Tormenta di neve

di Akane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anima animale ***
Capitolo 2: *** prendimi così ***



Capitolo 1
*** Anima animale ***


TORMENTA DI NEVE

PREMESSA:

ciao a tutti, sono Akane. Allora...ho tante cose da dire e non so da dove iniziare. Questa dovrebbe essere molto teoricamente una fic su Harry Potter. Teoricamente perché di fatto io sono una profana di quel genere, non ci ho mai scritto, i libri li sto leggendo(sono al 3°, anche se me li hanno raccontati tutti circa...), ho visto solo i film fatti fin ora...per farvi capire un po' il mio livello. Il mio sapere in materia è alimentato dalle mille parole di Mikako(o Yukino)che mi fa sempre discorsoni consistenti che valgono effettivamente più del film. Parlando con lei ho imparato a conoscerli molto meglio rispetto quanto li conoscessi prima. E poi...bè, un grande contributo l'hanno dato le altre fic su HP che ultimamente ho letto, non sono moltissime, ma abbastanza per me. È così che ho imparato a conoscere la mia coppia preferita di quel libro....e specie il personaggio che più adoro. Ci sono alcune scritte veramente bene...e cito quella che mi ha fatto venire tutta sta voglia di scrivere una cosa simile, quella che mi ha fatto rivedere la mia visione incompleta delle cose...Arc En Ciel, che scrive in EFP. Ha fatto molte fic su HP con la coppia di cui parlo, ma Nocturnal sky la consiglio assolutamente perché lì è catturata l'essenza dei pg, specie di quello che piace a me. Per non parlare di come scrive le lemon....

Dunque....appurato che io mi ritengo ancora ignorante, che sto leggendo i libri, che ho visto solo i film, che ho parlato approfonditamente con mia sorella espertissima, che ho letto diverse fic ben fatte(a mio parere) e che ho letto specialmente una delle migliori fic scritte(secondo me...e Mika credo sia abbastanza d'accordo...)..appurato tutto ciò...passo a spiegarvi i dati:

AUTORE: Akane

TITOLO: Tormenta di neve

GENERE: non saprei definire il genere, non si tratta di romantico, non si tratta di comico, nemmeno di un qualcosa di generale o tragico....ma ci sono delle scene un pochino particolari(anche se a mio parere personale ne ho fatte di peggio...)diciamo che potrebbe essere una fic introspettiva...questo si...

TIPO: yaoi

PAIRING: Draco Harry --> ecco qua il mio personaggio preferito, il bastardo Draco....so che è odioso e stronzo, ma mi sono messa ad analizzarlo(mi piace la psicologia) e mi sono accorta che io e i cattivi andiamo troppo d'accordo, poi quello che ho trovato mi è piaciuto parecchio e ho pensato di farla tutta dalla parte sua in prima persona!

RATING: immagino che la lemon la inserirò...essendo sincera la inserirò...e trattandosi di Draco immagino non sarà soft....diamo una base di R...ma potrebbe vertare involontariamente(bugiarda!)sul NC17!

PARTI: credo di fare solo 2 capitoli...

DISCLAMAIRS: i personaggi non sono miei anche se vorrei molto...anzi....vorrei solo Draco....

DEDICHE: la dedicherei ad Arc en ciel che mi ha fatto venir una voglia pazzesca di scrivere una DxH...capito di chi è colpa? Tutta sua! Prendetevela con lei...poi la dedico anche a Mikako che mi ha fatto una cultura accelerata e gratuita, nonché ottima, di Harry Potter, senza queste due ragazze non avrei potuto trovare la voglia e la presunzione di scrivere una fic su HP...

NOTE E AVVERTIMENTI: ecco i punti importanti...oltre a quanto detto sopra...cioè, nonostante abbia letto e mi sia informata io so di non sapere abbastanza, di non essere un esperta del libro...e la cosa mi infastidisce...io quando scrivo lo faccio su cose per le quali so vita morte e miracoli....qua conosco solo i personaggi di cui parlo...l'ambientazione, i dettagli, gli usi, i costumi, i modi...insomma non so molto bene queste cose, per questo troverete sotto quell'aspetto una cosa generale. Io mi soffermo principalmente sui personaggi, sulla loro mentalità, sul perché fanno certe cose. È una fic centrata unicamente su Harry e Draco...anzi...diciamo principalmente Draco. Quindi ripeto, non aspettatevi un lavoro completo e ottimissimo, ma solo una mia interpretazione dei personaggi che non dico sia giusta ma possibile. Non è ne AU ne OOC in quanto ai fatti l'ambientazione rimane quella anche se non la specifico a fondo...e i caratteri...bè....io li ho interpretati così...mi scuso se si troveranno sciocchezze che non esistono, cose inventate, irrealtà....ma io la mia premessa l'ho fatta...e se l'avete letta tutta vi faccio i miei complimenti.

Un'altra cosa, io uso i nomi che conosco...anche se non sono quelli originali....cioè, ad esempio Serpe verde e Griffondoro...

Penso di aver detto tutto quello che dovevo.

In ogni caso ringrazio chi avrà il fegato di leggere nonostante tutto.

Ma capitemi....ho un ispirazione di quelle....sta storia mi tormenta da troppo tempo, non posso non scriverla proprio su di loro...eh, già!

Anche se a mio vantaggio posso dire che ho visto molte fic su HP in rete che a parte la qualità del lavoro, erano di gente che dimostravano chiaramente poca informazione sul libro e magari pure sul film....voglio dire...ne sapevano meno di me...quindi poi mi sono anche detta: se scrivono loro posso scrivere anche io!

Ora non mi resta che il fatidico buona lettura

Baci Akane

CAPITOLO 1:

ANIMA ANIMALE

/il pericolo si avverte nell'aria. Strisciante, sottile, fine, sussurra veleno con fare sensuale e pericoloso, cattura con i suoi occhi incantatori, paralizza con le sue spire forti e viscide, uccide col suo veleno. Per essere suo in eterno. Un serpente./

" Il freddo pungente acutizza all'istante i sensi per poi atrofizzarli lentamente. Mi abituo subito. La neve cade fitta, sempre di più, impedendo una visuale decente. Noto con disprezzo che tutti si stringono nei cappotti pesanti. Che sciocchezza. Non sanno nemmeno resistere ad un po' di temperatura bassa. Rimango impassibile a gareggiare col gelo della neve che sfida il mio sguardo. Non ne ho paura, è come se non lo sentissi nemmeno. Mantengo le mani in tasca ed un portamento eretto e fiero. Amo distinguermi in questo modo...specie se quello sciocco trema chiaramente dal freddo.

Sento gli occhi addosso che mi accusano di essere inumano. Capirai che novità. Ci sono abituato...e mi piace. Non lo nascondo. Vivo per questi sguardi. Astio, invidia...odio...significa che sono inferiori a me ma in fin dei conti tutti derivano dalla stessa pasta...anche se non di razza. Possono nascondersi dietro a lealtà e buonismi...ma l'odio che riescono a provare è chiaro. Li sporca tutti...alla fine...tsk...sono dei miserabili almeno quanto secondo loro lo sono io.

Come al solito i miei tirapiedi mi seguono passo per passo, qualunque cosa io faccia. Vediamo...come mi libero di questi rompiscatole? Potrei...si, direi che il solito va bene!

- voi. Occupatevi degli amichetti di Potter. A lui di penso io!-

Ormai non hanno nemmeno uno sguardo interrogativo. Sono troppo stupidi per possederne uno....non sanno più che significano le domande. Poveri idioti. Se gli dicessi di uccidersi, lo farebbero!

Chissà che un giorno non lo faccia.

Con reverenza e rispetto eseguono allontanandosi. È un passatempo. Lo facciamo ogni qualvolta possiamo. Perché loro si divertono a tormentare i piccoli pesci ed io...mi diverto con lui...a questo ultimo pensiero un sorriso velenoso si dipinge sulle mie labbra...che di natura sono di questa forma amara e sprezzante.

Non ho mai sorriso come fanno quegli stupidi dei Griffondoro...e di fatto...lo odio quel modo di fare falso ed ipocrita.

Le mie pedine fedeli hanno eseguito quello che gli avevo chiesto. Ora che 'lui' è solo...posso far come voglio.

Vedo che sta reagendo per recuperare i suoi amici...patetico. È una folata di vento più forte delle altre a portargli il mio odore dritto in faccia. Si volta si scatto come se l'avesse sentito, come se io l'avessi chiamato.

Ed è con quei suoi occhi smeraldo che mi sfida per la millesima volta. Non la smetterà mai. Non finirà mai. Non lo capirà mai quanto è stupido.

Un giorno o l'altro finirà male.

È un desiderio che ho da molto.

Troppe volte ha cercato di umiliarmi...lui...a me...lo fisso attentamente con la neve nello sguardo. È così insignificante!

- Potter!-

- Malfoy!-

è disprezzo da parte di entrambi.

Per questo lo detesto. È falso ed ipocrita. Fa l'ingenuo, il leale, il generoso...è il buono...eppure guardalo ora... capace di tanto odio nei miei confronti...capace di uno sguardo come quello...si crede migliore, diverso da me...sorrido con la mia tipica posa insopportabile, accusatoria, acida. E il brivido che ha lo sento fin qua.

È piccolo...rispetto a me è piccolo. Ne sono sicuro. Me ne convinco.

Mi avvicino lento senza fretta, lui non scapperà, non ce la farà mai a scappare.

Per principio, lui crede di dover dimostrarsi coraggioso a tutti i costi...perché si sente superiore a me.

Illuso.

Devo fargli abbassare un po' le ali...

Sono di fronte a lui, ci guardiamo da vicino.

E più lo siamo più il vento ruggisce, la neve aumenta, il gelo si fa più insistente.

Presto ci avvolge come una magia di qualche mago nero. Mi sento a mio agio sentendo il suo profondo disagio.

Tu non sei quello che dici di essere...e ti farò pentire per sempre di non avermi scelto quando arrivasti qua anni fa.

È divertente percepire la tua confusione e la tua forza che si combattono per non cedere davanti a me. Non ci parliamo ma è come se facessimo un lungo discorso. Non credo mi serva la magia, vincerei subito così e non mi divertirei molto.

Ho un modo più carino per umiliarlo e farlo pentire di tutto.

Lui lo sente. C'è troppo vento. Troppa neve. È troppo...non è normale. Non è sopportabile per lui dal sangue così caldo.

Mi piace l'idea che lui ne risenta mentre a me giovi.

Forse non sono umano.

Forse non sono normale.

Lo so di non esserlo.

È terribilmente meravigliosa questa consapevolezza.

Ma di lui mi da fastidio tutto. E la deve pagare. Per molte cose.

È il primo a cedere e a dirlo:

- Malfoy...non so se te ne sei accorto....ma dovremmo tornare...lasciami passare! Si sta scatenando una tormenta di neve!-

grida per farsi sentire, ma io l'avrei udito tranquillamente anche se avrebbe solo mormorato.

Abbasso il capo impercettibilmente mantenendo gli occhi fissi su di lui, nel suo sguardo. Il mio è penetrante, tagliente, veleno allo stato puro…talmente provocante come forse mai sono riuscito a possedere. Con lo stesso sorriso in perfetta sintonia con gli occhi di ghiaccio e neve. Il sorriso di un serpente, no? Un animale, un rettile, che mi identifica perfettamente. È quello che sono…viscido, pericoloso, maledetto…sensuale, furbo ed intelligente.

Mi piace. Tutto. La situazione in cui siamo, cosa cerca di fare lui, cosa spera…la tormenta che sembra arrivare come in storiche occasioni si ricorda.

Mi stimola, mi eccita. L’odore del pericolo…della paura…del proibito…tutto questo è il mio pane.

Lui sa che io non lo lascerò passare…dimostra di non essere il solito stupido e testardo, forse perché vede il muro bianco che c’è dietro di me…impossibile già muoversi per trovare una direzione giusta. Dovrei essere agitato. Se non facciamo qualcosa non potremo tornare al castello…ma non me ne importa. Attualmente c’è qualcosa per cui vale certamente la pena andare avanti. Non cedere. Questa sua espressione di paura per la consapevolezza di quel che è successo e sta per accadere è impagabile. Ma in fondo…perché agitarsi tanto? La morte non ti ha mai preso nonostante tutte le minacce che hai ricevuto…credi che quella di ora sia una tormenta normale? Io non so cosa sia, da chi sia dovuta…sicuramente è facile che sia tutta per te da chissà quale nemico importante…non me ne importa…so che la morte non ti vorrà mai…e dal canto mio…sfidarla è uno stimolo per far vedere una volta per tutte se sono veramente degno del mio cognome.

L’incoscienza totale si impadronisce di me e ogni luce sensata luccica nel mio volto tanto da spingerlo a prendere la situazione in mano. Per la sopravvivenza….e so che quando ha quell’espressione tutto finirà per risolversi…perché lui è buono e gentile e pensa al bene di tutti…con lui finisce tutto bene…perché lui è Harry Potter, il prescelto.

Si volta cercando di vedere nella neve violenta, sta per arrivare il finimondo. Mi diverte e il mio sorriso si accentua quando mi prende il braccio e mi tira correndo nella direzione del vento. Me la pagherà per questo contatto.

Seguendo il soffio gelido e potente accade il caos più totale, ma andare contro sarebbe stato più idiota. Un suicidio. Non so nemmeno come ha fatto e ‘cosa’ ha fatto. Ma siamo finiti in un posto che immagino si possa definire sicuro. E non mi stupisco perché lo sapevo che con lui la magia non si ferma mai.

Mi aspettavo una cosa del genere.

È un rifugio, credo. Di quelli antineve. Non mi interessa approfondire oltre. È piccolo e scomodo…questo lo noto con disappunto e disprezzo.

Faccio una smorfia.

- Malfoy...Ma eri impazzito? …Abbiamo rischiato la vita…e la rischiamo ancora …finchè non finisce questa tormenta…dovresti usare il cervello…-

Ha il fiatone ma si capisce che è infuriato. Leggermente piegato in avanti si preme il petto con una mano senza rinunciare a fissarmi con occhi infuocati. Non è il massimo della sua rabbia. L’ho visto più fuori di se…proprio contro di me. Non mi odia abbastanza in questo momento. E non mi sta bene. Deve essere di più.

Sicuramente una piccola giornata innevata leggermente non poteva riservare una sorpresa simile, si capisce che c’è di mezzo qualcosa di innaturale. E forse l’ho trovato impreparato perché cercava di capire proprio questo.

Ma è affar suo.

Io eretto davanti a lui continuo a guardarlo tutto trasandato. Mi sistemo passandomi le mani nei capelli fini coperti di neve come i suoi, li riporto come posso al loro posto tornando con una parvenza di dignità. Mi scrollo i vestiti e subito i fiocchi bianchi si trasformano in acqua, noto subito le ciocche bionde avvolgermi il volto coprendomi in parte gli occhi, non mi infastidisce più di tanto…i suoi sono peggio…già sconvolti di natura…ora sono inguardabili.

- se fai silenzio, Potter, la permanenza in questo…’posto’…potrebbe essere meno terribile invece che se tu parlassi in continuazione…-

Mi guarda stranito come non ci credesse che io abbia parlato e detto queste cose. Che stress…è un ragazzino stancante!

- pensi di conoscere una magia abbastanza grande da far cessare la tempesta? O di farci riportare indietro? -

Il suo silenzio aumenta l’acidità del mio tono:

- e allora dovremo rassegnarci a passare il tempo della tormenta qua!-

Taglio corto stufo di spiegare una cosa così elementare ad uno della mia stessa età. Insopportabile!

Lui preferiva rimproverarmi…chissà per cosa, poi!

Mi volto dandogli le spalle, non ho fatto scenate come lui. Ormai sono cresciuto per certe cose, lui ancora No. Dimostro la mia superiorità anche in questo.

Non so cosa faccia, non mi interessa, nel frattempo comincio a pensare a come passare il tempo…e come rendere più decente questo posto. Sono facili gli accorgimenti, elementari, per migliorare il rifugio. Creo del fuoco nel caminetto vecchio con una magia che gli consenta di non consumarsi mai. Ripulisco un po’ la parte dove penso di rimanere io…insomma, con altri piccoli accorgimenti la cosa è decisamente decente. Anche se non ai massimi livelli al quale sono abituato.

Se mio padre venisse a sapere in che situazione sono…sarebbero guai. Io con Potter…mi punirebbe…di sicuro. La smorfia all’ingiù delle mie labbra si accentua. Quell’uomo…è la mia ossessione. È per lui che io sono così. Mi ha insegnato tutto. Tutto quello che sono, in cui credo, che faccio. Sono un ottimo mago, fino a questo punto. E lui è sempre stato fiero di me. Ho sempre emulato i suoi atti, ho fatto il possibile per renderlo fiero di me perché è l’educazione che ho ricevuto. Lui è il giusto, per me. Il mio mondo. Il mio dovere. Un obbligo che non posso non adempire. Pensare di staccarmi da lui e dalla sua strada è inconcepibile. Per cui certe piccolezze alle quali mi attacco…mi costerebbero altra indifferenza. La punizione che più detesto. Ma del resto la ricevo dalla nascita. Mi sta bene. In fondo posso far finta di essere quello che lui vuole, faccio quello che lui farebbe…e mi illudo che lui mi guardi con sguardo fiero e mi dica di unirmi ai suoi affari. Un giorno continuerò la sua strada ed io so di essere il suo pupillo, il suo unico erede. Mi piace. La consapevolezza che anche se non lo dimostra io ‘lo sono’ mi fa star bene. Agisco come agisco e non mi giustifico. Io lo ringrazio che mi cresca in questo modo…così non verrò ferito, non soffrirò…nessuno mi toccherà e attaccare è quel che mi riesce meglio.

Pensando a mio padre, colui che più conta per me, che venero, mi vengono i brividi…è un contrasto orribile lui con questo ragazzo. Ci evitiamo accuratamente, cerchiamo di fare come se non esistessimo. Ognuno nel suo mondo. Ma la mai vendetta deve arrivare. Il mio passatempo è umiliarlo, mostrare il suo vero volto…fargliela pagare per molte…molte cose…prima, per ora, il contatto di prima. Non mi aveva mai toccato…e senza pensarci ha osato afferrarmi con forza il braccio trascinandomi via con se.

È come se mi bruciasse quel tocco. Ha attraversato i vestiti e lo sento tutt’ora…una cosa contro di me…contro l’essenza trasmessami da mio padre. Io sogno di diventare proprio come lui…ed essere degno di lui, ora, è essenziale. È il mio modo di dimostrare…quelle cose che…la gente comune chiama sentimenti. Io non credo di possederne normali. Lo ammetto e non mi dà problemi.

Ma Potter…mi ha dato qualcosa di così in contrasto con tutto questo che…mi ha letteralmente disgustato. Come un umiliazione….un’altra umiliazione. Toccarmi senza pensarci….portarmi in salvo con se!

Se fossi uno che si lascia prendere dal furore del momento, questo sarebbe uno di quelli da dire molte imprecazioni e sboccate…ma non sono da me, non mi abbasso nemmeno mentalmente. Come non mi sporco mai direttamente le mani…se non raramente, ma solo quando riguarda Potter direttamente.

Io lo detesto per tutto quello di cui è capace. Per quello che è. Sono mosso da questo sentimento quando lo torturo e lo provoco…lo ferisco…cerco di distruggerlo in ogni modo. Perché lui non mi ha scelto…oltre alle altre cose il motivo che brucia è quello. Il primo per cui ho iniziato ad essergli contro.

Devo fargliela vedere, ora l’ho tutto per me.

Ecco che ogni riflessione cupa e sincera fugge di nuovo lontano riportandomi qua dentro concretamente. Rimango adagiato mollemente in questa sedia ad una distanza media dal fuoco e da lui che mi ignora…o cerca.

È un sibilo sensuale e pericoloso, il veleno che esce dalle mie labbra:

- però ora fa caldo…-

Parlando ovviamente con me stesso.

Sono occhi di luna incantatori quelli che catturano i suoi subito fiondatisi su di me quasi stralunati dalla mia frase inaspettata. Di sbieco e sottili, con nessuna certezza che io lo guardi realmente.

È un prolungamento immaginario quest’aura impercettibile che subito si è creata da me quando mi sono tolto la maglia calda e mi sono slacciato la camicia…una forza inconsistente e viscida.

È come un uccisione carica di veleno rimanere del tutto a torso nudo sotto questa penombra calda del fuoco.

Il mio braccio piegato posato sul bracciolo della sedia porta la mano a mezz’aria e l’indice si porta al mento lasciando le altre libere, indica una possessione che potrebbe essere eterna secondo la mia vendetta.

Ma penso si riveli solo una lezione di poche ore…che potrò sfruttare e riprendere senza impegno…o per qualunque altra cosa sarà…quello che conta ora è adesso…precisamente adesso. Che il modo scelto è decisamente malefico, a giudicare dal suo sguardo!

FINE CAPITOLO 1

 

AKANE: urca se ero ispirata! Ma siamo sicuri che questo sia Draco? Ok…ho avvisato che era la mia interpretazione…ma sono certa che il livello psicologico sia quello…e anche i modi di dire e fare…insomma…l’essenza, coma diavolo mi spiego? Voglio dire…io credo che lui sia piuttosto abbastanza così, ma se ci sono cose che non farebbe è comunque colpa sua che ha preferito fare così invece che tenersi un certo contegno...lui dice che è cresciuto….mah…se per lui crescere è ragionare in quel modo! Vabbè, queste frasi hanno confuso ancor di più. Non date retta, non servono a nulla, non hanno senso…chissà cosa volevo dire? Non lo so nemmeno io…di fatto…si sa, io e i cattivi andiamo molto d’accordo. Non è detto che sia la visione universale delle cose e dei pg, ma è solo la visione di Draco…quindi si capisce che è alterata dalla sua presunzione e dal suo egocentrismo, ma credo si sia capito.

Altra cosina: io non sono capace di scrivere su altri pers che non siano Draco, quindi mi piacerebbe avere la versione della stessa storia che narro qua solo dalla parte di Harry, sarebbe interessante. Ma siccome io non ne sono capace, o lo fate voi al posto mio oppure vi rassegnate a non avere nulla…comunque ci sentiamo nel prossimo conclusivo capitolo! Baci Akane

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Capitolo 2
*** prendimi così ***


TORMENTA DI NEVE

*arriviamo beati e tranquilli al secondo e ultimo cap. scusate se ho atteso così tanto ma ho avuto giorni di fuga per motivi vari e sono fuggita di casa per…beh, motivi futili alla fine…era per stare con 2 bei ragazzi, non insieme, non fraintendete….ma lasciamo perdere. Qua da me piove e quindi sono ben immedesimata nella parte. Ci tenevo a dire una cosa importante. Sawadee si è offerta per fare la stessa fic solo col pov di Harry come avevo chiesto…che gentile. Il cap 1 è già pronto, ma non lo pubblico qua, fate attenzione che la trovate sotto il suo nome col titolo Tormenta di neve 2. Leggetela tutti, miraccomando! Oltre a lei mi ha contattato anche Yuyu dicendomi che le piacere be fare la stessa cosa col pov di Harry…quindi in breve e avrete 2 con la visione del moro, io sono curiosissima di leggere anche l’altra per cui non mi pareva giusto dire di no ad una delle due…ben vengano tutte! Ora non mi rimane che specificare che questo Draco è esattamente come lui si dipinge, non è detto che sia così, si sa che lui è un tipo che si gonfia da solo, che ha una visione personale delle cose…ok che magari Harry è forse un po’ troppo sprezzante verso di lui, la verità sta nel mezzo, ma insomma, non fatevi infinocchiare da Draco, anche se io ci cascherei in pieno….insomma…con uno così passa tutto in secondo piano! Vabbè, scleri a parte vi auguro buona finale lettura! Baci Akane*

CAPITOLO 2:

PRENDIMI COSI’

Poterei sentirmi più caldo se lui mi assecondasse, per una volta. Ma secondo me è per principio, è nella sua natura fare tutto il contrario di quel che faccio io. Si è messo testardamente in testa di resistermi? Tanto questa volta andrà diversamente da come pensa.

Mi alzo in piedi e cammino lentamente per la stanza avvicinandomi di più al fuoco. Non faccio troppo caso ai movimenti, o meglio è l’idea che do…sembro più preso dalla temperatura che si è alzata. Normalmente sono conosciuto come Malfoy teniamo-le-distanze-prego Draco. Mi stanno bene le distanze, le ho scelte per non contaminarmi, per non rischiare di sporcarmi agli occhi di mio padre. Io devo sempre dimostrare tutto quel che sono a lui e a mia madre. Ma lei non mi vede e lui…beh…io sono destinato a succedergli per forza di cose e con questa consapevolezza lui mi fa diventare coi suoi modi particolari il suo degno erede ed io non chiedo altro di seguirlo per essere grande almeno quanto lo è lui…affinchè un giorno possa guardarmi con lo sguardo che gli amici di questo sciocco gli riservano sempre.

Alzo impercettibilmente le spalle, odio questi pensieri, li avevo allontanati.

Non importa cosa credo e cosa penso…andrei su tutte le furie se sapessi che qualcuno li legge e conoscendo l’impavido ragazzo che mi sta a fianco direi che è tutto il tempo che ci prova…stringo gli occhi a fessurra argentea che si riflette nel fuoco…se ci fosse riuscito non lo sopporterei. Non solo per l’umiliazione…ma perché ognuno ha i suoi segreti, i suoi misteri, i suoi diavoli da tenere solo per se. A me non è mai interessato sapere i suoi. Io voglio conoscere i suoi punti deboli per poterglieli ritorcere contro, per un passatempo, per vendetta…ma non voglio sapere la profondità di cui è capace, non voglio sapere come è fatto veramente….perché non so di preciso cosa troverei…e se potrei controllarmi ancora…se scoprissi cose che non vorrei sapere per me sarebbe peggio…e poi non è nel volere di mio padre sapere i segreti dei Potter. Lui in qualità di mangiamorte odia questo ragazzino…immagino che se lo uccidessi sarebbe il modo migliore per ottenere la giusta attenzione di quell’uomo che mi da il sangue e il nome…con una freddezza allucinante contemplo questo pensiero incoscientemente dal momento che può essere facilmente percepito da lui, in quanto pericoloso per se stesso.

All’immagine concreta di doverlo uccidere vengo catturato da una sensazione potente e violenta. È strana, non penso di averla mai provata. Solo ora mi rendo conto di non aver mai vissuto veramente.

Lo fisso di scatto negli occhi smeraldo, sono diversi. Sono adulti. Quando è cresciuto così? Perché si è distanziato da tutti? Lui è in un altro mondo. È sconosciuto…e detesto che lui ci sia riuscito ad andarsene mentre io No.

Sempre più forte il sentimento di odio mi avvolge…e l’idea che per seguire veramente mio padre dovrei ucciderlo mi divora come un cancro facendomi stare propriamente male.

Non so cosa succede, non so perché mi si avvicina, ma è come se mi provocasse, se ci provocassimo a vicenda. Io lui, lui me. Che gioco stiamo giocando?

Voglio avvolgerlo con le mie spire, voglio sentirlo contorcersi sotto di me, voglio avere i suoi occhi sinceri nei miei.

Potter, fatti vedere….io lo so che tu non sei chi dici di essere. Smetti di nasconderti e di scappare…

Fiumi nella mente. Fiumi di veleno che si sciolgono a contatto con le sue onde diverse de quelle generose e semplici di sempre.

Quando è diventato adulto?

Quando ha acquistato un peso che lo porta ad un coraggio anormali per un Potter?

Dio, è nauseante tutto quello che si percepisce in lui…schiacciato dal suo nome, dalla sua missione, dai suoi doveri…da tutti che lo innalzano, lo cercano, lo amano, lo idolatrano….che gli danno compiti da eseguire, problemi da risolvere…e lui che regge tutto quello…vorrebbe essere un ragazzino qualunque, ne sono certo, lo percepisco anche se non lo ammette…è contro la mia volontà capire questa sua intimità. Mi riesce…perché? Perché ce l’ho così vicino. L’ho voluto io. È per vendetta. Di cosa? Perché non mi ha scelto.

Riesco a sentirlo così perché è stufo anche lui…e lo fa uscire da ogni cellula.

Siamo più simili di quanto pensassimo, è per questo che ora in questo momento, arrivo a vederlo veramente, percepisco queste cose…mi sento così strano.

È come avere via libera.

Non è più il Potter leale che sarebbe andato in panico.

Sarà più divertente ora…con un Potter con carattere…ma è sempre stato così.

Lui è sempre stato l’unico a sapermi affrontare….a non aver mai avuto paura di me…è sempre stato l’unico a sfidarmi e a raccogliere le mie provocazioni…a vincere le piccole battaglie, talvolta…è sempre stato l’unico a riuscire in molte cose per quanto mi riguarda….troppe…vediamo ora di cosa è capace.

Mi ero fatto un immagine delle cose, ora lui me ne da altre, non per questo vacillerò.

La cosa mi eccita.

Mi spinge a proseguire.

Ad andare oltre.

Perché se è disposto a farsi udire da me non è così disprezzabile come penso…ed è solo l’odio per quello che lui è a portarmi ad essere quello che sono.

Io sono carico di sentimenti negativi per tutti, per mio padre per primo.

Solo che ho il coraggio di non rinnegarli e di non averne paura.

Io ho conosciuto solo questo.

Con aria carica di veleno, l’unica che dalla nascita ho visto nei volti dei miei genitori, mi avvicino a lui. Non è solo veleno, c’è anche ironia e malizia.

È ancora seduto e arrivatogli di fronte poso le mani sulla sua camicia, non distoglie lo sguardo dal mio, non l’ha mai fatto. Lo tiro leggermente facendolo alzare da lì. Ora mi sta davanti e siamo più vicini. Così sussurro con voce sibilante:

- Ti sei divertito?-

Sbatte una volta le palpebre, cerca di capire a cosa mi riferisco.

- andiamo, non sei stupido come dai a credere. Pensi che non sappia perché non distogli mai lo sguardo dal mio?-

Posso riferirmi a tutto e a nulla e lui lo sa. In questo momento rendendomi conto che lui potrebbe leggere troppo innalzo una barriera mentale onde evitare intrusioni.

E accentuo il sorriso che sa di buio.

Non capisco che espressione fa, non mi piace cercare di capirlo perché l’unica cosa che non condivido è il suo mascherare l’odio di cui è capace dietro sorrisi.

Cos’avrà sempre da sorridere, poi?

Che fastidio.

È così fastidioso.

Non lo sopporto proprio.

- è legittima difesa…e poi non potrei mai avere paura di te.-

Sicuro e deciso. Ma anche lui cerca di controllarsi nella provocazione continua che mi lancia. Mollo la camicia decidendo di iniziare la lezione. Salgo con una mano sul collo sottile e caldo, poi la nuca è nelle mie dita, tiro poco gentile i capelli facendogli voltare il capo di profilo, avvicino il volto al suo sentendo inesorabile il contatto dei nostri corpi, lento come la neve che inizialmente calava sulla terra fredda, le mie labbra arrivano al suo orecchio fino a sibilare ancora con quel tono strisciato:

- Oh…e da cosa dovresti difenderti?-

Mi da fastidio perché ancora non fa una piega. Cerca di controllarsi, di non dar a vedere nulla.

Così soffio per poi leccargli lieve l’orecchio, infine i denti afferrano il lobo. Lui è immobile.

Oh, che sensazione…era quella di quando mi aveva toccato. Non è proprio disgusto…è solo una diversità di reazioni ad eventi uguali talmente diversa da essere nauseante.

Voglio un contatto più profondo e fargli male, scomporlo, sentirlo urlare a causa mia…gemere…sconfitto…voglio…solo lui.

Risponde qualcosa di biascicato che non comprendo, non si ode nemmeno a questa distanza ma si capisce che gli piace.

Avanti, tira fuori il tuo vero aspetto…tu dovevi essere un serpente, tutti lo sanno…sei tu che hai scelto quella stupida casata insulsa…ma tutti lo sanno che dovevi essere uno dei nostri.

Gli giro il volto nuovamente continuando tenerlo per i capelli, siamo terribilmente vicini, fisso gli occhi nei suoi perdendomi io stesso in quelle pietre troppo positive per me. Possibile che non ammetta chi in realtà è?

Perché si ostina?

Con uno scatto di poca sensualità identificabile come ira affondo le labbra nelle sue aprendogliele con la forza, premo e irruento entro nella sua bocca forzandolo, la lingua trova la sua che oppone una lieve resistenza, poi non ho la grazia di capire il suo reale volere. Gioco a mio piacimento con lui sentendo finalmente il suo respiro sulla mia pelle….il suo sapore nella mia bocca.

Vendetta verso chi?

Perché?

Chi è che si nasconde e finge?

Lo sapevo, il suo contatto mi mostra cose strane…diverse da quelle che ho sempre creduto.

Per questo non ho mai voluto sapere la sua intimità nei suoi pensieri, non ho mai voluto vedere la sua anima.

Ma siamo troppo vicini….io lo vedo troppo. Lo sento.

Sento tutto.

È il mio corpo che cambia, è in un bagno di sudore, in trasformazione…con cattiveria sopendo il bacio che dolce e passionale non si può definire, ma solo amaro e velenoso.

Irrequieto cerco qualcosa che lui possiede ed io non ho.

Lui sa, ha risposte che io ho creduto di avere ed invece non ho mai avuto.

Chi è mio padre?

Chi sono io?

Chi è Potter?

Cosa voglio in realtà?

Perché tu sai tutto e dimostri di essere sempre un passo avanti a me?

Poi come faccio a non detestarti?

Non dirò mai più di questo.

È contro di me.

Mantenendo quella rabbia nei movimenti che ha reso possibile una specie di trasformazione, prendo a spogliarlo senza complimenti e lui…bè, mi è difficile capire cosa fa, cosa pensa e cosa vuole…

Ma non me ne importa…egoisticamente voglio solo far quello che mi pare.

Appena nudo premo il corpo caldo contro il suo morbido e liscio. I pensieri coerenti pian piano scemano lasciando solo un tormento e una rabbia repressi che mi accompagnano per sempre in queste ore.

- perché ora non ti ribelli?-

Chiedo col mio perenne tono superbo mentre lascio una umida scia di baci lungo il suo petto, il suo addome…all’inguine mi fermo aspettando i suoi ansimi.

Coi denti abbasso l’ultimo indumento che resisteva e la sua visibile eccitazione mi riempie le lune che ho al posto degli occhi.

Lune serpentine.

Poso la lingua sulla punta del suo pene mentre con le dita mi aiuto massaggiando la base. Sento subito le sue fra i miei capelli, me li spettina per premere il capo lì. Mentre lecco soddisfatto mormoro ancora a fior di labbra:

- non ti da fastidio, eh?-

Ormai non credo nemmeno mi ascolti, ma scoprire così le idee sconnesse eppure allo stesso tempo odiose mi carica.

E a lui piace quel che accade.

Accoglie la mia bocca non un innocente Harry Potter, bensì un consapevole Harry Potter.

Che sembra sapere molte cose e accettare.

Che fastidio…con disprezzo e rabbia prendo a succhiare mandandolo preso al colmo, muto il tutto in languore e seduzione allo stato puro facendolo venire poco dopo che mi stacco…mi pulisco dal sudore che mi cola ai lati del viso e mi alzo tornando davanti a lui, con occhi febbrili accoglie le mie labbra sulle sue in un altro bacio che mantiene il fondo di rabbia e tormento che mi divora.

Lui sa ed io non capisco cosa mi muove. Cosa ci muove.

Che sentimento può essere così uguale all’odio assoluto?

Troppe domande mi sono fatto e ormai non voglio più essere superato da lui, distanziato, umiliato…voglio sentire soddisfazione da parte delle persone per me importanti.

Voglio sentire qualcosa di diverso da quello che ho sempre ricevuto.

Quel qualcosa che lui saprebbe darmi.

Non ci arrivo, cos’è? Non lo conosco, non l’ho mai ricevuto, ma ne sono attratto.

Ci accasciamo al pavimento davanti al fuoco, mentre i colori caldi ci dipingono la pelle chiara in modo sensuale quasi come la mia lingua continua a giocare con lui cospargendo il corpo minuto ma non osseo che mi eccita tanto.

Non credo di farcela più. Devo sfogarmi, devo…andare fino in fondo in questa follia…lo giro sul pavimento premendo alcune parti sue contro la pietra semifredda che crea contrasto con le nostre temperature accaldate.

Sento i suoi gemiti e quando scivolo in lui senza neppure prepararlo facendogli chiaramente male è come se provassi sollievo e non capisco bene se è perché gli ho fatto fisicamente male oppure per un altro motivo che mi sfugge. Sento la sua voce roca ed impastata riempire la stanza di ansiti e gemiti di dolore. Non penso riesca a provare piacere così come lo sento chiaramente io.

Ora non ci sono dubbi su come mi senta e su cosa provi. Man mano che andava avanti anche poco fa sapevo di avvicinarmi al benessere assoluto. Ora lo so di cosa avevo bisogno. E non solo ora….so che mi servirà sempre per andare avanti.

È quel piacere che mi dona un tipo di sentimenti che mi riempiono, non ho mai provato, non ho mai sentito…non sapevo che provarli mi avrebbe ridotto così. Ecco cosa mi perdevo cercando di compiacere mio padre….ecco cosa mi mancava.

Non era Potter ad essere falso e a dover mostrarsi per come era in realtà….ma solo io.

Io…che…non so ancora come vedermi veramente.

Chi sono?

Cosa voglio?

Domande che terminando con una unica…perché?

Tutte che rimarranno ancor senza risposta…spingo sempre più forte mentre ho queste considerazioni, come lampi violenti….la stessa scossa che mi invade quando mi libero forte dentro di lui.

Stringo gli occhi cercando di catturare e imprimermi questo momento in cui ho provato cose mai sentite.

Non mi sento umiliato, ma solo più sincero. Insomma…non ho paura di essermi scoperto…ho solo la sensazione di aver iniziato a vedere.

Ora è tutto diverso.

So che è colpa sua, avevo ragione ad odiarlo e a dire che lui era sempre più avanti di me.

Avevo desiderato la sua amicizia, da piccolo appena arrivato, perché sapevo che lui sarebbe stato diverso dal mio ambiente…mi avrebbe potuto dare quello che andavo cercando da tempo. Ma negandomelo mi ha condannato a questo inferno.

Ora che ho tornato a vedere, donandomi il caos, non posso rinunciare.

Ho capito un’unica cosa.

Ho bisogno di lui per arrivare in cima a questa serie di pensieri sconnessi.

E non solo.

Ho bisogno di lui e basta.

E non credo rinuncerò.

Mi stacco da lui freddamente. A tornare in me sono bravo, ho imparato dal migliore.

Anche se in questo momento mio padre è ben lontano.

Non è stato quello che volevo, non totalmente. Mi ero immaginato tutto diversamente…ma ho capito che era esattamente quel che cercavo, che mi serviva. Non ne sono pentito, per la prima volta non mi sento sconfitto o umiliato.

Mi limito a fare ancora di nuovo solo cose coerenti e in mio perfetto stile. Non saprei fare diversamente. Mi rivesto dandogli la schiena immerso nei miei pensieri.

Non una parola. Nulla.

Per la prima volta non so che dire, ma credo ci sia ben poco.

Lui invece saprebbe di cosa parlare. Ma capisce che il silenzio è tutto ciò che mi serve.

Cupo e pensieroso mi avvio alla finestra lasciandolo del tutto a se stesso. Mi perdo in me stesso mentre vedo che la tormenta di neve è cessata lasciando solo una distesa bianca totale che non credo sia più in sintonia con la mia anima.

Sono confuso.

Solo questo distinguo…e so che ancora una volta è colpa di Potter…per capire meglio dovrò tornare a fargli visita, alla prima occasione.

FINE

AKANE: ehehehehe….okkei! Io mi sento soddisfatta di ciò. Invece di fare un finale chiarificatore, classico, dove si mettono insieme o cmq le cose se sistemano e si capiscono, è peggio di prima….ma ogni altro finale mi sembrava banale e improprio. È la crescita forzata di un personaggio molto infantile, sbagliato e pieno di se…e credo che la confusione finale dica molto…è un caos specie ad un certo punto, ma è di proposito per la tempesta che si agitava al suo interno, era il cambiamento…insomma…finalmente forse cresce anche il draghetto! Eheheh! A me onestamente soddisfa, voi poi dite quel che volete! E poi si capisce bene come potrebbe essere un ipotetico seguito, liberissimi tutti di scriverlo, come sempre…insomma, Draco ha le intenzioni chiare…non è difficile intuire come prosegue la storia, no? Fatto tutto avviso anche che era tutto voluto, ogni singola cosa scritta, niente è casuale…anche il distacco finale così freddo e brusco…perché Draco ha deciso di far così….poverino…anche lui è costretto a crescere! Eh già! Ora andate tutti a cercare la storia dal pov di Harry….i nomi ve li ho dati, leggete e ammirate!

Dedicata anche questo cap a Arc en ciel e Mikako da cui esigo un commento scritto nel neurone psicopatico!

Saluto tutti e alla prossima, dove spero di riuscire a fare i pov anche degli altri personaggi!

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