All that I’m living for di Milady Silvia (/viewuser.php?uid=126259)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 ***
Capitolo 2: *** Cap.2 ***
Capitolo 3: *** Cap.3 ***
Capitolo 4: *** Cap.4 ***
Capitolo 5: *** Cap.5 ***
Capitolo 6: *** Cap.6 ***
Capitolo 7: *** Cap.7 ***
Capitolo 8: *** Cap.8 ***
Capitolo 9: *** Cap.9 ***
Capitolo 10: *** Cap.10 ***
Capitolo 11: *** Cap.11 ***
Capitolo 12: *** Cap.12 ***
Capitolo 13: *** Cap.13 ***
Capitolo 14: *** Cap.14 ***
Capitolo 15: *** Cap.15 ***
Capitolo 16: *** Cap.16 ***
Capitolo 17: *** Cap.17 ***
Capitolo 18: *** Cap.18 ***
Capitolo 19: *** Cap.19 ***
Capitolo 20: *** Cap.20 ***
Capitolo 21: *** Cap.21 ***
Capitolo 1 *** Cap.1 ***
Cap.1
Tutto ciò
per cui sto vivendo.
Bruce guardò il ragazzino
addormentato sul divano e gli
accarezzò la testa, sul pavimento era abbandonato un costume
rosso scuro.
“Si muove con la
supervelocità anche quando dorme”
bisbigliò,
guardando gli scatti delle gambe del giovane. Gli sfilò
dalle mani un pacchetto
colmo di caramelle gommose e recuperò una serie di cartacce
di caramelle.
“A me non sembra
così veloce” ribatté Clark, con tono
scherzoso.
Bruce corrugò la fronte.
< Lui è la mia
seconda chance di essere padre, è tutto
ciò per cui sto vivendo > pensò.
“Almeno lui non sviene per
un po’ di roccia verde” rispose
ironico.
[100].
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Capitolo 2 *** Cap.2 ***
Cap.2
Tutto ciò
per cui sto morendo.
Barry si tenne il fianco ricoperto di
sangue, ne sputò un
grumo e si appoggiò con la schiena alla parete, ricoperta da
grossi rampicanti
alieni.
I mostri, dalle fattezze immense,
nere, simili a grossi insetti
con ali da pipistrello, si avvicinavano facendo versi indecifrabili.
“Sai, non pensavo che sarei
morto così” disse a Cyborg, che
si stava rialzando.
“Nemmeno io. Pensavo che
saresti scappato via per la paura”
disse Victor.
Allen si pulì la bocca con
il dorso della mano, dimenando
furiosamente le gambe.
“Vale la pena morire per
salvare degli innocenti, anche se
uno alla volta” sussurrò.
< Salva una vita, salvane
almeno una > pensò.
[107].
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Capitolo 3 *** Cap.3 ***
Cap.3
All that I can't
ignore alone at night.
Bruce era seduto su un gargoyle e si
teneva fermo con una
mano, mentre il vento gelido della notte gli sferzava il viso.
Ascoltava il
verso di alcuni uccelli notturni, il rumore prodotto dalle macchine in
lontananza e quello delle navi al porto che gli arrivava ovattato.
“Allora è vero
che sei un pipistrello” disse Barry,
apparendo alle sue spalle.
“Tu non dovresti essere a
letto a quest’ora?” chiese Wayne.
“Hai l’aria di
uno che sta affrontando da solo i suoi
demoni. Sono cose che, specialmente di notte, non si possono
fronteggiare da
soli.
Pensavo ti avrebbe fatto
comodo…”. Iniziò Flash.
“Se vuoi farmi compagnia,
siediti, in silenzio” ordinò
Bruce.
[110].
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Capitolo 4 *** Cap.4 ***
Cap.4
I can feel the night
beginning.
< Ormai è una
settimana che viene qui ogni notte. Le
prime volte dopo un po’ si addormentava, le volte successive
mangiava di
nascosto.
Ora, invece, mangia prima in
abbondanza per poter rimanere
al mio fianco in silenzio.
Dimentico sempre quanto possa essere
cocciuta questa
squadra, mi sta riportando alla vita. Qualcosa che ho smesso di vivere
da
bambino > pensò Bruce.
< Posso sentire
l’inizio della notte, da qui, sulla pelle.
Mi ricorda il dolore per mia madre, quello per mio padre. So cosa vuol
dire
affrontare delle perdite e non lo lascerò da solo >
si ripromise Barry.
[100].
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Capitolo 5 *** Cap.5 ***
Cap.5
Separate me from the
living.
Barry porse una bustina colma di
patatine a Clark, che ne
prese una guardando con aria confusa i tantissimi schermi nella
stanzetta del
giovane, ognuno di essi rimandava l’immagine di una idol
coreana.
“Tu riesci a seguire tutta
questa roba insieme?” chiese.
“E tanto altro. Era il mio
unico modo” rispose Barry.
“Per cosa?”
domandò Kent.
“Per rinchiudermi in me
stesso e staccarmi dalla realtà. Tu
non volevi più vivere, io volevo staccarmi dalla
vita” rispose Barry. Si mise una
manciata di patatine in bocca e le mangiò rumorosamente.
“Preferisco correre con te
e salvare il mondo, viviamo
insieme”. Aggiunse.
[100].
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Capitolo 6 *** Cap.6 ***
Cap.6
Understanding me,
After all I've seen.
< Tutto quello che ho visto mi
ha fatto capire quanto la
vita umana sia importante e fragile. Sono sempre stato chiuso nel mio
laboratorio, invidioso di chi avesse anche solo un amico, rinchiuso in
me
stessa. Invece se si esce dal proprio egoismo, il mondo è
pieno di gente.
Certo, nessuno ti dirà mai
grazie, tutti ti odieranno perché
sei diverso, ma la gratificazione ci sarà ugualmente
> pensò Flash.
Salutò Diana affacciata
alla finestra, correndo avanti e
indietro nel giardino.
< E poi vuoi mettere essere
ospitati da un miliardario
come Wayne? >. Gettò indietro la testa e
scoppiò a ridere.
[103].
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Capitolo 7 *** Cap.7 ***
Cap.7
Piecing every thought
together.
“…
Non
tutte tuberificano”. Finì di
spiegare Clark.
Vide che Barry saltellava da una
parte all’altra del campo,
guardando in basso.
Kent si grattò la guancia
sporca di terra, la sua camicia a
quadri stringeva sul suo corpo muscoloso.
“Mi stai ancora
ascoltando?” domandò.
“Stavamo parlando delle
patate, giusto?” chiese Barry.
Clark roteò gli occhi e
sospirò.
“Quando vuoi sai essere un
vero genio capace di comprendere
fisica quantistica e spazio-tempo. Però nel restante tempo
hai difficoltà a
mettere insieme anche i pensieri più semplici”
borbottò.
“Beh, tu fingi di essere un
semplice contadino. Invece hai
conoscenze da agronomo, ti piace la storia e studi filosofia e
giornalismo”
ribatté Barry.
[110].
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Capitolo 8 *** Cap.8 ***
Cap.8
Find the words to make
me better.
Barry sgranò gli occhi
vedendo i fiori di carta dai colori
tenui o candidi che Diana stava costruendo e appendendo alla sua parete.
“È
meraviglioso” sussurrò.
Diana si raddrizzò gli
occhiali e sorrise, socchiudendo gli
occhi.
“Amo l’arte umana
in tutte le sue forme. Quasi quanto amo la
sua letteratura” spiegò.
“Ti piace tanto leggere? Da
quello che ho capito quando
stavi sulla tua isola leggevi sempre” disse Barry.
< Anche se non credo legga
libri di matematica e fisica
come me. Può insegnarmi tanto > pensò.
“Sì,
perché in ognuno di essi si trovano le parole giuste
per migliorarmi” rispose lei.
[102].
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Capitolo 9 *** Cap.9 ***
Cap.9
If I only knew how to
pull myself apart.
“Ho sempre paura di non
riuscire a separarmi da quello che
la matrice ha fatto di me, di non riuscire a tornare abbastanza umano
da non
venire inghiottito dal mio lato macchina” disse Cyborg.
Appoggiò la mano sul
vetro e sospirò, sgranò gli occhi sentendo Flash
abbracciarlo da dietro.
“Cosa diamine
combini?” domandò.
Barry gli sorrise.
“Cerco di consolarti. Gli
abbracci sono qualcosa che anche i
cyborg capiscono. Oh, e anche questo…”. Si
staccò da lui e gli fece il segno
dell’ok.
“Mi hai preso per una
specie di Terminator?” borbottò.
“Per quello del secondo
film. Io faccio John Connor” rispose
Barry.
[102].
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Capitolo 10 *** Cap.10 ***
Cap.10
All that I'm wanted
for
Although I wanted more.
“Sicuro che non vuoi bere
qualcosa di un pochino più forte,
fulminello?” domandò Aquaman. Si grattò
il petto muscoloso segnato da tatuaggi.
“No, grazie. Non sono un
vichingo marino come te” rispose
Barry.
Aquaman negò con il capo,
facendo ondeggiare i disordinati
capelli scuri.
“Ah. Sei una mammoletta
come quell’idiota in costume e
mutandoni, o quel pipistrello rompiscatole.
Dovresti diventare un uomo”
lo richiamò.
“Com’è
un uomo?” chiese Barry. Si muoveva con la
supervelocità,
dando vita a scie di fulminelli.
“Un vero uomo è
quello che combatte per tutto quello che si
mette in testa di cercare e per avere ancora di
più” rispose Aquaman.
[105].
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Capitolo 11 *** Cap.11 ***
Cap.11
Lock the last open
door, my ghosts are gaining on me.
Barry si appoggiò allo
stipite della porta e sbirciò all’interno.
Vide Alfred rimboccare le coperte a Bruce, che si era addormentato sul
letto
con braccia e gambe aperte. Gli chiuse la bocca e gli sfilò
la bottiglia di
vino dalle mani, l’appoggiò su un vassoio e
sgombrò anche il comodino.
Si nascose con la
supervelocità, vedendo Alfred uscire e
aspetto che tornasse.
Alfred finì di pulire la
stanza e si avvicinò di nuovo al
letto.
“Non lasciate sempre la
porta aperta ai vostri fantasmi,
signorino. Meritate di meglio” sussurrò e
posò un bacio sulla testa di Wayne.
< Vorrei un nonno
così > pensò Barry.
[105].
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Capitolo 12 *** Cap.12 ***
Cap.12
I believe that dreams
are sacred.
“Dovresti smetterla di dire
a Barry cosa può fare e cosa no.
È
ancora un ragazzo, ha tutta la vita davanti, non puoi riversare su di
lui la tua
frustrazione e la tua mancanza di fiducia in questa
umanità” disse Diana.
Bruce si accomodò sul
sedile davanti agli schermi, digitando
una serie di ordini sulla tastiera.
“Voglio solo evitare si
metta nei guai per inseguire le sue
fantasie. Mi preoccupo per lui” borbottò.
“Devi avere fiducia nei
suoi sogni. Io credo che i sogni
siano sacri” disse Diana.
< Se sapesse che è
in piena fase ormonale e tra i suoi ‘sogni’
c’è anche lei, cambierebbe idea >
pensò Bruce.
[110].
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Capitolo 13 *** Cap.13 ***
Cap.13
Like a lullaby,
Like a reason why,
Like a play of my
obsessions.
Bruce raddrizzò il braccio
di Barry e gli mise in posizione
di martelletto le dita.
“Allora, tutto
chiaro?” domandò.
Barry annuì, fissando lo
spartito ed iniziò a suonare. Prima
a una mano, lentamente, unì la seconda mano. Wayne
iniziò a suonare, facendogli
d’accompagnamento. Man mano accelerarono, seguendo il ritmo
dell’allegretto.
Barry cominciò a
utilizzare i pedali.
< Nel gioco delle mie
ossessioni questo mi rimanda a
quando mio padre m’insegnava a suonare. Voglio concentrarmi
sul presente.
Lui è un motivo per
vivere, per andare avanti.
Voglio che questa melodia diventi una
ninnananna per i miei
demoni. Che si chetino > pensò Wayne.
[102].
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Capitolo 14 *** Cap.14 ***
Cap.14
Make me understand
the lesson.
“Tieni la guardia alta.
Alta, ho detto!” gridò Aquaman.
Barry annuì.
< Non devo usare la
supervelocità. Non devo anche se mi
fa paura. Accidenti quanto è grosso e muscoloso! Magari
fossi così figo anche
io, avrei uno stuolo di ragazze ai miei piedi > pensò.
“Non ti
distrarre!” sbraitò Aquaman. Tirò un
pugno, dosando
la sua forza, che si abbatté sulle braccia sottili di Barry.
Quest’ultimo gemette e
venne sbalzato all’indietro, cadendo
seduto.
“Non male, ora
rialzati” ordinò.
“Subito. Voglio imparare la
lezione, maestro” disse Barry.
Scattò di nuovo in piedi, le gambe tremanti e un livido sul
braccio.
[100].
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Capitolo 15 *** Cap.15 ***
Cap.15
So I'll find myself,
So I won't be lost
again.
“Su, muovetevi. Siete
lenti!” chiamò Aquaman. Scoppiò a
ridere e accelerò ancora il passo, teneva il cestino da
pic-nic sulle spalle.
Barry gli corse intorno, tenendo le
mani sui fianchi.
“Sono i vecchiacci a essere
lenti!” si lamentò.
Lois si aggrappò al
braccio di Clark.
“Amore, se non aspettassi
me, saresti già arrivato”
sussurrò.
Kent le posò un bacio
sulla fronte.
“Preferisco godermi questo
pic-nic” sussurrò.
“Signore, credo di essere
troppo vecchio per queste
scampagnat…”. Iniziò a dire Alfred.
Bruce se lo caricò in spalla.
“Non ci faremo battere,
Alfred” disse, mettendosi a correre.
Diana sospirò.
“Uomini”
borbottò.
Cyborg ridacchiò.
[100].
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Capitolo 16 *** Cap.16 ***
Cap.16
Guess I thought I'd
have to change the world
to make you see me.
Barry si strinse l’addome,
ignorando le fitte dovute alla
fame, la salivazione gli era aumentata e sentiva un sapore di acido in
bocca.
Alzò il capo e
guardò Bruce in piedi davanti a lui,
indossava un cappotto nero, stretto da una cinta, e teneva la schiena
curva.
“Come è
morto?” esalò con un filo di voce.
Wayne scosse il capo.
“È stata colpa
mia, gli chiedevo troppo. Dick voleva solo
essere la mia famiglia ed io ero sempre troppo severo.
Credo abbia pensato che
l’unico modo per avere il mio
affetto e farsi notare da me fosse cambiare il mondo”.
[100].
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Capitolo 17 *** Cap.17 ***
Cap.17
To be the
one.
“Avere degli amici una
volta diventati adulti è veramente
complicato” gemette Clark. Si passò la mano sul
viso e sospirò pesantemente. “Aquaman
e Bruce, poi, fanno a gara per essere insopportabili e rendere tutto
difficile”
gemette.
“Diana non è
così tanto male” disse Barry, fermandosi alle
sue spalle.
Kent trasalì.
“No, ma sembra uscita da un
altro mondo” gemette.
Flash ridacchiò.
“Non credere,
l’amicizia è difficile anche da adolescente.
Tu quanti amici avevi da bambino? Al liceo?” chiese.
Clark roteò gli occhi.
“Nessuno. Mi sa che non era
complicato solo perché non ne
avevo” ammise.
Allen sorrise.
“Anch’io,
superuomo” disse.
[100].
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Capitolo 18 *** Cap.18 ***
Cap.18
I could have run forever
but how far would I have come
without mourning your love?
Barry correva con la supervelocità,
circondato da fulmini azzurrini, le
lacrime gli scivolavano lungo le guance e il vento gli scompigliava i
corti capelli
mori.
Rischiò d’inciampare,
balzò oltre una roccia e accelerò ancora,
avvertiva
una fitta sul petto.
< Per quanto io ci provi, questo mondo
mi continua a far perdere tutto
ciò che amo.
Mia madre, mio padre, ogni ragazza io abbia mai
amato.
Scappo, sempre, da tutto. Mi sembra quasi di
poter riarrotolare il tempo,
ma alla fine mi trovo sempre a rivivere gli stessi errori e le stesse
sofferenze.
Quanto lontano devo andare per trovare pace?
Devo forse correre in eterno?
> si chiese.
[108].
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Capitolo 19 *** Cap.19 ***
Cap.19
Should it hurt to
love you?
“Oh, non lo hai ancora
capito? Amare non farà altro che
ferirti.
Non puoi essere felice, non puoi
lasciare Gotham” sussurrò
Joker. Piegò di lato il capo e ghignò, mostrando
i denti di metallo che brillavano
alla luce delle lampade. La sua pelle lattea brillava
nell’oscurità, i capelli
verdi davano vita a giochi di ombre sui suoi occhi.
Con movimenti studiati
ferì le guance di Bruce, lasciando
dei solchi sanguinolenti che richiamavano il suo sorriso deformato.
Bruce gemette, lasciandosi ricadere
in avanti a peso morto,
era appeso al soffitto di una gabbia di ferro con le braccia.
Ci fu un lampo azzurrino con dei
fulminelli, Wayne
scomparve.
[107].
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Capitolo 20 *** Cap.20 ***
Cap.20
Should I feel like I
do?
Barry fece stendere Bruce sul divano,
lo sentì ansimare a
fatica e gli sfilò la tuta da Batman, gli mancava
già la maschera. Gli sistemò
addosso una coperta e si accomodò su una sedia portata
davanti al divano,
iniziando a disinfettargli la ferita al volto.
“N-non… osare
mai più… s-sfidare…”.
Iniziò a dire Wayne. Fu
colto da un capogiro e lasciò ricadere il braccio sugli
occhi chiusi. “…Joker”
biascicò a fatica.
< Non voglio morirti davanti e
lasciare in te quello
stesso trauma che ha segnato me; e soprattutto non voglio che lui ti
faccia
quello che ha fatto a Dick > pensò.
[103].
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Capitolo 21 *** Cap.21 ***
Cap.21
Should I lock the
last open door.
My ghosts are gaining
on me.
Bruce socchiuse gli occhi, arrossati
dalla febbre e si voltò
su un fianco, sul divano. Aveva una pezzuola bagnata sulla fronte, da
cui
gocciolano gocce d’acqua larghe l’unghia di un
pollice.
Notò Barry addormentato
sulla sedia, al suo fianco.
< I miei fantasmi guadagnano
sempre più terreno su di me.
Per la prima volta sto cercando di chiudere la porta che mi conduce al
passato,
è così difficile.
Tu sei il motivo per cui sto
tentando. Perdona questo
vecchio riccone, con l’unico superpotere di essere cocciuto
> pensò Wayne.
Gli prese la mano nella propria,
stringendola, e si
riaddormentò pesantemente.
[100].
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