Searching Happiness

di Overlock
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte Prima ***
Capitolo 2: *** Parte Seconda ***
Capitolo 3: *** Parte Terza ***



Capitolo 1
*** Parte Prima ***



Jungkook e Taehyung non si differenziavano molto di età, nonostante Taehyung fosse nato quasi un anno prima rispetto all’altro ragazzo, entrambi si definivano sempre coetanei; probabilmente un altro fattore che portava entrambi a definirsi così era il fatto che frequentassero lo stesso anno a scuola, ma non solo, avevano anche gli stessi anni di esperienza riguardo il calcio e il ballo.
Insomma, avevano davvero tante cose in comune e, che si creda al destino o no, il più delle volte finirono per ritrovarsi nella stessa stanza.
Come quella volta quando la scuola divise le classi in coppia per dei progetti scolastici e le classi di entrambi finirono per occuparsi dell’annuario scolastico; oppure quando si ritrovarono nello stesso team superate le selezioni per la squadra di calcio della città. 
Tutto ciò spinse i due a creare una forte amicizia, passavano il tempo più insieme piuttosto che separati; i genitori di entrambi iniziarono anche a definirli dei “gemelli siamesi” per quanto piacesse ad entrambi stare insieme all’altro.
Ma ovviamente i ragazzini di quattordici anni crescono e con ciò arrivano anche molte esperienze, e con queste esperienze si presentano anche le prime relazioni amorose. 
Jungkook sapeva da sempre di essere attratto dai ragazzi, e non lo nascondeva, probabilmente non ne aveva bisogno visto che chi lo sapeva, lo accettava così com’era, mentre chi non lo sapeva, poteva benissimo dedurlo visto quante volte al giorno Jungkook rifiutava le avance da parte del sesso opposto: ma nessuno si faceva problemi con Jungkook, perché lui era bravo in tutto e soprattutto era amato da tutti quindi nessuno stava a prestare attenzioni alle sue preferenze sessuali.
Taehyung invece era molto più impacciato, gli piacevano da morire le ragazze ma non sapeva proprio come  approcciarsi a queste: le uniche relazioni amorose che ebbe, non che fossero poche, avvennero per lo più per le ragazze che si facevano avanti e spessissimo in realtà non sfociavano mai in qualcosa di vero e stabile.
Taehyung si sentiva come a disagio, nonostante si trovasse bene a parlare con il sesso femminile, nonostante gli piacesse da matti starle a guardare tutto il giorno, appena il tutto sfociava in qualcosa di più intimo, non riusciva a non mandare tutto all’aria perché si sentiva fin troppo sottopressione.
Quindi finiva sempre a casa di Jungkook, tra le sue braccia, a chiedergli cosa ci fosse che non andava in lui, e Jungkook gli rispondeva sempre
 
“Tae, forse ci vuole solo tempo, alla fin fine non per forza con la prima che ti capita devi ‘consumare’”
 
Tae allora nascondeva il viso nell’incavo del suo collo e gli chiedeva come avesse fatto lui a capire che Minju, il ragazzo con cui aveva perso la verginità e suo primo amore, era quello giusto
 
“Lui è stata l’eccezione, riusciva a mettermi a mio agio ed era un sacco gentile”
 
“E allora perché vi siete lasciati? Io non lo capisco, facciamo questo discorso mille volte e continuo a non capire come potesse essere quello giusto, ma al tempo stesso non lo è stato”
 
Jungkook allora ridacchiava e gli accarezzava la schiena
 
“Perché era quello giusto per quel momento. Tae non eravamo felici, nonostante io non abbia rimpianti né rimorsi per la mia prima volta, sapevo che tra noi sarebbe finita. Non ero la sua felicità, come lui non era la mia”
 
Taehyung, sospirando affranto e alzando la il viso per incontrare gli occhi dell’altro, gli faceva sempre la stessa domanda
 
“E allora come si trova la felicità?”
 
Jungkook non sapeva rispondere a quella domanda. Rispondeva in modo circostanziale, ripetendo quanto le piccole cose di ogni giorno potessero rendere felice una persona, confessando però che la felicità totale neanche lui sapeva quale fosse.
Rimanevano abbracciati per ore, ognuno nei propri pensieri, nei propri palazzi mentali pieni di domande com’è giusto che fosse alla loro età.
Ben presto si diplomarono e di comune accordo decisero di trasferirsi insieme a Seoul, intraprendendo il più piccolo tra i due la strada della danza, mentre l’altro il canto.
All’interno dell’università erano anche riusciti a farsi un bel gruppo di amici con cui passare le serate, tanto che queste divennero pian piano una consuetudine, come in quel momento, quando Jungkook si trovava stravaccato su un divano non suo, eppure ormai così familiare. Era il divano di Seokjin, il ragazzo che lavorava alla caffetteria vicino la facoltà e il suo ragazzo Namjoon, un ancora dilettante produttore di musica. I due stavano insieme da molto tempo ed erano il modello ideale di coppia di Jungkook
 
“Kook, fammi spazio”
 
Il ragazzo venne riportato sulla terra da Yoongi, il secondo ragazzo più grande della loro combriccola, dopo Seokjin, lavorava nella stessa casa discografica di Namjoon e in un modo o nell’altro con il tempo, la coppia e questo divennero un trio affiatato.
Oltre loro tre, si aggiunsero poco dopo l’entrata di Jungkook e Tae, nel gruppo, anche Hoseok e Jimin, entrambi compagni di ballo del più piccolo.
Jungkook si spostò più verso il bracciolo del divano e fece spazio al più grande
 
“Tutto bene hyung?”
 
Chiese gentilmente, osservando l’espressione corrucciata dell’altro. Questo annuì e riprese i fogli che aveva posato poco prima sul tavolino, in mano
 
“Mh sì. Ho avuto l’illuminazione ma non so come inserirla nel testo che avevo già scritto..”
 
Yoongi venne distratto dal rosso era appena entrato in casa
 
“Hobi! Appena puoi vieni un attimo?”
 
Hoseok, sentendosi chiamato dal suo hyung preferito annuì allegro e corse a togliersi il giubbotto.
Jungkook li osservò per qualche minuto per poi sorridere, l’amicizia è una cosa davvero strana: i due erano come il giorno e la notte e nonostante si conoscessero da pochi mesi, erano già entrati in completa sintonia.
 
“Kook, Tae? Dov’è?”
 
Jungkook alzò lo sguardo verso Namjoon e fece mente locale
 
“Oh uhm i suoi genitori sono in città, quindi sono andati a cena fuori”
 
“Oh mio dio riuscirai tutta la sera a stare senza di lui?”
 
Jimin prese parola, portandosi una mano sul cuore con fare sarcastico. Il più piccolo lo guardò male ma prima che potesse rispondere, Namjoon lo anticipò
 
“Probabilmente no! Quei due sono come gemelli siamesi”
 
I ragazzi in stanza risero e Jungkook sorrise a quel soprannome, ricordando quante volte vennero chiamati in quel modo
 
“Fossero solo quello”
 
Aggiunse Yoongi, seguito subito da Jin
 
“Hanno completamente la testa andata l’uno per l’altro. Do ad entrambi due mesi”
 
L’unico presente tra i due protagonisti del discorso inclinò la testa, non capendo
 
“Due? Sei così pessimista Jinnie? Io dico neanche un mese”
 
Jungkook alternava lo sguardo tra i due amanti, i quali erano troppo intenti a conversare per accorgersi di lui
 
“Hyung? Mi spiegate di che state parlando?”
 
I suoi amici continuarono ad ignorarlo e Jimin si intromise nel discorso di Namjoon e Jin
 
“Sono d’accordo con Joon hyung. Un mese”
 
“Anch’io”
 
Anche Hobi, il quale era ancora con gli occhi rivolti verso i fogli di Yoongi, aveva capito più di Jungkook
 
“Secondo me neanche succederà”
 
Yoongi parlò per ultimo e nessuno riuscì a controbatterlo, quindi il più piccolo cercò di nuovo spiegazioni
 
“Ma di cosa diamine parlate!”
 
E sta volta non era una vera e propria domanda. I cinque si guardarono intensamente, poi Seokjin si sentì in dovere di avanzare verso Jungkook
 
“Kookie, da quanto tempo è che sei innamorato di Taehyung?”
 
Jungkook spalancò occhi e bocca, ripassando con questi ogni sguardo rivolto a lui in quella stanza
 
“Io- MA COSA STATE DICENDO?!”
 
Il più piccolo si alzò in piedi, aggrottando la fronte.
Yoongi si leccò le labbra, per poi guardare il ragazzo in piedi al suo fianco
 
“Kook, davvero non te ne accorgi?”
 
Lentamente, Jungkook si risedette al suo posto, piuttosto taciturno
 
“Forse non avremmo dovuto”
 
Azzardò a parlare Namjoon, avvicinandosi al ragazzo fino ad inginocchiarsi di fronte a lui
 
“Magari avresti dovuto rendertene conto da solo ma Kook, ci hai mai pensato?”
 
Jungkook si morse il labbro e sospirò forte. Prima che però potesse fare o pensare qualunque cosa, il telefono gli squillò. Namjoon lasciò che si alzasse e il ragazzo si allontanò
 
“Pronto?”

*Kookie! Dì a Jin e Joon hyung di non togliere la pizza dal forno! Sto arrivando, i miei genitori hanno incontrato dei loro vecchi amici e hanno deciso di uscire con loro*
 
“Oh, sì! Sei sicuro?”
 
*Certo! Andrò tra qualche settimana io dai miei nonni quindi li vedrò lì e AH! Vogliono che venga anche tu*
 
“I-io?”
 
*Ah-ha! Hanno detto che manchi ad entrambi*
 
Il ragazzo dall’altro capo del telefono ridacchiò e Jungkook si accorse solo in quel momento di quanto il suo cuore battesse all’impazzata. Chiuse gli occhi qualche secondo e sospirò
 
*È tutto okay, Kookie?*
 
“Mh-hm. Ci vediamo appena arrivi ok?”
 
*Mh, certo. A dopo*
 
Jungkook chiuse velocemente la chiamata e si girò verso il resto dei ragazzi
 
“Mh ha detto che sta arrivando, la cena è rimandata..”
 
Jimin gli si avvicinò preoccupato per la sua espressione
 
“Stai bene Jungkookie?”
 
Il diretto interessato si mordicchiò il labbro e prese una mano di Jimin, portandola sul proprio cuore
 
“Direi di no”
 
Sussurrò quasi impercettibilmente.
In realtà tutti, dentro la stanza, sentirono il suo battito cardiaco.
 
 
La serata fu piuttosto strana, Jungkook nonostante fosse stato inserito in tanti discorsi da Taehyung stesso, era molto taciturno, cosa che fece preoccupare il suo migliore amico
 
*Kook-ah, tutto okay? Oggi...mi sei sembrato strano*
 
Il più piccolo sospirò dall’altro capo del telefono e strizzò gli occhi. Jungkook era rimasto a dormire da Hoseok e Jimin, visto che l’indomani i tre dovevano essere prestissimo fuori casa per un’uscita con l’accademia di danza
 
“Sì Tae, sono solo stanco”
 
Tae mugugnò e si rannicchiò sul letto
 
*Okay. Quindi, vieni a Daegu con me?*
 
Jungkook rimase in silenzio per qualche secondo; dopo la conversazione con i suoi hyung aveva quasi paura a rimanere da solo con Tae, era tutto così strano essersi reso conto che provava qualcosa di...molto forte per il suo migliore amico di una vita
 
*Se non ti va puoi dirmelo, non ti sto obbligando*
 
Il più piccolo spalancò gli occhi e scosse la testa anche se l’altro non poteva vederlo
 
“Nonono, certo che verrò!”
 
Dopo che entrambi si diedero la buonanotte, chiusero la chiamata, anche se in realtà nessuno dei due riuscì a dormire bene.
Quel periodo fu abbastanza difficile per entrambi: Jungkook soffriva per non poter confidarsi con il suo migliore amico, mentre Tae ormai era covintissimo che l’altro non lo sopportasse più. Per quanto le loro abitudini non erano cambiate, Tae sentiva Jungkook molto distante e questo lo fece sentire completamente vuoto, come se gli mancasse una metà di sé. Non gli importava più di nulla, né dell’Università, né delle ragazze o del resto dei suoi amici. Doveva assolutamente capire cosa stesse succedendo al loro rapporto.
Quindi una delle ultime sere in cui si trovavano a Daegu insieme, decise di portarlo a fare un giro fino al Suseong Lake: quando Tae veniva a trovare sua nonna in città, il posto in cui passava più tempo era sicuramente il lago
 
“Perché siamo qui?”
 
Tae si sedette lentamente su una panchina e strinse tra le mani una delle aste di ferro di questa, leggermente agitato
 
“Kook, dobbiamo parlare”
 
Jungkook perse un battito a quella frase; nel giro di qualche secondo sentì il cuore colmarsi di angoscia e non poté far altro che sudare freddo. Nonostante i suoi hyung lo avevano istruito su come comportarsi normalmente per non destare sospetti, qualche volta andava a finire che si perdeva a fissare il più grande, come incantato
 
“Ho fatto qualcosa?”
 
Domandò quindi avvicinandosi leggermente a Tae, ma senza sedersi. Quest’ultimo alzò le spalle e scostò lo sguardo dal ragazzo per guardarsi intorno
 
“Non lo so, dimmelo tu. Hai combinato qualcosa?”
 
Jungkook aggrottò la fronte torturandosi le dita. Taehyung, capendo che non avrebbe avuto risposta sospirò e si alzò
 
“Mi spieghi che ti succede? È da ormai da settimane che va avanti questa storia. Non fai che startene lontano, non mi calcoli più anche quando stiamo insieme, anche quando siamo soltanto noi due!
Sei sempre su un altro mondo e boh mi sembra di non far più parte del mondo che avevamo costruito insieme”
 
Jungkook abbassò lo sguardo e sentì gli occhi pizzicare
 
“Se vuoi smettere di vedermi è okay! Ma per favore dimmelo perché io non ce la faccio a continuare così, tengo tanto a te, tengo tanto a noi ma se per te non è lo stesso, allora tanto vale metterci una pietra sopra subito”
 
Il più piccolo continuava a non parlare  e Taehyung si stava leggermente stufando
 
“Vuoi smetterla di avere questo comportamento da bambino e parli? Perché la conversazione con un albero in questo momento sarebbe più fruttuos-“
 
“Mi piaci!”
 
Tae si immobilizzò, mani a mezz’aria e bocca leggermente aperta. Jungkook stava ancora con la testa abbassata, ormai la stronzata l’aveva fatta, tanto valeva sputare fuori tutto. Così alzò lo sguardo e fissò quei bellissimi occhi neri
 
“Mi piaci probabilmente da una vita. Solo che sai, non me ne rendevo conto, sei stato il mio primo vero amico e sei il mio MIGLIORE amico, quindi mi sono detto ‘dai è normale sentirsi così’ perché tu sei diverso, perché noi siamo diversi insieme e questa teoria mi è andata bene per tutti questi anni. Non sono mai stato geloso di nessuno, perché mi fidav-mi fido di te. Mi fido ciecamente e sapevo che non mi avresti mai abbandonato.
Solo che poi abbiamo conosciuto gli hyung, ed era strano perché voglio bene ad ognuno di loro ma sono i miei hyung e sono come dei fratelli e non riuscivo a metterti al loro stesso piano. Ma mi sono detto che era sempre per il solito discorso e ho lasciato perdere. Però...quella sera non sei venuto, o almeno sei venuto ma molto più tardi e io sono rimasto da solo con loro. Ci credi che non lo ero mai stato? Non ero mai stato con loro senza che ci fossi anche tu e hanno iniziato a farmi tante domande e sono entrato nel panico e poi tu mi hai chiamato e il cuore sembrava esplodermi, le gambe mi erano praticamente diventate gelatina! E da quel momento non riuscivo a non pensare ad altro, pensavo a te ogni minuto di ogni ora, pensavo a tutto quello che abbiamo passato, a come tu per me fossi qualcosa che non lo è mai stato nessuno, neanche Minju...”
 
Fece una pausa e sospirò passandosi una mano sul viso
 
“...Quindi ho capito che c’era qualcosa che tutt’ora non so spiegarmi, perché sei sempre stato l’unico della mia vita ma pensare a me innamorato di te mi devastava perché so come sei fatto e so come avresti potuto prenderla nel sapere che io, apertamente gay da sempre, il tuo migliore amico che ti ha visto nudo e in tutte le tue condizioni possibili, sia innamorato di te.
Mi-mi dispiace pensavo di poter passarci sopra ma non ci riesco, non riesco ad andare avanti se ti ho sempre intorno”
 
Tae cambiò espressione un paio di volte, ma questo non fermò Jungkook di finire il suo discorso, di confessargli tutte le paure e i sentimenti che aveva provato in quel mese.
Tae finì con le braccia conserte e viso  rivolto verso il terreno
 
“Quindi che vorresti fare? Chiuderla?”
 
Jungkook, l’ultima cosa che avrebbe voluto sentirsi dire era proprio quella frase. Pensava ad una sfuriata scioccata, ad una risata isterica o magari ad un ‘stai tranquillo kookie, non vado via’ o MAGARI nelle migliori delle ipotesi un ‘provo anch’io qualcosa per te’. Invece no, Tae era più distante di quanto mai lo fosse stato Jungkook in quel periodo, e la sua voce era piatta come il mare in un giorno senza vento. Ciò scoraggiò Jungkook del tutto che in quel momento, dopo attimi di silenzio, annuì
 
“Sì”
 
Jungkook si morse una guancia fino a farsi male, ma nulla poteva essere messo a confronto del suo cuore in quel momento
 
“Bene!”
 
Tae sciolse le braccia e alzò lo sguardo, gli occhi colmi di lacrime ben trattenute
 
“Allora chiudiamola”
 
Sospirò sonoramente e chiuse gli occhi per un attimo
 
“Mi chiedo solo perché cazzo di tutta la gente che esiste in questo mondo dovevi innamorarti proprio di me!”
 
Jungkook si morse violentemente il labbro e non riuscendo a trattenerlo, si lasciò andare in un singhiozzo. Si tappò subito la bocca e si allontanò leggermente, permettendo così a Taehyung di oltrepassarlo
 
“Mi dispiace Jungkook, per me non è la stessa cosa”
 
Taehyung si allontanò, decidendo di tornare a casa senza l’altro, sperando che questo facesse ritorno solo dopo che lui si fosse addormentato.
Di fatto andò così, i genitori di Taehyung più volte cercarono di dissuadere Jungkook dall’ andare via da casa loro in piena notte, ma vedendo in che stato erano rientrati i due, la mamma di Tae decise solo di preparare qualcosa da mangiare per il più piccolo, per poi lasciarlo andare.
 
 

Jungkook aspettò il treno delle quattro del mattino per tornare a casa, ci avrebbe messo un po’ e di sicuro questo lo avrebbe portato a pensare alla sera precedente ancora e ancora e ancora.
L’unica distrazione fu pensare a dove poter andare a dormire quando sarebbe arrivato, Tae sarebbe stato altri due giorni a Daegu e lui in due giorni avrebbe dovuto cercarsi un nuovo posto in cui stare, l’ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento era trovarsi Tae girare per casa, trovarsi un Tae nudo girare per casa o ADDIRITTURA trovarsi un Tae appena sveglio con la voglia di coccole proprio al suo fianco.
 
“Kook!”
 
“Hyung ciao!”
 
Jungkook salutò il suo hyung con fare incerto
 
“Senti uhm posso...posso venire a stare da te per qualche giorno? Giuro non disturberò, non darò alcun fastidio, neanche mi vedrai”
 
Il più piccolo si mordicchiò freneticamente il labbro, sentendo ancora una volta gli occhi pizzicare
 
“Jungkook sai già che la mia risposta è sì”
 
Il ragazzo ringraziò tutti gli dei esistenti per aver fatto in modo che l’altro dall’altra parte del telefono non gli chiedesse che stava succedendo
 
“Grazie Yoongi hyung. Arriverò nel pomeriggio”
 
“Vuoi che venga a prenderti in stazione?”
 
Jungkook si passò la base del palmo della mano su entrambi gli occhi e tirò su con il naso
 
“Nono, tranquillo. Tornerò a casa a prendere le mie cose e poi verrò da te”
 
“Va bene. Allora ci sentiamo appena arrivi”
 
Entrambi si salutarono e Jungkook si rannicchiò contro il finestrino lasciando che le lacrime scendessero da sole, più si sarebbe sfogato da solo, meno l’avrebbe potuto fare in presenza dei suoi amici.
Una volta arrivato fu l’uomo di fronte a lui che lo svegliò. Jungkook lo ringraziò cortesemente e scese, dirigendosi verso casa.
Appena arrivato decise di fare tutto in fretta, in modo tale da non passare neanche un secondo in più in quella casa.
Prese più vestiti possibili, i libri e qualche oggetto essenziale per la sua sopravvivenza. Quando chiuse la porta alle sue spalle, lasciò un post it dietro la porta con scritto che le sue chiavi le avrebbe trovate sotto il vaso al fianco della porta d’ingresso; poi, camminò a passo lento fino a casa del suo hyung.
Yoongi continuò a non chiedere nulla, gli chiese solo più volte se volesse dormire con lui nel suo letto, ma Jungkook rifiutò tutte e quante le volte, dicendo di preferire il divano.
 
Solo qualche settimana dopo, improvvisamente il telefono di Jungkook gli notificò una chiamata, da parte di Taehyung. Dopo qualche secondo con lo sguardo fisso sul display rispose
 
*Senti puoi tornare a casa quando vuoi*
 
Jungkook si leccò le labbra e prese un respiro profondo, ma Tae gli impedì di parlare
 
*Sto andando a vivere da Jimin e Hobi, quindi è tutta tua*
 
Il più piccolo sentì il cuore smettere di battere e rispose con un ‘ok’ molto soffocato, per poi chiudere la chiamata.
Quando Yoongi entrò in salotto, buttò tutti i fogli che aveva in mano in aria per correre da Jungkook
 
“Hey, hey che succede?”
 
L’altro non aveva intenzione di staccare le mani dagli occhi mentre il suo corpo era invaso dai singhiozzi. Il più grande lo strinse tra le sue braccia e gli lasciò un bacio tra i capelli
 
“È tutto okay Kook”
 
Da quella sera Yoongi si trascinò il più piccolo nel suo letto e gli accarezzava la schiena finché questo non si addormentava.
Poco tempo dopo Jungkook tornò a casa, trovandola completamente vuota di qualunque cosa appartenesse al più grande.
Vagò per le stanze vuote, entrando nella camera del ragazzo per ultima: era completamente spoglia, non era rimasto più nulla se non un foglio -o meglio una fotografia sul letto.
Quando Jungkook si avvicinò, il cuore gli si strinse ancor di più in una morsa, era una loro foto, LA foto che avevano scattato appena entrati nel loro appartamento.
Lentamente si sedette sul letto ormai di nessuno e strinse quello foto a sé, esternando le ultime lacrime rimastegli in corpo.
 
L’indomani quando si presentò a casa di Yoongi, questo non ne fu sorpreso: lo fece entrare e portò di nuovo le coperte sulla branda che aveva sistemato proprio al fianco del suo letto
 
“Ringraziami che non l’ho ridata a Jin”
 
Jungkook accennò un sorriso, si sedette sul letto e sospirò
 
“È una domanda idiota ma devo fartela, come stai?”
 
Il più piccolo chiuse gli occhi a quella domanda e trattenne un singhiozzo. Yoongi sospirò e lo abbracciò stringendolo forte a sé
 
“Passerà Kook, passa sempre”.
 
 

In quell’ultimo periodo fu inevitabile per tutti di doversi separare: il fatto che Hoseok e Jimin erano compagni di danza di Jungkook non contò poi molto poiché i due, abitando ormai con Taehyung presero a frequentare più lui che il più piccolo.
Al contrario Jungkook non tornò a casa sua ma rimase da Yoongi che si prese cura di lui per i mesi successivi, insieme a Namjoon e Jin.
C’è comunque da sottolineare che in realtà il gruppo continuava a frequentarsi, alternandosi tra i due o incontrandosi senza che questi ci fossero
 
“Come sta Jungkookie?”
 
Chiese in un sussurro Hoseok al più grande. Yoongi sospirò e scosse la testa
 
“Sta poco meglio di prima, più o meno”
 
Hoseok sbuffò
 
“Taehyung sta facendo l’idiota. Sta uno schifo sai? Gli manca così tanto che certe volte la notte lo cerca ancora”

Yoongi sbuffò e scosse la testa
 
“Non ho mai visto Jungkook così da quando li conosciamo, ma credo davvero che abbiamo fatto una stronzata quella sera. Siamo stati degli stronzi”
 
Hobi si passò una mano tra i capelli e scosse la testa
 
“Tae dorme con Jimin in questi giorni. Sai la mania di tenere sempre un cuscino abbracciato no? Qualche sera fa ha detto che ha proprio bisogno di contatto umano perché ormai si era abituato così”
 
Yoongi alzò un sopracciglio
 
“Questo è pazzamente innamorato”
 
“L’unico a non saperlo però è lui”
 
Ad interrompere il loro discorso fu Jimin stesso, il quale si buttò addosso ai due
 
“Io direi…che dobbiamo organizzare un appuntamento a tradimento. Sono adulti, che si comportassero da tali e uscissero insieme a noi!”
 
Yoongi guardò il più piccolo contrariato
 
“Mh non so quanto potrebbe funzionare”
 
Hoseok invece  quasi si illuminò alle parole di Jimin
 
“Ma sì! Li costringiamo a fare i maturi e ad uscire con noi e poi li lasciamo soli! E’ perfetto”
 
Yoongi si passò una mano sul viso mentre i suoi due amici si esaltavano sempre di più
 
“Andrà tutto a puttane, me lo sento”.
 
 
 
I tre, aiutati da Namjoon e Jin organizzarono il piano per far incontrare di nuovo i due più piccoli del gruppo. Yoongi sempre un po’ restio riguardo la riappacificazione tra i due, Jimin ed Hoseok sempre più esaltati
 
“Heyyy”
 
Tae arrivò come un uragano, fiondandosi sulla schiena di Hoseok
 
“Ce l’hai fatta ad arrivare”
 
Il più piccolo dedicò a tutti un sorriso quadrato e Jimin gli circondò il collo con un braccio. In quel momento Jungkook si avvicinò lentamente al gruppo, picchiettando la spalla di Yoongi, il quale si girò sorridendo
 
“Ciao Kookah”
 
Lo salutò lasciandogli una veloce carezza sulla testa.
Il gruppo calò in un silenzio tombale e Jungkook, torturandosi le mani fino a sentir dolore sospirò, facendo un passo indietro
 
“H-ho sbagliato, non dovevo venire scusate”
 
Si mordicchiò il labbro per trattenere i singhiozzi e si girò, ritornando sui propri passi.
Fu solo una mano sulla sua spalla a bloccarlo a metà strada dal terzo passo
 
“Nah, rimani. E’ okay”
 
Jungkook si girò a guardare il biondo, il quale distese del labbra in un sorriso mancato.
I sette iniziarono a camminare e mentre Taehyung prese a parlare con i suoi coinquilini, Jungkook si sentì abbastanza a disagio, c’era qualcosa di seriamente sbagliato in tutta quella situazione
 
“Perché non vai a parlargli?”
 
Sussurrò Yoongi dopo essersi avvicinato, Jungkook guardò il biondo di fronte a lui per qualche minuto, per poi girare lo sguardo verso il più grande
 
“Perché dovrei? Sta già parlando con Jimin e Hoseok e non saprei neanche cosa dirgli”
 
Il moro più grande scosse la testa
 
“Non per forza devi dirgli qualcosa di sensato, inizia semplicemente una conversazione e vedi come va. E’ come ricominciare da capo Kook, provaci”
 
Il più piccolo socchiuse gli occhi per qualche secondo. Quando li riaprì Yoongi non era più al suo fianco bensì di fronte a lui, tra Jimin e Hoseok.
Con la coda dell’occhio però scorse una figura al suo fianco e ovviamente non poté che riconoscerla, avrebbe riconosciuto Taehyung anche in mezzo ad una folla
 
“Come stai?”
 
Aprì bocca proprio questo scatenando un’espressione quasi sconvolta al moro che, ripresosi subito, si schiarì la voce e alzò le spalle
 
“Sto bene. Tu come stai?”
 
“Mi manchi”
 
Rispose senza inibizioni il biondo, le mani dentro le tasche del giubbotto e lo sguardo ai piedi
 
“…Anche tu mi manchi”
 
Mormorò Jungkook, rendendosi conto solo dopo che probabilmente per quanto piano l’avesse detto Taehyung non avrebbe neanche sentito.
Il biondo si fermò e si girò verso il moro, facendolo fermare a sua volta
 
“Io credo che dovremmo parlare”
 
Jungkook sospirò
 
“Tae l’ultima volta che lo hai detto abbiamo litigato, ti prego”
 
I due risero per il tono quasi disperato del più piccolo e Taehyung annuì
 
“Okay allora riformulo: sarò io a parlarti, ho tante cose da dirti e ho davvero bisogno di farle uscire fuori”
 
Jungkook trattenne il sorriso e finalmente guardò il biondo negli occhi
 
“Okay. Ti ascolto”
 
Taehyung sgranò gli occhi leggermente in panico
 
“Come a-adesso?”
 
Il moro annuì e si prese di coraggio afferrando il braccio del biondo
 
“Yoongi hyung! –il richiamato si girò verso Jungkook e accennò un sorriso nel vedere i due insieme- andiamo a fare un giro”
 
“Va bene, allora ci sentiamo più tardi”
 
I due mori si sorrisero e Jungkook iniziò a camminare, trascinandosi dietro Taehyung il quale stava usando tutte le sue forze per non sorridere a quell’azione.
 
 
Entrarono in un pub, Jungkook quasi a mani tremanti e Taehyung con il cuore che batteva all’impazzata
 
“Allora?”
 
Iniziò Jungkook sorseggiando poi la sua coca-cola. Il biondo prese un respiro profondo e aprì bocca
 
“Vorrei in primis chiederti scusa. Ho reagito malissimo quella sera e non dovevo, quindi ti chiedo di perdonarmi. Solo che vorrei prima spiegarti le motivazioni della mia reazione:
Prima di tutto era una cosa che non mi aspettavo, mi sembrava proprio impossibile perché è così raro che tu ti possa innamorare di qualcuno e non riesco a capire come possa essere io la persona a cui vuoi così bene;
Secondo, mi sono abbastanza offeso perché non ti sei fidato, insomma ragionando ho capito la tua riflessione e probabilmente avrei reagito quasi allo stesso modo, ma Jungkook sei la seconda metà di me, sei la persona della mia vita e questo non cambierà mai, quindi nel sapere che avevi paura di dirmelo per una qualche mia reazione negativa, mi ha fatto scatenare questa reazione stessa. Dio non so neanche se capisci ciò che intendo”
 
Il biondo alzò gli occhi sulla figura di Jungkook e si alzò di scatto quando trovò questo ad asciugarsi gli occhi
 
“Kookie perché stai piangendo?!”
 
Gli si sedette affianco e gli passò una mano sulla guancia. Jungkook sorrise mentre tossicchiava leggermente per il pianto e si sporse verso Taehyung, abbracciandolo
 
“Scusami anche tu, davvero scusami ma avevo così paura di perderti, di non averti più al mio fianco”
 
Il biondo lo strinse a sé accarezzandogli la schiena
 
“Ti ho capito Kook, sul serio ed è okay. Adesso è tutto okay, giuro”
 
I due si scostarono leggermente per sorridersi e Jungkook si sporse per lasciargli un bacio sulla guancia
 
“Se…se vuoi, vorrei tornare ad essere i soliti, insomma se…”
 
Taehyung non sapeva che parole utilizzare per evitare di far uscire male la frase e Jungkook sembrò capirlo
 
“Sì! Anche io vorrei tornare ad essere quelli di prima”
 
Taehyung sfoggiò uno dei suoi sorrisi quadrati e Jungkook non poté che sentire il cuore fare un tuffo, ma non gli diede conto. Doveva metterci una pietra sopra.






Hiii! This is Overlock.
Ok parto col dire che è una fanfiction che in primis doveva avere una diversa direzioni, ma poi dopo molti ragionamenti, ho completamente cambiato. Non c'è una vera e proprio trama o storia dietro, è abbastanza leggera e niente, spero vi piaccia comunque.
Riguardo questa storia non ho davvero molto da dire, credo che il rendersi conto di essere da sempre innamorati di qualcuno che si ha avuto sempre affianco è una cosa molto difficile da affrontare, e beh ho cercato di descrivere in modo più sensato possibile cosa due persone potrebbero attraversare di fronte una situazione del genere.
Come sempre spero voi mi facciate sapere che ne pensate, sia che vi sia piaciuta che no, sono sempre molto disponibile a qualsiasi tipo di commento, (se costruttivo ancora meglio). Insomma, buona lettura per la restante fanfiction.
Byeeeeeee, love u all~
 

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Capitolo 2
*** Parte Seconda ***


Quanto è difficile farsi passare una cotta?
Anzi, quanto è difficile smettere di essere innamorati di qualcuno?!
Jungkook ancora doveva capirlo, i due avevano stabilito di rimanere nelle rispettive case in cui avevano alloggiato fino a quel momento: Taehyung da Jimin ed Hoseok, Jungkook da Yoongi. Il resto dei tre ne era più felice e l’intero gruppo tirò quasi un sospiro di sollievo. Si sentivano tutti piuttosto in colpa per aver spinto Jungkook verso l’illuminazione che avrebbe dovuto avere da sé, quindi si scusarono. Ma Jungkook era buono come il pane e sicuramente tenere il broncio ai suoi hyung era fuori discussione.
Nonostante tutto però, i due continuavano a tenersi l’appartamento, nessuno dei due riusciva a spiegarsi il motivo, forse per paura di chiudere un capitolo del loro rapporto, forse per speranza di tornarci. Nessuno dei due voleva essenzialmente pensarci. Però avevano fatto passi da gigante, ripresero a passare molto tempo insieme, dentro e fuori l’università, Jungkook con qualche palpitazione in più, Taehyung con qualche attenzione in più alle sue azioni, in modo tale che il più piccolo non fraintendesse.
Ma più volte Taehyung si domandava il perché di questa cosa. Per quale motivo Jungkook avrebbe dovuto fraintendere? Fu lì che il più grande ripassò ogni suo comportamento con il più piccolo, i suoi abbracci, i baci sulle guance, le dormite nello stesso letto, il voler stare sempre a contatto, i complimenti sull’aspetto, ma soprattutto quel piccolo nodo allo stomaco che gli si formava quando rimaneva a fissarlo.
Solo dopo la riappacificazione si rese conto di fissarlo molto spesso, era come se il suo cervello smettesse di funzionare e non riusciva a non sussurrare un ‘Sai che sei veramente bello, Jungkook?’. Ovviamente non se ne parlava proprio di farlo percepire al più piccolo, lo diceva più a sé stesso che a lui e questa cosa lo faceva impazzire: aveva il bisogno di dirglielo ma NON doveva farlo, per il bene suo e di Jungkook.
 
“Jiminah?”
 
Il rosa seduto sulla sedia della scrivania fece girare la sedia con le rotelle
 
“Mh?”
 
Taehyung si mordicchiò un labbro e intrecciò le proprie mani
 
“Hai mai frainteso qualche mio comportamento?”
 
Jimin alzò un sopracciglio, non capendo. Taehyung quindi si inumidì le labbra e, incrociando le gambe precedentemente distese si sporse verso questo
 
“Ogni volta che ti chiedo di dormire insieme a me…di abbracciarmi”
 
Il rosa alzò le spalle e scosse la testa
 
“No, affatto. Perché? C’è qualcosa di cui vuoi parlare?”
 
Il biondo si mordicchiò un labbro, storcendo poi la bocca
 
“E’ una domanda stupida ma, come si comporta una persona innamorata? Nel senso, come avrei dovuto capire che Jungkook era innamorato di me?”
 
Jimin sorrise e spinse la sedia più avanti, arrivando a toccare i piedi del letto
 
“Ci sono tanti piccoli gesti, TaeTae. Non faceva che starti vicino-“
 
“Si ma anche tu lo fai”
 
“E non faceva che abbracciarti da dietro per tenerti stretto a lui”
 
“Sì ma…anche tu lo fai”
 
“E ti guardava, spessissimo, rimaneva proprio incantato a fissarti anche quanto non stavi facendo assolutamente nulla. Stava lì, fissava ogni tuo gesto, ogni tuo respiro”
 
Tae sta volta chiuse la bocca stringendo le labbra tra i denti
 
“Taehyungie, anche io sono un sacco legato a te. E’ vero sì, ti abbraccio e ti sto vicino. Ma io sono Jimin, sono così anche con Hobi hyung, con Yoongi hyung. Non faccio che toccare tutti voi perché ho bisogno del contatto, ho bisogno di abbracciarvi perché è il mio carattere.
Jungkook non è assolutamente così. Lo conosco da un paio d’anni e mi avrà abbracciato di sua spontanea volontà due volte”
 
Il biondo si torturò leggermente le mani, fissandole intensamente
 
“Non devi fartene una colpa Taehyungie. Neanche lui se n’era reso conto”
 
“Lo so ma…Magari avrei potuto fare qualcosa. Anche se siamo tornati amici non siamo quelli di prima, non lo saremo mai più e questa cosa mi fa stare male e voglio capire se magari avrei potuto fare qualcosa per…evitare questa situazione”
 
Jimin ‘sta volta si sporse e prese le mani del biondo tra le sue
 
“TaeTae, non avresti potuto fare niente. Non scegliamo noi di chi innamorarci. E’ semplicemente successo, niente di più”
 
Il biondo quindi scrollò le spalle e allontanò le mani da quelle del rosa per massaggiarsi le tempie
 
“Ho bisogno di trovarmi una ragazza”
 
Jimin alzò entrambe le sopracciglia e si ritirò, appoggiando di nuovo la schiena sulla sedia
 
“Cosa?”
 
“Devo togliermi questa situazione dalla testa. Ho bisogno di conoscere qualcuno”
 
Il rosa si leccò i due cuscinetti che aveva al posto delle labbra e prese un respiro profondo
 
“Non puoi trovartela, Taehyung. Né puoi cercartela, non è un quaderno, né una penna”
 
Il biondo sbuffò e scese dal letto, cercando poi il giubbotto
 
“Vado a fare una passeggiata”
 
Il rosa scosse la testa e si rigirò verso la scrivania, afferrando il telefono proprio quando sentì la porta d’ingresso chiudersi.
 
 
 
 

 
 
 
Sembrava tutto così sbagliato. Stavano così bene, due migliori amici, che si erano trasferiti dal paese finalmente in città e poi il casino più totale.
Taehyung si incolpava, forse più di quanto dovesse ma non poteva far altrimenti. Se magari avesse evitato di  stargli così appiccicato, se avesse evitato quello, forse quell’altro.
Il biondo era così concentrato a guardare le varie pozzanghere sull’asfalto da non rendersi conto di essersi scontrato contro qualcuno finché non barcollò
 
“Ahia”
 
Una voce leggermente acuta arrivò alle orecchie del biondo, questo guardò per terra ed una chioma nera lunga entrò nel suo campo visivo
 
“Oh scusa. Non stavo guardando dove andavo”
 
Aiutò la ragazza a rialzarsi e questa cercò di pulirsi il retro dei pantaloni
 
“Uh stai tranquillo. Non stavo guardando neanche io”
 
La ragazza rise e i due si guardarono per qualche secondo
 
“Uh io sono Nayeon”
 
Il biondo afferrò la mano porta dalla ragazza
 
“Taehyung”
 
Il biondo la fissò per altri secondi
 
“Ti va se entriamo?”
 
Propose il ragazzo indicando con il pollice il café proprio al loro fianco. La ragazza lo guardò velocemente, per poi sorridere

“Uhm mi piacerebbe tanto ma devo correre a casa”
 
Taehyung ritrasse la mano, rinfilandola nel giubbotto e annuì
 
“Però posso lasciarti il mio numero. Magari…Magari ci vediamo domani?”
 
I due si sorrisero e il ragazzo porse il telefono alla chioma nera
 
“Okay. Fatto, mandami un messaggio con l’orario. E’ stato un piacere Taehyung”
 
Detto questo la ragazza riprese a camminare, allontanandosi. Entrambi con il sorriso sulle labbra.


 
 
“Scusa? Sei Jungkook?”
 
Il moro alzò lo sguardo dal suo libro per fissare un ragazzo dai capelli castani
 
“Mh perché lo state cercando?”
 
Il ragazzo dalle guanciotte paffute sorrise
 
“C’è quel ragazzo lì, lo vedi? E’ bloccato da altri due miei amici, sai ti guarda da quando è iniziato questo corso ma non ha il coraggio di parlarti”
 
Il ragazzo seguì la traiettoria del dito del ragazzo fino ad arrivare ad un gruppetto, due tenevano ferme le braccia di un ragazzo dai capelli neri, alto e con le spalle larghe. Jungkook quasi sorrise divertito a quella situazione
 
“Non lo mangerò, lo giuro. Se vuole può venire”
 
Il moro tornò lo sguardo sul castano e sorrise, questo ricambiò e si girò verso i suoi amici, dando segno al moro suo amico di avvicinarsi.
Questo si sistemò le maniche della camicia e abbassò lo sguardo, camminando lentamente
 
“Mh ciao”
 
Il ragazzo sorrise per un nano secondo, per poi girarsi verso l’amico, che si allontanò
 
“S-scusali, sono leggermente impulsivi”
 
Jungkook sorrise e si spostò sulla panca per far posto al ragazzo
 
“Siediti. Non mordo lo giuro”
 
Il moro più alto sta volta ridacchiò e si sedette, stando attento però a non avvicinarsi troppo
 
“Allora pensi che ci guarderanno ancora per molto?”
 
Domandò il ragazzo appoggiandosi al proprio libro. L’altro lanciò un’occhiata ai suoi amici
 
“Credo che lo faranno finché non mi alzerò da qui”
 
Jungkook afferrò il proprio libro, riponendolo dentro lo zaino
 
“E se ci alzassimo entrambi?”
 
Il ragazzo sgranò gli occhi e si alzò
 
“V-vuoi andare a fare un giro?”
 
Jungkook sorrise lasciando vedere il coniglietto che è in lui
 
“Certo, perché no”
 
L’altro sorrise ampiamente e porse la mano
 
“Sono Yugyeom comunque”
 
“Penso che tu lo sappia già ma, sono Jungkook”
 
I due ridacchiarono e Yugyeom prese a camminare. Jungkook lanciò un’occhiata al castano che gli si era avvicinato, prendendo poi a camminare al fianco del più alto.
I due finirono per fare più di un paio di volte il giro di tutto il giardino della loro università. Parlarono di come Yugyeom avesse scoperto dell’esistenza dell’altro, di quanto avesse torturato i suoi amici parlando di lui e alla fine il moro più basso cedette. Afferrò il telefono di Yugyeom dalle sue mani e compose velocemente un numero
 
“Questo è il mio numero. Chiamami”
 
Yugyeom si morse un labbro sorridendo ampiamente e riprese il telefono, salvando il numero
 
“Adesso devo andare. E’ stato un piacere, Yugyeom”
 
 
 

Non ci volle molto prima che Jungkook facesse conoscere Yugyeom ai ragazzi. Jungkook si era davvero molto affezionato al ragazzo e questa cosa lo spaventava, ma lo faceva anche sentire vivo dopo molto, molto tempo
 
“Jungkook?”
 
Il moro lo richiamò mentre entrambi si trovavano a bere un thé nel café dell’università. Il più basso stava bevendo un thé freddo con la cannuccia
 
“Mh?”
 
Rispose non distogliendo però lo sguardo dal telefono. Hobi e Jin erano presi bene dal fare battute squallide sul loro gruppo
 
“Ti va se…”
 
Il ragazzo non riuscì a continuare e, quando Jungkook se ne accorse, posò il cellulare, guardandolo con un sorriso
 
“Che succede?”
 
Yugyeom si mordicchiò un labbro e prese una mano di Jungkook
 
“Mi piacerebbe provare a darti un bacio”
 
Mormorò stringendo leggermente le dita dell’altro. Jungkook era ad un passo dall’arrossire, ma invece che darla vinta alla sua timidezza, si sporse e gli lasciò un leggero e soffice bacio. Si allontanò lentamente e l’altro si leccò in modo abbastanza  esplicito le labbra
 
“Mh direi desiderio esaudito”
 
I due risero e Jungkook prese a mordere la cannuccia del thé con il denti davanti
 
“E se ora ti chiedessi…di darmene un altro?”
 
Jungkook ridacchiò e bevve un po’ della sua bibita
 
“E se ti chiedessi di darmelo tu?”
 
Yugyeom divenne paonazzo e si sporse quasi con troppa velocità, facendo scontrare in modo leggermente meno delicato di come avesse fatto Jungkook. Nonostante questo ricambiò sospirando, per poi allontanarsi
 
“Ho un ultimo desiderio”
 
Sussurrò Yugyeom ancora vicino alle sue labbra
 
“E sarebbe?”
 
Il più alto sorrise e guardò la sua bocca con avidità
 
“Vorrei che stessi insieme a me”
 
Jungkook abbassò lo sguardo sorridendo e l’altro riprese a tenere il di dietro sulla sedia, alzando la tazza per coprirsi il viso
 
“Mh non devi rispondermi subito”
 
Parlò il più alto dopo aver ingoiato
 
“Sì!”
 
Yugyeom strabuzzò gli occhi e posò la tazza
 
“Sul serio?”
 
Jungkook annuì sorridente e l’altro rise di felicità.
Quando uscirono Jungkook afferrò il maglione di Yugyeom e lo tirò verso di sé facendo scontrare le loro labbra, il più alto posò le mani sulle guance di Jungkook e aprì la bocca, lasciando che quest’ultimo potesse impossessarsi della sua lingua
 
“Jungkook?”
 
Il moro si staccò dall’altro quando sentì il suo nome, si girò verso la fonte della voce e alzò lo sopracciglia, sorpreso
 
“Tae? Ciao!”
 
Sorrise ampiamente e il suo cuore perse un battito. Quel ragazzo era sempre così bello, così elegante, così delicato. E a Jungkook mancava da morire, automaticamente si strinse al moro al suo fianco.
Il biondo accennò un sorriso e si avvicinò, portando con sé una ragazza
 
“Lui è Yugyeom”
 
Presentò quello che a quanto pare era il suo ragazzo e il moro e Taehyung si strinsero la mano
 
“Lei è Nayeon. La mia ragazza”
 
Jungkook strinse leggermente più forte il braccio del più alto
 
“Ah. E’ un piacere, sono Jungkook”
 
“Jungkook sì! Non è il ragazzo innamorato di te?”
 
Sussurrò la ragazza forse un po’ troppo forte perché sia Yugyeom, il quale strinse le labbra imbarazzato, sia Jungkook l’avevano sentita. Quest’ultimo abbassò lo sguardo e si mordicchiò un labbro, lasciando lentamente anche il braccio di Yugyeom
 
“Sì, sono io”
 
La voce gli tremò leggermente e il più alto, capendolo gli afferrò la mano
 
“Adesso dobbiamo andare. E’ stato un piacere Taehyung, ragazza di Taehyung”
 
Dopo di ché trascinò via Jungkook, il quale, lasciandosi ancora stringere dal ragazzo, si lasciò andare in un pianto silenzioso

“Ti va di dirmi cos’è appena successo?”
 
I due erano seduti su una panchina lungo il largo viale pedonale, Jungkook continuava ad asciugarsi le guance inutilmente, se prima non avesse smesso di piangere, cacciare via le lacrime sarebbe stato vano
 
“Mi avevi già detto che Taehyung è molto importante per te, ma non fino a questo punto, Kook”
 
Il moro abbassò lo sguardo sulle sue dite e le strinse
 
“Mi dispiace. Davvero scusami”
 
Mormorò strusciando adesso i palmi sui suoi pantaloni
 
“Hey, non devi scusarti di niente –Yugyeom cercò di alzargli il viso e gli accarezzò le guance bagnate- Sei ancora innamorato di lui?”
 
Annuì lentamente e sospirò trattenendo il fiato per bloccare i singhiozzi.
Dopo un paio di minuti parve calmarsi e anche l’altro ragazzo sospirò di sollievo
 
“Credo che non smetterò mai di farlo Yug, n-non ce la faccio. Continua ad essere il mio unico e ossessivo pensiero. Davvero ci ho provato e scusami ma non posso fare altro”
 
Il più alto si lecco le labbra e gli lasciò un bacio sulla fronte
 
“S-se vuoi possiamo andare con calma, non dobbiamo per forza metterci insieme adesso Kook, ma voglio starti vicino. Quel ragazzo non merita che tu stia così male”
 
Jungkook annuì lentamente e si sporse, nascondendo il viso nel collo dell’altro. Aveva un buon profumo, ma non era quello fresco e delicato di Taehyung. Aveva di sicuro un collo morbido e caldo, ma non era liscio e scuro come quello di Taehyung.
Jungkook aveva davvero provato a convincersene, ma quel ragazzo non era Taehyung e riguardo questa cosa non poteva farci assolutamente nulla.
 
 
 
“Mi spieghi perché hai detto quella frase!?”
 
Sbottò Taehyung entrando nel café con Nayeon
 
“Beh scusa ho provato ad abbassare la voce. Mi dispiace”
 
Taehyung sospirò e lanciò un’occhiata fuori dal locale, i due stavano seduti su una panchina e il biondo aveva una pazza voglia di uscire e andare ad abbracciarlo. Ma invece no, era lì dentro, con la sua ragazza, e un cazzo di ragazzo stava abbracciando il suo Jungkook
 
“Tae?”
 
La ragazza lo richiamò e il biondo, ritornando in sé si girò sforzando un sorriso
 
“E’ tutto okay?”
 
Lui annuì e le lasciò un bacio sulla guancia
 
“Andiamo a sederci?”
 
Chiese ancora lei. Taehyung tentennò per qualche secondo
 
“E’ così importante per te quel ragazzo? Non me ne hai mai parlato a fondo”
 
E’ fottutamente importante –pensò Taehyung. ‘Quel ragazzo è stato la mia vita per tanto tempo’. Ora non più? Chiese un’altra voce nella sua testa. Taehyung si leccò le labbra e si mordicchiò le labbra sentendo una feroce stretta allo stomaco
 
“Ti va se torniamo a casa?”
 
Le propose afferrandole le mano. Questa corrugò la fronte e si avvicinò
 
“Sei sicuro?”
 
Lui annuì e si avvicinò alle sue labbra
 
“Ho voglia di stare solo con te”
 
La ragazza fece un sorriso timido e lo baciò lentamente
 
“Andiamo”.
 
 

 
Jungkook tornò a casa accompagnato da Yugyeom. Quest’ultimo lasciò il ragazzo tra le braccia di Yoongi, il quale capendo subito la situazione gli lasciò un bacio sulla fronte e lo mise a letto, lasciandolo riposare.
Appena chiusa la porta della stanza dove dormiva il ragazzo, a Yoongi vibrò il telefono
 
*Yoongi hyung? Jungkook è a casa?*
 
*Si Jiminie, che è successo?*
 
*Tae e la ragazza sono rientrati mezz’ora fa. Credo ci stiano dando abbastanza dentro*
 
Yoongi spalancò la bocca e strizzò gli occhi per lo schifo di essersi immaginato uno dei suoi migliori amici…in quel senso. Rabbrividì e si ricompose buttandosi sul divano
 
*Madonna ma che schifo Jimin. Ma che stai dietro la porta ad ascoltarli?!*
 
*…In realtà è Hoseokie hyung ad avermelo detto. PER CHI MI HAI PRESO MIN YOONGI!?!?!?*


Il ragazzo scoppiò a ridere e scosse la testa
 
*Credo proprio che fosse meglio che Jungkook passi qualche giorno lontano da tutti*
 
*Sì, lo credo anche io. Io e Hoseok siamo così dispiaciuti, non volevamo assolutamente che succedesse nulla di questo*
 
*Ti capisco Jiminie. Si risolverà tutto*
 
“Yoongi hyung?”
 
Il moro si girò velocemente verso la testolina del più piccolo che sbucava dalla porta
 
“Dimmi Jungkookie”
 
Il più piccolo tirò su con il naso e balbettò
 
“Puoi…venire a farmi le coccole?”
 
A Yoongi gli si strinse il cuore e scrisse velocemente a Jimin che si sarebbero sentiti più tardi. Lasciò il telefono sul divano per alzarsi
 
“Sei così smielato quando stai male Kook”
 
Il ragazzo si mordicchiò un labbro e affondò il testa nel collo di Yoongi appena gli si parò davanti
 
“Grazie”
 
Mormorò. Il più grande lo strinse a sé lasciandogli piccoli bacetti sul capo
 
“Dai, stendiamoci così siamo più comodi”
 
Yoongi trascinò l’altro sul suo piccolo letto e lo abbracciò, accarezzandogli alternativamente sia una guancia che la schiena
 
“Dormi Kookie, hai bisogno di riposo”.
 
 
 

Finalmente, dopo anni, Taehyung era riuscito a togliersi uno dei crucci della sua vita.
Aveva aspettato, anche tanto, e a ventidue anni aveva avuto la sua prima volta con qualcuno.
Sembra ridicolo ma davvero non riusciva mai a concludere nulla con nessuna ragazza, credeva davvero che sarebbe rimasto solo a vita. Eppure poi era arrivata Nayeon, lo aveva fatto sentire bene, lo aveva fatto sentire compreso e libero di fare qualsiasi cosa.
Eppure c’era qualcosa che non andava, nonostante stesse benissimo insieme a Nayeon, sentiva una piccola stretta all’altezza dello stomaco. Non si sentiva a casa.
Non era quella la sensazione. Farlo, stare tra le lenzuola con la ragazza lo aveva quasi fatto rinascere, era stato tutto eccezionale, tranne quel piccolo particolare di sentirsi fuori posto.
Il biondo decise comunque di non farci caso e andare avanti con la sua vita.

“Ma buongiorno, ti vedo così allegro”
 
Lo salutò il rosa concentrato a prepararsi una tazza di thé
 
“Uh buongiorno. Sto benissimo”
 
Jimin gli sorrise e si portò la tazza alla bocca
 
“C’entra qualcosa il fatto che ci sia una ragazza nel tuo letto?”
 
Taehyung sorrise
 
“Quella ragazza è la mia fidanzata e ha un nome Jiminie. E sì, è tutto merito suo”
 
Jimin ingoiò la bevanda e posò la tazza al suo fianco
 
“Ne sono felice TaeTae”
 
“Credo…credo che sia quella giusta Jiminah”
 
Il rosa alzò le sopracciglia, aprendo leggermente la bocca
 
“Di già? Lo pensi di già?”
 
Il biondo si mordicchiò il labbro e annuì sorridendo
 
“Sì, decisamente”
 
Jimin si leccò le labbra e annuì
 
“L’importante è che ne sia sicuro tu, Taehyung. Però…vorrei dirti di distinguere il sesso, che è una cosa spettacolare, dall’amore, una cosa dieci volte più strabiliante”
 
Taehyung roteò gli occhi ma non fece in tempo a rispondere. Jimin con la sua tazza era appena uscito dalla cucina.
 
 

 

Il moro strizzò leggermente gli occhi per poi aprirli. La luce solare proveniente dalla finestra batteva proprio sui suoi occhi quindi badò bene di tenerli socchiusi, per poi guardarsi intorno.
Yoongi era ancora stretto e lui e sorrise, lo strinse un altro po’ a sé per poi alzarsi. Non aveva assolutamente voglia di fare nulla se non buttarsi sul divano e guardare un po’ di tv. Di fatto fece proprio così, si stravaccò sul lungo divano del salotto di Yoongi e accese la televisione, mettendo il canale dei cartoni animati.
Dopo un paio d’ora stava per riaddormentarsi quando qualcosa sotto di lui vibrò: si girò lamentandosi e scorse il telefono del suo Hyung, lo afferrò e lesse la notifica da parte di Jimin
 
*Non hai idea del discorso che mi ha fatto Ta…*
 
L’anteprima finiva così. Jungkook sapeva che non avrebbe dovuto leggere quel messaggio, sapeva che è violazione della privacy ma dannazione! Quello doveva essere per forza il nome di Taehyung.
Si guardò un attimo intorno per poi digitare il pin e sbloccare il telefono, cliccando sulla notifica di Kakao Talk
 
*Non hai idea del discorso che mi ha fatto Taehyung sta mattina.
Mi ha detto che Nayeon è la ragazza giusta per lui dopo esserci andato a letto. Cioè stanno insieme da quanto? Due settimane? E già sa per certo che è la ragazza che vuole per tutta la vita!?
Boh io gli voglio bene ma credo davvero che dovrebbe fare qualche riflessione*

 
Jungkook si mordicchiò il labbro e bloccò lo schermo del telefono
 
“Cosa ci fai con il mio telefono in mano”
 
Quasi saltò in aria nel sentire la voce di Yoongi e prese il telefono al volo prima che cadesse per terra.
Abbassò lo sguardo e lo porse al più grande che, dopo averlo sbloccato, lesse il messaggio da parte del rosa
 
“Jungkook…perché lo hai letto!?”
 
Il moro più piccolo tirò su con il naso e si passò velocemente le dita sugli occhi
 
“I-io…non lo so okay? Ho letto il nome di Tae e non sono riuscito a…”
 
Il più grande sospirò e poggiò una mano sulla sua nuca
 
“Dovresti non vederlo più Kookah. Almeno non per adesso ti fa troppo male”
 
Il moro si coprì il viso con le mani e prese a lamentarsi mentre altre lacrime gli rigavano il viso come fuoco, sentiva fino troppo dolore nelle viscere. Era così esausto di piangere, di auto commiserarsi, di provare tutte quelle cose. Se avesse pianto anche solo un'altra volta, probabilmente gli sarebbe venuto un esaurimento
 
“Hyung come faccio? Come si fa?”
 
Quasi cadde addosso al più grande che se lo strinse addosso
 
“Jungkook per favore reagisci”
 
“Ma lo avevo fatto, lo avevo fatto hyung. Avevo trovato Yugyeom, stavo bene. IERI MI HA ADDIRITTURA CHIESTO DI METTERMI INSIEME A LUI! E sai che è successo!? Mentre ci stavamo baciando ci ha interrotto LUI richiamandomi, mentre era mano per mano con LEI!”
 
Il più piccolo iniziò ad urlare esaurito. Yoongi stentava quasi a riconoscerlo, non lo aveva mai visto reagire così con nessuno ma francamente, Jungkook non si era mai innamorato di nessuno da quando si conoscevano, se non di Taehyung
 
“Mi dispiace così tanto Kookie”
 
Jungkook strizzò gli occhi e affondò il viso sul collo del ragazzo, facendosi piccolo piccolo
 
“Chiami Yugyeom per favore?”
 
Il ragazzo annuì e afferrò il telefono di Jungkook dalle sue mani. Cercò il contatto di Yugyeom
 
*Jungkook*
 
*Hey ciao, no sono Yoongi, ti ricordi no?*

*Sì certo…che è sucesso?*

 
*Eh Jungkook ha chiesto di te solo che…per adesso è un po’ instabile per chiamarti quindi l’ho fatto io. Potresti venire?*


*Ma certo! Arrivo*
 
*Grazie*
 
Così i due si salutarono e Yoongi riprese a coccolare Jungkook, ancora tra le sue braccia.
 
 
Quando Yugyeom arrivò, Jungkook si accoccolò sul suo corpo dopo averlo fatto sedere sul divano. Rimasero in quella posizione per un tempo indefinito e solo dopo qualche ora Yugyeom lasciò Yoongi uscire, dicendogli che si sarebbe occupato lui del ragazzo fra le sue braccia.
 
“Scusa”
 
Mormorò Jungkook con le labbra appiccicate al collo del ragazzo. Questo ebbe un brivido
 
“Non devi scusarti di nulla Jungkook. Per adesso ho solo una voglia immensa di spaccare la faccia al tuo amico”
 
Jungkook scosse la testa e si strinse a lui
 
“Non ti permetterei mai di torcergli un solo capello”
 
Il più alto sospirò e accarezzo i capelli fini dell’altro
 
“Lo so bene Kookie”
 
Jungkook alzò lo sguardo e si avvicinò alle labbra di Yugyeom
 
“Posso baciarti?”
 
L’altro rise e appoggiò una mano sul suo fianco
 
“E me lo chiedi pure!?”
 
Jungkook accennò una risata e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra
 
“Voglio davvero provare a stare insieme a te Yug. Ma voglio anche che tu comprenda, i-io so solo di provare tanta attrazione per te, mi piace stare insieme a te e mi fai stare davvero bene”
 
Il ragazzo annuì alle sue parole e se lo strinse addosso
 
“Faremo tutto con molta calma Kookie, stai tranquillo. Ti farò dimenticare  tutto questo dolore okay?”
 
Jungkook annuì e si fiondò sulle sue labbra
 
“Iniziamo da stasera, per favore”
 
Sussurrò allontanandosi solo di qualche millimetro, gli lasciò un altro bacio per poi cambiare posizione. Si sedette a cavalcioni sul bacino del ragazzo e si sfilò la maglietta, buttandola per terra
 
“Sei sicuro Kook?”
 
Questo accennò un sorriso e annuì.
 





Hiii! This is Overlock.
Eccoci alla seconda parte, confesso che NON SO assolutamnete di quante parti sarà composta questa fanfiction. L'ho scritta molto di getto senza darmi un limite quindi potrebbe durare altre due/tre parti, come potrebbe concludersi nel prossimo capitolo. State tranquilli perché la storia è GIA' FINITA quindi non la lascerò inconclusa, devo solo studiare come suddividerla. Insomma, spero possa essere di vostro gradimento, come ho già detto è qualcosa di molto leggero e semplice, per adesso sto scrivendo una storia che mi impiega il più delle forze quindi, nel mentre, non posso non scrivere ma di sicuro non mi vengono delle idee molto elaborate.
Spero mi facciate sapere che ne pensate, come qualsiasi altra cosa che io abbia scritto fino ad adesso, ci tengo molto e vorrei sapere come la state percependo. Aggiornerò domani.
Love u all~
 

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Capitolo 3
*** Parte Terza ***


Stavano bene, entrambi, lontani ognuno dall’altro, con qualcuno nella loro vita che riuscisse a rilassarli,a  non far pensare loro nulla.
Eppure sentivano entrambi che mancava qualcosa, qualcosa di grande e di non trascurabile.

Si rincontrarono solo in autunno, al compleanno del più grande dei ragazzi.
Jin aveva insistito che ci fossero entrambi, gli mancava stare tutti insieme e quella situazione in realtà non piaceva a nessuno.
Ormai avevano entrambi delle relazioni stabili, quindi perché mai stare tutti insieme almeno una sera?
 
“Hey Kookah!”
 
Jimin saltò addosso al moro che rise e lo strinse a sé
 
“Non ci vediamo da due giorni Jiminssi”
 
Il rosa ridacchiò e alzò le spalle
 
“Mi mancavi! Dove hai lasciato Yugyeom?”
 
Jungkook sorrise appena
 
“Stasera usciva con gli altri”
 
Jimin annuì. Ebbene sì, Jungkook aveva cambiato completamente compagnia di amici. Yugyeom lo trattava divinamente e i suoi amici, per quanto pazzi, erano adorabili e gentilissimi con lui
 
“Yoongi hyung?”
 
Sta volta fu Hoseok a parlare, riferendo a Jungkook un’espressione interrogativa. Il moro indicò la porta di ingresso
 
“Oh sta parcheggiando, mi ha detto di salire per mettere la torta in frigo”
 
Hoseok sorrise e camminò verso la porta, aspettando il più grande.
Nel mentre il rosa e il moro si diressero verso la cucina, dove Jungkook salutò il festeggiato e Namjoon
 
“Taehyung?”
 
Domandò cercando di far risultare la domanda in modo molto non curante mentre si portava un bicchiere pieno di coca-cola alla bocca. Namjoon e Jin si lanciarono un’occhiata, poi Jimin sospirò
 
“Sta arrivando, è andato a prendere Nayeon”
 
Jungkook corrugò la fronte e poggiò lentamente il bicchiere sull’isola della cucina
 
“Ma come? Non –Non doveva essere una serata solo noi?!”
 
Jimin si mordicchiò il labbro e incrociò il piedi
 
“Sì ma Nayeon era sola a casa e a Tae non andava di lasciarla sola”
 
Jungkook si passò la lingua tra i denti laterali e poi lasciò che dalla bocca uscisse uno schiocco
 
“Come dite voi”


Riprese il suo bicchiere ed uscì dalla cucina. Si avvicinò ad Hoseok e Yoongi che trafficavano tra i fogli seduti sul divano e li affiancò
 
“Tutto okay Kookie?”
 
Il moro annuì alle parole di Yoongi e riprese a bere la coca-cola, ignorando anche il campanello suonare e la porta aprirsi. Estrasse il telefono dalla tasca dei suoi jeans e scrisse a Yugyeom, più per tenersi occupato che per altro.
La serata andò avanti con Jungkook molto sulle sue, spiccicando tre parole nell’arco di due ore e non mangiando quasi nulla. Taehyung alla fine era arrivato da solo, era leggermente stressato e lo si poteva scorgere dal viso contratto. Disse che aveva litigato con Nayeon, si erano lasciati e Tae non si espresse quando Jimin gli chiese come stesse.
Jungkook sentiva la pelle del visto costantemente bruciare, l’altro non faceva che fissarlo e quasi urlò quando per l’ennesima volta questo lo guardò senza però rivolgergli la parola.
Appena finirono di cenare, Jungkook si alzò mormorando di aver bisogno d’aria ed uscì sul balcone
 
*Tutto okay Kookino?*
 
Jungkook sospirò chiudendo gli occhi
 
*Sì Yug, è tutto okay. Tu? Ti stai divertendo con i ragazzi?*
 
*Decisamente, mi mancavano un sacco. Per adesso siamo in un pub, probabilmente ti piacerebbe un sacco questo posto *
 
*Sono contento…*
 
*Jungkook ti sento strano, che succede?*
 
*Non è niente, davvero. Stai tranquillo okay?*
 
*…Sapevo che non avrei dovuto farti andare da solo*
 
Jungkook strizzò gli occhi e si appoggiò alla ringhiera
 
*No Yug, mancavano anche a me i miei amici. Quindi è okay*
 
*Mh, okay. Beh allora ci sentiamo più tardi?*
 
I due al telefono si salutarono e poi Jungkook ripose il telefono dentro la tasca, appoggiò i gomiti alla balconata e sospirò ad occhi chiusi
 
“Sicuro di stare bene?”
 
Jungkook saltò in aria quando il più grande lo affiancò, si mordicchiò il labbro e sospirò scostando lo sguardo dal suo profilo
 
“Sì. Sto bene”
 
“E come…come te la passi? E’ bravo Yugyeom?”
 
Jungkook strinse leggermente i pugni
 
“Sì lo è, molto. Sotto qualunque punto di vista”
 
Rispose con tono leggermente più tagliente di quanto volesse farlo uscire. Taehyung alzò un sopracciglio e si girò a guardarlo
 
“E per quale motivo lo dici con questo tono?!”
 
Jungkook quasi ringhiò e posò lo sguardo al panorama
 
“Perché nonostante sia perfetto, io non riesco a dargli tutto me stesso!”
 
Il biondo spalancò leggermente le labbra interdetto
 
“Devi smetterla Tae! Devi smetterla di stare nella mia testa!”
 
Taehyung sbatté le palpebre un paio di volte
 
“Non voglio uscire dalla tua testa Jungkook. Non voglio”
 
“Ma perché? Perché vuoi farmi stare ancora male!? Siamo andati avanti con questa storia per mesi!
Sai fottutamente bene quanto io sia stato male e quanto io sia innamorato di te ma tu non fai che sbattermi in faccia il fatto che io e te non siamo e saremo mai sulla stessa cresta d’onda. Che tu non mi guarderai mai con gli occhi con cui ti guardo io e devi ribadirlo ogni volta che ci vediamo!
Capisci quanto cristo è difficile andare avanti? Sono innamorato di te da sempre e mi sono stancato, perché devo continuare a soffrire se tu non mi vorrai mai?”
 
Taehyung chiuse gli occhi nel mentre che Jungkook si sfogava, si avvicinò lentamente e afferrò le mani del moro
 
“Perché sei così convinto che io non ti vorrò mai?”
 
Jungkook lo guardò con gli occhi sgranati e strattonò le mani dalle sue
 
“Perché? Me lo hai detto tu! Mi hai detto che non è la stessa cosa per te, mi hai lasciato da solo in quel parco in una città che conoscevo a stento! Mi hai rifiutato nel modo peggiore e adesso mi vieni a dire queste cose!?”


“Senti non so perché lo sto facendo ok? Mi manchi, mi manchi da morire e mi manca la nostra normalità”
 
Jungkook scosse la testa
 
“Tae eravamo una cazzo di coppia, io e te. Se n’erano accorti tutti tranne che noi”


“Magari sono stato troppo veloce? La cosa mi ha scioccato ma dio Jungkook non mi fai schifo”
 
Jungkook si passò una mano sul viso e girò su sé stesso lentamente
 
“E questo che vorrebbe dire?! Hai avuto una ragazza fino a due ore fa, te lo ricordi?”
 
“Non nominarla. Sono stato io a lasciarla, dovevo solo trovare il momento esatto. Io non ci sto bene con lei, lei non è te”
 
Jungkook rise dalla disperazione e scosse ancora la testa
 
“Taehyung ma ti senti!? Ma ti prego. Questa dovrebbe essere una confessione? Cosa pretendi, che adesso io lasci tutto per tornare da te?!”
 
Tae infilò le mani dentro le tasche dei suoi pantaloni e subì la ‘sgridata’ da parte del più piccolo a testa bassa
 
“Senti ho sbagliato ok? Ho reagito di merda tutta la situazione e non c’è giorno in cui non me ne penta Jungkook. Sto parlando sul serio, quando ti dico che mi manchi, mi manchi sul serio. Quando ti dico che magari ho sbagliato per come ti ho trattato e per come ho rifiutato subito la cosa senza darti spiegazioni né nulla, sono serio.
Non pretendo che torni da me, o comunque che tu venga da me dopo tutto questo casino. Desidero solo che mi perdoni, perché so che non l’hai ancora fatto, so che provi ancora rancore”
 
Jungkook incrociò le braccia e scostò lo sguardo, puntandolo sul panorama
 
“E so per certo che provi ancora qualcosa per me”
 
Sussurrò il biondo vicino all’orecchio del moro. Questo saltò quasi in aria per la sua vicinanza e si allontanò leggermente
 
“Tae…”
 
Sussurrò non riuscendo a mollare la presa sul suo braccio
 
“Jungkook parlami, dimmi quello che stai pensando”
 
Il moro continuò a guardare il panorama, per poi abbassare lo sguardo
 
“Mi guardi?”
 
Domandò quasi sussurrando Tae mentre si spostava più verso il suo corpo per appoggiare le mani sui suoi fianchi. Jungkook girò il viso verso di lui e i due si ritrovarono a davvero poca distanza
 
“Allora?”
 
Sussurrò ancora, Jungkook non rispose di nuovo e il più grande, stufo di avere un minimo di riscontro dall’altro, poggiò le labbra sulle sue. Jungkook in un primo momento rimase sorpreso e spalancò gli occhi, Tae strinse la presa sui suoi fianchi e Jungkook si sciolse quando sentì le dita dell’altro accarezzargli la colonna vertebrale.
Lentamente le braccia del più piccolo andarono a circondare il collo dell’altro e lo strinse a sé, gli lasciò l’accesso alla propria bocca e ricambiò con molto più entusiasmo di prima.
 
 
 
 


“OH MIO DIO!”
 
Urlacchiò Hoseok da dietro il vetro della finestra. Il rosso aveva preso a spiarli quando aveva sentito Jungkook alzare leggermente la voce e non riusciva a staccare il naso dal vetro ormai appannato sotto il suo viso
 
“Che hai urlare!?”
 
Domandò Yoongi avvicinandosi; il rosso lo afferrò e lo tirò verso la finestra, i due si ritrovarono nascosti dalla tenda a fissare i due fuori al balcone
 
“Oh porca puttana!”
 
Esclamò ‘sta volta Yoongi a bocca spalancata
 
“Tae gli sta mangiando la faccia!”
 
Continuò facendo scoppiare a ridere Hoseok, ma quando videro i due ragazzi fuori la finestra allontanarsi l’uno dall’altro, subito si catapultarono lontano dal vetro, sistemando la tenda e sperando che non avessero visto nulla
 
 

 
 
“Sai di essere un emerito stronzo vero?”
 
Sussurrò Jungkook dopo essersi separato da lui. Taehyung non riusciva a mollare la presa sui fianchi del più piccolo e quest’ultimo, di certo, non aveva intenzione di districare le mani dai capelli biondi dell’altro
 
“Lo so”
 
Sussurrò avvicinando di nuovo le loro labbra per riprendere da dove avevano lasciato, Jungkook ricambiò il bacio e portò una mano sul petto di Tae, per allontanarlo di nuovo
 
“E io ho un ragazzo, Tae”
 
Il biondo ruotò gli occhi e prese a guardare il panorama
 
“Ma sei innamorato di me”
 
Jungkook sbatté più volte le palpebre e mollò la presa tra sui suoi capelli
 
“Non basta solo l’essere innamorato Tae. Lui mi da davvero tutto ciò di cui ho bisogno”
 
Tae si mordicchiò un labbro e si girò verso il viso di Jungkook, girato di profilo, avvicinò il naso alla sua guancia e lo strofinò leggermente
 
“Anche io potrei farlo. Potrei darti tutto quello che ho, quello che non ti ho dato in questi mesi, in tutta la vita che abbiamo trascorso insieme. Sai anche tu che sono io quello che vuoi, o non saresti qui.
Non avrei dovuto baciarti, ho fatto una cosa bastardissima ma ti voglio, ti voglio troppo per lasciarti nelle mani di qualcun altro”
 
“Tae non sono un cazzo di giocattolo, non puoi fregarlo ad un altro bimbo e portartelo a casa per giocarci solo tu. Sono stato uno stronzo e lo dirò a Yugyeom, non si merita questo trattamento. Ma il fatto che io parlerò con lui, non vuol dire che correrò tra le tue braccia”
 
“So che non sei un giocattolo, Jungkook, io non voglio tu sia il mio giocattolino. Io voglio essere amato da te, voglio che ti prendi cura di me come io mi prenderò cura di te, ogni giorno.
Se…se iniziassi a provarci, anche solo per avere la tua fiducia, per farti credere davvero che non ho cattive intenzioni, che voglio davvero tutto questo, per favore non rifiutarmi”
 
Jungkook abbassò lo sguardo alle sue parole e si passò la lingua sulle labbra
 
“Ti giuro, sono serio. Per adesso ho il cuore che esplode, per favore, non devi per forza accettarmi. Se non mi vorrai più, lo accetterò, ma non rifiutarmi fin da subito. Ho sbagliato, voglio solo rimediare”
 
Jungkook sospirò ed afferrò una mano di Tae
 
“Tae, io non voglio soffrire più, non ce la faccio proprio. E’ da mesi che non dormo bene, che non mangio bene. Non campo bene, e questa sofferenza comprende anche la tua mancanza nella mia vita…non deludermi, non di nuovo per favore”
 
Taehyung annuì e lo richiamò per alzare lo sguardo
 
“Te lo prometto. Non ti deluderò, non di nuovo”
 
Il biondo si avvicinò per lasciargli un bacio sulle labbra ma Jungkook si girò, lasciando che Tae gli desse un bacio sulla guancia
 
“Cominciamo pian piano”
 
Sta volta a sospirare fu Tae ma annuì. Si allontanò da lui e tornò verso la porta-finestra
 
“Andiamo?”
 
Jungkook annuì e seguì Taehyung di nuovo dentro, riprendendo la serata con i loro amici. Quella notte, di ritorno a casa, Jungkook non cercò Yugyeom.
 
 
 
 

 
*Hey, hai da fare? Possiamo vederci?*
 
*Hey Kookie, nono non ho nulla da fare. Vuoi che io venga da te o vieni tu qui?*
 
*Arrivo*


Jungkook afferrò il giaccone e se lo infilò, aveva il cuore che batteva in gola ed una morsa allo stomaco che gli aveva impedito di mettere sotto i denti qualunque cosa. Non voleva aspettare di più per dire ciò che fosse successo a Yugyeom, quel ragazzo era eccezionale e di sicuro non si meritava un trattamento del genere.
Quando fu sotto casa sua bussò lentamente e aspettò una qualche risposta; il più alto non ci mise molto ad aprire la porta con un sorriso, felice di avere davanti Jungkook

“Hey!”

Lo salutò sorridendo e sporse una mano verso un fianco del più basso, il quale sorrise appena per poi abbassare lo sguardo
 
“Yug...dobbiamo parlare”
 
Il moro si rabbuiò e lasciò Jungkook passare.
Si sedettero sul divano e subito il più basso afferrò le mani dell’altro: gli raccontò tutto, nei minimi dettagli, anche i dialoghi che i due avevano avuto. Yugyeom annuì quasi continuamente, accarezzando lentamente le piccole e fini dita di Jungkook
 
“...Mi dispiace, davvero. N-non avrei mai voluto ferirti”
 
Yugyeom sorrise appena e scosse la testa
 
“Avrei dovuto aspettarmelo, Kookie. Sei irresistibile, era impossibile che Taehyung non si accorgesse di te, lo comprendo assolutamente. È stato un bastardo ma, dio, pensa che esame di coscienza si sia fatto”
 
Jungkook si mordicchiò il labbro e alzò le spalle, è assurdo che nonostante gli abbia appena detto di aver baciato un altro ragazzo, lui riuscisse anche a 'difendere' Taehyung
 
“Non lo so...sai quanto ho sofferto. Io- io non lo so!”
 
“Proprio per questo, Jungkook, datti un po’ di pace e sii felice”
 
Jungkook in uno slancio abbracciò il ragazzo e questo lo strinse a sé
 
“Mi dispiace così tanto”
 
Yugyeom inspirò il suo profumo per un’ultima volta, poi lo allontanò.


I due si salutarono dopo qualche ora; quando Jungkook mise piede in casa di Yoongi, non c’era quest’ultimo ad attenderlo ma una testolina bionda
 
“Ma che...?”
 
Taehyung gli si avvicinò pian piano e lo afferrò dal giaccone
 
“Ciao”
 
Lo salutò mormorando mentre lo avvicinava a sé. Jungkook era ancora troppo scioccato per poter parlare
 
“So che mi hai detto di far pian piano ma...mi mancavi”
 
Sussurrò mordendosi poi un labbro. In tutto ciò il moro lo fissò attentamente, perdendosi nel guardare i suoi denti intenti a torturare il labbro inferiore: così dannatamente bello
 
“Ho portato la pizza...e una torta...e altre schifezze, e i cofanetti di qualche serie”
 
Jungkook sta volta non riuscì a non sorridere e si avvicinò al ragazzo di sua spontanea volontà. Ciò fece sorprendere Taehyung che alzò lo sguardo sul moro, sbatté un paio di volte le palpebre e il più piccolo ampliò il sorriso
 
“Hai anche preso le Haribo?”
 
Taehyung annuì, completamente incantato nel guardare il più piccolo sorridere
 
“Sei così bello”
 
Jungkook socchiuse per un attimo gli occhi, senza però far sparire il sorriso
 
“Lo sei anche tu, davvero...davvero tanto”
 
Taehyung lasciò con una mano il suo giaccone marrone per poggiare una mano sul suo fianco, proprio sopra il maglione
 
“Sono stato un coglione”
 
Jungkook sospirò e poggiò le mani sulle sue spalle
 
“È passato okay? Sì sei stato un coglione e lo abbiamo appurato tutti quanti -entrambi ridacchiarono e Taehyung continuò ad avvicinare i loro corpi, ponendo poi la testa nell’incavo del collo dell’altro - ma adesso sei qui ed è questo l’importante, no?”
 
Il biondo annuì e strofinò leggermente il naso contro la pelle di Jungkook, per poi sollevare il viso
 
“Sì, ma questo non mi fermerà di chiederti di perdonarmi ancora e ancora. Voglio che tu lo faccia sul serio”
 
Jungkook sospirò più sonoramente
 
“Tae ti ho perdonato l’attimo dopo. Va tutto bene!”
 
Taehyung avvicinò i loro visi e gli lasciò un leggero bacio sulla guancia, rendendosi conto solo in quel momento quanto Jungkook fosse arrossito.
Il più grande trascinò il moro sul divano, presero a farsi il solletico e Jungkook dopo pochi minuti iniziò a chiedere pietà. Taehyung glielo concesse a patto che facessero a metà delle pizze prese, perché no il biondo non si era dimenticato neanche una virgola di tutte le cose che piacessero a Jungkook
 
“Tieni”
 
Il biondo gli passò le famose Haribo e il più piccolo lo ringraziò contento. Taehyung allargò un braccio sullo schienale del divano e Jungkook, presosi di coraggio, si appoggiò al suo corpo. Quest’ultimo alzò lo sguardo sul biondo sorridendogli appena, Taehyung gli fece l’occhiolino, poi entrambi presero a mangiare e a guardare la tv.

I due passarono la notte insieme, nulla di romantico, semplicemente rimasero sul divano, a guardare le loro serie tv preferite sfondandosi di cibo.
Fu anche una serata piena di riflessioni, Jungkook si rese conto che mai avrebbe potuto sostituire l’amore che provava per Tae e quest’ultimo, beh, si diede del coglione per l’ennesima volta. Il ragazzo al suo fianco era bello da qualunque punto di vista e lui, da bravo idiota, aspettò che fosse Jimin stesso a prenderlo a sberle per risvegliarlo.
Ma insomma, meglio tardi che mai, no?
 
 
 
 -THE END

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