Amore di cristallo

di TheGoldenDuo_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 4: *** 3° CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

La prima volta che incontrai Scorpius Malfoy fu sulla banchina della stazione. Mentre io ero circondato da tante teste rosse che ridevano e scherzavano lui se ne stava lì immobile ad ascoltare il padre che gli faceva delle raccomandazioni cosi come stava facendo mia madre a me e mio fratello anche se io sapevo che le raccomandazioni di mia madre erano rivolte per di più a mio fratello che finiva sempre nei guai. Mi ero sempre chiesto per quale motivo non lo avessero ancora espulso. Ad ogni modo non mi ero accorto di essere rimasto a fissare quel bambino finché lui non mi fulminò con i suoi occhi di ghiaccio cosi freddi ma allo stesso tempo cosi caldi da dare i brividi, mi girai arrossendo leggermente per essere stato beccato e mi concentrai su mia madre che stava parlando di stare accanto a James e di non credere a tutto quello che mi raccontava. Prima che il treno partisse espressi a mio padre il mio più grande dubbio.
-E se mi mettono in Serpeverde?-
-Albus Severus Potter, tu porti il nome di due presidi di Hogwarts. Uno di loro era un Serpeverde ed era l’uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto-
-Sì, ma diciamo che mi ci mettono- Ribattei infastidito.
-Beh la casata dei Serpeverde avrà guadagnato un ottimo studente. A me e tua madre non importa. Ma se per te è tanto importante allora potrai scegliere. Il cappello parlate tiene conto della tua scelta. Con me lo ha fatto – Quelle parole mi rincuorarono almeno un poco avrei voluto chiedergli se secondo lui sarei stato bene a Grifondoro ma il fischio del treno non mi permise di approfondire il discorso e cosi fui costretto a salire sulla locomotiva. Mio fratello se la filò quasi subito e non mi andava di seguirlo con i suoi stupidi amici Grifondoro, preferivo stare con mia cugina ma non anche lei mi abbandonò; in due minuti era già stata invitata da una ragazza a stare con lei. Rose fu così gentile dà invitarmi ma non mi andava nemmeno di essere circondato da ragazzine eccitate cosi negai e provai a cercare una carrozza vuota in cui rimuginare sulla mia personalità e decidere il mio destino, mio padre aveva detto che il cappello mi avrebbe ascoltato. Tuttavia per chi sa quale scherzo della natura il treno era tutto pieno, non c’era un solo scompartimento vuoto, solo l’ultimo conteneva una sola persona che riconobbi subito dai suoi capelli cosi biondi. Quella fu la seconda volta che vidi Scorpius Malfoy ma fu la prima volta in assoluto che gli rivolsi la parola e ne ero terrorizzato a morte.
-Posso?- Chiesi aprendo la porta. Lui non disse niente, si limitò a guardarmi e poi rivolse lo sguardo altrove ma io lo presi come un invito ad entrare e mi sedetti difronte. Rimanemmo parecchio tempo in silenzio alla fine presi coraggio e mi presentai.
-Sono Albus… Albus Severus Potter- Dissi e lui si volto verso di me.
-Lo so chi sei- Ribatte con un’aria decisamente altezzosa per poi voltarsi a guardare fuori dal finestrino rimanendo in silenzio. -Scorpius- Disse dopo poco -Hyperion Malfoy- Borbottò la fine del suo nome.
-Hyperion? Che nome strano- Borbottai sperando di non offenderlo
-Severus? Anche il tuo non è normale.. poi Albus da di vecchio!-
Sulle prime ne rimasi un po’ offeso, mi aveva appena dato del vecchio ma poi pensandoci attentamente mi venne da sorridere -Beh non è che stai messo meglio di me! Hyperion…sul serio?-
Inizialmente dalla sua faccia pensai si fosse arrabbiato ma dopo qualche minuto notai che si stava trattenendo dal sorridere cosa che falli quando io scoppiai a ridere. Quella fu la prima volta che lo vidi sorridere e il suo sorriso mi piacque.
Quando scendemmo dal treno ci perdemmo di vista, non so se lo fece di proposito o fu per la folla ma improvvisamente non lo vidi più e mi ritrovai di nuovo vicino a mio fratello, finché non fui costretto a dividermi da lui per seguire Hagrid verso le barche. Quando prendemmo posto mi ritrovai di nuovo accanto a Scorpius e in quel momento mi sentì come una calamita che veniva attratta verso il suo polo opposto. Durante la traversata non guardai il castello come tutti quanti ma pensai unicamente allo smistamento e a quale sarebbe stato il mio destino. Non ricordo nemmeno né come arrivai nella sala Grande né quando il professor Paciock aveva iniziato a chiamare i ragazzi ma ricordo precisamente il momento in cui venne chiamato il nome di Scorpius, di come venne mandato a Serpeverde, di come tutti si allontanarono da lui, nessuno sembrava essere felice di averlo con loro. Quella fu la prima volta che desiderai di poter andare a Serpeverde, solo per lui, per Scorpius.
-Albus, Severus Potter-
Quando chiamarono il mio nome deglutii a vuoto e sali i gradini sentendo vari mormorii espandersi per la sala ma poi tutto tacque quando il capello mi cadde sugli occhi.
“Potter eh? Sei totalmente diverso dall’altro Potter. Vedo molto chiaramente dove appartieni ma vedo anche le tue paure e incertezze… dimmi ragazzo vuoi scegliere?”
Quando il cappello parlò nella mia testa non ero più sicuro di chiedere di andare a Grifondoro. Sarebbe stato sbagliato, seduto su quello sgabello mi vennero in mente gli occhi tristi di Scorpius quando nessuno lo aveva accolto nella sua casata e poi mi venne in mente il suo sorriso e seppi che volevo vederlo sorridere ancora perché quando sorrideva i suoi occhi assumevano una sfumatura particolare.
“Molto bene vedo che hai capito cosa vuoi…” -SERPEVERDE- il cappello urlò quell’ultima parola e nessuno applaudì, tutti erano stupiti. Quando mi venne sfilato scesi dallo sgabello e mi girai a guardare mio fratello che era rimasto a bocca aperta a guardarmi, non capii perché era stupito infondo lo aveva detto per tutta l’estate che dovevo essere un Serpeverde ma poi mentre andavo a posto pensai che magari lo diceva solo per irritarmi ma in realtà non lo pensava davvero. Mi sedetti davanti a Malfoy mentre la sala piano piano tornava normale e lo smistamento procedeva fino alla fine. Mia cugina Rose fu una delle ultime e venne assegnata a Corvonero. Alla fine dello smistamento cominciò la cena ma tutti continuavano a fissarci come se fossi degli alieni, la cosa mi divertiva molto tanto che mi venne da sorridere e piano piano contagiai anche Scorpius. Quello fu il secondo sorriso che mi fece, il secondo di una lunga serie che lui dedicava solo a me. Soltanto che allora non sapevo perché quel ragazzino con il suo sorriso mi attirava molto.



NOTE D’AUTRICE:
Salve, Sono LilyScorpius.  Sono fortemente ossessionata dalla coppia Scorpius/Albus e alla fine facendomi coraggio ho messo in piedi questa storia, spero che vi abbia colpito almeno un po’! Se vi è piaciuta vi voglio avvisare che sto scrivendo una storia a quattro mani con la mia amica. Vi lascio il Link: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3697292
PS. Mi farebbe piacere ricevere una recensione o una qualunque azione che mi faccia capire che vi piace e che mi invogli a continuare! Grazie
!

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Capitolo 2
*** 1° CAPITOLO ***


                                                                                                                
   
















 





CAPITOLO 1

I primi giorni di scuola furono stancanti, tra l’inizio delle lezioni e la lettera ai miei genitori a cui riferii dello smistamento mi avevano sfinito sia fisicamente che mentalmente. In Quei primi giorni imparai tante cose su Scorpius, primo fra tutti che quel suo essere taciturno non era timidezza come la mia ma era vera e propria freddezza. Ci volle una settimana completa e tutti i miei sforzi per capire veramente le sue emozioni. Era come un complesso cubo di rubik che le ragazze trovavano irresistibile e i ragazzi pensavano che fosse solo molto egocentrico. Una cosa però era certa Scorpius era bello ma non così intelligente, al contrario mio a lui non piaceva stare sui libri per molto tempo per cui quando studiavamo dopo un’ora lui voleva già smettere e mettersi a giocare a scacchi. Farlo studiare per più di un’ora era un’impresa che ero deciso a portare a termine specie quando capii che praticamente pozioni ce l’aveva nel sangue al contrario mio che quando ero vicino ad un calderone questo finiva per esplodere senza che io capissi dove sbagliavo. Alla fine del primo mese scolastico raggiungemmo un accordo, io lo aiutavo a rimanere concentrato a studiare e lui mi aiutava a capire pozioni. Entrambi traemmo giovamento da questa collaborazione e ci permise di passare molto tempo insieme. Alla fine del trimestre entrambi avevamo dei bellissimi voti ed eravamo già migliori amici, le persone ci guardavano ancora come alieni e questo perché i nostri padri si odiavano e non so perché la gente era convinta che tutti i Potter dovessero detestare i Malfoy ma questo valeva solo per James, loro si odiavano a pelle.
-Vi odiate solo perché non vi conoscete- Dissi una mattina a colazione.
-No, Al è una questione di geni!-  mi rispose Scorpius
-Scorp… io sono un Potter!- Gli feci notare con un sopracciglio alzato.
-Che c’entra! Tu sei un Potter Potter!-
Logicamente gli scoppiai a ridere in faccia e lui sorrise. Ormai avevo perso il conto di quanti sorrisi ero riuscito a fargli fare ma ogni volta che sorrideva mi sentivo come se avessi salvato il pianeta.
Quando si avvicinarono le vacanze di natale diventò sempre più difficile avere una conversazione lunga con lui ma ancor di più farlo sorridere. All’inizio non capii perché faceva cosi ma alla fine mi disse che potendo sarebbe rimasto ad Hogwarts.
-Non ti piace stare con i tuoi parenti?- gli chiesi nel tentativo di capire la sua angoscia.
-No… Odio stare con tutta la famiglia riunita preferirei pranzare solo con i miei. Loro non mi assillano se mi rifiuto di rispondere. So già che mi chiederanno perché non sto con i figli dei membri influenti come fanno i miei cugini-
-Digli che sono antipatici-
-La fai facile-
-Poi mi chiederanno anche di te- disse stendendosi sul letto, lo segui a ruota e mi stesi sul mio
-Bhe sicuramente anche a me, tu sarai un argomento centrale… del tipo perché sei amico di un Malfoy!-
Scoppiai a ridere mentre imitavo la voce di qualche mio parente ma lui non sorrise anzi mi guardava seriamente.
-Perché sei mio amico?-
-Per la tua bravura in pozioni mi sembra logico e tu?-
-Per la tua bravura nel farmi concentrare sullo studio- Entrambi sorridemmo, sapevamo di aver mentito ma nessuno dei due era pronto a dire il vero motivo forse perché all’epoca non ne comprendevamo i sentimenti che vi erano nascosti dietro. Anni dopo Scorpius mi avrebbe rifatto la stessa domanda e io avrei dato la vera risposta consapevole di quello che provavo.
Le vacanze di Natale furono difficili per tutti e due come previsto le nostre famiglie non vedevano di buono occhio il fatto che eravamo amici ma a me non importava molto, per quanto potevo cercai di risollevare il morale di Scorpius tramite lettera visto che aveva subito parecchie critiche sulle sue amicizie poco raccomandabili, però non vedevo l’ora di vederlo per poter parlare di persona.
Un giorno arrivò il gufo di Scorpius a casa ma con mia sorpresa si diresse da mio padre che ne rimase sconvolto per cui presi io la lettera per lui e la lessi ad alta voce.
-Cari signori Potter, stiamo dando una grande festa per la vigilia di capodanno e vi invitiamo a prendervi parte! Si prega di confermare la vostra presenza con un gufo entro tre giorni-
Chiusi la lettera e feci un sorriso enorme a mio padre che guardava il barbagianni che stava mangiando per riprendere le forze
-Andiamo vero? Eh dai! Andiamo- Come da copione si scatenarono varie reazioni mio fratello che gridava che non voleva andare, io che volevo andare e mia sorella Lily che urlava che voleva un abito principesco, mia madre che cercava di farci stare zitti e come era prevedibile mio padre perse la pazienza e ci disse di uscire immediatamente dalla stanza e che non era una faccenda per ragazzi. Ubbidii ma ovviamente rimasi ad origliare dalla porta i miei che discutevano animosamente, in un certo senso sapevo che non saremmo mai andati perché mio padre odiava Draco e quindi quando rientrammo in stanza e ci dissero che saremmo andati non riuscivo a crederci, mi ci vollero diversi minuti per capire che avrei rivisto Scorpius prima dell’inizio della scuola. Abbracciai mio padre così forte da fargli mancare il respiro e poi scappai di sopra con un sorriso enorme. Solo molto tempo dopo seppi che eravamo andati a quella festa solo per permettere a me di rivedere Scorpius, mia madre non so come aveva già capito tutto.
Quando il giorno della festa arrivò ero super nervoso. Quello che non sapevo è che Scorpius era nervoso tanto quanto me. Feci innervosire anche mia madre perché non mi piaceva come mi dovevo vestire e come da copione in casa regnava il caos più totale un’ora dalla festa ma alla fine non si sa come riuscimmo ad arrivare tutti puntuali. Quando arrivano davanti alla casa di Scorpius mio fratello e Lily si pietrificarono, io ormai sapevo ogni cosa di quella casa quindi non ne ero così impressionato. Scorpius mi aveva fatto vedere delle foto della casa e mi aveva spiegato ogni singolo angolo praticamente la conoscevo ancora prima di averla vista. Quando suonai al campanello ci venne ad accogliere una cameriera che ci portò in sala da pranzo annunciando la mia famiglia ma io non avevo occhi che per Scorpius che come mi vide fece un enorme sorriso più bello dei soliti; avremmo voluto abbracciarci ma la moltitudine di presenti e l’imbarazzo ci freno e ci stringemmo solamente la mano. Dopo l’inizio alquanto imbarazzante, il resto della serata andò molto meglio; io e Scorpius ci eravamo sciolti e parlavamo normalmente come due ragazzi normali ma dopo il ballo di Scorpius con una delle ragazze lì presenti mi senti stranamente acido, ovviamente non capivo cosa provavo ma iniziai ad essere scontroso con Scorpius che ne rimane abbastanza ferito, per cui quando me ne andai alla fine della festa, ci augurammo un buon anno un po’ freddo e concordammo di vederci sulla banchina del treno tra due giorni. Quando arrivai a casa mi pentii di essermi comportato cosi e cercai di capire il motivo che mi aveva spinto ad essere cosi rude nei suoi confronti ma non riuscivo a capire cosi fini per dare la colpa alla stanchezza che avevo accumulato durante la serata. Quella fu la prima volta che fui geloso che qualcuno stesse con Scorpius.



NOTE DI LILYSCORPIUS:
Salve , questo è il primo capitolo. Come potete notare non è una narrazione lenta al contrario sarò abbastanza veloce. In questo capitolo ci troviamo alle prese con i primi rapporti tra Scorpius e Albus basati molto sull’amicizia anche perché nessuno dei due riesce ancora a capire cosa spinge l’altro a stare insieme. Alla fine del capitolo ritroviamo anche i primi momenti di gelosia da parte di Albus. Forse inizierà a capire? Non si sa. XD
Se vi piace il modo in cui la storia viene scritta vi invito a fare un salto nell’account dove troverete altre due long fic, “foschia di sentimenti” di Elizabeth Black e “tutto non è come appare” scritta a quattro mani da me e Elizabeth Black.
                                                                                       

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Capitolo 3
*** 2° CAPITOLO ***


CAPITOLO 2
 
Quando tornammo ad Hogwarts ero in super imbarazzo per come mi ero comportato alla festa ma Scorpius sembrava aver dimenticato totalmente quello strano episodio. Con la ripresa delle lezioni e la presenza degli esami di fine anno finì per dimenticare quello che era successo e la vita riprese come era prima. Io aiutavo Scorpius e lui aiutava me, eravamo perfetti insieme. Per fortuna la gente si era abituata a vederci sempre insieme e con il passare dei giorni e dei mesi le cose non facevano che peggiorare, eravamo costantemente insieme, per fortuna non arrivammo mai ad andare a fare pipi insieme, anche se con il senno di poi forse era meglio se lo avessimo fatto forse avrei capito più velocemente perché volevo a tutti i costi passare ogni singolo secondo con lui. Quando arrivarono gli esami ci mettemmo a studiare come pazzi o almeno lo feci io per poi scoprire che la metà delle cose che avevo studiato erano troppo precise per un esame di fine anno cosi per gli anni avvenire imparai che era meglio studiare più in grande. Nonostante ciò lì passammo alla meglio e stavolta ci promettemmo che per almeno qualche giorno saremmo stati un po’ insieme magari stavolta non in una festa. Gli proposi di andare al mare e scoprì che Scorpius non ci era mai andato perché lui aveva una super piscina che il padre gli faceva apparire in giardino tutte le estati oppure se partivano per qualche vacanza famigliare la casa scelta aveva sempre la piscina.
-ma il mare è diverso!- Protestai sul treno di ritorno -ci dobbiamo andare insieme. Mamma mi ci lascia andare da solo-
-emm il sole mi brucia la pelle! Non posso mica espormi cosi!- Ribatté Scorpius
-crema e ombrellone. Tu fidati- Gli dissi ormai esasperato e cosi mi promise che mi avrebbe fatto sapere quando poteva venire a casa mia cosi saremmo potuti andare al mare.
Non dovemmo aspettare molto perché Draco doveva partire per un affare di lavoro e cosi la madre ne approfittò per poter andare con il marito e lasciò Scorpius a casa nostra, alla notizia pensai che era una cosa magnifica perché cosi Scorpius sarebbe stato tutto mio per una settimana.
Quando Scorpius arrivò a casa, nonostante c’erano le stanze degli ospiti, insistetti con mia madre affinché mettesse un altro letto nella mia camera per farlo dormire in camera con me. Fu la settimana più bella di tutta l’estate. James per la disperazione di avere due serpi in giro per la casa andò a stare dello zio George così io dovetti solo lottare con Lily per tenerla lontano da noi.
Quella settimana passammo tutte le mattine al mare e fu la prima volta che vidi Scorpius con un solo capo addosso, di solito quando si cambiava lo faceva sempre in bagno, si assicurava sempre di cambiarsi quando non c’era nessuno in giro, era veramente molto timido eppure anche all’epoca aveva un corpo invidiabile al contrario mio che ero magrolino e asciutto.
-Oh.. sei seriamente tutto bianco come la faccia- Fu il mio primo commento quando lui si tolse gli indumenti rimanendo in costume. Piazzammo l’ombrello con molte difficoltà, infondo era la prima volta per entrambi e dopo aver spalmato crema in maniera abbondante ci buttammo in acqua come delle furie.
-Allora? Non è come una piscina vero?-
-No… ma ancora non so se mi piaccia- Disse lui con sufficienza mentre prese a nuotare più verso il largo, rimasi qualche minuto a guardarlo e poi lo raggiunsi anch’io. Rimanemmo in ammollo parecchio e quando uscimmo eravamo troppo stanchi anche per parlare per cui ci stendemmo unicamente sotto all’ombrellone senza dire o fare niente. Tutte le mattine facevamo la stessa identica cosa mentre il pomeriggio era dedicato agli scacchi e a giocare a Quidditch anche se io ero una frana completa, lui invece era un talento naturale con il boccino tanto che si guadagno una gara con mio padre e fu allora che Scorpius rimase seriamente ammirato da mio padre, nonostante perse la partita.
-Mi chiederai l’autografo?- Gli dissi una sera mentre eravamo sotto le coperte e lui mi lanciò un cuscino.
-Ma stai zitto! Tu sei geloso che sei uguale a lui solo fisicamente per il resto sei un disastro al contrario di tuo padre-
Quella fu la prima volta che Scorpius mi ferì, lui non sapeva che ero segretamente in conflitto con il fatto che ero uguale a mio padre solo fisicamente e la sua affermazione mi fece molto male ma non glielo feci notare anche perché una parte di me sapeva che mi voleva solo prendere in giro ma io avevo undici anni ed ero un po’ permaloso.
L’estate passò molto velocemente e quando ci rivedemmo davanti al treno avevo già dimenticato la piccola ferita che mi aveva inferto in quella settimana a casa mia, cosi ricominciammo la scuola pieni di entusiasmo. Quell’anno Rose mi sorprese, non aveva mai avuto particolari rapporti con Scorpius l’anno precedente, per cui trovai strano come di colpo lei era interessata a fare colazione con noi; provai a parlarle più di una volta per capire il motivo del suo avvicinamento ma si limitava a dire che zia Hermione le aveva fatto un discorso sulla discriminazione che dilagava tra le casate della scuola e che trova ingiusto accettare me e denigrare Scorpius solo perché Malfoy e Serpeverde. Il ragionamento filava per cui lasciai perdere mi accontentai. Qualcosa cominciò a muoversi nel mio petto mentre sentivo Rose dire a Scorpius quanto era fantastico a giocare a Quidditch e gli diceva come tra le ragazze grandi riscuotesse successo, come se a Scorpius potesse importare. La verità era che non sapevo che Scorpius stava crescendo molto più velocemente di me e che anche lui aveva cominciato a notare le ragazze e il modo in cui lo fissavano. Dopo le parole di Lily notai anch’io come il mio migliore amico venisse costantemente guardato da tutte le ragazze. Quella fu la seconda volta che fui geloso del fatto che lo guardavano, dentro di me avrei voluto nasconderlo nel nostro dormitorio e impedire a tutti di guardarlo ma non capivo il motivo di questi miei sentimenti cosi gli ignori e a poco a poco cominciai a farci l’abitudine tanto che li ritenevo una cosa normale perché infondo Scorpius era il mio, unico, migliore amico.
I mesi correvano velocemente e di nuovo arrivarono le vacanze di natale, ancora una volta io e Scorpius ci separammo con la promessa di vederci dal ritorno delle vacanze.
Stavolta le feste per entrambi furono più tranquille, sembrava che i nostri rispettivi parenti si fossero abituati all’idea che ormai eravamo amici. Quando la scuola ricominciò avevamo tante di quelle cose da raccontarci che per un primo memento trascurammo tutti i compiti che ci venivano assegnati finché la moltitudine di temi da fare non divenne insostenibile e cosi dovemmo metterci al lavoro. Purtroppo anche quest’anno la scuola finì troppo presto e ne ero molto triste perché stavolta non potevo passare l’estate con Scorpius lui avrebbe girato un po’ il mondo con i suoi per dei lavori che il padre doveva svolgere cosi quando si salutammo era molto triste perché anche le comunicazioni sarebbero state molto rade.
La mia estate del secondo anno fu un incubo, era molto lenta e Scorpius non faceva che raccontare delle tante cose belle che vedeva, mi aveva promesso che sarebbe tornato entro agosto e che avremmo passato le giornate al mare, alla fine gli era piaciuto, ma questo non avvenne mai. Non lo sentii per tutto il mese d’agosto. Quella fu la prima promessa che Scorpius non mantenne e segnò un po’ la fiducia che io provavo per lui.


NOTE D'AUTRICE:
Ok.... uccidetemi pure! mi vergogno molto di non aver aggiornato. Mi sono lasciata completamente andare alla vita di tutti i giorni da aver trascurato tutto ciò che mi piace fare! Mi è ripartita la voglia per narrare questa storia e la porterò a compimento! Non voglio lasciare le cose a metà! 
Se avete commenti belli o brutti che siano, esprimeteli. E' davvero molto bello conoscere il punto di vista del lettore!
Alla prossima!

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Capitolo 4
*** 3° CAPITOLO ***


CAPITOLO 3

Quando rientrammo a scuola per il nostro terzo anno quasi non riconobbi il ragazzo che avevo di fronte, era diventato più alto e i suoi capelli più lunghi, il viso era più strano e anche la sua voce. Madre natura stava facendo un ottimo lavoro con lui mentre i miei cambiamenti erano molto lenti, l’unica cosa che avevo di diverso erano i brufoli sulla faccia, mi sentivo molto una dodicenne in piena crisi ormonale, un po’ come mia sorella che a tratti iniziò a diventare isterica e ogni volta che le chiedevo che aveva diventava tutta rossa e scappava. Lily aveva iniziato il suo primo anno, come tutti si aspettavano, era diventata una Grifondoro. Pensai che avrebbe anche lei, come James, iniziato a odiare Scorpius ma al contrario era sempre gentile. Le piaceva passare il tempo con lui e chiacchierare e lui si divertiva sempre. Ogni volta che lo vedevo in compagnia o di Lily o di Rose mi sentivo stringere lo stomaco. “è normale! È il mio migliore amico e loro sono mia sorella e mia cugina. Non voglio che tutto si rovini” Questi erano i pensieri con cui andavo avanti giustificando quello che sentivo.
I primi tre mesi scolastici furono orribili perché sapevo che Scorpius avrebbe attirato ancora più gente e stavolta notai che lui ricambiava, faceva gli occhiolini alle ragazzine più piccole e un sorrisino che dentro di me trovavo irresistibile.
-Dove sei stato tutto il mese d’agosto?- Gli chiesi una sera mentre lui era sul letto a leggere dei fumetti che gli avevo prestato.
-Siamo andati in Africa, non potevo mandarti nessuna lettera- Si voltò verso di me -Le africane sono proprio belle..-
Concordai con lui ma non capivo la sua affermazione, che poteva avere un africana di bello, era solo una ragazza come quelle che stavano anche qui a scuola. Entrambi lasciammo cadere il discorso e non lo approfondimmo mai del tutto anche se ogni tanto Scorpius faceva apprezzamenti sulle ragazze che io dicevo di condividere ma in realtà mi lasciavano indifferente.
Con mia grande sorpresa quell’anno Scorpius mi chiese di passare le vacanze invernali a casa sua, io ne fui immensamente felice. Quella fu la prima volta che dormii a casa sua.
La casa di Scorpius era come la ricordavo: spettacolare, immensa e regale ma non aveva l’aria caotica e allegra della festa di capodanno, ora al suo interno regnava un silenzio spettrale.
Le domestiche portarono la mia valigia nella camera di Scorpius mentre lui mi faceva vedere la casa che mi aveva solo descritto durante il nostro primo anno ad Hogwarts. Quella fu la prima volta che amai lo sfarzo. I miei mi avevano sempre insegnato che non c’è bisogno della ricchezza materiale ma bisogna cercare la ricchezza nei rapporti che sono molto più importanti degli oggetti ma mentre percorrevo i corridoi impreziositi da rifiniture di oro e dagli oggetti che sicuramente costavano, pensai che infondo un po’ di ricchezza materiale non era male. La casa di Scorpius, nonostante tutti gli sforzi di Astoria, era molto buia ma con un paio di colori non molto brillanti la madre di Scorpius era riuscita a dare quella lucentezza che alla casa in sè mancava. Alla fine del tour arrivammo nella camera di Scorpius che ovviamente era gigantesca. Presentava un grande letto a due piazze messo sul centro della parete principale della camera, un armadio enorme strapieno di vestiti di ogni genere anche se gli abiti babbani di Scorpius non era poi un granché, troppo elegante e sgargianti, mi promisi che lo avrei portato a fare shopping di jeans e magliette, mi girai a guardarlo e pensai che non era proprio un tipo da magliette di cotone scadente ma come lui mi stava facendo vedere la sua vita, io avrei voluto mostrargli la mia. Passammo la giornata a giocare a scacchi e parlare della scuola, anche perché avevamo dei compiti da fare e io avevo già fatto una tabella di marcia per fare tutto in una settimana cosi da finire in tempo per la scuola.
-un’ora di studio al giorno non è grave- Dissi a Scorpius un giorno dopo avergli mostrato la tabella di marcia.
-Si ma siamo in vacanza… che palle! Non possiamo fare solo pozioni?- Mi chiese con un sorriso che una parte di me trovava accattivante
-No! Sei un fanatico di pozioni!- lo rimbeccai piccato
-E tu un fanatico dello studio- mi guardò in cagnesco ma dopo un po’ lo vidi illuminarsi. -Vieni voglio mostrarti una cosa che non potevo farti vedere- lo segui incuriosito e arrivammo difronte a quel corridoio che aveva detto che era proibito, andò oltre e cammino sicuro come se lo conoscesse benissimo, cosa che sospettavo, visto che i divieti a Scorpius erano solo un abbellimento. Aprì una porta e mi mostrò quello che era un vero e proprio tempio delle pozioni.
-bello vero?- Mi chiese guardando l’interno con gli occhi che luccicavano
-Se lo dici tu! Ma non mi dire che è tuo?!- Espressi chiaramente il mio stupore, non poteva essere suo.
-Magari, ho chiesto un milione di volte a mia madre di comprarmi un laboratorio di pozioni ma mi dice tutte le volte di no- Scorpius si lamentò come un bambino piccioso e la cosa mi fece sorridere. -E’ di mio padre, non vuole che sto qui perché potrei farmi male, come se avessi 5 anni e fossi scemo- Scorpius scosse la teste e curiosò in giro e io mi unì a lui curioso di capire che pozione sta mettendo in pratica il padre di Scorpius. Alla fine non capimmo niente di quello che stava facendo e per poco non venimmo scoperti in quella stanza, c’e al svignammo quando sentimmo la voce di Astoria e ci rifugiammo in una stanza la vicino. -Un’altro salottino? Ma quanti salotti avete in questa casa?- Esclamai rimanendo paralizzato davanti alla moltitudine di libri che erano presenti nella stanza.
-In realtà è una minibiblioteca ma i libri che stanno qua sono pericolosi, sono tutte cose su pozioni e magia nera. Papà li fece sparire quando cominciai a mostrare segni di magia, aveva paura che per sbaglio prendessi il libro sbagliato e mi facessi male- Quando la situazione tornò calma sgattaiolammo via e quella sera a cena, la madre di Scorpius ci chiese dove eravamo stati per tutto quel tempo ma noi la deviammo dicendo che ci eravamo persi tra i corridoi perché io volevo esplorare ancora la casa. Ci credette perfettamente e anche Draco, fu allora che capì quanto loro si fidavano di Scorpius, mia madre avrebbe dubitato di ogni singola parola e fatto partire un interrogatorio degno di un auror ma dopo tutto io avevo James e Lily per fratelli e le frottole erano all’ordine del giorno.
Scorpius mi preparò psicologicamente al pranzo di natale anche se io lo trovavo esagerato, avevo visto i suoi parenti a capodanno ma lui continuava ad insistere che non era la stessa cosa, in ogni caso quel giorno avevo un ansia tremenda, non so perché ma volevo a tutti costi piacere a tutti come piacevo ai suoi genitori. Per cui mi misi in tiro come tutti quanti e scesi di sotto quando cominciarono ad arrivare gli ospiti, come avevo immaginato tutti erano vestiti benissimo manco fossero stati invitati a chissà quale festa importate. Scoprì anche che mi piaceva stare seduto a tavola con l’abito buono circondato da persone che parlavano in maniera seria, di un argomento alla volta in cui tutti partecipavano.
-Mi spiace se ti annoi- Mi disse Scorpius ad un certo punto del pranzo.
-Ti sbagli non mi annoia, è interessante ascoltare queste cose, almeno qua si ascolta qualcosa con un senso a casa mia si sento solo strilli e 50 argomenti contemporaneamente- Entrambi ridemmo. Il pranzo mi piacque molto fino a che io e Scorpius non diventammo oggetto di discussione e quello non mi piacque, tutti sembravano in diritto di commentare qualunque domanda. Alla fine del pranzo pensai che forse la condivisione di ogni argomento non era cosi bella. Tuttavia il giorno dopo avevo già dimenticato le critiche e le cose che avevano detto sulla nostra amicizia anche perché Draco era subito intervenuto in nostra difesa aveva e ordinato a sua madre di smetterla di infierire sul loro ospite cioè su di me.
Il resto delle vacanze non ebbe eventi degni di nota a parte la festa di capodanno, che era identica a quella a cui avevo già partecipato, al momento di tornare a casa, anche per un solo giorno, provai l’impulso di attaccarmi alla camicia di Scorpius e portalo via con me. Fu la prima volta che non volli tornare a casa mia.


Note d'autrice:
Eccomi qui con un altro capitolo! spero che qualcuno sia rimasto ancora. Sono imperdonabile.. ma prometto che pubblicherò di più! L'università mi toglie tutte le forze e finalmente sto avendo un po' di respiro! Grazie a chiunque mi legge in silenzio, apprezzo tantissimo ma mi piacerebbe sapere anche qualche vostro parere. Anche le critiche sono ben accette! Non sono una vera scrittrice e non sono neppure questo granché nella grammatica, è il mio punto debole. Se trovate errori potete segnalarmelo con tranquillità! Alla prossima!

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