Una bambina speciale

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una bambina speciale ***
Capitolo 2: *** Un pensiero fatto con il cuore ***
Capitolo 3: *** Un ambiente sereno ***
Capitolo 4: *** Cambiamenti improvvisi ***
Capitolo 5: *** Oscuro Presagio ***
Capitolo 6: *** L'ultimo dono di Aiolos ***
Capitolo 7: *** Un volto fin troppo familiare ***
Capitolo 8: *** L'eredità di un nobile cavaliere ***



Capitolo 1
*** Una bambina speciale ***


Sentii bussare all'alba di una giornata fredda e piovosa, a voi sommi qualche giorno fa era stato annunciato l'evento che tutti attendevamo, la nascita della Dea.

Questa volta dinnanzi a me c'è una guardia del tempio << ciao piccola, potresti consegnare questa al Sommo Aiolos? >> mi chiese, consegnandomi una pergamena sigillata con la ceralacca e il marchio del Gran Sacerdote << ma certo Sommo, lo farò nonappena possibile >> dissi, pensando al fatto che il Sagittario, per cui io lavoro, era sotto la doccia.

 

Dopo mezz'oretta lui arrivò, mi vide con la missiva in mano << e questa? >> mi chiese.

<< Vi è stata portata poco fa, mentre eravate in bagno. È da parte del Sommo Shion >> gli risposi, porgendogliela.

La aprì velocemente, con lo sguardo pensieroso. Poi guardò me << io devo andare, quando si sveglia mio fratello digli che oggi non ci alleniamo >> mi disse, prima di uscire.

 

Passò un'ora, il Leone Dorato, che a causa di una missione si era fermato a riposare dal fratello, venne a cercare il mio signore.

Gli spiegai tutto e riferii del messaggio, mentre lui addentava una fetta di pane e crema di nocciole.

Lui mi guardò stupito, poi tra un boccone e l'altro << Grazie, vuoi favorire? >> mi chiese, porgendomene una appena preparata, che accettai con un sorriso.

 

Passarono altre ore, mentre ero intenta a preparare il pranzo mi sentii chiamare << Zoe! >> il mio signore era tornato con un'infante in braccio << Sono qui >> dissi andandogli incontro.

Vidi la bimba in fasce solo in quel momento << Sommo, lei chi è? >> chiesi << Lei è Athena, da oggi vivrà qui con noi. >> mi spiegò, chiedendomi poi di andare a comprare pannolini e abitini, mentre lui e suo fratello riposizionavano la culla che fu del sommo Aiolia.

 

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Capitolo 2
*** Un pensiero fatto con il cuore ***


Il Sommo Aiolos ha portato l'infante Athena in nona già da qualche settimana, io passavo le giornate ad aiutarlo in tutto.

Avevo il compito di preparare il latte per lei, perchè nessuno di noi due si fidava ad affidarla ad una balia.

 

Quella mattina, come sempre mi mandò in paese a comprare ciò che serviva, avevo le borse piene di cibi sani chiesti dal mio padrone, delle "schifezze poco salutari" che compravo per il signorino Aiolia e del latte per la Dea, quando passando davanti ad un negozio vidi una tutina.

 

Frugai nel portamonete, e fortunatamente avevo ancora 1760 Dracme* - proprio il prezzo indicato sul cartellino – e decisi di entrare ad acquistarla.

Tornata al tempio tutti mi fecero passare, come sempre, anche se non so perchè percepivo qualcosa di strano alla terza Casa, quella del sommo Saga ed una volta giunta in nona fui accolta dal Sommo che mi guardò stupita << Zoe ti ho mandata per un pò di verdura e del latte... quanta roba hai acquistato? >> mi chiese.

<< il Sommo Aiolia ha voluto alcune cose, poi ho visto questa.. >> gli spiegai porgendogli il pacchettino con la tutina << piccola mia, cos'è? >> mi chiese << è un omaggio per la Divina >> risposi.

Il Cavaliere mi guardò sorridendo, prese il pacchetto e lo aprì davanti a me << sei un tesoro mia piccola Zoe, stavo giusto facendole il bagnetto. Gliela mettiamo subito >> mi disse vedendola, per poi tornare in bagno mentre io mi misi a sistemare al spesa, avendo cura di nascondere la crema alle nocciole del Sommo Aiolia prima che il  fratello la notasse.

 

Poco dopo tornò con la bambina tra le braccia: era bellissima con indosso il mio dono per lei, ed io la guardai sorridente.


*moneta in uso in Grecia prima dell'euro 1 euro = 340,75 Dracme, il prezzo indicato è basato sul prezzo all'epoca delle tutine, ricevuto grazie a un amica che ha chiesto alla suocera

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Capitolo 3
*** Un ambiente sereno ***


Era passata qualche settimana dal giorno in cui il sommo Aiolos portò a casa nostra – la nona – l'infante Athena , e ricorreva quel giorno il suo primo mese di vita terrena.

 

Ricordo i Sommi di ogni rango le guardie ed i civili che venivano a renderle omaggio, erano tutti "rimbambiti" tra coccole e parole piene di dolcezza, e ogni tanto qualcuno si prendeva l'onere di cambiarle il pannolino.

Io e il Sommo Aiolia ci guardavamo come per capire se tutti loro sarebbero tornati seri, ma li capivamo, la dolcezza della divina era incommensurabile.

Passavamo il tempo a mangiare pane e crema di nocciole, mentre l'incessante viavai continuava, si fece sera – credo le cinque – e noi due, due ragazzini coetanei, seppur di ceto diverso, ci trovammo a ridere davanti al barattolo comprato il giorno precedente ormai vuoto.

 

Quando si fece sera il Sommo Aiolos notò noi e il barattolo << voi ragazzi, non vi pare di esagerare? >> chi chiese e noi scoppiammo simultaneamente in una fragorosa risata.

<< mi pare di udire che la Dea vive in un'ambiente sereno, ne sono felice >> sentimmo tutti e tre la voce del Sommo Shion irrompere in casa, prendendoci alla sprovvista.

Il Sagittario si ricompose poi avvicinandosi al Gran Sacerdote confermò << Si, posso confermarvelo. Athena è attorniata da tanta serenita, e dalle risate di sti due monelli della mia ancella e di mio fratello, che come potete intuire è spesso qui >> .

l'uomo sorrise, era felice di vedere colei che era tanto preziosa per l'umanità crescere in un ambiente sano.

Rimase a parlare coi Sommi per qualche minuto, poi si congedò affidando una missione al Leone, che partì dopo poco.

Tornò qualche giorno dopo, a missione compiuta, scatenando l'apprensione del fratello per le ferite riportate, per fortuna guaribili in pochi giorni.

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Capitolo 4
*** Cambiamenti improvvisi ***


Passò qualche altra settimana da quel giorno gioioso, la divina cresceva ogni giorno più bella e dolce, in qualche modo ignara di ciò che l'avrebbe attesa negli anni a venire.

Il primo di quegli eventi, che sorprese tutti, avvenne quando lei aveva tre mesi.

Era mattina presto, forse ancora notte quando il Tempio venne svegliato improvvisamente dal vociare delle guardie, o meglio dalle loro urla.

 

Il Sommo Aiolos ne bloccò una, chiedendogli a cosa fosse dovuto tutto quel trambusto << Cavaliere, stavamo cercando proprio voi e il sommo Saga. >> rispose il giovane, mentre beveva un bicchiere d'acqua che io cortesemente gli portai.

<< Dimmi, per quale motivo? >> chiese il mio signore << Siete stati convocati, e con voi tutti i giovani cavalieri d'oro. Ha parlato solo di una comunicazione della massima urgenza. >> replicò.

 

Il Sagittario svegliò il giovane Leone, spiegandogli tutti, per poi dirgli di correre a prepararsi e salire con lui in tredicesima, portando con se l'infante. Tornarono qualche ora dopo, la bimba dormiva beata in braccio al Sommo Aiolos, che notai subito avere qualcosa di diverso dal solito.

<< Che succede mio signore? >> gli chiesi << piccola mia, c'è stato un annuncio che riguarda un pò anche te, se lo vorrai. >> mi rispose

<< Ditemi >> gli risposi sorridendogli << il Sommo Shion ha raggiunto un età ragguardevole, ed è stato informato che presto potrebbe scoppiare una guerra. Perciò ha deciso di abdicare, indicando me come suo successore. >> mi spiegò.

<< Congratulazioni Sommo >> gli dissi, lasciando trasparire tutta la mia gioia per la sua nomina << piccola, sarei onorato se tu continuassi a servirmi anche dopo la successione >> mi disse guardandomi negli occhi, ed io onorata accettai.

 

Passarono pochi giorni, di nuovo agitazione, venni a sapere dal mio padrone che il Sommo Shion era morto, e che un usurpatore – chiamato Arles – aveva preso il suo posto. Si scoprì pochi giorni dopo che il sommo Saga, amico del Sagittario e Cavaliere dei Gemelli era svanito nel nulla senza lasciare alcuna traccia di se.

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Capitolo 5
*** Oscuro Presagio ***


Da quella misteriosa notte passarono pochi giorni. Il Sommo Aiolos aveva parlato a me ed al Sommo Aiolia della cerimonia che avrebbe rivelato a tutti gli abitanti del Tempio e dei dintorni l'identità dell'infante, che fino a quel momento sapevamo noi tre, gli altri sommi Gold e – all'epoca non capivo perchè ma pensavo fosse una cosa negativa – il Sommo Arles, l'usurpatore.

 

Ci disse che la sera prima del grande evento la piccola sarebbe stata portata in una stanza all'interno della tredicesima casa, e che l'avremo rivista solo a cerimonia conclusa.

Io mi ero talmente affezionata alla neonata che per poco non mi misi a piangere, ma il Sagittario mi tranquillizzò, dicendomi che l'avrei rivista già il giorno dopo.

 

Quella sera il mio padrone era inquieto, io e suo fratello non riuscivamo a comprendere ciò che gli passava per la testa. Tentammo persino di migliorargli l'umore con la nostra amata crema alle nocciole, ma questa non sembrava sortire alcun effetto.

La notte vidi il Sommo alzarsi all'improvviso, e sparire di corsa su per la scalinata, non capivo perchè ma qualcosa mi fece temere per il peggio.

 

Sentimmo delle urla, Arles diceva che il Sommo era un traditore e che voleva uccidere l'infante. Mi sentii crollare il mondo addosso, non volevo credergli, non gli credevo. Io sapevo com'era il Sommo.

Lo conoscevo come un'adolescente buono e gentile, mai potevo credere fosse tanto vile.

Tornò a casa all'alba, aveva con se la sua armatura e teneva in braccio la bimba. Mi vide e accarezzandomi i capelli mi disse << fuggi mia piccola, trova un rifugio sicuro lontano di qua >>

Io lo guardai in lacrime << perchè ? >> chiesi stringendomi a lui << ti voglio sapere al sicuro, prendi questo borsello: è il mio modo per ringraziarti di tutto. Ora va e non guardare indietro >> mi rispose, per poi allontanarsi.

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Capitolo 6
*** L'ultimo dono di Aiolos ***


Non ricordo molto di quei momenti concitati, so solo che correvo a perdifiato, mentre le lacrime mi rigavano il viso, non riuscivo a fermarle. Poi dovetti fermarmi, non avevo più fiato.

Mi poggiai ad una vecchia colonna... e solo allora mi resi conto che il piccolo borsello che portavo con me era davvero molto pesante... lo aprii: conteneva del denaro – credo fossero circa tre milioni e mezzo* di dracme – un messaggio del Sommo, che mi diceva che quei soldi dovevo usarli per vivere serena ed un documento.

 

Lo presi e vidi la mia foto, poi guardai meglio "Zoe Heros**" il mio pianto si fece sempre meno controllabile, quel documento mi dava a tutti gli effetti il cognome dei Sommi.

A me che ero solo un'ancella.

Trovai poi un'indirizzo, voleva che andassi da quella donna, una cara amica del Sommo Shion.

Arrivai al luogo indicato, la signora che mi aprì mi accolse triste, senza dire una parola.

Solo qualche giorno dopo mi spiegò chi fosse e che purtroppo la settimana prima il Sommo Aiolos era stato ucciso, e col fratello ritenuto un traditore.

Avevo sette anni e mi ritrovai a fuggire con lei dalla terra di Grecia.

 

Andai a vivere in un paese lontano e un giorno venni a sapere che nella capitale una ragazza aveva indetto un torneo, mi tornarono in mente tante cose, cominciai a pensare che quella giovane non fosse altri che la bimba che anni prima accudivo.

Presi il primo treno per quella città, e cominciai a cercare, spinta da una strana sensazione.

Vidi un ragazzo straniero, portava sulle spalle qualcosa di ingombrante.

Lui mi riconobbe << Zoe! >> mi chiamò. Lo raggiunsi mi raccontò che era lì a caccia di un ragazzo ritenuto traditore, e di una ragazza che si spacciava per l'infante.

Io gli chiesi di passare la serata con me, finimmo per giacere assieme, ero felice come non lo fui per tanti anni.

Poi fu costretto ad assolvere alla sua missione e a tornare in Grecia, quello fu il nostro ultimo incontro.

***********

 

*circa 100000 euro attuali, possono sembrare tanti per un 14enne ma ricordiamoci che questi ragazzi sono orfani, potrebbero aver ereditato qualche sommetta
**https://it.wikipedia.org/wiki/Heros

 

 

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Capitolo 7
*** Un volto fin troppo familiare ***


10 anni dopo

 

<< mamma, quindi tu un fidanzato lo hai avuto? >> chiese all'improvviso mio figlio << amore mio, avrei voluto. Ma vedi il tuo papà era un Gold Saint e io un'ancella. Lo zio ci permetteva di avere un rapporto amichevole prima che fossi costretta a scappare e a non vederlo più per tredici anni >> spiegai.

 

Eravamo su un aereo, che dal luogo in cui ho vissuto per ventitrè lunghi anni mi stava finalmente riportando in Grecia, al Tempio.

Questo viaggio mi fu possibile perchè Marin, una superstite di quella guerra di cui mi parlò il Sommo Aiolos, un giorno venne in visita alla scuola del mio fanciullo e fui chiamata dal preside per parlare con lei.

 

Quando il volo atterrò, la curiosità di mio figlio prese il sopravvento << dove stiamo andando mamma? E dove abiteremo? >> mi chiese << andiamo a conoscere l'infante di cui ti ho raccontato. E abiteremo nella mia vecchia casa >> risposi.

 

Lui era entusiasta della cosa, entrammo al Tempio, tornato Maestoso come ricordavo.

Attraversai le Case aiutata dalla mia accompagnatrice e salii insieme al mio bimbo fino alla tredicesima di esse.

Il grande portone della sala del trono si aprì e fummo invitati ad entrare. Davanti a noi una splendida ragazza di ventitrè anni. Mi era impossibile non riconoscerla, i lineamenti del viso, sebbene fosse ormai adulta erano immutabili.

Non me ne resi conto ma avevo le lacrime agli occhi dalla gioia. Lei – la mia bambina speciale – lo notò e rompendo il protocollo si avvicinò a me << tu sei Zoe, vero? >> mi chiese << s.. si ..>> risposi tentennando << Aiolia poco prima di morire mi raccontò di te, e di come mi accudisti quand'ero in fasce, conservo ancora la tutina che mi regalasti e che indossavo il giorno in cui Aiolos mi salvò >> mi disse, abbracciandomi.

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Capitolo 8
*** L'eredità di un nobile cavaliere ***


Rimanemmo abbracciate qualche minuto, tanta era la gioia di rivederla << mi spiace di non averti ritrovata prima >> si scusò ad un certo punto << Athena... >> tentennai << chiamami Saori, senza formalismi. Ti prego >> sorrise.

 

Era incredibile come, nonostante tutto il tempo trascorso e i fatti che hanno inevitabilmente cambiato le nostre vite, l'incontro con la giovane Saori avvenne in modo così spontaneo e naturale. Come se non ci fossimo mai perse di vista, un legame davvero speciale.

Parlammo per ore della mia vita, di come riuscii a fuggire e a vivere << so che hai rivisto Aiolia, poco tempo prima che morisse. E che vi siete finalmente detti ciò che provavate >> ne rimasi stupita, lei era così tranquilla, mentre io ero nel panico più totale.

 

<< Cosa ti preoccupa? >> mi chiese << S... saori, quel giorno io e lui... ecco... >> non avevo il coraggio di proseguire ... << siete finiti per godere l'uno dell'alta, lo so >> mi rassicurò << quel che non sai è che io rimasi incinta... >> dissi timidamente, temendo di adirarla.
Lei vedendo mio figlio sorrise << tutti questi chilometri per portare qui il prossimo custode della nona casa qui e non me lo presenti? >> chiese ridacchiando.

 

Lui ci guardò perplesso, poi capendo che io non avrei proferito parola si avvicinò << Piacere di conoscerla, lady Athena. Io mi chiamo Aiolos Masanori* Heros, sono il figlio di Zoe Heros e del defunto Sommo Aiolia Heros >> si presentò, facendo un leggero inchino.

Lei gli si avvicinò << non ti servono questi formalismi quando parli del tuo defunto padre, benvenuto giovane Cavaliere >> lo salutò.

 

Nei giorni sucessivi mio figlio iniziò l'addestramento e io e lui ci trasferimmo alla nona casa, quella in cui ero nata e avevo conosciuto suo padre, suo zio e la Dea Athena.


 

*MASANORI (正則): Significato "Modello di giustizia." Zoe visse per lungo tempo in Giappone, suppongo si sia capito...

 

 

eccoci qui, alla fine di questa particolare versione dei primi mesi di vita di Saori... un progetto iniziato per caso, doveva essere una sola storia, ne sono divenute 8. grazie a chi ha avuto la pazienza di seguirle tutte, ci vediamo nella long e nelle storie future, vi aspetto

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