Stavano facendo colazione
tranquillamente quel sabato mattina quando a Kara venne un'idea.
“Alex.” Iniziò
mangiando una brioche. “Hai da fare oggi?” Le domandò.
Alex, che nel frattempo si stava
spalmando un po' di crema sul suo bagel, la guardò sorpresa.
“Mh penso di no. Dovrei studiare ma ho fatto già il
novanta per cento del lavoro quindi posso prendermi la giornata
libera, perché?” Le chiese portandosi la brioche in
bocca.
Kara sorrise. “Va a prepararti
allora. Oggi ti presenterò una mia amica.” Le disse.
Alex scattò sorpresa. “Davvero?”
Le chiese.
Kara fece le spallucce. “Un paio
di giorni fa mi avevi detto che volevi conoscere i miei amici.”
Disse con non-calanche .
Alex le sorrise. “Sei la migliore
sorella del mondo!” Esultò correndo al piano di sopra
per prepararsi.
Kara la guardò correre. “Potevi
almeno finire il bagel.” Sussurrò. “E va beh.”
Disse prima di portarselo alle labbra e mangiandolo con gusto.
Non poteva mica andare sprecato no?
Quella stessa mattina, qualche ora più
tardi, uscì con Alex.
Camminarono lungo la foresta adiacente
alla fattoria dei Danvers sino ad arrivare in una piccola radura.
Alex notò un sacco di case di
legno sparse qua e la. “Dove siamo?” Le domandò.
Kara sorrise. “Questo...”
Aprì le braccia indicando il luogo. “E' il clan di
Maggie!” Le disse.
“Un clan? Dal nulla?”
Domandò Alex. Non era insolito che, sparsi nel mondo, ci
fossero piccoli clan. Un'associazione di persone che decidevano di
stabilirsi in un luogo specifico lontano dagli altri clan.
La sua famiglia non faceva parte di
alcun clan, sulla carta, ma Alex sapeva che era grazie ad Eliza.
“E questa Maggie è la
capobranco?” Domandò.
Kara annuì.
“E' stata cacciata dalla famiglia
e ha deciso di creare un piccolo clan con gente cacciata dalla
propria famiglia. Non è molto grande, ci saranno un centinaio
di persone, ma è come entrare in una grande famiglia
allargata.”
Alex annuì alle informazioni.
Questa Maggie sembrava in tipo apposto.
Camminarono tra le case e Alex vide sua
sorella salutare un po' tutte le persone di quel bizzarro clan.
Riconobbe un paio di ragazzi di Midvale e persino Frank, un suo amico
delle elementari.
“Ehy!” La abbracciò
il ragazzo.
“Frank come va?” Le disse
Alex ricambiando l'effusione. “Cosa ci fai qui?” Chiese
la ragazza.
Frank sorrise aspramente. “Le
cose con la mia famiglia non...” Si fermò un secondo,
attento a soppesare le parole. “Non andavano più bene
quindi sono scappato di casa e Maggie mi ha accolto nel suo branco.”
Le disse. Alex annuì.
“Ma tu, piuttosto, cosa ci fai
qui?” Chiese.
Alex fece segno a sua sorella. “Siamo
venute a fare un giro.” Disse.
Kara salutò il ragazzo che
ricambiò.
Pochi istanti dopo sentirono il nome
della bionda urlato da qualche parte e si voltarono.
Alex vide una piccola ragazza
avvicinarsi a loro in compagnia di una donna.
“Maggie!” Urlò Kara
avvicinandosi alle due ragazze.
Alex invece non si mosse per niente.
Era stata colpita dall'odore forte della ragazza.
Era deciso, unico e speciale. Sembrava
fosse l'unico odore sulla faccia della terra. Arrossì di
colpo. Cosa le stava succedendo?
Si ritrovò a fissare imbambolata
la ragazza, estraniata dal mondo. Non riusciva a pensare ad altro che
alla bellezza di questa Maggie e di come il suo odore fosse unico e
inimitabile.
“E quindi ho deciso di
presentartela. Lei è Alex.” Sentì dire da Kara.
“Alex? Tutto ok?” Le chiese
la bionda spodestandola da quei pensieri che, Alex si accorse, non
erano più molto casti.
A cosa stava pensando? Perché
voleva disperatamente baciare questa ragazza? Perché, tutto
d'un colpo si sentiva così strana.
Scosse la testa cercando di cacciare
quei pensieri.
“Ciao, piacere sono Alex. La
sorella di Kara.” Allungò la mano verso la ragazza.
Maggie le sorrise. “E' un immenso
piacere conoscerti, finalmente.” Le rispose Maggie con uno
sguardo che Kara non aveva mai visto.
Osservò sua sorella e poi Maggie
quando capì cosa stava accadendo.
Odorò meglio l'aria sentendo una
puzza incredibile proveniente da Maggie. Stava emanando i suoi
feromoni da accoppiamento.
Kara fece una faccia schifata.
“Posso parlarti un secondo?”
Così dicendo prese Maggie e la portò lontana da Alex.
“Maggie no!” Le intimò
Kara.
Maggie parve non capire. “Ho
sentito i tuoi feromoni. Non ci provare con mia sorella, non è
uno dei tuoi trofei e poi hai...” Indicò con lo sguardo
la bruna che era venuta con Maggie. Maggie sorrise “Lei è
Jane, è solo una nuova aggiunta al clan. Le stavo mostrando il
posto.” Le disse.
Kara annuì. “Quello che
vuoi ma non provarci con mia sorella.”
Maggie la guardò strafottente.
“Come vuoi.” Le disse. “Niente sorella di Kara.”
Esclamò.
Kara parve soddisfatta alle parole
della bruna e, insieme ritornarono da Alex che, nel frattempo, si era
messa a parlare con Jane.
“Scusateci. Dovevo dirle una cosa
importante.” Annunciò Kara.
Entrambe le donne annuirono. Alex
aggrottò le sopracciglia.
Odorò l'aria e, il profumo che
tanto le piaceva, era scomparso. Cosa si erano dette poco lontano le
due ragazze?
“Va bene ragazze, io vi lascio.
Grazie per il tour Maggie.” Disse Jane andando via poco dopo.
Maggie sorrise alla ragazza e voltò
la sua attenzione alla coppia di sorelle, guardando Alex più
intensamente.
“Venite a casa mia, vi offro una
tazza di caffè” Disse loro la brunetta iniziando a
camminare. Kara e Alex la seguirono.
Alex si fece avanti e sconfisse la sua
paura. “Quindi tu sei il capobranco?” Domandò.
Maggie sorrise e il cuore di Alex si
strinse.
“Mi piace definirmi più
sindaco che capobranco.” Le disse. “Non voglio essere il
capo di nessuno. Siamo tutte persone sfuggite da una vita che non ci
piaceva, meritiamo solo un po' di pace.”
Alex la osservò rapita.
“Capisco.” Le disse.
Maggie sorrise. “Tu invece, cosa
fai nella vita?” Le domandò.
“Sono una tirocinante. Lavoro al
Midvale Hospital.” Disse.
“Oh, un dottore. Non si vedono
molti omega come dottori di questi tempi.” Ammise Maggie.
Alex fece le spallucce. “Ho
lavorato molto per arrivare fin qui. Mi manca solo l'esame di
abilitazione e sarò dottore a tutti gli effetti.” Disse
fiera.
“Wow, sei un'omega tosto.”
Le disse e Alex arrossì.
Dietro di loro Kara osservava la scena
preoccupata.
Arrivarono a casa di Maggie in pochi
minuti.
“Prego...” Disse la ragazza
aprendo la porta. “Fate come se foste a casa vostra.”
Continuò facendole entrare.
Alex odorò la casa sentendo
l'odore di Maggie ovunque. Dio, era l'odore più buono del
mondo.
Si diressero in cucina e Maggie si
premurò di preparar loro un caffè, accompagnandolo a
qualche biscotto.
Chiacchierarono del più e del
meno finché il telefono di Kara non iniziò a suonare.
Lesse il nome di Lena e inconsciamente sorrise.
“Scusate, devo prendere la
chiamata.” Disse allontanandosi e lasciando le due sole.
Corse fuori di casa e rispose alla
chiamata.
“Hey” Disse
affettuosamente.
“Ciao Kara.”
Sentì dall'altro capo del telefono.
La
sola voce di Lena la fece sentire contenta.
“Come
stai?” Le domandò.
Non
era passato molto tempo dalla loro prima uscita ma Kara sapeva di
provare qualcosa per l'altra ragazza.
“Tutto bene.”
Iniziò Lena. “Tu?”
“Ora
che ti sento meglio.” Le rispose senza pensarci.
Sentì
Lena ridere dall'altro capo del telefono e diventò rossa.
“Ehm...
dicevo... come mai mi hai chiamata?” Domandò
imbarazzata.
“Volevo sentirti.”
Le rispose Lena.
Kara
sorrise. “Volevo sentirti anch'io.” Le disse.
Prese
un po' del suo coraggio. “Ti va di vederci questo pomeriggio?”
Le chiese.
Lena
ci pensò su qualche secondo. “Si. Posso
inventare qualche scusa.”
Kara
sorrise alle parole di Lena.
“Allora
ci vediamo più tardi.” Le disse.
“A più
tardi.” Le rispose Lena
chiudendo la chiamata.
Kara
sorrise a se stessa. Contenta ritornò in casa e si ghiacciò
quando vide Maggie, inclinata verso Alex, mentre la odorava.
“Hai
un'ottimo odore” Le disse l'ispanica.
Alex
arrossì. “Anche il tuo è buonissimo.”
Rispose.
Kara
odorò la stanza. Maggie stava di nuovo emanando i suoi
feromoni di accoppiamento con suo sommo disgusto.
Notò
che anche l'odore di Alex fosse diverso. Sua sorella stava
rispondendo ai suoi feromoni?
Cosa
stava succedendo?
Si
schiarì la gola e vide le due donne sobbalzare sorprese.
L'odore
di Maggie cessò di colpo.
Kara
fissò Maggie con disapprovazione. La bruna le fece le
spallucce.
Si
soffermò a guardare Alex e vide uno sguardo diverso nei suoi
occhi.
Alex
era interessata a Maggie?
Si
congedarono da casa di Maggie poco dopo e si diressero verso casa.
“Allora...”
Iniziò Kara. “Che te ne pare?” Alex arrossì.
“Mi piace.” Disse. “Il suo odore, Kara. E' qualcosa
di inimitabile. Mi sembra di non sentire niente oltre al suo odore
quando è vicina.” Le confessò la bruna.
Kara
ebbe l'illuminazione. Alex aveva una cotta per Maggie. Sentiva le
stesse cose che lei sentiva per Lena.
“Capisco...”
Ammise. “Ti piace.” Alex arrossì ancora. “N-non
mi piace... credo.”
Kara
rise. “Oh si ti piace, sembri quasi me quando gua-” Si
bloccò.
Alex
la guardò con sospetto. “Quando guardi chi?” Le
chiese.
“C'è
qualcuno che ti piace? Voglio sapere tutto.” Le disse la bruna
seriamente.
Kara
si morse la lingua. Non doveva dirle nulla così presto.
“Ehm...”
Iniziò. “C'è questa ragazza... abita nella
capitale.” Disse. “Ha un odore buonissimo e, come te,
quando sono vicina a lei non sento altri odori.” Si aggiustò
gli occhiali imbarazzata. “Ecco perché dico che ti piace
Maggie” Concluse.
Alex
saltellò contenta. “Oooh sei innamorata!” Esclamò.
Kara
rise nervosamente. “Innamorata è un parolone. Diciamo
che mi piace.” Ammise.
“Quando
me la presenterai?” Le domandò curiosa.
Kara
tossì. “Pre-presentartela? No Alex, è troppo
presto. La conosco da troppo poco tempo.” Le disse.
Alex
annuì. “Mi sembra giusto. Sono contenta per te, Kara.”
Le disse sinceramente e Kara le mise una mano sulla spalla tirandola
a se.
Camminarono
per poco prima che Alex riprese la parola. “A te sta bene se
rivedo Maggie?” Le chiese.
Kara
si bloccò di colpo. “Non devi chiedermi il permesso,
Alex.” Le disse. “Ma voglio avvisarti. Maggie non è
proprio...” Si fermò un secondo. “Seria come
ragazza. È il classico alpha che salta da un letto all'altro.
Non voglio che ti ferisca.” Le disse.
Alex
assimilò le informazioni ed annuì.
“Ma
se vuoi vederla io non posso che supportarti, solo... fai
attenzione.”
Alex
annuì alla bionda. “Sarò attenta.” Le
disse.
Quel
pomeriggio Kara era diretta verso la capitale.
Era
impaziente di incontrare Lena e, inconsciamente, sorrise quando la
vide uscire di casa.
Aveva
parcheggiato poco lontano, sotto direttive della stessa Lena, e
l'aveva attesa.
“Ciao!”
Disse entusiasta. Lena le sorrise.
Entrarono
in auto e Lena le spiegò la strada da percorrere.
La
fece parcheggiare nelle vicinanze del mare.
Scesero
e camminarono presso il lungomare. Kara voleva disperatamente
prendere la mano di Lena nella sua ma era troppo imbarazzata per
farlo.
Sobbalzò
quando fu la stessa bruna che, completamente rossa, afferrò la
mano nella sua.
Si
guardarono per un secondo e Kara le sorrise.
Lena
rispose al suo sorriso imbarazzata.
“Pensavo...”
Iniziò Lena. Kara la guardò curiosa. “Ti va di
andare al cinema?” Le chiese ancora rossa in viso.
Kara
annuì. “Certamente!” Le disse entusiasta. “C'è
qualche film in particolare che vuoi vedere?” Le chiese.
Lena
scosse il capo. “No. La verità è che non sono mai
andata al cinema e volevo provare.” Ammise.
Kara
la guardò sorpresa. “Non sei mai andata al cinema?”
Le chiese.
Lena
annuì. “Non... ho molti amici con cui fare le cose.”
Le disse Lena.
“Molti
hanno paura del mio cognome” Ammise.
“Stupidi.”
Disse solo Kara. “Sei molto di più di un cognome, Lena.
Sei una ragazza dolce e gentile e...” Alzò le loro mani
ancora strette una nell'altra. “Molto più coraggiosa di
me” Rise. “Volevo farlo anch'io ma avevo paura.”
Disse.
Lena
la guardò imbarazzata dai tanti complimenti. “Grazie”
Sussurrò.
Kara
strinse la mano di Lena nella sua e la guardò con affetto.
“Dico
solo la verità” Fece le spallucce.
Arrivarono
al cinema pochi minuti dopo e presero i biglietti per l'unico film
ancora disponibile.
Si
sedettero tranquillamente ai loro posti e attesero l'inizio del film.
Di
tanto in tanto Lena volgeva lo sguardo a Kara, osservando la sua
contentezza mentre mangiava dalla sua ciotola di pop-corn.
Ovviamente
aveva preso la ciotola extra large.
Kara
si girò verso Lena. “Vuoi?” Le chiese indicando la
ciotola con le guance piene.
Lena
rise alla scena ma accettò di buon grado.
Il
film era quasi a metà quando Kara sentì la testa di
Lena sulla sua spalla.
Si
voltò a guardarla e rimase quasi sopraffatta dalla sua
bellezza. Il suo cuore batteva più velocemente per il
nervosismo decise di prendere un po' del suo coraggio da alpha tra le
mani.
“Lena...”
Sussurrò per non disturbare nella sala.
La
bruna alzò il capo dalla sua spalla ed, immediatamente, a Kara
mancò il suo calore.
Kara
avvicinò il viso a quello della bruna. “Voglio davvero
baciarti” Le disse, le labbra sempre più vicine a quelle
di Lena.
“Credevo
non me l'avresti mai chiesto” Rispose Lena sollevando il
sopracciglio e Kara attinse a tutto il suo coraggio e chiuse la
distanza tra le sue labbra e quelle di Lena.
Fu
un bacio con i fiocchi. Il cuore di Kara batteva all'impazzata. La
mano volò direttamente sulla guancia della bruna
accarezzandola.
Inconsciamente
si sposto sulla sedia avvicinandosi verso Lena e le leccò le
labbra.
La
sentì sussultare ma, con sua somma sorpresa, Lena aprì
le labbra e le loro lingue si incontrarono.
E
fu tutto diverso.
Dietro
le sue palpebre Kara vide i fuochi d'artificio e sorrise nel bacio.
Rao, era il suo primo bacio ed era perfetto.
Si
sentì strana, diversa.
Si
allontanò dopo poco fissando la bruna rossa in volto. Anche
Lena era rossa ma le sorrise. Il cuore di Kara batteva forte,
talmente forte che pensava sarebbe scoppiato da un momento all'altro.
Prese
la mano di Lena e la strinse nella sua.
“Wow”
Sussurrò e Lena sorrise.
“Wow
anche per me” Le disse la bruna.
Kara
intrecciò le dita di Lena con le sue e le diede un altro bacio
sulle labbra contenta.
Lena
scosse la testa e poggiò di nuovo il capo sulla spalla di
Kara.
Rimasero
in quella posizione sino alla fine del film. Le mani strette tra loro
e i cuori che battevano all'unisono.
Quando
le luci si riaccesero Kara diede un leggero bacio sul capo di Lena.
Uscirono
pochi minuti dopo dal cinema.
“Quel
bacio...” Iniziò Kara. “Era il mio primo bacio.”
Ammise imbarazzata.
“Anche
il mio.” Rispose Lena.
La
bionda la guardò sorpresa. “Quindi neanche tu...”
Lasciò il discorso in sospeso.
Lena
negò con la testa. “No Kara, non sono mai stata con
nessuno.” Le disse.
L'alpha
di Kara ululò di gioia.
Lena
era vergine, come lei.
Si
schiarì la gola, imbarazzata dai suoi stessi pensieri. “E'
stato perfetto.” Sentenziò. “Credo.” Disse
poco dopo. “Non ho proprio un metro di confronto” Ammise.
Lena
rise dandole un buffetto sul naso. “E' piaciuto molto anche a
me” Le disse e Kara esultò. “Sono il dio dei
baci!” Esclamò contenta.
“Sei
un'idiota” Le rispose Lena invece.
Kara
rise tirandola a sé.
“Ma
a te piace quest'idiota.” Le disse, avvicinando il suo volto a
quello di Lena.
“Mi
piace è una parola grossa” Le rispose invece Lena.
“Diciamo che non mi dispiace.” Disse allora.
Kara
la guardò triste.
Lena
scosse la testa, un sorrisino furbo sulle labbra. “Sto
scherzando.” Le disse tirando il colletto di Kara e chiudendo
le distanze.
Se
possibile questo bacio fu anche migliore del primo.
“Ehy
Lena...” Pochi minuti dopo Kara si voltò verso la
ragazza.
“Si?”
Le rispose la bruna.
“Questo...”
Indicò prima Lena, poi se stessa ed infine le loro mani
giunte. “Significa che stiamo insieme?” Domandò
nervosamente.
Lena
sollevò il sopracciglio. “Mi sembra di essere stata
chiara con quel bacio.” Le rispose Lena.
Kara
sorrise a più non posso. Sollevò Lena senza alcuna
fatica, non calibrando bene la forza.
“Ouf”
Disse la bruna sorpresa.
Kara
la fece scendere. “Scusa.” Le disse imbarazzata.
Lena
la squadrò sorpresa. “Però ne hai di forza”
Le disse e Kara arrossì.
“Faccio...
molto allenamento.” Le confessò.
“Si
vede.” Le rispose Lena squadrando i suoi bicipiti.
Kara
arrossì.
Kara
parcheggiò poco lontano da casa di Lena, in una viuzza.
“Sono
stata davvero bene con te.” Le disse.
“Anch'io.”
Rispose Lena.
Kara
sorrise e si avvicinò alla bruna dandole un leggero bacio
sulle labbra. “Ti va di vederci anche domani?” Le chiese
allora.
Lena
scosse il capo. “Domani non posso. La domenica è l'unico
giorno della settimana in cui mio fratello non lavora.” Le
disse. “Sto con lui praticamente tutto il giorno.”
Kara
capì. “Oh no, tranquilla. E' più che giusto,
anzi!” Le disse. “Lunedì però va
benissimo.” Le rispose allora Lena. “Dovrò solo
dire che mi fermo dalla mia amica per studiare e..”
Kara
la guardò. “Non puoi dir loro che esci con me?” Le
chiese.
Lena
scosse la testa per la seconda volta in pochi minuti. “Non
credo la prenderebbero bene.” Disse. “E'... complicato”
Disse e Kara non se la sentì di indagare senza essere troppo
ficcanaso.
“Ok...”
Disse allora.
Lena
la guardò poggiandole una mano sulla guancia. “Non
preoccuparti.” Le disse “Lascia fare a me.”
Kara
annuì e si gustò la carezza sulla guancia chiudendo gli
occhi.
Gli
aprì solo quando sentì Lena ridere.
“Cosa?”
Domandò sorpresa.
“Non
sai proprio gestire gli odori, vero?” Chiese la bruna.
Kara
si guardò attorno disorientata odorando l'aria nella macchina.
“Stai
emanando due feromoni diversi Kara” Iniziò la bruna.
“Uno è il feromone da rilassamento mentre l'altro...”
Arrossì “E' quello d'accoppiamento.”
Kara
la guardò sorpresa. “Io n-non. Ommiodio.” Arrossì
di colpo. “Non so come gestirli.” Ammise.
Lena
sorrise e Kara sentì l'odore attorno a lei cambiare.
La
vide arrossire e capì. Questi erano i feromoni di Lena.
“Questi
sono i miei” Le confermò la bruna.
Kara
prese un lungo respiro sentendosi strana. Sentì un leggero
fastidio tra le gambe, qualcosa stava diventando...
Sgranò
gli occhi sorpresa. Il suo pene si stava indurendo.
Si
mosse nervosamente sul posto. Perché stava avendo un'erezione?
Lena,
ignara del dibattito mentale di Kara le sorrise prima di prendere la
borsa.
“Devo
andare.” Le disse la bruna. Kara annuì e Lena la baciò
ancora una volta.
Fu
un bacio molto più sensuale dei precedenti e Kara continuò
a sentirsi molto più eccitata di prima.
Voleva
fare più di un bacio con Lena ma si costrinse a tenere a posto
i suoi pensieri.
Lena
non si meritava di essere trattata così.
Con
questa linea di pensiero la baciò con calma e senza la fame
che il suo alpha interiore le premeva. Rao, era difficile, ancora di
più quando sentì l'odore di Lena così vicino a
lei.
Era
così buono, sarebbe bastato così poco.
NO!
Sentì urlare nella sua testa. Calmò i suoi pensieri e
si concentrò solo sulla bruna davanti a se.
Pochi
minuti dopo Lena uscì dall'auto dirigendosi verso la propria
casa.
Kara
attese che la bionda entrasse prima di guardare tra le sue gambe.
Il
pene, ormai completamente eretto, spingeva sul jeans causandole un
leggero fastidio.
“Torna
giù” Lo minacciò. “Perché ti sei
alzato senza motivo?” Gli chiese.
Ripensò
all'odore di Lena. “Possibile che il solo sentire i suoi
feromoni mi faccia sentire così?” Domandò a se
stessa.
Attese
qualche minuto finché il suo amichetto non ritornò al
suo stato iniziale prima di poter ripartire.
Nella
sua stanza Lena era sdraiata sul letto con gli stessi pensieri di
Kara nella mente.
Era
eccitata e completamente bagnata. Perché si sentiva così
strana nei confronti della bionda? Era questa l'attrazione fisica
di cui aveva tanto sentito parlare?
Fine
4 capitolo.
Questo
è un capitolo leggermente più lungo dei precedenti
perché mi avete richiesto Alex e quindi volevo darle dello
spazio.
Che
ne pensate? Vi piace o no?!
Fatemi
sapere:D
Vi
aspetto tra 5 recensioni!
Ps
Kara ha l'alza bandiera perché ha sentito l'odore di Lena. Che
verginella <3
E
niente, volevo scrivere sta cosa dell'alza bandiera. Era più
forte di me xD scusa Najy xD
Beh
Cyaaaaao~
H93
pps
se mi volete insultare mi trovate sempre su telegram!
@katie_mcmuffin!
Ciaooo
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