Fairy Baby

di Ria-chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizia la sfida! ***
Capitolo 2: *** Segreti di famiglia ***
Capitolo 3: *** Ne voglio uno anche io! ***



Capitolo 1
*** Inizia la sfida! ***


Hola guys!
Iniziamo bene eh? Beh, a parte scemenze non ho ben altro da dire se non che, nonostante questa sarà una raccolta piena di demenza, scritta più per mio divertimento che altro, mi auguro comunque possa farvi divertire un po'. Ovviamente, se avete suggerimenti e idee sarò più che lieta di prenderli in considerazione! Ovviamente anche le critiche saranno ben accette. 
Detto ciò, vi lascio alla lettura.

 
 

Inizia la sfida! 

 

Era piacevole. 
E rilassante. 
Soprattutto, rilassante: avere l’occasione di concedersi una giornata tutta per sé -o quanto meno qualche ora- era davvero piacevole di tanto in tanto. Non che Lucy, Juvia o Levy avvertissero i loro splendidi pargoletti quali un peso ma... il fatto che NatsuGray e Gajil si fossero assunti la responsabilità di badare ai bambini per l’intera giornata era semplicemente meraviglioso. E che, così facendo avrebbero liberato le tre poverette dalla loro presenza aveva anche molto più che del meraviglioso!  
Del resto, i pargoli potevano essere tenuti a freno; i loro mariti, no. Per cui che non fossero in giro per un po’, tanto meglio! 
Ad ogni modo, essendo tre cataclismi naturali, con tre bambini non da meno al seguito, le care mogliettine avevano fatto in modo di non far trapelare nulla: se si fossero incontrati 
“Che Dio ce la scampi! Aveva sospirato sonoramente Levy. 
“Ho i brividi solo a pensarci!” Si era aggiunta Lucy. 
Juvia si fida di Gray.”  
Ormai il “sama” era stato omesso da un po’ ma, quanto non mancarono di notare Lucy e Levy, fu l’assoluta innocenza della ragazza ancora tremendamente convinta che a quei tre si posse dare fiducia. Magari in combattimento sì. Magari anche nel salvare il mondo. Ma nel prendersi cura di tre bambini... 


Yo!” 
Yoss!” 
“Avete portato tutto?” 
Mai fare i conti senza l’oste! Diceva qualcuno. E così, avendo organizzato tutto fin dall’inizio, i tre maghi si erano riuniti a casa di Gajil, dopo ovviamente che quest’ultimo si era premurato di convince Levy a concedersi una giornata di shopping con le altre maghe della gilda. E che queste avessero accettato di accompagnarlaE male avevano fatto. 
 

“Sono tutto un fuoco!” 
“Ohi, metallaro, sei sicuro che va bene farlo in casa?” 
Gajil aveva fatto spallucce: aveva già elaborato un piano con i fiocchi, chiedere i contro fiocchi era troppo e non aveva quindi avuto modo di pensare anche a dettagli così insignificanti. 
“Non è un problema mio.” 
“QUESTA E’ CASA TUA IDIOTA!!” 
Il dragon slayer del ferro ignorò bellamente le urla di Natsu e Gray e li condusse, con Emma in spalla, nella camera da pranzo.  
“Va bene qui.”  
Indicò un punto della sala e si sedettero tutti e tre, gambe incrociate, sul tappeto posto al centro della stanza.  
“Sapete le regole.” 
Natsu fu il primo, con Navi seduto sulle sue spalle, ad accomodarsi come era stato deciso. 
Seguì Gray, con Juri accomodato tra le sue gambe incrociate. 
Infine Gajil, facendo piroettare Anna aggrappata al suo collo con le piccole manine, fu l’ultimo a sedersi in cerchio nel luogo prestabilito. 
Se non fossero stati tre idioti patentati, quali purtroppo erano, si sarebbero presi il tempo di osservare l’adorabile scena che si presentava davanti a loro: Navi, nel suo completino azzurro con tanto di orecchie da gatto poste sul cappuccio, se ne stava seduto sulle spalle di Natsu tirandogli allegramente qualche ciocca rosa. Anna, in pannolino e vestitino arancio, era intenta ad osservarsi in giro tranquilla, quasi intuendo la pericolosità di ritrovarsi con un padre simile e per lo più circondata da idioti. Ed infine Juri, seduto a gambe larghe a pancino scoperto, intento a battere le manine a terra, davanti a lui, in segno di eccitazione. 
Adorabili. Davvero adorabili. 
“Bambini al centro. 
Non che comunque NatsuGajil e Gray avessero avuto tempo di realizzarlo. 
E...VIA!” 
Con uno scatto felino, i tre maghi presero delicatamente i tre pargoli per la vita, da qualsiasi postazione fossero, e li misero sederino a terra. Fortuna che il pannolino attenuò “l’atterraggio” di tutti.  
“Vai Navi! Fai a pezzi pannolino-ghiacciato!” 
“AH?! Che hai detto idiota infuocato?! Avanti Juri suonagliele come si deve!” 
Ghihihi la mia Anna farà il culo a tutti!” 
Un attimo di silenzio.  
Un attimo di attesa tra un’incitazione e l’altra. 
GrayNatsu e Gajil, braccia conserte, attesero per appena 2 secondi che qualcosa accadesse. 
E, infine, qualcosa accadde davvero. 
Con un “puff” non molto sonoro ma decisamente udibile, Juri e Navi caddero di lato come due pupazzi di pezza.  
“AH-ah-ahhhh!” 
Tch!” 
Iniziando a piangere con un decisamente più sonoro fracasso che obbligò Natsu e Gray a riprendersi dall’immensa delusione. 
Gajil... 
Ghihihi. Non c’era alcun dubbio!” 
Sollevando orgoglioso Anna in alto, festeggiava come il padre sconsiderato che era. 
“Voglio la rivincita!” 
“Questa volta Juri non perderà!” 
 

Lucy non seppe mai perché, tornato a casa, l’umore di Natsu era così nero da sciogliere, a sua detta per sbaglio, perfino il pomello della porta. 
Neanche Juvia riuscì a spiegarsi perché Gray, seduto davanti ad un lattante Juri, cercava ad ogni costo di insegnargli come creare martelli e incudini di ghiaccio. 
E Levy... perché Gajil le disse, con estremo orgoglio per giunta, che era vero ciò che si diceva! Erano le donne quelle che rendevano Fairy Tail la più potente delle Gilde! Non riuscì proprio a spiegarselo ma, senza dubbio, non poteva che essere d’accordo. 
 



In realtà, la stesura di questa storia, così come l'idea iniziale di questa raccolta, è nata grazie ad una fanart trovata per caso in giro sul web.
Ve la lascio qui :)

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Capitolo 2
*** Segreti di famiglia ***


Hola!
Scusate il tremendo ritardo! Sono tante le storie da aggiornare ma, essendo tornata ieri da un viaggio, non sono proprio riuscita a mettermi a scrivere prima di... adesso XD
Recupererò in fretta, mi auguro. 
Per il resto... ringrazio di cuore chi ha letto e sta seguendo questa stupida raccoltina, io mi sto divertendo un mondo a scriverla e spero che, altrettanto, possiate divertirvi voi! Mille grazie anche per le recensioni! Sono sempre uno stimolo ad aggiornare il più in fretta possibile e fare del mio meglio per rendere le storielle graziose e corrette.
Detto ciò, riguardo questo capitolo... in realtà in secondo doveva essere un altro ma, siccome avevo scritto questo in parte in aereo, mi è bastato completarlo per renderlo pronto e voilà! Spero vi faccia sorridere un po' :)
ps. mi hanno fatto notare che per alcune coppie è stato già deciso nome e numero della progenie da Mashima in persona ma, onestamente, se non vi è di troppa noia, io vorrei continuare così, a renderli ed inventarli di mio pugno :) del resto, non sono ancora "ufficiali" per cui sono in tempo per prendermi ancora qualche libertà di immaginazione, giusto? 
Beh, mi fermo qui allora, ancora grazie mille e a presto!

 
Segreti di famiglia
 
 

Che ormai molte delle coppie si fossero sistemate, ed alcune avessero anche assicurato una nuova generazione di piccole pesti alla gilda di Fairy Tail, era cosa risaputa. 
Anche che non tutti erano responsabili abbastanza da prendersi cura di un poppante, era altrettanto risaputo. 
Ma ciò che sfuggiva a molti era che, in fondo, le apparenze spesso ingannano e ad impararlo furono in molti, quel giorno. Del resto, l’esempio lampante era proprio lì, difronte a loro. 


Bixlow non avrebbe mai immaginato di finire...beh, in quel modo. Certo, da quando aveva messo gli occhi sulla cresciuta Lisanna, di ritorno dal regno dei gatti –o forse dovrebbe essere “dei morti”?-  un po' se lo era augurato ma, di certo, non aveva osato sperare tanto.  
Non che accasarsi lo spaventasse o che né, tanto meno, avere tre splendidi pargoletti dai capelli bianchi ed il viso da angioletto -cosa per la quale non poteva che ringraziare Lisanna per l'ottimo lavoro di geni svolto- era stato per lui difficile da accettare. Certo, tre erano forse un po’ troppi ma, che poteva farci ormai? Il vero problema era, più che altro, che non si aspettava andasse così, ecco tutto. 

 

"Che diavolo hai in faccia?" 
"AH?" 
Perché tutti lo avessero guardato come fosse un alieno, dal momento stesso in cui aveva messo piede in gilda, Bixlow non lo aveva capito. Ed anche perché gli venisse posta quella domanda era rimasto un mistero. 
"È successo qualcosa a casa, Bixlow?" 
Aveva incalzato Freed. 
"Ma di che diavolo parlate tutti?!" 
Certo che Mirajane, in piedi dietro al bancone davanti a loro, avrebbe anche potuto dire qualcosa ma, invece, semplicemente soffocò una risatina. 
"Tu sei proprio sicuro che va tutto bene, vero?" 
“Te lo ripeto, Freed, non ho idea di che diavolo stai parlando!” 
Laxus avrebbe anche fatto o detto qualcosa in proposito, ma ritenne che era meglio lasciar campo aperto a Freed: in un certo modo, era lui quello diplomatico. 
“Non per farmi gli affari tuoi ma, ti sei per caso guardato allo specchio stamattina?”  
“AHH? Con quattro pesti in giro ti sembra che abbia il tempo di farlo?” 
“Immaginavo.” 
“Allora cosa?”  
“Allora forse dovresti darti un’occhia-” 
Bixlow!” 
Fato volle che Freed non fu in grado di terminare la frase e che, ad interromperlo, fosse proprio la dolce Lisanna venuta gentilmente a portare al caro maritino l’elmetto con la visiera che aveva dimenticato a casa. Del resto, c’era da capirlo: con tre pesti in giro la testa la si perde, ogni tanto. 
“Hai dimenticato questo.” 
“Grazie baby!” 
“Non tornare tardi oggi, conto su di te per far addormentare i bambini!” 
“Sì sì, ho capito.” 
Rispose Bixlowsospirando profondamente. 
Assistettero tutti al piccolo teatrino familiare alquanto inteneriti: Lisanna era davvero un angelo! Come fosse finita a sposare un teppista come Bixlow nessuno se l’era mai spiegato! Eppure, sembrava che fossero felici per cui nessuno aveva avuto alcuna obbiezione.  
“Dicevi, Freed?”  
“Vai a lavarti la fac-” 
 Per la seconda volta, Freed fu interrotto, questa volta da una sorridente Mirajane che gli intimava il silenzio con un dito leggermente premuto sulle labbra rosee. 
“Lascia stare.” 
Ma sì, Freed non ne sapeva molto infondo ma avere bambini, tre per giunta, non sembrava un gioco da ragazzi e di certo se erano stati loro gli artefici di tutto ciò, poteva anche lasciar correre.  
Forse Mira aveva fatto bene a fermalo: il fatto che l’omino sulla faccia di Bixlow portasse ora una gonna dipinta di nero, che le ciocche di capelli blu fossero legate da orribili nastrini rosa e che alle sue spalle galleggiassero nell’aria 4 giocattoli tra i più disparati, non era un problema suo.   
Infondo era perfino divertente. In qualche orripilante maniera. 
L’unica cosa che Freed proprio non riuscì a capire fu il perché di quel “Con quattro pesti in giro...” non erano tre i pargoletti? 
“Mah.” 
 

“Non guardarmi così.” 
Non appena Freed si era defilato, Laxus aveva rivolto la sua attenzione verso una sorridente Mirajane. 
Aveva deciso di non intervenire ed era più che sicuro di aver preso la scelta giusta. In fondo... che ci avrebbe guadagnato nel dire che, conoscendo Lisanna tanto quanto conosceva la sorella maggiore, era stata lei con ogni probabilità l’artefice dei codini, dei disegni in faccia ed a consegnare le bambole woodoo ai pargoli perché ci giocassero? Di certo non avrebbe giovato e forse avrebbe invece inabissato ancora di più la reputazione di un membro della sua squadra. 
“Non sono pronto per quello.” 
E poi, quasi come fosse una maledizione, avvertiva quasi la sensazione che a pronunciare quella verità a voce alta stessa sorte sarebbe toccata, un giorno, a lui. 
“Ancora qualche anno.” 
Qualche poteva bastare. Tanto, dal sorrisino di Mirajane, sapeva che non l'avrebbe scampata per sempre. 


 


Ed anche questa volta, in verità, ho trovato qualche fanart che mi ha ispirata.
Non so mai se vi fa piacere o no vederle ma, in dubbio, io le carico comunque :)

 

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Capitolo 3
*** Ne voglio uno anche io! ***


 Siamo già alla terza storiella! Non avrei mai creduto che questa raccolta mi prendesse tanto; ma in realtà, mi diverto così tanto a scrivere queste stupide storielle che per fortuna   riesco ad aggiornare abbastanza in fretta :)
 Se avete qualche coppia, personaggi o richiesta speciale, però scrivetemi eh! Io ho già qualche ideuzza per le storielle a venire ma, magari, ricevere qualche idea in più non fa mai male :D
 Per oggi la smetto qui: scusate la brevità ma sono stanca morta XD 
 Come sempre spero anche questo capitoletto, per quanto stupido, possa essere piacevole da leggere.
 Grazie mille per aver letto, recensito o altro :)

 
 
 

Ne voglio uno anche io!  

 

Dopo aver insistito per una settimana o giù di lì, imbarazzati al massimo dal fatto che il loro master andava in giro lamentandosi come un bambino che, appunto, un bambino voleva averlo anche lui e dopo averlo chiesto a desta e a manca, da Yukino Minera a persino Solano, tutta la Gilda aveva infine risolto che bisognava fare qualcosa. I capricci di Sting erano diventati insopportabili. 
 

“EHHH? Quegli idioti!” 
Lucy non aveva potuto fare a meno di darsi un face-palm di quelli epici. 
“Non so come Levy sia riuscita a farsi convincere ma...” 
“Ti prego, Lucy-sama.” 
“Ah... e va bene!” 
“Grazie, Lucy-sama! 
Yukino ci aveva messo un’intera giornata a convincere Lucy e Levy a “prestare” loro Anna e Navi. 
In realtà, Navi da solo sarebbe più che bastato –e avanzato visto che in fin dei conti sarebbe stata lei, con molta probabilità, la vera baby sitter- a placare le voglie assurde di Sting e fargli magari anche cambiare idea, ma convincere Lucy non era stato facile e poi, vista la mal celata espressione di gelosia di RogueYukino non aveva potuto fare altro che rivolgersi anche a Levy. 
 

“Sting-samaRogue-sama, avete 6 ore, non di più. Poi poterò i bambini a casa da Lucy-sama e Levy-sama.” 
Gli occhi di Sting si illuminarono e non riuscì a frenare l’entusiasmo: Navi era la copia sputata di Natsu-san, capelli biondi a parte. Quello sguardo furbetto poi ne confermava assolutamente il legame di sangue e, Sting ne era certo, presto o tardi anche Navi si sarebbe rivelato un degno avversario quale Natsu. Non vedeva l’ora! Ma, nel frattempo, aveva deciso che anche la figura dello “zio” adottivo non era da sottovalutare: infondo anche Nabi era in parte un dragon slayer, la stessa tribù insomma e Sting era certo di potergli insegnare una cosetta o due. Che avesse appena un anno, però, non sembrò considerarlo molto. 
Dal canto suo, Rogue lottava contro sé stesso all’idea di spupazzare la piccola Anna: quegli occhioni dolcissimi... e l’adorabile vestitino arancio... quasi quasi avrebbe potuto fare a gara con la tenerosità di Frosh e, molto probabilmente, vincere anche. 
 

“Hai sentito Lector? Non abbiamo tempo da perdere! E muovi il culo anche tu, RogueÈ ora di mostrare ai pargoletti come combattono i veri dragon slayer!” 
Che Sting fosse gasato come un bambino il giorno prima della gita scolastica né RogueLector o perfino Frosh potevano ignoralo ma di certo non potevano permettere che quella testa calda del loro master mettesse in pericolo la appena sbocciata vita di due pargoli innocenti! 
“Sting-kun, non credo sia una buona idea.” 
“Anche Frosh lo pensa!” 
Lector ha ragione, Sting. Sono ancora troppo piccoli. Non servirebbe a nulla.” 
TchEvvabbene!  Ho capito! Che si fa allora?” 
 

Sotto suggerimento di Lector, allora, erano finiti nel centro di Magnolia. In accordo con quanto avevano pronosticato, non appena si era caricato Navi a cavalcioni sulle spalle e si erano incamminati per le strade affollate della colorata città, il sorriso di Sting era ritornato e sembrava che quasi si stesse divertendo più lui dei pargoli stessi; di certo Rogue non poteva che esserne sollevato e, con Anna tra le braccia, anche lui sembrava si stesse godendo la piacevole quanto diversa giornata.  
Nessuno dei due di certo sospettava che, dietro l’angolo, appostata come un perfetto ninja, Yukino teneva i due sotto stretta sorveglianza: perché... non si sapeva mai, ecco! E di certo lei non li avrebbe persi d’occhio neanche un istante. C’era da dire però che sembrava i due se la stessero cavando inaspettatamente bene: Navi e Anna non avevano pianto neanche per un minuto ed anzi, guardando le loro faccine allegre, sembrava che si stessero divertendo un mondo.  
 

“Facciamo una pausa, ho le spalle a pezzi.” 
“Si, mi sembra una buona idea.” 
Di certo, fare i –finti- genitori, seppur per appena 6 ore, non doveva essere impresa facile e, non appena si erano seduti sulla panchina nel parco, Yukino non aveva potuto far altro che soffocare una risatina. 
Hey, Sting-kun! Guarda lì?” Lector aveva indicato con la zampetta. 
“Ah?” 
“Un carretto dei gelati?” Rogue aveva guardato il piccolo carro e poi Anna appisolata tra le sue braccia. 
“Ma sì, il master ha deciso! Che gelato sia!” 
“Se lo dici così...” 
“Sting-kun sei un vero leader!” 
“Anche Frosh vuole un gelato!” 
Anche Yukino doveva ammettere che un gelato l’avrebbe mangiato volentieri, soprattutto dal momento che, da più di due ore, seguiva quei due disastri ambulanti a stomaco vuoto. Forse fu un po’ per questo e, un po’ perché Sting e Rogue sapevano essere anche così teneri quando volevano, che invece di tenere gli occhi incollati ad Anna e Nali –che per giunta erano stati adagiati sulla panchina sotto sorveglianza di Frosh e Lector- aveva invece seguito con lo sguardo i due compagni di Gilda fino al carretto dei gelati. 
Pessima, pessima scelta. 
Errore imperdonabile. 
Non che le due piccole pesti potessero scappare via gattonando ma, il fatto che Frosh si fosse allontanato per seguire una variopinta farfalla e che Anna avesse iniziato a seguire Frosh nel tentativo di acciuffarlo, nessuno lo aveva programmato. 
Proprio no. 
Tanto meno Lector che, quando se ne accorse, preso dal panico all’idea di perdere Frosh –ed anche Anna, ovviamente- aveva afferrato Navi ed era volato all’inseguimento. 
 

“Dici che avremmo dovuto prenderne uno anche per i bambini?” 
“Non dire cazzate, Rogue. Stanno dormendo. Vuoi per caso svegliarli?” 
No, hai ragione.” 
LectorFrosh, i gelati.” 
Fu un attimo, appena una leccata a testa al gelato che avevano in mano e, alla mancata risposta dei due Exeedo, le prime gocce di sudore freddo iniziarono a imperarle la fronte di entrambi i maghi della Sabertooth 
Inutile dire che anche Yukino, dal canto suo, dovette tenersi dal non svenire. 
“Che avete combinato?! Sapevo che non dovevo fidarmi! Mi avete delusa, Sting-samaRogue-sama!” 
“EEEEHHHH??? E tu da dove sbuchi???” 
 

Non ci era voluto molto prima che Lector fosse in grado di raggiungere Frosh ma, molto di più, ci era voluto per convincerlo ad arrestare l’inseguimento alla povera farfalla e tornare indietro: Sting e Rogue li avrebbero sicuramente sgridati o, peggio ancora, direttamente uccisi! Ma quando avevano fatto ritorno alla panchina dei gelati i due dragon slayer erano già spariti così, non sapendo che altro fare, Frosh e Lector erano tornati, con i pargoli a carico, alla Gilda. Mal che fosse andata prima o poi i due draghi gemelli avrebbero dovuto fare ritorno e, probabilmente, per allora sarebbero anche stati troppo stanchi per sgridare i due Exeed. 
Dall’altro canto, invece, girando per le strade di Magnolia come pazzi furiosi, Rogue e Sting non avevano alcuna intenzione di lasciarla passare liscia ai due Exeed: se quello era uno scherzo... beh, non era affatto divertente!  
“Sapevo che non avrei dovuto fidarmi! Ed ora? Tra appena un’ora e mezza devo riportare Anna-chan e Navi-kun a Lucy-sama e Levy-sama!” 
“Non è stata colpa nostra.” Si era difeso, con tono calmo, Rogue. 
“Esatto! E invece di frignare aiutaci a cercare! Non possono essere andati lontano, dannazione!” 
 

Allo scadere dell’ultima ora rimasta, infine, i tre poveretti si erano dovuti dare per vinti. Avevano ancora 30 minuti a disposizione e probabilmente avrebbero fatto meglio a chiedere aiuto in Gilda e, specialmente, alla loro signora Minerva.  
Eppure, quando tornarono in Gilda, sembrava che d’improvviso tutti si fossero volatizzati: 
“Dove sono tutti?” 
“Non ne ho la più pallida idea.” 
“Cerchiamo nelle cucine.” 
Cercare nelle cucine era stata un’idea buttata un po’ lì, a caso: del resto perché mai sarebbero dovuti finire nelle cucine? Ed invece, per assurdo, fu proprio lì che Sting, Rogue e Yukino trovarono Lector e Frosh. 
E Anna. E Navi. 
E Minerva. 
E... aspetta!  
Ed era Navi quello tutto sporco di farina che bruciacchiava qualche biscotto, sputando qualche debole linguetta di fuoco nell’aria? 
E quella che batteva due piccoli schiaccia-carne in metallo –che dovevano essere le sue manine- sulla pasta cruda dei biscotti adagiata sulla una teglia, era forse Anna? 
Ch-che diavolo sta succedendo qui!?” 
“M-mia signora?” 
Ora, il fatto destabilizzante non era tanto che due pargoli di appena 2 anni fossero alle prese con fornelli e biscotti, né tanto meno che così, in qualche modo, avevano risvegliato i loro poteri magici, quanto più... 
Ne abbiamo fatti anche per voi, sedetevi.” 
Quanto più il fatto che la loro regina, la loro signora, la loro Minerva, si era voltata verso di loro con nonchalance, sfoggiando un sorriso sul viso deliziosamente sporco di farina e indossando un grembiulino...rosa?? beh, quello era stato il vero shock. E nessuno poteva dare loro torto! 
O magari, riesaminando la questione, che il fatto che Yukino non sembrò affatto turbata ma, anzi, si avviò sorridente verso Minera per abbracciarla, rincasò la dose di parecchio. 
“Minerva-sama! Lascia che vi aiuti!” 
 

La giornta era stata lunga e, a dispetto di ogni previsione, più stancante e stressante di quanto Rogue e Sting si erano aspettati; eppure, accompagnando Yukino, avevano riportato Navi ed Anna alle loro rispettive famiglie. 
“Spero Navi si sia comportato bene. Non avete avuto alcun problema?” 
“Nessuno! Rogue-sama e Sting-sama" e qui Yukino si era voltata verso i due, fulminandoli con uno sguardo assassino “sono stati davvero bravi!” 
“Meno male! Beh, allora vi affiderò Navi più spesso. Heheheh 
“NO!” 
“Eh?” 
“Do-dobbiamo allenarci!” 
“S-sì esatto. Abbiamo un allenamento speciale da fare!” 
Perché i due dragon slayer fossero corsi via, a velocità supersonica, da fare quasi invidia a Jet, Lucy non lo seppe mai e di certo Yukino, sorridendo sotto i baffi, non avrebbe sputato il rospo tanto facilmente. 
“Non preoccuparti, Lucy-sama, sono certa che acconsentiranno di buon grado ad occuparsi di Navi e Anna ancora.” 
Tanto, mal che vada, sarà Minerva-sama ad occuparsi di tutti e quattro. 
Ma questo, Yukino si riservò dal dirlo. 

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