato di botte >> disse sorridendo Aiolia lo guardò ricambiando il sorriso, si sentiva sempre sereno in compagnia di suo fratello.

Lui era l'unico in grado di tranquillizzarlo, il Sagittario fece strada a Stephen conversando a bassa voce mentre raggiungevano l'auto, il leone guardò Matthew prendendolo tra le braccia e mettendolo a cavalcioni sulla schiena. << Yes!! I'm Flying >> urlò felice il piccolo simulando le ali di un aeroplano, Aiolia sorride lasciandosi coinvolgere dalla felicità del bambino.

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Capitolo 20
*** Nuovi ospiti alla quinta casa ***


Il viaggio di ritorno fu molto tranquillo. L'entusiasmo di Matthew nel rivedere Aiolia aveva coinvolto un po' tutti, Stephen rimase al quanto silenzioso come stesse in attesa di capire gli sviluppi di quella situazione.

Una volta arrivati al Tempio furono scortati tutti e quattro alla presenza di Shion.

Entrambi i ragazzini rimasero assai stupiti alla vista della maestosità del di quel luogo, si guardavano intorno cercando di catturare con gli occhi ogni possibile particolare.

Dopo il passaggio di rito attraverso le dodici case si trovarono nella sala del trono alla presenza di Shion << Bentornati cavalieri, sono lieto che la vostra ricerca abbia portato i risultati sperati. Fatevi avanti e lasciatemi conoscere i giovani che conducente >> Aiolia e Aiolos si inginocchiarono, e quel gesto provocò un certo imbarazzo e timore nei due fratelli.

Shion si avvicinò osservandoli entrambi, era come immaginava Matthew, il più piccolo, a mostrare un cosmo potente e brillante seppur ancora accennato e inconsapevole della sua potenza << Sommo Shion, abbiamo condotto il bambino di nome Matthew qui al Santuario, come avevate ordinato, e con lui c'è suo fratello maggiore Stephen. Entrambi soli al mondo >> specificò Aiolia.

Il più grande dei due teneva la testa bassa, aveva capito solo osservandolo che si trovava al cospetto di una persona importante e degna del massimo riguardo, il piccolo invece lo guardò con degli occhi grandi e spalancati ed un sorriso che mostrava tutta l'innocenza della sua età.

<< Hi I'm Matthew. Thanks for letting me meet Aiolia again. >> disse il bimbo << Molto piacere Matthew, io sono Shion, felice di conoscerti Stephen. Spero che vi troverete bene qui al Grande Tempio. In questo luogo sacro alla dea Athena vige il massimo rispetto per il prossimo è per le regole. Ma di questo sarà il vostro amico Aiolia a mettervi al corrente >> disse il Sommo

<< Perdonatemi non comprendo? >> rispose il Leone << Semplice... è evidente che il bambino nutra un particolare legame nei tuoi confronti, e poiché questo luogo sarà la loro casa, mi sembra logico che sia tu ad occupartene. Visto che il nostro scopo è che i ragazzi possano trovarsi a loro agio >>

<< Voi credete che sia una buona idea lasciarli venire alla quinta casa? >>

<< Direi che è la soluzione più logica al momento, non vorrai che il piccolo Matthew soffra nel vedersi separare da un amico appena ritrovato? >> disse Shion << Certo che no... >> rispose un po' incerto << Bene, allora è deciso al momento i ragazzi alloggeranno alla quinta casa. Grazie per i vostri servigi...Aiolos, Aiolia ottimo lavoro >> << Dovere >> risposero all'unisono.

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Capitolo 21
*** spiegazioni di rito ***


Uscirono dalla sala del trono facendo un tratto di strada insieme << Sta tranquillo fratellino ho visto che sei bravo con questi ragazzi non ti sarà difficile metterli a proprio agio >> disse Aiolos << Lo spero tanto...dovrò dargli qualche spiegazione ovviamente? >> chiese, quasi cercando una risposta che già conosceva.

<< Direi di sì, è d'obbligo. Devono rendersi conto, seppur marginalmente, del perché si trovano qui. Fatti aiutare da Ester la tua ancella, mi sembra molto ben disposta a darti una mano? >> disse il Sagittario << Ma... Aiolos che vuoi insinuare? >> disse imbarazzato

<< Assolutamente nulla. Comunque io sono arrivato in nona. Buon proseguimento ragazzi, andate a mettervi a vostro agio. Ci rivedremo più tardi >> il cavaliere salutò, scomparendo tra le colonne del proprio tempio.

Giunsero finalmente in quinta casa, Aiolia li fece accomodare spiegando ad Ester che i ragazzi avrebbero alloggiato lì fino a nuova disposizione del Sommo Sacerdote.

La fanciulla si prodigò subito in ampi sorrisi e mille gentilezze verso entrambi, e si offri per aiutare a sistemare i fratellini in una delle stanze del tempio.

Poco prima che andassero via Aiolia chiamò da parte Stephen per parlargli, mentre il piccolo Matthew gli stampo' un bacio sulla guancia prima di seguire entusiasta Ester.

<< Ascoltami Stephen... so che per voi qui è tutto nuovo, e sarete sicuramente confusi, ma ti assicuro che noi vogliamo solo il vostro bene... >> cercò, per quel che gli era possibile, di spiegare Aiolia << Dicevano così anche quelli della casa famiglia, e ci hanno trattati sempre uno schifo >> rispose il ragazzo.

Aiolia si sentì rammaricato per questa rivelazione << Mi dispiace, so che è difficile credere a qualcuno però vorrei che voi ci deste una possibilità. Vedi...come posso dirti...tuo fratello Matthew è speciale! >>

<< Speciale? >> disse dubbioso << Si... è un po' difficile da comprendere ma lui racchiude un potere dentro di sé >>

<< Mi prendi in giro o cosa? >> rispose Stephen << Ci sono delle persone che racchiudono in se una forza speciale, che neanche loro sanno di avere. Con disciplina e insegnamento però questo potere è destinato a crescere e fare grandi cose >>

<< E voi siete qui per questo? Per insegnarglielo? >> chiese << Esattamente...ci proveremo >> Stephen lo guardò, scrutandolo attentamente e cercando di pesare il senso di quelle parole.

Poi tirò un sospiro e disse ciò che pensava << Mio fratello sembra crederti, lui è entrato subito in sintonia con te, una cosa molto rara, quindi forse ciò che dici non sono sciocchezze. Ma ti avverto se non mi piacerà quello che farete qui lo porterò via immediatamente >> << Hai la mia parola >> disse Aiolia porgendogli la mano.

Il ragazzo esitò ma poi gliela strinse energicamente, nel frattempo Ester e il piccolo Matthew tornarono nella sala principale del tempio << Brother ! >> gridò il piccolo << It's wonderful here, I like it very much >> disse saltellando << Sono contento per te >> gli rispose sorridendo << Come, I'll show you our room, it's great! >> disse Matthew << Posso Aiolia? >> << Certo che puoi va pure >> rispose.

I due ragazzi sparirono in breve, mente il cavaliere si voltò a guardare Ester << Credi di potermi dare una mano con loro? >> lei gli sorrise accarezzandogli il braccio << Certo che ti darò una mano, e poi Matthew ti adora è evidente, li faremo sentire a casa vedrai >>

<< Grazie Ester sei impagabile >> le accarezzò il viso con dolcezza, e lei socchiuse gli occhi godendo di quel tocco a lungo desiderato.

I pensieri del Leone però erano per quel piccolo così innocente e inconsapevole del duro destino che lo attendeva.

Poi pensò a Shura, alla sua determinazione e caparbietà e si disse che se Matthew poteva essere  chi poteva salvargli la vita lui ce l'avrebbe messa tutta per far in modo che ciò avvenisse.

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Capitolo 22
*** Un sentimento a lungo celato ***


Era trascorso già qualche mese dall'arrivo al Tempio dei due fratelli Matthew e Stephen, sei per la precisione, e non sempre le cose erano state facili, lo stile di vita e le regole del Grande Tempio sembravano abbastanza rigide per i ragazzi, eppure grazie alla presenza di Aiolia e all'affetto quasi materno di Ester le intemperanze dei due, soprattutto di Stephen, sembravano superate.

<< Non so come avrei fatto se tu non mi avessi aiutata Ester, in questi mesi sei stata davvero preziosa e indispensabile >> le disse il leone << Lo fatto con piacere e poi sono dei bravi ragazzi, avevano solo bisogno di capire e comprendere il luogo in cui si trovavano >> Aiolia le si avvicinò, e approfittando dell'occasione in cui i due fratelli erano assenti dal tempio si permise di parlare più liberamente con la fanciulla.

<< Ester, avrei voluto parlarti da tempo ma non si è mai presentata l'occasione giusta, è da quando sono tornato dalla missione con Shura e ti ho rivista che sento di provare qualcosa per te >> le strinse dolcemente le braccia, e lei rabbrividì d'emozione per quel tocco << Sei qualcosa di più per me che una semplice amica d'infanzia, lo sei sempre stata. Io...io sento di amarti >> Ester non riusciva quasi a guardarlo negli occhi tanto era emozionata, il cuore le batteva forte.

Da quanto tempo aspettava un suo cenno un gesto che le facesse capire che anche lui ricambiava i sentimenti che da sempre lei custodiva nel cuore << Queste parole mi restituiscono il respiro, tutto ciò che ho fatto è stato perché avevo piacere ad aiutarti e perché anch'io ti amo Aiolia, ti amo da sempre >> si strinse tra le sue braccia cercando quel calore e quella protezione che da sempre solo lui riusciva a darle.

Lui le sollevò il viso baciandola dolcemente, Ester si lasciò cullare da ogni suo tocco, perdendosi in quelle dolci labbra che racchiudevano tutto l'ardore e la passione del cavaliere << Ciao a tutti siamo tornati! >> la voce squillante di Matthey interruppe il momento romantico tra i due.

<< Ohhh... Aiolia allora tu sei Ester's boyfriend? >> disse il piccolo << Smettila Matthew non essere ficcanaso dai... >> rispose Stephen imbarazzato. << Piccoletto, per uno che ha imparato il greco da poco sai esprimerti molto bene. E comunque si... io e Ester ci vogliamo bene, e staremo insieme se lei vorrà >> disse rivolgendosi alla fanciulla, che per tutta risposte gli si gettò letteralmente tra le braccia.

<< Ti sembra eloquente come risposta? >> chiese con un ampio sorriso << Direi che può bastare per adesso... >> rispose sornione << Matthew adesso è il momento di qualche lezioncina però >> il bambino si imbronciò per un attimo.

<< Avanti non fare quella faccia, non ti farò studiare sui libri. Ti farò osservare le stelle >> disse Aiolia << Wuau! Si le stelle che bello >> Cominciò a gridare entusiasta.

Il cavaliere non poteva far a meno di pensare che quegli antichi templi non erano mai stati tanto movimentati e allegri come negli ultimi mesi, l'unico rammarico che portava nel cuore era il pensiero di Shura tenuto prigioniero, e di come avrebbe preso la notizia del suo fidanzamento con Ester dopo tutto ciò che aveva passato per tornare con lui.

Quello che il cavaliere di Capricorn non riusciva a capire, e che forse lo stesso Aiolia non riusciva ad ammettere con sé stessi, e che con il passare del tempo il suo desiderio di avere una famiglia si era fatto più forte ed insistente e quando immaginava tutto ciò, Aiolia vedeva sempre la giovane Ester al suo fianco.

Adesso però non era il momento per lasciarsi prendere dallo sconforto, si fece coraggio scacciando i tristi pensieri e uscendo fuori da tempio con Matthew aspettando l'arrivo delle stelle.

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Capitolo 23
*** Allenamento Fatale ***


Come ogni mattina Aiolia si svegliò all'alba. Amava particolarmente vedere sorgere il sole, era come se anche le sue energie risorgessero con quel nuovo giorno, si recò all'arena per cominciare gli allenamenti giornalieri.

Era ancora da solo e ciò gli diede modo di chiudere gli occhi per un istante e rivedere la scena che ormai tormentava spesso i suoi giorni: Shura che combatteva contro Deathmask e si lasciava imprigionare da Camus.

Scosse la testa quasi a voler allontanare quei pensieri, mentre cominciava da solo gli allenamenti, indossava la sacra armatura quella mattina, cosa rara ed insolita, perché si solito non accadeva quando si allenava, quel giorno però cercavo scontro, voleva battersi con un suo pari, e molto presto il destino lo avrebbe accontento.

Il sole era alto e l'arena cominciò a riempirsi dei vari cavalieri per i consueti allenamenti, anche i cavalieri d'oro ben presto giunsero in quel luogo, meravigliandosi che il Leone stesse già lì da un pezzo << Aiolia buongiorno... ti vedo particolarmente ansioso stamattina? Ti occorre un compagno con il quale tirare qualche colpo? >> gli disse Saga giungendogli accanto.

<< Diciamo che non sono proprio dell'umore adatto, ma forse prenderti a pugni mi farà passare questa spiacevole sensazione >> rispose << Staremo a vedere cosa faranno tue zanne contro la mia esplosione delle galassie >> disse Gemini

I due cavalieri si misero in posizione d'attacco, mentre gli altri osservavano dalle gradinate, Mur più di tutti sembrava tenere gli occhi puntati su Aiolia: Una serie di colpi a più riprese, schivati a stento da entrambi, la loro prontezza era pari, poi i loro colpi segreti.

<< Preparati a perdere Saga, le zanne del Leone non perdonano, Lightining Plasma! >> esclamò << Non cantare vittoria non ho nessuna intenzione di perdere con te Galaxian Explosion! >> i due colpi si equivalevano come potenza, ed entrambi i cavalieri mantennero ben salda la propria posizione. Fino a quando non potendo più resistere alla pressione dei due colpi furono entrambi scaraventati atterra. Ci volle qualche minuto prima che si rialzassero, ma mentre Saga, anche lui in armatura quella mattina non sembrava aver riportato alcun danno, Aiolia alzandosi si rese conto che uno dei gambali, il coprispalla destro e uno dei braccioli erano completamente in frantumi.

<< Accidenti! Questo non è possibile ma come... >> Mur lo interruppe << Certo che è possibile amico mio, se non hai cura della tua armatura essa si ribellerà. Da quanto tempo non passi da me per farla sistemare? >> chiese il cavaliere << In effetti è da molto tempo, mi dispiace avrei dovuto stare più attento >> disse mortificato << Si avresti dovuto, un cavaliere deve sempre aver cura di colei che è a protezione della sua vita. Sei stato incauto Aiolia e hai avuto ben poco riguardo per un oggetto a te prezioso >>

Aiolia si sentì in imbarazzo in quel momento, Mur sembrava molto seccato da suo atteggiamento << Mi dispiace dirtelo ma la tua armatura è morta. Io personalmente non posso fare molto, tu sai come funziona >> spiegò l'Ariete << Lo so bene, ma non chiederò mai ad uno dei miei compagni di versare il loro sangue per riparare una mia inadempienza, è escluso! >> disse categorico << Allora temo che la tua armatura rimarrà così com'è >> gli rispose.

<< E allora sarà così Mur, Grazie per il chiarimento >> così dicendo lasciò l'arena sotto lo sguardo dubbioso dei suoi compagni, ignari di ciò che sarebbe successo.

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Capitolo 24
*** Sogno premonitore ***


L'umore di Aiolia non era dei migliori, lasciò i suoi compagni senza dire una parola, a testa bassa e pugni chiusi, ciò che era successo nei mesi precedenti lo aveva distolto dai suoi consueti compiti, come quello di occuparsi della sua armatura. 

Stava per rientrare alla quinta casa quando Milo gli andò dietro << Aiolia aspetta... ehi, vuoi fermarti! >> gridò.

<< Cosa vuoi? Ho fretta! >> rispose al quanto sgarbato << Sta calmo e abbassa la cresta. Non devi avercela con Mur, lui vuole solo che le nostre cloth siano sempre al meglio >> gli disse << Lo so, ma ho fatto una pessima figura davanti a tutti e non avrei mai il coraggio di chiedervi aiuto per riparare l'armatura >>

<< Io potrei aiutarti se vuoi? Non è un problema, tu e... si insomma, Shura avete sempre dato una mano a me e Camus, potrei ricambiare? >> disse lo Scorpione << Ti ringrazio ma non voglio, forse è meglio che la mia cloth resti così, almeno per il momento. Adesso scusami vorrei tornare al mio tempio. Ci vediamo... >> disse salutandolo in tutta fretta e allontanandosi. 

Milo tirò un sospiro pensando che il suo amico aveva davvero una testa dura, la giornata trascorse lenta e silenziosa per Aiolia, fino a quando Ester, terminate le sue faccende giornaliere, non lo vide seduto sul davanzale della finestra scrutare il tramonto. 

<< Il tuo silenzio fa rumore più di mille parole amore mio, dimmi...cosa ti turba? >> chiese la fanciulla avvicinandosi e accarezzandogli i capelli<< Sto pensando a Shura, alla mia armatura e a Matthew >> disse, sempre guardando l'orizzonte << E questi pensieri ti turbano a tal punto da distogliere il tuo sguardo da me? >> disse prendendogli il viso è voltandolo in modo che la guardasse. 

<< A volte credo di non essere degno di prendermi cura di quei ragazzi, forse non sono la persona adatta come ritiene il Sommo Shion. Quando saprà della mia armatura poi andrà su tutte le furie >> disse preoccupato << Quando...e se succederà che verrà a saperlo ci penseremo e troveremo una soluzione. Tesoro mio, a volte dovresti mettere da parte il tuo orgoglio ed accettare l'aiuto dei tuoi amici >> disse Ester << Hai parlato con Milo a quanto vedo? >>

<< Lui non è il solo che vorrebbe darti una mano. Ma tu hai la testa dura >> gli disse sorridendo << E tu invece hai degli occhi stupendi...e sai rendermi felice >> la strinse forte baciandola con passione. Le sfiorò il collo lasciando scivolare dolcemente la spallina della tunica,  accarezzò un seno, e lei fremette di desiderio a quel tocco. 

<< Dove sono i ragazzi adesso? >> chiese tra un bacio e l'altro << Nella loro stanza, Matthew gioca, Stephen legge un libro >> disse già persa ormai tra le sue braccia possenti << Bene... >> la sollevò portandola in camera da letto. 

La spogliò completamente ammirando il suo corpo nudo e candido con occhi avidi di desiderio, i  suoi baci si fecero più ardenti e voraci, fino a quando entrambi credettero alla passione nel modo più naturale possibile. 

Stanco e appagato Aiolia si addormentò con Ester tra le braccia. Il suo sonno però, fu turbato da un volto...triste e rassegnato che sempre occupava i suoi pensieri, quello di Shura, lo vedeva piangere ed esprimere a gran voce il suo pentimento, eppure Aiolia non riusciva a rispondergli, era come paralizzato dal sogno stesso. Shura gli parlava e lui non poteva far altro che ascoltare. “Perdonami per ciò che ho fatto, vorrei poter tornare indietro e donare tutto me stesso almeno per ridare vita alla tua armatura. Perdonami Aiolia...perdonami se puoi, sono stato un egoista. Avrei dovuto capire che ormai le nostre strade seguivano percorsi diversi. Mi dispiace, mi dispiace tanto... “ il volto di Shura si allontanava per perdersi nell'Ade, e più Aiolia cercava di afferrarlo più diventava irraggiungibile. Fino a che scomparve per sempre << NO!!! SHURA... >> gridò svegliandosi improvvisamente madido di sudore e con gli occhi sbarrati dal terrore

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Capitolo 25
*** Sulla Bocca di Ade ***


I sogni sul destino infausto di Shura ormai erano una consuetudine per Aiolia, sembrava quasi che il cavaliere del Capricorno volesse comunicare con l'ex compagno e cercare di porre rimedio a quella situazione.

Nonostante la relazione con Ester andasse più che bene, quel senso d'inquietudine è di malessere continuava a tormentarlo, trascorsi più di tre mesi quella che sembrava una breve permanenza alla quinta casa, si rivelò invece un alloggio in pianta stabile sia per Matthew che per Stephen.

I due ragazzi si erano abituati ormai alla vita nel Santuario, tutti erano molto cordiali e disponibili e loro stavano ricevendo una corretta istruzione.

La vita di Aiolia era stata rallegrata dalla notizia della gravidanza di Ester, che aveva un po' mitigato la punizione inflitta da Shion.

La cloth del Leone, ormai deceduta, non era stata più riparata e allo stesso Aiolia non era stata affidata più nessuna missione importante.

Una mattina, dopo essersi di nuovo svegliato dopo l'ennesimo incubo nel quale Shura sembrava essere inghiottito nell'Ade, Aiolia decise che era tempo di finirla e trovare una soluzione a quel problema.

Scese alla quarta casa con l'intenzione di parlare a Deathmask, arrivò in tutta fretta e lo trovò intento a sistemare delle maschere alle pareti << Cosa vuoi qui Aiolia? Non mi sembra di averti invitato? >> disse sprezzante << Ho bisogno del tuo aiuto. Voglio che con il tuo colpo ti mi mandi dov'è rinchiuso Shura >> spiegò ansioso << E tu credi che io stia qui ad attendere i tuoi ordini? Stolto di un leone. O di meglio da fare, che assecondare i tuoi sensi di colpa >> gli rispose continuando a fare il suo, piuttosto, macabro lavoro.

Aiolia si spazientì, avvicinandosi e prendendolo di petto <> Deathmask si liberò dalla presa del Leone sbuffando nervosamente.

<< Siete tutti uguali voi Leoni, pretendete sempre con arroganza e mai con un po' di rispetto. Comunque... Se vuoi andare all'inferno ti accontento subito, preparati avrai poco tempo... giocatelo bene. Sekishiki Mekaihai!!! >> in un attimo Aiolia lasciò la casa del Cancro per ritrovarsi sulla bocca di Ade, il luogo del non ritorno.

Lì di fronte a lui a poca distanza il feretro di ghiaccio nel quale Shura era imprigionato << Shura mi senti? Rispondimi...Shura! >> continuava a chiamarlo, non ricevendo risposta << Ti tirerò fuori di lì, basta adesso. La tua punizione è stata più che sufficiente >> si preparò a caricare il colpo bruciando al massimo il suo cosmo << Lightning Plasma!!! >> ci mise tutta la sua forza e potenza, lampi di luce potentissima illuminarono come fosse giorno quel luogo tetro e oscuro.

Nonostante questo il ghiaccio non si ruppe, non si scalfi nemmeno esternamente, una prigione impenetrabile da abbattere, Aiolia strinse i pugni dalla rabbia << Non può finire così, tu non puoi finire in questo modo. No... non lo permetterò >> mentre pensava a cosa fare, l'effetto temporaneo degli Strati di Spirito svanì è il Leone si ritrovò alla quarta casa.

<< Allora...sei riuscito a combinare qualcosa? >> chiese Deathmask << Purtroppo no. Ma lo sento... ho avvertito il suo dolore e il suo pentimento. Io devo parlare con il Sommo Shion subito. Solo lui può allentare la forza della teca di ghiaccio di Camus. Solo allora potrò intervenire >>

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Capitolo 26
*** Il Momento di Agire ***


Aiolia non si perse in chiacchiere con Deathmask dirigendosi subito alla tredicesima casa, aveva intenzione di parlare con Shion ad ogni costo, ben consapevole che il Gran Sacerdote era molto in collera per il suo comportamento.

Giunse alla sala del trono sorvegliata dalle guardie << Fatemi passare devo vedere il Sommo Shion >> disse con irruenza << Cavaliere di Leo non ti è concesso essere qui senza che la tua presenza sia stata richiesta >> dissero sbarrandogli la strada.

<< Me ne infischio delle regole, fatemi passare subito! >> li spinse via con un solo gesto facendoli cadere a terra, e spalancò la grande porta che introduceva nella sala, Shion era seduto sul trono con dei documenti tra le mani << Aiolia! Che modi sono questi, non puoi entrare con questa foga nella sala del trono, se fosse stata presente Athena? >> disse il Sommo alzandosi.

<< So che la mia presenza non è molto gradita in questo momento e che il mio comportamento non è ligio alle regole. Ma devo parlarvi è una cosa della massima urgenza >> disse << Della massima urgenza dici? Urgente era rispettare le regole che il tuo rango di cavaliere d'oro ti impone, prenderti cura delle sacre vestigia che la Dea ti ha donato. E soprattutto rispettare il tuo Sacerdote. Queste sono cose della massima urgenza, non le tue chiacchiere futili >>

<< Forse voi non capite.. Ma il fatto è che.. >> disse << Non voglio ascoltarti, tu ti comporti in modo arrogante ed arbitrario e questo non mi piace, se non fosse che il piccolo Matthew ti è molto affezionato e la tua compagna aspetta un figlio tuo avrei già preso provvedimenti >> disse seccato << Se voi mi lasciate parlare forse potrei spiegare. Sono mesi che ho dei sogni su Shura, lui mi parla, è sinceramente pentito per ciò che ha fatto. Addirittura è disposto a a tornate unicamente per riparare la mia cloth con il suo stesso sangue! >> disse quasi in tono disperato.

<< E così il cosmo del cavaliere di Capricorn è ancora tanto forte da essere in grado di comunicare con te? >> chiese il Gran Sacerdote << Si lo è, la voglia di riparare ai suoi errori e la devozione per Athena, che da sempre gli ha dimostrato il suo favore, lo tengono in vita. Io sono stato da lui, si lo so non avrei dovuto, ma lo fatto. Ho provato a distruggere la teca di ghiaccio, ma non ci sono riuscito. Ho bisogno del vostro aiuto. >> proseguì il Leone.

<< Stai forse vaneggiando? Io dovrei aiutare un cavaliere che ha palesemente disobbedito ai miei ordini e offeso Athena. Scordatelo! Può restare dov'è, sarà di esempio per gli altri >> rispose voltandogli le spalle.

<< Sommo Shion voi non potete, questo non è giusto! >> gridò Aiolia, ma lui sembrò non ascoltare << Infatti non lo è cavaliere! >>

<< Athena voi! >> il cavaliere del Leone si inginocchiò dinanzi alla dea << Divina Athena, perdonate l'intemperanza di questo cavaliere che vi ha arrecato fastidio. Lo mando via subito >> si affrettò a dire il Gran Sacerdote.

<< Non ho dato questo ordine, e questa severità nei suoi confronti è alquanto eccessiva >> rispose la giovane dea << Io cerco solo di inculcare in loro la disciplina e il rispetto dei propri ruoli >> disse Shion << Gran Sacerdote, come possiamo essere magnanimi con gli altri se non lo siamo prima con i nostri cavalieri. Aiolia alzati, la preoccupazione per il tuo compagno è legittima. So quello che vi ha legato e riconosco i servigi e la lealtà che Capricorn mi ha sempre portato >> disse la giovane.

<< Vi ringrazio Athena, ancora una volta la vostra generosità e il vostro grande cuore possono compiere il miracolo >> replicò Aiolia << Sarai accontentato, indebolirò personalmente il ghiaccio che tiene prigioniero Shura, affinché dichiari dinanzi a tutti il suo pentimento >>disse Saori, il Gran Sacerdote non poté che acconsentire.

La giovane dea usò il suo cosmo ampio e potente facendolo arrivare fino al luogo dove Shura era tenuto prigioniero. Una luce abbagliante e benigna si sprigionò tutt'intorno e finalmente il cosmo del cavaliere di Capricorn si poté percepire liberamente.

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Capitolo 27
*** Perdono Accordato ***


Alla quinta casa Ester si era resa conto che Aiolia mancava dal Tempio già da un qualche ora e nessuno lo aveva visto, uscì per chiedere alle guardie di ronda se sapessero qualcosa: una di loro gli indicò di averlo visto salire le gradinate diretto alla tredicesima casa.

La giovane ringraziò è prosegui diretta dove sapeva per certo avrebbe trovato Aiolia. Intanto al tempio della dea Shura, attraverso il suo cosmo, fu finalmente libero di parlare ed esprimere ciò che realmente sentiva << Chiedo scusa per il mio vile comportamento, non ho avuto riguardo verso il Gran Sacerdote e verso la mia dea che venero al di sopra di tutto. Vorrei poter rimediare ai miei errori, se me lo concederete espierò le mie colpe >> disse infine.

<< Non occorre che tu aggiunga altro cavaliere, il tuo pentimento è sincero, e le tue parole saranno tenute in debito conto >> la dea parlò osservando Shion che sembrava essersi in qualche modo tranquillizzato.

Nello stesso momento in cui Athena stava per congedare tutti, Ester entrò nella sala del trono << Perdonate la mia presenza non richiesta divina Athena, e anche voi Sommo Shion ma ero in pensiero per Aiolia. >> disse la giovane visibilmente affaticata.

<< Non temere Ester, il cuore nobile del tuo compagno è venuto a perorare una causa alla quale tiene molto. E sia io che il Gran Sacerdote ne terremo conto >> rispose la Dea << Piuttosto... nelle tue condizioni non avresti dovuto affaticarti mia cara. Portatele dell'acqua! >> ordinò Saori alle sue ancelle, che eseguirono subito l'ordine.

<< Aiolia il destino di Shura di Capricorn verrà discussa domani alla presenza di Athena, mia e degli altri cavalieri d'oro. Per adesso puoi congedarti >> gli ordinò Shion lasciando la sala del trono insieme alla giovane dea.

La decisione finale sarebbe stata presa quel giorno. Non ci sarebbero stati più rinvii né giustificazioni, il consueto incontro tra la dea, il Sommo Sacerdote e i dodici cavalieri d'oro avrebbe sancito il destino di Shura. Aiolia era rimasto sveglio tutta la notte, a nulla valsero le parole di Ester che cercava di confortarlo. Il giovane Leone sapeva che Shion non ci sarebbe andato leggero e temeva le conseguenze. Dopo essersi rinfrescato e vestito si recò alla tredicesima casa, portando in spalla la sua armatura ormai inutilizzabile. Tutto era pronto, i cavalieri entrarono nella sala del trono man mano accomodandosi e parlottando tra loro. Solo Aiolia restava al quanto in disparate e in rigoroso silenzio. Ester aveva insistito per accompagnarlo portando con sé anche Matthew e Stephen, che attendevano tutti e tre in una stanza adiacente alla sala principale. Intanto Athena e il Sommo Shion fecero il loro ingresso. Tutti e dodici i gold si alzarono inchinandosi ad entrambi. Il Gran Sacerdote fece segno i sedersi. << Buongiorno a tutti cavalieri, pongo alla vostra attenzione un problema che a tutti sta a cuore, la sorte del cavaliere di Capricorn.>>

<< Sommo Shion credevamo che la sua punizione fosse ormai stabilita >> domandò Aphrodite << Ebbene, Shura si è mostrato pentito e vorrebbe ritornare con l'unico desiderio di sacrificarsi per riparare l'armatura del suo ex compagno d'armi Aiolia >>

Un mormorio generale si udì per tutta la sala << Cavalieri! Per favore manteniamo l'ordine. Detto ciò, e poiché le dodici armature devono essere al completo per la protezione del Santuario, io e la dea Athena pensavamo di acconsentire a questa richiesta. Se voi siete d'accordo >> chiese Shion

Una breve consultazione tra tutti i presenti che discutevano tra di loro cercando di valutare le opzioni.

Poi Aiolos e Saga parlarono a nome di tutti << Se questo è l'unico modo concesso a Shura per espiare le sue colpe noi non ci opporremo, un cavaliere del suo rango non merita di essere rinchiuso eternamente in un luogo tanto oscuro >> disse Aiolos << Parlo a nome di tutti chiedendo a voi Sommo Shion, e alla divina Athena di farlo tornare. Ciò che ne conseguirà sarà una sua libera scelta >> concluse Saga

<< E sia dunque, Athena spetta a voi la decisione su come procedere >> ribadì il Gran Sacerdote.

La dea si alzò << Cavaliere di Cancer, conduci Dohko di Libra nel luogo dove è rinchiuso Shura e con le armi della Bilancia liberatelo dalla sua prigione e fate ritorno >>

<< Ai vostri ordini Athena >> Deathmask e Dohko si alzarono allontanandosi dai propri compagni, Cancer sollevò il suo dito e una serie di spirali avvolsero entrambi catapultandoli sulla bocca di Ade.

<< Puoi procedere Dohko >> disse Deathmask Il cavaliere richiamò a se la spada della sua armatura e con un potente colpo vibrato con tutta la sua forza tagliò in due la teca di ghiaccio liberando Shura, che venne afferrato da Deathmask in un attimo.

<< Fa presto Cancer portaci via di qui, quest'aria malsana non giova a nessuno >> in pochi istanti tutti e tre tornarono nella sala del trono e tutti i cavalieri guardarono sorpresi il ritorno del proprio compagno. Aiolia si alzò dal suo posto andando incontro a Deathmask che teneva Shura per le spalle.

<< Sei tornato finalmente... >> disse commosso. Il cavaliere ancora stordito dalla lunga prigionia riaprì gli occhi.

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Capitolo 28
*** Un'ultimo sacrificio d'Amore ***


<< Aiolia...Sommo Shion, Athena, siete tutti qui! >> disse con un filo di voce liberandosi dalla stretta di Deathmask.

<< La tua richiesta ti è stata accordata cavaliere, ma il tuo comportamento inadeguato non è stato dimenticato rammentalo >> gli rispose il Gran Sacerdote.

Shura chinò la testa e riprese fiato << Ciò che ho detto è la verità, sono pentito e amareggiato. Adesso l'unica cosa che mi preme è tener fede a ciò che ho promesso. Riparare l'armatura del cavaliere di Leo. E se servirà dare la mia vita per essa lo farò senza timore >> rispose.

Shion fece un breve cenno a Mur che si alzò prendendo in custodia lo scrigno con l'armatura al suo interno. Lo posizionò in angolo della stanza e Shura lo seguì << Sei certo di ciò che fai cavaliere? >> gli disse l'Ariete dorato << Più che mai >> rispose.

Aiolia si voltò di scatto seguendo il gesto che lo spagnolo si apprestava a fare << Aspetta...fermati! Shura! >> un breve istante, un colpo preciso e veloce e il cavaliere si recise i polsi facendo sgorgare copiosamente il suo sangue sull'armatura ormai morta.

Ester dalla stanza accanto udì il grido di Aiolia e senza pensarci corse nella sala del trono seguita dai ragazzi << Aiolia, cosa è stato? Oh...santo cielo! >> la giovane vide Shura con i polsi recisi e il suo compagno inginocchiato a terra impotente contro la volontà del suo ex.

Gli sguardi dei cavalieri presenti erano rivolti a Shion ed Athena, tutti si aspettavano un loro intervento, eppure non fu proferita parola << Adesso basta! Fermati, questo non è giusto. Tu non devi sacrificarti, sono stato io ad indurti a comportarti così. I miei silenzi, i miei dubbi ti hanno portato alle inevitabili conseguenze che si sono verificate. Avrei dovuto essere onesto con te tanto tempo fa e dirti che i miei sentimenti erano cambiati >> disse Aiolia.

<< Grazie per il tuo sostegno, ma io rimango un cavaliere del Grande Tempio, avrei dovuto comportarmi come tale. La mia punizione è più che giusta. Sono contento di vederti felice adesso... Aiolia >> cominciava a barcollare vistosamente, la detenzione nella teca di ghiaccio e la forte perdita di sangue lo avevano privato delle forze residue.

Ormai stava per perdere i sensi, Aiolia ed Ester corsero accanto a Mur << Ti prego ferma l'emorragia aiutalo, ti supplico >> disse il Leone << Non puoi permettere questo cavaliere d'Ariete, hai un animo nobile non indigna il tuo cuore l'infausto destino di un tuo compagno? >> ribattè Ester.

Mur, con lo sguardo si rivolse a Shion e alla Dea: Athena poggiò la sua mano su quella del Gran Sacerdote << Il tuo cuore piange in silenzio, non temere di mostrarti troppo indulgente Gran Sacerdote, non ti rispetteranno di meno per questo. Tu sei la loro guida, e allora illumina il loro cammino con la strada del perdono >> disse la giovane.

Shion le sorrise, dando così conferma alle parole della fanciulla << Come sempre siete sottilmente diretta e accorta mia Dea. E sia allora, farò come mi consigliate >> Si alzò rivolgendosi a Mur << Cavaliere d'Ariete, aiuta il tuo compagno, e salvagli la vita >> ordinò.

Mai ordine fu eseguito così repentinamente: Mur usò i suoi poteri per sanare le ferite di Shura e si adoperò affinché la cloth del Leone fosse riparata del tutto.

<< Non so come ringraziarvi Sommo Shion, e anche voi Athena. Tutto ciò non sarà dimenticato >> rispose Aiolia

<< Oh...bene, sembra che sia stato sventato un sacrificio vano stavolta. La solita fortuna di Capricorn >> disse Deathmask << Sta zitto una volta tanto parli sempre a sproposito! >> lo rimproverò Dohko << Dunque Shura riprenderà il suo posto alla fine al Santuario? >> chiese Camus.

Il cavaliere, intanto, sorretto da Mur si stava lentamente riprendendo << Questo è da vedere... >> disse Shion indeciso sul da farsi << Vi sono già enormemente grato per la vita che mi avete concesso, non potrei sperare oltre se non cercare di redimere il mio comportamento agli occhi di tutti >> disse Shura << Forse potrei proporre io una soluzione che metta tutti d'accordo... >>

La voce calma e serafica di Shaka ruppe quel momento di tensione calamitando l'attenzione su di sé.

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Capitolo 29
*** Uno scopo per andare avanti ***


<< Parla cavaliere di Virgo ti ascoltiamo >> disse Athena << Pensavo... che Shura potrebbe riprendere il suo posto alla decima casa come cavaliere in carica di Capricorn e in più insegnare e fare da mentore a quel fanciullo laggiù che mostra già tutte le caratteristiche per essere un futuro Saint >> disse indicando Matthew che si nascondeva dietro Ester.

<< Che? Shura un maestro? Ma per favore... >> rise Deathmask non credendo alla proposta di Shaka << Se non la smetti di fare l'idiota ti tiro una rosa demoniaca dove non batte il sole. Scemo! >> gli disse Aphrodite tirandolo per un orecchio.

Shion e Athena si guardarono riflettendo sulla proposta di Shaka << Forse potrebbe essere una soluzione accettabile, se tutti compreso Shura sono d'accordo >> ovviamente non ci furono rimostranze da parte dei cavalieri presenti.

E lo stesso Capricorn si commosse all'idea di riprendere il proprio ruolo << È deciso allora, riprenderai il ruolo che ti è proprio Shura e farai da maestro al fanciullo ospite di Aiolia. Bada però...sarai tenuto sotto stretta osservazione, alla minima insubordinazione non ci saranno scusanti alcune. Intesi? >>

<< Certo, mi è tutto chiaro Gran Sacerdote. Grazie...grazie di tutto Sommo Shion, Athena saprò meritare di nuovo il vostro favore, vedrete >> disse inchinandosi.

<< Bene Matthew sembra che tu abbia trovato il tuo maestro. Credimi non potevi averne uno migliore >> disse Aiolia rivolgendosi al piccolo.

Ester abbracciò il suo compagno, che gli accarezzò dolcemente il ventre baciandola sulle labbra. Era felice la giovane e sperava in cuor suo che adesso Aiolia avrebbe trovato la serenità che cercava. Tutti i cavalieri si avvicinarono a Shura dandogli il ben tornato.

Il giovane era stanco e debole ma felice, e soprattutto vivo, forse aveva perso un amore, ma aveva riscoperto l'importanza del suo ruolo di cavaliere di cui da sempre andava fiero.

Avrebbe dovuto ricominciare, ma ciò non lo spaventava, Aiolia gli era sempre accanto come amico e sostegno, non sarebbe stato semplice ma in un modo o nell'altro ce l'avrebbe fatta.

Quello era il preludio di nuove sfide per tutti. Aiolia sarebbe diventato padre, Shura un maestro. Forse il destino li aveva separati per regalare ad entrambi un nuovo inizio.

vi presento i bimbi presenti nella storia (crediti nei ringraziamenti finali)
Matthew
Mattew

Stephan 

Stephan
ringraziamenti finali

Quest'avventura si conclude qui, è stato il mio primo scritto con al centro della scena la mia notp, e ne è nata un'avventura lunga 29 capitoli...
Grazie a Francine, che nel gruppo facebook  "il giardino di EFP"  mi ha sprontato a scrivere su di loro, grazie a Titty (RedSaintia) che oltre a commentare ogni singolo capitolo con le sue belle analisi mi ha aiutata a non scapocciare, grazie a chi mi ha letta e recensita, o anche solo letta, grazie a preferiti/seguite/da ricordare.... spero che mi seguirete tutti nei prossimi progetti.... ed un ultimo grazie va a Schesta's Sketches che ha dato un viso a Mattew e Stephan :) 

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