With a flower

di _fioredineve_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - Cherry blossom ***
Capitolo 2: *** - Red Rose ***
Capitolo 3: *** - Amaryllis ***
Capitolo 4: *** - Yellow camelia ***
Capitolo 5: *** - Verbena ***
Capitolo 6: *** - Lotus ***
Capitolo 7: *** - Peony ***



Capitolo 1
*** - Cherry blossom ***


Cherry Blossom
Cherry Blossom

I ciliegi in fiore l'avevano sempre messa di ottimo umore, sarà per quel colore così limpindo, per il profumo, per il fatto che fosse proprio il suo nome. Amava passeggiare per il viale dietro casa sua, soprattutto in quel periodo dell'anno totalmente immerso nella bellezza primaverile.
Canticchiando arrivò verso la fine del viale, dispiaciuta per averlo passato a passo veloce. Si girò dando un'occhiata al lungo viale, con il sorriso sulle labbra, incurante di camminare al contrario.
Andò a sbattere finendo con il cadere con le ginocchia sul cemento ruvido e freddo "Mi dispiace" sussurrò una voce maschile, una mano si pose davanti ai suoi occhi e l'afferrò senza pensarci due volte "Scusami tu, ero distratta" soffiò in imbarazzo alzando lo sguardo e rimanendo a bocca aperta per ciò che aveva dinanzi agli occhi: si sarebbe aspettata di tutto, ma non uno sguardo così gentile.
Il tocco delicato di lui la fece arrossire, dimenticandosi anche del dolore alle ginocchia ferite.
"Tieni,  usa questo per pulirti" il ragazzo lasciò la sua mano, facendola sentire per qualche secondo triste.
Quel tocco delicato l'aveva sconvolta fino a quel punto?
Lo vide scavare all'interno della valigetta per poi tirare fuori un fazzoletto di stoffa e una bottiglina d'acqua "E' meglio che tu ti disinfetta, nonostante i graffi non siano così profondi è meglio non rischiare" poi guardò l'orologio che aveva al polso spalancando gli occhi sorpreso "Accidenti è tardissimo, scusami ancora, adesso devo andare"
"Aspetta!" non seppe né come né perché afferrò la manica della giacca elegante di lui, di sicuro lavorava in qualche ufficio o in un azienda importante visto com'era vestito "C-come ti chiami?"
"Syaoran, tu?"
"Sakura. Grazie per il tuo aiuto, Syaoran" esclamò poi allegra porgendogli un sorriso mentre, anche lui sorridendo, si allontanava velocemente da lei lasciandole come ricordo quel fazzoletto ed una bottiglina d'acqua.

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Capitolo 2
*** - Red Rose ***


Red Rose
Red Rose

"E queste da dove arrivano?" aveva sussurrato non appena le aveva viste poggiate sulla sua scrivania, accanto al portatile e alle scartoffie. Si guardò intorno mentre gli sguardi curiosi degli altri dipendenti continuavano a rivolgersi a lei e a quelle due rose rosse.
Le sollevò odorandole e sorridendo, avevano un profumo bellissimo. Nel sollevarle un biglietto cadde, attirando la sua attenzione. Posò nuovamente i fiori sulla scrivania e prese il bigliettino, sedendosi poi sulla sedia girevole dell'ufficio. Essere l'assistente di Tomoyo aveva i suoi pregi, poteva avere un piccolo ufficio completamente suo.
"Ti chiedo ancora scusa per l'altra mattina, spero queste rose ti piacciano, Syaoran" il cuore di Sakura prese a battere veloce, incredula dal fatto che Syaoran fosse riuscito a trovarla in una città immensa come Tomoeda.
Allegato alla dedica c'era un numero di telefono e Sakura sorrise ancora: ora poteva ringraziarlo come si deve.

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Capitolo 3
*** - Amaryllis ***


Amaryllis Amaryllis

Nonostante fosse apparso molto spavaldo quando le aveva mandato le rose, Sakura rimase sorpresa - e totalmente felice - di vederlo così impacciato e timido al loro primo appuntamento.
Perché sì, dopo quelle rose, i vari messaggi che si sono scambiati, le telefonate ed i caffè di sfuggita erano riusciti ad avere il loro primo appuntamento insieme.
"T-tieni" aveva sussurrato lui, una volta che l'aveva riaccompagnata sotto casa, porgendole due fiori stretti in un fiocco verde.
Sakura gli sorrise, mentre il cuore ancora le scoppiava di gioia per le troppe emozioni positive di quella sera.
"Oh, grazie sono bellissimi" sussurrò allegra, mentre gli porgeva uno dei suoi sorrisi.
Successivamente si alzò sulle punte lasciandogli un bacio, sulla guancia destra "E' stata una serata bellissima, davvero"
"Sì, anche per me" sussurrò lui, sorridendo imbarazzato, grattandosi la nuca.
"Allora... io rientro" Syaoran annuì a quelle parole, mentre stava per rientrare si sentì strattonata all'indietro e l'unica cosa che percepì furono le labbra del ragazzo sulle sue, calde e morbide come le aveva immaginate.
"Era tutta la sera che volevo farlo" disse lui, sospirando affannato, con la luce carica di dolcezza a colmargli gli occhi.
"Era tutta la sera che lo attendevo" rispose lei, altrettanto emozionata. 

Entrambi, quella notte- e con il sorriso sulle labbra -, riuscirono ad addormentarsi nei propri letti.

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Capitolo 4
*** - Yellow camelia ***


Yellow camelia Yellow Camelia

Avvertiva qualcosa di strano nell'aria, come una lontananza, una mancanza di qualcosa.
Si sentiva divisa in due, mentre attendeva al sicuro sotto un palazzo, lontana da quella pioggia che cadeva incessante. Non riusciva a capire cosa fosse, da cosa fosse causato.
Cercò di scacciare quella sensazione, ma avvertiva un bisogno... il bisogno di dolcezza, ma non una qualsiasi, ma di una persona in particolare.
Sbuffando tornò a guardare il cielo, di un grigio piombo ben visibile.
Lo aspettava sperando arrivasse in fretta.
"Sakura!" una macchina parcheggiò proprio a pochi passi da lei, la porta spalancata e Syaoran che la chiamava a gran voce. In quel momento Sakura capì da cos'era dovuta quella lontananza che avvertiva, quella mancanza che l'attanagliava: Syaoran non era lì con lei.
"Syaoran!" il sorriso nacque sulle sue labbra mentre si copriva correndo ed entrando nella macchina saltandogli al collo "Mi sei mancato"
"Ma se ci siamo visti stamattina"
"Mi sei mancato lo stesso" proferì lei schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia.
Tornò al suo posto, composta, finendo con lo sguardo su un fiore giallo "E questo?"
"L'ho trovato questa mattina, sul cruscotto, è una camelia" rispose mettendo in moto la macchina ed infilandosi nel caos di città.
"E' bellissima, posso tenerla?"
"Certo"

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Capitolo 5
*** - Verbena ***


Verbena Verbena

Che ore erano?
Avevano perso il ritmo del tempo che scorreva. Erano ore che stavano curvi su quel puzzle per completarlo. L'avevano comprato per caso la settimana prima, quasi per divertimento, ma si stava trasformando in una vera e propria sfida - e soprattutto impresa - completarlo.
Eppure non riuscivano a scollarsi da esso, che fosse a causa del bellissimo panorama che stavano costruendo?
O a causa del fatto che erano talmente felici di cooperare che non riuscivano a smettere?
"Che ne dici se ci prendiamo un te?" domandò lui alzandosi e facendo strusciare la sedia sul pavimento "Sì"
"C'è qualche gusto in particolare che vuoi?"
"No, fai tu" gli sorrise tornando poi con la testa sul puzzle.
Pochi minuti dopo ritornò in stanza con due tazze di te, porgendogliene una.
"Poi dimmi se ti piace" pronunciò lui iniziando a berlo.
Curiosa iniziò a berlo anche lei "E' buonissimo! Che erba è?"
"Verbena"

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Capitolo 6
*** - Lotus ***


Lotus
Lotus

Era partito, andato, lontano da lei per chissà quanto. Si erano dovuti dividere a causa di problemi familiari, lui era dovuto correre via, prendere il primo volo per la Cina e lasciarla sola e chissà quando sarebbe riuscito a tornare.
Ogni notte piangeva lacrime intrise di tristezza e pazienza ormai quasi al culmine.
Lo amava, tanto, troppo, e quella lontananza - che si dica debba rafforzare i rapporti - la stava lacerando da dentro completamente.
Non le bastava vederlo in webcam la sera prima di andare a dormire o la mattina appena sveglia. Lei voleva averlo lì, stringerlo, baciarlo, viverlo, amarlo.
Non le bastava tutto ciò, e neanche a lui bastava, glielo aveva confessato più volte.
"Tornerò presto, vedrai" disse sospirando il giovane, sedendosi accanto allo stagnetto del suo giardino, Sakura aveva sempre quella visuale la mattina, oltre ai suoi bellissimi tratti "Oh, sono sbocciati finalmente!" esclamò poi felice il ragazzo spostandosi lasciandole ammirare quello splendido laghetto, coperto da fiori di loto di vari colori.
"Che meraviglia" sussurrò Sakura, portandosi le mani alle labbra.
"Sakura... e se venissi tu qua, da me?"
"Verrei anche subito"
"Vuoi... vuoi farla questa pazzia?" e con la chioma chiara che rimbalzava annuì, in lacrime. Non avrebbe retto ancora a lungo lontano da lui.

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Capitolo 7
*** - Peony ***


Peony
Peony

Sakura provava una dolce sensazione quella mattina, qualcosa di caldo le avvolgeva il cuore riscaldandoglielo. Si sentiva allegra, forte, coraggiosa più del solito.
Sorrise scalciando via le coperte che aveva addosso, scendendo dal letto, Syaoran dov'era?
Ricordava di aver dormito da lui quella sera, di essersi accoccolata al suo petto nonostante il calore primaverile.
Erano ormai tre anni che stavano insieme, ed ogni primavera risultava più bella di quelle precedenti.
Tutto era iniziato in quel viale coperto da ciliegi, chi avrebbe mai immaginato sarebbero finiti così, quel giorno?
Canticchiando andò verso la cucina, dove trovò uno Syaoran indaffato ai fornelli: ecco dov'era finito!
Gli arrivò alle spalle poggiandogli le mani sugli occhi "Chi sono?" sussurrò cantilenando allegra e saltellando "Una bambina?" chiese lui, prendendola in giro per quel suo comportamento.
Sakura spostò le mani gonfiando le gote proprio come avrebbe fatto una bambina, Syaoran si girò rivolgendole un sorriso dolce "Siediti, la colazione è pronta"
Sakura aveva avuto varie volte l'opportunità di assaggiare la cucina del giovane, ed ogni volta rischiava di abbuffarsi troppo: sapeva cucinare dannatamente bene, che fossero piatti cinesi, giapponesi o occidentali. Aveva una tendeza incredibile per la cucina, tanto che si era stupita nello scoprire che in realtà fosse un apprendista archeologo.
"Sei sempre così bravo Syaoran" disse Sakura dopo aver addentato un boccone di quelle frittelle dolci e profumate.
Guardò il ragazzo, sembrava nervoso visto il modo in cui picchiettava con le posate nel piatto, come se stesse pensando a qualcosa... "Syaoran, tutto bene?"
"Cosa... oh sì, tutto bene" rimase in silenzio per qualche istante poi lasciò cadere la forchetta nel piatto "Anzi, no, non va bene niente. Sono un codardo e non so come dire a questa persona una cosa che può cambiare la sua... nostra vita"
"E' una cosa buona?" chiese curiosa, cercando di estrarre più informazioni possibili da lui.
"Sì, almeno per me lo è"
"Non sei codardo, Syaoran, tu sei tanto coraggioso, non tirarti indietro. Sono sicura che questa persona capirà" lui sollevò gli angoli della bocca, sorridendo appena per poi alzarsi ed uscire dalla cucina.
Curiosa lo seguì fin dentro camera sua, dove era intento a cercare qualcosa dal cassettino chiuso a chiave della scrivania.
"Cosa cerchi?"
"Eccolo!" non l'aveva sentita per niente.
Si girò proseguendo dinanzi a lei e facendola accompagnare accanto a lui sul letto, tra le mani una scatoletta di velluto bianco.
"Vedi Sakura, ci ho riflettuto a lungo: ho cercato di pensare al modo migliore per donartelo, così come per chiedertelo. E' un passo enorme, lo so, siamo giovani e so anche questo. Ma io sento l'esigenza di legarmi a te: sento l'esigenza di svegliarmi con te accanto ogni mattina, di poterti accarezzare dolcemente e svegliarti, Sento l'esigenza di creare con te qualcosa di grande, di mettere su famiglia, di realizzarci insieme. Sento l'esigenza di poter invecchiare accanto a te, di prendermi cura di te, di starti accanto ogni ora per ogni giorno della mia vita. Per questo, Sakura Kinomoto, sposami" disse tutto d'un fiato, facendo arrossire e commuovere la ragazza ad ogni parola.
"Non so dove ho trovato tutto questo coraggio, ma tu dimmi solo sì e mi renderai l'uomo più felice su questa terra" e aprì la piccola scatolina lasciando intravedere un anello argenteo, con incisa su una piccola peonia.
"Ti ho detto che sei una persona coraggiosa, Syaoran, ed io voglio premiare questo tuo coraggio: sì, lo voglio" e lo abbracciò di slancio facendo cadere entrambi su quel letto sfatto, tra le risate e le lacrime di gioia.
Sakura mai avrebbe immaginato che, quella primavera di tre anni prima, sarebbe riuscita a trovare Syaoran e avrebbero passato insieme il resto delle loro primavere.

Eeeh siamo al termine.
B
ene, avevo sempre - ma proprio sempre - voluto scrivere una raccolta sui fiori, poi è uscita questa bellissima Syaosaku week e niente mi sono lasciata trasportare.
Probabilmente non comprenderà al cento per cento tutto quello che richiedevano i prompt, ma sono felice di averci provato e di averci messo mano.
E mi sento anche soddisfatta (anche se è finita troppo in fretta aaah!)
Grazie a chi l'ha letta, la leggerà e continuerà a lasciare un proprio pensiero.


Vera.


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