UN INFORTUNIO PROVVIDENZIALE

di Fafanella
(/viewuser.php?uid=1061512)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SOLO UN EQUIVOCO ***
Capitolo 2: *** GIOCHIAMO ***
Capitolo 3: *** NON MOLLERÒ ***
Capitolo 4: *** LE COSE CAMBIANO ***
Capitolo 5: *** CHIACCHIERE ***
Capitolo 6: *** RIPARTIRE ***
Capitolo 7: *** FRATELLI ***
Capitolo 8: *** TANGO ***
Capitolo 9: *** UN PASSO AVANTI ***
Capitolo 10: *** QUOTIDIANITÀ ***
Capitolo 11: *** STAFFETTA ***
Capitolo 12: *** COCCOLE E INSICUREZZE ***
Capitolo 13: *** PARLIAMONE ***
Capitolo 14: *** SOLI ***
Capitolo 15: *** HO BISOGNO DI VOI ***
Capitolo 16: *** PIANO B ***
Capitolo 17: *** TI VOGLIO BENE MAMMA ***
Capitolo 18: *** RAGAZZO MERAVIGLIA ***
Capitolo 19: *** ATTIMO DI SERENITÀ ***
Capitolo 20: *** AMORE E ODIO ***
Capitolo 21: *** DONNE E PALLONE ***
Capitolo 22: *** PERDONAMI HOLLY ***



Capitolo 1
*** SOLO UN EQUIVOCO ***


SOLO UN EQUIVOCO 

San Paolo del Brasile Arena  Corinthians

Partita di campionato… secondo tempo, il Brancos è all’attacco, Hutton sta dando spettacolo, quasi sotto la porta, l’intervento di un difensore fa schizzare la palla in aria, il numero 10 nipponico si coordina e sfodera una rovesciata poderosa che si insacca in porta senza trovare ostacoli. 
Nel ricadere…per evitare il difensore batte la testa violentemente e perde i sensi. 

Giappone casa Hutton 

Maggie sta prendendo il te con Patty e alcuni ragazzi della New Team, Bruce, Alan e Benji.
Ormai è prossima al parto, aspetta il suo secondo figlio Daichi, i ragazzi le fanno spesso visita, ogni scusa è buona… oggi è il rientro di Benji, Patty invece è un’abitudinaria, da quando Holly si è trasferito in Brasile, le due donne sono diventate l’una il sostegno e il conforto dell’altra. 
Mentre stavano canzonando Benji per il suo carattere gioioso si sentì squillare il telefono 
Maggie “ Patty mia cara, potresti rispondere tu, fino a quando mi alzo io…” indicando il pancione 
La ragazza” Pronto casa Hutton, con chi parlo?”
“ Patty sei tu?” Disse Roberto dall’altro capo del telefono, con un tono che non lasciava presagire nulla di buono 
Lei avvertì un brivido di paura attraversarle il cuore, si allontanò dal salone e chiese 
“Si Roberto , cos’è successo?”
“ Speravo non fosse sola in casa Maggie”
“ ci sono i ragazzi di la con lei…ma cos’è successo? Oliver?”
“ ha avuto un infortunio in campo… ora è in ospedale… ha perso conoscenza… dicono sia una trauma cranico abbastanza serio…è caduto male dopo una rovesciata per evitare di cadere su un altro giocatore…è successo ieri e non ha ancora ripreso conoscenza”
Nella testa di Patty si ripetevano le parole INFORTUNIO, TRAUMA CRANICO, NON HA ANCORA RIPRESO CONOSCENZA…
Roberto “ Patty sei ancora lì? I medici comunque hanno detto che non è preoccupante… anzi se sta tranquillo è meglio , ma Maggie lo deve sapere, non vorrei sentisse la notizia tramite la tv…ormai è prossima al parto”
“ non preoccuparti Roberto gli parlo io… in quale ospedale si trova?”
“ Irmandade da Santa Casa de Misericórdia de São Paulo … grazie Patty”
La ragazza tornò dagli altri cercando di sembrare normale
Maggie le chiese 
“Chi era?”
Patty spiegò ciò che era successo alla Signora Hutton . I ragazzi tutti ci avevano impiegato non poco a tranquillizzarla e dissuaderla dal prendere il primo volo per il Brasile. Erano giunti alla conclusione che ci sarebbe andata Patty, Benji avrebbe provveduto al volo di andata, chiedendo al padre l’aereo privato della famiglia Price, che neanche il portiere stesso aveva mai utilizzato. Maggie invece aveva insistito per pagare alla ragazza il viaggio di ritorno. 

San Paolo 
Patty aveva trascorso quasi un giorno in volo, ma non si sentiva stanca, voleva solo vedere il suo capitano.
Raggiunse l’ospedale in taxi trascinandosi dietro il bagaglio a mano, con un portoghese molto discutibile chiese il piano per i trauma cranici, che raggiunse e chiese la stanza del campione di calcio. L’infermiera le sembrò un po’ reticenza e si affrettò a spiegare che non era una giornalista, la risposta della donna la lasciò interdetta
” immagino sia anche lei, una fidanzata di Hutton?” 
“ come mi scusi?”chiese incredula ed agitata 
“ sarà la ventesima che si spaccia per la sua fidanzata”
Patty iniziò a spiegare con tono battagliero che lei non era come tutte quelle oche che sicuramente si erano presentate lì, l’indolenza  e l’indifferenza della donna la esasperarono … quando la voce di Roberto la chiamò
“ Patty…ma come… cosa ci fai qui?”
“ Roberto è bello rivederti…ti dispiace se le spiegazioni te le do dopo, vorrei vedere Holly, come sta? Ha ripreso conoscenza?”
“ si certo scusami ti accompagno, ha ripreso conoscenza ma i medici lo hanno addormentato nuovamente”
“ immagino volesse tornare subito ad allenarsi “ 
“ esatto… così lo hanno sedato per farlo stare tranquillo, ma fortunatamente sta bene, non deve fare sforzi per un po’ e ovviamente non può giocare per 15 giorni”
Vide Patty inviare un audio alla madre del ragazzo, così capì la presenza della manager lì 
“ ti ha mandato Maggie, si era preoccupata?... Siamo arrivati”ed aprì la porta 
Entrarono nella stanza e nel letto un capitano sereno, dormiva!
“ Patty approfitto della tua presenza, vado a casa a darmi una ripulita e torno, la mia bambina vuole venire a trovare il suo principe”
Patty gli sorrise, Roberto aveva una figlia molto graziosa, Oliver aveva diverse foto con lei, che aveva utilizzato come profilo delle diverse app con cui si teneva in contatto con i suoi amici.
“ va pure Roberto, sto io con lui”
Rimasti soli si avvicinò al letto, sorrise, quante volte si era trovata in quella situazione!
Gli fece una lieve carezza e gli diede un bacio delicato sulla fronte, poi si accomodò sulla sedia di fianco al letto gli prese la mano e d’un tratto sentì tutta la stanchezza crollarle addosso. 

Dopo un paio d’ore Oliver si destò, si guardò intorno.  Ricordava della caduta, il suo tentativo di lasciare l’ospedale e l’infermiera che gli faceva una siringa.
 Scosse la testa, gli faceva ancora male, inoltre sentiva un peso sul braccio destro e la mano che gli formicolava, si girò molto lentamente e vide una figura di donna addormentata che gli stringeva la mano. Impiegò un po’ di tempo per riconoscerla , più per lo stupore che per altro, ne fu felice, molto molto felice. Entrò l’infermiera che sorrise vedendo la ragazza crollata per la stanchezza e 
“ ha una fidanzata con un bel caratterino, ma credo che l’abbia fatta morire di paura. Non  volevo farla entrare, non so quante ragazze si sono spacciate per sue fidanzate e... lei però, non mi sembra proprio un latin lover” disse con tono pacato mentre sollevava lo schienale del letto e controllava la flebo. 
Holly si limitò a sorridere senza cercare di spiegare che si trattava di un’amica,  in fondo non gli dispiaceva l’equivoco. 
Il rumore della porta che si chiudeva fece sobbalzare Patty, che si guardò intorno smarrita, poi incrociò gli occhi sorridenti del suo capitano e 
“ Oliver come ti senti?”
“ io bene e tu?”
“ io? Io benissimo, non ho mica un trauma cranico io!”
“ hai solo…quante ore di volo? Sono contento di vederti… è come un dejavu?” E rise coinvolgendo anche la manager
“ tua madre voleva prendere il primo aereo e così con Benji e gli altri abbiamo deciso che era meglio se fosse venuto qualcuno di noi”
“ hanno deciso te, perché sei abituata a farmi fasciatura e similari?!” E rise ancora 
“ esatto…anche se ormai non le faccio più soventi , sai gli altri non si fanno male costantemente come un certo capitano” 
Vennero interrotti dalla vocina allegra di una bimba piombata nella stanza , occhi verdi brillanti,, carnagione ambrata , capelli castani ricci raccolti in due codini
“ Holly Holly ti sei svegliato, perché hai dormito tanto?”
“ Pilar,  principessa…ero molto stanco e così ho dormito tanto” 
La bimba si era arrampicata sul letto e si era gettata fra le braccia del capitano
“ io ho provato a svegliarti, come nelle fiabe ti ho dato un bacetto ma tu hai continuato a dormire”
“ mi hai dato un bacetto? E ora perché non me lo ridai?” 
“ perché te l’ha già dato la principessa giusta… solo il bacio del vero amore ti poteva svegliare, c’è scritto così nel libro che mi hai regalato, me la presenti me… la presenti.. me la presenti?”
Sopraggiunse Roberto 
“ Pilar non ti agitare così, Oliver non sta ancora bene!”
La bimba si fermò all’istante poi rivolgendosi al padre
“ ci voleva la principessa giusta vedi papà, adesso si è svegliato”
Patty avvampò ed Holly scoppiò a ridere dicendo 
“ Pilar lei è Patty…Patty lei è la mia principessa Pilar”
La bimba mise il broncio asserendo 
“ non sono più la tua principessa, te l’ho spiegato prima; è Patty la tua vera principessa, ti ha svegliato lei” poi spostò lo sguardo sulla manager e aggiunse
 “ ciao, sei molto bella…hai...hai la pelle come quella delle bambole della mamma, sei la principessa del regno di Holly? Sei la sua fidanzata?”
Patty sempre più a disagio cercò di darsi un tono 
“ Ciao Pilar, sono molto felice di conoscerti, Oliver mi ha molto parlato di te, come stai?”
“ io sto bene è lui che sta male, non vedi?” ed indicò la flebo.
“ oh ma non ti devi preoccupare starà benissimo, il capitano si rimetterà molto presto” 
“ ma lui non è un capitano di una nave, lui è un PRINCIPE” 
Patty scoppiò a ridere e guardò il ragazzo che era divertito a sua volta, ma la bimba si infastidì, così mettendosi in piedi sul letto e portandosi le mani ai fianchi, con le gambe un po’ divaricate disse 
“Perché ridi, io non ho detto niente di divertente…uffa!”
Patty si pietrificò di fronte a quella posa che conosceva bene e capì solo in quel momento una frase che Holly le disse “ Pilar mi fa sentire meno la mancanza di casa” , si voltò a guardarlo e come sempre gli occhi del ragazzo era limpidi e seppe tutto ciò che doveva sapere.
Roberto prendendo la figlia in braccio 
“ ti ricorda qualcuno per caso la mia monella, Patty?”
Lei annuì senza dire una parola.
L’orario di visite era terminato così Holly 
“ Roberto accompagneresti Patty a casa mia, le chiavi saranno nel borsone”
“ io non vado proprio da nessuna parte, resto qui”
Il capitano la guardò incredulo e 
“ Patricia ma…io ora sto bene e tu sarai stanchissima, va a casa a riposare”
“ mi spiace ho promesso a tua madre che sarei rimasta con te, quindi io da qui non mi muovo”
Holly alzò le mani in segno di resa, abbracciò e baciò la bimba e salutò Roberto.
Dopo cena l’infermiera staccò la flebo al ragazzo e lo accompagnò al bagno, tornati in stanza disse ad entrambi che avrebbe fatto un eccezione permettendo a Patty di restare, considerando il lungo viaggio e la paura che aveva provato, ma solo per quella notte. Entrambi ringraziarono
Rimasti soli il capitano si spostò verso la sinistra del letto e disse 
“ se devi restare qui, divideremo il letto, altrimenti domani fra il volo e la sedia non riuscirai a muoverti”e le fece cenno di accomodarsi vicino a lui. 
 Patty effettivamente sentiva il bisogno di stendersi e così con molto imbarazzo gli si sdraiò al fianco. 
Dopo aver parlato con la madre il capitano videochiamò a Bruce, era mattina in Giappone quindi era certo fossero tutti agli allenamenti.
Bruce “ Cazzo Oliver, ci hai fatto morire di paura”
Benji “ dopo tutti gli infortuni avuti non hai ancora imparato a cadere Hutton?”
Holly “ senti da che pulpito, non sei in Giappone per la riabilitazione?” E rise 
Bruce “ come stai? Come va la testa?”
“ molto meglio, non riesco a stare molto in piedi…ma domani o dopodomani mi fanno uscire “
Bruce “ Patty è lì con te? O sta litigando con tutte le ragazze che sicuramente saranno venute a trovarti”
Allora Holly con un sorrisetto fra l’imbarazzato e il divertito 
“ veramente la mia infermiera ha fatto entrare solo la mia fidanzata!” E aspettò la reazione dei compagni, guardando di sottecchi Patty che era diventata rossa come mai prima.
Bruce “ fidanzataaaaaaaa? Come fidanzata? Ma …tu…noi…Patty dov’è?”
Holly esplose in una risata fragorosa, spostò l’inquadratura e riprese Patty di fianco a lui, che si affrettò a spiegare 
“ è stato solo un malinteso…non volevano farmi entrare…perché si erano presentate già molto sciacquette, poi però Roberto le ha lasciato intendere che… bhe è stato un equivoco”
Bruce la guardò intenerito, mentre Holly diceva , 
“pensavo di essermi dimenticato qualcosa con la botta in testa…peccato “ e rise ancora 
Bruce “ ma da voi dovrebbe essere sera , quasi notte, che ci fa ancora lì”
Holly “ allora non hai capito, la mia fidanzata battagliera non ha voluto sentire ragioni, così ha impietosito la caposala che l’ha fatta rimanere”
Patty “ la vuoi smettere con questa storia? È stato solo un equivoco”
Holly “ ora tornate agli allenamenti, vi voglio in forma per il ritiro della nazionale”
Bruce “ trattamela bene ad Anego, l’hai fatta spaventare veramente questa volta”
Holly incrociò gli occhi della ragazza asserendo “ mi farò perdonare…ora vi lascio”
“ stammi bene capitano “







Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** GIOCHIAMO ***


CAPITOLO 2

GIOCHIAMO 


Si erano addormentati velocemente, entrambi stanchi e provati, anche dall’emozione di ritrovarsi nuovamente insieme. 
Entrambi avevano fatto finta di niente, come se si vedessero dal giorno precedente, come se non ci fosse un oceano a dividerli costantemente, come se non si fossero mai separati e quell’anno non fosse mai trascorso.
Patty si destò alle prime luci dell’alba, qualcosa le smuoveva la frangia facendole il solletico; aprendo gli occhi si ritrovò accoccolata fra le braccia di Holly che la tenevano ben salda vicino a lui. 
La fronte della ragazza poggiava sul mento ispido del capitano, uno di fronte all’altro, ognuno stretto al corpo dell’altro, in un intreccio di braccia e gambe. 
Quella posa così intima fu sconcertante, soprattutto se guardava il volto rilassato del capitano, le mani e le braccia di Holly la toccavano con delicatezza, ma con presa sicura. 
Si divincolò cercando di non svegliarlo, quando riuscì a girarsi si sentì afferrare all’altezza della pancia ed avvicinare nuovamente a quel corpo. 
L’ aveva stretta nuovamente a se, nella posizione opposta a quella precedente, aveva affondato nuovamente la testa nei capelli soffici della ragazza ed aveva mugulato qualcosa tipo “ resta con me”.
Non ne era certa,  era stato più che altro un mormorio, si arrese; restò a godersi quelle attenzioni che aveva tanto desiderato. 

Vennero svegliati dall’infermiera con poca delicatezza “ Piccioncini è ora di svegliarsi”
La ragazza scattò sedendosi sul letto, la mano di Holly ancora sul suo ventre, si voltò a guardarlo 
“ Buongiorno manager” 
“ Buongiorno capitano” 
Si intromise l’infermiera 
“ Signorina ora deve proprio uscire, fra un po’ arriverà il medico per visitare il Signor Hutton, non è opportuno la trovi qui”
Solo in quel momento il ragazzo lasciò la presa e le porse il cellulare 
“ chiama Roberto, fatti accompagnare a casa mia, così puoi farti una doccia e cambiarti, le chiavi saranno nel borsone”

Dopo poco, lei e Roberto varcarono la porta di casa di Holly.
“ ti vengo a prendere fra un paio d”ore, va bene per te  Patty ?”
“ si certo, grazie mille Roberto”
Rimasta sola iniziò a guardarsi intorno, era una casa piccola ma con una vista mozzafiato, si affacciava sull’oceano. Aveva solo due stanze più i servizi, l’arredamento rispecchiava perfettamente il bel capitano, mobili dalle linee essenziale e pulite, un grande televisore, un divano comodo e accogliente. 
Alle pareti le foto con  gli amici della New Team, della nazionale, con Pilar e i suoi genitori, con i Signori Hutton…nessuna con lei. 
Entrò nella stanza da letto, accarezzò una felpa lanciata su di una sedia, sfiorò la cassettiera, guardando gli oggetti disposti a casaccio.
Un orologio, dei soldi, delle chiavi, riflesso nello specchio vide qualcosa sul comodino che attirò la sua attenzione. C’erano  due sue foto; in una erano insieme,  stavano ridendo e non si erano accorti di essere fotografati, nell’altra c’era solo lei, aveva il pallone fra le mani e  gli occhi lucidi, nonostante quell’aria malinconica sorrideva come sempre, chissà quando e  chi le aveva scattato quelle foto. 
Sentì squillare il cellulare in borsa e corse a risponde
 “Oliver dimmi?”
“ sei a casa?” 
“ si, sono a casa TUA”
“ mi occorre un cambio, forse nel pomeriggio mi faranno uscire” 
“ ok, cosa ti devo portare?”
“  va in camera da letto…” ricordò subito le due foto sul comodino e “ anzi no… non importa …fa conto che non ti abbia chiamata”
“ cos’è capitano, non vuoi che scopra i tuoi scheletri nell’armadio? “
“ quali scheletri” l’allegria della ragazza lo insospettì “ ah certo…hai già iniziato a sbirciare immagino, figuriamoci?!”
“ oh Holly la curiosità è femmina, ma non ho aperto cassetti o ante”
“ perché avresti dovuto, quello che cercavi è in bella mostra” disse imbarazzato e aggiunse 
“ la prima foto ce l’ha fatta Benji, due estati fa…l’altra te l’ha fatta Bruce, il giorno della mia partenza” 
“ e come fai ad averle tu?”
“ erano fra altre foto che mi ha inoltrato”
“ e perché le hai esposte?”
“ non le ho esposte, sono nella mia camera non in salone e comunque parlavamo del cambio…apri l’armadio... sul ripiano in basso dovrebbe esserci la tuta del brancos, prendi solo il pantalone e poi una maglietta qualunque che trovi nella cassettiera”
“ sei sicuro che possa aprire quei cassetti, non vorrei trovarci qualcosa di compromettente?” Lo pungolò ancora 
“ sei molto spiritosa, ma l’unica cosa compromettente l’hai già vista” il tono era serio e sicuro. 
“ Holly ti lascio ho una chiamata di Benji in entrata”
“ ok a dopo”
Il ragazzo scosse la testa che gli girò vorticosamente, aveva provato uno strano fastidio nell‘essere messo in secondo piano dalla bella manager, soprattutto in quel momento che in qualche modo si era ESPOSTO. 

“ Benji come va?”
“ Allora?”
“ Allora cosa? “
“ uffaaaaaa ma siete proprio due imbranati?”
“ come scusa?”
“ svegliaaaaa? Abbiamo mandato te perché speravamo succedesse qualcosa…si insomma qualcosa fra voi”
“ non è successo niente “ chiosò 
“ ma scusa non sei rimasta con lui in ospedale? Immagino non ti abbia fatto fatto dormire sulla sedia?eri sdraiata vicino a lui durante la videochiamata!”
“ E allora?” tentennò 
“ allora? Nessun uomo riesce a rimanere immobili in un letto con una donna al fianco!”
“ idiota… ti ricordo che eravamo in ospedale e che ha un trauma cranico, terzo è imbottito di tranquillanti”
“ non ci credo? Stai dicendo che siete rimasti vigili pur di non sfiorarvi?”
“ ma sei scemo…ci siamo addormentati quasi subito”
“ e al risveglio? Raccontami del risveglio?”!
“ veramente non ho tempo devo farmi una doccia e tornare in ospedale, Roberto sarà qui a minuti!”
“ quindi sei a casa sua?”
“ certo” 
“ quindi le hai viste?”
“ oddio sei peggio di una ragazzina… le ho viste e allora?”
“ no niente…ci sentiamo più tardi “
“ non credo ti risponderò” 

Finalmente era pronta , aveva deciso di smuovere un po’ le acque… tutti si aspettavano succedesse qualcosa, perché non provocare il bel capitano allora!
Aveva indossato una minigonna di jeans e una canotta, niente di straordinario se non fosse che lei non vestiva così; la canotta era troppo scollata e la gonna troppo corta, aveva portato quegli indumenti solo per un eventuale giornata al mare, ma alla fine che male c’era a voler giocare un po’?
Roberto la lasciò in ospedale
“ vado a prendere Pilar e mia moglie”
“ ok a dopo” 
Salì le scale, le tremavano le gambe, forse aveva esagerato, quella maledetta gonna era veramente troppo corta, ma ormai non poteva tornare indietro. 
Arrivò accaldata davanti alla porta, in quella parte di mondo si moriva di caldo nonostante i condizionatori d’aria, si tamponò il sudore dietro la nuca; si rese conto che stava solo temporeggiando!
Sentì delle voci provenire della stanza e la risata cristallina di Holly, prese coraggio ed entrò!
C’erano alcuni suoi compagni di squadra, i quali ammutolirono vendendo Patty, che si pietrificò con tutti quegli occhi puntati su di lei. 
“ Entra Patty, loro sono alcuni miei compagni di squadra”
La manager fece qualche passo in avanti ed aspettò che glieli presentasse
“ quello alla tua destra è Pablo”
“Certo l’ala sinistra ” asserì la ragazza stringendogli la mano 
“ va bhe se li conosci allora fai prima a salutarli direttamente”
“ ok allora … tu sei Sergigno ultimo difensore; tu Santos il portiere e tu sei Pepe, piacere di conoscervi io sono Patty” 
Intervenne il capitano 
“ bene le presentazioni sono state fatte , Patty dov’è Roberto? Stavamo improvvisando una riunione tattica per la prossima partita”
“ Roberto è andato a prendere Pilar e la moglie,  ti ricordo che tu non puoi giocare per due settimane”
“ cosa????” Esclamarono i compagni di squadra 
“Ragazzi sarò in panchina e vi inciterò, salterò solo la prossima partita, potete tranquillamente vincerla anche senza di me” 
La sua attenzione venne catturata dalla bella manager che, inconsapevolmente, stava facendo qualcosa di molto sensuale, aveva alzato i capelli per chiuderli in una coda, e si stava tamponamento il sudore sotto il collo  ed avvertì quegli occhi che seguivano ogni suo movimento.
“ Holly mi stai ascoltando?” Chiese Pepe 
“ Come scusa? Non ti ho sentito”
“ ti ha chiesto se possono impostare il contropiede sulla fascia destra , visto che la squadra avversaria è debole su quel lato?” chiarì Patty 
Ma Holly non rispose continuava a fissarla e pensava che lo stesse provocando volutamente, quegli indumenti quel tamponarsi sensuale, evidentemente le foto le avevano dato sicurezza , se voleva giocare era pronto,  “ Giochiamo”  gli uscì dalle labbra spontaneamente,  mentre aveva lo sguardo fisso nei suoi occhi.
“ Come?” Chiese Pepe 
“ oddio la botta in testa deve aver provocato qualche danno” lo canzonò la ragazza, anche se aveva capito perfettamente che il messaggio era rivolto a lei, aggiunse 
“ Pepe non potete sfruttare il contropiede sulla fascia destra, perché se Holly non gioca, ci sarai tu in quella porzione di campo. Non ti offendere sei molto bravo, ma in genere ti intestardisci a voler fare del calcio spettacolo, il risultato il più delle volte è che ti prendono la palla. Tu sei un giocatore resistente, in campo difficilmente avverti la fatica, dovresti sfruttare questa tua peculiarità. Puoi essere un grande campione anche senza strafare” e trattenne il respiro, la diplomazia non era il suo forte e credeva di essere stata troppo esplicita. 
“ non ho altro da aggiungere”  disse Oliver senza staccarle gli occhi di dosso. 
Pepe sospirò. 

“ Hollyyyyyy, come stai?” gridò Pilar una volta in camera 
“ principessa, sto benissimo, più tardi forse potrò tornare anche a casa”
 Entrarono anche Roberto e la moglie, la quale 
“ Buongiorno ragazzi , Oliver ci hai spaventati a morte”
“ Buongiorno” 
“ Buongiorno Sofia, Roberto, mi spiace non era mia intenzione” 
Sofia, alta e formosa, tipica donna Brasiliana dalla bellezza prorompente, salutò il capitano con un bacio sulla guancia e poi si rivolse a Patty 
“ tu devi essere la fidanzata del nostro Holly”  disse mentre Roberto rideva 
“ Robertooooo ma la smetti di… vabbè Signora è un piacere conoscerla , io sono Patricia, sua figlia è un vero peperino, una meraviglia” 
“ grazie, certe volte è incontenibile” 
La bimba prontamente “ cosa fanno tutti qua?”
“ Tu non mi vuoi più come principe ed io ho aperto le selezione, fra di loro ce n’è qualcuno che potrebbe andare?” 
“ a me questi qua non piacciono per niente “ 
“ brava a papà, non piacciono neanche a me” disse Roberto scoppiando a ridere
“ e come deve essere, così mi regolo” la incalzò Holly 
“ non lo so basta che hanno gli occhi che scintillano, come i tuoi”
La mamma le chiese
“ È per questo che era il tuo principe?”
“ Si, vedi” e scrutò il ragazzo negli occhi “ hanno mille stelline luminose”
“ Oddio… anche le stelline adesso” disse Roberto 
“ non lo dire a me , pare che io abbia un albero di Natale negli occhi e non me ne sono mai accorto “. 
E scoppiarono tutti a ridere facendo inquietare la bimba che mise il broncio.




Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** NON MOLLERÒ ***


CAPITOLO 3

NON MOLLERÒ 
 
Alla fine era dovuto rimanere un’altra notte in ospedale, in osservazione e Patty non era riuscita a convincere la caposala a farla restare con lui.
Solo in quella stanza avvertì qualcosa di nuovo, la sua mancanza!
Forse era colpa del profumo che anche se flebile, riusciva ancora a sentire sulle lenzuola, ma soprattutto addosso a se stesso. 
Avvertiva ancora l’emozione di averla fra le sue braccia, il suo respiro caldo sul collo, i capelli che gli solleticavano il mento, la delicatezza del suo corpo minuto che scompariva quasi in quello muscoloso che l’aveva avvolto la notte prima. 
Nell’ultimo anno si era ritrovato a pensarla sempre più spesso, e non come l’amica speciale a cui aveva regalato il suo pallone alla fermata dell’autobus. 
Pensava a lei veramente, intensamente e con un trasporto emotivo di cui si era stupito, ma a cui si era arreso rapidamente! 
Erano le 22:30 , sentì il peso del silenzio angosciarlo, quando un tuono esplose con prepotenza seguito da un lampo che illuminò la stanza a giorno.
“ chissà se Patty ha paura dei temporali” si chiese e aggiunse “ figuriamoci… lei non ha paura di niente”
Si rese conto che lui non la conosceva, o meglio che non conosceva tante cose della sua manager. 
Le inviò un messaggio “ sei sveglia?”


Patty si ritrovò a dover trascorrere una notte completamente da sola… si fece una doccia e mise il pigiama, si infilò nel letto e iniziò a girarsi e rigirarsi senza trovare pace. 
Avvertì un rombo esplodere possente e una luce squarciare il buio. 
Avvertì l’aria rinfrescarsi velocemente e il tintinnio delle gocce sul vetro della finestra aperta.
Si alzò, chiuse la finestra ed afferrò la felpa del capitano, che giaceva scomposta su di una sedia e la infilò.
Il profumo di Oliver la inebriò, il ragazzo non era tipo da fragranze o acqua di colonia, ma aveva sempre un buon odore. 
Sulla sua pelle il bagnoschiuma si sentiva intensamente e rimaneva inalterato anche sui panni che indossava.
Patty chiuse gli occhi e si strinse la felpa addosso, cullandosi così per qualche minuto. 
Squillò il cellulare e il trillo era quello della chat “ l’inconsolabile” , era stato Benji a crearla dopo la partenza di Holly per il Brasile. I membri erano solo tre, Benji, Patty e Tom.
Quella chat era stata la sua salvezza , grazie a loro non si era sentita sola e non si era fatta sopraffare dalla tristezza. 
Nel frattempo che Tommy cercava di sedare e contenere la curiosità di Benji, arrivò un altro messaggio 
“ sei sveglia?” 
“ si… non riesco a dormire “
“neanche io, è colpa del tuo profumo”scrisse un capitano un po’ agitato 
‘come scusa?”
“ ho il tuo profumo addosso, ma tu…” si chiese se stava sbagliando a scriverle quelle cose
“ ma io cosa?” Incalzò lei
“ ma tu non sei qui con me” però si erano detti che avrebbero giocato così rincarò la frase“ ed io sento la tua mancanza” le scrisse schietto 
Lei non si sarebbe lasciata lusingare da quelle parole, non dopo l’anno che aveva trascorso così rispose sprezzante 
“ stanotte senti la mia mancanza? Dopo 365 giorni di lontananza, tu la senti stasera? Ok dovrò parlare con il medico domani”
Lui pensò “ va bene manager fai la dura … vediamo fino a che punto ci riuscirai” così impavido le inviò l’ennesimo messaggio 
“ fino a ieri non avevo dormito con te, non avevo sentito il calore del tuo corpo, il tuo respiro sulla mia pelle”
Lei deglutì a fatica lui ci era andato giù pesante, l’aveva fatta emozionare, ma i battibecchi fra Tom e Benji nell’altra chat la riportarono con i piedi per terra 
“ Capitano c’è sempre una prima volta, ma non è detto che poi si possa avere ciò che si vuole”sentenziò lei
Holly cambiò discorso “ cosa stavi facendo?” 
“ chattavo con Tom e Benji, abbiamo una chat solo noi tre “
Il ragazzo leggendo quella risposta fece partire la chiamata 
“ Holly?” Rispose prontamente Patty 
“ da quando avete questa chat?”
“ da un po’, non ricordo con esattezza “
“ i ragazzi non me l’hanno mai detto?”
“ perché avrebbero dovuto?”
“ così… sai … è capitato mi abbiano parlato di te, ma non mi hanno detto della chat!”
“ perché ti parlano di me?”
“ hanno più occasioni di me per vederti e così…”
“ una telefonata in più a me , no?”
“ anche tu avresti potuto chiamarmi qualche volta, ma hai sempre aspettato che fossi io a chiamare te, me ne sono accorto sai?”
“ bene; sei un tipo sveglio “ chiosò 
Poi un nuovo lampo illuminò il cielo
“ spero tu abbia qualcosa di un po’ più coprente rispetto agli indumenti di oggi, perché domani farà freschetto, considerando la pioggia di stanotte”disse per provocarla
“ ho la tua felpa, la indosso anche adesso”
“ ottimo anche quella avrà il tuo profumo…la vedo difficile” borbottò un inquieto capitano 
“ sembra quasi ti dia fastidio, posso sfilarmela, anche se è calda e accogliente”
Holly sentì il sangue defluire rapido verso le sue parti basse , deglutì un paio di volte, respirò profondamente 
“Nessun fastidio anzi” un altro respiro “ la invidio maledettamente”
Ora era Patty in difficoltà ma non voleva perdere il piglio battagliero così chiese 
“ invidi?”
“ si la mia felpa ti sta avvolgendo, come vorrei poter fare io”
“ Holly …ma.. tu…insomma”
Sorrise compiaciuto, lei stava cedendo e cosa più importante sembrava ancora innamorata di lui, ma quando la sentì ridere non ne fu più tanto certo
“Perché stai ridendo?”
“ oh scusami Oliver, ma Tommy mi fa troppo ridere quando bacchetta Benji”
Si sentì invadere la mente dalla gelosia…da quando erano diventati così intimi, la cosa lo infastidiva parecchio 
“ vedo che non hai bisogno della mia compagnia?” Disse irritato
“ non l’ho avuta per un anno intero” 
colpito e affondato.
“ ok! stasera vuoi essere recriminatoria, prosegui pure, saprò incassare… ma almeno ci chiariamo” risoluto come mai prima.
“ Recriminatoria? Va bene capitano vuoi incassare? “
“ Se non mi dici quello che pensi non posso sistemare le cose!”
“ sistemare? Non puoi sistemare proprio un bel niente… come la sistemi la lontananza, la mancanza giornaliera, l’impossibilità di potersi conoscere veramente, non puoi sistemare proprio un bel niente… tu stai inseguendo il tuo sogno, non puoi avere tutto Oliver? “
“ hai paura dei temporali?”
“ come? Ma hai sentito quello che ti ho detto?”
“ mi chiedevo se avessi paura dei temporali?”
“ solo i tuoni mi infastidiscono un po’” e respirò profondamente 
“ il tuo colore preferito?”
“ ma stai bene Holly? non sarebbe il caso di chiamare un infermiera?... il rosso… è il rosso il mio colore preferito”
“ Patricia… tu che sogni hai?”
“ Ma…veramente io… vorrei fare il medico, a breve farò il test di ingresso all’università di Tokyo”
“ Raccontami?”
Patty si sdraiò sul letto ed iniziò a dare tutta una serie di informazioni ad Holly che l’ascoltava rapito, trascorsero così un’oretta,  tanto non accorgersi che il temporale era terminato.
“ e questo è tutto” disse la manager 
“ si è fatto tardi… sarebbe meglio riposare un po’! “ propose il ragazzo 
“ certo… ci vediamo domani capitano”
“ Ah Patty?”
“ si dimmi “
“ la gonna di oggi non è da sottovalutare?” disse ridendo 
“ scemo” e rise anche lei 
“ un’ultima cosa… NON MOLLERÒ, dovresti conoscermi… buonanotte Manager”
“ notte capitano” 

 
Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** LE COSE CAMBIANO ***


LE COSE CAMBIANO 

Nonostante fosse molto presto Patty si ritrovò fuori dall’ospedale.  
Aveva dormito poco e male, il profumo di Holly era stato una grande distrazione, come anche la conversazione avuta.
Si sentiva agitata, ora rivederlo sarebbe stato difficile.
Per quanto volesse fare la dura, lui era il suo GRANDE ed UNICO amore, tenergli testa per telefono era molto più semplice, evitare di perdersi in quegli occhi luminosi e schietti era tutt’altra faccenda.
Respirò profondamente e inviò un messaggio a  Roberto, avvisandolo che non era necessario passare a prenderla.
Arrivata al piano, la caposala le sorrise 
“ Signorina anche lei è già sveglia? Il suo fidanzato non ha dormito molto, forse avrei dovuto farla restare qui”
“Buongiorno, quindi posso entrare?”
“ certo fra un po’ passerà anche il medico per dimetterlo” 
“ va bene, grazie mille “ 
Giunta alla porta avvertì il cuore prendere la rincorsa, l’agitazione aumentò tanto che le mani iniziarono a sudarle. 
Prese coraggio ed entrò.
Holly era in piedi vicino la finestra, si voltò lentamente con tutto il corpo, quando la mise a fuoco le regalò un bellissimo sorriso allegro..
Patty avvertì il rossore imporporarle le guance
“ Sei  già qui?” 
“ Bhe mi sono… mi sono svegliata presto, tanto valeva venire direttamente senza scomodare nessuno , ho fatto una bella passeggiata”
Holly si poggiò alla finestra incrociando le mani al petto 
“ anche io ho dormito poco… il tuo profumo non mi ha dato tregua” 
Il tono concreto e assolutamente veritiero fece abbassare lo sguardo alla ragazza.
Staccandosi dalla finestra e facendo qualche passo verso di lei, sempre con molto calma
“ sarà un problema quando andrai via” 
Sapeva che quella frase l’avrebbe fatta reagire ed innervosire, ma tanto valeva affrontare subito il peggio per poi andare oltre.
Lei non si lasciò pregare “ vuol dire che ti lascerò la bottiglietta” disse scontrosa 
Avanzando ancora “ il mio problema sarà la tua mancanza… la tua mancanza fisica… credevo di essermi spiegato bene ieri sera”
“ sopravviverai capitano… si fa l’abitudine alla mancanza” espresse  quella frase facendo trasparire tutta la sua sofferenza, tanto da sentire un nodo alla gola.
“ ti sta un po’ grande la mia giacca!”
 Cambiò discorso per darle il tempo di ricacciare quella tristezza. 
Alla fine gli bastava guardarla per capire cosa stesse provando. Quel pensiero gli diede speranza, non sapeva neanche lui perché.
“ stamattina...faceva freddo , spero non ti dispiaccia?”
“ dipende… da quello che indossi sotto”
Lei scoppiò a ridere 
“ ma cosa ti danno in questo ospedale?”
“ veramente non lo so… forse è merito della botta in testa “disse Holly facendo spallucce 
“ un infortunio anomalo allora? “
“ o provvidenziale, dipende dai punti di vista “ 
Patty finalmente si sciolse in un sorriso sereno e lui seppe di aver intrapreso la strada giusta.
Fece gli ultimi passi per azzerare la distanza fra loro, vide un’ombra avvicinarsi alla porta, così afferrò la manager attirandola verso di lui, per evitare venisse colpita qualora qualcuno fosse entrato nella stanza. 
Erano insolitamente vicini, le fece un carezza lasciando che i capelli soffici e lucenti gli scivolassero fra le dita.
Le parlò con tenerezza 
“ sono più lunghi rispetto a come li ricordavo, ti stanno bene così” 
Patty fece un passo indietro, ma Holly la tirò nuovamente verso di se, il Dottore entrò nella stanza. 
“ Buongiorno Signor Hutton, signorina” 
“ Buongiorno Dottore” disse il capitano mentre lei si limitò ad un piccolo inchino.
“ Bene! Può tornare a casa, le analisi sono buone e la  risonanza non ha rivelato niente di preoccupante. Penso si sia reso conto che non può fare movimenti rapidi e che le gira un po’ la testa, pertanto non potrà giocare o allenarsi per almeno una decina di giorni , voglio rivederla fra una settimana”
“ va bene Dottore” disse secco il ragazzo 
“ signorina… mi rivolgo a lei perché noi maschietti siamo un po’ superficiali… è assolutamente necessario che non venga mai lasciato solo, soprattutto di notte, non deve alzarsi dal letto da solo, almeno fino a quando persisteranno le vertigini. Sono stato chiaro?”
“ certo Dottore, non si preoccupi” 
“ Ragazzi un ultimo avvertimento; NIENTE EMOZIONI FORTI e quindi niente SESSO, CHIARO?”
“ certo “ rispose serena lei guardando il medico uscire dalla stanza.
Holly si stupì di quella  tranquillità, non era proprio da lei e neanche da lui non imbarazzarsi dopo un’affermazione così esplicita. Capì dopo un istante, che lei non aveva abbinato a loro due l’eventualità di fare sesso, cosa che invece il dottore, evidentemente aveva dato per scontato. 
La guardò come ad incitarla a riflettere sulle parole che aveva appena ascoltato, d’un tratto la vide irrigidirsi e avvampare, non poté trattenersi
“ oh Patty vedessi la tua faccia “
“ non c’è niente da ridere…lui crede che noi… bhe insomma… perché non chiarisci questa storia dell’essere fidanzati?” Mentre arrossiva ancora di più 
“ a chi lavora qui non interessa con chi sono o non sono fidanzato”
“ si… ma non l’hai chiarito neanche davanti i tuoi compagni di squadra…”
“ così evitano di fare gli scemi con te… prima che tu me lo chieda,  Sofia sa benissimo che non stiamo insieme ” poi con fare accattivante avvicinandosi un po’ “ e comunque non mi sembra che tu ti sia sprecata in spiegazione”
“ bhe ecco… io… uffa avresti dovuto chiarirlo tu” disse mettendo il broncio 
“ ah si... e come lo spiego che una ragazza,  che non è la mia ragazza si è praticamente precipitata da me dal Giappone, solo perché mi sono infortunato?”chiese con fare inquisitorio
“ dicendo che poiché tua madre è al nono mese di gravidanza, mi ha chiesto di venire al suo posto”
“ mia madre non ti ha chiesto di venire, siete stati voi a dirle che saresti venuta tu” precisò un agguerrito capitano
“ oddio tua madre, dovremmo chiamarla “ e mentre terminò la frase inviò la chiamata

“ casa Hutton, chi parla?”
“ Maggie sono Patty”
“ Patty mia cara , dimmi è successo qualcosa al mio Oliver” disse la donna in apprensione 
“ no no , sta tranquilla, lo hanno dimesso, sta bene deve solo aver pazienza per una decina di giorni, ma aspetta te lo passo”
“ ok grazie , grazie di tutto”
Passò il telefono ad Holly 
“ Mamma come state?”
“ noi stiamo bene Oliver, tu piuttosto come ti senti?”
“ bene non preoccuparti, mi hai mandato la migliore delle infermiere”
“ mi fa piacere sentirti così allegro, mi hai fatto spaventare questa volta”
“ mi spiace mamma, scusami”
“ o non è nulla, sono solo gli ormoni che mi rendono più apprensiva ” e rise allegramente 
“ Spero di poter essere lì per la nascita di Daichi!”
“ Ora devi solo pensare a ristabilirti… e si carino con Patty, anche lei si è spaventata parecchio, anche se probabilmente non lo da a vedere”
“ non preoccuparti mamma, ci sentiamo domani, ora devo andare è arrivato Roberto, finalmente torno a casa!”
“Certo, saluta e ringrazia Roberto da parte mia” 
“ lo farò, ciao mamma”

Roberto entrando nella stanza avvertì che c’era qualcosa di diverso nell’aria, qualcosa di nuovo fra quei due che ormai non erano più dei ragazzini. 
Le occhiate che si scambiavano, la complicità , i sorrisi e i gesti trattenuti raccontavano l’inizio di un percorso, un nuovo sentimento.
“ andiamo ragazzi, prima che arrivino i giornalisti”
“ siamo pronti” disse la manager
Roberto si affiancò ad Holly per sorreggerlo
“ come va campione? Che dice la testa?”
“ abbastanza bene, sono in piedi da un po’, riesco a mantenermi in equilibrio, anche se devo muovermi lentamente, altrimenti il mondo inizia a girare “
“ sei sicuro che giri solo per la botta in testa?” Chiese schietto l’uomo 
“ non solo per quello” rispose con sincerità

In macchina Roberto 
“ stasera siete a cena da noi, Sofia e Pilar hanno voglia di stare un po’ con voi, va bene?”
Patty guardò Holly e questi
“ certo, ho solo bisogno di fare un doccia e di dormire un po’”
“ passo per le 17:30, nel frattempo voi fate i bravi ” e rise difronte al l’imbarazzo di entrambi 

Arrivati davanti la porta di casa, il capitano aspettò che la manager aprisse la porta, un gesto assolutamente ovvio, ma ai suoi occhi prese il sapore di un inizio, non sapeva ancora bene di cosa, ma un inizio.
Entrarono in casa e fece un respiro profondo, quel piccolo appartamento non gli era mai sembrato così accogliente, il profumo della ragazza era ovunque e tutto gli sembrò diverso. Sorrise.
“ cosa c’è?”chiese lei
“ niente… mi sembra diversa… la casa intendo”
“ se stai insinuando che sono una di quelle donne che si mette a toccare e a spostare tutto secondo il proprio gusto, ti sbagli; non ho spostato nulla... è tutto come lo hai lasciato tu”
Respirò amareggiato 
“ perché sei così sulla difensiva? Non volevo insinuare proprio niente… volevo intendere che la tua sola presenza la rende più accogliente”
Patty arrossì,  il sorriso che gli fece rispecchiava la felicità nell’udire quelle parole e gli chiese
“ hai fatto colazione?”
“ veramente no”
“ allora mentre tu vai a fare una bella doccia rilassante…io preparo la colazione” 
Il capitano si poggiò al muretto che divideva l’angolo cottura dal salone, portò una mano al mento come a voler riflettere 
“ ma il dottore non ha detto che non devo essere lasciato solo?” e rise vedendola arrossire ancora 
“ ma la smettiiiii, ha detto anche nessuna forte emozione e… e  il resto” 
Lui rise ancora di più quando lei non pronunciò la parola “sesso “
“ ok ok , riprendi il tuo colorito normale, io vedrò di non svenire sotto la doccia” e si avviò continuando a ridere
Patty gli gridò dietro “ finirà l’effetto di tutti questi medicinali e la smetterai di essere così sfacciato”
“ non credo…le cose cambiano ” le rispose chiudendosi dietro la porta del bagno. 

In bagno si rese subito conto di piccoli oggetti in più; lo spazzolino rosa vicino al suo azzurro, la spazzola, il borsello con i trucchi, la crema per il corpo al Neroli, l’accappatoio bianco con le cuciture fucsia.
Sorrise, tutte quelle cose gli regalarono un grande serenità, sentì di essere felice. 
Dopo pochi movimenti si rese conto che gli girava la testa e non sarebbe mai riuscito a togliersi i calzini da solo, scoppiò a ridere pensando alla reazione che avrebbe potuto avere Patty alla sua richiesta d’aiuto.
Le mandò un messaggio mentre continuava a ridere
“ ho bisogno di aiuto… giuro… non sto scherzando, mi gira la testa “
Patty si avviò come una furia verso la porta del bagno, facendo quanto più rumore possibile e sbraitando 
“ Oliver Hutton non sei affatto spiritoso, sappi che non entrerò in questo bagno, vedi di smetterla altrimenti sarò costretta a sedarti” lo sentì ridere ancora più forte “ sbellicarti dalle risate non ti aiuta ad essere credibile”
“ Patty entra, sono ancora vestito, te lo giuro… non riesco a togliermi i calzini tutto qui” e continuò a ridere 
“ Hollyyyy smettila, se entro e sei svestito te la faccio pagare”
“ Patty entra , sono solo senza maglia”
Patty aprì la porta con titubanza, accompagnata dalla risata allegra del capitano.
Lo vide seduto sulla vasca, a petto nudo e con le lacrime agli occhi!
“ visto…sono solo in difficoltà”
“ Oliver smettila di ridere” disse imbronciata, piegandosi per sfilargli i calzini.
“ grazie manager, per il resto… purtroppo posso fare da solo”
Lo guardò quasi con rammarico mentre gli faceva una carezza.
“ ti aspetto per la colazione” ed uscì dal bagno. 
Dopo poco si buttò sotto il getto dell’acqua, sentì i muscoli rilassarsi e distendersi.
Si lavò i capelli e si insaponò, facendo attenzione a non chinarsi troppo, si infilò nuovamente sotto l’acqua . 
Il sapone correva veloce sul corpo muscoloso, poggiò una mano sulle piastrelle bagnate, si sentiva già stanco, indugiò ancora qualche secondo ed uscì avvolgendosi nell’accappatoio.

Patty in cucina aveva già preparato tutto, sentì la porta aprirsi e la fragranza del bagnoschiuma invadere la casa e sorrise. Era tutto così strano ed inusuale, ma anche eccitante.
Le squillò il telefono 
“ Tommyyyyy?” rispose allegra
“ Signorina Gatsby, la sento felice”
“ Bhe perché lo sono”
Si intromise un’altra voce 
“ Perché cos’è successo?”
“ Benji ci sei anche tu, ma cosa ci fai in Giappone Tommy?”
T.” Non sono in Giappone, Benji è venuto a Parigi”
p.“ Comeeeeee? E la fisioterapia?”
B.” Ho tempo per la fisioterapia, poi mi hanno fatto un trattamento che mi costringe alla nullafacenza più totale per una settimana”
T. “ ed ecco che me lo sono trovato fuori la porta; non immagini la gioia” canzonandolo 
P. “ immagino immagino” e rise di gusto 
B.“ Spiritosi… perché non ci dici come sta il capitano piuttosto?”
P.“ e perché non avete chiamato lui? Comunque siamo a casa, non può allenarsi o giocare per una decina di giorni, anche se lunedì il medico vuole rivederlo, ha ancora dei giramenti di testa”
T.”Ora dov’è? Sta riposando?”
P. “ no…sta facendo la doccia!” E si pentì subito di averlo detto. 
B. “ fammi capire…siete soli in casa, siete adulti e vaccinati, tu perché diavolo non sei sotto la doccia con lui?”
T. “ Benji ma la smetti, il capitano ha avuto un trauma cranico e ha ancora dei giramenti di testa, cosa ti fa pensare che potrebbe avere un rapporto sessuale?”
Patty ormai era diventata bordeaux ed iniziò ad innervosirsi
P. “ la piantateeeeeee, da quando siamo così espliciti, poi Tommy ha ragione”
Benji rassegnato “ merda… anche l’universo contro… vuol dire che dovrai dirglielo, visto che non puoi dimostrarglielo”
P.” Dirgli cosa?”
T.e B.” Che lo AMI”
P.” ma siete usciti fuori di senno?!”
B.” Probabilmente non ti ricapiterà un’occasione come questa, vuoi passare un altro anno di afflizioni? Sappi che noi non ti supporteremo, cara la mia inconsolabile”
T. “ Patty effettivamente questa è una grande opportunità per voi, dovreste approfittarne per chiarire i vostri sentimenti, Holly come si sta comportando? ”
P.” Veramente… insomma… è un po’ diverso”
B.” Almeno la botta in testa è servita a qualcosa…ribadisco dovresti dirglielo, non sei più una ragazzina… DIGLIELOOOO!”
P” Benjamin Price non gli dirò proprio niente”
Holly entrò in cucina, Patty gli dava le spalle, era tesa e aveva le mani strette al bordo del lavello.
La sentì ribadire
“ Benji ti ho detto che non glielo dirò”
Le si avvicinò ancora e chiese” cosa non dovresti dirmi?”
Patty sussultò e nel voltarsi gli sfuggì il telefono dalle mani, che il capitano afferrò al volo e se lo portò al orecchio.
“ Benji cos’è che dovrebbe dirmi”
Il portiere ebbe un attimo di stupore, ma dopo aver dato un’occhiata di intesa a Tom 
“ solo che le cose cambiano!”
“ strano l’ho detto anche io una decina di minuti fa”
Patty lo guardò stranita ed impaurita, così il ragazzo mise il viva voce e proseguì il discorso 
H.” Ma bisogna capire cosa intendi tu?”
B.” Solo ciò che ho detto, non ci si può aspettare che tutto resti immutato, gli occhi li abbiamo tutti e sappiamo vedere ed ammirare la bellezza”
H.” Certo, ma il tuo è un ragionamento generale o personale”
B.” Entrambi” chiosò convinto 
H.” Ho capito… dovresti conoscermi abbastanza bene, quindi sai già quale sarà la mia reazione!”
B. “ certo “
H. “Bene ; allora è tutto da vedere!”
B. “ infatti” e chiuse la comunicazione.

Patty e Holly si guardarono senza però dirsi nulla, ma lei ebbe l’assoluta certezza che c ‘era aria di cambiamento, lui avrebbe giocato quella partita senza risparmiarsi.






Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** CHIACCHIERE ***


CHIACCHIERE

Holly stava riposando, erano  le 15:30, avevano fatto colazione tardi, pertanto Patty non preoccupò del pranzo, era meglio lasciarlo tranquillo. 
Guardò ancora l’orologio, le 15:40, andò in camera da letto e lo trovò in boxer, in parte coperto dal lenzuolo. 
Constatò quanto fosse cambiato il fisico del capitano, era molto più muscoloso.
I pettorali ben disegnati davano spazio a degli addominali scolpiti, le cosce erano ben delineate e guizzanti, ma  soprattutto un sedere tornito che lei proprio non ricordava, forse non glielo aveva mai guardato ma che in quel momento apprezzò a più riprese. 
Improvvisamente sentì 
“ lo sento, l’ho sempre sentito il tuo sguardo su di me”nonostante avesse gli occhi ben chiusi
“ Ho-Holly allora sei sveglio”
Aprì gli occhi e la guardò “ io e te in questi giorni abbiamo qualche problema di comunicazione, perché io ti parlo ma tu non mi ascolti”
“ come scusa?”
“ il tuo profumo Patty, mi ha svegliato il tuo profumo, entrata nella stanza è diventato più intenso”
“ ma la smetti!”tuonò lei
“ vieni un po’ vicino a me, parliamo un po’ di ti va?” 
Non se lo fece ripetere , si sedette gambe incrociate di fianco a lui.
Holly si girò di lato lentamente e le chiese
“ che ore sono?”
“ le 15:45, abbiamo ancora un po’ di tempo prima che venga Roberto a prenderci”
Il ragazzo sorrise malizioso così lei
“ tempo per fare due chiacchiere, scemo”
“ certo, non posso fare altro purtroppo” e rise
Patty gli diede uno scappellotto che però gli mosse solo la chioma ribelle 
“ allora manager cosa mi vuoi raccontare?”
“ tu cosa vuoi sapere?”
“ parlami di questo nuovo rapporto che hai con Tom e soprattutto con Benji?”
Le sembrò esserci una vena di gelosia in quella domanda, decise di non rispondergli
“ tu come stai? Come va la testa?”
“ gira, poi mi stanco subito”
“ capitano questa volta ti sei fatto male sul serio, quindi abbi pazienza e segui la terapia”
“ se voglio tornare a giocare mi dovrò attenere alle indicazioni dei medici, non posso fare altro”
“ infatti” ma il tono amareggiato del ragazzo la spinse a fargli una carezza sul volto 
“ e questa?” chiese Holly 
“ è una carezza; una carezza consolatoria, perché...non funziona per caso?”
“ certo…è piacevole” e nel dirlo si voltò quel tanto per farsi coccolare meglio da quella mano.
Patty gli sorrise e gli chiese 
“ parlami un po’ della squadra e dei tuoi compagni”
“ non mi va…parlami tu…non so dei ragazzi in Giappone, delle loro vite; chi si è fidanzato e con chi? Chi si è iscritto all’università e come sta andando? Non so cose così”
“ mi hai preso per un giornaletto di gossip?” Disse un po’ stizzita
“ Anego non farti pregare, lo so che sei un punto di riferimento per tutti e che si confidano con te, quindi raccontami”
“ Anego? È da quando mi chiami Anego tu?”
“ da quando sei battagliera anche con me” chiosò serio
“ perché prima non lo ero?”
“ non con me, ma non mi intimorirai sappilo”
“ figuriamoci se il grande Oliver Hutton si fa intimorire da me!” Replicò sarcastica
“ veramente hai molto più potere di quel che credi” il suo sguardo era limpido ed intenso
“ si certo “ ribadì sarcastica 
“ posso sapere perché fai così? Perché sei così sulla difensiva e soprattutto perché non mi credi?”
“ dovremmo prepararci, immagino ti serva aiuto ad infilare i pantaloni?”
Capì che la ragazza non era ancora pronta ad un confronto così si arrese 
“ credo di si “
“ cosa vuoi indossare, jeans o tuta?”
“ anche i jeans vanno bene” 
La manager si alzò aprì l’armadio e chiese
“ questo va bene?”
“ si, uno vale l’altro” rispose mettendosi supino e cercando di alzarsi 
“ Holly non alzarti così, mettiti prima su un lato e poi sollevati piano vedrai che la testa girerà meno”
Seguì il consiglio e riuscì a sedersi sul letto, la vide scegliere una camicia, la cintura e prendere i calzini.
Si girò verso di lui
“ vestiamoci capitano” 
poggiò gli indumenti sul letto e si chinò per infilargli i calzini, successivamente gli mise i jeans portandoli fino alle ginocchia, poi lo aiutò ad alzarsi, dopo poco era vestito e sorridente.
Patty arrossì nel guardarlo, doveva ammetterlo, il ragazzo era diventato ancora più bello
“ perché mi guardi così, ho messo male la camicia?”
“ no… stai benissimo, sei molto affascinante”
Holly portandosi una mano dietro la testa “ bhe grazie Patricia”
“ potresti uscire vorrei cambiarmi anche io”
“ se devo” disse ridendo 
“ devi devi “ e gli aprì la porta

Erano giunti a casa di Roberto già da una buona mezz’ora.
Erano seduti in giardino a chiacchierare mentre bevevano del tè freddo 
“ allora Patty questo è il tuo primo viaggio? La prima volta che hai preso l’aereo?” chiese Roberto 
La ragazza si irrigidì e argomentò con tono incerto 
“ veramente no…sono…sono stata in Europa l’anno scorso per le vacanze estive” 
A quella frase il volto di Holly si rabbuiò e lo vide serrare i pugni sulle gambe 
“ e dove sei stata precisamente?”la incalzò l’uomo 
“ a Parigi da Tom, in verità siamo partiti insieme dal Giappone, mi ha invitata a stare da lui una settimana e poi la settimana seguente sono stata ad Amburgo da Benji, che in realtà ci aveva raggiunti a Parigi e tutti e tre insieme siamo andati in Germania”
Il capitano continuava ad ascoltare senza proferir parola, ma si capiva che non gli aveva fatto piacere
“ sono stati molto generosi, d’altronde tu sei il fulcro della Newteam, non mi stupisce” affermò Roberto 
“ ti sbagli è proprio che con loro ha un rapporto speciale, di cui il resto del mondo non ne è a conoscenza” esordì un inquieto capitano 
“ se con il resto del mondo intendi tu, è solo perché non me lo hai mai chiesto” lo rimbeccò Patty
“ te l’ho chiesto oggi, ma hai pensato bene di glissare la domanda” 
La ragazza decise di non proseguire oltre quella conversazione, non erano soli e farlo crogiolare un po’ nella gelosia non gli avrebbe fatto male. 
“ Roberto , sono rimasta stupita quando Oliver ci ha detto che eri sposato e avevi addirittura una figlia!”
Rivolgendosi poi a Sofia “ come sono andate le cose?”
Sofia scoppiò in una risata allegra 
“ veramente non sappiamo neanche noi come sono andate le cose! Ci conoscevamo dall’infanzia, ma le nostre vite si erano separate da tempo, poi un giorno ci siamo scontrati. Mi è praticamente venuto contro in un locale, facendomi rovesciare addosso un vassoio pieno di birre. Si preoccupò di pagare lui le bevande e mi diede la sua maglia perché la mia era diventata trasparente..qualche giorno dopo andai a restituirgliela e non ci siamo più lasciati” 
“ vi siete innamorati in tre giorni?” Chiese Patty stupita
“ veramente io ne  ero innamorato fin da  bambino,  ma poi si trasferì. Quel giorno al pub la riconobbi subito e decisi che non l’avrei persa ancora”si affrettò a precisare Roberto 
“ ma cosa dici… non fare la parte del galletto, se non fossi venuta a restituirti la maglia credo proprio che starei ancora aspettando una tua telefonata”ribadì Sofia 
“ ti devo forse ricordare che quel giorno abbiamo concepito Pilar… pensi veramente che staresti ancora aspettando una mia telefonata?”
“ veramente non lo so” e scoppiò nuovamente a ridere.
Patty cercò la complicità di Holly con gli occhi, ma il capitano era distante anni luce.
I pugni ancora serrati le fecero intendere che stava pensando ancora al viaggio in Europa, così tornò a parlare con i padroni di casa
“ e vi siete sposati dopo quanto tempo?”
“ tre mesi dopo. Lo so abbiamo fatto le cose di fretta , nell’arco di un anno ci siamo rivisti, amati, sposati e abbiamo avuto una figlia, ma è stato l’anno più felice e bello della mia vita” sentenziò Sofia 
“ una storia da film” disse Patty 
“ almeno la loro ha un lieto fine” sbottò Holly sempre più livido alzandosi per raggiungere la bambina poco più in là.
Roberto guardò il suo pupillo allontanarsi e poi chiese alla ragazza 
“ cosa sta succedendo Patty?”
“ non sta succedendo nulla, proprio nulla “
“ forse è questo il problema,  restare ancorati alle vostre posizioni per paura o per orgoglio che sia, non vi porterà a nulla “ si intromise Sofia. 
“ non è così Sofia, solo…in verità non lo so neanche io” rispose amareggiata cercando il capitano 
“ Patty la tua è solo paura… ma non mi sembri proprio una che non affronta le cose, Roberto mi ha sempre detto che sei una battagliera, capisco che quest’anno di lontananza ti abbia potuto spaventare, ma si vede che sei innamorata di Oliver” 
“ si vede? Pare che lui però non lo veda!”
“ certo se gli dici di essere stata in vacanza con due uomini? Di certo viene un po’ forviato” disse Roberto canzonandola
“ non sono due uomini? Sono Benji e Tom !”
“ Due ragazzi attraenti e che ti adorano” aggiunse ancora 
“ due ragazzi che mi hanno dovuta sopportare in un momento molto difficile per me… ma perché continuo a risponderti “  e mise il broncio!
Dopo poco Pilar trascinò nuovamente il capitano vicino agli altri adulti e rivolgendosi a Patty
“ perché Holly ha gli occhi tristi?”
“ perché ha mal di testa”
“ non ho mal di testa” rispose lui irritato
“ perché avete litigato?” Chiese ancora la bimba 
“ non abbiamo litigato” rispose la ragazza 
“ voi grandi siete proprio strani…uffa!”
Oliver sedendosi le rispose “ abbiamo solo delle cose di cui parlare ma non abbiamo litigato”
La bimba lo scrutò e quando ricevette il bel sorriso limpido del suo interlocutore si rasserenò. 
Era quasi ora di cena e finalmente arrivò anche l’ultimo ospite.
“ Holly vedo che stai abbastanza bene?” disse Santana raggiungendoli in giardino 
“ Santana, si sto bene, cosa ci fai qui?”
“ volevo sapere come stavi e Sofia mi ha invitato a cena”
Holly fece per alzarsi ma gli girò la testa e perse l’equilibrio. 
Scattarono per sostenerlo sia Patty che Santana e si trovarono con le braccia incrociate dietro le spalle del ragazzo.
I due si guardarono e la ragazza 
“ scusa non avevo visto… bhe … Holly non dovresti alzarti così velocemente”
Santana la guardò solo in quel momento e abbozzò un 
“ scusami tu è stato l’istinto”
“ ora mi reggo mi potete lasciare così vi posso presentare” disse il capitano 
Si allontanarono da lui e 
“ Santana ti presento Patty”
“ la fidanzata di Holly” si intromise Sofia 
“ Patty ci tiene molto che io chiarisca che non è la mia fidanzata, è una mia cara amica” precisò con tono arrogante. 
La manager strinse la mano del carioca che le  disse
“ una cara amica che però si è precipitata fin qui dal Giappone, deve essere molto più che cara?”
“ cosa ti avevo detto “ sbottò Holly guardando la manager che rispose 
“ non so voi che razza di amicizie avete qui in Brasile, ma noi Giapponesi facciamo questo ed altro” 
“ certo noi Giapponesi andiamo anche in vacanza con due amici senza dire niente a nessuno” ne approfittò Holly 
“ senti un po’ vuoi affrontare questa conversazione qui,  adesso, è questo che vuoi? Per me va benissimo, avanti capitano chiedi pure?” ormai agitata e visibilmente nervosa 
Il ragazzo non ebbe il tempo di rispondere perché Santana se ne uscì 
“ certo che si vede che siete solo amici, a me sembrate una vecchia coppia sposata, ma continuate pure”
Scoppiò a ridere trascinando anche Roberto e Sofia, poi aggiunse “dov’è quel piccolo demonio di Pilar?”
Holly si inquietò sentendo chiamare la bambina demonio
“ Santana ma perché devi chiamarla così?”
“ Perché con te fa la principessa ma con me si trasforma in un diavolo con i codini”
“ perché tu sei brutto e cattivo e i tuoi occhi mi fanno paura” sopraggiunse la bimba 
Roberto la prese in braccio chiedendo spiegazioni dell’ultima affermazione e la bimba prontamente 
“ perché sembrano di ghiaccio e non hanno le stelline”
“ certo le stelline “ affermò Roberto 
“ e adesso cos’è sta storia?” Chiese il carioca 
Tutti guardarono Oliver e scoppiarono a ridere
“ lascia perdere Santana, roba di alberi di Natale “ e rise anche lui
Poi Sofia “andiamo è pronta la cena”
Pilar volle sedersi fra la manager e il capitano e di tanto in tanto si accoccolava all’uno e poi all’altra.
La cena proseguì serena fra racconti calcistici e vita privata, Santana si dimostrò molto più socievole di quanto desse a vedere. Sofia portò a tavola il bombocado, un dolce tipico brasiliano, Holly si affrettò a dire
“ non credo ti piaccia Patty è un dolce al cocco “
“ perché ?” Chiese Palar e aggiunse “ è buonissimo è il mio dolce preferito”
“ perché a Patty non piace il cocco”
“ e tu che ne sai?”
“ lo so e basta!” 
“ questo dolce però ha un aspetto così invitante potrei provarlo” disse lei mentre scrutava la torta 
Holly prese la forchetta della ragazza, tolse un piccolo pezzo dalla sua fetta e glielo porse dicendo 
“ effettivamente dovresti assaggiarlo , è molto buono” 
Addentò la forchetta “ è delizioso” 
“ te ne do subito una fetta allora?” Disse Sofia 
“ no, grazie Sofia, ne assaggerò un altro po' da Holly per lui è troppa,  il medico ha detto che deve seguire un regime alimentare sano, non credo fosse compreso il bombocado” 
Il ragazzo non aveva seguito la conversazione fra le due donne, quindi quando vide la mano di Patty cercare di prendere la sua forchetta la guardò interdetto 
“ ti sei tenuto la mia forchetta e stavo cercando la tua per rubarti un po’ di torta, che in realtà non dovresti mangiare, lo sai vero?”
Lui le sorrise e la imboccò ancora, facendo un boccone di dolce per uno fino a terminarlo. 
La ragazza non sembrò infastidita anzi, poiché stava giocando con Pilar che a metà cena le si era seduta in braccio, le parve una cosa logica e naturale. 
Rientrati a casa lo aiutò a spogliarsi e a sistemarsi a letto, lei andò in bagno a cambiarsi e le venne in mente  di fare una cosa. Erano stati così tesi quel pomeriggio ed ora che avrebbero dovuto dormire insieme, aveva bisogno di fare la sciocca per stemperare. Andò in cucina recuperò una busta dell’immondizia, abbastanza grande da coprirla fino alle ginocchia,. Fece  tre fori, uno per la testa gli altri due per le braccia e la indossò sopra il pigiama. 
Entrò in camera cercando di far frusciare la busta il più possibile e disse
“ sono pronta per andare a dormire!”
Holly la guardò e scoppiò a ridere 
“ ma cosa ti sei messa?”
“ perché che problema c’è, il dottore ha detto niente emozioni forti, visto che devo dormire con te almeno così non posso farti nessuno effetto”
“ decisamente “ rispose mentre rideva trascinando anche lei.
“ ok ora è meglio che la tolga, sto facendo la sauna qui dentro “
Provò a sfilarsela , ma le si era appiccicata alla pelle per il caldo
“ oddio Oliver mi si è incollata, non riesco a sfilarla”
“ ti fai venire queste brillanti idee, con 30 gradi di temperatura percepita” e rise ancora nel tentativo di sedersi per poterla aiutare e aggiunse “ dai vieni qui che ti aiuto io”
Patty fece il giro del letto, il ragazzo le fece spazio allargando le gambe e poi insieme finalmente la liberarono. 
Vide i capelli sollevarsi e ricadere sulle spalle, la maglia del pigiama si era leggermente alzata lasciando intravedere una parte del ventre, il suo volto era radioso, negli occhi uno strano scintillio che era certo non le aveva mai visto, l’ammirò rapito per qualche istante.
“ grazie mille capitano, stavo morendo di caldo” 
“ prego “ 
Lei si piegò verso di lui dandogli un bacio sulla fronte “ andiamo a dormire” .
Holly annuì si sdraiò, aspettò che lei si stendesse al suo fianco, le prese la mano e chiuse gli occhi. 










Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** RIPARTIRE ***


RIPARTIRE 

Erano passati 5 giorni da quando era uscito dall’ospedale, si era arreso. 
Patty gli sembrò chiusa in una corazza di diffidenza, talmente ostinata da costringerlo a ripartire da zero
Se durante il giorno faticava a raggiungerla, fisicamente ed emozionalmente, di notte cambiava tutto.
Ogni sera si addormentavano mano nella mano. 
Holly aspettava pazientemente che il suo respiro diventasse più lento e regolare, poiché era in quel momento che lo cercava, inconsciamente gli si rannicchiava addosso, permettendogli di accarezzarla. 
Il capitano iniziò ad aspettare la notte con maggiore impazienza!
Quel giorno si sentì particolarmente agitato, non aveva dormito bene e la testa continuava a girargli, nonostante si sforzasse di seguire la terapia sembrava non avere miglioramenti.
Si alzò a fatica, non la volle chiamare per essere aiutato, la sentÌ ridere e pensò stesse parlando al telefono. Arrivò in cucina senza fare il minimo umore e la spiò senza farsi vedere. 
Poco importava con chi stesse conversando, ciò che gli interessava era il volto rilassato, il sorriso limpido, la distensione muscolare che con lui non aveva più.
Piano piano sentì montare la rabbia insieme alla desolazione, sentimenti sconosciuti per lui.
Quando capì che all’altro capo del telefono c’era Benji fu colto da un impulso di gelosia che lo investì totalmente.
Entrò senza salutare, con il volto scuro e la mascella serrata.
Patty lo guardò e con un gran sorriso “ Buongiorno capitano “
Lui si limitò a ricambiare lo sguardo ma non proferì parola.
La ragazza si affrettò a chiudere la telefonata 
“ ci sentiamo nei prossimi giorni Benji, saluta Tommy da parte mia”
Rivolgendosi ad Holly “ i ragazzi ti salutano, volevano sapere come stai?” 
“ strano, il mio cellulare non ha suonato !” secco.
“ non volevano svegliarti qualora stessi ancora dormendo , ho detto loro che il medico si è raccomandato che tu riposassi”
“ certo, è una settimana che sono a casa e loro hanno sempre chiamato te”
“ ma vi siete messaggiati e poi hanno parlato con me, ma hanno sempre chiesto di te” 
Holly le fece un occhiata torva e lei
“ non ti senti bene? Hai dormito male? Ti sei svegliato di pessimo umore? Basta dirlo che non è aria”
“ non è aria” disse con tutto lo sdegno possibile 
Patty portandosi le mani ai fianchi e allargando leggermente le gambe esplose
“ non sono necessari quel tono e quel atteggiamento”
“ e chi lo dice?” le rispose con maggiore irritazione 
“ non ti riconosco più!”
“ tu non riconosci me? O Patty questa è bella, in tutta questa settimana solo adesso che ho difronte a me Anego riesco ad intravederti, sei certa che sia io quello cambiato?”
“ certo lui non è mai colpevole di niente, figuriamoci il perfetto Oliver Hutton! Se con Anego riesci ad intravedermi io ancora non ti vedo, ho vissuto una settimana con uno sconosciuto. Non una volta hai parlato di calcio, non hai mai chiesto di andare al campo dai tuoi compagni, non hai toccato il pallone neanche per errore! Tu chi diavolo sei? Ti sei solo trasformato nella Santa Inquisizione, mi hai sottoposto a mille domande… cosa credevi di scoprire?”
“ Te, cercavo di scoprire te per farti tornare da me, ti sei trincerata in un’ostinazione così cocciuta, sei diventata diffidente e distante e non capisco il perché, sono sempre io, siamo sempre noi!”
“ non siamo più noi, in realtà un noi non è mai esistito, non siamo più dei ragazzini, tu non sei più il capitano della NewTeam ed io…io non sono più la manager infatuata del suo capitano” 
Glielo aveva urlato contro con tutta la rabbia che poteva e con la volontà di spezzargli il cuore, come aveva fatto lui con il suo, partendo per il Brasile. 
Ottenne ciò che voleva, le sembrò quasi di sentirlo quel cuore andare in frantumi, gli occhi di Holly si riempirono di dolore e di tristezza. 
Il capitano sentì l’esigenza di sorreggersi, ciò che l’aveva investito aveva la forza di un uragano, non era sicuro di poter vincere,  non era più sicuro di nulla. 
Patty si pentì immediatamente di ciò che aveva detto, o meglio di come lo aveva fatto, ma era la verità, non era più un’ infatuazione, ciò che non disse però era ben più importante… ora era amore!
La distanza non aveva fatto altro che alimentare quel sentimento, che diventava ogni giorno più intenso.
Avrebbe voluto dirglielo, ma le parole le morirono in gola quando il capitano disse 
“ vado a riposare un po’, il medico aveva ragione sarebbe stato meglio non provare nessuna forte emozione” 
Lo vide allontanarsi continuando a cercare sostegno, ora vicino alla porta e ora al muro . Per la prima volta lo vide in tutta la sua fragilità, una condizione che conosceva bene, si era sentita così durante tutto quell’anno e si sentiva così ogni volta che il capitano la guardava. 
Per reazione però cacciava il peggio di se stessa, Holly aveva ragione era distante e diffidente, non sapeva neanche lei perché si comportasse in quel modo. 
Si rannicchiò su se stessa sedendosi sul pavimento, portando le ginocchia al petto e stringendo la presa il più possibile. 
Non si era mai sentita tanto distante da lui, come in quel momento ed era stata lei a creare quel buco nero in cui erano stati risucchiati.
Chiuse gli occhi poggiando la testa all’indietro fino a toccare lo stipite. Restò lì, per un  tempo indecifrabile!!
Holly era rimasto in camera tutto il giorno, fingendo di dormire, era ormai sera e Patty iniziò a preoccuparsi, avrebbe dovuto mangiare qualcosa per poter prendere le medicine. 
Bussò alla porta ed entrò, il ragazzo le dava le spalle ma capì che era sveglio
“ dovresti mangiare, devi prendere le pillole “ disse con voce bassa
“ mi alzo fra qualche istante” 
La ragazza tornò in cucina ed iniziò a preparare la tavola e a scaldare la cena. 
Cenarono senza guardarsi e senza dirsi nulla. 
Quella sera non si consumò il solito rituale, lui non le prese la mano e stette  a debita distanza, quando lei si addormentò sgattaiolò fuori dal letto per andarsene nel salone.
Senza accendere le luci, si lasciò sprofondare nel divano. 
Sentiva ancora quella frase rimbombargli nelle orecchie “ non sono più la manager infatuata del suo capitano” , l’aveva persa, aveva aspettato troppo e adesso era troppo tardi.
Poggiò i gomiti sulle gambe e si chiuse il viso nelle mani, mani che successivamente fece correre nei capelli.
Patty lo trovò così in piena notte, seduto sul divano, con addosso solo i boxer e le mani che sorreggevano la testa.
“ Holly?” Disse con dolcezza 
Lui alzò lo sguardo su di lei, illuminata dalla luce fioca della strada che filtrava dalla finestra, le sembrò ancora più bella nella sua semplicità. Capelli un po’ arruffati, la canottiera del pigiama sottolineava il décolleté e i pantaloncini davano spazio a delle gambe toniche e lisce. 
Con un cenno la invitò ad avvicinarsi. 
Giunta difronte a lui “ cosa succede Oliver, non stai bene?”
“ sono stato meglio “ le rispose con un sorriso amaro 
Lei gli accarezzò la testa e fece correre la mano lungo il viso, Holly alzò gli occhi per cercare i suoi e disse 
“ mi dispiace, per oggi, per questa settimana e anche per l’anno appena trascorso, mi dispiace e non sai quanto “ 
Prese un respiro profondo si accoccolò ancora nella mano di Patty e aggiunse 
“ hai ragione, non siamo più dei ragazzini ma io vorrei RIPARTIRE da me e da te, da Holly e Patty, nessun capitano e nessuna manager, solo io e te, sempre se credi si possa fare? Se siamo ancora in tempo...lo siamo?”
Attese una risposta con il cuore che gli sfondava la gabbia toracica, sentì la mano della ragazza allontanarsi dal suo volto e si spense anche l’ultimo barlume di speranza. 
Chiuse gli occhi e abbassò la testa in segno di resa, non la vide chinarsi sulle ginocchia ma la sentì poggiare la fronte alla sua. 
Aprì gli occhi quando sentì un’altra carezza percorrergli il viso, sentì il rumore delle ginocchia toccare il pavimento e la sentì scivolare lateralmente mentre lo chiudeva in un abbraccio. 
Lo strinse forte a se dicendo “ lo siamo, siamo io e te” 
Solo in quel momento  ricambiò, allargando le gambe per permetterle di aderire meglio al suo corpo. 
La strinse tanto da farla quasi scomparire e si lasciò affondare nel suo collo; facendosi cullare solo dai loro respiri. 
Erano solo loro e due, il mondo intorno scomparve fino a quando lei 
“ ora andiamo a dormire “
Una volta a letto, lei prese subito posto fra le braccia del capitano, poggiò la testa sul cuore e cercò la mano destra del ragazzo per stringerla alla sua. Sentì i suoi battiti accelerare e sorrise,  poi
“ Oliver?” 
“ si”
“ dispiace tanto anche a me “ 
Lui le baciò la fronte “ non pensiamoci più” e la strinse maggiormente a se, godendosi quel momento e pensando che la notte era stata ancora una volta dalla loro parte. 



Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** FRATELLI ***


FRATELLI

Si svegliò presto, si sentì riposato e rilassato, si accorse dopo un attimo che la testa aveva smesso di girargli. L’abbraccio della notte prima si era dimostrato terapeutico, quasi una magia. 
La guardò , il viso dolce disteso, le labbra leggermente socchiuse, le mani affusolate poggiate sul suo petto e qualche ciocca ribelle e scomposta. 
Le portò i capelli dietro le orecchie, era stretta a lui come se avesse il timore di perderlo, quel pensiero lo rattristò, capì cosa  l’aveva cambiata e si maledisse per tutta la sofferenza che le aveva imposto.
La strinse a se e la vide sorridere mentre continuava a dormire, ora era felice, in quel momento fra le sue braccia era serena!
Alle 7 decise di alzarsi , le  baciò la testa e cercò di sgusciare fuori dall’abbraccio  che l’aveva cullato durante tutta la notte. 
Nonostante avesse fatto il più piano possibile, lei sibilò
“ dove vai?” con la voce ancora impastata dal sonno.
“ in bagno, tu dormi”
“ ok” abbracciando il cuscino.
Holly sorrise, era stato sostituito rapidamente da un semplice cuscino.
Andò a farsi una doccia, si vestì e andò in cucina a preparare la colazione.
Aveva notato che Patty mangiava volentieri la frutta fresca al mattino, così decise di fare una bella macedonia, terminò appena in tempo per rispondere al telefono 
“ Allora il mio numero lo conosci ancora? “
“ certo che lo conosco Capitano”
“ mi aspettavo una tua telefonata almeno qualche giorno fa , Tom”
“ cos’è sentivi la mia mancanza? Ho solo pensato di non disturbarti visto che spesso riposavi”
“ ah si, come sei premuroso, comunque noi dobbiamo parlare di un po’ di cose “
“ bhe se mi apri la porta ne parliamo di persona”
“ come? Sei qua?”
“ mi vuoi aprire o no?”
Aprì la porta e si trovò di fronte Tom e Benji
“ ragazzi che bello vedervi!” disse abbracciandoli e aggiunse “ cosa ci fate qui”
“ avevamo qualche giorno libero e siamo venuti a vedere come stavi” disse il numero 11 con il suo solito sorriso dolce 
“ e siamo anche venuti a prenderci Patty “ disse il portiere con tono serio 
“ non è in ostaggio, se vorrà venire con voi nessuno glielo impedirà “ rispose Holly risoluto
“ davvero? Eppure mi è sembrato non fosse libera neanche dì parlarmi al telefono” sentenziò Benji 
Il volto dì Holly si fece serio e determinato 
“ ripeto nessuno gli impedisce nulla, nessuno le ha chiesto di interrompere le conversazioni”
“ non a voce, spesso gli atteggiamenti sono molto più eloquenti” 
“ credi? Io dico che ha sempre fatto ciò che voleva, d’altronde dovresti conoscerla meglio di me”
“ proprio perché la conosco”
“ allora non la conosci bene, Patty non è il tipo che si fa condizionare” asserì il capitano 
“ ma dov’è?” chiese Tom per spezzare quel botta e risposta
“ sta ancora dormendo “ rispose sereno il capitano 
Benji Continuò a mantenere un atteggiamento scontroso mentre Holly sembrava decisamente tranquillo.
“Allora come stai? Va un po’ meglio?” chiese il numero 11 
“ oggi...oggi mi sento in forma, finalmente non mi gira più la testa, si meglio “ aggiunse “ avete mangiato, facciamo colazione?”
“ non aspettiamo Patty?” chiese ancora Tom
“ preferisco farla dormire, non ha riposato molto in queste notti per vegliarmi, ma io devo prendere le pillole ad orario quindi devo mangiare, fate colazione con me o preferite aspettarla?”
“ veramente avremmo fame” parlando per entrambi 
“ allora sedetevi “ ed iniziò a svaligiare la dispensa 
Holly sentì l’aria tesa e senza voltarsi 
“ idiota la smetti con questa pantomima? Ti conosco e bene anche, per telefono mi puoi anche fregare, ma quell’atteggiamento ostile fasullo lo conosco bene, vedi di piantarla”
“ te l’ho detto che se ne sarebbe accorto stupido” rise Tom
“ capitano però al telefono ti ho sentito preoccupato” e finalmente anche Benji scoppiò a ridere
“ te la potevi risparmiare, ero Già abbastanza provato, Il trauma cranico e l’ostilità di Patty erano più che sufficienti”
“ OSTILITA’???” 
“ bhe diciamo che me lo meritavo e che adesso va meglio” 
“Tutto qui? Non ci dici altro? Dopo tutto quello… quello che abbiamo fatto?” brontolò il portiere 
“ senti da che pulpito, così parlò il complice dell’altro che ha dei segreti con me, segreti grandi come… come l’Europa, forse ho esagerato, più come la Francia e la Germania” e li guardò con fare inquisitorio.
Si irrigidirono all’istante e assunsero un ‘aria colpevole 
“ capitano noi, è stata più un’omissione per … perché tu, perché lei… lei non voleva e noi .. noi , ma che fatica, hai capito no?” cercò di spiegare Benji 
Holly scoppiò a ridere “ non ho capito proprio nulla, tranne che siete stati due traditori”
“ lei non voleva farti sapere quanto stesse male, non sapeva se ricambiavi quel sentimento e qualora lo avessi ricambiato non voleva essere d’intralcio per te, voleva realizzassi il tuo sogno” asserì Tom 
“ ho capito “ disse il numero 10 tornato serio e aggiunse “ prosegui!”
“ quando sono tornato in Giappone per la pausa estiva e la vidi feci fatica a riconoscerla , era così triste, quasi assente, tornava in se solo in presenza di tua madre, più che altro per darle coraggio immagino”  
fece una pausa per permettere al capitano di incassare il colpo 
“ così pensai che farle vivere qualcosa di bello l’avrebbe aiutata, ne parlai con la pettegola al mio fianco “ e rise “ e decidemmo di intraprendere il viaggio e si è dimostrata una mossa vincente, giorno dopo giorno ritornò la Patty di sempre ” poggiò una mano sulla spalla del suo interlocutore come a volerlo confortare
“ io… io ero così impegnato a realizzare il mio sogno che non… non mi sono accorto del male che le stavo facendo, in quest’anno ho capito quanto tengo a lei “
“ e finalmente, perché noi lo sapevamo già, altrimenti ci avrei provato sicuramente” disse 
Benji per sdrammatizzare il momento 
“ idiota sono serio “ lo ammonì Oliver
“ dai capitano, si tratta solo di rimediare e sono certo troverai il modo, soprattutto adesso che hai preso coscienza dei vostri sentimenti” intervenne Tom per chiudere il discorso.
Dopo poco sentirono dei rumori provenire dall’altra stanza e la porta aprirsi 
“ Holly?”
“ si, sono in cucina ” 
Patty attraversò il piccolo corridoio strofinandosi gli occhi e sbadigliando, giunta in cucina 
“ MA…MA cosa ci fate qui, che bello, che bello vedervi” e si buttò addosso ad entrambi abbracciandoli e baciandoli, con una una gioia incontenibile 
Holly li guardò e finalmente vide concretamente quale fosse questo fantomatico nuovo rapporto fra di loro, erano fratelli, così come lo erano per lui e sorrise come forse non faceva da tempo. 
Si alzò afferrò una bottiglietta d’acqua e prima di berla incrociò gli occhi di Patty e sorrise ancora allo stesso modo, mise una pillola sulla lingua e portò la bottiglia alla bocca.
Patty si staccò dai ragazzi e si strinse al torace di Holly che stava ancora bevendo, ma  ricambiò stringendola a se con l’altro braccio. 
Posò la bottiglia sul ripiano e le chiese 
“ cosa succede?”
Lei alzando la testa “ nulla, finalmente ti riconosco”
Lui le sorrise nuovamente e le diede un bacio sui capelli e le chiese 
“ che ne dici di andare al mare oggi,  così potrai indossare quel bikini a pois che ogni tanto cacci dalla valigia?”
“ io… tu non puoi stare al sole” 
“ ma io non vengo, ti scorteranno loro” e fece cenno verso i due amici
“ Hollyyyy non puoi restare solo, ti gira ancora la testa”
“ Patty non starò solo, sta tranquilla! Fra poco verrà a prendermi Roberto, vado al campo con lui, qualcuno mi ha ricordato che ho delle responsabilità nei confronti dei miei compagni di squadra” e le fece una carezza spostandole una ciocca di capelli 
La ragazza rivolgendosi agli amici “ vi va?”
“ non dico mai di no ad una spiaggia piena di belle ragazze in topless” disse il portiere 
“ io se per voi va bene, vorrei andare con Holly, mi piacerebbe vedere un allenamento del Brancos”
“Allora tu verrai con me e Benji andrà in spiaggia con Patty” sentenziò il capitano 

In spiaggia Benji iniziò subito a torturare Patty 
“ allora cos’era quella scena da micetta in calore”
“ ma di cosa stai parlando?”
“ prima, l’abbraccio, mi siete sembrati come dire…intimi.”
“ e allora?”
“ allora? Allora voglio sapere,racconta”
“ non ho nulla da raccontarti impiccione”
“ va bene l’hai voluto tu” se la caricò sulle spalle e la buttò in acqua 
“ bestione ma che modi sono?” emergendo dall’acqua gelida
“ i modi di chi non ti darà tregua fino a quando non gli racconterai tutto “
 Ed iniziò ad inondarla d’acqua tanto da farle mancare il respiro 
“ va bene, va bene “
“ facciamo una passeggiata e non tralasciare nulla “
“ sei peggio di Emy ed Evelyn messe insieme”
“ modestamente” e scoppiarono a ridere entrambi 
Patty spiegò i vari momenti salienti della loro convivenza 
Benji l’ascoltò senza interromperla poi le chiese “ quindi, quando hai capito che lui ti ricambiava, hai iniziato ad essere distante e ostile, la reazione giusta non c’è che dire, una aspetta praticamente da sempre che l’amore della sua vita possa ricambiarla e quando lui apre finalmente il cuore, lei se la fa sotto dalla paura, sei una temeraria ” e rise di gusto 
“ stupido, non è…non è esattamente così, non sono andate così le cose “
“ quindi hai solo pensato di vendicarti giustamente,  lui ti ha fatto struggere, inconsapevolmente, e volevi farlo soffrire un po’… certo che voi donne siete proprio delle streghe “
“ ma la smetti con queste illazioni, non è così e che in queste nuove vesti non lo riconoscevo e si ho..’ ho avuto un po’ paura, non ci vedo nulla di strano sinceramente”
“ va bene manager effettivamente ci sta”

All’allenamento del Brancos il capitano seguiva con molta attenzione il gioco dei suoi compagni, riprendendoli ed incitandoli la dove fosse necessario.
“ hai una bella squadra, se solo Pepe la smettesse di tentare le prodezze, sarebbe veramente un grande giocatore” disse Tom
Holly gli rispose ridendo “ ha detto la stessa cosa Patty”
“ perché lei è sempre la manager e ne capisce molto di più di tanti giocatori”
“ già è la manager” sospirò il capitano 
Il numero 11 notò subito il cambio di espressione e chiese
“ perché lo dici così? Mi è sembrata molto serena ed anche affettuosa!”
“ si, stanotte ci siamo chiariti! Ieri mattina abbiamo avuto una brutta discussione, lei mi ha detto… mi ha detto che non è più la manager infatuata del suo capitano, ecco… mi ha turbato! Durante la notte ci ho pensato e ripensato e quando  mi è venuta a cercare le ho proposto, di mettere di parte il capitano e la manager e ripartire da me e lei, o meglio dalla nuova versione di Holly e Patty”
“ mi sembra che lei abbia accettato a giudicare dal suo comportamento!”
“ infatti “
“ allora cosa c’è che non va?”
“ e che per me è sempre la manager, tutti i miei ricordi più belli insieme a lei sono legati al capitano e la manager”
“ ma tu sei ancora il capitano e Patty resterà per sempre la nostra manager”
“ non so come muovermi, mi sento un po’ perso” disse un angosciato capitano 
“ Non capisco in verità, stamattina mi siete sembrati molto naturali, mi sembra la strada giusta, la spontaneità intendo”
“ sarà, forse stanotte mi sembrerà tutto più limpido, la notte mi è più congeniale, è il nostro momento magico” 
Lo aveva detto senza rendersi conto delle possibili implicazioni di quella frase , ma il sorrisetto e la battuta di Tom lo illuminarono 
“ il vostro momento magico, la notte, hai capito il capitano nonostante il trauma cranico?” e rise divertito 
“ no…aspetta cosa hai capito… non è successo nulla… io… non potrei nemmeno…poi stiamo ricostruendo il nostro rapporto, non potrei… non adesso”
“ calmati, stavo solo scherzando, anche perché nel caso Patty me lo avrebbe detto” e rise alla faccia perplessa di Holly e aggiunse 
“ comunque fossi in te non mi preoccuperei, da quel che ho potuto vedere siete in sintonia anche come Holly e Patty”





Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** TANGO ***


TANGO

Tom e Holly erano rientrati da un po’ 
“ loro sono ancora in spiaggia?”
“ si Tom, prima mi ha chiamato Benji e gli ho detto che se volevano restare ancora, verso le 18 avremmo potuto raggiungerli per un aperitivo, io ho bisogno di riposare un po’, ma se tu vuoi andare non ti preoccupare”
“ certo poi quella furia di Patty chi la fermerebbe dall’uccidermi?!”
“ Tom non avrai paura di lei?”
“ Si, perché tu no?”
“ bhe forse un po’ si” e scoppiarono a ridere
“ capitano in realtà sono un po’ stanco anche io, quindi adesso mangiamo qualcosa e poi un po’ di sano relax per entrambi”

Nel frattempo in spiaggia Patty prendeva il sole , dopo aver mangiato un ottimo pasto a base di pesce, gentilmente offerto dal portierone. 
Lui russava beatamente sul lettino affianco.
Patty riprese la scena e la inviò ad Holly e Tom con un messaggio che diceva 
“ nonostante sia circondato di bellissime donne in topless, se la russa sonoramente, peccato che il cappello gli copra il volto, altrimenti…”
I due risposero con delle faccine che se la ridevano a crepapelle.
Verso le 18:30 arrivarono in spiaggia, 
Patty aveva approfittato di un lido per farsi una doccia ed eliminare la salsedine, aveva ancora i capelli umidi e il vestito bianco che indossava si era leggermente bagnato sulle spalle. Tanto da vedere perfettamente la parte superiore del costume pulito sottostante. 
Si avviò verso Benji, che era stato già raggiunto da Holly e Tom, stavano bevendo  qualcosa e avevano un aria molto rilassata. 
La ragazza si soffermò a guardare il capitano, indossava un pantalone di cotone blu  e una camicia bianca, le maniche arrotolate, qualche bottone aperto sul petto , i capelli scomposti come sempre e il suo immancabile sorriso limpido, quello era il suo capitano.
Si morse un labbro e cercò di respirare, il cuore aveva iniziato a battere in maniera anomala, sentì le gambe molli e respirò ancora. 
Poi si impose di raggiungerli 
“ buonasera ragazzi “ disse con un bel sorriso sulle labbra e un po’ di emozione 
Holly ricambiò il sorriso, tentennò giusto un attimo ma non riuscì a reprimersi, si avvicinò le baciò la guancia e le chiese “ com’è andata la tua prima giornata sulle spiagge carioche “
Non riuscì a rispondere , improvvisamente partì la musica e venne tirata in pista da uno sconosciuto, così come altri avevano trascinato in pista, altre ragazze.
“ capitano ti fai soffiare la donna così?” disse canzonatorio Benji 
“ si , perché no, mi sembra felice… non trovi?” Chiese incerto l’interessato 
“ si lo è, ma era anche…come dire emozionata mentre le parlavi” sentenziò Tom
Dopo poco Patty riuscì a liberarsi 
“ ma fanno sempre così? Oddio mi manca il respiro “ 
“ manager sei fuori allenamento e a dire il vero ti trovo anche un po’ appesantita“ la stuzzicò il portiere 
“Mi stai dicendo che sono ingrassataaaaaa? Ma come ti permetti, sono in splendida forma” rispose torva
“ sarà ma hai ancora il fiatone e questa parla da se” e le pizzicò la pancia per fare vedere un rotolino assolutamente immaginario. 
La ragazza gli si avventò contro ma il capitano la attirò a se, costringendola a fermare la sua ira.
Spalle al petto e con un suo braccio che la bloccava in vita lo sentì dire 
“ sei bellissima, non gli dare retta “  e poi aggiunse “ andiamo a ballare !”
E mentre veniva nuovamente portata in pista chiese con fare canzonatorio 
“ perché sai ballare? E da quando?”
“ da quando mi ha insegnato Pilar!” ammise ridendo, poi chiese al DJ un tango.
Con fare sicuro iniziò un ballo appassionato, il più lento possibile.
Patty si fece condurre senza inibizioni, restò ferma permettendo ad Holly di fare i suoi passi.
Dapprima le girò attorno, le mani scivolarono dalla schiena, ai glutei e poi a sorreggere una coscia, l’altra dietro il collo per mantenere il contatto visivo, fu poi la volta di Patty e lui restò fermo. Le  gambe si intrecciarono in movimenti sinuosi, si cercavano e si annodavano in un crescendo di emozioni. Le bocce sfiorarono piccole porzioni di pelle involontariamente.
La mano destra  di Patty dal volto sfiorò i pettorali,  per poi scendere dalle costole alle spalle contratte dalla postura della danza, qualche altra rotazione e ancora un rincorrersi di gambe, per poi  terminare in un casquè. 
Occhi negli occhi e ancora ansimanti si sorrisero compiaciuti. 
Rialzatasi gli domandò 
“ questo… questo ballo te l’ha insegnato Pilar?” con fare inquisitorio ancora con il fiato corto 
Lui rise e le aggiustò i capelli, la ragazza lo incalzò 
“ allora?”
“ ha importanza chi mi ha insegnato?”
“ si” disse con voce stridula che non riuscì a controllare 
Sempre ridendo le rispose “ sembra una domanda dettata dalla gelosia?”
“ si” ammise senza vergogna 
“ mi hanno insegnato Sofia e Roberto, non temere nessuna bella brasiliana” la canzonò.
La faccia di Patty mostrava un dubbio rimasto a galleggiare nella sua testa, Holly prendendole la mano e incamminandosi verso i loro amici affermò
 “ potrai chiederlo a loro fra un po’, ho prenotato un ristorante che sono certo ti piacerà moltissimo e ci raggiungeranno li“ 
Benji come gli fu abbastanza vicino “ hai finito di fare il Joaquìn Cortès dei poveri?”
“ cretino, Cortes balla il flamenco non il tango “lo rimproverò Tom facendo scoppiare tutti a ridere
“ fa lo stesso, ma non dovrebbe girarti la testa? “ 
“ ora no, andiamo ho prenotato al Figueira Rubaiyat, è un po’ distante dalla spiaggia sarà meglio avviarci”
La mano del capitano continuò a stringere quella della manager fino ad arrivare all’auto, le aprì lo sportello 
“Guidate voi, non ho i riflessi pronti” e lanciò le chiavi a Benji e prese posto sul sedile posteriore vicino alla ragazza. 
Ci volle quasi un’ora per raggiungere la meta e ne approfittarono per aggiornarsi su tutto, vita privata, squadre e nuove ambizioni. 
Giunti al Figueira Rubaiyat, Patty ne rimase estasiata , il ristorante costruito sotto un albero secolare di fico fu un vero incanto ai suoi occhi 
“ Holly è un posto meraviglioso “  
“ sapevo ti sarebbe piaciuto”
Si avvicinò il direttore di sala
“ Signor Hutton è sempre un onore per noi averla come  ospite, se posso permettermi la vedo in forma nonostante l’infortunio “
“ grazie mille Fernandes , effettivamente sto abbastanza bene “
“ allora presto tornerà a giocare? Seguitemi, il Signor Sedinho è già arrivato “
“ vedremo cosa dirà il medico” e seguirono l’uomo al tavolo dove una scalpitante Pilar gli corse incontro
“ Holly, Holly, Holly “ chiamò a più riprese la bimba 
Il capitano tentò di chinarsi per prenderla, ma ebbe un capogiro,  ed intervenne Benji prendendola in braccio dicendo 
“ Signorina , c’è sempre e solo Holly per te, eppure mi hanno detto che non è più il tuo principe “
“ è vero “ disse la bimba abbracciandolo forte e togliendogli il capello 
“ sai ho portato un cappellino tutto per te, così lascerai in pace il mio”
“ ma io voglio il tuo Benji” gli rispose imbronciata
“ ah si è perché?, il mio è vecchio e rovinato “
“ perché ha il tuo profumo” disse risoluta
I ragazzi si guardarono e poi ridendo il portiere rivolgendosi a Roberto 
“ questa bambina da grande diventerà una donna molto pericolosa, lo sai vero?”
E si salutarono cordialmente, nonostante il volto sconsolato di Roberto 
Tom era già stato in Brasile dal capitano, ma non aveva avuto modo di conoscere la famiglia di Roberto, così dopo qualche istante il capitano fece le dovuto presentazione 
“ Tom scusami lei è Sofia la moglie di Roberto e lei è Pilar “
Quando la bimba ebbe modo di guardarlo negli occhi arrossì all’istante e diventò ancora più piccola fra le braccia di Benji.
Tom salutò dapprima Sofia e successivamente la piccola, le regalò uno dei suoi sorrisi dolci e disse 
“ non vedevo l’ora di conoscerla principessa Pilar, mi hanno parlato molto di lei” 
la bimba non rispose, abbassò ulteriormente la visiera del capello che aveva preso al portiere e arrossì ancora. 
Roberto le chiese “cosa succede, sei rimasta a corto di parole, cara la mia piccola chiacchierona?”
La bimba si sporse verso di lui per essere presa, il padre aggiunse 
“ non dirmi che sei diventata timida improvvisamente? Che le mie preghiere siano state esaudite?”
E tutti scoppiarono a ridere, ma la bimba continuò a non rispondere. 
Una volta seduti al tavolo Patty la chiamò, la fece sedere sulle sue ginocchia e con voce bassa le chiese 
“ cosa c’è Pilar? Perché non parli?”
ma non ebbe risposta, Holly le fece una carezza dicendo 
“ così mi fai preoccupare, tu non sei così “ 
“ non ve lo posso dire” disse quasi in un sibilo 
“ allora vuol dire che mi stai nascondendo un segreto, ma noi avevamo fatto un giuramento ricordi?”
Incalzò il capitano mostrandole il mignolo con cui avevano sigillato quel patto 
“ che non avremmo mai avuto segreti tra noi “disse la bambina 
“ esatto, allora perché non mi dici cosa c’è che non va?”
La bimba guardò Tom e arrossì ancora, la cosa non sfuggì a Patty che le chiese 
“ è Tom, anche lui ha le stelline? È questo che ti imbarazza?”
Pilar si illuminò di immenso e con entusiasmo le rispose 
“ le vedi pure tu? Io credevo che solo Holly le avesse e… e invece, non ci posso credere “ 
Il capitano e la manager scoppiarono a ridere e dissero “abbiamo trovato un nuovo principe allora”
“ e se non volesse, io non lo conosco” disse mesta la bimba. 
Tom si alzò, si inginocchiò vicino a lei e disse 
“ principessa Pilar, sarei più che felice di essere il suo nuovo principe, mi concederebbe questo immenso onore?” 
Pilar nonostante fosse arrossita ancora gli chiese 
“ tu non ce l’hai una principessa?magari in un altro regno, come Holly con Patty?”
Roberto con le mani in segno di resa “ e ha solo 4anni” 
Tom allora riformulò la domanda 
“ posso essere un suo cavaliere allora?”
“ si” rispose sorridendo 
“ Pilar l’unico principe ancora disponibile sono io, non capisco perché tu non l’abbia chiesto a me?”
“ perché tu non hai le stelline e poi sei un monello” rispose convinta
Sofia ridendo disse “ oh Benji ti ha proprio inquadrato!”
La serata proseguì serenamente fino a quando Patty 
“ non sapevo sapessi ballare Roberto, Holly mi ha mostrato i tuoi, anzi i vostri insegnamenti “ chiese dal nulla 
Il capitano la guardò divertito e disse 
“ mi sembrava strano che ancora non glielo avessi chiesto?” 
Rispose Sofia “ Oliver è un ottimo ballerino, il ballo in cui riesce meglio è il tango” 
“ abbiamo ballato il tango infatti “ affermò la manager 
“ davvero? Non lo balla mai in genere “ ribadì Sofia divertita e aggiunse “ il tango è una  musica che si respira, che ha forma di fianchi e profumo di donna. Musica primitiva ma civilizzata, che scalda il sangue e stordisce la gente, così lo definiva Fernán Silva Valdés, è per questo che l’hai ballato con lei?”
Holly portando una mano dietro la testa arrossì, Patty lo guardò intenerita e sorridendo disse 
“ questa volta ti sei salvato capitano” e tutti risero con lei
Ad Holly e Tom non sfuggì che l’aveva chiamato capitano, quella semplice parola riportò tutto nella giusta prospettiva. 
 



NOTE: lo so Holly che balla è inverosimile, che poi sappia ballare il tango proprio assurdo,  ma volevo che il loro primo contatto un po’ più passionale fosse dovuto ad altro e così è venuto fuori questo capitolo!    


















Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** UN PASSO AVANTI ***


PASSO AVANTI 

Stava albeggiando e Holly , come d’abitudine era già sveglio, lui era un vero ciclone di energia. 
Le suo giornate iniziavano sempre con una corsa mattutina, ma da una settimana a questa parte la sua routine era cambiata:  si svegliava e la guardava!
Cercando  ogni particolare e ogni smorfia, inalando il suo respiro e accarezzandola , salutando il nuovo giorno da passare insieme a lei.

Ogni giorno il desiderio di baciarla diventava più forte, insieme all’emozione che provava svegliandosi e trovandosela puntualmente accoccolata addosso!
Sorrise ripensando alla scena del rientro della sera prima

Flashback 

“ quella bambina è un personaggio, da grande farà strage di cuori” disse Benji ridendo 
“ non se la cava male neanche adesso, visto che vogliamo essere tutti suoi principi e cavalieri” aggiunse Tom
Holly e Patty si guardarono e scoppiarono a ridere, poi il capitano disse 
“ io sono stremato e domani devo fare il controllo medico, quindi vado a riposare”
Benji lo guardò e asserì
“ io dormo con Patty” e fissò il capitano per indurlo ad una presa di posizione 
Lui si limitò a fare un passo avanti e ad alzare  il braccio sinistro a mezz’aria a protezione della ragazza, che finì alle sue spalle con un sorriso stampato sul viso.
“ c’è qualcosa che mi vuoi dire capitano “ lo spronò il portiere 
Rispose Patty, facendosi spazio oltre la barriera dietro la quale era stata confinata
“ non dormirò con te Price, scordatelo!”
Holly la guardò, il timbro deciso e il corpo fermo esprimevano la risolutezza della frase appena detta.
Benji aggrottando un sopracciglio “ e perché no?”
“ perché io dormo con Holly” disse seria oltrepassando tutti e tre, poi aggiunse 
“ mi sono appena abituata a lui… figuriamoci” scomparendo dietro la porta del bagno.
I tre si guardarono e rimasero in attesa di una prosecuzione
Non appena uscì se li trovò di fronte con le facce perplesse 
“ che c’è, perché quelle facce?”
“ non ti abbiamo capita?” cercò di spiegare Tom
“ Cioè?” Chiese lei stranita
“ che significa mi sono appena abituata ad Holly?” chiese sorridendo maliziosamente il portiere 
Lei arrossì ed abbassò lo sguardo “ non ho mai dormito con nessuno prima e … mi ci è voluto un po’ ad abituarmi ad un’altra presenza nel letto” 
“ non è esatto Anego, hai dormito con Tom!” Si affrettò a precisare Benji
Il capitano rimase impassibile mentre la manager rispondeva agguerrita 
“ ma…ma cosa dici?”
“ è vero, te ne sei dimenticata? Se hai dormito con lui puoi dormire anche con me” 
“ non è assolutamente vero “ e cercò Tom per avvalorare la sua tesi,  che invece rispose 
“ veramente è vero Patty, quella volta che...quando alzasti un po’ il gomito”
“ un po’ il gomito?” chiosò Benji aggiungendo “ era totalmente andata!”
“ ma tu… mi avevi detto, che io ero crollata sul letto e tu eri... eri venuto solo a controllarmi”
“ era esatto, solo che ti ho vegliata tutta la notte, avevo paura ti sentissi male e mi sono addormentato vicino a te” spiegò Tom con calma 
“ e perché solo tu?” Chiese lei
“ che domanda? io avevo rimorchiato e nonostante tutto il bene ti voglio era impegnato in altro e tu eri in ottime mani” 
“ ti sei stretta il cuscino al petto e ti sei rannicchiata in un angolo del letto, non è successo nulla “ chiarì il numero 11 volgendo lo sguardo al suo capitano che finalmente disse 
“ assurdo non sta zitta neanche quando dorme, l’hai notato?” 
Tom rise e asserì “ infatti…anche se spesso ripete la stessa frase” 
Holly si incamminò verso la sua stanza dicendo “ lo so, rimedierò “ 
Patty lo seguì “ a cosa devi rimediare, cos’è che dico?”
Ma lui iniziò a spogliarsi e non sembrava intenzionato a risponderle , lo guardò con preoccupazione e avvicinandosi “ Holly rispondimi per favore”
“ Signorina Gatsby stiamo migliorando, io mi sto spogliando e tu… tu non sei ancora arrossita” 
“ ormai conosco il tuo corpo Holly e ora sono presa da altro”
Si sentì una voce da fuori dire” eiiii che significa che conosci il suo corpo?”
Patty si avviò alla porta come una furia e “ Benjamin Price la smetti di origliare… fatti i fatti tuoi” chiudendolo fuori.
Benji rise divertito e rivolgendosi a Tom “ ancora lo dice allora, rivive costantemente il momento della partenza di Holly “
“ Pare di si, quando dice  non lasciarmi piangendo nel sonno, deve essere come una coltellata al cuore per il capitano “
Fine Flashback 

Si erano addormentati mentre lei lo supplicava, ma lui era riuscito a dirottare la conversazione sulla visita che avrebbe dovuto fare la mattina seguente. 
Tenendola stretta a se dubitava delle difficoltà di cui aveva parlato la ragazza, ma infondo poteva anche essere.
Si alzò e andò a lavarsi!
Patty non appena avvertì la mancanza del calore di Holly si destò, sentì nell’aria il profumo del bagnoschiuma e si stiracchiò per bene, si arrotolò ancora nelle lenzuola e attese che Holly tornasse in camera.
Dopo 15 minuti il capitano rientrò portandosi dietro il suo buon odore, indossava solo i boxer. 
Capelli bagnati, spalle larghe e ben scolpite, su cui correvano ancora goccioline d’acqua. 
Patty ne seguì una, che percorse la schiena fino all’elastico della biancheria, i glutei marmorei definiti da anni di allenamenti e di corse mattutine. 
Una gamba si piegò per infilare il pantalone , la contrazione determinò meglio la muscolatura guizzante, infilò anche l’altra gamba e disse 
“ signorina ti ho già detto che l’avverto il tuo sguardo su di me. È inutile che fingi di dormire”
“ non sto fingendo di dormire e tu avresti potuto vestirti anche in bagno” e dicendolo si sedette in mezzo al letto 
“ se non mi sbaglio sono a casa mia, sono già stato un signore mettendo i boxer” e le strizzò l’occhio 
Lei senza scomporsi “ in quel caso avrei fatto finta di dormire” 
“ in quel caso saresti diventata talmente rossa da illuminare la stanza” e rise di gusto mentre lei arrossì 
“ che ore sono Oliver?”
“ è presto, ma sarà meglio anticiparci un po’, vorrei evitare i giornalisti “
“ ok allora mi preparo…Oliver ?”
“ si”
“ sembri stare meglio, decisamente meglio “
“ mi sento bene, ho avuto la migliore cura”
“ certo i medici che ti seguono sono…sono molto competenti” 
Il capitano la guardò divertito si piegò leggermente in avanti, sostenendo il suo corpo con le braccia, le mani poggiate sulle gambe di Patty, occhi negli occhi e in un sussurro 
“ veramente io parlavo di te” e le baciò il naso. 
Si allontanò lasciando che il rossore inondasse le sue gote,  sulla porta “ vado a preparare la colazione “
Patty si scosse e andò a prepararsi, cercò di essere rapida e dopo mezz’ora lo raggiunse.. 
Si sedette al tavolo e lo guardò , lui senza voltarsi 
“ che c’è? “ 
“ come?” 
“ a cosa stai pensando?” le chiese  mentre portava le ultime stoviglie. 
Patty si girò verso il divanoletto, su cui dormivano i loro amici e chiese
“ ti hanno detto quando andranno via?”
“ no, ma loro non me lo dicono mai, vanno via e basta, così ci evitiamo i saluti tristi”
“ davvero?”
“ si facciamo sempre così!”
“ ma così è anche peggio?” Sentenziò Patty 
“ non per noi , sai siamo un po’…un po’ cavernicoli sotto certi aspetti” e scoppiò a ridere mentre lei lo intimava di non svegliarli

Dal medico 

“ Signor Hutton, come sta?”
“ Buongiorno Dottor Valdés , molto bene grazie “
“ Signorina me lo conferma?”
“ effettivamente sembra stare molto meglio “ disse remissiva 
“ spero abbiate seguito le mie indicazioni?” E rise
I ragazzi non risposero
Dopo la visita e le domande di rito il medico chiese un’ultima cosa
“ come vanno i capogiri?”
“Bene, non li ho più” disse asciutto il capitano 
Patty fece cadere una penna vicino al piede di Holly che istintivamente si piegò a prenderla ed ebbe un capogiro 
Il medico si rivolse irritato “ Signor Hutton non andiamo da nessuna parte così, se mente al suo medico non otterrà nulla”
Holly volse gli occhi verso Patty e la geló, lei non distolse i suoi e gli sorrise sicura.
Dopo aver subito la paternale del medico ed aver saputo che non avrebbe potuto mettere piede in campo per almeno 20 giorni uscirono dallo studio e
“ a che gioco stai giocando Manager?” Disse afferrandole un braccio senza però stringere troppo la presa
“ a nessun gioco CAPITANO, tu sei il solito incosciente, ma questa volta devi stare tranquillo per un po’, hai avuto un trauma cranico non è una sciocchezza…CAPITANO” convinta e risoluta mantenendo il contatto visivo.
Quando faceva così lui si sentiva invadere da un desiderio crescente, era una sfida e lui le sfide le aveva sempre vinte così sorrise, le sfiorò una guancia “ siamo tornati ad essere il capitano e la manager?”
“ Holly ... siamo quello che siamo, non possiamo fuggire da noi stessi” e continuò a guardarlo con la stessa intensità di prima. 
Lui vacillò, ma fece un passo verso di lei, respirò e ritrovò sicurezza.  
Aveva un nuovo obiettivo; le labbra di Patty!
Fece un altro passo e lei iniziò a capire, ma restò ferma!
Holly lasciò la presa del suo braccio, trasformandola in carezza risalendo fino al collo, con il pollice le sfiorò la mascella e fece un altro passo, le sorrise mentre le loro iridi non si persero mai. 
Lei arrossì e lui sorrise di più, con maggiore dolcezza…
“ Oliver?” 
Il capitano si fermò e si girò, alle sue spalle Roberto, con la faccia di chi sa di aver interrotto qualcosa 
“ cosa … cosa ha detto il medico? “ chiese con tono serio ma dispiaciuto 
Holly riprendendo il controllo
 “ non posso giocare, la signorina qui mi ha tradito, il medico dice che se non passano i capogiri non posso entrare in campo” disse con rammarico 
Patty lo superò avvicinandosi all’uomo “ Roberto lo conosci meglio di me”
Lui la interruppe subito “ non credo “
La ragazza fece un sorriso imbarazzato e proseguì “ fa sempre finta di stare bene, questa volta farà ciò che deve” e si girò a guardarlo nuovamente 
Il capitano si lasciò andare ad un sospiro “ Roberto andiamo agli allenamenti!”
Patty con tono gelido “ vengo con voi”
Il capitano la guardò stupito “ come mai? Vuoi controllarmi?”
“ esatto Oliver, se ti azzardi a toccare un pallone te lo faccio ingoiare, parola mia”
Holly e Roberto si guardarono ma senza lasciarsi andare a nessuna risata, meglio non rischiare. 
Al campo la manager si era ricavata un posticino all’ombra vicino la panchina, tenne gli occhi fissi sul capitano e non si mosse fino a quando un pallone giunse sui piedi di Holly. 
Il quale non reagì subito, strinse i pugni e diede una leggera spinta al pallone per allontanarlo, si voltò per cercarla, era in piedi pronta a scattare e lui scoppiò in una fragorosa risata.
Patty si avvicinò con passo svelto “ cos’è capitano cerchi rogne?”
“ no, altrimenti non l’avrei solo spinto via” e continuò a ridere 
“ ma l’hai toccato comunque” sentenziò, rimanendo a guardare i giocatori in campo, in piedi di fianco a lui
La cercò di sottecchi poi fece un cenno a Pepe che gli destinò un pallone sul petto, lo stoppò e cercò lo scatto in avanti, fu bloccato dai riflessi pronti di Patty che afferrò il pallone con le mani ed esplose
“ Oliver Hutton non farlo, non sfidarmi non ti conviene”
Il cuore del ragazzo iniziò a correre all’impazzata, non c’era verso l’adorava, trattenne la risata e le disse
“ volevo fare solo due palleggi”
“ si come no, eri già scattato Hutton, avevi già inquadrato la porta…io ti conosco Oliver ”
“ quindi sai che non puoi fermarmi?”
“ chi lo dice?”
“ lo dico io” così dicendo le prese il pallone e fece un passo verso il campo, ma gli si pararono davanti Tom e Benji, quest’ultimo “ idiota ti faccio mettere in coma farmacologico se non la smetti con le bravate”
“ ragazzi vi ci mettete anche voi, volevo solo sentire l ‘erba sotto gli scarpini e correre un po’ “
“ non dovresti neanche indossarli gli scarpini “ disse Tom preoccupato
“ Benji fece un cenno al numero 11 che afferrò il capitano per un braccio e insieme al portiere lo sollevarono di peso dicendo 
“ andiamo a casa idiota” 
“ ma state scherzando, ma…che modi” e si arrese 






















Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** QUOTIDIANITÀ ***


QUOTIDIANITÀ 

Passò un’altra settimana, che trascorse fra risate e rimproveri. 
Il capitano continuava a provarci ad entrare in campo e puntualmente veniva marcato stretto, da Benji , da Tom, da Roberto, da Patty e anche dalla piccola Pilar che gli si attaccava letteralmente alle gambe, pur di non farlo scattare pallone al piede.
Veniva scortato ad assistere agli allenamenti ed iniziò un nuovo confronto fra lui e Patty, lei continuava a fargli notare 
“ Oliver ma la smetti di pensarti in campo, se strutturi così la squadra la indebolirai, tu non giocherai almeno per altre due partite e cioè fino alla fine del campionato”
“ ma di cosa parli?” 
“ non vedi li fai sbilanciare in avanti” poi si girò verso i ragazzi in campo e chiese loro di simulare l’azione
I giocatori cercarono un cenno del loro capitano, poi fecero quanto gli era stato chiesto. 
Patty scattò in avanti e al termine dell’azione il pallone fu davanti ai suoi piedi, si voltò verso Holly 
“ visto capitano, l’azione termina con te, ma tu non sarai in campo, così permetterai agli avversari di partire facilmente in contro piede”
Holly guardò Benji, Tom e Roberto che “ ha ragione lei” e scoppiarono a ridere
La ragazza si avvicinò e argomentò ancora, catturando l’attenzione di tutti, anche dei tifosi presenti che iniziarono ad inneggiare alla manager, ma non se ne curo, terminò il suo discorso sempre occhi negli occhi e asserì nuovamente “ ma tu , per quest’anno, hai terminato il campionato”
“ manager tu vaneggi, io giocherò la finale contro Santana” 
“ non ti farò giocare Oliver” disse secco Roberto 
“ ma…Roberto” 
“ non insistere, anzi perché non ne approfitti e vai in Giappone, tua madre dovrebbe partorire a breve” 
“ Roberto, io…certo… ma non posso abbandonare la squadra così”
“ Patty non potrà restare qui per sempre, riaccompagnala a casa!” disse ancora l’uomo
Holly venne invaso da un grande dolore e cercò quel viso dolce e combattivo al contempo, lei gli sorrise e
“ Roberto magari giusto un tempo della finale, sempre se il medico dirà di sì” 
I ragazzi la guardarono sgomenti, Benji “ cos’è ti sei fatta intenerire?”
lei aggiunse “ continua a provare schemi, non lo vedete?”  gli sfiorò un braccio e superandolo gli passò un pallone sul piede destro e
“ vediamo se fai gol da qui capitano, non un passo in avanti” 
Lui caricò il destro e tirò un bolide così potente e angolato che sfrecciò in campo come un proiettile e si insaccò alle spalle del portiere 
“ porca…” esclamò Benji e aggiunse “ perché non lo ripeti con me in porta” 
“ io non ti sto trattenendo” disse con gli occhi fiammeggianti il capitano 
Il portiere scattò in piedi ma
“ heiiii cosa credete di fare, era solo una piccola concessione” disse Patty seria
Roberto li guardò e sentenziò 
“ se Valdés darà il suo consenso, ti farò giocare l’ultima mezz’ora, non un minuto di più” 
“ me la farò bastare… al momento” 

A casa si erano creati altri equilibri, facevano quasi tutto insieme, la spesa, le faccende domestiche, la preparazione dei pasti.
Holly imparò che Patty amava cantare, canticchiava continuamente e si muoveva sinuosa mentre lo faceva, notò che seguiva una sua logica nel preparare la tavola, apparecchiava in senso antiorario e portava prima i cibi solidi e poi i liquidi. Non era vanitosa, ma aveva l’abitudine di specchiarsi poco prima di uscire di casa e spostava puntualmente una ciocca di capelli dietro l’orecchio destro, ultimava il rito sfiorandosi il labbro con un dito. 
Imparò che quando era perplessa, aggrottava la fronte e chinava la testa verso sinistra, si imbambolava ammirando il mare e sospirava. 
Sospirava spesso anche guardando lui, ma erano sospiri differenti; la maggior parte delle volte erano di resa e lo facevano sorridere, altri erano quasi malinconici ed erano terribilmente dolorosi. 
Anche Patty iniziò a conoscerlo meglio, il capitano era un tipo pieno di energie, tutto lo incuriosiva ed entusiasmava, un documentario in tv, un insetto sulla tenda, parlava di tutto e con tutti. 
Tante cose lo rendevano allegro, un cucciolo per strada , il sorriso inaspettato di un bambino, una carezza di Patty o il suo sguardo dolce. 
Ma era anche passione e fuoco liquido, un suo abbraccio aveva il potere di farle dimenticare il mondo, quel suo sorriso limpido di farle scoppiare il cuore e quando la guardava intensamente, in quel momento lo avvertiva e non aveva dubbi, era amore! Lui l’amava!

Benji e Tom rientrarono in casa nel bel mezzo di una battaglia d’acqua!
Holly e Patty completamente zuppi vicino al lavello della cucina, in teoria stavano sciacquando la verdura, nella sostanza si erano fatti la guerra con l’acqua. 
Il capitano la teneva avvolta in un abbraccio tenendole le mani bloccate, incrociate sotto al seno prosperoso, schiena contro pettorali, guancia contro guancia e ridevano a più non posso.
Li interruppe Benji “ bel intimo manager, dovresti farla più spesso Miss Maglietta Bagnata” e rise vedendolo arrossire immediatamente, nascondendosi dietro un imbronciato Holly che continuava a dirle 
“ aspetta aspetta, io non ti ho potuto guardare” 
“ smettila stupido” chiosò prendendo uno strofinaccio per coprirsi 
“ è vero... non ho capito se sono rose o pois , non sono riuscito a capire se è un cuoricino sul fiocco o altro”
Patty lo guardò bordeaux, ma presa da un piglio battagliero 
“ sono pois capitano ed è un cuore” 
“ e si tratta di un completino o?” incalzò Oliver
Lei ancora più rossa abbassò leggermente l’elastico dei pantaloni mostrando il laterale degli slip che erano coordinati al reggiseno. 
Lui senza staccarle gli occhi di dosso “ giusto perché tu lo sappia…mi piace il pizzo, moltissimo” 
Benji e Tom si guardarono,  da quando erano diventati così quei due; Patty si fece largo fra di loro e andò a cambiarsi. 
Tom “ capitano mi auguro tu sappia dove stai andando e cosa stai facendo, perché lei ha già sofferto abbastanza”
“ so cosa sto facendo Tom, io non posso…io …io l’amo e voglio stare con lei” 
“ Holly questa non è la vita reale, le vostre vite sono, bhe ecco sono separate, come pensi di risolvere la distanza” 
“ ancora non lo so Tom” 
“ allora vedi di non andare troppo oltre fino a quando non lo saprai” disse Benji serio
Il capitano annuì con la stessa serietà. 

Avevano passato il pomeriggio in spiaggia, stranamente il capitano era stato silenzioso e tranquillo, 
anche quando dei bimbi si erano messi a giocare a calcio proprio davanti al suo naso, l’unica cosa aveva chiesto a Patty di stendersi vicino lui all’ombra.
Dopo poco aveva cambiato posizione, usando Il ventre di Patty come cuscino
“ cosa succede capitano?”
“ niente manager, perché?” prendendole la mano e baciandone il palmo.
“ su via , ti conosco e…so che c’è qualcosa che non va, stai qui FERMO e BUONO, non è proprio da te”
“ sto bene dove sto, mi sento bene quando sono con te”
Patty arrossì ed iniziò ad accarezzargli i capelli ribelli 
“ Patty hai detto che mi conosci, è vero? Ci conosciamo adesso, veramente?” e si girò su un lato per poterla guardare meglio 
“ Io…non so…ecco credo che non ci si conosce mai veramente ed è un continuo scoprirsi, ma penso anche che io te” ed arrossì ancora vedendo gli occhi grandi di Holly scrutarle l’anima, proseguì 
“ io e te siamo abbastanza consapevoli di noi”
“ Noi” disse il capitano quasi in un sussurro baciandole il ventre e chiudendo gli occhi 
La ragazza rimase spiazzata non sapeva cosa pensare o cosa dire, lo vide riaprire gli occhi e sorridere, poi il pallone rotolò verso di loro toccando il piede di Holly. 
Quel contatto lo rianimò talmente tanto da costringere Patty a dire
“ come so che adesso non potrò fermarti, ma almeno rialzati piano” 
“ un continuo scoprirsi, ma siamo noi, io e te, approfondiremo manager” mentre si rialzava palla al piede 
Tom e Benji lo raggiunsero rapidamente,
Patty gli gridò dietro 
“ non strafare solo 15 minuti…mi sono spiegata?”
Lui si limitò a sorriderle e lei a sospirare. 

Rientrati a casa si erano divisi, Benji e Patty erano andati a comprare qualcosa da mangiare, mentre Holly e Tom avrebbero preparato la tavola. 
Al rientro Patty si precipitò in bagno, aprì la porta e urlò come una pazza
“ perché diavolo non chiudete la porta?” 
Si era ritrovata Tom avvolto solo dall’asciugamano in vita, intendo a fare la barba che la fissava smarrito
“ ma sono coperto, perché urli “
Holly e Benji si erano affacciati in corridoio e seguivano la diatriba 
“ sei coperto????? Mi sbaglierò ma sto guardando i tuoi pettorali scolpiti e i tuoi addominali contratti, non sei affatto coperto Tom”
“ non lo stai guardando manager lo stai squadrando con la bava alla bocca” disse ridendo Benji 
“ tu non sei stato interpellato” rivolgendosi a Benji “state convivendo tutti e tre con una ragazza, vi dovreste serrare dietro le porte” 
“ Patty tranquilla e come se stessimo in spiaggia, tutto il pomeriggio mi hai visto così” cercò di tranquillizzarla Tom
Lei lo guardò ancora più irritata 
“ ma non ha guardato te Tom, a noi non ci ha proprio messi a fuoco “ la canzonò Benji , facendola arrossire, continuò sprezzante 
“ tranquilla manager fino a quando non beccherai me sotto la doccia, puoi dormire serena” e rise ancora, ma si interruppe alla risposta di lei
“ veramente ho dormito tranquilla anche dopo averti visto “ e lo guardò con distacco e ironia 
Occhi negli occhi e sguardo serio, Benji aggrottò la fronte, il capitano fece un passo in avanti e Tom uscì dal bagno.
Patty braccia conserte e occhi lampeggianti 
“ io ero la manager, entravo e uscivo costantemente dagli spogliatoi e così una volta, ti ho visto, credevo non ci fosse nessuno, ero entrata per rimediare al macello che puntualmente lasciavate, tu eri lì ed io ti ho visto”
Gli occhi dei ragazzi puntati su di lei , quelli del capitano erano sereni ma dubbiosi e lei aggiunse 
“ eri un ragazzino Benji, forse 13/14 anni, eri PICCOLO” scandì l ‘ultima parola facendo scoppiare Tom e Holly in una grassa risata 
“ ah si “ disse Benji “ vuoi vedere se sono ancora piccolo?” e portò le mani ai bottoni dei jeans ma la voce seria del capitano lo fermò
“ vuoi morire Benji, perché ti posso accontentare”
“ ha iniziato lei?” Chiosò il portiere 
“ e terminerà con lei se vuoi vivere” 
Tom e Patty si guardarono ma non riuscirono a trattenersi dal ridere. 




Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate 😊😊😊

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** STAFFETTA ***


STAFFETTA 

Patty si svegliò che non erano ancora le 5, non riusciva a respirare bene, si sentiva schiacciare sul materasso.
Il capitano dormiva beatamente con la testa sul suo seno, una mano poggiata sul ventre, sotto la canotta e una gamba a bloccare le sue.
Patty arrossì, Holly non si era mai mosso fino a quel momento, era sempre stata lei ad avvinghiarsi a lui, ma evidentemente stava meglio.
Cercò di sottrarsi a quell’abbraccio , ma era impossibile, così gli spostò una ciocca di capelli e gli disse 
“ Oliver non mi fai respirare così”
Lui continuò a dormire, così gli baciò la fronte
“ Oliver, Oliver spostati un po’, mi stai schiacciando!” disse ancora con tono dolce continuando ad accarezzargli i capelli. 
Il capitano spostò la gamba e la mano, ma si accoccolò meglio sul seno di Patty, che rise divertita, le sembrava un bimbo bisognoso di coccole.
Riuscì a muoversi quel tanto per riuscire a respirare normalmente, ma Holly dormendo le disse 
“ NON TE NE ANDARE, RESTA CON ME” 
Smise di respirare nuovamente e il cuore sembrò esploderle, lo abbracciò 
“ RESTO QUI CAPITANO, NON VADO DA NESSUNA PARTE” 
E lui sempre dormendo “ TI AMO MANAGER “ 
Gli occhi le si riempirono di lacrime ed ebbe l’istinto di svegliarlo, invece lo strinse forte a se e continuò ad a coccolarlo. 
Dopo poco il capitano si girò dall’altro lato e lei finalmente poté sgusciare fuori dal letto.
Andò in cucina, fece tutto con molta attenzione per non svegliare nessuno, poi si sedette a mirare l’alba sulla grande balconata, ripensando a ciò che il capitano le aveva detto. 
Lo aveva avvertito da subito, dal primo sguardo in ospedale che le cose fra loro erano cambiate, ma sentirglielo dire era tutt’altra cosa.
Sorrise e si emozionò mentre il sole faceva capolino e le illuminava il viso.
I ragazzi e Holly si svegliarono, trovarono la colazione pronta
“ ma Patty dov’è?” Chiese il capitano smarrito
“ tu ci dormi insieme e lo chiedi a noi?” disse Benji 
“ tutto bene Holly, hai una faccia…sembri diverso, è successo qualcosa?”chiese Tom
“ non è successo nulla, io mi …mi sento bene, pieno di energie è come se mi fossi liberato da un peso, ma non è successo nulla “ 
Benji aggrottò le sopracciglia “ allora dov’è lei?” 
Tom si affacciò sul balcone “ buongiorno Patty “ 
La ragazza lo guardò gli sorrise “ buongiorno Tommy, la colazione è già pronta” 
“ che ci fai lì “ domandò il portiere 
“ mi sono svegliata presto e…non sono riuscita ad addormentarmi, così ho ammirato l’alba” 
Uscì anche il capitano e lei arrossì all’istante, ma lo guardò con occhi lucidi e grandi
Holly si sentì attraversare da una strana sensazione, ma le sorrise 
“ buongiorno manager, è colpa mia, sono stato troppo irrequieto stanotte? Mi sento decisamente bene e forse ho ripreso ad essere agitato “ 
Lei si alzò baciò Benji e Tom sulla guancia, si avvicinò ad Olver, gli fece una carezza e baciò anche lui al limite fra la guancia e l’inizio delle labbra
 “ sei stato un po’ irrequieto e hai parlato nel sonno, ma andiamo a fare colazione”
La bloccò afferrandola per un braccio “ e cosa ho detto?” 
“ perché non mi dici cosa dico io?” 
La lasciò andare, lei sorrise ed entrò in casa. 
Era diversa, decisamente diversa , serena, sicura e … sfrontata!
Holly si sentì osservato in modo nuovo così le chiese 
“ cosa c’è? Cos’è cambiato?”
Lei sorrise e arrossì, ma non rispose. 
I tre ragazzi si guardarono e Benji
“ andiamo a fare due passi Patty, devo comprare dei suvenirse” 
“ non ho niente da dirti Benji, quindi resterò qui, verrà Tom con te se vuoi compagnia “ e gli diede un altro bacio, alzandosi per iniziare a sistemare.
I tre si guardarono ancora, Tom chiese sottovoce 
“ sei sicuro non sia successo nulla?”
“ io ho dormito come un ghiro, mai come questa notte non mi sono mai svegliato e prima di addormentarci abbiamo parlato di mia madre, che avevamo sentito poco prima “ chiarì il capitano in un sussurro 
“ capitano non è che nel sonno, senza che te ne accorgessi, bhe si ecco c’è stato qualche tipo di contatto fisico, lei sembra come dire … appagata!” Disse schietto Benji 
Holly sgranò gli occhi “ ma che dici me ne ricorderei” 
Nel loro bisbigliare non si erano accorti che Patty li stava ascoltando e infatti intervenne 
“ ci mancherebbe altro “ 
Il capitano diventò bordeaux, Benji e Tom fecero un sorrisetto tirato così Patty si affrettò a dire 
“ non è successo assolutamente nulla , ma cosa avete stamattina!” 
“ Noi? Tu caso mai signorina” l’ammonì Benji 
“ io sono come sempre, non vi capisco” 
“ non sei affatto come sempre, tu mi guardi in modo differente, cosa ti ho detto stanotte, io…io non ricordo nulla “ le fece notare Oliver
“ non c’è nulla da ricordare, qualsiasi cosa tu mi abbia detto non ha molto valore perché non eri cosciente, quindi sta sereno capitano” gli sorrise e andò a vestirsi.

Erano rimasti a casa, lei e il capitano, soli! 
Il ragazzo si sentiva un po’ smarrito, la raggiunse in salotto le sorrise 
“ ho chiamato Valdés, ho chiesto di anticipare la visita ad oggi, mi sento decisamente meglio e vorrei riprendere gli allenamenti”
“ va bene Holly, quindi per che ora dobbiamo essere in ospedale?”
“ ha detto mezz’ora” 
“ ok, io sono già pronta, dimmi tu ci vogliamo avviare?” 
“ si ,ma non mi rimproveri? Non cerchi di farmi ragionare?” 
Patty si alzò dal divano lo raggiunse e facendogli una carezza rispose
“ ritengo tu abbia recuperato benissimo, so che se ti senti pieno di energie, non riuscirei a fermarti” 
Holly le sorrise e le baciò la fronte, la ragazza si sentì come in una bolla, come se tutto quello non fosse veramente reale, perché dopo aver sentito quella frase durante la notte, si trovava in un’altra dimensione.
Dove lei si sentiva forte e sicura,  talmente sicura da fare l’impensabile! 
Si alzò sulle punte e gli sfiorò le labbra con le sue.
Holly sgranò gli occhi, fu preso così alla sprovvista che non ebbe il tempo di reagire e comunque fu un attimo, poi le si dileguò nel corridoio. 
Patty si svegliò improvvisamente da quella bolla in cui era piombata, si affrettò ad entrare nella stanza da letto, si poggiò al muro sulla sinistra della porta si portò le mani sul volto ed iniziò a scuotere la testa a ripetersi “ cosa ho fatto? sono impazzita?  perché l’ho fatto, perché?”
Holly la raggiunse subito si poggiò con il lato sinistro del corpo alla cornice della porta, portò una mano al mento “ manager? Mi sbaglierò…ma mi è sembrato un bacio quello di pochi minuti fa?”
Patty continuò a tenere le mani sul volto e continuò a scuotere la testa.
“ Dici che non lo era? Guardami Patty, guardami ti prego” le si parò davanti, ma lei continuava a scuotere la testa in senso negativo 
Holly le accarezzò i capelli “ guardami Patty… ti prego “ poi iniziò a baciarle le mani che le imprigionavano il bel viso, ad ogni bacio un ti prego sussurrato. 
Iniziò ad accarezzarle le braccia sperando di farle cedere , ma lei era sprofondata in un imbarazzo totale e non voleva parlargli. 
Suonò il campanello, il capitano andò ad aprire 
“ Julian…Emy, cosa…cosa ci fate qui?” E li abbracciò con affetto 
“ Price mi ha chiesto la procedura per indurre un coma farmacologico e mi sono preoccupato”disse Julian ridendo 
“ Holly come stai? Ti vedo in splendida forma “ chiese Emy 
“ sto …mi sento benissimo, anzi fra un po’ ho il controllo medico, io e Patty stavamo per scendere ci avete trovati per un soffio, Price è un idiota” 
Patty dopo poco li raggiunse, salutò con affetto Julian e abbracciò Emy in cerca di un po’ di conforto.
Emy la strinse capì immediatamente che era successo qualcosa, così
“ Capitano ti accompagnerà Julian dal medico, voglio stare un po’ con Patty”
Holly guardò la manager che continuava a tenere la testa china
“ Per me va bene…devo solo chiedere di poter tornare ad allenarmi, non staremo via molto”
“Allora ha ragione Benji che devo metterti in coma farmacologico” disse ridendo Julian
“La volete smettere sono stato fin troppo tranquillo, Patty non mi ha concesso molti spazi” cercandola ancora
“ Di che tipo di spazi stiamo parlando capitano” lo incalzò il baronetto
Patty arrossì e si trascinò Emy in cucina
“ cosa sta succedendo Holly?” chiese ancora il libero
“ veramente… avviamoci, il medico mi sta aspettando”
Le due ragazze non ebbero il tempo di parlare perché arrivarono Tom e Benji.
“ buongiorno ragazzi”
“Emy siete arrivati finalmente” chiosò Benji
“ Scusaci ma una certa persona ci ha informato solo l’altra sera… abbiamo fatto fin troppo in fretta a parer mio”
“ non ti scaldare era per dire, ma Julian ed Holly?”
“ sono andati dal medico, il capitano vuole riprendere gli allenamenti” spiegò Patty con voce mesta
“ cosa vuole fare? “ dissero in coro i due ragazzi
“ Si sente …e credetemi sta bene, quindi vuole tornare in campo”
“ Patty…Patty guardami, cos’è successo? Stamattina sembravi una tigre ed ora un micino smarrito” chiese il portiere preoccupato
“ E’ successo che un micio smarrito non può fare la tigre altrimenti fa cazzate…ma non ne voglio parlare” rispose rossa in volto e abbastanza sconvolta
Tom l’abbracciò “ Ok, ma sappi che noi siamo qui, almeno fino alle 21, andiamo via stasera per quello abbiamo chiesto a Julian di raggiungerci, per aiutarti a controllare quell’uragano che ormai ha deciso di tornare a giocare”
“ Patty dimmi solo se ha fatto qualcosa di sbagliato, poi con calma mi dirai cosa?” chiese Benji con dolcezza
La ragazza ancora fra le braccia del numero 11 “ Non lui…io... ho sbagliato io!”
I ragazzi ed Emy non indagarono oltre.
Il medico aveva dato ad Holly il suo benestare, ma solo se avesse ripreso ad allenarsi senza strafare e soprattutto avrebbe voluto rivederlo, non aveva ancora deciso se permettergli di giocare o meno.
“Cos’è successo con Patty? C’era un’aria tesa quando siamo arrivati” chiese a bruciapelo Julian
“Bhe ecco…stavo cercando di risolvere…ma ecco c’è stato un bacio…o meglio un inizio di bacio…lei mi ha baciato, poi però…non so, era strana stamattina, mi ha detto che le ho parlato nel sonno e lei sembrava diversa”
“un inizio di bacio, cosa intendi ?”
“ bhe…mi ha solo…com’è difficile” sempre più rosso e palesemente in difficoltà
“ Capitano stai parlando con me non con Benji, non ironizzerò quindi spiegami bene”
Fece un respiro profondo
“in questo periodo siamo diventati ancora più uniti, il nostro rapporto è cambiato ed io vorrei portarlo ad un livello successivo, ma non mi ero ancora esposto molto perché la distanza è un mega problema, non voglio farla soffrire ancora, ma evidentemente stanotte è successo qualcosa, cioè le ho detto qualcosa che l’ha resa più forte, così mi ha sfiorato le labbra con le sue, salvo pentirsene subito dopo in preda al più grande imbarazzo, questo è quel che è successo.”
“Ok ora è tutto chiaro, ma tu perché non hai ricambiato quel inizio di bacio?”

“Bhe…mi ha spiazzato…io non mi aspettavo un gesto simile e quando ho cercato di parlarle forse ho fatto peggio e poi siete arrivati voi!”
“Devi recuperare Capitano, altrimenti la perderai, Patty è essenzialmente una ragazza molto timida, nonostante mandi avanti Anego per sopperire, ti aspetta da sempre e se si è sbilanciata così, nel sonno le avrai detto qualcosa di molto importante, che però dovrai ripeterle da cosciente”
“ Certo lo so, ma come faccio con la distanza? Come faccio a chiederle di aspettarmi ancora?”
“ Siete in due, non sei solo in questa situazione, parlatene e troverete la strada giusta”
Arrivarono a casa e Patty continuò ad avere lo sguardo basso, a pranzo si sedette fra Tom e Benji, parlò solo se interpellata, creando un’aria tesa che non fece altro che accrescere maggiormente l’agitazione di tutti.
Il capitano la cercava con gli occhi senza mai incrociare i suoi, iniziò a spazientirsi ma Tom gli fece cenno di avere pazienza.
La Manager si alzò per andare a prendere del pane, tornando al tavolo si ritrovò Holly in piedi di fronte a lei che le sorrideva con dolcezza, arrossì e le cadde di mano il cestino.
Si piegò per sistemare e così fece anche il ragazzo, ancora i loro occhi si incrociarono e ancora quel sorriso dolce seguito da “ti aiuto”
Lei ritrasse la mano e scappò nell’altra stanza; Holly si alzò e cambiò sguardo doveva sistemare la cosa, si girò verso i ragazzi “scusatemi…ma le devo parlare” .
Come entrò nella stanza Patty “ ti prego va dai ragazzi, basto io ad essere maleducata, ti prego va”dandogli le spalle
“ non posso, devo parlare con te adesso!”
“Holly io mi sento così…così in imbarazzo…non so cosa mi abbia preso…facciamo finta che non è mai accaduto!”
“Girati Patty, guardami” lei scosse la testa con vigore
Holly si avvicinò rapidamente, l’afferrò per la vita costringendola a voltarsi e la baciò.
Fu un bacio di infinita dolce, le sfiorò le labbra a più riprese, le accarezzò le guance mentre le sorrideva, la baciò ancora con più intenzione, fu come assaporarsi e un conoscersi per la prima volta.
“avrei dovuto baciarti il primo giorno in ospedale, quando ti ho vista lì con me io sono impazzito dalla gioia” seguì un altro bacio ancora più coinvolgente, le labbra diedero spazio alle lingue.
“avrei dovuto baciarti quel giorno alla fermata dell’autobus, il mio cuore già sapeva ma lo sai come sono fatto…mi ci vuole un po’ di tempo” e sorrise ancora e le depositò un nuovo bacio ricco di passione
“avrei dovuto baciarti ogni giorno e ogni notte da quando sei qui, perché sono innamorato di te! E’ questo che ti ho detto nel sonno? Ti ho detto che ti AMO? Posso ripetertelo all’infinito perché è così TI AMO da impazzire” 
Fronte contro fronte continuava ad accarezzarle il volto, restarono in silenzio per un po’, immobili.
Patty lo guardò e ricevette un sorriso come risposta, fece scorrere le sue mani sulle braccia del capitano, afferrò le sue mani e se le portò dietro le spalle e lo baciò ancora, facendosi stringere forte. 
Si staccò da lui con il respiro corto
“ TI AMO da sempre capitano e TI AMERO’ per sempre, tu sei il mio principe come dice la nostra Pilar”
Holly la strinse ancora di più, il cuore aveva preso una rincorsa che non sapeva se sarebbe riuscito a frenare, si scambiarono altri baci poi
“ dovremmo andare di là Oliver, i ragazzi staranno pensando… bhe” rise “ a quello che stiamo facendo”
Le rubò un altro bacio sull’uscio e le prese la mano.
Benji fu il primo a vederli “ va tutto bene vedo” facendo cenno alle loro mani incrociate 
“tutto bene” risposero sorridenti.
“ Posso partire tranquillo capitano?” 
“ mangiamo il dolce?” disse Patty 
Holly le sorrise e fece cenno di si, “ puoi partire sereno” 
Emy aiutò la manager a fare le porzioni le portarono al tavolo, il portiere scostò la sedia di Patty, ma lei lo guardò maliziosa, poi toccò la gamba di Holly che la guardò, si fece più fuori e le permise di sedercisi, tutto con molta naturalezza. 
“ certo è più comodo il capitano!” la canzonò Benji 
“ lo è!” Rispose lei  rubando un pezzo di dolce dalla forchetta di Oliver 
“ e anche il suo dolce pare più buono” aggiunse Tom
Il capitano la guardò con fare pericoloso, non ebbe però il tempo di allontanarsi che la baciò, lì davanti a tutti, provocando fischi e applausi.
“ scemi” li ammonì lei nascondendosi fra le braccia del suo grande amore.











Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** COCCOLE E INSICUREZZE ***


COCCOLE E INSICUREZZE 

Patty notò subito l’estrema dolcezza del suo capitano, mentre mangiavano il dolce, Holly non aveva fatto altro che accarezzarle il fianco sinistro, sorriderle e abbracciarla. 
Aveva un modo tutto suo di fare le fusa, poggiava la fronte al braccio della ragazza, chiudeva gli occhi e inspirava il suo profumo ,muovendo la testa in una coccola delicata, poi riapriva gli occhi le sorrideva e la baciava a fior di labbra. 
Lei ne era totalmente rapita!

I ragazzi decisero di accompagnare il capitano agli allenamenti 
“ Valdés mi ha già informato” disse Roberto vedendolo
“ quindi sai che non potrai fermami” 
Il mister sospirò e allargò le braccia in segno di resa
“ non voglio strafare oggi , non temere, dopo un po’ di riscaldamento i ragazzi ed io affronteremo il Brancos”. Spiegò Holly 
“ voi 4 contro tutta la squadra?” 
“ esatto” 
Patty gli si avvicinò, si mise sulle punte e gli sussurrò 
“ vedi di stare tranquillo in campo, nessuna giocata pericolosa e nessun acrobazia, non svegliare Anego capitano, perché il pallone te lo faccio mangiare ” gli sorrise e si allontanò. 
“ ti ha minacciato capitano?” chiese Benji ridendo 
Annuì e poi rise dicendo “ in che guaio mi sono cacciato” 

Come aveva detto si ritrovarono in campo, Benji, Julian, Tom ed Holly, contro l’intera squadra del Brancos.  
Le prime azioni furono delle semplici progressioni, poi cambiò sguardo ed iniziò a giocare seriamente. 
Anche se in quattro riuscivano tranquillamente a tener palle e ad impostare il loro gioco, qualche scambio preciso con Tom, poi un colpo di tacco verso Julian e il primo gol fu segnato. 
Ci furono altre azioni sempre molto ben bilanciate, poi lo scontro con pepe, la palla schizzò in alto, Patty si alzò e gridò
 “ Oliver Hutton non ci pensare minimamente” ed entrò in campo come una furia.
Holly arrestò immediatamente la sua elevazione, avrebbe voluto fare una rovesciata, invece si girò e si ritrovò la ragazza furente che agita il dito indice, contro di lui
“ ma dico ti sei bevuto il cervello capitano? Tu queste acrobazie non le puoi fare, hai avuto un trauma cranico, te lo vuoi mettere in testa?” 
Holly la guardò fra il divertito e l’incredulo 
“ manager hai fatto invasione di campo e hai interrotto una partita di allenamento” e sorrise
“ interromperei anche la finale di Champion per impedirti di mettere a rischio la tua salute, tu…tu … tu sei un incosciente” 
Il capitano la guardò bene, era al limite di un esplosione, mandibola serrata, occhi fiammeggianti, voce ansiosa e tremore diffuso, capì che si era spaventata, che aveva temuto veramente per lui .
Così mentre lei ancora gli sbraitava contro Holly le si avvicinò le accarezzò il viso, le sorrise e la baciò con dolcezza “ mi spiace ti sia spaventata , prometto niente acrobazie, ora tranquillizzati… stai tremando” 
“ sei sleale capitano, io ti stavo strigliando per bene!”
“ si, ma io dovevo domare Anego” e la baciò ancora facendo partire fischi e sfottoi. 
Dei giornalisti erano presenti e la notizia si diffuse rapidamente.
Quasi su ogni giornale campeggiava la scritta “ INVASIONE D’AMORE” e tutti si chiedevano chi fosse la fortunata. 

In serata dopo aver salutato Benji e Tom, Julian e Holly si spostarono sulla grande balconata mentre le ragazze chiacchieravano fra loro.
Squillò il telefono della manager 
“ Bruce come stai?” 
Lui con la sua solita faccia da schiaffi ed il tono impertinente 
“ e brava la nostra Anego , hai approfittato della poca lucidità del capitano, brava”
“ Bruce di cosa stai parlando?”
“ e dimmi come hai fatto? Ma poi adesso come pensi di gestire la celebrità?”
“ celebrità? Ma di cosa parli?”
“ sua Patty siete sui giornali di tutto il mondo, perché hai invaso il rettangolo di gioco?”
Si pietrificò, cercò il  telecomando e accese la tv, girò qualche canale e urlò 
“ Holly , oddio Holly “ 
il capitano la raggiunse immediatamente 
“ cosa succede? Perché urli?”
Dà un’occhiata alla tv
 “ MERDA, non ci ho pensato” 
Julian si avvicinò
 “ ragazzi tanto prima o poi sarebbe uscita fuori, sei un personaggio pubblico e anche molto amato capitano, forse è il caso che rilasci una dichiarazione” 
Si sentì una voce “ Pattyyyyyyyy ci sei ? Heiiiii Pattyyyyyyy “
La ragazza riportò il telefono all’orecchio 
“ oh scusami Bruce, ma ecco io… ti passo Holly “ 
“ Bruce come stai?” 
“ ahhhh lasciamo stare i convenevoli, voglio sapere di quel bacio “
“ sei più impiccione di Benji “ e rise
“ ci sono nato impiccione, anche se la verità è che facevamo tutti il tifo per voi, ma tu sei un tale imbranato e ti ci è voluta una botta in testa” e scoppiò a ridere anche lui
“ vedi che rischi la panchina a vita così “ lo minacciò Holly ridendo ancora 

Era ora di andare a dormire e a Patty venne il panico. 
Holly la raggiunse nella stanza, le si avvicinò e la cinse da dietro ed iniziò a baciarle il collo, ma la sentì irrigidirsi ad ogni bacio 
“ cosa succede Patty?” Le disse con dolcezza 
“ niente, perché me lo chiedi?”
La fece voltare “ non è da molto che ti bacio, ma in genere non reagisci irrigidendoti “ 
Arrossì vistosamente e il capitano le rubò un altro bacio a fior di labbra ma la situazione non cambiò. 
Si sedette sul letto e la fece sedere sulle sue gambe 
“ parla con me menager, è per via della notizia sui giornali?”
Patty gli accarezzò il viso e lo baciò dolcemente 
“ vedi che voglio parlare, non farmi perdere lucidità” canzonandola 
Sorrise e guardò il letto si infiammò immediatamente e il capitano capì
“ Non dormirò nel letto con te stasera, se è questo che ti preoccupata…io non potrei resistertise ti avessi fra le braccia…ne sono consapevole” 
“ allora io vado a dormire con Emy e faccio venire Julian di qua “ disse serena 
“ non è necessario scomodare i ragazzi, io dormirò sul saccapelo e tu nel letto, non riuscirei ad addormentarmi senza il tuo respiro” 
Patty si fece seria e anche un po’ malinconica, fece per alzarsi 
“ cosa c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?” E la trattenne
“ io… oggi non ne voglio parlare… oggi è il giorno più bello della mia vita ed io alle complicazioni,  non ci voglio pensare”
Gli occhi di Holly erano magnetici per lei, il suo modo di sfiorarla emozione pura, il sorriso era da assassinio preterintenzionale, sospirò e aggiunse 
“ tu sei così speciale capitano, così meraviglioso ed io non posso fare a meno di amarti” 
Le sfiorò la guancia con l’ indice e la bocca con la sua, poi la imprigionò facendo una leggera pressione, le socchiusero con l’intento di assaporarsi con dolcezza. 
La mano destra di Holly le  accarezzò la schiena mentre la sinistra continuava ad accarezzarle il viso. 
Patty lo avvolse in  un abbraccio e lui fece una leggera torsione del busto permettendo alla ragazza di sedersi e successivamente sdraiarsi sul letto. 
Si ritrovò sopra di lei, ma senza schiacciarla, i loro occhi si incrociarono ed erano pervasi dal desiderio di una conoscenza carnale. 
Ripresero a baciarsi , ora con maggiore passione, i respiri iniziarono ad essere corti, le mani conquistarono porzione di pelle inesplorate, poi quel “ ti amo” sussurrato all’orecchio e la commozione di lei, che si  trasformava in passione. 
Occhi negli occhi e cuori all’unisono, respiri che muoiono nella bocche reciprocamente, labbra rosse e turgide di baci vogliosi. 
La ragione spezzò l’attimo e il capitano si mise in piedi lasciandola languida sul letto. 
“ devo fare una doccia fredda e forse è meglio se dormo di là con Julian” disse mesto
Patty scoppiò in una bellissima risata argentina 
“ non è affatto divertente, tu mi fai perdere il controllo ed io non voglio sbagliare… tu sei troppo importante per me , non ti farò soffrire ancora è una promessa” 
Si alzò anche lei, lo baciò “ faccio venire Emy di qua, anche se ti faccio notare che io non ti ho fermato capitano” e rise limpidamente e ingenuamente. 
Holly sentì il sangue accendersi nelle vene ed ebbe l’impulso di afferrarla e farla sua , ma si limitò a dire
“ se la metti così, saprò come comportarmi la prossima volta “ 
“ la prossima volta potresti non riuscire a coinvolgermi così capitano “ 
Le afferrò il braccio e la bloccò spalle alla porta, la baciò con passione fino a farla gemere languida
“ io dico di si invece ”  e le sorrise accattivante 
Patty lo allontanò “ sei troppo sicuro capitano, bhe sappi che dovrai impegnarti molto molto di più “ 
“ ho tutto il tempo manager, tutto il tempo “  e uscì andò dai ragazzi.
Appena Emy lo vide scoppiò a ridere 
“ amore credo che dovrò dormire di la con Patty, il capitano non sa gestire gli impulsi “ 
Holly portò la mano dietro la nuca e e arrossì imbarazzato e Julian lo canzonò. 

La mattina seguente la casa del capitano era circondata dai giornalisti.
Julian ed Holly stavano cercando un modo per evitarli , ma convennero che era meglio affrontarli, così scesero per andare a correre insieme e furono presi d’assalto.
“ capitano pare che si sia trovato una compagna “ 
“ lo dice con stupore, sono un ragazzo è normale e naturala che abbia una compagna, non crede?”
“ non è mai apparso accompagnato da nessuna donna e vederla in campo in atteggiamenti inequivocabili ha incuriosito il mondo, lei chi è?” 
“ la mia migliore amica, la mia manager e la mia compagna, ora vogliate scusarmi , ma ho una sfida da dover affrontare in campo fra pochi giorni, devo allenarmi “  e si allontanò seguito da Julian.

Erano passati un paio di giorni e in casa l’aria era elettrica, i giornalisti non sembravano volersi allontanare, Patty si era trincerata, neanche Holly riusciva a farla ragionare, almeno fino a quando 
“ perché non mi dici cosa ti turba Patty?”
“ Capitano nulla, ma non voglio finire in pasto alla stampa, quell’articolo ha creato un nuvolone di curiosità, ma alla fine non c’è niente da raccontare” 
Holly si stranì a quelle parole, tanto da costringerla ad argomentare 
“ intendo non c’è niente da raccontare su di me, sei tu la celebrità, il ragazzo prodigio, io sono solo io”
“ di cosa parli? tu sei tutto, tu sei forza, coraggio, testardaggine, irruenza, ma sei anche dolcezza, timidezza, sentimento, intelligenza, arguzia e soprattutto AMORE “
Patty non riuscì a trattenere la commozione ma lui proseguì 
“ perché non vuoi farti vedere al mio fianco, io sono FIERO ED ORGOGLIOSO, tu perché non lo sei?” le chiese mesto
Patty lo guardò sgomenta 
“ tu non hai capito, io… non mi sento… tu sei … avresti potuto…” sospirò 
“ tu sei un calciatore professionista ed io sono una semplice studentessa” 
Holly si portò la mano al mento e con espressione beffarda
“Semplice studentessa? No, non stai parlando di te” e rise difronte al viso contrariato di lei 
“ tu vaneggi , tu non sei una SEMPLICE studentessa,  tu sei manager e amica per me, tu sei l’aria che riempie i miei polmoni, tu sei il sangue che mi scorre nelle vene, tu sei tutto ciò che di bello c’è nella mia vita, tu sei l’amore, il mio AMORE “ 
Lo guardò in quelle pozze argentee limpide e sincere e dimenticò perché si era barricata in casa
“ va bene capitano, affrontiamo la marmaglia qua sotto “ 
“ con chi l’affronterò “ chiese divertito 
“ con Anego , con chi altri” e andò a prepararsi 

Riapparve dopo poco parlando con Emy , lo cercò e allungò la mano per uscire di casa insieme 
Arrivati giù si strinse di più al suo braccio e vennero inondati dai Flash, poi un giornalista chiese 
“ buonasera signorina, vuole dirci come ha conquistato il capitano del Brancos?”
“ buonasera, ma perché lo chiede a me? Lo chieda a lui, io potrei dirle come e quando lui ha conquistato me?” 
“ ci dica?”
Patty lo guardò e lui le fece il più bello dei sorrisi, fece finta di svenire e disse
“ oh scusate…con quello, con quel suo fantastico sorriso, avevamo 11anni ed io l’ho visto per la prima volta e ne sono rimasta folgorata” 
“ Capitan Hutton, si è scelto una ragazza spiritosa!”
“ È solo una delle sue molteplici qualità, ma ora scusateci siamo a cena da amici “ 
“ un ultima domanda… resterà qui o tornerà in Giappone?”
I due ragazzi si guardarono poi 
“ il capitano è in prova, vedremo se la vincerà ?” disse beffarda
“ capitano cosa risponde?”
“ che le sfide mi sono sempre piaciute e difficilmente le perdo” 
Anche Julian si divincolò dai giornalisti seguito da Emy e si diressero verso l’auto.



Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** PARLIAMONE ***


PARLIAMONE  

Emy e Patty si ritrovarono sole in casa , i ragazzi erano andati agli allenamenti.
Julian aveva accompagnato Holly sia per evitare facesse sciocchezze, sia per confrontarsi un po’ con il calcio sudamericano. 
Emy guardò l’amica, le sembrava nervosa 
“ Heiii va tutto bene? Sei così strana!”
La manager sussultò “ scusami ero distratta, va tutto…tutto bene, perché?”
“ mi sembri preoccupata, vuoi parlarmi di qualcosa?” 
Sospirò profondamente, poi la guardò e iniziò 
“ PARLIAMONE, così estirpo un po’ d’ansia e paura “ 
Emy si fece attenta e la ragazza proseguì
“ io sto… bhe ecco…sai lui, lui è così coinvolgente, io vorrei… e lui poi ha quel sorriso che io… poi la pelle d’oca, ma sai io… bhe non so, hai capito?”
“ veramente non ho capito nulla “ e scoppiò a ridere
“ Emy ti prego sii seria, tu … tu avrai sicuramente, bhe siete fidanzati da tanto ormai e voi avrete , tu potresti consigliarmi” 
“ Patty stai parlando di sesso?”
“ perché tu con Julian fai sesso? Che brutto chiamarlo così, non ci fai l’amore con lui?”
“ certo, certo era per intenderci “ e rise ancora 
“ non mi sei affatto d’aiuto se ti comporti così, se ridi di ogni cosa che dico, per me è così imbarazzante” 
“ scusami; scusami hai ragione, allora ricominciamo, io e il mio amore abbiamo rapporti intimi, non è da moltissimo ma si” 
“ come???? Siete fidanzati da tre anni e voi lo fate da poco?”
“ da circa un anno, non perché non avremmo voluto farlo prima, ma un po’ la malattia e un po’ le mie insicurezze, diciamo che Julian ha avuto molta pazienza “ 
“ le tue insicurezze? Io non credevo… si insomma… ma io allora dovrei aspettare, non è neanche una settimana che stiamo insieme e… oddio sono una poco di buono!” e si portò le mani in viso dalla vergogna 
L’amica le accarezzò i capelli “ non dire sciocchezze, tu e Holly state insieme da quando avevi 11anni, anche se lui non lo sapeva” e rise ancora “ è normale che tu senta certi impulsi” 
Patty continuava a scuotere la testa con forza in senso negativo. 
“ Smettila di vergognarti , stai parlando con me, io lo so come sei e so che hai aspettato lui per questo grande passo, perché tu sei fidanzata con lui da sempre!” 
“ ok, ok mi sono sempre sentita legata lui, ma stiamo insieme…mi fa ancora effetto dirlo, da una settimana domani, non credo sia normale sentire già questo desiderio, che poi io lo sento ma ne sono terrorizzata” 
“ terrorizzata? Perché ?”
“ scusa che insicurezze avevi tu? “ 
“ io avevo paura per Julian, non per me, sai avevo paura che un emozione così forte potesse fargli male,  sono dovuta andare da uno psicoterapeuta per sbloccarmi, perché quando iniziavamo i preliminari io scoppiavo in lacrime, terrorizzata all’idea che mi potesse morire fra le braccia“
“ oddio Emy, non me ne hai mai parlato perché? “ 
“ non c’è stata l’occasione, non rimanevamo a fare due chiacchiere da sole da una vita, comunque abbiamo fatto terapia di coppia e abbiamo risolto, ora è ogni volta più bello, oh Patty è così bello amore qualcuno totalmente ed intensamente” 
“ senza freni, intendi ?” 
“ anche, ma ognuno decide con il proprio partner cosa fare o cosa non fare” 
“ certo ma io ecco ho paura di tante cose, del dolore, di quello che devo o non devo fare, di cosa posso o devo toccare… oddio che vergogna, ma se non ne parlo scoppio” 
“ Allora prima di tutto il dolore passa, si tratta di pochissimo, perché poi subentra il piacere, per il resto devi fare ciò che ti senti, niente di più “ la guardò e le chiese “ quando lui ti bacia tu… cosa fai ?” 
“ come scusa? Io ricambio il bacio, cosa dovrei fare?”
“ non hai capito, è ovvio che lo assecondi, ma lo accarezzi, lo abbracci o cosa?” 
“ in verità Holly… bhe è un … vedi  gli piacciono le coccole, lui vuole un contatto costante, che sia fisico o visivo lui vuole sentirmi “ 
Emy si emozionó a quelle parole e l’abbracció dicendole 
“ allora devi fare ciò che senti, voi eravate destinati. Tu hai avuto la pazienza di aspettarlo, ma ora il vostro AMORE NON HA EGUALI, una settimana o un anno non cambiarà questa verità, quindi fatti trasportare da questo sentimento, vivitelo intensamente, hai aspettato tanto “ 
Patty la strinse forte, aveva bisogno di sentirsi dire certe cose, ora si sentiva meglio! 

Negli spogliatoi Holly e Julian stavano finendo di vestirsi.
“ allora capitano, come ci si sente ad essere fidanzati con ANEGO?” 
“ bhe lei è… certo è anche ANEGO che non sempre riesco a domare, se così posso dire, ma è soprattutto Patty, dolce, intelligente, schietta e bellissima , io mi sento al settimo cielo” 
“ ma?” Lo spronò il libero 
“ ma niente, lei è fantastica sotto tutti i punti di vista” 
“ e questo l’ho capito, ma tu perché sei combattuto? Cosa ti tormenta?”
“ io non so come fare con la distanza, non voglia soffra ancora e ho pensato ad unica soluzione, ma … ecco forse non dovrei farlo” 
“ PARLIAMONE…” 
Holly si confidò e gli disse tutte le sue titubanze 
“ mi sembri sicuro però capitano, sai perfettamente ciò che vuoi” 
“ Julian, mi conosci, lo sai che sono si imbranato e timido, ma anche deciso e risoluto, ma non vorrei forzarla o  peggio scoprire di aver affrettato troppo le cose… io so perfettamente cosa voglio adesso, ma non so se lei vuole la stessa cosa “ 
“ starai scherzando spero, Patty ama e ha amato te per tutta la vita, lei vuole stare con te, anzi credo sia fidanzata con te da quando eravate bambini, solo tu non lo sapevi” 
“ non è necessario girare il dito nella piaga!” E rise “ l’ho capito, adesso l’ho capito “ 
“ e menomale “ sospirò l’amico.

La sera a cena andarono dai coniugi Sedinho.
Entrati in giardino Julian ed Emy chiesero subito “ Dov’è la pestifera?”
“ sta giocando nella casetta sull’albero, sarà felice di vedervi, mi chiede spesso di voi” spiegò Sofia abbracciandoli poi guardò Holly e Patty 
“ Signorina pare che alla fine tu sia LA FIDANZATA DEL CAPITANO DEL BRANCOS?!” 
“ Pare di si “ e arrossì 
Julian prese un ramoscello e si diresse verso la casetta dove si era barrica Pilar, giunto nei pressi si inginocchiò utilizzando il ramo come fosse una spada
“ Principessa Pilar, il suo umile servitore vorrebbe salutarla” 
LA piccola si affacciò con un gran sorriso sulle labbra 
“ Julian, Julian … vi aspettavo , Emy..Emy scendo, Julian prendimi…non farmi cadere” 
“ aspetta Pilar non buttarti da quell’altezza, potrebbe essere pe…” troppo tardi gli era già piombata fra le braccia 
“ Pilar avresti potuto farti male, avrei potuto non…” 
“ non mi avresti mai fatta cadere” disse la bimba abbracciandolo , poi si divincolò e corse da Emy 
“ principessa Pilar “ e le fece l’inchino
“ principessa Emy” e si inchinò a sua volta prima di essere abbracciata e riempita da baci dalla ragazza 
“ dove sono Holly e Patty, io devo chiedere una cosa a Patty “ si affrettò a dire la bimba 
Emy la portò dentro  e
“ Patty io … ti devo chiedere …” non continuò il discorso,  appena intravide Holly si bloccò 
“ cosa , cosa succede Pilar dimmi?” Disse dolcemente la manager 
Il capitano si avvicinò e la bimba arrossì ciondolando su se stessa
“ Hei principessa non mi saluti?”si chinò e la guardò negli occhi. 
Pilar fece un passo indietro e Holly le afferrò la manina, fu un attimo e se la ritrovò avvinghiata al collo in un pianto disperato.
“ piccola cosa succede?” Chiese preoccupato cercando una spiegazione dagli altri. 
Roberto si avvicinò, ma sembrava tranquillo, così il capitano 
“ piccolina calmati, perché stai piangendo così? sembravi così contenta di aver Julian ed Emy qui, cosa ti ha turbato?”
“ tu” rispose secca 
Holly sgranò gli occhi e cercò quelli  di Patty sperando che lei potesse spiegargli 
“ è venuta da me, ha detto che mi doveva chiedere una cosa, poi ti ha visto e si è bloccata “ 
Patty la guardò, le manine stringevano con forza la maglia del capitano, il volto nascosto e quel pianto quasi disperato, come a voler ristabilire i vecchi equilibri, improvvisamente capì. 
Si avvicinò le accarezzò i capelli, mantre Holly continuava a stringerla e a cullarla nel tentativo di calmarla. 
La manager le disse con dolcezza
 “ Pilar ascoltami, Oliver può essere il principe di entrambe, sai? Vorrei dividerlo con te, va bene? Soprattutto quando tornerò in Giappone, ho bisogno di una principessa che si prenda cura di lui” e anche lei iniziò a piangere
Il pensiero di doversi separare da lui le lacerava il cuore!
Il capitano fece un passo e la baciò a fior di labbra, dopo qualche minuto la bimba si staccò da lui
“ veramente? Può ancora essere il mio principe? io non ne voglio un altro” 
 si fermò e lo guardò negli occhi, gli fece una carezza delicata sulle palpebre e aggiunse 
“ io ti voglio tanto tanto bene Holly, non lo voglio un altro principe” 
Lui le diede tanti baci sulle guance paffute e le rispose 
“ veramente sei stata a dire che non potevo più esserlo, ma io vorrò sempre essere il tuo principe” 
La bimba gli regalò un sorriso pieno e felice e lui 
“ Pilar non voglio vedere mai più una lacrima sul tuo bel viso, ma sempre questo sorriso stupendo, ok?” 
“ tu hai un sorriso stupendo” le disse schietta 
Tutti scoppiarono a ridere e Roberto si affrettò a dire 
“ credo sia proprio infatuata di te, ieri elencava a Sofia perché ti aveva scelto con principe, oltre le stelline e il sorriso, ha anche detto per il modo in cui guardi lei e ora anche per come guardi Patty” 
“ perché come vi guardo Pilar?”
“ come si guarda la cosa più bella del mondo “ 
“ bhe voi lo siete, siete due meraviglie “ 
Pilar lo abbracciò fortissimo e anche Patty si strinse a loro!



NOTA: avrei voluto postarlo ieri, ma un piccolo problema tecnico me lo ha impedito! Perché ieri? 
Perché avrei voluto fare gli auguri al mio capitano del 💖 , eh già ieri era il compleanno di Oliver Hutton!
AUGURI CAPITANO, tu mi hai regalato un nuovo mondo! Grazie 


Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate!☺️☺️☺️☺️



 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** SOLI ***


SOLI


NOTE : in molte mi avete detto di cambiare il rating in rosso, ma per me era importante mantenere la storia così ; come era nata.
Questo capitolo è stato la mia sfida, scriverlo senza essere esplicita ( o per lo meno ci ho provato) è stato interessante e impegnativo, spero di essere riuscita a trasmettere ugualmente le emozioni di Holly e Patty. Non vi nego che sono stata dubbiosa se pubblicarlo o meno, ma la verità è che io credo gli appartenga questa descrizione dei fatti, che li rappresenti pienamente! Spero mi facciate sapere cosa ne pensate, vi ringrazio per il tempo che dedicate alle mie storie, questa in particolare è letta da tantissime di voi! Mi auguro di non aver deluso le aspettative!



Mancavano pochi minuti al triplice fischio dell’arbitro.
Holly aveva dato spettacolo, Santana nulla aveva potuto, non si poteva fermare il vento.
Patty, Julian ed Emy avevano assistito increduli a quell’esplosione di energia e classe, Holly era emozione pura palla  al piede. 
Lo stadio tremava al nome del capitano, un ultimo duello con Santana ed eccolo il fischio della fine. 
Holly volse lo sguardo verso gli spalti , iniziò a correre nella direzione in cui si trovava Patty , si arrampicò fino a raggiungerla e la baciò . 
La baciò come se avesse potuto perderla per sempre e lo stadio esplose. 
“ ma sei impazzito” gli disse piena di vergogna. 
“ io non ho pensato ad altro durante tutta la partita, questo bacio è stato la mia adrenalina, saperti qui, sapere che mi guardavi mi ha dato una carica incredibile, e ti ho sentita durante tutti i 90 minuti, io ti  ho sentita“ 
“ mi hai chiesto CONTATTO COSTANTE , io non ti ho mai perso di vista” 
Holly le accarezzò la  guancia e la strinse forte a se, un nuovo boato fece tremare lo stadio e ridere Holly 
“ sei diventata famosa manager “ 
“Colpa tua” e si nascose ancora di più.
La baciò ancora e poi andò via da dove era arrivato.
Julian ed Emy fecero da scudo a Patty che ovviamente fu presa d’assalto dai giornalisti. 
Il capitano uscì dagli spogliatoi e la raggiunse per aiutarla 
“ vi prego così la mettete solo in difficoltà, non abbiamo ancora stabilito nulla” rispose ad un giornalista che gli aveva chiesto dei loro progetti futuri 
“ capitano, ora che il campionato è terminato vi regalerete una vacanza? “ 
“ non immediatamente, nei prossimi giorni torneremo in Giappone, ho un fratello da conoscere” 
“ sappiamo che sua madre partorirà in questa settimana “ 
“ esatto,  quindi io e Patricia torneremo a casa, per il momento è l’unica certezza, grazie per il vostro affetto, ora abbiamo una vittoria da festeggiare insieme ai nostri amici “ sorrise e si divincolò, portando Patty e i ragazzi con lui. 
Festeggiarono insieme a tutta la squadra e fu una serata fantastica. 

L’indomani mattina Julian ed Emy partirono, li accompagnarono Holly e Roberto. 
Patty era rimasta a casa, aveva sviluppato una fobia per i saluti e le partenze. 
Rientrato, la trovò intenta a lucidare un lavello fin troppo splendente ,  le si avvicinò e la cinse in un abbraccio
“ Oliver mi hai spaventata”
“ posso sapere cosa ti ha fatto di male il lavello?”
“ cosa? Io…stavo solo …odio…odio le macchie d’acqua!”
“ capisco, ma credo non si azzarderanno a ricomparire per almeno un paiolo d’anni” e rise 
“ capitano mi stai prendendo in giro per caso?” Chiese strizzando gli occhi 
“ io? A te? Mai!” continuando a ridere “ sai trovandomi in aeroporto, ho fatto i biglietti per rientrare a casa” la sentì irrigidirsi subito, la strinse di più ed iniziò a baciarla con dolcezza ad ogni bacio una frase
“ ho pensato di partire stasera, così domani siamo già da mia madre” un altro bacio e proseguì 
“ tu potresti stare da noi, parlerò io con i tuoi vedrai che…” 
Lo interruppe “ Holly conosci mia madre…lo sai che…è un po’ rigida su certe cose, già dovrò subire una paternale per...un po’ per tutto direi” disse mesta
“ la subiremo insieme, io non ti lascio…non ti lascio più ad affrontare il mondo da sola, io sarò sempre con te manager…SEMPRE” e continuò a baciarla con dolcezza
“Holly lei…lei non sarà contenta di questa unione, non per te, lo sai che stravede per te, ma per tutto ciò che comporta stare con te, tipo quello che è successo con i giornalisti…lei…lei…”
“Cosa ti ha detto?” le chiese accarezzandola
“I soliti vaneggiamenti, non è necessario che ti dica nello specifico…tu l’hai sentita altre volte…non è cattiva è solo chiusa in stereotipi comportamentali che…io ti AMO Oliver e nulla potrà cambiare questa cosa, ma…”
“ ma non vuoi deluderla e non vuoi che possa sentirsi a disagio a causa tua”
“bhe si, è sbagliato?”
“tuo padre cosa dice, invece?”
“ che finalmente ti sei svegliato” e scoppiarono a ridere
“non ti preoccupare…vedrai che sistemeremo tutto, ok? Ci parleremo insieme e capirà, se poi non lo farà abbiamo sempre tuo padre dalla nostra parte!” e le regaló un sorriso magnifico
Patty arrossì immediatamente e il ragazzo ne approfittò per rincarare la dose
“non so se ti sei resa conto che siamo SOLI in casa e…non credere che non abbia notato il pizzo della bretella del reggiseno manager, vedo che mi hai accontentato”
e iniziò a baciarle il collo facendo scivolare una mano lungo la schiena fino all’orlo della maglia, facendola poi risalire a contatto con la pelle.
“ ca-capitano , io… io…io vorrei andare al mare, è…è l’ultimo giorno e mi…mi”
“ ci andremo più tardi, il volo è notturno e abbiamo tutto il tempo” e continuò a conquistare centimetri, sentì la pelle incresparsi sotto le sue carezze e la sentì cedere ad ogni nuovo piccolo bacio
La guardò con dolcezza, le sorrise ancora e cercò le sue labbra, ne comprese la consistenza e la morbidezza, le morse appena e le gustò ancora, senza mai smettere di accarezzarla. 
Si fece più audace e schiudendo le labbra ne apprezzò il sapore. 
Il suo sapore era per lui nettare, ambrosia, un incantesimo al quale non voleva sottrarsi. 
Si meravigliò quando avvertì le mani insicure di Patty farsi strada dalle braccia, al volto e alle spalle, si sentì stringere come a voler ribadire un possesso, poi lo spiazzò del tutto sollevando le braccia per permettergli di toglierle la maglia, così le disse
“ tu non devi…non sei costretta a fare nulla… io posso aspettare, noi possiamo aspettare “
Lei abbassò le braccia e gli accarezzò il viso, lo baciò a fior di labbra e rialzò le braccia al cielo, con le gote imporporate e uno scintillio nuovo negli occhi. 
Lui la sfiorò appena per raggiungere l’estremità della maglia, che tolse con estrema gentilezza e poi aspettò che lei la sfilasse a lui. 
Patty sorrise nel constare che era troppo alto per lei e che non riusciva a tirarla via, lui si piegò appena sulle ginocchia e si abbracciarono ridendo, mentre per la prima volta sentivano l’eccitazione crescere a quel contatto.
Holly la sollevò e lei strinse le gambe intorno alla sua vita.
Non era ancora successo nulla, ma i loro corpi tradivano l’emozione del momento, respiro irregolare, sguardi languidi, labbra rosse e turgidi di baci sempre più esigenti, mani che cercano e sfiorano maggiori porzioni di quei corpi caldi e avvinghiati l’uno all’altro.
Arrivarono nella stanza da letto continuando ad assaporarsi e a sfiorarsi, le mani correvano rapide e quando finalmente furono sul letto, Holly si staccò, la guardò ed ara bellissima, un misto di dolcezza e timore.
Le accarezzò il volto, le sorrise cercando di rassicurarla, riprese a baciarla lentamente e profondamente, si allontanò ancora ed iniziò a baciarle il ventre , piccoli baci umidi e delicati, fino al limite del pantaloncino che indossava, le chiese in un sussurro “ posso?” 
Aspettando un cenno di assenso prima di far passare il bottone nell’asola e abbassare la cerniera , sfilare lo shorts e ammirarla ancora 
“ sei così bella, mio Dio , io non… tu riempi la mia vita di meraviglia…tu “
Patty si coprì il volto e Holly riprese a baciarla, partì dal gomito, poi il polso e poi le mani che si schiusero quasi subito e lui riprese a parlarle 
“ non coprirti , te ne prego, io voglio vederti e memorizzare ogni tuo piccolo movimento o smorfia ad ogni mio tocco, io non dimenticherò nulla AMORE mio di questo momento, tu sei la mia priorità ora e lo sarai sempre “ 
La accarezzò e fece scivolare la mano fino al limite dello slip, la sentì irrigidirsi e le chiese 
“ di cosa hai paura?”
“ io… io , tu sei…ed io vorrei, ma io non …non mi sono spiegata, scusami “ 
Holly alzò il sopracciglio e scoppiò a ridere dicendo
 “ veramente ti ho capita ugualmente” 
Lei arrossì ed iniziò la guerra del solletico
“ tu veramente vuoi iniziare questa cosa con me manager? “ disse il capitano rispondendo al solletico 
Senza rendersene conto si ritrovarono meno vestiti di prima, entrambi solo con gli slip , Patty stretta nell’abbraccio di Holly, il suo seno nudo contro i pettorali di lui, le mani a circondargli il viso e le bocche nuovamente unite mentre ancora ridevano. 
Poi il capitano cercò i suoi occhi dicendo 
“ voglio amarti in tutti i modi possibili, voglio sentirti in ogni parte di me, voglio conoscere ogni piccola porzione della tua pelle e del tuo corpo e voglio che tu conosca ogni cosa di me, niente segreti o imbarazzi fra di noi, io voglio amarti per il resto della mia vita, interamente e completamente” 
e la baciò ancora con dolcezza, iniziò a baciarle il collo arrivando poi ai seni che lei continuava a nascondere in quell’abbraccio .
Holly cercò ancora di rassicurarla 
“ non ti voglio forzare , non farò niente senza che tu mi dia il tuo consenso, ti voglio solo amare, solo questo”
Patty gli sorrise con gli occhi pieni d’amore, si allontanò quel tanto per permettergli di baciarla dove e come voleva.
Holly la posizionò sotto di lui , fece scendere una mano lungo il costato e agganciò gli slip, cercò i suoi occhi, non ci furono divieti e con calma li sfilò, la cercò nuovamente mentre la mano tornava verso la sua femminilità, in una carezza delicata e avvolgente, non venne fermato e le sorrise. 
Patty lo baciò appena avvertì l’intrusione, era spaventata e allo stesso tempo voleva di più, le mani le tremavano ma cercò il collo e poi i capelli del capitano, e continuò a baciarlo , man mano che l’eccitazione cresceva.
Erano sempre loro ma tutto era cambiato, un turbinio di pensieri affollarono la sua mente, mentre quella mano continuava a stimolarla e a darle piacere. Un anno trascorso senza potersi vedere non aveva fatto altro che rafforzare il loro AMORE, o meglio il suo AMORE PER LUI, che mai come ora sentiva immenso e sconfinato e le uscì con naturalezza 
“ IO TI AMO CAPITANO, IMMENSAMENTE” 
Un calore la avvolse dal ventre fino al volto, una piacevole sensazione di benessere e di felicità, accompagnata da dolcissimi baci , Holly non aveva mai smesso di baciarla e di stringerla, lui era dolcezza e tenerezza, ma anche passione e sensualità.
Il capitano si divincolò dall’intimo e cercò un ultimo consenso, che ottenne e si posizionò per poterla amare completamente
Occhi negli occhi, e con un TI AMO scandito con delicatezza entrò in lei, fronte contro fronte e respiri strozzati, sentì dopo poco di potersi muovere e cadenzò un movimento lento e profondo , quasi a volerla accarezzare intimamente.
Un altro TI AMO un nuovo modo di insinuarsi in lei, i corpi a registrare e a reagire ad ogni spinta, schiene che si inarcano, mani che si intrecciano, baci a spezzare i respiri già corti, occhi languidi che si cercano e ancora corpi che si uniscono. 
“ TI AMO “ disse ancora il capitano respirando un gemito della sua donna, il sangue correva rapido, il desiderio cresceva, il cuore a voler uscire dal torace, e nuove spinte alla ricerca di quel benessere. 
I toraci si alzavano e abbassavano convulsamente in cerca di ossigeno, le labbra imprigionavano piccoli versetti strozzati da un residuo di imbarazzo, mani che cercano rotondità, le trovano e le stringono , i bacini che si muovono ritmicamente in un ballo sinuoso alla ricerca di quell’emozione dirompente. 
Poi nuovamente quella carezza intima, dolce e delicata, capace di allertare tutti i sensi.
Holly rallentò ancora e continuò a spingersi in lei lentamente e armoniosamente.
Patty incrociò le gambe dietro i glutei del capitano e cercò la sua bocca per soffocare le emozioni, ma il piacere che stava provando era profondo e viscerale, un gemito spezzò un bacio, facendola arrossire visibilmente, lui le sorrise e continuò a muoversi allo stesso modo, provocandole altri gemiti sempre più impetuosi. 
Si strinse ancora di più a lui, mentre perdeva completamente il controllo e si lasciava travolgere completamente sussurrandogli un TI AMO ansimante e tremolante. 
Holly ebbe la lucidità di controllarsi proprio un attimo prima di raggiungere a sua volta l’estasi. 
La guardò ancora, non era mai stata così bella. 



Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** HO BISOGNO DI VOI ***


HO BISOGNO DI VOI

Holly e Patty dopo essersi amati, si erano addormentati , stretti l’una all’altro in un incastro perfetto.
Roberto aveva suonato diverse volte, ma non avendo ricevuto risposta ed iniziando a preoccuparsi, aveva deciso di usare le chiavi
“ OLIVER …PATTY Siete in casa ragazzi?” Chiese con tono squillante e preoccupato
Holly si svegliò di soprassalto, la ragazza invece non si era accorta di nulla e continuava a dormire beatamente. 
Il capitano si alzò rapidamente, infilò qualche indumento alla rinfusa e uscì dalla stanza trafelato 
“ RO…roberto , cosa …come … che ci fai qua?”
L’uomo lo guardò con fare sospettoso
“ Holly, vi aspettavamo per pranzo, non vi siete presentati, avete entrambi i telefoni spenti e ci siamo preoccupati” poi scoppiò a ridere “ ma forse ho sbagliato a venire qui” e continuò a ridere allegramente 
Il suo pupillo lo guardò imbarazzato, portandosi una mano dietro la nuca 
“ no… non hai…noi… bhe in verità…ci siamo addormentati” 
Roberto continuava a ridere e a guardarlo con fare inquisitorio
“ la smetti…la smetti di ridere…ci siamo solo addormentati” lo ammonì Holly 
“ certo…ti devo dare qualche suggerimento anche su come ci si riveste, rapidamente, quando si viene beccati in flagrante “ e non poté trattenere un'altra risata e proseguì “ prima cosa gli indumenti vanno indossato nel verso giusto e….figliolo devi imparare ad essere meno limpido, i tuoi occhi esprimono tutta la tua gioia” 
Si guardò ed effettivamente aveva indossato sia la maglia che i pantaloni al contrario, non ne aveva azzeccato uno! Scoppiò a ridere anche lui.
Andarono in cucina, bevvero entrambi un bicchiere d’acqua fresca e Roberto si fece serio 
“ Holly, sei sicuro della tua scelta? Patty e anche tu siete…” 
Lo interruppe “ Mai stato più sicuro e…io non la farò soffrire ancora “ 
“ Hai già pensato a tutto?”
Sorrise “ Dovresti conoscermi Mister, quando decido e inizio una partita, so perfettamente quel che devo fare” 
“ Spero tu abbia saputo cosa fare anche prima, non vorrei trovare qualche pargolo per casa anzitempo” e rise ancora vedendolo arrossire fino alla cima dei capelli 


In Aeroporto Oliver aveva fatto diverse telefonate, successivamente era tornato da Patty sorridendole come sempre. Prima di salire in aereo aveva mandato un messaggio nel gruppo della Nazionale dicendo 
“ vi voglio tutti in Giappone fra massimo tre giorni…HO BISOGNO DI VOI “
Nessuno aveva fatto domande, il capitano non era solito essere così imperativo e il suo era pur sempre un S.O.S, tutti alzarono in pollice come assenso!

Il viaggio era lungo Patty dormiva fra le sue braccia e lui continuava ad organizzare tutto, almeno mentalmente, di tanto in tanto segnava qualcosa come promemoria sul cellulare. 
Aveva già parlato telefonicamente con suo padre, perché se i tempi fossero stati troppo stretti, lui avrebbe potuto aiutarlo, solo lui. 

Arrivati in Giappone passarono inosservati, una volta sul taxi Patty 
“ capitano va tutto bene? Sembri così pensieroso”
“ tutto bene AMORE “ e la baciò 
Era la prima volta che la chiamava amore e lei era arrossita e aveva sorriso imbarazzatissima, prima di ricambiare il bacio.
Holly le accarezzò una guancia, le spostò una ciocca ribelle e le chiese
“ vorrei andare prima a casa mia, così lasciamo le nostre valigie e poi andiamo ad affrontare la santa inquisizione, tu che dici?”
“ Oliver, ti prego non intraprendiamo questa guerra, non mi farà stare da voi, ma starò con voi tutto il giorno, andrà comunque bene “ 
Si fece serio e serrò la mascella
“ come…come vuoi tu, non voglio… non voglio farti stare male”
“ comunque andiamo prima da Maggie, starà morendo dalla voglia di vederti” e lo baciò a fior di labbra

Arrivarono  a casa Hutton, Holly si sentì invadere da un senso di appartenenza e di benessere, lo stesso che aveva provato da quando Patty era comparsa in Brasile. 
Aprì piano la porta assaporando ogni istante, i suoi occhi osservarono ogni piccolo dettaglio, alzò lo sguardo e si ritrovò a fissare quelli limpidi di sua madre, colmi di lacrime.
“ Ma-mamma “ e fu avvolto in un abbraccio amorevole e autentico.
La strinse forte a se “ mamma come stai? Mamma ti prego non piangere, sto bene è tutto ok, mamma mi…mi sei mancata” e chinò la testa per nascondere la commozione.
“ ti ricordavo meno ingombrante però “ disse poi per smorzare le lacrime di entrambi 
“ ma come ti permetti, sarai anche un uomo ma vedi che posso ancora prenderti a schiaffi, ragazzo mio” 
Rispose Maggie con tono allegro
“ oh Maggie non sei credibile, non credo tu gli abbia mai dato uno schiaffo in tutta la sua vita!” asserì Patty
Maggie la guardò “ vieni qua figlia mia, fatti abbracciare” 
E il capitano le abbracciò entrambe dando ad ognuna un bacio sui capelli 
“ Patty imparerai che il grande campione è in realtà un cucciolo coccolone” 
“ Maggie veramente l’ho già potuto constatare” rispose arrossendo 
“ e tu vedi di trattarla come merita, come una principessa, ti ha dovuto aspettare quindi hai tanto da farti perdonare”
“ oh mamma dovresti sapere che non potrei trattarla diversamente, lei è il mio unico grande amore” 
Maggie lo accarezzò e Holly portò i bagagli in camera sua.
Patty le chiese del bimbo e del parto, ormai mancava pochissimo.
Il capitano tornò dopo poco, baciò nuovamente la madre ed esordì
“ andiamo,  prima ci togliamo il dente e meglio è!”
“ Oliver ma che modo di esprimersi è? Sii educato e stai sereno, stai per andare a casa dei genitori della tua fidanzata, non è che tu abbia seguito le regole con lei , se la vogliamo vedere secondo le tradizioni, visto che hai dichiarato questo legame, prima al mondo e poi alla sua famiglia” 
“ mamma ma…prima di tutto non è stato voluto, dovevo ammansire Anego e non ho pensato ai giornalisti” 
“ ammansire chi? Oliver Hutton vedi di esprimerti meglio” 
“ mamma tu..stai fraintendendo, non…va bene avrei dovuto fare più attenzione, ma non cambia i nostri sentimenti” 
“ certo che no, ma questo ti dovrebbe far comprendere anche un punto di vista più tradizionalista e predisporti alla tolleranza, sei mio figlio e lo so che quando vuoi proteggere qualcuno, diventi un rullo compressore “ 
“ mamma ma…”
“ Oliver nessun ma” 
Patty scoppiò a ridere
“ EHI manager non è carino che tu rida di noi” 
“ eh che vi somigliate tantissimo e… non credevo che anche voi due poteste litigare”
“ veramente la Signora qui, non me ne fa passare una , sembra tutta sorrisi e carezze ,ma è un bel tipino” 
“ la Signora qui, ha dovuto cacciare il carattere per tenere testa  a un figlio estremamente cocciuto”
“ IO? Io non sono cocciuto,  semmai RISOLUTO” 
Patty gli si avvicinò, gli fece una carezza e gli chiese 
“Invece di negare l’evidenza, vogliamo andare a toglierci questo dente? Maggie non impiegheremo molto, ma se hai bisogno chiama pure” e si avviarono.
Per strada si tennero per mano, Holly salutò diversi vicini entusiasti di rivederlo.
Patty ad un certo punto richiamò la sua attenzione
“ Oliver”
“ Ahi , quando usi il mio nome per intero sono dolori” e sorrise
“ ma che dici? Io …io devo solo, come dire… devo dirti due cose prima di arrivare a casa mia” 
Holly si fermò, si poggiò ad un muretto e la fissò in attesa che proseguisse il discorso.
Lei si morse un labbro e strinse con forza il manico della borsa , ma non articolò nessuna parola.
L’attirò verso di se e le diede un piccolo bacio poi le chiese
“ vogliamo cominciare dalla vacanza con Tom e Benji? Lucifero cosa sa? Poi mi dici anche cosa sa del tuo soggiorno in Brasile” 
“ Oliver non chiamarla così, tutta colpa di Benji che le ha dato tutti questi nomignoli affettuosi “ disse irritata
“ scusa…scusami, ma dimmi tua madre cosa sa?”
“ della vacanza lei sa che sono andata in Europa con Evelyn, la cosa era abbastanza credibile perché ci è andata con Bruce, mio padre ovviamente sapeva la verità… per Brasile pensa che io sia stata ospite di Roberto, perché crede che tu sia stato in ospedale fino alla partita contro Santana”
“ ho capito, non mi piacciono queste situazioni, ma con lei sono inevitabili, ora so cosa posso o non posso dire”
“ Oliver ti prego cerchiamo di discuterci il meno possibile” 
“ vedremo Amore” 
Patty arrossì nuovamente nel sentire quella parola,  il capitano 
“ perché arrossisci se ti chiamo AMORE? Credevo che ormai fosse chiaro che ti AMO e che sei il mi UNICO E GRANDE AMORE” e sorrise 
“ non credo unico capitano, visto che ti sei portato dietro il pallone!” E rise strizzandogli l’occhio 
Arrivati nei pressi di casa Gatsby, Holly le cinse la vita costringendola ad arrestare il passo e la baciò con trasporto “ scusami…ne avevo bisogno” e la baciò ancora. 
Improvvisamente sentirono una voce dire
“ è così che fate il vostro rientro in Giappone, dando spettacolo per strada?  Non siamo in Brasile, dove le donne girano mezze nude a suon di musica” affermò irritata la madre di Patty 
“ Signora Gatsby, ci scusi era solo un bacio e poi siamo consapevoli di non essere in Brasile, infatti siamo in Giappone dove le donne sono Oiran , ma loro si nascondono in lussuosi localini, lontano da occhi indiscreti, giusto? L’importante è non dare spettacolo!” rispose convinto un più che serio Oliver Hutton
Patty gli strinse la mano e cercò i suoi occhi, ma il ragazzo li teneva fissi in quelli della madre, che a sua volta lo stava studiando poi disse 
“ entriamo in casa, così approfondiamo l’argomento e cortesemente potresti lasciare il pallone in giardino” 
Entrati in casa vennero salutati calorosamente dal Signor Gatsby 
“ Oliver, ragazzo mio … finalmente… finalmente ti sei… ritirato a casa “ e rise abbracciandolo e dandogli diverse pacche sulle spalle
Holly ricambiò l’abbraccio ed iniziò a parlare con lui amabilmente.
Poi si sentì Patty che stava aiutando la madre con il tè dire
“ mamma non essere così rigida, ma perché devi sempre arrivare a ferirmi” 
“ tu non sei adatta a lui, lui è un personaggio pubblico, un ragazzo che è cresciuto vivendo il mondo, tu sei una ragazza semplice, non saresti all’altezza di questo rapporto ” sentenziò la donna 
Holly e il suocero si affacciarono sull’uscio della porta , il ragazzo era furente ma cercò di controllare i toni e di scegliere bene le parole da usare ed esordì 
“ Oh Signora non sa quanto si sbaglia, vede sua figlia ed io ci siamo scelti all’età di 11anni, eravamo destinati l’uno all’altra, non si può combattere il DESTINO. 
Signora lei sottovaluta questo sentimento e sottovaluta sua figlia, ed io …io sono sicuramente un personaggio pubblico ma sono sempre lo stesso, quindi anche io sono un ragazzo semplice, 
certo ho dovuto crescere in fretta e ho preso coscienza di questo sentimento solo stando lontano dalla MIA Patty, ma le assicuro che è solido e reale. 
Io non potrei amare nessun altra , perché AMO GIÀ LEI DA TUTTA LA VITA” 
Patty lo abbracciò e si sentì al sicuro, nonostante sapesse che la madre non avrebbe mollato e infatti 
“ Oliver le tue parole sono molto belle, ma sono i fatti a parlare, tu non hai rispettato mia figlia esponendo la vostra relazione al mondo senza prima aver informato noi, inoltre la lontananza dal proprio paese d’origine e dai propri affetti può convincerci di cose che poi perdono concretezza con il tempo, quindi le tue restano solo parole mentre il bacio in diretta mondiale infanga mia figlia per sempre, e quando ti sarai ravveduto su questo sentimento e avrai capito che non puoi mantenere in piedi una relazione a distanza, pensi che qualcun altro la vorrà?” 
Holly serrò i pugni, sentì il sangue ribollirgli nelle vene , avvertì la mano del Signor Gatsby stringergli una spalla in segno di appoggio, inspirò e rispose sempre con un tono controllato, ma decisamente più irritato
“ io non mi ravvederò, crede veramente che non abbia avuto occasioni con altre donne? Io ho scelto Patty perché è lei che voglio! È lei che AMO e sappia che vivremo questo sentimento con o senza la sua benedizione SIGNORA, ora se permette vorremmo tornare da mia madre” poi si rivolse a Patty 
“ Amore prepara una borsa resterai da noi, fino a quando staremo in Giappone” 
“ COSA??????” sbraitò la donna senza permettere alla figlia di parlare 
“ GABRIELLE! BASTA COSÌ, Maggie è prossima al parto e Patty potrebbe esserle utile, Oliver è un uomo e noi andiamo in panico in certe occasioni, poi così potranno testare il loro sentimento, una convivenza VIGILATA è un ottimo banco di prova, ora ragazzi andate pure e… capitano mi raccomando abbi cura della mia bambina” 
“ Grazie Signore e non si preoccupi, tanto verremo a salutarvi e a prendere il tè che oggi è saltato” 
Si girò verso verso la suocera e le sorrise 
“ SPERO , MI AUGURO CON TUTTO IL CUORE DI RIUSCIRE A CONVINCERLA DEL NOSTRO AMORE, PER PATTY È IMPORTANTE CHE LEI APPROVI, MA SE COSÌ NON FOSSE SCENDERÒ IN CAMPO SIGNORA E SARÀ UNA PARTITA TUTTA DA GIOCARE” 
“ MI STAI MINACCIANDO RAGAZZO?” 
“ NO , LA STO AVVISANDO” 
Abbracciò iPoul Gatsby e aspettò che Patty preparasse le sue cose, senza mai abbassare lo sguardo.
I SUOI OCCHI ERANO FISSI IN QUELLI DI GABRIELLE E LA PARTITA ERA APPENA COMINCIATA E NESSUNO AVEVA FATTO CASO AD UN PLURALE CHE AVEVA USATO INTENZIONALMENTE!


Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate! ☺️☺️☺️☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** PIANO B ***


PIANO B

Holly e Patty erano in giardino e stavano ridendo a crepapelle.
Holly l’aveva bloccata con un solo braccio e non riusciva a divincolarsi, più si sforzava, più la scena diventava comica.
Si guardavano con occhi nuovi, il loro legame, la loro intesa e il loro amore erano cresciuti in modo esponenziale, niente avrebbe mai potuto separarli.
Il capitano con un movimento rapido la portò fronte contro fronte e le disse 
“ Tu mi rendi felice, mi basta averti accanto per assaporare pienamente ogni giornata” 
Patty arrossì e lo baciò con calma e tenerezza, inebriandosi di quel sapore tanto da ansimare.
“ manager se mi baci così…mi lasci poco autocontrollo” le disse a fior di labbra sorridendole
Maggie li osservava dalla cucina , ed era felicissima di vederli così affiatati, così a loro agio l’uno fra le braccia dell’altra, voleva bene a quella ragazza come ad una figlia, quindi non avrebbe potuto aspirare a nessun altra vicino al suo Oliver. 
Patty approfittò di un attimo di distrazione del capitano per liberarsi, ma nel tentativo inciampò trascinandosi dietro il ragazzo. 
Entrambi distesi sul prato risero a più non posso
“ manager sei da cartellino rosso!” e la baciò ancora 
“ mi-mi – mi dispiace, non so neanche come sia successo!” affermò continuando a baciarlo.
“ io dico che era una scusa per spalmarti addosso a me?” 
“ IO DICO CHE NON SONO ABITUATO A VEDERVI COSÌ E POTREI NON REGGERE” disse Benji aprendo il cancello del giardino 
Patty si alzò rapidamente e andò a salutarlo chiedendogli 
“ Benjiiiiiiii cosa , ma non dovevi essere in Germania? cosa ci fai qui?”
“ cambio di programma per tutti, qualcuno ha deciso di smuovere i continenti con un S.O.S.  “ 
“ di caso stai parlando? Che significa tutti?” 
La ragazza non terminò la frase che si ritrovò l’intera nazionale davanti
Tom la strinse e le accarezzò i capelli dicendo 
“ hai un aspetto fantastico, non credo di averte mai vista così felice!” 
Patty lo strinse di più e chiese 
“ ma che ci fate tutti qui?”
Tutti si voltarono a guardare il capitano compresa la ragazza che gli chiese 
“ li hai convocati tu?”
“ certo”
“ ma non ci sono impegni con la nazionale?”
“ infatti” rispose asciutto
“ allora perché ci hai fatto venire tutti qui, con la massima urgenza?” chiese Mark quasi irritato 
“ perché mi devo sposare e non potrei farlo senza di voi” 
“ cosa????” Dissero in coro con occhi sgranati 
“ Oliver non sei divertente, dì ai ragazzi perché li hai convocati?”
Holly la guardò con dolcezza e si inginocchiò dicendo 
“ vedi manager, ti ho detto che non ti avrei fatto più soffrire, per mantenere questa promessa non posso farti stare lontano da me, credo che sia questa la nostra maggiore difficoltà attualmente, stare separati non è un opzione, o mi sbaglio?”
Patty lo guardava con occhi sgranati e incapace di proferir parola, il capitano proseguì 
“ lo so è tutto troppo rapido, ma sposarti adesso o fra un anno o due non cambia il fatto che voglio condividere la mia vita con te, ora e per sempre! Te l’ho detto prima che il solo averti accanto mi rende felice, tua madre non ti farebbe mai venire a vivere con me in Brasile, ora le soluzioni sono due o mi sposi fra 20 giorni o dovrò scindere il mio contratto con il Brancos, credimi farei entrambe le cose senza pentirmene mai, perché per me l’unica cosa importante sei tu e sei la mia priorità! Sinceramente spero tu voglia sposarmi, perché io TI AMO con tutto il mio cuore, e…” 
“CERTO CERTO…CHE …TI SPOSO” fra un singhiozzo e l’altro Patty gli si buttò al collo, facendolo cadere nuovamente.
I ragazzi iniziarono cori da stadio e sfottò tipo
“ in Brasile ti avranno fatto qualche strano rito, ci hai messo una vita a dichiararti e ti sposi dopo solo un mese di fidanzamento “ 
O ancora “ ma che medicine ti hanno dato in ospedale?”
“ Patty dovrai ringraziare Dio per questo infortunio provvidenziale”
Holly non li badava era talmente felice che non sentiva imbarazzi. 
Benji improvvisamente chiese
“ ok ora dobbiamo dirlo a Satana, lo sapete che non ne sarà contenta vero? Inizierà con le solite stronzate su ciò che potrebbe pensare la gente, tipo che è tutto così veloce perché sei incinta!”
Si fermò li guardò e con fare inquisitorio “ tu non sei incinta vero?” 
Patty divenne rosso fuoco e si nascose dietro le spalle di Oliver. 
Quest’ultimo si fece serio e disse
“ dirlo a Gabrielle sarà complicato, ma ho già chiarito alcune cose con lei e spero non si opponga”
“ non avete risposto alla mia domanda… sto aspettando” ribadì Benji 
“ la domanda non è degna di una risposta, tanto più che hai fatto imbarazzare la mia futura moglie” affermò Holly 
“ non lo so se vi posso vedere così! Mi fate quasi impressione” disse serio Bruce e continuò 
“ sentirti dire futura moglie rivolgendoti a Patty, mi destabilizza”
“ Ma se me l’avete mandata in Brasile per questo?” Disse quasi irritato il capitano 
“ solo per farti rendere conto che vi amavate, non per sposarla in un mese?” ribadì il difensore 
“ scusa ma noi ci amiamo, cosa cambia?” poi capì “ Bruce ti mancherà, ne sentirai la mancanza, è questo?”
“ ma figuriamoci, la mancanza di quel maschiaccio che non fa altro che inveire contro di me? Non scherziamo!”  cercò di argomentare strofinandosi il naso ed evitando di guardarla
Patty si avvicinò e l’abbracciò dicendogli 
“ inveirò comunque contro di te, telefonicamente, via mail e se sarà necessario tornerò in Giappone per malmenarti” 
Bruce la strinse forte chiedendole 
“ è una promessa?”
“ certo che si “ 
Holly e Benji sapevano bene quanto fossero legati e il momento sembrò carico di emozioni contrastanti; gioia e dolore, consapevolezza e incoscienza!
Bruce si staccò da lei e guardò il capitano con durezza 
“ non crederai che  la lasci venire con te così?dovrai convincermi delle tue intenzioni e già che ci siamo partiamo dalle basi, la dichiarazione va fatta meglio e… e ci vuole l’ anello, una volta che avrai convinto noi, penseremo all’arpia. Inoltre abbiamo poco tempo quindi dovrai dirci cosa dobbiamo fare, nel messaggio hai detto che hai bisogno di noi, deduco per organizzare il tutto e per le pratiche burocratiche, giusto?”
“ giusto, purtroppo con i tempi così ristretti non potrei farcela da solo. “
Emy e le ragazze avranno il compito di accompagnare la mia sposa a fare shopping, poi in base ad altre faccende dovranno eventualmente scegliere il ristorante, ma quello lo vediamo successivamente ai tempi che ci richiederanno, perché ho anche un piano B”  poi si girò verso Patty e mettendosi nuovamente in ginocchio e prendendo un scatolina di velluto dalla tasca dei pantaloni le chiese 
“ Patricia Gatsby, vuoi sposarmi?”
L’anello era meraviglioso, un diamante rosa taglio a cuscino, che brillava come una stella in un cielo limpido.
“ Oliver è meraviglioso, io… si si , ti sposerei anche domani” 
“ bene ora pensiamo al resto” dissero tutti in coro 

Dopo due giorni trascorsi fra uffici pubblici e agenzie varie, optarono per il piano B, il capitano lo illustrò ai ragazzi, ma decise di fare una sorpresa a Patty, ora si trattava di scendere a patti con il demonio ed Holly aveva chiamato il padre della ragazza per avvisarlo che sarebbe passato da loro per parlargli.
Arrivò a casa Gatsby , vestito semplicemente, una t-shirt anonima e un paio di jeans, i capelli un po’ scompigliati e sguardo serio e deciso.
Suonò il campanello e appena si aprì la porta iniziò la sua battaglia 
“ buonasera Gabrielle, spero che suo marito l’abbia avvisata?”
“ certo, entra pure Oliver! Poul scendi è arrivato!”
Appena furono tutti in salone la donna chiese
“ ti sei già ravveduto? Hai già capito che avevo ragione e che mia figlia non va bene per te?”
Holly strinse i pugni sulle gambe, quel modo di fare e di esprimersi gli faceva saltare i nervi, ma doveva riuscire a controllarsi, doveva avere il loro consenso a quelle nozze per amore di Patty.
“ No Gabrielle, non è per questo che sono qui, anzi io e Patricia siamo molto felici, talmente felici che vorrei sposarla!” Disse con calma e determinazione 
Gabrielle rimase basita ed iniziò ad urlargli contro , alzandosi e gesticolando freneticamente 
“ io lo sapevo che me l’avresti rovinata, tu e il tuo mondo fatto di sesso, drogne e perversioni, non acconsentirò mai, mai mai a questa unione e questo bambino non lo avrà” 
Holly respirò profondamente e spiegò meglio 
“ Gabrielle si calmi, Patty non è incinta, io…noi vogliamo sposarci per amore, non per porre rimedio a qualcosa. Il mio mondo non è fatto di sesso, droghe e perversioni, ma da amici veri, impegni e responsabilità, oltre che di sani principi ed onestà di sentimenti”
Poul invitò la moglie a sedersi e disse
“ non mi opporrò se è ciò che vuole la mia Patty, ma non vi sembra di correre un po’ troppo?”
“ La voglio con me, ma non causerò ulteriori disagi a questa famiglia, il bacio in diretta mondiale non è stato voluto, mi scuso sono stato un po’ superficiale, ma non la porterò con me in Brasile se non legittimamente. 
Io l’amo infinitamente e vostra figlia ricambia questo mio sentimento, vogliamo stare insieme ora e per sempre!”
“ Ci vuole tempo per organizzare un matrimonio” affermò Gabrielle 
Holly le sorrise e ammise 
“ purtroppo non ne ho, di tempo intendo, fra 20 giorni dovrò essere in Brasile. Ci sposeremo su una nave , mio padre celebrerà il rito e successivamente lo faremo registrare, sempre sulla nave svolgeremo il rinfresco. Ne approfitto per chiedervi la lista delle persone che vorrete far partecipare, avete carta bianca, tutti quelli che volete, ma avete massimo due giorni per stilarla”
Gabrielle lo guardò ancora, cercò in lui arroganza, superiorità, eccentricità e presunzione, ma difronte a lei aveva un ragazzo semplice e limpido, dal sorriso autentico, che per raggiungere i suoi obiettivi aveva dovuto fare sacrifici ed era cresciuto in fretta.
Il volto si rilassò e chiese 
“ tua madre come sta? Non è ancora entrata in travaglio?” 
Il capitano rimase un po’ spiazzato ma rispose con gentilezza 
“ ora è con Patty in ospedale, sono andate a fare il tracciato, ci hanno detto che se non succede nulla in giornata, domani le indurranno il parto.”
“ quindi hai stabilito la data delle nozze verso la fine della tua permanenza qui, per permetterle di presenziare?”
“ si , il penultimo giorno in effetti “
“ farai un comunicato stampa in cui dichiarerai che mia figlia non è incinta e che la sposi o l’hai sposata per amore” 
Holly era incredulo, aveva avuto il consenso a sposarla, ma doveva avere una risposta certa
“ quindi ho il vostro consenso?” 
“ voglio mia figlia a casa subito dopo il parto, se te la porterai via voglio trascorrere con lei un po’ di tempo, Se tua madre dovesse avere bisogno vi verrà ad aiutare, ma la voglio a casa con me, chissà fra quanto potrò rivederla”
“ io…certo, ma potrei informarvi su tutti gli impegni della nazionale per cui dovremo tornare in Giappone, poi non so se potreste prendere in considerazione di venirci a trovare in Brasile?”
“ non esagerare  Oliver, accontentati di avermi convinta a darti la mia benedizione per questo matrimonio!”
Si alzò e lo esortò 
“ nel frattempo che io preparo il te, tu rassicura la nazionale che l’arpia, cerbero o il demonio, come mi chiamate voi ti ha detto di si”
Holly si portò la mano dietro la nuca pieno di imbarazzo e declutì vistosamente 
“ Gabrielle… ma … cosa … noi”
“ Oliver non ci provare, non sai mentire!” e scomparve nel corridoio ridendo 
Poul scoppiò a ridere a sua volta vedendo l’imbarazzo del giovane e asserì 
“ credevate davvero che non lo sapesse?” 
“ sono mortificato” si affrettò a dire il capitano 
“Non ti preoccupare, io mi preoccuperei di più per i giorni che verranno, ti ha dato il suo consenso, ma il vostro amore è sotto esame, dimostratele che è saldo ed immenso “
“ non ho bisogno di dimostrarlo perché lo è, se ne renderà conto” 
Sentì il telefono vibrargli nella tasca, era Patty 
“ Amore “
“ Holly, stai tranquillo ma devi venire in ospedale, tua madre è entrata in travaglio”
“ arrivo subito” 
“ mi scusi devo andare mia madre sta per partire”
Gabrielle, rientrata in salone lo fermò 
“ aspetta, ti accompagniamo noi”
“ va…va bene” 









Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** TI VOGLIO BENE MAMMA ***


TI VOGLIO BENE MAMMA 

Arrivò trafelato nella stanza di Maggie! 
“ mamma come stai? Perché non c’è nessuno con te? Patty dov’è e le infermiere? Tu come stai?”
“ calmati Oliver io sto bene, ho qualche contrazione , più di qualcuna in verità e hanno preferito ricoverarmi. Patty è andata a prendermi un po’ di ghiaccio”
“ e gli infermieri e  i medici? Avevo chiesto che tu fossi seguita e …” 
“ AMORE calmati “ disse Patty con tono dolce e amorevole 
La guardò e la strinse forte a se, tanto bastò per rasserenarlo.
Maggie rise dicendo “ sei meglio del valium Patty!”
La ragazza arrossì e si strinse di più ad Holly, lo baciò e in quel momento entrarono in stanza i suoi genitori. Gabrielle la rimproverò subito 
“ Patricia sei un ospedale, va mantenuto un comportamento dignitoso, non hai rispetto neanche per Maggie con questi atteggiamenti “ 
“ Ma-mamma co-co-cosa ci fai qui? “
“ Oliver tu sei sempre convinto di volerla sposare? Inizia ad avere anche problemi di balbuzie”
Patty rimase sgomenta , si voltò e cercò Holly per avere delucidazioni,  ottenne uno dei suoi sorrisi più belli, dolce e rassicurante. 
Poul guardò sua figlia, bastò quel  sorriso per infonderle quella sicurezza che lui aveva sempre faticato a far uscire fuori, poi le spiegò 
“ il tuo futuro marito ci ha spiegato i vostri progetti, pare che dovrò accompagnarti all’altare?” 
“ bhe si, Oliver…lui mi ha chiesto di sposarlo, pare che si sia svegliato anche troppo papà “ e rise divertita
“ non sai quanto” lasciando intendere lo scontro con la madre
“ EHI VOI DUE, ero solo un po’ imbranato, ma ho sempre saputo cosa volessi” ci tenne a precisare il capitano 
Ci fu una grande confusione e la stanza venne investita dalla nazionale 
Maggie incredula chiese
“ ragazzi cosa ci fate tutti qua?” 
“ mamma Hutton, sei un po’ la mamma di questa nazionale vogliamo conoscere il nostro fratellino” 
Disse Benji con dolcezza 
“ Benjiamin sei veramente molto tenero “  rispose la donna
“ non diffondiamo queste voci, per carità” 
E tutti risero
“ voci infondate considerando quanto può essere pungente!” Disse asciutta la Signora Gatsby 
Nessuno l’aveva notata e nel sentirne la voce si impietrirono
“ Gabrielle, Signor Gatsby come state?” Chiese risoluto il portiere 
“ nonostante tutti i nomignoli che mi hai dato, vedo che ricordi ancora il mio nome, sto bene ti ringrazio Benjiamin, non credo che la cosa ti faccia piacere, ma che vuoi noi DEMONI godiamo di ottima salute “ 
“ Bhe l’erba cattiva non muore mai “ replicò ancora il SGGK 
“ come l’arroganza e la maleducazione della famiglia Price!” sentenziò Gabrielle 
Benji strinse gli occhi a fessura, il capitano era già pronto ad intervenire, i ragazzi disorientati rimbalzavano dall’uno all’altra in attesa dell’esplosione nucleare, ma il portiere rilassò le spalle fece il suo sorrisetto sghembo e le rispose “ TOUCHE’ “
Gabrielle rise “ Oh Benjiamin mi aspettavo di più da te, ma forse quanto sarai più grande non me la darai vinta così facilmente”
 e gli sistemò il berretto per poterlo guardare negli occhi, rimase imbambolata e asserì 
“Ahhhhhh certoooo, ma far vincere il demonio volutamente per paura che possa ritirare il suo consenso al matrimonio, non ti si addice affatto BENJIAMIN PRICE” 
“ ragazzi un demone donna non si batte” e rise divertito 
Poul gli diede una pacca sulla spalla e tutti si tranquillizzarono.

Restarono in Ospedale fino alla nascita del nuovo membro della famiglia Hutton e perché no anche della nazionale.
Verso le 22 finalmente il capitano uscì dalla stanza, con il fratellino fra le braccia e gli occhi colmi di lacrime 
“ Signori e Signore vi presento Daichi Hutton, non è bellissimo ?” 
Lo esaminò , controllò le dita dei piedi e quelli delle mani, lo baciò sulla fronte e disse
“ quando ti vedrà papà impazzirà per te, letteralmente” 
Patty lo raggiunse “ oliver devono fargli la prima visita, dallo a me!” 
“ certo, giusto qualche altro bacio e…ok ok prendilo tu” 
“ sei proprio un tenerone capitano” disse sorridendo 
Libero dal pargolo, tutti i ragazzi gli furono addosso, chi gli scompigliava i capelli e chi gli dava pacche vigorose, sfottendolo per la  grande responsabilità che avrebbe avuto ad essere il fratello maggiore. 
Poi andarono tutti via compresi i coniugi Gatsby, solo Holly e Patty rimasero con Maggie.
Si addormentarono entrambi ai piedi del letto, mani nelle mani.
La donna fu destata per provare ad attaccare il bimbo al seno, approfittò per svegliare il suo primogenito
“ Oliver andate a casa a mamma, vedi io e Daichi stiamo bene, lui sta anche ciucciando, non c’è motivo per cui dobbiate restare ancora” 
“ mamma io vorrei restare con voi, non ti voglio lasciare, io… mi dispiace per tutte le volte che sei stata in pena per me e per essere andato così lontano da te, per averti…averti abbandonata in un certo senso” 
“ Oliver ma cosa dici???? Tu…tu dovevi seguire i tuoi sogni e le tue aspirazioni ed io avverto il tuo amore per me ogni giorno e in  ogni istante. Io ti ho messo al mondo Oliver ma non sei una mia proprietà! Non si può intrappolare il vento figlio mio! Lo so quanto ti sia costata questa scelta, quanto tu abbia sofferto, ma io non potrei essere più fiera di te.” Gli sorrise e proseguì 
“poi lo so che l’occhiolino alla fine di ogni intervista è per me, il tuo modo per dirmi TI VOGLIO BENE MAMMA , il tuo modo per mantenere il nostro contatto costante” E lo  accarezzò con dolcezza.
Il capitano si fece coccolare, baciò la madre e il fratello e andò a riposare a casa con Patty.


La mattina seguente Holly si svegliò e Patty non era con lui. 
Rientrati a casa si erano appisolati sul divano, troppo stanchi per salire al piano superiore!
Il capitano si alzò assaporando l’aria e il nuovo giorno!
Arrivò in cucina e la vide ballare mentre canticchiava una canzone, una baciata molto in voga in Brasile.
Si avvicinò e fece scivolare le mani lungo i fianchi di Patty, iniziando a ballare a sua volta; una mano del ragazzo si spostò sul suo ventre, i loro bacini fusi si muovevano in sincrono, con sensualità e passione.
Un mezzo giro e si ritrovarono fronte contro fronte , mani nelle mani, occhi languidi e bocche esigenti continuando a ballare. 
“ questa cosa che sai ballare, mi destabilizza” disse la ragazza reclamando un bacio 
“ perché?” Rispose e poi la baciò con dolcezza.
“ perché???? Perché sei inquietante, sei perfetto, con te tutto sembra possibile, facile, fattibile, con te tutti i sogni si realizzano, tu sei di un altro pianeta “ 
Holly scoppiò a ridere e la baciò ancora, le accarezzò il viso, le sorrise e disse 
“ per me è tutto facile se tu sei con me, sei tu la mia forza! Quando mi hanno insegnato a ballare non facevo altro che pensarti fra le mie braccia, io…io ho imparato per te. Ad una delle tante feste a cui partecipammo insieme, quando ancora ero il capitano della New Team , tu ballasti diversi canzoni con Tom e Benji. Non immagini quanto ho rosicato “ e scoppiò nuovamente a ridere
“ ma Oliver,  ballai con loro ma guardai te per tutto il tempo”
“ ed io imprecai mentalmente contro me stesso, sarei partito di li a poco e quello che sentii per te quella sera non era calcolato, IO ERO DESTABILIZZATO “
Patty lo baciò in un modo tutto suo, assaporandolo e cercandolo con tutto il suo corpo.
Il capitano rimase senza fiato, la prese in braccio e la portò in camera sua , arrivati
“ è giusto che questa stanza abbia il suo lieto fine non credi?”
La manager sorrise quasi intimidita, ma si lasciò adagiare sul letto, un altro bacio pieno di promesse e di desiderio ed Holly si sfilò la maglia. 
Le accarezzò il volto scendendo sul collo, prolungando quel tocco sul seno e giù sulle costole e ancora giù ai bottoni del jeans, cercò i suoi occhi e ridendo
“ ma una bella tuta no? O una gonna con un elastico invece di questi bottini fastidiosi?????”
Patty incredula e divertita “capitano l’attesa è essa stessa piacere”
“nel nostro caso non lo è affatto, abbiamo molto da recuperare e l’attesa è … accidenti a questi bottoni” e si accasciò sul letto a braccia aperte facendo scoppiare a ridere la sua donna.

Quest’ultima si alzò e con movimenti lenti e cadenzati, ruotando un po’ il bacino sbottonò i jeans e li fece scorrere lungo le gambe fino a toglierli definitivamente, poi fece lo stesso con la maglia.
Oliver deglutì diverse volte mentre Patty si avvicinava a lui come un felino,  iniziò a giocare con l’elastico dei suoi pantaloni.
Iniziò a baciargli il ventre con calma e sensualità, salendo dai pettorali al collo, dalla mascella alle labbra. Piccoli baci umidi sempre più coinvolgenti, gustosi e passionali.
Il capitano con un movimento rapido le sganciò il reggiseno, lei istintivamente si nascose in lui, si abbracciarono godendo di quel contatto, continuando ad assaporarsi e ad accarezzarsi. 
Solo i loro respiri a cadenzare i movimenti, le mani di entrambi andarono a liberare completamente i loro corpi.
Nessun imbarazzo, nessuna inibizione, nessun timore questa volta.
Patty divaricò le gambe e si unirono. 
Inizialmente fu un leggero dondolio, le loro intimità quasi non si staccavano, ma l’eccitazione salì rapida, tanto da indurla ad inarcare la schiena. 
Holly le afferrò i fianchi e le indicò il nuovo ritmo. Si alzò poco, ma quel poco bastò ad offuscare le menti, ormai erano solo istinto e desiderio, un ondata di piacere iniziò a crescerle dentro, mentre il ritmo diventava più incalzante. 
La mani e la bocca del capitano cercarono e trovarono i seni, turgidi, sodi e tondi. 
Ne baciò, tirò e assaggiò ogni parte, li strinse fra le mani e ci si rituffò, ansimante, eccitato intensificò le spinte.
Gemiti e ansiti accompagnarono quei movimenti sempre più decisi e duri, quasi al limite ribaltò le posizioni. La bloccò sotto di lui ed iniziò quella carezza intima , profonda e lenta, capace di allertare tutti i sensi.
Le gambe di Patty si arpionarono ai fianchi del suo uomo, inarcò la schiena e strinse le lenzuola mordendosi le labbra. Il capitano la guardò e mentre il piacere montava definitivamente le disse” TI AMO”.


Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate 😊😊😊😊

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** RAGAZZO MERAVIGLIA ***


RAGAZZO MERAVIGLIA 

Patty e Holly arrivarono in ospedale tenendosi per mano. 
Entrarono nella stanza di Maggie 
“ Papààààà” 
“ Oliver, ragazzo mio” 
Il capitano andò ad abbracciare quel uomo che nonostante avesse vissuto poco, non gli aveva mai fatto mancare il suo affetto, il suo sostegno e il suo amore. 
Si strinsero per molto tempo, entrambi in lacrime, fu un momento molto toccante. 
Patty affiancò Maggie che aveva iniziato a singhiozzare, così come lei d’altronde. 
“ sono stato impossibilitato ad arrivare prima, una tempesta…una tempesta come quando nascesti tu, ho un altro figlio del vento a quanto pare”
“ come stai papà? Ma…ma cosa sono questi capelli bianchi??? Bhe si certo la vecchiaia” lo canzonò 
“ co-cosa???? Vieni qui che ti do una bella lezione” e gli strofinò un pugno in testa
Michael si fermò e guardò Patty, poi cercò gli occhi del figlio e disse
“ non potevi fare scelta migliore capitano” 
“ lo so CAPITANO!” 
La ragazza arrossì , Michael le si avvicinò e l’abbracciò dicendole
“Sono molto felice per voi, figlia mia” 
Ricambiò quel gesto d’affetto, semplice ma potente, dicendo 
“ grazie papà Hutton, è bello rivederti” 
Oliver non poteva essere più felice, in una sola stanza le persone che amava di più,  quasi tutte…
Estrasse il cellulare dalla tasca e compose il numero, si sentì un cellulare squillare nel corridoio e corse ad affacciarsi.
Benji, Tom , Julian, Philip e Mark nel corridoio. 
Ora li aveva tutti lì, li guardò e sorrise, un sorriso disarmante 
“ capitano non è necessario sfoderare il sorriso durbans, siamo già tutti tuoi complici” lo canzonò Benji 
“ veramente era…era una dichiarazione d’amore” 
 tutti si fermarono a guardarlo. 
Holly si avvicinò e pretese un abbraccio di gruppo. 
Mark “ e ci ha fregati ancora… ma noi…ovunque capitano, ti seguiremmo ovunque” 
“ quindi mi amate anche voi” rispose Holly ridendo 
“ noooooo, ci piace solo il caos che sei capace di scatenare” lo strattonò il portiere 
“ ci piace scendere agli inferi e…” iniziò Tom
“ sfidare ADE in persona “ terminarono Julian e Philip 
“ ed io che ho detto? Mi amate anche voi” replicò ancora il capitano. 

Bruce e i ragazzi tutti erano alle prese con i preparativi. 
Il capitano aveva stilato una tabella di marcia serrata.
Holly, Tom e Benji in Villa Price erano alle prese con il sarto
“ Signor Hutton, la prego di stare fermo” gli intimò l’uomo quasiy spazientito.
Holly lo era più, irrequieto e agitato anche.
“ cos’hai? Perché sei così nervoso?” Chiese Tom sottoposto allo stesso supplizio
“ Gabrielle!” disse in un sospiro 
“ non ti fidi? Fai bene, ha in mente qualcosa, è stato tutto troppo semplice “ sentenziò Benji 
“ esatto, ha voluto che Patty tornasse a casa, da quando è lì… mi sembra sembra sempre triste e non ne vuole parlare con me” 
Bussarono alla porta 
“ ragazzi c’è Amy con me, possiamo entrare?” Chiese Julian 
Benji fece aprire la porta e fissando la ragazza la canzonò 
“ mi spiace Amy, son vestito, sarà per la prossima volta” 
“ stupido” lo bacchettò la ragazza 
Holly avvertì subito una strana sensazione, Amy si sforzava di non incrociare i suoi occhi 
“ Amely cos’ è successo ? “ 
“Come?” Rispose la ragazza irrigidendosi 
Il capitano serrò gli occhi e strinse i pugni 
“ Amely guardami e dimmi cos’è successo!” Tuonò 
“ ni-niente… solo… una sciocchezza, no-non ti devi allarmare” 
“LASCIALO DECIDERE A ME SE SI TRATTA DI UNA SCIOCCHEZZA, COS’HA FATTO O DETTO GABRIELLE?” chiese al limite della sopportazione.
Julian, Benji e Tom invitarono Amy a dare spiegazioni e così la ragazza raccontò
“vedi Holly io… sai noi ragazze fantastichiamo fin da piccole sul nostro matrimonio e soprattutto sull’abito, ecco… Patty… lei si era innamorata di un vestito che… oddio era bellissima, ma…” abbassò gli occhi e si torturò le mani
“MA?” la incalzò il capitano
“ ma Gabrielle non le ha permesso di acquistarlo, le ha detto che era troppo scollato e audace , non aveva bisogno di un abito che avvalorasse le dicerie, già così verrà vista come una poco di buono, un solo mese di fidanzamento e subito il matrimonio, penseranno tutti che sia incinta, che si sia concessa solo perché tu…tu sei un personaggio famoso e… che ti ha voluto incastrare”
Holly divenne lava, si irrigidì a tal punto da strappare l’imbastitura della giacca, tanto che il sarto
“Signor Hutton così mi impedisce di fare il mio lavoro” disse seccato
Lo sguardo e le parole che gli rivolse il ragazzo lo impietrirono
“ se lei si trova in questa casa, se lavora per la famiglia Price, vuol dire che è il migliore nel suo campo, non saranno due cuciture strappate ad impedirle di rendermi un buon lavoro! Ora mi scusi ma ho delle cose da fare” si girò verso Amy e disse “vieni con me”
“ dove ? cosa…cosa vuoi fare?” chiesero Tom e Benji preoccupati
“Amy andiamo, dobbiamo tornare in quel Atelier”
Tutti fecero un sospiro di sollievo.

Andò e cambiarsi e avviò una telefonata
“ capitano dimmi”
“Mark, cosa stai facendo?”
“sto accompagnando Maki alla prova del vestito da damigella”
“ottimo, devi andare a prendere Patty, devi portarla fuori da quella casa, io… devo risolvere un altro problema”
“il Saladì ha colpito ancora? Vado subito, sta tranquillo”
“ grazie Mark”

Rientrando in stanza sentì Amy rispondere a Tom
“ Patty le ha risposto che per lei un abito valeva l’altro, che di ciò che può dire la gente non le importa , che ciò che le sta a cuore e solo ed esclusivamente Holly! Poi ha chiesto a sua madre di scegliere l’abito che secondo lei era più opportuno indossasse e quello ha acquistato, senza inquietarsi minimante!”
Holly rimase in silenzio sull’uscio della porta, tutti lo guardarono
“ sei un uomo fortunato capitano “ sentenziò il portiere
“ Andiamo Amy! Devo recuperare l’abito dei sogni della mia futura sposa” disse con dolcezza Oliver.

Mark arrivò a casa Gatsby dopo poco
“ Ma guarda un po’ chi abbiamo qui, il tigrotto della nazionale” disse sarcastica Gabrielle
“ Signora Gatsby” e accennò un sorriso di circostanza
“ A cosa dobbiamo questa visita?’”
“ sono venuto a prendere Patty, Maki vuole il suo parere per l’abito da damigella”
“ si sta lavando, dovrai farmi compagnia, te la senti di entrare?” lo canzonò ridendo.
Mark entrò senza rispondere
“ Allora non mi sbaglio, sei un tigrotto ormai, il capitano ti ha addomesticato!” disse la donna, facendosi seguire in cucina.
Il numero nove serrò la mascella, ma anche in questo caso non rispose.
Gabrielle si affacciò nelle scale ed intimò alla figlia di muoversi.
Tornata dal ragazzo continuò a pungolarlo
“ Dimmi Mark, non è irritante dover essere messo sempre in ombra dal ragazzo meraviglia? Anche tu stai facendo una splendida carriera, ma susciti poco interesse. Vengono sempre prima Benji, IL SGGK, Tom che milita in una famosa squadra francese e Julian il principe del calcio dal cuore difettoso. Tutti, tutti messi in ombra dal GRANDE CAPITANO. Che vi ha costretti a rinunciare alle vostre ferie, vi sta facendo girare come trottole e immagino ti abbia comandato di venire a salvare la sua fidanzata da quel demone di sua madre! E tu … tu da bravo tigrotto addomesticato, hai eseguito gli ordini”
Mark esplose in una risata fragorosa
“ bel tentativo Gabrielle! Veramente molto astuta, ma… ma se tu mi conoscessi o meglio conoscessi tutti noi, compreso il ragazzo meraviglia, sapresti che siamo una FAMIGLIA. Che non c’è rivalità fra noi o invidia, che ci supportiamo a vicenda, che saremmo disposti a tutto pur di proteggere chi ci sta a cuore! Su una cosa hai ragione! Lui…IL NOSTRO CAPITANO è il fulcro di tutto, lui ci ha insegnato il senso vero dell’amicizia e della lealtà, del rispetto e dell’amore nella sua massima espressione. IO non lo so perché ti stai sforzando così tanto nel tentativo di dividerli, ma sappi che se non c’è riuscito un oceano e un intero anno di separazione, non ci riuscirai TU. Mera illusione la tua…anzi li stai unendo sempre di più, così come stai unendo noi, FALLIRAI GABRIELLE …NON LO PUOI FERMARE IL VENTO, NEANCHE LUCIFERO CI RIUSCIREBBE!” e le sorrise.
La donna lo fissò con occhi di fuoco, suscitando la gioia di Mark.
Era andato a segno e Gabrielle era funesta.

Giunti in Atelier, Holly esortò Amy ad indicare l’abito che volevano acquistare, disdicendo l’ordine effettuato in mattinata. Si rivolse poi alla commessa
“ la prego di consegnarlo a questo indirizzo e faccia venire una sarta per eventuali ritocchi da fare”
“ Certo Sig. Hutton”
“ un’ultima cortesia, vorrei fosse una sorpresa quindi…”
“ non si preoccupi non ne faremo parola, neanche con sua suocera. In verità eravamo tutte molto dispiaciute per l’abito scelto, non era adatto alla splendida ragazza che sposerà CAPITANO!”
“ VI RINGRAZIO PER LA VOSTRA GENTILEZZA E CORTESIA” disse sinceramente.
Usciti dal negozio Amy
“ oh capitano sei…sei proprio il ragazzo meraviglia!”
“ ti prego Amy, non mi piace quell’appellativo!”
“ perché? Io lo trovo molto adatto a te!”
“ mi imbarazza…poi lo usa lei quando vuole attaccarmi”
“io non la capisco…in certi momenti sembra adorarti, in altri ti identifica nel male del mondo e …”
“ Amy non ha nessuna importanza, l’unica cosa che mi preme è che non ferisca Patty, lei sembra molto forte ma in realtà non lo è”
L’amica d’infanzia lo abbracciò con tenerezza tranquillizzandolo
Grazie a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** ATTIMO DI SERENITÀ ***


ATTIMO DI SERENITÀ 

Holly riposava tranquillamente nel lettone insieme a Daichi.
Patty si fermò a guardarli, nonostante il bimbo avesse poche settimane, era la copia in miniatura del fratello, aveva persino le stesse pose nel dormire.
Sorrise, il suo capitano la rendeva felice anche solo guardandolo dormire.
Maggie le si affiancò “sono identici, vero???”
“si, fanno quasi paura “ e rise lasciandoci abbracciare dalla suocera
“scendiamo figlia mia, fra un po’ arriva la sarta” non finì di dirlo che si sentì il campanello.
Nel scendere le scale Patty chiese
“non ho ancora capito perché è venuta qui, non potevo andare in atelier a fare la prova dell’abito?”
Maggie si limitò a sorriderle.
Nell’aprire la porta vennero travolte da veli, tulle e scintillii.
“Ma cosa? Io dovevo solo provare l’abito” chiese incredula
“Il suo futuro sposo ha voluto darle la possibilità di scegliere il velo e gli accessori… è molto fortunata ragazza mia” spiegò la sarta.
“Oliver? Oliver è stato in atelier? Perché?”
La donna la guardò “per regalarle la sua favola!” disse asciutta
Patty la guardò senza comprendere veramente quelle parole, venne distratta dall’arrivo dei ragazzi.
“Voi cosa ci fate qui?” chiese meravigliata
“ Bhe di cosa ti stupisci, non crederai davvero di poterti presentare all’altare senza il mio consenso sull’abito” disse serio Bruce
“ Ma smettila!!!” lo spintonò Benji
“ volevamo vederti in anteprima” aggiunse Tom avvicinandosi per baciarle una guancia
“la verità è che dopo tre settimane estremamente impegnative, non sapevano cosa fare e si sono accodati a noi “ li piccò Maki ridendo e trascinandosi dietro tutte le ragazze
“su vai a misurarti il vestito, noi ti aspettiamo qui” la spronò Evelyn.
“ Ma il capitano dov’è? “ chiese Mark
“Dorme con Daichi, doveva farlo addormentare ma credo sia crollato prima lui” asserì mamma Hutton
Patty nel frattempo era salita in camera di Holly con la sarta, avevano perso un po’ di tempo per scegliere orecchini, velo e affini. Finalmente si passò alla prova dell’abito.
La manager si spogliò restando in lingerie, di spalle alla donna che armeggiava con il suo abito.
Lo infilò e subito si rese conto che non era quello scelto dalla madre, bensì quello da cui era rimasta folgorata. 
Non aspettò che terminassero di abbottonarglielo che scappò alla ricerca del suo capitano.
Arrivata alla stanza da letto si accorse che non era più nel letto, scese le scale di corsa e lo vide di spalle mentre cullava il fratellino e chiacchierava con i compagni.
Lo abbracciò piangendo.
“Ehi amore mio, cosa succede?” gli chiese Holly con dolcezza
“Tu… io…non posso credere a quanto sono fortunata ad averti nella mia vita. Tu sei così speciale Oliver Hutton, mai avrei pensato di poter essere così felice, mai avrei pensato di poterti avere per me” poi non riuscì più a parlare.
“Io vorrei potermi girare adesso, ma non posso vedere la sposa prima del matrimonio! Sei tu la vera meraviglia Patty , sei tu a rendere speciale qualsiasi cosa entri a contatto con te ed io farò di tutto per renderti felice sempre!” le rispose cullando sia Daichi che lei.
Erano tutti commossi.
“Ok, però ti informo che è la seconda volta che vedo la lingerie della tua futura sposa, potevi almeno indossarlo perbene” sdrammatizzò il portiere
“Benjiamin Price vuoi che divulghi cosa ho visto io di te?” lo canzonò Anego
“Attento a come le rispondi Price” disse serio il capitano
“ Ma comincia sempre lei…tu…deve sempre vincere lei?” rispose piccato il SGGK
“ti ho già detto che sarà così per sempre, con te sarà sempre lei ad avere l’ultima parola!” Gli rispose ancora più serio., facendo ridere tutti.
Patty andò a farsi sistemare il vestito e tornò lasciandoli tutti ammutoliti.
Le ragazze avevano tutte le mani sugli occhi del capitano che si limitò a dire 
“Mi basta ascoltare questo silenzio per capire che è meravigliosa”
“Non puoi immaginare quanto” dissero insieme Tom e Benji ed Holly sorrise.
I ragazzi restarono a casa Hutton ad attendere l’arrivo di Roberto e della sua famiglia.
Verso sera arrivarono, Pilar si fiondò in braccio al suo principe e volle vedere subito il nuovo arrivato.
Roberto presentò sua moglie ai ragazzi e salutò Michael e Maggie.
Pilar tenne banco, i ragazzi ne erano estremamente divertiti, aveva preso una fissazione per Mark,  che la assecondava con estrema dolcezza.
La bimba era incuriosita dall’appellativo tigre.
“EHHHHH perché Benji ti ha chiamato tigre?” gli chiese mettendosi seduta sulle sue ginocchia
“Perché ho chiamato così il mio modo di calciare il pallone” le rispose spostandole una ciocca di capelli ribelli
“ Eh Benji riesce a pararlo, questo tiro tigre? Perchè papà dice che solo Holly riesce a segnargli da fuori area”
E tutti scoppiarono a ridere .
Mark si girò verso Roberto dicendo “tua figlia ha intenzione di uccidere il mio amor proprio stasera”
Pilar gli si accoccolò nel petto e rossa in volto si dichiarò “tu mi piaci tanto Mark, proprio tanto”
Il numero nove la strinse e rettificò “Tua figlia aumenterà il mio amor proprio” poi cercando gli occhi della cucciola che stringeva a se aggiunse “anche tu mi piaci tanto”.
Lei sorrise e saltò giù dalle sue gambe, incappò nel sorriso dolce di Tom e arrossì come un peperone così Benji la prese in giro
“Ti piace tanto Mark , ma diventi rossa con Tommy, c’è qualcosa che non mi torna signorina”
Pilar si girò e con occhi sottili lo squadrò fulminandolo, poi gli si avvicinò asserendo
“quando diventerò grande tu ti innamorerai di me ed io ti rifiuterò”
Benji si sporse un po’ dalla sedia per poterla guardare meglio negli occhi
“io sono già innamorato di te e tu mi hai già rifiutato, primo perché il tuo principe è Holly, due perché Tom ti fa arrossire e tre perché ti piace tanto Mark”
Lei scoppiò a ridere “sei buffo Benjiiiiii, sei buffo!” il ragazzo la prese in braccio ed iniziò a torturarla di baci dicendo “e mai possibile che su di te non ho nessun ascendente, piccola streghetta pestifera?”
Intervenne Sofia “ Ne sei certo portierone? Alla fine lei ottiene sempre ciò che vuole da te, sei l’unico oltre ad Holly da cui si fa baciare, non l’hai notato?”
Pilar si rivolse irabonda nei confronti della madre
“mammaaaaaa, hai svelato il mio segreto!”
e poi cercò il capitano che si alzò e le porse la mano dicendo “ non ti inquietare principessa, tanto il portierone non l’ha mica capito che hai una cotta per lui”
“io vi ascolto quando parlate di lui, voi dite sempre che ha tante tantissime fidanzate, ma io non le ho mai viste, seconde me se le inventa” rispose la bimba seguendolo e lasciando Benji imbambolato.
Ci fu una risata diversa a spezzare il silenzio dell’incredulità in cui erano piombati tutti.
“ Nat, sei arrivata!” disse Maki
“Buonasera a tutti, non volevo ascoltare ma Maggie mi ha fatta entrare e…oddio Benji riprenditi, ha ragione lei sei proprio buffo SGGK” e rise ancora
Il portiere si ricompose e sorridendo sghembo “ e pensare che prima facevo tutt’altro effetto alle donne, ma tu piccola Lenders che ci fai da queste parti?”
“ho finito gli allenamenti da poco e sapendo che Mark era qui, ne ho approfittato per congratularmi con Patty e il capitano”
“sei riuscita a sistemare il tiro?” chiese a bruciapelo Tom
“ si, ma…” cercò il capitano e proseguì “ non riesco a fare quel movimento con il collo del piede”
“se vuoi domani ci potremmo allenare un po’ insieme? anche con Roberto e i ragazzi”
Nathalie Lenders si illuminò e presa da una gioia incontenibile afferrò le mani del capitano come a voler essere certa che fosse vero, poi lo abbracciò “ Ne sarei felicissima, oddio una partita con la nazionale Giapponese e con Roberto, io…io…io certo certo che mi va”
“Ma dico io fra tanti sport , mia sorella, doveva praticare giusto il calcio?” brontolò Mark
“ a detta dei ragazzi è molta brava, anche più di te “ lo pungolò Roberto
“Lei da fuori area mi ha segnato “ disse asciutto Benji
“ Si certo, solo perché mi hai detto come fregarti” si affrettò a spiegare Nat.
“intanto la palla si è insaccata alle mie spalle e tu eri a gli undici metri, quindi era un gol da fuori”
Ci pensò e gongolò “ bhe si effettivamente ti ho fatto gol da fuori area” ed iniziò a saltellare sul posto radiosa, facendo ridere il SGGK che si sistemò meglio il berretto sulla testa
“posso sapere quando? Poi vorrei capire chiedi consiglio a loro e non a me?”
“bhe il capitano e i ragazzi mi chiamarono alla prima partita di campionato e così da allora ci sentiamo e mi consigliano”
Pilar interruppe la loro discussione “tu che sei femmina giochi a calcio??????”
“si piccolina, io mi chiamo Nathalie e tu?”
“io sono Pilar e papà è nei guai”
“Pilar in Giappone le donne possono giocare a calcio, in Brasile no!” argomentò a fatica Roberto
“COSAAAAAAAAAAAAAAAA?” disse in coro l’intera nazionale
“VI PREGOOOOOO” li supplicò
I ragazzi non chiesero altro, ma lo guardarono straniti.
Si trattennero tutti lì fino a tardi, fu una bella serata, Patty accoccolata nel petto del suo amato capitano sembrava finalmente serena e non volle andare a casa sua quella sera. Questo avrebbe scatenato un ulteriore scontro con suo madre, ma ci avrebbe pensato poi. In quel momento aveva tutto quello che desiderava, le braccia di Holly che la cingevano e la tenevano al sicuro, gli amici di una vita a condividere con loro quell’attimo di quiete e felicità! 
Il capitano la sentì rannicchiarsi ancora di più! Adorava sentirla totalmente arresa, totalmente in balia di un suo abbraccio, totalmente sua. 
La strinse ancora di più perdendosi nell’amore che provava. 
Benji li guardò e sgomitando attirò l’attenzione di Tom il quale gli chiese 
“ che c’è?” 
“ non è strano vederli così? Ricordi quando ci assillava con la storia della sua mancanza? Non si spiegava perché sentisse tanto la sua mancanza”
Patty si drizzò “ cosa? La mia mancanza?”
“ certo, lui chiedeva costantemente tua notizie e concludeva la frase con MA PERCHÉ FINITE SEMPRE A PARLARMI DI LEI?, capisci lui chiedeva e poi la colpa era la nostra” 
La manager sbuffò a ridere trascinandosi dietro tutti i presenti mentre Tom continuava 
“ e si arrabbiava pure, non sai come si inquietava dandoci la colpa di come ogni discussione vertesse su di te” 
Oliver portandosi la mano dietro la testa e arrossendo visibilmente 
“ non era necessario dirlo, siete proprio degli amici” 
“ ma se non fossi venuta in Brasile tu … tu…”
“ non avrei potuto mentire a me stesso ancora per molto, ma la distanza era un problema insormontabile ed io sapevo di averti fatto già soffrire molto” 
“ si ma io volevo te ed ho sempre voluto te, avrei sopportato la distanza e …”
Holly la bació con immensa tenerezza e l’avvolse ancora di più, come se avesse paura di perderla. 
Partirono i fischi da parte dei ragazzi e i sospiri dalle ragazze.
Patty tornò ad accoccolarsi nel suo petto e bearsi di quella sensazione di serenità. 



NOTE: CHIEDO SCUSA PER AVER POSTATO IL NUOVO CAPITOLO CON RITARDO, MA HO AVUTO UN PROBLEMA CON IL FILE IN SEGUITO AD UN AGGIORNAMENTO. 

Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate ☺️☺️☺️☺️!

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** AMORE E ODIO ***


AMORE E ODIO

Erano andati tutti via, ma Patty e Holly erano rimasti dov’erano.
Il dondolo continuava a cullarli, mentre si scambiavano dolci baci e carezze.
Il capitano la baciò un’ultima volta e fece per alzarsi
“No, ti prego restiamo ancora un po’ qui, voglio godermi un altro po’ questa serata fantastica e voglio parlare con te…”
“Di cosa vuoi parlare?” le chiese dandole un altro bacio
“Di quel che sarà, vedi io sono un po’ agitata, perché tu, tu sei tu”
Holly sbuffò a ridere e la baciò ancora
“Anche tu sei tu, cosa intendi dire?”
“Scemo…Smettila di baciarmi… Mi confondi, non mi capacito ancora che tu ed io… Che noi…Aspetta forse mi devo anche allontanare da te… Altrimenti mica ci riesco a formulare una frase di senso compiuto” e si alzò.
Il capitano era incredulo e divertito
“Ora che c’è addirittura un tavolo fra di noi, potresti dirmi cosa ti agita amore mio? “
“Si, cioè chi dice che sono agitata? Io sono solo come dire…Si sono agitata”
e nel frattempo si torturava le mani
“Vedi tu sei il capitano della nazionale Giapponese e del Brancos, tu hai fatto un percorso di vita che ti ha fatto crescere in fretta e hai…Oddio non sto dicendo quello che vorrei dirti. Vedi? Vedi come sono io? Tu…Mi vuoi sposare ma io sono così, vorrei dirti tante cose adesso e invece ti guardo e il tuo sorriso mi manda il tilt, non andremo da nessuna parte così” e chinò il capo in segno di resa.
“Vieni qui, vieni da me? Non farti trascinare da ciò che può averti detto tua madre, siamo io e te amore. Tu non devi fare altro che essere te stessa sempre, perché io amo ogni parte di te. AMO Anego così battagliera e indomita; AMO Patty dolce e un po’ sulle nuvole; AMO la figlia dei Gatsby che cerca sempre di compiacerli; AMO la ragazza che tiene testa a Benji e sa essere la confidente di Tommy; AMO la ragazzina che punzecchia costantemente Bruce”
si alzò e l’abbracciò
“AMO la donna che mi ha concesso di poterla amare in tutti i modi possibili e voglio che sia sempre se stessa”
Patty lo strinse dicendo
“Come fai? Come fai a trovare sempre il modo di tranquillizzarmi. Holly anche io ti AMO totalmente ed immensamente”
“Allora non abbiamo nulla di cui preoccuparci, non credi? Siamo io e te e non ci occorre altro. Impareremo tutto insieme. Anche io mi sposo per la prima volta, cosa credi? Non lo so se sarò un buon marito ma ci proverò con tutto me stesso. Impareremo ad essere l’uno il sostegno dell’altra e ad affrontare i momenti difficili e a godere di quelli belli, sempre insieme. Un passo alla volta diventeremo marito e moglie ogni giorno per il resto della nostra vita”
Patty lo baciò con trasporto, lui aveva il dono meraviglioso di farla sentire sempre perfetta ed era di una dolcezza disarmante.
Holly le asciugò le lacrime con le labbra e le disse
“Ci potremmo portare aventi su certi doveri coniugali che … Vanno rispettati sai? “
Ridendo gli rispose
“Non siamo ancora sposati capitano, non ho nessun dovere da osservare” 
"Ma siamo fidanzati e il tuo fidanzato ti desidera moltissimo"
Arrossì a quelle parole 
" E ti desidero ancora di più perchè arrossisci se te lo dico"
"Smettila, mi ...Mi imbarazzi e poi...Poi in casa ci sono i tuoi genitori"
"Vuol dire che faremo piano" 
“Oliver, ma che dici? Io… Tu …Ci son…”
Il capitano la baciò, impedendole di continuare il discorso.
“Stasera faremo le prove generali di un po' di cose, se non sbaglio lo sposo deve prendere la sposa ed entrare in casa portandola in braccio”
Così fece, si chiuse la porta finestre alle spalle mentre Patty era rannicchiata fra le sue braccia, con il volto nell’incavo del suo collo.
Salì piano le scale, ad ogni gradino un bacio, dolce e delicato come una leggera folata di vento.
Entrò nella sua stanza e la poggiò sulla scrivania.
Iniziò a baciarle il collo, piano, dolcemente.
Ad ogni bacio, un bottone della camicetta veniva liberato, la scostò delicatamente facendola scivolare alle spalle di Patty.
“Holly, Holly ti prego…Ci sono i tuoi…Io…”
“Vuol dire che miagolerai piano piano, diciamo sottovoce”
“Io…Io non miagolo mica, cosa…Cosa stai dicendo?”
Il capitano insinuò una mano sotto la gonna mentre con la bocca aveva iniziato a sfiorarle il seno e mordicchiare il pizzo.
Quando la mano si fece più esigente Patty miagolò pianissimo.
Holly si fermò e sorrise sornione dicendo
“Allora posso anche proseguire” e ricominciò ad accarezzarla
Patty strabuzzò gli occhi, avrebbe voluto fermarlo, dall’altra parte del corridoio c’erano i Signori Hutton, con un bimbo piccolo che avrebbe potuto svegliarsi in un qualsiasi momento.
Il sapore dei baci del suo capitano era una droga per lei, le sue mani che la sfioravano con maestria una tortura alla quale non sapeva rinunciare.
Si lasciò andare, quella resa non sfuggì all’uomo che aveva di fronte, pretese di più.
Le sfilò la gonna e l’intimo, continuando a baciarla si divincolò dai propri abiti.
L’attrasse a se, i loro bacini combaciarano, la gambe di Patty si serrarono intorno alla vita del capitano, che con dolcezza si insinuò in lei rubandole un bacio che smorzò il suo gemito.
Ogni spinta un bacio ed ogni bacio sembrava una nuova dichiarazione d’amore.
I loro sopori, le loro mani, i bacini, i respiri e gli occhi erano un’unica entità.
Le spinte si fecero più ravvicinate e le bocche più vogliose.
La manager iniziò a mordicchiare il labbro inferiore di Holly, scese piano sul mento per poi sprofondare nel collo, all’ennesima spinta si strinse ancora di più al ragazzo mordendogli la spalla destra. La guardò mentre la sentiva tremare e rallentò il ritmo per iniziare con quella carezza intima capace di allertare tutti i sensi.
Le labbra rosse ed umide di Patty iniziarono a tremare, le mani cercarono il volto del capitano, cercò i suoi occhi e vi trovò tutto l’amore che provava per lei.
Quel ritmo lento e profondo le attraversava ogni terminazione nervosa, le dita si contraevano, le gambe si serravano e le labbra bravano nuovi baci.
Quasi al limite Oliver le disse “Ti amerò così per il resto della mia vita” e la baciò con passione e possesso arrivando al massimo del piacere.
Rimasero uniti per un po', ansimanti e soddisfatti.
Poi “Mi occorre qualcosa per dormire, capitano!”
“ Certo, ti prendo una…” e la baciò ancora perché non poteva farne a meno.
“Una maglietta, ti andrà a camicia da notte, potrebbe andar bene, non credi?”
“MI stai dando della piccoletta?” e lo guardò con fare inquisitorio.
“Mmmmmmmm si, direi di si, diciamo che sei cresciuta poco”
“Solo perché tu sei diventato così alto, io sono normale ed essendo donna, ho la giusta statura”
“Certo…Piccoletta”
“Ti ricordo che Anego è ancora capace di abbatterti”
“Veramente mi lascia più senza fiato Patty, come hai potuto constatare qualche attimo fa”
Arrossì fino all’inverosimile, facendo eccitare nuovamente il suo uomo, che l’amò ancora.
 
 
Holly si svegliò di buonora, mancava solo un giorno al matrimonio e forse il peggio era passato.
Si lavò e vestì facendo attenzione a non svegliare nessuno. Decise di andare a correre.
Erano le 6.30 del mattino, non si aspettava di trovare nessuno per strada, invece appena si chiuse il cancelletto di casa alle spalle
“Buongiorno Oliver” Gabrielle era davanti a lui con una smorfia sul viso che non presagiva nulla di buono.
“Buongiorno a te Gabrielle”
“Credevo fossi un UOMO di PAROLA Oliver, non un ragazzino viziato come il tuo amico Price”
Si irrigidì e divenne serissimo
“In cosa ti ho delusa Gabrielle?”
“Patty, mia figlia doveva dormire a casa sua, avevamo pattuito così! Da domani potrà stare con te per sempre, ma questi giorni avrebbe dovuti trascorrerli con me. “
“MI spiace Gabrielle, colpa mia, era tardi ed ero stanco, non volevo farvi svegliare in piena notte e le ho chiesto di restare!”
“Certo, figuriamoci, le tue esigenze vengono prima di tutto.”
Si fece più acida e puntando il dito sul petto del ragazzo continuò
“Non ha nessuna importanza ciò che vogliono gli altri, esisti solo tu! Sei anche fortunato, quella sciocca di mia figlia ti seguirebbe anche all’inferno senza badare minimamente a quel che vuole lei; immagino si sia anche già concessa, come le peggiori donnacce. Tu non hai avuto rispetto per noi e non ne hai avuto per lei e continui a non averne, sei solo un ragazzino Oliver Hutton che si atteggia a grande campione”
Holly cambiò sguardo, i pugni strette, le nocche bianche e la mascella serrata.
La donna continuò
“Sono certa che non faresti tutto questo se lei non fosse disposta a seguirti, avresti già rinunciato a questo fantomatico grande amore, con cui tutti si riempiono la bocca. Tu sei un piccolo ometto egoista e narcisista, credi che poiché hai abbindolato gli altri io non ti veda per ciò che sei? Ora spostati perché devo svegliare quella sciagurata di mia figlia, magari riusciamo ad evitare maldicenze, se viene via adesso che la città ancora dorme”
“Gabrielle vuoi vedere l’UOMO? Eccolo qua, NON ENTRERAI IN CASA MIA, NON HO PIACERE CHE TU LO FACCIA, NON HO PIACERE CHE TU POSSA SVEGLIARE QUELLA CHE DOMANI SARA’ MIA MOGLIE E TUTTA LA MIA FAMIGLIA. SAPPI CHE PER LEI AVREI RINUNCIATO A TUTTO, SAREI TORNATO IN GIAPPONE E AVREI RICOMINCIATO TUTTO DALL’INIZIO, IO NON LO SO SE IL NOSTRO E’ UN GRANDE AMORE, MA SO CHE LEI E’ TUTTO CIO’ CHE VOGLIO NELLA MIA VITA E SONO FORTUNATO HAI RAGIONE; SONO FORTUNATO PERCHE’ RICAMBIA I MIEI SENTIMENTI.”
“Dovrei spaventarmi? Resti un ometto egoista e narcisista”
“NON MI INTERESSA COSA PENSI DI ME, SAPPI CHE GLI ACCORDI CAMBIANO A PARTIRE DA ADESSO, LEI NON VERRA’ A CASA CON TE NE ORA NE PIU’ TARDI, LA RIVEDRAI DOMANI SULLA NAVE, TU SEI NOCIVA PER ME E PER LEI. NON PERMETTERO’ CHE TU POSSA FERIRLA ANCORA O DESTABILIZZARLA, NON LO SO PERCHE’ TI COMPORTI COSI’ E SINCERAMENTE ARRIVATI A QUESTO PUNTO NON MI INTERESSA, MA TU…TU NON TI AVVICINERAI A LEI OGGI, FATTENE UNA RAGIONE”
“E continui a dare dimostrazione di essere un egoista pieno di te. Non avresti rinunciato a un bel niente, tu l’avresti lasciata qui, perché la verità è che tu non sei innamorato di lei, tu e lei non avete nulla in comune e me la rimanderai a casa fra 6 mesi al massimo!”
“Gebrielle credi a me, conviene che vai via, perché potrei anche dimenticare le buone maniere”
“Sto tremando ometto viziato.”
“Holly?” Lo chiamarono Tom e Benji.
Il capitano si girò con occhi fiammeggianti.
“Cosa sta succedendo?” Chiese Tom preoccupato
“Sono arrivati i cavalieri della tavola rotonda!” Asserì con arroganza la donna
“Gabrielle come mai hai lasciato gli inferi? Non ti sei ancora arresa all’inevitabile?” la punzecchiò il portiere.
“Tu non hai ancora imparato l’educazione ragazzino viziato!”
“Io porto rispetto a chi lo merita, pertanto fai le tue deduzioni”
Holly mise fine alla loro diatriba dicendo
“Noi abbiamo un allenamento da rispettare, ti accompagniamo a casa, ANDIAMO GABRIELLE”
“Pare che abbia deciso come dovrò trascorrere questa giornata CAPITANO”
“Potrai fare tutto ciò che vuoi, ma lontano dalla MIA Patty, ANDIAMO, NON FARMI CACCIARE IL PEGGIO DI ME”
“non sia mai che il RAGAZZO MERAVIGLIA mostri il suo lato peggiore?” e così dicendo si avviò verso il viale che l’avrebbe portata a casa sua.
I ragazzi la scortarono, Holly chiese al Sig. Gatsby di non farla avvicinare a Patty e l’uomo gli diede la sua parola.
 
Andò a correre con i suoi amici, tornò a casa e cercò subito Patty.
La trovò in cucina mentre chiacchierava serena con sua madre.
Aveva in braccio Daichi e lo cullava e baciava con dolcezza.
“Buongiorno, facciamo le prove generali?”
La ragazza arrossì, poi si avvicinò e pretese un bacio, che ebbe immediatamente.
“Mio padre ha detto che devo restare qua, cos’è successo?”
“Nulla, ti voglio con me, sarò egoista ma ti voglio con me.”
“Tu non sei egoista e mi vuoi con te per non farmi stare con lei, tu mi proteggi sempre capitano”
“I ragazzi ci aspettano al campo, sai ho…Ho promesso a Nat che ci saremmo allenati con lei e la sua squadra” le disse il ragazzo
“Così scaricherai un pò di tensione accumulata stamattina. Vi ho visti dalla finestra, mi dispiace Holly, io…Io non so cosa ti abbia detto, ma non…”
Il capitano la baciò con dolcezza e accarezzandole il viso
“Tu non devi preoccuparti di nulla, ciò che ha detto non ha nessuna importanza”
“Lei si insinua nella mente e ti fa fare cose che …Io ho scelto te Holly perché ti amo e ti amo da quando avevo undici anni, mi hai incatenato il cuore con un sorriso. Non dare peso a quello che ti ha detto, promettimelo, non darle modo di vincere”
Holly l’abbracciò e si sentì in difetto, ma non era il momento di dirle le sue decisioni. GRAZIE MILLE A TUTTI COLORO CHE LEGGONO LE MIE STORIE E SE VI FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** DONNE E PALLONE ***


DONNE E PALLONE
 
Arrivati al campo trovarono la squadra di Nat intenta nel riscaldamento.
Quando li videro scoppiò l’apocalisse, urli e schiamazzi, salti e acrobazie, fecero irritare la piccola Lenders.
“Ma la smettete di fare le OCHE? Per noi è una grande occasione giocare con la nazionale, non vorrete farli scappare via?”
Si ammutolirono tutte.
Benji guardò Mark dicendo “Fa molta più paura lei di te!”
“Idiota stalle lontano, altrimenti vedrai chi fa più paura”
“Mi spiace TIGRE, lei mi adora e…ci sentiamo almeno una volta al giorno, quasi come due fidanzati!”
La giugulare di Mark pulsava visibilmente, così intervenne Tom
“Chiama anche me una volta al giorno, come te Mark. Ci vede tutti come suoi fratelli, non dare peso a quello che ti dice Benji, vuole solo infastidirti”
“Ci vedrà anche come fratelli, ma non lo siamo e …Fra un paio d’anni potrò guardarla con occhi diversi!”
Aggiunse incurante il SGGk.
“Tu provaci ed io te li strappo gli occhi Price, SONO STATO ABBASTANZA CHIARO?”
“Ti stai scaldando senza motivo, soprattutto con l’uomo sbagliato, ti faccio notare che si è letteralmente tuffata su Ed, non è che ti nasconde qualcosa il tuo grande amico?”
Arrivò Holly e gli diede un scappellotto in testa
“La smetti con queste insinuazioni? Perché lo devi torturare? Mark non ascoltarlo, anzi tu presserai tua sorella oggi. Ha difficoltà a destreggiarsi con chi è più possente di lei, quindi tu sarai il suo ostacolo oggi.
Ho deciso di fare squadre miste, Tom tu con Nat.” Diede indicazioni agli altri e si schierarono.
Prima di iniziare si voltò e andò da Benji
“Non l’innervosire e non innervosire Mark, sta al tuo posto!”
“Holly così mi togli tutto il divertimento e poi deve, anzi devono, imparare a gestire le provocazioni. Non ti prometto nulla”
“BENJI!”
“HOLLY!”
“Ti prego niente battutine su ciò che sai! E’ con le sue compagne di squadra non farla sentire a disagio”
Il portiere sorrise sghembo e annuì.
La partita iniziò ed Holly e Tom furono prodighi di consigli, in poco tempo il campo fu raggiunto da moltissime persone.
Vedere la Nazionale in campo era sempre uno spettacolo.
A metà del primo tempo Nat, finalmente riuscì a superare il fratello, dribblò altri tre giocatori e si ritrovò difronte a Benji, al limite dell’area.
Sapeva che non sarebbe mai riuscita a segnargli da quella distanza, così riprese la sua corsa, poi lo puntò e caricò il tiro.
Preciso e potente, era un tiro ad effetto ben angolato, ma venne bloccato agevolmente.
“Bel tiro Nat, la prossima volta prova a colpirlo di collo, vedrai che avrà più potenza e riuscirai a beffarlo” gli spiegò il capitano.
“Va bene, ho capito, ci proverò ancora” e guardò Benji che le sorrideva
“Riuscirò a segnarti vedrai!”
“Sono qui, non aspetto altro!”
“Ci riuscirò vedrai… Lo so che l’altra volta mi hai fatto segnare tu, hai fatto solo finta di parare, ma vedi io sono migliorata e oggi segnerò un vero gol al grande Benji Price”
La guardò serio “Sono qui Nat. “
Lei gli sorrise e tornò a centro campo.
Holly reimpostò il gioco e la puntò “Vediamo Signorina Lenders se saprai togliermi il pallone”
“Capitano mi hai detto tu come fare!”
Si scontrarono, lei era abbastanza brava da non permettergli di fare il suo gioco, tutti si fermarono a guardarli.
“Nat sei migliorata tantissimo, ma hai lo stesso difetto che aveva tuo fratello”
“Quale capitano?”
“Dimentichi che in campo siete in 11” e passò la palla a Mark
La ragazza perse l’equilibrio, ma Oliver l’afferrò al volo.
“Holly hai ragione, ero così presa dal volervi dimostrare che ho ascoltato i vostri insegnamenti e che sono migliorata, che ho dimenticato la prima cosa che mi hai sempre detto”
“Nat tu sei una fuoriclasse, questo è un dato di fatto” le disse Tom avvicinandosi
“Ha ragione, hai talento ed incameri subito ciò che ti viene detto” rafforzò Holly
“Ma non devo dimenticare le mie compagne di squadra”
“Non è colpa tua è il gene Lenders, ogni tanto esce fuori” le gridò Benji
“Lo farò uscire fuori per segnarti un gol, VEDRAI”
Il portiere si limitò ad allargare le braccia, indicando la larghezza della sua porta.
Ripresero il gioco, la nazionale diede spettacolo.
Mancavano 5 minuti al termine e Nat puntò dritto verso il capitano.
Si avvicinò rapida, giunta difronte a lui con una finta passò la palla a Tom, una volta superato l’ostacolo il pallone tornò a lei, superò il fratello e si portò in zona tiro.
Caricò il sinistro, lasciando tutti di stucco tirò un bolide.
Mark riuscì a contrastarla e la palla schizzò in alto.
Nat si coordinò e in rovesciata tirò ancora.
Benji la guardò, si era coordinata male, aveva colpito la palla ma sarebbe caduta in malo modo.
Si precipitò verso di lei e la prese al volo.
“SEI IMPAZZITA? AVRESTI POTUTO FARTI MALE SERIAMENTE” le disse tutto d’un fiato e la strinse.
Era fra le sue braccia e non era successo niente, ma lui continuava a cullarla.
Una voce irritata ed irabonda lo destò
“Price metti giù mia sorella, IMMEDIATAMENTE”
“Ehi dovresti ringraziarmi, avrebbe potuto farsi male”
“Ti avrei ringraziato se l’avessi lasciata subito, ma ce l’hai ancora stretta a te, PRICE IO TI SPEZZO I POLSI, LASCIALA IMMEDIATAMENTE”
Benji guardò quello scricciolo imbarazzato fra le sue braccia, sorrise sghembo e la mise in piedi chiedendole
“Stai bene?”
“Si grazie, mi spiace averti allarmato” poi guardò alle spalle del portiere.
La palla si sera fermata sulla linea di porta e chiese sbigottita “Come…Quando l’hai bloccata?”
“Fra un paio d’anni sarai bella abbastanza da distrarmi totalmente, allora e solo allora mi segnerai un gol” le sussurrò all’orecchio superandola.
Lei rimase ferma e arrossì, Mark la trascinò a centro campo, ma il tempo era terminato, la partita era finita.
Si voltò a cercarlo, lo vide giocare con Pilar che le si era fiondata addosso, la bimba aveva puntato il miglior partito in circolazione.
Sorrise e si avvicinò alle sue compagne intente e chiedere autografi.
Tom e Holly la presero sottobraccio e le fecero i complimenti canzonandola
“E così hai trovato il modo di finirgli fra le braccia?” disse il numero 11 sottovoce
“Ed io che mi preoccupavo di lui, dovrò marcare te la prossima volta” aggiunse il capitano
“Cosa? Ma cosa andate blaterando?”
si avvicinarono anche Patty con Maky che continuarono a sfotterla
“Sei stata più astuta di me, io per farmi abbracciare dal capitano, ho dovuto aspettare che stesse in un letto d’ospedale”
“Io ho usato la tattica più vecchia del mondo, mi sono fatta consolare dopo che avevo perso una partita”
“Ma cosa? Vi ci mettete anche voi? Io volevo solo segnargli un gol e basta”
“Certo e perché lo chiami una volta al giorno?” le chiese Tom senza troppi complimenti
“Chiamo anche te e Holly!” rispose lei un po' in difficoltà
“Certo, vediamo quante volte in una settimana mi chiami?” e cercò il cellulare le contò e disse
“Una volta a settimana, mi fai i complimenti per un eventuale partita che ho disputato, mi chiedi consigli e la nostra telefonata dura circa 10 minuti” concluse Tom
“Le nostre ancora meno e se non erro erano due settimane che non mi chiamavi” attestò Holly
“Portierone mi presti il tuo cellulare” gli chiese Patty e lui glielo lanciò.
“Maki come si usa questo aggeggio. Deve sempre avere gli ultimi modelli, come si sblocca, quale sarà il pin?”
“La data della sfida con Holly!” disse Nat sicura.
Tutti la guardarono e lei argomentò “Ne parla sempre, è…E’ il suo racconto preferito, tiene moltissimo ad Holly e a Tom è… E’ giusto o no?”
“Si, si è sbloccato” disse Patty incredula, poi si rivolse al suo capitano
“Ci siamo persi qualcosa amore, tu devi parlare con Benji ed io con la Signorina qui presente”
Non si accorsero che la ragazza si era dileguata.
Tom si irrigidì, cercò Benji e gli fece cenno di avvicinarsi, gli bisbigliò
“C’è Gabrielle, me ne occupo io. Tu fai in modo che non la vedano”
Il portiere annuì e prendendo per mano la piccola Pilar, si avvicinò ai futuri sposi dicendo
“Hai detto a Roberto che questa piccoletta sa palleggiare?”
Holly si affrettò a tappargli la bocca “Non farti sentire, se dovesse sapere che le sto insegnando a giocare…Mi… Non voglio pensare a quello che mi farebbe”
 
Tom raggiunse rapidamente la Signora Gatsby
“Gabrielle cosa ci fa qui?”
“Oddio, ma che male ho fatto nella mia vita per avervi sempre fra i piedi?”
Tom si limitò ad alzare gli occhi al cielo, oltre il danno la beffa, era una situazione paradossale.
La donna imperterrita “Sempre pronti a farvi osannare voi? Il capitano sempre la prima donna e voi cagnolini a scodinzolargli intorno”
“Ha altro da dire? Perché gradirei lei dicesse tutte le sue cattiverie rapidamente e andasse via”
“Sei tu la sua vera metà, non solo calcistica, credo ami più te che mia figlia o forse più quell’arrogante di Benji, fatto sta che ama più voi”
“Ok ci ama, ai suoi occhi sarà una cosa orribile immagino?”
Si impettì e convita replicò “Certo che lo è, siete uomini!”
“Vede Gabrielle, lei ha una mente piccola, il significato della parola amore non riesce a comprenderlo!
Lo associa solo al sentimento fra uomo e donna. Si sbaglia Gabrielle! Guardi tutte quelle persone lì in campo, le vede? Sono tutte follemente innamorate di Holly e di Patty, compreso il sottoscritto. Saremmo disposti a sfidare il demonio per loro”
si bloccò, la guardò più intensamente
“Cosa che facciamo ogni volta che parliamo con lei. Si arrenda Gabrielle, domani si sposeranno e non c’è nulla che possa dire o fare per evitarlo. Perché invece non prova l’ebrezza di gioire per loro? E’ capace di gioire, vero? Ora se ne vada se non vuole finire in prima pagina, se Holly la vede non sarà gestibile e ci sono diversi giornalisti presenti, non pensa a cosa potrebbe dire la gente?”
Si indurì e si fece più arcigna “Vado via solo perché non voglio far nascere uno scandalo, il tuo capitano ci ha già portati sulla bocca di tutti, senza alcun rispetto.”
Strizzò gli occhi e voltandosi “Ci vediamo domani al matrimonio, sempre se porterà a termina questa pagliacciata”
Tom non replicò, l’importante era che andasse via.
Raggiunse rapidamente gli altri e fece cenno a Benji di stare tranquillo.
 
 
Pilar , nel frattempo, aveva raggiunto Nat che stava facendo rimbalzare il pallone sulle ginocchia.
“Posso giocare con te?”
“Come vuoi giocare piccolina?”
“A calcio!” rispose asciutta la bimba
“Ne sei capace? Se ti passo la palla tu la prendi con i piedi o con le mani?”
“Sono piccola, non stupida, se mi passi la palla ti faccio vedere!”
Nat l’assecondò e Pilar controllò la palla, se la passò sul piede destro, la fece rimbalzare sulla coscia sinistra e la ripassò alla ragazza.
“Certo, sei la figlia di Roberto che sciocca!”
E continuarono a divertirsi così fino a quando non si sentì
“OLIVER HUTTON, TU …SEI STATO TU AD INSEGNARLE, SAI COSA TI FARO’ ADESSO? DOMANI ALL’ALTARE AVRAI BISOGNO DEL DEAMBULATORE”
“Roberto, ti prego parliamone, io non le ho insegnato…Lei è tua figlia, ce l’ha nel sangue. Non ho fatto altro che costatarlo”
“Pilar, amore di papà chi ti ha insegnato a giocare?”
“TU, chiedo sempre alla mamma di farmi vedere le partite della nazionale brasiliana in cui giocavi tu.”
Roberto si era quasi calmato, ma la bimba proseguì
“Poi il mio principe mi ha spiegato come fare” e fece rimbalzare la palla sulla spalla facendola rotolare ai piedi del suo insegnante
“HUTTON, IO TI FACCIO STARE IN PANCHINA A VITA “
“Roberto si ragionevole, l’hai vista? Ha soli 4 anni ed è in grado di controllare la palla e di palleggiare con maestria, tu non puoi non vederlo? Lei è una piccola fuoriclasse!” e usò Patty come scudo.
“NON NASCONDERTI DIETRO LA TUA DONNA, NON FARE IL VIGLIACCO! TI AVEVO CHIESTO DI NON INSEGNARLE, TU NON…”
“Papà perché ti arrabbi, forse non sono abbastanza brava?... Mi dispiace!” e abbassò il capo con gli occhi pieni di lacrime.
Roberto si sentì morire.
Si chinò e abbracciò la sua creatura
“Tu sei bravissima amore mio, non devi mai pensare di non essere abbastanza brava ai miei occhi, anzi lo sei anche troppo”
“Allora perché non vuoi?”
“Perché…Perchè sono un sciocco, vuoi giocare con me? Ti va?”
“Non voglio giocare alle principesse adesso!” asserì la piccola
Intervenne Mark “Questo si che è uno scoop, il grande Roberto Sedinho con scettro e diadema”
“Magari fossero solo scettro e diadema, ci sono anche i guanti, il rossetto” elencò il capitano
“La borsetta, gli orecchini” continuò Benji
“Dimentichi la collana di perle e il fermaglio a forma di farfalla geneticamente modificata, è enorme” finì Tom
Nat guardò le ragazze e poi Roberto che disse
“Noi o giochiamo bene o non giochiamo affatto” e guardò i tre amici
“VOGLIO LE FOTO?” disse ridendo la piccola Lenders
“Certo” si affrettò a cercarle Sofia.
Tutte le ragazze la circondarono ed esplosero in una fragorosa risata
Pilar si avvinò a Benji “Non te la prendere protierone paratutto, sei una principessa incantevole”
“Grazie BIRBA, ne sono consapevole” pretese un bacio e le spiegò “Il tuo papà non intendeva giocare alle principesse, ma a calcio, vuoi giocare a calcio con il grande Roberto Sedinho?”
La piccola si voltò di scatto e corse rapida dal padre
“Tu…Tu giocheresti a calcio con me? Veramente? “
L’uomo le passò la palla.
Si unirono un po' tutti e Pilar sembrava trasudare felicità!
Holly cercò Tom e gli mimò un grazie.
L’aveva visto parlare con l’arpia, si era controllato solo per evitare a Patty un dispiace.
Alzò gli occhi al cielo, mancavano poche ore al matrimonio, il giorno era ormai al termine, poi avrebbe dato la notizia.
 
 
NOTE: Non ho potuto resistere, un mezzo “inciucio” fra Nat e Benji ci doveva essere, questo capitolo è di transizione. Io li odio i capitoli di transizione, ma era doveroso far calmare gli animi, Gabrielle è una spina nel fianco, il mio capitano però può contare sugli amici di sempre. Chissà quale notizia darà? Speriamo non si sia fatto condizionare dall’arpia!
 
Grazie mille a tutti coloro che leggono le mie storie e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate! ☺️

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** PERDONAMI HOLLY ***


PERDONAMI HOLLY
 
Patty infilò l’intimo ed uscì dal bagno della camera della nave, dove di lì a poco avrebbe realizzato il suo sogno.
Le amiche la guardarono infilare la giacca della tuta di Holly, quella della nazionale e sgattaiolare fuori.
Si guardarono e restarono in attesa del suo rientro.
Andò dritta verso le urla che provenivano dalla stanza opposta alla sua, bussò
“Manager cosa ci fai qui?” chiese Benji preoccupato
Il capitano spalancò la porta, la prese per mano e le chiese
“Cosa succede amore?”
La ragazza lo guardò, indossava il pantalone dello smoking e la camicia bianca ancora da abbottonare, ed era a piedi scalzi.
Non riuscì a trattenersi e lo baciò con trasporto lì, davanti a tutti.
Non tardarono fischi ed incitamenti.
Si staccò da lui ridendo
“Scusami, tu…Tu sei così bello ed io non posso resisterti”
“No…Va bene…Tu…Va bene”
E rise ancora difronte a quelle parole confuse.
“Perché sei venuta qui? Cosa c’è?” si riprese il capitano
“Veramente non lo so, avevo solo bisogno di vederti e di toccarti…Avevo bisogno di sapere che è tutto vero, che tu lo sei e che…Dio Holly ma sei sicuro di volermi sposare?”
“Ma che domanda mi fai?”
Patty lo guardava come estasiata, lo sfiorava quasi con timore, come se potesse scomparire da un momento all’altro.
“Amore mio, ti potrei sposare ogni giorno della mia vita, perché ogni giorno lo voglio vivere con te. Tu, sei tu ad essere bellissima e dovrei essere io a chiedertelo se ne sei veramente sicura?”
Lo baciò ancora, con dolcezza e sensualità, tanto da far dire a Benji
“Dobbiamo uscire per caso? Però avete solo 10 minuti, per una cosa senza troppi fronzoli ma appagante ce la dovreste fare”
I due futuri sposi scoppiarono a ridere e gli risposero
“IDIOTA”
“Vi adoro anche io” e risero ancora e poi aggiunse “Non credo che dovremo aspettare a lungo per un nipotino, se vai girando in questo modo Anego”
Patty si guardò ed Holly la seguì, la giacca le andava a vestito, le maniche troppo lunghe le coprivano le mani, poi cercò nuovamente il suo interlocutore dicendo
“Perché dici così? Sarò inguardabile, mi va grande e lunga, ma adoro indossarla”
“Veramente sei molto sexy Anego” ammise il portiere
Holly strabuzzò gli occhi e lo ammonì subito
“Tu proprio non ci tieni a rimanere intero, ti strappo gli occhi Price, poi voglio vedere come stai in porta!”
Tutti scoppiarono a ridere, vedere il capitano geloso era una novità.
La sposa si alzò, gli diede un ultimo bacio sospirando sulle sue labbra e andò, non prima di aver tirato uno scappellotto al SGGK.
 
Erano giunti tutti, Holly e i ragazzi erano già sul ponte.
Si alzò un venticello leggero e lo sposo si lasciò cullare, chiuse gli occhi e sentì che era esattamente dove doveva essere.
Arrivò la sposa ed iniziò la marcia nuziale.
I due ragazzi si guardarono e non c’era nient’altro che potessero desiderare in quel momento.
Quando venne pronunciata la frase “puoi baciare la sposa” si alzò un boato, l’intera nazionale li invogliava con cori da stadio.
Holly scoppiò a ridere sulle labbra di sua moglie e si scusò
“Scusali amore, sono un po'…”
“io li adoro” ammise lei guardandoli tutti con tenerezza.
 
Si spostarono sul ponte inferiore dove era stato allestito il catering, gli sposi erano suduti con tutti i loro amici, gli adulti divisi fra i vari tavoli.
Holly aveva Pilar sulle ginocchia intenta a fare le linguacce a Benji, quando vide Roberto alzarsi di scatto sbattendo un pugno sul tavolo.
“Merda” sussurrò e dando la bambina al portiere si avviò rapido verso il suo mentore.
“Roberto, ne possiamo parlare domani? Ti prego non qui e non oggi!”
“Dimmi solo perché?”
“Holly si limitò a cercare Gabrielle con gli occhi”
“NO Oliver, non a causa sua!”
“Ne parliamo domani, ti prego Roberto!”
“Parlerete di cosa domani?” Chiese Patty
“Un problema con il club” rispose rapido il Brasiliano
La ragazza strizzò gli occhi
“Vedi Roberto, io ti sono molto affezionata, ma non significa che non darò spazio ad Anego se non mi dici cosa sta succedendo?”
“Patty amore, ne parliamo domani vuoi? Ora torniamo dai nostri ospiti!”
“E’ così che vuoi iniziare la nostra vita insieme Oliver? Conosco abbastanza l’uomo che ti ha insegnato a giocare da sapere quando è sconvolto. Conosco benissimo mio marito, e sono certa abbia fatto qualcosa di cui non mi ha parlato”
Poi incrociò le braccia al petto ed aspettò una risposta
“Ho…Ho deciso di rescindere il contratto con il Brancos”
La ragazza sgranò gli occhi e lasciò che le braccia le scivolassero lungo i fianchi.
Con un fil di voce chiese “Hai avuto un’altra proposta?”
“Ho solo deciso di tornare in Giappone”
Patty senza esitazione, afferrò la gonna del suo abito e andò spedita al tavolo di sua madre.
Holly fece cenno a Benji, mentre la raggiungeva.
Insieme al portiere scattarono anche Tom e Mark.
La sposa strinse la mano sulla spalla della madre e chinandosi verso il suo orecchio
“Gabrielle alzati e seguimi”
“Ragazzina portami rispetto, io sono tua madre, non osare mai più chiamarmi per nome!”
La figlia respirò profondamente e stringendo la presa sulla spalla e alzando un pò la voce
“GABRIELLE ALZATI SE NON VUOI FARE UNA FIGURACCIA DAVANTI A TUTTA QUESTA GENTE”
Holly e i ragazzi la raggiunsero, il marito cercò di rabbonirla
“Patty lasciala, avrai tempo domani per parlarle, ora godiamoci la festa”
“Certo capitano avrò tempo, perché ti sei lasciato condizionare da lei”
“Non è così”
“Di cosa diamine mi stai accusando ragazzina?” esplose la donna
“Per te da oggi sono la Signora Hutton, non farmelo ripetere Gabrielle e sta lontano dalla mia famiglia e da me”
“Piccola ingrata e sfacciata, sono io la tua famiglia”
“Ti sbagli, non lo sei mai stata men che meno adesso. Guardali Gabrielle , mio marito e i miei amici sono loro la mia famiglia, insieme a papà!” prese un respiro e con calma proseguì
“Gabrielle non mi aspetto più che tu possa amarmi, ma Oliver, lui ha colmato tutte le mancanze d’amore che avevo, lui e questi rumorosi e fastidiosi componenti della nazionale. Lasciaci in pace, non ti dovrai disturbare più per me, non ti dovrai preoccupare più che possa ridicolizzare la tua famiglia. Dovrebbe essere un vanto per te che io abbia sposato una celebrità, non capisco…Veramente non capisco!”
Poi ebbe un’illuminazione soffermandosi sulla cugina poco distante, la quale aveva seguito la tradizione e aveva sposato l’uomo scelto dalla sua famiglia
“Certo non l’hai scelto tu e questo che ti rode Gabrielle? Non hai potuto combinarmi il matrimonio e ancor più grave, sai che non avresti potuto scegliere di meglio, perché Holly è talmente al di sopra di ogni papabile scelta che ti senti sconfitta. Ma lui non ha colpe e tu…Tu gli hai fatto abbandonare i suoi sogni, ha rinunciato alla sua carriera per darti dimostrazione di non so casa!”
Gabrielle aveva ascoltato quelle parole con attenzione e chiese al genero
“Cosa hai fatto esattamente Oliver?”
“Non ha importanza Gabrielle”
“Ne ha CAPITANO” disse la suocera
“Ha annullato il suo ingaggio nel Brancos e ha deciso di tornare in Giappone” spiegò la figlia
I ragazzi in coro “COS’HAI FATTO?”
Gabrielle lo guardò sgomenta e asserì
“Ma dico sei impazzito ragazzo? Holly!”
“Gabrielle hai detto che non avrei rinunciato ad un bel niente per Patty, che non ci sarebbe stato nessun matrimonio se lei non avesse acconsentito a venir via con me. Vedi mi hai fatto riflettere, io non avevo pensato a quanto possa essere traumatico e impegnativo questo trasferimento per lei. Quando ci sono andato avevo un obiettivo ben preciso e non è giusto che lei non abbia il tempo e il modo di capire ciò che vuole per se stessa, oltre il nostro amore. A me basta stare con lei per realizzare tutti i miei sogni, non ho bisogno d’altro”
Alla donna si riempirono gli occhi di lacrime, senza che potesse controllarsi.
Patty guardò il marito e lo prese per mano, quelle mani intrecciate furono avvolte da quelle di Gabrielle.
“Mi dispiace, di tutto. Holly non era necessario arrivare a questo, io…Oddio non puoi buttare tutti i tuoi sacrifici così, non è tardi vero per tornare indietro, tu…Tu puoi ancora tornare sui tuoi passi vero?”
“Dov’è il trucco?”chiesero in coro
“Nessun trucco, Holly sono stata…Ho commesso un errore madornale con te”
“Chi fa gli esorcismi al contrario?” chiese Benji a Tom
“Non ne ho idea!” gli rispose
“Fai poco lo spiritoso Price, sto parlando con il ragazzo meraviglia” e per la prima volta non era sarcastica nel dirlo
“Gabrielle ci fai paura così, torna in te, demone malefico” aggiunse Mark spaventato.
“Il micetto ha finalmente paura di me! Dov’è quel fastidioso uomo Brasiliano che ti osanna continuamente, lui…Lui potrà sistemare questa cosa, ma tu…Tu sei impazzito completamente, rinunciare a tutto quello che hai conquistato, certo se sapessero che sei sul mercato non impiegheresti molto ad essere ingaggiato, ma…Patty vuole studiare medicina e sono certa si sia già iscritta all’università di Sao Paolo”
“Tu…Tu come lo sai che…voglio studiare medicina ?” le chiese la figlia sgomenta
“Sono tua madre ragazzina. Sapevo che volevi Oliver, dalla prima volta che hai pronunciato il suo nome a casa e allo stesso modo, ho capito che avresti studiato medicina , non ti sei forse già iscritta? Mi sbaglio forse? Tu non ne sai nulla Price?”
Benji si irrigidì e la donna proseguì
“Voi veramente pensate che io non vi conosca? Tom, tu le hai consigliato di seguire il suo istinto e tu Benji sei il braccio, che l’ha aiutata nelle cose pratiche. Ottima accoppiata voi due, siete sempre stati un scoglio molto acuminato per me. Poi c’è la tigre che…” si fermò per guardare lo sposo “Ti seguirebbe ovunque capitano, senza pensarci due volte. Julian e Philip, sono pazienti e riflessivi, ma non meno decisi degli altri” sospirò e terminò “Poi ci sei tu Oliver, la punta di DIAMANTE, il ragazzo meraviglia, tu così maledettamente simili a Dereck, con quel tuo sorriso limpido e genuino”
“CHI E’DERECK?” chiesero tutti, sempre più sconvolti
Intervenne il Sig. Gatsby
“Dereck era il mio migliore amico, nonché centrocampista della Newppy e fidanzato di mia moglie, manager della squadra”
I ragazzi non credevano alle loro orecchie
“Cosa…Di chi stai parlando…Cosa stai dicendo?” chiese Patty sconvolta
“Il MIO capitano Patty, mi ha lasciata qui ed è andato via…Senza mai…Mai voltarsi indietro, mi ha spezzato il cuore ed io… Io non ho retto al dolore. Ho fatto una sciocchezza che mi sarebbe potuta costare la vita, se tuo padre non mi avesse trovata in tempo.”
Il maritò la strinse a se dicendo “Non è necessario continuare”
La donna scoppiò in un pianto liberatorio dicendo
“E’ così simile a me, lei e la loro storia…Ma lui…lui” poi afferrò il braccio del ragazzo
“Perdonami Oliver!”
Il ragazzo se la portò al petto dicendo
“Gabrielle, diventiamo amici ti va? Mi devi un ballo suocera, io me la cavicchio e tu?”
La donna gli fece una carezza e asserrì.
Patty e i ragazzi si precipitarono da Roberto e gli chiesero di intervenire per poter sistemare la cosa.
Il brasiliano si incollò al telefono e nel tempo del ballo riuscì a far passare la decisione di Holly, come uno scherzo di cattivo gusto dei suoi amici, infondo la società era stata avvisata tramite fax.
Benji e gli altri si sentirono sollevati, la sposa era raggiante, poi sentirono un applauso vigoroso, il capitano stava facendo volteggiare Gabrielle, che rideva divertita e al termine della musica lo baciò sulla guancia con affetto!
Maggie e Michael si cercarono e si avvicinarono al figlio
“Eh così ci sei riuscito!”
“Ah fare cosa?”
“A dimostrarle che non sei lui, che non ti saresti comportato come lui e che AMI veramente la tua Patty”
Holly sgranò gli occhi e chiese
“Voi sapevate? Voi perché… Avreste potuto dirmelo, io avrei cercato di…”
Lo interruppe la madre
“Holly amore , ce ne ha parlato Poul due giorni fa, dopo che tu e la moglie vi siete scontrati davanti casa, ci ha detto che era preoccupato per te, perché il tuo sguardo si era spento e che temeva potessi fare qualche sciocchezza. Te ne avremmo, anzi ve ne avremmo parlato domani”
Il ragazzo li abbracciò, fu distratto dalle risate dei suoi amici, sua moglie era radiosa come mai prima e quello era solo l’inizio.
 
 
 
 
 GRAZIE MILLE A TUTTI COLORO CHE HANNO SEGUITO QUESTA STORIA, A CHI HA RECENSITO, LE MIE DEVIL'S IN PARTICOLARE .
A TUTTI QUELLI CHE HANNO AMATO UN INFORTUNIO PROVVIDENZIALE, SIETE TANTISSIMI! GRAZIE GRAZIE GRAZIE 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3769728