La bella scimmietta nel bosco

di Uruka
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap I ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 - fine ***



Capitolo 1
*** Cap I ***


La bella scimmietta nella foresta

C'erano una volta nel lontano regno di Seoul un re e una regina che non avevano figli, ma un bel giorno la regina Heechulla capì di essere incinta quindi iniziò a organizzare una grandissima festa che si sarebbe svolta nove mesi dopo, sì, Heechulla era molto esigente, voleva che tutto il suo popolo fosse presente e voleva fare bella figura, in particolare davanti a suo marito Siwonno.

Nove mesi dopo, alla nascita della bambina era presente tutta la gente del reame: dai nobili ai contadini, dai mercanti ai marinai, non mancava nessuno all'appello, voi vi chiederete dove stava tutta quella gente, ebbene, la regina diede ordine di costruire un castello ancora più grande di quello in cui abitava e di lasciare un grande cortile, se non fosse stato sufficiente aveva detto che li avrebbe messi sul tetto, sotto tavoli e sedie, dentro gli armadi, sui lampadari e persino nelle pentole se fosse stato necessario, e in effetti fu proprio così, i bambini entrarono nelle pentole e salirono sui lampadari, i ragazzi occuparono gli altri posti 'insoliti' ma non si lamentavano affatto poichè volevano vedere la bella principessina Kibumma.

Fra tutti gli invitati si fecero strada tre fatine: Jinka, Minuccia e Taeminnia, erano state chiamate dai sovrani per fare da madrine alla loro figliola e facessero in modo di farle dei doni.

Giunte davanti alla culla si inchinarono e si misero una sopra l'altra, quella in cima sarebbe stata la prima a fare il suo dono poi sarebbe toccato a quella sotto e infine a quella che le sorreggieva, un modo alquanto insolito, ma loro non erano proprio normali.

"Io, Taeminnia, ti dono la virtù delle arti, in questo modo sarai la più brava a cantare, ballare, disegnare e in tutto ciò che riguarda l'arte"

"Io. Minuccia, ti dono la virtù della bellezza, in tutto il regno, o meglio, in tutto il mondo, non ci sarà ragazza più bella di te"

"Io, Jinka, ti do-"

In quel momento apparve la malvagia strega Yunhoa, l'unica che non era stata invitata alla festa

"Heechulla, Siwonno, vorrei fare anch'io un dona alla piccola Kibumma, se me lo permettete..."

I due sovrani erano sconvolti, non sapevano cosa rispondere, avevano paura, ma credevano che alla fine non si sarebbe mai permessa di fare del male ad una neonata, in fondo aveva anche lei un cuore, no? Così accettarono, permisero a Yunhoa di avvicinarsi alla figlia.

"Kibumma, ho sentito che ti hanno già donato le virtù della bravura nelle arti e della bellezza, percui il mio dono è questo: vivrai con le virtù che hai ricevuto fino al tuo diciottesimo compleanno, giorno in cui ti trasformerai in un mostro orripilante"

Poi si girò verso i genitori che avevano la bocca spalancata con la mascella che toccava a terra e le lacrime agli occhi.

"Ma che razza di dono è??" erano davvero sconvolti, non se lo sarebbero mai aspettato.

"E' la mia vendetta per non avermi invitata alla festa"

"Ma noi credavamo che fossi morta"

"Ma se le streghe campano centinaia di anni!"

"Me ne ero dimenticata" Bisogna che informi voi lettori che la regina Heechulla soffriva di alzaimer e spessp si dimenticava cose che magari erano successe da pochi minuti, se non secondi, infatti...

"Yunhoa! Cosa ci fai qui? Credavamo che fossi morta!"

"Ma... sta scherzando regina?"

"Nient'affatto! Mi dispiace di non averti invitata ma credavamo davvero che tu fossi nella tomba!"
Yunhoa, più sconcertata che mai, prese Siwonno da parte e gli chiese delucidazioni, e che fossero molto chiare perchè

lei non riusciva a capire niente vista la sua licenza di terza elementare.

"Scusi re, ma sua moglie mi sta prendendo in giro?"

"No, lo pensai anch'io quando le successe le prime volte, ma la mia cara Heechulla si dimentica le cose, anche se sono accadute poco tempo prima..."

"Capisco..."

"Senta... è un po' strano per me... ma non potrebbe fare qualcosa?"

"Tipo?"

"Tipo fare in modo che non si scordi più niente..."

"Potrei.... ma la maledizione su sua figlia rimane, d'accordo?"

"Certamente, mi dispiace ma per me è più importante la salute mentale di mia moglie..."

"Affare fatto allora"

"Affare fatto"

Siwonno tornò a sedersi sul trono e Yunhoa si rivolse agli invitati:

"Signori e signore, ragazzi e ragazze, bambini e bambine, fatine, vi prego di prestarmi attenzione per un po', grazie mille. Allora, come credo che già sappiate, la vostra regina soffre di perdite della memoria, io farò in modo che si ricordi, d'ora in poi, tutto ciò che è successo e che succederà, tranne questi minuti a partire dalla mia comparsa, ho bisogno del vostro aiuto però, dobbiamo ricreare l'atmosfera di festa precedente al mio arrivo, poi vi dovrete mostrare stupiti e impauriti, come poco fa.... avete capito tutti?"

Tutti, anche i bambini sui lampadari e nelle pentole annuirono, il loro affetto per la sovrana era davvero grande.

"Bene, state pronti a tornare a fare baldoria, 3... 2... 1... via!" Con un batter di piede Yunhoa scomparve in un quadrato
di cenere (il fuoco era finito e non aveva mai imparato a fare i cerchi perfetti alla scuola di magia per maghi e streghe con la terza elementare)

Tutto si svolse esattamente come doveva essere anche l'arrivo di Yunhoa, sembrava che tutti, escluso Siwonno, si fossero dimenticati che era già arrivata.

"Mia regina, vorrei fare anch'io un dono a vostra figlia"

"Ma certo cara Yunhoa, è sempre un piacere avwerti qui con noi" Forse era andato storto qualcosa durante lo
svolgimento dell'incantesimo, ma sono cose che succedono ancora adesso, o mi vorreste dire di no?

"Grazie mille, per me vale lo stesso. Ora, Kibumma" Si avvicinò alla culla e si rivolse con una voce fin troppo nutellosa (Yunhoa era golosa di nutella, evidentemente prima di ritornare alla festa aveva fatto in tempo a mangiarsi un altro barattolo da cinque chili) alla bimba "vivrai con i doni ricevuti fino ai diciottanni, poi, allo scoccare del mezzogiorno (mezzanotte era stata usata troppe volte e lei voleva andare contro corrente) ti trasformerai in un essere orrido tanto che nessuno ti vorrà e vivrai per l'eternità nella solitudine muhahahahahaahahahhahhahahah" Scomparve ancora in un quadrato di cenere, non voleva ripetere ancora il motivo del suo "dono"

"Ma che doni sono? E poi perchè la mia cara amica l'avrebbe fatto?" Heechulla era sconvolta, era molto amica di Yunhoa solo che questo risaleva alle elementari, ma quando la strega decise di non proseguire gli studi si parlarono sempre di meno fino a smettere di sentirsi.

Jinka: "Regina, io posso fare qualcosa per salvare il futuro di sua figlia ma ma i poteri di Yunhoa sono molto più forti dei miei e posso solo modificarli leggermente..."

Heechulla: "Lo puoi davvero fare, Jinka? Ti ringrazio davvero tanto..."

Jinka: "Beh, potrei far si che si trasformi in qualcos'altro invece che in un mostro orribile..."

Tutti: "Tipo?"

Jinka: "Boh... non so... un pollo?" Da questo potete capire benissimo che la buona fatina aveva una passione sfrenata per
il pollo, se poi questo era fritto meglio ancora.

Minuccia: "Ma ti sembra il caso? Mangi pollo tre pasti su tre al giorno, sette giorni su sette, dodici mesi su dodici, senza contare tutti gli spuntini di mezzanotte"

Heechulla"In effetti... cara fatina... non ti sembra una trasformazione un po'... come dire... strana??"

Jinka: "E perchè mai?"

Minuccia: "Beh... vedi un po' te..."

Jinka: "E in cosa vorreste che la trasformi allora?"

Taeminnia: "Non so... in un animaletto carino?"

Jinka: "E il pollo non lo è?"

Minuccia: "Non propriamente..."

Jinka: "MA INSOMMA!! cos'avete tutti contro il pollo??"

Tae&Min: "Ma niente! Solo che non ci sembra il caso..."

Jinka: "Tralasciamo... Taeminnia, avevi detto in un animaletto carino, quale?"

Taeminnia: "Una gattina!"

Jinka: "Nah! troppo comune!"

Minuccia: "Una cagnolina!"

Jinka: "Idem! Sono tutti e due troppo scontati! Pensate di più!"

"IO! Io lo so!" Taeminnia dopo aver pensato un millesimo di secondo si era alzata in volo e richiamava l'attenzione di
tutti urlando a squarcia timpani altrui e agitando le braccia.

Jinka: "Torna con i piedi per terra e parla"

Taeminnia si ricompose un pochino poi liberò il suo pensiero: "In una scimmietta! Sono tanto tenereeeeee!"

Tutti (esclusa Jinka): "Beh, meglio del pollo di Jinka"

Jinka: "ADESSO VOGLIO SAPERE IL PERCHE' DEL VOSTRO RIFIUTO AL POLLO. COSA VI HA FATTO DI MALE??"

Tutti rimasero in silenzio, non volevano far arrabbiare la pollo-maniaca.

Minuccia: *Coff coff* "Bene, Jinka, vuoi fare in modo che Kibumma al suo diciottesimo compleanno si trasformi in una scimmietta?"

Taeminnia: "Aspetta, come facciamo con l'immortalità?"

Jinka: "Non sono mica il genio della lampada"

Tae&Min: "Cosa c'entra adesso nostro zio?"

Jinka: "E che ne so! Non sapevo cosa dire. Il mio cervello inizia a perdere colpi, ho bisogno di pollo fritto..." Così inizia
ad aggirarsi con un vassoio per le tavole imbandite e dopo aver raccolto una cinquantina di cosce torna vicina alle sorelle e inizia a divorarle.

Tae: "Ok, non sei più pollo-maniaca ma pollo-dipendente e quella di prima era una pollo-astinenza..."

Minuccia: "Sono d'accordo... comunque tornando a Kibumma... si può far sì che rimarrà una scimmia immortale fino a
quando non riceverà il bacio d'amore vero..."

Minuccia lo aveva detto tanto per dire, lo aveva fatto pure in modo sarcastico ma tutti lo presero sul serio e gli dissero che era un'ottima idea.

Minuccia: "Ma vi siete rimbecilliti tutti quanti? Come fa qualcuno ad innamorarsi di una scimmia?"

"Io lo farei" Taeminnia era sempre in mezzo, diceva tutto ciò che le passava per l'anticamera del cervello pur di farsi notare.

"Ma tu sei un caso disperato... comunque Minuccia, ci sarà pure qualcuno che possa amare davvero una tenerissima scimmiettina, no?" Jinka, anche se era la più vecchia delle tre non era propriamente la più saggia, come avrete notato ormai...

Minuccia: "Non credo proprio... ma siccome mi sono stancata di pensare va bene così, Jinka, fai quello che devi fare"

Jinka: "Agli ordini signora comandantA"

Minuccia: "Al massimo è comandante ma fa niente... tu sei dispersa nei meandri più oscuri dell'ignoranza e della
storditaggine..."

Jinka: "Cos'hai detto, scuisa? Non ho sentito"

Minuccia: "E anche in quelli della sordità... Niente cara sorellona, ho solo detto di sbrigarti a salvare la nostra figlioccia"

Jinka: "Faccio finta di crederti. Veniamo a te, piccola Kibumma, a mezzogiorno del tuo diciottesimo compleanno, non ti trasformerai in un mostro orribile, ma in una tenera scimmietta fino a quando non incontrarai il vero amore che ti bacerà, in quel preciso istante tornerai come prima, una bellissima ragazza di diciotto anni, e anche se passeranno millenni prima di trovare l'amore vero tu non invecchierai di un solo minuto"

Heechulla: "Il punto è che se lei non invecchierà un minuto da quando diventerà una scimmietta, io e mio marito non ci saremo più, anche se dovessero passare 'solo cinquant'anni', o per lo meno, saremo così vecchi che non ci riconoscerà"

Minuccia: "Non si preoccupi regina, faremo noi un'incantesimo su tutto il reame, ma in questo momento non glielo posso dire... E in più le devo dire che Kibumma dovrà vivere con noi già da stasera, è importante che cresca da subito nell'ambiente dove dovrà vivere per un po'..."

Heechulla: "Credo che sia giusto... ma voglio sue notuizie almeno tre volte a settimana, è pur sempre mia figlia..."

Taeminnia: "Se vuole lo faremo anche ogni giorno, noi siamo rapidissime a recapitare messaggi"

Minuccia: "E' tempo di andare, mi dispiace..."

Ah! Giusto! Dimenticavo! Tutti gli invitati erano stati mandati via da un'oretta, ovvero da quando Yunhoa se n'era andata, in modo più che gentile: un pezzo di pane o un chicco d'uva a testa e un piccolo rimborso di 20kwon.(erano pur sempre molte persone)

Torniamo all'addio doloroso, alla separazione di Kibumma dai genitori, alla consapevolezza di non poter più vedere la propria figlia per un minimo di diciottanni, alla... sì, insomma, avete capito, giusto? O siete anche voi come Jinka? (nessuna offesa, sia chiaro), beh, se avete capito ben per voi, se non lo avete fatto rileggete tutto dall'inizio, non è ammesso nessuno sconto.

Dicevo... ah sì, *coff coff* Con le lacrime agli occhi Heechulla si avvicinò alla culla dove dormiva la figlia, alzò la copertina e mise tra le sue piccole e bianche manine una... una... (oddio, non ce la faccio, è troppo stupido e insensato.... va bene se non lo scrivo? no? lo volete sapere? davvero? non dite che poi non vi avevo avvisati...) una BANANA, questa volta furono le madrine ad avere la mascella a terra per lo stupore e, diciamocelo, per un po' d'indignazione...

Tae a Jinka: "Ma cosa fa? Perchè ha messo tra le mani della figlia una banana?"

Heechulla (che aveva sentito): "Beh, se per caso le venisse fame so già quale sarà il suo frutto e cibo preferito"

Rispose tutta tranquilla, come se fosse cosa da tutti i giorni regalare una banana alla figlia che non vedrà più per più di diciottanni e che si trasformerà in una scimietta.

Appena la moglie si sedette, Siwonno andò a salutare anche lui la figlia e quando vide che c'era davvero una banana nella culla si chiese per la millesima volta in quel giorno perchè avesse sposato Heechulla.

Finiti gli addii le tre fatine presero la piccola e la portarono con loro nella foresta dove avrebbe vissuto per diciottanni come una ragazza e per un tempo indeterminato da scimmietta.



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Bene, la prima parte finisce qui spero vi sia piaciuta e se così non fosse vi prego di non ammazarmi ç_ç 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Gli anni passarono e Kibumma visse con le madrine nell'unica casetta che ci fosse nella foresta, dove imparò a riconoscere le erbe e le bacche velenose e commestibili.

Oramai mancava un solo giorno al suo diciottesimo compleanno e Jinka, Minuccia e Taeminniastavano preparando una sorpresa per la loro figlioccia, ma immancabilmente era in corso uno dei quotidiani e salutari (?) litigi.

Jinka: "Deve essere più grande! Diglielo anche te, Minuccia"

Taeminnia: "No! Va bene così! Non capisci niente Jinka!"

Minuccia: "Invece secondo me deve essere molto più piccola! E' già enorme così!"

Jinka: "Ma non è vero! Voi credete che si accontenterà di una misera torta alla banana di dieci piani che copre il tavolo della cucina?" Da notare che il tavolo circolare aveva un diametro di circa un metro "Deve essere almeno il doppio!"

E con la sua bacchetta a forma di coscia di pollo raddopiò le dimensioni della torta, rischiando di inglobarci pure le sorelle.

Taeminnia: "Jinka condiction Attack! Ahahahahaha!" Lei era l'unica che riusciva a divertirsi e a litigare nello stesso momento.

Minuccia: "Non capisco cosa c'è di divertente... Jinka, stai più attenta la prossima volta! Rischiavi di far diventare noi due la sorpresa! E comunque, come ho setto prima, deve essere più piccola!

Questa prese la sua bacchetta (per fortuna normale, una di quelle classiche sottile e bianca, avete presente, no?) e agitatala, rimpicciolì la torta di dieci volte, se non di più, tanto che era diventata come un muffin.

Taeminnia: "No! Andava bene prima che Jinka la ingigantisse!" Così prese la sua fungo-bacchetta e riportò la torta alle sue dimensioni originali.

Continuarono così per tutto il pomeriggio fino a quando, Jinka, per un attimo di distrazione non combinò uno dei suoi soliti pasticci: fece scoppiare la torta, la quale si sparse per tutta la casa sporcandola come niente aveva mai fatto prima d'ora.

E ciò, naturalmente, causò un secondo litigio, dove l'una incolpava l'altra per "lo scoppio" della sorpresa.


Nel frattempo Kibumma era nella foresta che, per ordine delle tre fatine, era andata a raccogliere mirtilli cantando e ballando a ritmo di "Right Number", una canzone che spopolava nel regno da ben tre mesi, dei TQXV, boy band formata da cinque ragazzi molto in voga.

"You got the right number! You got the right number! I'm happy. You got the right number! You must call me a loooot!" Cantava in modo così soave che tutti gli animaletti del bosco la seguivano incantati, raccogliendo i frutti e mettendoglieli nel suo cesto rosa che aveva al braccio.

"Cari amichetti, quanto vorrei far parte di un gruppo... sarebbe bellissimo, poi potrei conoscere qualcuno, magari un bel ragazzo, come quello che sogno ogni notte... non che voi non mi piacciate, ma voglio essere sincera con voi: siete troppo... come posso dire?.. siete troppo silenziosi, non si può parlare seriamente con voi... non che con le zie sia molto meglio eh..."

Era ancora intenta a cantare quando sentì un urlo, preoccupata come non mai iniziò a correre nella direzione da dove era venuto il gridolino.

Un ragazzo aveva tra le braccia una scimmia cappuccino ed era stata proprio quest'ultima a chiedere aiuto

-Oddio, se questo è un sogno non voglio svegliarmi. Quel ragazzo è uguale a quello presente ogni notte nei miei sogni... Però non deve neanche passargli per la mente l'idea di fare del male o anche spaventare un solo animale!-

Essa infatti era diventata la protettrice degli animali e della foresta, tutti la conoscevano e le volevano bene, anche il piccolo cucciolo che vedendola correre verso di lui, alzò la coda e PUFFFF!

Una nuvoletta tossica e altamente tossica fece svenire il "rapitore", facendo in modo che il cucciolo trovasse riparo tra le braccia di Kibumma.

"Ciao bellissimo! Sono feliccissima che tu ti sia liberato da solo e senza averlo graffiato o robe simili, ma saresti potuto essere un pochino più gentile e raffinato... ahaha dai, ora andiamo a svegliarlo e a chiedergli scusa, ok?"

Così essa si avvicinò al bel giovane e cercò di svegliarlo scuotendolo leggermente ma con risultati più che scarsi, si sarebbe potuto pensare che fosse morto se solo non parlasse nel "sonno", o meglio, diceva frasi senza alcun senso logico tipo

"Scimmietta... vieni qui... ti.. ti voglio spo... ti voglio sposare..."


- Ok, probabilmente quando è caduto ha battuto la testa... ma molto forte... uno non può di certo essere così stupido per natura! Prò lo devo svegliare e fare in modo che non disturbi più i miei amici...-

Kibumma, aiutata da alcuni animali, rovesciò dell'acqua, recuperata da un fiumiciattolo non toppo distante da lì, sulla faccia del giovane, non si accorse però della presenza di un piranha, il quale morse il naso del (ormai malcapitato) ragazzo, svegliandolo subito.

"AHHHHHHHHHH!! Che male! Cos'è questo coso che mi sta divorando il naso?"

-Non era proprio questo il metodo che avrei voluto utiluizzare, ma si è svegliato comunque-

"Ehm... potresti non urlare? Gli animali si spaventano, compreso il piranha che hai sul naso"

"Ma che... AHHHHHHHHH! Da quando le scimmie parlano?"

Ops, chiedo scusa, mi sono dimenticata di dirvi una piccola cosa, Kibumma, per paura di balbettare, si era nascosta dietro un albero, aveva gentilmente chiesto agli animali di andarsene tranne al cucciolo di prima, di sicuro lo avrebbe ascoltato, vista la sua passione per questo.

E rigurado al fatto che questo parlava, non vi preoccupate, non ne era veramente in grado. La voce era di Kibumma e la scimmietta non faceva altro che muovere la bocca; lo facevano spesso per parlare le guiornate e la principessa si divertiva moltissimo.

Ma torniamo alla storia...

"Perchè prima hai cercato di rapirmi?"

"Oddio! Tu parli davvero!"

"Sì, parlo, ma ora rispondi alla domanda"

"Ehm... le scimmie.... sono i miei... animali preferiti, sì. E..."

"E le rapisci... ma crecarti una ragazza no?"

"Beh... quelle che mi presenta mio padre e quelle che conosco sono bruttissime"

"Ah, grazie dei complimenti"

"Ho detto quelle che conosco e poi stavo parlando di ragazze, non di scimmie..."

"Ehm.. *coff coff* sì, ma io conosco una ragazza che è veramente bellissima"

"Seh, dice sempre così mio padre prima di presentarmi, scusa una parola, un gabinetto ambulante..."

"Peggio per te!" Kibumma, adirata come non mai, fischiò e la scimmietta, riconoscendo il richiamo, scappò via

"Aspetta! Ci rivedremo un giorno?"

"Vieni domani pomeriggio alla casetta"

"Quale casetta?"

-Ma questo è stordito forte- Pensò la ragazza -Ma non posso perdere l'occasione di rivederlo, magari vedendomi cambierà
idea sulle ragazze... cioè, sarà ovvio che s'innamorerà di me ahaha- Avevo detto che Kibumma era un po' (molto) egocentrica? No? Beh, ora lo sapete.


"L'unica casa che esiste nella foresta..."

"Ah... capisco. Dunque... ci vediamo domani?"

"Certo, non te ne dimenticare"

"Non lo farò, mon chèrie! Chu~" Così dicendo si spolverò il mantello, salì sul suo destriero, e con il tenerissimo (?) piranha galoppò via, sparendo dietro le folte chiome degli alberi.


Kibumma, d'altro canto, era al decimo cielo (il numero sette non le piaceva, mi ha chiesto personalmente di scrivere
decimo, no sapete, non vorrei che poi ve la prendeste con me...) e corse dalle zie per raccontare loro tutto ciò che le era accaduto.


Minuccia: "Siamo contente per te cara, ma dovremmo dirti una cosa..."

Kibumma: "Se è brutta ditemela domani, oggi sono troppo felice"

Taeminnia: "Bhe... diciamo che dopo quello che ci hai raccontato potrebbe essere bello..."

Kibumma: "E allora sputate la rana"

Jinka: "Si dice sputate il rospo, e non insultare tua zia Minuccia!"

Kibumma: "Scusa zia. Allora? Qual è questa notizia?"

Minuccia: "Niente. Comunque, domani, ovvero al tuo diciottesimo compleanno ti... ecco... ti trasformerai in una scimmia"

Kibumma: "WHAT??"

Jinka: "Non parlare in tedesco, te l'abbiamo detto un sacco di volte"

Taeminnia: "Veramente è inglese..."

Jinka: "E tu come fai a saperlo?"

Kibumma: "Gliel'ho insegnato io ieri, ma... riguardo alla mia trasformazione, se così si piò dire... stavate scherzando, vero?"

Tutte: "Ehm.... NO"

Kibumma: "Cosa?!" La sua voce si era fatto stridula, come tutte le altre volte in cui rimaneva davvero scioccata o era
preoccupata "E... quando potrò tornare.... me stessa?"


Taeminnia: "Solo quando troverai il vero amore e questo ti bacerà..."

Kibumma: "E da quando in qua le ragazze orfane di entrambi i genitori, che viviono con tre zie senza cervello, al loro diciottesimo compleanno si trasformano in delle scimmie?!"

Jinka: "Tu non sei orfana, e noi nno siam-"

Kibumma: "No, ora fermatevi. C'è ancora qualcosa che non mi avete detto in diciotto anni?"

Le tre siorelle annuirono con molto timore, conoscevano il carattere della figlioccia e più volte si erano chieste perchè nessuna di loro le aveva donato un bel carattere, gentile, premurosa, simpatica, roba del genere insomma (non che non lo fosse, era solo un po' acida e irascibile).

Kibumma: "E cosa aspettate a svuotare il cesto?"

Taeminnia: "A dire il vero si dic-" Kibumma le lanciò un'occhiata che non ammetteva repliche.

Allora Jinka, con tutta la tranquillità del mondo, iniziò a raccontare le storia sin dall'inizio, anche se a volte, che erano molto frequenti, faceva delle pause nelle quali mangiava del pollo.

Kibumma: "Certo che mi avete difesa bene. Non avevate voglia di pensare, ma che scusa della rapa!" Ormai l'avrete capito che non adava molto d'accordo con i modi di dire, ma era fatta così, più aveva provato ad impararli ma non c'era stato niente da fare "E io ora come faccio?"

Jinka: "Beh, potrebbe essere proprio lui il tuo vero amore, no?"

Kibumma: "Ma lo usate il cervello? Basta! Non si può parlare seriamente con voi. Me ne vado a dormire. Ah... un'ultima cosa... si può sapere cos' è questa cosa gialla appiccicosa che ricopre il salotto? Anzi, no, non lo voglio sapere, sarà sicuramente qualche vostro esperimento. 'Notte"

Tutte: "Buona notte Kibumma~!"

Jinka: "Cavolo, per poco non scopriva la nostra sorpresa..."

Minuccia: "Jinka, ti ricordo che la "sorpresa" è esplosa per colpa tua, e comunque non c'è più niente da scoprire"

Jinka: "Non è stata colpa mia!"

Taeminnia: "Si invece!"

Jinka: "No!"

Minuccia: "Sì!

Jinak: "No!"

Minuccia: "Si invece!"

Jinka: "No invece!"

Taminnia: "Sì! Prenditi le tue responsabilità almeno una volta!"

Jinka: "No! e io sono sempre responsabile!"

E così, al posto di fare qualcosa di utile come pulire, litigarono per tutta la notte

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Bene, salve a tutti *lancia confetti* 
Ecco a voi la seconda parte di questa assurda idiozia *sigh* 
Sì, non vi preoccupate, ho scritto TVXQ sbagliato apposta, così come il testo di "Wrong Number" (come se non si fosse capito LOL) 
Spero che vi sia piaciuta : D  
Alla prossima e ultima (?), ma forse no, parte~ 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Al mattino seguente Kibumma si alzò con le lacrime agli occhi, scese dal letto con un salto e prima di fare colazione andò fuori in giardino a fare i suoi bisogni camminando a quattro zampe

 

Minuccia che in quel momento aveva iniziato a pulire il soggiorno guardò la figlioccia con gli occhi fuori dalle orbite (sì, più di quanto li abbia già di suo), non riusciva a credere a ciò che stava vedendo, così chiese conferma alle sorelle
 

“ditemi per favore che mi sto sbagliando”


Jinka “no, vedo anch'io quello che vedi tu, ma non capisco cosa ci sia di strano”


Taeminna “nemmeno io sorellona, perché sei così stupita?”


Minuccia “forse sono stupita perché sono le 8 di mattina e Kibumma si comporta come una scimmia quando è ancora una ragazza?!” urlò incredula dell'ignoranza e completa incapacità di ragionare delle altre due

Tae&Jinka “oh oh, ha ragione! E adesso? Che si fa?”

Minuccia “nulla, la lasciamo fare i suoi bisogni nelle foglie”

 

Jinka “ma se qualche brutto animale selvaggio la attaccasse? Io non voglio che le facciano del male! Dobbiamo salvarla!”

Minuccia “scema! Ero ironica! C'è il gabinetto fuori casa progettato appositamente per scimmie che abbiamo costruito giusto giusto finita la festa della sua nascita”

Taeminna “ah ecco cos'era! Io credevo fosse un passaggio segreto per il centro della terra”

Minuccia “MA SE C'È' IL CARTELLO CON SCRITTO WC! No Maria, io esco”

Taeminna & Jinka “ E chi sarebbe questa Maria? Una delle tante nostre cugine mai conosciute?”

Minuccia “no. La bisbisbisbisbisbisbisbisbisbisbisnonna” E se ne uscì di casa sbattendo la porta e volando lontana, voleva andare dalla bisbisbisbisbisbisbisbisbisbisbisnonna Maria a “C'è un sms per me” per riabbracciare la sua cara mamma che non vedeva da più o meno 483573924 ore (sì, non si direbbe ma è una cocca di mamma, tiene sempre il conto delle ore passate dall'ultima volta che ha visto sua mamma)

 

 

Intanto Kibumma si era recata al ruscello per lavarsi sempre saltellando e provando a saltare da un ramo ad un altro, senza però riuscirci, anzi spezzando tutti i rami su cui riusciva ad arrampicarsi e non riuscendo nemmeno a fare dei bei salti (insomma, la nostra eroina forse si era fatta un po' di se stessa e non aveva ancora capito di non essere ancora una scimmia)

Una volta arrivata fece un bel tuffo a bomba inzuppando tutti gli animali nei paraggi e riuscendo a distruggere una diga di castori in fase di finitura. Ma nessuno osò dirle nulla, insomma come potevano, non li avrebbe capiti e loro non volevano certo litigare con la bella Kibumma.

La nostra bella principessa era intenta a insaponarsi, pettinarsi il pelo (o per meglio dire i capelli), lavarsi i denti, risciacquarsi etc etc (sapete lavarvi anche voi orsù, non fatemi dire tutto quello che fa) cantando quando un urlo squarciò la statica quiete del bosco: davanti a lei stava il bel principe del giorno prima che la fissava stupito, rapito, con la bava alla bocca.

 

“oh mio dio, questo per quanto bello possa essere è proprio un pervertito di scimmie, come può sbavare alla visione di una povera scimmia che si lava al ruscello? Va beh che io sono favolosaH anche così, ma ora così mi lusinga troppo. E meno male che io non sono una che si da delle arie” pensò la cara ragazza, poi si schiarì la voce e chiese se si fosse perso

 

“n-n-n-n-nnnno, cc-ccio-cioè s-sì, nn-no…. Ehhhhh….. EHHHHHHHHHHH” Altra sbavata


“ma insomma! Un po' di contegno umano! Ditemi cosa volete”

“ehhhhhhhhhhhhhh… stavo cercando la casetta nel bosco, ieri una cara scimmietta mi disse di dovermi presentare lì per farmi conoscere una giovane e bella fanciulla m—m-ma EHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH” sbavata parte 3

 

“HEY! Suvvia, finite quello che volete dire. E per carità della terra prendete una foglia e asciugatevi quella bava, siete peggio di una lumaca! Anche se sono un animale ora portate rispetto”

“ehhhhh, sì, scusa. Ma non sei un animale, anzi sei la ragazza più bella che abbia mai visto! Eh poi WOW, che fis-”

 

“COSAAAAAAAAAAAA?! RAGAZZA?!” Ecco che l'ha scoperto, certo, prima sarebbe stato decisamente meglio e meno imbarazzante, ma almeno l'ha capito. E mi dispiace per tutte le creature viventi nel raggio di dieci chilometri che non sentiranno più per i prossimi mille secoli, Kibumma ha superato se stessa nell'urlo sconvolto appena lanciato, soprattutto dopo aver realizzato di aver fatto tutte quelle cose inutili, di non essersi vista prima allo specchio e naturalmente di non essersi neppure cambiata: aveva ancora su il pigiama di Dora Dora l'esploraDora

 

Il nostro principe ora sanguinava da troppi punti ormai: le orecchie per l'urlo da guinness world record di Kibumma e dal naso per via di ehm, sapete no? Troppa emozione per il ragazzo.

 

Ma i nostri eroi non possono certo stare tranquilli un solo secondo, perché senza essersi resa conto ormai era mezzogiorno e PUFF, la principessa si trasformò immediatamente in una scimmietta (un rinopiteco dorato, non è proprio carina come una cappuccina ma va beh, non avevano specificato la specie, tutta colpa delle madrine, come sempre), prendendo la diretta interessata di sorpresa e facendola andare sott'acqua. Ma non temete, la lumaca umana non perse tempo e si gettò subito in acqua per salvare la piccola e (non tanto) indifesa creatura. Appena giunti sulla riva il ragazzo si accorse però che la scimmietta non si muoveva, così con un'abile salto carpiato iniziò una rianimazione cardio polmonare che baywatch spostati proprio, ma prima di poter iniziare con la respirazione bocca a bocca tutta la foresta si oscurò, una pioggia di cenere e lapislazzuli cadde dal cielo e comparve la malefica Yunhoa (e no, non era ancora riuscita a perfezionare il teletrasporto fiammeggiante, in compenso però era diventata ricca sfondata grazie alle pietre preziose create al posto dei lapilli vulcanici. Chiamatela scema. E poi, mica volevate che si baciassero subito eh, un po' di Bud Suspencer)

 

“non ti lascerò certo vanificare tutta la mia fatica in così poco, stolto scimmione!”

“Scimmione a chi? EH? Vecchia megera! Ooooooooh, ma sono lapislazzuli? Ne posso prendere qualcuno?”

“eh… oddio, non potresti, sono tutti miei, insomma, ci ho messi anni a far sì che comparissero e AGH! Smettila! Ora farò in modo che tu non possa salvare la bella principessa, PER SEMPRE ahahahahhahaahhhhhhh*cough cough” troppa cenere nell'aria, mai fare risate malefiche con l'aria satura di polvere sottili, le vostre diavolerie potrebbero soffocare con voi.

 

Torniamo a noi: Yunhoa prese un legnetto, lo lanciò e colpì in piena fronte il giovine, facendolo cadere a terra privo di sensi, dopodiché lo prese con sé e scappò al suo castello, lasciandosi dietro una fila di pietre preziose come Pollicino (ma lui aveva solo dei sassolini bianchi senza valore).




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AU Notes: uhhhh, so che è imbarazzante postare il seguito ora dopo 845789849032 anni, ma sinceramente non volevo lasciarla incompleta
Poi devo nache dire di aver ritrovato le brutte sistemando la camera e booom, mi è tornata voglia di scrivere e una cosa tira l'altra una mia amica del liceo mi ha costretto a continuare .

Giusto due chiarimenti: -Bud Suspencer è un terribile gioco di parole per dire "cattiva suspence" (Bud andrebbe letto come "bad" in inglese e da "Spencer" a "Suspencer" si fa poca strada
Il pigiama di Dora Dora l'esploraDora è naturalmente riferito a Dora l'esploratrice ma anche a Dora Dora degli Ukiss (per chi sa ancora della loro esistenza) 
Poi va beh, il trash italiano andava messo per aggiungere ancora più nonsense a sta roba (no Maria io esco e il famosissimo "C'è un SMS per te") 

Perdonatemi sempre errori di tutti i tipi e anzi, se ne trovate correggetemi ;A;

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 - fine ***


Dopo qualche ora di assenza della figlioccia le nostre tre cime di rapa iniziarono a preoccuparsi e senza perdere tempo iniziarono a giocare a Indiziando per capire chi potesse essere il responsabile dell'omicidio

“Per me è il colonnello Senape, l'ha uccisa nella camera delle torture con il coltello da burro” proclamò tutta esaltata Taeminna

“Mi dispiace rovinarti l'accusa ma io, il magnifico colonnello Senape sono innocente! Io accuso invece la signorina zitella Pavone. Sono sicura che è successo nella sala della cornamusa e l'arma è la sciarpa di natale mai finita di nonna” Anche Minuccia era presa dal gioco, anzi sembrava che fosse parte di esso, si credeva perfino un aspro e amarognolo militare

“AH! Lo sapevo che avresti detto così, ma la sciarpa l'ho sempre avuta io indosso, quindi hai sbagliato! Io scommetto 10 ordini di ali di pollo fritte che è st-” Jinka non poté formulare un'ipotesi che improvvisamente la porta di casa si spalancò e tutti, ma proprio tutti, gli animali della foresta iniziarono ad entrarvi a una velocità allarmante e mai vista, non si fermarono nemmeno quando iniziarono a sormontarsi gli uni sugli altri, sommergendo completamente le tre fatine, nemmeno quando i vetri delle finestre si incrinarono sotto la forza maestosa e nemmeno quando queste si spezzarono e caddero fuori scoiattoli, procioni, lupi e coccinelle; e nemmeno quando per la troppa pressione crollò tutta la casa, disfando quella che era stato un rifugio perfetto.

Con molta fatica le giovincelle si fecero strada tra le bestie fino a rivedere il sole e si chiesero cosa fosse tutto questo scompiglio fino a quando Minuccia si ricordò di qualcosa

“Ma si può sapere perché hai sempre dato da mangiare a quella puzzola? Ora vogliono tutti lo stesso trattamento e noi NON abbiamo i soldi per dare da mangiare a tutte queste bestie!”

“Ma io non ho fatto nulla” rispose Taeminna in lacrime

“E ora? La nostra casa è distrutta, e non abbiamo soldi per poter costruirne un'altra. Tutta colpa di Jinka e della sua favolosaH idea di costruirla in paglia, complimenti. Fosse scoppiato un incendio il lupo cattivo ci avrebbe mangiate ben cotte”

“Non puoi sempre dare la colpa a me Minuccia, tu la volevi fare di dolci e caramelle”

“Beh, almeno adesso l'avremmo potuta mangiare”

“Ma si sarebbe sciolta molto prima, e non sarebbero stati comunque buoni ora”

“E allora l'avremmo mangiata ben prima”

“Ma non avremmo avuto più la casa già da tempo”

“Ne avremmo costruito un'alt- HEY, dov'è finita Taeminna?”

“Non cambiare discorso, non funziona con me”

“Hey, no, sono seria, non la sento piangere e qui non c'è” Disse Minuccia tutta trafelata, iniziava ad essere a corto di dolci e l'improvvisa scomparsa della sorella non la stava aiutando

Jinka guardandosi intorno capì che quella di Minuccia non era una bugia e iniziò a preoccuparsi anche lei quando vide con la coda dell'occhio Taeminna che veniva trascinata per una gamba da un un orsetto con il fiocco di nome Teddy

“Eccolaaaaaaaaa! Forza, inseguiamo quel pedobear!” sbraitò Jinka

“Ma non è un pedobear! Taeminna ha 180793 anni!”

“Fa nulla! E' la più giovane della famiglia quindi per me rimarrà sempre minorenne!”

“ora basta, smettiamola e seguiamolo per capire dove sta portando Taeminna”

E così iniziarono a pedinarlo senza farsi vedere, si nascondevano dietro i tronchi, gli arbusti, le felci e i fili d'erba (tanto sapete come di dice, un elefante si riesce a nascondere in un campo di fragole dipingendo di rosso un'unghia, e se non l'avete mai visto beh, vuol dire che si è nascosto proprio bene)

Si fermarono al ruscello, dove videro una scimmietta bagnata fradicia sulla riva e con addosso un famigliare pigiama che…

“KIBUMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA” Dimenticandosi completamente della sorella Minuccia si gettò a capofitto verso la figlioccia piangendo
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, non puoi morire cosìììììììììììììììì, non puoiiiiiiiiiiiiii!”

“Zia…. Altri cinque minuti” borbottò Kibumma girandosi sul fianco

“BRUTTA DISGRAZIATA ALZATI SUBITO! Credevo fossi morta! Non si fanno scherzi simili!”

“ma che scherzi? Io stavo dormendo così bene” dissi iniziandosi a stiracchiare come un gatto

“E smettila di fare il gatto! Sei una scimmia per carità del cielo” la rimproverò ancora Minuccia

“COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?! SCIMMIA?!” scena già vista e rivista ovunque: lei sviene ancora, prima che possa picchiare la testa Minuccia la salva, recupera le sorelle che si consolavano a vicenda (sembra che l'orso non avesse fatto del male a Taeminna, voleva solo attirare l'attenzione delle fatine per portarle dalla principessa) e una volta caricata in spalla il primato torna a casa (o meglio dov'era prima che venisse rasa al suolo) e la posa su un mucchio di foglie secche (e ringraziate che non è la storia della principessa sul pisello, altrimenti vi immaginate le lagne della principessa a dormire su un simile giaciglio?)

“Bene, e ora che si fa?”

“Aspettiamo l'arrivo del maniaco di scimmie, anche se sarebbe già dovuto essere qui” rispose Minuccia

“Però io ho notato che al ruscello c'era delle cenere per terra… e anche dei N&N's blu...uhhhhh, non ci vedo più dalla fameeeee” chi poteva essere se non Jinka ad avere fame un'ora dopo aver pranzato con 89 polli arrosto.

“Se hai fame mangiati un party, non vedo il problema”

“Ma non è quello il punto, non ti ricorda nulla la cenere?”

“uhhhhh, non saprei, forse che dovevamo pulire il camino?”

“Poi dice di essere lei la sorella più intelligente! SVEGLIA MINUCCIA! Sto pensando a Yunhoa, è lei l'unica capace, incapace anzi a non sapersi trasportare in modo splendido splendente”

“Vuoi dire che lei ha rapito il principe per evitare che potesse rompere subito la maledizione?”

“Esattoooooooh, è quello che sto cercando di dirti da prima che mi divorassi un'intera scatola di Party” biascicò Jinka con il viso tutto sporco di cioccolato peggio di un bambino di 3 anni.

Taeminna, che fino a quel momento era stata zitta fece la domanda fondamentale: “Ma quelle merendine non hanno alcol? Non sei ubriaca dopo averne mangiate così tante?”

“Nuoooooooooooo… ma cosa mi dici maiiiiiiih *singhiozzo” no, non provate a crederle, una che imita Ratto Gugu non è ubriaca, assolutamente.

“Ecco, perfetto. Ci mancava la sbronza in tutto sto macello”

“Minuccia non abbiamo scelta, dobbiamo andare a cercare questo fantomatico perv-principe, bellissimo principe perv-. ANDIAMOOOOOOO!!”

“Taeminna aspetta! Aiutami a portare Jinka! Non ce la fa a venire da sola!”

“Ci rallenterebbe solamente, lasciala qui, almeno appena Kibumma si riprenderà saprà dove siamo andate. Ora via alla ricerca dello scemo. Credo che Jinka avesse ragione sul fatto di Yunhoa, e quegli snack blu a terra ci condurranno da lei, ne sono certa”

E così le nostre impavide fatine tornarono al ruscello e iniziarono a seguire la scia di lapislazzuli (che loro continuavano a scambiare per N&N's, per fortuna non li raccolsero né li mangiarono, altrimenti byebye alla dentatura perfetta e benvenuti denti da vecchie megere) fino a quando arrivarono a un castello e da lì fino alle sue segrete sotterranee dove trovarono il giovane incatenato e ammanettato.

“Ohhhhhhhhhhhh, e così sei tu il bel giovane che ha fatto colpo sulla nostra Kibumma? Devo dire che non sei fatto male, hai veramente dei bei ABS e GUARDA CHE ZIGOMI MINUCCIA! E CHE MASCELLA! Forse sei un tantino bassino, ma si sa che nelle botti piccoli c'è il vino buono” E via di sorrisini maliziosi da parte di Taeminna

“MA TAEMINNA! Insomma, un po' di contegno! Però davvero, guarda poi che braccia, secondo te è più forte di Siwonno? Perché eh, il fisico è bello come il suo e tutto, ma a me sembra fin più possente e potreb-”

“Scusatemi signore, ma voi chi siete?”

“Oh, che maleducate! Noi siamo le madrine del rinopiteco dorato”

“Del rinoche?!”

“Rinopiteco dorato Taeminna, ho cercato mente venivamo qui, è una razza di scimmie che riesce a vivere in climi freddi ed è vegetariana, si nutre di fiori e fo-”

“Non voglio sapere quello. Lo so già benissimo anche io, così come il fatto che sono a rischio di estinzione e tutto. Ma chi siete voi” Il ragazzo iniziava a scocciarsi, troppi individui strani in troppo poco tempo.

“Le madrine di Kibumma, principessa del regno di Seoul, figlia di regina Heechulla e di re Siwonno, maledetta dalla strega Yunhoa durante i festeggiamenti per la sua nascita, costretta a vivere nel bosco per abituarsi a madre natura, diventata scimmia a mezzogiorno del suo diciottesimo compleanno, destinata ad essere salvata dal ba-”

“Madre dei draghi e distruttrice di catene. Ok. Io sono Jognhyungno. Figlio di re Choongjaelo e di regina Pilgyaccia. Sapete dirmi cosa ci faccio qui? Io stavo cercando una capanna nel bosco quando ho visto questa bellissima ragazza che si stava lavando al ruscello e EHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH” Ok, io direi che sto ragazzo è fin troppo idratato. Basta liquidi per i prossimi 3 mesi a venire.

“TU BRUTTO MANIACO HAI VISTO LA MIA FIGLIOCCIA IGNUDA?! MAI IO TI TRUCIDO SE NON LO FA YUNHOA EDFKVJXKCSD” Minuccia con un salto a rana raggiunse il povero malcapitato che si salvò in extremis chiarendo che la ragazza aveva su un terribile quanto bellissimo pigiama rosa e giallo.

“Quindi non l'ho sognato? E' diventata davvero una bellissima scimmietta? VI AMO. Grazie, grazie per questa notizia. Vi chiedo la sua mano, vi prego, concedetemela”

“Questo dipenderà solo da te. Se sarai capace di farla tornare umana sarà tutta tua, noi sinceramente non la sopportiamo più. Ma ora, ciancio alle bande dobbiamo farti uscire da qui e tornare a casa”

“Perfetto, liberatemi allora” disse Junghyungno mostrando i polsi avvolti in morbide manette leopardate viola (probabilmente Yunhoa aveva qualche perversione nascosta ma non giudicatela, vorrei proprio sapere se voi siete tanto casti) che vennero rimosse senza fatica da Minuccia.

“Ecco fatto, ora però dovrai sconfiggere la malefica strega tutto da solo, ma noi ti daremo una mano: ti regaliamo queste splendide armi forgiate dai nostri antenati: la spada delle freddure e lo scudo del nonsense, ideali per questa storia”

“Ma che stai dicendo rana?”

“Non sono una rana! Ora vai, sconfiggi Yunhoa e raggiungi la tua amata seguendo il sentiero di N&N's”

“ma sono lapisl-”

“VAI!”

“Ok ok, quanta fretta, vado” e raccolte le armi andò alla ricerca della rapitrice.

“Ebbene Taeminna, che ne dici di andarcene a mangiare qualche marshmallow arrostito?”

“Sììììììììììììììììììììì! Andiamo andiamo andiamo andiamo! Mi piaccio i marshmallow! Andiamooooooo” e così le due allegre sorelle saltellarono verso casa tenendosi a braccetto.

 

 

 

Intanto Jognhyungno stava percorrendo il salone principale del castello quando vide Yunhoa davanti a uno specchio che faceva le linguacce al suo riflesso, stava per mettersi a ridere quando questa fece una cosa inaspettata e che lui aveva sempre creduto impossibile: con la lingua fece un quadrifoglio. Questa cosa sconvolse il povero giovane che fece cadere spada e scudo e sesterzio, attirando così l'attenzione della strega.

“TU! Come hai fatto a liberarti! Quelle manette erano impossibili da aprire da solo! CihoprovatotantevoltemasonosempredovutaandareachiereaiutoalmioeroeebastadattiunaregolataYunhoastaifacendolapartedellacattivaoranondistrarti”

“Arrenditi malefica creatura! Io salverò la mia amata e tu non potrai impedirmelo!”

“Ah! Non credere che sarà tanto facile per te! Ora vedrai di cosa sono capace!” E in un turbinio di luci colorate e stelline diventò una sagoma iridescente che ruotava su se stessa (avete presente sailor moon e le trasformazioni che durano tre quarti di episodio? Esatto, è proprio quello che sta succedendo ora) modificando poco a poco la sua forma e struttura fino a prendere le sembianze di un temutissimo drago barbuto

“AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHA E così sarebbe questa la tua difesa? Ahahahahahhahahahahahahahahahahahah” Jonghyungno non seppe resistere e scoppiò a ridere fino a cadere a terra e rotolare per tutta la sala, fino a che non sentì qualcosa sotto la schiena, si rialzò immediatamente e vide di aver appena rotolato con tutto se stesso sulla temibile strega, ora priva di sensi.

Senza perdere altro tempo iniziò a correre seguendo il percorso di lapislazzuli (senza dimenticare di prenderli tutti, erano sempre pietre preziose che avrebbero fruttato poi, di questi tempi non bisogna perdere occasioni simili per avere dei guadagni extra) fino a raggiungere le fatine e Kibumma, che si stava svegliando proprio in quel momento.

“Oh, cara Kibumma, ti prometto che ti amerò per sempre, anche se non dovessi tornare umana” si dichiarò il bel principe e prendendo il muso dell'altra iniziò a baciarla con foga sempre crescente per poi staccarsi lasciando una scia di bava peggio che un lumacone

“BLEAHHHHHH CHE SCHIFOOOOO! Chiudetevi in una stanza voi due BLEAAAAHHHHH” Urlarono all'unisono le sorelle chiudendosi a vicenda gli occhi, mancando così la ritrasformazione della bella Kibumma.

“Beh, direi che mi vai benissimo anche così, vieni qui pupa!” E via. Altra bava e saliva.

E fu così che dopo appena due giorni i due baldi (e bavosi) giovani convolarono a nozze, Kibumma poté finalmente abbracciare la madre (la quale oramai non si ricordava nemmeno più di essere madre), i regni si Seoul e di Busan si unirono accrescendo così il loro potere e venne organizzata una festa ancora più imponente di diciotto anni prima, in cui ci si ricordò di invitare anche la strega Yunhoa, per evitare altri malefici che avrebbero portato a ulteriori nonsense e freddure.
 

E così vissero tutti felici e pasquali

 

 

THE END

 

 

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Bene, eccoci finalmente alla fine di questo interminabile racconto nonsense.
Credo di aver ficcato dentro miriadi di citazioni, riferimenti e assurdità da miliardi di cose completamente diverse le une delle altre (Passiamo da GOT, al kpop in generale, al trash italiano, ai film, ai modi di dire storpiati e via dicendo) quindi non so se li saprete cogliere tutti, in ogni caso complimenti per essere arrivati fino  a qui :D 

Magari arriveranno altre parodie nonsense come questa, probabilmente non con gli SHINee, ma qualche altro gruppo Idol diventati improvvisamente dementi e con nomi ignobili

quindi... grazie per tutto e arrivederci forse

PS: Le Party sono le famosissime merendine che fanno concorrenza alle Fiesta. Se non le avete mai mangiate dovreste vergognarvi.

PPS: Il Bud Suspencer è un pun, non è un errore. Sarebbe "bad suspence" (cattiva suspence) facendo però un gioco di parole con il nome di "Bud Spencer" 
e bom, addio *fugge 
 

 

 

 

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