Where did you sleep last night?

di Le VAMP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1st Group ***
Capitolo 2: *** 2nd Group ***



Capitolo 1
*** 1st Group ***


Where did you sleep last night?

Come potrebbe davvero una canzone soltanto rinchiudere il destino di una generazione di giovani nati per morir nell’oblio?
Da una leggenda popolare ci andremo a interessare ora alle loro deplorevoli vite: Ellen la cacciatrice di anime, Akemi divenuta agnello, Ange sulla croce e Bernd che si fece ammazzare, Misao fatta a pezzi, Aya che sta a dialogar con Garry, David che rifiuta di vedersi fallito, Chloé e Michel a cui bastò una notte per consolarsi a vicenda, Mari che si rifugiava nei sogni per morirci all’interno, a Yonaka cui nelle bizzarre avventure non poté far altro che donarsi a strane creature, o Madotsuki che preferì uscir dai suoi sogni per realizzar morte concreta, sulla strada, come sulla strada furono a lungo Rachel e Isaac prima d’esser ritrovati, e poi Aria che tentarono di far rivivere in mondi costruiti, e Mishiro ricordata per il suo suicidio fallito.

Dove hanno mai dormito tutti loro, una volta giunta la notte e venivano costretti a chiuder gli occhi?

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In the pines

My girl, my girl, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Tutt’era cominciando con quell’omicidio, con l’incendio di casa sua e quei cadaveri finalmente a terra.
Ce l’aveva messa tutta Ellen, ed ora riusciva a dominar con grazia e noncuranza l’ira ed ogni tipo di desiderio omicida; aveva pagato con tutto ciò che aveva pur di raggiunger quel risultato, ed ora la foresta l’accoglieva, la natura le veniva incontro, ma non come si sarebbe aspettata.
Questa era scura, il verde poco si distingueva dal nero, e gli odori si confondevano tra loro.

Passò lì la sua prima notte da assassina, potendo dare finalmente pace ai suoi occhi.

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In the clearing near the village

My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Da quando fu istruita su tutte le buoni azioni da compiere con quel suo immenso potere non poté far a meno di guardar con un po’ di timore qualunque persona incontrasse.
Non si può dire che Akemi non fosse una ragazza gentile, eppur da una parte sperava che quella capacità in lei non si manifestasse; poi veniva la vergogna per ciò che provava, ed infine un nuovo sorriso costruito dalla rassegnazione.

Soltanto allora, avendo patito più volte il tocco del bastone, avendo finalmente potuto veder di che colore vivo e accesso fosse il proprio sangue, allora poté riposare in pace nella radura accanto al villaggio.

L’agnello fu sacrificato.

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On the cross, or in the fairy house

Her husband was a hard working man
Just about a mile from here
His head was found in a driving wheel
But his body never was found

C’erano degli ultimi pensieri che poterono nascere nella mente di Ange prima che il suo corpo venisse altrettanto distrutto dalle fiamme che la stavano raggiungendo sulla croce a cui era stata appesa come Cristo.

My boy, my boy, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

E colui su cui rifletteva era ora quel compagno deceduto, buono a nulla, incapace nemmeno di trattare i suoi segreti con riguardo!
Ah, follia, che aveva preso il posto del suo buon senso, ma cosa stava pensando?

Forse erano quelli i suoi sinceri pensieri per quell’amico che tanto rifletteva sulla sua debolezza, che forse non sarebbe mai diventato un cacciatore di rispetto come desiderava suo padre.

Ma poi, ella allora? Era altrettanto giusto che morisse al Suo stesso modo?
Che fine avevano fatto le sue belle parole, l’entusiasmo con cui difendeva i più deboli se poi erano scomparse tra quei morsi voraci che riservava a tutti indiscriminatamente?  

Poi vennero le urla, ed il suo riposo non fu altrettanto piacevole come le altre notti durante quella stravagante settimana alla casa fatata.

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In my parents' bedroom

My boy, my boy, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

David quella notte non riusciva a dormire.
Stava ancora lì prima che fu mandata all’ospedale, da sua madre si intende.
Quel giorno aveva svolto l’esame, e aveva fatto il possibile per cercar in tutti i modi di superarlo; infondo chi poteva rimproverarlo?
La determinazione porta a tentar ogni via, non poteva di certo portare alla disperazione.
Questo perché non avrebbe deluso sua madre, come già era successo con la ragazza che l’aveva mollato, no, quella volta sarebbe andato tutto bene.
Così stava ancora a rimirare il soffitto, senza saper che fare, e così i ricordi s’insinuavano meschini nella sua memoria impedendogli quel riposo a cui sperava di giungere: quella gente che veniva a saper che ancora non aveva una casa propria in cui vivere, e ridevano di lui.

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Piece by piece, in the school

My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Era morta perché nessuno riusciva ad apprezzarla, e chi l’aveva apprezzata l’aveva fatto nel modo sbagliato.
Misao non s’era mai illusa troppo, a un certo punto della sua vita, d’esser veramente amata da qualcuno.
Aveva osservato spesso i suoi compagni, vedendo come riuscissero a divenir amici, confidenti per lo meno, riuscivano tutti a farsi considerare. Come si mostravano quelli, cos’avevano di diverso da lei? Si mostravano come dei fiumi d’energia, dei burloni con cui trascorrere il tempo?

Quel professore, poi, nello scoprire il suo passato era rimasta ancor più amareggiata. Se aveva sofferto le sue stesse pene, perché doversela prendere con lei in quel modo?

Fu in quel frangente che il giovane spirito si librò nella sua collera, irata per quell’essere umano che nessuno le concedeva d’essere, per quella persona che continuavano a rigettare, non potendo dar quiete nemmeno al suo cadavere oramai distrutto e dormiente nella scuola che maledì personalmente.

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In my cold room

«Perché non hai seguito il volere di tuo padre? Facendo l’avvocato non ti saresti ritrovato in quelle condizioni»
«Beh...» la pausa fu breve, perché non fu poi così difficile per Garry trovare le parole adatte con cui rispondere a quelle constatazioni
«Sai, Aya, non nascondo che molte volte ci ho pensato anch’io. Ma certo non potevo pensare di aver perso tutto...
Credo che un futuro già scritto non corrisponde alla libertà di scelta, che ho preferito non farmi sfuggire»
Così stette in silenzio, ma la dottoressa continuava a non degnargli di uno sguardo, troppo affaccendata a completare i calcoli e quegli esperimenti che conduceva alla sua scrivania, e che poteva ben permettersi a quelle ore della notte proprio per il poco rumore che facevano.
Allora il ragazzo decise di riprendere la questione, anche perché non riusciva a comprendere le sue risposte soltanto dai movimenti delle sue spalle, ed era curioso di conoscere a fondo le sue attitudini.
«E tu invece? Non hai mai voluto provare a cercare una tua strada?»

Questa volta ottenne la sua attenzione: si voltò quasi irritata, con le sopracciglia aggrottate:
«Vorresti insinuare qualcosa?»
Come al solito, sarebbe stato meglio se si fosse spiegato per bene prima di aprire bocca. Passò una mano dietro il capo, attese un po’ prima di rispondere imbarazzato «Nulla, nulla. Intendo dire...Era questo quello che volevi diventare?»
Lei ci pensò a lungo, ma non rispose.
Gli dedicò appena pochi secondi per sostenere il suo sguardo, poi si voltò ancora, e non ne parlarono più.  

My girl, my girl, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Ed ella ricordò la notte che si susseguì al giorno del funerale di sua madre, quando seppe di esser stata abbandonata e si consolava a letto cantando le sue canzoni, le quali sperava vivamente avrebbero coperto le urla prima udite dal piano inferiore. 

My boy, my boy, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Ed egli ricordò le notti di Natale in cui preferiva star nelle piazze a veder le luci, patendo il gelo, preferendolo alle sua dimora da cui si vedevano solo fabbriche abbandonate.

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Capitolo 2
*** 2nd Group ***


In my father’s bed, in a prison cell

My boy, my boy, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Michel era senza dubbio il ragazzo prodigio di cui tutti parlavano, dalle mani abili e l’orecchio acuto: infatti tanto acuto fu ora ad ascoltar in largo anticipo l’arrivo di una carrozza.
Fu lesto a trattare, corromper e accordarsi con quell’uomo e lo fece quasi meglio del padre che aveva appena preso a coltellate.
E man mano che proseguivano realizzava a malapena della fitta foresta in cui si inoltravano, non potendo nemmeno più contare sul sentiero che andava a disfarsi.
Più il cielo diveniva nero, meno fu capace di continuare a guardar dritto dinnanzi a sé.

My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Ogni mattina Chloé udiva le cameriere da dietro la porta:
«Dov’è la signorina?»
«Nella camera del padrone...Di nuovo...»
E allora cercava di soffocarsi col cuscino pur di nasconder le proprie lacrime, così quello non si sarebbe svegliato.
Non era facile trovar riposo le notti in cui suo padre l’ospitava nel proprio letto, perché tra quelle lenzuola tanta era la sporcizia che sentiva addosso, costretta a patirla su ogni parte del proprio corpo, e tanti erano i pianti che reprimeva nel petto che continuava a gonfiarsi per quegli sfoghi non concessi, che non poteva fare a meno di rinunciare al sonno per pregare a qualsiasi angelo o santo fosse rimasto in Cielo per ascoltarla.

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In my dreams, forever

My girl, my girl, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Il padre di Mari era forse divenuto più ossessivo nei confronti di sua figlia da quando la moglie passò a miglior vita: la rinchiudeva nella sua camera, non permetteva più nemmeno al buon zio di venire a farle visita, e la veniva a trovare in genere almeno tre notti alla settimana, facendosi promettere ogni volta che non avrebbe mai dovuto provare a scappare, oppure l’avrebbe punita.
Quelle erano le notti in cui Mari, quando poi riusciva a chiuder gli occhi, avrebbe preferito non riaprirli più invece che cercare quelle dannate chiavi che parevano non trovarsi, e spesso, quando Boris non c’era, si sedeva dinnanzi all’albero desiderando solo che quella porticina si aprisse e le concedesse un vero riposo.

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In a stranger's bed

My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Non sapendo dove poter riposare, Yonaka preferì allora accettare l’invito di quell’esserino che a differenza degli altri si mostrava quieto e gentile.
Le aveva chiesto semplicemente se voleva fargli compagnia per quella notte, e come avrebbe potuto rifiutare una richiesta tanto garbata?
Fu stravagante, e non ci fu poi del vero riposo.
Era tutto così indefinito, anonimo, e quel mondo esterno che sperava di trovar allettante la deluse profondamente.
Vi si trovò quasi costretta, dato le circostanze insoddisfacenti, a scambiar il muso di quell’essere giallo per il volto del suo amato fratello.

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On the road

My girl, my girl, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Madotsuki, una quieta giovane silenziosa e che non aveva mai causato problemi a nessuno, si ritrovò sconvolta dall’accaduto, e si chiedeva spesso come potesse essere avvenuto proprio a lei, che cercava sempre d’evitar ogni tipo di conflitto e starsene sulle sue.
Quello era un volto che non conosceva. Aveva deciso di chiudere per sempre gli occhi da allora.
Quello sconosciuto le privò della sua dignità perché sapeva che sarebbe stata debole.
Da allora la ragazza ci perdeva le ore, nella sua stanza, a cercar di riordinare gli eventi che le erano capitati, ma ogni volta falliva i suoi tentativi.
Cercar di dare un nome a quella figura voleva dire accettare che fosse umano come lei, ma allo stesso tempo sapeva che non si sarebbe mai potuto trattare di una creatura aliena, e questo nutriva i suoi timori, le dava ancora più angoscia di quanta ne avrebbe voluta provare, con l’inevitabile conseguenza della sua sconfitta.
Perdendo quella sfida perse anche il suo coraggio e la sua forza, lasciandosi cullare dalle sue nuove fobie per il mondo esterno che già intravedeva minaccioso al di fuori della propria camera.
Quel covo non bastò, perché presto dovette costruirne un altro e più grande, all’interno dei propri sogni.
Ampi spazi dove poter muoversi, a volte permetteva a qualche creatura di abitarci, a patto che non le desse alcun tipo di problema, mentre giocava a “caccia al tesoro” come faceva da bambina, amando perdersi in luoghi inesplorati.
Il giorno in cui decise di gettarsi verso quella strada luminosa e trafficata, per donarsi completamente al nero asfalto che l’avrebbe spinta tra le braccia della morte, era quello in cui finalmente aveva terminato il suo gioco.
Ora che l’aveva terminato, e conservato gelosamente nei meandri della sua immaginazione, nessuno più avrebbe dovuto privargliene.  

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On the road – Not alone

My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Accadde di notte, alla periferia della città.
Due ragazzi furono trovati assieme sanguinanti sul ciglio della strada.
Il momento in cui vennero tolti da lì e sepolti insieme in un quieto cimitero fu lontano dalla loro caduta: allora avevano avuto il tempo di sorridersi, di realizzare che finalmente avevano realizzato la loro promessa.
Rachel Gardner l’aveva compreso da tempo che battersi per quel mondo era inutile, e quella era una vita che non valeva la pena d’essere vissuta.  

My boy, my boy, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Altrettanto stanco Isaac Foster, felice di aver accontentato il desiderio di quella ragazza che pian piano stava diventando anche il suo.
C’erano dei momenti in cui, dopo degli omicidi, quasi invidiava la quiete su quei cadaveri; quegli idioti non meritavano il riposo, era una via troppo comoda quella che gli concedeva.
Così, quella notte, la strada che l’aveva visto crescere ora l’ebbe accolto anche nella morte, rivelandosi come degna madre.
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Under a car

My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Aria trascorreva molti giorni in solitudine, abbandonandosi ai mondi fantastici che ricreava grazia ai suoi amati libri.
La vera magia consisteva nel colmar i suoi giorni vuoti, o quei momenti in cui salutava i suoi nuovi compagni e si ritrovava da sola nella propria stanza.
Poteva essere chiamata dipendenza quella?
L’immaginazione era così un’allettante amica che quasi si sentiva tentata di sostituirla a quelli reali, ma poi si rivelò traditrice.
Per colpa di quell’assassina, Aria quel pomeriggio non tornò più a casa.
Stava attraversando la strada, e tanto era vivida la sua fantasia in quel momento che non si era resa conto che un’automobile stava passando di lì a tutta velocità.
Ricordarsi di tutto questo, ora che aveva compreso che il suo spirito si era adagiato a quella riproduzione perfetta che i compagni avevano fatto di lei, la intristiva profondamente.
Per quel ricordo rifiutò l’offerta dei suoi amici, non la meritava
Si stava dimenticando di loro
Per quel ricordo, dopo aver visto il mondo che avevano creato per lei pur di farla sentire a suo agio, aveva rifiutato anche l’idea di far lì quella nuova vita.
Quei mondi magici l’avevano uccisa
Perché se c’era una lezione che aveva imparato era di non goder del troppo riposo, di non adagiarsi troppo alle sue fantasie, poiché in ogni caso per chi prima e chi dopo sarebbe giunto il momento di dormire per sempre.

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In the lake

My girl, my girl, don't lie to me
Tell me where did you sleep last night
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through

Mishiro credeva di star affogando con piacere dopo essersi gettata in quelle acque così profonde, quella era una delle morti migliori che potesse desiderare, cullata da quel puro liquido che si stava prendendo cura del suo corpo dopo una breve vita di delusioni e dolori.
Era esattamente convinta di ciò, ma in qualche modo, quando si accorse di poter ancora riaprire gli occhi, e ragionare col proprio pensiero, istintivamente scattò all’azione e raccolse tutte le sue forze per cercar di risalir e riprendere aria.
Allora tornò a galla, si concesse dei gran respiri prima di comprendere la follia di quello che stava compiendo, di quel gesto irreparabile che non le avrebbe permesso mai più di veder quel verde e quel cielo che circondavano il lago.
Si era persa nel limbo, e con gran fortuna e aiuto delle persone che aveva conosciuto lì, era riuscita a uscirne prima di abbandonarsi all’eterno riposo.

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