Black Wings

di stardust_dreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


~PREFAZIONE~

 

Salve a tutti!

Questa è la mia primissima fanfiction, anche se mi piace scrivere non ho mai avuto il coraggio di pubblicare niente (゚ω゚)

Questa fanfiction narrerà secondo il punto di vista di una makeup artist il tour europeo BLACK WING tenuto nel 2017 dai MORRIGAN.

Ho deciso di scrivere questa storia perché volevo far ricordare alle persone che hanno partecipato i bei momenti passati in loro compagnia, e far fantasticare chi invece (come me) non ha potuto assistere alle loro esibizioni sparse per l’Europa.

Ho cercato quindi di documentarmi e di stare il più fedele possibile a ciò che è realmente accaduto, ma cose come personaggi (tranne ovviamente i musicisti della band) e le loro relazioni sono di mia invenzione. 

Il carattere dei personaggi l’ho stabilito stando a come si comportano nei video/social network, quindi non sono sicura al 100% che anche nella realtà siano così come ne parlo in questa storia.

Se sapete già chi siano i MORRIGAN e i fatti della loro carriera potete andare direttamente all’inizio della storia, altrimenti ho scritto qui sotto qualche riga su di loro!

 

MORRIGAN:

Inizialmente erano conosciuti come XIBALBA, in seguito hanno cambiato il loro nome in quello attuale debuttando a giugno del 2015.

I membri sono 4:

Vo: ARYU

Gt: PITTY

Ba: KULOE

Dr: SETSUNA

Purtroppo Pitty ha lasciato la band qualche mese dopo il tour europeo, e dopo altri fatti accaduti nel corso dell’anno è stata presa la decisione di far sciogliere la band a settembre del 2018.

Ora i membri sono i seguenti, e secondo le informazioni date rimarranno tali fino al loro scioglimento:

Vo: ARYU

(support) Gt: NIHIT

Ba: KULOE

Dr: SETSUNA

 

Con questa fanfiction voglio anche augurare il meglio ai membri di questa band, sperando che continuino la loro carriera e che possano tornare splendenti sui palchi d’Europa ▽`)/

 

 

 

 

 

Sono le 8:00 di una fantastica mattina. L’aria d’autunno circonda ormai da qualche giorno la capitale giapponese Tokyo, e in questo momento si possono udire i rumori della città che si rimettono in moto dopo una lunga nottata.

 

“PORCA MISERIA. SONO IN RITARDO.” 

A questo punto dovrei essermi già incamminata verso la stazione a prendere il treno per andare ad un importante colloquio di lavoro, e invece sono ancora qui che cerco qualcosa di veloce da mangiare per colazione. Colpa di quella maledetta sveglia… questa è un’opportunità che sogno da tempo, e mi scoccerebbe parecchio perderla solo per una stupida sveglia!

Mentre continuo a deprimermi e insultarmi nella mia mente cerco di conferirmi un aspetto per lo meno presentabile, passando una sottile linea di eye-liner sulla palpebra e dandomi un lieve strato  di lucida labbra color carne. 

Mi catapulto fuori dall’appartamento.  Inizio a correre per raggiungere la stazione che si trova a poca distanza da lì. In casi come questi mi piace pensare a quanto sia stata fortunata ad aver  trovato una casa proprio in questa zona: posso godermi la tranquillità del parco Yoyogi, ma allo stesso tempo riesco a spostarmi liberamente grazie alla stazione vicina.

 

Avevo già comprato il biglietto qualche giorno prima per evitare appunto di perdere tempo nel caso avessi fatto tardi, quindi mi dirigo direttamente sulla banchina per prendere il treno, che parte esattamente pochi secondi dopo.

Tiro un sospiro di sollievo. Durante il tragitto cerco di rilassarmi ascoltando un po’ di buona musica. Il treno è fortunatamente poco affollato, e riesco ad accaparrarmi subito un posto isolato dagli altri.

 

Dopo circa due ore e mezza di viaggio scendo a Sendai. Non ci sono mai stata prima, quindi mi affido totalmente all’applicazione delle mappe del mio telefono e raggiungo con calma la sede dove si terrà il colloquio. Spero davvero che tutto questo viaggio serva a qualcosa…

In una ventina di minuti arrivo a destinazione ed entro nell’edificio. Seguo le indicazioni appese alla parete, e per fortuna riesco a trovare l’ufficio del direttore con facilità. 

10:00. Sono in perfetto orario. Busso alla porta, e una voce rassicurante mi fa cenno di entrare. Io ho il cuore in gola, ma cerco di mantenere la calma. Non mi va di fare brutte figure prima ancora di iniziare a lavorare!

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Esco dall’ufficio tutta contenta. Sento come se mi fossi tolta un peso, e ora posso finalmente rilassarmi.

Mentre giro l’angolo scendendo per le scale quasi non faccio un frontale contro qualcuno. Farfuglio delle scuse riprendendomi dai miei pensieri, poi però alzo lo sguardo e noto che la persona contro la quale mi ero appena scontrata era Aryu. Arrossisco come un peperone. Fantastico, devo ancora cominciare a lavorare e già faccio certe figure che potrei anche risparmiare. Accenno ad un inchino molto impacciato e scendo con velocità gli ultimi scalini. Ho come la sensazione che mi stia fissando, ma preferisco non voltarmi e sparire dalla sua vista. “Sapevo che qualcosa doveva andare storto oggi…” Mi ricompongo velocemente e mi incammino di nuovo verso la stazione tenendo la musica sparata nelle orecchie. La foga con la quale suonano i JILUKA mi aiuta a non pensare alla brutta figura appena fatta. Spero solo che anche lui se ne dimentichi al più presto…

 

Questa volta il treno ci impiega tre ore ad arrivare di nuovo a Tokyo.

Rientro finalmente in casa e dato che ormai sono le 14:50 faccio merenda. Per fortuna mi ero portata degli snack nello zainetto, altrimenti rischiavo di avere un calo di zuccheri.

 

Il colloquio che ho fatto oggi è servito per farmi assumere come makeup artist per la band MORRIGAN. Una delle loro attuali makeup artist si è appena licenziata, e io non mi sono fatta scappare l’occasione! Fin ora ho sempre lavorato per alcune session band, e questo è il primo vero e proprio gruppo per cui lavoro. Mi sento decisamente gasata!

Decido quindi di passare il resto della giornata a riguardare e sistemare il materiale con cui lavoro. Controllo anche di avere tutto quello che mi serve, e faccio una lista di ciò che mi manca per poi ordinare il materiale su internet. Mi piace comprare i prodotti da marche buone, e siccome costano tanto cerco sempre di tenere tutto molto ordinato e sotto controllo.

 

Inizio a lavorare pochi giorni dopo e seguo la band in diversi posti di Tokyo. Il rapporto che ho con loro è ancora molto distaccato... Mi piacerebbe poter parlare e scherzare con loro più liberamente, ma allo stesso tempo non voglio sembrare invadente.

 

Una sera accendo il computer per controllare la posta.

 

da: info@morrigan-web.com 

a: Sara

oggetto: European tour 2017 BLACK WING

 

Salve signorina Sara,

le ricordiamo le date delle tappe per il tour europeo BLACK WING:

2017.11.4 Lucca - Lucca Comics & Games

2017.11.7 Munich - Feierwerk

2017.11.8 Prague - Nova Chmelnice

2017.11.10 Warsaw - Voodoo Club

2017.11.12 Amsterdam - P60

2017.11.14 Paris - Gibus Club

Le alleghiamo un file con il programma completo per lo staff.

Ci contatti per ulteriori informazioni. 

 

A presto

Midorikawa K.

 

(scarica allegato)

 

... wow. Nonostante stia lavorando da pochi giorni non mi aspettavo di venir scelta da subito per la collaborazione nel tour europeo dei MORRIGAN. 

È una bella notizia, perché la prima tappa sarà in Italia, alla fiera cosplay più importante del Paese. Sarebbe davvero un’onore lavorare in questa occasione!

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Capitolo 3
*** 3 ***


Il mese di ottobre vola, e io come sempre mi ritrovo a fare i bagagli all’ultimo. 

Stando alle mail che ho ricevuto nei giorni successivi dallo staff di MORRIGAN la partenza sarà il 2 novembre, e l’incontro si terrà all’aeroporto Narita* per mezzanotte.

 

Sono ancora molto stanca dal concerto di ieri sera, ma cerco di farmi forza comunque. Come si fa a fare un concerto esattamente il giorno prima di un lungo viaggio? Bah, proprio non li capisco... meno male che avrò tanto tempo per dormire.

Conosco molto bene questo aeroporto: prima che mi trasferissi definitivamente in Giappone facevo avanti e indietro di continuo tra Tokyo e l’Italia, nonostante il fuso orario mi avesse decisamente sballata del tutto.

Arrivo al luogo d’incontro per prima, quindi decido di farmi un giro rimanendo comunque in zona.

Poco dopo arriva un’altra ragazza e inizia a guardarsi attorno. La riconosco subito: è Midorikawa Kotori, la vice-manager della band e l’autrice delle mail che ho ricevuto da parte dello staff. Decido quindi di avvicinarmi e le faccio cenno con la mano. 

“Salve Sara!” Si siede su una panchina e mi invita con un semplice gesto della mano a sedermi accanto a lei.

“Salve Kotori!” Lei mi ha chiamata per nome, quindi decido di usare anche io il suo nome proprio, sperando di non aver sbagliato. Accolgo con un sorriso la sua gentilezza e mi siedo. 

“Prima che mi dimentichi: la traduttrice assunta per questo tour ha avuto un imprevisto grave, di cui non posso parlare per questioni di privacy, e quindi non riuscirà ad essere con noi. Stando a quello che hai scritto nel tuo curriculum conosci alcune delle principali lingue europee, dunque il direttore chiede se sei disposta ad aiutarci nella traduzione mentre saremo in Europa. Aumenteremo ovviamente la tua paga!” Mentre lo dice sembra quasi disperata. Una cosa del genere non me l’aspettavo. In effetti nel corso dei miei studi ho imparato 6 lingue in tutto, quindi mi sento in grado di affrontare questo lavoro. E poi sono sicura che potrei cavarmela in ogni caso con l’inglese, che ormai è diventato la mia seconda lingua madre, quindi decido di accettare la proposta.

Rimaniamo poi a parlare di altre cose, e nel frattempo arrivano anche i membri della band e il resto dello staff. Non appena vedo Aryu divento rossissima e mi torna in mente la figuraccia fatta il giorno del colloquio. Lui mi tira un’occhiata strana e io distolgo subito lo sguardo, sempre più imbarazzata. Non se l’è dimenticata… mi tocca rassegnarmi.

Ci dirigiamo in seguito verso l’aereo per imbarcarci. È un’aereo pubblico, quindi assieme a noi ci sono altri passeggeri. Io mi siedo vicino a Kotori, ma per buona parte del viaggio dormiamo entrambe profondamente. 

 

Alle 8:20 atterriamo ad Abu Dhabi, dove avremo il cambio dell’aereo che ripartirà alle 10:00.  Incredibile, abbiamo impiegato circa 10 ore ad arrivare qui, eppure sembra che ne abbiamo usate solo otto. La magia del fuso orario...

Decidiamo di andare assieme nel McDonalds dell’aeroporto per mangiare qualcosa. Dopotutto non mangiamo niente da ieri sera. Ce la prendiamo con calma, quindi finito di mangiare facciamo prima un giro veloce fuori per permettere agli altri di fumarsi una sigaretta, poi ci avviamo verso l’aereo e ci imbarchiamo per ripartire.

 

Verso le due di pomeriggio atterriamo all’aeroporto di Pisa. Non ci ero mai stata prima, ma devo dire che è davvero grande e bello.

Recuperiamo i bagagli e andiamo sul pullman che ci porta al nostro hotel, in una città distante qualche minuto a nord da Lucca.

Arriviamo nella struttura alle 15:55, e dato che io sono la nuova traduttrice ufficiale tocca a me parlare con la signora alla reception. Ci consegna le chiavi delle camere e finalmente saliamo per posare borse e valigie. Sono capitata in camera con Kotori, e in realtà non mi dispiace affatto: sembra una ragazza davvero simpatica, quindi passare del tempo in più con lei potrebbe stringere i nostri rapporti.

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Capitolo 4
*** 4 ***


Sono le 16:30, e mi trovo di nuovo nella hall perché i ragazzi della band vorrebbero fare un giro per la città. Apprezzo che loro siano così interessati a visitare il mio Paese, quindi li accompagno ben volentieri. Con noi ci sono anche Kotori e il manager.

“Ok, secondo me possiamo anche andare, ci siamo tutti.” Setsuna sembra impaziente.

“Scusate il ritardo, non riuscivo ad infilarmi i pantaloni…” mentre Kuloe lo dice diventa rosso come un pomodoro per l’imbarazzo. Infatti poco dopo scoppiamo tutti a ridere.

“Perfetto, allora andiamo!” E detto questo mi avvio verso la porta per uscire. 

Evidentemente qualche ora fa ha piovuto, perché adesso c’è un fresco davvero piacevole. Tiro una grande boccata d’aria e sorrido. Sì, si sente ancora l’odore di pioggia.

Dopo poco che camminiamo vedo i ragazzi della band con in mano i loro telefoni a scattare foto a raffica al paesaggio e al mare. Essendo un po’ in collina riusciamo a vedere il mare anche se siamo ancora lontani dalla spiaggia, e devo ammettere che la vista del Mar Ligure mentre inghiottisce il sole che tramonta è davvero stupenda. 

 

Poco più avanti capitiamo in una piazzetta e tutti adocchiano la gelateria che sta nell’angolo. In effetti ho tantissima voglia di gelato anche io…

“Che ne dite di un bel gelato italiano?” Il manager ci invita ad accomodarci nella gelateria “Offro io per tutti!” È davvero gentile da parte sua. 

 

Entriamo. 

“Buonasera!” La gelataia ci accoglie con un gran sorriso.

“Salve!” Rispondo io. “Le posso chiedere due minuti per scegliere i gusti?”

“Certamente! Quando avete scelto suonate il campanello che trovate qui sul bancone.” E detto questo torna dietro la tendina. Prendo di nuovo la parola e spiego in breve cosa sono i gusti che ci sono esposti. Una volta scelti, lascio suonare il campanello a Pitty. Quel ragazzo è davvero carino: anche se non riesce quasi a parlare apprezzo comunque vedere che trova sempre il modo di esprimersi chiaramente.

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Capitolo 5
*** 5 ***


Mangiamo i gelati. Mentre successivamente consegno i soldi del signore dello staff alla gelataia questa mi chiede sotto voce “…ma siete stranieri?”

“Sì! Cioè, io sono italiana, ma veniamo tutti dal Giappone. Siamo qui per una tappa del loro tour europeo.” Le spiego.

“Oh, ma che bello! Vi posso chiedere allora una foto e un autografo?” Mi giro quindi a tradurre la richiesta della signora al manager. Fosse per me le lascerei fare tutte le foto che vuole, ma essendo una responsabilità non mia ho dovuto chiedere il permesso. Lui annuisce e allora la signora prende da uno scaffale una macchina fotografica polaroid. Dopo di ché chiama un signore (che evidentemente doveva essere suo marito) da dietro la tendina e gli chiede di scattare la foto. Lui accetta prendendo in mano la macchina fotografica e noi ci mettiamo in posa. Io capito vicino ad Aryu. In quel esatto momento mi sento una strana sensazione, come se andassi a fuoco dentro, ma cerco di non farci caso. Lui però si accorge della mia presenza al suo fianco e allora mi sorride per poi stringermi con un braccio in vita. La sensazione di prima ritorna, ma più potente. Io mi sento bene, anche se molto imbarazzata. Decido quindi di appoggiare la testa alla sua spalla e cerco di sfoggiare il miglior sorriso che potessi fare. Forse allora non mi odia come pensavo...

 

L’uomo scatta la foto, e dopo averla scossa per un po’ ci chiama vicini per vederla. È venuta davvero bene, con la gelataia al centro abbracciata a Pitty e a Kuloe. La signora poi tira fuori un pennarellino indelebile e chiede ai musicisti di firmare il retro della foto. 

“Appena posso comprerò una cornice ed appenderò la foto in questa parete. Per adesso la appoggio qui sul bancone!” Il signore si affretta a scrivere qualcosa su un foglietto di carta colorato. “Ehm… come si chiama la band?”

“Morrigan.” Gli rispondo io. Lui continua a scrivere e poi attacca il foglietto vicino alla foto sul bancone.

 

Buona fortuna ai MORRIGAN per il loro tour europeo! 

 

Tutto questo è estremamente carino. 

Salutiamo ancora una volta i signori della gelateria e proseguiamo la nostra visita per la città.

“Sara, potresti dirci cos’aveva scritto il signore sul fogliettino colorato?” Chiede incuriosito Setsuna.

“Vi augurano buona fortuna per il vostro tour. Sono stati così gentili!” Mi scappa detto il commento finale, ma è pura verità. Se solo sapessero che non tutti gli italiani sono persone per bene come loro…

Ci sediamo poi su un muretto. Alcuni di loro si accendono una sigaretta e scorgo con la coda dell’occhio che stanno pubblicando foto e aggiornamenti sui social network. Io sono costretta ad allontanarmi un po’ da loro perché altrimenti inizierei a tossire come una matta, e Pitty si viene a sedere vicino a me. In effetti fa bene ad allontanarsi, potrebbe non essere così salutare per le sue corde vocali.

“Ciao Pitty! Ti sta piacendo l’Italia?” Gli chiedo per interrompere il silenzio. Lui in risposta annuisce sorridendo.

“Spero ti piacerà anche il cibo! Qui è davvero buono!” Mi piace usare come scusa il cibo, so che fa colpo nel 99% dei casi. 

Lui prende il telefono, entra su twitter, clicca nella barra di ricerca e mi passa il telefono.

“… devo cercare il mio profilo?” Lui in risposta mi annuisce sorridendo. Io gli sorrido di ricambio e scrivo il nome del mio profilo. Lui schiaccia il tasto segui e va subito dopo nella sezione dei messaggi. In effetti anche se scrivere potrebbe portare via un po’ di tempo è comunque un efficace modo per farsi capire.

 

MORRIGAN PITTY: Scusami tanto! 

Davvero, non immagini quanto vorrei poter parlare liberamente! 

Comunque, l’Italia mi piace davvero tanto, e sono felice di aver incontrato quei signori in gelateria.

Sono davvero felice anche di aver mangiato un gelato così buono!

Qui in Italia i gelati sono molto più grossi rispetto a come li fanno in Giappone.

Quindi sono sicuro che anche il resto del cibo sia davvero squisito!

 

“Che carino, Pitty! Sono dispiaciuta anche io che tu non riesca a parlare liberamente…” mi ci vuole un po’ per riuscire a leggere bene tutti i kanji. Sono sempre stati una difficoltà, ma non impossibili da capire. “Qui in Italia solitamente si abbonda un sacco quando si tratta di cibo, quindi stai tranquillo, non morirai di fame!” Io rido e lui sorride.

 

MORRIGAN PITTY: Sei davvero simpatica! 

Credo sia una cosa tipica degli italiani essere solari ed amichevoli, mi piace molto questa qualità!

 

“Grazie Pitty!” 

È più forte di me: “Ti posso abbracciare?” Lui invece di rispondermi mi accoglie tra le braccia sorridendo come sempre allegramente. È davvero un ragazzo carino e gentile, è semplicemente un piccolo tesoro prezioso.

“Facciamo anche una foto?” Lui annuisce e si avvicina con la testa a me per rientrare nell’inquadratura del telefono. Sorridiamo e scatto la foto. Poi lui prende il telefono e apre l’applicazione snow. Facciamo tante altre foto, anche alcune molto sceme divertendoci da matti con gli effetti. Non c’è il sole in cielo, ma c’è ancora un po’ di luce e le foto vengono bene comunque.

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Capitolo 6
*** 6 ***


6

 

 

A pochi minuti dalle 19:00 rientriamo in hotel. Lì troviamo alcuni ragazzi della Kinetic Vibe e della V-Star Promotion, pronti a registrare altri video promozionali da postare su tutti i social network che si possano immaginare. Io decido di rimanere in atrio con loro e mi metto in disparte su una poltroncina vicino ad una vetrata, mentre Kotori e il manager stanno a fianco dei ragazzi delle associazioni. Da qui si vede il cielo blu con qualche nuvoletta sparsa e le stelle luminose nel cielo. Con tutto l’inquinamento degli ultimi anni è raro vedere le stelle così limpide lassù, e sono talmente ipnotizzanti che rimango a guardarle per qualche minuto, lasciando la mia mente vagare tra i pensieri.

 

Vengo però risvegliata dalla suoneria del mio telefono. È twitter.

 

MORRIGAN KULOE ha iniziato a seguirti!

 

MORRIGAN SETSUNA ha iniziato a seguirti!

 

Non ci credo! È difficile che musicisti di fama come loro si mettano a seguire persone che come me non sono parte di band. Cercherò di fare del mio meglio per tenermeli buoni.

Alzo lo sguardo. Loro due sono infatti seduti sulle poltroncine assieme a Pitty mentre chiacchierano e usano i telefoni. Guardo poi più avanti e Aryu sta ancora registrando i video, da solo. Sta pubblicizzando per l’ennesima volta l’evento indossando la maglia del tour, quella che probabilmente sarà parte della merce. Gli sta così bene il nero...

Torno a guardare il mio telefono. Approfitto di questo momento per aggiornare anche i miei social network, quindi decido di twittare una foto che ho scattato oggi con il mare, inserendo nella didascalia semplicemente l’icona della bandiera italiana. Se scrivessi qualsiasi altra cosa che riguardi il tour i ragazzi dello staff (e in particolare il manager) mi lincerebbero. Meglio evitare. 

 

Finalmente i musicisti hanno finito di registrare i video promozionali. Guardo l’ora: 20:00. 

Anche gli altri dello staff sono intanto scesi dalle loro camere e ci hanno raggiunti nell’atrio. Assieme ci dirigiamo nel ristorante dell’hotel. C’è un’atmosfera piuttosto tranquilla, dato che ci sono poche persone che attualmente alloggiano qui. Mi siedo al tavolo con lo staff, e faccio amicizia con il parrucchiere Makoto. Devo dire che l’aria che si respira tra queste persone è davvero pacifica, ma c’è una persona che mi inquieta in tutto questo...

 

Finita la cena noi dello staff rimaniamo qualche minuto nella hall per ritirare le nostre magliette del tour, e poi ritorniamo anche noi nelle nostre camere. 

A turno io e Kotori ci facciamo una doccia rilassante per poi sdraiarci nei letti. Lei mi da subito la buonanotte, e cade in un sonno profondo. Io invece resto ancora un po’ sveglia a guardare le foto che hanno postato i ragazzi della band sui social network: vedo che Setsuna ha postato la foto dei loro quattro gelati, Aryu una foto di lui che accarezza un cane, Kuloe una foto del paesaggio, Pitty… PITTY HA POSTATO UNA DELLE FOTO SCATTATE CON ME!? Ovviamente non mi ha taggata perché non può farlo, ma penso sia già stato un rischio mettere semplicemente la foto. Spero abbia chiesto il permesso… È davvero bella come foto, ci siamo io e lui con la faccia da gattino; la descrizione che ha messo è semplice ma mi ha fatto scappare un sorriso.

 

È davvero carina!

 

Questo mi fa venire in mente che lui ha tutte le altre foto che abbiamo scattato oggi, quindi gli scrivo per chiedergli di inviarmele. Lui mi risponde gentilmente e me le invia. Sono venute davvero bene! Poi vado nella mia galleria delle foto e recupero la foto della foto scattata in gelateria. Osservo a lungo me e Aryu. Spengo il telefono, mi addormento.

 

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Capitolo 7
*** 7 ***


Questa mattina la sveglia è suonata alle 7:00. Io e Kotori ci alziamo, e in poco tempo siamo pronte entrambe. Indosso dei jeans neri e la maglietta che ci hanno consegnato a noi dello staff ieri sera. In alto a sinistra c’è scritto staff, mentre dietro c’è il logo bello grande del tour con sotto scritte le tappe che faremo. Mi metto sulle spalle anche una giacca di felpa bordò ed usciamo.

Scendiamo nella hall, poi andiamo a far colazione. I musicisti sembrano di buon umore. Stanno facendo delle foto anche mentre fanno colazione…

Finito di mangiare torniamo in camera a prendere ognuno ciò che gli serve, e poi andiamo in pullman. 

 

Arriviamo a Lucca. Tanto tempo che non la vedevo…

Si possono scorgere ancora prima di entrare i tantissimi cosplayer che ogni anno animano la città per cinque giorni a cavallo tra ottobre e novembre. Un po’ sento nostalgia. Avevo pensato di portarmi uno dei miei costumi, ma purtroppo mi sarebbe occorsa una valigia solo per quello, quindi ho dovuto lasciar perdere.

Il pullman si ferma davanti ad uno degli ingressi. La sicurezza è davanti a noi. Prima scendono le guardie del corpo, quattro uomini grandi e massicci. Poi scendono i musicisti, e per ultimi noi dello staff. Iniziamo a camminare verso uno stand anonimo, che per fortuna è poco distante dall’entrata. Dobbiamo ringraziare la temperatura fresca che ci permette di vestirci abbastanza per non essere riconosciuti dai fan. Questo dovrebbe essere lo stand degli spogliatoi e dei camerini: infatti troviamo una persona dello staff di Lucca Comics&Games che ci fa accomodare in uno scomparto con degli specchi e dei sgabelli. Anche se sono solo dei camerini provvisori hanno comunque tutto il necessario per star comodi.

Entriamo per prime io e l’altra makeup artist: Yuukina. Oltre a truccarli dobbiamo anche aiutarli a vestirsi. Facciamo cenno di entrare anche ai ragazzi, ma notiamo che delle persone dello staff di Kinetic Vibe e V-Star Promotion li stanno trattenendo, anche più del previsto. Un po’ non li sopporto: pensano solamente a far successo, e non danno peso al resto.

“PER FAVORE, MI SERVONO I MORRIGAN NEL CAMERINO. ADESSO.” Interrompo in modo deciso la conversazione, e il gruppetto mi guarda. I ragazzi dello staff sembrano parecchio scocciati, mentre i musicisti mi guardano con uno sguardo che dice oddio grazie, sei la nostra salvezza.

Entrano tutti e quattro, io prendo due vestiti a caso e aspetto che i proprietari vengano da me per cominciare a prepararli. Si avvicinano a me Pitty e Aryu, quindi Yuukina deve preparare Kuloe e Setsuna. Sono delle semplici tuniche molto decorate, quindi non ci mettono molto a vestirsi. Io li lascio fare da soli, e nel frattempo mi giro verso il tavolino per preparare l’occorrente.

“S-sara... dove sei?” Sento la voce di Aryu che mi chiama. 

Mi giro.

Ho il cuore a mille, nonostante abbia solo detto il mio nome.

Lui è davanti a me. 

Incastrato nella tunica.

 

Io scoppio a ridere e subito dopo mi avvicino per aiutarlo. Semplicemente non aveva tirato giù bene alcune cerniere, quindi lo aiuto a sistemarle. Sbuca la sua testa davanti a me, ed è ancora più scompigliato di prima. Io ridacchio di nuovo arrossendo lievemente sugli zigomi.

“Come hai fatto ad incastrarti in questo modo?”

“Beh... in realtà non lo so...” ride anche lui.

 

Faccio accomodare i due sugli sgabelli, e comincio a truccare Pitty. Intanto è entrato nella stanza Makoto, e ha già iniziato a pettinare gli altri. 

Manca solo Aryu. Lui si era già infilato le lenti a contatto, e mi fissava con gli occhi divenuti ghiaccio mentre io lo truccavo. Mentre mi scruta mi sento come se stesse cercando di entrare in me attraverso gli occhi.

 

“Ecco, ho finito!” Prendo lo specchio e lo lascio specchiarsi qualche istante. Anche lui sembra soddisfatto, e sorride.

“Aryu! Possiamo fare una foto?” Io mi lancio. È come se la mia bocca avesse parlato da sola. Voglio davvero una foto con Aryu?

“Devi pagare come gli altri per avere una foto con me.” Mi dice serio. 

Io sento il cuore fermarsi. Faccio involontariamente una faccia delusa e triste, ma qualche attimo dopo lui riprende a parlare.

“… HAHAHA dai, stavo scherzando. Certo che la facciamo!” Mentre lo dice sorride in modo davvero rassicurante. Io mi rilasso e sorrido a mia volta. Che imbarazzo… Lui poi prende il suo telefono e mi abbraccia in modo dolce in vita, come nella foto con la gelataia. Lui è più alto di me, e con questo abbraccio sento come se lui mi stesse cercando di proteggere da qualcosa, ed ecco tornata di nuovo quella sensazione di ieri che non riesco a reprimere. ...ma che penso? Mi sto facendo di nuovo i soliti viaggi mentali. Io faccio lo stesso: gli metto una mano sulla vita per abbracciarlo, e sorrido. Scatta la foto. Sento il cuore andare a mille, spero davvero che sia venuta bene. Aryu è il primo a guardarla dato che aveva il telefono in mano. Poi mi accenna un sorriso e me lo passa.

“Sei davvero brava a truccare.” Io fatico a credere a quello che ho appena sentito. Credo sia il primo complimento che ricevo in assoluto al lavoro.

“Oh! G-grazie!” Gli sorrido con le labbra e prendo il telefono. Sono più che sicura di essere diventata bordò in faccia, ma non importa. 

Guardo la foto. 

È bellissimo.

 

Mi affretto a chiedergli di mandarmi la foto.

“Certo! Però... io ho solo instagram, e le foto vengono male se te le invio con questo. Non è che potremo scambiarci i numeri di telefono?”

Ecco, il cervello mi si spegne del tutto.

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Capitolo 8
*** 8 ***


“RAGAZZI!” Il manager entra poco dopo nei camerini. Devo ammettere che ha una voce davvero potente. L’uomo fa le sue solite raccomandazioni ai ragazzi e a noi dello staff, e poi siamo pronti ad uscire. Mentre in gruppo ci muoviamo verso lo stand della Kinetic Vibe e V-Star Promotion mi sento davvero importante. Questa volta le guardie del corpo si sono disposte a diamante, racchiudendo anche noi dello staff. Questo mi permette di parlare anche con i ragazzi della band. Io e Pitty ci mettiamo a scattare foto a noi e al resto del gruppo. Il costume gli ha conferito un aspetto un po’ più serio, ma i codini lo rendono in ogni caso troppo carino. E poi indossa una maschera che gli copre la bocca con un disegno di una bocca stilizzata e la lingua fuori. Come si fa a non adorarlo?

Vedo che Aryu e Setsuna stanno facendo lo stesso da davanti. Mentre camminiamo noi dello staff riceviamo occhiatacce da parte dei fan, che nel frattempo stanno cercando di scattare foto ai musicisti. Ho come l’impressione che le persone guardino male me in particolare. Probabilmente sarà per il fatto che non ho gli occhi a mandorla...

 

Prima di arrivare allo stand il fotografo vuole scattare delle foto ad una parete di mattoni in vista ai membri della band. In un quarto d’ora hanno già finito, ma le guardie del corpo hanno faticato molto a tenere le persone al di fuori dell’inquadratura mentre spingevano e scattavano foto a raffica.

 

Una volta arrivati a destinazione ci possiamo accomodare e finalmente tirare un sospiro di sollievo. Non immaginavo potesse mettere tanta ansia camminare per la città e sperare di sopravvivere dai fan. 

Lo staff dello stand ci consegna i pass: anche se indossiamo la maglia ufficiale non basta per provare che effettivamente siamo parte dello staff MORRIGAN. Quel pass mi fa sentire davvero importante. Fa un effetto diverso dai soliti pass che ho ricevuto fin ora per i vari concerti.

Sono le 10:30. I MORRIGAN devono fare gli ennesimi video promozionali e interviste per le associazioni, e si terranno impegnati per le prossime due o tre ore. Noi dello staff siamo invece liberi fino alle 13:45, ora nella quale dovremo aiutare i MORRIGAN a darsi una sistemata per poter accogliere finalmente i fan italiani.

 

Io, Kotori e Makoto decidiamo di restare a chiacchierare tutta la mattina nello stand: non avevamo voglia di andare nel caos di Lucca. 

“Sara, ho notato qualcosa di strano…” 

“Mh? Cosa c’è Kotori?” Un po’ mi preoccupa.

“… tra te e Aryu.” Io vado a fuoco. COSA INTENDE DIRE???

“C-che?” Cerco di indagare imbarazzatissima. Makoto intanto ridacchia.

“Sì, in effetti ho notato qualcosa anche io…” sta dietro a Kotori.

“Sembrate due fidanzatini imbarazzati!” Kotori mi sta facendo venire certi colpi. Quest’affermazione però mi da come una sensazione di sollievo.

“D-davvero? Cioè… si vede tanto? No, insomma... COME SAREBBE A DIRE??” 

“Si nota abbastanza. Ma secondo me state davvero bene assieme!”

“Concordo con Makoto!” sorride. “A proposito, possiamo vedere la foto che avete fatto prima?”

Tentenno, ma poi decido di fargliela vedere. Tanto ormai ho già perso quel poco di dignità che potevo avere prima. Loro guardano la foto e sorridono. 

“Sì, state decisamente bene assieme.” Conclude Kotori. Io arrossisco di nuovo.

“G-grazie…” sorrido.

Kotori e Makoto si mettono a discutere di altri affari, e mi escludono per un po’ dalla conversazione. Penso che anche loro stiano bene assieme.

Prendo il telefono di nuovo e guardo ancora un po’ la foto. Poi decido finalmente di metterla come foto profilo di whatsapp. Non è proprio un social network, quindi non vale la questione di chiedere il permesso per le foto!

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