quello che non sappiamo

di padfootprongsmoony
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Situazioni particolari ***
Capitolo 2: *** I nomi di cinque lettere sono i migliori ***



Capitolo 1
*** Situazioni particolari ***


Situazioni particolari.


Dominique Weasley non capiva cosa le stesse succedendo. Aveva baciato James, cazzo.
Suo cugino, James Sirius Potter pochi minuti fa, aveva le sue labbra poggiate a quelle della ragazza. È stato un attimo.

James le stava raccontando, di come fosse riuscito a prendere il Boccino nell'ultima partita di Quidditch. Dominique lo seguiva, catturata dalla sua voce: roca e bassa. 

Il suo sorriso, mentre parlava della sua strategia per bloccare il suo avversario, era bellissimo. Tante ragazze erano cadute ai suoi piedi a causa di quello.

Ma Dominique non voleva essere una delle tante. In teoria, non avrebbe neanche dovuto fare quel tipo di pensieri su James, suo cugino.

E quando il ragazzo, un po' dubbioso le chiese se lo stesse ascoltando, Dominique venne presa dal panico. E senza neanche rifletterci, lo baciò.

James non avrebbe mai immaginato che la cugina facesse ciò: Dominique, da molti anni, ormai non gli era più indifferente, ma era sicuro che il suo sentimento non fosse ricambiato.

Ecco perché, aveva cominciato a frequentare tutte le ragazze di Hogwarts, cercando di dimenticarla. Ma era inutile: ogni volta che la ragazza, faceva comparsa in Sala Grande, James non riusciva a non interrompere ciò che stesse facendo, per concentrarsi sulla figura magra e slanciata della cugina. Era bellissima. Ma non soggettivamente parlando: Dominique era bella di natura. Ma se deve essere sincero, il figlio maggiore dei Potter, non avrebbe mai usato questo aggettivo per descrivere la Weasley; avrebbe utilizzato intelligente, permalosa, spiritosa, divertente, estroversa, insicura. Ma non bellissima. Anche se lo era.

Ma forse non fu quello a far innamorare James Sirius Potter di Dominique Weasley. Forse furono tutte le volte che si trovarono in punizione insieme, per essere sgattaiolati fuori dai rispettivi dormitori durante la notte; forse furono i pranzi di Natale, dove lui, lei e i suoi cugini, ridevano e scherzavano, incuranti delle occhiatacce di Nonna Molly, perché secondo lei non mangiavano abbastanza. Forse quando, lei impazziva, perché si era svegliata con dei capelli indecenti a suo parere, ma per lui era perfetta così. Troppe volte aveva indugiato sul da farsi: aveva paura di un rifiuto da parte di Dominique. Ma ora, mentre si stavano baciando capì che aveva sprecato troppo tempo a causa di questa sua stupida paura. Cercò di trasmetterle tutto il suo desiderio: tutto ciò che aveva provato per lei. Ma non fu abbastanza. Dominique corse via, senza dargli il tempo di spiegare.

Con l'aiuto della Mappa del Malandrino, la trovò. Era in un'aula al terzo piano, non più usata da anni.

James aprì lentamente la porta. Entrò nella stanza, dove scorse Dominique in un angolo.

Lei non piangeva, non piangeva mai. E James questo, lo sapeva. Si avvicinò lentamente alla ragazza.

Dominique non si scostò quando il cugino l'abbracciò. Un abbraccio che sapeva di rimpianto: rimpianto per i baci non dati, le carezze non donate o i ti amo non detti. Rimpianto per il tempo sprecato a litigare o discutere.

"Dominique Weasley siamo proprio due casini." Sussurra James all'orecchio della cugina.

"James Sirius Potter penso che tu abbia proprio ragione." Risponde la ragazza, con un sorrisino stampato sul volto.

E senza neanche pensarci su, la Weasley baciò di nuovo James. Un bacio diverso dal primo: pieno di consapevolezze e di amore.

L'amore che era stato alla base di tutto, fin dall'inizio.

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Capitolo 2
*** I nomi di cinque lettere sono i migliori ***


"Penso sia giusto che mio figlio abbia un nome di cinque lettere." Interviene James. Era da tutta la mattina che i Malandrini, con l'aggiunta di Lily Evans, stavano discutendo su quale fosse il nome migliore per il piccolo di casa Potter. "Perché di grazia?" Chiede la Rossa, abbastanza innervosita. Aveva appena terminato una discussione con Sirius, sul fatto di non voler chiamare suo figlio come una costellazione: questa era l'unica tradizione familiare che il maggiore dei Black, sembrava volesse rispettare. "Perché i nomi di cinque lettere sono i migliori." Risponde James, calmo. "Non è vero." Interviene Sirius. "Giusto." Aggiunge Lily, in accordo con Felpato. "Remus e Peter, non siete d'accordo con me?" Chiede James, sicuro di avere due persone dalla sua parte. "In effetti..." Comincia a dire Peter. L'uomo viene subito incenerito dall'occhiataccia di Lily, che lo fa subito tacere. "James io non penso che i nomi siano ritenuti belli, da quante lettere abbiano..." Comincia Remus, con la sua solita pacatezza. James sbuffa contrariato. La sua tesi era più che valida e voleva dimostrarlo, a tutti i costi. "Allora, come sappiamo Lily ha quattro lettere; Sirius sei; Peter, Remus e James cinque. Se vogliamo mettere d'accordo tutti, dovremmo scegliere un nome tra il quattro e il sei." E dopo un attimo di pausa, il Malandrino continua, aggiungendo: "Oh che coincidenza. È propria il cinque." Lily Potter, sapeva che il marito non avrebbe ceduto facilmente. I suoi nervi erano abbastanza tesi, dopo circa sei mesi di gravidanza che non aveva la forza di combattere. "Eh sia per cinque lettere." Risponde la donna esausta. James Potter era felice; sapevo però che- in teoria- non avrebbe dovuto avere voce in capitolo riguardo a quale nome scegliere, avendone già deciso la lunghezza. Ma in pratica lui era James Potter e questo bastava come spiegazione. "Virgo." Esclama Sirius entusiasta. "Black, quante volte devo ripeterti che non chiamerò mio figlio come una dannata costellazione?" Felpato si fa ricadere sulla sedia scoraggiato: non poteva essere molto d'aiuto, conoscendo solo nomi di quel tipo. "Klaus?" Propone Remus. "No. Non mi piace." Interviene il padre del bambino. "Isaac?" Chiede Sirius. "Non è di una costellazione Evans. Non Guardarmi così." Aggiunge frettolosamente Sirius, vedendo gli occhi di Lily fulminarlo. "Isaac Potter. Non suona male." Dice James, convinto. Remus annuiva; Sirius sorrideva. Se avessero chiamato loro figlio con un nome proposto da lui, il suo ego sarebbe diventato di proporzioni spropositate. Lily si era quasi convinta, ripetendosi continuamente il nome e sentendo ogni volta che suonasse meglio. "Ragazzi non vorrei rovinare tutto, ma io avrei una proposta." Interviene Peter, che fino a quel momento era rimasto in silenzio. "Che ne dite di Harry? Harry James Potter." Aggiunge Codaliscia. A Lily Evans le si illuminarono gli occhi. James Potter, abbracciò l'amico per aver messo come secondo nome il suo. Remus trovava suonasse benissimo e comincio a dare pacche sulla schiena a Peter. Sirius in un primo momento guardò male Codaliscia: aveva rimpiazzato la sua proposta. Ma poi sorrise: Sirius Black sarebbe stato il padrino di Harry James Potter.

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